L'appropriatezza delle indicazioni agli esami endoscopici esofagogastroduodenoscopia
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L’APPROPRIATEZZA DELLE INDICAZIONI AGLI ESAMI ENDOSCOPICI:
ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA
21 Giugno 2008
Dott. ssa Cecilia Carloni
Servizio di Endoscopia Digestiva
Osp. di Vaio
APPROPRIATEZZA : EGDS
CRITERI GENERALI
INDICAZIONI
• se il risultato può influenzare la strategia terapeutica
• dopo un tentativo terapeutico empirico inefficace eseguito per malattia benigna solo sospettata
• quale metodo iniziale alternativo all’esame radiologico
• se è previsto un intervento terapeutico
• per verificare riscontri ottenuti con altre tecniche
CONTROINDICAZIONI
• quando il rischio della procedura è superiore al beneficio atteso
• quando è impossibile ottenere la collaborazione del paziente (eventuale narcosi)
• se si sospetta una perforazione
APPROPRIATEZZA NELLE DIVERSE PATOLOGIE :DISPEPSIA
Definizione : dolore o “disconfort” ( disagio /fastidio) a carico
dei quadranti superiori dell’addome che comprendono : nausea, senso di ripienezza gastrica e rigurgiti senza pirosi e/o dolore retrosternale o disfagia . ( Maastricht Consensus Conference . Eur J Gastroenterol. Hepatol. , 1997)
LA PREVALENZA DEI SINTOMI DISPEPTICI NELLA POPOLAZIONE GENERALE EUROPEA E’ STIMATA ESSERE FRA IL 14 E IL 41 % ( Svezia 19% -
Inghilterra 41%)
FRA I PAZIENTI DISPEPTICI L’ENDOSCOPIA E’ NORMALE IN UNA PERCENTUALE VARIABILE
FRA IL 25 E IL 76%
Curare i sintomi
Identificare e guarire le lesioni
Prevenire le complicanze
EGDS ?
FATTORI DI RISCHIO PER DISPEPSIA ORGANICA
• L’aumentare dell’età
(la presenza di neoplasia è rara sotto ai 45 anni);
• Sintomi di allarme (disfagia, vomito ricorrente, calo
ponderale);
• Consumo di ASA e/o FANS;
• Familiarità per cancro gastrico;
• Anamnesi personale positiva per ulcera peptica;
• L’HP status ha un’influenza significativa sulla
prevalenza di patologia organica in pazienti con
dispepsia
HELICOBACTER PYLORI E DISPEPSIA
• L’ HP è presente in una percentuale compresa tra il 10 e il 52% di pazienti asintomatici
• La prevalenza di HP aumenta con l’età ma non è correlata al sesso
• La gastrite HP associata è correlabile nel 50% a dispepsia “ulcer like”
• L’HP è presente nel 90 - 100 % dei pazienti con ulcera duodenale e nel 70 -90 % di quelli con ulcera gastrica.
IMPATTO DELL’ENDOSCOPIA
SULL’”OUTCOME”
DEI PAZIENTI CON DISPEPSIA
TETRA STUDY : A PROSPECTIVE EVALUATION OF HP “TEST -AND-
TREAT
STRATEGY” ON 736 PATIENTS IN CLINICAL PRACTICE
736 pz con dispepsia ulcer-like di età < 45 anni senza sintomi di allarme
422 eradicati 314 terapia sintomatica
% migliorati 6 mesi dopo
(p<0.01)
73% 54% Endoscopia eseguita solo nel 18% di pz eradicati in cui era fallita la
terapia
(Gisbert JP, Helicobacter 2004: 28-38)
UBT
DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HP
Test Sens Spec
Istologia 93.6% 97.7%
Coltura 98.4% 100%
Test rapido 90.2% 100%
UBT 100 % 100%
Sierologia 98.4 % 88.4%
Test fecale 96.7% 100%
SVANTAGGIO dei test non invasivi: non forniscono informazioni sulla patologia
l’UBT è assolutamente indicato nella verifica
dell’eradicazione
Megraud F. Scand J Gastroenterol 1996
IMPATTO DELL’ENDOSCOPIA
SULL’”OUTCOME”
DEI PAZIENTI CON DISPEPSIA
HP “TEST AND TREAT” STRATEGY FOR YOUNG PATIENTS :
decision analysis model
4 RCT hanno comparato “test and treat” strategy vs prompt endoscopy
Conclusions :
“The model indicates that “test and treat strategy” is more cost
effective than promt endoscopy, and should be the new “GOLD
STANDARD” against which other strategies are compared”
Moayyedi P. Gut 2002
COMMENTOIl rapporto fra HP e sintomi digestivi è ancora incerto ma autorevoli Linee
Guida (European Pylori Study Group, Am Gastroenterological
Association e British Society of Gastroenterology, ASGE 2001- BSG
2004 ) suggeriscono :
nei paz < 45 anni, la “test and treat” strategy,
riservando l’endoscopia a quelli i cui sintomi persistono nonostante
l’eradicazione e a quelli senza infezione.
Il confronto fra “test and treat” strategy vs “test and scope” continua ad
essere una questione molto dibattuta.
EGDS appropriata in :
•soggetti con persistente dispepsia e sintomi d’allarme
•soggetti di età > 45 anni con persistente dispepsia e senza precedenti
accertamenti
•soggetti di età > 45 anni con persistente dispepsia e nonostante
l’accertata eradicazione di H. Pylori (HP) (necessaria )
•soggetti di età > 45 anni con precedenti accertamenti positivi per ulcera
pre-pilorica , duodenale o duodenite in cui sia già stato eseguito un
trattamento con antisecretivi ed eventuale eradicazione di HP
• Soggetti di età < 45 anni con persistente dispepsia , senza precedenti accertamenti o precedenti esami endo negativi e accertata diagnosi di assenza o eradicazione di HP
• Soggetti di età < 45 anni con persistente dispepsia , con precedenti accertamenti positivi per ulcera prepilorica , duodenale o duodenite e accertata eradicazione di HP
EGDS appropriata in :
EGDS inappropriata o incerta in :
• soggetti con sintomatologia non complicata che regredisce prontamente con o senza terapia ( inappropriata ) ad eccezione di coloro con età >45 anni e pregressa storia di ulcera gastrica (incerta)
• soggetti di età < 45 con persistente dispepsia senza precedenti accertamenti (incerta) in particolare senza avere mai eseguito HP test non invasivo e assunto antisecretivi (inappropriata )
• soggetti di età < 45 anni con persistente dispepsia e con precedenti accertamenti positivi per ulcera prepilorica/duodenale o duodenite (inappropriata ) che abbiano assunto tp antisecretiva e con HP “status” sconosciuto o negativo (incerta )
DISPEPSIA
Valutazione clinica
<= 45 anni e assenzadi sintomi di allarme
> 45 anni o presenzadi sintomi di allarme
Escludere:GERD
Dolore biliareIBS
CardiopatiaAerofagiafarmaci
HP test
positivo negativo
Trattamento eradicante
successo
Follow up
Trial con antisecretorie/o procinetici
fallimento
ENDOSCOPIA
Lesioni organiche
Trattamentospecifico
Managementappropriato
Dispepsia funzionale
Antisecretori/procinetici
Valutazione a 4 settimane
successo
AGA – gastroenterology,1998
Leicestershire guideline,1998
insuccesso
Terapie alternative e rivalutazione clinica
Malattia da reflusso gastroesofageo: definizione*
Descrive una qualsiasi condizione
sintomatologica o alterazioni istopatologiche
della mucosa esofagea legate ad episodi di
reflusso gastro-esofageo. La sintomatologia
deve essere presente almeno due volte la
settimana
* definizione EPAGE
…..è appropiato ricorrere sempre all‟EGDS in caso di sintomi da
reflusso gastroesofageo?
American College of Gastroenterology (AGA)
American Society for Gastrointestinal Endoscopy (ASGE)
Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED)
Second Canadian Consensus Conference
European Panel of Appropriateness of Gastrointestinal Endoscopy (EPAGE)
OUTCOME sul GERD Non esistono studi comparativi nei GERD pos di
endoscopia sì vs endoscopia no
EGDS nel GERD
Appropriata
soggetti con sintomi tipici di recente insorgenza, età >45 aa, che non abbiano mai eseguito una endoscopia
soggetti rimasti sintomatici dopo un adeguato trattamento o recidiva precoce indipendentemente da quando è stata eseguita una precedente EGDS e dalla severità dell’esofagite riscontrata (Barrett escluso)
Soggetti con sintomi d’allarme
Soggetti con sintomi atipici (dolore toracico, sintomi respiratori/ORL) dopo valutazione specialistica
Soggetti con sintomi di lunga durata (>5 aa), per escludere esofago di Barrett
EGDS nel GERD (2)
Inappropriata
Sintomi tipici, età <45 aa
soggetti asintomatici con precedente diagnosi di esofagite
soggetti sintomatici trattati con inadeguate terapie e che abbiano già eseguito una EGDS positiva per esofagite di grado I e II
Trial iniziale con terapia empirica antisecretiva
GERD e recidive
50-80% dei pazienti con MRGE recidivano
entro 6-12 mesi dalla fine della terapia
Terapia medica di mantenimento
Inappropiato il follow up endoscopico
per l‟esofagite e le recidive
sintomatologiche
GERD
Valutazione: anamnesi, utilizzo di farmaci, abitudini di vita
Escludere altre patologie (cardiache)
Probabile GERD Altra diagnosi
Terapia con IPP x 4-8 settimane
Successo Insuccesso
Terapia step-down e stop;
Recidiva: ricominciare con la più bassa dose efficace
Successo Insuccesso
Terapia con IPP bid x 4 settimane
Continuare con la più bassa dose efficace
Successo Insuccesso
EGDS
AGA, Am J Gastroenterol 2005
Esofago di Barrett
Definizione: L’esofago di Barrett (EB) è caratterizzato dalla presenza di epitelio colonnare con metaplasia intestinale specializzata nell’esofago terminale.
BARRETT o ESOFAGO COLONNARE “RUGOSO” : aree di esofago con metaplasia colonnare macroscopicamente visibile a monte della giunzione esofago-gastrica e confermata istologicamente (BSG GL 2005)
Short barrett < 3 cm
Long Barrett > 3 cm.
ESOFAGO DI BARRETT
Lo sviluppo dell’adk su EB è un processo
sequenziale
Epitelio squamocellulare normale
+ reflusso duodeno-gastrico
•Epitelio in stato ipeproliferativo
•Metaplasia intestinale
•Displasia di basso grado (LGD)
•Displasia di alto grado (HGD)
•ADK
Prevalenza endoscopica: 0,3-4%
Prevalenza in pazienti con MRGE: 11%
Prevalenza di ADK su Barrett: 7%
Rischio > 30-125
Rischio di ADK su Barrett molto ridimensionato: incidenza 0.4%/anno (Shaheen NJ et al. Gastroenterology 2000)
4 biopsie, 1 per quadrante,
ogni 2 cm di Barrett
SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA
BSG Guidelines Agosto 2005
ESOFAGO DI BARRETT
DISPLASIANO DISPLASIA
Endoscopia ogni 2 anni
DISPLASIA DI BASSO GRADO
DISPLASIA DI ALTO GRADO
Biopsia:
Persiste lieve displasia
EGDS ogni 2 anni
Resezione esofago-gastrica
Endoscopia ogni 3 mesi
RIPETERE BIOPSIEconferma istologica da 2
patologi esperti
BSG Guidelines Agosto 2005
TERAPIA CON IPP X 8-12 SETTIMANE
NO
SI
Ablazione endoscopica
IPP + EGDS OGNI 6 MESI FINO A 2 EGDS
NEGATIVE
Ablazione endoscopica
IMPATTO DELL’ ENDOSCOPIA SULL’“OUTCOME” DEI PAZIENTI con EB
• Non esistono studi prospettici comparativi o trial controllati che abbiano valutato l’“outcome” dei pazienti con EB che siano stati sottoposti a sorveglianza endoscopica versus quelli non sottoposti a sorveglianza.
• Esistono invece molti studi retrospettivi che mostrano evidenza che
pazienti con EB sottoposti a sorveglianza migliorano l’“outcome” in
termini di diagnosi precoce di neoplasia rispetto a quelli non sottoposti
a sorveglianza.
• Non tutti gli studi concordano sulla positività dell’outcome in termini di aumento della sopravvivenza nei pazienti sottoposti a follow-up endoscopico
Dolore toracico atipico
Definizione EPAGE: “Dolore toracico senza evidenza oggettiva di malattia coronarica”
Negli Stati Uniti circa il 30% dei pazienti che ogni anno si sottopongono a coronarografia per
presunto dolore di origine cardiaca non presentano alcuna anomalia coronarica*
* Ockene IS, NEJM 1980; Richter JE, Ann Intern Med 1989
Patologie causa di dolore toracico
Cardiovascolari (cardiopatia ischemica, dissezione aortica, pericardite, prolasso mitralico)
Polmonari (embolia polmonare, pneumotorace, pleurite, ipertensione polmonare)
Mediastiniche (pneumomediastino, mediastinite)
Muscoloscheletriche (herpes zoster, miositi, costocondriti, ernie discali)
Apparato digerente (reflusso gastroesofageo, spasmo esofageo, ulcera peptica, malattie delle vie biliari)
Funzionali/Idiopatiche
Esofago come causa di dolore toracico atipico nel 18-62% dei casi:
malattia da reflusso gastroesofageodisordini della motilità esofagea
Meccanismi patogenetici
Stimolazione di chemiocettori, meccanocettori, termocettori
Ipersensibilità, iperreattività, ridotta compliance esofagea
Ischemia della parete esofagea
Fattori psicologici
33 paz. con dolore toracico atipico:
pH e manometria 24 ore, test provocativi
malattia da reflusso gastroesofageo nel 40% dei casi
disordini motori nel 20% dei casi“esofago irritabile” nel restante 40% dei casi
Vantrappen G et al. Lancet 1986
La storia clinica non è usualmente decisiva nel differenziare il dolore
coronarico da quello esofageo
Associazione con altri sintomi esofagei
Associazione con sintomi e/o fattori di rischio cardiovascolare
Migliora o si risolve con antiacidiMigliora o si risolve con nitroderivati
Sede retrosternaleSede retrosternale con irradiazione
Peggiora da supinoMigliora col riposo
Peggiora dopo mangiatoPeggiora dopo sforzi fisici
Dura ore o giorniDura pochi minuti
Dolore toracico da MRGEDolore toracico cardiaco
Il reflusso può essere scatenato dall‟esercizio fisico e causare dolore toracico sotto sforzo
L‟acido può indurre cambiamenti ischemici all‟ECG
10-20% dei paz. con dolore toracico atipico non lamenta sintomi da reflusso
50% dei paz. con dolore anginoso cardiaco presenta anche sintomi esofagei
EGDS nel Dolore Toracico Atipico (DTA)
Pazienti con DTA ed accertamenti cardiologici
negativi (ECG, prova da sforzo e/o
coronarografia) e resistenti a terapia con IPP
per almeno 7 giorni
Se oltre al dolore toracico atipico ci sono altri
sintomi esofagei in particolare la disfagia
Se serve per escludere altre lesioni
gastroduodenali possibili causa del dolore
PPI-test
Omeprazolo 40 mg A.M.+ 20 mg P.M. per 7 ggPositivo se c‟è una riduzione della frequenza
del dolore toracico di almeno il 50%
Fass „98: riduce del 59% le indagini diagnostiche; notevole risparmio economico
Ofman „99: PPI-test migliora del 18% l‟accuratezza diagnostica; riduce del 43% l‟uso di test invasivi; notevole risparmio economico
Dolore toracicoEsclusione di cause cardiache
e altre non esofagee
pH-metria PPI-test EGDSUtile se sintomi molto frequenti
-- +
Altri test diagnostici (manometria,
test provocativi)
-- +
MRGE come causa del dolore
toracico
Utile se altri sintomi esofagei
Lesioni MRGE-related
o negativa
Altre lesioni non MRGE
Appropiata valutazione (EGDS?) e terapia
-disturbi motori esofagei-ipersensibilità -dolore toracico idiopatico o causa non esofagea
1. follow-up di pazienti con varici esofagee o gastriche
2. sorveglianza periodica dell’esofago di Barrett (vedi flow
chart (**)
3. il controllo delle ulcere esofagee, delle esofagiti croniche
associate ad acalasia sintomatica, delle ulcere gastriche per
verificarne la benignità o la guarigione secondo l’indicazione
dello specialista curante
4. controllo dei fattori di rischio e condizioni precancerose del
cancro gastrico in situazioni definite. In questi casi gli
intervalli dovranno essere consigliati dallo specialista
INDICAZIONI ALLA GASTROSCOPIA SEQUENZIALE
VARICI ESOFAGEE
F1 rettilinee
F2 lineari protrudenti
F3 tortuose pesudopolipoidi
F1
F2 con segni rossi
F3 con segni rossi
VARICI GASTRICHE
EGDS + EVL (fino a eradicazione delle varici)
Controllo ogni 6 mesi per il 1 anno poi follow up una volta all’anno
ULCERA GASTRICA ED ULCERE ESOFAGEE
ULCERA ESOFAGEA
EGDS + BIOPSIEA 4 SETTIMANE
ULCERA GASTRICA
Terapia con IPP
Terapia con IPP + ev. terapia eradicante
VERIFICA GUARIGIONE
DISPLASIA SEVERA ?
ADK?
ESOFAGO DI BARRETT ?
70% :H.P. +
15-20% :ASA/FANS
FATTORI DI RISCHIO PER ADENOCARCINOMA GASTRICO
DEFINITI CON SORVEGLIANZA
SUGGERITA
( EGDS SEQUENZIALE APPROPRIATA )
DEFINITI
PROBABILI
Displasia medio-
grave
Metaplasia
intestinale
Resezione
gastrica
da oltre 20 anni
FAP
Gastrite cronica
atrofica
Anemia
perniciosa
Adenomi
Infezione da
H. Pylori
HNPCC (Lynch II)
EPAGE 99 - 2004
Atrofia
Gastrica
Perdita di ghiandole
appropriate per area
morfo-funzionale
Scomparsa
di ghiandole
Sostituzione
di ghiandole
Lesione guida: Fibrosi
Topografia: antro o
corpo
Lesione guida:
Metaplasia
Topografia:
antralizzazione del
corpo,
intestinalizzazione
dell’antro e/o del corpo
Effetto dell’eradicazione di HP (1)
Effetto dell’eradicazione di HP (2)
Conclusioni (1)
“L’eradicazione dell’ H. pylori rallenta globalmente la progressione della gastrite cronica”
“L’eradicazione dell’ H. pylori favorisce la regressione della gastrite cronica atrofica ma non della metaplasia intestinale”
Gastrite Atrofia Metaplasia Intestinale
Conclusioni (2)
“L’eradicazione dell’ H. pylori previene il cancro gastrico nei
soggetti senza lesioni pre-cancerose pre-esistenti”
“Nei soggetti che hanno già lesioni precancerose l’incidenza del cancro gastrico non può essere verosimilmente ridotta, per cui
risulta necessario il follow-up endoscopico”
Stomaco normale
Eradicazione di HP
MI/Displasia
Cancro gastrico Cancro gastrico
EGDS :
CAG con m.i. tipo III e senza displasia (5 anni)
CAG con m.i. e displasia di basso grado
(conferma da patologo; follow up a 1 anno)
CAG con m.i. e con sicura displasia di alto
grado (conferma dal patologo; terapia ablativa
endoscopica-terapia chirurgica)
La sorveglianza endoscopica nella gastrite
Score 1 Score 2 Score 3
Numero 1-4 5-20 >20
Dimensioni
(mm)
1-4 5-20 >20
Istologia Iperpl./
Infiamm/Tubulari
Adenomi tubulo-villosi
Adenomi villosi
Displasia Lieve Moderata Severa
•Stadio 0
•Stadio I (score:1-4)
•Stadio II (score:5-6)
•Stadio III (score:7-8)
•Stadio IV (score:9-12)
EGDS ogni 4 aa
EGDS ogni 2 aa
EGDS ogni 1-3 aa
EGDS ogni 6-12 mesi
Tp chirurgica
SORVEGLIANZA ENDOSCOPICA NELLA FAP
Tab.1
Classif. Spigelman
POLIPI GASTRICI SPORADICI
70-90% Polipi iperplastici-polipi delle ghiandole fundiche
20% Polipi adenomatosi
SOLITARI
MULTIPLI (POLIPOSI
GASTRICA)
DIMENSIONE VARIABILE
DA 0,5 a 3 cm
POSSONO DEGENERARE IN CARCINOMA (30 -
40%)
Polipectomia endoscopica
Follow up a tre anni
<1 cm, adenoma tubulare, displasia lieve
>=1 cm, componente villosa, displasia severa
Follow up a un anno
Appropriata
soggetti gastroresecati (per p. benigna) solo se l’ultima gastroscopia ha dimostrato CAG + m.i. +/-displasia
Inappropriata
soggetti con anemia perniciosa di età < 50 anni
soggetti con anemia perniciosa di età > 50 anni (incerta)
soggetti con polipi non adenomatosi (amartomi, iperplastici…) in assenza di poliposi familiare
EGDS E FATTORI DI RISCHIO PER ADK