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Commercio OggiRegistrazione al Tribunale diVerona n. 458 del 12 aprile1979 Anno 27° n. 27Agosto 2009 Mensile dellaConfesercenti di VeronaSpedizione in abbonamentopostale D.L. 353/2003 (conv.in L 27/02/2004 n. 46) art. 1,comma 1, DR VERONA

DIRETTORE RESPONSABILEDaniele Pagliarini

PUBBLICITA’Ufficio CommercialeCe. Se. Con. Veronatel. 045 8624029

EDITORECe. Se. Con. Srl

DIREZIONE, REDAZIONE EAMMINISTRAZIONEVia Albere, 132 - 37137Verona. Tel. 045 [email protected]

IN REDAZIONEAlessandro Torluccio,Claudia Andreatta.

HANNO COLLABORATOLuca Corradi, GiorgiaPradolin, Caterina Ugoli,Elisa Rizzi, MicheleZammattio, BernardettaArduni, Sabrina Residori.

Impaginazione e grafica acura di Confesercenti Verona

FOTOArchivio Ce. Se. Con.

STAMPAGrafiche AuroraVia della Scienza, 2137139 Verona

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Sempre più italianilasciano la spiaggia infavore di altre meteper le vacanze estive

Approvato il decreto peragevolare le imprese nellacrisi, tra luci ed ombre

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Gli elettori hanno sceltoGiovanni Miozzi per guidare laProvincia scaligera. Ecco isuoi programmi

2020

Un anno da incorniciare perlo sport scaligero tra promo-zioni, salvezze e nuovestrade da percorrere

ATTUALITÀATTUALITÀ

FISCALEFISCALE

PERSONAGGIOPERSONAGGIO

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EDITORIALEEDITORIALESaldi per ripartireSaldi per ripartire

ATTUALITÀATTUALITÀLa spiaggia snobbataLa spiaggia snobbata

ATTUALITÀATTUALITÀPrimi segnali di ripresa daiPrimi segnali di ripresa dai

saldi estivisaldi estivi

PERSONAGGIOPERSONAGGIOGiovanni MiozziGiovanni Miozzi

VERONAVERONALa pedonalizzazione delLa pedonalizzazione del

centro storicocentro storico

FISCALE FISCALE Approvato il Decreto AnticrisiApprovato il Decreto Anticrisi

DIECIRIGHEDIECIRIGHECompensi Siae 2009Compensi Siae 2009

FORMAZIONEFORMAZIONECorsi in partenzaCorsi in partenza

GIALLOBLUGIALLOBLUL’anno della riscossaL’anno della riscossa

SOMMARIOSOMMARIO

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SALDI PER SALDI PER RIPARTIRERIPARTIRE

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ÈÈarrivata la stagione estiva,almeno sulla carta, conside-rando il tempo mutevole diqueste ultime settimane, earrivano anche i saldi di finestagione. Iniziati sabato 4

luglio, in anticipo come l'anno scorso, hannofatto registrare un buon picco nelle vendite,soprattutto nel primo week end, seppur iniziatocon un sabato non particolarmente brillante. È arrivato il momento, quindi, per tutti noi, dirimboccarsi le maniche ed iniziare un percorsoche trasformi l’idea del commercio. Non bastapiù avere la qualità, bisogna anche saperlacomunicare e soprattutto vendere.Non saranno certo questi saldi a risollevare ilsettore, ma sicuramente daranno una gran manoa tutti, premiando quelle piccole e medie impre-se virtuose che hanno saputo modificare il pro-prio modello di vendita, applicando piccolenozioni di marketing e pubblicità.Ci sono dei segnali positivi di cambiamento edi negozianti sono pronti a coglierli inventandoiniziative e servizi diversi e diversificati.Dobbiamo crederci e continuare a lanciare mes-saggi positivi, attraverso il nostro lavoro, laqualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi.Tutto questo, alla fine, paga. I segnali di ripre-sa, seppur deboli e altalenanti, ci sono e si ini-ziano a vedere. Quindi posso solo aggiungere:Buon lavoro a tutti!

EDITORIALEEDITORIALE

Alessandra VignolaPresidente Federazione Italiana

Settore Moda - Confesercenti Verona

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SALDI PER SALDI PER RIPARTIRERIPARTIRE

di Alessandra Vignola

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CC ome la crisi cambia levacanze degli italiani.Questo il titolo del son-

daggio di Swg-Confesercenti dacui emergono i dati che riportia-mo di seguito. Numeri che fannocapire come questa sarà un’estateall’insegna dell’austerità, con ituristi che, pur non rinunciandoad un periodo di ferie, tenderannoa cercare il risparmio e ad accor-ciare il periodo di villeggiatura. Mare amato, ma anche…tradi-to. Il sondaggio Swg-Con feser -centi mette in luce una tendenza

impensabile nei decenni scorsi: ilcalo continuo del mare comeprima scelta vacanziera. Dal 2006al 2009 si passa dal 73% al 49%con una perdita di ben 24 punti.Calo in gran parte compensato daaltre preferenze in ascesa: quelleper le vacanze culturali (dal 12 al19%) e per l’opzione-vacanzaverde (dal 2 al 14%). Che lavacanza sia un antidoto alla crisilo rileva anche l’obiettivo piùinseguito dai vacanzieri che è “ilriposo” (22%). Anche se non sidisdegnano le passeggiate, visite

a musei ed eventi culturali.Subito dopo divertimenti e buonacucina. Più vacanzieri. Le difficoltà eco-nomiche preoccupano gli italianima non li scoraggiano ad andarein ferie. Anzi, quest’anno –secon-do un sondaggio Swg-Confesercenti – sale dell’11% ilnumero dei vacanzieri: saranno37 milioni e mezzo contro i 33,7dell’anno scorso. In sostanza il76% della popolazione non rinun-cia ad un periodo di relax e disvago, mentre il 24% resta a casa.

LA SPIAGGIA LA SPIAGGIA SNOBBATASNOBBATA

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di Alessandro Torlucciodi Alessandro Torluccio

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Spesa, “taglio” di 110 euro.Vacanze improntate al risparmioa partire dalla riduzione delladurata: in media un giorno inmeno. La spesa scende dai 1056 €del 2008 ai 946 di quest’anno(ovvero -10,4%). I condiziona-menti della crisi si fanno dunquesentire: il 22% del campioneammette apertamente che spende-rà di meno e il 15% che ridurrà igiorni di vacanza. Mentre un 33%non cambierà abitudini. Si scopre giugno, si riscoprel’Italia. La fase recessiva si fasentire sulle scelte in vario modo:cresce del 5% il numero di perso-ne partita a giugno, mentre luglio(-3%) ed agosto (-4%) segnanouna flessione pur rimanendo imesi più gettonati in assoluto. Efra i fattori che influenzano ledecisioni sulle vacanze domina ilproblema del reddito disponibile

(41%). Solo a grande distanzapesano la questione della sicurez-za del luogo (14%) e la sceltadella compagnia (13%). Non solola crisi “consiglia” soprattuttovacanze in Italia: la pensano cosìil 73% degli italiani intervistati(ed un 20% “accorcia” ancorarestando nella regione di residen-za). Solo il 25% varca i confini

per mete europee, fra le qualiemerge la Spagna tallonata dallaFrancia e, a distanza, le spiaggedi Grecia e Croazia. E fra le metepiù desiderate si fa largo a sor-presa la Puglia che insegue lacapolista Toscana. Ed io…mi cucino il pranzo dasolo. Anche in cucina fa capolinola crisi: il 26% del campione

LA SPIAGGIA LA SPIAGGIA SNOBBATASNOBBATA

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dichiara di voler “cucinare dasè”, mentre il 25% opta per i pastiin albergo ed un 22% punta supizzerie e trattorie. Ed un altroaspetto rivelatore della attenzioneal risparmio arriva dalla maggio-ranza di italiani che prenotano iviaggi in tutto od in parte da soli. Auto, sempre “regina” e menochilometri da fare. Nessun dub-bio invece sul mezzo del traspor-to. L’auto resta la regina: dopoessere scesa dal 70% del 2007 al60% del 2008 quest’anno risale al65% . In forte calo l’aereo (dal 30al 22%) ed in leggera flessione diun punto anche il treno, insidiatoda navi e traghetti. E saranno inmedia 390 i kilometri percorsi daivacanzieri. A caccia di comodità. Un tuffoin piscina piace a molti, cosìcome internet entra a pieno titolonelle richieste dei vacanzieri. Macolpisce il “gioco degli opposti”.Se c’è un 18% che sfrutta tutte lecomodità possibili, risponde un24% che non ne usufruirà. Edanche questo può essere lettocome un atteggiamento dettatodalla voglia di risparmiare intempi di crisi. La crisi non scoraggia gli“avventurosi”. Fra i milioni di

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vacanzieri che sfideranno la crisici sono anche tre milioni e mezzodi italiani (7%) che organizza ilviaggio all’insegna delle attivitàsportive e alla ricerca dell’avven-tura e di nuove emozioni a con-tatto con la natura.Vacanze, ma con golosità. Nonsono pochi coloro che non inten-dono rinunciare ai piaceri dellatavola. Ed al primo posto allora sicolloca, con il 34% delle risposte,la degustazione di specialità eno-gastronomiche accompagnata dauna buona quota, il 30%, di colo-ro che durante il soggiorno estivosono alla ricerca di quel patrimo-nio di ricchezze come gli eventifolcloristici e culturali che carat-terizzano uno specifico territorio. �ella valigia delle “paure”anche i pirati. Al primo postorimane ancora il timore per gliattentati terroristici, con il 27%dei vacanzieri il cui viaggio nerimane comunque condizionato.Segue il 25% di coloro che resta-no in guardia contro eventualiepisodi di violenza criminale ingenerale ed un 20% di turisti che,probabilmente condizionati anchedagli ultimi eventi noti a i mediacome la febbre suina in Messico,temono il dilagare di epidemie.Incuriosisce anche quei duemilioni di italiani (4%) in vacan-za impauriti da possibili rapimen-ti e fenomeni di pirateria.Vacanze in famiglia. Ma per tremilioni “meglio soli”. Il 44%degli italiani scelgono decisa-mente la vacanza in famigliamolto probabilmente anche permotivi economici. Per un altro13%, sarà invece la compagnia, ilgruppo con cui andrà in vacanza,il fattore che influenzerà mag-giormente la scelta della metaestiva. Ma un 5%, circa duemilioni e mezzo di persone,andranno da soli, per necessità oper virtù, secondo il detto“meglio soli che…”.Mai senza Fido. Colpisce quelbuon 6%, tre milioni, che invecenon può proprio fare a meno diuna vacanza senza gli “amici” aquattro zampe e orienterà i proprigusti proprio in base alla possibi-lità di portare con sé i propri ani-mali.

“Diamo atto al Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla diaver ascoltato le istanze delle piccole e medie imprese turistico-ricettive”. Giorgio Nocchi, Presidente di Asshotel, l’associazione degliimprenditori d’albergo aderente a Confesercenti, si dichiara soddi-sfatto per la proroga al 31 dicembre 2010 del termine per il com-pletamento dell’adeguamento alla normativa antincendio da partedelle strutture turistico ricettive con oltre 25 posti letto. “È un risultato che va oltre ogni ottimistica aspettativa”. Con lapubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2009 delDecreto Legge n. 78, oltre alla proroga per l’adeguamento allanormativa antincendio, viene introdotta un’altra importante novi-tà: l’estensione della proroga anche alle strutture ricettive per lequali venga presentato, entro il 29 agosto 2009 (60 giorni dalladata di entrata in vigore del decreto), al Comando provinciale deiVigili del fuoco competente per territorio, il progetto di adegua-mento per l’acquisizione del parere di conformità. “La richiesta di proroga – spiega Nocchi - è stata di fatto motiva-ta dalle difficoltà che le piccole e medie imprese continuano adover affrontare senza alcun intervento a loro sostegno”. La situazione di precarietà per le imprese del settore, legata almancato possesso del Certificato prevenzione incendi (Cpi), èstata affrontata in modo consapevole da Asshotel che intende,quanto prima, presentare un proprio Piano condizionato/program-matico di adeguamento alla norma.Un Piano per l’adeguamentoalla norma, da parte delle micro e piccole imprese turistico ricetti-ve, tale da documentare le numerose e spesso insormontabili diffi-coltà ad adeguarsi alle disposizioni di legge, mirato ad ottenereuna semplificazione delle regole tecniche per le microstrutture,stagionali e non, e deicentri storici dellecittà d’arte. Le piccolee medie imprese alber-ghiere, infatti, conti-nuano a dover affron-tare un mercato in con-tinua evoluzione (contutte le implicazioneche questo comporta)ed una sistema Italiache certo non gioca afavorire possibilità disviluppo ed afferma-zione. Tutto questosenza interventi a lorosostegno e con una sta-gione estiva che si pre-senta alquanto proble-matica sull’intero ter-ritorio nazionale.

Prorogata la normativaProrogata la normativaantincendio per leantincendio per lestrutture turistichestrutture turistiche

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LL e famiglie spenderanno perl’acquisto di capi d’abbiglia-mento a prezzi scontati poco

meno di 6 miliardi di euro, puntandosoprattutto sulla qualità. Saranno saldi“riparatori” di un’annata decisamentesotto tono per gli esercenti: gli addetti ailavori si aspettano infatti almeno tre set-timane di vendite in grado di ridarerespiro alle imprese in debito d’ossige-no per gli effetti della crisi, della contra-zione dei consumi e di una stagionemetereologica poco favorevole in ter-mini commerciali. «Le promozioni già effettuate nel corsodell’anno – spiega la presidente scalige-ra della Federazione Italiana SettoreModa di Confesercenti, AlessandraVignola – hanno già soddisfatto almenoun 30% della richiesta che normalmen-te si concentrava in questo periodo,

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svuotando i saldi del loro contenuto tra-dizionale». Per questa stagione il com-portamento dei consumatori sarà quindidifferente e le scelte saranno orientatesoprattutto su capi di qualità approfit-tando di sconti che dal 20-30 per centopotranno arrivare al 50% e soprattuttodi un alto quantitativo di invenduto(50%) che garantisce ampia possibilitàdi scelta quanto a modelli e misure.«Nella nostra città i grandi marchi e inegozi di griffe hanno deciso di comin-ciare questi saldi partendo da subito consconti del 50% - ha aggiunto Vignola –.In primo luogo per invogliare la cliente-la e dare un input positivo come secon-do. In un periodo fatto di alti e bassicome questo, infatti, i negozianti hannodeciso di non stare alla finestra a guar-dare ed aspettare che il cliente entri dasolo. Questa strategia, purtroppo non

adottata da tutti, sembra essere stata pre-miata: sono state molte le persone chesono accorse ad acquistare, magari pic-cole cose, accessori o il singolo capo,ma comunque in quantità considerevo-li. Le prime giornate dei saldi sono statequindi molto movimentate, pochepause e tanti clienti italiani, pochi i turi-sti, pochi i tedeschi, quasi assenti i russi. Sicuramente in questi giorni vedremoun rallentamento delle vendite, anche seè vero che la situazione è a macchia dileopardo: alcune zone vendono molto ealtre quasi nulla, è un aspetto di questoperiodo difficile per tutti i settori». Invalore assoluto la spesa all’anno dellefamiglie per vestiario e calzature,ammonta ogni anno a circa 72 miliardidi euro, pari all’8% del totale dellaspesa per consumi dei nuclei italiani.Mensilmente questi destinano all’ac-

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di Daniele Pagliarinidi Daniele Pagliarini

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quisto di vestiario e calzature una mediadi 156 € al mese. La famiglia tipo (cop-pia con 1 o 2 figli; 38% dellefamiglie italiane) spende ognimese per vestiti e scarpe 233 €,mentre un anziano che vive dasolo spende per abbigliamento45 € al mese. I saldi rappresen-tano ancora una quota impor-tante del fatturato annuo degliesercizi al dettaglio di abbiglia-mento e calzature, coprendo inmedia il 26% fra vendite inver-nali ed estive. Rispetto al passa-to, tuttavia, la situazione deisaldi rimane un grosso puntointerrogativo, come spiega ilpresidente di ConfesercentiVerona, Silvano Meneguzzo:«Una volta si partiva con levendite promozionali ad agostoed avevano il solo scopo disvuotare i magazzini. Oggi,invece è diventato il primo stru-mento di fatturato per un nego-ziante, con tutte le conseguenzeche questo comporta, come imargini più esigui e il rischioche se i saldi non funzionano sirimanga con centinai di colli diinvenduto». L’origine di questeoperazioni derivava dal fattoche a fine stagione restavanoqueste merci non vendute oscarsamente vendibili neimagazzini, come quelle contaglie particolari e quei capi dimoda passata. Per favorire que-sto smaltimento si creò la ven-dita promozionale, attuando

occasioni particolari in cui le venditeavvenivano a prezzi favorevoli per l’ac-

quirente; i saldi erano destinatialle merci residuali, ai capiparticolari, e incidevano percirca un 20% sull’incassocomplessivo annuale. Coltempo, con la crisi generaliz-zata delle vendite, dovuta alladisponibilità inferiore di reddi-to da parte dell’acquirente, cisi è trovati si fronte alla neces-sità di aumentare il volumedelle vendite e la prima cosa acui si è pensato è stata la ven-dita promozionale. Negli annipassati si fece una notevolepressione per dilazionare eanticipare i tempi di questeoperazioni commerciali straor-dinarie, arrivando ad una leggeche permetteva un più ampioraggio d’azione temporale.Oggi emergono gli eccessi e lavendita normale è diventataquella del saldo: «Ormaisiamo a circa il 60% delle ven-dite nel periodo di promozione- continua Fabrizio Tonini -.Riteniamo che sia sbagliatoliberalizzare completamente ilsettore, perché diventerebbevendita normale e non sarebbepiù un’ effettiva occasione;così come è sbagliata anchel’attuale normativa. Esiste spa-zio e necessità per un’analisiampia e seria che permetta distudiare una nuova legislazio-ne che tenga conto delle muta-te condizioni di mercato.Flessibilità ma allo stessotempo regolamentazione cheimpedisca distorsioni e specu-lazioni negli scambi commer-ciali». La proposta portata da

Confesercenti è quindi quella di unperiodo limitato e che sia effettivamen-te a fine stagione: «Si potrebbe iniziaredopo Ferragosto – conclude Mene -guzzo – quando la stagione giunge real-mente a conclusione e gli acquisti dellamerce estiva sono già stati fatti». «Laproposta deve essere portata avantiassieme ad una nuova normativa fisca-le sulla svalutazione del magazzino –precisa Tonini - visto che quella attualeobbliga gli imprenditori a dichiarare ininventario il prezzo d’acquisto dellamerce; prodotti che poi verranno ven-duti in saldo e quindi con minor entratama con la stessa tassazione».

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LLAA PPRROOVVIINNCCIIAA DDII LLAA PPRROOVVIINNCCIIAA DDII GGIIOOVVAANNNNII MMIIOOZZZZIIGGIIOOVVAANNNNII MMIIOOZZZZII

UU na passione per la gestionedelle imprese e per la realizza-zione di progetti. La stessa che

per anni è stata il motore del suomestiere oggi diventa il segreto di unsuccesso in campo politico. E’ così cheGiovanni Miozzi, 44 anni, imprendito-

re edile e poi sindaco di Isola dellaScala, è arrivato oggi ad occupare lapoltrona di presidente della Provincia.E ad eleggerlo, a giugno, sono stati piùdi 289 mila veronesi per una percen-tuale del 59,06%.E nonostante si avvicini la pausa estiva

il neo eletto presidente programma giài primi passi per attuare quello che èstato il suo programma elettorale.Presidente Miozzi, è da pochi mesiiniziato il suo mandato. Su che cosasostanzialmente sta lavorando inquesto primo periodo?In questo primo periodo sto prendendopossesso della macchina organizzati-va, sto entrando nei processi, sto cono-scendo le persone. La Provincia è unastruttura complessa, articolata. Ci sonogli istituti scolastici, le società parteci-pate, il bilancio, da vedere e da valuta-re. Conoscere il bilancio dell'ente chesi governa è fondamentale. Come inuna famiglia, per capire cosa puoi rea-

di Caterina Ugolidi Caterina Ugoli

Quasi il 60% degli elettori hannoQuasi il 60% degli elettori hannoscelto il sindaco di Isola della Scalascelto il sindaco di Isola della Scala

per guidare l’ente dei Palazziper guidare l’ente dei PalazziScaligeri. E con lui si insedia unaScaligeri. E con lui si insedia una

Giunta nuova di zeccaGiunta nuova di zecca

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lizzare e quali decisioni attuare, devisapere quanti soldi hai in casa. Poi c'èla programmazione delle infrastruttu-re, la pianificazione territoriale. C'è ilsettore del lavoro, che in questomomento è strategico, e il turismo.Sono molteplici le aree di interventodella Provincia sul territorio.Fare un bilancio, programmare,realizzare: tutte parole che le piac-ciono molto. Allora facciamo qual-che passo indietro, com’è nata l’ideadi entrare in politica? Come ha ini-ziato? Premetto, appunto, che mi è semprepiaciuto amministrare le imprese,gestire e realizzare progetti. Prima misono messo alla prova nelle aziendeprivate, poi ho deciso di provare a farequalcosa di utile nella pubblica ammi-nistrazione. Nel 2001 nel mio Comunedi Isola della Scala si stavano ricandi-dando vecchi nomi della politica loca-le, con le loro vecchie logiche. Politicilontani dai cittadini, inavvicinabili,chiusi all'interno delle loro cerchie, deiloro interessi. Mia figlia era piccola, hopensato che dovessi mettermi in giocoper lei, che era un mio dovere comepadre tentare di cambiare ciò che a me,a noi giovani cittadini, non andava piùbene. Ho messo in pratica nel miocomportamento il mio credo, il mioconvincimento: il potere è dei cittadini,tutti devono sentirsi vicini al politicoche hanno scelto per essere rappresen-tati, devono poterlo avvicinare, senzatimore reverenziale, senza paura.“Potere” è una parola forte, ma per mechi ha il “potere” deve sentirsi a servi-zio degli altri, ha il potere per fare ilbene comune. Il sindaco di un comune,il presidente di una provincia deveessere sempre a disposizione dei citta-dini, deve saper trasformare il potere in“opportunità”. Trasformare il potere in opportuni-tà. Forse in questo il suo mandato disindaco può averle insegnato qual-cosa? Quali sono le sue soddisfazionifinora? Cosa le ha insegnato l’espe-rienza?L'esperienza è fondamentale. La cono-scenza dei problemi e delle urgenze delmio territorio, mi consentono di darerisposte immediate ai cittadini. Faccioun esempio: se in un'impresa una per-sona ha fatto il saldatore, il meccanico,ha maturato un'esperienza pratica, epoi diventa dirigente, ebbene questodirigente capirà molto di più e moltomeglio i problemi delle persone che

gestisce, dei processi che amministra.Se una persona cresce dentro un'orga-nizzazione, se prima di far carriera si èfatta “le ossa”, è partita dal basso,ebbene costui sarà sicuramente uncapo e un amministratore migliore. Da oggi però qualcosa cambierà. Lesue giornate per esempio...Come sono oggi le mie giornate? Daun punto di vista dell'impegno lavora-tivo, amministrativo, si sono riorganiz-zate, ma la mia agenda è sempre statafitta di impegni, e lo è ancora. E con i cittadini? Pensa che possacambiare questo rapporto così“diretto”?Non credo. Il mio obiettivo è di esser-ci sempre, per ascoltare e dare risposte,sia ai miei cittadini, sia all'ente provin-ciale. Credo sia davvero solo questionedi organizzazione e di esperienza. Lacosa che non intendo cambiare inalcun modo è la possibilità di prender-mi sempre e comunque del tempo perstare con mia figlia.Dunque che cosa vuol dire per Leiessere presidente della Provincia?Quale significato attribuisce al suonuovo ruolo?La responsabilità del ruolo di presiden-te della Provincia è quello del coordi-namento dello sviluppo del territorio.Uno sviluppo armonico, positivo, chesignifichi stabilità e benessere per isuoi abitanti, per le nostre imprese. Trale mie priorità c'è la programmazionescolastica, con l'opportunità di aggre-

gare in campus i percorsi di istruzionedei nostri ragazzi, c'è l'attenzione allaqualità dei servizi, dal lavoro ai tra-sporti, fino ad intercettare quei finan-ziamenti dell'unione europea per lenostre filiere produttive. Poi attribuiscoa questo ruolo quello che dicevoprima, sentirmi vicino ai miei concitta-dini, ai giovani. Quando passeggio frala gente, mi è successo in piazza delleErbe qualche sera fa, è vedere il sorri-so delle persone che mi riconoscono emi salutano, che mi fermano e voglio-no fare la foto con me. Il contatto diret-to con la gente, ecco cosa è per meessere presidente. Un ottimo rapporto con la gente.Fare politica significa, senz’altro,anche entrare in armonia con lacittà ma soprattutto con i cittadini.Crede che l'attuale amministrazionene farà uno dei punti cardine del suooperato? Quali possono essere i nodipiù problematici in questo rappor-to? In che misura cercherà di instau-rare un dialogo con le politiche loca-li?Il dialogo è importante, ci sarà semprecon i miei cittadini. E anche con gliamministratori locali, che sono i nostri

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LA PEDONALIZZAZIONELA PEDONALIZZAZIONEDEL CENTRO STORICODEL CENTRO STORICO

partner, lavoreremo fianco a fianco peraffrontare insieme il “ptcp”,che inparole semplici è il programma di svi-luppo del territorio veronese nel pros-simo futuro, che confronteremo con laRegione e che verrà disegnato insieme,in modo condiviso, non calato dall'al-to. Poi c'è il lavoro, che è un altro set-tore fondamentale, con i servizi cheoffriamo sul territorio nei nostri centriper l'impiego, che vogliamo ancoramigliorare, per dare il massimo a chiha bisogno. Mentre con i suoi collaboratori e congli assessori? Come immaginasaranno i vostri rapporti?C'è una buona collaborazione, horispetto delle competenze dei miei col-laboratori, come persone e come pro-fessionisti. Ho soprattutto un'enormefiducia nei sindaci, sono il baluardodelle istituzioni. Con loro ho un ottimorapporto, sia con gli attuali sindaci checon molti ex sindaci, sempre disponi-bili a cercare una soluzione alle que-stioni urgenti per il territorio, sensibiliai bisogni dei cittadini, profondi cono-scitori della macchina amministrativa.Possono esserci credo politici diversi,ma siamo tutti a servizio del territorio,siamo dalla stessa parte.Ha fatto discutere, però, il fatto chela sua giunta manchi di una presen-za femminile. Come mai? C’è unaragione particolare?La mia Giunta è giovane, aperta, dina-mica. Molto valida. Contano le perso-ne, non il genere. Poi sono circondatoda donne, in Provincia sono la mag-gioranza, inclusa la mia segreteria, cheè fatta solo di donne. E quali rapporti intende invecemantenere con l’amministrazionecomunale? Ci sono degli aspetti chevorrebbe correggere o migliorare?Il rapporto con il mio Comune resteràfondamentale, importante, un cordoneombelicale che non intendo tagliare.Un campo di esperienza fondamentale,un legame “karmico”. Espressione deibisogni e dei problemi delle 98 ammi-nistrazioni comunali che compongonola provincia veronese, incluso ilComune capoluogo. Ma allarghiamo il campo. A propo-sito della crisi economica mondiale,cosa ne pensa? La crisi attuale, prima che economica,è in primis una crisi finanziaria.Dovuta, ritengo, ad un comportamentonon corretto dei grandi istituti bancari,che hanno fatto scelte azzardate che ci

lasciano l'amaro in bocca. Ha avuto degli effetti, secondo Lei,sulle attività veronesi? E laProvincia avvierà dei progetti inmerito?Noi, nel Veronese, siamo ancora fortu-nati, rispetto a quello che sta accaden-do in altre parti d'Italia e non solo.Credo che la crisi prosegua, e i datisono preoccupanti. Valuteremo i datiche saranno resi pubblici in autunno.Ma stiamo già trovando delle soluzio-ni alternative, a breve, per quelle azien-de che sono già in piena crisi, in soffe-renza. E soprattutto stiamo lavorandointensamente con tutti i soggettieconomici e istituzionali delterritorio per trovare dellesoluzioni strategi-che che ci traghetti-no fuori dall'attualemomento negativo.Sempre a propositodi economia, in questiultimi anni abbia-mo assistito allanascita e allo svi-luppo dei grandicentri commer-ciali, tanto che dai dati regionaliemerge che Verona è la provinciaveneta con più superficie di venditadestinata alle grandi strutture. C’èqualche aspetto positivo nella sceltadi creare grandi strutture di questotipo?Sono piuttosto contrario a queste megastrutture commerciali, non tanto inlinea di principio, ma perché ce nesono già troppe. Il nostro territorio, inostri comuni hanno per la maggiorparte degli splendidi centri storici, conpiazze piccole e grandi che sono ilcuore della socialità. E che fino a qual-che anno fa erano animate anche inforza delle piccole botteghe artigiane,di attività commerciali a conduzionefamiliare. Bisogna consentire a questerealtà di continuare a vivere, questosignifica valorizzazione degli immobi-li dei centri storici, recupero del patri-monio storico, incremento del turismo,grande volano economico. Ma perchési possa tornare a visitare e fare acqui-sti nei nostri centri storici, occorronoinfrastrutture adeguate, per esempio iparcheggi. E ancora, lo sviluppo di questi centriha portato ad una scomparsa deipiccoli esercenti. Ci sono paesi dellaprovincia, come Legnago oBovolone che si stanno trasforman-

do in quartieri dormitorio perché, acausa dell'insorgere dei centri com-merciali, le storiche piazze del paesesi vedono private dei loro negozi. LaProvincia sta facendo qualcosa perincentivarli o per proteggerli dall'e-stinzione? C'è una soluzione per sal-vare i commerci di vicinato?Per Legnago e Bovolone non credo cisiano soluzioni immediate. Questicomuni hanno avuto introiti finanziarinotevoli per aver concesso la realizza-zione di questi megastore. Il dovereper un amministratore è esigere glioneri di urbanizzazione, è riconvertire

il maggior introito finanziario afavore dei piccoli esercenti,

delle botteghe cittadine,magari esentando i pic-

coli artigiani, i piccolicommercianti dal

pagamento di alcuneimposte.Entro qualche anno apochi passi dal centro diVerona sorgerà uncentro commerciale,nella zona delle exCartiere. Qual è il

parere della Provincia in merito aquesto progetto?E' una scelta del Comune, significa ilrecupero di un'area che per anni è statalasciata in stato di abbandono, in totaledegrado, quindi è una scelta opportu-na. Come dicevo, il Comune potràdecidere di non far pagare alcune tasseai piccoli imprenditori, per favorirli: laTia per esempio, o l'Ici. O concedereloro alcuni finanziamenti agevolati.Siamo ormai in un clima di vacanzevisto il sopraggiungere dell’estate.Ma quali pensa che saranno i nodicaldi a livello provinciale di cuidovrà occuparsi di ritorno dallapausa estiva? Quale le zone veronesisulle quali è il caso di concentrarel’attenzione e perché?Personalmente mi impegnerò a fondoin quelle che considero alcune realtàstrategiche per la nostra provincia: l'ae-roporto, l'autodromo, la grande viabili-tà e le infrastrutture, i trasporti. Con unocchio attento allo sviluppo della pia-nura, troppo a lungo isolata dal mondo,e alla tutela della nostra montagna – siail Baldo che la Lessinia, per quello chehanno da offrire sia in campo agricolo,con le produzioni tipiche, sia in ambi-to turistico.

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CC onfesercenti Verona si schie-ra con il fronte del “sì” perquanto riguarda la chiusura

al traffico del centro storico. ÈSilvano Meneguzzo, presidente pro-vinciale dell’associazione di catego-ria, a spiegare perché sarebbe giustoimpedire alle auto di scorazzarelungo alcune vie del centro:«Limitare le auto dove c’è maggiorafflusso di pedoni deve essere unapriorità per ogni amministrazione.Inoltre, grazie alla sua conformazio-ne romana, Verona si adatterebbebenissimo a diventare una cittadelladello shopping, permettendo ai vero-nesi di rivitalizzare alcune zoneormai trascurate». «La pedonalizza-zione permette alle imprese di farsiavvicinare con più facilità dai visita-tori, altrimenti dirottati lungo le stra-de già a vocazione pedonale, comeVia Mazzini o Via Cappello – ha pro-seguito Meneguzzo –. Questa sareb-be una possibile cura alla desertifica-zione commerciale che anche il cen-tro storico di Verona sta subendo, acausa dell’invasione dei centri com-merciali. Riportare le persone in cen-tro vuol dire ridare ossigeno alle pmie quindi rimettere in moto l’econo-mia». Secondo l’associazione dicategoria occorre, tuttavia, un siste-ma di trasporto pubblico che agevolile persone a scegliere i negozi delcentro piuttosto che le grandi struttu-re sparse nella provincia: «Si tratta ditrovare un sistema comodo e a costozero che avvicini fisicamente lagente alla città, permettendogli diparcheggiare l’auto in periferia earrivare rapidamente e senza proble-mi in centro. Crediamo che prima dialtre opere, sia questa una prioritàche il Comune deve affrontare, comeha già fatto con la CasermaPassalacqua, che rimane un esempioda seguire». E i commercianti cosa

pensano di una possibile chiusura altraffico? «Rispetto al passato, quan-do gli operatori rifiutavano provvedi-menti di questo tipo, oggi sono lorostessi a chiedere l’accesso esclusiva-mente pedonale» ha conclusoSilvano Meneguzzo. A decideresulla futura pedonalizzazione dicorso Sant’Anastasia e di via Rosa, esu molte altre questioni legate al traf-fico e agli esercizi commerciali incentro storico, sarà un comitato for-mato da residenti, istituzioni ovverocircoscrizione e amministrazione,associazioni di categoria e dagli stes-si commercianti. Il comitato per ilcentro storico prenderà vita entroqualche settimana e a annunciarlo è ilpresidente della prima circoscrizio-ne, Matteo Gelmetti, che interviene

sulla limitazione del traffico in centroe sulla pedonalizzazione di alcunevie: «Non è possibile concedere lapedonalizzazione dalla sera alla mat-tina, solo perché sono in molti a farnerichiesta. Ci deve essere un modelloben preciso da seguire, come l’iterche è stato fatto quanto si è trattato didecretare la pedonalizzazione di viaStella», spiega Gelmetti. «Vale a direche è necessario uno studio dettaglia-to da parte dell’ufficio mobilità e deivigili. Durante l’estate il comitato peril centro storico si riunirà per discute-re le varie proposte che e valutarleanche dal punto di vista tecnico efunzionale. C’è bisogno di una cabi-na di regia competente e che valuti inmodo consapevole ogni richiesta eogni possibile conseguenza».

LLAA PPEEDDOONNAALLIIZZZZAAZZIIOONNEELLAA PPEEDDOONNAALLIIZZZZAAZZIIOONNEEDDEELL CCEENNTTRROO SSTTOORRIICCOODDEELL CCEENNTTRROO SSTTOORRIICCOO

di Daniele Pagliarinidi Daniele Pagliarini

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II l Consiglio dei ministri hadato il via libera al decretoanticrisi. Tra le misure inserite

nel decreto, il bonus per le impreseche evitano la Cassa Integrazione,il bonus per i lavoratori cassinte-grati che decidono di avviare unapropria attività, la detassazione pergli utili reinvestiti in macchinariindustriali, norme per l'accelera-zione dei pagamenti della PubblicaAmministrazione e per aumentare isostegni alle imprese esportatrici. Accanto a questi provvedimenti,già ampiamente annunciati neigiorni precedenti, ci sono altrenorme messe a punto per il rilanciodell'economia: "Sull'energia, - hadetto il ministro Scajola - perampliare il mercato e ridurre iprezzi, abbiamo varato norme persbloccare gli investimenti nelle retielettriche e una norma importanteper calmierare il prezzo del gas avantaggio delle imprese: nel pros-simo inverno 2009-2010 sarannomessi sul mercato 5 miliardi dimetri cubi di gas a prezzi allineatia quelli medi europei che verrannoassegnati con aste non discrimina-torie a utilizzatori con consumocostante di gas". Il ministro dello SviluppoEconomico ha anche spiegato cheil decreto fiscale è stato precedutodalle decisioni del Cipe: "Il Cipeha assegnato 300 milioni di europer nuovi contratti di programmaper favorire investimenti produttivisoprattutto nel Mezzogiorno.I principali interventi in sintesi:

APPROVATO APPROVATO IL DECRETO IL DECRETO ANTICRISIANTICRISI

di Bernardetta Arduinidi Bernardetta Arduini

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SOCIAL CARD: Si amplia allefamiglie con basso reddito e figlifino ai 6 anni. Per gli anziani sipensa a un innalzamento dellasoglia di reddito per tutti fino a8.000 euro. BO�US PER IMPRESE CHE�O� LICE�ZIA�O: Berlusconiannuncia: «faremo anche un bonusper chi non licenzia il proprio per-sonale in certe situazioni azienda-li».IMPRESE-LAVORO, TRE-MO�TI TER E VOUCHER:L’annuncio è del premier, SilvioBerlusconi: ci sarà «la detassazio-ne degli utili che si reinvestono perl’impresa, una specie di Tremontiter». Gli aiuti dovrebbero essereselettivi e riguardare solo l’acqui-sto di macchinari. Potrebbe inoltrearrivare una sorta di voucher gra-zie al quale cassintegrati e lavora-tori in mobilità potranno integrareil reddito.�O TRUCCHI SU MASSIMOSCOPERTO: Saranno nulle leclausole bancarie che sostituisco-no, nei fatti, il massimo scoperto.PE�SIO�I, AUME�TA I� 10A��I ETÀ PER DO��E: Ilprovvedimento potrebbe però nonessere varato domani ma solo suc-cessivamente, forse come emenda-mento allo stesso decreto. Si pensaa un aumento graduale (un annoogni due) per portare in 10 annil’età pensionabile di uomini edonne che lavorano nella P.A. aquota 65.SLITTA CLASS ACTIO�: Slittadi 6 mesi l’entrata in vigore dellaclass-action, la causa collettiva.RI�VIO SCUDO FISCALE:Non dovrebbe essere all’esamedomani la nuova versione delloscudo fiscale per far rientrare inItalia i capitali detenuti all’esteroillegalmente. BLOCCO SFRATTI: Nuovoblocco per gli sfratti. Viene proro-gato da fine giugno al 31 dicembre. BO�D ALITALIA: Rinvio per lascadenza fissata al 10 luglio per ilcambio dei titoli. Innalzamento deirimborsi (al 70%).STRETTA COMPE�SAZIO�IIVA: Diventa preventivo il con-trollo sulle compensazioni indichiarazione. Obiettivo: 1 miliar-do.A CIPE GRA�DI OPERE E

Il decreto anticrisi del Governo smuove le acque pericolosamentestagnanti di una crisi che resta pesante. Dalle informazioni finoraconosciute, bene gli incentivi per le imprese che non licenziano eil sostegno alla formazione dei lavoratori di aziende in crisi. Ma Confesercenti chiede anche un “premio” di carattere fiscale aquelle pmi che resistono in piena recessione e quelle che conti-nuano con coraggio ad assumere.Ora si passi con rapidità dalle decisioni ai fatti visto che è sicura-mente importante che il decreto garantisca maggiore tempestivitàai pagamenti della P.A. verso le imprese, che semplifichi i passag-gi burocratici per aprire una attività, che rimetta in moto le opereinfrastrutturali e che contenga misure per la tutela sociale adesempio attraverso lariduzione dei costi del-l’energia per famiglieed imprese. Ma restano anche alcu-ni ritardi da superare:non c’è alcuna decisio-ne che favorisca unapronta e reale ripresadei consumi. E tardatroppo una decisaazione per tagliare glisprechi pubblici e tro-vare risorse per ridurrela pressione fiscale.

Confesercenti: “Bene gliConfesercenti: “Bene gliincentivi per le imprese cheincentivi per le imprese chenon licenziano. Ma si dianon licenziano. Ma si diaanche un “premio” a quelleanche un “premio” a quelle

che assumono” che assumono”

ABRUZZO: Via libera a i fondiper alcune grandi opere, ai primidue contratti di programma nel set-tore aeroportuale, a 4,2 miliardiper parte del piano di ricostruzionein Abruzzo e per l’edilizia scolasti-ca.�OVITÀ A�TIRICICLAGGIO:Cambiano tra l’altro le norme suipagamenti cash. Si può andareoltre 12.500 euro se ci sono rateSCOMMESSE: Per le puntateoltre i 1.000 euro bisogna fornireai gestori le generalità.RIVISTA LEGGE OPA:Cambiano le norme sulle operazio-ni transfrontaliere e sulla pubblici-

tà dei patti parasociali.GAS ME�O CARO: Arrivanonorme per alleggerire soprattutto labolletta delle imprese.RIORDI�O E�TI PUBBLICI: Ilriordino degli enti pubblici statalinon economici dovrà avvenire«entro il termine improcrastinabiledel 30 giugno 2010». A�CORA U� A��O PERBUSTE PLASTICA: Proroga diun anno (dal primo gennaio 2010al primo gennaio 2011) per farscattare il divieto di commercializ-zazione delle buste di plastica.

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NEWS DIECIRIGHENEWS DIECIRIGHE CORSI IN PARTENZACORSI IN PARTENZAa cura di Claudia Andreattaa cura di Claudia Andreatta

GLI AMBULANTI POTRANNO TORNARE A GLI AMBULANTI POTRANNO TORNARE A VENDERE BIRRA E SPRITZVENDERE BIRRA E SPRITZ

Potranno tornare a vendere bevande alcoliche gli ambulanti del settore alimentare. Una notizia che ha risolleva-to le oltre 300 attività scaligere, coinvolte dalla legge approvata nei mesi scorsi dal Senato, la quale avrebbe vie-tato la vendita di bevande alcoliche a tutti questi operatori. La soluzione è arrivata grazie alla mediazione diConfesercenti Verona e dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti, le quali hanno subito interpellato ideputati scaligeri per risolvere la questione: «Abbiamo trovato assoluta disponibilità da parte dell’onorevoleAlessandro Montagnoli, membro della Commissione Trasporti, il quale è intervenuto tempestivamente per inter-pellare il parlamento e impegnarlo a modificare la legge in questione con un voto bipartisan», ha spiegatoSilvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti Verona.La legge che doveva entrare in vigore precedentemente prevedeva il divieto assoluto di vendita di qualsiasibevanda alcolica su area pubblica, ma non escludeva la libera vendita in esercizi pubblici e negozi. Ora, graziealle modifiche richieste, il divieto decadrà, ma si andrà comunque a colpire con più severità solo gli ambulantiche non sono in regola con le relative licenze. «Per noi è una vittoria importante – ha proseguito il presidentedell’Anva scaligera, Paolo Bissoli –, soprattutto perché siamo stati ascoltati e il problema è stato risolto tempe-stivamente. Ora auspichiamo che la collaborazione tra le associazioni di categoria e i parlamentari veronesi siasempre più importante, in modo da avere risposte ai numerosi problemi che spesso intaccano le piccole e medieimprese del territorio».

BANCHE: TAVOLO ANTIUSURA, UNA NUOVABANCHE: TAVOLO ANTIUSURA, UNA NUOVASPERANZA PER I PROTESTATISPERANZA PER I PROTESTATIIl sistema bancario riapre le porte agli imprenditori protestati. E’ questo uno dei punti più significativi tra gliobiettivi del Tavolo permanente di dialogo sulla gestione dei fondi antiusura costituito questa mattina all’Abi tral’associazione bancaria, i Confidi e le fondazioni antiusura ed Sos Impresa. Tra le finalità del tavolo figurano,tra l’altro, la costituzione di linee guida condivise sull’applicazione della normativa e per la promozione di pro-poste di modifica; interventi in situazioni di fragilità presenti nei territori; l’avvio di campagne informative sul-l’utilizzo dei Fondi; la propozione di una giornata nazionale, con periodicità annuale, per la sensibilizzazione sultema del contrasto e della prevenzione dell’usura. “La costituzione del tavolo – sottolinea Sergio Ferrari, presi-dente di Federfidi - apre finalmente la strada all’attuazione dell’accordo quadro firmato nel 2007. Si tratta di unpasso importante in un’ottica di collaborazione proficua, e non di scontro, con il sistema bancario su un temacosì delicato ed importante come quello della prevenzione del fenomeno dell’usura”. Proprio in questa direzio-ne va l’obiettivo della ribancarizzazione dei protestati. “In una situazione economica così difficile – precisa LinoBusà, presidente di Sos Impresa – che vede un numero sempre crescente di piccole e medie imprese costrette achiudere i battenti e di imprenditori disperati costretti a cadere nella trappola dell’usura, si tratta di un obiettivoimportantissimo. Ridare fiducia ai protestati consentendo loro di riaprire conti correnti bancari, restituisce la spe-ranza di potersi risollevare e soprattutto rappresenta il primo passo verso la riammissione di questi imprenditoriin difficoltà ai finanziamenti da parte degli istituti di credito.

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NEWS DIECIRIGHENEWS DIECIRIGHE CORSI IN PARTENZACORSI IN PARTENZAa cura di Claudia Andreattaa cura di Claudia Andreatta

Sede iscrizioni: Via Albere, 132 - 37137 Verona Tel. 045 8624011 - Fax 045 8624088 Responsabile: ClaudiaAndreatta e-mail: [email protected] - www.confesercenti-vr.it

TIPOLOGIATIPOLOGIA LUOGOLUOGO OREORE COSTO*COSTO* PERIODOPERIODOCorso sostitutivo del libretto di idoneitàCorso sostitutivo del libretto di idoneità

sanitariasanitariaVerona eVerona eprovinciaprovincia 33 33 euro 33 euro SettembreSettembre

Responsabile del servizio di prevenzioneResponsabile del servizio di prevenzionee protezione per titolari d’impresa e protezione per titolari d’impresa

(D.Lgs. 626/94)(D.Lgs. 626/94)VeronaVerona 1616 140 euro140 euro SettembreSettembre

Addetto alla prevenzione degli incendiAddetto alla prevenzione degli incendiper aziende a basso rischioper aziende a basso rischio VeronaVerona 44 80 euro80 euro SettembreSettembre

Formazione per addetto al pronto Formazione per addetto al pronto soccorso aziendale per aziende soccorso aziendale per aziende

dei gruppi B e Cdei gruppi B e CVeronaVerona 1212 170 euro170 euro SettembreSettembre

Corso abilitante per l'esercizio Corso abilitante per l'esercizio dell'attività di "somministrazione dell'attività di "somministrazione e vendita di prodotti alimentari"e vendita di prodotti alimentari"

VeronaVerona 120120 567 euro 567 euro SettembreSettembre

Corso abilitante per l'esercizio dell'attiviCorso abilitante per l'esercizio dell'attivi--tà di "vendita di prodotti alimentari"tà di "vendita di prodotti alimentari"

(Percorso agevolato)(Percorso agevolato)VeronaVerona 4242 360 euro 360 euro SettembreSettembre

Corso abilitante per agenti e rappresenCorso abilitante per agenti e rappresen--tanti di commerciotanti di commercio VeronaVerona 8181 308 euro 308 euro SettembreSettembre

Corso abilitante per agenti d'affari inCorso abilitante per agenti d'affari inmediazione del settore immobiliaremediazione del settore immobiliare VeronaVerona 106106 433 euro 433 euro SettembreSettembre

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L’ANNO DELLAL’ANNO DELLARISCOSSARISCOSSA

SS correte le diapositive e sce-gliete la più bella. Quale vipiace di più, la salvezza del

Chievo? L’en-plein del Bardolino? Ilritorno in serie A del Cus nel rugby oquello della BPP nel calcio a cinque?E ancora: basket, pallavolo, pallama-no. Addirittura il tennis. Le fotogra-fie dello sport veronese marchiato2009 sono davvero una più bella del-l’altra. Prima di prenderle in consi-derazione una ad una, però, va ricor-dato come due anni fa, di questitempi, la Verona dello sport era qui apiangersi addosso per una delle sta-gioni più nere della sua storia, con leretrocessioni contemporanee diChievo ed Hellas in serie B e C,quella della Marmi Lanza in A2 divolley e quelle di Cus e Sport

Management in B. “Verona capitaledelle retrocessioni”, scriveva in queigiorni la Gazzetta dello Sport. Nellecompetizioni a squadre ci salvavanosolo le donne, con l’accoppiata scu-detto-Coppa Italia del Bardolino e laCoppa Italia (più un secondo postoin campionato) del Dossobuononella pallamano. Eccoci qua, allora, dall’annus horri-bilis all’annus auris: perché la sta-gione 2008-2009, per lo sport giallo-blù, difficilmente poteva andaremeglio di così.Partiamo dal calcio, naturalmente.La favola del Chievo continua. Lasalvezza della squadra della Diganon solo ha dell’incredibile percome è maturata, ovvero con quellarimonta su cui nessuno a fine andata

2020

di Luca Corradidi Luca Corradi

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GIALLOBLUGIALLOBLU

avrebbe scommesso, ma anche sem-plicemente perché è avvenuta. Ilvero miracolo del Chievo non è gio-care per un posto in Europa piuttostoche per non retrocedere, il vero mira-colo del Chievo è esserci. Essere lì,in serie A, per l’ottavo campionatodella sua storia nell’Olimpo del cal-cio italiano. “Alla fine il sistema cal-cio trova il modo di liberarsi delleanomalie”, scriveva Roberto Perronesul Corriere all’indomani della retro-cessione-beffa di Bologna, due annifa. Ebbene, l’anomalia-Chievo resi-ste, ritorna, sopravvive. Come i piùpiccoli batteri resistono in naturaagli ambienti più angusti ed inospita-li. Il Chievo è La Anomalia nel siste-ma-calcio e, visti i difetti cronici del-l’ambiente in questione (economici,in primis), questo non può essere cheun complimento. Il “batterio”Chievo resiste quindi nell’inospitalehabitat della serie A grazie ai suoianticorpi più personali e rappresen-tativi, vale a dire il lavoro, la serietà,la programmazione, la genuinità. Ilrisultato, ben incarnato dalla suastessa sopravvivenza, è che la socie-tà di Campedelli e Sartori continua acostituire oggettivamente un vero eproprio esempio di gestione sporti-va. Unico in Italia.Capitolo Hellas. La delusione per ilmancato aggancio ai play-off affon-da le sue radici in un sentimento diimpazienza che, seppur legittima-mente, pervade oramai da troppianni i tifosi della prima squadra sto-rica della città. Ma la stagione delMastino è stata comunque più chepositiva, considerando presupposti

di partenza (due anni da infarto traretrocessione in C1 e salvezza dallaC2 all’ultimo secondo), situazionesocietaria (con la proprietà finalmen-te rilevata da Martinelli) ed effettivepotenzialità della rosa (la più giova-ne di tutta la Prima Divisione diLega Pro). Il vero rammarico delVerona è caso mai di non aver appro-fittato, causa soprattutto troppi puntilasciati per strada in gare interne, diun girone privo di reali ammazza-campionato e con un equilibrio chedifficilmente si ripeterà. L’Hellas hacomunque il diritto e il dovere dimigliorarsi quest’anno, quandodovrà assolutamente puntare a gio-carsi il ritorno in serie B. Due parole vanno dette anche sullealtre squadre del calcio veronese.Innanzitutto la Sambonifacese, chealla prima stagione in SecondaDivisione (la ex C2) della sua storia

ha accarezzato per tutto il campiona-to addirittura l’aggancio alla catego-ria dell’Hellas. I rossoblù del presi-dente Gianluigi Pedrollo hannoanche condotto la classifica per qual-che giornata e si sono arresi solo adun finale che li ha visti mancare diun misero punto l’accesso ai play-off. Nei dilettanti, invece, la serie Dha visto l’ottimo campionato delDomegliara (play-off) e la bella sal-vezza in anticipo della Virtus, salu-tando invece purtroppo lo sfortunatoSomma, retrocesso ai play-out, cheverrà però “sostituito” dallo straordi-nario Villafranca dominatoredell’Eccellenza.Del calcio femminile si fa presto aparlare: il Bardolino ha messo inbacheca il suo terzo scudetto conse-cutivo, aggiungendoci quest’annoper la prima volta, oltre alla “solita”Supercoppa Italiana, anche la Coppa

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Italia. Unica nota stonata della sta-gione, per così dire, l’addio ai limitidello spiegabile di mister RenatoLongega, lasciato libero pochi giornidopo il trionfo di coppa e sostituitoda Roberto Marchesini. Che ha difronte non solo l’arduo compito diripetere i successi gardesani degliultimi anni, ma anche quello quasiimpossibile di migliorarli. LeggasiCoppa Campioni, dove la società diFain Binda e Battistoli è uscita nelleultime due edizioni in semifinale e aiquarti e dove, in tempi rapidi, puntadichiaratamente ad affermarsi.Annata davvero positiva anche quel-la della Marmi Lanza, che il campio-nato di A1 di pallavolo manco dove-va farlo (aveva perso la finale play-off con Forlì) e che invece, dopo ilripescaggio seguito alla rinuncia diMilano, si è tolta un bel po’ di soddi-sfazioni. Data già da spacciata a ini-zio stagione da parte di molti addetti(nazionali) ai lavori, la squadra diZanini ha raggiunto nell’ordine que-sti risultati: qualificazione alle final-eight di Coppa Italia, salvezza contre giornate di anticipo, play-offmancati di soli 2 punti, nono postofinale a 2 lunghezze da Treviso. Peruna squadra retrocessa due anni fa epromossa con riserva l’anno scorsonon male, no? Buone notizie anchesul fronte femminile: la Vital NatureGaiga ha chiuso terza in B1, perden-do ai play-off il diritto a salire in A2ma con alte probabilità di ripescag-gio (una veronese non ci arriva dadecenni). In B1 salgono invece A&P

Olivieri, che ha dominato la B2 con27 vittorie in 30 partite, e IsuzuCerea, vincitrice della finale play-offin quel di Bergamo. Stagione importantissima, poi, ancheper il basket scaligero, con Veronache compie un altro passo di riavvi-cinamento alla pallacanestro checonta grazie alla promozione in serieA dilettanti della Tezenis. L’impresaè doppia, perché la squadra di coachFaina ha superato nella finale play-off nientemeno che Albignasego,dominatrice della regular season ebattuta in casa per l’unica volta dellastagione proprio dai gialloblù nellacoda-spareggi. Gli oltre 3mila spet-tatori del Palaolimpia potranno oraspingere la squadra a tentare il ritor-no tra i professionisti, palcoscenicoche la Verona dei canestri meritafuori ogni dubbio. In campo femmi-nile va registrata invece la retroces-

sione in B della Pregis, dopo ottoanni di A2, ma la società di SanBonifacio saprà riorganizzarsi per unpronto riscatto. Entusiasmante la cavalcata dellaBPP nel campionato di calcio a 5,dove Verona rimonta in modo incre-dibile nell’andata della finale play-off contro Teramo (da 0-2 a 3-2 negliultimi 4 minuti!) e resiste poi all’as-salto degli abruzzesi nella gara diritorno. Un successo tutto gialloblùper il mister veronese Marco Langè,che riporta la squadra del presidenteGianmoena in serie A2 dopo tre annidi purgatorio. E cosa dire del rugby?Il Cus Franklin & Marshall ha datovita ad una strepitosa rimonta nelritorno della finale play-off, superan-do Asti e restituendo la serie A allaVerona della palla ovale. Molto beneanche il football americano, con iRedskins (unica squadra veneta inserie A) che hanno vinto 5 partite su8, tra cui le prime 3 di fila, miglio-rando parecchio rispetto all’anno deldebutto (2 sole vittorie). Importantipoi le salvezze della pallamano diVigasio, con la femminile ZeroWind che resta in A e la maschilePunto Inox che si guadagna a suavolta la seconda stagione della suastoria in A2. Un po’ più in chiaro-scuro la pallanuoto, con la buonametà classifica della Bentegodi nellaB femminile e la retrocessione,maturata contro Milano nei supple-mentari, dello Sport Managementnella C maschile. Note positive, infi-ne, addirittura dal tennis: il CTScaligero supera infatti ReggioEmilia nei play-out e rimane in serieA2. Brava Verona, e adesso su lemaniche. Perché la vera impresa èripetere un’impresa.

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