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1 L’Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli Enti Locali Dott. Luciano Fazzi 1 Riferimenti normativi Art.2, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n.196 “Legge di t bilità fi bbli ”; (l dl i i di contabilità e finanza pubblica; (legge delega per armonizzazione dei bilanci delle amministrazioni pubbliche) Art. 2 comma 1. Per consentire il perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 1 (concorso obiettivi finanza pubblica), il Governo e' delegato ad adottare, entro ((il 31 maggio 2011)), uno o piu' decreti legislativi per l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche, ad esclusione delle regioni e degli enti locali, e dei relativi termini di presentazione e approvazione, in funzione delle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione della finanza pubblica. I sistemi e gli schemi di cui al primo periodo sono raccordabili con quelli adottati in ambito al primo periodo sono raccordabili con quelli adottati in ambito europeo ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi. D.Lgs. 91 armonizzazione altre amministrazioni pubbliche 2

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L’Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio

degli Enti Locali

Dott. Luciano Fazzi 1

Riferimenti normativi

• Art.2, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n.196 “Legge dit bilità fi bbli ”; (l d l i i d icontabilità e finanza pubblica”; (legge delega per armonizzazione dei

bilanci delle amministrazioni pubbliche)•Art. 2 comma 1. Per consentire il perseguimento degli obiettivi dicui all'articolo 1 (concorso obiettivi finanza pubblica), il Governo e'delegato ad adottare, entro ((il 31 maggio 2011)), uno o piu' decretilegislativi per l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi dibilancio delle amministrazioni pubbliche, ad esclusione delle regioni edegli enti locali, e dei relativi termini di presentazione eapprovazione, in funzione delle esigenze di programmazione, gestionee rendicontazione della finanza pubblica. I sistemi e gli schemi di cuial primo periodo sono raccordabili con quelli adottati in ambitoal primo periodo sono raccordabili con quelli adottati in ambitoeuropeo ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi.

D.Lgs. 91 armonizzazione altre amministrazionipubbliche

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Riferimenti normativi• Art.2, comma 1 e 2, lettera h), della legge 5 maggio 2009,

n.42 “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, ingattuazione dell’art.119 della Costituzione”; (delega perarmonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilanciodelle regioni e degli enti locali)

Art. 2. (Oggetto e finalita') 1. Il Governo e' delegato adadottare, entro ((trenta mesi)) dalla data di entrata in vigoredella presente legge, uno o piu' decreti legislativi aventi adoggetto l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, al fine diassicurare, attraverso la definizione dei principi fondamentali delassicurare, attraverso la definizione dei principi fondamentali delcoordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario e ladefinizione della perequazione, l'autonomia finanziaria di comuni,province, citta' metropolitane e regioni nonche' al fine diarmonizzare i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dei medesimienti e i relativi termini di presentazione e approvazione, infunzione delle esigenze di programmazione, gestione erendicontazione della finanza pubblica. 3

L’armonizzazione contabile

• Per armonizzazione contabile si intende il• Per armonizzazione contabile si intende ilprocesso di riforma degli ordinamenticontabili pubblici diretto a rendere i bilancidelle amministrazioni pubblicheOMOGENEI, CONFRONTABILI eAGGREGABILI

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L’armonizzazione contabile riguarda tutte le pubbliche amministrazioni

1. Lo Stato (Legge 196/06 – Titolo VI) (non fa sperimentazione);

2. Gli Enti Territoriali (Legge 42/09, D.Lgs.118/11, Dpcm28/12/2011;

3. La Sanità (D.Lgs.118/11 – Titolo II);

4. Le Università (Legge 240/2010);

5. Le altre pubbliche amministrazioni (ad es. autorità portuali) (Legge196/09 art.2, D.Lgs.91/11, D.M. 1 ottobre 2013) (doveva partire lasperimentazione ma è stata rinviata …..)

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Armonizzazione sistemiContabili

n. 118/2011

Federalismo demanialen. 85/2010

Il percorso federalista

LEGGE DELEGAn. 42/2009

Fabbisogni standard

Roma capitalen. 156/2010n. 61/2012

P i

Sanzioni e premin. 149/2011

Fabbisogni standardn. 216/2010

Federalismo regionalen. 68/2011

Federalismo comunalen. 23/2011

Perequazioneinfrastrutturalen. 88/2011

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Principali novità

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Principali novità• Le finalità dell’armonizzazione:

Schemi di Tipologia PrincipiSchemi di bilancio

Tipologiacontabilità

Principi contabili

Armonizzazione deibilanci

Confronto dati Efficace controllo Rispetto degli obblighi Miglioramento trasparenzaConfronto dati per l’attuazione del

federalismo

Impatto su rapporti tra amministrazioni pubbliche

Efficace controlloe coordinamento della

finanza pubblica

Rispetto degli obblighicomunitari imposti

dal Patto di Stabilità e Crescita

Miglioramento trasparenzae rendicontabilità dei dati nei confronti dei cittadini

Impatto su rapporti tra stato e regioni

Impatto tra stato e unione europea

Impatto tra amministrazioni pubbliche e cittadini

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SPERIMENTAZIONE

L’art. 36 del decreto 118 del 2011, come modificato dall’articolo 9, comma 1, del DL 102 del 31 agosto 2013, prevede una sperimentazione triennale, per le regioni, gli enti locali e i loro enti ed organismi, a decorrere dal 2012, delle disposizioni concernenti l’armonizzazione contabile per:

• analizzare gli effetti dell’introduzione del nuovo principio di competenza finanziaria.

• verificare l’effettiva rispondenza del nuovo sistema contabile alle esigenze conoscitive della finanza pubblica;

• individuare eventuali criticità;

• consentire le modifiche intese a realizzare una più efficace disciplina della materia;

L’articolo 9 del decreto legge n. 102/2013, nel rinviare al 2015 l’applicazione delle disposizioni del titolo primo del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, ha prolungato di un esercizio la durata della sperimentazione, originariamente prevista per un biennio. Nel corso del terzo esercizio di sperimentazione sono applicate le disposizioni previste per il secondo esercizio di sperimentazione con alcune integrazioni previste dall’articolo 9 del DL n. 102/2013

La sperimentazione prevede un innovativo procedimento “bottom up” di adeguamento delle norme previste nel decreto attraverso:

• la definizione di una disciplina provvisoria, oggetto di sperimentazione, attraverso un DPCM;

• la sperimentazione triennale della nuova disciplina, anche in deroga alle vigenti discipline contabili, da parte delle amministrazioni individuate anche in considerazione della collocazione geografica e della dimensione demografica;

• la definizione della disciplina definitiva, in vigore dal 2015 per tutte le amministrazioni soggette al decreto, attraverso decreti legislativi integrativi e correttivi previsti dall’articolo 2, comma 7, della legge n. 42 del 2009.

I “problemi” della sperimentazione1. Incompatibilità con la legislazione attuale Il D.Lgs. 126/2014

corregge il D.Lgs. 118/11 e apporta sostanziali modifiche al TUEL

2. Necessario “rafforzare” il processo della programmazione (nuovoi i i bil ll i )principio contabile sulla programmazione):

- DUP;- bilancio di previsione finanziario «almeno triennale» art.9DL102/2013;- nuove scadenze per gli strumenti di programmazione;- Piano degli indicatori (per monitorare e gli obiettivi ed i risultati dibilancio);

3. I “problemi stratificati” negli anni non si risolvono con due anni disperimentazione (problema della riscossione, riconciliazione debiticrediti, nella nuova contabilità il residuo passivo diventa il debitocerto, liquido ed esigibile);

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I “problemi” della sperimentazione

5. Gestione della CASSA Anticipazione di tesoreria ed entrate a destinazionepvincolata (artt. 195 e 222 del TUEL);

6. Si rischiano gestioni “EXTRACONTABILI”;

7. Incertezza della normativa statale;

8. Nella terza stesura del principio contabile n. della contabilità finanziaria siprevede l’esercizio provvisorio vista la difficoltà di approvare il bilancio diprevisione entro il 31/12 anno precedente;

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Superamento criticità contabilità attuale

Le modalità attuali di rilevazione di spese, ma soprattutto entrate, ha effettisull’attendibilità e veridicità dei risultati di amministrazione, e mette a rischio la

i i i l i d i i lcontinuità gestionale ……ciò è dovuto principalmente a:

1.Presenza di rilevanti residui attivi soprattutto di «antica» formazione;

2.Aggravamento della situazione finanziaria legata alla possibilità di applicareavanzi di amministrazione «gonfiati» derivanti da gestioni precedenti;

3.Incongruenza legate a risultati di amministrazione positivi e crisi diliquidità!!!!!(anticipazioni di tesoreria o utilizzo entrate a destinazione vincolatasegnalate dalla Corte dei Conti);segnalate dalla Corte dei Conti);

Comma 3-bis art. 187Tuel l’avanzo di amministrazione non può essere utilizzatoquando l’ente si trovi in una situazione prevista dagli artt.195 o 222 del Tuel(plafond 3/12 unico!!!)

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Superamento criticità contabilità attuale

4. Impossibilità di intervenire tempestivamente avviando le necessarie azioni dip prisanamento;

5. Difficoltà nella rilevazione dei debiti certi, liquidi ed esigibili certificazionecrediti previsti dal DL 35/2013 (i nuovi residui sarebbero i «veri» debiti ecrediti delle amministrazioni….);

6. Principi contabili non obbligatori!!;

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I “vantaggi” dell’armonizzazione• Conoscere i crediti ed i debito certi della pubblica

amministrazione;

• Evitare l’accertamento di entrate future incerte e diEvitare l accertamento di entrate future incerte e diimpegni impropri;

• Evitare di far emergere avanzi di amministrazione“gonfiati”;

• Rafforzare ed «anticipare» la programmazione di bilancio;

• Favorire la modulazione del debito secondo le effettiveiesigenze;

• Rendere evidente lo stato di attuazione degli investimenti;

• Avvicinare la competenza finanziaria a quella economica;

• Armonizzare le scadenze dei «bilanci»;14

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STRUTTURA E CONTENUTO DEL D.LGS. 118/2011 come modificato dal D.Lgs. 126/2014

Art. Descrizione1 Oggetto e ambito di applicazione

2 Adozione di sistemi contabili omogenei

3 Principi contabili generali e applicati

3-bis Commissione per l'armonizzazione degli enti territoriali

4 Piano dei conti integrato

5 Definizione della transazione elementare

6 Struttura della codif ica della transazione elementare

7 Modalità di codif icazione delle transazioni elementari

ALLEGATI1 Principi generali o postulati

2 Allegato titolo II (enti sanitari)

3 Allegati titolo II (enti sanitari)

Principi contabili applicati

4/1Principio contabile applicato della programmazione di bilancio

4/2 Principio contabile applicato della contabilità finanziaria

P i i i t bil li t d ll t bilità7 Modalità di codif icazione delle transazioni elementari

8 Adeguamento SIOPE

9 Il sistema di bilancio

10 Bilanci di previsione f inanziari

11 Schemi di bilancio

11-bis Bilancio consolidato

11-ter Enti strumentali

11-quater Società controllate

11-quinques Società partecipate

12 Omogeneità della classif icazione delle spese

13 Definizione del contenuto di misione e programma

14 Criteri per la specif icazione e classificazione delle spese

15 Criteri per la specif icazione e la classif icazione delle entrate

16 Flessibilità degli stanziamenti di bilancio

4/3Principio contabile applicato della contabilità economico patrimoniale

4/4 Principio contabile applicato del bilancio consolidato

5Allegati alla delibera di riaccertamento straordinario dei residui

5/1Fondo pluriennale vincolato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui

5/2Risultato di amministrazione a seguito del riaccertamento straordinario dei residui

6 Piano dei conti integrato

7 Codifica transazione elementare

8Allegati alle variazioni del bilancio di previsione per il tesoriere

9 Schema del bilancio di previsione

10 Schema del rendiconto della gestione16 Flessibilità degli stanziamenti di bilancio

17 Tassonomia per gli enti in contabilità civilistica

18 Termini di approvazione dei bilanci

18-bis Indicatori di bilancio

……. NORME PER REGIONI

74 Adeguamento dell'ordinamento contabile degli enti locali

75 Adeguamento della definizione di indebitamento

76

Adeguamento delle disposizioni in materia di trasparenza dei bilanci

77 Abrogazioni

78 Sperimentazione

79 NORME PER REGIONI

80 Disposizioni f inali ed entrata in vigore

11 Schema di Bilancio consolidato

12Allegati al Documento tecnico di accompagnamento per le regioni e al Piano esecutivo di gestione per gli enti locali

12/1 Previsioni delle entrate per titoli, tipologie e categorie

12/2Previsioni delle spese per Missioni, programmi, titoli e macroaggregati

13 Elenco delle entrate per titoli, tipologie e categorie

14Elenco delle spese per missioni, programmi, titoli e macroaggregati

15 Tassonomia enti non sanitari in contabilità civilistica

16 Tassonomia enti sanitari

17 Conto del tesoriere

Gli «impatti» del D.Lgs.118 sul TUEL

1. Art.74 «adeguamento ordinamento contabile enti locali»;

2. Art.114 adeguamento normativa per aziende speciali ed istituzioni;

3. Art.150, 151, 152 su Principi in materia di ordinamento finanziario e contabile e Principi in materia di contabilità NUOVI PRINCIPI CONTABILI OBBLIGATORI;

4. Art.154 Istituzione Osservatorio sulla finanza e contabilità degli enti locali presso MIN.INT.…esprime pareri indirizzi ed orientamenti;

5. Art.157 sul consolidamento dei conti pubblici;

6 Ab i t 160 i d lli h i di bil i6. Abrogazione art.160 sui modelli e schemi di bilancio;

7. Art.162 modifica degli equilibri di bilancio anche di cassa;

8. Art.163 sull’esercizio provvisorio;

9. Art. 164, 165 e 166 sulle caratteristiche e sulla struttura del bilancio;

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Gli «impatti» del D.Lgs.118 sul TUEL

1. Art.167 Fondo crediti di dubbia esigibilità;

2. Art.168 Servizi per conto terzi e partite di giro;

3. Art.169 PEG;

4. Art.170 DUP;

5. Art.172 Allegati al bilancio di previsione;

6. Art.174 Predisposizione ed approvazione del bilancio e dei suoi allegati;

7. Art.175 Variazioni di bilancio;

8. Art.179 Accertamento;

9. Art. 180 Riscossione;

10. Art.183 Impegno di spesa;

11. Art.185 Ordinazione e pagamento;

12. Art.186/187 Risultato ed Avanzo di amministrazione;

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Gli «impatti» del D.Lgs.118 sul TUEL

1. Art.189 Residui attivi;

2. Art.191 Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese;

3. Art.193 Salvaguardia (modificata anche scadenza);

4. Art.195 Utilizzo entrate a destinazione vincolata ;

5. Art.199 Fonti di finanziamento;

6. Art.200/201 Programmazione e finanziamento degli investimenti;

7. Art.203 Attivazione delle fonti di finanziamento derivanti dal ricorso all'indebitamento;

8. Art.204 Regole particolari per l'assunzione di mutui;

9. Art. 205/bis Contrazione di aperture di credito;

10. Art. 206 Delegazione di pagamento;

11. Art.207 Fideiussione;

12. Art.209 Oggetto del servizio di tesoreria;

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Gli «impatti» del D.Lgs.118 sul TUEL

1. Art.215 Procedure per la registrazione delle entrate;

2. Art.216 Condizioni di legittimità' dei pagamenti effettuali dal tesoriere;

3. Art.222 Anticipazione di tesoreria;

4. Art.224 Verifiche straordinarie di cassa;

5. Art.226 Conto del tesoriere;

6. Art.227 Rendiconto della gestione;

7. Art.228 Conto del bilancio;

8. Art.229 Conto economico;

9. Art. 230 Contrazione del Patrimonio /Stato patrimoniale;

10. Art. 231 Relazione sulla gestione;

11. Art.232 Contabilità economico-patrimoniale;

12. Art.233/bis (aggiunto) Bilancio consolidato;

13. Art.239 Funzioni dell’organo di revisione19

Armonizzazione – Tempistiche previste nel D.Lgs. 118/2011 come modificato dal D.Lgs. 126/2014

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Determinazioni importo incassi vincolati all’1 gennaio 2015

Riaccertamento straordinario dei residui

2

0

1

5

Adozione, in parallelo, degli schemi di bilancio e di rendiconto di cui al DPR 194/1996 (autorizzatori) e dei nuovi schemi di bilancio (con funzione conoscitiva)

Applicazione del principio contabile generale della competenza finanziaria Potenziata e della programmazione

Riclassificazione in Missioni e Programmi capitoli del PEG ( capitoli ed articoli)

Applicazione della vecchia normativa per le variazioni di bilancio e per la la gestione dell’esercizio provvisorio

Adozione da parte delle istituzioni del medesimo sistema contabile dei comuni(contabilità finanziaria, schemi di bilancio e principio della competenza finanziariaPotenziato), al fine di consentire, nel 2016, l’elaborazione del rendiconto finanzia-rio 2015 consolidato con le istituzioni.

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Armonizzazione – Tempistiche

Adozione dei nuovi schemi di bilancio e rendiconto ex D.Lgs.118/11 (autorizzatori)

Affiancamento della contabilità economico patrimoniale integrata alla finanziaria

2

0

1

6

Applicazione dei principi applicati della contabilità economico patrimoniale

Adozione piano dei conti integrato

Applicazione dei principi applicati del bilancio consolidato al fine di consentire,nel 2017, l’elaborazione del bilancio consolidato 2016

Tempistiche: bilancio e consuntivo esercizio x (a regime)

Data Adempimento

31.07.x-1 Approvazione in consiglio del DUP (ex r.p.p.).

15.11.x-1 Approvazione bilancio in Giunta per presentazione al consigliog

15.11.x-1 Giunta approva eventuali modifiche al DUP

31.12.x-1 Approvazione in consiglio del bilancio (allegato anche piano degli indicatori o presentato in consiglio entro 30 gg)

10.01.x Approvazione PEG e piano delle Performances (entro 10 gg. approvazione bilancio)

31.07/30.11.x Salvaguardia equilibri ed Assestamento31.07/30.11.x Salvaguardia equilibri ed Assestamento

30.11.x Variazioni di bilancio

30.04.x+1 Approvazione consuntivo (allegato piano dei risultati)

30.09.x+1 Approvazione bilancio consolidato

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Il ciclo della programmazione degli enti localiPrincipio della programmazione 4/1

Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono:

• a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni;le conseguenti deliberazioni;

• b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni;

• c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP. In occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio provvisorio in gestione;

• d) il piano esecutivo di gestione e delle performances approvato dalla Giunta entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio ;

• f) il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto;f) il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto;

• g) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno;

• h) le variazioni di bilancio;

• i) lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dell’ente, da approvarsi entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio di riferimento

Il ciclo della programmazione degli enti localiPrincipio della programmazione 4/1

Il Documento Unico di Programmazione

• Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza deidocumenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti diprogrammazione.

• Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa(SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandatoamministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione (l’orizzontetemporale delle due sezioni può essere differente!!)temporale delle due sezioni può essere differente!!).

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Il principio della programmazione• Sezione strategica declina la spesa per Missioni (funzioni

strategiche dell’ente)

C i iC i iContenuto minimo…..Contenuto minimo…..

• Indicare gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intenderendicontare il proprio operato nel corso del mandato in manierasistematica e trasparente;

• Definizione degli indirizzi strategici ed operativi degli organismistrumentali (ex Istituzioni ex art.114 Tuel) stessa contabilitàdell’ente;

• Analisi strategica delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne,sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzigenerali di natura strategica (obiettivi programmazione sovraordinata,situazione socio economica, parametri economici per individuare evoluzioneflussi finanziari) ;

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Il principio della programmazione• Sezione strategica

Condizioni interneCondizioni interne

• organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenutoconto dei fabbisogni e dei costi standard;

• indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agliimpieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica(comuni sotto 5.000 abitanti):

– gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS;

– i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi;

– i tributi e le tariffe dei servizi pubblici;i tributi e le tariffe dei servizi pubblici;

– la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio;

– l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni;

– la gestione del patrimonio;

– il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale;

– l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato;

– gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa.

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Il principio della programmazione• Sezione strategica

Condizioni interneCondizioni interne

• Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento allastruttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e allasua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa (comuni sotto 5.000

abitanti);

• Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del pattodi stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica;

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Il principio della programmazione• Sezione operativa declina la spesa per Programmi (aggregati

omogenei di attività per perseguire i fini delle missioni)

predisposta in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeSpredisposta in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS,costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenticontabili di previsione dell’ente;

è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimentoall’intero periodo considerato, e per cassa con riferimento al primoesercizio;

t di d tt i icomposta di due sottosezioni;Nella Parte 1 della SeO del DUP sono individuati, per ogni singola missione e coerentemente agliindirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nell'arcopluriennale di riferimento della SeO del DUP

La Parte 2 della SeO comprende la programmazione in materia di lavori pubblici, personale epatrimonio.

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Il principio della programmazione• Sezione operativa Parte 1

• L'analisi delle condizioni operative dell'ente deve essere realizzata conriferimento almeno ai seguenti aspetti:riferimento almeno ai seguenti aspetti:

• Le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili nonché le caratteristichedei servizi dell'ente;

• I bisogni per ciascun programma all’interno delle missioni, con particolareriferimento ai servizi fondamentali;

• Gli orientamenti circa i contenuti degli obiettivi del Patto di Stabilità internoda perseguire ai sensi della normativa in materia e le relative disposizioni per ipropri enti strumentali e società controllate e partecipate;

• Per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari,individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storicodegli stessi ed i relativi vincoli. La valutazione delle risorse finanziarie deveoffrire, a conforto della veridicità della previsione, un trend storico cheevidenzi gli scostamenti rispetto agli «accertamenti», tenuto contodell’effettivo andamento degli esercizi precedenti;

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Il principio della programmazione• Sezione operativa Parte 1

• Gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;

• La valutazione e gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento• La valutazione e gli indirizzi sul ricorso all indebitamento per il finanziamentodegli investimenti, sulla capacità di indebitamento e relativa sostenibilità intermini di equilibri di bilancio e sulla compatibilità con i vincoli di finanzapubblica;

• Per la parte spesa, l’analisi degli impegni pluriennali di spesa già assunti;

• La descrizione e l’analisi della situazione economico – finanziaria degliorganismi aziendali facenti parte del gruppo amministrazione pubblica e deglieffetti della stessa sugli equilibri annuali e pluriennali del bilancio. Sii di h h li bi tti i h i i t d i t it liindicheranno anche gli obiettivi che si intendono raggiungere tramite gliorganismi gestionali esterni, sia in termini di bilancio sia in termini diefficienza, efficacia ed economicità.

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Il principio della programmazione• Sezione operativa Parte 2

• Piano annuale e triennale dei lavori pubblici (difficile conciliare i tempi con lapubblicazione 60 gg del piano):pubblicazione 60 gg del piano):

– le priorità e le azioni da intraprendere come richiesto dalla legge;

– la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e del collaudo;

– La stima dei fabbisogni espressi in termini sia di competenza, sia di cassa, al fine del relativo finanziamento in coerenza con i vincoli di finanza pubblica.

• Fabbisogno di personale;

• Gestione, riordino e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare;

• Nel DUP dovranno essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazionerelativi all’attività istituzionale dell’ente di cui il legislatore prevederà la redazione edapprovazione. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani triennali dirazionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L.98/2011 – L. 111/2011. 31

Il ciclo della programmazione degli enti localiPrincipio della programmazione 4/1

Il Documento Unico di Programmazionea) il DUP è presentato dalla Giunta entro il 31 luglio “per le conseguenti deliberazioni

in una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenta gli indirizzistrategici e operativi del Consiglio;

in una richiesta di integrazioni e modifiche del documento stesso, che costituiscono un atto diindirizzo politico del Consiglio nei confronti della Giunta, ai fini della predisposizione dellasuccessiva nota di aggiornamento;

b) La deliberazione ( obbligatoria ) del Consiglio deve avvenire entro il 14/11;

c) L’Organo di revisione, che deve comunque valutare che il DUP non sia mancante dei contenutibase previsti dal principio 4/1, dovrà esprimere il proprio parere in occasione della presentazioned ll di i d l DUP N l i i i i l i à l’O didella nota di aggiornamento del DUP; Nel caso in cui vengano riscontrate irregolarità l’Organo direvisione si potrà esprimere, motivandolo, parere contrario, parere con riserva dichiararel’impossibilità di esprimere un parere (il primo DUP ha la funzione di comunicare le lineestrategiche ed operative della Giunta);

d) La nota di aggiornamento del DUP è eventuale!!!

e) La nota di aggiornamento è di fatto un nuovo DUP emendato nelle parti da variare.

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Il ciclo della programmazione degli enti localiPrincipio della programmazione 4/1

Il Documento Unico di Programmazionef) Nota di aggiornamento del DUP e schema di bilancio di previsione sono presentati

contestualmente al Consiglio il 15/11 corredati del parere dell’Organo di revisione (NB il Dup nonè un allegato del bilancio di previsione);

g) In caso di rinvio del DUP la specifica disciplina concernente i documenti di programmazioneintegrati deve essere rispettata: « Programma triennale dei lavori pubblici ed elenco annuale deilavori pubblici», «Programmazione triennale fabbisogno del personale», «Piani triennali dirazionalizzazione e riqualificazione della spesa», «Piano delle alienazioni e valorizzazioniimmobiliari»

Si propone un futuro coordinato della disciplina del DUP con quella degli atti di programmazionesopra riportati!!!

Il ciclo della programmazione degli enti localiPrincipio della programmazione 4/1

Il Documento Unico di Programmazioneil documento unico di programmazione che doveva essere

t t t il 31 di b d bb i t tpresentato entro il 31 dicembre scorso e andrebbe aggiornato entroil 28 febbraio. La Conferenza Stato città del 18/02 scorso harinviato al 30 aprile 2016 scadenza approvazione bilancioprevisione (ULTIMA PROROGA)!!! Doveva esprimersi sulcarattere «ordinatorio» delle scadenze, per dar modo adamministratori e revisori di procedere senza sanzioni a patto,ovviamente di approvare il tutto prima del bilancio preventivo diovviamente, di approvare il tutto prima del bilancio preventivo, dicui il Dup è premessa fondamentale, ma questo non è avvenuto!!!

Articoli di stampa specializzata ritengono che termini del Duphanno carattere « ORDINATORIO» per cui la versione definitivapuò arrivare contestualmente al bilancio di previsione!!!

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Principali novità• Nuovi schemi di bilancio: si abbandonano i vecchi schemi di

bilancio definiti col DPR 194/1996, e si prevedono nuovischemi di bilancio;

• Regole contabili uniformi (principi obbl. generali ed applicati);

• Piano dei conti integrato comune;

• Bilancio Consolidato;

• Contabilità Finanziarie e Economico/Patrimoniale a finii i iconoscitivi;

• Indicatori di risultato chiari e misurabili per consentire lacomparazione dei bilanci

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Gestione importo incassi vincolati all’1 gennaio 2015

Principio contabile applicato della contabilità finanziaria (allegato 4/2 dalD.Lgs.118/11) al punto 10 prevede che:

1. Indicazione al tesoriere (art.180, comma 3 del TUEL), tramite ordinativo di. d ca o e a teso e e (a t. 80, co a 3 de U ), t a te o d at vo dincasso, la natura vincolata degli incassi;

I vincoli rilevanti sono quelli derivanti da: LEGGE, TRASFERIMENTI,PRESTITI

Non rilevano le entrate i cui vincoli sono stati imposti dall’ente: CONTRIBUTIDA PRIVATI, ALIENAZIONI, MONETIZZAZIONI, PERMESSI PERCOSTRUIRE, ecc,ecc,)

2. Indicazione al tesoriere (art.185, comma 2 lett. i del TUEL), tramiteordinativo di pagamento, la natura vincolata dei pagamenti;

Per la natura dei vincoli valgono le stesse considerazioni delle entrate….

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Gestione importo incassi vincolati all’1 gennaio 2015

3. Possibilità (art.195 del TUEL) di utilizzare entrate, in termini di cassa, dientrate derivanti dall’assunzione di mutui (diversi CDP) per finanziarespesa corrente limite 5/12 previa delibera di Giunta ;

4 Coordinamento tra disposizioni normativa artt 195 e 222 del TUEL (stesso4. Coordinamento tra disposizioni normativa artt. 195 e 222 del TUEL (stessoplafond)

5. Necessità di reintegrare i vincoli con le prime entrate “libere” (art.195TUEL);

6. Il tesoriere distingue la liquidità dell’ente in “libera” e “vincolata”

(IMPORTANTE NELLA VERIFICA DI CASSA!!!)(IMPORTANTE NELLA VERIFICA DI CASSA!!!)

La specifica destinazione delle risorse costituisce una sorta di «condizione» che è appostaall’utilizzo delle stesse in funzione di garanzia del raggiungimento della finalità pubblicaprogrammata, con finanziamento della spesa da parte di un soggetto terzo, o con modalitàgovernate dalle rigide regole dell’indebitamento. La irreversibilità della destinazione, sottraedefinitivamente all’ente la disponibilità delle risorse, anche sotto il profilo della gestione dicassa (Sezione Autonomie Del.n.31/2015)

Determinazioni importo incassi vincolati all’1 gennaio 2015

Per gli enti che al 1 gennaio non hanno contezza delle proprie entrate vincolate ilprincipio contabile al punto 10.6 prevede una modalità forfetaria (DATO DIPARTENZA) di calcolo della giacenza previa determinazione del responsabilePARTENZA) di calcolo della giacenza previa determinazione del responsabilefinanziario:

RESIDUI TECNICI al 31/12/2014 – RESIDUI ATTIVI PER ENTRATE VINCOLATE (alla stessa data)

A seguito dell’approvazione del Consuntivo 2014, si è determinatol’importo definitivo degli incassi vincolati al 31/12/2014 (incassi senzap g (spesa confluiti in avanzo!!!!!!)

Dopodichè si liberano o svincolano risorse per adeguare la giacenza vincolataall’importo risultante……….

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Determinazioni importo incassi vincolati all’1 gennaio 2015

ESEMPIO 1)

Residui passivi finanziati con entrate a destinazione vincolata da pagare € 1.000

Residui attivi di entrate a destinazione vincolata da riscuotere € 200

Cassa vincolata al 01/01/2015 € 800

Se le disponibilità di cassa dell’ente in quel momento sono:

< ad € 800 l’ente STA UTILIZZANDO entrate a destinazione vincolata da< ad € 800 l ente STA UTILIZZANDO entrate a destinazione vincolata dareintegrare

> ad € 800 l’ente NON STA UTILIZZANDO entrate a destinazione vincolata

Determinazioni importo incassi vincolati all’ 1 gennaio 2015

ESEMPIO 2)

Residui passivi finanziati con entrate a destinazione vincolata da pagare € 200

Residui attivi di entrate a destinazione vincolata da riscuotere € 1.000

Differenza negativa di € 800

In questo caso l’ente sta utilizzando risorse libere per fare fronte a spese finanziatecon entrate a destinazione vincolata

L’incasso di entrate vincolate fino all’importo di € 800 diventano cassa “libera”

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Gestione importo incassi vincolati

Al fine di consentire la registrazione contabile dell’utilizzo di incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUEL, il piano dei conti finanziario prevede che tali operazioni sono registrate tra le “altre entrate per partite di giro”:

• Entrate derivanti dalla gestione degli incassi vincolati degli enti localiE.9.01.99.06.000

• Destinazione incassi vincolati a spese correnti ai sensi dell’art. 195 del TUEL E.9.01.99.06.001

• Reintegro incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUELE.9.01.99.06.002tra le “altre uscite per partite di giro”:

• Uscite derivanti dalla gestione degli incassi vincolati degli enti localiU.7.01.99.06.000oc U.7.0 .99.06.000

• Utilizzo incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUEL U.7.01.99.06.001• Destinazione incassi liberi al reintegro incassi vincolati ai sensi dell’art. 195

del TUEL U.7.01.99.06.002

Trattando si entrate e spese registrate nelle partite di giro, gli stanziamenti riguardanti tali operazioni non svolgono la funzione di vincolo della spesa (carattere autorizzatorio).

Gestione importo incassi vincolatiRendiconto del Tesoriere

Situazione vincoli di cassa al 31 dicembre 20.. di cui all'art. 209, comma 3-bis, del DLgs 267/2000 (solo per gli enti locali)

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 20... 0,00

di cui QUOTA VINCOLATA DEL FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 20… (a)

QUOTA VINCOLATA UTILIZZATA PER LE SPESE CORRENTI NON REINTEGRATA AL 31 DICEMBRE 20… (b)

TOTALE QUOTA VINCOLATA AL 31 DICEMBRE 20.. (a) + (b) 0,00

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Anticipazione di Tesoreria

Titolo VII Anticipazioni da tesoriere Titolo V Chiusura anticipazioni da tesoriere

• Al fine di consentire la contabilizzazione al lordo, il principio contabileAl fine di consentire la contabilizzazione al lordo, il principio contabilegenerale della competenza finanziaria n. 16, prevede che gli stanziamentiriguardanti i rimborsi delle anticipazioni erogate dal tesoriere non hannocarattere autorizzatorio.

• Nel rendiconto generale è possibile esporre il saldo al 31 dicembredell’anticipazione attivata al netto dei relativi rimborsi. In allegato si dà contodi tutte le movimentazioni effettuate nel corso dell’esercizio sui capitoli dientrata e di spesa riguardanti l’anticipazione evidenziando l’utilizzo medio eentrata e di spesa riguardanti l anticipazione evidenziando l utilizzo medio el’utilizzo massimo dell’anticipazione nel corso dell’anno. La conciliazione delconsuntivo con il conto del tesoriere è effettuata tenendo conto delle risultanzedel consuntivo e dell’allegato

Principi contabili applicati

• Le Amministrazioni Pubbliche devono conformare laLe Amministrazioni Pubbliche devono conformare la propria gestione, oltre che ai principi contabili generali precedentemente elencati, anche ai seguenti principi contabili applicati:

1) Della programmazione (allegato 4/1)2) Della contabilità finanziaria (allegato 4/2)2) Della contabilità finanziaria (allegato 4/2)3) Della contabilità economico/patrimoniale (allegato

4/3)4) Del bilancio consolidato (allegato 4/4)

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Principali novitàPrincipio della Competenza finanziariaPrincipio della Competenza finanziaria

«Il principio della competenza finanziaria costituisceil criterio di imputazione agli esercizi finanziaridelle obbligazioni giuridicamente perfezionate attivee passive»

Accertamento ed impegno secondo gli stessi criteridi prima ma con imputazione agli esercizi nei qualil’obbligazione va a scadenza ( manifest.finaz.)!!!

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Il «nuovo» bilancio

Accertamenti ed impegni si registrano nelle scritture contabili al p g gmomento della nascita dell’obbligazione, ma l’imputazione a bilancio

avviene quando l’obbligazione giuridica attiva o passiva va a scadenza

Non è un bilancio di cassa (mondo ideale!!)

Competenza finanziaria che si avvicina a quella economicaCompetenza finanziaria che si avvicina a quella economica

Impegni senza obbligazione giuridica (art.183 Tuel) residuo passivo a fineanno??? Forse si (…………), Forse no (………..)

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Il «nuovo» bilancio

Corrispondenza dei residui attivi e passivi con i veri crediti e debiti p pdell’ente

Corrispondenza con i crediti e debiti dello stato patrimoniale

Residuo patologia!!!!!Residuo patologia!!!!!

• Il bilancio di previsione finanziario ha carattere autorizzatorio, costituendo limite:costituendo limite:

a) agli accertamenti e agli incassi riguardanti le accensioni di prestiti(pareggio bilancio L.243 quote rimborsate o concordato con regione);

b) agli impegni e ai pagamenti di spesa. Non comportano limiti allagestione le previsioni riguardanti i rimborsi delle anticipazioni di tesoreriae le partite di giro (bisogno flessibilità, si può «sfondare»;.

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Il «nuovo» bilancio

Le entrate si accertano per intero anche quelle di dubbia e difficile esazione FCDE

NON SI ACCERTANO PIU’I RUOLI COATTIVI!!!!!

si «agisce» sul FCDE,,,,,,

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Gli impegni• Gli elementi costitutivi dell’impegno sono:

• la ragione del debito;

• l’indicazione della somma da pagare;p g ;

• il soggetto creditore;

• la scadenza dell’obbligazione;

• la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio

E’ necessario inoltre garantire….

1 L fi i i1. La copertura finanziaria;

2. Compatibilità impegno e pagamento con i vincoli di finanzapubblica (disallineamento tra entrate e spese con quellerilevanti aio fini del pareggio di bilancio) possibilmenteanche per gli anni successivi;

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Gli accertamenti

L’accertamento costituisce la fasedell’entrata attraverso la quale sonoverificati e attestati dal soggetto cui èaffidata la gestione:

• la ragione del credito;

• il titolo giuridico che supporta il credito; g pp ;

• l’individuazione del soggetto debitore;

• l’ammontare del credito;

• la relativa scadenza.

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Principali novità

RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI(articolo 3, comma 7 del D.Lgs. 118/2011)

• …Al fine di adeguare i residui attivi e passivi risultanti al 1° gennaio 2015 al principiogenerale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato n. 1, le amministrazioni

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pubbliche di cui al comma 1, escluse quelle che hanno partecipato alla sperimentazionenel 2014, con delibera di Giunta, previo parere dell’organo di revisione economico-finanziario, provvedono, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014, alriaccertamento straordinario dei residui…..

51

1.Eliminazione dei residui a cui non corrispondono obbligazioniperfezionate al 31/12/2014;2 Eliminazione resid i c i non corrispondono obbligazioni esigibili2.Eliminazione residui cui non corrispondono obbligazioni esigibilial 31/12/2014 reimputazione all’anno in cui c’è l’esigibilità….;3.Determinazione del FPV da iscrivere in entrata al 1 gennaio 2015nel bilancio di previsione;4.Determinazione del risultato di amministrazione al 1 gennaio2015 a seguito del riaccertamento straordinario;5 Variazione del bilancio annuale 2015 autorizzatorio e pluriennale

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5.Variazione del bilancio annuale 2015 autorizzatorio e pluriennale2015/2017;6.Accantonamento di una quota risultato di amministrazione al1/1/2015 del FCDENon sono oggetto di riaccertamento i residui att. e pass. incassati epagati prima del riaccertamento straordinario!!!!!

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Riaccertamento straordinario dei residuiRideterminazione del risultato di amministrazione al 1 gennaio 2015 a seguito del riaccertamento straordinario

Risultato di amministrazione 2014

G E S T I O N E Residui Competenza Totale Fondo di cassa al 1° gennaio…….………… ________ ________

Euro RISCOSSIONI…………………………….

Euro PAGAMENTI.…………………………….

Euro FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE…………………………………..….

Euro PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre………….

Euro Differenza…………………………………………………………………..……

E

53

Euro RESIDUI ATTIVI……………………...…

Euro RESIDUI PASSIVI………………………..

Euro Differenza…………………………………………………………………..……

Euro

AVANZO (+) O DISAVANZO (-)………………Euro

53

Riaccertamento straordinario dei residuiL’articolo 3, comma 8, del D. Lgs.118/2011 prevede che il riaccertamentostraordinario dei residui è oggetto di un unico atto deliberativo ed è contestualeall’approvazione del consuntivo 2014 nel caso di non contestualità si applica laprocedura prevista dal comma 2, primo periodo , dell’art.141 del TUEL

DL 78/15 (convertito L.125/2015)

Art.2, comma 1

Rinvio riaccertamento al 15 giugno 2015

- impossibilità di applicare al bilancio di previsione le quote libere edestinate del risultato di amministrazione;

- cessazione procedimenti ex art.141 de3l TUEL

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Riaccertamento straordinario dei residuiArt.2, comma 2

- possibilità di fare nuovamente il riaccertamento straordinario anche pergli enti sperimentatori ( motivata da orizzonte temporale diverso);

- limitatamente alla cancellazione di residui attivi e passivi cui noncorrispondono obbligazioni giuridiche perfezionate ==> si compilaprospetto 5/2 per determinazione risultato di amministrazione al1/1/2015;

Art.2, comma 5

- possibilità di rimodulare il piano di riequilibrio pluriennale exart.243/bis del TUEL a seguito del maggior disavanzo da riaccertamentostraordinario

• Delidera n.4/2015 Corte dei Conti Sezione Autonomie ==> profili meramente tecnici, non preventivamente valutabili in sede di prima elaborazione del piano

5555

Differenza tra riaccertamento ordinario 2014 e 2015

.Ordinario 2014 Ordinario 2015

Analisi di tutte le voci di residui e registrazione delle eventuali variazioni al

Analisi di tutte le voci di residui e registrazione delle eventuali variazioni al eg st a o e de e e e tua a a o a

31/12/2014eg st a o e de e e e tua a a o a

31/12/2015

Applicazione dei principi contabili Osservatorio e regole del TUEL

Applicazione principi contabili allegati al D.Lgs.118/11

Suddivisione residui in 3 categorie:

1. Mantenere

Suddivisione residui in 4 categorie:

1. Mantenere

2. Eliminare

3. Avanzo libero o vincolato

2. Eliminare

3. Avanzo libero o vincolato

4. Reimputare

Non si applica il FPV Si applica il FPV

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Differenza tra riaccertamento ordinario 2014 e 2015

Ordinario 2014 Ordinario 2015

Il riaccertamento ordinario va Il riaccertamento straordinario vaIl riaccertamento ordinario va approvato con determina di competenza del responsabile servizio finanziario

Il riaccertamento straordinario va approvato con atto di competenza della Giunta

Assenza parere dei revisori sulla determina dirigenziale

Obbligo parere revisori sulla delibera di giunta

Si approva prima del rendiconto 2014 Si approva prima del rendiconto 2015

Influenza il rendiconto esercizio 2014 Influenza il rendiconto esercizio 2015

Nel RIACCERTAMENTO ORDINARIO è opportuno analizzare i residuisuddividendoli tra quelli della competenza e quelli che derivano dal riaccertamentostraordinario;

1) I residui approvati con il Rendiconto 2014 e non re imputati con il riaccertamentot di i tt di lt i i i t i istraordinario non possono essere oggetto di ulteriori re imputazioni ma possono

costituire economie o diseconomie di bilancio; gli eventuali residui attivi eliminaticostituiscono una diseconomia di bilancio e vanno conservati nel conto delpatrimonio.

2) Per i residui passivi reimputati finanziati con FPV l’eventuale economia dell’impegnocomporta la corrispondente indisponibilità dell’FPV in entrata che deve essere ridottoin occasione del rendiconto liberando risorse a favore del risultato di amministrazione.

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3) In sede di riaccertamento dei residui non può essere effettuata una rettifica inaumento dei residui passivi in base all’erroneo presupposto che l’entità della spesa nonera prevedibile con certezza al momento dell’ assunzione dell’impegno iniziale. Ognicomportamento difforme comporterebbe il riconoscimento di debito fuori bilancio ecostituirebbe grave irregolarità contabile

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4) E’ invece necessario procedere ad una rettifica in aumento dei residui attivi, e nonall’accertamento di nuovi crediti di competenza dell’esercizio, in caso di riscossione diresidui attivi cancellati dalle scritture in quanto ritenuti (erroneamente) assolutamenteinesigibili.

5) Se dalla ricognizione risulta che, a seguito di errori un’entrata o una spesa è stataerroneamente classificata in bilancio, è necessario procedere ad una lororiclassificazione. In tali casi, se la reimputazione avviene nell’ambito del medesimotitolo di bilancio (per i residui attivi e per i residui passivi), o tra le missioni edprogrammi di bilancio (per i residui passivi), è possibile attribuire al residuo la correttaclassificazione di bilancio, attraverso una rettifica in aumento e una in diminuzione deiresidui a condizione che il totale dei residui per titolo di bilancio non risulti variato (in

59

residui, a condizione che il totale dei residui per titolo di bilancio non risulti variato (incaso diverso verificare le coperture!!).

6) Il riaccertamento dei residui può riguardare crediti e debiti non correttamenteimputati all’esercizio in quanto, in occasione della ricognizione, risultano non dicompetenza dell’esercizio cui sono stati imputati, in quanto non esigibili nel corso ditale esercizio

Riaccertamento straordinario dei residuiCdC Sezione Regionale di Controllo della Liguria nella Delibera n.2/2016 del 27 gennaio:

Non corretta reimputazione dei residui tutti al 2015;

La Sezione Autonomie la considera grave irregolarità contabile per mancataapplicazione principio competenza potenziata;

Non corretta costituzione FPV;

Eff ( d i di 2015) il Effettuare nuovamente (entro data approvazione rendiconto 2015) ilriaccertamento straordinario dei residui;

Invio della nuova delibera alla Sezione di Controllo per i controlli;

6060

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IL RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI

Il coinvolgimento dei responsabili dei sevizi nel riaccertamento dei residui

La stampa del mastro capitoli suddiviso per responsabili di accertamento e di impegno

Individuazione dei residui attivi e passivi da considerare e da eliminare

Verifica finale delle operazionidi accertamento

Inserimento dei residui nel conto del bilancio

Fasi

Soggetti coinvolti

Servizio finanziario Responsabili dei servizi Responsabili

dei servizi +

Servizio finanziario

dei servizi Servizio

finanziario

61

LE FASI DI RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI ATTIVI

Occorre verificare:

Accertamento in c/competenza

Residuo riportato da anni precedenti

Il procedimento di entrata è determinato. Non ci sono residui attivi da riportare

Il procedimento di entrata è determinato. Il residuo

compare nel CB sia tra i E’ stato riscosso? E’ stato riscosso?Si Si

verificare:

-Ragione del credito

-Titolo giuridico

- Soggetto debitore

residui attivi da riportare all’anno successivo residui conservati, sia tra le

riscossioni in c/residui

L’accertamento è insussistente e va stralciato

dal CB (minori entrate)

Il residuo è insussistente e va stralciato dal CB (minori

residui)

L’accertamento va stralciato dal CB (minori entrate) e va

inscritto nel conto del patrimonio

Il residuo va stralciato dal CB (minori residui) e va

inserito nel conto del patrimonio

E’ esigibile? E’ esigibile?

Sussistono i requisiti per il mantenimento?

Sussistono i requisiti per il mantenimento?

s o scosso? s o scosso?

Si

Si

Si

Si

NoNo

No No

No o dubbio

No o dubbio

-Somma e scadenza

La differenza va riportata nel CB tra le maggiori o le

minori entrate

La differenza va riportata nel CB tra i maggiori residui

L’importo dell’accertamento va inserito nel CB tra i residui attivi da

riportare all’anno successivo

L’importo del residuo va inserito nel CB tra i residui attivi da riportare all’anno successivo

L’importo è differente rispetto alla previsione definitiva di bilancio?

L’importo è maggiore rispetto alla previsione

iniziale (residui conservati)?

SiSi

SiSi

NoNo

62

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32

LE FASI DI RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI PASSIVI

Occorre verificare:

-Ragione del

Impegno in c/competenza

Residuo riportato da anni precedenti

Il procedimento di spesa è terminato. Non ci sono

residui passivi da riportare

Il procedimento di spesa è terminato. Il residuo

compare nel CB sia tra i E’ stato pagato? E’ stato pagato?Si Si

-Ragione del debito

-Soggetto creditore

- Somme da pagare

-Vincolo costituito sullo

residui passivi da riportare all’anno successivo residui conservati, sia tra i

pagamenti in c/residui

L’impegno è insussistente e va stralciato dal CB (economie di spesa)

Il residuo è insussistente o in prescrizione e va stralciato

dal CB (minori residui)

La differenza va riportata nel CB tra le economie di spesa L’importo è minore

rispetto alla previsione definitiva di bilancio?

Sussistono i requisiti per il mantenimento?

Sussistono i requisiti per il mantenimento?

s o p g o? s o p g o?

SiSi

NoNo

No No

No

SiL’importo del residuo va inserito nel CB tra i

residui passivi da riportare all’anno

stanziamento di bilancio

No riportare all anno successivoL’importo dell’impegno va

inserito nel CB tra i residui passivi da riportare all’anno

successivo

Costituisce GRAVE IRREGOLARITÀ una rettifica in aumento dei residui passivi in base all’erroneo presupposto che l’entità della spesa non era prevedibile con certezza al momento

dell’assunzione dell’impegno iniziale

63

Risultato di AmmnistrazioneComposizione del Risultato di Ammnistrazione (punto 9.2 principio contabilità

finanziaria)

Parte AccantonataParte AccantonataFondo crediti di dubbia esigibilità…Fondo……… al 31/12/n-1Fondo……… al 31/12/n-1Parte VincolataVincoli derivanti da leggi e principi contabiliVincoli derivanti da trasferimentiVincoli derivanti dalla contrazione di mutuiVincoli formalmente attributi dall’enteParte destinata agli investimenti……………………..Parte disponibileLa quota libera dell’avanzo 2014 può essere applicata solo dopo riaccertamento

straordinario64

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33

Disavanzo di Ammnistrazione

L’operazioneL’operazione didi riaccertamentoriaccertamento straordinariostraordinario deidei residuiresiduieffettuatoeffettuato alal 11//11//20152015 puòpuò averaver generatogenerato unun disavanzodisavanzo oo ununmaggiormaggior disavanzodisavanzo rispettorispetto alal risultatorisultato alal 3131//1212//20142014determinatodeterminato concon lele «vecchie»«vecchie» regoleregole..

66

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34

Disavanzo di Ammnistrazione

Il DECRETO che dovrà individuare le modalità (“personalizzate”) dicopertura dei disavanzi da riaccertamento si baserà su:

“sulla base dei rendiconti delle Regioni e i consuntivi degli Enti Localirelativi all'anno 2014 e delle Delibere di riaccertamento straordinariodei residui, saranno acquisite le informazioni riguardanti il maggioredisavanzo al 1º gennaio 2015 e quelle relative agli Enti che hannopartecipato alla sperimentazione, incluso l'importodell'accantonamento al “Fondo crediti di dubbia esigibilità”, contempi e modalità definiti con Dm. Mef, di concerto con il Ministrodell'Interno e sentita la Conferen a unificata In base alle predettedell'Interno e sentita la Conferenza unificata. In base alle predetteinformazioni sono definiti i tempi di copertura del maggioredisavanzo, secondo modalità differenziate in considerazionedell'entità del fenomeno e della dimensione demografica e di bilanciodei singoli Enti”.

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Nelle more dell’emanazione del decreto precedente la Legge 190/2014 (L di St bilità 2015) difi d il D L 118/11 h i t hLegge di Stabilità 2015) modificando il D.Lgs. 118/11 ha previsto che:

1. Il maggior disavanzo sia ripianato in quote costanti in non oltre30anni. E’ possibile modificare il piano??

2. Anche per gli sperimentatori viene riconosciuto lo stesso orizzontetemporale (prima erano 10!!).

Fino al 2042 riaccertamento 1/1/2012Fino al 2042 riaccertamento 1/1/2012Fino al 2043 riaccertamento al 1/1/2014

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35

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Decreto interministeriale 2 aprile 2015 (GU n.89 17/04/2015).

DEFINIZIONE DI MAGGIOR DISAVANZODEFINIZIONE DI MAGGIOR DISAVANZO

Tabella 5/2 «parte disponibile»

1) Se negativa e risultato di amministrazione 2014 > o = a zero;

2) Se negativa ma maggiore del disavanzo del rendiconto 2014;

3) Per le regioni si calcola al netto del disavanzo da indebitamentoautorizzato e non contratto, evitando compensazioni con risultatoamministrazione perimetro sanitario, e incrementando il disavanzodella differenza positiva tra residui attivi e passivi politica regionaleunitaria

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Decreto interministeriale 2 aprile 2015 (GU n.89 17/04/2015).

MODALITA’ DI COPERTURA DEL MAGGIOR DISAVANZO

1. Fino a concorrenza dell’eventuale disavanzo 2014 secondo lemodalità previste dall’art.188 del TUEL;

2. Per la parte eccedente (maggior disavanzo)- svincolare quote vincolate del risultato di amministrazione(vincoli attribuiti dall’ente);

i l t di i i t i i t- svincolare quote avanzo di amministrazione genericamentedestinate alla spesa di investimento ( non quelle finanziate daindebitamento);- utilizzare proventi derivanti da alienazione patrimoniodisponibile;

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La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Accertamento proventi da alienazione immobiliare allegato 4/2 D.Lgs.118/11

“Nella cessione di beni immobili, l’obbligazione giuridica attiva nasce almomento del rogito (e non al momento dell’aggiudicazione definitivadella gara). In tale momento, l’entrata deve essere accertata conimputazione all’esercizio previsto nel contratto per l’esecuzionedell’obbligazione pecuniaria. L’accertamento è registratoanticipatamente nel caso in cui l’entrata sia incassata prima delrogito, salve le garanzie di Legge. Nel caso in cui il contratto di

di d il diff i è icompravendita preveda il pagamento differito, è consentitol’accertamento delle entrate con imputazione nel primo esercizio se ilpagamento non è stabilito oltre i 12 mesi dell’anno successivo”

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Decreto interministeriale 2 aprile 2015 (GU n.89 17/04/2015).

Per evitare che si finanzi il disavanzo con proventi non ancora incassati siaccantona tra le spese un fondo di pari importo alle alienazionipatrimoniali da svincolare al momento dell’incasso dei proventi.

Variazione di bilancio con riduzione del fondo e riparto del disavanzoresiduo negli anni successiviresiduo negli anni successivi

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37

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

I tempi e le modalità del ripiano del maggior disavanzo

DELIBERA DI CC ENTRO 45 GG DAL RIACCERTAMENTOSTRAORDINARIO

PARERE DELL’ORGANO DI REVISONE

PER GLI ENTI SPERIMENTATORI DELIBERA CONTESTUALE ARENDICONTO 2014

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Le verifiche del ripiano del maggior disavanzo

L’organo di revisione segnala

•Sezione controllo Corte dei Conti;• Prefetto;

- Mancata adozione delibera

- Mancata applicazione al bilancio del disavanzo

(In caso di esercizio provvisorio l’applicazione del disavanzo avvieneall’approvazione del bilancio di previsione)

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38

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Le verifiche del ripiano del maggior disavanzoIn sede di rendiconto 2015 si verifica se:

- Risultato 2015 è migliore del disavanzo 01/01/2015

Se RF2015 > RI 2015 si verifica se la differenza è =, < o > rispetto alla quota di disavanzoapplicata ( l’eventuale differenza negativa è disavanzo non coperto)

Se RF2015 < RI 2015 non si è recuperato nulla del disavanzo applicato

LaLa quotaquota didi disavanzodisavanzo nonnon recuperatarecuperata oo ilil maggiormaggior disavanzodisavanzo rispettorispetto alal 0101//0101//20152015 sisiqq pp gggg ppapplicaapplica alal bilanciobilancio 20162016//20182018 (maggior(maggior disavanzodisavanzo exex artart..188188 TUEL)TUEL)

SiaSia nellanella relazionerelazione alal RendicontoRendiconto cheche nellanella NotaNota integrativaintegrativa allegataallegata alal BilancioBilancio didiprevisioneprevisione sisi devedeve daredare attoatto deidei tempitempi ee deidei modimodi delladella coperturacopertura deldel disavanzodisavanzo tenendotenendodistintidistinti ilil disavanzodisavanzo «ORDINARIO»«ORDINARIO» dada quelloquello «STRAORDINARIO»«STRAORDINARIO»

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Il Disavanzo «ordinario» di amministrazione ex art.188 del TUEL

- Risultato di cassa 31/12 + Residui attivi 31/12-Residui passivi 31/12

dal 1/1/2015 devono essere esclusi dal risultato di amministrazione «…. lerisorse accertate che hanno finanziato spese impegnate con imputazioneagli esercizi successivi, rappresentate dal fondo pluriennale vincolatodeterminato in spesa del conto del bilancio»

Il disavanzo va applicato subito al bilancio di previsione in caso diIl disavanzo va applicato subito al bilancio di previsione, in caso diesercizio provvisorio si approva il bilancio!!!(prima di tutte le spese)

Primo esercizio o esercizi successivi, comunque entro la consiliatura…

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La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Il Disavanzo «ordinario» di amministrazione ex art.188 del TUEL

Le modalità di ripiano del disavanzo devono essere oggetto di unaapposita delibera consiliare corredata da parere dell’Organo direvisione.

Ogni 6 mesi relazione del Sindaco o Presidente del Consiglio (+ parereOrgano di revisione) nella quale si da atto del rispetto del pianopresentato

Modalità:Modalità:1) economie di spesa e/o maggiori entrate (no indebitamento e specifica destinazione!!);2) proventi derivanti da alienazioni e altre entrate in c/capitale per squilibri parte

capitale;3) in deroga art.1, comma 169, L.296/2006 (approvate entro bilancio di previsione)

modificare con apposita delibera, da allegare a bilancio di previsione e rendiconto,tariffe ed aliquote relative ai tributi di propria competenza;

La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Il Disavanzo «ordinario» di amministrazione ex art.188 del TUEL

I b t il l i l t hi d h i d bit i ilIn buona sostanza il legislatore chiede che si provveda subito a coprire ildisavanzo dell’esercizio precedente infatti:

1) nelle more del provvedimento di variazione di bilancio che applica ildisavanzo è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese perservizi diversi da quelli previsti per legge;

2) La mancata adozione della delibera di ripiano è equiparata alla2) La mancata adozione della delibera di ripiano è equiparata allamancata approvazione del Rendiconto;

LeLe RegioniRegioni ripiananoripianano ilil disavanzodisavanzo «ordinario»«ordinario» secondosecondo quantoquanto previstoprevistodall’artdall’art..4242,, commacomma 1212,, deldel DD..LgsLgs..118118//1111 cheche sostanzialmentesostanzialmente ricalcaricalcaquantoquanto previstoprevisto perper gligli entienti locali!!locali!!

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La gestione del disavanzo di Ammnistrazione

Il Disavanzo «ordinario» e «straordinario» nel caso di pianopluriennale di riequilibrio ex art.243/ bis del TUEL.

In caso di disavanzo «ordinario» è consentito all’ente di spalmare su unorizzonte temporale massimo di dieci anni (TRENTA) il recupero didisavanzi e di posizioni debitorie fuori bilancio che, diversamente, nonsarebbero assorbibili con le ordinarie procedure di cui agli articoli 188,193 e 194 del Tuel.

In caso di disavanzo «straordinario»:- gli enti sperimentatori che nel 2013, 2014 hanno presentato domanda di

riequilibrio possono rimodulare il piano;- gli enti che hanno deliberato il riequilibrio entro il 31/12/14 ma non

hanno presentato il piano, possono procedere entro termineapprovazione bilancio previsione 2015 (DL 78/2015) Del 4/aut/2015 CdC

Disavanzo tecnico

Art3, comma 13, D.Lgs.118/11

«Nel caso in cui a seguito del riaccertamento straordinario di cui al7 d d dcomma 7, i residui passivi reimputati ad un esercizio sono di importo

superiore alla somma del fondo pluriennale vincolato stanziato in entratae dei residui attivi reimputati al medesimo esercizio, tale differenza puòessere finanziata con le risorse dell’esercizio o costituire un disavanzotecnico da coprirsi, nei bilanci degli esercizi successivi con i residui attivireimputati a tali esercizi eccedenti rispetto alla somma dei residui passivireimputati e del fondo pluriennale vincolato di entrata. Gli esercizi per iquali si è determinato il disavanzo tecnico possono essere approvati inquali si è determinato il disavanzo tecnico possono essere approvati indisavanzo di competenza, per un importo non superiore al disavanzotecnico».

80

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Disavanzo tecnico

Art.3, comma 14, D.Lgs.118/11

«Nel caso in cui a seguito del riaccertamento straordinario di cui alcomma 7, i residui attivi reimputati ad un esercizio sono di importosuperiore alla somma del fondo pluriennale vincolato stanziato in entratae dei residui passivi reimputati nel medesimo esercizio, tale differenza èvincolata alla copertura dell’eventuale eccedenza degli impegnireimputati agli esercizi successivi rispetto alla somma del fondopluriennale vincolato di entrata e dei residui attivi. Nel bilancio diprevisione dell’esercizio in cui si verifica tale differenza è effettuato unprevisione dell esercizio in cui si verifica tale differenza è effettuato unaccantonamento di pari importo agli stanziamenti di spesa del fondopluriennale vincolato».

81

I principi contabiliDi seguito riportiamo quanto disposto dal principio applicato sulla contabilitàfinanziaria relativamente ad alcune voci particolarmente significative:

IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

“Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorsegià accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente giàimpegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertatal’entrata. Trattasi di un saldo finanziario che garantisce la copertura di speseimputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza diapplicare il principio della competenza finanziaria e rendere evidente ladistanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti el’effettivo impiego di tali risorse”.

L’FPV si genera con entrate correnti vincolate o con entrate destinate alfinanziamento degli investimenti prescinde dalla natura vincolata inoccasione del riaccertamento ordinario/straordinario dei residui!!!!!

82

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42

Il Fondo pluriennale vincolato

Solitamente riguarda le spese in conto capitale me può garantire la coperturag p p p g panche delle spese correnti (es vincolate) le cui entrate sono esigibili in eserciziprecedenti alla manifestazione della spesa.

Nel bilancio di previsione il FPV assume due componenti:

1) la quota di risorse accertate negli esercizi precedenti che costituiscono la coperturadi spese già impegnate negli esercizi precedenti a quello cui si riferisce il bilancio eimputate agli esercizi successivi;

2) le risorse che si prevede di accertare nel corso dell’esercizio, destinate a costituire lacopertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dell’esercizio cui siriferisce il bilancio, con imputazione agli esercizi successivi.

83

Il Fondo pluriennale vincolato

Si distingue in PARTE CORRENTE e in PARTE CAPITALE

E’ dato dalla somma stanziamenti fondo per ogni singolo programma dell’annoprecedente

NB..Solo nel primo anno di costituzione, a seguito del riaccertamento dei residuiil fondo iscritto tra le entrate può essere diverso dalla somma di quelloiscritto tra le spese……….

BILANCIO DI PREVISIONE – ENTRATAFondo pluriennale vincolato per spese correnti

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

84

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43

Il Fondo pluriennale vincolato

E’ necessario che l’ente si doti del cronoprogramma dei pagamenti!!!

Se alla fine dell’esercizio l’entrata è accertata o incassata ma la spesa anon è stata impegnata, tutti gli stanziamenti e l’eventuale fondopluriennale vincolato rappresentano una economia e confluiscononell’avanzo vincolato.

In allegato al bilancio di previsione annuale sono elencate le spesefinanziate dal fondo pluriennale, distinguendo quelle impegnate negliesercizi precedenti, quelle stanziate nell’esercizio e destinate allarealizzazione di investimenti già definiti e quelle destinate allarealizzazione di investimenti in corso di definizione.

85

Entrate t Spese

TITOLO IV

Entrate in c/capitale

Missione 04 Istruzione e diritto allo studio

Con Contributo a rendicontazione

Capitolo ? Contributo regionale

100€ Programma? Scuola

Entrate t t+1 t+2 t+3 Spese

Capitolo ?

Contributo Regione

100€ 100€ 100€ 100€ Programma ? Scuola

Scritture di esercizio nell’anno t:

• alla firma del contratto, accertamento di entrata per 100€ imputata a t, t+1, t+2 e t+3

• all’approvazione della gara, impegno di spesa imputato a t, t+1, t+2 e t+3

86

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44

Entrate t Spese

TITOLO VI A i Mi i 04 I t i di itt

Con Mutuo Tradizionale: nel bilancio di previsione

TITOLO VI Accensione prestiti

Missione 04 Istruzione e diritto allo studio

Capitolo ? Mutuo Tradizionale

Programma?

Capitolo ?

Scuola

100€

400€ Programma?

Capitolo ?

Fondo pluriennale vincolato per la scuola – esercizio t

300€

87

Con Mutuo Tradizionale: nel bilancio pluriennale

Entrate t+1 Spese

TITOLO VI A i Mi i 04 I t i di ittTITOLO VI Accensione prestiti

Missione 04 Istruzione e diritto allo studio

Capitolo ? Utilizzo Fondo pluriennale vincolato

Programma?

Capitolo ?

Scuola

100€

vincolato300€ 300€

Programma?

Capitolo ?

Fondo pluriennale vincolato per la scuola – esercizio t

200€ 88

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45

Con Mutuo Tradizionale: nel bilancio pluriennale

Entrate t+2 Spese

TITOLO VI A i Mi i 04 I t i di ittTITOLO VI Accensione prestiti

Missione 04 Istruzione e diritto allo studio

Capitolo ? Utilizzo Fondo pluriennale vincolato

Programma?

Capitolo ?

Scuola

100€

vincolato200€ 200€

Programma?

Capitolo ?

Fondo pluriennale vincolato per la scuola – esercizio t

100€ 89

TITOLOTIPOLOGIA

DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE 

DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL 

BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO 

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL 

BILANCIO (3)PREVISIONI ANNO….

PREVISIONI DELL'ANNO N+1

PREVISIONI DELL'ANNO N+2

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (1)

previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale  (1)

previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00

90

Utilizzo avanzo di Amministrazione previsioni di competenza 0,00

‐ di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente (2)

previsioni di competenza 0,00

Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento previsioni di cassa 0,00

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46

MISSIONE, PROGRAMMA, TITOLO DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO CUI SI 

RIFERISCE IL BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO 

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL 

BILANCIO (2)

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE (1)

MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 

0101 Programma 01 Organi istituzionali

Titolo 1 Spese correnti 0,00 previsione di competenza 0,00

di cui già impegnato*

di cui fondo pluriennale vincolato (0,00)

91

f p

previsione di cassa 0,00

Titolo 2 Spese in conto capitale 0,00 previsione di competenza 0,00

di cui già impegnato*

di cui fondo pluriennale vincolato (0,00)

previsione di cassa 0,00

Il Fondo pluriennale vincolato1. è il saldo finanziario tra le entrate già accertate e le obbligazioni già impegnate, ma esigibili

in esercizi successivi

2. garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi

3. rende evidente la distanza temporale intercorrente tra acquisizione e impiego dei finanziamenti

4. riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma anche spese correnti (es. trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la spesa)

5 è i ll t i d i it li di i t t ti i i li f di l i li i l ti5. è pari alla sommatoria dei capitoli di spesa intestati ai singoli fondi pluriennali vincolati a specifiche spese, appostati nei singoli programmi cui si riferiscono le spese

6. è immediatamente utilizzabile con l’accertamento delle entrate che lo finanziano, ed è possibile impegnare le spese esigibili nell’esercizio in corso (con le entrate accertate nel medesimo esercizio) e le spese esigibili nei successivi (con il fondo)

92

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47

Il Fondo pluriennale vincolato

Esempi di determinazione FPV in caso di reimputazione residui attivi e passivi:p p p

Residui passivi 200

Residui attivi 100

FPV 100

1) Caso 3) Caso

Anno 1 passivi 100, attivi 50, FPV 50; Anno 1 passivi 0, attivi 100, FPV 0;p , , ; p , , ;

Anno 2 passivi 100, attivi 50 FPV 50; Anno 2 passivi 200, attivi 0, FPV 100;

2) Caso

Anno 1 passivi 200, attivi 0, FPV 100 (100risorse proprie o approvazione in disavanzo);

Anno 2 passivi 0, attivi 100, FPV 0;

93

Il Fondo pluriennale vincolato

Esempi di determinazione FPV in caso di reimputazione residui attivi e passivi:p p p

Residui passivi 100

Residui attivi 200

DEFICIT 100 (da coprire in dieci esercizi)

1) Caso

Anno 1 passivi 100, attivi 50, risorse proprie 50 (approvazione in disavanzo???);p , , p p ( pp );

Anno 2 passivi 0, attivi 150, deficit 100;

2) Caso

Anno 1 passivi 0, attivi 200, deficit 100;

Anno 2 passivi 100;94

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48

Il Fondo pluriennale vincolato

Il Fondo Pluriennale Vincolato consente di rappresentare:pp

1. Distanza temporale tra acquisizione risorse e loro impiego se deriva daprestiti alti oneri finanziari;

2. Il processo di programmazione e realizzazione delle spese pubbliche cheutilizzano risorse acquisite anticipatamente;

95

Esempio funzionamento FPV entrata e spesa

Esempio….sulle spese di personale

Rendiconto 2014

(Tabelle tratte da Azienda Italia del 3/2014)

Anno 2014

Spesa personale fissa liquidata 2014 100 Entrate correnti 2014

Salario accessorio 20 Entrate correnti 2014

Con le regole attuali il salario accessorio 2014 a fine anno diventa un residuopassivo e si paga nel 2015 in conto residui.

96

Totale spese personale 120

96

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49

Esempio funzionamento FPV entrata e spesa

Anno 2015

Spesa personale fissa da liquidare nel 2015 100 Entrate correnti 2015

FPV l i i 2015 li id t 2016 20 E t t ti 2015FPV salario accessorio 2015 liquidato 2016 20 Entrate correnti 2015

Salario accessorio 2014 liquidato 2015 20 FPV in entrata a seguito riaccertamento straordinario residui

Totale spesa personale 2015 120

Il principio contabile è stato modificato in maniera tale da non generare «anomalie»sulle spese di personale come invece era accaduto agli enti sperimentatori con

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sulle spese di personale come invece era accaduto agli enti sperimentatori conriferimento alla spesa del personale 2012/2013.

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I principi contabiliIL FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’

• Fra le interventi dell’attuale bilancio della spesa è previsto il Fondo Svalutazione Creditial fine di garantire l’effettività del principio dell’equilibrio finanziario.

• Le somme iscritte nel Fondo Svalutazione Crediti non possono essere impegnate e,pertanto, confluiscono nell’Avanzo di Amministrazione.

• I crediti inesigibili o di dubbia esigibilità devono essere stralciati dal bilancio ed inseritinel Conto del Patrimonio tra le immobilizzazioni finanziarie al netto del relativo fondo.

Il TUEL ifi il F d i P i i i d ll’O i f if i l• Il TUEL non quantifica il Fondo, i Principi dell’Osservatorio fanno riferimento al“presumibile grado di realizzo dei proventi accertati” la Corte Toscana al “ previstomancato realizzo dell’anno , quantificato sulla base del dato medio relativo al triennioprecedente”( del.104/2010).

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Il fondo crediti dubbia esigibilitàIL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

Il DL 95/2012 “Decreto sulla Spending Review” all’art. 6 comma 17 prevede che“nelle more dell'entrata in vigore dell'armonizzazione dei sistemi contabili e deglischemi di bilancio di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, gli entilocali iscrivono nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti noninferiore al 25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata,

aventi anzianita' superiore a 5 anni”. si possono escludere dei quali siacertificata la «perdurante sussistenza delle ragioni del credito e l’elevato tasso diriscuotibilità» certficato dall’Organo di revisone.

Per la prima volta si rende obbligatorio il FSC

L’ art.1, comma 17 del DL. 35/13 aumenta il Fondo Sval. Al 30% nel caso siricorra al finanziamento da parte della Cassa DDPP per i successivi 5 esercizi(percentuale modificata con DL 76/13 convertito con L.93/13) 99

Il fondo crediti dubbia esigibilitàIn base al principio applicato sulla contabilità finanziaria devono essere iscritte in

bilancio le entrate di dubbia e difficile esazione fondo crediti dubbiaesigibilità ( la trasparenza non può creare disequilibri di bilancio!!!)

Posta contabile di natura patrimoniale alimentata da accantonamenti di naturai (NO MANIFESTAZIONE FINANZIARIA)economica (NO MANIFESTAZIONE FINANZIARIA)

Per determinare il fondo crediti dubbi esigibilità, che in contabilità finanziariadeve intendersi come un fondo rischi, in occasione della predisposizionedel bilancio di previsione è necessario:

A) Analizzare le singole categorie di entrata.Non richiedono accantonamento:1) trasferimenti da altre PA2) crediti assistiti da fidejussione3) entrate tributarie che si accertano per cassa4) Non sono altresì oggetto di svalutazione le entrate di dubbia e difficileesazione riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro entee destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale. Il fondo crediti didubbia esigibilità è accantonato dall’ente beneficiario finale

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• Domanda n. 29: (Fondo sval. Crediti della contabilità economico/patrimoniale)

• Questo Comune accertava alcune entrate derivanti da ruoli (principalmente extratributarie) per cassa. Si chiede se i suddetti ruoli pregressi (risalenti, in alcuni casi, fino al 2000) debbano essere accertati nel 2012 per l'intero importo non ancora riscosso o se possano, in deroga al principio 3.7 essere accertati ancora per cassa, applicando il nuovo principio contabile ai soli titoli di credito che si origineranno a partire dal 2012

• Risposta:Premesso che i ruoli pregressi molto risalenti nel tempo (ad esempio al 2000) devono essere oggetto di attento esame per verificare l’effettiva esistenza del credito (potrebbero essere prescritti), con riferimento al quesito posto si rappresenta che le entrate per le quali negli esercizi precedenti è stato emesso il ruolo e che codesto Comune non ha accertato ritenendo opportuno, per ragioni di prudenza, procedere all'accertamento per cassa, devono essere accertate per cassa fino al loro esaurimento.Pertanto, il principio della competenza finanziaria cd. potenziato che prevede che le entrate debbano essere accertate e imputate contabilmente all’esercizio in cui è emesso il ruolo ed effettuato un accantonamento al fondo di svalutazione crediti, vincolando a tal fine una quota dell’avanzo di amministrazione, è applicato per i ruoli emessi a decorrere dal 2012.Tuttavia, ai fini di una effettiva trasparenza contabile si ritiene opportuno indicare tali crediti, al netto del fondo svalutazione crediti tra le Immobilizzazioni o nell’Attivo circolante (a secondanetto del fondo svalutazione crediti, tra le Immobilizzazioni o nell Attivo circolante (a seconda della data del credito) dello stato patrimoniale iniziale del primo anno di adozione della contabilità economico-patrimoniale con il principio della contabilità finanziaria potenziato. A seguito della riscossione di tali crediti si provvede alla corrispondente riduzione del credito cui l’incasso si riferisce iscritto nello stato patrimoniale.L’importo di tali crediti indicato nello stato patrimoniale è pari a 0 se trattasi di crediti di probabile inesigibilità.

Il fondo crediti dubbia esigibilitàB) Per ciascuna entrata TIPOLOGIA calcolare la media tra incassi ed

l i i i i ( i i i i i iaccertamenti ultimi 5 esercizi (per i primi 5 anni incassic/competenza e c/residui)*

C) Determinare il FCDE applicando all’importo complessivo deglistanziamenti di ciascuna entrata di cui al punto A) una percentualepari al complemento a 100 delle medie di cui al punto B)

D) E’ possibile effettuare svalutazioni di importo maggiore!!!!!!!!

in corso di esercizio (almeno in sede di assestamento e comunque convariazione di Consiglio):

E) Si verifica la necessità di adeguamento del fondo facendoriferimento agli stanziamenti ed agli accertamenti (si consideral’importo maggiore)

* Per chi ha migliorato la percentuale di incasso ultimi tre esercizi102

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Il fondo crediti dubbia esigibilità

In occasione del rendiconto:In occasione del rendiconto:

F) Si considerano sia i residui attivi degli eserciziprecedenti che quelli di competenza (dopo ilriaccertamento).

G) Si calcola la media del rapporto tra gli incassi inc/residui e l’importo dei residui attivi all’inizioc/residui e l importo dei residui attivi all iniziodi ogni anno per 5 anni

• Si applica ai residui di cui al punto H) ilcomplemento a 100 del punto I)

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• Il primo accantonamento di una quota del risultato di amministrazione al fondo crediti di dubbia esigibilità è eseguito in occasione del riaccertamento straordinario dei residui, ed è effettuato con riferimento all’importo complessivo dei residui attivi risultanti dopo la cancellazione dei crediti al 31 dicembre 2014 cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e scadute alla data del 1° gennaio 2015.

• Per effetto della gestione ordinaria che, annualmente, comporta la formazione di nuovi residui attivi e la riscossione o cancellazione dei vecchi crediti, lo stock complessivo dei residui attivi tende ad essere sostanzialmente stabile nel tempo.

• Pertanto, se l’ammontare dei residui attivi non subisce significative variazioni nel tempo, anche la quota del risultato di amministrazione accantonata al fondo crediti di dubbia esigibilità tende ad essere stabile e, di conseguenza, gran parte dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità effettuato annualmente nel bilancio di previsione per evitare di spendere entrate non esigibili nell’esercizio, non è destinato a confluire nella

d l i l di i i i il f d di i di d bbi i ibili àquota del risultato di amministrazione accantonata per il fondo crediti di dubbia esigibilità.• Infatti, se i residui attivi sono stabili nel tempo, nella quota del risultato di amministrazione accantonata per il

fondo crediti di dubbia esigibilità confluisce solo la parte del fondo accantonato nel bilancio di previsione di importo pari agli utilizzi del fondo crediti a seguito della cancellazione o dello stralcio dei crediti dal bilancio.

• Tuttavia, in considerazione delle difficoltà di applicazione dei nuovi principi riguardanti la gestione dei residui attivi e del fondo crediti di dubbia esigibilità che hanno determinato l’esigenza di rendere graduale l’accantonamento nel bilancio di previsione, in sede di rendiconto relativo all’esercizio 2015 e agli esercizi successivi, fino al 2018, la quota accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia esigibilità può essere determinata per un importo non inferiore al seguente:

• + Fondo crediti di dubbia esigibilità nel risultato di amministrazione al 1° gennaio dell’esercizio cui il rendiconto si riferisce

• - gli utilizzi del fondo crediti di dubbia esigibilità effettuati per la cancellazione o lo stralcio dei crediti

• + l'importo definitivamente accantonato nel bilancio di previsione per il Fondo crediti di dubbia esigibilità, nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce

• L’adozione di tale facoltà è effettuata tenendo conto della situazione finanziaria complessiva dell’ente e del rischio di rinviare oneri all’esercizio 2019[1].

•[

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Il fondo crediti dubbia esigibilitàNon si può più accertare per cassa!!!!! Le entrate si

accertano e si imputano nell’esercizio nel quale è emessoil ruolo FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’

E’ possibile una applicazione graduale del FONDO SVALUTAZIONE (percentuali modificate dalla legge di stabilità 2015) (facoltà):

Nuovi enti armonizzati Sperimentatori1. 36% nel 2015 55% nel 20152. 55% nel 2016 55% nel 20163. 70% nel 2017 70% nel 20174. 85% nel 2018 85% nel 20185. 100% dal 2019 100% dal 2019

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Il fondo crediti dubbia esigibilità• Se il fondo complessivo è inferiore a questo importo si incrementa il vincolop q p

sull’Avanzo di amministrazione se minore si svincola una quota di Avanzo diamministrazione.

• L’eventuale quota del risultato di amministrazione “svincolata”, sulla basedella determinazione dell’ammontare definitivo del fondo crediti di dubbiaesigibilità rispetto alla consistenza dei residui attivi di fine anno, può esseredestinata alla copertura dello stanziamento riguardante il fondo crediti didubbia esigibilità del bilancio di previsione dell’esercizio successivo a quellog p qcui il rendiconto si riferisce

• A seguito di ogni provvedimento di riaccertamento di residui attivi erideterminata la quota del risultato di amministrazione vincolata al fondosvalutazione crediti.

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TIPOLOGIA DENOMINAZIONE

STANZIAMENTI DI 

BILANCIO 

(a)

ACCANTONAMENTO 

OBBLIGATORIO AL FONDO 

(*)

(b)

ACCANTONAMENT

O EFFETTIVO DI 

BILANCIO (**)          

(c)

% di stanziamento 

accantonato al 

fondo nel rispetto 

del principio 

contabile applicato 

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

3010000

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla 

gestione dei beni 0 0,00% 0

3020000

Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e 

repressione delle irregolarità e degli illeciti       300.000,00                   122.820,00  130000,00 43,33%

3030000 Tipologia 300: Interessi attivi 0 0,00% 0

(b) (c)3.3

(d)=(c/a)

3040000 Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 0 0,00% 0

3050000 Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 0 0,00% 0

3000000 TOTALE TITOLO 3        300.000,00                    122.820,00  43,33%

Il fondo crediti dubbia esigibilitàAlcune particolarità legate al FCDE!!!

Quando un credito è dichiarato definitivamente ed assolutamenteinesigibile, lo si elimina dalle scritture finanziarie e, per lo stesso importog , , p pdel credito che si elimina, si riduce la quota accantonata nel risultato diamministrazione a titolo di fondo crediti di dubbia esigibilità;

Per le entrate di dubbia esigibilità riguardanti entrate riscosse per conto diun altro ente e destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale,l’accantonamento al FCDE viene fatto da quest’ultimo (beneficiariofinale);

L’eventuale quota di risultato di amministrazione svincolata in base alladeterminazione a rendiconto del FCDE, può essere utilizzata per lacopertura dello stanziamento nel FCDE nel bilancio di previsionedell’anno successivo;

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Il fondo crediti dubbia esigibilità

Il fondo crediti di dubbia esigibilità evidenzia l’inefficienza dell’ente!!!!!!

Il fondo crediti di dubbia esigibilità, che in contabilità finanziaria deveintendersi come un fondo rischi, ha lo scopo di evitare che le entrate didubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell’esercizio,possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimoesercizio

Per gli enti abituati a spendere le entrate di dubbia esigibilitàl’accantonamento al fondo equivale ad un taglio di spesa

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Gli adempimenti del Comune 2016

Dal 2016 in occasione del bilancio di previsione

Il bil i di i i 2016/2018 à d tt i tt d li h i di i• Il bilancio di previsione 2016/2018 sarà redatto rispettando gli schemi di cuiall’allegato n.9 del Dlgs.n.118/11;

• Per il bilancio di previsione 2016/2018 viene meno l’obbligo di predisporre ilbilancio con il «doppio binario»;

• Il bilancio di previsione sarà «almeno triennale» di competenza per il periodoconsiderato e di cassa per il primo anno (non sarà più annuale di competenza e triennale!!!);

• Si adotterà il Piano dei conti integrati di cui all’art. 4 ed allegato 6 delDlgs.n.118/11;

• Prodromico al bilancio di previsione sarà il DUP; si rinvia ad apposite considerazioni

• Anche il PEG deve essere adeguato a quanto previsto dal Principio applicato4/1 della Programmazione,

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Gli adempimenti del Comune 2016Allegato n.9 - Bilancio di previsione

al D.Lgs 118/2011

BILANCIO DI PREVISIONE

ENTRATE

TITOLOTIPOLOGIA

DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL TERMINE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE 

QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO (3)

PREVISIONI PREVISIONI DELL'ANNON 1

PREVISIONI DELL'ANNO N+2ANNO….

PREVISIONI DELL'ANNO N+1

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (1) previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale  (1) previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00

Utilizzo avanzo di Amministrazione  previsioni di competenza 0,00

‐ di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente(2) previsioni di competenza 0,00

Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento previsioni di cassa 0,00/ / p ,

TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa  0,00 0,00

10102Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità (solo per le Regioni) 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

111

Gli adempimenti del Comune 2016Allegato n.9- Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

SPESE

RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE DELL'ESERCIZIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO

MISSIONE, PROGRAMMA, TITOLO DENOMINAZIONETERMINE DELL ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO (2)

PREVISIONI ANNO….

PREVISIONI DELL'ANNO N+1PREVISIONI DELL'ANNO N+2

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE (1) 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione

0101 Programma 01 Organi istituzionali

Titolo 1 Spese correnti 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* (0,00) (0,00) (0,00)

di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) (0,00) (0,00) (0,00)

previsione di cassa 0,00 0,00

112

Titolo 2 Spese in conto capitale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* (0,00) (0,00) (0,00)

di cui fondo pluriennale vincolato(0,00) (0,00) (0,00) (0,00)

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale Programma 01 Organi istituzionali 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

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Gli equilibri di bilancio

Parte Corrente

• FPV in entrata per spese correnti• Eventuale utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti• Eventuale utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti• Recupero disavanzo esercizio/i precedente/i (-)• Titolo I Entrate correnti di natura tributaria e perequativa• Titolo II Trasferimenti correnti• Titolo III Entrate extratributarie_• Titolo IV contributi agli investimenti destinati al rimborso dei prestiti da PA(destinate a sparire entrate Titolo IV oneri di urbanizzazione nel 2016 restano!!!!)• Titolo I Spesa corrente• Titolo II Trasferimenti c/capitale (copertura perdite soc. partecipate)to o as e e t c/cap ta e (cope tu a pe d te soc. pa tec pate)• Titolo IV Rimborso prestiti• Saldo negativo partite finanziarie (Titolo V entrata e III uscita) acquisto/

alienazione obbligazioni, concessione/riscossione crediti, pagamento costi deiderivati

113

Gli equilibri di bilancio

L’eventuale saldo positivo dell’EQULIBRIO DI PARTE CORRENTE, èdestinato al rimborso anticipato del debito o al finanziamento degliinvestimenti.

All’equilibrio di parte corrente concorrono entrate in c/capitale seprevisto dalla legge o dal principio contabile!!!

(punto 9.10 principio della programmazione)

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Gli equilibri di bilancioParte Capitale

• FPV in entrata per spese c/capitale• Eventuale utilizzo avanzo di amministrazione per spese c/capitalep p p

• Titolo IV Entrate in conto capitale

• Titolo V Entrate da riduzione attività finanziarie

• Titolo IV Accensione di prestiti

(eventuale eccedenza di parte corrente)……………………………

• Titolo II Spesa in conto capitale

• Titolo III Spese per incremento attività finanziarie

• - Titolo II Trasferimenti c/capitale (copertura perdite soc. partecipateperché va nell’equilibrio di parte corrente)

115

Gli equilibri di bilancio

Movimento fondi

Titolo VII Anticipazioni da tesoriere Titolo V Chiusura anticipazionida tesoriere

Servizi c/terzi

Titolo IX Entrate c/terzi Titolo VII Spese c/terzi

e partite di giro e partite di giroe partite di giro e partite di giro

116

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Costruzione equilibri di bilancio 2016• Sospensione dal 2016 efficacia delibere che prevedono aumenti di tributi ed addizionali

rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili nel 2015 (salvo TARI egli enti chedeliberano il predissesto);

• Ritardi dei trasferimenti statali/regionali agli Enti locali;

• Possibilità di utilizzare il 100% (nel 2015 era il 75%) dei proventi delle concessioni• Possibilità di utilizzare il 100% (nel 2015 era il 75%) dei proventi delle concessioniedilizie e delle sanzioni per:

- manutenzione verde, strade e patrimonio comunale;

- spese progettazione opere pubbliche;

• Prorogata per il 2016 la possibilità di utilizzare i risparmi da rinegoziazione dei mutuisenza vincolo di destinazione;

• Fondi accantonamento (copertura del rischio ma evitare stanziamenti che sottragganorisorse..): Fcde, Fondo contenziosi (la nota integrativa deve dettagliare modalità dicostituzione), Fondo accantonamento perdite organismi partecipati;

• Equilibri di cassa per le entrate le previsione non può essere superiore allostanziamento al netto del FCDE + giacenza iniziale =previsioni cassa spesa tempi dipagamento!!

117

Il fondo di riserva• Missione 20 «Fondi e Accantonamenti» ==> Programma «Fondo

di riserva»

Importo compreso tra 0,30%-2% spese finali di competenza previste nelbilancio di previsone.

(0,45% se l’ente si trova in situazione ex artt. 195/222 del TUEL)

Fondo di riserva di cassa==> 0,2% degli stanziamenti dicassa delle spese finali (nel titolo I della spesa);

Entrambi i fondi si utilizzano con delibera organo esecutivo(Giunta) ma solo utilizzi fondo riserva di competenza sicomunicano al Consiglio!!!

118

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Gli adempimenti del Comune 2016

Esercizio provvisorio 2016

Al fi di ti l’ d i d i i h i di bil i l 2016Al fine di garantire l’adozione dei nuovi schemi di bilancio nel 2016,l’articolo 11, comma 17, del D.Lgs.n.118 del 2011 prevede “In caso diesercizio provvisorio o gestione provvisoria nell’esercizio 2016 gli enti di cuial comma 1 gestiscono gli stanziamenti di spesa previsti nel bilanciopluriennale autorizzatorio 2015–2017 per l’annualità 2016, riclassificatisecondo lo schema di cui all’allegato 9”

Pertanto, in caso di esercizio provvisorio, considerato che non è consentito ilcd “ribaltamento” delle previsioni di bilancio dell’esercizio precedentecd ribaltamento delle previsioni di bilancio dell esercizio precedente,all’avvio dell’esercizio, è necessario riclassificare e trasmettere al tesoriere leprevisioni 2016 definitive del bilancio pluriennale 2015-2017, unitamenteall’elenco dei residui presunti, secondo lo schema di cui all’allegato 10 alD.Lgs.n. 118/2011 (necessario indicare per ciascuna missione, programma e titolo - gliimpegni già assunti e l’importo del fondo pluriennale vincolato)

119

Gli adempimenti del Comune 2016

Esercizio provvisorio 2016

La gestione in dodicesimi dell’esercizio provvisorio riguarda sologli stanziamenti di competenza della spesa al netto degli impegniassunti negli esercizi precedenti con imputazione all’esercizioprovvisorio e dell’importo del fondo pluriennale vincolato.Gli impegni assunti negli esercizi precedenti, in quanto “giàassunti”, non sono soggetti ai limiti dei dodicesimi e comprendonogli impegni cancellati nell’ambito delle operazioni di riaccertamentodei residui e reimputati alla competenza dell’esercizio in gestione.Pertanto, nel corso dell’esercizio provvisorio:

• sono impegnate nel limite dei dodicesimi le spese che, per loronatura possono essere pagate in dodicesimi;natura, possono essere pagate in dodicesimi;

• sono impegnate, al di fuori dei limiti dei dodicesimi, le spesetassativamente regolate dalla legge, quelle che, per loro natura, nonpossono essere pagate frazionandole in dodicesimi, e le spese acarattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento dellivello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti, impegnate aseguito della scadenza dei relativi contratti.

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Gli adempimenti del Comune 2016Esercizio provvisorio 2016

• Le verifiche riguardanti i dodicesimi sono svolte dal tesoriere facendoriferimento alla differenza tra gli stanziamenti di competenza e l’importo dellespese già impegnate e del fondo pluriennale vincolato, fermo restando leverifiche riguardanti la capienza complessiva degli stanziamenti diverifiche riguardanti la capienza complessiva degli stanziamenti dicompetenza, sulla base della differenza tra lo stanziamento di competenzacomplessivo e l’importo del fondo pluriennale vincolato.

Ad esempio, nel caso in cui un programma preveda il seguente stanziamento:• previsione di competenza 100• di cui già impegnato* 10• di cui fondo pluriennale vincolato 30

Il limite mensile ai mandati di competenza è = (100-10-30) /12 = 5

Il mandato identifica la spesa non soggetta ai dodicesimi il Tesoriere verifica ilrispetto dei dodicesimi (100-10-30) ma non il tipo di spesa (se soggetta o menoai dodicesimi)

121

Gli adempimenti del Comune 2016

Il Risultato presunto di amministrazione

Art.187 Tuel

- le quote accantonate e vincolate possono essere utilizzate primadell’approvazione del rendiconto anno precedente. In caso di esercizioprovvisorio (esclusivamente per garantire la prosecuzione o l’avvio di attività soggettea termini o scadenza la cui mancata attuazione determinerebbe danno per l’ente es.revoca finanziamenti) a seguito di una relazione dirigente competente;

- le quote destinate e libere possono essere utilizzate solo dopo l’approvazionedel rendiconto (quelle liberte secondo le priorità previste dal Tuel e dal principiocontabile)

- Non è possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione nel caso in cui l’ente sitrovi in una situazione ex art, 195 o 222 del Tuel o nel caso un cui il FCDE nonsia congruo

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Gli adempimenti del Comune 2016Il Risultato presunto di amministrazione

Allegato a) Risultato presunto di amministrazione

TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO(ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO N DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE)*

1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al 31/12 N-1:

(+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio N-1 0,00(+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio N-1 0,00(+) Entrate già accertate nell'esercizio N-1 0,00(-) Uscite già impegnate nell'esercizio N-1 0,00+/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell'esercizio N-1 0,00-/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio N-1 0,00

=Risultato di amministrazione dell'esercizio N-1 alla data di redazione del bilancio di previsione dell'anno N 0,00

+ Entrate che prevedo di accertare per il restante periodo dell'esercizio N-1 0,00- Spese che prevedo di impegnare per il restante periodo dell'esercizio N-1 0,00

+/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N-1 0,00-/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N-1 0,00- Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio N-1 (1) 0,00= A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12 N-1(2) 0,00

Gli adempimenti delle Province 2016

Per le province (solo per il 2016) la normativa consente:

• di gestire esercizio provvisorio con riferimento all’annualità 2015 ( per chi nont il bil i t i l )aveva approvato il bilancio triennale);

• di poter applicare al bilancio di previsione l’avanzo libero e destinato!!!

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L.208/15 Stabilità 2016Le norne relative al Patto di Stabilità per l’anno 2016 sono sostituite ai fini delconcorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, dalle disposizioni relativeal «pareggio di bilancio» cheche prevedeprevede unun saldosaldo nonnon negativonegativo,, inin terminitermini didicompetenza,competenza, tratra lele entrateentrate finalifinali ee lele spesespese finalifinali a tutti i comuni aprescindere dal numero abitanti

Legge 243/12Sia nella fase di previsione che di rendiconto i bilanci dei comuni devonogarantire :•• UnUn saldosaldo nonnon negativonegativo inin terminitermini didi competenzacompetenza ee didi cassacassa tratra entrateentrate finalifinali ee

spesespese finalifinali;;•• UnUn saldosaldo nonnon negativonegativo inin terminitermini didi competenzacompetenza ee didi cassacassa tratra lele entrateentrate•• UnUn saldosaldo nonnon negativonegativo inin terminitermini didi competenzacompetenza ee didi cassacassa tratra lele entrateentrate

correnticorrenti ee lele spesespese correnti,correnti, incluseincluse lele quotequote didi capitalecapitale delledelle raterate didiammortamentoammortamento prestitiprestiti;

«dovrebbe applicarsi al bilancio approvato nel 2016 per l’anno successivo e,quindi, a decorrere dall’anno 2017» (V Commissione Camera dei Deputati 10/11/2015)

L.208/15 Stabilità 2016Ai fini dell'applicazione del comma 409, le- entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dello schema di

bilancio previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118,- e le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di

bilancio.- Limitatamente all'anno 2016 nelle entrate e nelle spese finali in termini diLimitatamente all anno 2016, nelle entrate e nelle spese finali in termini di

competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa,al netto della quota riveniente dal ricorso all'indebitamento.

Vengono confermati i patti di solidarietà:

• Regionale ORIZZONTALE e VERTICALE;• Nazionale ORIZZONTALE;

Sono escluse dal computo del saldo le spese:Edilizia scolastica;Bonifica ambientale;Enti colpiti dal sisma 2012;Roma Capitale (Museo Shoah);

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L.208/15 Stabilità 2016Determinazione del saldo «non negativo»:

Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria +

Titolo 2 Trasferimenti correnti +

Titolo 3 Entrate extratributarie +Titolo 3 Entrate extratributarie +

Titolo 4 Entrate c/capitale +

Titolo 5 Entrate riduzione attività finanziarie +

Fpv in entrata ( al netto della quota riveniente dall’indebitamento) +

Titolo 1 Spese correnti –

Titolo 2 Spese in c/capitale –

Titolo 3 Spese incremento attività finanziarie –

Fpv in spesaFpv in spesa –

Accantonamento FCDE +

Accantonamento fondo spese/rischi +

= valore > = a zero

L.208/15 Stabilità 2016Determinazione del saldo «non negativo»:

I fondi che non «rilevano» ai fini del calcolo delle spese finali rientrano tuttiquelli che poiché non si impegnano, confluiscono nel risultato diamministrazione:

1. Fondo contenzioso;

2. Fondo perdite società partecipate (art.1, comma 551, L.147/2013);

3. Altri fondi spese o rischi futuri (rinnovo contrattuale, indennità mandato…);

Il Fondo di Riserva (0,3/2% delle spese correnti) è stanziato in bilancio per farefronte ad eventi imprevedibili e straordinari non confluisce nel risultato diamministrazione

Il fatto che questi fondi, compreso il FCDE, non rilevino ai fini dell’equilibrio,amplia la capacità di spesa consentendo di utilizzare l’avanzo (libero, destinato evincolato) dell’esercizio precedente (soprattutto per gli investimenti)!!!!!!!

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L.208/15 Stabilità 2016Determinazione del saldo «non negativo»:

Inoltre il saldo tiene conto dei «PATTI DI SOLIDARIETA’» chi deve restituiredeve peggiorare il proprio saldo di es. +100, chi deve ricevere lo migliora di+100 e di ciò che è previsto nel corso del triennio 2016/2018.

A partire dal 2016 gli enti territoriali devono allegare al bilancio di previsione unprospetto obbligatorio contenete le previsioni di competenza triennali

prospetto approvato dalla Commissione ARCONET 20/01/2016.

Il prospetto deve essere aggiornato in occasione di ogni variazione di bilancio!!

Art.56 del Dlgs.n.118/11, prevede che in occasione dell’impegno della spesa siverifichi preventivamente che i pagamenti siano compatibili con gli stanziamentidi bilancio e che siano rispettati i vincoli di finanza pubblica responsabilitàdisciplinare

L.208/15 Stabilità 2016Determinazione del saldo «non negativo»:

Si considerano comportamenti ELUSIVI del rispetto del pareggio di bilancio:

Non corretta imputazione entrate e spese nei pertinenti capitoli;- Non corretta imputazione entrate e spese nei pertinenti capitoli;

- Utilizzo improprio delle partite di giro;

- Non corretta formazione del FPV;

- Sovrastima entrate correnti;

- Imputazione spese di competenza di un esercizio ai bilanci esercizisuccessivi;

- Utilizzo improprio contratti di servizio ed operazioni con società partecipatesugli immobili;g ;

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.

DAL PREVENTIVO AL PAREGGIO

Esempio: il comune ha ottenuto dal patto orizzontale, nel 2014, 100 euro, per cui nel 2016deve restituire spazi patto per 50.

Bilancio di previsione finanziario

ENTRATE competenza 2016 SPESE competenza 2016Fpv (proveniente da debito) 5Avanzo di amminitrazione 15Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

100Titolo 1 - Spese correnti (di cui fcde 30) 250

Titolo 2 - Trasferimenti correnti 80Titolo 2 - Spese in conto capitale -di cui 5 fin da debito 50

Titolo 3 - Entrate extratributarie 120Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie

Titolo 4 - Entrate in conto capitale 20 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 50Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie -Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere-

Titolo 6 - Accensione di prestiti 10Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 30Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere -Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro 30

Totale 380 Totale 380

PAREGGIO BILANCIO

ENTRATE competenza 2016 SPESE competenza 2016fvp (da debito) -Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

100Titolo 1 - Spese correnti al netto del Fcde di 30 220

Ti l 2 T f i i i 80 Ti l 2 S i i l 50

Elementi positivi: FCDE 30, Rimborso mutui 50

Elementi negativi: Spese finanziate con avanzo 15, Spese finanziate con FPV da mutui,

Patto da restituire 50, Spese fin con debito 10

Titolo 2 - Trasferimenti correnti 80 Titolo 2 - Spese in conto capitale 50Titolo 3 - Entrate extratributarie 120Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie

Titolo 4 - Entrate in conto capitale 20Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie -

Totale entrate finali 320 Totale spese finali 270Saldo finale pareggio bilancio 50

Da il Sole24Ore Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

- Vecchio patto di stabilità orizzontale (da restituire) - 50Saldo finale pareggio bilancio definitivo ZERO

L.208/15 Stabilità 2016

Impatto sugli equilibri di bilancioM t 100 S i ti t 100Mutuo 100 Spesa investimento 100

Entrata 2016

1) Contratto di mutuo non sottoscritto nel 2015 entrata contabilizzatanel 2016 non rileva ai fini degli equilibri (Titolo 6 escluso);

2) Contratto mutuo sottoscritto entro 31/12/15 senza avvio garaconfluisce in avanzo che sarà applicato al 2016 non rileva ai finidegli equilibri;degli equilibri;

3) Contratto di mutuo sottoscritto entro il 31/12/2015 con affidamentolavori si costituisce FPV in spesa 2015 che rappresenta FPV inentrata 2016 che rileva ai fini degli equilibri;

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L.208/15 Stabilità 2016

Impatto sugli equilibri di bilancioMutuo 100 Spesa investimento 100

Parte Spesa 2016/2017 (si suppone che la spesa sia esigibile per il 50%nel 16 e per l’altro 50% nel 17)

1) Sia nel caso in cui la spesa sia finanziata con FPV da debito che conmutuo il saldo nel 2016 e nel 2017 ai fini del pareggio di bilancio è di-50

2) Nel caso in cui la spesa di investimento fosse finanziata da FPVattivato nel 2015 a seguito dell’applicazione dell’avanzo nel 2016 ciattivato nel 2015 a seguito dell applicazione dell avanzo, nel 2016 cisarebbe un saldo pari a zero ai fini dell’equilibrio (l’FPVrilevarebbe), mentre nel 2017 ci sarebbe un saldo di -50 (l’FPV nonrileva)

L.208/15 Stabilità 2016

• La possibilità di approvare il bilancio di previsione in disavanzo, perp pp p , pun importo non superiore al disavanzo tecnico, si va a scontrare con ilvincolo del pareggio di bilancio:

Gli enti in disavanzo tecnico rischiano di non rispettare l’obiettivo neii i i i t l d t à l’ i ibilità d llprimi anni e registrare un surplus quando maturerà l’esigibilità delle

entrate.

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L.208/15 Stabilità 2016

• Gli accantonamenti richiesti dal D.Lgs.n.118/11 come il fondo rischi,g ,l’indennità di fine mandato, i rinnovi contrattuali che confluiscono nelrisultato di amministrazione

Impattano negativamente sugli equilibri di bilancio così come primai tt ti t l P tt di St bilitàimpattavano negativamente sul Patto di Stabilità

Gli adempimenti del Comune 2016

Adozione a partire dal 1 gennaio 2016 della contabilità

ECONOMICO-PATRIMONIALE

a) l’attribuzione ai capitoli/articoli del bilancio gestionale/PEG della codifica prevista nela) l attribuzione ai capitoli/articoli del bilancio gestionale/PEG della codifica prevista nelpiano finanziario (almeno al quarto livello), secondo le modalità indicate al punto 2);

b) la definizione di procedure informativo - contabili che consentano l’attribuzionedella codifica del piano dei conti finanziari o (quinto livello) agliaccertamenti/incassi agli impegni/pagamenti, evitando l’applicazione del criterio dellaprevalenza;

c) la codifica dell’inventario secondo il piano patrimoniale del piano dei contiintegrato, sempre evitando l’applicazione del criterio della prevalenza, e l’eventualeaggiornamento dell’inventario (se non rappresenta la situazione patrimoniale dell’ente).

d) l’elaborazione dello stato patrimoniale di apertura, riferito contabilmente al 1° gennaio2016 ottenuto riclassificando l’ultimo stato patrimoniale/conto del patrimonio secondo2016, ottenuto riclassificando l ultimo stato patrimoniale/conto del patrimonio, secondolo schema previsto dall’allegato n.10 al D.Lgs. n. 118/2011, avvalendosi dellaricodifica dell’inventario e applicando i criteri di valutazione dell’attivo e del passivoprevisti dal principio applicato della contabilità economico patrimoniale n. 9.3“Il primo stato patrimoniale: criteri di valutazione ”. Gli enti che si sono avvalsidella facoltà di rinviare al 2016 l’adozione della contabilità economico patrimoniale,sono tenuti ad allegare al rendiconto 2016 anche lo stato patrimoniale iniziale(articolo 11, comma 13, del D.Lgs.n. 118/2011);

136

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Gli adempimenti del Comune 2016

Adozione a partire dal 1 gennaio 2016 della contabilità

ECONOMICO-PATRIMONIALE

Verifica aggiornamento inventario mobiliare ed immobiliare ( Agenti contabili a materia);Verifica aggiornamento inventario mobiliare ed immobiliare ( Agenti contabili a materia);

Per le somme che si continua ad accertare per cassa si ritiene opportuno indicare tali crediti,al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità, tra le Immobilizzazioni o nell’Attivocircolante (a seconda della data del credito) dello stato patrimoniale iniziale del primoanno di adozione della contabilità economico-patrimoniale con il principio dellacontabilità finanziaria potenziata;

137

Gli adempimenti del Comune 2016

Adozione a partire dal 1 gennaio 2016 della contabilità

ECONOMICO-PATRIMONIALE

Allegato n.10 - Rendiconto della gestione

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

STATO PATRIMONIALE (ATTIVO) Anno Anno - 1riferimento riferimento

art.2424 CC DM 26/4/95

A) CREDITI vs.LO STATO ED ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER LA PARTECIPAZIONE AL FONDO DI DOTAZIONE A A

TOTALE CREDITI vs PARTECIPANTI (A)

B) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali BI BI

1 Costi di impianto e di ampliamento BI1 BI1

2 Costi di ricerca sviluppo e pubblicità BI2 BI2

3 Diritti di brevetto ed utilizzazione opere dell'ingegno BI3 BI3

4 Concessioni, licenze, marchi e diritti simile BI4 BI4

5 Avviamento BI5 BI5

138

6 Immobilizzazioni in corso ed acconti BI6 BI6

9 Altre BI7 BI7

Totale immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni materiali (3)

II1 Beni demaniali

1.1 Terreni

1.2 Fabbricati

1.3 Infrastrutture

1.9 Altri beni demaniali

III2 Altre immobilizzazioni materiali (3)

2.1 Terreni BII1 BII1

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Il Bilancio consolidato

Approvazione Giunta di due distinti elenchi:Approvazione Giunta di due distinti elenchi:1. Il primo comprende tutti gli organismi che fanno parte del gruppo

amministrazione pubblica;2. Il secondo enucleato dal primi individua solo quelli oggetto di

consolidamento a seguito valutazione rilevanza e significatività;3. Detta linee guida da seguire per consolidamento;

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Gli adempimenti degli organismi ed enti strumentali 2016

Definizione organismo strumentale (art.1, comma II Dlgs.n.118/11)

• per organismi strumentali delle regioni e degli enti locali si intendono le loroarticolazioni organizzative, anche a livello territoriale, dotate di autonomiagestionale e contabile, prive di personalità giuridica

Es. istituzione ex art.114 TUEL l’istituzione conforma la propria gestione aiprincipi previsti dal Dlgs.n.118/11 e adotta il medesimo sistema contabile dell’Entelocale che lo ha istituito nel rispetto di quanto previsto dall’art.151, comma 2 delp q pTUEL (Dup)…... Provvede l’istituzione se non provvede l’Ente

140

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Gli adempimenti degli organismi ed enti strumentali 2016

Definizione ente strumentale (art.11/ter Dlgs.n.118/11)Si definisce ente strumentale controllato di una regione o di un ente locale di cui all’articolo 2 deldecreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, l’azienda o l’ente, pubblico o privato, nei cui confronti laregione o l’ente locale ha una delle seguenti condizioni (hanno personalità giuridica propria edautonomia imprenditoriale):

• a) il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell’ente o nell’azienda;

• b) il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza deicomponenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche disettore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazionedell’attività di un ente o di un’azienda;

• c) la maggioranza, diretta o indiretta, dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali,competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordineall’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività dell’ente o dell’azienda;, p p g ;

• d) l’obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori allapropria quota di partecipazione;

• e) un’influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consentetali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione, stipulati con enti o aziendeche svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti, comportano l’esercizio diinfluenza dominante.

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Gli adempimenti degli organismi ed enti strumentali 2016

Gli enti strumentali degli enti territoriali che adottano solo la contabilitàeconomico patrimoniale, nel 2016 non sono tenuti ad adempimenti aggiuntivirispetto al 2015, in quanto, nei loro confronti, la riforma si applica integralmente adecorrere dal 2015 con la redazione:decorrere dal 2015, con la redazione:

• - del budget economico;

• - del rendiconto di cassa ai sensi dell’articolo 2428, comma 2, del codice civile;

• - del prospetto della tassonomia se sono già soggetti alla rilevazione SIOPE.

Solo gli enti che adottano la sola contabilità economico-patrimoniale e che giàpartecipano alla rilevazione SIOPE sono tenuti all’elaborazione del prospetto daallegare al bilancio di esercizio e al budget (allegato n.15 al D.Lgs.118/2011),concernente la ripartizione della propria spesa per missioni e programmi e gruppiCofog - la cd. Tassonomia.

142

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Gli adempimenti degli organismi ed enti strumentali 2016

Es. di enti strumentali Azienda speciale (art.114 tuel), aziende municipalizzate,fondazioni

Altra cosa sono le società controllate e partecipate (artt. 11-quater ed 11-qinquies Dlgs. N.118/11) interessate dalla riforma contabile escluseivamente aifini della redazione del bilancio consolidato!!!

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Gli adempimenti del Comune 2016Dal 2016 in occasione del rendiconto 2015

• Resta l’obbligo di predisporre il rendiconto della gestione 2015 secondo loschema adottato nel 2014 affiancato dallo schema per missioni e programmischema adottato nel 2014 affiancato dallo schema per missioni e programmicon funzione conoscitiva.

• Il riaccertamento «ordinario dei residui» previsto dal comma 4 dell’art.3 delDlgs.n.118/11, deve essere effettuato con delibera di Giunta previo pareredell’Organo di Revisione regolamento di contabilità che individua i tempi!!

• Verifica della congruità dell’accantonamento a titolo di FCDE (fintanto che il

fondo non è congruo non è possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione);

• Determinazione del risultato di amministrazione suddiviso nelle quoteAccantonate, Vincolate, Destinate e Libere.

• Verifica copertura disavanzo applicato

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Gli adempimenti del Comune 2016Residui del rendiconto 2014

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Gli adempimenti del Comune 2016Allegato G

Allegato n.10 - Rendiconto della gestione

al D.Lgs 118/2011

CONTO DEL BILANCIO - GESTIONE DELLE ENTRATE

RESIDUI ATTIVI AL 1/1/20.. (RS)

RISCOSSIONI IN C/RESIDUI (RR)

RIACCERTAMENTI RESIDUI ( R)(3)

RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZI PRECEDENTI (EP = RS -RR+R)

TITOLO, TIPOLOGIA DENOMINAZIONEPREVISIONI DEFINITIVE

DI COMPETENZA (CP)RISCOSSIONI IN

C/COMPETENZA (RC)ACCERTAMENTI (A)(4)

MAGGIORI O MINORI ENTRATE DI

COMPETENZA =A-CP (5)

RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZIO DI COMPETENZA (EC=A-RC))

PREVISIONI DEFINITIVE DI CASSA (CS)

TOTALE RISCOSSIONI (TR=RR+RC)

MAGGIORI O MINORI ENTRATE DI

CASSA =TR-CS (5)

TOTALE RESIDUI ATTIVI DA RIPORTARE (TR=EP+EC))

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (1) CP0,00

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (1) CP

0,00

UTILIZZO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (2) CP 0,00

TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101 Tipologia 101: Imposte tasse e proventi assimilati RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0 00 RC 0 00 A 0 00 CP 0 00 EC 0 00

146

CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

10102Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità (solo per le Regioni) RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

10103 Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali (solo per le Regioni) RS 0,00 RR 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 A 0,00 CP 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

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Gli allegati al Bilancio di previsone

1. Prospetto esplicativo del risultato di amministrazione presunto;

2. Il prospetto concernente la composizione per missioni e programmi delFondo pluriennale vincolato per ciascuno degli esercizi del bilancio;

3. Il prospetto concernente la formazione del Fondo crediti dubbia esigibilità;

4. Il prospetto del rispetto dei vincoli di indebitamento;

5. Il prospetto delle spese previste per l’utilizzo dei contributi e trasferimentida parte di organismi comunitari ed internazionali;

6. Il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegatedelle regioni;

7 L t i t ti7. La nota integrativa;

8. La relazione del Collegio dei revisori dei conti;

147

Gli allegati al Rendiconto• a) il prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione;

• b) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato;

• c) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità;

• d) il prospetto degli accertamenti per titoli, tipologie e categorie;

• e) il prospetto degli impegni per missioni, programmi e macroaggregati;

• f) la tabella dimostrativa degli accertamenti assunti nell’esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi;

• g) la tabella dimostrativa degli impegni assunti nell’esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi;

• h) il prospetto rappresentativo dei costi sostenuti per missione;

• i) per le sole regioni, il prospetto dimostrativo della ripartizione per missioni e programmi della politica regionale unitaria e cooperazione territoriale, a partire dal periodo di programmazione 2014 - 2020;

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I nuovi schemi di bilancio

Per le entrate sostanzialmente cambia poco:Per le entrate sostanzialmente cambia poco:

Vecchia classificazione Nuova classificazione

TITOLI (fonte provenienza) TITOLI (fonte provenienza)

CATEGORIE (tipologia di ogni entrata)

TIPOLOGIE (la natura di ogni entrata)

RISORSE (oggetto dell’entrata) CATEGORIE (oggetto dell’entrata)( gg ) ( gg )

149

La nuova struttura dell‘entrata

Titoli La fonte Autorizzazione

I livello PdC

Categorie

Tipologie La natura

L’oggetto

del Consiglio

III o II livello PdC

IV o III livello PdC

CapitoliUnità elementareda suddividere in

articoli

PEG e rendiconto

150150150

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76

ATTUALE SPERIMENTAZIONE

Il confronto dal lato delle entrate

TITOLO I Tributarie TITOLO I Correnti di natura tributaria e contributiva e perequativa

101 CATEGORIA

Imposte 10101TIPOLOGIA

Imposte tasse e proventi

151

CATEGORIA TIPOLOGIA proventi assimilati

10101* RISORSA

ICI 1010115 CATEGORIA

IMU

151151151

152

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77

I nuovi schemi di bilancio

• Nella vecchia classificazione l’unità elementare ai fini del votodel bilancio è la risorsa

e l’ulteriore disaggregazione delle categorie ai fini del PEG e dellarendicontazione sono i capitoli e gli articoli

• Nella nuova classificazione l’unità elementare ai fini del voto delbilancio è la tipologia

e l’ulteriore disaggregazione delle categorie ai fini del PEG e dellarendicontazione sono i capitoli e gli articoli

153

I nuovi schemi di bilancio.

Bilancio ex DPR n.194/96 Bilancio D.Lgs 118/2011 art.14Bilancio ex DPR n.194/96 g

TITOLOCategoria

Ri

TITOLOTipologia

VOTO

Risorsa

Capitolo/Articolo CategoriaCapitolo/Articolo

PEG

154

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Fondo pluriennale vincolato per spese

PREVISIONI 

DELL'ANNO N+1

PREVISIONI 

DELL'ANNO N+2

TITOLO

TIPOLOGIADENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL 

TERMINE 

DELL'ESERCIZIO 

PRECEDENTE QUELLO 

CUI SI RIFERISCE IL 

BILANCIO

 

PREVISIONI DEFINITIVE 

DELL'ANNO PRECEDENTE 

QUELLO CUI SI RIFERISCE 

IL BILANCIO PREVISIONI 

ANNO….

Bilancio di previsione entrate

Fondo pluriennale vincolato per spese 

correnti (1)

previsioni  di  competenza 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese 

in conto capitale  (1)

previsioni  di  competenza 0,00 0,00

Utilizzo avanzo di Amministrazione  previsioni  di  competenza 0,00 0,00

‐ di cui avanzo vincolato utilizzato 

anticipatamente (2)

previsioni di competenza 0,00 0,00

Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di 

riferimento previsioni  di  cassa 0,00 0,00

TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101

Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi 

assimilati 0,00 previsione di  competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di  cassa 0,00

10102

Tipologia 102: Tributi destinati al 

finanziamento della sanità (solo per le 

Regioni) 0,00 previsione di  competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di  cassa 0,00

I nuovi schemi di bilancioL’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, distingue le entrate ricorrenti da

quelle non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o più esercizi.

Si iti h d fi it “ i ” ’ t t h i t ti ità i l 5 i iSi ritiene che possa essere definita “a regime” un’entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi, per importi costanti nel tempo. In ogni caso, in considerazione della loro natura sono da considerarsi non ricorrenti le entrate riguardanti: i contributi per la sanatoria di abusi edilizi e sanzioni;i condoni;le entrate derivanti dall’attività straordinaria diretta al recupero evasione tributaria;le entrate per eventi calamitosi;le plusvalenze da alienazione;le accensioni di prestiti;

Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti, a meno che non siano espressamente definitivi “continuativi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione.

Le altre entrate sono da considerarsi ricorrenti.

Si ritiene opportuno sperimentare la possibilità di includere tra le entrate “non ricorrenti” anche le entrate presenti “a regime” nei bilanci dell’ente, quando presentano importi superiori alla media riscontrata nei cinque esercizi precedenti.

TITOLOTIPOLOGIACATEGORIA

DENOMINAZIONE

Previsioni dell'anno cui si riferisce il bilancio

Totaledi cui entrate non 

ricorrenti156

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79

La nuova struttura della spesa

Missioni Funzioni principali ed obiettivi strategici

Aggregati omogenei Classificazione

Autorizzazione del Consiglio (unico

CdR)

Macroaggregati

Programmi Aggregati omogeneidi attività

Natura economica (primi 4 titoli)

ClassificazioneCOFOG

Classificazione economica e funzionale

Titoli Principali aggregatiI livello PdC

gg g

CapitoliUnità elementareda suddividere in

articoli

secondo SEC95

PEG e rendiconto

II livello PdC

157157157

I nuovi schemi di bilancioLe MISSIONI vengono definite anche tenendo conto di quelle g qindividuate per lo stato;

I PROGRAMMI sono raccordati alla relativa classificazione COFOG di secondo livello; la realizzazione di ciascun programma è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa!!!

Classificazione COFOG La classificazione della spesa pubblica perfunzione utilizzata nei conti nazionali fa riferimento alla Cofogfunzione utilizzata nei conti nazionali fa riferimento alla Cofog(acronimo di Classification Of Function Of Government),classificazione internazionale adottata come standard dal Sec95.

L’articolazione in MISSIONI e PROGRAMMI evidenzia la finalità della spesa

158

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80

I nuovi schemi di bilancio

159

I nuovi schemi di bilancioPer le spese invece…….. :

Vecchia classificazione Nuova classificazione

TITOLI (per natura della spesa es. spesa corrente)

MISSIONI (funzioni principali ed obiettivi strategici)

FUNZIONI (per destinazione della spesa es. generale di amministrazione)

PROGRAMMI (aggregati omogenei di attività per perseguire i fini delle missioni)

SERVIZI (per destinazione della spesa es. anagrafe)

TITOLI (secondo la natura della spesa)p g ) p )

INTERVENTI (per natura della spesa es. personale)

MACROAGGREGATI (secondo la natura economica della spesa)

160

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81

ATTUALE SPERIMENTAZIONE

TITOLO I Spese correnti MISSIONE 1 Servizi istituzionali e generali e di gestione

Il confronto dal lato delle spese

generali e di gestione

101 FUNZIONE

Amministrazione, gestione e controllo

0107 PROGRAMMA

Elezioni e consultazioni popolari – Anagrafe stato civile

10107 Anagrafe, stato TITOLO I Spese correnti

161

SERVIZIO civile, elettorale, leva e servizio statistico

1010701 INTERVENTO

Personale 010701 MACRO-AGGREGATO

Redditi di lavoro dipendente

161161161

I nuovi schemi di bilancio

• Nella vecchia classificazione l’unità elementare ai fini delvoto del bilancio è l’intervento

e l’ulteriore disaggregazione delle categorie ai fini del PEGsono i capitoli e gli articoli

• Nella nuova classificazione l’unità elementare ai fini del votodel bilancio è il titolo

I macroaggregati si raggruppano in titoli e ai fini del PEG sonosuddivisi in capitoli e articoli.

162

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82

I nuovi schemi di bilancio.

Bilancio ex DPR n.194/96 Bilancio D.Lgs 118/2011 art.14

TITOLOFunzioneServizioIntervento

MISSIONEProgramma

TitoloIntervento

Capitolo/Articolo MacroaggregatoCapitolo/Articolo

163

I nuovi schemi di bilancioIl bilancio di previsione (spesa) permette di sapere ad es:

osservando l’”Ordine pubblico e sicurezza” ( Missione)osservando l Ordine pubblico e sicurezza ( Missione)

quanto è l’onere ed i pagamenti per la “Polizia locale” (Programma)

distinto tra spese correnti, in conto capitale, e per incremento diattività finanziarie (Titoli)

I l ll h di bil i i iInoltre nello schema di bilancio sono inserite:1. Colonna residui presunti:2. Riga somme già impegnate3. Riga previsione di cassa

164

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83

165

1 Personale 1 Redditi da lavoro dipendente

7 Imposte e tasse 2 Imposte e tasse a carico dell’ente

2 Acquisto di beni di consumo

3 Acquisto di beni e servizi3 Prestazioni di servizi

4 Utilizzo di beni di terzi

5 Trasferimenti correnti

4 Trasferimenti correnti

5 Trasferimenti di tributi

6 Fondi perequativi

6 Interessi passivi e oneri finanziari diversi

7 Interessi passivi

8 Oneri straordinari della gestione corrente

8 Altre spese per redditi da capitale

9 Ammortamenti di esercizio

9Altre spese correnti

(NO ammortamento finanziario)10 Fondo svalutazione crediti

11 Fondo di riserva166166

166

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84

Nuova contabilità c/capitale DPR 194/1996

Tributi in conto capitale a carico dell’ente (tit. 2 macro

01)

Investimenti fissi lordi (tit.2 macro 02) Acquisizione di beni immobili (01)Incarichi professionali esterni (06)Espropri e servitù onerose (02)Acquisti beni per realizzazioni in economia (03)Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia(04)Acquisizione di beni mobili, macchine e attrezzature(05)

Contributi agli investimenti (tit. 2 macro 03) Trasferimenti di capitale (07)

Trasferimenti in conto capitale (tit. 2 macro 04)

Altre spese in conto capitale (tit. 2 macro 05)

A i i i i di i i à fi i i ( i 3 01) Partecipazioni azionarie (08)Acquisizioni di attività finanziarie (tit. 3 macro 01) Partecipazioni azionarie (08)Conferimenti di capitale (09)

Concessioni crediti a breve (tit. 3 macro 02) Concessioni di crediti e anticipazioni (10)

Concessioni crediti medio-lungo termine (tit. 3 macro

03)

Altre spese per incremento di attività finanziarie (tit. 3

macro 04)

Partecipazioni azionarie (08)

Conferimenti di capitale (09)

Esempio di macroaggregati

Contributi agli investimenti contributo acquisto scuolabusContributi agli investimenti contributo acquisto scuolabus(Titolo II macr.03) rileva per eq. parte capitale

Trasferimenti c/capitale copertura perdite soc.partecipata(Titolo II macr.04) rileva per eq. parte corrente

Altre spese per incremento attività finanziarie aumento capitale p p psocietà partecipata(Titolo III macr.04) rileva per eq. parte capitale

168

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85

Ex Funzioni Ex Servizi Ex Titoli Ex Servizi Ex SIOPE

AUTORIZZAZIONE DEL CONSIGLIO

(BILANCIO DECISIONALE) BILANCIO GESTIONALE

Missioni Programmi Titoli Macro-aggregati

Capitoli/Articoli

Glossario (allegato 14) Piano dei conti integrato(allegato 6)

Titoli delle entrateEntrate Nuovo Bilancio Entrate Vecchio Bilancio

TIT.I Entrate correnti di natura tributaria TIT.I Entrate tributariecontributiva e perequativa

TIT.II Trasferimenti correnti TIT.II Entrate per trasferimenti

TIT.III Entrate extratributarie TIT.III Entrate extratributarie

TIT.IV Entrate in conto capitale TIT.IV Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti

TIT.V Entrate da riduzione di attività finanziarie

TIT VI A i di i i TIT V E d i i d i di i iTIT.VI Accensione di prestiti TIT.V Entrate derivanti da accensione di prestiti

TIT VII Anticipazioni da istituto tesoriere

TIT.IX Entrate per conto terzi e partite di giro TIT.VI Entrate per servizio conto terzi

Nel nuovo schema non c’è il titolo VIII!!!!170

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86

Titoli delle speseSpese Nuovo Bilancio Spese Vecchio Bilancio

TIT.I Spese correnti TIT.I Spese correnti

TIT.II Spese in conto capitale TIT.II Spese in conto capitale

TIT.III Spese per incremento attività finanziarie

TIT.IV Rimborso prestiti TIT.III Spese per rimborso prestiti

TIT V Chi i i i i i dTIT.V Chiusura anticipazioni ricevute da istituto tesoriere

TIT.VII Spese per conto terzi e partite di giro

TIT.IV Spese per servizio conto terzi

Nel nuovo schema non c’è il titolo VI!!!!171

Suddivisione entrate e spese per titoli

NB gli equilibri generali eNB… gli equilibri generali eparziali si continuano averificare sul bilancio suddivisoin titoli sia per le entrate cheper le spese!!!!!per le spese!!!!!

172

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87

Variazioni EntrataVecchio bilancio Consiglio comunale Giunta comunale Dirigente

Titolo X RATIFICA NO

Categoria X RATIFICA NO

Risorsa X RATIFICA NORisorsa X RATIFICA NO

Capitolo -------------------- X NO

Nuovo bilancio

Titolo X RATIFICA NO

Tipologia X RATIFICA NO

Categoria ---------------------- X NO

Capitolo/articolo ---------------------- -------------------------- X

Cassa ---------------------- X -------------------

173

Variazioni spesaVecchio bilancio Consiglio comunale Giunta comunale Dirigente

Titolo X RATIFICA NO

Funzione X RATIFICA NO

Servizio X RATIFICA NO

Intervento X RATIFICA NO

Capitolo -------------------- X NO

Nuovo bilancio

Missione X RATIFICA NO

Programma X RATIFICA NO

Titolo X RATIFICA NO

Macroaggregato ---------------------- X NO

Capitolo/articolo ---------------------- ------------------ X

Cassa -------------------- X -------------------

Fondo plur. vinc. -------------------- X X

Var tra miss. e progr. -------------------- X ------------------174

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88

Consiglio

Giunta (art. 175 c. 5-bis TUEL) Responsabili (art. 175 c. 5-quater)

Varia-zioni dimissioni epro-

Variazioni del piano esecutivo di gestione Variazioni compensative del PEG fra capitoli di spesa del medesimo macroaggregato, limitata mente ai capitoli dotati

Variazioni relative agli stanziamenti di cassa garantendo che il fondo cassa alla fine dell’esercizio non sia negativo

Prelievi dal fondo di riserva, dal fondo di riserva di cassa e dai fondi spese

Variazioni bilancio spesa (nuovo art. 175 Tuel come modificato dall’art. 74 D.Lgs. 118/2011

grammi dello stesso codice di 4°livello del piano dei conti, escluse le var. dei capitoli appartenenti ai macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti, e ai trasferimenti in conto capitale di competenza della giunta

potenziali da deliberare entro il 31-12 (nuovo art. 176 TUEL)

Variazioni compensative fra le dotazioni delle missioni e dei programmi limitatamente alle spese di personale, conseguenti a provvedimenti di trasferimento del personale all’interno dell’ente

Variazioni riguardanti il fondo pluriennale vincolato effettuata entro i termini di approvazione del rendiconto

Variazioni riguardanti l’utilizzo della quota vincolata e accantonata del risultato di amministrazione nel corso dell’esercizio provvisorio consistenti nella mera reiscrizione di economie di spesa derivanti da stanziamenti di bilancio dell’eserci io precedente corrispondenti a entrate incolate della giunta

Variazioni riguardanti il FPV da comunicare trimestralmente alla giunta

dell’esercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate

Variazioni compensative tra dotazione delle missioni e programmi riguardanti l’utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, nel rispetto della finalità della spesa, o qualora le variazioni siano necessarie per attuare interventi previsti da intese già deliberati dal consiglio

Var. utilizzo A.A. vincolato corrispondenti a entrate vincolate

Var. riguardanti le partite di giro e operazioni per conto terzi

Con il regolamento di contabilità si disciplinano le modalitàdi comunicazione al consiglio di dette variazioni

IL “TIMING” DELLE VARIAZIONIAssestamento generale

e verifica equilibri

Stanziamenti di entrata e di spesa (tranne: vedi

31 luglio

30 novembree di spesa (tranne: vedi sotto)

Stanziamenti di PEG (tranne: vedi sotto)

Prelevamenti Fondi di riserva e spese

potenziali

30 novembre

15 dicembre

31 dicembrepotenziali

176

31 dicembre

a) istituzione di tipologie vincolate e relativo programma b) istituzione di tipologie non vincolate, a zero, non previste in bilancio c) utilizzo avanzo vincolato e accantonatod) reimputazione entrate vincolate già assuntee) dotazioni di cassa (Giunta) f) FPV (Dirigenti)g) versamenti a conti di tesoreria statale e depositi bancari intestati all'ente

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89

Entrate tributarie

Le entrate tributarie gestite attraverso ruoli ordinari e le liste di carico sonoaccertate e imputate contabilmente all’esercizio in cui sono emessi il ruolo e leliste di carico, a condizione che la scadenza per la riscossione del tributo siaprevista entro i termini dell’approvazione del rendiconto (nei casi in cui la leggeprevista entro i termini dell approvazione del rendiconto (nei casi in cui la leggeconsente espressamente l’emissione di ruoli con scadenza nell’eserciziosuccessivo).

Le entrate tributarie riscosse per autoliquidazione dei contribuenti sono accertatesulla base delle riscossioni effettuate entro la chiusura del rendiconto e,comunque, entro la scadenza prevista per l’approvazione del rendiconto o,

ll’ i i di t i t i ll ti t d lnell’esercizio di competenza, per un importo non superiore a quello stimato dalcompetente Dipartimento delle finanze attraverso il portale per il federalismofiscale. La componente dell’avanzo costituita da residui attivi accertati sulla basedi tale stima è evidenziata nella rappresentazione dell’avanzo di amministrazione

177

Entrate tributarieL’addizionale IRPEF (non ancora pubblicato)

Gli enti locali possono accertare l’addizionale comunale Irpef per un importo paria quello accertato nell’esercizio finanziario del secondo anno precedente quello diriferimento e comunque non superiore alla somma degli incassi dell’annoprecedente in c/residui e del secondo anno precedente in c/competenza, riferitip p p ,all’anno di imposta (ad esempio, nel 2016 le entrate per l’addizionale comunaleirpef sono accertate per un importo pari agli accertamenti del 2014 peraddizionale irpef, incassati in c/competenza nel 2014 e in c/residui nel 2015). Incaso di modifica delle aliquote, l’importo da accertare nell’esercizio di riferimentoin cui sono state introdotte le variazioni delle aliquote e in quello successivo, èriproporzionato tenendo conto delle variazioni deliberate. In caso di modifica dellafascia di esenzione, l’importo da accertare nell’esercizio di riferimento e in quellosuccessivo, è stimato sulla base di una valutazione prudenziale. In caso dii i i d l ib il i l’ è ff ll b diistituzione del tributo, per il primo anno, l’accertamento è effettuato sulla base diuna stima prudenziale effettuata dall’ente mediante l’utilizzo del simulatorefiscale disponibile sul portale del federalismo fiscale. In ogni caso l’importo daaccertare conseguente alle modifiche delle aliquote e della fascia di esenzione, oall’istituzione del tributo, non può essere superiore a quello risultante dall’utilizzodel simulatore fiscale disponibile sul portale del federalismo fiscale

178

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90

Altre entrate• Sono accertate per cassa anche le entrate derivanti dalla lotta all’evasione delle entrate

tributarie riscosse per cassa, salvo i casi in cui la lotta all’evasione è attuata attraversol’emissione di ruoli e liste di carico, accertate sulla base di documenti formali emessidall’ente e imputati all’esercizio in cui l’obbligazione scade.

• Nel caso di avvisi di accertamento riguardanti entrate per le quali non è stato effettuatol’accertamento contabile si procede a tale registrazione quando l’avviso diventa definitivol accertamento contabile, si procede a tale registrazione quando l avviso diventa definitivo(sempre se il contribuente non abbia già effettuato il pagamento del tributo). In tal casol’entrata è imputata alla voce del piano dei conti relativa al tributo considerato “riscosso aseguito di attività di verifica e controllo”

• Le entrate derivanti dalla gestione dei servizi pubblici sono accertate sulla base dell’idoneadocumentazione che predispone l’ente creditore ed imputate all’esercizio in cui servizio è resoall’utenza. Tale principio si applica anche nel caso in cui la gestione del servizio sia affidata aterzi. (NON RILEVA IL PAGAMENTO CHE PUO’ESSERE ANCHE L’ANNOSUCCESSIVO)

• Le entrate derivanti da interessi attivi sono accertate imputandole all’esercizio inl’obbligazione giuridica attiva risulta esigibile. Con riferimento agli interessi bancari esigibilialla data del 31 dicembre e comunicati nei primi mesi dell’anno successivo, è possibileaccertare l’entrata nell’anno successivo, imputandola all’esercizio precedente, sulla base dellacomunicazione della banca o dell’incasso verificatosi prima dell’approvazione del rendiconto(COMPETENZA ECONOMICA!!!). Le entrate per interessi di mora (ad esempio per ritardatopagamento canoni affitto) sono accertate al momento dell’incasso.

179

Altre entrate

• Le entrate derivanti dalla gestione dei beni iscritti tra leLe entrate derivanti dalla gestione dei beni iscritti tra leimmobilizzazioni del conto del patrimonio, quali locazionie concessioni, sono accertate sulla base dell’idoneadocumentazione predisposta dall’ente creditore edimputate all’esercizio in cui l’entrata è esigibile (es.scadenza canone affitto). Le entrate derivanti daconcessioni pluriennali, che non garantiscono accertamentip gcostanti negli esercizi e costituiscono entrate straordinarienon ricorrenti, sono considerate destinate al finanziamentodi interventi di investimento.

180

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91

Art.200 Tuel spesa investimento

• 1-bis.La copertura finanziaria delle spese di investimento imputate agliesercizi successivi è costituita:

• a) da risorse accertate esigibili nell’esercizio in corso di gestione, confluite nelfondo pluriennale vincolato accantonato per gli esercizi successivi;

• b) da risorse accertate esigibili negli esercizi successivi, la cui esigibilità ènella piena discrezionalità dell’ente o di altra pubblica amministrazione;

• c) dall’utilizzo del risultato di amministrazione nel primo esercizio consideratonel bilancio di previsione nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 187 Ilnel bilancio di previsione, nel rispetto di quanto previsto dall articolo 187. Ilrisultato di amministrazione può confluire nel fondo pluriennale vincolatoaccantonato per gli esercizi successivi.

181

Legge 243/12A partire dal 2016 con l’entrata in vigore della Legge 243 per gli enti territorialisarà più difficile ricorrere all’indebitamento:p

Le operazioni di indebitamento sono effettuate sulla base di apposite inteseconcluse in ambito regionale che garantiscano, per l'anno di riferimento,l'equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti territorialidella regione interessata, compresa la medesima regione;

Ciascun ente territoriale può in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limitedelle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione( li ti li ti iù i t i!!)(penalizzati gli enti più virtuosi!!).

Per evitare il blocco degli investimenti è necessario trovare modalità alternativeall’indebitamento per finanziare la spesa in c/capitale…….

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Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

La copertura degli investimenti per l’esercizio corrente può essere garantita da:

1) L’accertamento di una entrata imputata al titolo 4, 5 o 6 delle entrate;

2) Il Margine corrente dell’esercizio cui è imputata la spesa;

Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

La copertura degli investimenti costituita da entrate accertate:

1) Risorse accertate ed incassate o Avanzo di amministrazione* applicato che confluiscono nel FPV;

2) Trasferimenti da altre PA;

3) Mutui tradizionali che vengono erogati subito e poi confluiscono nel FPV;

4) Forme di finanziamento flessibile nei quali l’acquisizione delle risorse coincide conl’investimento;

5) Entrate accertate tra le accensioni dei prestiti i cui contratti prevedono l’esigibilità secondo i SAL;

– Il Risultato di amministrazione può essere utilizzato a condizione che sia rispettato l’ordine di– Il Risultato di amministrazione può essere utilizzato a condizione che sia rispettato l ordine dipriorità:

- finanziamento debiti fuori bilancio;

- riequilibrio gestione corrente;

- accantonamento passività potenziali (FCDE);

- finanziamento spesa investimento o estinzione anticipata del prestiti;

(Non utilizzabili altre spese accertate ed imputate a gli esercizi successivi al primo)

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Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

Può costituire copertura degli investimenti imputati agli esercizi successivi considerati nel bilanciodi previsione

(Secondo e terzo) Il saldo positivo di parte corrente in termini di competenza finanziaria risultante dalprospetto degli equilibri allegato al bilancio di previsione:

i. Per un importo non superiore al minore tra media dei saldi correnti di parte corrente in termini dicompetenza e la media dei saldi di parte corrente in termini di cassa negli ultimi tre esercizirendicontati, se sempre positivi;

ii. Determinati al netto dell’avanzo di amministrazione, del fondo di cassa, e delle entrate nonricorrenti che non hanno dato copertura a impegni o pagamenti;

(Quarto e quinto) Il 60% della media degli incassi in c/competenza delle entrate derivanti dagli oneri diurbanizzazione degli ultimi 5 esercizi rendicontati. Legge di Stabilità 2016 dovrebbe reintrodurrepossibilità di finanziare spesa corrente con oneri di urbanizzazione…

Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

Il Saldo positivo di parte corrente non può costituire copertura degli investimenti imputati agliesercizi successivi considerati nel bilancio di previsione nel caso in cui:

– Gli ultimi due esercizi si siano chiusi in disavanzo;

– Se l’esercizio precedente non è ancora stato rendicontato;

– In caso di disavanzo nell’ultimo esercizio rendicontato e di disavanzo presunto nell’esercizioprecedente;

Non rileva ai fini del disavanzo :

- il disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui;

- il disavanzo tecnico ex art.3, comma 13 D.Lgs.118/11;

- il disavanzo da indebitamento autorizzato e non contratto (regioni);

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Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

Può costituire copertura degli investimenti imputati agli esercizi successivi considerati nel bilanciodi previsione anche la quota di margine corrente ( oltre quello consolidato) derivante da:

Il 50% delle previsioni riguardanti l’incremento del gettito derivante:

1) dall’applicazione di nuove o maggiori aliquote fiscali al netto FCDE;

2) maggiorazione di oneri concessori e sanzioni al netto FCDE;

Formalmente deliberate e non accertate negli ultimi tre esercizi ( devono essere nuove entrate) !!

Riduzioni permanenti di spesa corrente già realizzate a seguito di un titolo giuridico perfezionato nonrisultanti negli ultimi tre esercizi rendicontati (devono essere riduzioni di spesa effettive e nuove)

Il finanziamento della spesa di investimento oltre il primo esercizio Principio applicato concernente la contabilità finanziaria 4/2

Gli investimenti finanziati con queste nuove «modalità» devono essere dettagliati in nota integrativa!!!

Le variazioni di bilancio che determinano variazioni sul margine corrente comportano l’aggiornamentodel:

- prospetto degli equilibri allegato al bilancio di previsione;

- sezione nota integrativa che dettaglia gli investimenti finanziati con il margine;

In occasione della verifica degli equilibri di bilancio e in occasione dell’assestamento, è necessarioverificare l’andamento dei lavori pubblici finanziati ai fini dell’adozione delle eventuali variazioniverificare l andamento dei lavori pubblici finanziati ai fini dell adozione delle eventuali variazioni

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I permessi di costruire

L’obbligazione per i permessi di costruire è articolata in dueg p pquote. La prima è immediatamente esigibile, ed è collegataal rilascio del permesso, salva la possibilità dirateizzazione (eventualmente garantita da fidejussione), laseconda è esigibile nel corso dell’opera ed, in ogni caso,entro 60 giorni dalla conclusione dell’opera. Pertanto, laprima quota è accertata e imputata nell’esercizio in cuiavviene il rilascio del permesso, la seconda è accertatasempre nell’esercizio in cui è rilasciato il permesso,sempre nell esercizio in cui è rilasciato il permesso,imputandola nell’esercizio in cui, in considerazione deiregolamenti dell’ente, si prevede sia riscossa. In caso diincertezza, l’entrata riguardante la seconda quota èaccertata nell’esercizio in cui scade il permesso di costruire

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Opere a scomputo• Le entrate concernenti i permessi di costruire destinati al finanziamento delle

opere a scomputo di cui al comma 2 dell’art. 16 del DPR. 380/2001, sonoaccertate nell’esercizio in cui avviene il rilascio del permesso e imputateall’esercizio in cui la convenzione e gli accordi prevedono la consegna e ilcollaudo delle opere (Titolo IV Entrata). Anche la spesa per le opere ascomputo è registrata nell’esercizio in cui nasce l’obbligazione giuridica,ovvero nell’esercizio del rilascio del permesso e in cui sono formalizzati gliaccordi e/o convenzioni che prevedono la realizzazione delle opere, conimputazione all’esercizio in cui le convenzioni e gli accordi prevedono laconsegna del bene(Titolo II Spesa).

• A seguito della consegna e del collaudo, si emette il titolo di spesa, versato inquietanza di entrata del bilancio dell’ente stesso, all’entrata per permessi dacostruire (trattasi di una regolazione contabile, mandato e reversale di parii )importo).

• La rappresentazione nel bilancio di previsione di entrate per permessi dacostruire destinate al finanziamento di opere a scomputo è possibile solo neicasi in cui la consegna delle opere è prevista dai documenti diprogrammazione (DUP e Piano delle opere pubbliche)

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Entrate UE

• Le entrate UE sono accertate, distintamente per la quota finanziata, p qdirettamente dalla UE e per la quota di cofinanziamento nazionale(statale, attraverso i fondi di rotazione, regionale o di altreamministrazioni pubbliche), a seguito dell’approvazione, da parte dellaCommissione europea, del piano economico-finanziario e imputatenegli esercizi in cui l’Ente ha programmato di eseguire la spesa. Infatti,l’esigibilità del credito dipende dall’esecuzione della spesa finanziatacon i fondi comunitari (UE e nazionali). L’eventuale erogazione di

ti è t t ll’ i i i i è i t l’ tacconti è accertata nell’esercizio in cui è incassato l’acconto.

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Proventi cessione beni immobili

Nella cessione di beni immobili, l’obbligazione giuridica attiva nasce al momentodel rogito (e non al momento dell’aggiudicazione definitiva della gara). In talemomento, l’entrata deve essere accertata con imputazione all’esercizio previstonel contratto per l’esecuzione dell’obbligazione pecuniaria.

L’accertamento è registrato anticipatamente nel caso in cui l’entrata sia incassataprima del rogito, salve le garanzie di legge. Nel caso in cui il contratto dicompravendita preveda il pagamento differito, è consentito l’accertamento delleentrate con imputazione nel primo esercizio se il pagamento non è stabilito oltre i12 mesi dell’anno successivo.

L’importo dell’obbligazione attiva è registrato senza distinguere il plusvalore, inquanto tale fenomeno non è rilevabile dalla contabilità finanziaria.

Il corrispettivo della cessione è interamente destinato alla spesa di investimento alIl corrispettivo della cessione è interamente destinato alla spesa di investimento alnetto del debito IVA. Tale principio è diretto a garantire la copertura finanziariadell’eventuale posizione debitoria al termine previsto per la liquidazione periodicadell’IVA e consente, ai fini degli equilibri di bilancio, di destinare l’entrata iscrittatra le entrate in c/capitale a copertura delle spese correnti per il pagamentodell’IVA.

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Entrate da indebitamento

Un’entrata derivante dall’assunzione di prestiti è accertata nel momento incui è stipulato il contratto di mutuo o prestito (anche obbligazionario, oveconsentito dall’ordinamento) o, se disciplinata dalla legge, a seguito delprovvedimento di concessione del prestito. L’accertamento è imputatoall’esercizio nel quale la somma oggetto del prestito è esigibile (quando ilall’esercizio nel quale la somma oggetto del prestito è esigibile (quando ilsoggetto finanziatore rende disponibile le somme oggetto del finanziamento).

• Generalmente, nei mutui tradizionali la somma è esigibile al momento dellastipula del contratto o dell’emanazione del provvedimento.

• Considerato che, nel rispetto del principio della competenza finanziaria, icorrelati impegni relativi alle spese di investimento sono imputati all’esercizioin cui le relative obbligazioni sono esigibili, l’inerenza tra l’entrata accertata atitolo di indebitamento e la relativa spesa finanziata è realizzata attraverso

iti t ti l f d l i l i l tappositi accantonamenti al fondo pluriennale vincolato

Nei casi in cui la Cassa Depositi e Prestiti (o altro istituto finanziatore), rendeimmediatamente disponibili le somme oggetto del finanziamento in un appositoconto intestato all’ente, le stesse si intendono immediatamente esigibili (e dannoluogo a interessi attivi) e devono essere accertate e riscosse. Pertanto, anche in talicasi, l’entrata è interamente accertata e imputata nell’esercizio in cui le sommesono rese disponibili!!!! 193

Finanziamenti attivati con aperture di credito

• Nel caso di finanziamenti attivati con “aperture di credito”, che siconsolidano in mutui passivi a seguito dell’effettiva necessità diliquidità costituite in relazione ad esigenze di programmazione e diliquidità, costituite in relazione ad esigenze di programmazione e disuccessiva realizzazione di investimenti, l’accertamento vienedisposto, dal responsabile del contratto di prestito, sulla base deglieffettivi utilizzi dell’apertura di credito (erogato). L’utilizzodell’apertura di credito è effettuato sulla base delle necessitàfinanziarie dei correlati impegni di spesa nell’esercizio. Gli importi deisingoli accertamenti ed i relativi esercizi di imputazione dell’entratacorrispondono a quelli degli impegni effettuati per la corrispondentep q g p g p pspesa di investimento, sulla base del cronoprogramma di spesa.

Entrate e spese vanno di «pari passo»!!!!!!!

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Rateizzazione entrate

Nel caso di rateizzazione di entrate proprie l’accertamentoNel caso di rateizzazione di entrate proprie l accertamentodell’entrata è effettuato ed imputato all’esercizio in cuil’obbligazione nasce a condizione che la scadenzadell’ultima rata non sia fissata oltre i 12 mesi successivi.

L’accertamento di entrate rateizzate oltre tale termine èeffettuato nell’esercizio in cui l’obbligazione sorge conimputazione agli esercizi in cui scadono le rate.imputazione agli esercizi in cui scadono le rate.

Gli interessi attivi relativi alla rateizzazione devono essereimputati distintamente rispetto alle entrate cui siriferiscono.

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Contributi• coincide con l’esercizio finanziario in cui è adottato l’atto

amministrativo di impegno relativo al contributo o al finanziamento,nel caso di entrate derivanti da trasferimenti e contributi da altreamministrazioni pubbliche, in conformità alle modalità indicate alpunto 5.2 lettera c), con particolare riferimento alle modalità temporalied alle scadenze in cui il trasferimento è erogato. A tal fine,l’ordinamento contabile prevede che ogni amministrazione pubblica,che impegna spese a favore di altre amministrazioni pubbliche, ne diacomunicazione ai destinatari.

L’ l i h i d ’ d i• L’eventuale contenzioso che riguarda un’entrata non ne determina omeno l’esigibilità ma bensì l’accantonamento a FCDE!!!!!!!

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Contributi a rendicontazionein caso di trasferimenti a rendicontazione erogati da un’amministrazione cheadotta il principio della competenza finanziaria potenziato, l’amministrazionebeneficiaria del contributo accerta l’entrata con imputazione ai medesimiesercizi in cui l’amministrazione erogante ha registrato i corrispondentiimpegni La delibera con cui un ente decide di erogare contributi “aimpegni. La delibera con cui un ente decide di erogare contributi arendicontazione” a favore di altri enti, per la realizzazione di determinatespese, costituisce un’obbligazione giuridicamente perfezionata, anche secondizionata alla realizzazione della spesa, a seguito della quale:

• l’ente erogante è tenuto ad impegnare l’intera spesa prevista nella delibera, conimputazione agli esercizi in cui è prevista la realizzazione delle spese da partedell’ente beneficiario (cronoprogramma). L’individuazione degli esercizi cuiimputare la spesa per trasferimenti è effettuata sulla base dei programmipresentati dagli enti finanziati per ottenere il contributo;presentati dagli enti finanziati per ottenere il contributo;

• l’ente beneficiario ha titolo ad accertare le entrate, con imputazione aimedesimi esercizi cui sono stati registrati gli impegni

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Contributi a rendicontazione

• Nel caso di trasferimenti erogati “a rendicontazione” da soggetti che

non adottano il medesimo principio della competenza finanziariapotenziata, l’ente beneficiario accerta l’entrata a seguito della formaled lib i d d ll’ di i d l ibdeliberazione, da parte dell’ente erogante, di erogazione del contributoa proprio favore per la realizzazione di una determinata spesa .L’entrata è imputata agli esercizi in cui l’ente beneficiario stessoprevede di impegnare la spesa cui il trasferimento è destinato (sullabase del crono programma), in quanto il diritto di riscuotere ilcontributo (esigibilità) sorge a seguito della realizzazione della spesa,con riferimento alla quale la rendicontazione è resa.

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L’IVA

L’imputazione del debito IVA (per servizi rilevanti) avviane: nell’esercizio in cui è presentata la dichiarazione o, se il versamento è effettuato durante l’anno, nell’ esercizio in cui è effettuato il versamentocui è effettuato il versamento.

Il Credito IVA è imputato all’esercizio in cui l’ente presenta la richiesta di rimborso o compensazione (non se si riporta)

Il credito IVA imputabile a investimenti finanziati da debito non può essere destinato alla compensazione di tributi o alla copertura di spese correnti. A tal fine, una quota del risultato di amministrazione pari al credito IVA derivante pdall’investimento finanziato con debito è vincolata alla realizzazione dell’investimento. Effettuato il vincolo l’ente può procedere alla compensazione dei tributi o al finanziamento di spese correnti. gestione extracontabile

Acquisto beni e servizi

• per la spesa relativa all’acquisto di beni e servizi:

• nell’esercizio in cui risulta adempiuta completamente la prestazione da cuiscaturisce l’obbligazione per la spesa corrente;

li i i id i l bil i di i i l l d ll• negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, per la quota annuale dellafornitura di beni e servizi nel caso di contratti di affitto, e di somministrazionee altre forniture periodiche ultrannuali . Ad esempio, al momento della firmadel contratto di fornitura continuativa di servizi a cavallo tra due esercizi siimpegna l’intera spesa, imputando distintamente nei due esercizi le relativequote di spesa. Ciascuna quota di spesa trova copertura nelle risorse correntidell’esercizio in cui è imputata e non richiede la costituzione del fondopluriennale vincolato Modifica prevista dal decreto ministeriale 20 maggio20152015.

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Trasferimenti

• per la spesa relativa a trasferimenti correnti:p p f

• nell’esercizio finanziario in cui viene adottato l’atto amministrativo diattribuzione del contributo. Nel caso in cui l’atto amministrativopreveda espressamente le modalità temporali e le scadenze in cui iltrasferimento è erogato, l’impegno è imputato negli esercizi in cuil’obbligazione viene a scadenza ( è chi eroga che decide esigibilità delcontributo!!!!)

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Incarico a legali esterni

• gli impegni derivanti dal conferimento di incarico a legali esterni, la cuii ibilità è d t i bil i t ti ll’ i i i i il t tt èesigibilità non è determinabile, sono imputati all’esercizio in cui il contratto è

firmato, in deroga al principio della competenza potenziata, al fine di garantirela copertura della spesa. In sede di predisposizione del rendiconto, inoccasione della verifica dei residui prevista dall’articolo 7, comma 3, sel’obbligazione non è esigibile, si provvede alla cancellazione dell’impegno edalla sua immediata re-imputazione all’esercizio in cui si prevede che saràesigibile, anche sulla base delle indicazioni presenti nel contratto di incarico allegale. Al fine di evitare la formazione di debiti fuori bilancio, l’ente chiedeogni anno al legale di confermare o meno il preventivo di spesa sulla basedella quale è stato assunto l’impegno e, di conseguenza, provvede ad assumeregli eventuali ulteriori impegni Nell’esercizio in cui l’impegno è cancellato sigli eventuali ulteriori impegni. Nell esercizio in cui l impegno è cancellato siiscrive, tra le spese, il fondo pluriennale vincolato al fine di consentire lacopertura dell’impegno nell’esercizio in cui l’obbligazione è imputata. Alriguardo si ricorda che l’articolo 7, comma 3, del presente decreto prevede chele variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e dell’esercizioin corso e dell’esercizio precedente necessarie alla reimputazione delle entratee delle spese reimputate sono effettuate con provvedimento amministrativodella giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto.

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Sanzioni codice della strada

• L’accertamento delle sanzioni al codice della strada avviene:• alla data di notifica del verbale (non quindi alla data della violazione), in

quanto la notifica del verbale, come la contestazione immediata, rendel’obbligazione esigibile. Nel caso in cui il verbale notificato non indichil’i t d ll i tt di d t i i i l’ t tl’importo della sanzione, oggetto di determinazione successiva, l’accertamentodell’entrata è effettuato sulla base della notifica dell’atto che quantica lasanzione;

• per le sanzioni non riscosse, che diventano titolo esecutivo dopo 60 giorni, siprovvede ad integrare l’accertamento originario con le maggiori sommeiscritte ruolo (differenza tra somma iscritta a ruolo e somma originariamenteaccertata). E’ possibile accertare per cassa le maggiori entrate derivanti dainteressi e sanzioni per il ritardato pagamento;

• per le sanzioni archiviate/annullate in sede di autotutela, si provvede allariduzione dell’accertamento originario.

• qualora invece il trasgressore provveda al pagamento immediato (ossia inassenza di notifica), l’accertamento avviene per cassa.

• per le entrate che negli esercizi precedenti a quello di entrata in vigore deinuovi principi contabili sono state accertate “per cassa” fino al loroesaurimento dovranno continuare ad essere accertate per cassa.

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Alcuni esempi di accertamento/imputazione(fondo rischi)

Nel caso in cui l’ente, a seguito di contenzioso, o di sentenza non definitiva e nonesecutiva, sia condannato al pagamento di spese, in attesa degli esiti del giudizio, o delricorso, si è in presenza di una obbligazione passiva condizionata al verificarsi di unevento (l’esito del giudizio o del ricorso) con riferimento al quale non è possibileevento (l esito del giudizio o del ricorso), con riferimento al quale non è possibileimpegnare alcuna spesa.

L’ente è tenuto ad accantonare le risorse necessarie per il pagamento degli oneri previstidalla sentenza, stanziando nell’esercizio le relative spese che, a fine esercizio,incrementeranno il risultato di amministrazione VINCOLATO. A tal fine si ritienenecessaria la costituzione di un apposito fondo rischi.

Nel caso in cui il contenzioso nasce con riferimento ad una obbligazione già sorta, per laquale è già stato assunto l’impegno, si conserva l’impegno e non si effettual’accantonamento per la parte già impegnata. L’accantonamento riguarda solo il rischiodi maggiori spese legate al contenzioso.

In sede di prima applicazione dei p.c. occorre effettuare una ricognizione del contenziosoesistente a carico dell’ente e il relativo onere può essere ripartito, in quote uguali, tra gliesercizi considerati nel bilancio di previsione o a prudente valutazione dell’ente, fermorestando l’obbligo di accantonare nel primo esercizio considerato nel bilancio diprevisione, il fondo riguardante il nuovo contenzioso formatosi nel corso dell’esercizioprecedente.(GLI ACCANTONAMENTI PENALIZZANO IL PATTO DISTABILITA’/PAREGGIO DI BILANCIO)

L’organo di revisione provvede a verificare la congruità degli accantonamenti

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Indennità di fine mandato

• Anche le spese per indennità di fine mandato, costituiscono una spesa potenzialedell’ente, in considerazione della quale, si ritiene opportuno prevedere tra le spese delbilancio di previsione, un apposito accantonamento, denominato “fondo spese perindennità di fine mandato del ….”. Su tale capitolo non è possibile impegnare e pagaree, a fine esercizio, l’economia di bilancio confluisce nella quota accantonata delrisultato di amministrazione, immediatamente utilizzabile.

La spesa di personaleL’imputazione a bilancio avviane:

• nell’esercizio di riferimento, automaticamente all’inizio dell’esercizio, per l’interoimporto risultante dai trattamenti fissi e continuativi anche se trattasi di personalecomandato;

• nell’esercizio in cui è firmato il contratto collettivo nazionale per le obbligazioninell esercizio in cui è firmato il contratto collettivo nazionale per le obbligazioniderivanti da rinnovi contrattuali del personale dipendente (nelle more si accantona!!!);

• le spese relative al trattamento accessorio e premiante, liquidate nell’eserciziosuccessivo a quello cui si riferiscono, sono stanziate e impegnate in tale esercizio;

le somme si impegnano alla sottoscrizione della contrattazione integrativa

In caso di mancata sottoscrizione dell’accordo entro il 31/12……

1. Se fondo costituito confluisce tutto in avanzo vincolato utilizzabile già in esercizioprovvisorio;

2. Se fondo non costituito in avanzo solo quota del fondo obbligatoriamente prevista dallacontrattazione collettiva nazionale;

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La spesa di investimento

• Le spese di investimento sono impegnate agli esercizi in cui scadono le singoleobbligazioni passive derivanti dal contratto o dalla convenzione avente ad oggetto la

realizzazione dell’investimento sulla base del relativo cronoprogrammarealizzazione dell investimento, sulla base del relativo cronoprogramma.

• Nel caso di acquisizione di un investimento già realizzato, con pagamentofrazionato negli esercizi successivi, è necessario registrare la spesa di investimentoimputandola interamente all’esercizio in cui il bene entra nel patrimonio dell’ente. A talfine si provvede alla contestuale registrazione:

1) del debito nei confronti del soggetto a favore del quale è previsto il pagamentofrazionato, imputato allo stesso esercizio dell’investimento, provvedendo allanecessaria regolarizzazione contabile;

2) dell’impegno per il rimborso del prestito, con imputazione agli esercizisecondo le scadenze previste contrattualmente a carico della parte corrente delbilancio

La spesa di investimentoECCEZIONE!!!! senza aggiudicazione definitiva entro esercizio successivo in avanzo

• Possono essere finanziate dal fondo pluriennale (e solo ai fini della suadeterminazione):

- tutte le voci di spesa contenute nei quadri economici relative a spese di investimentoper lavori pubblici di cui all’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 12 aprile 2006,n. 163 “Codice dei contratti pubblici”, esigibili negli esercizi successivi, anche se noninteramente impegnate (in parte impegnate e in parte prenotate), sulla base di unprogetto approvato del quadro economico progettuale. La costituzione del fondo perl’intero quadro economico progettuale è consentita solo in presenza di impegni assuntisulla base di obbligazioni giuridicamente perfezionate, imputate secondo esigibilità,ancorchè relativi solo ad alcune spese del quadro economico progettuale, escluse lespere di progettazione. In altre parole l’impegno delle sole spese di progettazione nonconsente la costituzione del fondo pluriennale vincolato per le spese contenute nelconsente la costituzione del fondo pluriennale vincolato per le spese contenute nelquadro economico progettuale;

- le spese riferite a procedure di affidamento attivate ai sensi dell’articolo 53, comma 2,del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, unitamente alle voci di spesa contenutenel quadro economico dell’opera (ancorchè non impegnate) (affidamenti in economia, la

pubblicazione del bando di gara o invito a presentare le offerte )

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La spesa di investimento……………………

A seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara, le spese contenute nel quadroeconomico dell’opera prenotate, ancorchè non impegnate, continuano ad essere finanziatedal fondo pluriennale vincolato, mentre gli eventuali ribassi di asta, costituisconoeconomie di bilancio e confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazionea meno che, nel frattempo, sia intervenuta formale rideterminazione del quadro economicoprogettuale da parte dell’organo competente che incrementa le spese del quadro economicodell’opera finanziandole con le economie registrate in sede di aggiudicazione.

Quando l’opera è completata, o prima, in caso di svincolo da parte del Responsabile Unicodel Progetto, le spese previste nel quadro economico dell’opera e non impegnatecostituiscono economie di bilancio e confluiscono nel risultato di amministrazione coerentecon la natura dei finanziamenti..

Grazie per l’attenzione

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