Launeddas per S. Efisio

2
Launeddas per Sant’Efisio Da quarant’anni Luigi Lai, il più noto suonatore di launeddas della Sardegna, accompagna con i suoi strumenti la festa di S. Efisio a Cagliari. L’accompagnamento musicale nelle processioni Un aspetto importante dell’attività professionale dei suonatori di launeddas, con una documentazione plurisecolare alle spalle, è la “copertura” delle funzioni musicali durante le feste religiose. Si tratta di incarichi che prevedono in genere vari giorni di attività e diverse mansioni. La più importante riguarda l’accompagnamento delle processioni, che viene realizzato su brani tipici del repertorio delle launeddas, in primis la Processioni e la Pastorella. Legami profondi In certi casi, fra il suonatore e il santo – e, ovviamente, la sua festa, il suo comitato o la sua confraternita, i suoi protagonisti – si istaura un legame particolare, che va ben oltre il lato ‘professionale’ dell’esercizio di una prestazione e di un rapporto con una committenza. Talvolta, questo legame dura anni e diventa non solo il fil rouge di una carriera di suonatore, ma anche un momento centrale nella vita della comunità che lo richiede e lo ospita. Luigi Lai e Sant’Efisio a Cagliari Un caso esemplare, in questo senso, è il ruolo rivestito da Luigi Lai e dai suoi allievi nella processione per la festa di Sant’Efisio a Cagliari. La manifestazione è una fra le più importanti e partecipate dell’Isola: giunta nel 2012 alla sua 356 ma edizione, la festa di Sant’Efisio rappresenta un evento di importanza straordinaria, vuoi per il peso e la forza di attrazione del capoluogo, vuoi per la plurisecolare e tuttora vivissima devozione che la caratterizza, vuoi per l’imponente macchina organizzativa e scenografica che ne documenta i principali momenti rituali nel viaggio di andata e ritorno dalla chiesetta del quartiere di Stampace fino a Pula e le manifestazioni di carattere artistico ad esso collegate. Luigi Lai riveste l’incarico di accompagnare la processione di Sant’Efisio ininterrottamente dal 1972. L’imponente documentazione fotografica e video delle feste che si sono succedute in questi anni lo vede in prima fila, con la squadra dei suoi suonatori, di fronte al cocchio del santo. L’onore del suonatore Dietro si scioglie un lungo corteo di carri e di gruppi in costume, e molti altri suonatori di launeddas (singoli, a coppie, in gruppi che suonano a cuncòrdia). Per Lai essere là, camminare e suonare per Sant’Efis con la sua schiera di allievi, lui che per questo è stato da anni anche nominato confratello onorario dell’arciconfraternita, è qualcosa di più profondo e sottile che non, semplicemente, un titolo di merito fra gli altri. È un “onore”, cioè è un segno che la comunità – attraverso le persone che danno vita all’arciconfraternita – gli rende per celebrare il suo ruolo di protagonista nella vicenda storica delle launeddas nel corso del Novecento, di tenace sostenitore del valore di questo strumento e di portabandiera della sua ricchezza in tutto il mondo, e nello stesso tempo per la sua fedeltà al santo e alla sua festa. Approfondimento 96 sopra Luigi Lai suona all’interno della chiesetta di Su Loi il 2 maggio in occasione dei festeggiamenti dedicati a Sant'Efisio.

description

Scheda di approfonfdimento

Transcript of Launeddas per S. Efisio

Page 1: Launeddas per S. Efisio

Launeddas per Sant’Efisio

Da quarant’anni Luigi Lai, il più noto suonatore di launeddas della Sardegna, accompagna con i suoi strumenti la festa di S. Efisioa Cagliari.

L’accompagnamento musicale nelle processioniUn aspetto importante dell’attività professionale dei suonatori di launeddas, conuna documentazione plurisecolare alle spalle, è la “copertura” delle funzionimusicali durante le feste religiose. Si tratta di incarichi che prevedono in generevari giorni di attività e diverse mansioni. La più importante riguardal’accompagnamento delle processioni, che viene realizzato su brani tipici delrepertorio delle launeddas, in primis la Processioni e la Pastorella.

Legami profondiIn certi casi, fra il suonatore e il santo – e, ovviamente, la sua festa, il suocomitato o la sua confraternita, i suoi protagonisti – si istaura un legameparticolare, che va ben oltre il lato ‘professionale’ dell’esercizio di unaprestazione e di un rapporto con una committenza. Talvolta, questo legame duraanni e diventa non solo il fil rouge di una carriera di suonatore, ma anche unmomento centrale nella vita della comunità che lo richiede e lo ospita.

Luigi Lai e Sant’Efisio a CagliariUn caso esemplare, in questo senso, è il ruolo rivestito da Luigi Lai e dai suoiallievi nella processione per la festa di Sant’Efisio a Cagliari. La manifestazioneè una fra le più importanti e partecipate dell’Isola: giunta nel 2012 alla sua 356ma

edizione, la festa di Sant’Efisio rappresenta un evento di importanzastraordinaria, vuoi per il peso e la forza di attrazione del capoluogo, vuoi per laplurisecolare e tuttora vivissima devozione che la caratterizza, vuoi perl’imponente macchina organizzativa e scenografica che ne documenta iprincipali momenti rituali nel viaggio di andata e ritorno dalla chiesetta delquartiere di Stampace fino a Pula e le manifestazioni di carattere artistico adesso collegate. Luigi Lai riveste l’incarico di accompagnare la processione diSant’Efisio ininterrottamente dal 1972. L’imponente documentazione fotograficae video delle feste che si sono succedute in questi anni lo vede in prima fila, conla squadra dei suoi suonatori, di fronte al cocchio del santo.

L’onore del suonatoreDietro si scioglie un lungo corteo di carri e di gruppi in costume, e molti altrisuonatori di launeddas (singoli, a coppie, in gruppi che suonano a cuncòrdia).Per Lai essere là, camminare e suonare per Sant’Efis con la sua schiera diallievi, lui che per questo è stato da anni anche nominato confratello onorariodell’arciconfraternita, è qualcosa di più profondo e sottile che non,semplicemente, un titolo di merito fra gli altri. È un “onore”, cioè è un segno chela comunità – attraverso le persone che danno vita all’arciconfraternita – gli rendeper celebrare il suo ruolo di protagonista nella vicenda storica delle launeddas nelcorso del Novecento, di tenace sostenitore del valore di questo strumento e diportabandiera della sua ricchezza in tutto il mondo, e nello stesso tempo per la suafedeltà al santo e alla sua festa.

Approfondimento

96

La gloria della festaIl riconoscimento, in questo senso, è naturalmente a doppio senso. Luigi Lai èscelto – fra tanti – come il suonatore di S. Efis, ma anche la festa guadagnaprestigio dalla presenza del suonatore più autorevole della Sardegna dei giorninostri. L’illuminazione è reciproca. La festa che più di tutte le altre in Sardegnariesce a coinvolgere tutti i sardi, con le sue centinaia di rappresentanze che viprendono parte da ogni parte dell’Isola, guadagna in universalità nel godere dellapresenza dello strumento più antico e rappresentativo dell’Isola suonato dal suosuonatore più autorevole.

Gli inizi di una storiaLuigi Lai racconta la storia di questo pluridecennale rapporto con la festacagliaritana sottolineando le difficoltà che le launeddas attraversavano nei primianni settanta, quando a lui fu chiesto per la prima volta di accompagnare la festa:«Quando hanno visto me, nel 1972, dovevi vedere la gioia dei confratellidell’arciconfraternita di S. Efisio! Erano disperati che non trovavano più suonatoridi launeddas, e nello statuto di S. Efisio c’è scritto che non deve mai mancare ilsuonatore di launeddas: ogni spostamento del santo e ogni movimento deiconfratelli, ovunque si spostino, deve essere accompagnato dal suonatore dilauneddas. Le launeddas erano quasi in disuso, non le considerava più nessunoed erano dimenticate. Io me lo sono preso a cuore: due anni dopo eravamo 44suonatori per la festa!»

Tradizione e oltreIn omaggio a Sant’Efisio e alla sua festa, Luigi Lai ha elaborato una suacomposizione musicale originale: «Per la processione ho scritto il brano “A S.Efisio”. Una frase musicale è nata in via Crispi, l’altra è nata in via Sassari, nellanotte al rientro di Sant’Efisio. L’ultima parte poi l’ho aggiunta a casa. Ora questobrano lo suonano tutti, nelle processioni di tante altre feste». Il suo repertorioreligioso, inoltre, ha allargato i confini e oggi Luigi Lai usa le launeddas anche incompagnia di altri strumenti della tradizione colta per suonare composizioni –come la Missa de Angelis – estranee all’uso tradizionale dello strumento.

I limiti di un repertorio Tuttavia, il musicista che da quarant’anni accompagna Sant’Efisio sottolineaanche un limite e un “pericolo” che si associa all’uso oggi spesso predominantedelle launeddas nell’ambito religioso, tecnicamente più abbordabile rispetto aquello profano e dunque alla portata anche dei suonatori dotati di minore perizia:«Adesso non fanno più il ballo con le launeddas, fanno solo le processioni: c’èsolo la “figura” delle launeddas, non la sostanza. Ma a cosa serve?». Unrepertorio importante, dunque, quello religioso delle launeddas, ma unrepertorio e una pratica che secondo Lai rischiano di appiattire il livello deimusicisti su uno standard di basso profilo, di disincentivare la spinta alla crescitaartistica dei suonatori e di limitare lo spettro delle possibilità “delle possibilitàdello strumento”.» (P.B.)

sopra Luigi Laisuona all’interno della

chiesetta di Su Loiil 2 maggio in occasione

dei festeggiamentidedicati a Sant'Efisio.

97

Per saperne di più Documentario Efis Martiri Gloriosu(di Gianfranco Cabiddu, ISRE 2000):http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=63.

sotto Il gruppo di suonatoriguidato da Luigi Lai

durante la processioneper la festa di S. Efisio.

Approfondimento

Page 2: Launeddas per S. Efisio

Launeddas per Sant’Efisio

Da quarant’anni Luigi Lai, il più noto suonatore di launeddas della Sardegna, accompagna con i suoi strumenti la festa di S. Efisioa Cagliari.

L’accompagnamento musicale nelle processioniUn aspetto importante dell’attività professionale dei suonatori di launeddas, conuna documentazione plurisecolare alle spalle, è la “copertura” delle funzionimusicali durante le feste religiose. Si tratta di incarichi che prevedono in generevari giorni di attività e diverse mansioni. La più importante riguardal’accompagnamento delle processioni, che viene realizzato su brani tipici delrepertorio delle launeddas, in primis la Processioni e la Pastorella.

Legami profondiIn certi casi, fra il suonatore e il santo – e, ovviamente, la sua festa, il suocomitato o la sua confraternita, i suoi protagonisti – si istaura un legameparticolare, che va ben oltre il lato ‘professionale’ dell’esercizio di unaprestazione e di un rapporto con una committenza. Talvolta, questo legame duraanni e diventa non solo il fil rouge di una carriera di suonatore, ma anche unmomento centrale nella vita della comunità che lo richiede e lo ospita.

Luigi Lai e Sant’Efisio a CagliariUn caso esemplare, in questo senso, è il ruolo rivestito da Luigi Lai e dai suoiallievi nella processione per la festa di Sant’Efisio a Cagliari. La manifestazioneè una fra le più importanti e partecipate dell’Isola: giunta nel 2012 alla sua 356ma

edizione, la festa di Sant’Efisio rappresenta un evento di importanzastraordinaria, vuoi per il peso e la forza di attrazione del capoluogo, vuoi per laplurisecolare e tuttora vivissima devozione che la caratterizza, vuoi perl’imponente macchina organizzativa e scenografica che ne documenta iprincipali momenti rituali nel viaggio di andata e ritorno dalla chiesetta delquartiere di Stampace fino a Pula e le manifestazioni di carattere artistico adesso collegate. Luigi Lai riveste l’incarico di accompagnare la processione diSant’Efisio ininterrottamente dal 1972. L’imponente documentazione fotograficae video delle feste che si sono succedute in questi anni lo vede in prima fila, conla squadra dei suoi suonatori, di fronte al cocchio del santo.

L’onore del suonatoreDietro si scioglie un lungo corteo di carri e di gruppi in costume, e molti altrisuonatori di launeddas (singoli, a coppie, in gruppi che suonano a cuncòrdia).Per Lai essere là, camminare e suonare per Sant’Efis con la sua schiera diallievi, lui che per questo è stato da anni anche nominato confratello onorariodell’arciconfraternita, è qualcosa di più profondo e sottile che non,semplicemente, un titolo di merito fra gli altri. È un “onore”, cioè è un segno chela comunità – attraverso le persone che danno vita all’arciconfraternita – gli rendeper celebrare il suo ruolo di protagonista nella vicenda storica delle launeddas nelcorso del Novecento, di tenace sostenitore del valore di questo strumento e diportabandiera della sua ricchezza in tutto il mondo, e nello stesso tempo per la suafedeltà al santo e alla sua festa.

Approfondimento

96

La gloria della festaIl riconoscimento, in questo senso, è naturalmente a doppio senso. Luigi Lai èscelto – fra tanti – come il suonatore di S. Efis, ma anche la festa guadagnaprestigio dalla presenza del suonatore più autorevole della Sardegna dei giorninostri. L’illuminazione è reciproca. La festa che più di tutte le altre in Sardegnariesce a coinvolgere tutti i sardi, con le sue centinaia di rappresentanze che viprendono parte da ogni parte dell’Isola, guadagna in universalità nel godere dellapresenza dello strumento più antico e rappresentativo dell’Isola suonato dal suosuonatore più autorevole.

Gli inizi di una storiaLuigi Lai racconta la storia di questo pluridecennale rapporto con la festacagliaritana sottolineando le difficoltà che le launeddas attraversavano nei primianni settanta, quando a lui fu chiesto per la prima volta di accompagnare la festa:«Quando hanno visto me, nel 1972, dovevi vedere la gioia dei confratellidell’arciconfraternita di S. Efisio! Erano disperati che non trovavano più suonatoridi launeddas, e nello statuto di S. Efisio c’è scritto che non deve mai mancare ilsuonatore di launeddas: ogni spostamento del santo e ogni movimento deiconfratelli, ovunque si spostino, deve essere accompagnato dal suonatore dilauneddas. Le launeddas erano quasi in disuso, non le considerava più nessunoed erano dimenticate. Io me lo sono preso a cuore: due anni dopo eravamo 44suonatori per la festa!»

Tradizione e oltreIn omaggio a Sant’Efisio e alla sua festa, Luigi Lai ha elaborato una suacomposizione musicale originale: «Per la processione ho scritto il brano “A S.Efisio”. Una frase musicale è nata in via Crispi, l’altra è nata in via Sassari, nellanotte al rientro di Sant’Efisio. L’ultima parte poi l’ho aggiunta a casa. Ora questobrano lo suonano tutti, nelle processioni di tante altre feste». Il suo repertorioreligioso, inoltre, ha allargato i confini e oggi Luigi Lai usa le launeddas anche incompagnia di altri strumenti della tradizione colta per suonare composizioni –come la Missa de Angelis – estranee all’uso tradizionale dello strumento.

I limiti di un repertorio Tuttavia, il musicista che da quarant’anni accompagna Sant’Efisio sottolineaanche un limite e un “pericolo” che si associa all’uso oggi spesso predominantedelle launeddas nell’ambito religioso, tecnicamente più abbordabile rispetto aquello profano e dunque alla portata anche dei suonatori dotati di minore perizia:«Adesso non fanno più il ballo con le launeddas, fanno solo le processioni: c’èsolo la “figura” delle launeddas, non la sostanza. Ma a cosa serve?». Unrepertorio importante, dunque, quello religioso delle launeddas, ma unrepertorio e una pratica che secondo Lai rischiano di appiattire il livello deimusicisti su uno standard di basso profilo, di disincentivare la spinta alla crescitaartistica dei suonatori e di limitare lo spettro delle possibilità “delle possibilitàdello strumento”.» (P.B.)

sopra Luigi Laisuona all’interno della

chiesetta di Su Loiil 2 maggio in occasione

dei festeggiamentidedicati a Sant'Efisio.

97

Per saperne di più Documentario Efis Martiri Gloriosu(di Gianfranco Cabiddu, ISRE 2000):http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=63.

sotto Il gruppo di suonatoriguidato da Luigi Lai

durante la processioneper la festa di S. Efisio.

Approfondimento