(CHE PUÒ DIVENTARE U NDai bijoux alle creazioni

in oro e platino. Quello deljewel maker è un mestiere

in grande ascesa, appagantee redditizio, sempre

più richiesto

Hai una passionesfrenata per brac-cialetti, orecchini ecollane tanto chequando vedi unabancarella devono

trascinarti via con la forza? Seiattratta dai preziosi come una

gazza ladra? Sei una personacreativa con una buona ma-nualità? Forse è il momento dimettere a frutto questa spintairrefrenabile verso gioielli e bi-giotteria. Come? Ci sono variestrade: dal semplice assemblag-gio di bijoux fai da te al corsodi oreficeria per imparare a cre-are dei veri e propri gioiellicon metalli preziosi e semi-preziosi. Tutto dipende da dovevuoi arrivare. Per quanto riguar-da il primo caso, la maggiorparte delle jewel maker lo fa daautodidatta, ma esistono anchebrevi corsi per apprendere le tec-niche base. Se, invece, sei inte-

LAVORO]

ressata alla creazione e lavora-zione di gioielli, si tratta di unvero e proprio mestiere da impa-rare, ma organizzarsi non èpoi così difficile e può esseremolto redditizio. Tra l'altro, labuona notizia è che non c'è li-mite di età e i corsi si tengo-no anche di sera, in modo dapoterli portare avanti in paralle-lo con un altro lavoro. Abbiamochiesto a Luca Solari, fondatoredella celebre Scuola Orafa Am-brosiana di Milano, di spiegarcipasso per passo come avvicinar-si a questo mondo.

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DA DOVE

Facciamo una distinzioneiniziale: chi crea oggetti di

bigiotteria assembla eincolla le parti, acquistateall'ingrosso, o studia una

linea di bijoux e poicommissiona l'assemblaggioa professionisti. Chi lavora i

metalli preziosi oro, argento,platino e palladio è l'orafo.

L'orafo impara a creare imanufatti dall'inizio alla fine

compreso il processo disaldatura.

TUTTI A SCUOLA«A meno che non si

provenga da una famigliadi orafi che ti tramandanola professione, una buona

e anche la possibilità distudiare soltanto le pietre e

-rdiyentare gemmologa

scuola è fondamentale»spiega Luca Solari. «Da noiviene gente dai 18 agli 80

anni: perché c'è chidesidera investire in unhobby o chi, invece, hal'obiettivo di crearsi un

percorso lavorativo. Tuttiquanti poi iniziano a

lavorare, chi per grandibrand o chi come libero

professionista. Il corsoamatoriale è costruito in

modo tale che al termine sipossa decidere di "affinare

l'arte" con quello acarattere professionale

Tuttavia, il corso amatorialeconsente già di essere

autonomi al 100%. Cosainsegniamo? A realizzare igioielli dall'inizio alla fine,

dalla fusione dei metallialla preparazione del

semilavorato fino almodello finale. Chi impara

a lavorare i metalli preziosisarà poi in grado dilavorare anche altri

elementi come bronzo,ottone, rame, alpaca; ma

anche il legno, la plastica,l'osso... Il ventaglio di

stimoli è davveroamplissimo!».

CORSI.su misuraC'è anche la possibilità di seguire corsi specifici che non

richiedono una formazione di base. «Volendo si puòimparare solo una tecnica in particolare come

l'incisione, l'incastonatura delle pietre preziose, lasmaltatura a fuoco...» dice Solari. Al termine delle

scuole, in ogni caso, non si riceve un diplomariconosciuto perché in azienda chi fa questo mestiere è

inquadrato come operaio. L'unica eccezione riguardachi sceglie gemmologia: per fare il perito in tribunale o

nelle case d'asta, serve un certificato di valore legale.

L'INTERVISTA

da collezionistai a creatrice

shabby chicMilanese, felicemente sposata, due figli, unalaurea in Scienza della comunicazione e unalunga esperienza come marketing managernel settore dei tour operator, Caterina Raviz-za oggi amministra una piccola agenzia direlazioni pubbliche e vende gioielli da leiideati sotto il brand Katerina Ravizza Gioiel-li. Da un anno ha aperto anche un piccoloshop in Via Vincenzo Monti, 28 a Milano.

V Quando è nata la tua passione per i gioielli?«Ho sempre amato i gioielli, le perle e le pietre dure,per i colori e per le straordinarie proprietà energeti-che. La passione per i viaggi e la scoperta dei Paesipiù lontani e sconosciuti mi hanno permesso diraccogliere i pezzi più rari della mia personale col-lezione: un collier di ebano dal Kenya, un braccialein avorio dal Sudan o, ancora, un girocollo di ac-quamarina dallo Sri Lanka...».

W Quando hai iniziato a pensare di farne unaprofessione?«Ho iniziato per gioco nel 2008. Volevo indossare lepietre acquistate negli anni e, con le mie mani, horealizzato la prima collana di perle barocche. Hopoi iniziato a fare gioielli per le amiche e, avendouna casa in Costa Smeralda ho preso la licenza peresporre le mie collezioni e ho iniziato a partecipareai mercatini settimanali di San Pantaleo e PortoRotondo con un banchetto in stile shabby chic».

W Come ti sei fatta conoscere?«I mercatini sono un ottimo trampolino di lancio.Da lì hanno cominciato a contattarmi i primi rap-presentati di gioielli, poi i negozi e alcune boutiquedi alberghi nel mondo, in particolare nei Caraibi e

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LAVORO

nell'Oceano Indiano. Passo dopo passo, nasce "Ka-terina Ravizza gioielli" che sbarca nel mondo retailcon "Filovia&Friends" in Via Vincenzo Monti, 28 aMilano, un piccolo concept shop che ha l'intento dicustodire collezioni d'autore di gioielli in argentoabbinati a pietre dure naturali semi-preziose».

9 Cosa ami in particolare, della tua collezione?«Amo molto il lettering, ovvero le combinazioni dilettere che permettono di personalizzare collane,bracciali, orecchini e anelli in argento con un no-me, le iniziali, una data importante o una dedica».

W Hai frequentato delle scuole per approfondirele tue conoscenze in materia?«Quando ho capito che la passione stava prenden-do sempre più una connotazione professionale, misono resa conto che buon gusto e creatività nonbastavano più. Dovevo partire da zero, non solonella manualità, ma anche nello studio delle pietree dei metalli. Sei anni fa mi sono iscritta alla Scuo-la Cova di Corso Vercelli (www.scuolacova.it) doveho frequentato vari corsi di perfezionamento. Que-sto mi ha permesso di gestire tutte le fasi dell'acqui-sto delle materie prime, soprattutto quando avevoa che fare con fornitori di Paesi extraeuropei».

9 Come ti organizzi, visto che hai due lavori?«I numerosi impegni procurati da un'attività oggipiù strutturata e commerciale non mi permettonopiù di produrre manualmente i pezzi. Collaborocon team di maestri artigiani nella zona di Arezzocapaci di tradurre in oggetto la mia idea. Condivi-do le idee attraverso i disegni ma la scelta dellepietre e l'abbinamento dei colori rappresentanosempre la mia parte attiva. Devo essere sincera, mimanca l'adrenalina che provavo nell'assemblare ipezzi per vedere il risultato finale. Ma oggi il sognoche si trasforma in un gioiello finito e unico mirende davvero felice».

W Come ti stai facendo conoscere?«L'apertura, lo scorso marzo 2018, di un punto ven-dita a Milano ha comportato forti investimentieconomici. 1 profili IG e FB katerina_ravizza gioiel-li registrano sempre più follower. Da settembre2019 implementerò l'e-commerce www.katerinara-vizzamilano.com per la vendita on line».

W Vn consiglio alle lettrici che vorrebbero intra-prendere questa strada...«Metterci cuore ed emozione, perché fanno la diffe-renza. La differenza tra te e tutti gli altri sei tu,quindi assicurati che tutto ciò che fai abbia il tuotimbro personale e provenga dal tuo talento. Intra-prendere questo percorso è un'avventura e la ri-compensa arriverà quando il tuo gioiello renderàunica ogni donna che lo indossa».

collaborare coni grandi

Faccio un corso, imparoil mestiere e poi? «Conun investimento modesto -intorno ai 1.300 euro -riuscite già a crearvi trale mura di casa un piccololaboratorio provvisto di tuttal'attrezzatura necessaria perallenarvi e produrre. Inalternativa, esistono anchedegli economici spazi dico-working provvisti di tutto,come il laboratorio SOA Lab& Factory che abbiamoaperto noi in Via Savona 20a Milano» dice Luca Solari.«A chi desidera inserirsiin un'azienda, consigliodi proporsi direttamente

ai brand oppure di farsisegnalare dalle scuole. Noi,ad esempio, siamo partnerdi molti grandi nomi comeBulgari, Cartier, Buccellati,Gucci... Ci vengono richiesticontinuamente orafi tantoche la domanda superal'offerta! Ecco, questo èun punto importante: quelladell'orafo è una professionericercatissima e redditiziaperché il settore stacrescendo in modoesponenziale non solonell'alta gamma, ma anchenel pret a porter e serveun numero sempre maggioredi esperti specializzati».

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ANCHE I VIP SI FANNOCONQUISTARE

Anche alcuni Vip sono staricontagiati dalla passioneper i gioielli. Tra tutti, l'attriceCaterina Murino checi ha raccontato di essersiiscritta a una scuola in Franciaper imparare l'arte e poi halanciato la sua collezioneCaterina Murino Jewellery(lnstagram:@caterina_murino_jewellery, Facebook: CaterinaMurino Jewellery). L'ex BondGirl ama, in particolar modo,la filigrana sarda, simbolodella sua terra d'originee i coralli. Fino al 30settembre, tra l'altro.

LA CARRIERA DA FREELANCE:consigli per emergere

Ci sono poi anche molti casiin cui si sceglie lavorare inautonomia aprendo la partitaiva e diventando imprenditricidi se stesse. La via piùsemplice è quella di cominciarea vendere i gioielli o bijouxad amici, parenti, conoscenti.Per alcune si tratta di unlavoretto extra, mentre peraltre diventa una vera epropria professione. «Moltelavorano tantissimo coni social: si creano la loropagina Instagram e Facebooke postano foto delle lorocreazioni. Poi, partecipanoai mercatini sparsi un po' intutta Italia per farsi conoscere.Oppure propongono le propriecreazioni - l'ideale èpresentarle su un bel catalogofotografico - a dei negoziche poi li vendono. Quantosi guadagna? Ho alcuniex allievi che arrivano anchea 3.000-4.000 euro al mese».Altri canali di vendita,sono quelli on line, ovveroi siti dedicati alle creazioni

handmade come Etsy,DaWanda e MissHobby,sempre molto battuti. Il segretoè posizionarsi bene e scegliereil mercato giusto. Ancheuna micro nicchia: più trovatequalcosa che vi distingua oche si riferisca a un segmentodi mercato particolare e più

| | | La Scuola di cui parlici

chi acquista i suoi gioiellifa anche del bene: infatti,il 10% dell'incasso saràdevoluto a sostegnodegli incendi che quest'estatehanno colpito la Sardegna.

avrete la possibilità diemergere, lo, per esempio, hoiniziato creando unacollezione di gioiellini pergli appassionati di montagna.Osservate la realtà e sceglieteun tema che vi appassioni.Siate costanti e i risultati nonsi faranno attendere».

rliamonell'articolo è la Scuola Orafa

O Ambrosiana di Milano(www.scuolaorafa.com)

» che propone corsi sia/ amatoriali, che professionali

U è di specializzazione. I prossimiiniziano il 9 settembre, ma

C / ) vengono riproposti a cicliin piccole classi di 4 o 5 persone

| | | per essere seguiti bene. C'è poiI la Galdus, sempre a Milano,

(www.galdus.it) una scuoladi formazione nata con finalitàsociali che propone vari corsiper l'inserimento nel lavorotra cui, appunto, quellodi Lavorazioni Artistichee Oreficeria. Ancora, Forai

Formazione a Valenza(www.foral.org) scuola storicadel settore e la TADS - TariDesign School a Marcianise -Caserta (www.taridesignschool.it), un punto di riferimentoper il sud Italia. A Firenze,invece, c'è AlchimiaContemporary Jewellery School(www.alchimia.it) specializzatain oreficeria d'artista. Anchele Università propongono corsima più specifici come il Corsodi alta formazione in Designdel gioiello del Politecnicodi Milano (www.polidesign.it).

Serena Roberti

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