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23/04/14 1 LE ABILITAPSICOLOGICHE DELLARBITRO Dott. Pasquale Saviano Psicologo clinico e di comunità Osservatore Arbitrale OTP Lattività arbitrale è una prestazione di carattere sportivo interessante per gli aspetti psicologici e cognitivi che presenta Tuttavia, lo stesso mondo sportivo ha poco valutato, considerando larbitro un male necessario, una figura investita di autorità in virtù della sua conoscenza delle regole di gioco Bisogna però fare unanalisi delle caratteristiche dellarbitro: REQUISITI PRINCIPALI CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE MENTAL TRAINING

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LE ABILITA’ PSICOLOGICHE DELL’ARBITRO

Dott. Pasquale Saviano Psicologo clinico e di comunità Osservatore Arbitrale OTP

L’attività arbitrale è una prestazione di

carattere sportivo

interessante per gli aspetti

psicologici e cognitivi che

presenta

Tuttavia, lo stesso mondo

sportivo ha poco valutato,

considerando l’arbitro un “male necessario”, una figura investita di autorità in virtù

della sua conoscenza delle regole di gioco

Bisogna però fare un’analisi delle caratteristiche dell’arbitro: REQUISITI PRINCIPALI CARATTERISTICHE

PSICOLOGICHE MENTAL TRAINING

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DIMOSTRARE COMPETENZA

TECNICA L’arbitro non è il pubblico ministero, come gli atleti non sono degli imputati.

Uno dei suoi compiti è quello di intervenire in modo da farsi accettare

dai giocatori

La competenza tecnica dovrà integrarsi in

modo equilibrato con un

comportamento diretto a

promuovere il consenso verso

di sè

DIMOSTRARE INDIPENDENZA

DI VALUTAZIONE L’arbitro fornisce la risposta che sembra

più opportuna

Inoltre, la valutazione

dell’arbitro viene influenzata

soprattutto dalle pressioni esterne.

Ciò può limitarlo nelle decisioni che

mediamente si attestano attorno alle 120 per ogni

gara, con altrettante

contestazione da parte dei giocatori

Risulta evidente che labilità di valutare sulla base delle proprie riflessioni è una capacità di che deve essere

continuamente migliorata, al fine di saper affrontare e risolvere il maggior numero di situazioni sportive

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ESSERE CAPACE DI FARSI

ASCOLTARE I suoi interventi devono essere

caratterizzati da competenza tecnica, ma devono anche

essere tesi a favorire

l’accettazione delle decisioni

Il direttore di gara non deve

tendere a soddisfare le

esigenze di potere personale ma per regolamentare lo svolgimento di una

prestazione

L’accettazione da parte dell’arbitro da parte degli atleti, gli permetterà di passare inosservato, il che non significa mancanza di autonomia, ma autonomia decisionale. Permettendogli di essere considerato un facilitatore della prestazione, colui che regola i

rapporti tra i giocatori di due squadre

ESSERE SOSTENUTO NELLA FORMA

FISICA Ci sono due livelli nella forma fisica

dell’arbitro:

1. La condizione fisica in cui si trova l’arbitro durante la prestazione sportiva

2. La condizione generale di preparazione

fisica ed atletica

L’arbitro deve essere sostenuto da un’eccellente condizione atletica, altrimenti la fatica fisica comporterà una riduzione

della qualità dell’attività mentale, con effetti negativi sull’abilità di decidere rapidamente e con efficacia.

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PREVEDERE LO SVILUPPO

DELL’AZIONE Il massimo

dell’efficienza consiste in un

elevato sviluppo della capacità di anticipare le

performaces dei giocatori

Non è importante percepire cosa stia per succedere ma

vederlo anticipatamente.

Favorire quel processo psichico

(l’anticipazione) caratteristico

dell’uomo che gli permette di adattarsi al continuo mutare

delle situazioni

Nella professione arbitrale si è prodotta una particolare forma di specializzazione, basata sullo sviluppo della competenza tecnica

che permette al direttore di gara di prevenire lo svolgimento delle azioni di gioco

MOTIVAZIONE E PERSONALITA’ Quali motivazioni

spingono il comportamento

arbitrale?

Il successo in un’attività sportiva

aumenta principalmente la percezione di una

propria competenza, che a sua volta

aumenta la motivazione a svolgee

quell’attività

Quindi: interventi in gara, coerenti con quanto finora descritto, influenzeranno direttamente la stima delle proprie competenze

arbitrali.

LE CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE E COGNITIVE

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Il luogo comune che l’arbitro possegga una personalità

autoritaria non è niente di più che un

pregiudizio E’ necessario che l’arbitro impari a regolare la propria

condizione emotiva, al fine di evitare di

assumere atteggiamenti rigidi ed

autoritari.

La maggior parte degli arbitri di calcio è composta da soggetti che hanno scelto di arbitrare perché gli piace questo sport, molti

giocavano come dilettanti arbitrare ora è l’attività che gli consente di stare sul campo esercitando un ruolo importante

ANSIA E PERCEZIONE

DELL’INGIUSTIZIA

Il controllo dell’ansia è uno dei compiti essenziali che

l’arbitro si pone

La regolazione del proprio stato emotivo

è importante, dato che un elevato livello di

ansia stimola l’aumento sia della tensione in

gara sia della probabilità di

commettere errori di arbitraggio

L’arbitro ansioso trasmette agli atleti la propria insicurezza, crea un clima di tensione, alimentato continuamente dal suo comportamento e con maggiore facilità commette errori di

valutazione nei confronti di una squadra o di un singolo giocatore stimolando in loro la percezione di ingiustizia

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ANALISI DELLE INFORMAZIONI

Lo stile dell’arbitro deve essere teso a

raccogliere il maggior numero di informazioni

provenienti dall’esterno per

prendere decisioni ottimali

Deve avere un’idea globale di ciò che sta avvenendo in campo, ma anche all’esterno. Ma nel contempo deve restringere su pochi stimoli esterni, il suo focus così da passare dal totale al singolare

L’arbitro deve controllare il gioco ma non può certo vedere tutto ciò che avviene in campo, sia perché il sistema di acquisizione e di elaborazione delle informazione ha dei limiti, sia in quanto i vincoli imposti dalla rapidità delle risposte e dalla precisione richiedono un’accurata selezione delle informazioni rilevanti 3

ALCUNE INDICAZIONI

PRATICHE

ESCLUDERE LE INFORMAZIONI IRRILEVANTI

Ad esempio il movimento della palla

SAPERE COSA OSSERVARE

È necessario che l’arbitro abbia una buona conoscenza di

come si svolge il gioco fra le due squadre così da poter orientare la

sua attenzione in maniera rapida ed

efficace

UTILIZZARE L’ANTICIPAZIONE L’anticipazione permette di ridurre i

tempi di reazione e di fissazione di un oggetto in movimento. Pertanto l’arbitro si alleni a valutare la

traiettoria del pallone 2

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Le caratteristiche descritte sono possedute dalla

maggior parte dei soggetti, ma l’arbitro deve svilupparle ed allenarle così come

effettua l’allenamento fisico per utilizzarle nel migliore dei modi in situazioni di elevata tensione emotiva

Dovrà lavorare soprattutto su quelle abilità nelle quali si sente più carente

Utile può essere l’allenamento ideomotorio che consiste nella ripetizione mentale di determinate fasi di gioco come se stessero

avvenendo in quel preciso momento al fine di evidenziare gli errori commessi per correggerli mentalmente, costruendo, in questo modo, un’aspettativa positiva nei riguardi delle gare

successive 1

Se ci si accorge di essere

eccessivamente distratti da stimoli

esterni, è utile effettuare un

allenamento mentale teso ad eliminarne la

percezione

Se si nota una variazione degli

interventi arbitrali in funzione dello stato

emotivo sarebbe meglio fare attenzione a

questi ultimi e valutare se è il caso di dirigere

o meno una gara

La preparazione alla direzione della gara non avviene giusto prima della gara, nello spogliatoio, ma comincia nel momento in cui si è

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