L'Archeologia documentata con i Sistemi Informativi Geografici

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L’Archeologia documentata con i Sistemi Informativi Geografici (A Cura del Dott. Tommaso Saccone e della Dott.ssa Cristiana Margherita) Introduzione I Sistemi Informativi Geografici (GIS)consentono di arricchire l’elemento cartografico con tutte quelle informazioni derivanti dall’analisi delle differenti componenti che interessano lo spazio dato, diventando così uno strumento fondamentale per valutare, analizzare e rappresentare ogni tipo di fenomeno geografico - spaziale, incluso quello archeologico. Il Dato Geografico Il dato geografico presenta caratteristiche specifiche rispetto agli altri tipi di dati, l’informazione che contiene è caratterizzata da una specifica posizione nello spazio e nel tempo. L’uso dell’informazione geografica e della sua rappresentazione sul territorio tramite mappe si è rivelato fin dai tempi antichi uno strumento insostituibile per conoscere, descrivere, controllare e visualizzare vari aspetti del mondo circostante. Le attuali tecnologie GIS hanno offerto l’opportunità di poter manipolare quantità molto vaste di informazioni geografiche potendo così capire le effettive relazioni che possono esistere tra le stesse informazioni. Peculiarità dei Software GIS Una delle caratteristiche peculiari che distinguono un software GIS da altri programmi grafici, in particolare i CAD, è la capacità di utilizzare in modo integrato dati geografici e dati alfanumerici, lavorando con database spaziali sui quali operare analisi e ricerche di vario tipo e complessità. A ciascuno degli oggetti geografici presenti nel database possono essere associati dati descrittivi. Sinteticamente si può dire che i CAD sono strumenti che lavorano esclusivamente su informazioni geografiche, sono utili per la rappresentazione geometrica della realtà, mentre i GIS, permettendo di combinare informazioni geografiche con informazioni alfanumeriche, dando la possibilità di analizzare ed interpretare la realtà. Il GIS in campo archeologico

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Analisi delle nuove tecnologie applicate alla valorizzazione dei Beni Culturali Tommaso Saccone, Cristiana Margherita

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L’Archeologia documentata con i Sistemi Informativi Geografici

(A Cura del Dott. Tommaso Saccone e della Dott.ssa Cristiana Margherita)

Introduzione

I Sistemi Informativi Geografici (GIS)consentono di arricchire l’elemento cartografico con tutte

quelle informazioni derivanti dall’analisi delle differenti componenti che interessano lo spazio

dato, diventando così uno strumento fondamentale per valutare, analizzare e rappresentare ogni

tipo di fenomeno geografico - spaziale, incluso quello archeologico.

Il Dato Geografico

Il dato geografico presenta caratteristiche specifiche rispetto agli altri tipi di dati, l’informazione

che contiene è caratterizzata da una specifica posizione nello spazio e nel tempo.

L’uso dell’informazione geografica e della sua rappresentazione sul territorio tramite mappe si è

rivelato fin dai tempi antichi uno strumento insostituibile per conoscere, descrivere, controllare e

visualizzare vari aspetti del mondo circostante.

Le attuali tecnologie GIS hanno offerto l’opportunità di poter manipolare quantità molto vaste di

informazioni geografiche potendo così capire le effettive relazioni che possono esistere tra le

stesse informazioni.

Peculiarità dei Software GIS

Una delle caratteristiche peculiari che distinguono un software GIS da altri programmi grafici, in

particolare i CAD, è la capacità di utilizzare in modo integrato dati geografici e dati alfanumerici,

lavorando con database spaziali sui quali operare analisi e ricerche di vario tipo e complessità.

A ciascuno degli oggetti geografici presenti nel database possono essere associati dati descrittivi.

Sinteticamente si può dire che i CAD sono strumenti che lavorano esclusivamente su informazioni

geografiche, sono utili per la rappresentazione geometrica della realtà, mentre i GIS, permettendo

di combinare informazioni geografiche con informazioni alfanumeriche, dando la possibilità di

analizzare ed interpretare la realtà.

Il GIS in campo archeologico

L’archeologia è la disciplina che studia l’uomo del passato analizzando ogni sua “traccia” che è

pervenuta sino a noi. Attraverso il suo lavoro l’archeologo vuole arrivare a spiegare il perché delle

cose.

All’interno del panorama archeologico, la scelta di Software di questo tipo ha permesso di

migliorare lo scambio d’informazioni tra la parte cartografica e quella alfanumerica, consentendo

di individuare altre e più articolate risposte al tema dell’organizzazione dei dati.

I Software GIS grazie alla loro possibilità di gestire dati geografici, alfanumerici, cartografici e

fotografici sono uno strumento utile alla gestione delle informazioni archeologiche. In campo

accademico l’utilizzo di questi Software è diventato ormai abituale, ma le possibilità di sviluppo

sono ancora numerose.

Quasi tutte le elaborazioni GIS sono eseguite post scavo, raramente durante il lavoro in cantiere. A

mio avviso l’uso del GIS durante lo scavo darebbe la possibilità di migliorare la qualità dei dati

raccolti evitando la perdita di informazioni.

La manipolazione dei dati e la gestione degli stessi avvengono attraverso la gestione, corretta e

ben organizzata, del database che nasce dalla documentazione prodotta sul cantiere.

L’archeologia non è una scienze esatta, spesso l’interpretazione dei dati cambia con il progredire

con i lavori. L’organizzazione dei dati in un GIS è dinamica in quanto mutevole nel tempo; essa può

cambiare mano a mano che lo studio e le analisi archeologiche permettono di approfondire la

conoscenza, modificando, se necessario, la cronologia o l’interpretazione di una o più Unità

Stratigrafiche (US).

I Beni Culturali come Bene Cumune

Da alcuni anni a questa parte è possibile notare come le pubblicazioni dei rapporti di scavo siano

sempre minori. Questo assolutamente non è dovuto alla mancanza di lavori, ma in primo luogo

alla speculazione delle case editrici che hanno fatto; infatti pubblicare è diventato un ingente

costo. In secondo luogo spesso questa mancanza è dovuta al fatto che i ricercatori sono troppo

protezionisti verso i dati raccolti e fanno in modo di non condividerli con la comunità scientifica ed

il mondo intero.

I Software GIS possono diventare uno strumento utile, non solo a rappresentare la realtà, ma

anche, grazie alle possibilità fornite dal Web, alla condivisione delle informazioni raccolte.

La piattaforma Beni Culturali On-Line, grazie all’uso delle nuove tecnologie digitale, vuole essere

una rete in cui ogni persona, interessata alla condivisione della conoscenza, abbia la possibilità di

conoscere e far conoscere lavori a carattere archeologico, storico artistico e culturale in genere.

Questo meccanismo di condivisione vuole essere un primo grande passo verso una gestione

responsabile di un patrimonio culturale inteso, in senso stretto, come Bene Comune.

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L'informatica e il metodo della stratigrafia , Atti del Workshop (Foggia 6-7 giugno 2008), Bari, pp.

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Semeraro G., 2008, Accedere allo scavo archeologico. Sistemi (e problemi) di elaborazione dei dati

in Giuliano De Felice, Maria Giuseppina Sibilano, Giuliano Volpe (a cura di) L'informatica e il

metodo della stratigrafia , Atti del Workshop (Foggia 6-7 giugno 2008), Bari, pp. 40-53.