L’ATTACCAMENTO ADULTO E LA SUA...

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI tel. ++39 070 6757004 - 700 2- 7774 - fax ++39 070 6757003 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Terzo anno LABORATORIO AMBITO DINAMICA L’ATTACCAMENTO ADULTO E LA SUA VALUTAZIONE

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI – FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI

tel. ++39 070 6757004 - 700 2- 7774 - fax ++39 070 6757003

Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

Terzo anno

LABORATORIO AMBITO DINAMICA

L’ATTACCAMENTO ADULTO E LA SUA VALUTAZIONE

L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO

ATTACCAMENTO

PER FARE CHIAREZZA……

Giovane

adulto

Coppia

appena sposata

Figli

piccoli

Figli

adolescenti

Nido vuoto Coppia

anziana

Ciclo vitale della famiglia d’origine

L’attaccamento è parte integrante del comportamento umano‘dalla culla alla tomba’ (Bowlby,

1979).

L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO

Ciclo vitale della famiglia generata

Giovane adulto

FOCUS TEORICO/EMPIRICO/CLINICO

1 - approfondimento della trasmissione intergenerazionale di specifici pattern di

attaccamento, studiando la relazione tra esperienze infantili del genitore e

organizzazione dell’attaccamento del figlio;

2- peso delle esperienze infantili di attaccamento sul funzionamento psicosociale

adulto;

3- relazione tra esperienze d’attaccamento infantili e caratteristiche delle relazioni

con i pari (amicizia, relazioni di coppia) in età adulta.

L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO

Interviste semistrutturate Questionari autovalutativi

AMBITO

EVOLUTIVO

AMBITO

PSICOSOCIALE

Trasmissione

intergenerazionale e

genitorialità

Legami adulti e

sentimentali

tradizioni di ricerca parzialmente indipendenti tese a studiare

l’attaccamento adulto

AMBITO

DINAMICO

L’ATTACCAMENTO ADULTO

SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO

INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO

Non tutti i rapporti intimi possono essere definiti legami di

attaccamento. Possono dirsi tali solo quando assumono per

l’individuo la funzione di base sicura

CONTINUITÀ/DISCONTINUITÀ TRA

ATTACCAMENTO INFANTILE E ATTACCAMENTO

ADULTO

CLASSIFICAZIONE DELL’ATTACCAMENTO ADULTO

ATTACCAMENTO

SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO

INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO

Lo schema è valido?

I DUE LEGAMI HANNO PERCORSI EVOLUTIVI SIMILI

1. PRE-ATTACCAMENTO: Orientamento e segnali senza discriminazione: flirtare

per stimolare attrazione ed interesse (sorrisi, ammiccamenti, etc) la motivazione alla

vicinanza è stimolata dall’attrazione fisica

2. Orientamento e segnali verso una persona discriminata: passaggio dall’attrazione

all’innamoramento, contatto fisico ed attivazione fisica/psichica (può durare 2-3 anni)

3. Legame di attaccamento ben delineato: dall’innamoramento all’amore reciproco

(maggiore importanza del sostegno emotivo)

4. Relazione reciproca regolata da scopi: le coppie consolidate si aprono

maggiormente all’ambiente esterno alla coppia (diminuzione di sguardi, contatto

fisico, etc.)

SIMILITUDINI TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E

ATTACCAMENTO ADULTO

SIMILITUDINI TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E

ATTACCAMENTO ADULTO

SIMILITUDINI

(Hazan e Shaver,

1987; Fraley e Shaver,

2000)

ricerca e il mantenimento della vicinanza fisica,

soprattutto nei momenti di difficoltà e/o stress

richiesta di conforto e di fiducia nei momenti di difficoltà

disagio causato da separazioni o minacce nei confronti

della stabilità della relazione

bisogno di condividere interessi, scoperte ed esperienze

utilizzo comunicativo del baby talk

Sembra che i due tipi di relazione condividano simili condizioni di attivazione ed

esibiscano le medesime dinamiche latenti

IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO RIVESTE NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI

LA STESSA FUNZIONE: RISTABILIRE LA SICUREZZA FISICA ED EMOTIVA

ATTRAVERSO ALCUNE FORME DI CONTATTO CON LA FIGURA DI ATTACCAMENTO

DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E

ATTACCAMENTO ADULTO

L’attaccamento adulto è fondato (o perlomeno dovrebbe esserlo) sulla reciprocità

I comportamenti di attaccamento adulto sono meno evidenti e molto più

dipendenti dal legame

- Livello di attivazione minore innanzi alle fonti di stress

- Capacità di discriminare, in relazione alla tipologia id legame,

quando poter agire o meno comportamenti di attaccamento

- Capacità di calmarsi anche solo «pensando» la figura di

attaccamento

Connessione più debole tra evento attivante - emozione - comportamento

DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E

ATTACCAMENTO ADULTO

Il sistema motivazionale di attaccamento è associato, nel rapporto di coppia, al

sistema motivazionale sessuale e al sistema motivazionale dell’accudimento

Negli adulti il sistema di esplorazione non è controllato in modo vincolante, come

avviene nei bambini, dal sistema di attaccamento

RAPPORTO GERARCHICO,

CIRCOLARE O “IN EQUILIBRIO

DINAMICO”?

BILANCIAMENTO/SBILANCIAMENTO TRA

ATTACCAMENTO, SESSUALITÀ E ACCUDIMENTO

Ruolo e peso della storia passata

CONTINUITÀ DISCONTINUITÀ

Ipotesi del prototipo e stabilità

dei MOI

Ipotesi diadica e concezione

dell’attaccamento come costrutto relazionale

Quanto i modelli di attaccamento sono proprietà degli individui o

delle relazioni?

I MOI influenzano le relazioni di

attaccamento successive e portano a

una conferma degli schemi relazionali

interni?

I MOI possono essere rivisti sulla

base delle esperienze all’interno

delle relazioni intime?

RAPPORTO TRA PASSATO E PRESENTE

PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ

Continuità intergenerazionale (fra lo stato della mente di un adulto rispetto alle

proprie esperienze di attaccamento e lo stile di attaccamento del figlio)

Continuità intraindividuale (fra i legami precoci con le proprie figure di

accudimento e il legame che si stabilisce con il partner)

MODELLI OPERATIVI INTERNI

Strumenti di lettura della realtà interpersonale passibili di

progressiva sofisticazione nel corso dello sviluppo-RAPPRESENZAZIONI GENERALIZZATE DELL’ATTACCAMENTO

STABILITÀ E QUALITÀ DELLE PRIME RELAZIONI

SIGNIFICATIVE E DELL’AMBIENTE

CICLO DI VITA E IMPORTANZA DEI FATTORI

CONTESTUALI E RELAZIONALI –

RAPPRESENZAZIONI SPECIFICHE DEGLI

ATTACCAMENTI ATTUALMENTE IN CORSO

PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ

OLTRE L’IPOTESI PROTOTIPICA - La ricerca non ha offerto prove decisive

rispetto alla continuità sia intergenerazionale (genitore-figlio) che

intraindividuale (genitore-partner) (Carli, 2010) – SEMBRA CHE LA COPPIA

RAPPRESENTA L’ELEMENTO MEDIATORE E SPIEGHI PARTE DEL TRANSMISSION GAP

PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ

RELAZIONI DI COPPIA

PROSPETTIVA TRIGENERAZIONALE + PROSPETTIVA INTERSOGGETTIVA

Giovane

adulto

Coppia

appena sposata

Figli

piccoli

Figli

adolescenti

Nido vuoto Coppia

anziana

--------------- Ciclo vitale della famiglia d’origine-----------------------

--------------- Ciclo vitale della famiglia generata----------------------

GIOVANE ADULTO

Riprocessamento continuo delle

rappresentazioni di sé e delle relazioni

connesse alle esperienze infantili

CONTESTO DI COPPIA

Nuovo ambiente di accudimento che

può portare allo sviluppo di una

rappresentazione d’attaccamento

differente da quella infantile

NATURA DIADICA DELL’ATTACCAMENTO DI COPPIA

Matching delle diverse tipologie di attaccamento nella coppia (Fisher e Crandell, 2001) e

interazione tra le caratteristiche di attaccamento dei due partner (Feeney, 2010)

1) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/SICURO. Entrambi i partner si spostano

liberamente da una posizione dipendente ad una accudente– modello di equilibrio

intermedio

2) ATTACCAMENTO DI COPPIA INSICURO/INSICURO. Tra le varie combinazioni

possibili quella che sembra mostrare i più forti problemi relazionali è la coppia

distanziante/preoccupato

3) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/INSICURO. La presenza di un partner

sicuro, grazie alla capacità di assumere sia le posizioni di dipendenza, sia di essere

l’oggetto di dipendenza da parte dell’altro, potrebbe offrire un’esperienza emozionalmente

correttiva al partner insicuro che, in questo modo, potrebbe riuscire a comportarsi in modo

più flessibile e bilanciato.

Oppure la sicurezza di un partner potrebbe rendere ancora più insicuro un partner ansioso

IMPORTANZA DEL CONSIDERARE LA DIMENSIONALITÀ DEGLI STILI

FATTORI INDIRETTI

CONTESTO FAMILIARE

E SOCIALE IN CUI È

INSERITA LA DIADE

PLURALITÀ DEI

CAREGIVERS

RESPONSABILI

DELL’ACCUDIMENTO DEL

BAMBINO

RELAZIONI DI COPPIA

L’UTILIZZO DEI SELF-REPORT PUÒ CONSENTIRE DI APPROFONDIRE I

FATTORI CONTESTUALI CONNESSI ALL’ATTACCAMENTO ATTRAVERSO

L’ANALISI CONGIUNTA DI PIÙ RELAZIONI

FATTORI DIRETTI

RESPONSIVITÀ

GENITORIALE

MENTALIZZAZIONE

ADULT ATTACHMENT INTERVIEW

ATTACCAMENTO ADULTO

TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE DEI

PATTERN DI ATTACCAMENTO

DINAMICHE SOCIO-COGNITIVE, AFFETTIVE E

COMPORTAMENTALI NELLE RELAZIONI. RELAZIONI TRA ADULTI. RILEVA L’ATTACCAMENTO

NEL QUI ED ORA

ADULT ATTACHMENT INTERVIEW SELF-REPORT

ELICITA COMPLESSI MODELLI NARRATIVI DELLE

RELAZIONI DI ATTACCAMENTO CHE RIFLETTONO

I MOI DEGLI INTERVISTATI E CONNETTE QUESTI

ULTIMI AL COMPORTAMENTO INTERPERSONALERILIEVO DEI CONTENUTI PERCETTIVI,

SENTIMENTI E COMPORTAMENTI AUTO-

OSSERVATI

SOGGETTA AI BIAS DELL’OSSERVATORE

SOGGETTI AI BIAS DELL’INTERVISTATO

COMPLESSITÀ NELLA SOMMINISTRAZIONE

E NELLA DECODIFICA

SEMPLICITÀ DI SOMMINISTRAZIONE E

DECODIFICA

È IN GRADO DI RILEVARE I PROCESSI

INCONSCIRILEVA DIMENSIONI CONSAPEVOLI

VS.

ELEVATA SENSIBILITÀ ALLE DIFFERENZE

INDIVIDUALI

RISULTANO CORRELATI AL

COMPORTAMENTO INTERPERSONALE

È IN GRADO DI RILEVARE LA CAPACITÀ DI

MENTALIZZAZIONE

È IN GRADO DI RILEVARE LA

DISORGANIZZAZIONE

FURTO CON DESTREZZA O SCORCIATOIA?

I QUESTIONARI SELF-REPORT

PRINCIPALI RISULTATI

EMERSI DAGLI STUDI

CHE SI SONO AVVALSI

DEI SELF-REPORT

(Shaver e Mikulincer,

2007)

SICUREZZA

- riconoscimento ed espressione dell’emotività negativa

- ricerca attiva del supporto

- utilizzo di strategie di coping adattive

- esplorazione di nuovi stimoli

INSICUREZZA (STRATEGIE DI

IPERATTIVAZIONE/DISATTIVAZIONE)

- strategie di coping inefficaci innanzi alle difficoltà e

allo stress

- risposte disfuzionali innanzi alla separazione

- difficoltà nel riconoscimento, nell’espressione e nella

gestione delle emozioni (es. rabbia)

- errori di valutazione del sé e degli altri in situazioni di

minaccia

EVITANTI – proiezione di

tratti indesiderati del sé

(proiezione difensiva)

ANSIOSI – proiezione di

tratti del sé (identificazione

proiettiva)

STRATEGIE DI REGOLAZIONE

AFFETTIVA

I QUESTIONARI SELF-REPORT

Relazioni interpersonali

Attachment Style Questionnaire (ASQ)

(Feeney, Noller, Hanrahan)

Relazioni con i genitori

Parental Bonding Instrument (PBI)

(Parker, Tupling e Brown)

Relazioni di coppia

Experience in close relationship (ECR)

(Brennan, Clark e Shaver)

Relazioni familiari e amicali

Inventory of Peer and Parent

Attachment (IPPA) (Armsden,

Greenberg, 1987)

CATEGORIALI E PROTOTIPICI DIMENSIONALI

Relazioni di coppia

Adult Attachment Questionnaire (AAS)

(Hazan, Shaver)

Relazioni interpersonali

Relationship Questionnaire (RQ)

(Bartholomew, Horowitz)

CLASSIFICAZIONE DELL’ATTACCAMENTO

ADULTO

Hazan e Shaver Bartholomew e Horowitz

SICURO

EVITANTE

ANSIOSO/AMBIVALENTE

SICURO

TIMOROSO

PREOCCUPATO

DISTACCATO-

SVALUTANTE

STILI DI ATTACCAMENTO – modelli sistematici di aspettative, bisogni,

strategie di regolazione delle emozioni e di comportamento sociale, prodotto

dalla interazione tra il sistema comportamentale di attaccamento innato e la

storia individuale delle relazioni di attaccamento che, generalmente, nasce

dalla relazione con i genitori

Adult Attachment StyleAAS (AAS) - Hazan, Shaver (1987)

1. Qualche volta mi sento a disagio quando sto con gli altri; trovo difficile avere completa fiducia

in loro, mostrarmi dipendente da essi. Divento nervoso/a se qualcuno diventa eccessivamente

intimo e, spesso, il/la mio/a partner vorrebbe che stabilissimo un’intimità superiore a quella che

mi fa sentire a mio agio. (EVITANTE – 24%)

2. Trovo che gli altri siano riluttanti a stabilire con me quell’intimità che desidererei raggiungere

con loro. Spesso temo che il/la mio/a partner non sia realmente innamorato/a o che non voglia

stare con me. Desidero un rapporto molto stretto con il/la mio/a partner e questo, qualche volta,

fa fuggire le persone. (ANSIOSO/AMBIVALENTE – 20%)

3. Trovo relativamente facile stabilire delle relazioni intime con altri e mi sento a mio agio nel

dipendere da loro. Non mi capita spesso di temere di essere abbandonato/a o che qualcuno si

leghi fortemente a me. (SICURO – 56%)

Le ricerche

AAS e Esperienze infantili

AAS e Psicopatologia

AAS e Caratteristiche di personalità

AAS e Relazioni sentimentali

Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)

MODELLO DEL SÉ

MO

DE

LL

O D

EL

L’A

LT

RO

EVITANTE TIMOROSO (timore dell’intimità

ed evitamento sociale) - 21%

B- Mi sento piuttosto a disagio quando mi lego

agli altri. Desidero stabilire relazioni intime, ma

trovo difficile avere completa fiducia negli altri o

dover dipendere da loro. Qualche volta ho paura

di dover soffrire se mi lego troppo agli altri

EVITANTE SVALUTANTE (rifiuto

dell’intimità e della dipendenza) – 18%

D- Sto bene senza relazioni fortemente

emotive. E’ molto importante per me sentirmi

indipendente e autosufficiente; preferisco non

dipendere dagli altri e non sopporto che gli

altri dipendano da me.

N

E

G

A

T

I

V

O

PREOCCUPATO (preoccupato per le relazioni) – 14%

C- Vorrei instaurare con le persone relazioni

estremamente intime, ma spesso trovo che gli altri sono

riluttanti a stabilire con me quell ’ intimità che

desidererei raggiungere. Sto male se non sono in stretto

contatto con qualcuno, e qualche volta temo che gli altri

non mi stimino quanto io stimo loro

SICURO (a proprio agio con intimità e

autonomia) – 47%

A- Trovo relativamente facile stabilire

relazioni intime con gli altri. Mi sento a mio

agio nel dipendere da loro e nel sentire che

qualcuno dipende da me. Non mi capita

spesso di temere di essere abbandonato o di

non essere accettato dagli altri

P

O

S

I

T

I

V

O

NEGATIVOPOSITIVO

Identificazione di 4 stili Immagine sé/altri Strumento prototipico

Lo stile sicuro è caratterizzato da un modello del sé e dell’altro

positivo. Dal punto di vista personologico coloro che vengono

classificati come sicuri appaiono dotati di elevati livelli di coerenza

e autostima, hanno un approccio positivo agli altri e riescono ad

entrare facilmente in intimità nelle relazioni; innanzi ai problemi

rispondono in maniera flessibile, fronteggiandoli attivamente ed

attivando strategie di coping che includono il rivolgersi all’altro

come fonte di supporto; apprezzano le relazioni interpersonali e si

impegnano nel portare avanti rapporti fondati sull’attenzione e

l’interesse nei confronti del prossimo. In generale, i tipi sicuri

instaurano relazioni mutue con le altre persone, dalle quali

generalmente vengono considerati in maniera positiva. Le loro

relazioni di coppia appaiono dunque caratterizzate da intimità,

vicinanza, reciproco rispetto, coinvolgimento, apertura emotiva,

capacità di risolvere i conflitti in maniera costruttiva.

Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)

Lo stile preoccupato appare caratterizzato da un modello di sé negativo e da un

modello dell’altro positivo. Coloro che rientrano in tale categoria presentano un

eccessivo bisogno di dipendenza dagli altri, concepiti come strumento per

costruire la propria sicurezza. I loro bassi livelli di autostima generano forti

reazioni emotive innanzi ai problemi, che non riescono ad essere risolti se non

attraverso l’appoggio di qualcuno. Nelle relazioni, inoltre, necessitano di una

costante intimità, attenzione ed approvazione inducendo gli altri, di conseguenza,

ad allontanarsi al fine di ricreare un equilibrio nelle distanze. Ciò rappresenta il

principale motivo dei loro conflitti relazionali, che derivano dalla convinzione che

le persone non diano mai abbastanza e non li giudichino per il loro reale valore.

Le relazioni sentimentali, inevitabilmente, assumono nella loro vita

un’importanza cruciale. Il bisogno di dipendenza affettiva, infatti, li porta a

prediligere la vita di coppia, anche se proiettano all’ interno del rapporto

aspettative irrealizzabili, derivate dalla speranza di aver trovato la “persona

giusta”. Nel momento in cui queste illusioni vengono disattese e l’idillio cede il

passo alla realtà, alla delusione si accompagna un atteggiamento di rabbia,

passione, gelosia, possessività e conflitto. Tendono, in ogni caso, a procrastinarne

sistematicamente la rottura, optando per il mantenimento della relazione

nonostante i gravi problemi da loro stessi messi in rilievo.

Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)

Lo stile distanziante è caratterizzato da un modello di sé positivo e un

modello dell’altro negativo. Le persone che rientrano all’interno di questa

categoria hanno un’alta fiducia in se stesse e, contemporaneamente,

tendono a svalutare le relazioni evitando l’intimità e disinteressandosi ai

giudizi degli altri, anche quando sono negativi. A livello comportamentale,

tale atteggiamento si manifesta nella tendenza a non fare apprezzamenti

sugli altri, a mantenere nei loro confronti una distanza emozionale, a

svalutare l’importanza delle relazioni, a evitare i conflitti interpersonali e

a sottolineare l ’ importanza dell’indipendenza, della libertà e

dell’affermazione. Le loro relazioni di coppia sono caratterizzate dalla

mancanza di vicinanza e da una scarsa apertura alla comunicazione;

questo fa sì che generalmente appaiano i membri della coppia meno

coinvolti. Non si sentono a proprio agio con gli affetti e non ricercano

l’intimità, evitando attivamente di dare supporto, anche quando esso

viene espressamente richiesto; preferiscono evitare i conflitti o tutte quelle

manifestazioni emozionali che li facciano sentire troppo coinvolti o

“intrappolati” nella relazione.

Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)

Lo stile timoroso-evitante si esplica in un processo relazionale

caratterizzato da un modello di sé e dell’altro negativo. Queste

persone hanno una scarsa fiducia in se stesse e l’atteggiamento di

evitamento delle relazioni e dell’intimità è conseguente alla paura

di possibili abbandoni o rifiuti. Sono in costante conflitto tra il

bisogno di vicinanza e la necessità auto-protettiva di distanza;

desiderano il contatto con le altre persone, ma allo stesso tempo si

sentono inadeguati e non si fidano del prossimo, percepito come una

potenziale fonte di dolore. Questa configurazione personologica fa

sì che difficilmente riescano a coinvolgersi in una relazione

sentimentale e, anche quando ciò accade, assumono un ruolo

passivo caratterizzato da un’estrema dipendenza emozionale e da

una costante ansia di separazione. Tendono, di conseguenza, ad

autocolpevolizzarsi per i problemi della coppia ed hanno difficoltà a

comunicare apertamente al partner i propri sentimenti.

Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)

• È un questionario self-report di 36 items con risposte su una scala a 7punti (da totalmente in disaccordo a totalmente d’accordo)

• La classificazione è basata sul modello a quattro categorie dellaBartholomew (modello negativo del sé = ansia; modello negativodell’altro = evitamento)

• Integrazione di tutte le scale sull’attaccamento adulto esistenti sino allametà degli anni ’90 (323 item destinati a valutare 60 costrutti)

• ACP = due costrutti principali che spiegavano il 62,8% della varianza:ANSIA e EVITAMENTO

ANSIA (O ANSIETA):

a) preoccupazione

b) gelosia/paura dell’abbandono

c) paura del rifiuto

EVITAMENTO

a) evitamento dell’intimità

b) disagio per la vicinanza

c) tendenza a fare affidamento su

se stessi piuttosto che sugli

altri

Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)

SCORING (Picardi et al., 2002)

Gli item 3, 15, 19, 22, 25, 27, 29, 31, 33, 35 devono

essere invertiti prima di calcolare i seguenti punteggi.

Scala dell’Evitamento della vicinanza :

calcolare la somma dei punteggi 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13,

15, 17, 19, 21, 23, 25, 27, 29, 31, 33, 35.

Scala dell’Ansia rispetto all’abbandono :

calcolare la somma dei punteggi 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14,

16, 18, 20, 22, 24, 26, 28, 30, 32, 34, 36.

Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)

EVITAMENTO ANSIA

Valori normativi (Picardi et al., 2002)

Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)

Fascia di età

Media Deviazione Standard

18-20 46,09 17,56

21-25 44,05 19,40

26-65 41,34 18,71

Genere Fascia di età

Media Deviazione Standard

Maschi 18-20 64,72 19,34

21-35 59,89 20,63

36-65 62,35 24,38

Femmine 18-20 75,31 17,71

21-35 69,76 20,50

36-65 61,93 23,59

Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)

• È un questionario self-report di 40 items con risposte su una scala a sei punti(da totalmente in disaccordo a totalmente d’accordo)

• Rileva le differenze individuali nell’attaccamento adulto ed è rivolto adadolescenti e adulti non necessariamente impegnati in una relazione dicoppia

• Valuta cinque dimensioni che vanno a costituire altrettante sottoscale:

DISAGIO PER L’INTIMITÀ

(attaccamento evitante Hazan e

Shaver)

BISOGNO DI APPROVAZIONE

(attaccamento timoroso e

preoccupato di Bartholomew)

SECONDARIETÀ NELLE

RELAZIONI

(attaccamento distanziante di

Bartholomew)

PREOCCUPAZIONE PER LE

RELAZIONI

(attaccamento ansioso/ambivalente

Hazan e Shaver)

FIDUCIA IN SÉ E NEGLI ALTRI

• MODELLO DIMENSIONALE. Differenziazione delle persone in base a

caratteristiche di tipo continuo e non in base a stili discreti

Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)

SCORING

Gli item 33, 20, 21 devono essere invertiti prima di

calcolare i seguenti punteggi.

Fiducia: calcolare la somma dei punteggi 1, 2, 3,

19, 31, 33, 37, 38

Disagio per l’intimità: calcolare la somma dei

punteggi 4, 5, 16, 17, 20, 21, 23, 25, 26, 34

Secondarietà delle relazioni: 6, 7, 8, 9, 10, 14, 36

Bisogno di approvazione: 11, 12, 13, 15, 24, 27, 35

Preoccupazione per le relazioni: 18, 22, 28, 29, 30,

32, 39, 40

Valori normativi (Fossati et al., 2007)

Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)

fiducia: media = 32,25, ds = 5,74

disagio per l’intimità: media = 37,95, ds = 7,12

secondarietà delle relazioni: media = 16,71, ds = 5,96

bisogno di approvazione: media = 20, 82, ds = 5,99

preoccupazione per le relazioni: media = 28,81, ds = 6,08

IMPORTANZA DELLE DISTRIBUZIONI PERCENTILI

Utilizzare il 75-90° percentile per le scale dell’attaccamento

insicuro e il 10°- 25° percentile per le scale sulla fiducia

Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)

• È un questionario self-report di 25 items con risposte su unascala a 4 punti (da molto vero a molto falso)

• Rileva la relazione che gli adolescenti percepiscono di avere coni propri genitori oppure…

• Valuta, negli adulti, la tipologia di legame instaurato con ipropri genitori, rilevata attraverso il ricordo della relazione conloro a 16 anni di vita

• Si basa su due dimensioni:

CURA

affettuosità, calore, empatia e

confidenza

vs.

freddezza, incomprensione,

negligenza

IPERPROTEZIONE

controllo, intrusione, inibizione della

autonomia

vs.

stimolazione all’indipendenza e

all’esplorazione

SCORING

Gli item 2, 3, 4, 7, 14, 15, 16, 18, 21, 22, 24, 25

devono essere invertiti prima di calcolare i seguenti

punteggi.

Scala Cura: calcolare la somma dei punteggi 1, 2,

4, 5, 6, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 24

Scala Iperprotezione: calcolare la somma dei

punteggi 3, 7, 8, 9, 10, 13, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 25

Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)

Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)

MADRE

CURA: Media = 31,21, ds= 4,59

IPERPROTEZIONE: Media = 12,17.

ds = 6,01

Valori normativi (Scinto et al, 1999)

PADRE

CURA: Media = 27,90, ds = 7,56

IPERPROTEZIONE: Media = 11,89,

ds = 5,65

MASCHI

MADRE

CURA: Media = 27, 65, ds= 7,55

IPERPROTEZIONE: Media = 16,3

ds = 8,6

PADRE

CURA: Media = 25,1, ds = 8,13

IPERPROTEZIONE: Media = 13,55

ds = 8,09

FEMMINE

PARENTAL BONDING QUADRANTS

VINCOLO

AFFETTIVO

Alta cura e alta protezione

CONTROLLO

ANAFFETTIVO

Bassa cura e alta protezione

GENITORIALITÀ

OTTIMALE

Alta cura e bassa protezione

GENITORIALITÀ

EVITANTE

Bassa cura e bassa protezione

Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)

Definisce il livello di differenziazione del sé sulla base dei punteggi di:

Emotional reactivity

Emotional cut-off

Fusion with others

I-position

Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998;

Lampis et al., 2016)

SCORING:

(Per gli item sottolineati il punteggio viene invertito (es. 1

diventa 6; 2 diventa 5; …. ; e viceversa)

Reattività Emotiva: 1; 6; 10; 14 ; 18 ; 21; 26; 30; 34; 38;

40

Posizione Io: 4; 7; 11; 15; 19; 23; 27; 31; 35; 41; 43

Taglio Emotivo: 2; 3; 8; 12; 16; 20; 24; 28; 32; 36; 39; 42

Fusione con gli Altri: 5; 9; 13; 17; 22; 25; 29; 33; 37; 44;

45; 46.

Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998;

Lampis et al., 2016)

Reattività Emotiva: Valuta il grado in cui una persona risponde a stimoli

ambientali sulla base di risposte emotive automatiche, flussi emotivi o labilità. I

punteggi più alti indicano una minore reattività emotiva, perciò una maggiore

differenziazione del sé.

Posizione Io: Riflette un senso ben definito del sé e la capacità di mantenere

salde le proprie posizioni anche quando pressioni esterne spingono a fare

altrimenti. I punteggi più alti indicano una maggiore differenziazione del sé.

Taglio Emotivo: Indica il sentimento di minaccia che gli individui provano quando

sono in una relazione intima con gli altri e la sensazione di vulnerabilità eccessiva

risultante. Gli item riflettono timori di essere inghiottiti dalle relazioni e descrivono i

comportamenti di difesa che si mettono in atto, come il sovrafunzionamento, il

distanziamento emotivo e quello fisico. I punteggi più alti indicano un minor taglio

emotivo o una maggiore differenziazione.

Fusione con gli altri: Riflette il supercoinvolgimento emotivo con gli altri

significativi e una iperidentificazione con almeno uno dei propri genitori. Si

accettano i valori dell’altro, le credenze, le aspettative senza porsi domande, e si

necessita dell’assistenza altrui nel prendere le proprie decisioni. I punteggi più alti

indicano una minore fusione indice di maggiore differenziazione

Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998; Lampis et al.,

2016)

CRITERI PER LA SCELTA DEI QUESTIONARI

SELF-REPORT

- verifica delle condizioni di validità e attendibilità

- scarsa affidabilità diagnostica degli strumenti di tipo categoriale

- attenzione al costrutto indagato e alla sua operazionalizzazione

- distinzione tra strumenti che valutano il comportamento di attaccamento e

strumenti che rilevano lo stile di attaccamento

- distinzione tra strumenti fondati sulle relazioni parentali, quelli fondati

sulle relazioni sentimentali e quelli che prendono in considerazione relazioni

più generali con altri significativi

- distinzione tra strumenti che valutano le relazioni attuali e quelli

retrospettivi

- analisi delle variabili addizionali che possono influenzare i report

sull’attaccamento (soprattutto nel caso dell’attaccamento insicuro)

- definire attentamente gli obiettivi e i contesti dell’impiego degli strumenti

È uno strumento self-report composto da 32 item, misura l’adattamento generale di ciascun partner alla relazione di coppia e la percezione soggettiva della qualità del rapporto.

L’indice generale di soddisfazione e adattamento diadico rilevabile attraverso la DAS è il risultato dell’interazione tra quattro specifiche dimensioni:

Il consenso diadico - misura il grado di accordo/disaccordo tra i due partner relativo aquestioni di vita quotidiana

La soddisfazione diadica - misura la tensione presente all’interno della coppia edeventuali pensieri relativi alla fine della relazione; valuta quindi il grado difelicità/infelicità percepito dai partner nella relazione

L’espressione affettiva - misura il grado di soddisfazione individuale nei confronti delleespressioni di affetto all’interno della relazione, compresa la sessualità

La coesione diadica - misura il grado di condivisione di attività ed interessi dentro efuori le mura domestiche

Dyadic Adjustment Scale (DAS- Spanier, 1976 – validazione italiana Gentili et al., 2001)

CONSENSO DIADICO: 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13,

14, 15 13 item

SODDISFAZIONE DIADICA: 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22,

23, 31, 32 10 item *

ESPRESSIONE AFFETTIVA: 4, 6, 29, 30 4 item SI

=0, NO = 1

COESIONE DIADICA: 24, 25, 26, 27, 28 5 item

Dyadic Adjustment Scale (DAS- Spanier, 1976 – validazione italiana Gentili et al., 2001)

Il punteggio è dato dalla sommatoria dei valori ottenuti per ogni

sottoscala, può andare da un minimo di 0 ad un massimo di 151.

Il punteggio normativo indicato dal gruppo Gentili ha per media il

valore di 115,7 e per deviazione standard quello di 21,6.