Lavorare in australia

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1 AntoninoLoggia | Guida al Lavoro in Australia

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Una panoramica generale sul lavoro in Australia. Panoramica Generale 9 Lavorare in Australia 11 Come trovare lavoro 16 Competenze più richieste 18 Figure più ricercate Il colloquio di lavoro 23 Dieci consigli 27 Prepararsi al colloquio 30 Cosa deve esserci 33 Presentarsi Bene 43 Test psicometrici Curriculum e Lettera di Presentazione 47 Resume efficace 52 Resume vincente 55 Lettera di presentazione Mestieri e Interviste 58 Lavorare nelle Miniere 62 Settore informatico 64 Settore finanza 66 Settore educativo 68 Professione ingegnere 71 Video interviste Farm, wwoof e volontariato 73 Lavorare nelle farm 78 Raccogliere la frutta 97 Fare volontariato 99 Fare wwoofing Cercare Lavoro 107 Primo contatto 110 Email efficace 113 Rete di contatti 115 Agenzie di lavoro 117 Cercare lavoro online Crescita Personale 129 Successo sul lavoro 136 Raggiungere un obbiettivo 140 Sviluppare le capacità 145 La giusta immagine 148 Fare la differenza

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Lavorare in Australia

Testi e Grafica : Antonino Loggia

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CAMBIAREVITA

...mi devi aiutare perchè sei in Australia e io quando arrivo ho bisogno che mi trovi una casa, un lavoro e...

Così cominciano molti messaggi che ricevo quotidianamente.

Penso che chi scrive questi messaggi debba affrontare un cambiamento, ma la vera difficoltà non è cambiare, ma scegliere cosa cambiare.

E per poter fare questo, bisogna sa-per ascoltare gli altri, ma soprattutto se stessi.

Una frase che mi sono sentito dire spesso è :

“Non fidarti degli Italiani che sono in Australia”

ed io ne ho voluto conoscere il motivo, chiedendo a ciascun italo-australiano conosciuto perchè mai non avrei dovuto fidarmi di lui e quasi tutte le risposte si possono ri-assumere in questa

“Sono gli italiani in Australia che non si devono fidare degli italiani appena arrivati”

Il motivo è che molti italo-austra-liani hanno in comune il fatto di essere stati “usati” da connazionali per le mille necessità che si possono avere all’inizio, ovvero :

“Ospitami, trovami un lavoro, ac-compagnami qua e la, prestami questo e quello”

Una volta risolti tutti i problemi poi, i “nuovi in Australia” sparivano, la-sciando magari bollette da pagare, problemi vari e non facendosi più sentire.

Ovviamente queste righe non vanno generalizzate, ci sono persone brave e oneste e persone cattive e disone-ste, che sia Italia, Australia o altra nazione

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Premesso questo, ciò che a mio pa-rere bisogna considerare è di partire consapevoli che nessuno vi deve nulla e che la prima persona su cui dovete contare siete voi stessi.Forse è più facile scriverle queste parole che applicarle, a Byron Bay ho dormito un mese in ostello in una stanza claustrofobica con al-tre sette persone che non amavano molto lavarsi, tutto questo perchè non sono stato in grado a causa del mio scarso inglese, di trovare una casa, però non mi sono arreso ed ho perseverato, anche se ogni giorno, avrei voluto chiamare i miei amici residenti da tempo per farmi aiutare.

Perchè non li ho chiamati? Per-chè per cambiare vita bisogna prima di tutto cambiare noi stessi e molti in Italia sono cresciuti in una società di favoritismi e di tavole apparec-chiate che in Australia li porterà ad avere difficoltà, proprio perchè non conoscono l’amico dell’amico o chi fa il favore di turno e sapete quale è la cosa bella? Che qui le cose funzio-nano proprio perchè manca questo sistema di favoritismi e ognuno si fa da se, se fatica e merita.

Questa breve raccolta di articoli, oltre a fornirvi una panoramica sul lavoro in Australia, spero possa ser-virvi da spunto per fare un curricu-

lum migliore, per presentarvi meglio e per avere un vantaggio sugli altri candidati, ma non vi servirà a nulla se una volta arrivati, aspetterete che qualcuno si farà km su km al posto vostro a lasciare curriculum, a par-lare per voi e a lavorare per voi.

Avere amici e fare nuove cono-scenze sarà un processo fondamen-tale nel vostro percorso in Austra-lia, sia professionale che sociale, ma dovranno essere amicizie vere, non mezzi di convenienza. Così la mia vita è ricominciata qui, con l’amico di calcetto che “sa un posto dove cercano un pizzaiolo” oppure il collega che ti invita ad un barbecue dove conosci un manager che ti offre un colloquio per la so-cietà di informatica per la quale la-vora etc.Impegno e onestà verso il prossimo, insieme ad un mestiere, sono le chiavi che mi hanno aperto la porta della mia bella esperienza in Austra-lia.

Antonino [email protected]

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SOMMARIO

Panoramica Generale9 Lavorare in Australia11 Come trovare lavoro 16 Competenze più richieste18 Figure più ricercate

23 Dieci consigli27 Prepararsi al colloquio 30 Cosa deve esserci33 Presentarsi Bene43 Test psicometrici

Il Colloquio di Lavoro

Curriculum e Lettera di Presentazione47 Resume efficace52 Resume vincente55 Lettera di presentazione

Mestieri e Interviste58 Lavorare nelle Miniere62 Settore informatico 64 Settore finanza66 Settore educativo68 Professione ingegnere71 Video interviste

Farm, wwoof e volontariato73 Lavorare nelle farm78 Raccogliere la frutta 97 Fare volontariato99 Fare wwoofing

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Cercare Lavoro107 Primo contatto110 Email efficace 113 Rete di contatti115 Agenzie di lavoro117 Cercare lavoro online

Crescita Personale129 Successo sul lavoro136 Raggiungere un obbiettivo 140 Sviluppare le capacità145 La giusta immagine148 Fare la differenza

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Quest’articolo ripercorre alcune informazioni di base che vi sa-ranno utili qualora decideste di recarvi in Australia alla ricerca di un lavoro.

Per prima cosa assicuratevi di possedere un visto idoneo. Ri-cordatevi che con il visto turi-stico non è possibile lavorare (e le pene per chi viene scoperto a farlo sono molto severe).

Avrete quindi bisogno di un altro tipo di visto: la soluzione ottimale per iniziare è offerta dal Wor-king Holiday Visa (WHV), un visto di vacanza e lavoro pensato per i giovani che non hanno su-perato i 30 anni di età.

Se cercate un lavoro tempora-neo che vi permetta di pagarvi gli studi e magari permettervi di visitare il paese la soluzione mi-gliore è quella di recarvi in una zona turistica e cercare nel set-tore dell’accoglienza e della risto-razione. Qui il via vai di giovani ragazzi stranieri è molto alto e i

datori di lavoro sono abituati a questa pratica. Il consiglio è sempre quello di partire muniti di qualche copia del vostro curriculum da por-tare direttamente in giro per i principali esercizi della località che avrete scelto. Qualora foste fortunati potreste essere subito sottoposti ad un piccolo collo-quio (interview). Solitamente al colloquio segue un breve periodo di prova (trial) e poi l’eventuale assunzione. Il trial è una cosa un po’ antipatica nell’hospitality (ri-storazione) perché spesso non è pagato.

Attenzione a farvi mettere da subito in regola perché purtroppo c’è chi cerca di fare il furbo. Ad alcuni ragazzi è infatti capitato di ricevere la proposta di essere pa-gati in nero, ma quest’abitudine è molto pericolosa, oltre che il-legale.

I salari in Australia sono general-mente più alti rispetto alla media italiana ma anche le spese, ve ne

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accorgerete presto, crescono pro-porzionalmente. Le paghe vengono corrisposte settimanalmente tramite busta paga regolarmente registrata. Per lavorare avrete infatti bisogno del codice fiscale australiano, il Tax File Number (TFN), che potrete richiedere negli uffici pre-posti una volta arrivati. Questo vi servirà anche per pagare le tasse ed ottenere l’eventuale rimborso delle stesse.

Un ottimo modo per cercare lavoro è quello di chie-dere informazioni negli ostelli che sono solitamente occupati da tantis-simi backpackers, ovvero giovani che si spostano in Australia da varie parti del mondo.

Altrimenti potrete cercare sui principali motori di ricerca, su in-ternet o sui quotidiani locali. An-che se il consiglio che mi sento di darvi in questo caso, è quello di insistere soprattutto con la ricerca sul campo e sui quotidiani locali.

Un’altra possibilità è quella costi-tuita dal lavoro stagionale che consiste nel lavorare nelle fatto-rie australiane durante il periodo della raccolta dei prodotti della terra. Se avete interesse in questo senso consultate la National Har-vest Guide dove troverete tan-tissime informazioni dettagliate e diramate direttamente dal gov-

erno . I lavori sta-gionali non sono concentrati solo nell’ambito della raccolta della frutta e delle farm, ma an-che in settori come per esempio quello della pesca.Un ultimo consi-

glio di interesse generale: ricor-date che scegliendo una grande città avrete sì maggiori oppor-tunità ma anche una maggiore concorrenza. Recandovi in un piccolo centro la richiesta sarà minore, ma sicuramente anche l’offerta di manodopera e quindi sarà più semplice riuscire a tro-vare un impiego.

Recandovi in un pic-colo centro la richi-esta sarà minore, ma sicuramente anche l’offerta di manodopera e quindi sarà più semplice riuscire a trovare un impiego.

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COMETROVARELAVORO

Il mercato del lavoro aus-traliano è tra i più stabili nel mondo. Nonostante ciò, il processo per trovare un im-piego in un paese straniero è sempre scoraggiante. Niente paura, proseguite con la lettura e troverete una guida passo dopo passo su come trovare un lavoro in Australia.

I passi da seguire

Se avete bisogno di un visto per lavorare in

Australia, inviare la candidatura all’ambasciata di pertinenza è il primo passo da compiere. Po-tenziali datori di lavoro potreb-bero chiedere notizie riguardo lo stato di immigrazione e avere il proprio visto (o almeno aver iniziato il procedimento per ot-tenerlo) è un prerequisito per molti annunci di lavoro. La pri-orità per il visto viene data alle persone che hanno capacità, qualifiche ed esperienza lavora-

tiva in occupazioni per le quali c’è scarsità di candidati.

Verificare che le quali-fiche siano valide in Aus-

tralia. Consultate il sito dell’ Australian Skills Recogni-tion Information per de-terminare se siete in possesso delle qualifiche necessarie, veri-ficate dal corpo professionale di riferimento. In base alla vostra professione e al luogo di studio, potrebbe essere necessario completare un corso di recupero o appro-fondire ulteriori studi. Quando ci si candida per dei lavori, sarà importante che possiate stabil-ire le vostre qualifiche in base agli equivalenti australiani.

Se non avete ancora de-ciso il settore in cui vor-

reste lavorare, fatelo in fretta. I settori industriali più sviluppati in Australia sono l’agricoltura, l’attività mineraria, il turismo

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e il settore manifatturiero. Gli ambiti industriali cresciuti di recente sono l’attività miner-aria, i servizi finanziari, il tur-ismo e le telecomunicazioni. Date un’occhiata alla lista del Dipartimento di Immigrazione e Cittadinanza del Governo Australiano, in cui ci sono le carenze di settore.

È ora del passo succes-sivo, è tempo di iniziare

a cercare gli annunci di lavoro. Online vengono pubblicati mil-ioni di annunci. Il più grande sito web dedicato alle offerte di lavoro è Seek. Tra gli altri grandi siti web dedicati alla ri-cerca di impiego ci sono Job Guide e CareerOne. Ci sono anche siti specializ-zati come Graduate Careers Australia (per le posizioni ap-erte dedicate ai laureati), Job Search Australia (database specializzato per il settore in-formatico) e Travel Jobs Network (per lavori nel set-tore dei viaggi, del turismo e dell’ospitalità).

Alcuni annunci di lavoro non sono pubblicati on-

line, perciò controllate anche le liste di annunci sui giornali. Consultate i supplementi dedi-cati al lavoro su The Age (Mel-bourne), Sydney Morning Her-ald (Sydney), The Courier-Mail (Brisbane) e il The West Aus-tralian (Perth).

Per scoprire notizie ri-guardo le opportunità

di lavoro in una particolare azienda di interesse, consultate la sezione del reclutamento personale sulla loro homepage. Guardare i siti dell’Australian Chamber of Commerce e Forbes Australia, potrebbe ai-utare per riuscire a stilare una lista del settore industriale di riferimento.

Se siete neolaureati, potreste considerare

di candidarvi per un pro-getto pensato apposta per voi. Questo genere di progetti soli-tamente sono pubblicati diret-tamente sul sito dell’azienda e

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sulle borse-mercato del lavoro regionali.

Adattate il vostro CV. È importante che il CV (in

Australia chiamato anche ré-sume) sia redatto secondo lo stile australiano.

Prendetevi il tempo per scrivere una lettera di

presentazione fatta su misura. Precisate di avere ottenuto il permesso per lavorare in Aus-tralia (o che è già in corso la richiesta). Fornite un indirizzo postale e un numero di tele-fono australiano all’interno del vostro CV, se possibile.

Sfruttate i vostri contatti. Circa il 70% dei lavori

non sono pubblicizzati attra-verso i media, perciò in questo caso la chiave per riuscire sono i contatti personali. Cercate di avvantaggiarvi con le opportu-nità di creare reti di contatti ed espandere queste reti aderendo magari ad associazioni profes-sionali. Se riuscite ad allacciare

un contatto con un’azienda, informate il contatto quando inviate una candidatura – ciò potrebbe aiutare a mettere il vostro CV in cima alla pila di domande.

Inviate il vostro CV e la lettera di presentazione

ad ogni potenziale datore di lavoro ed alle agenzie di col-locamento nella regione in cui avete pianificato di trasferirvi. Le cosiddette cold application sono molto comuni in Austra-lia, si tratta cioè delle nostre candidature spontanee, perciò conviene inviare la propria can-didatura anche se non c’è alcun annuncio di lavoro pubblicato. Per trovare i dettagli per con-tattare le aziende, usate le Yel-low Pages. Per una lista di agenzie di collocamento e in-terinali consultate invece, il sito Recruitment & Consulting Ser-vices Association Ltd (RCSA).

Dopo aver inviato alcune candidature, ricordate di

cercare voi stessi un contatto.

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Se non ricevete una conferma della ricezione del vostro CV, contattate il dipartimento delle risorse umane dell’azienda. Ugualmente, non esitate a con-tattare l’azienda se non ricevete una risposta nell’arco di due settimane. Questa è una pratica comune in Australia, e non è considerato del tutto inappro-priato (al contrario, dimostra il vostro entusiasmo e la vostra voglia di lavorare).

Se venite chiamati per un colloquio, fate il possi-

bile per recarvi in Australia per poterlo sostenere di persona. Davvero pochi datori di lavoro ingaggiano candidanti senza mai averli conosciuti di persona (sarebbe comunque una buona idea proporre un colloquio via Skype se non fosse possibile per voi essere presenti fisica-mente all’incontro). Ricordate di avere sempre a portata di mano copie del vostro work visa e le referenze da mostrare per comprovare la vostra pro-fessionalità.

Se non state cercando una posizione lavorativa

a tempo pieno, un’altra opzi-one molto comune in Australia è la work experience, una sorta di tirocinio. Visitate il sito In-tern Options Australia per qualche idea. In alternativa, ci sono molte opportunità per il lavoro volontario. I siti web che hanno più notizie a riguardo sono SEEK Volunteer, Con-servation Volunteers Australia e Travellers Worldwide.

In generale ci vogliono circa otto settimane per assicurarsi un lavoro, perciò conviene in-iziare la propria ricerca il più presto possibile.

Tuttavia, è possibile che si inizi con le ricerche troppo presto. Non candidarsi più di 12 set-timane prima della data in cui sareste disponibili ad iniziare.

Prima di allora, i datori di lavoro non saranno interessati.

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Suggerimenti

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Ottimizzate la vostra possibil-ità di ottenere un visto. Se non vi qualificate come skilled mi-grant, potreste incontrare non poche difficoltà nell’ottenere il visto. Se questo è il vostro caso, considerate l’eventualità di conseguire qualche quali-fica professionale o di riuscire ad accumulare un po’ di espe-rienza lavorativa prima di can-didarvi.

Se non possedete un inglese fluente, potreste prendere in considerazione la possibil-ità di seguire qualche corso di lingua presso un ente ricon-osciuto. Potrebbe anche es-sere d’aiuto proporsi per una posizione in un’area regionale dove c’è meno competizione nell’ambito lavorativo.

Non aspettatevi lo stesso sti-pendio o più di quello che gua-dagnavate. Il costo della vita e le imposte sul reddito sono più basse rispetto ad altre nazioni occidentali sviluppate, perciò prendete in considerazione

il reddito netto, non il totale lordo.

Durante un colloquio, sec-ondo alcune ricerche, i datori di lavoro australiani valutano la puntualità, l’ottimismo e la capacità nel fornire esempi concreti per illustrare un argo-mento o una situazione. Perciò sei ancora in tempo per pre-pararti al meglio, sii ottimista e pronto con gli esempi!

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COMPETENZEPIÙRICHIESTE

Prendiamo spunto da uno stu-dio del 2006 per analizzare quali siano le skills e le competenze più richieste nel mercato del lavoro australiano. In sostanza: quali sono le caratteristiche che i reclutatori australiani apprez-zano? Cosa deve possedere il candidato ideale?

Nel 2006 la Camera di Com-mercio Australiana, insieme al Business Council of Aus-tralia, hanno diramato uno studio sulle skills più richieste all’interno dei “selection cri-teria” contenuti negli annunci di lavoro delle aziende austra-liane.

Al primo posto c’è la capacità di comunicazione (Commu-nication). Essere in grado di farsi capire e comprendere gli altri è una dote particolar-mente apprezzata: la comuni-

cazione bidirezionale corporea e non corporea è una capacità particolarmente apprezzata dai selezionatori.

Subito dopo viene la capacità di lavorare in gruppo (Team-work). Quasi quotidianamente nelle grandi aziende avrete la necessità di confrontarvi con i vostri colleghi: saper costruire insieme un percorso, per con-seguire un risultato comune, è un’altra dote particolarmente apprezzata.

Oltre a saper comunicare e es-sere in grado di portare avanti il gioco di squadra il candi-dato ideale deve avere un forte spirito di iniziativa (Initiative) che lo aiuti nelle situazioni di impasse o difficoltà. Proporre idee nuove, mettersi in prima

Communication

Teamwork

Initiative

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fila e saper suggerire soluzioni innovative sono tutte qualità particolarmente apprezzate.

Fanno parte del Problem Solving, invece, tutte quelle capacità individuali che per-mettono di sapersi destreg-giare autonomamente davanti all’insorgere di problemi.

Chi vi assume vuole avere la certezza di non aver acquisito un peso ma bensì una risorsa che sappia venir fuori, da sola, dalle inevitabili problematiche che sono destinate a verificarsi durante l’attività lavorativa quotidiana.

Altra competenza particolar-mente ricercata è la capacità di saper organizzare e pianifi-care (Planning and organiz-ing). Nel mondo del lavoro moderno, in cui i tempi sono sempre più stretti all’osso, pia-

nificare vuol dire ottimizzare e ottimizzare vuol dire spen-dere meglio il vostro tempo all’interno dell’azienda.

Anche i datori di lavoro delle grandi aziende australiane sanno che non si smette mai di imparare: la capacità di ag-giornarsi e saper apprendere (Learning) da chi vi sta intorno continuamente è una delle più apprezzate all’interno del mer-cato di lavoro.

Queste sono le caratteristiche più ricercate dalle aziende che vanno a comporre la figura del candidato ideale? Voi quali di queste caratteristiche possedete e dove siete carenti?

Un consiglio sempre attuale è quello di fare una buona auto-analisi prima di entrare nel mondo del lavoro australiano.

Tratterò gli articoli dedicati alla crescita personale e allo svi-luppo alla fine di questa guida.

Problem Solving

Planning e Organizing

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FIGUREPIÙRICERCATE

Nonostante il Midyear Eco-nomic and Fiscal Outlook pre-veda che per il biennio 2014-2015 la disoccupazione in Australia toccherà il 6,25 per cento, si stima che nel corso del nuovo anno circa un milione di australiani cambierà lavoro.

La direttrice della Broad-spring Consulting, ed esperta di risorse umane Pam Mac-donald sostiene che di questi tempi è molto frequente in-contrare gente in cerca di un nuovo lavoro, principalmente perché insoddisfatta del trat-tamento economico; tuttavia la Mcdonald ritiene che più degli zeri in fondo alla busta paga, a essere lesiva per la car-riera di un individuo è proprio l’insoddisfazione al punto che “quando si arriva a formulare i propositi per il nuovo anno, cambiare lavoro è probabil-mente nella top ten”.

Ecco di seguito la top cinque delle figure professionali più ri-cercate in Australia

Tra i settori in maggiore espan-sione nei quali sarà possibile trovare uno sbocco vi è senza alcun dubbio quello delle ven-dite che prevede nel prossimo quinquennio quasi cinquan-tamila nuove possibilità di lavoro.

I settori dell’abbigliamento e quello dei beni immobili sa-ranno quelli più alla ricerca di nuovi lavoratori secondo Rus-sell Zimmermann, diret-tore esecutivo della Australian Retailers Associations, il quale però invita a fare attenzione poiché se è vero che il ruolo di assistente alle vendite costi-tuisce un’ottima posizione di entrata nel settore lavorativo, tuttavia chi aspira a carriere

Assistente alle Vendite

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maggiormente articolate ne-cessiterà di una formazione più ampia. Non ultima, sottolinea Zimmermann, è necessaria per svolgere i lavori in questione, una certa attenzione al proprio look e alla propria apparenza in generale.

“Se sei un idraulico disoccupato in Australia ci deve essere qualcosa che non va. O hai una pessima etica professionale o chiedi troppo per i tuoi servizi”. Così Paddy Mc-Crudden, vice-segretario della Plumbing Trades Employees Union sostiene che è impossi-bile essere un idraulico disoc-cupato in Australia: si tratta infatti di una settore nel quale l’età media è in rapida crescita (55 anni contro i 39 della me-dia nazionale degli altri lavori), mentre un idraulico su dieci è straniero, il che starebbe a significare che pur essendoci la richiesta non ci sono ab-bastanza lavoratori.

Emblematico il caso di un giovane professionista di Syd-ney, Luke Milne, 24 anni, costretto a concedersi due soli giorni di vacanza nel periodo natalizio per via delle richieste incessanti di intervento. Spe-cialista nella ristrutturazione e nell’allestimento di bagni, Milne è il titolare della LPZ Plumbing Services, e ha cav-alcato l’onda delle ristruttura-zioni che continua a investire il mercato immobiliare di Sydney.

Nell’anno passato il grosso del lavoro è consistito nella risposta a chiamate di emergenza ma per il 2014 il giovane impren-ditore prevede che il grosso buisness riguarderà proprio le ristrutturazioni dei bagni. Se gli idraulici sono accorti nel lavoro di marketing e pro-mozione non potranno mai rimanere senza lavoro, sos-tiene Milne, poichè “Le per-sone avranno sempre bisogno di acqua, quindi ci sarà sempre bisogno di lavro in questo set-tore”.

Idraulico

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Come in altri paesi del mondo, anche in Australia l’invecchiamento della popo-lazione e il lievitare dei costi della sanità rende necessaria la presenza di un numero sempre maggiore di operatori del set-tore sanitario che si occupino non solo degli aspetti pratici e concreti della cura del malato ma anche di quelli economici e burocratici di gestione delle strutture.

Il Dipartimento per l’impiego ha stimato che da qui al 2017 per ogni quattro nuove profes-sioni una farà capo al settore sanitario. Manager che si oc-cupino dei servizi di assistenza agli anziani e in generale dell’assistenza clinica, infer-miere e fisioterapisti profes-sionisti: sono queste le abilità professionali più richieste dal mercato del momento secondo Martene Harvey, portavoce della Frontline Health Recriut-ment.

E la richiesta di personale spe-cializzato nella cura degli an-ziani è sempre in aumento. Un ulteriore vantaggio del lavoro nel settore sanitario, non certo comune a tutte e altre profes-sioni, è che le opportunità di lavoro sono dislocate non solo nelle città ma anche nelle aree suburbane e nell’hinterland.

Se abitualmente visitiate dei siti Internet, fate acquisti online o anche delle semplici ricerche su Google, dovete sapere che ogni vostra azione lascia una trac-cia nella rete: da questi movi-menti alcuni individui riescono a estrapolare dati ed elaborare strategie di marketing efficaci.

Di questi professionisti è as-setato il mercato del lavoro, poichè mentre il popolo dei consumatori in rete si muove ed evolve parecchio in fretta, i professionisti qualificati in grado di analizzarlo e orien-tarlo sono ancora in numero

Settore Sanitario

Teach Heads

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esiguo e perciò richiestissimi.La rapida crescita di questo set-tore, spiega Peter Noblet, di-rettore regionale delle vendite e del marketing di Hays, avrà un forte impatto sulle abilità dei lavoratori nella prossima decade. Le figure più gettonate in questo frangente sono: IT project manager, business an-alyst, digital marketing man-ager, sviluppatore di app per mobile, sviluppatore JavaS-cript e in ogni caso chiunque sia in possesso di conoscenze nell’ambito dell’IT.

Per tanti la matematica è l’incubo del proprio percorso di studi ma a quei fortunati che si muovono completamente a loro agio tra numeri e simboli l’Australia da qui al 2017 offrirà ben oltre ventimila nuove op-portunità di lavoro con la pos-sibilità, per i contabili impiegati full time, di guadagnare fino a 72.800 dollari annui.

Sapere far bene di conto però non basterà ai novelli Pitagora che dovranno in aggiunta di-mostrare capacità di leadership e di organizzazione oltre alle abilità interpersonali, tutte doti che possono rivelarsi fonda-mentali per inserirsi in un team già esistente e per essere inclusi nell’affresco generale della businnes strategy del datore di lavoro.

Ragioniere

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DIECICONSIGLI

Quando ti proponi per un lavoro in Australia, tieniti pronto perché ti potrebbe es-sere richiesto di sostenere al-cune prove di ingresso prima di poter sostenere l’effettivo colloquio.

Se sei stato invitato a sostenere un colloquio, cerca quante più informazioni sull’azienda, più conoscerai dettagli sui poten-ziali nuovi datori di lavoro, più aumenteranno le possibilità di successo. I datori di lavoro australiani si aspettano che tu abbia famil-iarità con la loro azienda. Al contrario, loro potrebbero non conoscere le compagnie dove hai lavorato in precedenza. Per questo motivo, fai attenzi-one a fornire loro quante più informazioni possibili sui tuoi

precedenti datori di lavoro. Aiutali a capire il contesto dove lavoravi – Usa frasi tipo “Mars-den Tyres UK si rivolge alla stessa fetta di mercato come fa Bob Jane J Mart in Australia e offre servizi simili”. Perciò fai ricerche ap-profondite prima di sostenere il colloquio.

Solitamente i colloqui austra-liani si svolgono sotto forma di dibattito. Potrebbero esserci due o tre persone nel gruppo e durante le presentazioni fai attenzione ad imparare i loro nomi. Se devi dare loro la mano o meno, ti verrà indicato dal Panel Chairman, il capo-gruppo. Se loro però, ti ten-dono la mano, rispondi pron-tamente. A quel punto puoi dar loro la mano e, ricordati di ripetere ogni nome per confermare la loro identità. Il colloquio effet-

1 . Tieniti Pronto

2. Informati sull’Azienda3. Memorizza i Nomi

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tivo inizierà in un modo molto informale, però non essere troppo rilassato. Tieni a mente che l’obiettivo del colloquio è di selezionare il candidato migliore, perciò non perdere l’opportunità di dimostrare la tua conoscenza del settore in-dustriale di riferimento e/o dell’azienda. Non interrompere la persona con cui stai interloquendo e non criticare mai gli ex datori di lavoro.

Qualche volta c’è la possibil-ità di dare il proprio biglietto

da visita a l l ’ i n i z io del col-loquio. Se si creasse questa oc-

casione, non dare anche altri documenti, come il CV, le qual-ifiche, le lettere di referenze, ecc. Tutto ciò lo darai dopo il colloquio, quando diventer-anno rilevanti.

Il dress code australiano in vista di un colloquio è diverso da quello che potrebbe essere previsto in UK, negli Stati Un-iti, e in Europa. A volte cambia anche tra le varie zone dell’Australia. Negli stati più a sud, durante l’autunno o l’inverno ci si veste con cura e in maniera ordinata. Gli uomini indossano giacca e cravatta e le donne optano per completi o soluzioni simili. In ogni caso indossano accessori non molto estrosi. Nei paesi del nord invece, o du-rante il periodo estivo camicie a maniche corte e cravatta sono abbastanza accettabili. E in base al tipo di lavoro per il quale vi state candidando, sono anche accettate camicie a maniche corte con la scollatura aperta. Le donne indossano gonna e camicia o vestiti, ancora una volta con accessori molto sem-plici. Il punto principale nello sce-

Non interrompere la persona con cui stai interloquendo e non criticare mai gli ex datori di lavoro.

4. Rispetta i Tempi

5. L’abito fa il Monaco

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gliere il vestito appropriato è il tipo di lavoro per il quale vi state candidando. Per livelli senior, giacca e cra-vatta andranno più che bene, ma se vi state proponendo come commesso in un ne-gozio, molti datori di lavoro potrebbero sorprendersi e non apprezzare se ti presenterai con un abbigliamento troppo for-male.

Sii preparato a rispondere an-che a domande ipotetiche come per esempio “Che cosa far-esti, se…”. Inoltre i datori di lavoro austra-liani potrebbero farti domande molto dirette, come “Perché vuoi lavorare per quest’azienda?”. Sii preparato per rispondere nel modo più accurato possi-bile, evita risposte banali e non rispondere con semplici “si” o “no” e, cosa importante, di’ sempre la verità.

Prepara ogni documento in maniera meticolosa e ricorda di offrirli loro solo quando diven-tano necessari. Per esempio per comprovare un’affermazione. Dopo aver detto “ho sostenuto il corso in … e qui c’è la copia del mio risultato finale”.

Alla fine del colloquio avrai l’opportunità di fare tu stesso domande. Evita di chiedere informazioni sul salario, a meno che non se ne sia parlato in precedenza. Domande inerenti le possibilità di promozione, corsi per mi-gliorare le proprie competenze ecc. sono i tipi di quesiti che spesso vengono fatti a questo punto dell’incontro.

Prima di andartene, se hai teso la mano all’inizio dell’incontro,

6. Sii Preparato

7. Documenti

8. Le giuste Domande

9. Stringi la Mano

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ora dovresti porgere nuova-mente la mano, ripetendo an-cora una volta il nome della persona alla quale ci si riferisce. Assicurati poi, di chiudere bene la porta dietro di te, quando lasci la stanza.

Spesso l’iter di selezione del personale nelle aziende aus-traliane è molto lungo, per-ciò dovrai aspettare un po’ di tempo per conoscere il risul-tato dell’incontro. È una prat-ica comune per i candidati di contattare la persona con la quale hanno sostenuto il collo-quio con una lettera di ringra-ziamento. I datori di lavoro spesso intendono questo gesto come indice del tuo reale inter-esse per la posizione vacante.

Dopo tutti questi consigli, non resta che augurarti buona for-tuna con il tuo prossimo collo-quio di lavoro australiano!

10. Pazienta

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PREPARARSIALCOLLOQUIO

Qualunque datore di lavoro alla ricerca di un impiegato per uno specifico ruolo non si fer-merà certo al primo candidato e lo abbiamo visto con Chiara, nell’articolo La cosa migliore per presentarsi bene in Austra-lia.

Piuttosto continuerà le selezi-oni tra centinaia di candidature fino a trovare il dipendente perfetto per la mansione. I datori di lavoro sono diven-tati molto più esperti nel fare domande mirate e i colloqui sono più difficili che mai.

Non scoraggiatevi però, per-ché prepararsi per dare il meg-lio di sé durante un colloquio di lavoro in Australia è possibile, prendete spunto da queste otto regole efficaci.

È molto probabile che per prima cosa il datore di lavoro vi chieda di parlare di voi stessi. Si tratta della prima grande occa-sione per dare una risposta vin-cente. Brevemente presentate le vostre referenze indicando i titoli accademici e segnalando dove avete acquisito le compe-tenze richieste per il ruolo pro-posto.

Se vi venissero chieste in-formazioni riguardo alla soci-età che offre il lavoro, assicu-ratevi di essere bene informati: visitate il loro sito web e studia-tene i contenuti, cercate di con-tattare alcuni dei dipendenti per capire meglio quali sono i valori, gli obiettivi, le strat-

Regola 1

Regola 2

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egie e la struttura organizzativa dell’azienda, oltre naturalmente ai motivi che rendono piacev-ole e interessante lavorare lì. Al capo potrebbe importare il vostro reale interesse a lavorare nella sua società.

Mantenete un occhio vig-ile sugli sviluppi recenti dell’economia e del mercato, una delle domande potrebbe infatti essere: “Nei recenti svi-luppi del mercato quale, a tuo parere, potrebbe essere interes-sante per i nostri affari”?

Giocate bene le vostre carte e quando vi verrà chiesto quale valore aggiunto la vostra pre-senza porterebbe alla com-pagnia sottolineate le vostre competenze e qualifiche per dimostrare che avete ciò che cercano ma andate anche un poco oltre: parlare dei vostri successi nel coinvolgere i col-

leghi in iniziative di vario ge-nere tanto all’università quanto durante un precedente lavoro non potrà che giovare alla vos-tra immagine.

È facile che un datore di lavoro tenga in gran conto la vostra capacità di risolvere problemi perciò quando vi chiederà di fare qualche esempio concreto nella vostra passata esperienza non fatevi cogliere impreparati. Cercate di scegliere nel vostro carnet gli esempi più pertinenti alla mansione cui aspirate in modo da dimostrare la vostra abilità nel superare una diffi-coltà o nel gestirla.

Le vostre competenze lavora-tive devono essere solidissime ma anche i successi nel privato sono un ottimo biglietto da visita. Perciò se vi chiederanno qual è stato il più grosso obi-

Regola 3

Regola 4

Regola 5

Regola 6

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ettivo da voi raggiunto nella vita preoccupatevi di fare es-empi estrapolati da diversi set-tori: università, famiglia, viaggi, volontariato, sport e via di-cendo.

Nessuno è perfetto, si sa e così il vostro ipotetico futuro capo potrebbe voler conoscere an-che i vostri punti deboli. La domanda potrebbe non es-sere posta in maniera esplicita proprio per non darvi la pos-sibilità di eluderla. Non temete, siate sinceri sulle vostre umane debolezze ma cercate di di-mostrare che visiete messi di impegno per contenerle e su-perarle.

Alla fine arriverà la domanda fatidica: “Perché dovremmo as-sumerti?”. Evitate la banalità di una risposta del tipo: “Perché sono la persona perfetta per

questo lavoro” e cercate piut-tosto di illuminare ancora una volta le vostre abilità e com-petenze oltre alle vostre quali-fiche per sostenere che sarete in grado di fare davvero la dif-ferenza. Non dimenticatevi di sottolineare il vostro interesse per la società in questione, la condivisione profonda dei suoi valori e la vostra fiducia nel ser-vizio o nel prodotto offerto.

Regola 7

Regola 8

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COSADEVEESSERCI

Il vostro curriculum australiano inizia con una frase generica che informa il lettore che tipo di lavori state cercando? Lasci-atemi indovinare, avete scritto qualcosa di simile:

“Sono alla ricerca dell’opportunità per migliorare le mie capacità, le con-oscenze e l’esperienza in un ambiente dinamico e professionale. Sono una persona schietta, affidabile e desider-osa di imparare, oltre che disponibile a cimentarmi in nuovi incarichi. Di buona volontà e con ottimo spirito di gruppo, riesco sempre a portare a compimento i compiti assegnatemi.”

Se è cosi che inizia il vostro curriculum, è ora di cambiare. In un mercato del lavoro in cui la competizione è estremizzata ai massimi livelli, dove i re-sponsabili delle risorse umane possono arrivare a ricevere an-che più di 500 candidature per

ogni singola posizione, una de-scrizione simile, così generica, è bene che sia cancellata dal curriculum.

Vedendo la cosa dalla pros-pettiva dei responsabili delle risorse umane, loro non sono interessati ad una descrizione altisonante e poco obiettiva, che non ag-giunge alcun valore al cur-riculum e non offre loro al-cuna valida motivazione per assumervi. Potreste avere tutte le migliori qualità ed es-sere il candidato perfetto, tut-tavia, non avrete mai la pos-sibilità di dimostrarlo, perché sicuramente il vostro curricu-lum verrà cestinato nel giro di qualche secondo.

Con una de-scrizione gener-ica rischiate che il vostro resume sia cestinato in pochi secondi.

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Un buon modo di presentarsi sul proprio curriculum è quello di creare un riassunto delle qualifiche o uno schema della propria esperienza lavorativa.

Evitate di raccontare al let-tore che state cercando un’opportunità per migliorare le vostre qualità, oppure di proporre quali caratteristiche potrete realmente migliorare in quel ruolo specifico ruolo.

Un curriculum mirato include un profilo mirato, che incorag-gerà il lettore a proseguire nella lettura del testo, piuttosto che cliccare sul file del vostro cur-riculum per cestinarlo.

Per esempio, immaginate di proporvi per un impiego nell’ambito delle tecnologie dell’informazione in Austra-lia. In questo caso saranno necessarie competenze nella programmazione, e perciò

potrebbe essere una buona idea quella di inserire in un elenco le vostre competenze nell’ambito con un profilo introduttivo. In questo modo il lettore sarà an-cora più stimolato nella lettura e sarà incuriosito per scoprire se davvero possedete le com-petenze che sono richieste per questa posizione.

Quanto dovrebbe essere lunga l’introduzione?

L’ultima cosa che dovrete fare è trasformare il profilo delle vostre qualifiche in un saggio! Statisticamente, un respon-sabile delle risorse umane potrebbe impiegare tra i 15 e i 20 secondi quando legge iniz-ialmente il vostro curriculum. Se prosegue, aprendo il file e dando un’occhiata a metà pa-gina allora siete a buon punto. Un profilo ben scritto non dovrebbe superare le 2 o le 4 frasi. Dev’essere mirato e deve par-lare di valori reali.

La giusta Descrione

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Quando inizierete a scrivere il vostro nuovo curriculum, non dimenticate la regola numero

Il vostro curriculum è un doc-umento da vendere. Se sceg-lierete di vendere nel modo migliore le vostre qualità e le vostre capacità, allora avrete reali possibilità di essere presi in considerazione, per un nu-ovo passo nel percorso lungo il cammino della vostra carriera.

Una piccola Riflessione

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PRESENTARSIBENE

Credete che il vostro curricu-lum vitae sia il documento più importante nella ricerca di un lavoro? Vi sbagliate. Almeno in parte.

È chiaro che un cv ben scritto, ricco di esperienze formative e lavorative è un ottimo stru-mento per aiutarvi a ottenere un posto di lavoro tuttavia, secondo molti esperti, una buona lettera di presentazione (cover letter) è l’arma più ef-ficace della quale potete dis-porre per garantirvi maggiori possibilità di un colloquio.

Molti datori di lavoro in Aus-tralia infatti procederanno prima alla lettura di questo documento e se insoddisfatti potrebbero decidere di non considerare nemmeno il vostro curriculum. Al contrario se la vostra lettera di presentazi-

one sarà scritta in maniera ef-ficace e convincente il datore di lavoro potrebbe addirittura convocarvi per un colloquio solo sulla base di essa.

Perché la lettera di presen-tazione in Australia è così importante?

Ci sono almeno due buone ra-gioni per le quali la lettera di presentazione è tanto impor-tante nell’ambito della ricerca del lavoro: in primo luogo perché consente di rivolgervi in maniera precisa al datore di lavoro per quel che riguarda la posizione cui aspirate, lasci-ando al cv, che a questo punto può essere più generico e con-tenere anche esperienze meno pertinenti, il compito di de-scrivervi in maniera più estesa; in secondo luogo perché attra-verso la lettera di presentazione

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potete accattivarvi le simpatie del datore di lavoro sottolin-eando quali sono per voi gli elementi di fascino nella man-sione proposta e avete la possi-bilità di indicare con chiarezza quale specifico apporto le vostre competenze e le vostre abilità personali possono dare alla società.

Come scriver la lettera di presentazione in Australia

Attenzione a non sottovalutare la scrittura della vostra lettera di presentazione la quale rich-iede più impegno e attenzione del cv stesso. Innanzitutto assicuratevi di essere ben informati sia sulla posizione per la quale vi candi-date sia sulla società che offre il lavoro. In questo modo sarete in grado di identificare le pa-role chiavi pertinenti al ruolo e potrete usarle nella vostra let-tera.

Fate in modo che dal vostro testo emergano gli sforzi fatti

per cercare informazioni sul lavoro e sulla società che lo propone: il principale non potrà che apprezzarlo.

Se poi il nome della società non fosse esplicitato nell’annuncio concentratevi sulle compe-tenze relative ala mansione richiesta. Per ultimo non trascurate di inserire formule di cortesia come: ‘sono vera-mente interessato/a a lavorare per un’organizzazione con i vostri valori’ oppure ‘credo che la mia personalità si adatti alla vostra struttura organizzativa’.

ASSUNTA GRAZIE ALLA COVER LETTER

Pubblicando l’articolo sul gruppo Facebook “Il Faro”, una ragazza ha commentato dicendo che i suoi capi la hanno assunta solo leggendo la lettera di presentazione.Ho voluto allora porle qualche domanda .

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Ciao Chiara, chi sei e di cosa ti occupi in Australia?

assunta-in-australiaCiao An-tonino, sono una trentenne ro-mana arrivata a Sydney circa un anno e mezzo fa con un Work-ing Holiday Visa, assieme al mio fidanzato, italiano anche lui.Dopo i primi due mesi di “as-sestamento” ci siamo messi alla sistematica ricerca di un lavoro adatto alle nostre rispettive competenze, lavoro che e’ ar-rivato nel giro di poco tempo.

Attualmente sono Marketing Manager/Office Administra-tor/Bookkeeper per una pic-cola società australiana ope-rante nel campo dell’Energy Efficiency, ma inizialmente sono stata assunta dalla stessa società come Marketing As-sistant/Office Administrator/Bookkeeper, per poi ottenere una promozione a Manager nel giro di 6 mesi.

Raccontami del tuo collo-quio e della lettera di pre-sentazione.

Mi trovo d’accordo con te quando, in questo tuo ar-ticolo, poni l’attenzione sull’importanza di scrivere una buona lettera di presentazione in quanto nel mio caso so che ha fatto la differenza.

Aggiungo che la lettera di pre-sentazione, oltre a dover evi-denziare le proprie capacita’ ed esperienze in maniera per-tinente rispetto alla posizione di lavoro offerta e ai valori specifici dell’azienda, dovrebbe essere indirizzata, per quanto possibile, alla persona giusta.

Nel mio caso, ad esempio, l’annuncio era stato pubblicato direttamente dall’azienda sul fa-moso sito per la ricerca lavoro SEEK. Non c’era scritto nome o email della persona di riferi-mento in quanto veniva rich-iesto semplicemente di “clic-care” su un determinato tasto

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per rispondere all’annuncio, ma invece di limitarmi a mandare il curriculum vitae attraverso il sito, ho fatto lo sforzo ulteriore di cercare più informazioni possibili in merito all’azienda e alle persone che ci lavoravano per identificare i rispettivi ruoli.

Così facendo sono riuscita a risalire al contatto del CEO, al quale mi sono riv-olta diretta-mente tramite email. Per far-tela breve li ho colpiti per il mio spirito di iniziativa e la settimana s u c c e s s i v a sono stata in-vitata per un colloquio al quale ha fatto seguito, solo

due ore dopo, l’offerta eco-nomica.

Ovviamente questa tattica non vale per tutti, quella in cui lavoro io è una piccola soci-età, va da se che se parliamo di grandi aziende il miglior referente potrà essere un re-sponsabile delle risorse umane o il referente dell’agenzia di re-cruitment.

Per quanto riguarda l’inglese, è chiaro che più è accurato e meglio è, anche se ovviamente il livello che si aspettano da una persona che dovrà occupare una posizione in ambito mar-keting/comunicazione sara’ nettamente superiore a quello richiesto per una posizione nel campo IT, come nel caso del mio fidanzato.

Per quanto riguarda il collo-quio, ho cercato di non farmi cogliere impreparata ed ho preso qualche ora di lezione con Cathy di “Sydney x Italiani”, un’insegnate d’inglese giovanis-sima, ma molto qualificata che ha vissuto per un po’ in Italia e che dunque conosce quali sono

La lettera di presentazione, oltre a dover evidenziare le proprie capacita’ ed esperienze in maniera per-tinente rispetto alla posizione di lavoro offerta e ai valori speci-fici dell’azienda, dovrebbe essere indirizzata, per quanto possi-bile, alla persona giusta.

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i nostri errori più comuni. È stata una risorsa preziosissima in quanto mi ha aiutata a pre-pararmi sulle domande classi-che da colloquio del tipo:

Perchè vorresti lavorare pro-prio per noi?In che modo la tua esperienza lavorativa e le tue skills pos-sono essere utili nella alla nos-tra azienda e, nello specifico, alla posizione offerta?Cosa sai della nostra azienda?Sai gestire il tuo lavoro autono-mamente? E come ti trovi a lavorare in Team? Fammi degli esempi di situazioni specifiche che ti sono capitate in cui hai dimostrato le tue abilità.Come ti vedi tra cinque anni?Hai progetti a lungo termine in Australia? (Questa la fanno soprattutto a chi arriva con un Working Holiday Visa, perchè se poi decidono di investire su di te sponsorizzandoti vogliono avere la certezza che non te ne andrai di li a poco)Quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze?

Cosa ti aspetti da questo lavoro?Hai delle domande da farci? (Mai rispondere di no, magari possiamo fare delle domande su qualcosa che abbiamo letto sul loro sito per andare sul si-curo)Queste sono solo delle linee guida, poi è evidente che a secondo del ruolo specifico potranno essere rivolte delle domande diverse. Ad esempio il mio fidanzato, ingegnere infor-matico, assunto come System Analyst da un’azienda mast-odontica nel campo del mining e construction, è dovuto pas-sare attraverso 3 fasi: un col-loquio preliminare conoscitivo con l’agenzia di recruitment da cui e’ stato contattato sempre tramite SEEK, durante il quale ha dovuto presentare in linea generale le sue competenze, un colloquio prettamente tec-nico con quello che poi è di-ventato il suo capo e infine un altro con la responsabile delle risorse umane in cui gli sono state poste domande per farsi un’idea sulla sua personalità e

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capire se sarebbe stato adatto a lavorare in un team cosi etero-geneo e multiculturale.

Tra l’altro le domande che ho scritto sopra sono spesso valide anche per i colloqui di lavoro in Italia e sinceramente ad alcune di quelle avrei avuto difficolta’ a rispondere anche in italiano li’ per li’, figurati in inglese se non mi fossi preparata un pochino!

Quali sono, secondo te, gli aspetti chiave da esporre in una lettera di presen-tazione

Secondo me non va fatto tanto un riassunto in ordine crono-logico della propria esperienza lavorativa, gia’ comunque pre-sente nel curriculum vitae, quanto colpirli con capacità personali e professionali svi-luppate attraverso le specifiche esperienze e il motivo per il quale quelle capacità andranno sicuramente a rispondere a quelle richieste nell’offerta lavorativa.

Ad esempio, non dire soltanto che siamo “ordinati” ed ab-biamo una particolare “attenzi-one per i dettagli” o che siamo “multitasking”, ma cerchiamo piuttosto di dire in poche pa-role in quale contesto abbiamo messo in atto queste skills: quando ho lavorato per questa o quella società ho dovuto ge-stire una serie di attività con-temporaneamente e grazie a questa esperienza ho acquisito un’eccellente multitasking skill portando a termine ogni in-carico con precisione e nei tempi richiesti.

Se invece sono richieste ca-pacità tecniche particolari o la conoscenza di altre lingue, piuttosto che indicare sem-plicemente che ne abbiamo una conoscenza “base”, “inter-media” o “avanzata”, magari potremmo specificare in che ambito e per quanto tempo ab-biamo dovuto utilizzare quel determinato strumento/par-lare quella determinata lingua,

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specialmente poi se non ab-biamo certificazioni ufficiali a supporto. Questo perchè se specifichiamo che abbiamo dovuto, sempre per fare un es-empio, utilizzare la piattaforma WordPress per contribuire alla creazione del blog della società per la quale abbiamo lavorato per un certo periodo, piut-tosto che usato Photoshop per l’elaborazione delle im-magini, sicuramente daremo l’impressione di conoscere dav-vero questi strumenti e non di averne letto soltanto qualcosa sul web.

Stessa cosa per il discorso delle lingue. Se invece di averle soltanto studiate a scuola, specifichiamo che abbiamo vis-suto per un periodo all’estero, saranno sicuramente più pro-pensi a pensare che le abbiamo parlate davvero e non che ne abbiamo solo una conoscenza “scolastica”, oltre al fatto che li informeremmo così di aver già vissuto in contesti multicul-turali.

Mi rendo conto che molte delle cose che ho scritto possono sembrare scontate ma forse per molti le cui candidature ven-gono scartate non lo sono.

Quali sono invece quelli da evitare?

Evitare di sottolineare troppo cosa non sappiamo fare. È quasi impossibile che quando si risponde ad un annuncio di lavoro si abbiano il 100% delle competenze elencate, ma questo non vuol dire che dob-biamo rinunciare a priori. Nella lettera possiamo semplice-mente omettere i nostri punti deboli oppure, meglio ancora, cercare di scrivere in poche righe cosa siamo disposti a fare per colmare tali lacune.

Ad esempio io ero preparata in ambito marketing ma non in quello di bookkeeping (con-tabilità) ma non mi sono data per vinta e nella lettera di pre-sentazione ho specificato che

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mi sarei impegnata a seguire dei corsi per imparare ad usare il loro software di contabilità e che avrei studiato da autodi-datta se si fosse reso necessa-rio. Il corso alla fine non l’ho mai fatto perchè mi hanno insegnato tutto loro, io ho soltanto comprato un libro (tra l’altro a loro spese), ma questa mia disponibilità a mettermi in gioco e ad imparare, sommata alle competenze che avevo per coprire l’altra parte del ruolo sono state vincenti.

Oppure quasi sempre leggiamo che è richiesto un inglese flu-ente. Partendo dal presup-posto che in Australia si parla inglese e quindi è evidente che l’inglese deve essere buono, è pur vero che qui sono ben po-chi i madrelingua, perciò non facciamoci intimidire. Certo se stiamo proprio a zero sarà piuttosto improba-bile che finiremo in un ufficio (ma allora perchè non studiarlo prima piuttosto che venire allo sbaraglio?), ma se partiamo da

una buona base ce la possiamo fare. Magari ad esempio pos-siamo indicare che ci siamo re-centemente iscritti ad un corso serale di Business English o stiamo prendendo delle lezioni private per migliorare il nostro inglese, ma solo se lo stiamo facendo o abbiamo intenzione di farlo davvero.

Nella lettera di presentazione evitare poi forme troppo col-loquiali ed errori grammaticali. Ormai internet ci permette di trovare infiniti esempi di lettere di presentazione, CV ecc… approfittiamone, investiamo del tempo a confrontare let-tere scritte da altri. Se ci sen-tiamo troppo insicuri faccia-moci aiutare da professionisti che possano leggere, correg-gere e darci “dritte” su come perfezionare ciò che abbiamo scritto. Esitono poi dei libri per avere un’idea generale, come ad esempio “Cover Letters for Dummies” o “Australian Re-sumes for Dummies”.

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Quanto è durato il tuo col-loquio di lavoro?

Il colloquio è durato circa mezz’ora. Nel mio caso, poichè ho avuto modo di parlare diret-tamente con il CEO e la per-sona responsabile delle risorse umane, non mi è stato richiesto di effettuare ulteriori colloqui. Sono stata congedata con un: “stiamo vedendo altre persone, ma ti faremo sapere entro le prossime due settimane”. Non so cosa si siano detti quando me ne sono andata ma due ore dopo ho ricevuto la loro tele-fonata in cui mi anticipavano che avrei ricevuto l’offerta eco-nomica lo stesso giorno e se avessi accettato e avrei potuto iniziare quando volevo.

Hai qualche suggerimento da dare alle ragazze e ai ragazzi che stanno per affrontare il mondo del lavoro australiano?

Prepararsi bene. Nell’era dell’informatica non abbiamo

piu’ scuse per non informarci: le risorse esistono, usiamole.

Si trova davvero di tutto sul web: dagli esempi di lettere di presentazione e curriculum vi-tae, ad esempi di come affron-tare un colloquio di lavoro. Pos-siamo iscriverci alle newsletter dei siti di ricerca/offerta lavoro per vedere ogni giorno quanti annunci vengono pubblicati per il nostro campo, quali sono i requisiti chiave o quali sono gli stipendi medi per il nostro settore specifico tanto per farci un’idea di come vanno le cose e per non farci trovare impre-parati nel caso in cui ci chie-dessero quanto ci aspettiamo di guadagnare. Sfruttiamo tutte le risorse gratuite disponibili e prepariamoci un budget da in-vestire per quelle a pagamento (corsi, libri, consulenze di pro-fessionisti).

Noi non siamo arrivati in Aus-tralia con il posto di lavoro già pronto, ma sapevamo quali possibilità avevamo perchè ab-

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biamo studiato molto il mer-cato nei nostri rispettivi settori già prima di partire. La certezza di trovare non l’avevamo, ma almeno avevamo un’idea di come muoverci. Abbiamo per-fezionato il nostro inglese, ci siamo persino esercitati nella simulazione dei colloqui e il lavoro l’abbiamo trovato, anche buono e poco dopoè arrivata la sponsorizzazione. Insomma, nel nostro piccolo ce l’abbiamo fatta. Magari abbiamo esag-erato nella preparazione… per molti potrebbe essere più fac-ile, chi lo sa.Ciao Antonino e grazie!

Potete scaricare la lettera di presentazione di Chiara visi-tando la sezione “Risorse Utili” del forum di Portale Australia.

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TESTPSICOMETRICI

Chi offre un lavoro è sem-pre alla ricerca, comprensibil-mente, dell’impiegato perfetto, l’individuo dotato di tutte le competenze e le abilità neces-sarie per ricoprire un ruolo in un’azienda garantendo così il massimo del profitto.

Per scoprire in breve tempo le vostre attitudini e i livelli delle vostre intelligenze, il datore di lavoro australiano vi sottoporrà con tutta probabilità a una serie di test psicometrici studiati per valutare aspetti della person-alità e dell’intelligenza. I risul-tati di questi test diranno cose come se siete abili nel risolvere problemi e se preferite lavorare da soli o in team.

A questo appuntamento è bene andare preparati informandosi presso la stessa società che of-fre il lavoro innanzitutto su

quali sono le abilità e le carat-teristiche richieste all’impiegato ideale per ricoprire il ruolo pro-posto.

Studiate e praticate

I test psicometrici non sono i classici test a risposta multipla cui siete abituati. Sono dei test particolari, elaborati specifi-catamente per quantificare le vostre capacità di astrazione, quelle verbali e quelle numeri-che. Perciò avere finito l’università, leggere in fretta o essere bravi a far di conto non sono garanzie di una buona riuscita nei test psicometrici. Per prima cosa dunque cercate di familiarizzare con queste tipologie di test, online se ne trovano quanti ne volete.

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Fate tanta pratica, questo si-curamente migliorerà i vostri risultati e vi aiuterà ad avere un punteggio più alto. I test depu-tati a valutare l’intelligenza nu-merica e verbale sono gener-almente dei quesiti a risposta multipla che possono vertere su argomenti disparati come le scienze sociali, la fisica, la biologia e materie legate all’economia come il marketing. I test per valutare le capacità di astrazione invece utilizzano delle forme come strumento di domanda.

Praticate anche questi. É molto importante anche scegliere in maniera appropriata i test su cui vi esercitate: se infatti as-pirate a una posizione da man-ager, i test che dovrete affron-tare saranno molto più difficili di quelli che dovreste risolvere se aspiraste a un impiego infe-riore. Per migliorare le vostre competenze verbali poi leggete il più possibile e cercate di am-pliare il vostro vocabolario soprattutto nel settore dei lin-

guaggi specialistici. Nei test nu-merici è spesso concesso l’uso della calcolatrice: riprendete in mano questo oggetto e tornate a familiarizzare con tutte le possibilità di calcolo che offre.

Vi sarà d’aiuto. Per quanto ri-guarda i test della personalità infine, fate qualche ricerca sulla società che offre l’impiego, sui suoi valori e le sue prospettive, potrete così comprendere quali sono i tratti caratteriali, psico-logici ed emotivi richiesti in un impiegato ideale. Ricordatevi che avrete un tempo limitato per rispondere al test, quindi quando vi esercitate datevi un tempo massimo per comple-tare il questionario.

Come affrontare il test psi-cometrico in Australia

Non è semplice riposarsi quando si sa di dover affron-tare una prova importante tut-

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tavia è bene arrivare al giorno del test freschi e riposati. Una condizione psicofisica di ril-assato vigore vi aiuterà a dare il meglio di voi stessi e se rius-cirete anche a gestire il tempo in maniera tale da potervi con-cedere delle pause durante la risoluzione dei quesiti, potete stare certi che ricaricherete continuamente le vostre ener-gie e sarete sempre al top.

Non vi preoccupate se non riu-scirete a terminare il test, i test psicometrici infatti sono con-cepiti in modo che solo l’uno o il due per cento di coloro che li affrontano sono in grado di portarli a termine.

Le buone notizie sono due: non dovete rispondere neces-sariamente a tutti i quesiti per ottenere un punteggio perfetto e il punteggio attribuito alle domande semplici è uguale a quello che si ottiene rispon-dendo alle domande difficili. Se un quesito vi mette in partico-lare difficoltà, passate al succes-

sivo. Ricordatevi che il tempo è limitato e se ne perdete troppo su un quesito del quale non ve-dete la soluzione, rischiate di non arrivare a leggere domande delle quali potreste conoscere perfettamente le risposte.

Per quanto riguarda i test della personalità sappiate che essi sono costruiti in maniera tale da indicare se le vostre risposte sono coerenti col resto del test e quanto avete esagerato nel descrivervi in maniera positiva.

Tutti quando vogliamo otte-nere qualcosa cerchiamo di dipingerci nella maniera più positiva possibile ed è giusto ma cercate di non esagerare: l’eccesso andrà a vostro detri-mento rendendo inconsistenti le vostre risposte. Siate voi st-essi e cercate di illuminare i vostri punti di forza reali.

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RESUMEEFFICACE

L’aspetto fondamentale che rende il curriculum vitae di notevole importanza è la sua capacità di aiutare a raggiun-gere gli obiettivi essenziali nella carriera di ciascuno, e tutto ciò viene amplificato quando si sta tentando di vendere se stessi in qualche azienda lontano nel mondo.

Scrivete con l’intento di creare interesse, per persuadere il da-tore di lavoro australiano a scegliervi. Scrivere con questo obiettivo, renderà sicuramente diverso il vostro curriculum rispetto a un curriculum scritto semplicemente per catalogare la vostra storia personale nel mondo del lavoro.

Le informazioni che seguono devono essere interpretate sem-plicemente come una guida. Ciò che vi consigliamo è di per-sonalizzare il CV con il proprio stile unico, tenendo sempre a

mente di fare un rapido punto della vostra situazione.

Usate un programma di vid-eoscrittura semplice come MS Word. Molte aziende Austra-liane preferiscono i CV inviati elettronicamente, ciò potrebbe essere cruciale quando ci si candida in aziende Australiane da ogni parte del mondo. Cre-ate il vostro CV con un pro-gramma semplice e comune come potrebbe essere MS Word, in modo che sarà facile aprirlo e leggerlo dai destinatari del CV.

Fornire una breve esperienza nelle aziende italiane. Ricordate che i datori di lavoro in Austra-lia non hanno molta familiar-ità con le compagnie italiane. Qualche volta è utile fornire

Videoscrittura

Fornire Esperienze

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una breve descrizione del set-tore di lavoro dell’aziende dove avete lavorato precedente-mente, includendo di cosa si occupano e il tipo di azienda.

Non lasciate dei vuoti nel vostro CV. Se vi siete presi un anno sabbatico, o avete vinto una borsa di studio o viag-giato per sei mesi, scrivetelo, altrimenti i potenziali datori di lavoro potrebbero pensare al peggio.

La lunghezza non è un vero problema – circa 4 pagine sono la norma in un CV australiano. Il CV australiano tende ad es-sere molto dettagliato, molto più di quelli cui siamo abituati in Italia. Non cercate di fare entrare ne-cessariamente tutto in due pag-ine al massimo, piuttosto fate attenzione ad essere estrema-mente precisi, e siate sicuri che

siano incluse tutte le informazi-oni necessarie.

Includete il link al vostro sito web, se ne possedete uno. Se avete un sito web personale, dove è possibile trovare in-formazioni sulla vostra esper-ienza lavorativa, inserite l’URL sul vostro CV; tuttavia, non in-viate semplicemente l’indirizzo web al posto del CV!

Limitate il numero di in-formazioni per pagina. Quando realizzate il vostro CV, assicu-ratevi che sia ricco di spazi bi-anchi. Non inserite troppe in-formazioni in una sola pagina, e non usate grafica ridondante o font molto piccoli, che ren-derebbero difficile la lettura.

Ricordate di correggere gli errori! Questa è la prima im-

Niente Vuoti

Lunghezza

Link

Informazioni

Errori

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pressione di voi che fornirete al vostro potenziale datore di lavoro, perciò prendetevi del tempo per realizzarlo nel modo giusto. Se possibile, chiedete a qualcuno di leggere e correg-gere il vostro CV per correg-gere ogni possibile errore di grammatica, o svista grafica – non fidatevi di una sola rilet-tura.

Allegate il vostro CV all’email. Non fate copia e incolla del testo nel vostro programma email, altrimenti potrebbero rovinarsi le impostazioni gra-fiche.Non allegate altri documenti a meno che non siano espressa-mente richiesti. Al primo con-tatto solitamente non vengono richiesti, sebbene alcuni form di candidatura online vi per-mettono di caricare ulteriori documenti. Di solito vi ver-ranno richiesti prima di un col-loquio.

Come fare una lettera di presentazione corretta

Le lettere di presentazione sono l’unico vero strumento per vendersi, quando si con-tatta direttamente un probabile datore di lavoro, e sono di vitale importanza per le candidature inviate da candidati provenienti da qualunque Paese nel mondo. Questa è la vostra vera possi-bilità di catturare l’attenzione di un datore di lavoro Austra-liano e dimostrare le qualità che vi distinguono dagli altri candi-dati:

Siate brevi. La vostra lettera di presentazione ideale non dovrebbe superare una foglio A4, e deve essere ben distri-buita.

Realizzate ogni lettera di pre-sentazione in base alla de-scrizione dell’annuncio. Dove possibile, elencate punto per punto i requisiti richiesti dal

eMail

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datore di lavoro e spiegate det-tagliatamente perché voi siete così qualificati da possedere tutti questi requisiti.

Siate chiari e concisi. Usate parole chiare e forti che di-mostrino azione e voglia di fare, per esempio parole come supervise e organise.

Cercate informazioni sulla per-sona giusta da contattare. Fate una piccola ricerca e se il nome non compare da nessuna parte, cercate di capire a chi andrà il vostro CV. Non dimenticate i dettagli dei vostri contatti di-retti (fate una doppia ricerca per sicurezza).

Pensate bene alla struttura. La vostra lettera deve in-cludere un’introduzione e un’identificazione della po-sizione (per esempio, inser-ite il numero di riferimento all’annuncio di lavoro che vi interessa), qualifiche rilevanti e la vostra posizione cor-rente, e un riassunto di come

le vostre qualità combacino perfettamente con le esigenze dell’azienda.

Scrivete riguardo i criteri es-senziali e le qualità richi-este nell’annuncio. Fate il punto delle vostre qualità, dell’esperienza accumulata e le qualifiche che combaciano con i requisiti dell’annuncio. A volte potrebbe essere utile l’uso dello stesso titolo che è stato usato nell’annuncio, con una o due brevi frasi che lo richiamano. Fate attenzione alle parole chiave ( per esempio team player, flexible, outgoing, dynamic) che rivelano diretta-mente quali qualità loro stiano ricercando e che dimostrano come voi le possediate. Se voi dimostrate di possedere i criteri essenziali, aumenterete in maniera sensibile la possi-bilità di essere chiamati per un colloquio.

Rileggete e correggete tutto meticolosamente! Chiedete a un amico fidato, o a un collega

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di rileggere sia il CV, sia la let-tera di presentazione, prima di inviarla. È fondamentale che non ci siano errori, se volete essere presi seriamente in con-siderazione.

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RESUMEVINCENTE

Sapete in media quanto tempo un reclutatore spende nella let-tura del vostro curriculum? Di-eci secondi circa.

E questo molto probabilmente solo dopo che il vostro docu-mento ha già passato il vaglio di un apposito programma di scansione deputato a ricercare alcune parole chiave. È necessario dunque che il cur-riculum sia all’altezza anche di questo tipo di selezioni visto che il rischio è di perdere molte opportunità di lavoro solo per-ché lo si è compilato in maniera sciatta e superficiale. Ecco al-cuni suggerimenti per redigerlo in maniera efficace ampliando le possibilità di essere convo-cati per un colloquio.

Forse non tutti sanno che, come accennavamo prima, molte so-cietà che offrono opportunità di lavoro, prima di sottoporre

a un esperto di risorse umane i curricula dei potenziali can-didati, li fanno scansionare da sistemi di tracciamento che ri-cercano parole ed espressioni chiave identificate dalla società stessa come fondamentali per la posizione cui si concorre. È importante allora che tali pa-role siano presenti nel vostro curriculum.

Ma come identificarle? Leggere con attenzione la proposta di lavoro per estrapolare i termini usati per descriverlo è un buon punto di partenza. Questi an-dranno poi riportati nel vostro curriculum ammesso che non vi siano già. Visto che con-correte per una specifica po-sizione, cercate di fare in modo che il vostro cv sia quanto più possibile focalizzato sul ruolo richiesto. Evitate le informazi-oni inutili. Se il programma di tracciamento vi darà un alto punteggio avrete maggiori pos-sibilità di essere convocati per

Step 1 : La Macchina

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la seconda fase: il colloquio, si spera, con un essere umano.

Se avete passato lo step 1, molto probabilmente il vostro cv finirà nelle mani di un es-perto di risorse umane che si occuperà di valutarlo ed even-tualmente convocarvi per un colloquio. Vista però la mole di lavoro da cui sono oberati al giorno d’oggi i reclutatori, il tempo che dedicheranno alla lettura delle vostre esperienze passate sarà veramente esiguo: dieci secondi circa dicevamo. Se in questo ristrettissimo lasso di tempo non troveranno quello che cercano, sarete automati-camente scartati. Come fare allora per indurli a soffermarsi un po’ di più sul vostro cv? Im-parate a vendervi.

Cercate di mettere in luce le vostre competenze e il vostro valore inserendo nella prima pagina esperienze pertinenti

alla mansione richiesta, il tutto in maniera chiara e concisa. Un reclutatore deve poter capire fin dalla prima pagina del vostro curriculum che siete le persone adatte a uno specifico posto di lavoro. Per questa ragione sono sempre molto importanti le parole-chiave che utilizzate per descrivere le vostre passate es-perienze lavorative o la vostra formazione: assicuratevi che si-amo opportunamente ritagliate sul ruolo che intendete andare a coprire.

Il contenuto è fondamentale ma anche l’occhio vuole la sua parte. Un layout chiaro e sem-plice porterà il reclutatore a propendere più per un ‘si’ che per un ‘no’ o un ‘forse’. La scelta di un font particolare, del grassetto o del corsivo per attrarre l’attenzione visiva pos-sono essere delle buone strat-egie ma occhio a non eccedere.

Una sovrabbondanza di sot-

Step 2 : L’Uomo

La Cura della Forma

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tolineature farà immediata-mente perdere serietà profes-sionale al vostro curriculum che sarà con altrettanta rapidità cestinato. Preoccupatevi inol-tre di conformare il vostro cv alla professione che esercitate, ad esempio: se siete dei graphic designer, un curriculum abbel-lito da elementi di graphic de-sign o da alcuni (non troppi!) dei vostri lavori può essere un’ottima carta di presentazi-one in grado di ben predisporre il reclutatore a convocarvi per un colloquio. In breve: mag-giore è l’impatto visivo del vostro cv, maggiori saranno le possibilità di essere convocati per dei colloqui.

È chiaro che un curriculum ricco di esperienze formative e lavorative, redatto in maniera appropriata e curato nei detta-gli anche grafici è fondamen-tale per essere convocati a un colloquio. Tuttavia, e questo è altrettanto evidente, non è di

per sé sufficiente per garantire di ottenere un lavoro: in fin dei conti il risultato dipenderà dal modo in cui giocherete la par-tita durante l’intervista.

Resta comunque importantis-simo avere cura del proprio curriculum e soprattutto redi-gerne uno specifico per ogni posizione alla quale aspirate: un cv troppo generico e zeppo di esperienze non pertinenti rischia di mandare in con-fusione lo stesso reclutatore che, incerto sulle vostre com-petenze non saprà bene dove piazzarvi e preferirà scartarvi. La competizione è elevata e il reclutatore assegnerà il posto a chi dimostra di essere maggior-mente tagliato per il ruolo e di avere più competenze speci-fiche.

Lavoro Garantito?

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LETTERADIPRESENTAZIONE

Allegare una lettera di pre-sentazione al proprio CV è davvero importante?

Quando una lettera di presen-tazione viene allegata a un CV, le possibilità di ottenere un ap-puntamento per un colloquio aumentano sensibilmente.

L’obiettivo principale della cover letter è quello di fornire una breve presentazione di se stessi. Dopo aver letto la let-tera di presentazione, i datori di lavoro conosceranno qual-cosina in più di voi stessi, le vostre capacità e la posizione per cui vi state candidando.

Questa parte della lettera dovrebbe includere informazi-oni come il vostro nome e la posizione per la quale vi state candidando.

Questa sezione è dedicata alla descrizione di ciò avete da of-frire.È qui che il datore di lavoro che quello che desidera sia andare avanti nella lettura e conoscere qualcosa in più di voi.Bisogna creare strette connes-sioni tra le vostre capacità e i loro bisogni.Specificare in modo approfon-dito come le vostre capacità ed esperienze precedenti cor-rispondano al lavoro per cui vi

Primo Paragrafo

Paragrafo Centrale

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56 AntoninoLoggia | Guida al Lavoro in Australia

state proponendo.Ricordate che nella lettera di presentazione dovete interpre-tare il vostro CV, aggiungendo notizie, non ripetendo cosa c’è già scritto in esso.Provate a confermare ogni vos-tra dichiarazione con una prova evidente.Usate diversi paragrafi brevi o elenchi più che un unico lungo blocco di testo.

Concludete la vostra lettera di presentazione ringraziando il datore di lavoro per prendervi in considerazione per il ruolo.Includete informazioni su come vi potranno contattare.Aggiungete che proverete a ricontattare l’azienda e indi-cate quando (una settimana di tempo è la norma).Potete essere ricontattati tra-mite fax, email o telefonata.

Paragrafo Finale

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LAVORARENELLEMINIERE

Negli anni passati non è mai stato così semplice trovare un impiego temporaneo nel con-tinente australiano, come pare che sia nell’ultimo periodo.

Il boom delle miniere nell’Australia occidentale vuol dire migliaia e migliaia di nuovi posti di lavoro. E siccome il set-tore delle miniere ha bisogno di un costante e veloce turnover di personale, ci sono sempre posizioni aperte. Basta navig-are un po’ in internet e fare una ricerca per trovare dozzine di grandi agenzie di reclutamento personale che offrono lavori nelle miniere.

Tuttavia, quando si cerca un im-piego nelle miniere australiane è necessario essere realistici: gli impieghi ben pagati nell’ambito delle miniere in Australia sono

disponibili solo per persone con una salda esperienza e con un buon curriculum di studi, e a meno che non si abbia quali-fiche rilevanti o una solida es-perienza nell’ambito industriale non è che sia così facile otte-nere questo genere di impieghi. (Nessuno dice però, che sia im-possibile).

Oltre a ciò però, ci sono lavori nelle miniere per persone che non hanno un curriculum di rilievo. Diverse aziende del settore usano le agenzie di colloca-mento privato e i subcontratti. A volte sono offerti contratti a tempo determinato, altre volte invece sono disponibili con-tratti a tempo indeterminato, in alcune aree invece, viene as-sunta gente attraverso dei sub-contratti.

Siate Realistici

Anche Senza Resume

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Anche se non avete esperienza lavorativa, è possibile riuscire a trovare lavoro come guardiani, nel caso del fire watcher e del confined space watcher, op-pure si riesce a trovare lavoro in breve tempo anche come as-sistente.

Alcune cave australiane rich-iedono che i propri lavoratori abbiano certificati e quali-fiche particolari (le qualifiche più comuni sono MARCSTA e MWHS – Mine Worker Healt Surveillance), ma ci sono anche altri siti in cui non è richiesta alcuna certificazione particolare.

Ciò di cui si ha bisogno in ogni caso è un certificato di buona condotta , ed occorre superare un test per l’alcol e uno anti-droga.

Molte persone che si trovano temporaneamente in Austra-lia, riescono a trovare per qual-

che tempo e in breve periodo un’occupazione, in particolare, nell’ambito della sorveglianza.

Per questo genere di impieghi è facile trovare anche cittadini australiani che hanno dedi-cato un anno o più, a viaggi lungo il continente, oppure si incontrano inglesi, tedeschi o gente di altre nazionalità. Tutte queste persone spesso trovano in questo genere di impieghi una fonte di denaro utile a fi-nanziare il loro anno sabbatico in giro per l’Australia, e molti di loro trovano il lavoro in miniera un’esperienza affas-cinante, di cui andare fieri. Ci sono poi turisti che pagano per una visita alle miniere di dia-manti disseminate lungo il con-tinente australiano.

In fin dei conti si viene pa-gati molto bene per guardare la gente lavorare. I fire watch-ers e i confined space watch-

Qualifiche e Controlli

Quanto si Guadagna

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ers controllano i monitor che misurano l’ossigeno quando ci sono minatori che lavorano nelle cisterne oppure, control-lano che non si inneschino in-cendi dalle scintille.

Oltre a ricevere un salario, ven-gono offerti anche vitto e al-loggio per tutta la durata del contratto.

Ci sono, in particolare, due con-sigli utili da seguire per essere assunti con facilità in miniera. Abbiamo già detto come le agenzie interinali abbondino di offerte di impiego nel settore, ma un’altra fonte valida per tro-vare annunci interessanti sono i giornali, perciò cercate gli elen-chi degli impieghi sui quotidi-ani come West Australian, che pubblicano annunci molto di frequente. Quello che dovete cercare non sono le grandi aziende che operano nel settore, ma coloro

che offrono contratti tempora-nei localmente.

Come sempre in ogni caso, un altro consiglio è quello di cer-care di parlare il più pos-sibile con gli abitanti del posto. In questo modo è fac-ile capire la situazione reale del luogo in cui vi trovate e potrete così, orientarvi nella ricerca delle cave con migliori offerte. Partendo da Darwin nei ter-ritori del nord, passando per Kimberley e Pilbara, Gascoyne e Goldfields, per arrivare a Perth, ci sono miniere ovunque, oltre a giacimenti di petrolio e gas, che offrono lavoro in diversi settori, dall’estrazione alla lavorazione, oltre che nell’ambito dell’esplorazione e delle costruzioni.

Molte persone in qualche modo sono legate al settore delle miniere, perciò più rius-cite a scambiare parole con le persone che vivono stabil-mente in Australia, e più facile sarà per voi ottenere un imp-

Come Trovare Lavoro

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iego. Perciò, non resta che au-gurarvi una buona ricerca per un’esperienza, secondo molti, avvincente.

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SETTOREINFORMATICO

Il settore dell’informatica, de-nominato comunemente IT o information technology, è un altro dei settori fortemente in espansione sul territorio aus-traliano. Vediamo di riuscire ad avere più informazioni a ri-guardo.

Negli ultimi anni il governo australiano ha avviato un pro-cesso di informatizzazione di tutti i settori pubblici.

Questo ha comportato la partenza di una serie di pro-getti di adeguamento dei sistemi informatici (nel settore sanitario, per esempio, ma an-che in quello dell’educazione) che ha richiesto un grande ri-cerca di esperti del settore dell’informatica, per coprire le numerose posizioni aperte che questo boom ha sviluppato.

Robert Walters, grande es-perto del mercato australiano, sostiene che la più grande per-centuale di risorse richieste dalle grandi aziende austra-liano riguardi proprio il campo dell’informatica. In questo set-tore rientrano naturalmente anche gli esperti di comunicazi-one online, digitale e social me-dia, settori in cui tutte le grande aziende stanno facendo passi avanti negli ultimi anni.

Vediamo quali sono i settori in cui c’è la maggiore richiesta di lavoro:

Sviluppatori e programma-tori: particolarmente ricercati gli sviluppatori e i programma-tori con esperienza per la real-izzazione di sistemi di gestione (ERP) e CRM

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Specialisti in infrastrutture: vista la carenza di personale specializzato in questo settore non è rara l’assunzione di cit-tadini stranieri per queste po-sizioni nelle grandi aziende aus-traliane, inoltre altre posizioni sono aperte per analisti, sup-porto tecnico e manager.

Per quanto riguarda gli stipendi ci rifacciamo alle tabelle pub-blicate dall’APESMA ovvero l’Association of Profes-sional Engineers, Scientists and Managers.

Un General Manager può ar-rivare anche a guadagnare 250000 AUD annui mentre lo stipendio di un ingegnere in-formatico si aggira tra i 70000 e i 120000 dollari annui (senza benefit). Un addetto al sup-porto tecnico, nel settore IT, può arrivare a percepire uno stipendio di 85000 AUD.

Per chi avesse intenzione di em-igrare in Australia per lavorare nel settore dell’information

technology consiglio la lettura di questa piccola guida creata appositamente dal governo australiano. La potete trovare e scaricare da questo indirizzo e vi troverete tutte le informazi-oni e le risposte alle domande più frequenti.

In alternativa consultate il sito ufficiale dell’Australian Computer Society (www.acs.org.au), il punto di riferimento per tutti gli impiegati e i lavora-tori del settore IT.

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SETTOREFINANZA

Inutile negare che anche l’Australia ha risentito della crisi economica mondiale. Questo ha portato ad una mag-giore cautela nelle assunzioni e nell’offerta di nuove posizioni di lavoro. Nonostante ciò per gli addetti del settore, con grande esperienze e compe-tenze, potrebbero rivelarsi al-cune importanti novità.

Nonostante la crisi economica mondiale e la leggera flessione nell’occupazione nel settore finanziario il trend sembra es-sere in crescita per i prossimi mesi del 2013.

Le grandi aziende sono alla ricerca soprattutto di can-didati con una comprovata esperienza alle spalle.

Spesso sono graditi anche can-didati stranieri vista il basso numero di cittadini australiani con competenze adeguate.

Nel settore bancario, negli ul-timi mesi, si è alzata la richiesta soprattutto nel campo dello sviluppo e del managment. Anche nel settore finanziario vero e proprio la richiesta di analisti si sta espandendo velo-cemente.

Molta richiesta anche nel set-tore dedicato al commercio e all’industria. Gli interlocutori di servizi fi-nanziari per le grandi aziende sono ricercati, specialmente nello stato del New South Wales in cui si è registrato il maggiore aumento percentuale di richiesta di questo tipo di oc-cupazione.

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Spesso sono graditi anche can-didati stranieri vista il basso numero di cittadini australiani con competenze adeguate.Gli stipendi del settore fi-nanziario sono media-mente alti, ma estremamente variabili in base al ruolo e al settore. Un analysis manager del set-tore Commercio e Industria può arrivare a guadagnare fino a 210000 AUD all’anno mentre lo stipendio di un analista del settore bancario si attesta tra i 60000 e gli 80000 AUD annui.

Per tutte le informazioni sul settore Account e Finanza po-tete rivolgervi a questo sito (http://www.aasb.gov.au/ ). Qui troverete tutte le in-formazioni generali su questo tipo di impieghi nonché pub-blicazioni aggiornate di addetti ai lavori che potranno esservi di grande utilità.

Altri siti di importante rilievo del settore (e di grande utilità per chi vuole intraprendere una

carriera nel settore) sono:

www.cpaaustralia.com.au: qui troverete tutti i requisiti e le procedure per diventare un certified pubblic accountant

www.charteredaccoun-tants.com.au: qui troverete, nella sezione Migration Assis-tement, tutte le informazioni utili per i cittadini stranieri che vogliono lavorare in questo set-tore

Per farvi un’idea delle compe-tenze e dei requisiti richiesti cer-cate gli annunci del settore su un qualsiasi motore di ricerca. Avrete modo di comprendere gli skills più apprezzati e le pro-cedure di selezioni più usate nell’ambito della finanza.

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SETTOREEDUCATIVO

Secondo gli ultimi studi anche le offerte di lavoro nel settore dell’istruzione e dell’educazione per l’infanzia hanno subito un forte incremento nell’ultimo periodo. Cerchiamo di conos-cere meglio questo settore nei suoi aspetti più importanti.

Il primo dato da rilevare nel set-tore dell’educazione è la carenza di insegnanti, specialmente in alcuni settore come quello delle scienze, della tecnologia e dell’informatica. C’è da dire anche che le scuole sono diven-tate più selettive per migliorare la qualità dell’insegnamento.

La carenza più grande si ris-contra per quanto riguarda gli insegnanti della prima infanzia nei “day care centers”. Questo perché gli stipendi sono leg-germente più bassi e gli orari di lavoro più lunghi rispetto alle

scuole primarie che esercitano più attrattiva sugli addetti ai lavori.

La carenza più grande si ris-contra per quanto riguarda gli insegnanti della prima infan-zia nei “day care centers”. Questo perché gli stipendi sono leggermente più bassi e gli orari di lavoro più lunghi

C’è da dire però che buone po-sizioni aperte sono solitamente disponibili in tutti gli ambiti del settore dell’insegnamento dalla scuola secondaria a quella della prima infanzia.

La maggior parte delle offerte di lavoro riguardano candidati con pregresse esperienze e dis-ponibilità immediata. Per chi è alla ricerca del primo impiego le possibilità sono più limitate ma comunque disponibili.

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Gli stipendi nel settore dell’educazione variano a sec-onda del tipo di scuola: nella scuola pubblica gli stipendi più alti (secondo il sito http://www.hays.com.au/ ) si reg-istrano nel New South Wales. Un insegnante in una scuola governativa percepisce uno sti-pendio dai 56 ai 85000 AUD annui contro i 62/92000 di uno di una scuola non governativa.

Gli stipendi della scuola della prima infanzia invece percepis-cono uno stipendio dai 38 ai 79000 dollari annui.

Se avete intenzione di emigrare in Australia per insegnare visi-tate il sito dell’Australasian Teacher Regulatory Au-thorities (www.atra.edu.au) oppure consultate il sito dell‘Australian Institute for Teaching and School Lead-ership (www.aitsl.edu.au) dove troverete un’intera sessione dedicata all’immigrazione. Non esitate a contattare gli uffici per avere informazioni

specifiche: in genere queste as-sociazioni sono piuttosto dis-ponibili a fornire istruzioni e chiarimenti per ogni situazione specifica.

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PROFESSIONEINGEGNERE

Uno dei settori maggiormente sviluppati nell’economia aus-traliana è quello dell’industria pesante, del settore minerario e delle costruzioni.

Per questo motivo alcune po-sizioni, come quelle degli in-gegneri, sono fortemente ri-cercate. Negli ultimi anni le possibilità per gli ingegneri in Australia sono cresciute espo-nenzialmente.

Questo soprattutto grazie al boom del settore minerario e dell’industria pesante. In questo settore rientrano poi anche altre figure, ugualmente ricercate, ovvero quelle legate al settore delle costruzioni e della manodopera.

L’ingegnere sempre più spesso nella SOL

A causa della carenza di per-sonale, di cittadinanza austra-liana, i datori di lavoro sono sempre più disponibili ad assu-mere personale straniero e an-che il governo australiano si è reso più disponibile ad aprire le frontiere in questo senso, inser-endo negli ultimi anni queste professioni all’interno della SOL, la skilled occupation list.

I settori maggiormente interes-sati da questo bisogno di perso-nale sono quello dell’ingegneria pesante, dell’ingegneria sosteni-bile, dell’ingegneria elettronica

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e dell‘ingegneria civile. Grandi esperti del mercato del lavoro australiano, come Michael Page, sostengono che i numeri sono destinati a salire nei pros-simi anni.

Gli stati interessati mag-giormente

L’incremento di richiesta di lavoro in questi settori riguarda tutti gli stati australiani anche se gli stati maggiormente interes-sati sono quelli del Queensland e del Western Australia. Sono in particolare gli ingegneri minerari le figure più ricercate, seguiti a poca distanza dai ge-ologi.

Ancora maggiore è la possibil-ità di trovare lavoro in questo settore nelle aree regionali dove la richiesta è destinata an-cora ad aumentare nei prossimi anni, visto il gran numero di progetti avviati e in via di real-izzazione. Anche il settore delle

costruzioni procede di pari passo a quello dell’ingegneria pesante: ingegneri civili, edili e manodopera specializzata (e con esperienza) sarà partico-larmente apprezzata in tutte queste aree più lontane dai grandi centri abitati.

Quanto guadagna un in-gegnere in Australia?

Buone notizie sono quelle che provengono dal settore sti-pendi: anche questi infatti sem-brano destinati a crescere in questi settori. Prendendo spunto dagli studi della Michael Page Inter-national riportiamo alcuni dati. Nel settore minerario un ingegnere laureato guadag-nerà dai 55000 ai 75000 AUD l’anno mentre lo stipendio di un ingegnere minerario con es-perienza si aggirerà tra i 90000 fino ai 130000 AUD, a seconda

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delle zone e dei progetti.

Per tutti coloro che vogliono trasferirsi in Australia con l’intento di lavorare nel set-tore ingegneristico consiglio la lettura di questa piccola guida creata appositamente dal gov-erno australiano . Qui troverete tutte le informazi-oni che cercate sull’intera pro-cedura per poter esercitare, a tutti gli effetti, il vostro lavoro di ingegnere in territorio aus-traliano.

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LAVORARENELLEFARM

Una delle tipologie di lavoro più interessanti è quella del lavoro stagionale nelle aziende agricole australiane. Vediamo insieme di scoprire come fun-ziona, che caratteristiche ha e quali vantaggi comporta.

Se avete messo piede in Austra-lia con l’intento di cercare un lavoro dovreste pensare anche alla strada del lavoro stagionale nelle aziende agricole (farm).

Cosa si intende per lavoro stagionale?

Per lavoro stagionale si intende il lavoro svolto nei grandi campi coltivati e comprende la raccolta di frutta (fruit pick-ing), la raccolti di piante e or-taggi, la potatura degli alberi e

tutti i tipi di attività che si com-piono solitamente all’interno di una grande azienda agricola.

E’ un lavoro adatto a tutti? In cosa consiste?

La giornata nelle farm inizia all’alba ed è molto faticosa.Bella domanda.

Sicuramente quello del lavoro stagionale non è un lavoro adatto a tutti. Se siete pigri, non avete molta resistenza alla fatica e non sapete adattarvi vi sconsiglierei vivamente di in-traprendere questa strada.

La giornata del lavoratore stag-ionale inizia molto presto, quasi all’alba ed è molto faticosa.

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Alcune attività sono meno fati-cose delle altre.

La raccolta delle mele (Apple Picking) in genere quella degli alberi da frutta è meno faticosa della raccolta degli ortaggi da terra e preserverà un pò la vos-tra schiena.

Solitamente le attività più fati-cose, come la raccolta del mango (mango picking) o delle banane (banana pick-ing) , sono pagate qualche dol-laro in più delle altre.

Un’altra attività richiesta è quella della potatura degli al-beri in genere o delle viti. An-che questa attività non è tra le più faticose ma richiede un po’ di abilità e allenamento.

Come cercare un impiego in una farm?

Se avete intenzione di cercare

un lavoro in farm il mio con-siglio è quello di munirvi di un vostro mezzo di trasporto.

Questo vi permetterà di essere avvantaggiato per due ragioni diverse:

- cercare questo tipo di lavoro stando in una grande città potrebbe rivelarsi piut-tosto complicato. Avendo un mezzo di trasporto potrete raggiungere autonomamente la zona che avete scelto e girare tra le varie farm, parlando di-rettamente con i farmer (i pro-prietari).

Avere un vostro veicolo vi farà anche risparmiare sul trasporto per raggiungere la fattoria una volta trovato il lavoro.

Ricordate che le fattorie spesso si trovano in posti piuttosto isolati rispetto anche ai piccoli centri abitati della zona

Se non avete un mezzo au-tonomo, oppure non siete si-

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curi di potervela cavare da soli, esistono due alternative:

Sono degli ostelli situati nelle zone regionali, vicino alle grandi fattorie, dove, oltre a trovare un alloggio, avrete la possibilità di essere messi in contatto con i farmers della zona.

Le farm nelle vicinanze man-dano qui le richieste di perso-nale e i working hostels provve-dono a girarle a chi ne ha fatto richiesta. Attenzione però, non è che in questo genere di ostelli troverete lavoro immediata-mente e facilmente. L’incontro tra domanda e offerte sul mer-cato del lavoro stagionale in questo genere di sistemazioni è più consueto, ma non è certo. La cosa positiva è che trove-rete altri ragazzi che, come voi, sono alla ricerca di lavoro e potrete confrontarvi e aiutarvi in questo percorso

Anche loro vi forniranno allog-gio e possibilità di lavoro. Sono una sorta di intermediari tra le farm e i lavoratori.

Alcuni di essi si occupano an-che del trasporto giornaliero verso le farm per i lavoratori che non posseggono un mezzo di trasporto privato.

Per tutti questi servizi però trattengono una percentuale dal vostro stipendio oltre alla tariffa dell’alloggio che vi for-niscono le farm.

Come potete immaginare tro-vare un contatto diretto con il farmer è la soluzione più van-taggiosa, anche dal punto di vista economico perché rius-cirete a mettervi in tasca tutto lo stipendio che avrete guadag-nato duramente.

Working Hostels

Contractors

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Quanto si guadagna nelle farm?

Questa è la domanda che tutti si pongono. La differenza prin-cipale è tra le farm che pagano a tempo e quelle che pagano a cottimo.

Le seconde vi daranno una retribuzione che varierà a sec-onda del materiale raccolto (per esempio un tot ogni cas-setta di frutta). Più vantaggiosa è invece la re-tribuzione oraria.

Le paghe, come potete immag-inare sono molto variabili, ma non dovrebbero mai scendere sotto i 13 AUD l’ora.

Alcune farm per specifiche at-tività arrivano a pagare anche 20/23 AUD. Ovviamente tutto dipende dal tipo di lavoro e dal genere di farm in cui si lavora.

Nelle farm viene offerto anche l’alloggio?

Dipende. Per quanto riguarda la retribuzione e la possibilità di alloggio dovrete verificare caso per caso. Sicuramente dormire in farm vi farà risparmiare molto ma il vostro datore di lavoro potrebbe offrirvi, pro-prio per questo, uno stipendio leggermente più basso della media.

Una possibilità per ricevere vitto e alloggio gratuito in una farm (ma senza retribuzione) è quella del Woofing, il lavoro volontario.

E’ vero che con 3 mesi di lavoro in farm si rinnova il

WHV?

Ecco la bella notizia. Si è pro-prio così. Lavorando per 88 giorni (anche non consecutivi)

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in una farm, situata in una delle zone considerate “regionali” potrete fare richiesta di rinnovo del vostro working holiday visa per un secondo anno.

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RACCOGLIERELAFRUTTA

Hai deciso di viaggiare con po-chi soldi o sei alla ricerca del modo per estendere il working holiday visa?

Oppure sei semplicemente an-noiato di sgobbare dal lunedi al venerdi e vorresti visitare l’Australia?

Allora questa guida riguardante il raccolto della frutta in Aus-tralia è ciò che fa per te. Perciò, cosa stai aspettando, inizia a leggere.

La raccolta della frutta in Aus-tralia (a volte chiamata sem-plicemente harvest, raccolto o ancora, lavoro stagionale o estivo) è un impiego molto semplice da trovare ma al con-tempo si tratta di un lavoro molto duro da svolgere.

Questo genere di lavoro ha sal-vato più di una persona che si è trovata in una brutta situazione o che aveva bisogno di denaro alla svelta.

Sei un escursionista che ha scelto l’Australia per fare una vacanza di lavoro e di-vertimento? Non andare via dall’Australia prima di aver provato quest’esperienza!

Facendo tre mesi di lavoro qualificato in aree periferiche – e la raccolta della frutta è spesso un lavoro qualificato – puoi convertire il Working Holiday Vista nell’Extended Working Holiday visa, il che significa potersi fermare per un altro anno, scoprire altri tesori di questo continente mozzafi-ato e conoscere un gran muc-chio di gente!

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Il lato positivo della raccolta della frutta e dei lavori nella raccolta in genere è che si pos-sono trovare in ogni periodo dell’anno. L’Australia è immensa (il sesto Paese al mondo), con climi molto diversi e una grande va-rietà di paesaggi. Questo fattore, combinato con un gran numero di diverse coltivazioni coltivate dai farm-ers, assicura che ci sia sempre lavoro da qualche parte per i fruit pickers in Australia.

Un’altra aspetto positivo è che qui c’è sempre lavoro, che si può trovare davvero ovunque, e che i lavoratori non sono ri-cercati solo nel periodo del rac-colto.

Per esempio, il vino e le col-tivazioni dei vitigni richiedono potatura e semina durante una parte dell’anno e la raccolta in un altro.

Infatti, alcune persone lavorano in questo settore tutto

l’anno, spostandosi da una zona all’altra quando il lavoro nella piantagione è finito – il lavoro nelle farm è un ottimo modo per fare soldi, scoprendo l’Australia.

E la parte migliore è che si è imprenditori di se stessi, perché sei tu che decidi dove e quando lavorare, per quanto tempo e dove andare per la tappa suc-cessiva.

Questo lavoro tuttavia, non è adatto per i deboli di cuore o i poco coraggiosi. Spesso il carico di lavoro estenuante non vale la pena per la paga che si ottiene a fine settimana.

Essere un fruit picker in Australia può rivelarsi dav-vero un lavoro molto fati-coso.

Questo è vero in particolare quando si inizia per la prima

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volta a fare un lavoro simile e a ciò bisogna anche aggiungere lo stress normale di quando si inizia un nuovo lavoro, da im-parare completamente, ma le cose col tempo miglioreranno di sicuro.

Infatti, alcune persone guadag-nano più di 250 dollari al gior-noin una buona farm, una volta che hanno davvero imparato a fare il raccolto. Se hai bisogno di guadagnare denaro in fretta, e non hai paura di lavorare sodo, allora anche tu potrai guadagnare un sostanzioso gruzzoletto in poco tempo!

Per sopravvivere a un giorno di raccolto nelle piantagioni avrai bisogno di alcuni oggetti essen-ziali. Questi includono:

Occhiali da sole : Un’intera giornata sotto al sole ti può seccare velocemente gli occhi, e il dolore non tarderebbe a farsi sentire. Inoltre servono

anche per tenere lontano le mosche.

Crema solare : Questa è es-senziale! Un giorno sotto il sole austra-liano senza protezione vorrà dire ritrovarsi a sera cotti come un’aragosta bollita e farà dav-vero molto male, perciò la pro-tezione solare non potrà as-solutamente mancare nel tuo kit.

Un cappello : Si corre ancora il rischio di ritrovarsi come un’aragosta bollita, se durante la giornata di lavoro non si in-dossasse un cappello. Senza un cappello in grado di riparare dai potenti raggi del sole, due giorni in ospedale non te li leverebbe proprio nessuno. Seriamente!

Una maglia a maniche lunghe, comoda e di tessuto naturale : L’essenziale per sen-tirti un po’ più fresco ed evi-tare lo scenario terrificante da aragosta bollita descritto in

Cosa ti Serve

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precedenza.

Uno zaino : Non c’è niente di peggio che dover camminare sotto il sole verso la proprio macchina ogni volta che si ha bisogno di bere, o per fare uno spuntino, ecc. Porta tutto con te dentro uno zaino!

Scarpe buone/Stivaletti : Le sneakers potrebbero andare bene, ma per altri lavori avrai bisogno di stivali adatti. Al di là di tutto, lascia da parte le ciab-attine aperte.

Guanti : Tutto dipende da quale sarà la tua mansione. Potresti averne, o meno, bi-sogno.

Una bottiglia d’acqua / Una borraccia : Questa è essen-ziale. Qualcosa che possa te-nere legato sulla schiena o an-cora meglio, se potesse essere attaccato alla cintura. Qualcosa che sia in grado di contenere un litro, o anche più, di liquidi.Determinazione e un buon

livello di attività fisica : questo è davvero un lavoro molto faticoso!È possibile che potrai aver bisogno di qualcos’altro, ma questi ti verranno comuni-cati quando ti proporrai per il lavoro. Per alcuni lavori è richiesto esplicitamente che il lavoratore possieda degli stru-menti precisi. Per esempio, al-cune farm dove si coltivano vigneti o piantagioni di agrumi, i lavoratori devono possedere delle proprie cesoie (fatte es-clusivamente per la raccolta della frutta), altri invece te ne potrebbero fornire una, nel caso in cui non l’avessi.

La raccolta delle mele in Austra-lia è molto popolare. La buona notizia per tutte le persone che hanno intenzione di diventare un apple picker è che molti di questi impieghi non richiedono un equipaggio particolare. Bastano solo gli oggetti della lista di prima e tutto dovrebbe filar liscio come l’olio.

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Ovunque deciderai di lavorare, metti in conto di viaggiare - quello che gli australiani con-siderano uno short trip, può essere completamente diverso dalle tue aspettative.

In base alla zona dell’Australia dove ti troverai, può essere considerato uno short trip un viaggio che va da una a quattro ore di auto.

Se l’Australia occidentale fosse stata una nazione a sé, si tro-verebbe al decimo posto della classifica mondiale degli Stati più vasti, un viaggio di sei ore in auto per la gente del luogo può non essere davvero nulla!Portati con te un iPod o un let-

tore MP3 pieno zeppo di mu-sica. Otto, o anche più, ore di raccolta sotto il sole potreb-bero sembrare un eternità e la musica aiuterebbe a far trascor-

rere più velocemente il tempo!Fai una colazione sostanziosa ma leggera prima di iniziare a lavorare! Lavorando sodo, ve-locemente e per molto tempo, riuscirai a guadagnare un bel po’, perciò meglio avere le en-ergie necessarie.

Portati con te un pasto ricco e altri spuntini! Le barrette di nocciole o muesli o anche un po’ di cioccolata sono spuntini ideali, perché contengono car-boidrati che ti aiuteranno senza dubbio, ad andare avanti lungo il corso della giornata.Non mangiare troppa frutta! Potrebbe causare mal di stomaco e diversi disturbi intestinali.Mettiti l’anima in pace, la giornata di lavoro sarà lunga! Lavorare tranquillamente vorrà dire raccogliere più frutta. Lavorando con questo pen-siero, ti sorprenderai di cosa sei capace.Non dimenticare il repellente per gli insetti! Gli insetti in Australia sanno essere molto

Cosa Aspettarsi

Consigli

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fastidiosi, perciò… uomo av-visato, mezzo salvato!Durante la notte riposa bene. Ciò potrebbe fare la differenza per la tua capacità di rendi-mento.Mantieni alto il livello di idratazione. Dipende da cosa dovrai fare, ma potresti aver bi-sogno di consumare anche otto o più litri di acqua al giorno.

Dipende da cosa farai, quando

lo farai e dove lo farai: i lavori nel settore del raccolto in Aus-tralia sono molto diversi in base a ciò che si raccoglie. La raccolta delle cipolle è davvero molto diversa dalla raccolta delle arance, giusto per fare un esempio.

La raccolta della verdura e delle coltivazioni in genere, è un po’ diversa rispetto alla raccolta della frutta. Di solito con har-vest si indica il lavoro che ha a che fare con le coltivazioni di grano, cotone, ecc. e spesso per

questo genere di raccolto sono necessari macchinari come il trattore o la mietitrebbia. An-che questo tipo di raccolti però, potrebbe rivelarsi un ottimo modo per guadagnare soldi, il più delle volte sono infatti pa-gati molto bene.

Tieni presente che anche se le attività principali potranno es-sere due – o stai chinato tutto il giorno, oppure per tutta la gior-nata farai su e giù dalla scala –, ci possono essere notevoli dif-ferenze nel carico di lavoro in base alla zona climatica: rac-cogliere le mele in Tasmania o nel New South Wales a marzo è molto diverso già solo per la differenza del clima.

Oppure, nel caso in cui tro-verai lavoro nel packing shed – ci sono molti impie-ghi diversi in questo settore dall’impacchettare frutta e ver-dura nelle scatole, al caricare le cassette sui pallets, o ancora, usare un muletto per caricare e scaricare i bancali sui furgoni, e

Cosa Dovrai Fare

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così via.

O magari ti ritroverai a potare, a sistemare i vitigni. Potresti persino mettere il fertilizzante sulle piante.

Non c’è un’unica risposta tipo questo è ciò che farai quando ti ritroverai a fare il raccolto, ogni farm è un mondo a sé, ma in generale puoi aspettarti:

Sole, giorni lunghi, ritrovarsi sudici e sudati e molte altre per-sone nella tua stessa situazione.

Sistemazioni possibili quando si raccoglie la frutta in Australia

Capita di trovare lavoro in farm isolate.

Alcune farm sono isolate e per-ciò sarai costretto a vivere sul posto, e che cosa significa ciò?

Ancora una volta non c’è un’unica risposta certa. Alcune farm prevedono una sistemazi-one gratuita, altre invece of-

frono vitto e alloggio a paga-mento. In altre farm magari, ti ritroverai a dover provvedere tu stesso alla tua sistemazi-one (ricorrendo a una tenda o a un camper). Nel caso in cui dovessi provvedere da solo all’alloggio, alcune fattorie mettono a disposizione dei lavoratori la cucina, la lavatrice e altre comodità simili, altre in-vece non lo fanno. Quando si sceglie il living onsite, alcune farm pagano anche il lavoro svolto, altre invece no. Tutto dipende solo ed esclusivamente dalla farm!

In alcune farm, vivere sul posto è solo una possibilità, in altre farm invece, non è as-solutamente possibile fermarsi a dormire, e in quel caso ci si deve organizzare in qualche modo per trascorrere comoda-mente la notte (ricorrendo agli ostelli o ad un parcheggio per caravan).

Se non si vive sul posto, ci si deve organizzare anche per il

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trasporto verso e dalla farm quotidianamente, tuttavia al-cune fattorie mettono a dispo-sizione un servizio di trasporto ai propri lavoratori, stabilendo un posto e un orario di ritrovo.

In quel caso un pullmino o qualche altro mezzo accom-pagna dal luogo designato alla fattoria e viceversa, i lavoratori all’inizio e alla fine della gior-nata lavorativa. Tutto dipende dalla situazione, perciò prendi tutto come un’avventura dove non esistono due farm iden-tiche.

Parlando del lavoro in farm e

della raccolta della frutta, non può mancare un accenno alla pioggia. Se stai raccogliendo la frutta e inizia a piovere, la prima cosa da fare è smettere di lavorare. La frutta bagnata andrebbe a male molto veloce-mente e inizierebbe a marcire alla velocità della luce. Spesso

le farm pagano i lavoratori con una piece rate, una retribuzione a pezzo solo in questo caso – se piove, non guadagni.

Nonostante sia facile arrabbi-arsi per questo motivo, ciò aiuta a tenere a mente che neanche i padroni della fattoria stanno facendo soldi in quel mo-mento; se non stai raccogliendo la frutta, loro non riusciranno a smistarla nei supermercati. Questo assunto però non vale per tutti i tipi di raccolto, al-cune varietà di frutta e verdura possono essere raccolte anche bagnate, altre invece no.

Tutto ciò dovrebbe esserti chi-arito già al momento in cui ti proponi per un lavoro simile, e se qualche dubbio ti rimane, chiedi e ti sarà detto. Di solito, gli australiani sono più che felici per ogni domanda che ricevono. La stessa filosofia devi attuarla per il tuo ruolo lavorativo. Se hai qualche dub-bio che ti assale, chiedi chiari-menti! Gli australiani preferis-

E Se Piove?

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cono una domanda stupida all’inizio che uno stupido er-rore durante il lavoro. Sono consapevoli che l’Australia sia un paese unico nel suo genere e che non potresti avere da subito familiarità con ciò che ti aspetta: basta chiedere e tutto filerà liscio come l’olio – gli Australiani generalmente sono un popolo molto amichevole e disponibile!

Gli stipendi per la raccolta della frutta possono variare sensibil-mente e molto dipende da cosa andrai a fare. Generalmente, ci sono due modi per essere pagati e possono cambiare da farm a farm e da lavoro a lavoro. Si può essere pagati ad ore. In questo caso si viene pagati in base alle ore effettive di lavoro. È molto raro essere pagati in questo modo per la raccolta della frutta, mentre è più co-mune che accada per lavori dedicati all’imballaggio e allo

smistamento ( riporre la frutta nelle cassette, sistemare le cas-sette sugli scaffali, ecc.). Spesso i lavori che si dedicano esclusivamente alla raccolta vengono pagati a ore quando si è impiegati in lavori sul trattore o sulla mietitrice.

Il secondo modello di paga-mento è chiamato piece rate, il nostro pagamento a cottimo. Questo accade quando la paga è determinata da quanto lavoro si è svolto. Più raccogli, più guadagni in questo caso. Spesso tutti i lavori dedicati alla rac-colta vengono pagati usando questo metodo.

Inizialmente quando si viene pagati a cottimo si potrebbe aver l’impressione di lavorare per poco, ma una volta che si prende la mano e si aumenta la velocità di lavoro, potrai gua-dagnare davvero molto. I lavori dedicati alla raccolta spesso vengono pagati molto bene, perciò prendeteli seria-mente in considerazione.

Quanto si Guadagna?

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Anche la quantità di lavoro per cui si viene pagati varia sensi-bilmente, in base soprattutto a ciò che si raccoglie. Per esempio, quando si raccolgono i piccoli ces-tini di plastica di mirtilli, si viene pagati in genere 50 centesimi a cestino. Raccogliendo invece un cesto grande di arance i mele si pos-sono guadagnare anche A$ 20 a cesto. Questo aspetto viene messo in chiaro nel momento in cui si ottiene il lavoro, ma se ciò non accade, chiedi pure chi-arimenti sulla quota che potrai guadagnare.

Ancora una volta non esiste

una risposta unica e certa a questa domanda dal momento che anche questa risposta varia in base al raccolto. Molti aspetti possono interve-nire nel tentativo di fare una previsione del tempo di lavoro, dalla tua motivazione alle con-

dizioni atmosferiche.

Molto spesso, come già detto, quando piove non si può rac-cogliere la frutta. Ovviamente questo ridurrà il numero di ore per poter lavorare. Anche il vento forte può causare un ar-resto nella raccolta.

Spesso si inizia a lavorare molto presto al mattino, non appena il sole si è alzato. Facendo così, durante le ore molto calde della giornata, sarà possibile fare una lunga pausa, per poi riprendere la raccolta nel pomeriggio, una volta che il sole non è più molto caldo.

Alcune persone scelgono di raccogliere solo la mattina e si prendono il resto della gior-nata libero, ma ovviamente in questo modo non guadagnano tanto denaro, quanto ne gua-dagnerebbero, se lavorassero l’intera giornata. Questo è un altro aspetto che è importante chiarire nel momento in cui si inizia il lavoro. E come al

Quanto si Lavora?

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solito, ricorda, se hai dubbi, chiedi pure.

Innanzitutto, dovresti dare

un’occhiata alle job lists e ve-dere cosa c’è di disponibile. Puoi trovare alcuni annunci cliccando il link sottostante.

Fruit picking jobs in Aus-tralia

In basso troverai poi una de-scrizione dettagliata stato per stato, dove potrai leggere con-sigli sul momento migliore per fare questo genere di lavori, che genere di coltivazioni ci sono in una determinata zona ed al-tre informazioni molto utili. Ogni stato ha un link sul pro-prio sito web dove poter tro-vare informazioni dettagliate, inclusi i dati per contattare di-verse organizzazioni e ostelli che potrebbero dirti quale farm stia cercando lavoratori in un dato momento.Un atro buon modo per tro-

vare lavoro è il sito ufficiale del governo australiano. Lì puoi trovare annunci di lavoro inter-essanti e altre notizie inerenti il working the harvest trail.

I due link di cui ho parlato sono jobsearch.gov.au – find a job e jobsearch.gov.au – additional information.

Lavori stagionali e col-

tivazioni in giro per l’Australia

Si dovrebbe notare che, dato il clima molto ostile, le stagioni tipiche per il raccolto e i diversi tipi di coltivazioni sono diverse nelle varie regioni e a volte si concentrano in un determinato periodo dell’anno. Le inondazioni e la siccità pos-sono poi, avere un impatto devastante sulle coltivazioni e sui raccolti. Dovresti vedere se la zona in cui hai intenzione di andare è soggetta a fenomeni

Come Trovare Lavoro?

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climatici estremi e in quale periodo questi possono verifi-carsi.

Nella quarta parte di questo speciale sul lavoro nelle farm, le informazioni stato per stato sui periodi di raccolta.

Il lavoro stagionale è attivo e

vivo in Australia durante tutto l’anno. Vediamo quali sono le zone e i periodi migliori in cui effettuare la vostra ricerca di lavoro stagionale.

L’Australia è un paese immenso e per questo motivo ogni mese dell’anno è buono per trovare richiesta di lavoro stagionale. Da qualche parte dell’Australia sarà infatti, sempre, periodo di raccolta. Vediamo stato per stato quali sono i periodi mi-gliori.

Le informazioni sono tratte dalla Harvest National Guide.

Se avete intenzione di muovervi per trovare lavoro in questo settore consultatela e trove-rete tutte le informazioni di cui avete bisogno.

Quando e Dove Cercare

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Lavorare nel New South Wales è il sogno di ogni escursionista. C’è lavoro tutto l’anno e si trova praticamente dovunque, con l’unica ec-cezione delle zone nella parte nord-occidentale del Paese, perché qui il clima è un po’ più umido. La gran varietà di coltivazioni prodotte nel New South Wales permette di cambiare velocemente impiego, se non ti trovi bene in una determinata farm o non ti piace raccogliere un determinato tipo di frutta.Detto ciò, perché potrebbe capitare di do-ver lavorare davvero molto per guadagnare qualcosina di sostanzioso. Sebbene il clima nel NSW sia di solito molto favorevole e sopportabile per la maggior parte delle persone, le temperature in alcuni periodi possono essere anche molto elevate. M,a data la grandissima offerta di lavoro, potrebbe essere possibile scegliere di lavorare nei mesi inver-nali, sicuramente più freschi. In quel caso però, ricorda che se piove, non si può raccogliere e se non si raccoglie, non si guadagna.

Mele Feb -AgoAsparagi OttobreAvocado Giu – LugMore Gen – Apr, Set – NovCiliegie Nov – DicAgrumi Tutto l’annoCaffè Nov – DicCotone Apr – GiuVitigni Gen – Set, Nov – DicLychee (frutto cinese) Feb – MarMeloni Gen – Mag, DicNocciole Mag – LugOlive Apr – LugFrutta con osso Gen/Apr, Ott/DecPomodori Feb – Mar Verdura Tutto l’anno

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Le cittadine più importanti del settore si trovano nei pressi di Darwin (settembre – novembre), di Katherine (ottobre – dicembre) e Ti Tree (Maggio – Giugno).Dal momento che gran parte del Northern Territory è costituita da deserti, non c’è molto lavoro, almeno non come nelle altre zone dell’Australia. Tuttavia, ci sono alcune piccole oasi di paradiso nel bel mezzo del territorio secco, e la raccolta di frutta in questa zona vale per i tre mesi di lavoro necessari per estendere il Working Holiday Visa.

Banane Tutto l’annoAgrumi Gen – AprFiori Tutto l’annoVitigni Mag – Giu, Nov – DicMango Set – DicMeloni Mag – NovVerdura Mag – Ott

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Nei pressi di Boonah, vicino Brisbane si raccolgono ortaggi durante tutto il corso dell’anno. Verso nord il periodo si riduce: ad Ayr la rac-colta si effettua da maggio a novembre mentre nei pressi di Cairns i periodi migliori sono da marzo a maggio e da ottobre a dicembre.Proprio come in NSW, per questo genere di lavori il Queensland è il paradiso degli escursionisti. C’è lavoro disponibile tutto l’anno, e si trova in gran parte dello stato. La stagione dei raccolti raggiunge il suo culmine nel periodo compreso tra Novembre e Gennaio ma c’è molto lavoro per tutto il resto dell’anno, specialmente lungo le coste, dal nord al sud. E, se non hai intenzione di raccogliere frutta? Allora ci sono moltissimi lavori negli allevamenti di bestiame delle zone interne.E quale potrebbe essere un posto migliore per guadagnare denaro extra? Il Queensland è la patria della Grande Barriera Corallina, di Fraser Island e molte altre isole. Spostatevi sulla Sunshine Coast o sulla Gold Coast (entrambi a un’ora di auto, rispettivamente, a nord e a sud di Brisbane), che cosa si potrebbe chiedere di meglio?

Mele Feb – GiuAvocado Feb – MagBanane Tutto l’annoAgrumi Mar – AgoCotone Apr – MagVitigni Gen – Feb, Nov -DicMango Gen – Feb, Nov –DicMeloni Gen – Giu, Set – DicPere Feb – AprFragole Giu – NovFrutta con l’osso Nov – DicCanne da zucchero Giu – DicPomodori Tutto l’anno Verdura Tutto l’anno

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La zona agricola si concentra per lo più nei dintorni di Adelaide. Il periodo più favorevole è quello da giugno a novembre mentre la ven-demmia si ha, solitamente, tra febbraio e luglio.Sebbene l’Australia del sud sia lo stato più secco e caldo, c’è comunque molto lavoro! Il fiume Murray entra nello stato da oriente, e sulle sue sponde sono nate diverse famr ideali per il lavoro degli escursion-isti. Come NT, anche qui il lavoro di raccolta vale per richiedere l’estensione del visto. La ragione dei raccolti si concentra tra Novem-bre e Marzo.

Mele Gen – Mag, Nov – DicCiliegie Gen, Nov – DicAgrumi Giu – NovVitigni Feb – Ago, Ott – NovPere Gen – MagFrutta con l’osso Gen – Feb, Nov – DicVerdura Gen -Giu

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In Tasmania sono due le regioni più adatte, quella intorno a Hobart e la costa settentrionale. In entrambe il periodo migliore è quello che va da gennaio a giugno.Come nei NT e in SA, il lavoro nelle farm di questo stato valgono per richiedere l’estensione del visto. La stagione della raccolta è compresa tra Gennaio e Maggio. Il lavoro è più calmo nel periodo tra Giugno e Novembre, anche se con un po’ di fortuna qualcosina si riesce sempre a trovare.

Mele Gen , Mar – Mag, DicMore Gen – AprCiliegie Gen – Feb, DicVitigni Apr, Lg – AgoBacche Mar – Apr, Set – NovFrutta con l’osso Gen, DicVerdura Gen – Giu

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Cercare soprattutto nella zona costiera settentrionale. Da febbraio ad agosto e da novembre a marzo avrete le migliori possibilità di cercare un impiego.Il lavoro a Victoria può essere trovato molto facilmente in vari mesi, se non durante tutto l’anno. Il picco della stagione si ha durante i mesi estivi, e nel periodo compreso tra novembre e aprile c’è davvero un mucchio di lavoro.Il lavoro non è concentrato in un’unica zona di Victoria, per esempio Mildura e altre aree del fiume Murray sono una vera miniera d’oro per i raccoglitori di frutta. Un’altra destinazione molto conosciuta per questo genere di lavoro è la parte sud-orientale di Victoria intorno al Lakes Entrance.

Mele Gen – MagMore Gen, Nov – DicCiliegie Gen, Nov – DicAgrumi Giu – Ago, Ott – DicUva Gen – Apr, Giu – AgoLuppoli Mar – AprPere Gen –MagFragole Gen – Apr, Nov – DicFrutta con osso Gen – Apr, Giu – Ago, DicPomodori Gen – Mar

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Le fattorie nei pressi di Carnavon offrono interessanti opportunità da Maggio a Dicembre. Nella zona del Margaret River il periodo di ven-demmia va da Febbraio ad Aprile: cercare lavoro in questo periodo in questa zona non dovrebbe essere impossibile.Molti dei lavori nel Western Australia sono concentrati nelle zone cir-costanti la capitale, Perth; sebbene, ci siano diverse possibilità di lavoro in altre zone dello Stato. Parlando in generale puoi trovare lavoro tutto l’anno, e il culmine della stagione è nei mesi di giugno, luglio e agosto, quando di lavoro ce n’è davvero una marea.La zona del fiume Marga-ret è ricca di numerosi vitigni che producono vino australiano di qual-ità, ed è un posto molto bello dove lavorare, con i suoi paesaggi moz-zafiato. Tuttavia, se sei interessato a lavorare nella cintura del grano (a sud e ad est di Perth) c’è molto lavoro da fare.

Mele Mar-Apr Agrumi Mar – AprVitigni Feb – Apr, Giu – Ago, Ott- DicMango Gen – Feb, Ott – NovMeloni Gen – Mar, Mag – SetPere Mar – AprFrutta con l’osso Gen – Mar, DicFragole Gen . Feb, Nov – DicPomodori Mag – DicPiantagioni Mar – LugVerdura Mag – Dic

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FAREVOLONTARIATO

Potrebbe sembrare un contro-senso ma in Australia esistono molte possibilità di lavorare con il volontariato e le associ-azioni no profit. Cerchiamo di capire meglio cosa significa e a chi bisogna rivolgersi.

Arrivando in un paese stra-niero potrebbe essere inizial-mente difficile trovare un buon lavoro retribuito nel vostro set-tore. Ecco perché molti giovani si rivolgono alle associazioni no profit o di volontariato cer-cando un posto di lavoro in cui aumentare le proprie com-petenze ed esperienze. Oltre a ciò sarà anche un modo per entrare in pieno contatto con la vita culturale quotidiana austra-liana.

Le associazioni no profit sono tutte quelle associazioni di persone che lavorano per provvedere ad un pubblico ser-vizio senza fini di lucro. Esse possono essere governative (finanziate e supportate con fondi pubblici) o non governa-tive (con l’intervento di investi-tori privati).

Molti non sanno che all’interno di queste associazioni ci sono alcune possibilità di car-riera in diversi settori, da quelli dell’amministrazione, alla finanza fino ad arrivare all’insegnamento e alla ricerca. Negli ultimi anni è cresciuto di molto il numero di giovani in-teressati ai programmi di tiro-cinio e apprendistato all’interno di queste strutture.

Il Mondo del No Profit

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Avrete la possibilità di crescere e apprendere aderendo e parte-cipando ad una causa il cui va-lore morale è inestimabile.

Non dimenticate inoltre che il bagaglio di conoscenze e con-tatti che porterete con voi, dopo questa esperienza, potrà esservi utile per rendere il vostro CV decisamente più in-teressante.

Per trovare un lavoro in questo ambito dovrete essere pazienti e dimostrarvi interessati all’associazione e al lavoro che essa svolge.

Informatevi sui lavori e i pro-getti che vengono portati avanti e imparate a conoscere nei dettagli le componenti della struttura. Non sempre i posti vacanti vengono spon-sorizzati: partecipate alle attiv-ità dell’associazione, stringete contatti con gli altri membri e dimostrate il vostro interesse per i progetti rendendovi dis-ponibili a partecipare.

govolunteer.com.au : qui potrete trovare molte in-formazioni sul mondo del volo-ntariato e cercare l’opportunità di lavoro più giusta per voi

volunteer.com.au : la pagina del grande sito di annunci Seek dedicata al volontariato e al set-tore del no profit

www.wwoof.com.au : il sito dedicato al woofing in Australia, il Willing Workers on Organic Farms, lavoro di volontariato presso le aziende agricole.

Risorse Utili

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FAREWWOOFING

Vorresti andare alla scoperta di luoghi esotici e insoliti, ma ti frena l’idea dei costi esorbitanti che dovresti affrontare? Sei stanco del solito modo di fare vacanza e vorresti cambiare completamente l’esperienza di viaggio? Forse questo articolo è quello che fa per te.

Cos’è il Woofing

Visitare posti nuovi a stretto contatto con la natura, im-parando e autofinanziandosi oggi è possibile! Tutto questo è racchiuso in una sola parola: Woofing. Woofing è l’acronimo inglese di World Wide Oppor-tunities on Organic Farms, e l’Australia è uno dei posti ideali per praticarlo.

Questo nuovo concetto di va-canza trova le sue origini nel

cuore dell’Europa, ma è stato esportato con successo in paesi come quello australiano.

Il sistema del woofing è nato all’inizio degli anni settanta in Germania e aveva come obiet-tivo principale l’avvicinamento di lavoratori volontari al mondo dell’agricoltura biologica.

Oggi invece, si è trasformata in una pratica molto comune tra i giovani, che sono alla ricerca di un’esperienza nuova e consiste in uno scambio molto semplice: 4 o 6 ore di lavoro in cambio di vitto e alloggio in una fattoria, in modo da avere abbastanza tempo da dedicare anche alla scoperta dei dintorni.

Inoltre il woofing in determi-nati casi può essere utilizzato per ottenere gli 88 giorni utili

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alla richiesta del secondo work-ing holiday visa, vi consiglio la lettura dell’articolo WWOOF per un Secondo Working Holi-day Visa

In questo modo si possono vis-itare luoghi che lasceranno in voi ricordi indelebili grazie alla natura mozzafiato nella quale sarete immersi.

Siccome con il woofing si parla di lavoro volontario, non c’è alcuna retribuzione e anzi per servizi extra, a volte, è rich-iesto un contributo. Coltivare la terra ed apprezzarne i suoi frutti, scoprendone i segreti, è la ricompensa che rende quest’esperienza davvero unica. Non sono richieste com-petenze particolari: tutto può essere imparato.

Una pratica diffusa

Ormai il woofing, come ho già anticipato, è diffuso cap-illarmente in tutto il mondo, divenendo una pratica diffusa

in ogni angolo del pianeta e al tempo stesso ricca di espe-rienze locali uniche. In Africa per esempio, con il woofing si può imparare a realizzare costruzioni utili per la soci-età, come le case di fango o i sistemi di irrigazione.

Siccome questo modo alterna-tivo di andare alla scoperta del mondo si sta diffondendo a macchia d’olio, rendendo pos-sibile visitare zone del globo altrimenti difficili da vedere, è consigliabile contattare le farm con un po’ di anticipo.

Solitamente per l’esperienza in farm è consigliabile cercare lavoro in gruppi non superiori a tre persone, ma se, siete ab-bastanza temerari da voler in-traprendere questa esperienza con la famiglia, e avete bambini piccoli con voi, alcune farm hanno delle strutture per ospi-tarli, ma in questo caso mettete in conto più tempo per trovare la farm che fa per voi.

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Ci sono diverse norme che regolano il WWOOFing e l’utilizzo di tale esperienza per il rinnovo del visto Working Holiday. È facile che alcune regole cambino repentina-mente, pertanto è consigliabile tenersi sempre sempre aggior-nati. Ma, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul WWOOF-ing e sulla possibilità di usare questa esperienza per ottenere il rinnovo del visto.

In Australia, l’Australian De-partment of Immigration and Citizenship, permette di prati-care il WWOOFing a coloro che sono in possesso di vari tipo di visto: Student Visa, Vis-itor (formalmente il visto turis-tico) e il Working Holiday Visa

Le caratteristiche dell’impiego riconosciuto

I WWOOFers con un Working Holiday Visa possono essere idonei per l’ottenimento del Second Working Holiday Visa, se trascorrono un totale di 88

giorni facendo WWOOFing o lavorando a tempo pieno nelle aree con il codice postale ri-conosciuto, e svolgendo un in-carico elencato nella lista con-tenente gli Specified Work.

È importante che l’incarico venga svolto a tempo pieno, ma può essere svolto in varie farm, sotto diversi padroni quindi. È inoltre permesso ai fini del rinnovo del visto svolgere una combinazione tra lavoro retri-buito e volontario.

L’importante è che l’azienda ag-ricola che vi ospita vi permetta di svolgere il tipo di lavoro ri-conosciuto per il rinnovoIl lavori riconosciuti (speci-fied works) e i codici di zona (postcodes) potrebbero cam-biare, perciò è buona norma controllare regolarmente per assicurarsi che il lavoro scelto o che si stia svolgendo sia del tipo corretto e la proprietà in cui lavorate si trovi in una zona con codice riconosciuto.I padroni non devono neces-

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sariamente essere Primary Pro-ducers (PP), avere un ABN (l’Australian Business Number, una sorta di partita IVA) o es-sere soggetti commerciali.

L’importante è che l’azienda ag-ricola che vi ospita vi permetta di svolgere il tipo di lavoro ri-conosciuto per il rinnovo.

Qui troverete la lista dei Speci-fied Work, dove noterete che la maggior parte degli impieghi sia di natura commerciale, per-ciò potrebbe essere un po’ dif-ficile trovare abbastanza lavoro a tempo pieno per WOOFers che corrispondano ai criteri della lista in una proprietà non dedita al commercio. Attenti a stampare questo modulo e farlo firmare al vostro WWOOF Host, ovvero la persona dove andate a fare woofing.

I controlli

L’Australian Department of Immigration and Citizenship (DIAC) vaglia minuziosamente

le candidature e il lavoro specif-ico compiuto.

Durante le ricerche spesso contattano i datori di lavoro e incrociano le informazioni in-viate, per avere la sicurezza che le informazioni contenute nella richiesta di candidatura siano corrette.

Alcuni padroni danno ai pro-pri WWOOFers una lettera su carta intestata da allegare alla candidatura, mettendo in evi-denza le date in cui si è svolto il lavoro, il numero di giorni in cui si è lavorato e il tipo di im-piego che è stato portato avanti (ricordate, è importante che appartenga alla lista dei lavori riconosciuti).

Questo rende il lavoro del DIAC molto più semplice e veloce, e dà un’ulteriore prova della veridicità delle dichiaraz-ioni fornite nel modulo di rich-iesta del rinnovo del visto.

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Il monte ore necessario

L’Australian Department of Immigration and Citizenship (DIAC) ha stabilito che i giorni di lavoro svolto debbano cor-rispondere agli standard del particolare settore industriale cui appartiene il lavoro.

Per esempio in alcuni settori i lavoratori lavorano per 2 setti-mane, quindi hanno le restanti due settimane di riposo ogni mese. In questo caso 2 setti-mane di lavoro saranno equiv-alenti a 4 settimane nel loro modulo.

Se un WWOOFer si ferma in una farm per un mese, non pos-sono essere richiesti 7 giorni di lavoro a settimana, devono avere dei giorni liberi, dal mo-mento che è sottinteso che le persone che vivono nella farm e gli individui che ci lavorano, hanno necessariamente dei giorni liberi. I WOOFers che lavorano per più di una setti-mana possono contare 7 giorni

per ogni settimana, anche se hanno il weekend di riposo, 3 mesi sono contati come 88 giorni includendo i weekend e anche la settimana libera com-pleta come nel primo esempio fatto.

Si noti che i tre mesi di cui si parla sono tre mesi del calen-dario o 88 giorni. Il tempo di lavoro effettivo preso dalla data di inizio alla data di fine. Per esempio, se una persona lavora per un datore per due settimane, i weekend non ver-ranno depennati (si conteranno 14 giorni).

Quante ore si lavora

In genere le ore normali di lavoro per attività di WWOOF-ing sono 4-6 ore, 7 giorni a set-timana, con un massimo di 42 ore in 7 giorni. Ciò è sempre stato flessibile, concordato tra i WWOOFers e i padroni, per far sì che i WOOFers avessero dei giorni liberi.

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Al di là della richiesta del Sec-ondo Working Holiday Visa comunque, l’Australian De-partment of Immigration and Citizenship (DIAC) rich-iede che le ore combacino con le normali linee guida del WWOOFing, assicurandosi che i WWOOFers abbiano due giorni liberi in ogni periodo di 7 giorni, e che la farm ospi-tante fornisca loro vitto e al-loggio per la durata della loro permanenza.

Nel caso in cui si intenda uti-lizzare l’attività di WWOOF-ing per richiedere il Secondo Working Holiday Visa bisogna però, tenere a mente che:

È responsabilità del richie-dente del visto (Il WOOFer) assicurarsi che stia svolgendo un lavoro riconosciuto come Specified Work nella zona con il giusto codice postale per il corretto numero di ore quo-tidiane.

Dal testo ufficiale

Il DIAC ha specificato la lung-hezza del giorno e della setti-mana per la richiesta del Sec-ondo Working Holiday Visa come vedremo negli estratti che seguono – tradotti dal testo uffficiale:

“Ogni periodo di lavoro ricon-osciuto svolto con datori di lavoro registrati come enti ospi-tanti WWOOF dev’essere con-forme alla settimana di lavoro australiana (35-40 ore, consis-tenti in 7 – 8 ore di lavoro ef-fettuato quotidianamente) se un soggetto desidera contare l’esperienza in virtù del ricon-oscimento del secondo Work-ing Holiday Visa. “

Il WWOOF dev’essere con-forme alla settimana di lavoro australiana se si desidera il ri-conoscimento del secondo WHV.“L’unico caso in cui potrebbe essere considerato accettabile un giorno lavorativo compren-

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dente meno di 7-8 ore di attività è quando un singolo datore di lavoro sia capace di dimostrare che c’è una chiara riduzione del normale giorno di lavoro in quel determinato settore in-dustriale.”

“Se sorgono dubbi su un par-ticolare settore industriale nel quale è impiegato il WOOFer richiedente il rinnovo del visto, si farà fidamento sul tipo di lavoro svolto. Per esempio, se un soggetto svolge un lavoro di 10 giorni di raccolta e imbal-laggio delle banane, il Diparti-mento stabilirà il valore reale di questi dieci giorni in base alle norme generali ed effettive che regolano il settore industriale dei coltivatori di banane.”

Prima di concludere

Attenzione, ricordate che Il DIAC avvisa che i WWOOF-ers che intendono rinnovare il visto devono lavorare per il monte di ore specificato prima (35 – 40 ore). Una settimana è

contata come 7 giorni.

Dal momento che uno dei punti chiave del WWOOFING è la flessibilità, in tutti i casi è buona norma stabilire l‘orario con il proprio datore di lavoro nel momento in cui si strin-gono gli accordi di impiego.

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PRIMOCONTATTO

Alcuni recenti studiosi sul mercato del lavoro nascosto (hidden job market) hanno dimostrato che l’approccio di-retto verso il datore del lavoro può dare frutti incoraggianti ma deve rispettare alcune pre-cise caratteristiche. Vediamo quali.

Oltre ai metodi di ricerca di lavoro tradizionali esiste anche una altra modalità che solita-mente prende il nome di hid-den job market (mercato del lavoro nascosto). Questa branca del mondo del lavoro ha dimostrato che contattare direttamente i datori di lavoro può aprire nuove opportunità soprattutto perché facilita la creazione di contatti.

Avere un network di contatti sviluppato, infatti, è uno dei prerequisiti principali per rius-cire a trovare un nuovo posto di lavoro. Questo avviene, a maggior ra-gione, quando si emigra in un paese straniero e si deve ri-cominciare tutto da zero. E’ importante quindi cominciare già dall’Italia a cercare di crearsi una rete di contatti australiani che vi potranno essere utili una volta messo piede nel paese.

Come contattare un datore di lavoro

Quando contattate un ipotetico datore di lavoro non chiedete direttamente, e mai al primo in-contro, di eventuali possibilità lavorative. Fate domande gen-erali sull’azienda e dimostrate

Intraprendenza

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il vostro interesse. I datori di lavoro australiani apprezzano un approccio proattivo del lavoratore durante il processo di ricerca.Non è pratica inusuale contat-tare direttamente gli uffici del personale delle aziende per chiedere di eventuali posti va-canti e offrirsi di mandare il proprio CV. Ma farlo senza buoni presup-posti vi porterà inevitabilmente al fallimento. La cosa ottimale è avere già un buon motivo per contattare direttamente l’azienda e, ancora di più, es-sere introdotti da un contatto comune. Ricordate sempre di indicare dove (o da chi) avete ottenuto quel contatto e le motivazioni che spingono le vostre azioni.

Studiate il settore e pianifi-cate

L’approccio all’azienda deve essere ben pianificato. Per

prima cosa dovrete conoscere l’azienda nel dettaglio ma an-che il mercato specifico di quel settore.

Questo richiede uno studio ap-profondito da fare prima del contatto vero e proprio. Oggi internet è in grado di fornire ogni tipo di informazione ma dedicate attenzione e tempo a questa attività.

Dopo aver raccolto tutte le in-formazioni necessarie pianifi-cate l’approccio da mettere in pratica. Preparatevi una lista di potenziali datori di lavoro con i rispettivi contatti e una formula standard che poi modificherete di volta in volta nella quale par-lerete di voi e dei vostri obiet-tivi. Solitamente il primo approccio avviene per telefono (o tramite mail): siate chiari e coincisi. Dovrete riuscire ad interessare il vostro interlocutore in modo che abbia voglia di concedervi un incontro faccia a faccia. Ri-cordate anche di tenere trac-

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cia dei risultati di ogni vostra iniziativa. Se i datori di lavoro sono tanti potreste rischiare di confondervi. Tenete un diario aggiornato di ogni eventuale evoluzione per ogni datore di lavoro.

L’obiettivo successivo è quello di pianificare un incontro dal vivo. Questo dipende dal vostro spirito d’iniziativa ma anche dalla volontà del reclutatore. Qualora riusciste ad ottenerlo sappiate che probabilmente sarà la vostra unica occasione per fare una bella impressione: è importante il ricordo che las-ciate della vostra personalità sia positivo perché potrebbe tornarvi utile anche in un sec-ondo momento. All’incontro fate seguire sempre una mail di ringraziamento dove rinnov-erete la vostra dedizione al pro-getto e la vostra ammirazione per l’azienda. Sarà un ulteriore modo di lasciare un ricordo positivo della vostra persona.

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EMAILEFFICACE

Tutti i giovani della nostra generazione si sono trovati, o si troveranno, almeno una volta nella vita a dover inviare un curriculum vitae via email.

Allegare il documento però non è sufficiente, anche se si posseggono i requisiti richiesti dalla proposta di lavoro, per garantirsi l’attenzione del reclu-tatore o dell’esperto di risorse umane che si occuperà di sce-gliere i più idonei a sostenere i colloqui selettivi. I profes-sionisti addetti alle assunzioni non mancano di fornire alcuni piccoli suggerimenti indispens-abili, e a quanto pare disattesi da molti candidati, affinché la nostra email venga perlomeno aperta e presa in considera-zione. Eccoli brevemente qui di seguito.

Scegliere un indirizzo ap-propriato

La prima impressione conta eccome. Inviare il proprio cv ad un potenziale datore di lavoro da indirizzi come [email protected] o [email protected] non è una buona idea. Denota scarsa professionalità e poca capacità di comprendere la specificità del contesto col quale ci si va a rapportare.

Meglio qualcosa di più sobrio: il proprio nome e cognome possono bastare. Attenzione: se non siamo certi di control-lare abitualmente l’indirizzo “serio” reindirizziamone le email su una casella che siamo

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certi di visitare quotidiana-mente. L’ultima cosa che vor-remmo scoprire mentre cerchi-amo lavoro è di aver perduto un’occasione perché non ab-biamo controllato la posta.

Salvate il curriculum con nome

Chi si occupa di selezionare i candidati per una posizione ap-erta riceve decine di curricula al giorno e il numero di risposte totali a un’offerta di lavoro rag-giunge senza troppa difficoltà qualche centinaio di unità. Per-ciò, se per noi è comodo sal-vare sul desktop di casa il nos-tro cv con la semplice dicitura “curriculum”, provate a im-maginare in che mare di disper-azione si potrebbe trovare un reclutatore se tutti i candidati inviassero un documento con il medesimo nome.

È evidente che chi non ha la

cura di mettere in risalto fin dalla denominazione l’appartenenza del proprio cv, verrà automati-camente scartato, risparmiando così un’enorme e superflua perdita di tempo al selezion-atore che dovrebbe altrimenti rinominare ogni singolo docu-mento. Salvate sempre il cur-riculum con il vostro nome.

Scrivete nell’oggetto dell’email

Assicuratevi che al selezion-atore sia sempre chiara la po-sizione per cui vi candidate: scrivetela nell’oggetto della mail insieme al numero di rifer-imento qualora fosse presente nell’annuncio al quale rispon-dete. Così darete modo a chi valuta i curricula di reperire rapida-mente la vostra email soltanto inserendo nel motore di ricerca la parola chiave che identifica la proposta a cui siete interessati.

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Se non lo fate il rischio è che la vostra risposta non venga presa in considerazione se non quando le selezioni per cui vi siete candidati saranno finite. Tenete inoltre presente che generalmente chi si occupa di selezione del personale valuta contemporaneamente i candi-dati per più ruoli e ha perciò bisogno di accorparli in gruppi omogenei con rapidità.

Non lasciate in bianco la vostra email

Alcune disattenzioni possiamo permettercele con i parenti o con gli amici più stretti ma inviare la nostra candidatura a un lavoro con un email in bi-anco corredata solo di cv ed eventualmente di lettera di pre-sentazione è un’imperdonabile mancanza di gentilezza che non passa certo inosservata tra i reclutatori.

Bastano poche righe nelle quali

spiegare che stiamo inviando la nostra candidatura per la po-sizione in oggetto allegando il cv e una lettera di presentazi-one.

Chi seleziona il personale è spesso anagraficamente molto più vicino ai nostri genitori che a noi, anche per questa ra-gione, oltre alle competenze professionali, nei candidati valuta caratteristiche come l’educazione e la gentilezza.

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RETEDICONTATTI

Quando si è alla ricerca di un lavoro è di importanza fon-damentale avere più contatti possibili nel proprio settore. E’ grazie ad essi, infatti, che potrete avere notizia di nuove opportunità e espandere ulteri-ormente la vostra rete di cono-scenze.

Non è inusuale trovare un lavoro tramite i propri contatti. Per contatti si intendono tutte le vostre conoscenze nella loro interezza: dalla famiglia, agli amici, ai conoscenti di associ-azioni o gruppi sportivi.

Se vi state muovendo per cer-care lavoro in un determinato settore fatevi una lista di per-sone, gruppi, associazioni che si muovono all’interno del vostro stesso settore di riferi-mento.

Oggi un grande aiuto è fornito anche dai social network. Uno strumento come Linkedin, se utilizzato nella maniera cor-retta, vi permetterà di entrare a far parte di gruppi di discus-sione condivisi da utenti con il vostro stesso interesse. Questo avrà non solo influenza sulla vostra reputazione tra gli ad-detti ai lavori ma vi fornirà molte possibilità.

Quando ci si muove verso un paese straniero, come l’Australia, è necessario prepararsi adeguatamente già prima di partire. Arriv-are lì con una serie di contatti a cui rivolgersi in caso di bisogno vi aiuterà nei momenti difficili. Questo non vale solo in ambito lavorativo, ovviamente: avere persone a cui rivolgersi si ren-derà utile ben più di quanto ora

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possiate immaginare.

In Australia i network di con-tatti, in ambito lavorativo e non, e le associazioni sono partico-larmente diffusi e apprezzate. I vostri contatti potrebbero ben presto aiutarvi ad entrare in gruppi più estesi in cui potrete più facilmente venire a cono-scenza di nuove possibilità di carriera e crescita personale.

Fare una ricerca da soli è as-solutamente complicato. Farla, avvalendovi della vostra lista di contatti, espanderà esponen-zialmente la vostra capacità di ricerca e di diffusione sul ter-ritorio aumentando le vostre possibilità di successo.

Proprio per questo motivo è di importanza vitale impegnarsi giornalmente e rendersi attivi all’interno del vostro settore di competenza ed interesse.

Rendervi presenti e visi-bili, diventare conosciuti nell’ambiente potrebbe fare in

modo che non siate voi a dover cercare un lavoro ma il lavoro a finire direttamente nelle vostre mani.

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AGENZIEDILAVORO

Un altro modo per cercare lavoro in Australia è quello di rivolgersi ad un’agenzia. Esis-tono infatti, sul territorio, tan-tissimi uffici di agenzie che si occuperanno di aiutarvi a tro-vare lavoro nel vostro settore di riferimento.

Anche per quello che riguarda le agenzie di lavoro negli ultimi anni c’è stato un grande boom degli annunci online quindi potrete facilmente visualizzare le offerte disponibili collegan-dovi ai loro siti web. Questo però non deve farvi dimenti-care che l’agenzia è formata da addetti in carne ed ossa a cui potrete rivolgervi in qualsiasi momento.

Non esitate a contattare l’agenzia telefonicamente o con una visita presso uno dei loro uffici: è proprio in questo

senso che esse offrono un ser-vizio aggiuntivo rispetto ad un qualsiasi sito di offerte di lavoro online. Farvi conoscere personalmente aumenterà le vostre possibilità di ricevere proposte per posizioni vacanti.

Non dimenticate anche un al-tro vantaggio: in queste agen-zie lavora, ogni giorno, per-sonale decisamente esperto e competente sulle tematiche dedicate al mondo del lavoro. Dopo il primo colloquio essi sapranno consigliarvi su even-tuali competenze da integrare, aggiornare ed implementare per rendere il vostro profilo più appetibile alle aziende.

L’agenzia più importante e dif-fusa in tutto il mondo, anche in Italia, è Adecco (www.adecco.com.au). Potrete cercare le of-ferte di lavoro per il vostro set-

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tore oppure cercare l’ufficio sul territorio più vicino a voi.

Altre due agenzie decisamente importanti sono la Chandler Macleod (www.chandlerma-cleod.com) e Clarious Group (www.clarius.com.au). Qui ol-tre all’offerte di lavoro dedicate del tempo a leggere i consigli sulla composizione del CV e sul colloquio di lavoro vero e proprio.

La Drake International è anch’essa operativa anche in territorio australiano (http://au.drakeintl.com/). Cercate uno degli uffici diffusi sul ter-ritorio o leggete gli annunci online avvalendovi degli ottimi consigli che troverete negli ar-ticoli aggiornati quotidiana-mente.

Altre agenzie a cui potete rivol-gervi sono:

Kelly Service (www.kellyser-vices.com.au)

Manpower (www.manpower.com.au)

Randstad (www.randstad.com.au)

Ricordatevi che ognuna di queste agenzie, oltre al sito uf-ficiale, possiede almeno una pagina sui principali social net-work (Facebook, Twitter, etc) e su Linkedin.

Seguitele per essere sempre ag-giornati in tempo reale sulle nuove opportunità.

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CERCARELAVOROONLINE

Cercare lavoro è un passag-gio importante e difficile della vita di ogni persona. Uno dei metodi più utilizzati è quello della ricerca di lavoro online dal momento che sono molte le aziende che utilizzano il ca-nale web. Vediamo quali sono i pro e i contro di questo tipo di ricerca.

In Australia, come in quasi tutti i paesi del mondo, la ricerca di personale online, tramite i più importanti siti web del settore ha avuto, negli ultimi anni un impulso notevole. I motivi di questa crescita esponenziale sono molti. Cerchiamo di ca-pire i più importanti:

il maggior numero di utenti che è possibile raggiungere rispetto ai metodi tradizionali, il mag-gior numero di CV ricevuti e

i costi contenuti, la velocità e il maggior controllo sul processo di selezione che può essere costantemente monitorato.

Questi sono in buona sostanza i motivi per cui un’azienda de-cide di pubblicare il proprio annuncio online di ricerca del personale. E per i lavoratori? Quali sono i vantaggi per chi è alla ricerca di lavoro? Cerchi-amo di analizzare in maniera schematica ma completa i pro e i contro di questa utilizzatis-sima tipologia di ricerca di per-sonale.

Pro

Quantità: sicuramente gli an-nunci di lavoro online permet-tono un accesso ad un numero

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molto elevato di annunci di lavoro, di gran lunga maggiore rispetto ad altri tipi di ricercacompletezza: spesso gli annunci sono estremamente completi in merito alla posizione ricer-cate, alle competenze richieste e le attività che si andranno a compiere in azienda.

Questo permette di avere una visuale piuttosto completa in merito al tipo di lavoro da svol-gere

Distanza: forse il maggiore vantaggio per chi cerca lavoro in un paese straniero perché potete iniziare la vostra ricerca direttamente dall’Italia prima di partire.

Gli annunci online vi danno inoltre la possibilità di analiz-zare e imparare a conoscere il mercato del lavoro australiano ancora prima di arrivare. Sfrut-tate questa opportunità.

Contro

Qualità: chiunque può pubbli-care un annuncio su internet. Prima di rispondere ad un an-nuncio online fate sempre una breve ricerca sull’azienda e sulla posizione richiesta. Vi tornerà utile anche in fase di colloquio

Aree rurali: sono soprattutto queste le aree a restare parzi-almente lontane dal mondo di internet. Se siete interessati a queste zone integrate la ricerca online con i metodi di ricerca più tradizionali come i centri regionali per l’impiego sparsi nel territorio

Analisi automatica dei CV: spesso i grandi motori di ri-cerca di lavoro si avvalgono di sistemi automatici di analisi dei CV da inserire nel database che poi visualizzerà l’addetto alle risorse umane dell’azienda. Il

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rischio? Che il vostro CV non arrivi mai nelle mani del perso-nale competente.

Gli annunci online

Gli annunci di lavoro vengono compilati e pubblicati online con una precisa struttura e uno schema ben definito. Con-oscerlo al meglio vi darà la possibilità di aumentare espo-nenzialmente le possibilità di essere scelti.

La struttura di un annun-cio di lavoro

Per prima cosa bisogna sapere che la compilazione di un an-nuncio per il web da parte dell’azienda non è mai casuale. Dietro c’è sempre un prec-edente (e duro) lavoro volto a fornire un annuncio dettagliato e completo che porti ad una risposta, in termini di CV, il più

possibile rispondente al ruolo e alla qualifica ricercata.

Vediamo nel dettaglio come si compone, di consueto, un an-nuncio di ricerca di personale online. Normalmente è pre-sente una breve descrizione del ruolo in cui vengono riportate le principali mansioni e le qual-ità che l’azienda si aspetta da chi si candida per ricoprirlo. A volte esiste un vero e proprio documento che prende il nome di “position description” in cui la descrizione delle attività, delle competenze e delle carat-teristiche ricercate necessarie vengono esplicate in maniera analitica.

Fondamentali sono i punti conosciuti come “selection cri-teria” ovvero i criteri di selezi-one. Ogni ricerca ha dei propri criteri specifici di selezione ed è fondamentale che i candidati li conoscano nella loro interezza. Questi punti non sono altro che le caratteristiche che l’azienda interessata ricerca nel candi-

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dato che deciderà di assumere per un determinato ruolo. Es-istono delle forme prestabilite che introducono questi criteri che corrispondono al nostro “Le caratteristiche ricercate sono..” o “Il candidato ideali possiede”.

Modificare il vostro cur-riculum per ogni annuncio

E’ proprio in base a questi criteri che dovrete comporre, ogni volta, il vostro CV in modo che esso sia il più rispon-dente possibile agli skills ricer-cati dall’azienda. Questo, nella ricerca di lavoro online, è an-cora più importante. Negli ul-timi anni, infatti, le aziende hanno cominciato ad usare dei software di gestione dei CV che li analizzano prima che essi ar-rivino nelle mani del personale delle risorse umane. Compilare male il vostro CV potrebbe fare in modo che i vostri dati non riescano ad arrivare nelle mani dei reclutatori. A tal proposito leggete anche l’annuncio su

come preparare un Curriculum Vitae per il mercato del lavoro australiano.

Il consiglio, quindi, è di dedi-care tempo e attenzione alla compilazione della parte del CV dedicata alle vostre compe-tenze. Per ogni competenza o skill indicate sempre il livello di conoscenza, gli anni di esper-ienza, e fornite almeno una ref-erenza che possa testimoniare il vostro operato e la qualità del vostro lavoro.

Selezionate, all’interno delle vostre conoscenze ed espe-rienze, solo quelle attinenti al lavoro per il quale vi state candidando: questo renderà più snello il vostro CV dando subito l’idea, all’addetto che es-aminerà il vostro CV, che siete proprio voi la persona che sta cercando.

I migliori siti australiani di ricerca di lavoro online

Non si può negare come negli

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ultimi anni la ricerca di lavoro si sia spostata decisamente verso il web portando grande successo ai siti di annunci di lavoro online. Vediamo quali sono i più famosi e come fun-zionano.

Internet è uno strumento utilis-simo nella ricerca di lavoro on-line ma bisogna saperlo usare nella maniera corretta altri-menti si rischiano di commet-tere gravi errori. Molti datori di lavoro australiani utilizzano i siti web per pubblicare i pro-pri annunci di lavoro. Vediamo quali sono i siti più usati e quali sono le loro caratteristiche.

Seek - www.seek.com.au

Al momento Seek è probabil-mente il miglior sito di ricerca di lavoro online per quanto ri-guarda l’Australia. Aggiornato quotidianamente con migliaia di annunci di lavoro offre la possibilità di effettuare una ri-cerca estremamente dettagliata in base al tipo di lavoro, al set-

tore, alla zona e al compenso. Oltre che numerosi e interes-santi consigli sulla vostra ri-cerca offre anche due pagine indipendenti dedicate alle attiv-ità in vendita (per gli imprendi-tori) e al volontariato.

CareerOne - www.careerone.com.au

Uno dei siti australiani con il maggior numero di annunci di lavoro. Collegato al colosso mondiale Monster è diventato uno dei punti di riferimenti per il mer-cato del lavoro australiano. Ri-prende anche gli annunci dei principali quotidiani australiani e contiene numerosi consigli che vi possono essere utili nella vostra ricerca di lavoro.

Potere compilare e rendere vis-ibile il vostro CV per essere di-rettamente contattati dai datori di lavoro. Il sitto è disponibile anche come applicazione per iPhone e dispositivi mobili An-droid.

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MyCareer - www.mycareer.com.au

Motore di ricerca di annunci di lavoro famoso in tutto il mondo viene utilizzato dalle più importanti aziende di tutti i settori. Ogni iscritto ha a disposizione un ampio spazio dove inserire i propri CV personalizzati e monitorare le proprie ricerche, le risposte agli annunci e ag-giornare e completare le prop-rie competenze ed esperienze.

CarreerJet - www.careerjet.com.au

Questo sito è un aggregatore di annunci di lavoro provenienti da quasi 100000 siti internet in tutto il mondo.

Gli utenti possono effettuare ricerche, in base a keywords specifiche, registrare curricu-lum e creare alert di avviso ogni qual volta viene pubblicata una nuova offerta in un determi-nato settore.

Esistono poi dei siti dedicati a settori specifici come:

Hippo – www.hippo.com.au – questo sito potrebbe rivelarsi utile per chi cerca un lavoro temporaneo o particolarmente flessibile

Gurus -http://jobswiregurus.com.au/ – dedicato al settore dell’IT e della tecnologia

Webjobz – www.engineering-jobs.net.au – dedicato al settore dell’ingegneria, delle costru-zioni, dell’industria mineraria e della scienza e biotecnologia

Teachers on Net – www.teachers.on.net – sito dedi-cato interamente al mondo dell’insegnamento

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I siti per cercare lavoro in Australia stato per stato

Per cercare lavoro in Austra-lia ci si può rivolgere anche a risorse pubbliche create dal governo e gestite autonoma-mente in ogni singolo stato per coprire posizioni aperte.

Conosciamole più nel dettaglio. Oltre ai siti tradizionali, dove le aziende pubblicano i propri annunci per cercare lavoro, in Australia esiste un’altra possi-bilità. Lo stato australiano ha infatti creato una serie di risorse pub-bliche che si occupano di oc-cupazione nei singoli stati. Vediamo quali sono, come contattarle e che tipo di sup-porto forniscono.

Western Australia

Government of Western Aus-tralia – www.jobs.wa.gov.au

Sul sito dell’occupazione dello stato del Western Australia tro-verete una comodissima guida (anche in italiano) sull’utilizzo del sito e sulle sue funzional-ità. Comunque potete cercare le posizioni aperte facendo una ricerca specifica e avrete a dis-posizione una vostra area per-sonale in cui caricare il vostro CV

Northern Territory

Government of Northern Ter-ritory .- http://www.careers.nt.gov.au

In questo sito troverete tutte le informazioni su come cercare lavoro nello stato del Northern Territory. Oltre alla utilissima pagina di ricerca date un’occhiata anche alle pagine dedicate ai settori occupazionali specifici per tro-vare le offerte pertinenti alle vostre competenze.

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South Australia

Government of South Austra-lia – www.vacancies.sa.gov.au

Il sito del South Australia dedi-cato all’occupazione è molto semplice ed intuitivo e vi of-fre la possibilità di cercare po-sizioni aperte in ogni settore ma anche possibilità di tirocini e apprendistati. Avrete la pos-sibilità di registrare una ricerca abituale ed essere avvisati per mail qualora venisse aggiunta una nuova offerta per la vostra ricerca.

Australian Capital Terri-tory

Australian Capital Territory Government – www.jobs.act.gov.au

Seppur di piccole dimensioni (ma di grande importanza) an-che l’ACT ha il suo sito dedi-cato all’occupazione. Non di-menticate che qui si trovano le sedi principali dei più impor-

tanti uffici governativi e istituz-ionali del paese quindi potrete trovare interessanti opportu-nità.

Queensland

Queensland Government – www.smartjobs.qld.gov.au

Anche questo sito è realizzato in maniera molto semplice ed intuitiva. Scegliete il vostro set-tore di impiego, la zona di rifer-imento o indicate una parola chiave e troverete tutte le opzi-oni più pertinenti alla vostra richiesta. Ogni annuncio con-tiene informazioni dettagliate sui requisiti e sul processo di selezione delle offerte di lavoro in Queensland.

New South Wales

New South Wales Government – http://jobs.nsw.gov.au

Prima di effettuare la vostra ri-cerca di lavoro in New South Wales dedicate qualche minuto

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alla guida e al video tutorial che vi spiega l’utilizzo del sito nella sua totalità. Scegliete il vostro settore e date uno sguardo a tutte le posizioni disponibili con i relativi requisiti e processi di selezione.

Victoria

Governement of Victoria – www.careers.vic.gov.au

Il sito dell’occupazione dello stato del Victoria (disponibile anche come applicazione per dispositivi mobili) è veramente molto ben realizzato. Leggete gli articoli con i consigli per comprendere al meglio gli an-nunci e mandare una “applica-tion” il più pertinente possibile.

Tasmania

Governement of Tasmania – www.jobs.tas.gov.au

Spesso ci si dimentica che an-che la Tasmania è uno stato australiano. In quanto tale

anch’essa ha un proprio sito dedicato all’occupazione. An-che senza registrarvi potrete guardare le offerte disponibile e farvi un’idea delle compe-tenze più richieste.

I giornali australiani con annunci di lavoro

Esplorando i vari metodi di ri-cerca di lavoro non possiamo non dedicare qualche parola ai giornali su cui vengono pubbli-cati annunci di lavoro.

Vediamo quali sono i più im-portanti e altri consigli utili. Anche in Australia sono piut-tosto diffusi i giornali e le pub-blicazioni che contengono an-nunci di lavoro.

Oltre ai giornali più famosi, che elencheremo in questo arti-colo, non dimenticate che ogni zona, anche quelle regionali, ha quasi sempre un proprio gior-nale locale con qualche pagina

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dedicata agli annunci di lavoro nella zona.

Il giornale, a tiratura nazionale più famoso australiano è The Australian. Qui gli annunci di lavoro ven-gono pubblicati ogni sabato e riguardano tutto il paese. Per gli altri giornali abbiamo optato per una suddivisione stato per stato.

South Australia

The Adelaide Advertiser: è il giornale più famoso della città di Adelaide. Controllate gli an-nunci di lavoro pubblicati ogni sabato

Victoria

The Age: è il giornale princi-pale dello stato del Victoria. Il mercoledì e il sabato viene lasciato spazio agli annunci di lavoro

The Herald Sun: per il quotidi-

ano di Melbourne il sabato è il giorno dedicato agli annunci di lavoro

ACT

The Canberra Times: se cer-cate annunci di lavoro, riguar-danti la città di Canberra, cer-cate l’edizione del sabato

Queensland

Courier Mail: annunci il sabato e sul sito internet dedicati allo stato del Queensland

The Gold Coast Bullettin: è un quotidiano dello stato del Queensland. Per gli annunci di lavoro consultate l’edizione del sabato e il sito internet

New South Wales

News Australia: questo net-work comprende numerose pubblicazioni di diverso genere

Daily Telegraph: l’edizione del sabato è quella legata al mondo

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del lavoro con gli annessi an-nunci e suggerimenti

Sydney Morning Herald: sul quotidiano di Sydney gli an-nunci vengono pubblicati ogni sabato e sul sito internet del giornale

Western Australia

The West Australia: comun-emente chiamato The West questo quotidiano pubblica an-nunci di lavoro ogni mercoledì e ogni sabato

Tasmania

The Mercury: il quotidiano di Hobart pubblica gli annunci nell’edizione del sabato. In al-ternativa potrete trovarli anche sul sito internet

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SUCCESSOSULLAVORO

Complimenti! Hai ottenuto il posto di lavoro che tanto de-sideravi. Il primo giorno del nuovo impiego è ormai alle porte. La fiducia in te stesso è alta. Hai superato tutti gli step del processo di selezione, con l’ansia e i timori che comporta questo genere di esperienze, e hai sconfitto la concorrenza. Tra tutti i candidati sei risul-tato il migliore, il più adatto per la posizione in questione. Ma una parte dei tuoi pensieri co-munque è offuscata da dubbi sull’aver fatto la scelta giusta.

Il tuo nuovo lavoro è dav-vero all’altezza di ciò che ti aspettavi?

Tutto ciò che ti sta passando per la testa ora, e nei prossimi 89 giorni, segnerà l’andamento della tua esperienza nella nuova

azienda. I primi novanta giorni sono i più importanti, quelli che imprimeranno su di te un mar-chio, che ti contraddistinguerà da lì in avanti.

Non è stata ancora pensata la ricetta perfetta per garantirti successo nell’impresa, né an-cora è stato scoperto ciò che regola i rapporti in un’azienda, ma esistono comunque dei consigli che possono aiutarti ad ottenere il massimo dalla tua nuova esperienza.

Informati sull’azienda

Prenditi tutto il tempo che ti serve per scoprire quanto più possibile della tua nuova compagnia. Cerca materiale informativo sui prodotti o i servizi che eroga, cerca di ca-pire quali sono le strategie

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aziendali. Chiedi qualsiasi ma-teriale che ti permetta di avere una profonda conoscenza del gruppo. Se necessario, segnati le domande più importanti su aspetti riguardanti l’azienda per le quali vorresti delle risposte serie da chi nell’azienda lavora ormai da tempo.

Informati su te stesso

Si, è normale che ti conosci, ma sei sicuro di conoscere te stesso in rapporto alla nuova azienda? Ripensa alle tue precedenti es-perienze lavorative, gli errori che hai compiuto e che devi as-solutamente evitare, oppure gli atteggiamenti che invece sono stati premiati.

I colleghi devono aver fiducia in te e devono sentirsi tranquilli di poter contare sulla tua pro-fessionalità.Realizza una lista con i tuoi pregi e difetti in ambito lavora-tivo.

Annota anche le caratteris-

tiche che vorresti migliorare. A questo punto pensa a una vera e propria strategia, per ottimiz-zare i tuoi punti di forza e per ridurre invece, i difetti. Il tuo obiettivo sarà il raggiungimento di un’ottima reputazione. I col-leghi devono aver fiducia in te e devono sentirsi tranquilli di poter contare sulla tua profes-sionalità.

Non perdere la bussola

Sicuramente l’azienda ti met-terà a disposizione gli strumenti migliori per farti integrare nella loro visione il più in fretta pos-sibile, tuttavia arriverà il mo-mento in cui sarai solo tu di fronte al problema da gestire e per il quale devi trovare rapida-mente una soluzione.

In questo caso devi contare su te stesso e devi essere il primo ad aver fiducia in te. Molto spesso le aziende tendono a trascurare l’orientamento, però ti basterà una buona organizza-zione e la capacità di rimanere

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tranquillo per realizzare da te un percorso di orientamento. Cerca di ottenere degli incontri con le persone che credi sia im-portante incontrare, per capire meglio la mission aziendale e cerca di capire chi fa parte dei reparti con i quali dovrai avere più rapporti. Imparane i nomi da subito.

Possiamo farci più amici in due mesi interessandoci agli altri, che in due anni cercando di in-teressare gli altri a noi. Dale Carnegie (tratto da uno dei libri più belli che abbia mai letto e che ti consiglio : “Come trattare gli altri e farseli amici”)

L’impressione conta

vestitiL’abbigliamento è es-tremamente importante. Ve-stirsi in modo classico e sobrio è la scelta migliore. Per trasmettere l’idea di essere una persona seria devi com-portarti in modo educato e fare attenzione a non avere atteg-giamenti che possano urtare i

colleghi, come il turpiloquio e le bestemmie per esempio. La sobrietà è fondamentale, non solo nei vestiti, ma anche tu stesso devi rimanere lucido anche quando ti troverai ad incontri o cene informali con colleghi e clienti.

Non volare tra le nuvole

Le aziende hanno una mis-sione comune a tutte: essere al servizio dei propri clienti. Nel rapporto con i nuovi clienti che ti saranno affidati, devi dare la priorità al reperimento di tutte le informazioni possibili su di loro.

Quali sono le loro caratteris-tiche principali? Perché si sono rivolti proprio alla tua azienda? Che cosa influenza il loro at-teggiamento verso la tua com-pagnia? Ogni strategia che adotterai nei loro confronti, la devi prendere tenendo conto delle loro prior-ità. La parola chiave in questo caso è diplomazia.

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Fatti una cultura

Ricorda che le tue competenze ormai sono note al nuovo da-tore di lavoro, altrimenti non ti avrebbe scelto.

Devi cercare di capire quale sia il modus operandi della com-pagnia e devi adeguare le tue competenze ad essa.Ora ciò che conta sono le tue competenze. Devi cercare di capire quale sia il modus ope-randi della compagnia e devi adeguare le tue competenze ad essa.

Per esempio, il tuo capo per es-sere informato preferisce una riunione a quattr’occhi improv-visa, oppure un rapido memo, o ancora un’email? Come si tengono le riunioni? Sono in-formali oppure prevale la for-malità? Chi dev’essere infor-mato a riguardo e quando?

Non puoi cambiare la cultura aziendale e la visione della compagnia, ma puoi far molto

per adeguare te stesso alle norme non scritte della tua nu-ova azienda. Un consiglio che potrebbe esserti molto utile? Arriva sempre in anticipo agli appuntamenti, è un segno di rispetto.

Tendi le antenne

Il team in cui entri a far parte è composto da diverse per-sone, e queste persone saranno l’origine del tuo successo. Devi trovare il modo migliore per entrare a farne parte e farti ac-cettare.

Devi creare un solido rapporto. Cerca di capire le capacità e la personalità di ciascuno. Non schierarti con nessuno, soprat-tutto nei primi tempi e tratta tutti con cordialità e disponibil-ità, senza esagerare.

Non perdere di vista il tuo obiettivo

Soprattutto nei primi tempi è facile fidarsi di persone, pro-

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cessi e obiettivi sbagliati. In questo caso rischieresti di trascurare segnali di allarme che con il tempo potrebbero trasformarsi in un vero incubo. Sei disposto ad accettare tutto pur di mantenere il tuo nuovo lavoro.

Ma sei sicuro di scegliere l’atteggiamento giusto? Sei si-curo che non ti stia convin-cendo di riuscire a sopportare eventuali problemi grazie al tuo bellissimo nuovo lavoro? Non è che l’impiego ti sembra unico solo perché è una novità? Seb-bene all’inizio ti possano sem-brare sciocchezze, questi prob-lemi potrebbero poi diventare veri massi insormontabili, per-ciò non trascurarli.

Pensa a lavorare

Non ti immischiare nelle lotte interne all’azienda. Pensa a fare il tuo lavoro e a dare il meglio di te, perché è questo che verrà riconosciuto e ricompensato. Non rinchiuderti in una torre

d’avorio, ma cerca di compren-dere le scelte dell’azienda e portale avanti con le tue forze.

Lascia la tua impronta

Per chiarire e imprimere nella mente gli obiettivi aziendali, cerca di spiegare e di ripetere a chi ti circonda nella quotidi-anità quali siano gli obiettivi dell’azienda di cui fai parte. In questo modo terrai sempre bene a mente ciò che conta.

Guadagnati le tue vittorie

Devi dimostrare di valere e devi assicurare all’azienda che sceg-lierti è stata la scelta migliore. È un percorso minato questo, perché se hai un atteggiamento aggressivo potresti essere travi-sato e visto come una minaccia per la tranquillità dell’azienda. Devi sintonizzarti con il gruppo, essere sulla sua stessa lunghezza d’onda. Attendi con pazienza e le opportunità per ottenere dei riconoscimenti ar-riveranno. Segui il ritmo della

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compagnia e vedrai che otterrai ciò che desideri.

Parti dal basso

Provieni da un’altra azienda, un’altra realtà. Sarà quindi per te più semplice interrogarti su aspetti nuovi e la tentazione di partire in quarta non mancherà, ma ancora una volta, mantieni la calma. Col tempo raggiunge-rai le tue vittorie.

Condividere è importante

Rendi partecipi i tuoi colleghi dei successi. Coinvolgi chi ti circonda sin dal primo mo-mento. Chiedi loro aiuto nel perfezionare le idee e nel dare nuovi contributi. E se il suc-cesso verrà raggiunto, condi-vidine i meriti. Sii pronto ad assumerti le responsabilità di eventuali errori, e cerca poi di evitarli la prossima volta. Prediligi il “noi”all’”io”, e il “ci” al “mi”. In questo modo lo spirito di gruppo prenderà il sopravvento e tutto sarà più

semplice.

Se un lavoro è noioso, non delegare altri

Per entrare al meglio in una compagnia è fondamentale af-frontare tutto con umiltà, cer-cando di essere disponibile ad affrontare anche i lavori più noiosi.

Prova a capire il modo migliore per rispondere al telefono e le impostazioni necessarie per stampare i documenti. Se necessario, non vergognarti di servire il caffè, la disponibilità a svolgere compiti non di propria competenza è un ottimo segno di cooperazione e trasmette il desiderio di voler far parte del gruppo

Non giudicare in modo af-frettato

Non criticare senza aver ra-gionato bene sulla strategia, perché forse quella che stai criticando non è poi così male,

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deve solo essere rivista un po’. Lascia stare i preconcetti, ma cerca di capire i motivi che hanno spinto alla realizzazione di un dato progetto. Anche da un progetto sbagliato potresti imparare qualcosa.

Stabilisci i giusti prece-denti

L’entusiasmo nel nuovo lavoro è alle stelle, e potresti essere disposto inizialmente ad af-frontare un carico maggiore di lavoro, dedicandoti per ore a progetti impegnativi. Ricordati però che l’idea che dai inizial-mente sarà difficile da rovesci-are, quindi non strafare.

Se parti in quarta, un calo o un rallentamento potrebbero essere percepiti come un in-debolimento della dedizione all’incarico.

Sii equilibrato

Con l’entusiasmo iniziale, non mettere da parte gli altri aspetti

importanti della tua vita, come la famiglia, gli amici, la salute. Ricordati che si lavora per vi-vere e non si vive per lavorare. Ritagliati il tempo giusto per tutto ciò che è intorno a te.

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RAGGIUNGEREUNOBBIETTIVO

Tutti noi abbiamo dei sogni e degli obiettivi. Alcuni di essi sono semplici desideri, come vincere alla lotteria o andare in barca a vela a Tahiti. Ma ab-biamo anche obiettivi che sono fondamentali per il nostro fu-turo e per il benessere della propria famiglia.

Spesso molti di noi impiegano molto tempo, o addirittura non fanno alcun progresso, nella scalata dei propri piccoli suc-cessi. Aspettiamo e speriamo, ma un atteggiamento simile non ci farà mai avvicinare ai nostri sogni.

Non è questo il modo migliore di affrontare la vita! Tutti noi conosciamo persone che vo-lano da un progetto all’altro, raggiungendo i propri obiettivi e vivendo la vita che desider-ano. Ma come ci riescono?

1 – Aver chiaro l’obiettivo

Ciò è fondamentale, affinché un sogno diventi realtà. Seb-bene sia divertente sognare di diventare ricchi, bisogna avere forza d’animo e fare scelte dif-ficili per decidere esattamente quanto e come guadagnare denaro. Essere “magro” è un immagine; perdere 23 kg dal giorno del proprio compleanno è un obiettivo. Nella vita, non si può avere tutto. Puoi perdere 23 kg, oppure mangiare sia la torta, che il gelato. È una tua scelta. Siine consapevole.

2 – Impegno

Una leggenda dell’antica Grecia narra di un generale che portò le proprie truppe sulla spiag-gia, e a quel punto incendiò le navi. Voleva che ogni singolo soldato sapesse che non c’era

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possibilità di tornare indietro, alcuna trattativa, nessuna alter-nativa alla vittoria. Una volta che l’obiettivo è chiaro nella tua mente, mettiti nella con-dizione di raggiungerlo. Non ci sono alternative.

3 – Parla del tuo obiettivo

Questa fase potrebbe essere chiamata “ fase della respon-sabilità”. Una volta che hai chi-arito il tuo obiettivo e ti sei pre-disposto nel modo migliore per raggiungerlo, inizia a parlarne. Se desideri perdere peso, non rimproverare tua moglie per aver comprato il gelato, se lei non era conoscenza o non ha capito il tuo obiettivo. Parlare dei propri obiettivi li rende re-ali e aumenta la voglia di raggi-ungerli. Questo permetterà alle persone che ti sono intorno di aiutarti nel conseguimento del tuo scopo e di sostenerti. Ci saranno sicuramente anche persone che ti criticheranno, o minimizzeranno il tuo obiet-tivo. Non parlarne con loro!

4 – Mettilo per iscritto

Questo è basilare, ed è una delle tecniche più vecchie, sem-plici e potenti di sempre per raggiungere uno scopo. Met-tilo per iscritto! Descrivi in maniera minuziosa ciò che de-sideri, come pensi di ottenerlo, quando pensi di poter raggi-ungere il traguardo e i benefici che speri di ottenere riuscendo nell’impresa. Scrivi tutti i det-tagli. Scrivi assolutamente tutto

5 – Ripetilo ogni giorno

Ogni mattina, usa un piccolo pezzetto di carta o un angolo della tua agenda per regis-trare una piccola descrizione dell’obiettivo, di ciò che hai intenzione di fare per raggi-ungerlo e a che punto del tuo progetto pensi di vederti nei giorni che seguiranno. Se il tuo obiettivo vale niente, non vale neanche un minuto del tuo tempo a scrivere una breve frase che descriva i tuoi sogni e si focalizzi sulle tue priorità. Fai

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questo ogni mattina. Perciò, se ha un valore per te, varrà la pena dedicare qualche secondo a questa piccola attività.

6 – Stila un piano

Crea una mappa per raggiun-gere il tuo scopo. E datti delle tappe e delle date stabilite. L’obiettivo di andare in pen-sione a quarant’anni non ha senso senza una strategia di risparmio e investimento.

Un obiettivo per creare una tua attività personale è solo una fantasia senza un piano in grado di attrarre investitori, trovare una sistemazione, assu-mere uno staff e vendere i tuoi beni e sevizi. La bellezza di un piano è proprio che ti mostra la strada verso il tuo obiettivo.

7 – Agisci ogni giorno

“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo”. Ogni obiettivo che ha valore per te, vale un paio di

minuti del tuo tempo e un po’ della tua energia ogni giorno. Per scrivere un romanzo, scrivi un capitolo a settimana.

Per avviare una tua attività, leggi il quotidiano di econo-mia oggi. Per creare una fami-glia amorevole e salda, dai un abbraccio a chi ti circonda in quest’istante. Per essere il ven-ditore dell’anno, fai una telefo-nata proprio adesso.

8 – Usa affermazioni costanti.

Immagina un golfista, che dal momento in cui la sua palla at-terra sul prato fino a che non riesce a farla entrare in buca, ripete costantemente “Riuscirò a metterla in buca! Ripeterà questa frase anche 200 volte prima di ogni lancio. Credi che avrebbe più, o meno, successo, se trascorresse quei momenti pensando “spero di non sbagliare”? Di’ a te stesso ciò che vuoi sentirti dire.

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9 – Rivedi, e re-impegnati, spesso.

Non aver paura di rivedere i tuoi progetti, valuta spesso se sei ancora sicuro al 100% di volerli raggiungere, e ripromet-titi di farlo. Se le tue scelte o i tuoi desideri sono cambiati, al-lora cambia anche i tuoi obiet-tivi, e sii onesto con te stesso. Ma, se il tuo obiettivo è ancora là, impegnati per raggiungere la meta con tutto te stesso.

10- Festeggia ogni piccola vittoria

Non aspettare a festeggiare! Ogni deposito sul tuo conto di risparmio marcalo sul cal-endario e abbraccia il tuo compagno. Ogni giorno senza sigarette sorridi e fanne parte-cipe le persone che ami. Ogni passo che ti porta verso la meta dovrebbe essere segnalato e celebrato! Quando inevitabil-mente, ti sentirai scoraggiato o avrai qualche dubbio, i suc-cessi del passato ti porteranno

bene presto sulla strada giusta. Non sei sicuro di ciò? Chiedi a chi corre la maratona se conta, o no, ogni miglio sulla propria corsa per raggiungere il tra-guardo! Festeggia ogni piccolo traguardo raggiunto, perché quello è un passo avanti verso la vittoria!

Se vuoi approfondire queste tematiche leggi gli altri articoli dedicati al Mindset. Troverai interessanti aiuti per vincere le tue paure e imparare a credere nelle tue potenzialità.

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SVILUPPARELECAPACITÀ

Sto impiegando le capacità che possiedo nella mia carriera? Se si, le mie qualità sono una vera priorità?

Se gli esseri umani venissero percepiti come un potenziale, piuttosto che come un prob-lema, come persone che possie-dono delle capacità, piuttosto che delle debolezze, come de-gli individui senza limiti piut-tosto che dei manichini irre-sponsabili, allora a quel punto si potrà davvero migliorare ed aumentare le proprie capacità. Barbara Bush

È importante capire se si stia portando avanti una carriera che sfrutta le proprie capacità. Potrebbe essere semplice con-vincersi di ciò che si è, tutta-via potrebbe essere una scelta migliore quella di chiedere ad amici molto fidati e a parenti obiettivi, di darci un giudizio.

In questo caso si potrebbe avere un quadro relativamente obiettivo di ciò che siamo in realtà. L’autore Stephen Covey disse “se una scala a pioli non viene appoggiata sul muro gi-usto, ogni passo che faremo verso l’alto non farà altro che avvicinarci sempre più veloce-mente al posto sbagliato”.

Un grande atto di coraggio potrebbe essere quello di fer-marsi e chiedersi se ciò che si sta facendo sia giusto, e sarà ancora più coraggioso nel momento in cui ci si rendesse conto di star sbagliando qual-cosa, riuscire a cambiare la pro-pria rotta.

Prendiamoci qualche secondo e chiediamoci, se la mia car-riera non fosse adatta alle mie capacità e qualità, che cosa dovrei e potrei fare?

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Le tappe per cambiare

Prima di tutto, dobbiamo con-vincerci da soli che un cam-biamento sia necessario. Le persone che ci circondano, vedendoci dall’esterno potreb-bero capire prima di noi che un cambiamento sia necessa-rio, ma nonostante i loro sforzi nello spronarci a cambiare, se non non siamo noi stessi real-mente convinti a mutare qual-cosa nella nostra vita, non suc-cederà nulla di positivo.

È necessario infatti che la con-vinzione parta da noi stessi in modo che potremo iniziare a sviluppare le nostre qualità in base alla carriera intrapresa. Ci saranno sempre molte dif-ficoltà da superare, perciò sarà opportuno iniziare il processo di ricrescita con il giusto modo di vedere la realtà in cui siamo immersi.

1. La forza dentro di noi

Quando ero arrivato al mio punto di svolta e stavo per di-ventare famoso, mia madre era solita dire che per lei la cosa più importante sarebbe stata il ve-dermi in veste di medico – una carriera che non era stata ab-bastanza facile da raggiungere per la sua generazione e nella società in cui lei ha vissuto. Lo sport era davvero il suo ultimo pensiero. Roger Bannister

Ho svolto diversi ruoli e com-piti. Ma io ho vissuto due soli cambiamenti importanti di carriera durante la mia intera esistenza, e per questi cambia-menti di rotta è stato necessa-rio che fossi davvero convinto di metterli in atto. Prima di tutto, ho fatto un passo dal set-tore manageriale al settore della ristorazione. In secondo luogo, sono passato dall’essere un im-prenditore che perseguiva il denaro, ad una persona di suc-cesso, aiutando gli altri. Con ciò non voglio dire che questo

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modo di vivere la vita possa es-sere lo stesso per tutti, né che ciò sia stato un processo rapido e indolore.

Ogni cambiamento ha richiesto almeno un anno perché mi convincessi davvero della sua necessità. Se non si è convinti infatti, non si potrà pretendere di esserlo.

2. Creare un piano di cam-biamento

In secondo luogo, abbiamo bi-sogno di un piano di cambia-mento. Non c’è alcun motivo per pretendere di abbandonare tutto d’un tratto e senza alcun ripensamento la carriera già intrapresa, per buttarsi a ca-pofitto in un nuovo cammino lavorativo.

Molti di noi hanno bisogno di assicurarsi di avere un livello economico adatto per por-tare avanti la famiglia. Ma, ci sono anche persone che hanno voglia di trovare la propria re-

alizzazione esclusivamente per sé stessi, come potrebbe essere nel caso dei single.

Non c’è niente di male nell’accettare di svolgere lavori part-time o full-time il cui proposito principale sia quello di permettere di guadagnare qualcosa. Questi lavori non hanno bi-sogno di essere inclusi nel nos-tro progetto per una carriera basata sulle proprie capacità.

È importante assicurarsi che questi lavori non interferiscano con lo sviluppo di una carriera basata sulle proprie attitudini.

Il piano di transizione dovrebbe inoltre includere la possibil-ità di svolgere un lavoro che è familiare, permettendo di gua-dagnarsi abbastanza da vivere in modo da essere in grado di iniziare una carriera part-time basata sulle attitudini personali. Sarebbe bene infine possedere una piccola base finanziaria, che vi metta nella condizione

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di poter proseguire lungo il cammino della vostra nuova carriera. Non dimenticate di in-cludere nel vostro piano anche un periodo per la crescita e il miglioramento culturale.

Scegli un lavoro che ami, e non dov-rai lavorare neanche un giorno della tua vita. Confucio

È molto frequente trovare questa citazione a corredo di articoli inerenti il mindset e la crescita personale. Questa è la prova evidente che ci sono lavori che le persone amano (oppure odiano) e che quindi è possibile (ed auspicabile) am-are ciò che si fa, divertendosi al punto da non considerare il proprio lavoro un vero e pro-prio lavoro.

A questo punto non bisogna considerare quanto denaro si pensa di poter guadagnare, se si conoscessero i propri punti di forza e se su di essi si pun-tasse tutto. La verità è che si ha un’enorme possibilità di un

notevole successo dal punto di vista finanziario se si lavorasse sulle proprie capacità, perché in questo modo si aggiungerebbe valore alla propria unicità.

Intraprendi ogni nuova attività senza pensare alla possibilità di sbagliare. Paul J. Meyer

Il primo passo da compiere è quello di convincersi che si-curamente si hanno determi-nate capacità e che potremmo fare davvero la differenza met-tendo in gioco le nostre qualità. Le nostre capacità sono diverse da quelle che possiedono i nos-tri genitori, i nostri amici, gli in-segnanti e dai nostri idoli.

Una grandissima varietà di competenze

Occorre offrire a chiunque la possibilità di crescere e miglio-rarsi, permettendo a ciascuno di essere se stesso, sottolin-eando la reale unicità di cias-cuno. Dobbiamo dare a tutti abbastanza spazio in modo da

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poter dare e ricevere ogni as-petto positivo che la vita può offrire, come possono essere le belle idee, la schiettezza, la dignità, la gioia, la crescita e l’integrazione. Max de Pree

Qualunque sia la condizione della nostra carriera, qualunque siano i nostri ambiti di azione, sia se lavoriamo nell’ambito della legge o della politica o se lavoriamo nel mondo dell’arte, della famiglia o dell’educazione, la nostra carriera e il nostro stile di vita dovrebbe adeguarsi alle competenze e alle inclinazi-oni che possediamo.

Riprendendo la citazione che ho scritto prima, dovremmo dare alle altre persone (e a volte anche a noi stessi) lo spazio giusto per differenziarsi dalla massa. Nel fare ciò, tra le altre cose non si devono tralasciare la dignità e la serenità.

Le nostre potenzialità possono spesso essere ritrovate come punto di incontro tra le nos-

tre passioni e le nostre doti. Le nostre qualità dovrebbero con-durci ad agire in determinati scenari e le nostre doti dovreb-bero essere il luogo dove noi potremmo aggiungere valore a ciò che siamo e a ciò che fac-ciamo.

Queste potenzialità dovranno anche soddisfare i bisogni e le necessità delle persone.

Ciò che importa è ottenere un risultato da ciò che le nostre passioni e doti possono offrire.

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LAGIUSTAIMMAGINE

Uno degli errori più comuni e peggiori che si possono com-piere nel momento in cui si compila il proprio curriculum è quello di preparare il docu-mento dal proprio punto di vista, piuttosto che mettersi nei panni del lettore.

Attenzione ai dettagli

Immaginiamo una giovane rag-azza che ha da poco conseguito una laurea in legge a pieni voti, distinguendosi nel proprio corso di laurea per la bravura che l’ha caratterizzata.

Al momento la nostra ragazza sta cercando di ottenere un im-piego in un importante studio legale australiano. Il curricu-lum e la lettera di presentazi-one sono stati ultimati e ora non resta che lanciarsi nella più grande avventura: districarsi

nel lungo processo di selezi-one necessario per ottenere il posto.

Il curriculum è perfetto. Scritto e impaginato in ma-niera impeccabile. In qualità di neolaureata senza alcuna espe-rienza lavorativa rilevante, ha concentrato il curriculum sul suo passato accademico, ci-tando anche esperienze extra-curriculari e attività di volon-tariato alle quali ha preso parte nel corso degli anni. Dalla prospettiva di un lettore, è facile in casi come questi farsi un’ottima impressione sul can-didato in esame.

Il potere del colore

Tutto è perfetto, tranne un as-petto. All’inizio del suo cur-riculum ha messo il suo nome, evidenziandolo in grassetto,

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ma per metterlo ancora più in risalto ha pensato bene di sce-gliere come colore del font il rosa!

Potrebbe mai un curricu-lum contenere il colore rosa?

Roba da non credere ai propri occhi. Come si potrebbe mai pensare al rosa per un curricu-lum?!

Al momento in cui le potrebbe essere chiesto del motivo della sua scelta, potrebbe rispon-dere che quello è il suo colore preferito e in questo modo avrebbe messo in risalto il suo nome secondo il proprio gusto. Ecco un errore da non comp-iere, ma vediamo il perché.

Quando conta la sostanza

La cosa principale da fare quando si scrive un curriculum professionale è quella di con-centrarsi sul tipo di persona al quale il curriculum è indiriz-

zato, colui che dovrà leggerlo dunque. Nella situazione che abbiamo immaginato, il respon-sabile delle assunzioni avrebbe potuto essere un potenziale suo socio nello studio. Perciò, provate ad immedesimarvi in lui e cercate di immaginare con quanta serietà avreste potuto prendere un potenziale socio che firma in rosa.

Un altro errore che molti can-didati compiono è quello di rendere il proprio curricu-lum diverso da quello degli altri, adornandolo con font particolari e bordi estrosi. Un curriculum ben impostato e ben scritto e soprattutto pen-sato per chi lo dovrebbe rice-vere, si distinguerà dalla massa per la sua professionalità.

Un buon responsabile delle as-sunzioni sarà in grado di com-prendere la differenza tra un curriculum altisonante, diverso e pieno di false qualità, rispetto ad uno più semplice, ma veri-tiero.

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Assicurarsi che il proprio cur-riculum si differenzi dalla massa non significa rendere il proprio CV un’opera d’arte. Avete mai visto un curriculum incorniciato e appeso al muro come un quadro? Lo scopo del curriculum è quello di fornire un buon resoconto al lettore del valore che si è in grado di apportare all’azienda, presso la quale ci si sta presentando.

Ricordate che il vostro cur-riculum è la prima impres-sione che darete al respon-sabile delle assunzioni. Assicuratevi dunque, sin dal primo momento di essere in grado di comunicare la giusta immagine professionale di voi stessi.

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FARELADIFFERENZA

L’ingrediente fondamentale nella ricetta per raggiungere la propria realizzazione è la ca-pacità di credere in sé e di es-sere sicuri di ciò che si è, delle proprie potenzialità e delle proprie capacità. Molto spesso le persone, per difendersi dal mondo esterno, si creano una maschera che li fa apparire si-curi di se stessi, quando in re-altà, nel loro profondo essere non credono davvero nelle proprie abilità.È proprio la consapevolezza di ciò che si è e che si è in grado di fare, e la fiducia nel proprio modo di essere a permettere alle persone di raggiungere gli obiettivi prefissati, e con essi i conseguenza, il successo.

Non bisogna però pensare che l’essere sicuri di sé equivalga al peccare di superbia, soprav-valutando le proprie capac-

ità, convincendosi di essere perfetti. È importante sapersi valutare in maniera oggettiva e realistica, tenendo ben presenti anche i propri punti deboli e i propri limiti. È solo cono-scendo i propri limiti, infatti, che si conoscerà il punto da cui partire per superarli.

Dopo un’attenta autoanal-isi e dopo aver riconosciuto i propri limiti, sarete sulla buona strada per la felicità.

Vediamo nel particolare quali sono le tre tappe sulla strada della serenità.

Dai valore a te stesso. Ciò che serve prima di tutto è la cons-apevolezza di poter realizzarsi. Con questa consapevolezza sarà semplice imparare ad es-sere sicuri di sé. Prendendo consapevolezza, impareremo

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anche a determinare quali siano i nostri pregi e i nostri difetti, in maniera oggettiva.

Abbiamo già visto negli articoli passati, come sarà possibile migliorare la nostra esistenza, lavorando principalmente sull’autostima, ovvero su una buona concezione di noi stessi. Guardarsi indietro, cercando di fare il punto su tutte le situazi-oni dalle quali si è ottenuto un successo.

Abbiamo già sottolineato la tendenza a sottovalutarsi che deriva da retaggi culturali della società in cui viviamo, pertanto è importante cercare di giudica-rci e criticarci senza buttarci ec-cessivamente a terra. Un consi-glio, proprio per scongiurare il rischio di svalutarsi, è bene che cerchiamo prima di capire quali siano i nostri pregi.

Accetta le critiche con un atteggiamento positivo. Sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista caratteriale

abbiamo tutti dei difetti, così come tutti ci siamo trovati e ci troveremo inesorabilmente in situazioni dove saremo chia-mati a reagire e a fare qualcosa per superarle.

Proprio queste caratteristiche o queste situazioni si riveleranno una spinta a superare i propri limiti per coloro che hanno raggiunto l’adeguata stima di sé, al contrario, chi si trova a dover fare i conti con una bassa autostima, queste condizioni saranno viste come insormon-tabile e insuperabili.

Nel momento in cui ci si trova di fronte a critiche di varia na-tura, il primo passo da comp-iere è discernere la validità e la veridicità della critica.

Abbiamo già parlato delle crit-iche distruttive e costruttive. Pertanto è importante riuscire a riconoscere una critica e riu-scire a trasformare qualsiasi giudizio in qualcosa di costrut-tivo.

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Cambia atteggiamento nei con-fronti degli altri. La capacità di ciascuno di rapportarsi con gli altri dipende molto dal grado di autostima che un individuo possiede.

Chi soffre di poca stima di sé avrà senza dubbio, più diffi-coltà nei rapporti interperson-ali, per paura di doversi rappor-tare con il prossimo. Questa paura nascerà soprattutto dalla convinzione di essere imper-fetti se in relazione ad altri.

Per questo motivo è molto im-portante imparare a giudicare con criterio le persone che si hanno di fronte, cercando di valutare con obiettività le per-sone che ci circondano. Siamo tutti esseri umani, e come tali, tutti abbiamo pregi e difetti.

A questo punto però non bi-sogna cadere nell’errore op-posto, ovvero, non bisogna farsi forti dei limiti delle altre persone, perché altrimenti in questo modo si accentuerebbe

la propria insicurezza. In-fatti, le persone che tendono a sminuire chi le circonda sono essenzialmente persone molto insicure.

Pregi e difetti di tutti

È facile incontrare persone con grandi capacità e doti, così come incontrare persone che non spiccano per intelligenza o altre qualità fisiche. Non è raro che persone del secondo tipo raggiungano il successo. Al contrario di quello che si potrebbe immaginare, può ac-cadere che le persone del primo tipo si limitino a sopravvivere nell’ombra.

Questa è la prova tangibile di come un alto grado di autos-tima possa davvero fare la dif-ferenza. Le persone che cre-dono in sé a prescindere dalle proprie qualità e doti effettive, saranno coloro che riusciranno a costruire la propria esistenza in base a ciò che desiderano, ecco perché credere in sé conta!

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