Latino motus = Movimento il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato. Desiderare...
-
Upload
baldovino-vianello -
Category
Documents
-
view
214 -
download
0
Transcript of Latino motus = Movimento il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato. Desiderare...
latino motus = Movimentoil dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato.
Desiderare qualcosa vuol dire essere spinti verso di esso
La spinta può essere• un bisogno o pulsione da soddisfare• una tensione che è sostenuta da obiettivi, aspettative ed emozioni
Entrano in gioco elementi:
• emotivi
• cognitivi ( aspettative, modalità di attribuzioni ecc)
• metacognitivi (capacita di riflettere sulle proprie azioni ed apprendimenti)
• personalità: es. autoefficacia, percezione e valutazione di sé
• sistemico-relazionali, che riguardano il tipo di rapporto tra la persona e il contesto situazionale in cui vive ed apprende
• educativi e didattici, legati all’uso di determinate modalità educative e di mediatori nel processo di insegnamento.
“Sono curioso di conoscere sempre cose nuove”
“Il fatto di trovare i miei miei compagni; questo mi dà la carica per alzarmi dal letto e andare a scuola”
“Se non studio i professori mi prendono di mira e i miei genitori mi rimproverano” “I miei genitori che
trovano sempre il modo giusto per spronarmi”
“Perché da grande voglio svolgere un buon lavoro, ben retribuito; per ottenere ciò devo avere una buona preparazione”
Sento troppa fatica
è molto stressante troppe energie richieste che non ho
mi annoio
Non sento interesse per ciò che viene insegnato
non mi incuriosisce ciò che è insegnato
Vi sono diversi tipi di motivazione
Motivazioni intrinseche
Motivazioni estrinseche
Motivazioni alla riuscita
Lo studente che presenta motivazione intrinseca esprime:
• interesse verso lo studio • atteggiamento positivo verso lo studio • motivazione alla riuscita• atteggiamento curioso di esplorazione della realtà• piacere e coinvolgimento nella attività
Non sempre la motivazione intrinseca ha effetti positivi; talvolta quando una persona ha predominanti motivazioni intrinseche può tendere a chiudersi in se stessa e ad attribuire poca importanza alle relazioni sociali. La vita sociale è importante per la salute ed il benessere
:bisogno di conoscere o curiosità epistemica bisogno di padroneggiare e
controllare le situazioni (effectance)
bisogno di sentirsi artefici della propria vita
Nasce da:
Bisogno di conoscenza è una motivazione primariaQuesto bisogno spinge già il bambino ad esplorare l'ambiente
La conoscenza aiuta a sentirsi più sicuri di se stessi e della realtà
Il senso di competenza
Riuscire a padroneggiare compiti che hanno il sapore della sfida.
Sensazione di efficacia
RINFORZA
Ottiene senso di gratificazione e piacere
(autogratificazione)
Quando i genitori rinforzano il bisogno di padronanza il figlio
Interiorizza la percezione di controllo personale sull’ambiente e quindi della propria competenza
E’ importante che i genitori:• rinforzino positivamente i tentativi del figlio di padroneggiare e controllare le situazioni in cui si trova• lo aiutino o ad affrontare le situazioni, non sostituendosi a lui
-Se i genitori non gratificano - o addirittura impediscono - o puniscono i tentativi del bambino dipadroneggiare l’ambiente
- e dall’altra rinforzano i comportamenti di dipendenza
allora
difficilmente si sviluppa nel bambino un senso si autoefficacia personale
Talvolta quando una persona si sente incompetente nella esecuzione di attività e compiti può manifestare ansia, disagio, preoccupazione, vergogna
Sono emozioni che possono diminuire la motivazione a “padroneggiare la realtà ".
•capacità di scegliere •attivazione di una motivazione stabile che potrà anche accrescersi.
bisogno di sentirsi artefici delle proprie azioni e di scegliere liberamente il compito o l'attività in cui impegnarsi.
autodeterminazione
• percezione di essere immersi in una realtà diversa da quella quotidiana• focalizzazione sul qui ed ora e il tempo si ferma • attenzione focalizzata • impegno di tutte le risorse in modo integrato • sapere ciò che bisogna fare e come farlo • senso di serenità e benessere
Che cosa permettono le motivazioni intrinseche?
Coinvolgimento in ciò che si sta facendo Quando svolgiamo un’attività motivati intrinsecamente siamo completamente coinvolti, concentrati nella attività
esperienza di flusso
Quando svolgono la loro attività, giocatori di scacchi, ballerine, compositori, scrittori, ecc descrivono esperienza di flusso
Lo studente che presenta motivazione estrinseca esprime:
• motivazione alla riuscita e al successo• motivi esterni all’apprendimento: riceve buoni voti, essere stimati dai genitori, realizzarsi al più presto; trovare lavoro.• talvolta ansia • scarsa autodeterminazione
Non sempre le motivazioni estrinseche sono negative in quanto siamo orientati verso il sociale. Cerchiamo di stabilire buone relazioni con gli altri, amiamo sentirsi apprezzati, e vogliamo ottenere il rispetto degli altri
Spinta ad apprendere originata dal desiderio di ottenere un successo personale
Risulta da due tendenze opposte:
tendenza al successo (speranza di riuscita)
tendenza ad evitare il fallimento (paura dell'insuccesso)
• porta a scegliere compiti di difficoltà relativamente alta
• è associata ad emozioni positive come entusiasmo e soddisfazione
• è accompagnata da desiderio di impegnarsi nella attività
• conduce ad impegnarsi a ricercare strategie efficaci di soluzione
• permette di mantenere una certa volontà e persistenza di fronte alle difficoltà
•
• spinge a scegliere compiti molto facili da svolgere
• di fronte a compiti difficili conduce ad attribuire l'insuccesso a cause esterne come la sfortuna, la complessità del compito
• è associata ad emozioni negative, come la vergogna, l’ansia, la paura di non riuscire
• porta a rassegnarsi di fronte alle difficoltà
• si accompagna ad un senso di inadeguatezza e confusione
• conduce a focalizzarsi eccessivamente sulla possibilità dell'insuccesso e sulla percezione della propria inadeguatezza
Lo studente che presenta demotivazione esprime:
• disorientamento • scarsa attenzione • scarsa volontà nel perseguire un’attività • scarsa collaborazione con gli altri e con gli insegnanti• considera lo studio come un’attività irrilevante, oppure troppo gravosa • manca di motivazione alla riuscita • ha difficoltà ad organizzarsi nello studio
“Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.”
Lucio Anneo Seneca.
La motivazione implica un obiettivo
Sono obiettivi di:
• padronanza
• sviluppo delle proprie capacità
• interesse per lo studio in se
• focalizzazione sul compito ( cosa è e come va fatto il compito )
Sono obiettivi
• di riuscita con il minor sforzo • di mostrare la propria competenza, le proprie capacità• volti ad ottenere giudizi positivi (obiettivi di vicinanza) • volti ad evitare situazioni di inferiorità rispetto ai compagni (obiettivi di evitamento).
Quando l’attenzione è spostata sul timore di valutazioni negative, l’obiettivo del ragazzo è quello di proteggere la propria autostima per preservare il proprio benessere psicologico. Le strategie utilizzate saranno la giustificazione per affrontare i fallimenti.
La persona cerca di:• essere approvato• essere considerato bravo• essere valutato come competente• di essere ritenuto un membro del gruppo
perseguire l'obiettivo di ottenere buoni voti, anche senza desiderio di conoscere (esempio copiare compito. evitare situazioni di apprendimento difficili etc.
desiderio di compiacere la famiglia
Desiderio di approvazione del gruppo dei pari che esprime disinteresse verso la scuola
Il desiderio essere accettato dal gruppo può influenzare negativamente la motivazione ad apprendere
Locus of control interno: successi ed insuccessi dipendono dalle proprie abilità ed impegnoesterno: successi ed insuccessi dipendono dalla fortuna, dagli altri, dai condizionamenti sociali…)
Stabilità /instabilità Le cause dei propri successi ed insuccessi sono considerate stabili nel tempo oppure riferite al momento e ad aspetti contingenti?
Controllabilità delle cause
Quanto posso incidere sui risultati?
Come mi spiego le cause del mio successo o fallimento?
ImpegnoSe la persona dà importanza allo impegno vuol dire che attiva una
attribuzione causale interna ( soggettiva, legata alle proprie
scelte), mutevole (perché ci si più impegnare più o meno, oggi sì e
domani no)
Fortuna Sono gli studenti che dicono che il successo
o insuccesso dipende da come è l’insegnante, dal suo umore.
Si tratta di una attribuzione instabile, e dipendente da qualcosa di esterno
Attività e prestazioni di successo. Quali le spiegazioni e aspetti del sé ?
Le modalità con cui si effettuano le proprie attribuzioni causali sono associate al modo di percepirsi e valutarsi
Impegno Tendo ad assumermi le mie responsabilità
Abilità Autostima
Fortuna Scarsa autodeterminazione, deresponsabilizzazione
Incapacità Autosvalutazione
Difficoltà del compito Scarsa autocritica
Se non mi sento artefice della mia vita e delle mie esperienze
Tenderò verso la passività andrò facilmente incontro all’insuccesso
Per cui Sentirò di avere scarsa autoefficacia
Mi valuterà come un debole ed in balia degli eventi.
Potrò anche andare incontro a sentimenti di ansia e depressione
Se tendo ad attribuire solo a me la causa del successo o insuccesso
Tenderò a colpevolizzarmi se non riesco oppure a lodarmi eccessivamente
quando riescotenderò ad avere un concetto di me
irrealistico
La situazione di demotivazione tende così a stabilizzarsi per effetto di un processo circolare in cui si influenzano componenti emotive, legate all'ansia o al timore di un insuccesso, e componenti di tipo strategico e cognitivo, le quali, insieme, conducono ad un impegno insufficiente o inadeguato
Timore di fallire e di dimostrarsi incapace
rifiuto compiti impegnativi e sfidanti
non ricercare e non sperimentare efficaci strategie di studio
ottenere risultati minimi o insufficienti
Fa parte del più ampio sistema dei meccanismi di autoregolazione
riguardano la focalizzazione della propria attenzione
riguardano impegno verso un obiettivo
mantenimento dell’obiettivo che comprende
controllo dell’attenzioneselezionare le informazioni
utili ed escludere quelle che possono distrarre
dall’obiettivo.
controllo cognitivo o monitoraggio delle strategie
pertinenti all’obiettivo
controllo delle emozioni per inibire stati emotivi opposti all’impegno
come ansia e scoraggiamento
Come dare un rinforzo motivante ?
credibilenon contraddetto da
comportamenti non verbali che comunicano
atteggiamento opposto es: lode inefficace se le parole
sono accompagnate da espressione facciale di
disapprovazione
Contingente vicino alla azione o
prestazione eseguita
Specificoquindi attinente ad un preciso
aspetto della azione - prestazione.
Appropriatoproposto nei confronti di una risposta desiderata o quella non desiderata. (inefficace un buon voto in un compito sbagliato).
Un rinforzo può risultare demotivante quando
si riferisce alla persona che lo impartisce
Insegnante dice: “Bravo hai svolto il compito proprio come volevo io”.
Oppure il genitore afferma: “Bravo mi hai dato una grande soddisfazione”.
In questi casi l’accento viene posto sull’approvazione verso l’altro e non sull’impegno del ragazzo
Un rinforzo può risultare demotivante quando
Comunica che sto controllando attraverso esso la persona
“ Ciò che stai facendo è tuo dovere”
Rinforzo accompagnato da un confrontocon altri coetanei, fratelli oppure compagni a
scuola.
"Ti sei impegnato , ma avresti potuto fare di più, come fa tuo fratello
I rinforzi possono avere effetti paradossali
Offrire premi – rinforzi estrinseci – per l’impegno nelle attività fa diminuire la motivazione intrinseca.
Un premio per una attività di cui abbiamo interesse personale può svalutare questo interesse.
il premio può interferire con il senso di autodeterminazione, in quanto abbiamo la sensazione di un controllo esterno a noi
positive
Si acquisisce fiducia nelle proprie capacità
Come intervenire sull’autoefficacia?
Autovalutazioni delle proprie abilità e caratteristiche
negativemotiva a migliorare
abbandonando le modalità inefficaci
Importante intervenire sul senso di autoefficacia della persona
aiuta ad acquisire un maggior senso di libertà individuale e
di autodeterminazione nelle scelte e nei comportamenti
“Una migliore forma di comprensione di se stessi rende possibile dire che stai conducendo una vita più tua”
Non pensare, inizia ad agire. Quando siamo demotivati
tendiamo a trovare mille ragioni per non fare quello che vogliamo fare
Inizia tutto il resto accadrà
Considera obiettivi più immediati
E’ facile perdere la motivazione in obiettivi a lungo termine.
Scomponi obiettivi lunghi in obiettivi a breve termine
svolgi un’azione di cui vedi il risultato in poco tempo
Creati un obiettivo e non rimandare Fai oggi stesso un piccolo passo verso il tuo obiettivo
Non sottovalutiamo l’importanza delle piccole cose
Cerca di aver chiare le ragioni del tuo obiettivo Se sei demotivato, prendi un foglio di carta e scrivi i primi tre motivi per cui vuoi raggiungere il tuo obiettivo
Non dimenticare i tuoi obiettivi. Puoi anche utilizzare immagini che ti ricordino il tuo obiettivo
Registra i progressi che fai la tua motivazione crescerà
Cerca di essere benevolo con te stesso Impara a premiartiTogliti le soddisfazioni
Racconta il tuo obiettivo e le tue azioni Raccontare aiuta ad essere più presenti a se stessi e a ricordarci i nostri obiettivi