L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

download L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

of 36

Transcript of L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    1/36

    Veneto Serenissimo Governo

    L'autogestione come nostra unicasalvezza

    Longarone - 21 gennaio 2012

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    2/36

    pag. 3 - Prefazione Antonia Janipag. 5 - Continuit con i fondamenti etici della tradizione ebraico-

    cristiana Edith Besozzipag. 13 - Dichiarazione di Principiopag. 14 - Relazione del Presidente del Veneto Serenissimo Governo

    Luca Peronipag. 18 - Relazione del Ministro per gli Affari Esteri Demetrio Serragliapag. 22 - Relazione del Ministro della Giustizia Andrea Vivianipag. 27 - Relazione del Ministro per gli Affari Interni Valerio Serragliapag. 29 - Relazione del Dipartimento per la Ricerca e lAmbiente

    MarioBonamigopag. 31 - Nomina Componenti Veneto Serenissimo Governo con

    affidamenti incarichi e specifici Dipartimenti di competenza

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    3/36

    1

    FRAMMENTI DI VETROdi patriota Afgana

    E buio. I nostri sono gli occhidi coloro che attendono.Nella notte brillano le stelle,qua e l.Le stelle luccicano di lacrime,di dolore e disperazione.Il mio giaciglio come in fiamme.Ma una goccia diventa una gemmaSe la verso volutamente,come un giardino primaverilesotto la pioggia.Le mie sono lacrime di coraggio.E il mio coraggio un gioiello.La pioggia di dolore non mi affligge pi.

    Il principio fondamentale del nostro lavoro prepararci nel modo migliore possibile inmodo da poter affrontare serenamente il giorno del giudizio quando arriver,consapevoli di aver fatto tutto quello che era in nostro, potere, nel tempo che ci e statodato

    Yonatan Netanyahu

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    4/36

    2

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    5/36

    3

    PREFAZIONE

    I testi presenti in questa raccolta dimostrano quanto un gruppo di persone unite da unintento comune, da una profonda relazione di stima reciproca, con una capacit di analisistorica e politica applicata con seriet ed impegno, pu proporre soluzioni percorribiliancorch rivoluzionarie per il governo di un paese.Se restiamo aperti alle possibilit ci rendiamo conto rapidamente del fatto che qui non sistanno descrivendo utopie inarrivabili, si sta parlando della vita quotidiana di ognuno dinoi, della possibilit concreta di indirizzare le proprie energie fisiche, mentali, spiritualied economiche verso una nuova possibilit di Governo. Per un attimo dimenticate ci cheattorno alla possibilit di un Veneto indipendente avete ascoltato fino ad ora, provate a

    percorrere con la mente la regione geografica di cui stiamo parlando, potete immaginaredi sbarcare a Venezia, e farvi rapire dalle bellezza e dalla possibilit unica che questa cittvi offre di vivere nella storia, di attraversarla fisicamente oggi, unico posto al mondo.Venezia pu essere considerata una parte della radice ma non il tutto, ci di cui abbiamo

    bisogno dopo un poco di camminare lungo i fiumi che attraversano e nutrono la terra,possiamo ripercorrerli uno ad uno ed incontrare tutto, ci che oggi, ci che stato maanche tutto ci che pu essere grazie allo sforzo profuso da molte e molti per restaredentro la propria storia. Il Veneto porta le cicatrici di scelte fatte, alcune probabilmentecon troppa leggerezza, sulla scia di un desiderio di benessere che pareva possibile

    semplicemente abbandonando la terra per provare ad essere altro da s, mafortunatamente molte e molti che abitano, vivono e conoscono hanno negli ultimi annicompreso che era necessario abbandonare la frenesia produttiva e recuperare la capacitdi abitare a pieno il proprio territorio e cos se continuiamo a guardarci attorno nel nostroviaggio immaginario verso le montagne scopriamo che grande la conversionedell'agricoltura veneta verso il biologico, tesa al rispetto ed al recupero delle possibilitconcrete che una relazione di reciprocit tra essere umano ed ambiente pu restituire allavita. Nel corso di questo viaggio che qui ora non possiamo descrivere per intero moltoviene lasciato a voi che non avete perso la capacit d'immaginare e che non avete mai

    smesso del tutto di seguire questo gruppo di persone che sta percorrendo il Veneto e cheattraverso le proprie azioni, l'elaborazione della propria vita, una relazione profonda dirispetto e di affetto reciproco, sta descrivendo e vivendo concretamente ci che afferma.Stiamo attraversando le citt, gioielli unici che senza posa cercano di recuperare la

    possibilit d'essere accoglienti e umane. Riconoscetevi le qualit che vi attraversano,l'unicit con la quale all'interno delle citt Venete si costruiscono ostinate isole diresistenza e di vita, non necessario portare un confronto con il resto delle citt della

    penisola perch, siamo certi, che chi abita le citt Venete conosce precisamente quanto siadiverso vivere qui o altrove. La terra si muove sinuosa e morbida verso le sue montagne.

    Attraversare il Veneto significa conoscere le possibilit ma anche la sofferenza di unaterra fortemente sfruttata, significa scegliere di proseguire nello sfruttamento oppure

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    6/36

    4

    provare a ripensare l'economia, come viene proposto nei testi qui raccolti e farsi carico discegliere come abitare la propria terra.

    In questo viaggio immaginario, che non pu essere compiuto con un aereo ma chepiuttosto ci domanda la lentezza del cammino, alternata alla navigazione o alla ferrovia,per imparare a conoscere ci che c' e ci che manca e provare ad immaginare vie dicomunicazione che non includono il traffico denso della A4, in questo viaggio dicevamosi resta nei luoghi concedendosi la possibilit d'incontrarsi, di parlarsi, ascoltare lamusicalit della lingua parlata e riconoscere la capacit di accogliere di una popolazione

    perfettamente bilingue che non si chiude in se stessa.Chi vi conduce attraverso questo viaggio pu essere qualcuno che abita il Veneto, che loabita da generazioni ma anche qualcuno che arrivato di recente, che semplicemente cista bene e vuole abitare attivamente e responsabilmente questa terra, gli scritti raccoltisono indirizzati ad entrambi questi viaggiatori-abitanti perch quello che vi viene portatoattraverso questi testi il frutto di un lavoro continuo, accogliente, amorevole compiutosenza che alcuno abbia bisogno di esercitare potere sull'altro per essere riconosciuto,l'autorevolezza di Luca Peroni o di Valerio Serraglia nutre il lavoro compiuto dagli altri ene nutrito, la puntualit e l'energia di Andrea Viviani risultano equilibrati con la lucidite l'impeto di Demetrio Serraglia, la visione e la freschezza di Mario Bonamigo unite allaintensa energia di Marco De Cesero costituiscono la dimensione che permetter latrasmissione della capacit di andare oltre, anche le donne che non sono autrici di questitesti fanno parte e sono agenti di questo progetto politico, non soltanto come le compagnedi uomini illustri ma attraverso relazioni fattive di crescita personale e politica: LorenaCorvi, Luigina Bertini, Flavia Ferrazzi, Assunta Battilana, Daniela Serraglia ed EdithBesozzi.Questi testi sono stati esposti e discussi a Longarone, luogo simbolo con la strage delVajont della rottura della relazione tra essere umano e natura, ma anche luogo che ospital'accoglienza profonda e franca di persone come Bepi De Cesero che con la sua generosithanno reso possibile un nuovo inizio, attraverso la proclamazione dei primi liberi TerritoriVeneti, qui, momentaneamente, fermiamo il nostro viaggio. Ci raccogliamo nel silenziodella montagna ed aspettiamo che attraversando questi testi ogni Veneta ed ogni Veneto

    ritrovi la propria piena vocazione di Popolo, di Nazione libera di autodeterminarsi.

    Antonia Jani

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    7/36

    5

    CONTINUIT CON I FONDAMENTI ETICIDELLA TRADIZIONE EBRAICO-CRISTIANA

    Quello che cercher di dire nel mio intervento riguarda un testo conosciuto da tutte noima in realt poco letto. Nasciamo tutti all'interno della tradizione giudaico-cristiana, moltidi noi frequentano una chiesa, altri, non molti per la verit, una Sinagoga, la pi parte dinoi comunque, pi o meno consapevolmente, agisce, pensa, ama, riconosce attraversoqueste due tradizioni. I testi di cui parler appartengono a due libri della Bibbia cheaccomunano le due tradizioni, quella ebraica e quella cristiana. Si chiamano Wa-jqr chesignifica e chiam e Devarim che significa parole per la tradizione ebraicaassumendo a titolo la prima parola del testo, nella Bibbia cristiana Levitico e

    Deuteronomio titoli scelti per spiegare di cosa si sta parlando.Perch sono interessanti questi due testi rispetto a noi oggi riuniti qui?Perch sono due testi che contengono, all'interno di una storia, quella del popolo ebraico edi Mos in particolare, in Devarim, molte norme. Non solo norme religiose, cos come si

    pu pensare considerando questi testi parzialmente. Contengono leggi, prescrizioni assaidettagliate in merito a tutto ci che attiene alla vita delle persone, sono norme che a molti

    possono sembrare datate ma forse se le leggiamo con un poco di attenzione possiamoscoprire che non lo sono poi molto, anzi possiamo scoprire che sono addirittura normerivoluzionarie rispetto a quelle proposte dalle democrazie contemporanee.

    La prima riflessione che vi porto riguarda le parole di una della preghiere pi importantid'Israele lo Shem ascolta

    Deuteronomio 6,4-94 Ascolta, Israele: il Signore il nostro Dio, il Signore uno solo. 5Tu amerai il Signoretuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. 6Questi precetti che oggiti d, ti stiano fissi nel cuore; 7li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai sedutoin casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te lilegherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9 e li

    scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

    Cosa ha di interessante per noi questo brano? La liberazione, questo brano dice di unpopolo totalmente libero, libero di avere delle leggi nel cuore, da seguire, da tramandarealle generazioni future. Questo il primo elemento a mio avviso rivoluzionario, noi siamoliberi quando abbiamo delle leggi. In questo momento non interessante per noi valutarel'aspetto della fede, importante per noi comprendere che questo ci che rende libero un

    popolo. La libert intesa come assunzione di responsabilit su di s e nei confronti deglialtri. Vivere in una comunit, comprendere che abbiamo dei limiti, che le altre persone

    hanno dei limiti, comprendere che ci sono obblighi reciproci, imparare ad affidarsi e a fars che gli altri possano fidarsi di noi il presupposto per una vita armonica e di crescita

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    8/36

    6

    rispettosa di se stessi e delle persone che ci circondano, sia quelle pi prossime a noi chequello pi lontane.

    Le norme che sono contenute nei brani che avete a disposizione, sono alcune tra le molte,quelle su cui vogliamo condurre la nostra riflessione qui oggi.

    Levitico 25,1-551 Il Signore disse ancora a Mos sul monte Sinai: 2 Parla agli Israeliti e riferisci loro:Quando entrerete nel paese che io vi d, la terra dovr avere il suo sabato consacrato alSignore. 3 Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai ifrutti; 4 ma il settimo anno sar come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabatoin onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. 5Non

    mieterai quello che nascer spontaneamente dal seme caduto nella tua mietituraprecedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata; sar un anno dicompleto riposo per la terra. 6Ci che la terra produrr durante il suo riposo servir dinutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che presso di te; 7anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servir dinutrimento quanto essa produrr.8 Conterai anche sette settimane di anni, cio sette volte sette anni; queste sette settimanedi anni faranno un periodo di quarantanove anni. 9 Al decimo giorno del settimo mese,farai squillare la tromba dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la

    tromba per tutto il paese.10

    Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete laliberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sar per voi un giubileo; ognuno di voitorner nella sua propriet e nella sua famiglia. 11 Il cinquantesimo anno sar per voi ungiubileo; non farete n semina, n mietitura di quanto i campi produrranno da s, nfarete la vendemmia delle vigne non potate. 12 Poich il giubileo; esso vi sar sacro;potrete per mangiare il prodotto che daranno i campi. 13 In quest'anno del giubileo,ciascuno torner in possesso del suo.14 Quando vendete qualche cosa al vostro prossimoo quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto alfratello.15Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli annitrascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli vender a te in base agli anni di rendita. 16Quantipi anni resteranno, tanto pi aumenterai il prezzo; quanto minore sar il tempo, tantopi ribasserai il prezzo; perch egli ti vende la somma dei raccolti. 17Nessuno di voidanneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poich io sono il Signore vostro Dio.18 Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete eabiterete il paese tranquilli. 19 La terra produrr frutti, voi ne mangerete a saziet e viabiterete tranquilli. 20 Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e nonraccoglieremo i nostri prodotti?, 21 io disporr in vostro favore un raccolto abbondanteper il sesto anno ed esso vi dar frutti per tre anni. 22 L'ottavo anno seminerete econsumerete il vecchio raccolto fino al nono anno; mangerete il raccolto vecchio finchvenga il nuovo.

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    9/36

    7

    23 Le terre non si potranno vendere per sempre, perch la terra mia e voi siete pressodi me come forestieri e inquilini. 24 Perci, in tutto il paese che avrete in possesso,

    concederete il diritto di riscatto per quanto riguarda il suolo. 25Se il tuo fratello,divenuto povero, vende una parte della sua propriet, colui che ha il diritto di riscatto,cio il suo parente pi stretto, verr e riscatter ci che il fratello ha venduto. 26Se unonon ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da s la somma necessaria alriscatto, 27conter le annate passate dopo la vendita, restituir al compratore il valoredegli anni che ancora rimangono e rientrer cos in possesso del suo patrimonio. 28 Mase non trova da s la somma sufficiente a rimborsarlo, ci che ha venduto rimarr inmano al compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo il compratore uscir e l'altrorientrer in possesso del suo patrimonio.29

    Se uno vende una casa abitabile in una citt recinta di mura, ha diritto al riscatto finoallo scadere dell'anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durer un annointero. 30 Ma se quella casa, posta in una citt recinta di mura, non riscattata primadello scadere di un intero anno, rimarr sempre propriet del compratore e dei suoidiscendenti; il compratore non sar tenuto a uscire al giubileo. 31 Per le case deivillaggi non attorniati da mura vanno considerate come parte dei fondi campestri;potranno essere riscattate e al giubileo il compratore dovr uscire.32 Quanto alle citt dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno ildiritto perenne di riscatto. 33 Se chi riscatta un levita, in occasione del giubileo il

    compratore uscir dalla casa comprata nella citt levitica, perch le case delle cittlevitiche sono loro propriet, in mezzo agli Israeliti. 34 Neppure campi situati neidintorni delle citt levitiche si potranno vendere, perch sono loro propriet perenne.35Se il tuo fratello che presso di te cade in miseria ed privo di mezzi, aiutalo, comeun forestiero e inquilino, perch possa vivere presso di te. 36Non prendere da luiinteressi, n utili; ma temi il tuo Dio e fa' vivere il tuo fratello presso di te. 37Non glipresterai il denaro a interesse, n gli darai il vitto a usura. 38 Io sono il Signore vostroDio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto, per darvi il paese di Canaan, per essere ilvostro Dio.39 Se il tuo fratello che presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorarecome schiavo; 40 sia presso di te come un bracciante, come un inquilino. Ti servir finoall'anno del giubileo; 41 allora se ne andr da te insieme con i suoi figli, torner nellasua famiglia e rientrer nella propriet dei suoi padri. 42 Poich essi sono miei servi, cheio ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono glischiavi. 43 Non lo tratterai con asprezza, ma temerai il tuo Dio. 44 Quanto allo schiavo ealla schiava, che avrai in propriet, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; daqueste potrete comprare lo schiavo e la schiava. 45Potrete anche comprarne tra i figlidegli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra iloro figli nati nel vostro paese; saranno vostra propriet. 46Li potrete lasciare in ereditai vostri figli dopo di voi, come loro propriet; vi potrete servire sempre di loro come di

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    10/36

    8

    schiavi; ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell'altro, non lotratterai con asprezza.47

    Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiticon lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della suafamiglia, 48 dopo che si venduto, ha il diritto di riscatto; lo potr riscattare uno deisuoi fratelli 49 o suo zio o il figlio di suo zio; lo potr riscattare uno dei parenti dellostesso suo sangue o, se ha i mezzi di farlo, potr riscattarsi da s. 50 Far il calcolo conil suo compratore, dall'anno che gli si venduto all'anno del giubileo; il prezzo dapagare sar in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelledi un bracciante. 51 Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagher ilriscatto in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fucomprato; 52 se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, far il calcolo con il suocompratore e pagher il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. 53 Resterpresso di lui come un bracciante preso a servizio anno per anno; il padrone non dovrtrattarlo con asprezza sotto i suoi occhi. 54 Se non riscattato in alcuno di quei modi, sene andr libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli. 55Poich gli Israeliti sono mieiservi; miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio.Deuteronomio 14,22-2922 Dovrai prelevare la decima da tutto il frutto della tua sementa, che il campo produceogni anno. 23 Mangerai davanti al Signore tuo Dio, nel luogo dove avr scelto distabilire il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio e i primiparti del tuo bestiame grosso e minuto, perch tu impari a temere sempre il Signore tuoDio. 24 Ma se il cammino troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle decime,perch troppo lontano da te il luogo dove il Signore tuo Dio avr scelto di stabilire ilsuo nome - perch il Signore tuo Dio ti avr benedetto -, 25allora le convertirai indenaro e tenendolo in mano andrai al luogo che il Signore tuo Dio avr scelto, 26e loimpiegherai per comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o minuto, vino, bevandeinebrianti o qualunque cosa di tuo gusto e mangerai davanti al Signore tuo Dio e gioiraitu e la tua famiglia. 27Il levita che abita entro le tue citt, non lo abbandonerai, perchnon ha parte n eredit con te.28 Alla fine di ogni triennio metterai da parte tutte le decime del tuo provento del terzoanno e le deporrai entro le tue citt; 29 il levita, che non ha parte n eredit con te,l'orfano e la vedova che saranno entro le tue citt, verranno, mangeranno e sisazieranno, perch il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro a cui avrai messo mano.Deuteronomio 15,1-111 Alla fine di ogni sette anni celebrerete l'anno di remissione. 2 Ecco la norma di questaremissione: ogni creditore che abbia diritto a una prestazione personale in pegno per unprestito fatto al suo prossimo, lascer cadere il suo diritto: non lo esiger dal suoprossimo, dal suo fratello, quando si sar proclamato l'anno di remissione per il

    Signore. 3 Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuofratello, lo lascerai cadere. 4 Del resto, non vi sar alcun bisognoso in mezzo a voi;

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    11/36

    9

    perch il Signore certo ti benedir nel paese che il Signore tuo Dio ti d in possessoereditario, 5purch tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura

    di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti d.6

    Il Signore tuo Dio ti benedir come ti hapromesso e tu farai prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; domineraimolte nazioni mentre esse non ti domineranno.7Se vi sar in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue citt delpaese che il Signore tuo Dio ti d, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la manodavanti al tuo fratello bisognoso; 8 anzi gli aprirai la mano e gli presterai quantooccorre alla necessit in cui si trova. 9 Bada bene che non ti entri in cuore questopensiero iniquo: vicino il settimo anno, l'anno della remissione; e il tuo occhio siacattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla; egli griderebbe al Signorecontro di te e un peccato sarebbe su di te. 10 Dagli generosamente e, quando gli darai, iltuo cuore non si rattristi; perch proprio per questo il Signore Dio tuo ti benedir in ognilavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. 11 Poich i bisognosi non mancherannomai nel paese; perci io ti d questo comando e ti dico: Apri generosamente la mano altuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese.

    In questi brani sono contenute alcune delle norme previste per il settimo anno e per ilsettimo del settimo ovvero il cinquantesimo. La cosa su cui noi vogliamo fermarci laconsiderazione in ordine alla necessit di fermare tutta la produzione per un intero anno

    dopo sette anni. Questo assume una valenza molto precisa perch ci richiama ad unaresponsabilit nei confronti della terra, che va lasciata riposare, non va coltivataintensivamente. Ci viene spiegato che si pu vivere di ci che si accumulato nel corsodegli anni precedenti, questo anche a determinare un minore accumulo, le risorse a nostradisposizione devono essere usate ma l'accumulo deve essere speso.

    Nel settimo anno si dice che devono essere rimessi i debiti e l'indicazione precisa di chiconosce la natura umana di non chiudere la mano di fronte a chi ha bisogno quando siavvicina l'anno della remissione, il testo molto concretamente ci dice che ci sarannosempre poveri e bisognosi, quindi nessuno di noi che in condizione di aiutare, di

    prestare deve sottrarsi poich abbiamo la responsabilit di offrire una possibilit diriscatto anche quando questo significasse perdere quanto prestato perch siamo viciniall'anno della remissione.Il testo non si limita a questo, ci dice anche che nell'anno successivo al settimo per sette, ilcinquantesimo, si devono liberare gli schiavi. Ci viene ribadito anche nei brani seguentied in maniera ancora pi dettagliata. Si dice inoltre che il cinquantesimo anno libera daidebiti e restituisce le terre.Terra che, ci viene ribadito non di propriet di nessun'essere umano.Interessante considerare come un popolo libero, liberato dalla schiavit viene esortato aricordare d'essere stato schiavo e a fare s che questa condizione non permanga pernessuno, che sia comunque una condizione transitoria. Importante precisare a tale

    proposito che quando viene usata la parola schiavo nel testo biblico non si tratta degli

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    12/36

    10

    schiavi cos come li immaginiamo noi oggi, s'intende coloro i quali compivano il propriolavoro a servizio di altri, qualcosa di simile ai lavoratori dipendenti di oggi, cui per non

    viene neppure riconosciuta la possibilit di riscattarsi nel momento in cuiprogressivamente si erode l'idea che il lavoro sia una ricchezza offerta e non un donoricevuto.

    Deuteronomio 15,12-1812 Se un tuo fratello ebreo o una ebrea si vende a te, ti servir per sei anni, ma il settimolo manderai via da te libero. 13 Quando lo lascerai andare via libero, non lo rimanderaia mani vuote; 14 gli farai doni dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio; gli daraici con cui il Signore tuo Dio ti avr benedetto; 15ti ricorderai che sei stato schiavo nel

    paese di Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha riscattato; perci io ti d oggi questocomando. 16Ma se egli ti dice: Non voglio andarmene da te, perch ama te e la tua casae sta bene presso di te, 17allora prenderai una lesina, gli forerai l'orecchio contro laporta ed egli ti sar schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava. 18 Non ti siagrave lasciarlo andare libero, perch ti ha servito sei anni e un mercenario ti sarebbecostato il doppio; cos il Signore tuo Dio ti benedir in quanto farai.

    Questo popolo in grado di riconoscere che il servizio che viene portato, il lavoro, deveessere compensato e riconosciuto. Nell'ebraismo il lavoro e l'ingenio sono considerate

    fondamentali per lo sviluppo ed il benessere delle persone, tutte le norme contenute inquesti libri ci portano ad una dimensione di amore fattivo. Ogni persona viene posta inuna relazione di responsabilit rispetto a s, all'altro da s qualunque sia la suacondizione, alla natura, agli animali. Ogni azione, ci viene spiegato, prevede delleconseguenze e noi siamo in condizione di scegliere se stare nella libert che ci vieneofferta, che presuppone il rispetto delle norme, la presa d'atto e di coscienza o stare nellaschiavit.Deuteronomio 24,17-2217Non lederai il diritto dello straniero e dell'orfano e non prenderai in pegno la veste

    della vedova,18

    ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di l ti ha liberato ilSignore tuo Dio; perci ti comando di fare questa cosa.19 Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche mannello,non tornerai indietro a prenderlo; sar per il forestiero, per l'orfano e per la vedova,perch il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro delle tue mani. 20 Quandobacchierai i tuoi ulivi, non tornerai indietro a ripassare i rami: saranno per il forestiero,per l'orfano e per la vedova. 21 Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietroa racimolare: sar per il forestiero, per l'orfano e per la vedova. 22 Ti ricorderai che seistato schiavo nel paese d'Egitto; perci ti comando di fare questa cosa.

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    13/36

    11

    Quello che viene detto che qualunque comportamento, soprattutto se lesivo neiconfronti dei pi bisognosi e deboli, riconduce alla propria condizione di schiavo. Ovvero

    nella misura in cui ognuno di noi pensa di poter compiere un'ingiustizia nei confrontidell'altro da s senza che questa gli domandi conto prima o dopo in realt schiavopoich si chiama fuori dalla possibilit d'essere popolo. Nessuno esiste per se stessosoltanto, questa condizione di libert. Pensare di bastare a s stessi condizione dischiavit.

    Deuteronomio 30,19-2019 Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita ela morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perch viva tu e la tua

    discendenza,20

    amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito alui, poich lui la tua vita e la tua longevit, per poter cos abitare sulla terra che ilSignore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe.

    Queste parole sono la conclusione dell'ultimo discorso fatto da Mos prima della suamorte, sono parole dette dal Signore, per chi crede forse pi semplice riconoscerequesto linguaggio che parla di benedizione e di maledizione, ma io penso che anche senzaessere un credente sia possibile comprendere cosa significano queste parole, quale portatadi liberazione assumono. Utile forse anche contestualizzarle.

    Il popolo ebraico riuscito ad uscire dall'Egitto, si trova a vagare per il deserto e da subitoinizia a lamentarsi, come probabilmente capitato anche a noi di fare ogni volta che cisiamo trovati liberi, pensando di volerlo essere ma senza esserlo davvero nel profondo delnostro cuore.Quanti di noi non hanno ad un certo punto desiderato di provvedere a se stessi, di poterscegliere per se, dove, come e con chi vivere, avere a disposizione del tempo e quandoquesto accaduto, capitato di non sapere che fare e di pensare che magari si stavameglio dove si era prima, dove c'era qualcuno a dirci cosa fare, pensare, essere...La libert, quella vera, difficile, una scelta quotidiana. Per me personalmente una

    ricerca continua perch mi rendo conto di non essere mai libera completamente, diricadere continuamente nell'idolatria, sia essa nei confronti di un'idea, una condizione,una religione.Ricado continuamente nell'incapacit di assumere totalmente la responsabilit che la miacondizione d'animale pensante e senziente esige.Scegliere la vita comporta essere in grado di fermarsi, almeno un giorno a settimana, non

    produrre, almeno un anno ogni sette, restituire ci che si ricevuto, almeno ognicinquanta anni.Scegliere la vita significa assumere su di s la consapevolezza d'essere mortali e che tuttoci che ci viene offerto nel corso della nostra permanenza qui non nostro di molte emolti, anche di quelli che verranno dopo di noi.

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    14/36

    12

    Scegliere la vita significa a mio parere scegliere la responsabilit di norme capaci di porcicostantemente di fronte al nostro limite, per essere liberi veramente.

    Questa libert si esercita soltanto all'interno di una comunit, un popolo, una nazione.Nessuno libero se agisce soltanto per s. Essere popolo riconoscersi parte di questisignifica, secondo me, assumersi la responsabilit di ci che si , si condivide e si abita.Questi testi, come molti altri all'interno della Bibbia ci riconducono a noi stessi, ma nonalla nostra unicit egocentrica che prescinde dalla relazione con gli altri, a quella parte dinoi chiamata ad assumersi la responsabilit d'essere popolo, nazione.

    Edith Besozzi

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    15/36

    13

    VENETA SERENISSIMA REPUBBLICA

    Dichiarazione di Principio

    Il Veneto la terra in cui si formata lidentit spirituale, politica e religiosa del PopoloVeneto; qui ha vissuto una vita indipendente, qui ha creato valori culturali con portatanazionale; qui il sangue del Popolo Veneto servito alla difesa della civilt cristiana.Dopo essere stato illegalmente occupato e disperso nel mondo il Popolo Veneto non cessmai di pregare, lottare e sperare per il ritorno al nostro diritto di vivere come essereumani, liberi nella terra dei nostri padri e che sar dei nostri figli.Spinti da questo attaccamento storico e ancestrale i Veneti difenderanno il loro dirittoallautodeterminazione e al libero arbitrio.Costruiremo villaggi e citt autogestite, creeremo una comunit in crescita, che

    controller la propria economia e la propria cultura, amante della pace e in grado didifendersi. Il Popolo Veneto lotter per la propria felicit, portando i vantaggi delprogresso tra gli abitanti.Dispone con effetto immediato che il Veneto Serenissimo Governo fino a quando sarregolarmente ristabilita lautorit dello Stato, secondo quanto previsto dalla VenetaCostituzione provvisoria, operer come Governo Provvisorio della VenetaSerenissima Repubblica.Il Veneto Serenissimo Governo fa appello alle Nazioni Unite, affinch assistano ilPopolo Veneto nella ricostruzione del proprio Stato, e accolgano la Veneta

    Serenissima Repubblica nella famiglia delle Nazioni.Il Veneto Serenissimo Governo tende una mano di pace e buon vicinato a tutti gli Stativicini, e ai loro Popoli, e fa loro appello affinch stabiliscano legami di collaborazione edi aiuto reciproco con il Popolo Veneto.Fa inoltre appello a tutti i Veneti della diaspora, affinch si stringano attorno alla loroPatria, e sostengano gli sforzi di costruzione della Veneta Serenissima Repubblica.Il Veneto Serenissimo Governo confida nellaiuto dellOnnipotente, e chiede a SanMarco e al Beato Marco dAviano di guidare le nostre menti e le nostre azioni.

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    16/36

    14

    RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL

    VENETO SERENISSIMO GOVERNO

    Signori ministri del Veneto Serenissimo Governo, Patriote e Patrioti, Veneti tutti, illavoro che oggi presenteremo in questa commissione ha unimportanza fondamentale peril futuro della nostra gloriosa repubblica e per lintero popolo nostro, i tempi in cuialberghiamo sono oramai maturi per una presa di posizione netta e chiara su comedovremo salvaguardare noi stessi e tutto il nostro essere, sulla inderogabilit della via chedovremo intraprendere per salvaguardare le nostre vite, i nostri interessi, la nostra dignitle nostre famiglie, tutto quello che i nostri padri ci hanno tramandato di positivo e giusto e

    tutto quello che vogliamo porgere alle generazioni future perch abbiano una vitadignitosa e degna dei nostri antenati. Il tempo lavora contro di noi e non possiamosprecare pi nessun momento, dobbiamo prendere decisioni risolutive che ci riguardano,si deve procedere a spron battuto seguendo lunica via che ci rimasta e cio quelladellautoconservazione. Conservare noi stessi significa tutelare le nostre vite, il nostroterritorio, le nostre tradizioni, le nostre speranze e questo implica la lotta per lasopravvivenza contro il male dominante dei giorni nostri e cio il sistema capitalistico etutti i suoi derivati, incluso il denaro, vero padrone di tutte le nostre esigenze. La lotta sardura e faticosa ma non abbiamo via di uscita. Abbiamo un grosso vantaggio in questo

    momento: la capacit finalmente di vedere e di capire da parte di tutti noi in modo chiaro,chi il nostro nemico; adesso pi che mai, possiamo individuare chi lotta contro di noi,chi vuole impossessarsi dei nostri beni, delle nostre propriet e delle nostre speranze, chiopera a favore della disgregazione delle nostre famiglie e del mondo, arrivando afrantumare i nostri pi elementari diritti, frutto di millenarie consuetudini, per mantenerein vita un sistema corrotto, finalizzato a monopolizzare le ricchezze del pianeta nelle manidi pochi banditi senza scrupoli. Se abbiamo ben capito tutto questo, viene naturaleconcentrarsi su come dovremo affrontare questa fase di cambiamento, su come dovremocomportarci, su come impostare un modello di vita che non sar pi designato dal

    desiderio di formule magiche, ma sar forzatamente incentrato sulla difesa e lasalvaguardia della comunit da attacchi che divverranno sempre pi dolorosi, fino adarrivare al limite estremo. Il Veneto Serenissimo Governo si assunto mesi fa limpegnodi aprire un tavolo di discussione per affrontare lurgente problematica e la giornata dioggi principalmente dedicata al suo approfondimento presentando una traccia atta areggere le varie motivazioni gi citate. La scelta verso questa giornata di disamina lanaturale conclusione a tutto quello che ci circonda attualmente; questo pu essere un

    punto di vista, una scelta, un progetto fra i tanti, ma rimane il fatto che con questo si vuoledare un segnale forte, una virata evidente verso la conservazione delle nostre famiglie

    collocando in primis la difesa, la conservazione e i diritti dellindividuo e di tuttolambiente che lo circonda, evadendo da quellenorme catena che ci obbliga verso un

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    17/36

    15

    globalismo piramidale in contrasto con le nostre plurimillenarie tradizioni, lasciateci ineredit dai nostri antichi padri; valori questi distrutti e vessati ancor oggi in nome e per

    conto della catastrofe a cui irreversibilmente ci stanno obbligando famosissimi tecnici,burocrati della pace manager ecc... Non deve assolutamente stupire la modalit con cui ilVeneto Serenissimo Governo questanno abbia posto i lavori per labituale riunione;consapevoli del terribile momento che dovremo affrontare, dobbiamo stringerci attornoadesso pi che mai al glorioso vessillo di San Marco, simbolo eterno di libert, giustizia efratellanza, emblema a cui vogliamo sentirci legati nella maniera primordiale della suaessenza, andando a riscoprire le pi profonde radici del suo assunto storico, continuazionedi quel rapporto tra Dio e lessere umano.Anche questanno il Veneto Serenissimo Governo, come sempre, stato in prima linea

    per denunciare tutti i passaggi antidemocratici che lo stato occupante italiano ha messo inopera per deprimere le libert democratiche; sono anni che si denuncia la capacit di unmanipolo di speculatori che progressivamente deteriorano la libert della comunit ascopi esclusivi, rischiando di portare tutti alla bancarotta ed alla confusione totale; irisultati potete adesso sentirli interamente sulla vostra pelle, senza pi poter minimamentedubitare della nostra previsione.Abbiamo visto come in nome della crisi e dello statoitaliano i celati poteri dominanti in poche ore abbiano spazzato via decenni di istituzioni

    parlamentari, la speranza che finalmente la societ abbia capito a cosa serve andare avotare in questo fantastico paese. Il Veneto Serenissimo Governo stato in prima lineanel segnalare le tante manipolazioni storiche portate avanti dal regime occupante,determinate da imponenti e costosissime manifestazioni per i 150 anni dellunit dItalia,autentica esasperazione, visto il loro abissale distacco dallo spirito e dalle aspirazionidella gente. Il lavoro svolto poi come sempre con incessante spirito di sacrificio perdiffondere la improrogabile necessit del rifacimento del referendum truffa del 1866come ferma via stabilita per arrivare allautodeterminazione del popolo veneto non fa cheaccrescere i motivi di orgoglio da parte mia verso i componenti del governo e di tutti i

    patrioti che collaborano con esso.Per arrivare poi allessenza di oggi cercher di essere conciso in maniera di arrivare allasintesi del mio pensiero in maniera decisa ma chiara a tutti.

    Innanzi tutto,come abbiamo detto prima, gli spunti o meglio le proposte che dobbiamoprendere in esame devono andare nella direzione opposta alla generale tendenzaglobalizzante odierna, occorrescioglierci progressivamente dalla rapida e palese tendenza forzata verso lautocrazia

    piramidale data dal denaro per il denaro; dobbiamo obbligatoriamente ristabilire unastruttura orrizzontale di conduzione per slegarci da una suddittanza indotta ed agevolarelavvicinamento di tutte le persone indistintamente ai diritti e ai doveri dellautogestione.Tutte le forze volontaristiche, di carit, sindacali, associazioni, istituti, gruppi, qualsiasicosa che rappresenta la societ veneta devono impegnarsi per creare una figura, un

    organismo che sia una forza di pressione e contribuisca a supportare le denunce delVeneto Serenissimo Governo allimmediato ripristino della legalit internazionale nel

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    18/36

    16

    territorio veneto, in primis il rifacimento del referendum truffa del 1866: lorganismodovr anche organizzare lassistenza degli anziani, dei malati e dei pi bisognosi in

    genere e dovr imporsi nella maniera pi rapida possibile allorganizzazione, alpassaggio ed alla trasformazione delle realt che andranno via via soppiantate.Tutte le fasi che avverranno e in particolare la progressiva dissoluzione delle istituzionidello stato occupante e le varie fasi di smarrimento che seguiranno, legate alla sempre pi

    precaria situazione della sicurezza pubblica, assieme allaumento dellaggressivit dellacriminalit organizzata e non, devono essere orientate a favorire il vivere civile e lacollaborazione fra gli uomini e in tutto questo si fa un deciso appello al senso diresponsabilit, al contributo ed alla partecipazione di tutte le forze dellordine, perchcollaborino e sostengano la guida del Veneto Serenissimo Governo.A questo punto, visto la bancarotta certa in cui lo stato occupante ci sta spingendo e la

    precariet crescente soprattutto nelle fasce pi deboli della societ con vere e proprierealt dove le persone perdono il pi piccolo barlume di dignit, e assistendoquotidianamente a scene di degrado e indigenza dovute alla fame, il Veneto SerenissimoGoverno propone un immediato piano di vera e propria salvezza nazionale attraverso losfruttamento delle risorse rimaste nel territorio appartenenti alla collettivit. Sappiamoche enormi sono le propriet collettive in mano allo stato, alle regioni, alle province e aicomuni, sotto forma di terreni demaniali soprattutto a ridosso di fiumi, laghi, nelle coste,ma anche in territori montani e che parecchi edifici come ex caserme, fortezze, fabbricatiecc... o sono in stato effimero o sono semi abbandonati; tutto questo patrimonio deveessere messo a disposizione dagli organi competenti per cominciare un piano diautogestione finalizzato inizialmente allautosostentamento dei pi bisognosi ed allacultura dellautogestione, questo non pu essere negato come non si pu assolutamente

    pensare di vendere a privati o meno ancora a entit straniere qualsiasi propriet dellacomunit per coprire debiti effettuati dalla solerte amministrazione locale o statale chesia.Questo spunto che da inquadrarsi nel progetto collettivo di autogestione del territorioavr lo scopo primario di mitigare i processi di regresso suddetti, dando la possibilit alle

    persone di riacquistare dignit lavorando e contribuendo al mantenimento alimentare,

    essenziale, ma non solo perch la sfida rendere il rapporto natura-societ il pi strettopossibile, finalizzato al convivere in armonia reciproca senza la quale si destinati aidisastri cui assistiamo oramai quotidianamente, provocati a dire del regime da causemetereologiche ma che in realt sono per la maggior parte imputabili al dissestoidrogeologico e allincuria nei confronti del territorio messa in atto dal sistemaurbanistico attuale, intriso di logica malavitosa e corporativistica.A questo punto bene fermarci, altrimenti si rischierebbe di schematizzare il problema

    pi del dovuto, portando il senso del nostro discorso verso uno stato molto piimpegnativo e distinto, il che potrebbe essere controproducente visto e considerato il

    tempo e le opzioni che abbiamo a nostra disposizione, ricordando ancora una volta che lealternative allautogestione delle comunit sono il fallimento totale della societ come la

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    19/36

    17

    conosciamo adesso con conseguenze a dir poco spaventose, avvicinandoci al tracollocivile e politico odierno ed in ultima analisi alla sua persistente continuazione, con altri

    mezzi di Clausewitziana memoria.

    Gloria agli eterni eroi venetiVIVA LA VENETA SERENISSIMA REPUBBLICA

    Luca PeroniPresidente del Veneto Serenissimo Governo

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    20/36

    18

    RELAZIONE DEL MINISTRO PER GLI AFFARI ESTERI

    La via che questo mondo ci ha sempre posto di fronte per uscire dalle crisi economiche sempre stata una sola: la guerra. Ovviamente non si arrivati di punto in bianco aiconflitti, prima di tutto si sono create delle situazioni lacrime e sangue per i Popoli, poisi indicato ai Popoli un nemico responsabile della crisi e di tutti i mali del mondo, iPopoli presi della disperazione si sono affidati alle politiche populiste dei leader di turno iquali hanno applicato disposizioni dittatoriali a cui le egemonie internazionali hannorisposto con atti militari per ristabilire lordine pregresso. Questo meccanismo,ovviamente infarcito da decine di milioni di morti i quali hanno sfoltito il cosiddetto

    esercito industriale di riserva che era divenuto troppo aggressivo nei confronti delle classidominanti che in modo arbitrario gestiscono il potere, inoltre secondo i meccanismi delprofitto sempre e comunque e ad ogni costo ogni buona guerra crea distruzioni e quindiun nuovo mercato da sfruttare e continuare a depredare. Per avere la conferma di questetesi basta sfogliare i manuali di storia e troviamo la conferma che il sistema dellosfruttamento dellessere umano sullessere umano e la natura che lo circonda porta soloallautodistruzione. questo lo scenario drammatico in cui viviamo anche oggi, la crisi non temporanea ncircoscrivibile, sta travolgendo tutto, e il Popolo la sta subendo sulle proprie carni, sulla

    propria esistenza, nel proprio quotidiano. Se continuiamo a perseverare in questo sistemanon abbiamo nessun futuro degno da vivere, nessuna speranza se non quella di essereanimali da soma per i potenti di turno locali, nazionali o mondiali.Le organizzazioni internazionali hanno dimostrato la loro inefficienza e il loro essere dei

    burattini in mano ai prepotenti di turno, ma noi ci ostiniamo a richiedere che il dirittointernazionale venga ripristinato in Veneto attraverso un libero referendum perlindipendenza, come previsto dagli accordi internazionali del 1866 sancitidallArmistizio di Cormons, dalla Convenzione per le Venezia e dalla Pace di Vienna, echiediamo che questo diritto sia sostenuto da tutti gli Stati dellassise mondiale, perchnon possiamo immaginare che essi preferiscano la lotta armata alla libera volont

    popolare attraverso un referendum.Ma ci appelliamo anche a tutti coloro che si sentono Patrioti Veneti e amanti della terraveneta sia che siano residenti nella Patria Veneta che dispersi nella diaspora perch sifacciano portavoce in ogni luogo del diritto allautodeterminazione, allautogoverno eallautogestione del Popolo Veneto. Inoltre invitiamo tutti i Patrioti Veneti a sostenere ladiffusione dei Liberi Territori Veneti sostenendo il nascente Fondo Nazionale Veneto,quale organismo preposto e dipendente dallufficio di Presidenza del Veneto SerenissimoGoverno in cui convogliare tutte le risorse fisiche, materiali ed economiche perincrementare le terre sotto diretto controllo politico del Veneto Serenissimo Governo,tassello fondamentale per uscire dal gioco economico, finanziario politico delloccupante

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    21/36

    19

    italiano.Ogni donna veneta e uomo veneto ora pi che mai sono responsabili del proprio destino,

    finito il tempo della delega, se vogliamo sopravvivere dobbiamo noi stessi essere gliartefici del nostro futuro, altrimenti abbiamo di fronte a noi solo la catastrofe, senzanessun futuro.Dobbiamo dimostrare al mondo che noi Veneti che amiamo il Veneto siamo un monoliteche non pu essere distrutto, solo cos la nostra voce potr essere ascoltata, non dobbiamoseguire le chimere che puntualmente gli ascari del potere centralcolonialista romano ci

    presentano. Nessuna elezione potr sostituire la nostra azione diretta per ottenere unreferendum per lindipendenza, unazione diretta che si sviluppa giorno per giorno conuna pratica patriottica quotidiana in ogni luogo della nostra vita quotidiana dimostrandoche un mondo diverso pu esistere e non verr certo dalla putrescente italia e daicadaverici esponenti politici che la rappresentano. Non possiamo aspettarci nulla di buonodal Presidente dello Stato occupante italiano che oggi festeggia i 150 di uno statocriminale come litalia, infatti tale Giorgio Napolitano nel 1956, all'indomanidell'invasione dei carri armati sovietici a Budapest, si profondeva in elogi ai sovietici.L'Unione Sovietica, infatti, secondo Giorgio Napolitano, sparando con i carri armati sullefolle inermi e facendo fucilare i rivoltosi di Budapest, avrebbe addirittura contribuito arafforzare la pace nel mondo. Inoltre sempre Napolitano e i suoi amici nellaprile del1975 appoggi lavvento dei criminali khmer rossi guidati da Pol Pot. Se questa lideadi pace che ha Napolitano, allora possiamo ben capire come senza nessun rimorso possafesteggiare ed essere il principale sponsor dei 150 anni dei crimini dellitalia. Tutti iPopoli devono tener presente che questo il personaggio che guida loccupazione della

    penisola.Litalia, vista la propria incapacit di gestire leconomia veneta, visti i crimini che ha

    perpetrato in terra veneta e ai veneti tutti, visto il modo coloniale con cui occupa la nostraVeneta Patria deve andarsene con tutte le sue istituzioni, le sue leggi, i suoi lacch, nonsiamo disposti ad accettare altre proroghe, non siamo disposti ad accettare altri soprusi,non siamo disposti a fare parte del baraccone italia. Quello italiano uno statoantidemocratico, che ha sempre agito contro il popolo in violazione di tutte le leggi

    internazionali e nazionali (persino di quelle che esso stesso si dato), pretende che glialtri applichino le leggi ma il primo a disattenderle, se dovessimo seguire il suo esempio

    probabilmente saremmo tutti in carcere. Ci auguriamo che prima o poi chi ha commessodelitti in nome dellitalia venga processato e condannato, in ogni caso il tribunale dellastoria sta gi condannando gli atti di questo stato fantoccio. Ci nondimeno, visti i criminiitaliani perpetrati nei suoi 150 anni di storia, ci appelliamo ai principi emersi dal Processodi Norimberga contro il nazismo, quindi nessuno pu nascondersi dietro il ditoaffermando che eseguiva solo degli ordini. Difatti in seguito al Processo di Norimbergadel 1945 e precisamente l'11 dicembre del 1946 l'Assemblea Generale delle Nazioni

    Unite emette la Risoluzione 95/I a "Conferma dei principi di diritto internazionalericonosciuti dallo Statuto e dalla sentenza del Tribunale di Norimberga". La Risoluzione

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    22/36

    20

    formula un invito alla Commissione del diritto internazionale affinch produca undocumento in cui raccolga i principi emersi. La Commissione il 29 luglio del 1950 emana

    un Rapporto intitolato "Principi di diritto internazionale riconosciuti dallo Statuto e dallasentenza del Tribunale di Norimberga" in cui espone sette principi fondamentali:

    1 La responsabilit penale internazionale individuale. Chiunque commetta un attocostituente crimine di diritto internazionale di questo responsabile e passibile dicondanna. Resta la responsabilit internazionale dello Stato se questo organizza e viola isuoi doveri di prevenzione e repressione.2 I crimini internazionali sono indipendenti dal diritto interno dello Stato.3- Il fatto che un soggetto abbia commesso crimine internazionale agendo in qualit diCapo di stato o Alto funzionario non lo esime dalla responsabilit penale internazionale

    personale.4- Il fatto che un soggetto abbia agito in esecuzione di un ordine non lo esime dalla

    propria personale responsabilit penale internazionale. Parallelamente il subordinato ha ildovere di sottrarsi dall'eseguire ordini riguardanti atti criminali.5- Il soggetto imputato di crimine internazionale ha diritto ad un equo processo imparzialee rispettoso dei principi generalmente riconosciuti.6- I crimini che costituiscono crimine internazionale sono i crimini contro la pace, icrimini di guerra e i crimini contro l'umanit. I crimini contro l'umanit sono strettamenteconnessi alle precedenti categorie. Riprende l'art. 6 dello Statuto del Tribunale di

    Norimberga.7- La complicit costituisce crimine di diritto internazionale.

    Dai principi di Norimberga si evince quindi la piena responsabilit dei governanti italianiche non si sono mai dissociati con i 150 anni di crimini italiani, poco interessa che sianotecnici e politici la responsabilit oltre che collettiva singola, le lacrime di coccodrillonon servono a nulla, il libero arbitrio fondamentale e imprescindibile. Quindi ciaspettiamo che le organizzazioni internazionali preposte agiscano per condannare icriminali, e che il Popolo Veneto tutto alzi la testa contro i soprusi perch la delega non

    e non sar pi sufficiente per una gestione della propria terra e del bene comune.Dal punto di vista internazionale dei rapporti tra Stati confermiamo quanto pi voltedetto:noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura etradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, abbiamo lobbligo morale e storico diintervenire per tentare di evitare la catastrofe imminente, che se non fermata travolgertutto e tutti e proponiamo che le relazioni tra Popoli siano basate sul:

    Rispetto dei diritti umani fondamentali;

    Rispetto della sovranit e dell'integrit territoriale di tutti i Popoli; Riconoscimento dell'uguaglianza tra le razze e tra tutte le nazioni grandi e piccole;

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    23/36

    21

    Non intervento e non interferenza negli affari interni di un altro Paese; Rispetto del diritto di ogni Popolo di difendersi sia individualmente che collettivamente;

    a) astensione dall'uso di patti di difesa collettivi che siano di beneficio agli interessi diuna delle grandi potenze b) astensione dall'esercitare pressione su un altro Paese; Non esercitare atti o minacce di aggressione contro l'integrit territoriale ol'indipendenza politica di un Popolo; Soluzione di tutte le dispute internazionali con mezzi pacifici come negoziato,conciliazione, arbitrato o accordi giudiziari, Promozione di mutui interessi e cooperazione; Rispetto della giustizia e degli obblighi internazionali.

    Quindi il diritto allautodeterminazione dei Popoli deve essere reale e non solo scrittosulla carta dei trattati, e questo diritto non deve essere utilizzato per mascherare ilterrorismo internazionale da parte dei gruppi terroristici e dagli Stati che li appoggiano.Il futuro risiede nelle capacit dei Popoli di autogestirsi e di vivere in rapporti di pace ecollaborazione pacifica, le lotte per legemonia sono alla base delloscurantismo, chirigetta tali principi sar responsabile della catastrofe. Noi come Veneto SerenissimoGoverno ci impegniamo fin dora a sostenere con tutte le nostre forze quei popoli chelottano per una vera libert contro il terrorismo ed il terrore in ogni forma venga essoattuato.Anche noi sosteniamo che il mondo non governato dalle minacce militari, ma basatosulla legge internazionale e sul rispetto della libert dei Popoli.

    Demetrio SerragliaMinistro agli Affari Esteri

    e al rifacimento del Referendum del 1866Dipartimento per i rapporti con i Veneti della Diaspora

    Coordinamento dell'attivit di governo per l'autogestione

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    24/36

    22

    RELAZIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

    La crisi economico-finanziaria che si sta lentamente, ma inesorabilmente, allargando atutti i paesi del globo mette a dura prova le economie e le societ di tutto il pianeta; primacolpisce i paesi pi deboli, per poi passare a quelli che fino a qualche anno fa eranoconsiderati delle superpotenze al riparo da pericoli del genere. Oltre a questo perassistiamo al ben pi grave e pericoloso silenzio delle istituzioni politiche ed economichemondiali sui veri motivi della crisi: parere comune che i problemi siano iniziati con ilfallimento delle banche americane del 2008 che hanno innescato una recessione globale,che ci ha portato ai risultati di questi giorni. Tutti sono d'accordo che per risollevare leeconomie occidentali e far ripartire cos il mondo, sia sufficente agire sulle regole del

    mercato mettendo pi controlli statali, (con buona pace del libero mercato) obbligare ipaesi, soprattutto quelli pi deboli, a regole severe sul controllo dei conti pubblici, perevitare sprechi statali che farebbero alzare la soglia di pericolo di fallimenti pericolosi

    per comunit legate fra loro da accordi economici, finanziari e politici, come per esempiol'Unione Europea, e per ultimo trovare quelle soluzioni che dovrebbero aiutare lo sviluppoe la crescita delle economie colpite dalla crisi.E' ferma convinzione del Veneto Serenissimo Governo che questi siano tutti pretesti utilisolo a nascondere i veri motivi della crisi mondiale, che non potr certamente n essererisolta n imponendo nuove regole ne tantomeno alzando le tasse ai Popoli gi fortemente

    colpiti, facendo loro credere che solo facendo sacrifici si pu evitare il baratro.Il vero problema la fine del capitalismo che ormai ha fatto la sua strada e ha ripagatoampiamente il mondo, con i suoi frutti pi o meno avvelenati, e trovare un'altra forma dieconomia che ci possa permettere di continuare a lavorare e vivere degnamente le nostrevite. Non possiamo continuare con questo sistema super produttivo che sfrutta a pi non

    posso le materie prime del pianeta per soddisfare solamente chi ha come unico scopoquello di vendere, vendere e ancora vendere anche beni di cui volendo potremmo farne ameno, per farci comprare arrivano al punto di drogarci con la pubblicit facendoci credereche se non compriamo un determinato prodotto potremmo essere emarginati dalla societcome retrogradi e fuori moda.Senza contare i danni collaterali che chiaramente si manifestano portando avantiun'economia basata sul denaro e sul potere, quindi guerre per il controllo delle materie

    prime che prima o dopo si esauriranno, ma anche guerre economiche e finanziarie per lasupremazia nel mercato globale, condotte non pi dagli stati sovrani ma dalle lobbyinternazionali che usano (tra le altre armi) la speculazione nei mercati globali perarricchirsi sempre di pi a scapito dei Popoli, e chiaramente lo sfruttamento delle

    popolazioni del terzo mondo che vengono ingannate dai potenti che approfittano inmaniera ignobile delle loro sofferenze e che promettono di aiutarli portando od offrendolavoro per la loro emancipazione ed il loro progresso ma se osserviamo bene come sisvolgono i fatti solamente un diverso mercato degli schiavi, nel 1800 veniva offerta la

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    25/36

    23

    possibilit di lavorare in un campo di cotone o di tabacco con la pia illusione di diventareuomini liberi, ora viene offerta una vita in conceria o in una qualsiasi altra catena di

    montaggio dove lavorare per gran parte delle loro vita ricevendo in cambio qualchedollaro e qualche comodit che il progresso tecnologico quotidianamente ci offre.Il sistema capitalistico ci ha insegnato che per il nostro progresso ed emancipazionedobbiamo lavorare sempre di pi per migliorare il nostro sistema di vita, secondo tutti gliesperti economici un paese che non aumenta il proprio prodotto interno ogni anno non in crescita e quindi non c' sviluppo, seguendo questa logica abbiamo continuato a crearenuove aziende e nuovi posti di lavoro, abbiamo costruito nuove infrastrutture che fosseroall'altezza del mercato internazionale a cui ci siamo rivolti aumentando le nostreesportazioni, nel contempo la qualit della vita migliorava e quasi di pari passo anchequella lavorativa con una tutela, economicamente accettabile dalle istituzioni e dalleimprese, dei diritti e della salute dei lavoratori con un innalzamento continuo del costo dellavoro. Fino ad un certo punto questa poteva essere una strada forse "passabile", i

    problemi economici sono cominciati quando su questo nuovo mercato internazionale sisono affacciati paesi emergenti che potevano permettersi di lavorare molto al di sotto delnostro prezzo, perch non obbligati a seguire le nostre regole e sfruttando i propri Popoli,che ci hanno portato via porzioni sempre pi grandi di mercato, seguendo a pieno leregole basi del capitalismo: vendere a meno per vendere di pi.Tutta questa corsa allo sviluppo ad ogni costo e cercato con ogni mezzo, anche il pi vile,ci ha portato alla crisi globale che stiamo vivendo in questi anni: per anni assecondando leregole del consumismo abbiamo lavorato e creato posti di lavoro per stare al passo dellamodernit del progresso tecnologico e dello sviluppo incontrollato, ora ci troviamonell'impossibilit di continuare su questa strada con enormi problemi di disoccupazione edi povert che avanzano nelle nostre societ, inoltre abbiamo trascurato il miglioramentosocio-culturale dei nostri Popoli, il fatto che l'analfabetismo sia quasi debellato non vuoldire che la nostra gente sia progredita intellettualmente, socialmente e culturalmente, vuolsolo dire che sa leggere e scrivere.A livello mondiale possiamo vedere un rallentamento di tutte le economie, anche quelledei paesi emergenti che fino a qualche anno fa avevano un ritmo di crescita a due cifre ora

    stanno rallentando, alcune previsioni dicono che anche la Cina vedr un bruscorallentamento della sua crescit nel 2012, i problemi legati alla finanza spingeranno igoverni a stampare altra moneta senza nessun legame ad un controvalore reale, quindicon la consapevolezza di stampare carta straccia, questo faciliter la crescitadell'inflazione, aumentando sempre pi i problemi alla gente comune inoltre se i prezziaumentano le famiglie spendono meno, e la tanto declamata crescit sar invece unadiscesa vorticosa verso il baratro.A tutti questi problemi di carattere mondiale dobbiamo naturalmente aggiungere la

    patologica crisi economico-finanziaria e politica in cui versa lo stato occupante italiano,

    ormai da parecchi anni aggravata dalla casta politico-imprenditoriale che in tutta la vita diquesto stato fantoccio non ha mai dato prova di onest, giustizia, senso del dovere,

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    26/36

    24

    rispetto per i Popoli che si trova a governare e un minimo di lungimiranza per il futuro,tutti arroccati sulle proprie posizioni, fregandosene della situazione che via via

    peggiorava e pensando solo a prolungare il proprio potere e aumentare i propri privilegi.Secondo il rapporto sulla competitivit del biennio 20102011, redatto dal "WorldEconomic Forum", l'italia al 46 posto nellindice di competitivit globale (laGermania al 6, la Francia al 16, il Regno Unito al 18e la Spagna al 38). Per la qualitdelle istituzioni, invece, l'italia viene valutata al 92 posto, mentre per quanto concerne ladotazione infrastrutturale occupa la 31 posizione al mondo.Chiaramente i governi italiani negli ultimi decenni hanno sempre dato la colpa deidisservizi cronici delle amministrazoni statali e dei problemi finanziari di questo paeseagli evasori fiscali, i quali non pagando le tasse sottraggono denaro che dovrebbe andarenelle casse pubbliche, per essere successivamente ridistribuito alle amministrazionilocali, ora non voglio dire che non pagare le tasse sia giusto ma bisognerebbe che fossero

    pi eque e perch no solidali, parole che ci ricorda sempre il presidente di questo statofantoccio quando gli fa comodo. Secondo l'Ufficio Studi della CGIA di Mestre nel 2009la pressione tributaria in Italia era al29,1% 4,5 punti percentuali in pi della media deiPaesi dellarea euro (24,6%) e il 5,4% in pi della Germania (23,7%), mentre la pressionefiscale nel 2012 dovebbe sfiorare il 44%, questo secondo studi di regime.La frode fiscale non potr essere davvero considerata alla stregua degli altri reatifinch le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finch le sottili arti dellafrode rimarranno lunica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco,si potrebbe pensare che queste parole siano state dette da qualche rivoluzionario che vuolerovesciare questo paese o da qualche indipendentista che ce l'ha con il governo italiano;niente di tutto questo, quanto letto stato pronunciato nel 1907 da un certo Luigi Einaudi,che non era Veneto n tantomeno indipendentista e forse nemmeno federalista, era soloun economista e successivamente capo di questo, stato il quale sembra proprio chequando vuole si dimentica di quello che disse uno dei suoi padri fondatori.Il problema evasione fiscale comunque non il solo di questo regime e di questo sistemaeconomico, e non saranno altre leggi contro chi non paga a risolvere questa crisi, lasituazione talmente grave che la soluzione non potr essere una nuova legge finanziaria

    o la promessa di tagli agli sprechi dello stato, che tra l'altro tutti promettono ma nessunomette in pratica.Possiamo tutti renderci conto della situazione in cui il nostro Veneto, ma ovviamente nonsolo, attraversa in questi anni con enormi problemi in tutti i settori, basti pensare alla crisidel sistema edilizio, da tutti considerato come uno dei comparti che dovrebbe spingerel'economia: secondo una stima del feneal-uil, il sindacato dei lavoratori edili, tra il 2008ed il 2010 c' stata una perdit di occupati di oltre 5000 unit, il dato percentuale nel 2011si attesta a -5,8% rispetto al 2008 con un picco nella provincia di Verona -18%, lacompravendita ha subito una pesante battuta d'arresto rispetto al periodo pre-crisi (2007)

    con un -28,4% per quanto riguarda l'edilizia residenziale e -26,5% per quella nonresidenziale con un calo nella domanda di mutui per acquisto di immobili del 6,6%, a tutti

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    27/36

    25

    questi dati dobbiamo aggiungere i notevoli ritardi che subiscono le imprese nell'incassarei pagamenti per i lavori fatti anche da parte delle pubbliche amministrazioni, nonch le

    lunghissime attese per ricevere aiuti dalle istituzioni.

    Altro settore in crisi nera quello della costruzione di mobili: solo nella provincia diTreviso, secondo la filca cisl, dall'inizio del 2009 al luglio di quest'anno 122 aziendehanno chiuso, per un totale di circa 4000 posti di lavoro in meno, con una diminuzione di100 mila ore di lavoro.Tra le aziende che hanno chiuso anche nomi importanti del settore come la Corinto diMareno di Piave, produttrice di divani, fallita dopo 60 anni di attivit lasciando a casa 40dipendenti, alla Mobiltrevi di Gaiarine, azienda di mobili per interni con 40 dipendenti, laEuropan di Motta di Livenza, con 80 dipendenti, la Rosada fallita a febbraio 2010 e il90% degli oltre 80 dipendenti non ancora riuscito a ricollocarsi.Restando sempre nel settore, ma spostandoci a Padova e pi precisamente a Casale diScodosia e Montagnana, dove negli ultimi tre anni un centinaio di aziende hanno chiusocon una perdit di trecento posti di lavoro e altri 500 rischiano di perderlo in questi mesi,e ancora nella bassa Veronese: secondo la filea-cgil di Verona tra il 2010 e il 2011, 1.000lavoratori della Bassa Veronese sono rimasti senza lavoro, in mobilit. Le aziende in crisisono state 2.075, i lavoratori coinvolti 22.670 e le ore di cassa integrazione ordinariautilizzate 23.600, quelle di cassa integrazione straordinaria 45mila e quelle di cassa inderoga 31mila: si stima che oltre il 60% di questi dati riguardi lavoratori del settore dellegno.Anche gli altri settori dell'economia Veneta non si salvano, per ora continuano, chi pi echi meno, a lavorare le aziende che esportano all'estero e quindi possono sopportaremeglio di chi non lo f la caduta della domanda interna, ma anche l i problemicominciano a farsi sentire: da uno studio della Fondazione Nordest si calcola che circa il14% delle aziende che negli ultimi anni avevano cominciato la produzione in stabilimentiesteri nell'arco degli ultimi dodici mesi hanno chiuso la sede italiana, certo non un numeroimpressionante ma se si calcola che fino all'anno scorso questo dato era zero forsedobbiamo cominciare a preoccuparsi, i motivi non sono solo per il minor costo del lavoro

    ma anche per una pressione fiscale e tributaria pi onesta e conveniente.E per finire arriviamo alle conseguenze pi tragiche che ci ha portato questa crisi: negliultimi 3 anni pi di 40 imprenditori Veneti non riuscita a sopportare i problemi legatialle loro attivit e si sono suicidati, e oltretutto quasi tutti non erano in stato fallimentare onon trovavano clienti, il loro grosso problema era di riuscire a riscuotere i pagamenti peril lavoro effettuato, in molti casi avevano crediti anche con amministrazioni pubbliche chenon pagavano: oltre il danno, la beffa: le banche che fino a qualche anno fa pur di esserecreditrici nei confronti dei loro clienti concedevano mutui a chiunque li chiedeva orahanno chiuso i rubinetti, costringendo i propri clienti a rientrare col debito,

    infischiandosene della loro grave situazione.

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    28/36

    26

    Questa la dura e cruda realt. oltre al dissesto economico, politico, culturale e socialeche il Veneto ha subito grazie ai 145 anni di occupazione straniera che niente di buono ha

    portato, ora si aggiungono i problemi coseguenti alla recessione mondiale portata avantida chi non vuol capire che il capitalismo e il consumismo sfrenato sono finiti e dobbiamovoltar pagina, stravolgendo l'economia, basandola non sul capitale, ma sull'uomo esull'ambiente; per entrambi i problemi il Veneto Serenissimo Governo ha la rispostagiusta: indipendenza subito per essere protagonisti del nostro futuro, e non nelle mani dicialtroni e parassiti, e autogestione del territorio e delle sue risorse nel rispettodell'ambiente e dei Popoli che abitano questo pianeta, altre soluzioni non ce ne sono, sologli aspiranti maghi e chi crede a Babbo Natale possono pensare che tutto si risolver conil federalismo fiscale o alzando le tasse come sta facendo il governo italiano; la strada

    piena di difficolt, ma il Veneto Serenissimo Governo sicuro della vittoria e auspicaancora una volta l'aggregazione di tutte quelle persone che vogliono lottare per la libert e

    per il proprio futuro.

    Andrea VivianiMinistro di Giustizia e Lotta all'Integralismo

    Dipartimento Pubblica Istruzione e Cultura Patriottica,Responsabile dell'Archivio Storico

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    29/36

    27

    RELAZIONE DEL MINISTRO PER GLI AFFARI INTERNI

    Nella presentazione del programma del Veneto Serenissimo Governo del Gennaio 2011noi abbiamo cercato di porre allordine del giorno il problemadellautogestione:labbiamo chiamatoprogetto arca di No.Questo progetto ha caratteristiche epocali: si tratta di prendere atto che il sistema

    produttivo economico e dei rapporti sociali si concluso, questa una constatazioneoggettiva, nulla ha di soggettivo. In questo contesto prendono atto e vigore le nostreindicazioni, e dimostrano la lungimiranza del progetto arca di No. Noi sosteniamo conforza e consapevolezza che i margini di sopravvivenza in questo sistema sono sempre pistretti.

    Tutto dipende dalla nostra volont e dalle nostre capacit di reagire e unire i nostri popoli,e porre argine a questa catastrofe, determinata da un sistema che aveva come elementocentrale della sua sopravvivenza lo sfruttamento delluomo sulluomo , e del capitale sullanatura.Quali indicazioni possiamo avere per costruire la nostra Arca di No? C qualcuno tradi voi che si ricorda quando dicemmo, 4.5 anni fa, che bisognava uscire da questo sistemaeconomico-sociale-politico, perch esso aveva esaurito tutte le potenzialit, e sarebbeimploso? Il Veneto Serenissimo Governo dette indicazioni di ritirare tutti i nostri risparmidalle banche (depositi, conti correnti, bot, obbligazioni, ecc. ecc.) per da una parte

    salvaguardare il valore del nostro sudore e dallaltro demmo indicazioni di acquistareterreni, come elementi primari per dare vita al nuovo stato Veneto: come avvenuto, trale altre, in Israele, tra la dichiarazione di Balfour e la proclamazione dello stato dIsraele,nel 1948.In questo contesto noi affermiamo, in maniera risoluta, che la terra ha un solo

    proprietario; questo non sono gli uomini, ma DIO. Pertanto noi consideriamo un crimineabbandonare la terra a se stessa; la terra appartiene a chi la lavora, non a chi la possiede.Pertanto noi sosteniamo la necessit di costruire villaggi autogestiti, che in manierasociale e collettiva, nel pi totale rispetto della natura, rendendola utile e produttiva senzaviolenza.Deve essere di monito agli amministratori comunali, provinciali, regionali, statali che nontolleriamo e non tollereremo la vendita o lo sfruttamento individuale di nessun territoriodemaniale, siano essi fiumi, monti, terreni che appartengono a DIO e al suo popolo. Tuttoquesto non frutto di un processo rivoluzionario, come rientrava negli schemi classici del19-20secolo, bens sinquadra in un tentativo nuovo, pacifico, di ridare vigore e vitalital nostro popolo e alla terra che DIO ci ha generosamente messo a disposizione.Questo non significa che non ci saranno sangue e dolore, da parte della nostra gente, anzinoi possiamo affermare che questa classe dirigente, e i poteri forti che la guidano, sistanno preparando a scatenare finte rivoluzioni vedi le cosiddette primavere Arabe. Inrealt si andr incontro a una guerra di proporzioni non quantificabili, e si tenter di

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    30/36

    28

    accreditare la responsabilit allo stato dIsraele, come gi accaduto in passato. La lottaper lindipendenza della nostra Patria, va di pari passo con la lotta allantisemitismo.

    In questo clima noi denunciamo il blocco socialfascista italiano Napolitano-Monti-Dalema-De Benedetti, i giornali la stampa, repubblica, corriere della sera e altri,come massimi responsabili del processo di fascistizzazione dellItalia.

    Nel contempo denunciamo il centro destra, di non aver avuto capacit di opporsi aiprogetti guerrafondai del blocco socialfascista . Spetta al popolo assumersi laresponsabilit di bloccare questo processo socialfascista, che non altro che una variantedel nazional-socialismo.A questi personaggi rammentiamo che il Veneto Serenissimo Governo non la rosa

    bianca, ma sapr essere allaltezza dei compiti cui la storia lha chiamato.

    Valerio SerragliaMinistero degli Interni

    Pianificazione Economia autogestitaServizio Sicurezza Generale

    Portavoce

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    31/36

    29

    RELAZIONE DEL DIPARTIMENTOPER LA RICERCA E LAMBIENTE

    Non c' dubbio che l'autogestione sia una sfida epocale per il Popolo Veneto e che ilperiodo di transizione dall'attuale economia capitalista, basata sullo sfruttamentodell'uomo e della natura, verso un'economia autogestita, pi giusta, in cui l'essere umanoabbia imparato a convivere con il mondo intorno a lui, rappresenter un duro momento

    per il Popolo Veneto.Attualmente il sistema economico capitalista ha potuto abbattere il costo dei prodottiattraverso lo sfruttamento delle risorse del proprio territorio (finch queste sono statedisponibili) e poi depredando le materie prime dai paesi del cosiddetto terzo mondo. Il

    miglioramento delle condizioni di vita nei paesi occidentali negli ultimi 200 anni innegabile, ma per poter valutare in maniera completa il sistema di produzione attuale,bisogna considerarlo nella sua interezza. Il costo che abbiamo pagato per questo tipo diprogresso enorme: foreste distrutte, fiumi inquinati, popoli interi costrettiall'emigrazione a causa dello sfruttamento delle proprie risorse da parte di multinazionalidi altri paesi. Tutto questo frutto di un boom economico che ha come unico scopo ilguadagno e non il benessere dell'intera umanit.Questa per non l'unica strada percorribile. Il 20 luglio 2008, qui a Longarone, il VenetoSerenissimo Governo ha costituito il primo di molti Liberi Territori Veneti. Nella

    Dichiarazione di Principio si legge:Costruiremo villaggi e citt autogestite, creeremo una comunit in crescita, checontroller la propria economia e la propria cultura, amante della pace e in grado didifendersi. Il Popolo Veneto lotter per la propria felicit, portando i vantaggi delprogresso tra gli abitanti.In queste parole racchiuso spirito della comunit autogestita, una comunit che decideda sola il proprio futuro e che come obiettivo primario ha il benessere dei propri cittadini.In questa nuova societ la tecnologia sar fondamentale, le sfide che si presenteranno alPopolo Veneto potranno essere superate solo attraverso un attento ed intelligente utilizzo

    delle risorse a disposizione. Il ruolo della ricerca sar quello di permettere alla comunitdi mantenere ed aumentare gli attuali standard di sviluppo e benessere, senza perannientare un territorio gi pesantemente compromesso da 150 anni di sfruttamentospregiudicato e ben ricordando che il benessere non si misura nel numero di auto

    possedute, nella vacanza ai tropici o nell'ultimo cellulare appena uscito; ma attraverso unritrovato equilibrio nel rapporto tra gli uomini e con la natura.Un facile esempio sono le fonti di energia rinnovabile, che permetterebbero di azzerare ladipendenza del Veneto dai combustibili fossili; ma che allo stato attuale in una logica

    puramente capitalista non sono economicamente convenienti e perci non vengono

    sviluppate. Una futura comunit autogestita, quando dovr decidere riguardo allaproduzione di energia, opter sicuramente per le fonti rinnovabili, ed qui che la

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    32/36

    30

    tecnologia dovr offrire una scelta che permetta un'efficiente produzione energetica conil minimo impatto ambientale. La comunit autogestita decider poi in base a questi

    requisiti e non considerando l'immediato risparmio economico.La libert della ricerca scientifica una caratteristica fondamentale. Questo per, nonsignifica che non ci saranno dei settori che riceveranno pi attenzione. Oggi, si tende afare ricerca solo in settori che risultano economicamente vantaggiosi, tralasciando campi

    pi importanti ma apparentemente meno redditizi. Nella futura societ Veneta, lacomunit scientifica sar al servizio del Popolo. Verranno incentivati sviluppi nei settoricritici per il benessere dell'intera popolazione che permettano un vero miglioramentodella societ. Non dimentichiamo inoltre che la ricerca del sapere, sia esso scientifico,artistico o umanistico, deve essere vista come un punto di forza e non come una spesainutile da ridurre in momenti di crisi.Il Veneto Serenissimo Governo, rinnova il suo sostegno al Mashav, l'agenzia israeliana

    per la cooperazione internazionale e alla sua iniziativa presso l'ONU di facilitare l'accessoalla tecnologia agricola ai paesi in via di sviluppo. Questo un concreto esempio diquanto importante sia lo sviluppo tecnologico se usato in maniera responsabile. Non bastadonare vestiti o spedire container carichi di cibo e medicinali, ma dobbiamo mettere i

    paesi pi poveri in grado di produrre da soli la ricchezza necessaria al propriosostentamento. Un principio simile pu essere applicato alle comunit autogestite, non importante la ricchezza immediata che deriva dall'accumulare denaro; contamaggiormente il rispetto per il territorio e il vero progresso umano e tecnologicodell'intera comunit.

    Mario BonamigoMinistro consigliere

    Dipartimento Ricerca ed AmbienteResponsabile tecnico della Radio Nazionale Veneta

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    33/36

    31

    VENETA SERENISSIMA REPUBBLICAUfficio di Presidenza

    NOMINA COMPONENTI VENETO SERENISSIMO GOVERNOCON AFFIDAMENTI INCARICHI E SPECIFICI DIPARTIMENTI

    DI COMPETENZA

    Io Presidente della Veneta Serenissima Repubblica Luca Peroni ho preso in esame illavoro fin qui svolto dai miei collaboratori e dopo avere esaminato la situazionecontingente veneta ed internazionale, in vista degli importanti traguardi che il VenetoSerenissimo Governo dovr affrontare negli anni a venire, con i poteri conferitemi dallaVeneta Costituzione agli articoli 47 e 49, in data 21 gennaio 2012 nomino i componentidel Governo con apposito decreto, avente effetto immediato.

    Nel contempo ho stabilito gli incarichi che i nuovi membri dovranno espletare nelcorrente anno del loro mandato, affidando inoltre loro specifici dipartimenti dicompetenza, questo decreto annulla e sostituisce i precedenti decreti di nomina:

    Luca Peroni: Presidente e Coordinatore dei Liberi Territori VenetiValerio Serraglia: Vicepresidente Vicario Plenipotenziario, Ministro degli Interni ePianificazione Economia Autogestita, Servizi Sicurezza Generale, PortavoceAndrea Viviani: Vicepresidente Plenipotenziario, Ministro di Giustizia e Lottaall'Integralismo, Dipartimento Pubblica Istruzione e Cultura Patriottica, Responsabiledell'Archivio StoricoDemetrio Serraglia: Vicepresidente Plenipotenziario, Ministro agli Affari Esteri e alRifacimento del Referendum del 1866, Dipartimento per i Rapporti con i Veneti della

    Diaspora, Coordinamento dell'attivit di governo per l'autogestioneMario Bonamigo: Ministro Consigliere, Dipartimento Ricerca ed Ambiente,Responsabile tecnico della Radio Nazionale VenetaMarco De Cesero: Luogotenente per Belluno e delegato per le Aree Montane.

    Longarone, 21 gennaio 2012Il Presidente

    della Veneta Serenissima RepubblicaLuca Peroni

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    34/36

    32

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    35/36

    SOTTOSCRIVI ILFONDO NAZIONALE VENETO

    CONTRIBUISCI ALLA DIFFUSIONEDEI

    LIBERI TERRITORI VENETI

    dona a Veneto Serenissimo Governo:

    Le coordinate bancarie: FriulAdriaIBAN: IT59C0533660165000040126636

    BIC: BPPNIT2P189

    Causale: Fondo Nazionale Veneto

  • 7/30/2019 L'Autogestione Come Nostra Unica Salvezza_Veneto Serenissimo Governo

    36/36

    VENETO SERENISSIMO GOVERNO

    Casella Postale 24- 36022 Cassola (VI)VENETO

    [email protected] - [email protected]. 3491847544 3406613027

    www.serenissimogoverno.org

    Radio Nazionale Veneta:[email protected]