L'area di foce Bevano, un approccio ecosistemico tra ... · Periodo % di zone umide perse Paesi...

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L'area di foce Bevano, un approccio ecosistemico tra funzioni ecologiche, servizi ecosistemici e valori socio-economici Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente (DiSTeVA) Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Campus Scientifico Sogesta, 61029 Urbino E-mail: [email protected] GRUPPO DI LAVORO Prof. Riccardo Santolini Dott. Elisa Morri Dott. Fabio Pruscini Dott. Claudia Berretta Dott. Rocco Scolozzi The Ecosystem Services Partnership http://www.fsd.nl/esp/77408/5/0/30

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L'area di foce Bevano, un approccio ecosistemico tra funzioni ecologiche, servizi ecosistemici

e valori socio-economici

Dipartimento di Scienze della Terra, della Vitae dell’Ambiente (DiSTeVA)

Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"Campus Scientifico Sogesta, 61029 Urbino

E-mail: [email protected]

GRUPPO DI LAVORO

Prof. Riccardo SantoliniDott. Elisa Morri

Dott. Fabio PrusciniDott. Claudia BerrettaDott. Rocco Scolozzi

The Ecosystem Services Partnershiphttp://www.fsd.nl/esp/77408/5/0/30

  Periodo % di zone umide persePaesi Bassi 1950-1985 55Francia 1900-1993 67Germania 1950-1985 57Spagna 1948-1990 60Italia 1938-1984 66Grecia 1920-1991 63

CEC (Commission of European Communities) 1995. Wise Use and Conservation of Wetlands. Brussels, COM (95) 189 Final. Communication from the Commission to the Council and the European Parliament, Office for Official Publications of the European Communities, Luxembourg, Luxembourg.

CANALIZZAZIONI ARTIFICIALI

INQUINAMENTO

EUTRFIZZAZIONE

CONSTRUZIONE DIARGINI FLUVIALI

SPECIE INTRODOTTE

IRRIGIDIMENTO DEGLI ARGINI

METODI DI PESCA

DISTRUZIONE DELLE FASCE DI VEGETAZIONE

TRASFORMAZIONE USO DEL SUOLO

ZONE UMIDEAFFORESTAZIONEDEFORESTAZIONE

DRENAGGIO PRATI UMIDI

ESTRAZIONE INERTI

ATTIVITA’ VENATORIA

L’Italia ospita 53 siti Ramsar. Dei circa 3 milioni di ettari originari, all'inizio del ventesimo secolo ne restavano 1.300.000

Si stima che a questi ambienti sia legato circa il 12% delle specie animali totali, che diventano il 40% aggiungendo quelle vegetali. Quasi il 50% delle specie di Uccelli presenti in Italia sono legate alle zone umide.

Le aree umide forniscono acqua potabile, aiutano a riciclare l'oro blu e producono il 24% del cibo del Pianeta.

La Situazione Attuale

Fattori di alterazione

TIPI DI HABITAT di cui all'Allegato I della Direttiva 92/43 presenti

L.R.- RER 9/2002, Delibera CR- RER 468/2003

Complesso di elementi che, mantenendo le proprie caratteristiche, formano un tutto organico, integrandosi a

vicenda (Gabrielli 2008, Hoepli)

ZONE UMIDE IN ITALIA, elementi di conoscenza APAT 2005, Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici

Principali funzioni e servizi delle Zone umide e fattori di

pressione

…ma a che serve?

FUNZIONE PRESSIONI Note esplicative

Regimazione del flusso delle acque di piena

♣ Modificazione della morfologia dell’alveo (canalizzazione e cementificazione) ♣ Riduzione della superficie dell’area umida ♣ Asportazione della vegetazione arborea ripariale

Vengono considerati i fenomeni perturbanti che possono determinare la scomparsa di aree umide perifluviali.

Riduzione delle forze erosive superficiali

♣ Asportazione della vegetazione arboreo/arbustiva ed erbacea (canneto)

Viene considerata come pressione l’eliminazione della componente vegetale che contribuisce alla ritenzione dei sedimenti.

Ricarica e deflusso della falda freatica

♣ Salinizzazione (in zone umide costiere) ♣ Subsidenza (in zone umide costiere) ♣ Eccessivo emungimento di acqua di falda (captazioni)

Vengono qui considerati i principali fattori che influiscono sulla funzione di mantenimento della falda acquifera.

Consolidamento del litorale e dei suoli

♣ Asportazione della componente vegetale ♣ Subsidenza (in zone umide costiere)

L’asportazione della componente vegetale e i fenomeni di subsidenza in zone costiere possono contribuire a compromettere la funzione di riduzione dell’impatto delle onde e di trattenimento dei sedimenti tramite gli apparti radicali delle piante. Miglioramento della

qualità dell’acqua

♣ Asportazione della componente vegetale (taglio, pulitura sponde ecc.); ♣ bloom algali (eutrofizzazione)

La funzione depurativa nei confronti delle acque superficiali viene esercitata dagli organismi vegetali, quindi tutti i fattori che ne determinano la compromissione e la scomparsa vanno tenuti in considerazione. Accumulo di sedimenti

organici e inorganici trasportati dai corsi d'acqua

♣ Asportazione della componente vegetale; interramento

La presenza della componente vegetale acquatica contribuisce al fenomeno di ritenzione da parte delle radici dei sedimenti trasportati dai corsi d’acqua.

Habitat per numerose specie animali e vegetali, conservazione e incremento della biodiversità.

♣ Riduzione e banalizzazione dei microhabitat presenti all’interno della zona umida ♣ Riduzione areale della vegetazione ripariale ♣ Attività alieutica e venatoria ♣ Disturbo antropico (turistico, sportivo, da insediamenti urbani, ecc) ♣ Acquacoltura ♣ Incremento dell’attività agricola intensiva ♣ Inquinamento antropico (Attività produttive, agricole, zootecnia, rete viaria ecc.) ♣ Inquinamento naturalistico (introd. di sp. esotiche) ♣ Presenza di infrastrutture energetiche (elettrodotti) ♣ Isolamento e rarità

Tutte le minacce dirette e indirette che possono in qualche modo ridurre o modificare la disponibilità di habitat idonei sia per la componente vegetale, che per quella animale.

Santolini , 2007

La loro efficacia dipende dalle complesse interazioni biologiche,

chimiche e fisiche che a loro volta sono

condizionate dalle attività umane

Le invarianti strutturali e funzionali determinano

il Capitale Naturale Critico del sistema

che ha un valore economico ( ) €che deve essere riconosciuto

Spiaggia naturale

Spiaggia usata

I rapporti tra specie e

ambiente:La

BIODIVERSITA’ …uno splendido

ricamo e non un rammendo!

Maggior parte degli studi sperimentali fino ad oggi effettuati, supportano relazioni di tipo generalmente lineare (cfr. Tilman et al. 1997, Schwartz et al. 2000, Kremen 2005) tra ricchezza e funzioni ecologiche come tra biodiversità e produzione primaria (Costanza et al. 2007)

da Haines-Young e Potschin, 2011

DISTROFIA = perdita di funzioniSpecializzazione: l’unica funzione è la produzione

ittica

Frequenza, intensità ed estensione

Alcune categorie di Disturbo dei sistemi dunali

Mappa di tutti gli interventi censiti da ISPRA, al 2009(Immagine elaborata da Massimo Paone e Valentina Piacentini)

Presenza di dune lungo le coste europee (Doody 2008)

Valutazione preliminare dello stato di antropizzazione delle dune costiere italiane; da Studi Costieri 10/2006

I Servizi Ecosistemici (SE)

Beni come risorse alimentari, acqua, aria, suolo, materie prime, risorse genetiche ecc., le loro relazioni funzionali (fissazione di CO2, regolazione dei gas in atmosfera, depurazione, conservazione suolo ecc.) che, combinati con i manufatti ed i servizi del capitale umano, permettono all’uomo di raggiungere e mantenere una condizione di benessere (Costanza et al., 1997).

1997

2005

- Basilicata- Puglia- Marche- Friuli Venezia Giulia

E’ stato chiesto alle Regioni di compilare la scheda “Wetland values” del Pan Mediterranean Wetland Inventory (PMWI) indicando la caratterizzazione dei siti (localizzazione, habitat presenti, impatti, ecc.) individuando le funzioni ecologiche fornite da ciascun sito in base alle proprie caratteristiche ambientali, e una stima della loro performance, ovvero della capacità di svolgere quella determinata funzione, in una scala di importanza da 1 a 5

I Servizi Ecosistemici e le zone umide: un quadro valutativo in alcune regioni italianeLo studio si inserisce nell’ambito del progetto “Inventario delle zone umide” coordinato da ISPRA in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e ARPA Toscana. La finalità del progetto è di realizzare una banca dati on-line secondo il metodo del Pan Mediterranean Wetland Inventory di Med-Wet, sui valori, lo stato, i servizi ecosistemici, le minacce e le buone pratiche di gestione delle zone umide, utile a definire in modo condiviso, nell’ambito di un Tavolo tecnico nazionale, le linee guida per la tutela di questi ambienti.

7 su 10 sono in declino

2 su 3 sono in declino

6 su 11 sono in declino

Servizi di approvvigionamento• Cibo• Acqua• Legno• Risorse genetiche

Servizi di regolazioneBenefici da processi ecosistemici• clima• ciclo dell’acqua • dissesto idrogeologicoServizi culturali

benefici non materiali• ricreativi• estetici • educativi

proprietà, funzioni e processi propri degli ecosistemi che determinano benefici essenziali per l’uomo, permettendo di

conservare la risorsa, cioè il capitale naturaleSERVIZI ECOSISTEMICI

Dune: Servizi ecosistemici • APPROVVIGIONAMENTO - una riserva di sedimenti in grado di rifornire materiale alla spiaggia, contribuendo così a ridurre significativamente l’eventuale erosione;

• REGOLAZIONE - una morfologia più elevata che, se continua, è in grado di contrastare efficacemente i possibili rischi di inondazione nell’entroterra causati da intense mareggiate e/o fenomeni di acqua alta;

• REGOLAZIONE - la presenza di una falda, seppur modesta, di acqua dolce che viene ricaricata rapidamente dalle piogge; la presenza di tali falde può offrire oggi una efficace azione di contrasto all’intrusione salina;

• BIODIVERSITA’ - sono nicchie ecologiche di elevatissimo valore ambientale e paesaggistico.

(Da Gabbianelli, 2009)

Effetto barriera della falda d’acqua dolce ospitata in un corpo dunale in condizioni

naturali (sopra) e in condizioni antropizzate (sotto) (da Beachmed et al. 2008)

una modificazione del profilo morfo-topografico del corpo dunale sia in grado di provocare la riduzione dello spessore della lente d’acqua dolce; in tal modo 10 cm di abbassamento della curva piezometrica sul livello del mare comporta l’innalzamento (e avanzamento) dell’interfaccia di circa 4 metri, con conseguente salinizzazione delle acque e dei suoli.

Neutral based landscape

Capitale sociale

Capitale economico

Capitale costruito dall’uomo

Capitale naturale

Paes

aggi

o

Tempi lunghi

Tempi brevi

Capitale naturale critico

Servizi ecosistemici

LO SVILUPPO SOSTENIBILE E DUREVOLE: DAL CAPITALE AI

CAPITALI

Santolini 2008

Dalla combinazione di funzioni ecologiche e metodi economici si possono generare stime del valore dei Servizi

Ecosistemici utili a valutare scelte di sviluppo e alternative di tutela, conservazione e gestione

Valutazione Economica dei SE

La valutazione economica aiuta a connettere concetti ecologici e concetti economici attraverso

un sistema metrico comune

§ Servizi Ecosistemici provvedono alle risorse utili al benessere dell’uomo§ La fornitura di servizi ecosistemici spesso non è tenuta in considerazione

all’interno dei processi decisionali che riguardano gli ecosistemi e la modifica del territorio

§ Processi decisionali non consapevoli possono modificare irreversibilmente la fornitura di servizi ecosistemici rendendo il territorio piu vulnerabile e la società piu povera

CONFRONTO TRA I

SERVIZI ECOSISTEMIC

I

INCIDENZA DEI SERVIZI

ECOSISTEMICI DELLE AREE PROTETTE

Rappresentazione del trend del valore economico dei servizi ecosistemici della RNS di Torre Guaceto dal 1954 al 2004 (Valente, Semeraro, Petrosillo, Zurlini 2006)

FANO

zone Umide Metauro superficie (ha)

1 - EX VASCHE 6

2 - LAGO VICINI 1,7

3 - LAGO PASCUCCI 16

4 - LAGHI TOMBACCIA 2

5 - LAGO SOLAZZI 6,3

6 - STAGNO METANO 1,4

7 - STAGNO S. RITA 2

8 - STAGNO SORBINI 4,4

9 - STAGNO URBANI 3,6

TOTALE 43,4

€/ha 18.378 € 797.605

Zone Umide fiume Metauro

€ 238.815€/ha 1.769

CONSIDERAZIONI

I fiumi non portano infatti sabbia al mare in misura sufficiente e la subsidenza, pur notevolmente diminuita, è attestata attorno a l cm/anno, che equivale alla sottrazione di circa 1 milione di m3/anno di materiale sabbioso al bilancio solido litoraneo.Le conoscenze ci sono, la sabbia pure (con le ricerche condotte in Adriatico sono stati scoperti 7 giacimenti con più di 300 milioni di m3 di sabbia), le tecniche e i tecnici specializzati pure.Il problema di fondo resta la difficoltà di reperire i 10 milioni di euro/anno stimati nel Piano di gestione decennale pubblicato nel 2009 all’interno del volume Stato del litorale emiliano-romagnolo all’anno 2007 (Preti et al., Arpa Emilia-Romagna, 2008).Può sembrare una cifra elevata, viste le difficoltà della finanza pubblica di questo periodo, ma non lo è se si pensa che si tratta di un millesimo del giro d’affari annuo del turismo balneare.(Preti, Ecoscienza, 2011)

Il progetto ha riguardato circa 10 km di litorale ed ha interessato i comuni di Riccione, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, Savignano Sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bellaria-Igea Marina e Misano Adriatico, con l'apporto totale di circa 830.000 m3 di sabbia ed una spesa complessiva di oltre 11 milioni di Euro (13.42 Euro al m3).(Enea, 2003)

Conclusioni1. Azioni di sistemaRiqualificare le zone umide, vuol dire monitorare le loro dinamiche (es. banca dati) ed agire in maniera sistemica, perché possano esprimere la loro plurifunzionalità

2. Bilancio economico delle azioni di valutazione (incidenza, VIA, VAS ) e pianificazione/progettazione che comprendano la valutazione economica dei servizi ecosistemici = BENE COMUNE

3. Pianificazione innovativa programmazione negoziata e condivisa del territorio tesa al raggiungimento di un assetto duraturo nel tempoI Contratti di fiume nella gestione e recupero delle zone umideI Contratti di sistema (bacino), d’area, di rete

4. Conservare la Biodiversità, significa mantenere le funzioni ecologiche di un ecosistema che caratterizza un paesaggio , significa mantenere quesi servizi ecosistemici necessari al benessere dell’uomo e all’equilibrio dei sistemi naturali