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L’attività finanziaria pubblica 1. L’attività finanziaria 2. I soggetti e gli aggregati 3. Le teorie sull’attività fina nziaria 4. L’evoluzione dell’attività f inanziaria 5. La finanza come strumento di politica economica 6. I beni pubblici 7. Le imprese pubbliche 8. Le imprese pubbliche e le pr ivatizzazioni 1 Prof.Colucci Donato - L'ATTIVITA' FINANZIARIA PUBBLICA

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L’attività finanziaria pubblica1. L’attività finanziaria2. I soggetti e gli aggregati3. Le teorie sull’attività finanziaria4. L’evoluzione dell’attività finanziaria5. La finanza come strumento di politi

ca economica6. I beni pubblici7. Le imprese pubbliche8. Le imprese pubbliche e le privatizza

zioni

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L’attività finanziaria

SCIENZA DELLE FINANZE

Introdotta da alcuni economisti tedeschi nella seconda metà del 1800 per indicare la scienza che studia i modi con i quali lo Stato si procura i mezzi finanziari per sostenere le spese pubbliche.

La scuola anglosassone: studia il settore pubblico utilizzando l’analisi economica

La scuola italiana: studia come l’intervento dello stato nel sistema finanziario è dovuto a motivi giuridici per cui la scienza delle finanze è collegato al diritto tributario

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L’attività finanziaria

• I bisogni pubblici e lo Stato socialeBISOGNO PUBBLICO > necessità avvertita dalla

collettività e soddisfatto dallo StatoSERVIZIO PUBBLICO > servizio offerto dallo Stato

che soddisfa un bisogno collettivo.

Servizi generali ( difesa, ordine pubblico, giustizia ) offerti ai cittadini senza che questi lo domanda . Lo Stato li ritiene indispensabili i loro costi sono coperti dalle IMPOSTE

Servizi speciali ( istruzione, sanità ecc) offerti ai cittadini a loro vantaggio e perché lo domandano. I loro costi sono coperti dalle TASSE oltre che dalle imposte.

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L’attività finanziaria

ENTRATE DELLO STATO

tributarie

Prestiti

Emissione di moneta

BOT prestiti che lo Stato ottiene dai privati

Extra tributarie

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I SOGGETTI E GLI AGGREGATI DELLA FINANZA PUBBLICA

La gestione delle risorse pubbliche è affidata:- Allo Stato ( attraverso i MINISTERI );- Agli enti territoriali ( regioni, provincie, comuni); il

compito di questi è di molto aumentato con la riforma dell’art. 119 della Cost. che prevede più autonomia delle entrate e della spesa. In alcuni campi sono aiutati da altri enti come ad esempio le ASL nel settore sanità.

- Agli enti pubblici nazionali ( INPS,INAIL;ISTAT) o locali (Sindaci,Prefetti ecc)

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I soggetti e gli aggregati della finanza pubblicaSOGGETTI CHE FORMANO IL SETTORE PUBBLICO E QUELLI CHE FORMANO QUELL O STATALE COME SI AGGREGAN OCRITERIO FUNZIONALE per i conti di finanza pubblica

CRITERIO ISTITUZIONALE per le decisioni di politica economica

Criterio in base al quale al SETTORE PUBBLIBCO appartengono tutti quegli enti che producono beni o servizi NON destinati alla vendita. Essi rappresentano un AGGREGATO DELLA PUBBLICA AMMINISTARZIONE

Criterio in base al quale al SETTORE PUBBLICO appartengono tutti quegli enti beni o servizi DESTINATI alla vendita. Essi rappresentano un AGGREGATO DEL SETTORE PUBBLICO

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SETTORE PUBBLICO

Amm. centr.Ministeri, Cassa Depositi e Prestiti, CNR,ENEA,CONI

Amm. LocaliRegioni , Provincie, Comuni, camere di commercio,ASL

Enti Prev.INPS,INAIL,INPDAP

Settore stataleStatoCassa Dep.PreAziende autonome statali

Settore pubblicoEnti amm. LocaleEnti previdenzaAziende municipalizzate

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Teorie sulla natura dell'attività finanziaria

• Teoria dello scambio: l'attività finanziaria consiste in uno scambio economico tra Stato e cittadino

• Teoria del consumo: l'attività finanziaria è un'attività di semplice consumo

• Teoria della produzione: l'attività finanziaria è un'attività produttiva

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Teorie sulla natura dell'attività finanziaria

• Teoria dell'utilità marginale: l'attività finanziaria è determinata dalle scelte dei contribuenti

• Teoria politica: l'attività finanziaria è determinata dalle scelte politiche dei governanti

• Teoria sociologica: l'attività finanziaria è gestita dalla classe dirigente per favorire i gruppi sociali che la mantengono al potere

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Teorie sulla natura dell'attività finanziaria

L'ATTIVITÀ FINANZIARIA• è uno scambio tra Stato e cittadino• è un'attività di puro consumo• è un'attività produttiva• è gestita dalla classe dirigente• dipende dalle scelte dei governanti• dipende dalle scelte dei contribuenti

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Evoluzione storica dell'attività finanziaria pubblica

• Durante il XIX secolo è prevalso il principio della FINANZA NEUTRALE ( lasciate fare ) . Si riteneva cioè che la vita economica dovesse rimanere affidata all'iniziativa dei singoli individui (imprenditori, lavoratori, ecc.), mentre lo Stato doveva limitarsi ai compiti fondamen tali, come assicurare l'ordine pubblico, l'amministrazione della giustizia, la difesa esterna.

• Verso la fine del XIX secolo si affermano la FINANZA CONGIUNTURALE e la finanza sociale. Sì iniziò a utilizzare la spesa per le opere pubbliche per favorire lo sviluppo industriale, a intervenire a sostegno delle imprese con dazi protettivi, contributi, sgravi fiscali e a correggere le disparità tra le classi sociali attraverso la spesa per l'assistenza pubblica, la sanità, l'istruzione.

Durante il XIX secolo è prevalso il principio della FINANZA NEUTRALE ( lasciate fare ) . Si riteneva cioè che la vita economica dovesse rimanere affidata all'iniziativa dei singoli individui (imprenditori, lavoratori, ecc.), mentre lo Stato doveva limitarsi ai compiti fondamen tali, come assicurare l'ordine pubblico, l'amministrazione della giustizia, la difesa esterna.

Verso la fine del XIX secolo si affermano la FINANZA CONGIUNTURALE e la finanza sociale. Sì iniziò a utilizzare la spesa per le opere pubbliche per favorire lo sviluppo industriale, a intervenire a sostegno delle imprese con dazi protettivi, contributi, sgravi fiscali e a correggere le disparità tra le classi sociali attraverso la spesa per l'assistenza pubblica, la sanità, l'istruzione.

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Evoluzione storica dell'attività finanziaria pubblica

• Nel XX secolo nasce e si afferma LA FINANZA FUNZIONALE. L'attività finanziaria pubblica ha assunto un ruolo attivo in funzione dello sviluppo e dell’ equilibrio del sistema. Sul piano teorico, l'inversione di tendenza è legata agli studi dell'economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946).

• Dalla fine degli anni Settanta del XX secolo il NEOLIBERISMO ha ridimensionato la portata e gli obiettivi della finanza pubblica. Ridimensiona gli obiettivi della finanza pubblica e privilegia il libero gioco della concorrenza.

Nel XX secolo nasce e si afferma LA FINANZA FUNZIONALE. L'attività finanziaria pubblica ha assunto un ruolo attivo in funzione dello sviluppo e dell’ equilibrio del sistema. Sul piano teorico, l'inversione di tendenza è legata agli studi dell'economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946).

Dalla fine degli anni Settanta del XX secolo il NEOLIBERISMO ha ridimensionato la portata e gli obiettivi della finanza pubblica. Ridimensiona gli obiettivi della finanza pubblica e privilegia il libero gioco della concorrenza.

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La finanza pubblica come strumento di politica economica

A. Con l'affermarsi della finanza funzionale si sviluppa la POLITICA FINANZIARIA ( interventi attuati tramite strumenti di finanza pubblica)

B. La politica finanziaria presuppone un insieme di scelte coordinate che si articolano in TRE FASI

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La finanza pubblica come strumento di politica economica

• Fase 1 Individuazione degli obiettivi generaliSoddisfazione dei bisogni pubblici con la produzione di beni e servizi pubblici.

• Fase 2 Scelta degli obiettivi prioritariIn un sistema tendenzialmente liberista le scelte sono orientate a! finanziamento delle funzioni pubbliche essenziali.

• Fase 3 Scelta degli interventi idonei a raggiungere i risultati prefissatiPolitica fiscale = Politica della spesa + Politica delle entrate

Coordinamento delle spese e delle entrate nel bilancio pubblico

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La finanza pubblica come strumento di politica economica

C. Gli strumenti della politica finanziaria sono costituiti dalla manovra della spesa pubblica e dalla politica delle entrate. (la spesa pubblica immette reddito, cioè domanda di beni, nel mercato,mentre le entrate sottraggono reddito dal mercato)

D. L’attività finanziaria può stabilizzare l’economia riducendo disoccupazione e inflazione. ( una politica fiscale restrittiva riduce l’inflazione, una politica fiscale espansiva riduce la depressione )

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La finanza pubblica come strumento di politica economica

E. L’attività finanziaria può favorire lo sviluppo del reddito nazionale . ( lo Stato può costruire infrastrutture )

F. L’attività finanziaria può promuovere la redistribuzione del reddito fra i cittadini. ( con una politica di Welfare State )

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I beni pubblici

SONO• beni demaniali che costituiscono il demanio

pubblico• beni patrimoniali, che costituiscono il

patrimonio dello Stato, detto anche demanio privato o fiscale.

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I beni pubbliciI beni demaniali

1. I beni demaniali sono i beni pubblici che soddisfano direttamente i bisogni della collettività

2. I beni demaniali sono elencati dalla legge

Demanio pubblico - Art. 822 c.c.MarittimoLido di mare, spiaggia, rade, porti, lagune

IdricoFiumi, torrenti, laghi

StradaleStrade, auto strade, ferrovie

MilitareOpere per la difesa

AeronauticoAeroporti civili e militari

CulturaleImmobili di interesse stori co e artistico, musei, archivi, biblioteche

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I beni pubblici

I beni demaniali 3. I beni demaniali sono inalienabili,

imprescrittibili, infruttiferi

DEMANIO NECESSARIO

( SONO SEMPRE

DEMANIALI )

DEMANIO ACCIDENTALE

( POSSONO APPARTENERE

ANCHE A PRIVATI)INALIENABILI, IMPRSCRITTIBILI,

INFRUTTIFERI

BENI DEMANIALI

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I beni pubblici

• I beni patrimoniali sono i beni pubblici che soddisfano indirettamente i bisogni della collettività (I beni patrimoniali sono i beni che lo Stato e gli enti pubblici possiedono a titolo di proprietà privata. Essi sono fruttiferi (cioè procurano entrate allo Stato) e servono a soddisfare i bisogni pubblici per questa via, cioè indirettamente.)

• Sono patrimoniali tutti i beni pubblici che la legge non considera demaniali

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I beni pubbliciI beni patrimoniali (demanio privato o fiscale) - Art. 826 c.c.

Demanio fondiarioTerre (demanio terriero) Immobili (demanio edilizio) Foreste (demanio forestale)Miniere, cave e torbiere (demanio minerario)Acque per l'irrigazionee la forza motrice (demanio idraulico)

Demanio mobiliareMobiliStrumenti di lavoroAzioniObbligazioniSomme di denaro

Demanio industriale e commercialeAttività industriali e attività commerciali esercitate attraverso imprese pubbliche

II patrimonio dello Stato è chiamato anche demanio privato (o fiscale) perché produce per lo Stato o per l'ente pubblico, ossia per il Fisco, delle entrate che sono dette entrate originarie

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I beni pubblici

• I beni patrimoniali indisponibili sono: le foreste (che fanno parte del patrimonio indisponi bile delle Regioni); le miniere, cave e torbiere; le cose di interesse storico, archeologico, ar tistico ritrovate nel sottosuolo; i beni per la difesa nazionale

• I beni patrimoniali disponibili sono tutti quelli che la legge non elenca tra i beni indispo nibili: immobili, terreni, ecc.

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Le imprese pubbliche

• Le imprese pubbliche sono imprese gestite dallo Stato o dagli enti pubblici per il raggiungimento di obiettivi sociali

• Le imprese pubbliche hanno scopi in parte diversi da quelli delle imprese private

• Il prezzo dei servizi venduti dalle imprese pubbliche è definito tariffa

• Per gran parte del XX secolo sì è determinata una progressiva estensione dei compiti dello Stato e quindi degli interventi dello Stato nell'economia.

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Le imprese pubbliche

Lo Stato produce beni e servizi al posto dei privati (o in concorrenza) per...la preminenza dell'interesse pubblico in alcune attività

il sostegno dell'occupazione

la necessità di sviluppare zone che tendono a rimanere arretrate

la necessità di evitare la formazione di monopoli privati

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Le privatizzazioni

• II sistema delle imprese pubbliche italiano prevedeva imprese sotto il pieno controllo pubblico e imprese a partecipazione statale

• Le aziende autonome gestivano servìzi di pubblica utilità in regime di monopolio (ferrovie, poste, strade statali, ecc.).

• Le imprese municipalizzate gestivano servizi di pubblica utilità per i Comuni

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Le privatizzazioni• Gli enti pubblici economici gestivano imprese di pubblica utilità su

delega dello StatoDotati di personalità giuridica pubblica, avevano un propriopatrimonio e gestivano l'impresa tramite propri dipendenti. Il lorobilancio, annesso a quello dello Stato, veniva presentato al Parlamentosenza però essere discusso e approvato.

• Erano costituiti in forma di ente di diritto pubblico: l'Istituto nazionale per le assicurazioni (INA), istituti di credito a medio e lungo termine come l'Istituto mobiliare italiano (IMI), banche di rilievo nazionale come la Banca nazionale del lavoro (BNL), l'Ente nazionale per l'ener gia elettrica (ENEL). Anche questi enti sono stati trasformati in società per azioni e privatizzati.

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Le privatizzazioni

• Con il sistema delle partecipazioni statali lo Stato partecipava alle attività economiche attraverso società private controllate da enti pubblici (il sistema delle partecipazioni statali era costituito dal ministero delle Partecipazioni statali)

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Le privatizzazioni

• L'IRI, istituito nel 1933, controllava ad esempio direttamente le grandi banche d'interesse donale, la RAI (Radiotelevisione italiana), l'Alitalia e alcune grandi società finanziarie

• L'ENI, creato nel 1953 per gestire l'intervento dello Stato nel settore degli idrocarburi, con-)llava società come l'AGIP (Azienda Generale Italiana Petroli) e altre società operanti nel set-re meccanico, metallurgico, chimico, farmaceutico,

• L'EFIM controllava aziende meccaniche, siderurgiche ed elettroniche.

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Le privatizzazioniPunti deboli delle imprese pubbliche Gli obiettivi delle privatizzazioni

Situazioni di deficit nei bilanci delle imprese pubbliche ripianati con trasferimenti a carico del bilancio statale

Risanamento delle finanze pubbliche

Acquisto di aziende dissestate al solo scopo di salvaguardare l'occupazione

Ristrutturazione delle imprese privatizzate

Riduzione degli spazi di iniziativa economica dei privati e ostacolo alle condizioni della concorrenza

Sviluppo delta competitività

Interferenze politiche nella gestione delle aziende, capaci di condizionare i criteri di nomina degli amministratori e dei dirigenti

Divisione tra potere politico e potere economico

Scarsi stimoli alle innovazioni tecnologiche Sviluppo di tecnologie e ingresso nei mercati emergenti

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Le privatizzazioniII processo di privatizzazione si è svolto in due fasi

Privatizzazionegiuridica

Trasformazione delle aziende autonome e degli enti pubblici economici in s.p.a., struttura più snelìa e più adeguata all'esercizio di attività economiche

Privatizzazioneeconomica

Vendita totale o parziale delle quote di partecipazione (azioni) possedute dallo Stato

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Le privatizzazioniLa dismissione delle azioni delle aziende privatizzate si realizza in tre momenti

Individuazione della quota azionaria di maggioranza relativanon superiore al 15-20% del capitale (c.d. nucleo stabile)

Serve a garantire l'unità di indirizzo gestionale dell'impresa da privatizzare. Le richieste di entrata nel nucleo stabile sono esaminate dai ministero compe tente che decide quali soggetti ammettere (imprese bancarie, industriali, ecc.)

Offerta pubblica di vendita(o.p.v.)

Viene lanciata un'offerta pubblica di vendita destinata a garantire un aziona riato diffuso (piccoli risparmiatori, investitori istituzionali

Collocamento delle azioni I titoli destinati all'azionariato diffuso sono immessi sul mercato finanziario attraverso intermediari finanziari autorizzati