Laura Dalla Ragione: Il web: una vetrina dove il mostrarsi serve a svelare nascondendosi? #d2dtodi

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Laura dalla Ragione Laura dalla Ragione Psichiatra Psichiatra Psicoterapeuta Psicoterapeuta Direttore Centro Direttore Centro DCA Palazzo DCA Palazzo Francisci di Todi Francisci di Todi USL1 dell’Umbria USL1 dell’Umbria Web: una vetrina ve il mostrarsi serve a svelare nascondendosi?

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Laura dalla RagioneLaura dalla RagionePsichiatra Psichiatra

Psicoterapeuta Psicoterapeuta Direttore Centro Direttore Centro

DCA Palazzo DCA Palazzo Francisci di Todi Francisci di Todi USL1 dell’Umbria USL1 dell’Umbria

Web: una vetrina dove il mostrarsi serve a svelare

nascondendosi?

La rete è come il denaro non è né buona nè cattiva

• La rete , grandissimo strumento di libertà che non può essere governato né disciplinato, le notizie volano e si diffondono e questo rimane comunque un bene. I ragazzi di Genova dopo l’alluvione si sono chiamati a raccolta in un gigantesco tam tam su Facebook che li ha condotti a centinaia a spalare il fango, le associazioni dei consumatori boicottano prodotti e comportamenti attraverso i social network e costringono al ritiro di pubblicità o addirittura a merci politicamente scorrette. Donne, ragazzi , uomini si autoconvocano in Manifestazioni e Movimenti con modalità sconosciute fino a questo momento. Chi lavora con adolescenti e giovani sa che un messaggio nella rete dei social network può diffondersi in tempi rapidissimi e correggere comportamenti ad alto rischio. Si può fa resistenza alla tecnica , ma non si può ignorarla .

• Vale per la tecnica quello che vale per la natura, come ci dice Leibniz : La si comanda solo ubbidendole”

La Comunity :un nuovo modo di incontrarsi

C’è un nuovo modo d’ incontrare se stessi e gli altri ed è sul web.

La vetrina dove il mostrarsi serve a svelare nascondendosi, al riparo dalle dolorose collisioni che le relazioni nel mondo producono in noi; ci si crea una vita virtuale dove esponendosi ci si maschera , si ripulisce la propria vita dagli inganni, dalla noia, dalle frustrazioni che l’accompagnano.

E così in facebook ci si ritrova tutti belli, giovani(non è un caso che persone di 50 anni mettano vecchie foto del liceo) e soprattutto felici.

Una scialuppa di salvataggio

• Specchio fedele o immagine distorta della realtà , la tecnologia online offre una scialuppa di salvataggio emotiva alle frotte di ragazzi , ragazze ma anche uomini e donne impauriti dal mondo reale. Raccoglie gli sfoghi, le lamentele e il bisogno di condividere nell’illusione di non finire strozzati nell’imbuto della solitudine.

Comunity Ricevere messaggi scritti, offre conferme dell’esistenza del gruppo e di se stessi; la parola, anche se solo digitale, è simbolo dell’essere e dell’essere insieme ad altri. Le comunità virtuali possono, quindi, supplire all’assenza delle comunità reali rendendo possibile il superamento della solitudine, la costruzione di appartenenze e di relazioni significative, la condivisione di interessi, valori, storie, il raggiungimento di un senso di vicinanza emotiva e di partecipazione ad una collettività.

Nuove solitudini • Alla base del successo di fenomeni come

Facebook o Messenger , c’è proprio il tema di nuove solitudini completamente diverse da quelle che vivevano le precedenti generazioni. Sono forme di disagio tipiche del nostro tempo, frutto delle contraddizioni di un'epoca in cui i rapporti umani diventano sempre più difficili da mantenere. Tanti giovani trascorrono ore davanti allo schermo di un computer, navigando tra un sito e l'altro o parlando attraverso le "chat", le "mailing list" e i "newsgroup" di Internet.

Comunicazione ?• Apparentemente, sembrano comunicare.

Ma bisognerebbe chiedersi: qual è la qualità di questo tipo di comunicazione? Il Web è innanzitutto uno spazio sociale e perciò le comunità virtuali possono supplire l’assenza di socialità e veicolare nuove forme di aggregazione. Navigare in rete , infatti, attiva fantasie gruppali e ciò è tanto più attraente in una società di massa in cui è sempre più frequente vivere un senso di anonimato, vuoto e solitudine, in cui il contatto interpersonale delude o fa paura ed è sempre più difficile spostarsi ed incontrarsi realmente.

Black list • Black List, Lista Nera, una parola che fa paura a

milioni di adolescenti . Perché tutti , davvero tutti temono di essere inseriti nelle liste nere dei propri compagni di classe , del proprio gruppo di amici sulle pagine Face book . Le liste nere sono classifiche dei più brutti, dei più grassi, dei più sfigati . Essere inseriti in una classifica sancisce l’isolamento , la derisione, lo stigma. Che si diffondono nella rete tra migliaia di persone. Se conoscete un adolescente o un giovane interrogatelo e scoprirete la potenza di questa nuova forma di bullismo globale.

La violenza amplificata • La violenza è sempre esistita ma La violenza è sempre esistita ma

l’amplificazione della rete e la sua l’amplificazione della rete e la sua spettacolarizzazione la rende spettacolarizzazione la rende potentissima e rende indifese le potentissima e rende indifese le persone che ne sono oggetto.La persone che ne sono oggetto.La potenza di tiro aumenta , la potenza di tiro aumenta , la potenza virale. potenza virale.

Spettacolarizzazione Autolesionismo

• . . L’identità è esistere nel L’identità è esistere nel web, solo attraverso il web web, solo attraverso il web entro in contatto con le entro in contatto con le mie emozioni .Esiste solo mie emozioni .Esiste solo ciò che si vede ciò che si vede ..

• INSTAGRAM E IMMAGINI CHE INSTAGRAM E IMMAGINI CHE SCOMPAIONO.SCOMPAIONO.

ASK ME

. .

• Il social dove l’anonimato è Il social dove l’anonimato è garantito e dove avviene più garantito e dove avviene più forte lo stigma e forte lo stigma e l’emarginazione. l’emarginazione.

Smarrimento • Dietro lo schermo del social network si

intravede la paura e lo smarrimento , che può diventare , senza avere un alfabeto emotivo adeguato , rabbia e anche violenza.

• Apparentemente i rapporti tra uomini e donne sono profondamente cambiati e in un certo senso evoluti. Eppure di fronte a questi uomini, spesso giovani, ci rendiamo conto di come essi siano impreparati ai grandi appuntamenti che la vita riserva.: il dolore, la separazione, l’amore.

Fragilita’• Ci sorprende la profonda fragilità in questi

ragazzi , come se fossero affamati di amore ,di conferma , di riconoscimento (i like ) , ma non ne fossero consapevoli . Con il rischio che non riconoscendo il bisogno, avvertano solo il vuoto di una mancanza di senso , e cerchino di riempirlo in ogni modo, furiosamente, con quello che incontrano .

• Di fronte alla perdita, al dolore , questa fragilità si incrina , lasciando emergere atteggiamenti e comportamenti che agli occhi di chi guarda appaiono eccessivi, quasi primitivi .

Analfabetismo emotivo • Se si prova ad entrare in contatto con quanto di più

profondo si cela dietro a tali comportamenti colpisce la rabbia di tali gesti , la difficoltà a sostenere la frustrazione .Di fronte all’urgenza di tali eventi tutti noi ci attiviamo, ci interroghiamo. Ma in realtà quante parole non ascoltate , quanti gesti meno eclatanti abbiamo ignorato prima che tutto ciò accadesse. Segni meno evidenti ma comunque presenti di quell’ analfabetismo emotivo , che come ricorda il filosofo Galimberti contraddistingue le giovani generazioni , “alle quali si è insegnato tutto ma non come connettere la mente con il cuore “

• Un fenomeno in espansione :I siti Pro Anoressia

• I 10 COMANDAMENTI: • 1) Non essere magri vuol dire non essere attraenti • 2) Essere magri è molto più importante che essere sani • 3) Devi comprare vestiti, tagliarti i capelli, assumere lassativi, morire

di fame, fare qualsiasi cosa per farti sembrare più magro • 4) Non devi mangiare senza sentirti in colpa • 5) Non devi mangiare cibo ingrassante senza autopunirti dopo • 6) Devi contare le calorie e quindi restringerne l'assunzione• 7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante • 8) Perdere peso è bene/ prendere peso è male • 9) Non puoi mai essere troppo magro • 10) Essere magro e non mangiare sono simbolo di vera forza di

volontà e successo

Malattia come Mistica

FOOD IS EVIL

L’affaccio alla piazza è L’affaccio alla piazza è globale dai 10 anni a globale dai 10 anni a 70 . La rete non ha 70 . La rete non ha reso tutti più deboli ma reso tutti più deboli ma rende più vulnerabili e rende più vulnerabili e indifesi ragazzi e indifesi ragazzi e ragazze più fragili.ragazze più fragili.

l’affaccio alla piazza virtuale

“Cosa ( non ) ci vogliono dire: mondo giovanile e nuovi linguaggi “

 

 

“Cosa ( non ) ci vogliono dire: mondo giovanile e nuovi linguaggi “

• Il progetto nasce dall’esigenza di analizzare il bisogno naturale alla comunicazione e la deriva che assume in età adolescenziale, per fornire ad insegnanti , genitori ed educatori, strumenti di comprensione, sostegno ed ascolto nei dodici Comuni capofila della Regione Umbria.

Costruire fattori protettiviCostruire fattori protettivi

Imparare ad usare la Imparare ad usare la rete nei suoi limiti e rete nei suoi limiti e vantaggi .vantaggi .

Genitori e scuola Genitori e scuola possono fare molto possono fare molto per la prevenzione di per la prevenzione di questi fenomeni. questi fenomeni.

Prevenzione ?

La comunità educativa • Una comunità educativa non può esimersi

dal compito di comprendere questo grande mutamento nel modo di sentire ed esprimersi dei ragazzi. Non capire i nuovi linguaggi equivale a rifiutare l’appello e la sfida che lanciano alla comunità adulta attraverso la costruzione di linguaggi spesso criptici e volutamente incomprensibili. Per ascoltarli abbiamo bisogno di comprendere soprattutto quello che non vogliono dirci, quanta rabbia, disillusione, paure sono celate dentro un immaginario che spesso sembra essere senza pietà verso se stessi e gli altri.