LAVORI DI: RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTODI UNA … · 2016. 4. 14. · 2 PREMESSA Il sottoscritto...

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[email protected] http://www.impresapiemonte.it LAVORI DI: “RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTODI UNA VILLETTA” – OPERE EDILI. CANTIERE: VIA PASSEGGIATA AL MARE, 21 – BIBIONE PINETA COMUNE DI SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO (VE) P P I I A A N N O O O O P P E E R R A A T T I I V V O O d d i i S S I I C C U U R R E E Z Z Z Z A A (redatto ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 81/2008) A A L L L L E E G G A A T T E E L L E E S S C C H H E E D D E E D D I I V V A A L L U U T T A A Z Z I I O O N N E E D D E E L L R R U U M M O O R R E E A A G G G G I I O O R R N N A A T T E E A A L L D D . . L L G G 1 1 9 9 5 5 D D E E L L 1 1 0 0 . . 0 0 4 4 . . 2 2 0 0 0 0 6 6 L’Impresa: ______________________________ C.S.E. ______________________________ Cantiere soggetto a P.S.C.

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  • [email protected] http://www.impresapiemonte.it

    LAVORI DI: “RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTODI UNA VILLETTA” – OPERE EDILI.

    CANTIERE: VIA PASSEGGIATA AL MARE, 21 – BIBIONE PINETA

    COMUNE DI SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO (VE)

    PPIIAANNOO OOPPEERRAATTIIVVOO ddii

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    L’Impresa: ______________________________ C.S.E. ______________________________

    Cantiere soggetto a P.S.C.

    mailto:[email protected]://www.impresapiemonte.it/

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    PREMESSA

    Il sottoscritto ROBERTO FABRO, in qualità di Legale Rappresentante, RSPP e datore di lavoro

    della ditta “PIEMONTE MARINO SRL”, con sede a Buja, Via Caspigello 24/1 (Ud), ha provveduto

    all’elaborazione del PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (P.O.S.), redatto ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. a) del D.L.gs. 81/08 allo scopo di precisare tutte le regole e tutti gli elementi utili, applicabili nel coordinamento delle attività svolte in cantiere Il presente piano di coordinamento rappresenta il fondamento documentale per l’assolvimento da parte dell’azienda dell’impegno di salvaguardia e sicurezza del proprio personale, nonché l’obbligo posto in capo al Datore di Lavoro conformemente a quanto disposto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08;

    lo stesso contiene la valutazione dei rischi specificatamente relativi alle opere da eseguire nel cantiere sopra indicato e comprende la scelta autonoma di carattere organizzativa, nonché

    l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione adottate, in osservanza delle norme in materia di tutela della salute dei lavoratori. Il presente piano di sicurezza viene consegnato dal datore di lavoro al Committente per l’effettiva attivazione del coordinamento nonché ai lavoratori che andranno ad operare nel cantiere oggetto di valutazione; lo stesso andrà conservato da parte di ciascun addetto e dovrà essere messo a disposizione degli organi di vigilanza e controllo, territorialmente competenti, e, di chiunque ne abbia diritto in caso di ispezione. Il Legale Rappresentante e RSPP __________________________

  • 3

    DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI: Direttore tecnico di cantiere: Figura incaricata della gestione del cantiere, compresa la sicurezza. Può essere un Legale Rappresentante o un dipendente della ditta appaltatrice o un professionista esterno da questa individuato. Capocantiere o preposto: La giurisprudenza chiarisce che deve essere considerato preposto "chiunque assuma una posizione di preminenza tale da poter impartire ordini, istruzioni e direttive sul lavoro da eseguire". In sostanza gli obblighi del preposto consistono nella sorveglianza dell'attività lavorativa e nella attuazione di disposizioni esecutive impartite dal datore di lavoro. Lavoratore autonomo: Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni. CSE: Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. CSP: Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione. Responsabile dei lavori: coincide con il progettista e poi con il direttore dei lavori Impresa affidataria: è l’impresa titolare del contratto d’appalto con il Committente, che può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi.

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    1 - DATI DI CARATTERE GENERALE

    Natura dell’intervento L’intervento prevede le opere edili, interne ed

    esterne, necessarie alla ristrutturazione con

    ampliamento di una villetta residenziale

    unifamiliare.

    Identificazione del cantiere I lavori saranno realizzati a Bibione Pineta, Via Passeggiata al Mare, 21 - Comune di San Michele Al Tagliamento (Ve)

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    2 - TELEFONI UTILI

    Pubblica sicurezza 113 Carabinieri 112 Comando dei Vigili del fuoco 115 Pronto soccorso Ambulanze 118 ACEGAS 800152152 ACEGAS solo emergenze fax 040 363861 ENEL 800900800 ITALGAS 800900777 TELECOM ASSISTENZA SCAVI 1331 UFFICIO 0432-960428 UFFICIO fax 0432-963561 CELL. MARINO PIEMONTE 336-366530 CELL. ROBERTO FABRO - datore di lavoro,

    RSPP 334-3504303

    UFFICIO D.L. 348 4779214 – 0471 919300 COORDINATORE SICUREZZA (CSP-CSE) e

    progettista 348 4779214 – 0471 919300

    COMMITTENTE

    3 - IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI

    Committente SIG.RA SIMON OSTAN ARNALDA Via Passeggiata al Mare, 21 30020 – Bibione Pineta San Michele Al Tagliamento

    Responsabile procedimento SIG.RA SIMON OSTAN ARNALDA Via Passeggiata al Mare, 21 30020 – Bibione Pineta

    Coordinatore per la progettazione ING. LUCIANO LARENTIS Masi 24, LAIVES BOLZANO 0471 919300 – 348 4779214

    Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ING. LUCIANO LARENTIS Masi 24, LAIVES BOLZANO 0471 919300 – 348 4779214

    Progettista ING. LUCIANO LARENTIS Masi 24, LAIVES BOLZANO 0471 919300 – 348 4779214

    Progettista strutture ING. LUCIANO LARENTIS Masi 24, LAIVES BOLZANO 0471 919300 – 348 4779214

    Direttore dei Lavori ING. LUCIANO LARENTIS Masi 24, LAIVES BOLZANO 0471 919300 – 348 4779214

    Durata presunta dei lavori 60 gg

    Data inizio lavori 04/04/2016

    Numero previsto dei lavoratori dell’impresa

    esecutrice presenti in cantiere 3

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    Numero previsto di imprese e lavoratori

    autonomi operanti in cantiere per conto

    dell’impresa esecutrice

    1

    4 - DATI IDENTIFICATIVI DELL'IMPRESA ESECUTRICE

    Impresa esecutrice Piemonte Marino srl – impresa edile

    Indirizzo Via Caspigello 24/1 – 33030 Buja

    Telefono / fax

    cellulare cantiere

    cell. Direttore tecnico

    Ufficio 0432-960428

    Fax 0432-963561

    334-3504303

    334-3504303

    Socio consigliere, amministratore delegato,

    presidente

    Socio consigliere, amministratore delegato

    Socio consigliere, amministratore delegato

    Sig. Marino Piemonte

    Via Caspigello 24/2 - 33030 – Buja.

    Sig. Roberto Fabro Via Nucleo Entesano, 16 – 33010 Colloredo di M.A.

    Sig.ra Laura Ioseffini Via G. Puccini, 19/3, Carvacco – 33010 Treppo Grande

    Codice fiscale 02516260300

    Partita IVA 02516260300

    Posizione INPS 8606943006

    Posizione CEMA (cassa edile) 00007684

    Posizione INAIL Cod. ditta 18284943/59 – PAT 20383808/82

    REA UD-267114

    Registro delle Imprese 02516260300

    5 - GESTIONE EMERGENZE

    Nominativo/i Addetto/i Prevenzione Incendi

    ed evacuazione

    Marino Piemonte Roberto Fabro (nomine del 20/12/1999) Roberto Fabro corso di aggiornamento in data 25.02.2011 presso CEFS. Roberto Fabro corso di aggiornamento in data 21.02.2014 presso CEFS.

    Nominativo/i Addetto/i Primo Soccorso Marino Piemonte Roberto Fabro Pierangelo Turisini Attestato di frequenza del corso per addetti al primo soccorso in azienda di data 8 ottobre 2004 (nomine del 21/01/2005) – corso di aggiornamento ESMEA di data 23.06.2008. - corso di aggiornamento CEFS di data 21/04/2011 - Turisini Pierangelo corso di aggiornamento CEFS di data 03/04/2014 - Roberto Fabro corso di aggiornamento CEFS di data 27/06/14.

    Nominativo del Rappresentante dei

    lavoratori per la Sicurezza (RLS) aziendale o

    territoriale (ove eletto o designato)

    Non avendo i lavoratori eletto un RLS interno, assume la funzione di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il RLST designato dagli organismi paritetici del territorio (Cassa Edile): Sig. ADRIANO PELLEGRINI

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    Tel. 0432-980892 c/o FILCA CISL ALTO FRIULI Cell. 339-06088473

    Nominativo del Medico Competente (ove

    previsto)

    Dott. Federico Pignatelli (nomina del 03/06/2008)

    Nominativo del Responsabile del Servizio di

    Prevenzione e Protezione (RSPP)

    dell’Impresa esecutrice

    Sig. ROBERTO FABRO (nomina del 23/12/2008)

    Nominativo del Direttore Tecnico di Cantiere

    dell’Impresa esecutrice

    Geom. Roberto Fabro

    Nominativo del Capocantiere dell’Impresa

    esecutrice

    Geom. Roberto Fabro

    Nominativo dei partecipanti al corso di

    formazione per Addetti al montaggio,

    smontaggio e trasformazione di ponteggi

    Geom. Roberto Fabro Pierangelo Turisini Attestato di frequenza rilasciato dall’ESMEA in data 18 maggio 2007. - Roberto Fabro corso di aggiornamento CEFS di data 28/01/2011, 19/12/2014 - Pierangelo Turisini corso di aggiornamento CEFS di data 25/03/2011, 28/11/2014

    Nominativo dei partecipanti al corso di

    formazione per Addetti all’uso gru su

    autocarro

    Geom. Roberto Fabro Iulian Bucur Corso di formazione frequentato in data 01 e 02 dicembre 2014.

    Nominativo dei partecipanti al corso di

    formazione per Addetti all’uso di piattaforme

    di lavoro mobili elevabili PLE

    Geom. Roberto Fabro Iulian Bucur Corso di formazione frequentato in data 01.12.14 e 03.07.15.

    Attività dell’impresa esecutrice Opere edili: Nuove costruzioni e ristrutturazioni.

    Dove si trova il posto telefonico

    (pubblico o disponibile più vicino)

    cellulare dell’impresa esecutrice.

    Dove si trova un estintore all’interno del

    cantiere (in caso di rischio incendio)

    Non è previsto rischio incendio

    Dove si trova una cassetta di medicazione Vano villetta adibito ad ufficio e spogliatoio.

    Rischio rumore

    Relazione tecnica relativa al disposto del D. Lgs 277/91, 494/96, 528/99 aggiornato al D.LG 195 del 10.04.2006, nuova valutazione realizzata da QUADRAS di data ottobre 2010 – originale della relazione presente in ufficio; allegate al presente POS le schede riassuntive, nuova valutazione realizzata da QUADRAS di data ottobre 2014.

    Valutazione dei rischi Eseguita dai tecnici ASA + autocertificazione ai sensi dell’art. 17-28-29 comma 5 del D.Lgs n° 81/2008 data certa del 23/12/2008 + autocertificazione aggiornata data certa 27/07/2010. Nuova valutazione realizzata da QUADRAS di data 09 maggio 2013.

    Rischio incendio Relazione a seguito sopralluogo dei tecnici dell’ASA, attestato di frequenza, conferito ai Sig.ri Marino Piemonte, Roberto Fabro per la partecipazione al corso di “addetti antincendio” in attività a rischio medio. Roberto Fabro corso di aggiornamento in data 25.02.2011 presso CEFS. Roberto Fabro corso di aggiornamento in data 21.02.2014 presso CEFS.

    Valutazione rischi vibrazioni Valutazione effettuata in data dicembre 2008:

  • 8

    sistema mano/braccio: 2,5

  • 9

    6 - ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

    Si riporta la lista dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) di corredo ai lavoratori presenti in cantiere Dispositivi di protezione della testa: Casco

    Attività: Per le attività che espongono a caduta di materiali dall’alto, lavori entro scavi, nel raggio di azione della gru, allestimento e rimozione di ponteggi, armo e disrmo

    Dispositivi di protezione dell’udito: Tappi per la orecchie, archetti, cuffie

    Attivita: Lavori che prevedono l’uso di macchine e attrezzature rumorose (sega circolare, terna con uso del martello demolitore) – Non è previsto l’uso di macchine o attrezzature che espongano il lavoratore a più 90 dB(A)

    Dispositivi di protezione degli occhi e del viso: Occhiali Schermi facciali

    Attività: Lavori di scalpellatura su calcestruzzo durante le fasi di demolizione, utilizzo di sega circolare, flex. Non sono previsti lavori di saldatura, sabbiatura, o che espongono al rischio di essere colpiti al viso.

    Dispositivi di protezione delle vie respiratorie: mascherine Apparecchi antipolvere dotati di filtri opportuni

    Attività: Lavori producono polveri non nocive (durante le fasi di demolizione, durante la preparazione della malta, uso di disarmante) Non sono previsti lavori che espongono all’esalazione di polveri nocive.

    Dispositivi di protezione delle mani-braccia e

    piedi: Guanti Calzature con punta in acciaio e pianta atta a proteggere da punture di chiodi e oggetti contundenti

    Attività:

    Lavori che espongono a tagli, abrasioni, aggressioni chimiche (uso di sega circolare, contatto con polveri di calce, cemento, malte, malte varie, uso di disarmante) Durante i lavori di armo, disarmo, getto.

    Dispositivi di protezione anticaduta: Imbragatura di sicurezza con cosciali

    Attivita: Per attività che espongono a cadute dall’alto; in ogni caso saranno allestiti adeguati ponteggi per tutti i lavori che prevedono altezze maggiori di ml 2.00.

  • 10

  • 11

  • 12

  • 13

    DESCRIZIONE DEL LUOGO DI LAVORO.

    I lavori analizzati con il presente POS interesseranno l’interno e l’esterno di una villetta a schiera unifamiliare esistente, gemella di una viletta ad essa adiacente, inserite in un viale residenziale di arrivo al mare. Si erige al centro di un lotto completamente recintato da un cordolo in cls e siepe, su Via Passeggiata al Mare esiste il cancello pedonale, mentre sul lato opposto, attraverso Via Dei Gerani, si arriva all’accesso carraio.

    Ingresso pedonale

    Viale che da Via Dei Gerani porta all’ingresso carraio sul retro della villetta.

  • 14

    L’area su cui sorge l’edificio oggetto dei lavori è un ampio giardino completamente pianeggiante, privo di asperità, con parcheggio su Via Passeggiata al Mare, attualmente sul lato nord-est, di fronte all’ingresso carraio, esiste una tettoia che, come previsto dal progetto, verrà demolita permettendo così l’uso da parte dei mezzi dell’ingresso carraio e del parcheggio ricavato all’interno dell’area.

    Tettoia esistente da demolire

    Area destinata al parcheggio dei mezzi

    Le dimensioni sono tali da permettere l’installazione del cantiere ed il deposito del materiale necessario all’esecuzione delle opere previste. Nei dintorni non vi sono corsi d’acqua naturali o artificiali, non è presente una vegetazione che possa ostacolare le opere di progetto. Non sono presenti linee aeree elettriche di media-bassa tensione o linee telefoniche che possano risultare pericolose ed impedire i lavori previsti. Nelle vicinanze non esistono altri cantieri in attività, in ogni caso per tutta la durata dei lavori sarà nostra cura sorvegliare la suddetta area e in caso di nascita di nuovi cantieri verranno adottate le necessarie iniziative per la tutela della sicurezza dei lavoratori.

  • 15

    Area parcheggio e sosta mezzi

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    7 – ATTIVITA’ DI CANTIERE

    Lavorazioni da eseguire nel cantiere: OPERE PROVVISIONALI

    1- Montaggio ponteggi e smontaggio a fine lavori;

    2- Montaggio box wc e rimozione a fine lavori

    INTERVENTO DI PROGETTO.

    DEMOLIZIONI E RIMOZIONI:

    1- Demolizione con recupero e trasporto a discarica autorizzata della tettoia e del ripostiglio attrezzi esistenti.

    2- Rimozione di serramenti, avvolgibili, cassonetti, inferriate e davanzali.

    3- Rimozione di apparecchi igienico-sanitari e impianti elettrico, idrico e termico.

    4- Demolizione del manto di copertura, della lattoneria e del relativo solaio in laterocemento, carico e trasporto a discarica del materiale di risulta.

    5- Demolizione del solaio d’interpiano esistente in laterocemento, carico e trasporto a discarica del materiale di risulta.

    OPERE MURARIE E GETTI:

    6- Realizzazione di muratura per rettificare spallette e architravi, per chiusura di porte e finestre esistenti.

    7- Armo e getto di CLS per magrone, nuovi cordoli di fondazione e nuova rampa di scala, cordoli su muratura esistenti.

    8- Esecuzione di muratura in modulari per i nuovi divisori del P.T., f.p.o. di travi in acciaio HEA ad irrigidimento della stessa aventi funzioni statiche.

    9- Realizzazione di intonaci per interni, ripristino di intonaci su forometrie.

    10- Posa in opera di controcasse per serramenti interni ed esterni fornite dal committente, f.p.o. di controtelaio per porta scorrevole.

    11- Realizzazione di tracce per impianti e ripristino a fine lavori.

    12-.F.p.o. di davanzali in pietra Piasentina.

    13- Riempimento di cassonetti per avvolgibili con lastre di polistirolo XPS e successiva rasatura.

    ISOLAMENTI.

    14- F.p.o. di pannelli di polistirene XPS sp. cm 5+5 ad isolamento dei pavimenti del P.T., 1° strato a piena superficie, 2° strato fra impianti, f.p.o. di barriera a vapore.

    15- Rivestimento delle facciate esterne del P.T. con il sistema “a Cappotto”, sp. 12 cm. CALDANE E PAVIMENTAZIONI.

    16- Getto di massetto rapido TOP CEM PRONTO, sottofondo dei pavimenti del P.T.

    17- F.p.o. di IGLOO per creare un solaio areato per rialzo pavimento portico.

  • 17

    Lavorazioni da eseguire nel cantiere

    affidati dall’impresa esecutrice a ditte

    subappaltatrici

    **verificare eventuale interferenza

    fra i lavoratori delle varie ditte**.

    16- Getto di massetto rapido TOP CEM PRONTO, sottofondo dei pavimenti del P.T.

    Numero lavoratori dell’impresa impegnati in

    cantiere (divisi per mansione)

    QUALIFICA o MANSIONE

    FABRO ROBERTO Socio consigliere, amministratore delegato; capo cantiere, datore di lavoro e RSPP

    DANIEL BUCUR Operaio qualificato

    TURISINI PIERANGELO Operaio specializzato

    IULIAN BUCUR Apprendista professionalizzante

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    Numero lavoratori autonomi o imprese

    operanti in cantiere per conto dell’impresa

    (divisi per attività)

    TIPO DI ATTIVITA’

    0 Impianto elettrico

    0 Impianto idrotermosanitario

    1 Realizzazione di caldane e massetti ISOCAL

    0 Realizzazione di intonaci

    0 Realizzazione di pavimentazioni e rivestimenti

    0 Fornitura e posa in opera di serramenti

    0 Realizzazione orditura in legno della copertura

    0 Opere da pittore

    0 Opere in ferro – opere da fabbro

    0 Opere di impermeabilizzazione

    0 Opere da lattoniere

    0 Ripassatura del manto di copertura in coppi esistente.

    0 Demolizione di muratura esistente

    0 Opere da cartongessista

    0 Allestimento ponteggi

    0 Realizzazione linea vita

    0 Opere di taglio del calcestruzzo

    0 Opere di scavo e rinterri

    0 Noleggio attrezzatura e macchinari

    0 Demolizioni e scavi

  • 19

    08 – DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DI CANTIERE

    Si riporta il seguente elenco delle lavorazioni svolte direttamente dall’impresa esecutrice:

    LAVORAZIONE 1 (in ordine presunto di esecuzione)

    DURATA DELLA LAVORAZIONE

    EV. TURNI DI LAVORO

    OPERE PROVVISIONALI – allestimento

    cantiere

    1- Recinzione area oggetto dei lavori con pannelli in acciaio zincato su piedini in cls;

    gg 2

    7.30-12.00 13.00-16.30

    INTERVENTO DI PROGETTO:

    1- Demolizione con recupero e trasporto a discarica autorizzata della tettoia e del ripostiglio attrezzi esistenti.

    gg 1

    7.30-12.00 13.00-16.30

    2- Rimozione di serramenti, avvolgibili, cassonetti, inferriate e davanzali.

    3- Rimozione di apparecchi igienico-sanitari e impianti elettrico, idrico e termico.

    gg 2

    7.30-12.00 13.00-16.30

    4- Demolizione del manto di copertura, della lattoneria e del relativo solaio in laterocemento, carico e trasporto a discarica del materiale di risulta. m² 72.00

    gg 2 7.30-12.00 13.00-16.30

    5- Demolizione del solaio d’interpiano esistente in laterocemento, carico e trasporto a discarica del materiale di risulta. m² 32.65

    gg 2 7.30-12.00 13.00-16.30

    6- Realizzazione di muratura per rettificare spallette e architravi, mt 16.85; per chiusura di porte e finestre esistenti m³ 0.756

    gg 1 7.30-12.00 13.00-16.30

    7- Armo e getto di CLS per magrone m³ 1.318, nuovi cordoli di fondazione m³ 2.876, nuova rampa di scala, mt 16.00 cordoli su muratura esistenti mt 28.35.

    gg 6 7.30-12.00 13.00-16.30

    8- Esecuzione di muratura in modulari per i nuovi divisori del P.T., f.p.o. di travi in acciaio HEA ad irrigidimento della stessa aventi funzioni statiche. m³ 5.274

    gg 4 7.30-12.00 13.00-16.30

    9- Realizzazione di intonaci per interni, m² 85.46; ripristino di intonaci su forometrie.

    gg 4 7.30-12.00 13.00-16.30

    10- Posa in opera di controcasse per serramenti interni ed esterni fornite dal committente, N° 12 f.p.o. di controtelaio per porta scorrevole, N° 1.

    gg 2 7.30-12.00 13.00-16.30

    11- Realizzazione di tracce per impianti e ripristino a fine lavori.

    gg 2 7.30-12.00 13.00-16.30

    1 NOTA: Nel capitolo 10 (VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE ) vengono riportate le modalità

    organizzative e le valutazioni dei rischi delle singole lavorazioni.

  • 20

    12-.F.p.o. di davanzali in pietra Piasentina. m² 8.55

    gg 1 7.30-12.00 13.00-16.30

    13- Riempimento di cassonetti per avvolgibili con lastre di polistirolo XPS e successiva rasatura. N° 7

    gg 1 7.30-12.00 13.00-16.30

    14- F.p.o. di pannelli di polistirene XPS sp. cm 5+5 ad isolamento dei pavimenti del P.T., 1° strato a piena superficie, 2° strato fra impianti, f.p.o. di barriera a vapore. m² 53.379

    gg 2 7.30-12.00 13.00-16.30

    15- Rivestimento delle facciate esterne del P.T. con il sistema “a Cappotto”, sp. 12 cm. m² 92.048

    gg 4 7.30-12.00 13.00-16.30

    17- F.p.o. di IGLOO per creare un solaio areato per rialzo pavimento portico. m² 13.80

    gg 1 7.30-12.00 13.00-16.30

  • 21

    9 - ELENCO DELLE MACCHINE, ATTREZZATURE ED IMPIANTI

    Si riporta l’elenco delle macchine, attrezzature ed impianti dell’impresa esecutrice previste per il cantiere. Macchine, attrezzature ed impianti Presente

    in cantiere

    Libretti di istruzione o procedure di utilizzo

    Collaudo Verifiche periodiche

    Uso comune con altre imprese

    Altre indicazioni

    Pistola sparachiodi

    Molatrice portatile (Flessibile)

    Avvitatore elettrico X

    Betoniera a bicchiere X

    Martellone

    Sega circolare

    Vibratore

    Spruzzatrice per intonaci

    Fiamma ossiacetilenica

    Tagliamattoni elettrica

    Lampada portatile

    Macchine per la lavorazione del ferro

    Martello demolitore elettrico HILTI

    X

    Perforatore elettrico (tipo kango)

    Gruppo elettrogeno

    Centrale di betonaggio

    Motopompa o elettropompa

    Saldatrice elettrica

    Spruzzatrice per pitture

    Staggia vibrante

    Tagliapavimenti elettrica

    Compressore

    Autobetoniera ZILLO

    Ponte su ruote (Trabattello)

    Ponte sospeso con argano ISPESL ARPA

    Ponteggi di servizio X PIMUS

    Ponte su cavalletti X

    Gru a torre - noleggiata dalla ditta Ediltecnica.

    Funi e bilancini

    Cestoni – Forche X

    Gru con rotazione dal basso ISPESL ARPA

    Argano a bandiera (< 200 kg)

    Autogru noleggiata da Carpin Autogru srl

  • 22

    Attrezzi di uso corrente Presente in cantiere

    Libretti di istruzione o procedure di utilizzo

    Collaudo Verifiche periodiche

    Uso comune con altre imprese

    Altre indicazioni

    Dumper

    Autocarro Fiat 160 con gru X X X ISPESL X ARPA Terna MF

    Escavatore

    Compattatore

    Rullo compressore

    Cestello idraulico ISPESL ARPA

    Pinza idraulica X X

    Carrello elevatore

    Pala meccanica con martello demolitore

    Subappalto demolizioni

    Autobetoniera con pompa ZILLO

    Autocarri X

    Elevatore a cavalletto (> 200 kg) ISPESL ARPA

    Vibrofinitrice per asfalti

    Scala monta carichi

    Attrezzature manuali: trancia

    ferri, forche per carico e

    scarico, catene.

    X

    Utensili portatili: trapani, flex,

    Hilti

    X

    Taglierina per polistirolo MAITA

    X

    Impianto di messa a terra DENUNCIA ISPESL e ARPA

    Impianto elettrico di cantiere invio copia della dichiarazione di conformità a ISPESL e ARPA

    Impianto scariche atmosferiche DENUNCIA ISPESL e ARPA

  • 23

    PONTI SU CAVALLETTI: Per la realizzazione delle opere interne previste ad altezze superiori ai 2 mt, sarà sufficiente utilizzare ponti su cavalletti (demolizioni, rimozioni, realizzazione di murature, getti di cls)

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    PONTI SU CAVALLETTI

  • 26

    Il ponte su cavalletti è costituito da un impalcato in assi di legno di adeguate dimensioni sostenuto

    a distanze prefissate da cavalletti solitamente metallici.

    Il ponte su cavalletti viene utilizzato solitamente per altezze inferiori a 2 metri, senza parapetto, e

    per lavori all'interno di edifici dove a causa delle ridotte altezze e della brevità dei lavori da

    eseguire non è consigliabile il montaggio di un ponteggio metallico fisso.

    In commercio ci sono diversi tipi di cavalletti metallici (quelli in legno sono ormai completamente

    scomparsi) che si differenziano tra loro soprattutto per le dimensioni di appoggio dell'impalcato:

    solitamente sono di 90 cm, ma in cavalletti utilizzati soprattutto in lavori di intonacatura di soffitti

    possono avere dimensioni anche maggiori.

    I cavalletti si differenziano anche per la quota d'imposta dell'impalcato; infatti esistono sia

    cavalletti ad altezza fissa che regolabile.

    Non esiste alcun obbligo normativo riguardante documentazione da tenere in cantiere durante

    l'uso del ponte su cavalletti in attività lavorative.

    Allestimento e montaggio del ponte su cavalletti

    Verificare, prima di predisporre il ponte su cavalletti, la solidità e la planarità del piano

    di appoggio ed eventualmente procedere ad un livellamento mediante l'uso di tavoloni;

    verificare il buono stato degli elementi metallici costituenti il ponte, specialmente degli

    incastri e degli snodi; nel caso che si utilizzino impalcati metallici si dovrà inoltre verificare il

    perfetto funzionamento dei perni di bloccaggio. Controllare lo stato di conservazione degli

    eventuali impalcati in legno scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti

    di discrete dimensioni (sarà assolutamente vietato utilizzare pannelli per casseforni) o che

    presenti accentuate fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo del piano di lavoro).

    Verificare che le tavole di legno siano di dimensioni adeguate e poggianti su tre

    cavalletti con distanza massima di 1,80 m. tra gli stessi. Nel caso di tavole di dimensioni

    30x5 cm. x 4 m. di lunghezza è consentito l'uso di due cavalletti con luce massima 3.6 m.

    Verificare che l'impalcato abbia una larghezza minima di 90 cm. ed una sporgenza

    massimo di sbalzo di 20 cm. e le tavole devono risultare ben accostate tra loro e fissate.

    Non utilizzare mai cavalletti improvvisati quali scale portatili o pianali in legno posti

    verticalmente o cavalletti sovrapposti.

    Verificare che per l'accesso al ponte su cavalletti sia garantito da scale poste

    all'esterno evitando di appoggiarle al ponte stesso, per evitare il rischio di ribaltamento.

    Verificare, nel caso si utilizzino cavalle da ponteggio, che quest'ultima sia sempre unita

    all'altra mediante gli adeguati correnti e diagonali. Verifica che gli eventuali sporti della

    cavalla rispetto al piano dell'impalcato siano adeguatamente protetti (lo scivolamento in

    piano e l'urto di parti del corpo contro gli sporti è causa di infortuni gravi)

    Verificare che il ponte, per altezze superiori a 2 mt. da terra, sia corredato da regolare

    parapetto alto mt. 1 con tavola fermapiede, corrente superiore e corrente intermedio,

    altrimenti verificare che i ponti su cavalletti non superino mai un altezza di 2 metri. Nel caso

    ciò non fosse possibile si dovrà utilizzare un idonea cintura di sicurezza fissata a parti

    stabili.

  • 27

    Verifica che il ponte su cavalletti non sia stato predisposto su impalcati di ponteggi (è

    assolutamente vietato).

    Non depositare materiale in eccesso sul ponte, su quest'ultimo può rimanere solo il

    materiale strettamente necessario per la lavorazione.

    Evitare i carichi concentrati.

    Tenere in ordine e assicura il transito sicuro sull'impalcato.

    Non sostare in più persone in uno stesso punto del ponte.

    Non saltare sull'impalcato.

    Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando l'altezza massima consentita.

    Non utilizzare scale od altre attrezzature per elevarti ulteriormente dall'impalcato del

    ponte su cavalletti.

    Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando la portata massima ed il numero di persone

    ammesse contemporaneamente all'uso.

    A fine lavoro, provvedere ad un'accurata pulizia delle assi costituenti l'impalcato e dei

    cavalletti verificando che non abbiano subito danni durante l'uso.

    Riporre i cavalletti e le assi in un luogo al riparo dalle intemperie.

    Controllare lo stato di conservazione degli eventuali impalcati in legno scartando gli elementi non

    idonei, sarà assolutamente vietato utilizzare pannelli per casseforni o che presenti accentuate

    fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo del piano di lavoro).

    Verificare che le tavole di legno siano di dimensioni adeguate e poggianti su tre cavalletti con

    distanza massima di 1,80 m. tra gli stessi.

    Verificare che l'impalcato abbia una larghezza minima di 90 cm. ed una sporgenza massimo di

    sbalzo di 20 cm. e le tavole devono risultare ben accostate tra loro e fissate.

    Quando il lavoro lo permette, una valida soluzione alternativa al ponte su cavalletti, è costituita

    dalle scale tipo sgabello.

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    PONTEGGI Per la realizzazione della demolizione della copertura (manto, lattonerie e solaio) al fine di evitare infortuni derivanti da cadute di persone o cose, saranno allestiti, adottando tutte le misure di sicurezza prescritte, idonei ponteggi che creeranno un appropriato parapetto lungo il perimetro del tetto. Per il montaggio dei ponteggi di servizio, sia del tipo a giunto e tubo che ad elementi prefabbricati, saranno adottate le norme di buona tecnica ed osservato lo schema di realizzazione consegnato dalla ditta fornitrice (vedi PIMUS). Il materiale impiegato dovrà essere di tipo omologato a norma di legge. I ponteggi saranno allestiti secondo i seguenti accorgimenti:

    Evitare che possano cadere persone o materiale dai piani alle varie quote.

    Su tutti i lati verso il vuoto dovranno esserci parapetti aventi altezza minima dal piano di calpestio di ml 1 e una tavola fermapiede, alta almeno 20 cm, applicata dalla parte interna dei montanti ed eventualmente un corrente intermedio.

    IL PONTEGGIO DEVE ESSERE FORNITO DI REGOLARE PARAPETTO

    Le tavole di calpestio dovranno essere accostate tra loro, avere una larghezza di almeno 20 cm ed uno spessore di cm 5 e dovranno essere robuste e di buona qualità, devono poggiare sempre su tre traversi, non devono presentare parti a sbalzo ma devono essere sistemati in modo tale che le loro estremità siano sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per almeno 40 cm.

    La distanza degli intavolati dalla costruzione (solo per l’esecuzione d’opere di finitura) non deve superare i 20 cm, con la nuova normativa D.Lgs 81/2008 30 cm.

    L’altezza dei montanti deve superare di almeno 1.20 ml l’ultimo impalcato o il piano di gronda.

    Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza costruito come il ponte, a distanza non superiore a ml 2,50.

    I ponteggi devono essere opportunamente controventati in senso longitudinale e trasversale.

    Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo, dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori.

    NON GETTARE MATERIALI DAL PONTEGGIO

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    NON CREARE ULTERIORI LIVELLI SUI PIANI DEL

    PONTEGGIO

    Nell’eventualità della presenza di ponteggi in zone accessibili alla pubblica viabilità, particolare cura sarà posta nel realizzare le dovute protezioni segnaletiche occorrenti.

    Tutti i ponteggi infine, se necessario, saranno regolarmente collegati all’impianto di messa a terra e protetti dalle scariche atmosferiche.

    IN PRESENZA DI TERRENO CEDEVOLE,

    L'APPOGGIO DEL PONTEGGIO DEVE ESSERE

    DISTRIBUITO SU APPOSITO ASSITO

  • 33

    PER L'APPOGGIO DEL PONTEGGIO UTILIZZARE LE APPOSITE BASETTE

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    GRU Per il sollevamento del materiale, sarà utilizzata la gru installata sull’autocarro Fiat 160, osservando tutte le norme riportate sul libretto. Da un sopralluogo non si è notata la presenza di cavi aerei ENEL, di media e bassa tensione e TELECOM che possano ostacolare le eventuali operazioni di sollevamento, l’area di manovra della gru risulta essere libera e con ottima visuale.

    Nome: GRU HIAB mod. 965/A installata su autocarro FIAT 160

    N° di fabbrica 1146 anno di costruzione 1978

    N° matricola UD-1609-83

    Descrizioni Cantieri

    data

    verifica esito

    verifica trimestrale funi VARI 15/01/1999 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 15/01/1999 buone

    verifica trimestrale funi 15/04/1999 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 15/04/1999 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 04/06/1999 ric. ASS n° 4 - prot. 3308 del 08/06/99

    verifica trimestrale funi 15/07/1999 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 15/07/1999 buone

    verifica trimestrale funi 15/10/1999 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 15/10/1999 buone

    verifica trimestrale funi 14/01/2000 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 14/01/2000 buone

    verifica trimestrale funi 14/04/2000 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 14/04/2000 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 01/06/2000 ric. ASS n° 4 - prot. 5907 del 22/06/00

    verifica trimestrale funi 14/07/2000 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 14/07/2000 buone

    verifica trimestrale funi 13/10/2000 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 13/10/2000 buone

    verifica trimestrale funi 12/01/2001 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 12/01/2001 buone

    verifica trimestrale funi 12/04/2001 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 12/04/2001 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 05/06/2001 ric. ASS n° 4 - prot. 9519 del 29/06/01

    verifica trimestrale funi 11/07/2001 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 11/07/2001 buone

    verifica trimestrale funi 11/10/2001 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 11/10/2001 buone

    verifica trimestrale funi 10/01/2002 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/01/2002 buone

    verifica trimestrale funi 10/04/2002 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/04/2002 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 06/06/2002

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    verifica trimestrale funi 10/07/2002 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/07/2002 buone

    verifica trimestrale funi 10/10/2002 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/10/2002 buone

    revisione autocarro Fiat 160 26/11/2002 positivo

    verifica trimestrale funi 10/01/2003 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/01/2003 buone

    verifica trimestrale funi 10/04/2003 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/04/2003 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 VARI 06/06/2003

    verifica trimestrale funi 10/07/2003 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/07/2003 buone

    verifica trimestrale funi 10/10/2003 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/10/2003 buone

    revisione autocarro Fiat 160 a Codroipo 02/12/2003 positivo

    verifica trimestrale funi 09/01/2004 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 09/01/2004 buone

    verifica trimestrale funi 09/04/2004 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 09/04/2004 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 07/06/2004 Ric. ASS n° 4 - prot. 52272/S3 del 10/06/04

    verifica trimestrale funi 09/07/2004 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 09/07/2004 buone

    verifica trimestrale funi 08/10/2004 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 08/10/2004 buone

    revisione autocarro Fiat 160 03/12/2004 positivo

    verifica trimestrale funi 10/01/2005 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/01/2005 buone

    verifica trimestrale funi 10/04/2005 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 10/04/2005 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 06/06/2005

    verifica trimestrale funi 08/07/2005 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 08/07/2005 buone

    verifica trimestrale funi Minisini Mario - Ara Piccola Tricesimo 07/10/2005 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/10/2005 buone

    revisione autocarro Fiat 160 12/11/2005 positivo

    verifica trimestrale funi 09/01/2006 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 09/01/2006 buone

    verifica trimestrale funi 07/04/2006 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/04/2006 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 Urbignacco Ville a schiera 06/06/2006 Ric. ASS n° 4 - prot. 55039/4.3

    verifica trimestrale funi 07/07/2006 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/07/2006 buone Verifica periodica A.S.S. n° 4 - rilascio del relativo verbale. 07/09/2006 POSITIVO Ing. De Vit

    verifica trimestrale funi 06/10/2006 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 06/10/2006 buone

  • 38

    revisione autocarro Fiat 160 Fatt. ARA srl del 03.10.06 - n° 214

    verifica trimestrale funi 08/01/2007 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 08/01/2007 buone

    verifica trimestrale funi 06/04/2007 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 06/04/2007 buone

    Richiesta revisione annuale - ASS n° 4 Urbignacco Ville a schiera 05/06/2007 Ric. ASS n° 4 - prot. 52328/S.3

    verifica trimestrale funi 06/07/2007 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 06/07/2007 buone

    verifica trimestrale funi 05/10/2007 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 05/10/2007 buone Verifica periodica A.S.S. n° 4 - rilascio del relativo verbale. 06/11/2007 POSITIVO Ing. De Vit

    verifica trimestrale funi 07/01/2008 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/01/2008 buone

    verifica trimestrale funi 07/04/2008 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/04/2008 buone

    verifica trimestrale funi Costruzione magazzino per fieno Carvacco 07/07/2008 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/07/2008 buone

    verifica trimestrale funi

    Costruzione edificio residenziale sig. Andrea Armano - Nimis 07/10/2008 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/10/2008 buone

    Collaudo 31/10/2008 ARA SRL Fatt. 201 Verifica periodica A.S.S. n° 4 - rilascio del relativo verbale. 17/12/2008 POSITIVO Ing. De Vit

    verifica trimestrale funi 07/01/2009 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/01/2009 buone

    verifica trimestrale funi Impianto biomassa Ecolomb Tarcento 07/04/2009 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/04/2009 buone

    verifica trimestrale funi 07/07/2009 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/07/2009 buone

    verifica trimestrale funi Hotel Cajeta Buja 07/10/2009 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 07/10/2009 buone

    verifica trimestrale funi Hotel Cajeta Buja 11/01/2010 buone

    verifica trimestrale catene – ganci 11/01/2010 buone

    verifica trimestrale funi Recinzione Assaloni 09/04/2010 buone

    verifica trimestrale catene - ganci Sistemazione area Persello Mario 09/04/2010

    buone

    verifica trimestrale funi 05/07/2010 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 05/07/2010 buone

    verifica trimestrale funi 05/10/2010 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 05/10/2010 buone

    verifica trimestrale funi 10/01/2011 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 10/01/2011 buone

  • 39

    Verifica periodica A.S.S. n° 4 - rilascio del relativo verbale. 08/02/2011 POSITIVO

    verifica trimestrale funi 10/04/2011 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 10/04/2011 buone

    verifica trimestrale funi 08/07/2011 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 08/07/2011 buone

    verifica trimestrale funi 07/10/2011 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/10/2011 buone

    verifica trimestrale funi 09/01/2012 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 09/01/2012 buone

    verifica trimestrale funi 10/04/2012 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 10/04/2012 buone

    verifica trimestrale funi 10/07/2012 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 10/07/2012 buone

    verifica trimestrale funi 10/10/2012 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 10/10/2012 buone

    verifica trimestrale funi 09/01/2013 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 09/01/2013 buone

    verifica trimestrale funi 30/03/2013 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 30/03/2013 buone

    verifica trimestrale funi 01/07/2013 buone

    verifica trimestrale catene - ganci 01/07/2013 buone

    verifica trimestrale funi 01/10/2013 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 01/10/2013 buone

    verifica trimestrale funi 07/01/2014 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/01/2014 buone

    Verifica trimestrale funi

    Ristrutturazione Banca

    BCC Martignacco 07/04/2014 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/04/2014 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/07/2014 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/07/2014 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/10/2014 Buone

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    verifica trimestrale catene - ganci 07/10/2014 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/01/2015 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/01/2015 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/04/2015 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/04/2015 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/07/2015 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/07/2015 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/10/2015 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/10/2015 Buone

    Verifica trimestrale funi 07/01/2016 Buone

    verifica trimestrale catene - ganci 07/01/2016 Buone

    Durante l’uso dell’autogru saranno osservati scrupolosamente i seguenti accorgimenti:

    Controllo della vicinanza con linee elettriche ed eventuali ostacoli fissi rispettando quindi le distanze minime di sicurezza.

    Controllo periodico di funi, limitatori di carico, di fine corsa elettrici e meccanici, di catene e ganci di sollevamento a norma.

    Installazione di segnaletica relativa alle norme d’impiego.

    Indicazione della portata massima ammissibile.

    Garantire, all’operatore della gru, una buona visibilità su tutto il campo d’azione per evitare che la gru e il suo carico possano urtare contro persone od ostacoli.

    Non oltrepassare la portata massima.

    Adottare corrette imbracature, usare cestoni con pareti non finestrate.

    I MATERIALI SFUSI DEVONO ESSERE CARICATI IN APPOSITI CASSONI

    eseguire con gradualità le partenze, gli arresti e tutte le altre manovre.

    Il sollevamento di laterizi (anche se imballati) pietrame, ghiaia ed altri materiali minuti deve essere effettuato esclusivamente con cassoni metallici o benne (non è ammesso l’uso della forca semplice).

    I posti di manovra di sollevamento devono essere raggiungibili senza pericolo, essere difesi durante l’esecuzione della manovra e della sosta, permettere la perfetta visibilità della zona di

  • 41

    manovra ed integrata da segnalazioni adeguate; infine presentare organi di comando conformati in modo da evitare l’avvio accidentale.

    Annualmente sarà richiesta la verifica della gru all’A.S.S. n° 4 “Medio Friuli”.

    CARICHI SOSPESI:

    D.P.I. IDONEI:

  • 42

    UTENSILI PORTATILI Gli utensili elettrici portatili, funzionanti a tensione non superiore a 220V devono essere utilizzati solo nelle zone asciutte del cantiere, in caso contrario devono essere alimentati a tensione < 50V. Ogni utensile inoltre deve essere dotato d’arresto d’emergenza e dove necessario deve essere previsto l’uso di uno schermo protettivo trasparente.

    D.P.I. IDONEI

  • 43

    BETONIERA La betoniera sarà installata in cantiere secondo i seguenti accorgimenti:

    Deve essere sistemata in modo stabile, protetta da una robusta tettoia contro la caduta di gravi dall’alto.

    Il pedale di sgancio del bicchiere deve essere protetto da idonea custodia.

    Il volante che comanda il ribaltamento deve avere i raggi accecati.

    Gli organi di trasmissione devono essere protetti con apposito Carter.

    Gli organi di comando devono essere composti in maniera tale da impedire l’avviamento accidentale.

    In cantiere inoltre sarà tenuto il libretto d’istruzione della betoniera.

    Realizzazione della messa a terra tramite la posa in opera di puntazza e corda di rame.

    IL POSTO BETONIERA DEVE ESSERE PROTETTO DA APPOSTA TETTOIA

    SEGA CIRCOLARE Deve essere provvista di:

    Protezione regolabile della lama (cuffia).

    Coltello divisorio posto posteriormente alla lama a una distanza non superiore a 3 mm dalla dentatura.

    Sistema d’arresto d’emergenza.

    Gli organi di trasmissione devono essere adeguatamente protetti.

    Gli organi di comando devono essere composti in maniera tale da impedire l’avviamento accidentale.

    Schermi di protezione ai lati della lama sporgente sotto il tavolo.

    Realizzazione della messa a terra tramite la posa in opera di puntazza e corda di rame.

    LA SEGA DEVE ESSERE PROVVISTA DI PROTEZIONE DELLA LAMA

  • 44

    NON RIMUOVERE LA PROTEZIONE DELLA SEGA CIRCOLARE

    NON UTILIZZARE LA SEGA CIRCOLARE SENZA LO

    SPINGITOIO

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    Rischi generati dall’uso dell’attrezzo: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

    elettrocuzione; inalazione

    i polveri, fibre, gas, vapori; ustioni, rumori, vibrazioni e proiezioni di schegge.

    Comportamenti da tenere: accertati del corretto funzionamento dei dispositivi di comando, in

    particolare del dispositivo “a uomo presente” (automatico ritorno alla posizione di arresto quando

    si rilascia l’impugnatura); accertati dell’integrità ed efficienza del disco e del corretto

    posizionamento delle protezioni del disco e del paraschegge; utilizza entrambe le mani per tenere

    saldamente l’attrezzo.

    Rischi generati dall’uso dell’attrezzo: crollo e cadute di materiale dall’alto o a livello; impatti,

    lacerazioni;

    colpi, tagli, abrasioni; elettrocuzione; inalazione di polveri, fibre, gas, di vapori; rumore, vibrazioni e

    proiezioni di schegge.

    Comportamenti da tenere: accertati del corretto funzionamento dei dispositivi di comando, in

    particolare

    del dispositivo “a uomo presente”; assicurati del corretto fissaggio della punta e degli accessori;

    procedi impugnando saldamente l’attrezzo con due mani; informa tempestivamente il preposto

    e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.

  • 46

    10 - ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI

    SOSTANZA O PRODOTTO FASE LAVORATIVA DI UTILIZZO

    Malta di cemento Realizzazione di muratura, ripristino tracce.

    Intonaco premiscelato Realizzazione di intonaco e ripristini

    disarmante armo e getto di cls

    Le schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate in cantiere sono riportate nell’ALLEGATO (SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI).

  • 47

    11- ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEL RUMORE

    Il rapporto di valutazione di esposizione dei lavoratori al rumore, relativamente alle lavorazioni svolte in questo cantiere, è riportato nelle schede conservate in ufficio.

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    12 -VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE

    A) OPERE PROVVISIONALI. 01 - FASE DI LAVORO: ORGANIZZAZIONE CANTIERE - Opere provvisionali per la sicurezza

    e l’igiene nel cantiere.

    Dal sopralluogo effettuato si è riscontrato che per l’organizzazione del cantiere sarà necessario realizzare le seguenti lavorazioni: - Posa in opera di box-wc collegato alla rete fognaria comunale.

    - Montaggio di ponteggi, vedi PIMUS allegato e art. 9 pag 31 del presente POS. Sarà predisposta regolare segnaletica di divieto d’accesso ai non addetti ai lavori e di pericolo, i cartelli di segnalazione del cantiere saranno posti nel tratto stradale che precede la zona di realizzazione delle opere.

    L'AUTOCARRO, IN CANTIERE, DEVE PROCEDERE A PASSO D'UOMO

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    All’interno del cantiere, in prossimità degli accessi e nella vicinanza di macchine, sarà installata la segnaletica di sicurezza, d’obbligo, di divieto e d’istruzione e nelle ore notturne, sarà garantita una regolare illuminazione con lanterne o altri mezzi di segnalazione. Come già indicato sarà installato un box-wc dotato di acqua calda regolarmente collegato alla rete fognaria comunale, mentre un vano della villetta verrà usato dagli operai come spogliatoio e ufficio per la custodia della documentazione del cantiere.

    Vano adibito ad ufficio e spogliatoio

    Nei luoghi di lavoro sarà messa a disposizione dei lavoranti acqua tanto per uso potabile quanto per lavarsi. Non sarà necessario prevedere l’installazione di un impianto elettrico di cantiere, per la flex, e gli utensili portatili sarà utilizzata la corrente messa a disposizione dal committente, sarà installato da un tecnico specializzato un quadro elettrico di cantiere, collegato al quadro dell’edificio, ma che sarà autonomo ed indipendente dalla rete elettrica della villetta, sarà possibile così scollegare completamente la casa dalla rete per eseguire le demolizioni e le opere previste dal progetto in sicurezza.

  • 52

    01 - FASE DI LAVORO: Opera provvisionale - Montaggio baraccamenti. Opere relative al montaggio in cantiere in apposita area di box metallico ad uso WC e ufficio

    Macchine di cui si prevede l’impiego: autocarro con gru, attrezzi d’uso normale, materiale minuto, ponti tavole, d.p.i.

    ANALISI DEI RISCHI: Schiacciamento piedi e mani per caduta delle parti metalliche.

    Abrasioni.

    contusioni per chiave o altro attrezzo sfuggente.

    Contatto con macchine operatrici.

    Offese al capo, alle mani e ai piedi.

    Rumore.

    Scossa elettrica.

    MISURE DI SICUREZZA: Usare i mezzi di protezione individuale (guanti, casco, scarpe antinfortunistiche)

    Vietare l’avvicinamento delle persone non addette ai lavori.

    Eseguire i collegamenti elettrici di terra.

    Provvedere ad aerare il box.

    Mettere a disposizione per gli operai acqua potabile.

    Provvedere a mantenere in stato di pulizia le installazioni igienico-assistenziali.

    Tenere a disposizione gli estintori.

  • 53

    B) INTERVENTO DI PROGETTO:

    01 - FASE DI LAVORO: Rimozioni e demolizioni. (punti 1-2-3-4-5 pag. 19) Macchine di cui si prevede l’impiego: demolitore Hilti, attrezzatura manuale, utensili portatili, autocarro con gru, ponteggi, ponti su cavalletti, d.p.i.. Si evidenzia che per eseguire le rimozioni e demolizioni interne al P.T., saranno sufficienti i ponti su cavalletti, mentre per le demolizioni esterne, (copertura) saranno montati adeguati ponteggi. In ogni caso si seguiranno le seguenti avvertenze: Prima dell’inizio dei lavori di demolizione, è fatto obbligo procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire. Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con sbarramenti. La demolizione di murature deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall’opera in demolizione, procedendo con cautela e con ordine dall’alto verso il basso, se necessario si procederà a puntellare le strutture esistenti e non soggette a demolizione. Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall’alto ma deve essere calato a terra con idonei mezzi oppure convogliato in appositi canali che collegati fra di loro portano il materiale di risulta fino al suolo. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali derivanti. La rimozione dei serramenti avverrà dall’interno dell’edificio scongiurando così i pericoli di caduta nel vuoto. Tutto il materiale di risulta dalle demolizioni e rimozione verrà raccolto in un cassone che periodicamente verrà trasportato a discarica autorizzata.

    Copertura da demolire – zona oggetto di ampliamento (sopraelevazione)

    Tettoia da demolire antistante l’ingresso carraio

  • 54

    Pareti interne da demolire compreso rimozione di porte, serramenti, armadio a muro

    Solaio d’interpiano da demolire per permettere la sopraelevazione.

    Deposito attrezzi da giardino da demolire -rimozione di serramenti esterni ed inferriate

  • 55

    01.a ANALISI DEI RISCHI:

    Caduta di materiali dall’alto;

    Danni all’udito e lesioni da vibrazioni;

    Inspirazione di polvere;

    Proiezione di schegge sugli occhi;

    Abrasioni e schiacciamenti alle mani;

    Punture di chiodi e schiacciamento dei piedi;

    Lesioni dorsolombari.

    Investimenti con mezzi meccanici

    Caduta di materiale dall’alto durante le fasi di sollevamento e di demolizione del manto esistente.

    Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi

    Caduta da ponteggi o da scale a mano.

    Caduta di persone dall’alto.

    Caduta per sfondamento del piano di copertura.

    Caduta dai bordi della copertura.

    Scivolamento lungo la copertura.

    Investimento di materiale portato a mano o manovrato con la gru.

    01.b MISURE DI SICUREZZA:

    Adozione d’adeguati dispositivi di sicurezza, calzature, casco, guanti, occhiali di protezione, mascherine, tappi per le orecchie.

    Puntellazioni ed imbragamento con pannelli di rete els della muratura esistente.

    Allestimento di ponteggi o ponti su cavalletti

    Uso corretto delle macchine e degli attrezzi;

    Avvisare il capo cantiere al verificarsi d’eventuali fessurazioni.

    Verificare la stabilità di mazzette, picconi ecc.

    Verificare le condizioni del martello demolitore.

    Demolire il calcestruzzo con il martello a punta acuta mentre il laterizio con il martello a punta piatta.

    Non appoggiarsi sul martello con tutto il peso del corpo, non si aumenta la resa mentre si assorbono tutte le vibrazioni.

    Sollevare i pesi con la schiena dritta, piegando le ginocchia.

    Non lavorare mai su coperture senza le necessarie misure di sicurezza.

    Verificare l’integrità dei cavi elettrici e la loro messa a terra.

    Realizzazione di parapetto su tutto il perimetro delle falde del tetto a ridosso della gronda secondo le caratteristiche riportate per l’allestimento dei ponteggi, montanti esterni del piano di lavoro devono essere alti almeno ml 1.20 per garantire un parapetto regolare.

    Uso di scarpe antiscivolo.

    Segnalare con un gesto della mano all’operatore della gru quando il carico è agganciato.

    Quando il carico comincia ad alzarsi, accompagnarlo per un po’ poi spostarsi e allontanare le persone vicine.

    Non restare mai sotto un carico sospeso.

    Avvicinarsi al carico in discesa solo quando questo è a meno di un metro dal piano di arrivo.

    Non camminare mai su tavelle o su manti di copertura in materiali fragili, posizionare delle tavole e camminare su di esse, se necessario costruire un ponte (sottopalco) sul solaio del sottotetto.

    Evidenziare la presenza dei lucernai esistenti per evitare di camminarci sopra.

    Le tegole di risulta dalla demolizione non verranno fatte cadere dall’alto ma, attraverso appositi imbuti convogliatori di materiale, saranno canalizzate subito nel cassone del camion.

  • 56

    materiale di demolizione

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  • 58

  • 59

    IL CARICO DELL'AUTOCARRO DEVE IL CARICO NON DEVE SUPERARE LE

    SPONDE DI PROTEZIONE

    ESSERE BILANCIATO

    L'AUTISTA DELL'AUTOCARRO, DURANTE LA FASE DI CARICO, DEVE ABBANDONARE IL MEZZO

    - sottoponte o reti di sicurezza sotto la copertura; - sottoponte o reti di sicurezza sotto i lucernari e/o le aperture; - assiti di chiusura dei lucernari e/o delle aperture; - parapetti normali con arresto al piede (h>=1m) sul perimetro delle aperture e/o lucernari.

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    Imbuto convogliatore per materiale di demolizione:

  • 61

    Osservare tutte le precauzioni già indicate per l’uso di gru e terna.

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    02- FASE DI LAVORO: Armo e getto di calcestruzzo. (punto 7 pag. 19). Macchine di cui si prevede l’impiego: betoniera. autobetoniera con canala o pompa, autocarro con gru, martelli, vibratore, casseri e d.p.i. La fase di lavoro esaminata prevede che i lavoratori eseguano varie operazioni: armare, lavorare il ferro, gettare e disarmare, per ogni tipo d’intervento saranno adottati particolari accorgimenti. Si evidenzia che per operare in sicurezza, essendo tutte opere interne sarà sufficiente il montaggio di ponti su cavalletti.

    ARMARE

    02.a ANALISI DEI RISCHI:

    Rischi di caduta nel vuoto da ponteggi.

    Caduta di materiali dall’alto

    Caduta da ponteggi o da scale a mano.

    Contatto accidentale con parti in movimento della sega circolare.

    Contatto accidentale con parti in movimento della gru.

    Investimento da casseri durante la fase di sollevamento e da materiale portato a mano.

    Punture ed abrasione alle mani durante le fasi d’assemblaggio dei casseri

    Pieghe anomale e sollecitazioni eccessive per l’ampiezza dell’angolo delle funi di imbraco. Utilizzo di sostanze disarmanti, pericolo di inalazioni o allergie epidermiche.

    Rumore

    Ferite e punture di chiodi ai piedi.

    02.b MISURE DI SICUREZZA:

    Uso dei D.P.I. calzature, casco, guanti.

    Allestire gli impalcati atti a ridurre l’altezza di possibile caduta.

    Utilizzare scale e andatoie con parapetti.

    Per l’armo dei solai le armature devono essere robuste ed in grado di reggere i pesi sia delle strutture che delle persone che vi lavorano sopra; il carico và distribuito sulla superficie d’appoggio ponendo delle tavole sotto i pannelli; se bisogna camminare sul solaio in fase di armo preventivamente si deve formare una corsia con delle tavole

    Verificare l’integrità dei cavi elettrici e la loro messa a terra.

    Non bisogna realizzare ponti su cavalletti alti più di 2 metri, né su ponteggi.

    Formare il piano di lavoro sui cavalletti con 4 tavoloni da 4metri posandoli su almeno 3 cavalletti.

    Salvaguardare l’area di lavoro durante la fase di spostamento dei casseri con la gru, allontanare i non addetti segnalando la zona.

    Ridurre a meno di 60° l’angolo al vertice delle funi di sollevamento dei casseri.

    Nelle varie operazioni di lavoro riguardanti le strutture in elevazione, saranno adottati accorgimenti tali, da evitare rischi di caduta nel vuoto con l’allestimento di parapetti lungo il perimetro del piano o adeguati ponteggi.

    Consultazione delle schede di sicurezza del disarmante.

    Durante la posa dei casseri saranno addottati adeguati strumenti di fissaggio per evitare che in fase di getto questi possano cedere.

    Quando viene usata la sega circolare è necessario usare le cuffie auricolari.

    LAVORARE IL FERRO Si premette che la maggior parte dell’acciaio sarà portato in cantiere già lavorato (es. gabbie già assemblate), in ogni caso saranno seguiti i seguenti accorgimenti.

    02.c ANALISI DEI RISCHI:

    Rischi di caduta nel vuoto da ponteggi.

    Caduta di materiali dall’alto

    Caduta da ponteggi o da scale a mano.

    Punture e tagli alle mani per il maneggiamento dei tondini e l’uso della trancia manuale.

    Sfilamento e caduta dei tondini durante il sollevamento.

    Danni causati per la movimentazione delle barre.

    Pieghe anomale e sollecitazioni eccessive delle funi di imbraco per l’ampiezza dell’angolo.

    Urti contro carichi sospesi.

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    Ferite e punture di chiodi ai piedi.

    02.d MISURE DI SICUREZZA:

    Allestire gli impalcati e ponteggi atti a ridurre l’altezza di possibile caduta.

    Utilizzare scale e andatoie con parapetti.

    Allontanare i non addetti ai lavori durante le operazioni di scarico e di movimentazione delle barre.

    Usare i D.P.I. guanti, scarpe, casco.

    Ridurre a meno di 60° l’angolo al vertice delle funi di sollevamento dei casseri.

    Piegare il tondino dopo averlo tagliato della lunghezza voluta.

    A protezione dei ferri di ripresa usare i “funghi”.

    Durante la posa dei casseri saranno addottati adeguati strumenti di fissaggio per evitare che in fase di getto questi possano cedere.

    Trancia manuale sarà usata correttamente per evitare lesioni alle mani e agli occhi, proteggersi con occhiali e guanti.

    I ferri di chiamata sporgenti dalle fondazioni possono rappresentare pericolo, pertanto è opportuno piegarli o coprirli con appositi “funghi” in PVC.

    GETTO DI CALCESTRUZZO

    02.e ANALISI DEI RISCHI:

    Rischi di caduta nel vuoto da ponteggi.

    Caduta di materiali dall’alto

    Caduta da ponteggi o da scale a mano.

    Pericoli d’investimento delle persone che transitano nelle vie di circolazione delle autobetoniere.

    Lesioni per contatto contro organi in movimento (pompa in azione).

    Ribaltamento del carro sotto l’azione del movimento della pompa in fase di getto.

    Pericoli d’offesa agli arti e al capo durante le fasi di getto.

    Pericolo di cedimento dei casseri durante le fasi di getto.

    Scossa elettrica dovuta all’uso del vibratore elettrico.

    Inalazione di vapori dannosi.

    Irritazioni epidermiche alle mani.

    02.f MISURE DI SICUREZZA: Il getto del calcestruzzo sarà realizzato con l’intervento in cantiere dell’autobetoniera della ditta Zillo che fornisce il proprio P.O.S., per minime quantità di getto invece il calcestruzzo sarà realizzato direttamente in cantiere con l’uso della betoniera, in ogni caso saranno seguite le seguenti precauzioni:

    le vie di transito nel cantiere saranno percorse con prudenza, tutti gli organi mobili saranno dotati di protezione complete (carter), la macchina dovrà essere utilizzata con gli stabilizzatori idraulici completamente estesi e posizionati.

    Sarà cura accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio, i dipendenti dell’impresa saranno istruiti a non intervenire su attrezzature di proprietà della ditta fornitrice del calcestruzzo.

    Durante le fasi di pompaggio, saranno evitati bruschi spostamenti della pompa.

    Ogni operaio addetto al getto e alla vibrazione del cls dovrà essere provvisto di guanti, scarpe a sfilamento rapido con soletta e punta d’acciaio ed idoneo casco di protezione inoltre, prima dell’utilizzo del vibratore elettrico sarà cura verificare l’integrità dei cavi elettrici ed il loro isolamento. Il vibratore dovrà essere alimentato con tensione a 50 Volt verso terra.

    Nel caso di utilizzo di cls additivato usare maschere respiratorie.

    Il personale è istruito a collaborare con l’operatore dell’autobetoniera al fine di ridurre al minimo i rischi: indicazione del percorso per accedere nel punto del getto, informarlo su eventuali carichi sospesi, presenza di persone e linee elettriche aeree, zone a rischio di cedimenti.

    Per calcestruzzo impastato in cantiere seguire le prescrizioni già riportate per l’uso della betoniera.

    Allestire gli impalcati atti a ridurre l’altezza di possibile caduta.

    Utilizzare scale e andatoie con parapetti.

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    DISARMARE

    02.g ANALISI DEI RISCHI:

    Abrasioni e schiacciamenti alle mani.

    Punture di chiodi ai piedi o alle mani.

    Investimento di materiale portato a mano o manovrato con la gru.

    Urti ed investimenti durante la rimozione dei casseri con l’estrattore.

    02.h MISURE DI SICUREZZA:

    Nelle operazioni di disarmo sarà utilizzata la gru per questo sarà cura utilizzare cestoni con pareti non finestrate, adottare ganci con dispositivo di sicurezza previa verifica di buon funzionamento degli stessi, verificare l’efficienza delle funi, andrà inoltre evitato il pericolo che puntelli e casseformi possano cadere in zone dove operano altre persone.

    Durante il disarmo delle armature provvisorie il lavoro verrà organizzato in maniera tale da predisporre l’immediata imbracature di casseri, puntelli, tavolame vario, ed il trasporto alle zone di stoccaggio previa schiodatura e pulizia.

    Adottare i D.P.I.: casco, guanti, calzature.

    Caduta da ponteggi o da scale a mano.

    Utilizzare scale e andatoie con parapetti.

    03 - FASE DI LAVORO: Realizzazione di muratura. (punto 6-8-9-10-11-12-13-17 pag. 20) Macchine di cui si prevede l’impiego: attrezzi d’uso normale, materiale minuto, d.p.i., ponteggi ed impalcati, martelli, cazzuole, ecc. betoniera, carriole.

    PREPARAZIONE DELLE MALTE

    03.a ANALISI DEI RISCHI:

    Inalazione di vapori e polvere durante le fasi di preparazione della malta.

    Elettrocuzione per uso della betoniera.

    Offese alle mani e agli occhi.

    Contatto accidentale con organi in movimento.

    Afferramento di indumenti e trascinamento

    Irritazioni epidermiche alle mani.

    03.b MISURE DI SICUREZZA:

    Fare uso D.P.I.: casco, guanti, occhiali, mascherine.

    Eseguire e verificare i collegamenti a terra della betoniera.

    Verificare che la betoniera sia dotata dei dispositivi di sicurezza.

    Utilizzare la betoniera secondo le indicazioni riportate sul libretto.

    Verificare l’integrità dei cavi elettrici.

    Il rischio di trascinamento si può ridurre rendendo inaccessibili i punti di pericolo durante il moto.

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    Durante il confezionamento della malta, che prevede l’utilizzo di cemento, inerti, calce varia, sarà opportuno che gli addetti indossino adeguati mezzi di protezione personale (guanti, mascherine).

    FORMAZIONE DI MURATURE

    03.c ANALISI DEI RISCHI:

    Caduta accidentale dal ponte di servizio di attrezzatura, laterizi, materiale.

    Rischi di caduta nel vuoto da ponteggi e da scale.

    Contatto accidentale con parti in movimento della sega circolare.

    Investimento da tavole durante la fase di sollevamento e da materiale portato a mano.

    Pieghe anomale e sollecitazioni eccessive per l’ampiezza dell’angolo delle funi di imbraco.

    Contusioni ed abrasioni alle mani.

    Sganciamento del carico.

    Irritazioni epidermiche alle mani.

    03.d MISURE DI SICUREZZA:

    Fare uso D.P.I.: casco, guanti, occhiali, mascherine.

    Allestire gli impalcati atti a ridurre l’altezza di possibile caduta.

    Utilizzare scale e andatoie con parapetti

    Nei lavori di costruzione di coperture saranno realizzate appropriate passerelle di circolazione e parapetti ai limiti delle falde.

    Durante le fasi di sollevamento dei materiali (laterizi, malta ecc.) andrà evitata la caduta degli stessi dall’alto mediante l’uso di contenitori chiusi, imbracature ben fatte, ganci con dispositivo di chiusura di sicurezza.

    L’uso della forca non è ammesso in nessun caso.

    Per la costruzione di murature in laterizio al fine di evitare cadute nel vuoto, saranno allestiti ponteggi secondo le indicazioni precedentemente riportate.

    Per l’accesso al piano deve essere impedito l’arrampicamento.

    Allestimento di piani di lavoro.

    Allestire parapetti sulle aperture.

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    NON SOLLEVARE CARICHI PESANTI DA TERRA SENZA PIEGARE LE GAMBE SOLLEVARE I CARICHI PESANTI PIÙ DI 25 KG IN DUE PERSONE

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    04 – FASE DI LAVORO: Realizzazione di cappotto su facciate al P.T. (punto 15 pag. 20) Macchine di cui si prevede l’impiego: gru installata su autocarro, attrezzatura manuale, utensili portatili (avvitatori, trapani), taglierina per polistirolo,d.p.i.

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    Applicazione, su superfici esterne verticali precedentemente trattate (pulizia, verifica ed eventuale ripristino della planarità, applicazione di rasante), di pannelli isolanti mediante collanti e tasselli e dei relativi pezzi speciali, come profilati in alluminio per la realizzazione di bordi o paraspigoli. Realizzazione della finitura del "cappotto" mediante la posa in opera di un sottile strato rasante di malta a base cementizia, da applicarsi in due passate ed immediatamente al di sopra dei pannelli isolanti, in cui annegare sia una rete in fibra di vetro protetta con appretto antialcalino che eventuali pezzi speciali (come paraspigoli in alluminio, ecc. ), e la posa dello strato di finitura vero e proprio, eventualmente colorato, steso a frattazzo. Analizzando questa lavorazione, che prevede l’azione dei lavoratori sulle facciate esterne della villetta, si riscontra che il pericolo maggiore da valutare è “lavori in quota, cadute dall’alto”, (H

    facciate mt 3.30÷4.00) per ovviare a questo, come già indicato, verranno allestiti i ponteggi, vedi

    art.9 (ponteggi). Durante la lavorazione inoltre gli addetti faranno uso di rasanti, rivestimenti, primer, di conseguenza vengono fatte le seguenti riflessioni:

    04.a ANALISI DEI RISCHI:

    Inalazione di vapori e polvere durante le fasi di preparazione dei leganti.

    Elettrocuzione per uso di attrezzatura elettrica (miscelatori, trapani, taglierina polistirolo).

    Offese alle mani e agli occhi.

    Contatto accidentale con organi in movimento durante il sollevamento dei pannelli in polistirolo.

    Afferramento di indumenti e trascinamento

    Irritazioni epidermiche alle mani.

    Caduta di materiale dall’alto durante le fasi di sollevamento.

    Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi

    Abrasioni e schiacciamenti alle mani e ai piedi.

    Punture di chiodi e viterie varie ai piedi o alle mani.

    Investimento di materiale portato a mano o manovrato con la gru.

    Offese alla schiena durante il sollevamento dei sacchi di legante

    04.b MISURE DI SICUREZZA:

    Fare uso D.P.I.: casco, guanti, occhiali, mascherine.

    Verificare l’integrità dei cavi elettrici.

    Il rischio di trascinamento si può ridurre rendendo inaccessibili i punti di pericolo durante il moto.

    Se per il sollevamento dei pannelli viene utilizzata la gru dell’autocarro per evitare contatti accidentali con mezzi in movimento segnalare con un gesto della mano all’operatore della gru quando il carico è agganciato, quando il carico comincia ad alzarsi, accompagnarlo per un po’ poi spostarsi e allontanare le persone vicine, non restare mai sotto un carico sospeso.

    Avvicinarsi al carico in discesa solo quando questo è a meno di un metro dal piano di arrivo.

    Controllare i manici degli attrezzi manuali.

    NON SOLLEVARE CARICHI PESANTI DA TERRA SENZA PIEGARE LE GAMBE SOLLEVARE I CARICHI PESANTI PIÙ DI 25 KG IN DUE PERSONE

  • 71

    5- FASE DI LAVORO: sottofondi di pavimentazioni, (voci 14 pag 20 – voce 16 pag. 17) Macchine di cui si prevede l’impiego: betoniera, attrezzi comuni manuali quali staggia, frattazzi, cazzuole, d.p.i. La lavorazione indicata nella voce 16 pag. 17 sarà concessa in subappalto a ditta specializzata, per entrambe in ogni caso si evidenziano le sottostanti considerazioni.

    14- F.p.o. di pannelli di polistirene XPS sp. cm 5+5 ad isolamento dei pavimenti del P.T., 1° strato a piena superficie, 2° strato fra impianti, f.p.o. di barriera a vapore.

    16- Getto di massetto rapido TOP CEM PRONTO, sottofondo dei pavimenti del P.T. Le lavorazioni sopra indicate saranno effettuate a quota di pavimentazione, quindi saranno scongiurati tutti i pericoli dovuti nel lavorare a quote superiori a ml 2.00, non ci saranno pericoli di caduta del materiale o di persone dall’alto; andranno invece considerate le precauzioni per il getto con l’uso di betoniera già precedentemente analizzate, l’utilizzo di attrezzatura manuale, stagge, frattazzi, cazzuole prevede il contatto delle mani con il calcestruzzo o la colla e lo stucco per le piastrelle per questo sarà opportuno che i lavoratori addetti siano muniti di guanti, stivali, occhiali protettivi per evitare eventuali schizzi di calcestruzzo, a disposizione acqua per lavarsi. Si specifica che la voce 16 sarà concessa in a subappalto a ditta specializzata, attualmente da affidare. Con l’affidamento dei lavori alla ditta specializzata verrà richiesto il POS integrativo al presente se dovuto, il DURC e la CCIAA.

    05a ANALISI DEI RISCHI:

    Inalazione di vapori e polvere durante le fasi di preparazione della malta.

    Elettrocuzione per uso della betoniera.

    Offese alle mani e agli occhi.

    Contatto accidentale con organi in movimento.

    Afferramento di indumenti e trascinamento

    Irritazioni epidermiche alle mani per l’utilizzo di malte e collanti per piastrelle

    Caduta accidentale dal ponte di servizio di attrezzatura, laterizi, materiale.

    Investimento da tavole durante la fase di sollevamento e da materiale portato a mano.

    Pieghe anomale e sollecitazioni eccessive per l’ampiezza dell’angolo delle funi di imbraco.

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    Contusioni ed abrasioni alle mani.

    Sganciamento del carico.

    05b MISURE DI SICUREZZA:

    Fare uso D.P.I.: casco, guanti, occhiali, mascherine.

    Eseguire e verificare i collegamenti a terra della betoniera.

    Verificare che la betoniera sia dotata dei dispositivi di sicurezza.

    Utilizzare la betoniera secondo le indicazioni riportate sul libretto.

    Verificare l’integrità dei cavi elettrici.

    Il rischio di trascinamento si può ridurre rendendo inaccessibili i punti di pericolo durante il moto.

    Durante il confezionamento della malta, che prevede l’utilizzo di cemento, inerti, calce varia, sarà opportuno che gli addetti indossino adeguati mezzi di protezione personale (guanti, mascherine).

    Allestire gli impalcati atti a ridurre l’altezza di possibile caduta.

    Durante le fasi di sollevamento dei materiali andrà evitata la caduta degli stessi dall’alto mediante l’uso di contenitori chiusi, imbracature ben fatte, ganci con dispositivo di chiusura di sicurezza.

    L’uso della forca non è ammesso in nessun caso.

    Allestimento di piani di lavoro.

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    Per lavorazioni che prevedono l’utilizzo di scala poniamo attenzione su quanto sotto

    riportato:

    LA SCALA DEVE ESSERE APPOGGIATA IN MODO CHE NON SIA TROPPO RIPIDA

    LA SCALA DEVE OLTREPASSARE IL PIANO DI ARRIVO DI 1 MT

    NON UTILIZZARE LA SCALA COME PIANO DI LAVORO. IN CASO SIA NECESSARIO ESEGUIRE LAVORI, LA SCALA DEVE ESSERE SALDAMENTE ANCORATA A TERRA E SOSTENUTA DA UN TERZO.

  • 74

  • 75

    07 - FASE DI LAVORO: smobilitazione del cantiere. Le operazioni di smobilitazione del cantiere riguardano lo smontaggio dei ponteggi, del box wc, il recupero ed allontanamento dal cantiere del materiale, delle attrezzature e di altre opere provvisionali. Durante lo svolgimento delle opere sopra descritte sarà opportuno l’uso di mezzi personali di protezione (guanti, scarpe, casco, mascherine).

    RESPONSABILE DEL CANTIERE: Il responsabile del cantiere sarà il Sig. ROBERTO FABRO, nato a San Daniele Del Friuli il 22.10.80 e residente in Via Nucleo Entesano, 16 – 33010 Colloredo di Monte Albano. Lo stesso avrà cura della puntuale applicazione delle disposizioni sopra riferite, e, di qualsiasi altro provvedimento che si ritenga opportuno prendere per la sicurezza dei lavoratori durante il corso dei lavori.

    CONCLUSIONI: Copia del presente piano operativo di sicurezza ai sensi del menzionato art. 18 della legge 19 marzo 1990 n. 55 verrà depositata in cantiere a disposizione degli organi preposti alla vigilanza in materia.

    8-DOCUMENTI

    1 DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE Copia autorizzazione ministeriale all’uso del ponteggio e disegno esecutivo di allestimento.

    Progetto esecutivo del ponteggio a firma di tecnico abilitato per altezze superiori ai 20 m. o non rispondenti allo schema tipo: Il presente lavoro prevede altezze massime di ml 5.50.

    Denuncia ISPESL per apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg:

    Libretto gru - verifica trimestrale delle funi.

    Dichiarazione di conformità impianto elettrico di cantiere:

    Documento di valutazione del rischio di esposizione al rumore

    Schede sicurezza dei prodotti pericolosi utilizzati in cantiere

    Libretti apparecchi a pressione.

    Dichiarazione organico Impresa

    Registro degli infortuni in fotocopia – originale in ufficio

    Libro matricola in fotocopia autenticata – originale in ufficio

    Denuncia inizio lavori agli enti: INAIL, IVA

    Copia della notifica preliminare (art. 11 D.Lgs. 494/96 e D.Lgs. 528/99) all'organo di vigilanza territorialmente competente qualora fornita dal committente o dal responsabile dei lavori

    RSPP

    Roberto Fabro

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    Buja, 31 marzo 2016