LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione...

13
441 Serramenti e sistemi oscuranti sono soggetti a una serie di normative legate alla loro duplice na- tura di componenti edilizi e di prodotti destinati alla vendita diretta al cliente privato, di solito, con la relativa installazione. In questo senso, essi devono rispettare sia le normative sui mate- riali da costruzione sia quelle norme volte alla protezione dell’utente fi- nale. Alla luce di queste premesse appare chiaro come risulti un quadro normativo abbastanza complesso. Si cercherà di rappresentare tale quadro per sommi capi, mirando piuttosto alla spiegazione degli aspetti essenziali delle norme più rilevanti e significative. In questa quarta ed ultima parte ci occuperemo dei materiali, dei metodi di posa e della verifiche di collaudo. Il Nautilus entrò sott’acqua; io e gli altri prendemmo posto davanti alle finestre. Jules Verne - Ventimila leghe sotto i mari LA PARTE MOBILE DELLE CASE: TUTTE LE VARIABILI POSSIBILI DEI SERRAMENTI (PARTE IV) Come più volte richiamato nelle puntate precedenti, tra la par- te muraria dell’involucro edilizio e il serramento si viene a creare una discontinuità nei materiali e una discontinuità geometrica negli spessori. Inoltre, per agevolare le ope- razioni di montaggio, è in genere prevista una luce libera, di solito denominata fuga, che può essere passante o cieca. Ovviamente, questa disconti- nuità rappresenta un serio pericolo al mantenimento delle prestazioni del serramento e pertanto sarà necessario porre in essere tutti gli accorgimenti di cui si è parlato precedentemente per evitare infil- trazioni, spifferi e cedimenti. In questo capitolo si prenderà in considerazione la realizzazione pratica della sigillatura del giunto, mediante l’uso di materiali appo- siti, in grado di impedire comple- tamente il passaggio di aria, acque e rumore. Va osservato che, mentre la progettazione del giunto, cioè la scelta del tipo di connessione che più si addice alla struttura e al con- testo, è innegabilmente un’attività ABBELLISCONO, MA LA LORO INSTALLAZIONE NON È SOLO UNA QUESTIONE DI ESTETICA E VI SPIEGHIAMO PERCHÉ

Transcript of LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione...

Page 1: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

441

Serramenti e sistemioscuranti sono soggettia una serie di normativelegate alla loro duplice na-tura di componenti edilizie di prodotti destinati allavendita diretta al clienteprivato, di solito, con larelativa installazione.

In questo senso, essidevono rispettare siale normative sui mate-riali da costruzione siaquelle norme volte allaprotezione dell’utente fi-nale. Alla luce di questepremesse appare chiarocome risulti un quadronormativo abbastanzacomplesso. Si cercherà dirappresentare tale quadroper sommi capi, mirandopiuttosto alla spiegazionedegli aspetti essenzialidelle norme più rilevantie significative. In questaquarta ed ultima parte cioccuperemo dei materiali,dei metodi di posa e dellaverifiche di collaudo.

Il Nautilus entrò sott’acqua; io e gli altri prendemmo posto davantialle finestre.

Jules Verne - Ventimila leghe sotto i mari

LA PARTE MOBILE DELLE CASE:TUTTE LE VARIABILI POSSIBILIDEI SERRAMENTI (PARTE IV)

Come più volte richiamatonelle puntate precedenti, tra la par-te muraria dell’involucro edilizioe il serramento si viene a creareuna discontinuità nei materiali euna discontinuità geometrica neglispessori.

Inoltre, per agevolare le ope-razioni di montaggio, è in genereprevista una luce libera, di solitodenominata fuga, che può esserepassante o cieca.

Ovviamente, questa disconti-nuità rappresenta un serio pericoloal mantenimento delle prestazionidel serramento e pertanto sarà

necessario porre in essere tutti gliaccorgimenti di cui si è parlatoprecedentemente per evitare infil-trazioni, spifferi e cedimenti.

In questo capitolo si prenderàin considerazione la realizzazionepratica della sigillatura del giunto,mediante l’uso di materiali appo-siti, in grado di impedire comple-tamente il passaggio di aria, acquee rumore.

Va osservato che, mentre laprogettazione del giunto, cioè lascelta del tipo di connessione chepiù si addice alla struttura e al con-testo, è innegabilmente un’attività

ABBELLISCONO,MA LA LOROINSTALLAZIONENON È SOLOUNA QUESTIONEDI ESTETICAE VI SPIEGHIAMOPERCHÉ

Page 2: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

442

in capo al progettista, l’esecuzionedi dettaglio del giunto secondo unacerta metodologia e con l’utilizzodi certi materiali è assegnata allanorma citata al produttore dei ser-ramenti; nessuno meglio del pro-duttore conosce le caratteristichedei manufatti e le prestazioni chevanno garantite, quindi è suo com-pito dettare le specifiche di posache rispondano a quanto previstodal progettista che ha sviluppato leconsiderazioni di cui si è discussonel capitolo precedente.

Probabilmente, in qualitàdi produttore di serramenti avràsviluppato nel tempo una serie dimetodologie in grado di adattarsi aciascuna esigenza o, in mancanzadi una metodologia specifica allasituazione, possiederà la necessa-ria esperienza per valutare corret-tamente quale soluzione sceglieretra quelle note e sperimentate.

È bene precisare che esisteuna corrente di pensiero ancoraabbastanza radicata che assegnaall’imperfetta sigillatura del giuntola funzione di garantire un certoricambio d aria secondo questalinea di pensiero, serramenti trop-po performanti, postati in modocompletamente sigillato, rendonol’ambiente interno poco salubre.

Il problema di garantire ilcorretto ricambio d’aria è tutt’altroche marginale e proprio l’impor-tanza del controllo degli scambi trainterno ed esterno, che deve essereaccurato e essibile, porta alla con-siderazione esattamente oppostail serramento deve essere stagnoe impervio, perch solo in questocaso i sistemi di regolazione dellequalità dell’aria interna possonoessere efficaci. Che si tratti di sem-plici abitudini all’apertura delleante o complessi sistemi di clima-

tizzazione dell aria, l efficacia diun sistema di regolazione è legataalla possibilità di controllare la cir-colazione dell’aria; la presenza dispifferi indeterminati in quantità ein posizione, assolutamente incon-trollabili in quanto nascosti e fissi,vanifica ogni possibilità di regola-zione del comfort interno, porta asprechi intollerabili di energia peril riscaldamento e rende critica laprestazione acustica.

Può invece essere una deci-sione progettuale, cioè calibrataal contesto e alle condizioni diutilizzo, la scelta tra sistemi agiunto aperto, impermeabili suentrambi i fronti interno ed esternoo a giunto aperto, sigillati sul latointerno ma in grado di traspirareverso l’esterno; questo consentealla connessione di allontanarel’eventuale condensa formatasinell’interstizio.

Vi infatti da ricordare chelungo la profondità del giunto,la temperatura scenderà con ogniprobabilità al di sotto delle condi-zioni di saturazione, almeno neimesi critici un giunto aperto saràin questo caso in grado di favorirela rapida rievaporazione dell’even-tuale condensato.

Si verificano invece situazio-ni architettoniche molto critichedove un giunto chiuso, sigillato eimpervio anche sul lato esterno,offre migliori garanzie di tenutaed è quindi da preferire.

In ogni caso, la filosofia direalizzazione del giunto dovreb-be prevedere tre distinti piani dischermo, rispettivamente per leinfiltrazioni d acqua, per l isola-mento termico e per la diffusionedl vapore.

Di norma, si cercherà difermare l’acqua all’esterno, il

vapore all’interno e concentrare ilgradiente di temperatura in corri-spondenza dello strato isolante del-la parete muraria così da formareun pano continuo.

Il giunto murario presenta al-meno una parte rivolta all’esterno,soggetta agli sbalzi di temperatura,alle aggressioni da parte dei raggiUV che tendono a rompere lecatene polimeriche dei sigillantiprovocandone l’invecchiamento;inoltre, esso deve essere in gradodi compensare le variazioni dimen-sionali degli elementi del telaiosoggetto a sbalzi di temperatura; ilfenomeno è più marcato e con con-seguenze più pericolose nei giuntiprivi di battuta, che presentano lafuga passante.

Una caratteristica fondamen-tale del giunto sarà quindi legataalla sua capacità di mantenere lecondizioni di elasticità e tenuta

PENSARECHE UNASIGILLITURATROPPO PERFETTARENDA L AMBIENTEINSALUBREÈ UN ERROREGROSSOLANO

Page 3: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

443

per un tempo indefinito, senza chesi creino fratture o lacerazioni;sarà quindi d’obbligo l’utilizzodei materiali sigillanti e adesiviappositamente formulati per lecondizioni d’uso previste.

I materiali sigillantie riempitivi

Per la corretta posa in operadei serramenti sono oggi disponi-bili numerosi materiali sigillanti,studiati specificatamente per larealizzazione di giunti di collega-mento per serramenti; purtropponon è infrequente vedere utilizzatiper pura comodità materiali gene-rici con caratteristiche opposte aquelle desiderabili per lo specificoimpiego.

In via generale, è possibiledividere i materiali sigillanti, riem-pitivi e ancoranti. Quali sigillanti,

con il compito di impedire le infil-trazioni, si avranno

sigillante a basso moduloelastico per la realizzazione digiunti in fughe di 5-10 mm, resi-stenti nel tempo;

sigillante per esterni perla sigillatura di fughe di spessorepiccolo o nullo, che presenti unabuona resistenza all’abrasione;

primer per sigillanti permigliorare l aderenza su superficimetalliche verniciate a polvere ein tutti gli altri casi segnalati dalproduttore;

bande adesive di oppor-tuna altezza, in grado di coprireserramento, controtelaio e operamuraria, con funzione di barrieravapore più o meno accentuata aseconda che si voglia realizzare ungiunto chiuso o un giunto aperto;

mastici idraulici in pasta oin strisce per la sigillatura del tra-verso inferiore del serramento coneventualmente una breve risalitalungo i montanti.

Quali riempitivi, allo scopodi saturare tutto lo spazio lasciatotra il telaio del serramento e ilcontrotelaio o il vano murario, siavranno

schiume poliuretaniche ela-stiche a basso modulo, in grado diriempire le cavità senza generareeccessive spinte sulle pareti e conuna buona elasticità residua altermine della polimerizzazione, ingrado di compensare le variazionidimensionali del vano o del ma-nufatto, dovute agli sbalzi termici;l’elasticità dovrà essere garantitanel tempo, così da scongiurarefessurazioni e sfarinamenti chelascerebbero vani vuoti nel giunto;

nastri di schiuma poliureta-nica precompressa e termoespan-dente, che si espande al contatto

con l’umidità dell’aria e in pochiminuti riempie completamentetutto lo spazio disponibile; rispettoalle schiumate hanno il vantaggiodi garantire la continuità del riem-pimento su tutto il perimetro;

cordoni e strisce di mate-riale naturale, quale fibra legnoo lana, in forma comprimibileda utilizzarsi come riempitivo inalternativa alle schiume poliure-taniche quando si vuole evitarein modo assoluto l’utilizzo disostanze nocive all’ambiente sianella fase di installazione sia nelciclo produttivo;

fondogiunto in polietilenein grado di offrire un appoggiosicuro al sigillante in caso di fugalarga e di non aderire allo stessocausando tensioni aggiuntive nelcaso di spostamenti delle due faccedella fuga.

Quali ancoranti, cioè com-posti destinati a offrire una pre-stazione meccanica necessaria allamessa in opera di cardini e altrielementi, si avranno

malte acriliche bicompo-nenti a presa rapida per il fissaggiodi cardini e tasselli;

malte cementizie di diversaformulazione, a presa rapida o nor-male a seconda dell’applicazione.

uali elementi di fissaggiomeccanico si sono già citati nelprecedente capitolo zanche me-talliche, viti normali e tutto filetto.

Una considerazione genera-le sull’uso dei materiali per laposa in opera riguarda l’aspettoecologico delle applicazioni, conparticolare attenzione a

rilascio di sostanze dannosein tre momenti distinti cioè durantela posa, nel corso della vita utiledell edificio o in presenza di eventieccezionali (incendi)

UNA CORRETTAPOSA IN OPERATIENE CONTO DELLESCELTE MIGLIORIFRA PRODOTTISIGILLANTI,RIEMPITIVIE ANCORANTI

Page 4: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

444

sostenibilità ambientale deicicli di produzione, uso e smalti-mento dei componenti utilizzati edei loro imballi

Riguardo ai sigillanti, danotare che un buon numero di pro-dotti in commercio classificatocome nocivo durante l utilizzoe pertanto andranno prese tuttele precauzioni durante la mani-polazione invece da escluderel utilizzo di formulazioni che nonsiano in grado di garantire la totaleassenza di rilasci dannosi durantela vita utile, cio a polimerizza-zione avvenuta. Infine, andrà con-trollato anche il comportamento incaso di incendio, sia riguardo allecapacità estinguenti sia riguardoalle qualità e quantità dei gas chepossono sprigionarsi per effettodella combustione tutte questeinformazioni sono riportate sullascheda tecnica.

Per quanto riguarda la soste-nibilità ambientale, se una carat-teristica desiderabile dei prodottida impiegarsi nei giunti la totaleinalterabilità nel tempo, la cosa

decisamente in contrasto conconcetti quali la biodegradabilitàinfatti, la maggioranza dei prodottiutilizzati non biodegradabile,anzi formulata per risultare inal-terabile nel tempo.

La dispersione dei materialinell edificio oltretutto moltofrazionata, fatta di piccole quan-tità distribuite su ampie superfici,per cui risulta anche difficile im-maginare una qualsiasi forma dismaltimento differenziato in sededi demolizione.

ueste considerazioni hannoportato allo studio di materialialtrettanto validi, ma di originenaturale, con un impronta am-bientale molto pi ridotta e con

caratteristiche di biodegradabilitàsi consideri che esistono protocollidi posa che richiedono esplici-tamente l uso di questi materialibiocompatibili.

I SIGILLANTI

I moderni sigillanti utilizzatinella posa in opera del serramentoappartengono sostanzialmente allaclasse dei siliconi (polisossani), deipoliacrilati.

Si tratta di composti che po-limerizzano al contatto con l umi-dità dell atmosfera con rilascio diacido acetico o di acqua.

Esistono in commercio de-cine di formulazioni diverse sullequali non il caso di soffermarsi,se non per annotare quali sono lecaratteristiche desiderabili e lecontroindicazioni pi evidenti diciascuna famiglia.

In via generale, si pu af-fermare che quanto maggiorel escursione dimensionale cheil giunto deve prevedere (e peralcuni materiali si visto che levariazioni dimen-sionali indotte dal-le escursioni termi-che possono esserenotevoli), tanto mi-gliore deve essereil modulo elasticodel sigillante, co-sicch non si ge-nerino eccessivetensioni interne che porterebberoalla lacerazione del cordolo o alsuo distacco dalle pareti del giunto.

anche buona norma cheil sigillante possa liberamenteridurre la sua sezione per effettodell allargamento del giunto se,come si pu osservare nella figuradi pag. 44 (a), lo stiramento viene

impedito da un adesione anchesul terzo lato, si possono generaretensioni eccessive che portano allalacerazione del materiale e quindialla possibilità di infiltrazioni alcontrario, .(b), quando il sigillanteaderisce su un supporto in grado diassecondarne il ritiro, le tensioniinterne non portano alla lacerazio-ne per questo motivo, consiglia-to l utilizzo di un fondo giunto inpolietilene come base d appoggioper le sigillature soggette a forteescursione dimensionale.

Al contrario, per le sigillaturedi minima escursione, quandorichiesta una maggiore resistenzameccanica, si utilizzeranno sigil-lanti con moduli elastici moltopi alti, in grado di mantenere laloro conformazione nel tempo edi resistere meglio a graffi, piccoliurti, abrasioni causati dal vento edalla polvere.

La scelta di tipo sigillante do-vrà tener conto della natura fisicadei materiali che si vanno a con-giungere, con particolare riguardoalla capacità di adesione sui sup-

porti e al rilascio di olidi polimerizzazione chepotrebbero diffondersinel supporto e generarealoni indesiderati.

L appl icaz ioneavviene per estrusionecon pistola manuale oelettrica da contenitoridi forma cilindrica con-

tenenti una quantità di prodotto ingrado di essere consumata in tempinon troppo lunghi infatti i prodottisono soggetti a invecchiamento e,se non adeguatamente conservati,perdono parte delle loro proprietà.

Una volta estruso dai bec-cucci a perdere, il materiale iniziala polimerizzazione che avviene

Più le escursionitermiche sonoelevate, tanto

migliore deve essereil modulo elastico del

sigillante

UN BUONSIGILLANTEDEVE GARANTIREL ASSOLUTAASSENZADI RILASCIODI SOSTANZENOCIVE

Page 5: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

445

in tempi brevi, dipendenti dallecondizioni climatiche.

L aspetto finale potrà esserepiù o meno trasparente; in alter-nativa, esistono alcuni prodottiverniciabili o prodotti già coloratiin pasta per migliorare il risultatoestetico, soprattutto nelle giunzionia vista.

LE SCHIUMEPOLIURETANICHE

Nel giunto, la schiuma po-liuretanica svolge l’importantefunzione di saturare tutti gli spazivuoti della fuga, aumentando diparecchie volte il proprio volumeper effetto della polimerizzazionee aderendo in modo stabile allevarie facce del giunto, anche seconformato ad angolo.

Il materiale estruso da pi-stole manuali munite di un ugelloabbastanza sottile da inserirsi inprofondità nella fuga, in modoche l’aumento di volume avvenganella direzione dell’operatore chepuò quindi facilmente controllarela quantità di prodotto iniettato.

Le schiume specifiche perla posa dei serramenti generanouna spinta abbastanza limitatasui bordi della fuga, in modo daevitare essioni dai montanti deitelai, e sono formulate in mododa mantenere un’elevata capacitàelastica anche a polimerizzazionecompletamente avvenuta, così dascongiurare il pericolo di infra-gilimento che porterebbe a unasuccessiva fessurazione.

SCHEMI DI POSA

Esistono numerosi schemi direalizzazione del giunto, che utiliz-zano diversi materiali e disposti in

maniera differente. La filosofia direalizzazione del giunto deve esse-re improntata ai seguenti principi

il giunto deve essere riempi-to per tutto il suo sviluppo, perchi vuoti di materiali costituisconoponti acustici notevoli;

il giunto deve mantenerel’elasticità necessaria a compen-sare gli spostamenti relativi trale parti;

il giunto deve realizzare duepiani possibilmente distinti per laresistenza alle infiltrazioni dell ac-qua (lato esterno) e la resistenza alpassaggio del vapore (lato interno).

In particolare, quest’ultimopunto merita un approfondimento.

Nella situazione termica chesi verrà a creare nelle normali

condizioni invernali, a cavallodel giunto, si avrà una differenzadi temperatura di parecchi gradicentigradi e quindi al suo internoesisterà il concreto pericolo di for-mazione di condensa interstizialesarà quindi importante impedireil passaggio del vapore acqueodall’ambiente interno a quelloesterno mediante una barrieravapore e/o garantire che l’even-tuale condensa possa rievaporareverso l’esterno senza provocaredeterioramenti nei materiali (so-prattutto se si tratta di materialisensibili all umidità come il legno)o favorire la formazione di muffeall’interno del giunto in zone nonimmediatamente visibili.

Per questo scopo, si utilizza-

LA SCHIUMAPOLIURETANICASVOLGELA FUNZIONEDI SATURARETUTTI GLI SPAZIVUOTIDELLA FUGA

Page 6: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

446

no bende impregnate che presenta-no differenti valori di permeabilitàal vapore e resistenza all’acqua.

Le bende devono essere ab-bastanza alte da poter abbracciareanche lo spessore del controtela-io, migliorando la tenuta anchedell’interfaccia tra controtelaio emuratura.

Gli schemi di montaggiomostrati nella pagina precedentesono alcuni tra quelli correttamen-te utilizzati; come si può notare,non tutti soddisfano le condizionisopraesposte.

In nessun caso, potrà peròessere accettato che vi sia solu-zione di continuità nella stesuradel materiale, perch , in questocaso, la prestazione acustica neverrebbe penalizzata e vi sarebbeil rischio di infiltrazioni di acquapurtroppo, per una serie di ragionitra le quali il costo dei materialie il tempo necessario a posarlicorrettamente, non è infrequentevedere giunti realizzati in modoassolutamente errato e questo siri ette negativamente sulle presta-zioni e le specifiche del manufatto.

Per quanto riguarda la neces-saria elasticità che il nodo devemantenere per assecondare levariazioni dimensionali del manu-fatto e gli inevitabili assestamentidella struttura, è fondamentale chevengano rispettate le quote e letolleranze indicate dai produttoridei serramenti; in via generale, ladistanza tra telaio e controtelaiovaria in funzione del materiale, delsuo stato superficiale e dell am-piezza del serramento.

Distanze maggiori devonoessere previste per serramenti inPVC (con elevato coefficiente didilatazione termica), soprattuttose di colore scuro (che risentono

maggiormente dell insolazione) edi grandi dimensioni.

Esecuzione del montaggio

L’esecuzione del montaggioin opera viene compiuta da per-sonale specializzato, seguendo leistruzioni impartite dall’aziendaproduttrice dei serramenti che leha concordate con il progettista,secondo le indicazioni della normaUNI e salvo diversi accordiinfatti, in alcuni casi è il produttorestesso dei serramenti che si inca-rica della posa dei controtelai edesegue direttamente le operazionidi montaggio in opera e sigillatura.

Controllo dei materiali

Ai sensi della UNI ,punto 7.2, all’installatore competeil controllo della quantità, dellatipologia e della rispondenza deimateriali a quanto previsto incontratto, nonch la verifica con ladirezione lavori che i vani murarie il fissaggio dei falsi rispettino lecondizioni pattuite.

o o ame to e fi oe fi agg o re m are

Verificata l idoneità dell in-fisso al rispettivo vano murario, siprocede alla pulizia delle superficidel vano destinate a fornire la baseper gli aggrappaggi.

Si passa alla stesura del cor-dolo di silicone sulla soglia (cheverrà schiacciato dal gocciolatoioo da traverso inferiore) avendocura di raccordarlo fin contro l an-golo di battuta.

Se lo schema di montaggiolo prevede, si provvede al posi-zionamento sull infisso del nastro

poliuretanico autoespandente.Si colloca l infisso in posizio-

ne verticale (verificando la perfettamessa a piombo) e lo si fissa congli appropriati cunei.

Si procede ad avvitare tuttele viti di fissaggio, avendo cura dinon esercitare sforzi di trazioneeccessivi che potrebbero ettereil montante; per evitare questo, inpresenza di fughe più larghe deldovuto, non è da escludere l’in-terposizione di piccoli spessori;questi spessori sono spesso pre-senti nel caso di telai in metallo oin PVC e sono di solito già montatinelle apposite sedi vanno avvitatitramite una chiave esagonale fino ache la boccola eserciti la necessariapressione; successivamente, il tela-io sarà fissato al vano murario o alcontrotelaio con le opportune viti.

NELLA STESURADEI MATERIALINON ACCETTABILELA SOLUZIONEDI CONTINUITÀ,PENA IL NONSODDISFACIMENTODELLE PRESTAZIONI

Page 7: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

447

Nel caso di montaggio deltelaio completamente all’esternodella muratura, perch venga poiannegato nel cappotto esterno,il telaio del serramento viene di-rettamente avvitato alla muraturatramite squadrette di opportunalunghezza con l’ausilio di tasselliad espansione.

Sigillatura dei giunti

A seconda della geometriadel giunto, si avranno tre schemidi sigillatura

falso a Lfalso piattomontaggio esterno.

a o a LIl serramento poggia sta-

bilmente contro la battuta, con il

tamponamento autoespandente chenel frattempo si sarà espanso conla pistola opportunamente regolatasi passa a riempire la fuga lateralecon la schiuma poliuretanica, nelmodo più completo possibile aven-do però cura che il materiale espan-so non sporga dalla profordità.

a o attoVa anzitutto posato il fondo

giunto in polietilene, inserendoloda lato esterno con l’aiuto di unaspatola. Nel caso di montaggiotutto all esterno, si provvederàanzitutto a stendere un cordolocontinuo di schiuma espandentesu tutto il profilo esterno, che verràcoperto da una benda impermea-bile destinata a essere a sua voltanascosta alla vista dalla successivaposa dello strato isolante di cappot-to sul lato interno, invece, si andràa posare una benda con funzionedi barriera al vapore, destinata adessere coperta dalla posa di un co-prifilo dal lato interno si procederàa mettere la schiuma, avendo curadi lasciare lo spazio in superficieper alloggiare il sigillante interno.

Una volta che la schiuma sisarà sufficientemente rassodata,sarà possibile sigillare internamen-te ed esternamente con sigillantea basso modulo lo spessore delcordolo da sigillante dovrà esserecirca la metà della fuga che vienesigillata.

Mo tagg o e ter oNel caso di montaggio tutto

all esterno, si provvederà allaposa di una banda impermeabilesul lato esterno, ben aderente altelaio e alla muratura, e alla posadi una banda con funzione di bar-riera vapore sul lato interno trale due bande è possibile estrudere

un opportuna quantità di schiumapoliuretanica.

o tagg o e er fi adelle ante

Una volta fissato il telaio, sipossono montare le ante mobili suirispettivi cardini o sulla ferramentaprevista e si verificano le regola-zioni, le aperture, la perfetta tenutadelle guarnizioni, gli ingombri e leeventuali interferenze.

Le ante si devono muovereliberamente e non richiedere sfor-zi per essere accostate, in quantodimostrerebbero il mancato alline-amento degli assi delle cernierese montate su asse verticale, nondevono mostrare tendenza adaprirsi o a chiudersi che dimostre-rebbe un marcato fuori piombo deimontanti.

t ra

Il montaggio va rifinito conla stesura di un velo esterno disigillante ad alto modulo allabase del traverso inferiore dellafinestra e del gocciolatoio dellaportafinestra.

Quando schiuma e siliconesi sono completamente asciugati,si procede al posizionamento deicoprifili interni e o esterni chiodati,incollati o incastrati.

Nel caso di controtelai chepresentano aletta metallica e quindinon richiedono il posizionamentodei coprifili esterni, si provvederàalla sigillatura con sigillante adalto modulo.

e t a e o a e etr

Nel caso in cui le ante sianosprovviste di superfici vetrate,

LA PERFETTATENUTA DELLEGUARNIZIONI

UN ALTROELEMENTODA TENERESEMPREIN CONSIDERAZIONE

Page 8: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

448

queste andranno posate sul serra-mento finito.

Rimossi i listelli fermavetro,si posizionano i cunei di regola-zione e si appoggia il vetrocameraverificando l esistenza di una fugaperimetrale regolare di 2-5 mm.

Si mettono in posizione ilistelli fermavetro verificando cheil filo interno sia allineato con lasuperficie dell anta e si passa allachiodatura, all’avvitatura o all’in-serimento a scatto dei profili nellerispettive sedi.

A seconda del disegno delserramento e della soluzione previ-sta in fase costruttiva, la sigillaturadei vetri potrà avvenire in diversimodi

con sigillante siliconico sufilo visibile della lastra, in appositacava prevista in lavorazione, sullato esterno o su entrambi i latirappresenta la soluzione più adattanei serramenti con telai in legno epresenta il vantaggio di una veloceesecuzione e di una facile sostitu-zione della lastra;

con sigillante in battutaun cordolo continuo di siliconeviene steso su tutta la battutaesterna, in modo assolutamentecontinuo e nella quantità previstadal produttore; la lastra viene per-manentemente incollata al telaiodell’anta con vantaggi dal puntodi vista statico e svantaggi perquanto riguarda la sua eventualesostituzione;

con l inserimento di appo-site guarnizioni la soluzione pifrequentemente adottata per i telaiin PVC e alluminio, ma in questicasi la vetrocamera viene montataabitualmente in fase di produzionee i serramenti arrivano in cantierecompleti in alcuni profili in PVCla guarnizione è coestrusa con il

profilo del serramento e la salda-tura negli angoli viene realizzatacon cura in fase di assemblaggio.

INTRODUZIONEALLA MISURA

DELLE PRESTAZIONIDELLA POSA

Il mondo che ruota intornoalle costruzioni edili è da sempreabituato a una chiara distinzionetra momenti progettuali, mo-menti esecutivi e passi di verificae collaudo l opera edile vieneprogettata da uno o più soggetticon differenti competenze e attri-buzioni, viene costruita sotto lasupervisione e la responsabilità diun soggetto diverso e finalmentecontrollata in un momento e sottouna responsabilità distinta.

Per quanto riguarda invecei componenti dell’involucro, inparticolare degli elementi che sonooggetto di questa trattazione comei serramenti e le chiusure esterne,le cose stanno in modo molto di-verso.

La fase di pro-gettazione si limitaspesso alla sola indi-cazione delle misurearchitettoniche deivani da coprire, lafase esecutiva dellaposa è demandata apersonale specializ-zato e la fase di verifica e collaudoè spesso completamente assente.

Anche per quanto riguarda ilproduttore dei serramenti, la faseprogettuale è di solito limitata,concentrata in quei pochi momentidella vita aziendale nei quali sidevono prendere decisioni su ma-teriali e profili.

Parlare quindi di prove di

collaudo specifiche in cantiere o inlaboratorio che riguardino esplici-tamente la fase di posa in opera èquantomeno strano o poco comu-ne si pi volte messo in luce chela posa procede per consuetudini ela prova di accettazione è sostan-zialmente sostituita dall’assenza dicontestazioni da parte del clientefinale.

Si è anche però più volteinsistito sul concetto secondo ilquale questo modo di procedereper abitudini rischia di andare incrisi a causa delle innumerevolinovità introdotte in questi ultimianni e che riguardano molti aspettirelativi al prodotto serramento,ma soprattutto i sistemi di posaatti a garantire certe specificheprogettuali.

Nei capitoli precedenti sisono visti sistemi di sigillaturadel giunto molto differenti siaper materiali impiegati sia per lalogica di realizzazione sia per irelativi costi di esecuzione poterdisporre di sistemi affidabili per

la verifica sul campoo in laboratorio del-la bontà del giuntodiventa quindi unanecessità anche perqualificare in modooggettivo la soluzio-ne utilizzata ed even-tualmente giustificareil maggior impegno

richiesto.Dalle disposizioni normative

che riguardano la posa, richiamatee discusse nei capitoli precedenti,si evince che non vi sono obblighispecifici n nei procedimenti dautilizzare n nei controlli da ese-guire, quindi una fase di verificadel sistema di posa avverrà neces-sariamente sulla base di un proto-

Purtroppo lafase di progettazionesi limita spesso alla

sola indicazionedelle misure

architettoniche

A SECONDADEL DISEGNODEL SERRAMENTOLA SIGILLATURADEI VETRIPU AVVENIREIN MODODIVERSO

Page 9: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

449

… ma dianzi farò alcuni esperimenti, avendo io per principio citar primai fatti sperimentali… Ed io credo che questo metodo sia sempre da seguitarsiin ogni riciercamento dei fenomeni.

Leonardo da Vinci - Trattato della pittura

collo volontario, sottoscritto dalleparti, qualificante per entrambe neiconfronti di terzi e tanto più validoquanto più oggettivo.

Si possono concettualmenteindividuare due percorsi diversiper arrivare a oggettivare le pre-stazioni di un sistema di posa unpercorso diretto di misura puntualee specifica delle prestazioni dell o-pera nel suo complesso - quindi uncollaudo vero e proprio in cantiere

e un percorso indiretto di verifi-ca a priori della funzionalità delsistema di posa se uno o più pezzicampione presso un laboratorio,con successivo impegno a rispetta-re le condizioni di trasferibilità attea garantire l’ottenimento in operadelle stesse prestazioni misurate illaboratorio.

È evidente che i due percorsisono molto diversi per approccio,impegno, costi e risultati.

Effettuare misure in cantiereconsente di certificare quella solu-zione specifica, in quel contesto, inuna visione globale che comprendein un’unica misura tutte le causedi perdita di impermeabilità essaè quindi al tempo stesso oggettivae sicura per il cliente finale, madi poco ausilio alle figure profes-sionali coinvolte nel processo permigliorare la qualità del propriolavoro e difficilmente le indica-zioni ottenute in cantiere potrannoessere d’aiuto in situazioni diverse.

Effettuare misure in labora-torio, invece, si rivela sicuramentepi utile in via progettuale perchconsente di analizzare ciascunaspetto che riguarda la posa inopera preso singolarmente, senzala sovrapposizione e l’interferen-za di altri elementi di disturboè quindi possibile migliorare lacomprensione di ciascun fenome-

no e studiare la migliore soluzione,da generalizzare poi in tutte lesituazioni.

Inoltre, i test di laboratoriopossono essere ripetuti nel tempo,eventualmente sottoponendo icampioni a cicli di invecchiamentoaccelerato (temperature, pressionimeccaniche, lampade UV), perpoter garantire che la prestazionevenga mantenuta nel tempo, cosache è virtualmente impossibile perle prove in cantiere.

Ovviamente, al termine deicicli di prova in laboratorio, an-dranno individuati uno standardesecutivo e un meticoloso manualedi posa, che garantiscano il trasfe-rimento della soluzione presceltae validata in laboratorio ai singolicasi di cantiere; per inciso questoproblema è lo stesso che il produt-tore deve affrontare ogni giornoper garantire che la qualità delcampione di serramento provatoin laboratorio sia la stessa della

produzione corrente.Percorso indiretto

di assicurazione delle prestazioni

La garanzia della correttezzadel sistema di posa e della suacapacità di rispondere alla speci-fica normativa che richiede che ilmanufatto posato abbia caratteri-stiche simili a quelle del manufattocampione testato durante le proveITT viene determinato duranteuna o più prove di laboratorio cheriproducono fedelmente le prove dipermeabilità all’aria, tenuta all’ac-qua e resistenza al carico del ventosu un campione che comprende ilserramento montato in opera suun giunto simulante nel modo piùfedele possibile la situazione dicantiere.

Lo scopo immediato è as-sicurare che il sistema di posaprescelto non introduca nessunadebolezza nell’insieme serramento+ giunto.Si effettueranno le prove

LA GARANZIADELLACORRETTEZZADEL SISTEMADI POSA SI BASASUL RISPETTODELLA NORMATIVACOMUNITARIA

Page 10: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

450

di permeabilità all’aria (come vistoin precedenza) e verrà assegnatauna corrispondente classe di tenuta(convenzionale) che, nelle inten-zioni, non dovrebbe essere infe-riore a quella del solo serramento.

Successivamente, ci condurràuna prova di tenuta all’acqua e siassegnerà una classe convenzio-nale di tenuta; il metodo di provaconsente di attribuire l’eventualeinfiltrazione allo specifico elemen-to del giunto e favorisce quindiil processo di risoluzione deiproblemi.

Infine, si condurrà una provadi carico al vento. Il campione conil relativo giunto murario potràessere trasferito quindi in camerariverberante per la prova acusticacome descritta precedentemente.

L insieme delle prove certifi-ca, seppur con un protocollo nonufficiale, che il sistema di posa ingrado di rispettare le prescrizionirichieste dalla norma e cioè dinon causare degrado prestazionalerispetto a quanto misurato sul soloserramento.

Una volta accertato questo,particolare cura va posta nel ga-rantire che quanto messo in operadal laboratorio sia correttamentetrasferito in cantiere, dove lecondizioni sono molte diverse,l’ambiente lavorativo è diffe-rente, gli operatori sono diversie diversamente motivati. Vannocompiutamente ed esaustivamenteclassificati i materiali da utiliz-zarsi, verificando che rispondanoa caratteristiche prestazionaliminime che possano assicurare ladurabilità delle prestazioni.

Le procedure da impiegarsiin ciascuna fase dovranno esseredescritte agli operatori in modopuntuale, allo scopo di rendere

il processo di posa il più stan-dardizzato possibile, evitando glierrori che derivano dall’utilizzodi materiali simili o ritenuti similie che invece hanno prestazioni inparte differenti oppure metodi esequenze di posa diverse da quelleutilizzate per il campione.

Va steso un adeguato per-corso formativo per garantire checiascun operatore, che sostanzial-mente si trova a operare in assenzadi controlli, comprenda appienol’importanza della posa in operae rispetti le procedure decise eapprovate che hanno portato airisultati delle prove di laboratorio.

I METODI DIRETTIDI MISURA IN CANTIERE

Introduzione alle misurein cantiere

Misurare direttamente incantiere le prestazioni del siste-ma edificio rappresenta senzadubbio il metodo più immediatoper qualificare il sistema di posala misura effettuata specifica,immediatamente riferibile e tieneconto di tutte le possibili situazio-ni succedutesi nella costruzionedell’opera.

A questo beneficio si con-trappone lo svantaggio che, da-vanti a soluzioni di non conformi-tà, le soluzioni che vengono ela-borate non sono così facilmentetrasferibili a tutti gli altri cantieri.

Inoltre, la misurazione incantiere è possibile solo per unlimitato numero di parametri, disolito molti meno di quanti nonse ne possano verificare in labo-ratorio.

Infine, dal momento che leprocedure di misura sono molto

diverse da quelle che sono stateusate per certificare il prodotto, irisultati non sono immediatamen-te confrontabili.

Da ultimo, le misure di can-tiere si riferiscono necessaria-mente a tutto l edificio e pertantol’attribuzione di eventuali difettinon è così univoca e immediatacome sarebbe auspicabile.

Pur con queste remore, leprove in cantiere vengono semprepiù spesso inserite nei capitolatidi fornitura o nei protocolli dicertificazione per l attribuzionedi specifiche classi di meritodell edificio (una per tutte la cer-tificazione CasaClima), perchhanno l’innegabile vantaggiodi essere chiare e di fornire unarappresentazione della situazionemolto vicina a quanto desideraun qualunque cliente, quasi maiinteressato a prestazioni teorichedi laboratorio, ma molto attentoalle prestazioni del suo immobile.

Il blower door test

Il blower door test è un meto-do di misura delle qualità del’invo-lucro edilizio per quanto riguardala permeabilità all’aria.

L intero edificio o parte diesso vengono chiusi e sigillati eun’apertura, di solito una porta, dicui il nome del test, viene sostitu-ita da un apparecchio in grado diimmettere o aspirare aria in modocontrollato e misurato.

Dopo un primo test generaledi controllo che consente l’indi-viduazione di tutte di perdite piùevidenti ed evitabili, la prova verae propria consiste nell’applicareuna pressione negativa da zero a50 Pa, a cui si giunge tramite unaumento progressivo di 10 Pa,

LE PROVEDI COLLAUDODEVONO TENERECONTODI UNA CORRETTATENUTAAD AC UAE VENTO

Page 11: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

451

misurando il volume di aria totalein m³/h e rapportandolo al volumetotale dell’ambiente consideratoper ottenere il numero di ricambiora, cioè il numero di volte in cui,in teoria, tutta l’aria dell’ambienteviene completamente ricambiata inun’ora. Più il valore è basso mi-gliore è il comportamento dell’in-volucro. La prova viene ripetutaanche in pressione positiva, cioèpompando l’aria dall’esterno versol’interno per evidenziare eventualiasimmetrie.

La prova viene generalmenteeffettuata al termine della costru-zione, ma non è raro il caso in

cui se ne eseguano altre durante ilavori, quando è ancora possibileporre rimedio e difetti che dovran-no emergere.

In questi casi, messo l’am-biente sotto pressione, per l’in-dividuazione dei punti di entratadell’aria, è possibile aiutarsi conpistole a fumo o con l’uso di unatermocamera che può mettere inevidenza punti freddi o caldi cau-sati dagli spifferi.

A scopo diagnostico, il testspesso eseguito anche su edifici

esistenti, in quanto la sua esecuzio-ne non comporta particolari lavoridi preparazione. In questo caso,

l’obiettivo è quello di orientareeventuali lavori di risaramentoverso certi interventi piuttostoche altri.

È opportuno evidenziare cheil blower door test è obbligatorionel protocollo CasaClima perl ottenimento della classificazione.

La termografia

I principi su cui si basal analisi termografica sono statibrevemente esposti nelle puntateprecedenti; ogni corpo nero a unadeterminata temperatura emetteuna radiazione elettromagnetica

IL BLO ER DOORTESTMISURA LA UALITÀDEL INVOLUCROEDILIZIOPER LAPERMEABILITÀALL ARIA

Page 12: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

452

secondo uno spettro la cui formadipende esclusivamente dallatemperatura stessa; per i corpi nonidealizzabili come neri, si deve in-trodurre un parametro di riduzionechiamato emissività che dipendefortemente dalle caratteristichesuperficiali dei materiali che licompongono.

Quindi, in via teorica, latemperatura di una superficie pufacilmente essere determinata adistanza e in modo complessivopunto per punto, solo analizzandola sua emissione all’infrarosso.

Va comunque tenuto pre-sente che un certo numero difattori complica però l’analisitermografica.

Anzitutto, le differenze ditemperatura tra un punto e l’altrosono di pochi gradi, quindi l’ener-gia totale emessa differisce sololeggermente tra un punto e l’altro.

Inoltre, l’emissività propriadi ciascun materiale, molto diver-sa tra materiali magari vicini, puòfalsare la corretta lettura.

Infine, l aria stessa o il soleo altre fonti di raggi infrarossipossono confondere le immagini.

Ciononostante la termografiacostituisce uno strumento assaiimmediato, capace di intercettaree presentare in modo sintetico edefficace l’essenza del fenome-no termico in atto al momentodell’analisi.

Per confronto, si immaginila lunghezza di indagine e ladifficoltà di esposizione deglistessi fenomeni se si volesserousare strumenti più precisi qualii termo ussimetri.

L’indagine con la termoca-mera eseguita in momenti favo-revoli, correttamente interpretatada un tecnico preparato, consente,

in pochi minuti e con pochissimodisturbo, di effettuare diagnosiprecise anche se quasi esclusi-vamente qualitative sui difettodell’involucro o degli impianti dalpunto di vista della dispersionedel calore e orientare quindi gliinterventi correttivi.

La misuradei parametri acustici

Alla luce di quanto espostoprecedentemente, relativamentealle norme sul comportamentoacustico degli edifici, la valu-tazione finale della prestazionepuò essere eseguita unicamentecon una serie di prove sul campo,atte a determinare il valore deiparametri acustici previsti.

Ai fini della trattazione, l u-nico parametro di interesse è l’i-solamento acustico standardizzatodi facciata D2m,nT, si ottienedai valori misurati per bande di

frequenza della grandezzaD2m,nT,W = L1,2m - L2 + 10

log(T/T0)dBdoveL1,2m = livello di pressione

sonora L (esterno) alla distanzadi 2 metri dalla parete

L2 = medio della pressio-ne sonora interna, corretto per ilrapporto tra il tempo di riverberodell’ambiente ricevente T e iltempo di riverbero standard di

, s (T ).Operativamente si procede

collocando una sorgente di rumo-re in grado di generare un’elevatapressione sonora alla distanza dicirca 8-10 metri dalla parete og-getto di misura, in una posizionetale da garantire un angolo diincidenza pari a 45°.

All esterno andranno col-locati appositi microfoni alla di-stanza di 2 metri dalla parete e inposizioni tali da non subire indesi-derati echi provenienti da aggetti

L ANALISITERMOGRAFICACONSENTEDI OTTENEREIN POCHI MINUTIRISPOSTE CORRETTESULLA UALITÀDEGLI AMBIENTI

Esecuzione del test a) esuccessiva ricerca delle cause diuna prestazione insufficiente b)(Fonte: ing. Franco Piva)

Page 13: LAPARTEMOBILEDELLECASE: TUTTELEVARIABILIPOSSIBILI ... · 442 incapoalprogettista,l’esecuzione didettagliodelgiuntosecondouna certametodologiaeconl’utilizzo dicertimaterialièassegnataalla

453

e sporgenze. All interno verrannocollocati i microfoni di lettura, innumero congruo in funzione delledimensioni dell’ambiente e inposizioni significative a secondadella presumibile provenienza delrumore.

Dal confronto tra i livelli dipressione interna ed esterna, cor-retti per il tempo di riverbero pre-cedentemente misurato e le curvecampione di isolamento acustico,si ottiene il valore cercato.

La misura è complessiva etiene conto di tutti gli elementidella facciata che si sta valutando,sia quelli geometrici che quellistrutturali quali i componenti checostituiscono i tamponamenti.

È spesso opportuno che altermine della prova vera e propriae quale che ne sia il risultato,si proceda a effettuare indaginiempiriche mirate a isolare qualicomponenti determinino la pre-stazione complessiva; di solito,si spostano i microfoni interninelle immediate vicinanze dei varielementi o delle loro intercon-nessioni e si evidenziano quindii problemi elencati, che possonoeventualmente essere corretti.

Non si trascuri che in questosenso la classificazione acusticasarà molto più selettiva di quantonon lo sia la classificazione ener-getica, per la quale, al contrario,non prevista alcuna verifica fi-nale per l’impossibilità di disporredi un metodo sperimentale suf-ficientemente affidabile e adattoalle condizioni cantiere.

Angelo Deldossiingegnere e costruttore

(fine le precedenti puntatenei numeri di marzo, aprile

e giugno 2 )

L INDAGINEACUSTICASI EFFETTUAPOSIZIONANDOMICROFONIIN POSIZIONICHE SONOPREDETERMINATE