L’UNIONE ARTIGIANA · 2017. 11. 24. · L’UNIONE ANNO LX – N. 7 ARTIGIANA LUGLIO 2014...

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L’UNIONE ARTIGIANA ANNO LX - LUGLIO 2014 - Periodico mensile Numero 7 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno. Contiene I.P. Confartigianato Imprese Belluno p.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO tel. 0437-933111 - fax 0437-933122 e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu L’EDITORIALE ssumere le complessi- tà: di una materia, di un’ope- razione, di un pro- getto, di un’idea, è una dimensione importante e, forse, scontata dell’imprenditore che si vuole affacciare al mercato in questi anni pieni di incertezza ma anche di molte opportunità. In altre parole, la complessità è la dimensione del successo di un’impresa. Tutto ciò che è facile e replicabile, molto spesso, non crea valore aggiunto e quindi un adeguato ritorno economico. Chi intraprende affidandosi ad idee semplici rischia di essere anno- verato fra le schiere degli sfor- tunati: di diventare schiavo del proprio lavoro entrando in un circolo vizioso e perverso. L’ap- proccio alla complessità, quindi, richiede molteplici competenze che non sempre possono essere in capo alla stessa persona. La complessità richiede capacità di dialogo e contaminazione con altri soggetti e realtà diverse. La complessità si annida anche su un’idea semplice. Ravvisare, per esempio, l’esigenza di dotarsi di un magazzino potrebbe essere comune ai più, ma la gestione logistica, riferita a quel partico- lare prodotto o a quel particola- re territorio, potrebbe non essere alla portata di tutti. L’imprendi- tore che chiede risposte semplici non si aspetti di essere assecon- dato. continua a pag.7 A COMPLESSITÀ LINEE ELETTRICHE IN PROVINCIA Enel: non affidi le manutenzioni solo sul principio del “massimo ribasso” Confartigianato Belluno: “Vigileremo anche attraverso gli organi preposti” ella memoria di tut- ti i Bellunesi sono ancora freschi e presenti i ricordi dei di- sagi causati dal black out elettrico in provincia di dicembre 2013 e ripetutosi anche a gennaio. Alberi ca- duti sulle linee elettriche, interventi di manutenzione che non arrivavano a cau- sa della grande massa di neve, ma anche perché af- fidati a imprese, che poco conoscevano della zona. Disagi che Confartigianato Imprese Belluno - ancora a luglio 2013 - aveva de- nunciato come possibili qualora si fossero verificati (e si sono verificati) even- ti atmosferici di una certa importanza, perché nella gara di appalto per tali lavori erano risultate vin- citrici imprese provenienti da fuori provincia, anzi da regioni lontane dalle Dolo- miti e quindi poco avvezze al clima montano. A distanza di un anno, l’E- nel ha in corso in questi giorni la nuova gara d’ap- palto (importo previsto 3 milioni di euro) per la manutenzione delle linee elettriche aree e interrate a media e bassa tensione, nonché delle cabine di di- stribuzione e i timori di una scelta dell’aggiudica- tario del bando solo sulla base della convenienza economica preoccupa gli operatori economici bel- lunesi. La paura di dover rivivere l’esperienza del Natale 2013 è grande! Confartigianato Imprese Belluno continua a mo- nitorare l’evoluzione dei fatti, come ha fatto finora, denunciando le criticità e puntando invece su tre punti: peculiarità del terri- torio montano provinciale, non condivisione del prin- cipio del “massimo ribas- so”, valorizzazione delle imprese locali, che ha fatto pervenire a Enel attraverso un’apposita nota. “Il fattore territorio - pun- tualizza il Segretario di Confartigianato Imprese Belluno, Ermanno Pizzolato - deve essere la priorità as- soluta. La provincia di Bel- luno, area totalmente mon- tana, si differenzia da altre aree geografiche. Le condi- zioni di lavoro qui, infatti, richiedono un’attenzione diversa, che si esprime nel tener conto di precise cir- costanze date dalle carat- teristiche dell’intervento, che richiedono, oltre alle competenze tecniche, la conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, anche in relazione alla popola- zione residente”. Insomma non si possono ripetere gli errori fatti lo scorso anno! E’, quindi, chiaro il no al metodo dell’aggiudicazione della gara secondo il prin- cipio del massimo ribasso da parte di Confartigiana- to Belluno. “Non possiamo accettare - commenta il segretario Pizzolato - che le capacità tecnico-orga- nizzative delle imprese bellunesi siano sminuite dalle regole del prezzo al massimo ribasso. Dubbi an- che persistono - prosegue Pizzolato - sulla sicurezza adottata... continua a pag. 7 N CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLUNO CENTRO CONSORZI dal 11 al 22 agosto CHIUSI PER FERIE CRGA BELLUNO E FELTRE dal 11 al 14 agosto dal 18 al 22 agosto assicurata presenza di un incaricato I recapiti di Agordo, Cortina, Pieve di Cadore e S Stefano di Cadore sono sospesi per tutto il mese di agosto FEINAR paghe e amministrazioni dal 13 al 27 agosto FEINAR contabilità dal 18 al 29 agosto Aperti (ore 8.00-12.30) - servizio ACCETTAZIONE PAGHE - servizio CONTABILITA’ (pratiche urgenti) nelle sedi di: Belluno, Agordo, Feltre e Pieve di Cadore Anche “L’Unione Artigiana” sospende la pubblicazione di agosto. Il prossimo numero uscirà a settembre. A PAG. 1O JOBS ACT Convegno di Confartigianato Belluno sulla riforma del lavoro Dopo le ferie trasferimento nella nuova sede a Belluno in località Mier FEINAR

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L’UNIONE ARTIGIANA

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ANNO LX - LUGLIO 2014 - Periodico mensile Numero 7Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BLBollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno. Contiene I.P.

Confartigianato Imprese Bellunop.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO

tel. 0437-933111 - fax 0437-933122e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu

L’EDITORIALE

ssumere le complessi-tà: di una

materia, di un’ope-razione, di un pro-getto, di un’idea, è una dimensione importante e, forse, scontata dell’imprenditore che si vuole affacciare al mercato in questi anni pieni di incertezza ma anche di molte opportunità. In altre parole, la complessità è la dimensione del successo di un’impresa. Tutto ciò che è facile e replicabile, molto spesso, non crea valore aggiunto e quindi un adeguato ritorno economico. Chi intraprende affidandosi ad idee semplici rischia di essere anno-verato fra le schiere degli sfor-tunati: di diventare schiavo del proprio lavoro entrando in un circolo vizioso e perverso. L’ap-proccio alla complessità, quindi, richiede molteplici competenze che non sempre possono essere in capo alla stessa persona. La complessità richiede capacità di dialogo e contaminazione con altri soggetti e realtà diverse. La complessità si annida anche su un’idea semplice. Ravvisare, per esempio, l’esigenza di dotarsi di un magazzino potrebbe essere comune ai più, ma la gestione logistica, riferita a quel partico-lare prodotto o a quel particola-re territorio, potrebbe non essere alla portata di tutti. L’imprendi-tore che chiede risposte semplici non si aspetti di essere assecon-dato.

continua a pag.7

ACOMPLESSITÀ

LInEE ELETTRIchE In pROvIncIA

Enel: non affidi le manutenzioni solo sul principio del “massimo ribasso”

confartigianato Belluno: “vigileremo anche attraverso gli organi preposti”ella memoria di tut-ti i Bellunesi sono ancora freschi e

presenti i ricordi dei di-sagi causati dal black out elettrico in provincia di dicembre 2013 e ripetutosi anche a gennaio. Alberi ca-duti sulle linee elettriche, interventi di manutenzione che non arrivavano a cau-sa della grande massa di neve, ma anche perché af-fidati a imprese, che poco conoscevano della zona. Disagi che Confartigianato Imprese Belluno - ancora a luglio 2013 - aveva de-nunciato come possibili qualora si fossero verificati (e si sono verificati) even-ti atmosferici di una certa importanza, perché nella gara di appalto per tali lavori erano risultate vin-citrici imprese provenienti da fuori provincia, anzi da regioni lontane dalle Dolo-miti e quindi poco avvezze al clima montano.A distanza di un anno, l’E-nel ha in corso in questi giorni la nuova gara d’ap-palto (importo previsto 3 milioni di euro) per la manutenzione delle linee elettriche aree e interrate a media e bassa tensione, nonché delle cabine di di-stribuzione e i timori di una scelta dell’aggiudica-tario del bando solo sulla

base della convenienza economica preoccupa gli operatori economici bel-lunesi. La paura di dover rivivere l’esperienza del Natale 2013 è grande!

Confartigianato Imprese Belluno continua a mo-nitorare l’evoluzione dei fatti, come ha fatto finora, denunciando le criticità e puntando invece su tre

punti: peculiarità del terri-torio montano provinciale, non condivisione del prin-cipio del “massimo ribas-so”, valorizzazione delle imprese locali, che ha fatto

pervenire a Enel attraverso un’apposita nota.“Il fattore territorio - pun-tualizza il Segretario di Confartigianato Imprese Belluno, Ermanno Pizzolato - deve essere la priorità as-soluta. La provincia di Bel-luno, area totalmente mon-tana, si differenzia da altre aree geografiche. Le condi-zioni di lavoro qui, infatti, richiedono un’attenzione diversa, che si esprime nel tener conto di precise cir-costanze date dalle carat-teristiche dell’intervento, che richiedono, oltre alle competenze tecniche, la conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, anche in relazione alla popola-zione residente”. Insomma non si possono ripetere gli errori fatti lo scorso anno! E’, quindi, chiaro il no al metodo dell’aggiudicazione della gara secondo il prin-cipio del massimo ribasso da parte di Confartigiana-to Belluno. “Non possiamo accettare - commenta il segretario Pizzolato - che le capacità tecnico-orga-nizzative delle imprese bellunesi siano sminuite dalle regole del prezzo al massimo ribasso. Dubbi an-che persistono - prosegue Pizzolato - sulla sicurezza adottata...

continua a pag. 7

N

CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLUNOCENTRO CONSORZI

dal 11 al 22 agosto

ChIUSI PER FERIE

CRGA BELLUNO E FELTRE

dal 11 al 14 agosto

dal 18 al 22 agosto assicurata presenza di un incaricato

I recapiti di Agordo, Cortina, Pieve di Cadore e S Stefano di Cadore sono sospesi per tutto il mese

di agosto

FEINARpaghe

e amministrazioni

dal 13 al 27 agosto

FEINARcontabilità

dal 18 al 29 agosto

Aperti (ore 8.00-12.30) - servizio ACCETTAZIONE PAGHE

- servizio CONTABILITA’ (pratiche urgenti) nelle sedi di:

Belluno, Agordo, Feltre e Pieve di Cadore

Anche “L’Unione Artigiana” sospende la pubblicazione di agosto.Il prossimo numero uscirà a settembre.

A PAG. 1O

JOBS ACTConvegno di Confartigianato Belluno sulla riforma del lavoro

Dopo le ferietrasferimento

nella nuova sede a Belluno

in località Mier

FEINAR

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2 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014attualità

artirà il 24 settembre la Scuola per Dirigenti di Confartigianato Imprese Belluno rivolta, prima

di tutto, a coloro che già ricoprono incarichi all’interno del sistema asso-ciativo e, poi, a tutti gli imprenditori associati, giovani e donne compresi. Essere imprenditore o essere dirigente non sempre collimano. Ben più spesso di quanto non si creda, sono due ruoli con caratteristiche, personalità e com-petenze differenti. Bisogna allenarsi a “fare il dirigente” sviluppando, soprat-tutto, quegli strumenti indispensabili per gestire un gruppo, per coinvolgere “gli altri”, per fare “sindacato”, per rap-presentare i bisogni delle imprese nei dovuti tavoli, per avere una visione a tutto tondo delle problematiche.L’idea era nel cassetto da un po’. Era, infatti, stata inserita nel programma di

attività che la Giunta ha presentato per il 2014. Fra poche settimane prenderà forma. “Il nostro sistema associativo - afferma il presidente Giacomo Deon - è complesso e speriamo non diventi mai complicato. Assumere la complessità è un valore per un buon dirigente ed è l’approccio che vogliamo introdurre nella Scuola per dirigenti, avendo come orizzonte la selezione dei futuri diri-genti”.Si tratta di un vero percorso formativo, che si estende su diversi mesi (settem-bre 2014-maggio 2015) con appun-tamenti quindicinali in orario serale, approfondendo vari ambiti: la persona, l’organizzazione, il contesto socio-poli-tico, i fattori di sviluppo. Come docenti interverranno esperti, consulenti, fun-zionari del sistema Confartigianato. Per facilitare la partecipazione, tuttavia, è

prevista l’iscrizione sia per l’intero per-corso, sia per singoli appuntamenti.Come sede è stata scelta la sala riunioni di Confartigianato Belluno in piazzale Resistenza.E’ un’esperienza nuova per Confarti-gianato Imprese Belluno, che nasce dall’entusiasmo di alcune persone co-niugato all’opportunità di preparare coloro che hanno già ruoli di responsa-bilità all’interno dell’Associazione o che li assumeranno nel futuro.Un’ultima precisazione. La frequenza è gratuita previa iscrizione su apposito modulo disponibile sul sito www.con-fartigianatobelluno.eu da inviare alla Segreteria di Confartigianato Imprese Belluno (via mail: [email protected] oppure via fax 0437 933122) entro e non oltre il prossimo 15 settembre.

SCUOLA PER DIRIGENTI 2014/2015IL CALENDARIO

LA PERSONA

24 settembre ‘14 Introduzione alla scuola per dirigenti

1 ottobre Parlare in pubblico

15 ottobre Mental coaching

29 ottobre La gestione dei piccoli gruppi

L’ORGANIZZAZIONE

5 novembre Un approccio alla complessità: il sistema Confartigianato

19 novembre Relazioni sindacali, contratti di lavoro, Enti Bilaterali

IL CONTESTO

3 dicembre Specificità bellunese: più autonomia per la provincia di Belluno

14 gennaio ‘15 Il territorio e il paesaggio: introduzione alle norme urbanistiche e al rapporto con gli enti locali

28 gennaio Promozione territoriale orientamento turistico

11 febbraio La Regione Veneto: il governo regionale

I FATTORI DI SVILUPPO

25 febbraio Credito e tutto ciò che gli gira intorno

11 marzo Credito e tutto ciò che gli gira intorno

15 aprile Qualità ed Innovazione

13 maggio Promozione e internazionalizzazione

pER fORmARE LA cLAssE DIRIgEnTE AssOcIATIvA

Da settembre al via la Scuola per dirigenti di Confartigianato BellunoIl percorso formativo è gratuito previa iscrizione entro il 15 settembre

P

Wikipedia definisce il Coaching come “...una strategia di formazione che, parten-do dall’unicità dell’individuo, si propone di operare un cambiamento, una tra-sformazione che possa migliorare e am-plificare le proprie potenzialità per rag-giungere obiettivi personali, di team, manageriali e sportivi. È una relazione processuale che vuole offrire al cliente strumenti che gli permettano di elabo-rare e identificare i propri obiettivi e raf-forzare la propria efficacia e la propria prestazione“. In altre parole il coaching è formazione applicata, indirizzata ad aumentare le prestazioni professionali e il benessere della persona. Un coach aiuta ad assumere ogni volta che vuoi lo stato d’animo migliore per ottenere i migliori risultati. Se non sei a tuo agio nel gestire i tuoi tempi, se sei sempre in affanno o in ritardo e vuoi migliorare

questo aspetto ma non sai come, alle-narti il coaching ti porterà a strutturare una nuova maniera personale di rappor-tarti con il tempo, gestendolo tu e non “inseguendolo”. Come quanto ti affidi a un consulente prima di andare in banca a chiedere un finanziamento alla stessa stregua accade per il mental-coach. La soggettività del cliente è un pre-requisi-to. Ogni intervento formativo funziona con il cliente che il coach ha di fronte: non esistono esercizi e strategie sempre valide con chiunque, esistono invece modelli comuni malleabili per ottenere il massimo da ogni persona. Un secondo requisito è dato dagli obiettivi persona-li. Nel coaching il rapporto, nel nostro caso tra l’artigiano e i suoi obiettivi, è obbligatorio nei primi approcci. Poche persone hanno veramente chiari i loro obiettivi, anche se siamo portati a pen-

sare il contrario, e di conseguenza non sanno capire se li stanno raggiungendo o meno. Per definire un obiettivo perso-nale, infatti, non basta fare affermazio-ni del tipo: “voglio guadagnare di più” o “voglio stare meglio nel mio lavoro”. Da qui l’intervento del coaching. Se è vero che partire per un bel viaggio con una gomma bucata non porta da nessu-na parte, capita spesso che si presuma di raggiungere un obiettivo personale o lavorativo con un’analoga situazione mentale. Il Mental Coaching è quindi una strategia formativa e di cresci-ta personale che potrà aiutarti a fare chiarezza sui tuoi obiettivi, a struttu-rare strategie mentali per raggiungerli prima, con più passione, con più ritorno economico e morale aiutandoti a sfrut-tare risorse personali che forse non sai neanche di avere.

Cos’è il Mental Coaching

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L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014 3attualità

inalmente potremo avere di nuovo un presidente della Provincia e un consiglio pro-

vinciale. Dopo circa tre anni di Com-missario straordinario la provincia di Belluno tornerà ad avere un governo, che - a seguito della Legge Delrio, la n.56/2014 - sarà di secondo grado, ma potrà fare scelte per il territorio, le imprese e i cittadini, molto attese da tutti. Questo succederà dome-nica 28 settembre: data fissata per le elezioni del Consiglio provinciale (composto da 10 consiglieri) e del Presidente della Provincia.Ad andare a votare non saranno i cittadini, bensì oltre 700 ammini-stratori locali (sindaci e consiglieri comunali) a cui spetta l’elezione. Consiglio e Presidente resteranno in carica, rispettivamente 2 e 4 anni. Con l’elezione si porrà fine a quella “vacatio” di un governo a Palazzo Piloni, in questi anni di particolare criticità economica, nel Bellunese si è sentita pesantemente per l’assen-za di un Ente in grado di assumere decisioni, di individuare strategie da mettere in campo per contrastare le difficoltà del momento, di rappre-sentare presso il governo regionale e nazionale le istanze di un territorio.Belluno assieme a Sondrio e Verba-nia è una delle tre sole province in Italia previste dalla legge Delrio, in quanto interamente montane e

confinanti con Paesi esteri, che si chiameranno Provincia montana con maggiori competenze rispetto alla altre Province di secondo grado.E’ ben vero che per il futuro della Ente provinciale resta aperta una questione pregnante: la dotazio-ne delle risorse finanziarie e quindi subito il bilancio 2015, per il qua-le serve individuare almeno altri 12 milioni di euro per dare operatività

concreta al nuovo Ente.Di fronte a questi nuovi scenari, c’è anche un’altra questione per i Bel-lunesi: “il tempo delle scelte, che dovranno essere condivise e uni-tarie” ne è fermamente convinto il presidente, Giacono Deon, che non a caso ha lanciato l’idea di “un’as-semblea degli amministratori per un’assise di tutte le rappresentanze dei bellunesi”.

Dopo quasi tre anni di commissario straordinario

PROVINCIA MONTANA DI BELLUNO: SI VOTA IL 28 SETTEMBRESarà ente di 2° livello, ma i Bellunesi torneranno ad avere un governo locale

F

C’è un gran dibattito attorno alla nuova Provincia di Belluno che, come è noto, sarà di secondo grado: in altre parole saranno i comuni, attraverso i consiglieri comunali, ad eleggere gli organi provinciali e il presidente del-la Provincia. Si apre una situazione nuova ed inedita per il nostro territo-rio, per la quale, giustamente, si ac-cende il dibattito. In questo contesto vorrei dire la mia. Tra Ente Provincia e Consorzio Bim, il governo del ter-ritorio è in capo agli Amministratori provinciali: i soggetti sono gli stessi, tanto più che, peraltro, sarebbe op-portuno coordinare i momenti eletto-rali per entrambi gli enti. Detto que-sto mi interessa sottolineare come la partita riguardi i bellunesi e la loro capacità di guardare al futuro con

responsabilità e lungimiranza. I bel-lunesi, infatti, non possono più per-mettersi di non essere, intimamente, bellunesi, artefici del loro futuro, mettendosi insieme. Quante volte abbiamo sottolineato le divisioni in-terne alla provincia di Belluno per le differenze tra le valli, tra l’alto e il basso bellunese, tra le aree che guar-dano alla pianura, quelle che hanno relazioni con Trento, con la Pusteria, con il Friuli Venezia Giulia. Certo, il territorio è vasto ma non di meno bi-sognerà puntare all’unità! I bellunesi sono chiamati ad affrontare insieme i problemi e le sfide che li attendo-no, mettendo da parte le divisioni che non si possono più permettere, lasciando spazio alle convenienze, se non sono animati da altre speranze. Non ho dubbi che tutto ciò sia diffi-cile: la Provincia di Bolzano impiegò trenta anni ad assimilare l’autono-

mia conquistata. Noi bellunesi, che non abbiamo di fronte analoga pro-spettiva, ma solo pochi spazi di auto-nomia dettati da alcuni presupposti di specificità, dovremo concentrarci, almeno, sulle cose che possiamo fare, amministrando al meglio la vita pub-blica all’interno del nostro territorio. La cosa riguarda tutti, ciascun bellu-nese e non solo i bellunesi in vista perché dentro nell’ambito della po-litica o dell’amministrazione o delle associazioni di categoria o organizza-zioni sindacali. I bellunesi, in buona sostanza, me compreso, dovrebbero questa volta lasciare da parte atteg-giamenti da scaricabarile e coltivare l’amore per la propria terra. Terra che ha due principali problemi: per il fat-to di essere “alta” e “di mezzo”. Ci vuole unità di intenti per uscire dalle secche, dopo tre anni di commissa-riamento della Provincia di Belluno

e in vista dell’acquisizione di quella specificità montana che ben due leg-gi, lo Statuto della Regione Veneto e la legge 56/2014, ci riconoscono. Saremo all’altezza della situazione ? Ho molte volte fatto fatica a far transitare l’idea di costituire un pat-to, un’aggregazione, un’intesa che potesse esprimere un obiettivo co-mune. Anche se capisco le diffidenze e le situazioni, che reputo fine a se stesse, non voglio desistere dall’idea. Presento allora una nuova proposta. L’Assemblea degli amministratori che fra poco dovrà riunirsi indichi una data per una assise di tutte le rap-presentanze dei bellunesi. Un conve-gno in cui presentare, possibilmente su un unico foglio di carta le linee strategiche che riguardino il futuro di noi bellunesi. Che ne dite ?

Giacomo Deon

Noi bellunesi

Che tipo di so-cietà esce dalla t angentopo l i veneta? Non ho risposte da dare ma tante do-mande da pre-sentare. Cosa significa essere onesti? Quanti “mezzi sorrisi” scorrono nella mia memoria, di persone che, for-se, avevano più esperienza di me di cosa significa stare al mondo. Cosa ha fatto la nostra società per costruire una cultura della legali-tà? Cultura non codici. Cultura: che si incardina su un sistema di valori, di consuetudini, di tradi-zioni, di relazioni interpersonali,

per isolare i ladri: che li avremo sempre tra noi e far prevalere le persone oneste. Persone quest’ulti-me che ritengo ancora oggi siano derise dai suddetti “mezzi sorrisi”. Onestà: roba da romantici, per-sone poco attrezzate, poco furbe. La furbizia, invece, molto spesso connotata da intelligenza e quin-di positiva nonostante porti alla sopraffazione del più debole. Che fine ha fatto la meritocrazia? tanto declamata dagli stessi ambienti dai quali oggi scaturisce il malaffare. Ma che meriti bisognava avere per essere della partita ? Di quelli che hanno avuto il potere di gestire ingenti somme di denaro pubblico finite in parte nelle loro stesse ta-sche? Non vorrei fare “la predica”, ma sottolineare come i cosiddetti

valori, bistrattati e abbandonati, oggi si prendano la rivincita. Forse la nostra società pensava di farne a meno, invece, ci troviamo in molti a pensare che il mondo sarebbe più bello se avessimo persone oneste. Il premier Renzi ha detto che bi-sogna saper distinguere i ladri e che la corruzione non dipende dalle regole. Il suo decisionismo ci con-forta, però, tornando alla riflessio-ne, c’è da aggiungere che l’attuale sistema elettorale, duro a morire, com’è noto, non permette agli elet-tori di scegliersi la classe dirigente esercitando il controllo. Se questa classe dirigente è stata scelta dai partiti dovrebbero quindi essere i partiti a farsi carico della corru-zione e non continuare a prendere le distanze da quanto loro stessi

hanno scelto, anche se corrotti. Per quanto riguarda le regole ritengo che proprio l’abbondanza di rego-le crei le condizioni per favorire processi di corruzione. Il Governo dovrebbe concepire un sistema di regole semplici e trasparenti, com-prensibili ai più. L’attuale codice degli appalti è molto lontano da questa previsione. Anche all’inter-no delle Associazioni di categoria, infine, quel sistema di valori a cui sopra facevo riferimento dovrebbe trovare cittadinanza. Imprese cor-rotte e apparentate con la mafia non dovrebbero appartenere ad una Associazione di categoria. Dun-que, che tipo di società vogliamo costruire? Non è mai troppo tardi per rispondere a questa domanda. Credo che il Padrone del campo sia

sempre in attesa di colui che vuole mettere mano all’aratro per rinno-vare la speranza di un nuovo rac-colto. La zizzania crescerà sempre insieme al buon grano, l’importante che il buon grano sia prevalente e possa dare cibo vero per la società. In questi giorni mi capita spesso di pensare agli sforzi fatti dalle perso-nalità che si sono intascate i soldi. Ai sotterfugi che hanno adottato, alle tecniche per occultare il dena-ro che serviva per la corruzione. Mi sono quindi chiesto: le persone per bene - tra le quali mi sento anno-verato - hanno fatto sforzi analoghi per contribuire a creare le condizio-ni perché simili danni sociali po-tessero essere scongiurati ?

Giacomo Deon

RIfLEssIOnI DEL mOmEnTOA proposito degli ultimi fatti di cronaca

Che tipo di società esce dalla tangentopoli veneta?

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4 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014attualità

UE, le grandi aspettative delle imprese dal semestre italiano

Riduzione degli “spread”, rilancio del manifatturiero e tutela del made in ItalyConfartigianato Belluno: “Speriamo che la Presidenza italiana dia risalto ad alcune idee uscite dalla nostra Conferenza per la montagna“

scattato il 1° luglio il se-mestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Eu-

ropa in capo all’Italia, una tur-nazione che tocca a tutti i Paesi membri, secondo modalità pre-stabilite. Dal 1° dicembre 2009 (Trattato di Lisbona) è fissato che: “La presidenza è esercitata da gruppi predeterminati di tre Stati membri per un periodo di 18 mesi secondo un sistema di rotazione paritaria tra gli Sta-ti membri. Ciascun membro del gruppo esercita a turno la presi-denza per sei mesi sulla base di un programma comune”. L‘ultima volta per l’Italia era stato il 2003 (2° semestre) e precedentemente il 1996 (1° semestre).Per l’Italia, il semestre di Presi-denza può rappresentare l’occa-sione per uno scatto d’orgoglio per uscire dalla crisi, mediante scelte politiche e istituzionali, che l’attuale contesto richiede, dimostrando coerenza politica e miglioramenti economici. E’ senz’altro un’opportunità, che

va colta, per mettere in campo uno sforzo teso a migliorare la capacità del Paese di incidere sui processi decisionali europei, as-sumendo maggiore autorevolezza nella fase di discussione e appro-vazione della normativa europea. Così come la Presidenza seme-strale dell’Italia deve contribuire a rinfrescare l’idea di un’Europa, scesa oggi ai minimi storici negli

indici di gradimento. Non c’è un progetto alternativo: l’Europa ha la possibilità di esse-re ancora protagonista nel nuovo scenario multipolare, perché ha asset d’avanguardia “come cultu-ra, welfare, alfabetizzazione, po-tenzialità tecnologiche”, ma deve rafforzarsi con una prospettiva federalista. Guardando all’Europa e alla Pre-

sidenza italiana, il presidente di Confartigianato Belluno, Giaco-mo Deon, ha aspettative chiare. Auspica infatti che “la Presiden-za italiana della UE, oltre a su-perare l’euroscetticismo, possa contribuire a dare risalto anche ad alcune idee uscite dalla nostra Conferenza nazionale per la mon-tagna tenuta in città a gennaio scorso, in particolare per quanto riguarda l’avvio della nuova stra-tegia europea per la macroregio-ne alpina e la piena attuazione delle misure di semplificazione a favore delle Pmi previste dallo “Small business act”. Nel semestre italiano le azien-de del manifatturiero ripongono grandi speranze, anche, per avere finalmente un regolamento che renda obbligatorio il “made in” e la tracciabilità del prodotto. Contano, infatti, che il presi-dente Renzi riesca nella “grande impresa” di inserire la tracciabi-lità obbligatoria delle merci tra le priorità della sua Presidenza: un’occasione storica per rilancia-

re il sistema manifatturiero con-traddistinto da prodotti di alta qualità, di design, di ricerca.Altrettante grandi aspettative sono riposte dal settore food nel-la Presidenza italiana dell’UE, che attende la tutela delle eccellenze nazionali, con la messa al bando delle sofisticazioni e della con-traffazione in campo alimentare. “La difesa del patrimonio rappre-sentato dalle produzioni tipiche locali - puntualizza Giacomo Deon nella sua veste di presidente na-zionale di Confartigianato Ali-mentazione - è il grande ‘mantra’. Ma restano anche molti problemi tecnici da risolvere in questo se-mestre - aggiunge Deon - come la questione dei controlli nelle imprese del settore e la revisione del relativo Regolamento UE n. 882/2004 che fissa tali controlli, i cui costi, pur previsti in rela-zione alla dimensione aziendale, colpiscono pesantemente le pic-cole imprese del comparto, in-dipendentemente che i controlli vengano effettuati o meno”.

È

Come arriva il nostro Paese all’appuntamento della Pre-sidenza italiana dell’UE?L’ Italia continua a essere sotto esame dell’Europa per l’evitare il default, che ci tiene costantemente sotto controllo in attesa delle riforme strutturali (spesa pubblica e pubblica amministrazione in primis) che il Governo Renzi cerca di attuare quanto prima.Guardando la questione dal lato delle aziende, l’ambiente competitivo in cui esse operano - e quindi: crescita, finanza pubblica, efficienza ed efficacia della Pubblica amministrazione, mercato del lavoro, economia della conoscenza, infrastruttu-re e information techno-logy - appare un’Italia in forte ritardo rispetto all’Eurozona. Il mondo delle imprese, dunque, si aspetta molto dal seme-stre italiano di Presidenza europea appena avviato, a cominciare dall’accele-razione di molte questio-ni irrisolte, come “moto di orgoglio” verso i padri fondatori dell’Europa, tra cui gli italiani Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli.Le attese delle imprese artigiane anche bellune-si - prima di tutto - si concentrano sull’elimi-nazione (o quanto meno sulla riduzione) di tutti gli spread negativi che ci distaccano dagli altri Pa-esi dell’Europa in modo da poter correggere il senso di marcia (vedi tabella a lato).

Un semestre per migliorare

Italia e Ue: un divario segnato dai numeriAvanza secondo il crono-programma prefissato la programmazione relativa ai fondi europei 2014-2020. Entro il 21 luglio, infatti, tutto deve essere approvato e inviato alla Commissione Europea a Bruxelles, che avrà tempo sei mesi per valutarlo. Per le imprese bellunesi si aprirà, poi, la partita dell’ac-cesso ai bandi nel 2015 e ne-gli anni successivi. In Veneto arriveranno: 1.184 milioni di euro grazie al Programma di sviluppo rurale (Psr), cir-ca 600 milioni con il Fondo europeo di sviluppo regio-nale (Fesr), 150 milioni in più rispetto alla precedente edizione 2007-2013 e 764 milioni con il Fondo sociale europeo (Fse). Ognuno di questi Fondi ha un proprio documento di programma-zione, che nel caso del Fesr e del Fse si chiama Por (Pro-gramma operativo regiona-le).Le linee guida del riparto dei fondi europei del “Por

– Fesr 2014-2020” preve-dono questa ripartizione di spesa: circa 160 milioni per la competitività dei sistemi produttivi; 103 milioni per la ricerca, lo sviluppo e l’in-novazione; 94 per l’econo-mia sostenibile e l’efficienza energetica; 68 milioni per l’Agenda digitale; 45 per il ri-schio sismico e idraulico; 14 per la capacità amministrati-va e istituzionale.Nel “Por Fesr” la Regione Ve-neto, recependo l’Accordo di partenariato tra Governo ita-liano e CE, ha inserito anche la sperimentazione di proget-ti trasversali imperniati sulle strategie per le aree interne. La Regione ha anche appro-vato il programma di spesa 2014-2002 del Fse (Fondo sociale europeo): 764 milio-ni di euro per occupazione, formazione, inclusione socia-le per raggiungere - secondo i traguardi indicati dall’UE entro il 2020 - gli obiettivi del 75% di occupazione delle persone in età compresa tra i 20 e i 64 anni; della riduzio-ne a meno del 10% del tas-so di abbandono scolastico; dell’investimento del 3% del Pil in ricerca e innovazione; della riduzione del 30% del-le emissioni inquinanti e del potenziamento della produ-zione di energia rinnovabile così da coprire il 20% del fabbisogno energetico.Infine, anche nel periodo 2014-2020 proseguirà l’atti-vità dei Gal (Gruppi di azio-ne locale), però, con una maggiore focalizzazione sui progetti di sviluppo rurale, fra i quali rientrano anche la creazione e lo sviluppo di attività extra agricole.

Agordino e comelico sono

aree interne

Agordino e Comelico sono state scelte dalla Regio-ne Veneto come due del-le quattro “aree interne” dove sperimentare la nuova strategia naziona-le prevista dall’Accordo di partenariato. Per queste aree il “Por Fesr” prevede investimenti per la tutela del territorio, per il ri-sparmio energetico e le energie rinnovabili, per il “saper fare artigiano”.

Alcuni degli spread che distanziano l’Italia dall’Eurozona

Fondi europei 2014-2020

Le scelte del Veneto

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ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014 5categorie

La vicenda dei tassisti a Belluno in sciopero dal 23 giugno si copre di giallo

Tassisti d’accordo! Ammesso che siano vere le affermazioni del sindaco Massaroella vicenda che vede contrapporsi Comune di Belluno e tutti i tassisti, emerge chia-

ramente, per lo meno per i tassisti, che la questione verte su di un stallo in più nell’attuale spazio riservato da oltre 50 anni al servizio taxi. In altre parole, uno stal-lo in più di due metri circa è alla base delle polemiche che si trascinano ormai da due mesi. E’ noto, infatti, che dei quattro stalli presenti nell’attuale area taxi, l’Am-ministrazione ne vorrebbe spostare due e toglierne uno. Ne resterebbe, quindi, uno soltanto. I tassisti, invece, per chiedere la vicenda ne vorrebbero due. Come detto sopra, dunque, la questione riguarda questi due metri in più, ovvero uno stallo in più. Ma allora la vicenda fa emer-gere un paradosso diventando un giallo. I tassisti, infatti, chiamano in causa il Sinda-co Massaro perchè chiarisca quanto riportato sul “Corriere delle Alpi”. Lo stesso Massaro, infatti, fa riferimento ad una sua proposta di mediazione che prevede di lasciare uno stallo davanti all’attività di bar e uno stallo davanti alla vendita tabacchi. Questa pro-posta, affermano i tassisti, ci sta bene e corrisponde a quanto contenuto nell’ ultima lettera inviata all’Amministra-zione.

Però, in attesa di una risposta da parte del Sindaco Massaro che metterebbe fine all’intera questione, si difendono dalle accuse sostenendo con forza le loro ragioni :

1 - sulla “reperibilità: hanno sempre svolto il servizio in Piazza Vittorio Emanuele. A riprova riportano le lamente-le di questi pochi giorni da parte di utenti con problemi di deambulazione;

2 - dissentono sulle vere in-tenzioni dell’Amministrazio-ne, in quanto ritengono che per favorire un unico bar si penalizzano i tassisti che, in quanto operatori economici, dovrebbero avere pari digni-tà, se non un valore in più

dato dal servizio svolto che va incontro a particolari esi-genze di mobilità di molti cit-tadini che lo utilizzano gior-nalmente anche a causa di problemi di salute. Contesta-no inoltre che lo spostamen-to dei taxi sia pensato per agevolare la realizzazione del nuovo Museo (Palazzo Fulcis), visto che non è ancora stata stabilita una data per la ria-pertura del Museo stesso, e perché nell’ultimo bilancio comunale non si fa menzio-ne delle spese di spostamen-to del Museo e delle finitu-re di arredamento interno;

3 - contestano la proposta alternativa del Comune di au-mentare gli stalli in stazione, facendo presente che esiste

una sostanziale differenza fra il servizio svolto in stazione e quello in centro storico; ribadiscono che anche il tur-no è differente. Sottoline-ano a riguardo che gli stalli in Piazza Vittorio Emanuele sarebbero solo due contro le otto licenze taxi deliberate da questa Amministrazione. Contestano, inoltre, che non sono state effettuate le misu-razioni del caso alla presenza dei tassisti con i tecnici della Dolomitibus come promesso;

4 - documentano con lette-re, tra cui quelle dello Stu-dio Legale Paniz, alle quali, peraltro, non è stata data risposta, la loro disponibili-tà nei confronti dell’Ammini-strazione nella ricerca di una

soluzione ai problemi posti; 5 - sottolineano che il radio taxi prescinde dagli stalli di stazionamento: l’una non esclude l’altra e riportano il caso Cortina, dove esiste il radio taxi e un doppio par-cheggio nella città. A tal ri-guardo ricordano che il radio taxi è già stato sperimentato alcuni anni orsono e si è rive-lato fallimentare per la città di Belluno. I costi dell’opera-zione sono stati interamente pagati dai tassisti e mai più recuperati sotto altre forme. L’ Amministrazione non ha rap-presentato l’intenzione di con-tribuire ad una eventuale ri-proposizione dell’esperimento;

6 - sottolineano che attualmen-

te l’unico centro storico veneto che non dispone più di un ser-vizio di taxi è proprio a Belluno.

7 - rappresentano i poten-ziali rischi per la sicurezza stradale in Piazza Vittorio Emanuele, documentati dalle foto apparse sui quotidiani che, che testimoniano l’ec-cessivo intasamento della nuova area destinata ai taxi, a causa di mezzi impegnati in operazioni di carico e scarico e transito degli autobus al capolinea: circa 280 autobus che effettuano giornalmente manovre di parcheggio.

N

Ultima oraDeon scriveal Sindaco

Scrive Deon: “Faccio fatica a pensare che non si possa trovare una ricomposizio-ne degli interessi per que-sti tre metri in più. Anche perché, mi permetta, piaz-za Vittorio Emanuele senza taxi dà una strana immagi-ne di una città che si fre-gia di essere turistica oltre che città d’arte. Le chiedo, quindi, un atto di genero-sità per riprendere diretta-mente un dialogo che si è perso, tenuto conto del fatto che la discussione verte su quei tre metri in più”.

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6 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014categorie

dilizia sostenibile e di qualità, risco-perta delle tecniche costruttive ve-nete, organizzazione moderna e “in

rete”, specializzazione nelle ristrutturazio-ni e riqualificazioni, sicurezza e controllo in cantiere, valore distintivo: sono questi gli ingredienti del nuovo modello di busi-ness per il settore edile messo a punto da

Edilcassa Veneto con il supporto operativo di Craca, per aiutare le imprese del settore a risollevarsi dalla crisi. Idee che sono tutte presentate nel volume pubblicato da Franco Angeli “Fare rete in edilizia per costruire e ristrutturare”, curato da Enrico Cancino, Tania Ceretta, Fabrizio Gallian e Giampie-tro Vecchiato , arricchito di un saggio del professore di Economia delle Imprese all’U-niversità IUAV di Venezia, Federico Della Puppa (22 euro).L’iniziativa è stata recentemente presentata in conferenza stampa nella sede di EBAV, alla presenza dell’assessore regionale Elena Donazzan che ha dichiarato: “Con questo libro si indica una via per il futuro del set-tore, ma i risultati si vedranno grazie a un cambio culturale: la formazione delle azien-de, l’aggiornamento degli enti locali con misure legate alla formazione nella PA e la formazione scolastica. Questo volume è un libro di testo che deve entrare nelle scuole”.Il messaggio che viene dalla pubblicazione è quello di puntare su un’edilizia sosteni-bile e di qualità, superando la tentazione di eseguire lavorazioni al ribasso, agendo sulla riqualificazione e sull’efficientamento

energetico degli edifici, anziché continuare a realizzare sempre e solo il nuovo. “Il nuovo modello di business - ha spiegato il direttore del CRACA, Enrico Cancino - è una cassetta degli attrezzi, che coniuga la riscoperta delle tecniche costruttive tradi-zionali e le competenze degli imprendito-ri artigiani e delle maestranze venete da sempre considerate di primissima qualità, con un’organizzazione moderna di stampo aziendale, che riconosce un ruolo centra-le alle reti tra imprese specializzate nella ristrutturazione e riqualificazione degli edi-fici. Abbiamo studiato un protocollo di in-tervento con un mix di tecniche costruttive tradizionali e nuove tecnologie per garanti-re prestazioni eccellenti, che va di fatto a codificare il sistema costruttivo veneto”. Si parte quindi dall’asset della nostra filiera per aprire a nuove collaborazioni e per es-sere competitivi in un mercato in evoluzio-ne, con una proposta commerciale in grado di dare valore alle competenze costruttive venete.Il cantiere edile nell’immediato futuro di-venta, infatti, l’essenza di una rete/filiera, in cui diversificate competenze, distribuite

in micro operatori sempre più specializzati, si incontrano temporaneamente, si coor-dinano e collaborano per raggiungere uno scopo comune.

Il futuro dell’Edilizia? La rete e la filieraUn’analisi curata da Craca e Edilcassa Veneto

E

BREVI DALLE CATEGORIE BREVI DALLE CATEGORIE BREVI DALLE CATEGORIE

EDILIZIA - I DATI 2013

6° anno consecutivodi flessione degli investimenti

nel settore

-7% investimenti nel settore

60% delle impresenon ha messo in attostrategie di rilancio

40% delle impreseha attuato riduzione dei costi

e del personale

-20.000 addetti

All’evento di venerdì 11 luglio organizzato dalla Provincia di Belluno con titolo “Il futuro energetico della provincia di Belluno. Strategie condivise e cooperazione” si sono con-frontati il mondo imprenditoriale, liberi professionisti e cit-tadini. E’ stata un’occasione per parlare anche del Conto Energia Ter-mica, un’importante opportunità per avere rimborsi per l’ac-quisto di generatori di calore a biomasse ad alta efficienza.Confartigianato Imprese Belluno e Centro Consorzi hanno par-tecipato alla tavola rotonda prevista con l’esposizione delle azioni che l’Associazione ha predisposto a sostengo dei propri associati tra cui gli sportelli del Centro Consorzio (punto UNI e MePa), ribadendo l’importanza della figura dell’installatore e di chi fa la manutenzione, importanza conclamata anche

dal Conto Energia Termico, dove è fissata la regola della ma-nutenzione programmata per il mantenimento delle condizio-ni per percepire i contributi.L’intervento del rappresentante dell’Associazione ha, inoltre, evidenziato come gli installatori e manutentori nella condu-zione e nella manutenzione si trovino a gestire una partico-lare criticità sulle biomasse, i controlli ambientali e i loro elevati costi di esecuzione. Da questa considerazione, è stata lanciata la proposta di costruire un progetto per verificare e validare metodologie efficaci e altrettanto sostenibili economicamente a livello regionale, un obiettivo in cui il nostro territorio può e deve essere protagonista, un “laboratorio” in cui mettere a punto delle buone pratiche, magari prendendo spunto da altri Paesi.

Il risultato dovrà portare a creare delle procedure che tute-lino l’ambiente, ma che siano sostenibili dal punto di vista economico in modo tale che siano veramente diffuse.A chiusura, è stato ribadito l’impegno di Confartigianato Im-prese Belluno che, attraverso il Centro Consorzi, ha accredita-to i corsi per fornire la formazione obbligatoria di aggiorna-mento per gli operatori che installano e fanno manutenzione degli impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile (detti FER).L’intervento ha sortito l’interessamento dell’AIEL (Associazio-ne Italiana Energie Agroalimentari) e di alcuni Comuni che hanno condiviso e si sono resi disponili a sostenere l’idea di perseguire un progetto per contenere i costi dei controlli sugli impianti.

Confartigianato e Centro Consorzi impegnati sulle fonti rinnovabili “Controlli più sostenibili e diffusi” per contenere i costi dei controlli ambientali

IMPIANTISTIIn aggiornamentoNei giorni scorsi si è svolto nella sala riunioni di Confartigianato Imprese a Belluno un incontro di aggiornamento tecnico per le aziende del settore impiantistico sugli obblighi e responsabilità del responsabile tecnico, sulle garan-zie sui lavori eseguiti e vari tipi di contratto, sulla normativa sui termini di pagamento brevi. Re-latore è stato il dott. Luca Ban-diera.

TERMOIDRAULICILibretto e Rapportoproroga al 15 ottobreE’ stata prorogata al prossimo 15 ottobre la scadenza entro la qua-le il libretto di impianto per la climatizzazione e il rapporto di controllo di efficienza energeti-ca sugli impianti termici di cli-matizzazione invernale ed estiva siano conformi ai modelli di cui al DM 10 febbraio 2014 del Mi-nistro dello Sviluppo Economico. Il prossimo 15 ottobre, pertanto, è la data a partire dalla quale si deve provvedere alla sostituzione o alla compilazione del nuovo li-bretto. La predetta sostituzione può avvenire in occasione e con la gradualità dei controlli periodi-ci di efficienza energetica previsti dal DPR 74/2013 o di interventi su chiamata per guasti o malfun-

zionamenti. Fino al 15 ottobre nelle operazioni di controllo o ne-gli interventi sopra richiamati e nelle nuove installazioni possono essere utilizzati sia i nuovi che i vecchi modelli di librettoI libretti sono disponibili nel sito www.confartigianatobelluno.eu/area soci /categorie.

INCONTRO CON BIM BELLUNOsicurezza degli impianti a gasLa categoria lo scorso 27 giugno ha tenuto, in collaborazione con il BIM, un incontro di aggiorna-mento sulla nuova delibera AEEG 40/14 e i nuovi carteggi da pre-sentare negli accertamenti do-cumentali della sicurezza degli impianti a gas. Sono intervenuti i relatori: Andrea Scipioni, respon-sabile distribuzione gas del BIM e Marco Pellegrini, accertatore del-lo stesso BIM.

POMPE FUNEBRIArrivate importantisemplificazioniLa mediazione di Confartigianato Imprese Veneto con la Regione Veneto è durata quasi due anni, ma alla fine il risultato è arrivato. Con la D.G.R. n. 982 della Regio-ne Veneto si sono finalmente mo-dificati ed esplicitati i contenuti

della D.G.R. 8 novembre 2011, n. 1807 in materia di attività fune-raria. Si è così fatto chiarezza su alcuni punti fondamentali delle autorizzazioni, aprendo di fatto la strada alle piccole imprese. Ora si può aprire un’attività di impre-sa funebre con procedure snelle e con requisiti altrettanto leggeri. Sparisce, di fatto, la necessità di avere tutto il personale assunto a tempo indeterminato: potranno essere utilizzati sempre e comun-que contratti a chiamata. Anche gli automezzi potranno essere a noleggio o in comodato.

ESTETICAcorso di Dermopigmentazione in senologiaLa LILT sezione di Treviso e il Centro di Senologia dell’ULSS 9, in colla-borazione con il Centro Nazionale ONDICO dell’Istituto Superiore di Sanità, organizza la 4^ edizione del Corso nazionale di Dermopig-mentazione in Senologia, per la ricostruzione del complesso areo-la capezzolo nelle donne operate di tumore alla mammella. Il cor-so è aperto a 14 professioniste/i certificate/i nel campo dell’e-stetica e del tatuaggio, con ido-neità sanitaria (DRG 693 del 23.03.2001 o titoli equipollenti), interessati ad acquisire adeguate tecniche per il tatuaggio alle don-

ne, secondo uno specifico proto-collo igienico-sanitario ideato dal gruppo multidisciplinare di seno-logia ULSS 9 e LILT. Si articola in 6 giornate: 17-19 ottobre e 14-16 novembre 2014 e avrà luogo presso l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso; in lezioni teoriche e eser-citazioni pratiche. Le lezioni saranno tenute da me-dici specialisti, psicologhe, infer-mieri e da Rita Molinaro, dermo-pigmentatrice responsabile del servizio LILT/ULSS 9. Info e iscrizioni: tel. 0422 1740616 oppure [email protected], direttori del corso dott. Nicola Balestrieri e dott. Alessandro Gava

LEGNOnuova norma su“criteri di sicurezzanelle applicazioni vetrarie”Il 22 maggio scorso è stata emes-sa la revisione della norma UNI 7697: 2014 – “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” che regola la scelta del tipo di vetro da impiegare nelle varie applica-zioni in funzione delle destina-zioni d’uso e dei rischi in materia di sicurezza. Una revisione ne-cessaria a causa delle frequenti richieste di chiarimenti circa la corretta interpretazione del testo

ricevute dalla Commissione Vetro di UNI e dall’introduzione di nuo-ve applicazioni non previste nelle edizioni precedenti. La norma è, infatti, resa cogente dal richiamo nel Codice del Consumo (D.Lgs. 6 settembre 2005, N°206) e in-dica se, in particolari situazioni, debba essere impiegata una ve-trocamera con lastre di sicurezza (temprate e/o stratificate) e le relative classi.Confartigianato è già intervenuta nelle sedi opportune in quanto alcune prescrizioni contenute nel testo stanno suscitando malumo-ri e proteste da parte di espo-nenti del mondo del serramento (a detta degli stessi operatori risultano incomprensibili e fanno salire di parecchi punti percen-tuali il costo di un serramento), che in ogni caso sono tenuti ad applicare in quanto la norma è di quelle obbligatorie.

SeminarioLA nORmA

UnI 7697:2014venerdì 12 settembre

ore 17.30Belluno – sala riunioni sede Confartigianato

Tutte le aziende sono invitate

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ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014 7categorie

AUTOTRAspORTO

Azione congiunta di confartigianato Trasporti e dieci Associazioni di settore

Lettera al Ministro: “Siano rispettati i patti”Il 4 luglio scorso, Con-fartigianato T r a s p o r t i , insieme con altre dieci Associazioni del settore tra cui Cna

Fita, Anita, Fai e Assotir, ha in-viato al ministro delle Infrastrut-ture e Trasporti, Maurizio Lupi e al sottosegretario alle Infra-strutture e Trasporti Del Basso, una lettera per esprimere il ram-marico in merito agli ultimi svi-luppi della vertenza riguardante il settore dell’Autotrasporto.Il documento denuncia al Mi-nistro il mancato rispetto del Protocollo d’Intesa siglato il 28 novembre scorso e, in partico-lare, alcuni suoi contenuti come il cabotaggio. L’azione è stata stimolata dal Presidente di Con-fartigianato Trasporti del Veneto,

Nazzareno Ortoncelli, che aveva investito della questione il pre-sidente nazionale di categoria, Amedeo Genedani.

Ortoncelli, infatti, aveva chiesto al collega Genedani di attivarsi nei confronti del Governo, anche in merito alla grave turbativa del

settore dell’Autotrasporto mer-ci generata dal cabotaggio e ai possibili rimedi.“Sembrava che il governo Ren-zi avesse preso coscienza delle problematiche dell’Autotraspor-to - commenta insoddisfatto il presidente di Confartigianato Trasporti Belluno, Mirco Vettori - ma nei fatti ora sta sottova-lutando le questioni, che stanno mettendo in ginocchio le impre-se del settore. L’ultimo incontro con lo staff del Sottosegretario ai Trasporti risale al 25 marzo scorso – prosegue Vettori - e a nulla sono valsi i ripetuti appel-li alla ripresa dei tavoli di con-certazione. Tempi di pagamento, controlli, cabotaggio sono argo-menti che non è più possibile ignorare. E non dobbiamo di-menticare – prosegue il presi-dente Vettori - che il prossimo 4 settembre la Corte di Giustizia Europea dovrà pronunciarsi sulla

legittimità o meno dei costi mi-nimi dell’autotrasporto praticati in Italia”.La lettera recapitata al Ministro non è di sola protesta, è cor-redata, infatti, da una serie di proposte emendative da prendere in esame in vista di un provve-dimento legislativo prossimo in materia di infrastrutture e tra-sporti. Maggiori controlli e san-zioni, crediti d’imposta e inter-venti sui divieti sono solo alcuni esempi di ciò che di pratico vie-ne chiesto.Il livello di estremo disagio pro-vato dagli Autotrasportatori è espresso nella frase di chiusura del documento inviato all’ on. Lupi: “…..le Associazioni fir-matarie della presente lettera, in mancanza di vostro sollecito riscontro, Vi informano che va-luteranno eventualmente di pro-clamare lo stato di agitazione della categoria”.

E’ stata siglata una convenzione tra Anap e Salmoiraghi & Viganò, che prevede particolari agevolazioni di trattamento a favore dei soci Anap e dei loro familiari per l’acquisto di occhiali da vista completi di lenti, apparecchi acustici (qualora disponibili), occhiali da sole, lenti a contatto e strumentazione ottica non elettronica presso tutti i punti vendita dislocati sul territorio na-zionale. Questi gli sconti (*):- 20 % su occhiali da vista con lenti- 15 % su apparecchi acustici- 15 % su occhiali da sole- 10 % su lenti a contatto- 5 % su strumentazione ottica non elettronicaPer poter usufruire delle agevola-zioni, bisognerà mostrare la tessera

ANAP (o un documento comprovan-te l’iscrizione siglato dall’ufficio lo-cale di riferimento) e sottoscrive-re (gratis) una delle carte fedeltà “Salmoiraghi & Viganò”.Gli sconti sui prezzi di listino non sono cumulabili con altre promo-zioni in corso nel punto vendita e non sono validi su: confezioni da 90 pz di lenti a contatto, strumen-tazione elettronica, lavorazioni, riparazioni e garanzie. La scontisti-ca sugli apparecchi acustici è ap-plicabile nei negozi dove l’attività audioprotesica sia operativa.NEGOZI PIU’ VICINI: Corso Italia 50/b 32043 Cortina d’Ampezzo, tel. 0436 5756; Corso Mazzini, 62 31044 Montebelluna (TV), tel. 0423 600280

ANAP - Convenzione con Salmoiraghi e Viganò

LINEE ELETTRICHE IN PROVINCIAperché molto spesso la miglior of-ferta possibile si realizza tagliando, o meglio non considerando, proprio questo tipo di costi. E per garantire che tale circostanza non si verifichi, vigileremo anche attraverso gli or-gani preposti”. L’Associazione, dunque, non sta alla finestra, ma ha pronto un piano d’azione preciso. “La montagna si muove - spiega Pizzolato - per la conservazione di competenze im-

prenditoriali che diano valore, pro-prio come stiamo affermando: con dignità e rigore. E’ comprensibile che, nell’attuale crisi generale, un appalto di Enel a Belluno attiri l’at-tenzione di molte realtà imprendito-riali, magari senza lavoro. Ma quan-to chiediamo è che l’ufficio appalti di Enel dia indicazioni svolgendo un lavoro di analisi più approfondito. Diversamente, il rischio di rivivere l’esperienza passata non è poi così improbabile, ma non la vorremmo

proprio ripetere”. La regola prima, per Confartigiana-to Belluno, è cambiare metodo e per farlo ha proposto alla società dell’energia la collaborazione per documentare l’entità di alcuni costi minimi relativi a materiali e a lavo-razioni al di sotto dei quali - così operando - qualsiasi azienda va in perdita. Il buon senso, in questo caso, ci sarà compagno? Lo sapremo solo “vivendo”…

continua da pag.1

Arrivano incentivi per nuove tecno-logie a basso impatto ambientale, che interessa anche i veicoli indu-striali e i semirimorchi. Si tratta di 15 milioni di euro a disposizione delle imprese del comparto che in-tendano rinnovare il parco con vei-coli a gas naturale o biodiesel o con semirimorchi intermodali. Il provve-dimento prevede contributi pari a:- 2.400 euro per unità per veicoli industriali con massa complessiva compresa tra 3,5 e 7 tonnellate equipaggiati con motori a gas na-turale o biometano- 9.200 euro per Veicoli industria-li con massa complessiva da 16 tonnellate in su, equipaggiati con

motori a gas naturale o biometano- 4.500 euro (importo massimo e non oltre il 20% del prezzo di ac-quisto) per unità per semirimor-chi adibiti al trasporto combinato strada-rotaia, ossia che rispondo-no allo standard UIC 596-5, e al trasporto combinato strada-mare, ossia corrispondenti allo standard IMO. In tutti i casi, per ogni se-mirimorchio nuovo deve esserne radiato un usato con età superiore ai dieci anni.Le domande dovranno essere pre-sentate entro il prossimo 30 no-vembre, ma per inviarle bisogna attendere la pubblicazione del de-creto sulla Gazzetta Ufficiale.

Incentivi per camion a metano e rimorchi intermodali

Per Confartigianato Turismo Belluno è partita la fase operativa. Una serie di incontri di presentazione è in cor-so in queste settimane, proprio, per illustrare alle aziende gli strumenti di cui possono avvalersi e per raccoglie-re le relative adesioni.“Non c’è dubbio che il turismo rap-presenti per la nostra provincia un’occasione di sviluppo quasi ob-bligata e che l’artigianato in questo contesto abbia molto da dire - affer-ma Cristiano Gaggion delegato per l’associazione al Turismo - perché sono tante le realtà imprenditoriali che vi si correlano”.“Una scommessa - aggiunge Gaggion - che non possiamo perdere sia che parliamo di manifatturiero come di

servizi. Ci sono opportunità per tutti i comparti, bisogna convincersi di ciò e quindi dar valore alle produzioni locali e muoversi per la promozione in maniera unitaria”.Da questi presupposti nascono anche gli strumenti messi in campo dalla struttura a sostegno delle aziende: il portale Discovering Artiganato (www.discoveringartigianato.com), che lega attrazioni turistiche e imprese in “itinerari del bello e del buono”, che il turista potrà esplorare prima sul web e poi sul territorio o compera-re grazie all’e-commerce ; il marchio “è Bellunese”, che identifica, inve-ce, i prodotti realizzati in provincia di Belluno, differenziandoli dai falsi prodotti tipici di origine industriale

e il marchio “100% made in Italy”, che ha l’obiettivo di tutelare la vera qualità italiana sul mercato naziona-le e mondiale, perché il prodotto re-alizzato a regola d’arte abbia spazio e visibilità, sulla base delle legge n. 166/2009 che identifica il prodotto totalmente realizzato in Italia.La road map, dunque, è il modo per portare alle aziende le informazioni utili per capire le modalità operative e per le relative adesioni, che dopo i primi incontri cominciano ad arri-vare.Per informazioni: Ufficio categorie - dott. Prior - tel. 0437 933240, men-tre la modulistica per l’adesione è disponibile sul sito www.confartigia-natobelluno.eu in home page.

CONFARTIGIANATO TURISMO BELLUNOLa road map sul territorio per la raccolta delle adesioni

COMPLESSITÀQuesta crisi ci insegna che non basta produrre un bene o un ser-vizio e, magari, saperlo anche vendere adeguatamente. Il mer-cato richiede imprenditori che riescano a dare significato alla loro impresa. Non vogliamo an-noverarci alla schiera di quelle persone che, non volendo dare risposte adeguate, magari perché non le conoscono, affermano con

atteggiamento di sufficienza o di tracotanza che il fatto in sé è complesso. Dire che è complesso significa non rispondere. Ma at-tenzione potrebbe accadere che chi dice che una cosa è complessa voglia, forse, comunicare che la risposta richiedere più tempo. Gli imprenditori disposti a dedicare tempo saranno vincitori.

Giacomo Deon

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8 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014opportunità

Iscrizione al Tribunale di Bellunon. 29 del 3.8.1955

L’UNIONEARTIGIANA

DIRETTORE RESPONSABILE: Mariateresa Busatta

COMITATO DI REDAZIONE: Ermanno Pizzolato, Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont, Marco Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo

FOTO: Archivio

IMPAGINAZIONE: Alessandro De Bon

EDITORE E STAMPA: GRAFICHE ANTIGA spa, Via delle Industrie 1 - 31035 Crocetta del Montello (TV)

Esclusivista per la raccolta pubblicitaria:Grafiche Antiga spa Tel. 0423 6388 - Fax 0423 [email protected]

NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA Il 18 luglio 2014

f

flash

Dopo il caos della tempesta dei bollettini per i canoni specia-li spediti alle aziende nei mesi scorsi, è arrivata la quiete. Sono giunti chiarimenti, infatti, di-rettamente dal direttore gene-rale della Rai, Luigi Gubitosi, in merito alle richieste ricevute in questi giorni.

Il Direttore generale Gubitosi, infatti, ha precisato, risponden-do al presidente della Commissio-ne di Vigilanza Roberto Fico, che i bollettini “non sono ingiun-zioni di pagamento, non solo perché non ne condividono né la forma né le modalità di notifi-cazione, ma soprattutto perché

non contengono alcuna intima-zione di pagamento. Il testo in-fatti - prosegue nella sua lunga e articolata lettera il Direttore generale Gubitosi - si sostanzia nella mera informativa circa gli obblighi che per legge conse-guono all’eventuale detenzione di apparecchi televisivi. Più nel

dettaglio, in nessun passaggio della lettera in questione la de-tenzione è presunta: al contrario testualmente si invita il destina-tario ad effettuare il pagamen-to solo nel caso in cui detenga l’apparecchio”.A seguito di questa precisazione la questione sembra finalmente

rientrata. Prosegue, invece, l’a-zione intrapresa da Confartigia-nato per sollecitare la modifica radicale della normativa vigente al fine di circoscrivere il peri-metro delle aziende soggette all’obbligo di pagamento in base all finalità di utilizzo dei dispo-sitivi.

cAnOnE Tv: pREcIsAZIOnE DEL DIRETTORE gEnERALE DELLA RAI

I bollettini inviati non sono ingiunzioni di pagamento

Un PIN per tutti nel 2015. E’ stato uno degli annunci più importanti del Governo Renzi, per le implica-zioni che comporta, alla presenta-zione dei provvedimenti in mate-ria di semplificazione burocratica dello scorso 13 giugno. Un PIN, come è noto, è una chiave di ac-cesso informatica, per dialogare con l’Amministrazione pubblica. Dal 2015 dovremo disporre di que-sta chiave. Già oggi per le iscri-zioni scolastiche è prevista solo la via telematica, ma il Governo promette di allargare a tutta alla Pubblica Amministrazione la mo-dalità informatica. Semplificazio-ni e riduzione di costi, infatti, come lo stesso Governo sostiene, passano per l’informatizzazione o, per usare un altro termine, per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Nel dare que-sta notizia vorrei sottolineare gli sforzi che come Associazione stiamo facendo al nostro interno in quest’anno 2014, per motivi analoghi a quelli del Governo,

ma soprattutto per sollecitare al cambiamento e non solo per infor-mare sui cambiamenti. La nostra sollecitudine, infatti, contiene anche molte preoccupazioni lega-te al destino delle imprese asso-ciate, perché senza l’uso di queste nuove tecnologie aumentano le difficoltà. Il nostro, quindi, non è un semplice invito, ma un’as-sunzione di impegno e di respon-sabilità. Lo scorso mese parlando del MEPA, il mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, abbiamo aperto uno sportello a supporto di quelle imprese che desiderano concorrere agli appal-ti della Pubblica Amministrazio-ne. Il MEPA è un altro strumento informatico che sarà potenziato nelle intenzioni del Governo, ri-ducendo il numero delle stazioni appaltanti al fine di razionalizzare gli acquisti per le PA e renderli più trasparenti. Anche qui l’in-formatizzazione è spinta. Sempre più, infine, si parla di streaming, un altro termine inglese che il

leader del Movimento 5 Stelle ha fatto diventare di uso comune. Lo streaming rende possibile quello che fino a pochi anni fa era im-pensabile, ovvero, partecipare via WEB ad incontri, colloqui, corsi, convegni, riunioni, comodamente seduti a casa. Non mancherà mol-to che anche la nostra Associa-zione adotterà questa modalità di comunicazione e partecipazione. Per questo e per molti altri mo-tivi serve un computer e saperlo usare. Da qui la nostra preoccu-pazione e la richiesta di una Vo-stra casella di posta elettronica. Una casella mail per iniziare ad entrare nel mondo del digitale nel quale siamo già dentro. Non si tratta, infatti, di scegliere, sia-mo già dentro. E’ una decisione, che in altre parole non dipende da noi. Possiamo decidere di non far nulla come le famose tre scim-miette: quella che si copre gli oc-chi, quella che si copre la bocca, quella che si copre le orecchie. A noi la scelta.

nUOvO AnnUncIO DEL gOvERnO REnZI

Il PIN diventerà famoso come l’abete

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La nostra newsletter

Confartigianato Imprese Belluno ha siglato con Confartigianato Vicenza un accordo di collabo-razione per il servizio interna-zionalizzazione per offrire alle aziende associate una gamma di servizi, quali: ricerca mirata di potenziali partner commer-ciali, identificazione dei mercati nei quali sviluppare le vendite, missioni commerciali all’estero e partecipazioni a fiere, opportu-nità di cofinanziamenti resi di-sponibili da bandi e/o program-mi pubblici. Alle imprese che intendono acce-

dere al servizio di accompagna-mento sui mercati esteri, viene proposto un incontro gratuito di un’ora presso la sede di Confar-tigianato Belluno con il respon-sabile dell’ ufficio estero di Con-fartigianato Vicenza, che sarà gestito su appuntamento. Le aziende interessate al nuovo servizio devono inviare manife-stazione d’interesse all’indirizzo mail: [email protected] - ufficio Categorie – Mario Nenzi, tel. 0437 933241, che resta a disposizione per ogni informazione del caso.

cOnfARTIgIAnATO BELLUnOAl via il servizio di internazionalizzazione

Confartigianato Imprese Bellu-no, da qualche mese, ha messo a disposizione dei propri asso-ciati la convenzione con la so-cietà One srl di Treviso per la gestione stragiudiziale del re-cupero crediti insoluti. Un ser-vizio indubbiamente utile per imparare e riuscire a gestire un tema decisamente delicato e attuale, che pesa notevolmente sulla vita delle aziende che si trovano a dover affrontare pro-blemi di questo tipo.In sostanza i tratta della pos-

sibilità di avere un incontro informativo gratuito presso la sede dell’Associazione con il personale dell’ufficio dedi-cato: un ausilio nella raccolta dei documenti necessari per l’inoltro alla società di recupe-ro. Quest’ultima adotterà inter-venti personalizzati e condivisi con il creditore nel tempo mas-simo di 120 giorni. Il servizio ha un costo conte-nuto di attivazione della prati-ca, che va direttamente versato a mezzo bonifico alla società

One srl; altri costi sono pre-visti solo in caso di risultato positivo, secondo una tariffa-zione comunicata al momento dell’affidamento dell’incarico.Per ogni ulteriore chiarimen-to e informazione sulle mo-dalità di accesso al servizio è possibile chiamare al seguen-tie recapito: Confartigianato Imprese Belluno, piazzale Re-sistenza 8 – dott. Elena Pe-rale , tel. 0437933231 fax 0437933133, mail: [email protected]

sERvIZIO pER I sOcI

Non dimenticarti di recuperare i crediti

RETE DI SOLIDARIETÀ BELLUNESEfOnDO pER chI hA pERsO OccUpAZIOnE O REDDITOLa “Rete di solida-rietà bellunese” - il fondo a sostegno di chi ha perso oc-cupazione o reddito a causa della crisi - costituito nel 2013 dalle Associazioni di categoria, tra cui Confartigianato Belluno, i Sindacati dei lavoratori e il Consorzio Bim Piave – nei giorni scorsi ha presentato un bilan-cio delle erogazioni finora effettuate: 227mila euro a favore di 114 persone.Ma le persone in difficoltà sono mol-

te di più e per un’equa ripartizione del sostegno, la “Rete di solidarietà bellu-nese” ha pensato a una banca dati per coordinare gli interventi dei vari enti che in provincia si muovono su questo fronte.“Come Rete - spiega Dario Cavalet, vice presidente di Confartigianato Belluno e rappresentante dell’Associazione nella Rete - siamo stati costretti a stilare un regolamento per la selezione del-le domande, tra cui abbiamo inserito, appunto, la condizione di non aver ricevuto contributi da altri fondi. Da ciò l’idea della banca dati, al fine di raccordare le azioni di tutti gli enti in-teressati”.

NORMATIVA UEcOnsUmATORI pIÙ TUTELATIUna nuova normativa europea è entrata in vigore in questi giorni per rafforzare i diritti dei consumatori su tutto il territorio dell’Unione, potenziando-ne i diritti per qualunque acquisto essi facciano, sia on line sia in un negozio. Anche le imprese potranno beneficiare di tali norme che cre-ano condizioni di parità e rendono meno oneroso offrire prodotti e ser-vizi in un contesto transfrontalieroLa nuova normativa garantisce, ad esempio, che i consumatori abbiano diritto in tutta l’UE a 14 giorni di tempo – rispetto a 7 fino a ieri - per

cambiare idea o recedere da qual-siasi acquisto effettuato on line o al di fuori di locali commerciali. Le nuove norme vietano inoltre le sovrattasse per l’utilizzo di carte di credito e servizi di assistenza tele-fonica.

CCIAA DI BELLUNOIL sEgRETARIO gEnERALE cOn TREvIsODopo le dimissioni del Segretario Generale Carlo Argenti, la Camera di commercio di Belluno ha un Segreta-rio Generale a scavalco. Copre il posto, infatti, il dott. Marco D’Eredità, che ha lo stesso incarico a Treviso.

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L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014 9fiscale

LEggE DELEgA n. 23/2014

LA RIFORMA DEL FISCOa pressione fiscale nel 2014 in Italia è pari al 44%, quella locale è il 7% del Pil. Il nostro

Paese è al primo posto in Ue per tas-sazione d’impresa e al 18esimo nel mondo. Il sommerso raggiunge un quinto del Pil. L’Italia è al 28esimo posto per l’attrattività d’impresa.In questo scenario, con la Legge n. 23 del 11 marzo 2014, il Parlamento ha conferito delega al Governo per riformare il sistema fiscale italiano, puntando su una maggiore semplifi-cazione delle procedure e basandosi sul perseguimento dei principi di equità e trasparenza. Ad oggi, nei fatti, non si può par-lare di una vera e propria riforma della fiscalità italiana in quanto l’intervento del Governo non risulta né drastico né rivoluzionario e non riguarda la natura delle imposte. E’ sicuramente qualificabile come una manutenzione straordinaria di un sistema basato su norme nate negli anni ’70. Le principali problematiche sorte in questi anni che, a partire da questa Legge delega, si sta tentando di ri-solvere, sono: il peso dei tributi e l’eccessiva stratificazione della bu-rocrazia che porta con sé un con-

seguente aumento dei costi e della complessità degli adempimenti per imprese e cittadini. Le difficoltà di ridurre la pressione fiscale sono oggettive. Gli organi dello Stato competenti hanno già chiarito che la riforma del fisco non potrà prescindere dall’invarianza dei saldi di bilancio. Dai decreti attua-tivi della Legge in questione, quindi come risvolti immediati dell’opera-to del Governo, ci si aspetterebbe quantomeno una stabilità normativa che duri per qualche anno, oltre al rispolvero e al definitivo riconosci-mento dello statuto del contribuen-te quale carta dei diritti da rispet-tare. Ciò vorrebbe dire mettere fine alla prassi, ultimamente vigente, che vede il concepimento delle norme fiscali con il pesante e ingiusto ef-fetto della “retroattività”. Non va poi dimenticato che il prin-cipio cardine su cui finora si è ba-sato il sistema fiscale italiano è l’a-dempimento spontaneo. Infine, una riflessione su tassazione degli immobili, riforma del catasto, processo tributario.Semplificazione della tassazione degli immobili. Con l’avvento della

IUC e, quindi, della Tasi, il livello di tassazione degli immobili nel 2014 è tornato ai livelli del 2012, ossia del primo anno di introduzione della “sola” IMU. Non è concepibile poi che gli immobili produttivi siano spesso equiparati, sempre in ambito di tassazione, alle seconde abitazio-ni. La riforma del catasto. Seppur si

ammetta l’opportuna validità dell’i-niziativa, è importante che, nei fat-ti, ciò non rappresenti un ulteriore aggravio economico per imprese e cittadini. La modifica dei criteri di valore da attribuire agli immobili deve rappresentare solo un riequili-brio di questi ultimi e non un siste-ma per aumentare ulteriormente la base imponibile delle imposte.

Riformare il processo tributario. La Legge delega può anche rappre-sentare l’occasione di riformare il processo tributario, ridistribuendo equamente i pesi fra le parti coin-volte, introducendo anche in ambito fiscale il principio di presunzione d’innocenza e correggendo il siste-ma di riscossione coattiva dei tri-buti.

1. compensazione pura tra crediti e debiti che imprese e cittadini han-no verso la Pubblica Amministrazio-ne e lo Stato in generale.2. abrogazione della solidarietà passiva negli appalti, per quanto riguarda le ritenute sui redditi dei lavoratori dipendenti.3. revisione della disciplina da applicare alle società in perdita sistematica, aumentando da tre a cinque il numero di esercizi da monitorare per l’applicazione delle norme restrittive previste. In tal modo si terrebbe maggiormente conto della durata della crisi che si sta protraendo per un numero di

anni inizialmente non previsto. 4. altre semplificazioni in materia di comunicazioni al fisco: dalla co-municazione dei beni in godimento ai soci da inserire direttamente in dichiarazione dei redditi, all’innal-zamento a 50.000 euro del limite per l’esonero della comunicazione dati IVA.5. possibilità di emettere la nota di variazione ai fini IVA al mo-mento dell’apertura delle procedu-re concorsuali. In tal modo si re-cupererebbe l’IVA non corrisposta del cessionario o committente nei confronti del quale sono avviate procedure concorsuali o esecutive

individuali.6. evitare che eventuali errori, in termini di minor IRPEF versata, nell’ambito della compilazione/integrazione delle dichiarazioni precompilate, ricadano sui CAF e gli intermediari in generale.7. riforma del processo tributario che parifichi fattivamente la posi-zione di partenza tra attori e conve-nuti e snellisca le procedure.8. lo snellimento e, nello stesso tempo, l’allargamento dei regimi contabili e fiscali agevolati. Basare sul principio di cassa la tassazione dei redditi d’impresa, facendo sì che si paghino le tasse sull’”incassato”.

L

Obiettivi di Confartigianato

In vista di future manovre dell’esecutivo

SEMPLIFICAZIONI TRIBUTARIEIl Consiglio dei Ministri si appresta ad emettere il primo decreto attuativo della ri-forma fiscale con il quale saranno introdotte semplificazioni in materia tributaria. Nello stesso decreto dovrebbe essere disciplina-ta la dichiarazione precompilata che, dal prossimo anno, sarà inviata a dipendenti e pensionati. In attesa di conoscere i testi legislativi, si riportano di seguito le questioni sulle quali Confartigianato ha chiesto a più riprese un intervento, che dovrebbero trovare risposta nel decreto legislativo:1. abrogazione della responsabilità negli

appalti;2. abrogazione dell’obbligo di indicazione

in dichiarazione dei crediti vantati nei confronti della P.A.;

3. semplificazione della disciplina in me-rito alla comunicazione delle lettere d’intento;

4. innalzamento del limite oltre il quale scatta l’obbligo di comunicazione delle operazioni intercorse con Paesi black list ed invio annuale di tale comuni-cazione;

5. iscrizione immediata al VIES per opera-re in ambito comunitario;

6. razionalizzazione delle modalità di pre-sentazione e dei termini di versamento nelle ipotesi di operazioni straordinarie poste in essere da società di persone;

7. modifiche alla disciplina delle società in perdita sistematica;

8. semplificazione dei modelli INTRASTAT.

DECRETO LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVATra le misure contenute nel decreto legge n. 90 del 24/6/2014 si segnalano:- all’art. 28 la riduzione del 50% dell’im-porto del diritto annuale versato dalle im-

prese alle CCIAA. Il risparmio annuo pre-visto per le imprese varia a seconda della natura giuridica delle stesse. Si prevede una riduzione di 44 euro per le imprese individuali iscritte alla sezione speciale e 100 euro per le imprese individuali iscritte alla sezione ordinaria. Per le società la ri-duzione varierà a seconda del fatturato tra un minimo di 100 euro ad un massimo di 20.000 euro.- all’art. 39 per la semplificazione degli oneri formali nella partecipazione di af-fidamento di contratti pubblici la norma mira a rendere maggiormente efficaci e certe le procedure di affidamento dei con-tratti pubblici sia rafforzando le sanzioni a carico dei concorrenti che abbiano reso dichiarazioni irregolari sul possesso dei re-quisiti di onorabilità, sia semplificando, al contempo, gli oneri di regolarizzazione;- all’art. 40 – misure per l’ulteriore acce-lerazione dei giudizi in materia di appalti pubblici, mirate ad accelerare i giudizi am-ministrativi in materia di appalti pubblici introducendo misure di maggior tutela nei confronti delle imprese concorrenti.

DECRETO LEGGE 24 GIUGNO 2014, N. 91Tra le misure contenute si segnalano:- all’art. 3 le misure di incentivazio-ne – mediante credito d’imposta – de-gli investimenti infrastrutturali e per il commercio elettronico nel settore agro-alimentare, prevedendo per il commercio elettronico un credito d’imposta pari al 40% di investimenti fino a 50.000 euro, nonché un credito d’imposta sempre pari al 40% per investimenti fino a 400.00 euro a favore delle imprese che producono prodotti agricoli per la creazione di nuove reti d’impresa;- all’art. 18 viene riconosciuto un credi-to d’imposta pari al 15% delle spese so-stenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in macchinari nuovi e attrezzature nuove realizzati nei 5 periodi d’imposta precedenti con facoltà di esclu-

dere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Gli investimenti devono essere realizzati fra il 25 giugno 2014 ed il 30 giugno 2015. Il credito non spetta per investimenti infe-riori a 10.000 euro. La norma si applica a tutte le imprese indipendentemente dalla

natura giuridica;- gli art. da 23 a 30, con le norme relative all’operazione taglia bollette si punta a ridurre del 10% i costi dell’elettricità del-le PMI collegate in media tensione e in bassa tensione con potenza impegnata superiore a 16,5KW.

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ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014

L’UNIONEARTIGIANA10 sindacale

cOnvEgnO pREssO LA sEDE DI cOnfARTIgIAnATO BELLUnO

Jobs act, confrontarsi e capiree disposizioni urgenti sul rilancio dell’occupazione sono state al centro del con-

vegno sul tema “Jobs Act con-frontarsi e capire” tenuto presso la sede di Confartigianato Bellu-no lo scorso 7 luglio in collabora-zione con Feinar. Si è parlato di come cambiano l’apprendistato e i contratti a tempo determinato, dei nuovi ammortizzatori sociali, del di-segno di legge sulla cassa inte-grazione straordinaria in deroga, della nuova normativa nazionale sul fondo residuale e fondi bi-laterali con Aspi a seguito della legge n.78 di quest’anno con “Di-sposizioni urgenti per il rilancio dell’occupazione”.Relatore è stato il dott. Ferruccio Righetto, responsabile regiona-le ufficio sindacale contrattua-le, che ha subito sottolineato la “valenza immediata della norma per la sua chiarezza” e che quindi “non serviranno decreti attuativi o circolari intepretative del Mini-stero”.Il relatore, altresì, ha rimarcato l’importante ruolo svolto da Con-fartigianato per l’affermazione del contratto di apprendistato e di quello a termine. Quest’ultima tipologia contrattuale, infatti,

grazie alla sua flessibilità, diven-ta sempre più utilizzata.Nota dolente, invece, per la cas-sa integrazione in deroga, il cui decreto legge tarda ancora a es-sere emanato. Solo un recente intervento della Regione Veneto, sotto la spinta di tutte le parti sociali e in particolare di Confar-tigianato del Veneto, ha prolun-gato l’accordo ponte al prossimo 31 agosto. Sull’argomento, nell’ambito del convengo, è intervenuto l’Ufficio

sindacale di Confartigianato Im-prese Belluno, spiegando quanto sia opportuno fare per avere l’au-torizzazione per accedere alla cigs in deroga. Infatti, le parti sociali hanno raggiunto un accordo, con-diviso anche dalla Regione, per far si che i verbali di accordo già siglati vengano prorogati senza far nulla se non l’invio telematico alla Regione, mentre per i nuovi verbali bisognerà fare un nuovo accordo con le nuove regole (vedi articolo sottostante).

LCONTRATTO A TEMPODETERMINATO (art. 1) La norma elimina l’obbligo di indi-care la causale giustificativa dell’ap-posizione del termine, nel limite del-le durata massima di 36 mesi con un numero massimo di 5 proroghe nell’arco massimo dei 3 anni.Prevede, inoltre, che il numero com-plessivo di rapporti di lavoro costi-tuiti da ciascun datore di lavoro non possa eccedere il limite massimo del 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione. Le imprese che occupano fino a 5 di-pendenti possono sempre stipulare un contratto a tempo determinato.Per coloro che violano il limite so-pra descritto sono previste sanzioni pecuniarie di una certa rilevanza.APPRENDISTATO (art. 2)E’ obbligo di redigere in forma scrit-ta il piano formativo individuale, sebbene in forma semplificata.Per le ditte che occupano almeno 50 dipendenti è obbligatoria la stabilizzazione di almeno il 20% ai fini di ulteriori assunzioni in ap-prendistato.Con riferimento all’apprendistato per la qualifica e diploma profes-sionale, fatta salva l’autonomia

contrattuale, la retribuzione del lavoratore deve tener conto delle ore di lavoro effettivamente presta-te, nonché delle ore di formazione almeno nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo.In merito all’apprendistato profes-sionalizzante viene reintrodotto l’obbligo per il datore di lavoro di integrare la formazione professio-nalizzante con la formazione pub-blica.DURC (art. 4)In materia di Durc è confermata la possibilità, anche per l’impresa, di verificare con modalità esclusi-vamente telematiche e in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell’INPS – INAIL – CAS-SE EDILI. L’esito dell’interrogazione ha validità di 120 giorni dalla data di acquisizione e sostituisce a ogni effetto il DURC, ovunque previsto.CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ (art. 5)In materia di contratti di solida-rietà, restano stanziati 15 milioni di euro per il 2014 e viene fissata al 35% la riduzione della contribu-zione previdenziale per i datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20%.

LE NOVITÀ

razie all’Accordo della Regione Veneto siglato lo scorso 1° luglio, sono sta-te prorogate le linee guida: Protocol-

lo Regione 28 dicembre 2012, già proroga-te fino giugno 2014 dagli Accordi “Ponte” della Regione Veneto del 23.12.2013 e del 19 marzo 2014) per gli interventi di Cig in Deroga 2014 fino al prossimo mese di agosto e comunque fino all’emanazione dell’atteso decreto interministeriale per gli interventi dei prossimi mesi. Questi indirizzi, comunque, saranno rivisti prima della scadenza se venisse nel frattempo emanato l’atteso Decreto Interministeriale che dovrebbe stabilire le disposizioni per la Cig in deroga dei prossimi mesi.Con il nuovo Accordo viene anche proroga-to l’utilizzo del portale di CoVeneto per la presentazione delle domande alla Regione per il periodo luglio - agosto 2014.Per le nuove richieste di cassa deve in-tendersi confermata l’applicazione delle particolari procedure sindacali per l’atti-vazione nel 2014 degli interventi di Cig

in deroga nel comparto artigiano, già previste dall’Accordo regionale, compreso la traccia per la redazione del verbale di consultazione sindacale.Relativamente al verbale di consultazione sindacale di Cig in deroga, il testo con-templa una clausola, concordata con le OO.SS. regionali, che fissa la durata della cassa in un massimo di 180 giorni lavora-tivi nel corso del 2014, da fruire entro il 31 dicembre, ma tale durata e tale ambi-to temporale devono essere via via con-fermati da quanto previsto dagli appositi attesi provvedimenti normativi. In questo modo, non riportando data di scadenza, il verbale rimane attivo fino a quando viene sostenuto da provvedimenti normativi re-gionali o ministeriali.Per le nuove richieste di cassa il testo del verbale è stato aggiornato con i riferi-menti al nuovo provvedimento regionale di proroga al 31 agosto. In pratica per gli interventi di cassa in corso o che iniziano da luglio si avranno tre possibili situazio-

ni:A) per le aziende che hanno sottoscrit-to verbali di cassa nei primi sei mesi del 2014 secondo lo schema appena descrit-to (x 180 gg. con clausola di ultrattività e senza scadenza) e che continuano con l’intervento di cassa dopo il 30 di giugno e fino ad esaurimento dei 180 gg., non si dovrà ripetere la procedura sindacale ma solo rifare la domanda alla Regione, con richiesta telematica tramite CoVeneto;B) per attivare nuove richieste di Cig in deroga, con inizio della cassa a partire da luglio, si dovrà attivare la consueta pro-cedura sindacale (invio mod. M 2014 prov. con eventuale Scheda dati e consultazione sindacale utilizzando il verbale sopra ri-cordato) ed inviare domanda alla Regione tramite CoVeneto.C) se nei verbali fatti nel primo semestre è stata inserita una scadenza (es. 30 giu-gno), per procedere con la cassa dopo la scadenza, occorrerà ripetere tutta la pro-cedura di attivazione dell’intervento (ri-

chiesta tramite modello M con eventuale Scheda dati e successiva consultazione sindacale utilizzando il verbale sopra de-scritto) ed inviare domanda alla Regione tramite CoVeneto.In tutti i casi appena descritti la procedura si conclude con la domanda da presentare entro 20 giorni alla Regione, tramite Co-Veneto e con i successivi consuntivi men-sili alla Regione e all’INPS. Relativamente alla funzionalità di CoVeneto per accoglie-re tali domande da luglio, non si hanno ancora notizie certe. In ogni caso le nuove istruzioni saranno disponibili nel sito per l’inserimento telematico della domanda in CoVeneto, una volta che lo stesso sarà abilitato ad accogliere le nuove richieste e solo da quel momento dovrebbero decor-rere i 20 giorni. E’ probabile che per i casi di cui al precedente punto A) venga data la possibilità di presentare una domanda semplificata, integrativa della precedente e senza necessità di allegare nuovamente la marca da bollo (ed il verbale).

cassa Integrazione in deroga

Prorogate dalla Regione Veneto le linee guida

G

E SULLE FREQUENZE DI:

TELEBELLUNOvenerdì ore 20.50 e repliche:

venerdì ore 23.30, sabato ore 14.00, domenica ore 19.00

RADIO BELLUNOsabato ore 8.30, 13.55 e 19.00 e domenica ore 11.30

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di Confartigianato Imprese Belluno

FORMAT SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTO

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ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014 11centro consorzi L’UNIONE

ARTIGIANA

Il consorzio Progetto legno Veneto si è aggiudicato il prestigioso premio “Gene-ratori di sterminata bellezza”, promosso da Lega ambiente con il primo premio bel-lezza degli oggetti per “Una scuola con le radici”. La premiazione si è svolta presso l’Università di Camerino.Nelle motivazioni si legge come l’ogget-to di bellezza sia l’aula polivalente della scuola di Sant’Ulderico frazione di Schio

(VI), a cui hanno partecipato più ditte del Consorzio, costruita secondo i criteri del-la sostenibilità, della tracciabilità e del risparmio energetico, valorizzando la cul-tura ambientale, legata ai contesti mon-tani e imprenditoriale, alle competenze di trasformazione e produzione della filiera del legno.La scuola è il prodotto visibile di un com-plesso processo territoriale, che ha messo

in rete pubblica amministrazione, scuola e imprenditoria intorno a un progetto con alta ricaduta ambientale e sociale sulle comunità territoriali.L’esperienza ha vinto il premio per aver messo le competenze e i saperi tradizio-nali, storicamente maturati intorno a una risorsa tradizionale come quella forestale, a disposizione di un progetto di crescita economica e socio culturale del territorio.

L’edificio scolastico, infatti - punto di incontro fra passato e futuro, e quindi fra un materiale tradizionale come il le-gno e innovative modalità costruttive a basse emissioni - è un oggetto destinato implicitamente a educare le giovani gene-razioni e a risultare esperienza pilota per promuovere analoghe esperienze in altri territori caratterizzati da simili condizio-ni.

cOnsORZIO LEgnO vEnETO

VINCE IL PREMIO “GENERATORI DI STERMINATA BELLEZZA”

scUOLE DEL LEgnO E DELL’EsTETIcA

Diplomati 39 Operatori del legno e 17 EstetisteMolti sono già al lavoro in aziende della provinciaSono 39 i nuovi allievi qualificati “Ope-ratori del Legno” alla fine del percorso triennale di formazione professionale, riconosciuto dalla Regione e gestito dal Centro Consorzi a Sedico.La Commissione regionale esaminatrice ha voluto sottolineare, al termine delle prove, la preparazione e la serietà degli allievi, riconoscendo inoltre il grande valore del gruppo insegnanti.Il percorso formativo ha previsto anche la collaborazione di aziende del settore, ospitando gli stages previsti per gli al-lievi delle classi seconde e terze.Altre 17 allieve hanno completato il percorso triennale per la qualifica pro-fessionale di “Estetista”, superando gli esami finali tenutisi presso il Centro Consorzi a Sedico il 9,10 e 11 giugno di fronte alla commissione regionale. A pochi giorni dalla qualifica alcune di

loro hanno già iniziato a lavorare come dipendenti in aziende del settore, altre invece stanno prendendo parte al corso per conseguire l’abilitazione all’Impren-ditoria Estetica, organizzato a Sedico sempre a cura del Centro Consorzi. Altre ancora, superata l’apposita selezione, stanno per approcciarsi a seguire il cor-so per “Operatore termale”, organizzato a Levico Terme dall’Istituto Opera Armi-da Barelli.L’attività scolastica è stata arricchi-ta dalla preziosa collaborazione delle aziende del settore ospitando le allie-ve durante i periodi di stage inseriti nel secondo e terzo anno del percorso for-mativo, dedicando loro tempo nell’inse-gnamento.Da queste righe il ringraziamento degli allievi della Scuola del Legno, di quella di Estetica e del Centro Consorzi a tutte

le aziende per la collaborazione fornita.

Si è concluso, con gli esami tenuti a fine giugno presso la Scuola di Estetica a Sedico, il secondo anno del corso triennale per Operatore Shiatsu. Alle 170 ore di formazio-ne in aula, integrate da altre 150 ore di pratica individuale, hanno preso parte 17 persone provenien-ti da tutta la provincia di Belluno, che a settembre proseguiranno con il terzo anno.Alla presenza della commissio-ne formata dal docente istrutto-re, Fausto Broi e dagli istruttori,

Carlo Alberto Bortolotti e Daniele Pighi, gli allievi hanno sostenuto la verifica finale per l’ammissione al successivo anno formativo su-perando l’esame previsto. Già da ora si raccolgono gli in-teressamenti per il nuovo primo anno che sarà avviato nell’autun-no 2015 sempre a Sedico a cura del Centro Consorzi e della Scuola Professionale Operatori Shiatsu.(Rif: Gianluca Soppelsa - tel. 0437/851340 [email protected])

Nell’ambito dei progetti di Occupabilità per un’utenza disoccupata/inoccupat,a finanziati dal Fondo Sociale Europeo, il Centro Consorzi ha completato il progetto “Operatore esperto nell’azienda elettrica: progettazio-ne e cablaggio di quadri elettrici a differenti tensio-ni”, progettato partendo da una reale esigenza ma-nifestata dalle aziende bellunesi per l’inserimento al proprio interno di addetti formati e specializzati nel settore del cablaggio di quadri elettrici. Così, cinque 5 giovani inoccupati hanno potuto acqui-sire competenze specifiche attraverso una fase prepa-ratoria in aula (240 ore), ma soprattutto attraverso un’esperienza di stage in azienda (500 ore), che im-mediatamente hanno ricevuto un’offerta di lavoro e sono attualmente impiegati nel settore, grazie anche alla passione, alla costanza e all’impegno dimostrati. Un ringraziamento va alle tre aziende che hanno colla-borato con il Centro Consorzi per la buona riuscita del corso, fornendo supporti tecnico-didattici e ospitando i ragazzi in stage: Telequadri srl di Ponte nelle Alpi, Elettropiave srl di Mel e Tecnotronic srl di Belluno.

SCUOLA TRIENNALE DI ShIATSUESAMI PER IL SECONDO ANNO

Concluso il corso per Operatore esperto nell’azienda elettrica

TUTTI ASSUNTI I PARTECIPANTI

Ha preso avvio il corsocon 18 allieve

ABILITAZIONEALL’IMPRENDITORIA

ESTETICAIl 7 luglio ha preso avvio la secon-da edizione del corso di abilitazione all’imprenditoria estetica, organizza-to a Sedico dal Centro Consorzi se-condo le direttive regionali. Vi parte-cipano diciotto Estetiste qualificate provenienti dalla Scuola di Sedico del Centro Consorzi e da altri Istituti della provincia di Belluno e della pro-vincia di Trento.Il corso prevede a febbraio 2015, al termine delle novecento ore di forma-zione, l’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’apertura di un istituto di Estetica o di Direttore tec-nico.Il corso verrà poi completato attra-verso seicento ore di stage presso istituti di estetica della provincia.

v CORSI CORSI CORSI

EsTETIcAAttività con il contributo di EbavThay oil massageE’ una tecnica delicata e molto rilassante. La conoscenza di muscoli o delle parti molli del corpo, indispensabile nel massaggio clas-sico occidentale, non è necessaria nel massaggio thailandese, in quanto si lavora con interventi delicati di frizione praticati con pol-lici e palmi sulle linee energetiche. E’ un trattamento completo su tutto il corpo e il ricevente avrà la sensazione di sentirsi realmente rinnovato. Il trattamento è diviso in 6 sezioni e l’operatore potrà scegliere se utilizzarle tutte o parzialmente, con effetti di drenaggio e rilassamento muscolare.Si apprende un trattamento da praticare in 60 o 90 minuti attraver-so la conoscenza delle antiche origini del massaggio ThaiDocenza: a cura di Sario Badin per conto dell’azienda Diabasi di Udine

Calendario: domenica 21 e lunedì 22 settembre 2014Orario: 9.00 - 18.00

psicologia motivazionaleAttività corsuale è particolarmente indicata per le collaboratrici de-gli istituti di Estetica al fine di sensibilizzarle al concetto caro alle titolari di “presa in carico” del cliente, finalizzato alla reale soddi-sfazione dell’utente e non della pura realizzazione del trattamento da lui/lei richiesto.Docente: dott. Jaques Mauricio Ferreira DelgadoCalendario: domenica 30 novembre, lunedì 1° dicembre 2014Orario: 9.00 - 18.00, martedì 2 dicembre dalle 9 alle 13.

metodo ExploraDocenza: a cura di Giovanni MaccaIl percorso formativo è rivolto agli operatori del settore estetico e del benessere che sono interessati alle discipline naturali ed alle tecniche orientali; consente l’acquisizione di competenze teorico-

pratiche finalizzate a soddisfare le diverse esigenze della clientela, riequilibrando le disarmonie energetiche dolorose. Attraverso l’espe-rienza professionale già acquisita e grazie all’articolazione di questa specifica attività l’operatore potrà arrivare a diagnosticare energe-ticamente meglio il bisogno individuale di ogni cliente, persona-lizzando di volta in volta la propria operatività. Il corso si divide in due momenti strettamente legati, per acquisire tutte le nozioni utili. Il programma mira alla risoluzione di un problema energetico doloroso, quindi le giornate previste sono le più contenute possi-bili, per apprendere e mettere in pratica quanto acquisito; meno giornate trasformerebbero il tutto ad una conferenza.Parte Prima - Trattamento Collo-Cervicale-TrapezioDomenica 25, lunedì 26 e martedì 27 gennaio 2015; orario: 9- 18Parte Seconda - Trattamento Lombo-Sacrale-SciaticoDomenica 22, lunedì 23 e martedì 24 febbraio 2015; orario: 9- 18RIf: Gianluca Soppelsatel. 0437/851340 [email protected]

Page 12: L’UNIONE ARTIGIANA · 2017. 11. 24. · L’UNIONE ANNO LX – N. 7 ARTIGIANA LUGLIO 2014 attualità 3 inalmente potremo avere di nuovo un presidente della Provincia e un consiglio

12 ANNO LX – N. 7LUGLIO 2014dalla provinciaL’UNIONE

ARTIGIANA

conomia e lavoro sotto la lente, nell’intento di dise-gnare un profilo economico

del territorio bellunese. Al Forum è intervenuto anche il presidente Giacomo Deon, che ha sottolinea-to il ruolo di provincia a vocazio-ne turistica, dove tutto dovrebbe tendere al bello: dal paesaggio alle abitazioni, agli alberghi, ma dove il settore delle costruzioni è in profonda crisi per mancanza di mercato, per crisi aziendali delle imprese di maggiori dimensio-ni che ricadono brutalmente sui

subfornitori. Una provincia che deve, però, fare i conti con un carenza di fondi (la Provincia di Belluno è destinataria di una de-lega speciale sul turismo da parte della Regione del Veneto, che però non ha ancora messo sul piatto ri-sorse adeguate), con carenze di infrastrutture (strade), ma soprat-tutto di “autostrade informatiche” (banda larga, in primis). Il profilo economico futuro del Bellunese non può prescindere da un ma-nifatturiero avanzato - oggi defi-nito digitale – che deve guardare

sempre di più ai mercati stranieri, così come non può prescindere da un’agricoltura che deve essere in-tegrata al contesto turistico e so-prattutto non deve essere sogget-ta a speculazioni e da una filiera bosco-legno-energia che valorizzi le risorse naturali autoctone.Il presidente Deon ha, quindi, accennato al nuovo programma 2014-2020 dei fondi europei, che prevede un notevole incremento di finanziamenti rispetto al prece-dente programma, che però “van-no spesi bene”, ribadendo che “la

montagna non è la pianura. Appli-care i parametri della pianura alla montagna è fuorviante” e auspi-cando che “i prossimi bandi ten-gano conto di questa circostanza dando attenzione alla micro e pic-cola impresa, che costituisce sia il tessuto economico, sia un pre-sidio di questo fragile territorio bellunese”.Le conclusioni di Deon sono sta-te: “Il Bellunese ha la necessità di ripensare ad una propria strategia economica, che non può prescin-dere dalle micro e piccola impre-

sa, dell’agricoltura, dell’artigiana-to e del commercio. E’ necessario diffondere la trama di un’impren-ditoria giovanile che coniughi la terra e le tecnologie digitali. La vocazione turistica del territorio bellunese diventi finalmente un progetto industriale. Fare turismo significa smettere di pensare al particolare e decidere una strate-gia orientando le risorse a disposi-zione. Tutto quello che questo no-stro territorio può offrire di bello e di buono può diventare il primo fattore economico” .

Belluno: il 27 giugno al forum su “Economia e lavoro” è intervenuto il presidente Deon

E

Dal 26 al 29 giugno scorso i Fumisti di Con-fartigianato Imprese Belluno hanno parte-cipato alla Mostra dell’Artigianato di Feltre. Hanno allestito, guidati dal presidente Die-

go Fent, uno stand informativo sulla sicu-rezza delle canne fumarie e sul risparmio energetico, apprezzato dal pubblico che ha potuto raccogliere informazioni in merito.

I FUMISTI ALLA MOSTRA DELL’ARTIGIANATO DI FELTRE gRUppO gIOvAnI

Incontro con i politici bellunesi

Lo scorso 16 giugno il gruppo Giovani Imprenditori, in collaborazione con il gruppo Giovani Industriali, ha incontra-to presso la sede di Confindustria Bel-luno i politici bellunesi eletti in Parla-mento e in Regione.All’appuntamento hanno aderito: i se-natori Raffaela Bellot (Lega Nord) e

Giovanni Piccoli (Pdl) e il consigliere regionale, Sergio Reolon (Pd).L’occasione ha portato un confronto sul futuro della provincia di Belluno. Si è dibattuto, infatti, della nuova program-mazione dei fondi europei, di banda larga, di opportunità di sviluppo di im-presa.

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