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LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana REVISIONE 2012 Documento di sintesi per il XXXV Congresso Nazionale SINU Bologna, 22-23 ottobre 2012

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LARNLivelli di Assunzione di Riferimento

di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana

REVISIONE 2012

Documento di sintesi per il XXXV Congresso Nazionale SINU

Bologna, 22-23 ottobre 2012

LARNLivelli di Assunzione di Riferimento

di Nutrienti ed energia per la popolazione Italiana

REVISIONE 2012 DOCUMENTO DI SINTESI, BOLOGNA 2012

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INDICE

Comitato promotore e gruppi di lavoro 4

Autori 6

Avvertenza 8

Parte generale introduttiva Cosa rappresentano i nuovi LARN? 9Come sono stati organizzati i lavori per la revisione dei LARN? 11Quali sono le classi d’età e i corrispondenti pesi esemplificativi? 13Come sono stati individuati i diversi valori di riferimento per la dieta? 15Come sono stati ricavati per estrapolazione i valori per l’età evolutiva? 17Come possono essere utilizzati i LARN in nutrizione umana e in dietetica? 17Bibliogra!a 20

Tabelle di sintesiFabbisogni energetici età evolutiva 25Fabbisogni energetici nell’adulto: maschi 26Fabbisogni energetici nell’adulto: femmine 27Proteine: AR e PRI 28Lipidi: SDT, AI e RI 30Carboidrati e fibra alimentare: SDT, AI e RI 32Vitamine: PRI e AI 34Vitamine: AR 36Vitamine: UL 38Minerali: PRI e AI 40Minerali: AR 42Minerali: UL 44Acqua: AI 46Etanolo: concetti guida 49Composti biofunzionali: concetti guida 49Standard quantitativi delle porzioni 50

LEGENDA: AR=fabbisogno medio; PRI=assunzione raccomandata per la popolazione; AI=assunzione adeguata; RI=intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti; UL=livello massimo tollerabile d’assunzione; SDT=obiettivo nutrizionale per la prevenzione.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

COMITATO PROMOTORECarlo Cannella †, Giovannangelo Oriani, Gianni Tomassi

GRUPPO DI COORDINAMENTOFurio Brighenti, Giulia Cairella, Amleto D’Amicis, Andrea Ghiselli, Catherine Leclercq, Marisa Porrini, Laura Rossi, Luca Scal!

GRUPPI DI LAVORO

EnergiaCoordinatore: Luca Scal!Laura Censi, Maurizio Marra, Claudio Ma"eis, Pierluigi Pecoraro, Angela Polito, Andrea Strata, Anna Tagliabue

ProteineCoordinatore: Laura Rossi, Costantino SalernoGiulia Cairella, Fabio Galvano, Maria Gabriella Gentile, Livio Luzi, Luca Scal!, Laura Scarino, Mauro Zamboni

LipidiCoordinatore: Alessandra Bordoni, Pierluigi BiagiClaudio Galli, Giovanni Lerker, Elena Orban, Laura Pizzoferrato, Angela Rivellese, Cristina Scaccini

CarboidratiCoordinatore: Furio BrighentiRita Acquistucci, Marina Carcea, Rosalba Giacco, Gabriele Riccardi, Sabina Sieri

Vitamine liposolubiliCoordinatore: Giuseppe MaianiNicolò Merendino, Patrizia Riso, Isabella Savini, Mauro Sera!ni

Vitamine idrosolubiliCoordinatore: Luciana AviglianoGiulia Cairella, Francesca Garbagnati, Domenica Taruscio, Stefania Ruggeri, Isabella Savini, Paolo Simonetti

Minerali macro e iodioCoordinatore: Pasquale StrazzulloFabrizio Aghini Lombardi, Marina Carbonaro, Catherine Leclercq, Giuseppe Mossetti†, Alessandro Pinto, Luca Scal!, Alfonso Siani

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

Minerali microCoordinatore: Giuseppe Rotilio, Luisa RossiSalvatore Ciappellano, Ginevra Lombardi Boccia, Elena Mengheri, Laura Rossi

AcquaCoordinatore: Nino BattistiniHellas Cena, Anna Maria Giusti, Gianni Pastore, Angelo Pietrobelli, Carla Roggi

Etanolo Coordinatore: Andrea GhiselliAlessandro Casini, Mauro Ceccanti, Carlo La Vecchia, Valentino Patussi, Emanuele Scafato, Francesco Violi

Fonti alimentariCoordinatore: Catherine LeclercqMarika Ferrari, Luisa Marletta, Maria Parpinel, Stefania Sette, Aida Turrini

Standard quantitativi delle porzioniCoordinatore: Simonetta SalviniAugusta Albertini, Annamaria Carcassi, Valeria del Balzo, Ra"aela Piccinelli, Paola Porcella, Umberto Scognamiglio, Giovanna Turconi

Composti bioattiviCoordinatore: Marisa PorriniAmleto D’Amicis, Daniele Del Rio, Vincenzo Fogliano, Andrea Ghiselli, Nicoletta Pellegrini, Cristina Scaccini

Età evolutivaCoordinatore: Andrea VaniaCarlo Agostoni, Margherita Caroli

Età geriatricaCoordinatore: Lorenzo Maria DoniniSilvia Migliaccio, Claudia Savina

GravidanzaCoordinatore: Giuseppe BanderaliIrene Cetin, Elvira Verduci

Attività !sicaCoordinatore: Michelangelo Giampietro Giovanni Caldarone, Marcello Ticca

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

AutoriRita Acquistucci, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaFabrizio Aghini Lombardi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di PisaCarlo Agostoni, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di MilanoAugusta Albertini, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di FerraraLuciana Avigliano, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi “Tor Vergata”, RomaGiuseppe Banderali, SINU, Azienda Ospedaliera San Paolo, MilanoNino Battistini, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Modena e Reggio EmiliaPierluigi Biagi, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di BolognaAlessandra Bordoni, SINU, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di BolognaFurio Brighenti, SINU, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli Studi di ParmaGiulia Cairella, SINU, SIAN - Dipartimento di Prevenzione ASL RMB, RomaGiovanni Caldarone, già Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - CONICarlo Cannella †, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di RomaMarina Carbonaro, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaAnnamaria Carcassi, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di CagliariMarina Carcea, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaMargherita Caroli, UO Nutrizione Dipartimento di Prevenzione ASL BrindisiAlessandro Casini, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di FirenzeMauro Ceccanti, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Sapienza Università di Roma Hellas Cena, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di PaviaLaura Censi, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaIrene Cetin, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di MilanoSalvatore Ciappellano, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di MilanoAmleto D’Amicis, SINU, già Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaValeria del Balzo, SINU, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di RomaDaniele Del Rio, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università degli Studi di ParmaLorenzo Maria Donini, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma Marika Ferrari, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaVincenzo Fogliano, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli studi di Napoli Federico IIClaudio Galli, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di MilanoFabio Galvano, Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di CataniaFrancesca Garbagnati, SINUMaria Gabriella Gentile, Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Grande, MilanoAndrea Ghiselli, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaRosalba Giacco, Istituto di Scienze dell’Alimentazione, CNR, AvellinoMichelangelo Giampietro, SINU, Medicina dello Sport, ASL VTAnna Maria Giusti, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di RomaCarlo La Vecchia, Istituto di Ricerca Farmacologico Mario Negri di MilanoCatherine Leclercq, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaGiovanni Lercker, Facoltà di Agraria, Università degli studi di BolognaGinevra Lombardi Boccia, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaLivio Luzi, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di MilanoClaudio Ma"eis, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di VeronaGiuseppe Maiani, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaLuisa Marletta, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaMaurizio Marra, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Federico II di NapoliElena Mengheri, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaNicolò Merendino, SINU, Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche, Università degli Studi della Tuscia, ViterboSilvia Migliaccio, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

Giuseppe Mossetti †, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Federico II di NapoliElena Orban, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaGiovanni Oriani, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi del MoliseMaria Parpinel, Dipartimento Scienze Mediche e Biologiche, Università di Udine Gianni Pastore, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaValentino Patussi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di FirenzePierluigi Pecoraro, SINU, Dipartimento di Prevenzione ASL NA 3 sud, Castellammare di StabiaNicoletta Pellegrini, SINU, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università degli Studi di ParmaRa"aela Piccinelli, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaAngelo Pietrobelli, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di VeronaAlessandro Pinto, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di RomaLaura Pizzoferrato, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaAngela Polito, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaPaola Porcella, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di CagliariMarisa Porrini, SINU, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di Milano Gabriele Riccardi, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università Federico II, NapoliPatrizia Riso, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di MilanoAngela Rivellese, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Federico II di NapoliCarla Roggi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di PaviaLaura Rossi, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaLuisa Rossi, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi “Tor Vergata”, RomaGiuseppe Rotilio, SINU, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi “Tor Vergata”, RomaStefania Ruggeri, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaCostantino Salerno, Dipartimento di Scienze Biochimiche, Sapienza Università di RomaSimonetta Salvini, SINU, già Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica - ISPO, FirenzeClaudia Savina, Istituto Clinico Riabilitativo Villa delle Querce, NemiIsabella Savini, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi “Tor Vergata”, RomaCristina Scaccini, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaEmanuele Scafato, Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS, Istituto Superiore di Sanità, RomaLuca Scal!, SINU, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli studi di Napoli Federico IILaura Scarino, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaUmberto Scognamiglio, SINUMauro Sera!ni, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaStefania Sette, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaAlfonso Siani, Istituto di Scienze dell’Alimentazione, CNR, AvellinoSabina Sieri, SINU, IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, MilanoPaolo Simonetti, SINU, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di Milano Andrea Strata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di ParmaPasquale Strazzullo, SINU, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di NapoliAnna Tagliabue, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di PaviaDomenica Taruscio, Istituto Superiore di Sanità, Roma Marcello Ticca, SISA, Società italiana di Scienza dell’AlimentazioneGianni Tomassi, SINU, Facoltà Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università degli Studi di ViterboGiovanna Turconi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di PaviaAida Turrini, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, RomaAndrea Vania, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Sapienza Università di RomaElvira Verduci, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di MilanoFrancesco Violi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Sapienza Università di RomaMauro Zamboni, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Verona

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

Avvertenza

Il presente documento di lavoro rappresenta una sintesi pre!nale della revisione 2012 dei LARN, Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana.

Comprende, oltre a una parte generale esplicativa dei criteri che hanno guidato l’opera di revisione, un paragrafo sul signi!cato e l’applicazione pratica dei valori di riferimento proposti nonché la sintesi in tabelle delle indicazioni espr es se per ogni nutriente.

Si sottolinea che questo documento riassuntivo non intende sostituirsi all’opera in extenso che sarà a breve resa disponibile ai soci SINU e al mondo scienti!co nazionale e internazionale. In essa saranno trattati in modo sistematico i diversi aspetti legati ai fabbisogni energetici, alle fonti alimentari e agli e"etti dei singoli nutrienti nel contesto della dieta abituale della popolazione italiana e a tale documento si rimanda per un completo e de!nitivo riferimento ai valori LARN e per una trattazione esaustiva della evidenza e delle motivazioni alla base dei valori e delle raccomandazioni qui formulate.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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Parte generale introduttiva

Cosa rappresentano i nuovi Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN)?

Il presente lavoro di revisione ha fatto proprie considerazioni ed evoluzioni del concetto di adeguatezza nutrizionale che sono intervenute, a livello internazionale, nel periodo intercorso dall’ultima pubbli cazione dei LARN nel 1996 (Dept Health UK, 1991; IoM, 1997, 2000a, 2000b, 2001, 2002, 2004; EFSA, 2010). Dal concetto di raccomandazione (Recommended Dietary Intake, RDI) insito nei vecchi LARN - espresso da un singolo valore tarato sul limite superiore di fabbisogno nel gruppo di popolazione d’interesse - si è passati, infatti, a un sistema articolato di valori di riferimento per la dieta, i Dietary Reference Values (DRVs).

I DRVs, pur recependo come assunzione di riferi mento per la popolazione (Population Reference Intake, PRI) il concetto alla base della RDI, lo completano introducendo una serie di ulteriori riferimenti utili a una migliore de!nizio ne degli apporti di nutri enti in grado di soddisfare i fabbisogni individuali e di gruppo. L’acroni mo LARN corrisponde ora a “Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana”. La revisione 2012 del documento rappresenta l’insieme dei valori di riferimento per la popolazione ita liana utili a valutare l’ade guatezza della dieta. Oltre al PRI, si indicano il fab bi sogno medio (Average Requirement, AR) o, in alternativa a PRI e AR, l’assunzione ade gua ta (Adequate Intake, AI). Per lipidi e carboidrati si è provveduto a de! nire gli intervalli di riferi mento per l’assunzione di macronutrienti (Reference Intake range for macronutrients, RI) con valori mini mi e massimi espressi in percentuale sull’energia totale della dieta. In aggiunta, la necessità di incorporare nel documento l’evidenza scienti!ca sulle relazioni fra stato di nu tri zione e prevenzione delle malattie cronico-degenerative, al di là della semplice soddisfazione del ruolo bio logico dei nutrienti, ha portato in qualche caso all’introduzione di obiettivi nutrizionali per la preven zione (Suggested Dietary Target, SDT), nonché di raccomandazioni qualitative sulle scelte fra le diverse fonti alimentari. Inoltre, in molti casi è indicato il limite massimo tollerabile di assunzione (tolerable Upper intake Level, UL), che rappresenta l’apporto più elevato del nutriente che non si associa a e"etti avversi sulla salute.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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Tab. 1 - Valori di riferimento per la dieta utilizzati nella revisione 2012 dei LARN

LARN Livelli di Assunzione

di Riferimento

di Nutrienti ed energia

per la popolazione

italiana

Dietary Reference Values

L’insieme dei valori di riferimento per la dieta nella popolazione e nel

singolo individuo sano. Sono fondati su criteri di natura biologica e

preventiva, e formulati sulla base del parere di una commissione di

esperti. I LARN formano la base per definire strumenti come linee

guida e obiettivi nutrizionali per la popolazione, e possono essere

usati per la sorveglianza nutrizionale e in dietetica. Comprendono

AR, PRI, AI, RI, UL e SDT.

AR Fabbisogno medio

Average Requirement

Il livello di assunzione del nutriente che è sufficiente a soddisfare

i fabbisogni del 50% di soggetti sani in uno specifico gruppo di

popolazione.

PRI Assunzione

raccomandata

per la popolazione

Population Reference

Intake

Il livello di assunzione del nutriente sufficiente a soddisfare il

fabbisogno di quasi tutti (97,5%) i soggetti sani in uno specifico

gruppo di popolazione.

AI Assunzione

Adeguata

Adequate Intake

Il livello di assunzione del nutriente che si assume adeguato

a soddisfare i fabbisogni della popolazione. In genere si ricava

dagli apporti medi osservati in una popolazione apparentemente

sana ed esente da carenze manifeste. È usato quando AR e PRI

non possono essere ragionevolmente formulati sulla base delle

evidenze scientifiche disponibili.

RI Intervallo di riferimento

per l’assunzione

di macronutrienti

Reference Intake range

for macronutrients

L’intervallo di assunzione di lipidi e carboidrati (espresso in funzione

dell’apporto totale con la dieta) che permette un introduzione

adeguata di tutti gli altri micro- e macronutrienti. Tiene conto degli

effetti sulla salute associati ad apporti o a livelli estremi (bassi o

alti) di apporto dello specifico macronutriente.

UL Livello massimo

tollerabile di assunzione

tolerable Upper intake

Level

Il valore più elevato di assunzione del nutriente che si ritiene non

associato a effetti avversi sulla salute nella totalità degli individui

di uno specifico gruppo di popolazione. Superato l’UL, il rischio

potenziale di eventi avversi cresce all’aumentare degli apporti.

SDT Obiettivo nutrizionale

per la prevenzione

Suggested Dietary Target

Obiettivi (quantitativi o qualitativi) di assunzione di nutrienti o di

consumo di alimenti e/o bevande, il cui raggiungimento indica

la riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative nella

popolazione generale.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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Un riassunto dei termini inclusi nei LARN revisione 2012, con la descrizione del loro rispettivo signi!cato, è riportato in tabella 1. Si è deciso di conservare gli acronimi in inglese per una maggiore intelligibilità e per permettere un immediato confronto con la letteratura internazionale.

Come sono stati organizzati i lavori della commissione per la revisione dei LARN?

La revisione 2012 dei LARN è stata guidata da un gruppo di coordinamento, composto da otto esperti, insediatosi nel 2009 su mandato degli allora presidenti della Società Italiana di Nutrizione Umana e dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.

In una prima fase si sono individuati i concetti di base e le procedure necessarie per l’elabo-razione dei LARN. Oltre alla decisione di adeguare il documento italiano incorporando una serie di valori di riferimento non preceden temente presenti, si è de!nita la metodologia di lavoro e si sono identi!cati gli esperti per le di"erenti aree culturali e scienti!che previste.

In accordo con la letteratura internazionale i fabbisogni individuali di nutrienti ed energia si possono de!nire sulla base della preven zione delle manifestazioni cliniche da carenza, del mantenimento sia delle riserve del nutriente nell’or ganismo sia delle funzioni biochi-mico-!siologiche (in presenza di un’ade guata com posizione corporea), e anche in relazione alla prevenzione nutrizionale delle malattie e alle relazioni della dieta con morbosità e mortalità. La letteratura degli ultimi anni, in particolare, sem bra indicare il ruolo di diversi nutrienti nella riduzione del rischio per patologie cronico-degenerative che va oltre i loro e"etti biologici e nutrizionali in senso stretto. Il gruppo di coordinamento ha stabilito di mantenere per la de!nizione di AR, PRI e AI il concetto tradizionale di adeguatezza delle funzio ni biochimico-!siologiche e/o di assenza di rischio di stati carenziali, integrando eventualmente il documento, in senso qualitativo, con valutazioni relative alla prevenzione nutrizionale delle malattie cronico-degenerative. Di fatto, è in genere problematico, se non impossibile, elaborare una precisa raccomandazione quantitativa rivolta alla prevenzione di malattie cronico-degenera tive, poiché il rischio di malattia risente fortemente di altri fattori legati alla dieta, come la presenza di più nutrienti e sostanze non-nutritive negli alimenti e delle diverse abitudini alimentari in grado di oscurare l’eventuale ruolo preventivo dello speci!co nutriente. Inoltre, non sono in genere disponibili su#cienti dati dose-risposta che permettano l’identi!ca zione di un valore soglia e#cace in termini preventivi. Peraltro, nel caso di carboidrati e lipidi, al !ne di meglio rispondere alla necessità di prendere in considerazione gli aspetti nutrizio na li più propriamente preventivi, sono stati utilizzati gli RI e si sono introdotti (ad es. per acidi grassi saturi e zuccheri) anche gli SDT.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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Successivamente sono stati identi!cati i criteri da utilizzare per la stesura dei capitoli concernenti i singoli nutrienti, tenendo presente le considerazioni alla base di tutti i documenti analoghi recente mente pubblicati a livello internazionale e, di conseguenza, utilizzando indicatori e metodologie di calcolo omogenee per permetterne il confronto. Lo schema generale da utilizzare per l’elabo razione dei contributi sui singoli micronutrienti prevedeva: - un paragrafo introduttivo, con la de!nizione ed eventuale terminologia speci!ca,

informazioni chimico-!siche, struttura del nutriente ecc.;- la descrizione del metabolismo, con informazioni su assorbimento, biodisponibilità,

quantità e distribuzione nell’organismo, riserve, metabolismo, escrezione, interazioni con altri nutrienti e sostanze d’interesse nutrizionale, tenendo inoltre conto dei principali meccanismi di omeostasi;

- la de!nizione del ruolo nutrizionale, inclusi gli e"etti !siologici e funzionali;- la valutazione degli stati di carenza e di tossicità, incluse - se possibile - le mi su re biologiche

(marcatori) di adeguatezza, carenza o eccesso, le sindromi speci!che da carenza e altre conseguenze sullo stato di salute e benessere;

- gli apporti del nutriente nella popolazione italiana, con la loro variabilità, quando possibile riferiti ai diversi gruppi di individui sani e identi!cando anche le principali fonti alimentari per ciascun nutriente;

- i valori di riferimento adottati, inclusi i criteri utilizzati per la loro de!nizione nelle diverse classi d’età ed eventualmente le loro variazioni in funzione di gravidanza, allattamento, di particolari condizioni quali l’attività !sica, l’ambiente e le condizioni di lavoro ecc. Per i macronutrienti e per l’energia non è stato elaborato uno schema dettagliato e ci si è

limitati a suggerire un’organizzazione dei capitoli il più possibile aderente ai criteri generali ora esposti.

In una fase successiva il gruppo di coordinamento ha stabilito le modalità di revisione della letteratura, attraverso la ricerca per parole chiave, e i criteri da adottare per giudicare l’evidenza scienti!ca disponibile sulla base di procedure standardizzate secondo l’Evidence-Based Medicine. È stato perciò organizzato un supporto centralizzato per la ricerca biblio gra-!ca che, in alcuni casi, ha anche elaborato meta-analisi ad hoc.

Altri aspetti presi in esame dal gruppo di coordinamento sono stati la de!nizione delle classi d’età da utilizzare per i diversi gruppi di popolazione e la scelta dei pesi esempli!cativi per la popola zione italiana utilizzabili per la formulazione dei LARN, in particolare quando i valori per l’età evolutiva debbano essere estrapolati da quelli disponibili per l’età adulta.

È stato successivamente organizzato il lavoro di revisione scienti!ca vero e proprio, suddividendo il docu men to in capitoli per ciascun nutriente, per l’energia e per le appendici. Ciascun capitolo è stato a#dato a un gruppo di esperti identi!cati mediante un processo di

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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selezione che ha preso in considerazione, oltre all’appartenenza attiva a società scienti!che e a enti di ricerca nazionali e internazionali, anche la precedente esperienza nella commissione di revisione LARN 1996 e l’attività di ricerca documentata da pubblicazioni scienti!che sullo speci!co argomento.

I gruppi di lavoro, che hanno coinvolto un totale di quasi cento esperti, hanno preso in considerazione le seguenti aree: Energia, Proteine, Lipidi, Carboidrati e Fibra Alimentare, Acqua, Etanolo, Vitamine liposolubili, Vitamine idrosolubili, Minerali macro, Minerali micro. Un altro gruppo ha preso in esame in modo qualitativo i componenti bioattivi presenti negli alimenti con potenzialità saluti stica e funzionale, ad esempio carotenoidi, polifenoli ecc. In!ne, sono stati costituiti ulteriori quat tro gruppi “trasversali” con l’intento di fornire materiale ed elaborazioni riguardanti situazioni partico lari (gravidanza e allattamento, età evolutiva, età geriatrica e attività !sica) oltre a un gruppo !nalizzato all’iden ti!cazione dei livelli d’introduzione di nutrienti e alla quanti!cazione delle loro fonti alimentari in Italia, e a un gruppo dedicato alla de!nizione delle porzioni standard di riferimento per la dieta italiana.

L’attività di revisione si è protratta per gli anni 2010 e 2011 e per il primo semestre del 2012, con numerosi incontri interni ai gruppi di studio e con il gruppo di coordinamento. I documenti prodotti di volta in volta dai gruppi, e le successive rielaborazioni e revisioni, sono stati pubblicati sul sito LARN della SINU in un’area riservata nella quale sono stati di volta in volta inseriti anche i risultati della ricerca bibliogra!ca e i contributi dei diversi gruppi trasversali. I documenti sono stati sottoposti a una peer review identi!cando revisori esterni e interni ai gruppi di lavoro, e le modi!che proposte sono state discusse e accettate dal gruppo di coordinamento prima di giungere alla approvazione del documento !nale.

Quali sono le classi d’età e come sono ricavati i pesi esemplificativi?

Nello sviluppare le raccomandazioni è stato necessario identi!care le diverse classi d’età e i corrispon denti pesi esempli!cativi (tabella 2).

La scelta delle classi d’età da utilizzare per i LARN, a partire dal secondo semestre di vita (0,5-0,99 anni), si è basata in gran parte su quanto proposto dall’EFSA (2010) allo scopo di rendere il più possibile uniforme il riferimento e di agevolare il confronto con i dati europei.

I pesi di riferimento per l’età evolutiva corrispondono alla mediana di peso così come ricavata dai dati WHO (2007) !no a due anni d’età e dai dati pubblicati per una coorte italiana (Cacciari et al., 2006) da due a venti anni. In particolare si è fatto riferimento al punto centrale dell’intervallo d’età di interesse, ad esempio il nono mese per il secondo semestre di vita, 2,5 anni per i due anni ecc.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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Per l’età di 20 anni, il valore del peso di riferimento è stato de!nito scegliendo un IMC pari a 22,5 kg/m² e considerando la mediana della statura a 20 anni riportata nei dati pubblicati da Cacciari et al. (2006) (1,765 m per i maschi e 1,626 m per le femmine). Tale valore di IMC risulta comunque vicino a quelli misurati (mediana di IMC pari a 22,2 kg/m² per i maschi e a 21,1 kg/m² per le femmine).

La scelta di un IMC pari a 22,5 kg/m² deriva dalla considerazione che esso rappresenta il limite inferiore dell’intervallo del peso corporeo (IMC 22,5-25 kg/m²) associato al minimo rischio di mortalità (Prospective Studies Collaboration, 2009). In!ne, per il gruppo “adulti” è stato considerato il peso a 20 anni (arrotondato a 60 kg per le femmine e 70 kg per i maschi) nonostante l’evidenza di un progressivo aumento ponderale con l’età nella popolazione italiana; ciò infatti è dovuto a un aumento della massa adiposa e pertanto non è direttamente associabile a una variazione dei comparti metabolicamente attivi dell’organismo.

Tab. 2 - Classi d’età e pesi esempli!cativi utilizzati nei LARN

Età Peso (kg)Riferimento

(Anni) Maschi Femmine

0,5-0,99 8,9 8,2 WHO (2006) a 9 mesi

1-3 14,0 13,4 Cacciari (2006) a 2,5 anni

4-6 20,8 20,5 Cacciari et al. (2006) a 5,5 anni

7-10 31,3 31,4 Cacciari et al. (2006) a 9,0 anni

11-14 49,7 50,7 Cacciari et al. (2006) a 13,0 anni

15-17 66,6 55,7 Cacciari et al. (2006) a 16,5 anni

20 70,1 59,5 Cacciari et al. (2006) a 20,0 anni

L’età corrisponde all’età anagra!ca; ad esempio per tre anni si intende il periodo fra il compimento del terzo e del quarto anno di vita.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

Come sono stati individuati i diversi valori di riferimento per la dieta?

La metodologia impiegata per derivare i diversi valori di riferimento utilizzati nei LARN è di seguito speci!cata nei suoi aspetti più importanti in riferimento ad AR (fabbisogno medio), PRI (assunzione di riferimento per la popolazione), AI (assunzione adeguata), RI (intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti), UL (livello massimo tollerabile d’assunzione) e SDT (obiettivo nutrizionale per la prevenzione).

AR e PRIL’AR è presente per la maggior parte dei micronutrienti (escludendo il secondo semestre di vita). Dall’AR si ricava il corrispondente PRI. Se è disponibile la deviazione standard (DS) della distribuzione (simmetrica) dei fabbisogni su cui l’AR è calcolato, allora il PRI è pari all’AR più il doppio della DS. Se non è disponibile un valore certo di DS, il PRI è de!nito utilizzando il coe#ciente di variazione dei fabbisogni (CV%=100×DS/AR). In questo caso, il PRI viene de!nito come PRI=AR× (1+2×CV%/100). Nella presente revisione del LARN, in accordo con la letteratura internazionale, nel calcolo dei PRI per i diversi micro nutri enti è stato considerato un CV% variabile dal 10 al 20%.

AISi identi!ca un AI quando i dati relativi ai fabbisogni non sono su#cienti per la stima di AR e PRI. Questo avviene, ad esempio, per i micronutrienti nel gruppo dei lattanti. L’AI è in genere calcolato utilizzando dati epidemiologici di consumo e corrisponde all’apporto medio del nu-tri ente nel gruppo d’interesse, assumendo che non si ma nifestino in esso speci!che carenze. PRI e AI possono considerarsi entrambi livelli di assunzione quantitativamente adeguati a soddisfare i fabbisogni della gran parte degli individui della popolazione, ma l’applicazione nella pratica dell’ AI richiede una maggiore cautela e un livello superiore di giudizio. Non è infatti escluso (anzi, è abbastanza comune) che l’AI sia notevolmente più alto del PRI reale, divenendo quindi un riferimento con signi!cato diverso nella stima della prevalenza di rischio di carenza nella popolazione e/o nell’individuo (vedi sotto).

RIPer i carboidrati e i lipidi totali si ritiene idonea un’assunzione compresa in un intervallo minimo-massimo. L’RI è de!nito sulla base di: 1) possibilità di fornire una dieta adeguata per ciò che riguarda l’introduzione di altri macro- e micronutrienti; 2) evidenza epidemiologica di rischi associati a introduzioni troppo basse o troppo alte del nutriente; 3) distribuzione degli apporti nella dieta della popolazione italiana apparentemente sana. Per lipidi e carboidrati

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la presenza di un intervallo di valori e non di un singolo valore non deve intendersi come indicazione a utilizzare come riferimento nella prescrizione dietetica o nella sorveglianza nutrizionale i valori estremi (ad es. solo i valori minimi o quelli massimi), ma piuttosto come indicazione di rischio di potenziale inadeguatezza per le assunzioni che ricadano al di fuori di tale intervallo.

ULIl livello massimo tollerabile di assunzione rappresenta l’apporto giornaliero medio in un intervallo signi!cativo di tempo (conside ran do tutte le fonti, inclusi i sup plementi) che non si associa a eventi avversi sulla salute. In questa accezione l’UL indica il livello di introduzione !siolo gi camente tollerabile e si basa su un concetto di risk-assessment (cioè su un’elaborazione probabili stica del rischio di un evento avverso per un determinato livello di introduzione in una particolare popolazione). In genere si basa su studi tossicologici ed è calcolato sul valore sperimentale di NOAEL (no observed adverse e"ect level) applicando un opportuno fattore di correzione (UF, uncertainty factor) per tener conto del grado di incertezza legato alla dispersione statistica del dato e alla possibilità della presenza di particolari stati di ipersensibilità nella popolazione legati, ad esempio, all’età o alla presenza di speci!che condizioni !siologiche o patologiche. In alcuni casi può essere !ssato a scopo precauzionale, anche in assenza di dati tossicologici, basandosi sulle stime dei dati di introduzione estremi di una popolazione apparentemente sana. In nessun caso l’UL deve essere considerato equivalente a un valore di assunzione raccomandato (quali PRI o AI).

Nella presente versione dei LARN, alla luce della di#coltà di eseguire questo tipo di valutazioni, sono stati applicati - quando presenti - gli UL de!niti a livello europeo dalla commissione SCF-EFSA (2006, 2012).

SDTIn alcuni casi speci!ci, considerazioni di tipo epidemiologico sulla associazione tra malattie cronico-degenerative e introduzione quantitativa e/o qualitativa di alcuni nutrienti (ad es. acidi grassi saturi, grassi trans e zuccheri) suggeriscono la necessità di stabilire indicazioni di riferimento non legate alla copertura del fabbisogno biologico ma rivolte alla prevenzione. In questo caso si è ritenuto importante favorire il concetto di risk-management piuttosto che di risk-assessment. Qualora indichino dei valori numerici, gli SDT non si basano su una formale valutazione tossicologica, come nel caso degli UL, ma piuttosto su dati di esposizione nella popola zione (95° percentile) o sul parere di esperti derivato dall’interpre ta zione di evidenze riportate in letteratura. Se sono raccomandazioni qualitative, gli SDT rappresentano indicazioni sulla natura o la frequenza di consumo di speci!ci alimenti volte a ridurre il rischio di malattia.

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Come sono stati ricavati per estrapolazione i valori di riferimento per l’età evolutiva?

I dati sperimentali riguardanti i fabbisogni sono spesso disponibili solo per determinati gruppi d’età (in genere per gli adulti). De!nire i valori di riferimento per altri gruppi d’interesse richiede di conseguenza un’estrapolazione dei dati, che il più delle volte tiene conto di età e peso. Nella revisione 2012 dei LARN essa è stata e"ettuata secondo i criteri proposti da IoM (2000b) ed EFSA (2010). Per l’estrapolazione degli AI al secondo semestre di vita si è fatto in genere riferimento ai primi sei mesi (0-0,49 anni) dopo la nascita, cioè al periodo di allattamento esclusivo al seno). La formula utilizzata è stata la seguente: AI 0,5 - 0,99anni= AI 0 - 0,49 anni× F

dove AI0 - 0,49 anni

corrisponde agli apporti complessivi del nutriente con il latte materno nei primi sei mesi (allattamento esclusivo) e F = (Peso 0,5 - 0,99 anni /Peso 0 - 0,49 anni)0,75. Per l’estrapolazione dell’AR in età evolutiva (1-18 anni) a partire dal dato per l’adulto si è utilizzata la formula:ARetà evolutiva = ARadulto × F

dove F = (pesoetà evolutiva/pesoadulto)0,75× (1 + fattore di crescita)

Il fattore di crescita era pari a 0,3 dai 7 mesi ai 3 anni d’età e a 0,15 dai 4 ai 14 anni d’età (per entrambi i sessi). Dai 15 ai 17 anni il fattore di crescita utilizzato era pari a 0,15 per i sesso maschile e a zero per le femmine.

Come possono essere utilizzati i LARN in nutrizione umana e in dietetica?

I LARN possono essere utilizzati con diversi obiettivi di ricerca e piani!cazione nutrizionale a li vel lo sia individuale sia di gruppo o comunità. O"rono inoltre una necessaria base di conoscenze nella de! ni zione di politiche sanitarie e commerciali, ad esempio nella messa a punto di linee guida, nell’eti chet tatura nutrizionale o nello sviluppo di nuovi alimenti e integratori alimentari. Di seguito si forniscono alcune informazioni, riassunte in tabella 3, circa il loro uso per la valutazione dell’ade guatezza della dieta e per la formulazione di schemi dietetici per le comunità o i singoli individui.

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Nella sorveglianza nutrizionale di gruppi di individui (ad es. per stimare la probabilità di assunzione inadeguata di nutrienti in una speci!ca popolazione) può essere utilizzato come riferimento l’AR, applicando l’approccio probabilistico o il metodo del cut-point (vedi Carriquiry, 1999) a patto che gli apporti del nutriente presentino una distribuzione normale e che gli apporti siano indipendenti dai fabbisogni. In tal caso, secondo il metodo del cut-point, la percentuale di individui con apporti <AR corrisponde a quella a rischio di carenza. L’uso del PRI in questi casi è inadatto giacché porterebbe a una notevolissima sovrastima del rischio d’inadeguatezza. Per i macronutrienti l’RI è utilizzabile per determinare la proporzione del gruppo che quindi può essere considerata a rischio di inadeguatezza poiché ricade al di sotto (o al di sopra) dei limiti minimo e massimo di riferimento.

L’utilità dei LARN nella determinazione dell’adeguatezza della dieta nel singolo individuo è limitata prima di tutto dall’inaccuratezza insita nelle inchieste alimentari. In questo caso la presenza di carenze nutrizionali deve essere valutata con indicatori biologici e/o funzionali dello stato di nutrizione. D’altra parte apporti del micronutriente pari o supe riori al PRI o all’AI suggeriscono comunque un rischio di carenza trascurabile.

L’UL va inteso come valutazione del rischio di eventi avversi legati a un’eccessiva introduzione del nutriente, e come tale non rappresenta un obiettivo nutrizionale. Il rischio di eventi avversi è direttamente legato a quanto gli apporti superano l’UL, in funzione del singolo nutriente, dello stato !siologico e della sensibilità individuale. Il grado di incertezza in questo campo è alto e pertanto l’UL costituisce un limite prudenziale che non va in nessun caso superato nella piani!cazione dietetica.

Nella dietetica per comunità e gruppi di individui, i valori di AR, PRI e AI rappresentano strumenti da utilizzare con giudizio. L’obiettivo !nale è quello di minimizzare la percentuale di individui della popolazione con un’introduzione di nutrienti inferiore al proprio fabbisogno (e in particolare <AR). Un ragionevole punto di partenza è considerare i PRI come il livello d’assunzione del nutriente che va garantito, anche se nel caso di alcuni nutrienti si possono scegliere livelli più alti del PRI. Quando non è disponibile un PRI, il rischio d’inadeguatezza è ridotto al minimo da un’introduzione programmata che prevede l’AI come mediana degli apporti nella comunità. In!ne, l’apporto energetico è stimato sulla base dell’età, del sesso, del peso e del livello di attività !sica che in media possono essere attribuiti alla comunità o al gruppo di individui d’interesse.

Nel caso di singoli individui l’elaborazione di una dieta adeguata richiede che il contenuto in micronutrienti e proteine raggiunga i rispettivi PRI o AI, ponendo massima cura a non superare l’UL. Per i macronutrienti i valori estremi dell’RI non devono essere utilizzati nella prescrizione dietetica individuale, poiché in tal caso si ha una maggiore di#coltà a coprire i fabbisogni degli altri nutrienti. Di conseguenza, scegliere un valore vicino al punto

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mediano dell’RI rappresenta un buon obiettivo di partenza. Vanno inoltre tenute in debita considerazione le indicazioni quantitative e qualitative espresse dagli SDT al !ne di rendere la dieta adeguata in termini di prevenzione del rischio di malattie cronico-degenerative. In!ne, la stima dell’apporto energetico dipende da età, sesso, peso e livello di attività !sica dell’individuo, restando comunque soltanto orientativa. La sua accuratezza migliora se è possibile e"ettuare la misura del metabolismo basale.

Tab. 3 - Utilizzo dei valori LARN in nutrizione umana e in dietetica

Uso dei LARN nella valutazione dello stato di nutrizione e per la sorveglianza nutrizionale

A livello individuale In gruppi di popolazione

AR Usare (con informazioni sulla variabilità riguardo a fabbisogno e introduzione) per esaminare la probabilità che l’introduzione usuale sia inadeguata.

La proporzione del gruppo con introduzione usuale inferiore all’AR è una stima della prevalenza di inadeguatezza.

PRI Un’introduzione abituale pari o superiore al PRI si associa a una bassa probabilità di inadeguatezza.

Da non usare per stimare l’inadeguatezza degli apporti.

AI Un’introduzione abituale pari o superiore all’AI si può assumere come adeguata. Nessuna considerazione può essere fatta se l’introduzione è inferiore all’AI.

Un’introduzione mediana pari o superiore all’AI implica una bassa prevalenza di inadeguatezza. Nessuna considerazione può essere fatta se l’introduzione mediana è inferiore all’AI.*

UL Un’introduzione abituale al di sopra dell’UL aumenta il rischio di effetti avversi.

La proporzione del gruppo con introduzione abituale al di sopra dell’UL può considerarsi a rischio di effetti avversi da apporti eccessivi.

Uso dei LARN in dieteticaA livello individuale In gruppi di popolazione

AR Non utilizzare l’AR come obiettivo di introduzione. Questo livello si associa ad una probabilità di inadeguatezza di circa il 50%.

Ridurre al minimo la proporzione di popolazione con apporti al di sotto dell’AR. In questo caso l’apporto medio risulterà probabilmente superiore al PRI.

PRI Mirare a questo livello di introduzione per minimizzare la probabilità di inadeguatezza.

Un ragionevole punto di partenza è considerare i PRI come il livello d’assunzione del nutriente che va garantito, anche se nel caso di alcuni nutrienti si possono scegliere livelli più alti del PRI.

AI Garantire questo livello di introduzione per minimizzare la probabilità di inadeguatezza.

Piani!care un’introduzione mediana pari all’AI per ridurre al minimo il rischio d’inadeguatezza.*

UL Mirare a un apporto abituale al di sotto dell’UL per evitare rischi di effetti avversi.

Piani!care per minimizzare la proporzione del gruppo con introduzione al di sopra dell’UL per minimizzare il rischio di effetti avversi.

*L’AI presenta un minore livello di af!dabilità e va usato con prudenza se non è stato stabilito sulla mediana dell’introdu zione di un gruppo di popolazione sana ma nella popolazione generale.

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Bibliogra!a

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REVISIONE LARN 2012

TABELLE DI SINTESI

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LARN 2012 - ENERGIA: FABBISOGNI ESEMPLIFICATIVI IN ETÀ EVOLUTIVA

Età(anni)

Peso(kg)

MB(kcal/die)

Fabbisogno energetico (kcal/die) per LAF

25° pct mediana 75° pct

Maschi2 14,0 800 1085 1120 1150

3 16,3 875 1250 1382 1486

4 18,5 925 1322 1460 1571

5 20,8 980 1397 1543 1660

6 23,3 1030 1478 1633 1757

7 26,2 1100 1572 1737 1869

8 29,5 1170 1679 1855 1996

9 33,2 1260 1799 1988 2139

10 37,2 1320 2211 2303 2448

11 41,7 1400 2345 2442 2596

12 46,9 1490 2499 2603 2767

13 52,7 1590 2672 2783 2958

14 58,7 1700 2850 2969 3155

15 63,5 1780 2993 3117 3313

16 66,6 1840 3085 3213 3415

17 68,2 1860 3132 3263 3468

Femmine

2 13,4 750 1010 1040 1070

3 15,7 810 1218 1346 1448

4 18,0 850 1290 1426 1534

5 20,5 900 1290 1426 1534

6 23,3 960 1372 1516 1631

7 26,4 1020 1462 1615 1738

8 29,6 1090 1555 1718 1848

9 33,2 1140 1910 1990 2115

10 37,5 1200 2007 2090 2222

11 42,7 1260 2124 2212 2351

12 48,4 1340 2252 2346 2493

13 52,5 1400 2344 2442 2595

14 54,6 1420 2391 2491 2647

15 55,4 1430 2409 2510 2667

16 55,7 1440 2416 2517 2675

17 55,8 1440 2418 2519 2677

NOTEMB=metabolismo basale; LAF=livello di attività !sica; pct=percentile.Per età si intende età anagra!ca; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Il peso corporeo è esempli!cativo e corrisponde ai valori mediani per età secondo Cacciari et al. (2006). I fabbisogni energetici sono stimati come MB×LAF. Il MB è stato stimato con l’equazione di Scho!eld et al. (1985). I LAF (25° pct, mediana e 75° pct, secondo il documento SACN, 2011) sono pari a 1,35-1,39-1,43 a <3 anni d’età, a 1,42-1,57-1,69 fra 3 e 9 anni, e a 1,66-1,73-1,85 a >10 anni). I fabbisogni sono stati aumentati dell’1% tenendo conto dell’energia depositata nei tessuti neoformati durante la crescita.

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LARN 2012 - ENERGIA FABBISOGNI ESEMPLIFICATIVI PER L’ADULTO: MASCHI

Altezza(m)

Peso(kg)

MBkcal/die

Fabbisogni energetici (kcal/die) per LAF

1,45 1,60 1,75 2,10

18-29 anni

1,50 49,5 1440 2085 2300 2515 3020

1,60 56,3 1540 2235 2465 2695 3235

1,70 63,6 1650 2390 2640 2885 3465

1,80 71,3 1770 2560 2825 3090 3710

1,90 79,4 1890 2740 3020 3305 3965

30-59 anni

1,50 49,5 1440 2090 2305 2520 3025

1,60 56,3 1520 2205 2430 2660 3190

1,70 63,6 1605 2325 2564 2805 3365

1,80 71,3 1690 2450 2705 2960 3550

1,90 79,4 1785 2585 2855 3120 3745

"60 anni

1,50 49,5 1165 1695 1870 2045 2450

1,60 56,3 1245 1810 1995 2185 2620

1,70 63,6 1330 1930 2130 2330 2800

1,80 71,3 1425 2065 2275 2490 2985

1,90 79,4 1520 2200 2430 2655 3185

NOTEMB=metabolismo basale; LAF=livello d’attività !sica.Per età si intende età anagra!ca; ad esempio, 18-29 anni=il periodo fra il compimento del diciottesimo e del trentesimo anno di vita.Le combinazioni di peso e altezza corrispondono tutte a un IMC di 22,5 kg/m².Per motivi di omogeneità sono state presi in considerazione i medesimi valori di MB e LAF per tutti i gruppi d’età.Le stime del MB e dei fabbisogni energetici sono arrotondate a 5 kcal/die.I fabbisogni energetici sono calcolati come MB×LAF. Il MB è stato stimato con l’equazio ne di Scho!eld et al. (1985). l LAF comprendono un intervallo compreso fra un pro!lo sedentario ipocinetico e un pro!lo a marcato impegno motorio.

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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LARN 2012 - ENERGIAVALORI ESEMPLIFICATIVI PER I FABBISOGNI DELL’ADULTO: FEMMINE

Altezza(m)

Peso(kg)

MBkcal/die

Fabbisogni energetici (kcal/die) per LAF

1,45 1,60 1,75 2,10

18-29 anni

1,50 49,5 1220 1770 1950 2135 2560

1,60 56,3 1320 1915 2115 2310 2775

1,70 63,6 1430 2070 2285 2500 3000

1,80 71,3 1545 2235 2470 2700 3240

1,90 79,4 1665 2410 2660 2910 3495

30-59 anni

1,50 49,5 1250 1810 2000 2185 2620

1,60 56,3 1305 1890 2085 2280 2735

1,70 63,6 1360 1975 2180 2385 2860

1,80 71,3 1425 2065 2280 2495 2990

1,90 79,4 1490 2160 2385 2610 3130

" 60 anni

1,50 49,5 1110 1605 1770 1940 2325

1,60 56,3 1170 1695 1870 2050 2455

1,70 63,6 1235 1790 1980 2165 2595

1,80 71,3 1305 1895 2090 2285 2740

1,90 79,4 1380 2000 2210 2415 2900

NOTEMB = metabolismo basale; LAF = livello d’attività !sica.Per età si intende età anagra!ca; ad esempio, 18-29 anni=il periodo fra il compimento del diciottesimo e del trentesimo anno di vita.Le combinazioni di peso e altezza corrispondono tutte a un IMC di 22,5 kg/m².Per motivi di omogeneità sono state presi in considerazione i medesimi valori di MB e LAF per tutti i gruppi d’età.Le stime del MB e dei fabbisogni energetici sono arrotondate a 5 kcal/die.I fabbisogni energetici sono calcolati come MB×LAF. Il MB è stato stimato con l’equazio ne di Scho!eld et al. (1985). l LAF comprendono un intervallo compreso fra un pro!lo sedentario ipocinetico e un pro!lo a marcato impegno motorio.Per la gravidanza si indica un fabbisogno aggiuntivo di 350 kcal/die per il secondo semestre e di 460 kcal/die per il terzo trimestre.Per l’allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita del bambino si indica un fabbisogno aggiuntivo pari a 330 kcal/die.

28

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN

e contiene dati m

essi a disposizione per comm

enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LARN 2012 - PROTEINEAPPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA:

FABBISOGNO MEDIO (AR) E ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (PRI)Età Peso AR PRI

(anni) (kg) (g/kg#die) (g/die) (g/kg#die) (g/die)

LATTANTI 0,5-0,99 8,6 1,11 9 1,32 11

BAMBINI E ADOLESCENTI

1-3 13,7 0,82 11 1,00 14

4-6 20,6 0,76 16 0,94 19

7-10 31,4 0,81 25 0,99 31

Maschi 11-14 49,7 0,79 39 0,97 48

15-17 66,6 0,79 50 0,93 62

Femmine 11-14 50,7 0,77 39 0,95 48

15-17 55,7 0,72 40 0,90 50ADULTIMaschi 18-29 70 0,71 50 0,90 63

30-59 70 0,71 50 0,90 63

60-74 70 0,71 50 0,90 63

"75 70 0,71 50 0,90 63

Femmine 18-29 60 0,71 43 0,90 54

30-59 60 0,71 43 0,90 54

60-74 60 0,71 43 0,90 54

"75 60 0,71 43 0,90 54

GRAVIDANZA I trimestre +0,5 +1

II trimestre +7 +9

III trimestre +23 +29

ALLATTAMENTO I semestre +15 +19

II semestre +10 +13

29

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN

e contiene dati m

essi a disposizione per comm

enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

NOTEGli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo signi!cativo di tempo. Per età si intende età anagra!ca; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita.Il peso corporeo indicato è puramente esempli!cativo e non rappresenta un valore di riferimento.Per stimare il fabbisogno di proteine si applica per tutte le fasce d’età, un incremento dell’8% rispetto ai dati di letteratura relativi a diete con proteine a elevata digeribilità e punteggio aminoacidico >100.Per le donne in gravidanza, il fabbisogno è calcolato considerando un aumento ponderale complessivo di 12 kg. Per le donne in allattamento, si considera una produzione di latte pari a 0,78 L/die per il I semestre e a 0,56 L/die successivamente. Per l’età evolutiva, la gravidanza e l’allattamento, il PRI si calcola aumentando l’AR il doppio della deviazione standard; nell’età adulta, il PRI si calcola sulla base dei dati sperimentali di Rand et al. (2003). L’evidenza scienti!ca non consente di de!nire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL) per nessuno dei gruppi di interesse.

30

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN

e contiene dati m

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enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LARN 2012 - LIPIDIAPPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA:

SDT = Obiettivo nutrizionali per la prevenzione; AI = Livello di assunziona adeguata;RI = Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti

SDT AI RI

LATTANTI Lipidi totali 40% En

Acidi grassi saturi <10% En

PUFA totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En

PUFA n-6 4-8 % En

PUFA n-3 DHA 100 mg 0,5-2,0 % En

Acidi grassi trans Il meno possibile

BAMBINI E ADOLESCENTI Lipidi totali 1-3 anni: 35-40% En"4 anni: 20-35 % En1

Acidi grassi saturi <10% En

PUFA totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En

PUFA n-6 4-8 % En

PUFA n-3 1-3 anni: DHA 100 mg 0,5-2,0 % En

Acidi grassi trans Il meno possibile

ADULTI E ANZIANI Lipidi totali 20-35% En1

Acidi grassi saturi <10% En

PUFA totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En

PUFA n-6 4-8 % En

PUFA n-3 0,5-2,0 % En

Acidi grassi trans Il meno possibile

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO Lipidi Totali 20-35 % En1

Acidi grassi saturi <10% En

PUFA totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En

PUFA n-6 4-8 % En

PUFA n-3 0,5-2,0 % En

DHA 100-200 mg

Acidi grassi trans Il meno possibile

31

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN

e contiene dati m

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enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

NOTEGli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo signi!cativo di tempo. En = energia totale della dieta.PUFA = acidi grassi polinsaturi.PUFA n-3 = acidi grassi polinsaturi della serie n-3.PUFA n-6 = acidi grassi polinsaturi della serie n-6.LC-PUFA = acidi grassi polinsaturi a lunga catena.DHA = acido docosaesaenoico.(1) I valori più elevati dell’intervallo (RI) sono da considerare in caso di diete a basso apporto di carboidrati. Negli altri casi l’assun zione di lipidi totali deve essere ≤ 30% En.La quantità di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) da assumere con la dieta viene calcolata per di"erenza, considerando l’SDT per gli acidi grassi saturi e l’RI per i PUFA.L’evidenza scienti!ca non consente di de!nire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL) per nessuno dei gruppi di interesse.

32

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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LARN 2012 - CARBOIDRATI E FIBRA ALIMENTAREAPPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA:

OBIETTIVI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE (SDT); ASSUNZIONE ADEGUATA (AI); INTERVALLO DI RIFERIMENTO PER L’ASSUNZIONE DI MACRONUTRIENTI (RI)

SDT AI RI

Carboidrati

Totali

Prediligere fonti alimentari amidacee a basso indice glicemico

(IG), in particolare quando gli apporti di carboidrati disponibili si

avvicinano al limite superiore dell’RI. Tuttavia, limitare gli alimenti

in cui la riduzione del IG è ottenuta aumentando il contenuto in

fruttosio o in lipidi.

45-60% En1

Zuccheri

semplici2Limitare il consumo di zuccheri semplici a <15% En. Un apporto

totale >25% En (95° percentile di introduzione nella dieta

italiana) è da considerare potenzialmente legato a eventi avversi

sulla salute.

Limitare l’uso del fruttosio come dolci!cante. Limitare l’uso di

alimenti e bevande formulati con fruttosio e sciroppi di mais ad

alto contenuto di fruttosio.

Fibra

Alimentare

Preferire alimenti naturalmente ricchi in !bra alimentare quali cereali

integrali, legumi frutta e verdura. Negli adulti, consumare almeno

25 g/die di !bra alimentare anche in caso di apporti energetici

<2000 kcal/die.

Età evolutiva ("1 anno):

8,4 g/1000 kcal

(2 g/MJ)

Adulti:

12,6-16,7 g/1000 kcal

(3-4 g/MJ)

33

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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34

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LARN 2012 - VITAMINEAPPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA:

ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (PRI, IN GRASSETTO); ASSUNZIONE ADEGUATA (AI, IN CORSIVO)

Età(anni)

Vit. C(mg)

Tiamina(mg)

Ribo"avina(mg)

Niacina(mg NE)

Ac. pantot.(mg)

Vit. B6(mg)

Biotina(µg)

Folati(µg)

Vit.B12(µg)

Vit. A(µg RE)

Vit. D(µg)

Vit. E(mg #-TE)

Vit. K(µg)

LATTANTI 0,5-0,99 35 0,3 0,4 4 2,0 0,3 7 90 0,6 450 10 4 10

BAMBINIE ADOLESCENTI

1-3 40 0,5 0,6 7 2,0 0,5 10 150 0,9 400 15 5 60

4-6 50 0,6 0,7 8 2,5 0,6 15 190 1,2 450 15 6 70

7-10 65 0,8 1,0 11 3,5 0,9 20 260 1,6 500 15 8 95

Maschi 11-14 95 1,1 1,4 16 4,5 1,2 25 340 2,1 600 15 12 125

15-17 105 1,2 1,6 18 5,0 1,3 30 400 2,4 700 15 12 140

Femmine 11-14 75 1,0 1,2 16 4,5 1,2 25 340 2,1 600 15 11 125

15-17 85 1,1 1,3 18 5,0 1,3 30 400 2,4 600 15 11 140

ADULTI

Maschi 18-29 105 1,2 1,6 18 5,0 1,3 30 400 2,4 700 15 13 140

30-59 105 1,2 1,6 18 5,0 1,3 30 400 2,4 700 15 13 140

60-74 105 1,2 1,6 18 5,0 1,7 30 400 2,4 700 15 13 170

"75 105 1,2 1,6 18 5,0 1,7 30 400 2,4 700 20 13 170

Femmine 18-29 85 1,1 1,3 18 5,0 1,3 30 400 2,4 600 15 12 140

30-59 85 1,1 1,3 18 5,0 1,3 30 400 2,4 600 15 12 140

60-74 85 1,1 1,3 18 5,0 1,5 30 400 2,4 600 15 12 170

"75 85 1,1 1,3 18 5,0 1,5 30 400 2,4 600 20 12 170

GRAVIDANZA 100 1,4 1,7 22 6,0 1,9 35 600 2,6 700 15 12 140

ALLATTAMENTO 130 1,4 1,8 22 7,0 2,0 35 500 2,8 1000 15 15 140

35

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

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36

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN

e contiene dati m

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enti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LARN 2012 - VITAMINEAPPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA:

FABBISOGNO MEDIO (AR)

Età(anni)

Vit. C(mg)

Tiamina(mg)

Ribo$avina(mg)

Niacina(mg NE)

Vit. B6(mg)

Folati(µg)

Vit.B12(µg)

Vit. A(µg RE)

Vit. D(µg)

BAMBINI E ADOLESCENTI

1-3 28 0,4 0,5 5 0,4 130 0,8 180 10

4-6 33 0,5 0,6 6 0,5 160 1,0 220 10

7-10 45 0,6 0,8 8 0,7 210 1,3 300 10

Maschi 11-14 67 0,9 1,2 12 1,0 280 1,8 450 10

15-17 75 1,0 1,3 14 1,1 320 2,0 550 10

Femmine 11-14 53 0,8 1,0 12 1,0 280 1,8 400 10

15-17 60 0,9 1,1 14 1,1 320 2,0 400 10

ADULTI

Maschi 18-29 75 1,0 1,3 14 1,1 320 2,0 500 10

30-59 75 1,0 1,3 14 1,1 320 2,0 500 10

60-74 75 1,0 1,3 14 1,4 320 2,0 500 10

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Femmine 18-29 60 0,9 1,1 14 1,1 320 2,0 400 10

30-59 60 0,9 1,1 14 1,1 320 2,0 400 10

60-74 60 0,9 1,1 14 1,3 320 2,0 400 10

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GRAVIDANZA 70 1,2 1,4 17 1,6 520 2,2 500 10

ALLATTAMENTO 90 1,2 1,5 17 1,7 450 2,4 800 10

37

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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38

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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bas

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rnali

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39

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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40

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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N 2

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150

453

41

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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42

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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5938

43

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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44

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LAR

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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46

SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

LARN 2012 - STANDARD QUANTITATIVI DELLE PORZIONI

GRUPPO DI ALIMENTI ALIMENTI PorzioniStandard

LATTE E DERIVATI latte 125 mL

yogurt 125 g

formaggio fresco 100 g

formaggio stagionato 50 g

CARNE, PESCE, UOVA carne “rossa” fresca/surgelata (bovina, ovina, suina, equina) 100 g

carne “bianca” fresca/surgelata (pollo, tacchino, ecc.) 100 g

carne conservata (salumi, affettati) 50 g

pesce, molluschi, crostacei freschi/surgelati 150 g

pesce, molluschi, crostacei conservati 50 g

uova 50 g

LEGUMI legumi, freschi o in scatola 150 g

legumi, secchi 50 g

CEREALI E DERIVATI, TUBERI

pane 50 g

sostituti del pane: fette biscottate, cracker, grissini, friselle, tarallini 30 g

pasta, riso, mais, farro, orzo, ecc. 80 g

prodotti da forno dolci: brioche, croissant, cornetto, biscotti 30-50 g

cereali per la prima colazione 30 g

patate 200 g

VERDURE E ORTAGGI insalate a foglia 80 g

verdure e ortaggi, crudi o cotti 200 g

FRUTTA frutta fresca 150 g

frutta secca in guscio 30 g

frutta secca zuccherina 30 g

GRASSI DA CONDIMENTO olio extravergine di oliva, olio di semi 10 mL

burro 10 g

BEVANDE ANALCOLICHE spremute, succhi di frutta, tè freddo, altre bevande non alcoliche 200 mL330 mL

tè caldo 250 mL

caffè 30-50 mL

BEVANDE ALCOLICHE vino 125 mL

birra 330 mL

vermouth/porto/aperitivi 75 mL

superalcolici 40 mL

DOLCIUMI zucchero 5 g

miele, marmellata 20 g

torte, dolci al cucchiaio, gelati 100 g

snack, barrette, cioccolato 30 g

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SINTESI LARN - BOLOGNA 2012

Il presente documento è la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).

NOTELe porzioni si riferiscono all’alimento crudo, al netto degli scarti o, in alcuni casi, pronto per il consumo (ad es. latte e derivati, pane, alcuni dolciumi ecc.).Per i prodotti della pesca conservati si fa riferimento al peso sgocciolato.Nel gruppo legumi fanno parte i derivati della soia (es. tofu e tempeh) e la porzione è 100 g.Per la pizza, la porzione standard è la pizza margherita al piatto, 350 g.Per la pasta, la porzione di pasta fresca (per es. tagliatelle all’uovo) è di 100 g, quella di pasta ripiena (per es. ravioli, tortellini) è 125 g, quella di lasagna è 250 g, quella di gnocchi di patate è 150 g.Per le minestre in brodo, cous-cous, semolino si considera in genere ½ porzione.Per i prodotti da forno: brioche, cornetti, croissant il peso è 70 g se con crema/marmellata. Le merendine confezionate pesano circa 40 g.