l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! che cos’è al Campo... · È rispetto...

2
È rispeo e complicità per la propria moglie; mentre tuo per la famiglia ed i propri figli Micolucci È quello dei nonni verso i nipo e dei genitori verso i figli Digifico L’amour et un fleche que Dieu a lancer pour la jeuness! Sergent Diabe Sall È un senmento il cui unico fine è il rapporto sessuale; non esiste amore senza rapporto D’Orazio È un’empaa fra due persone! Gabrieli L’amore è un senmento intenso più profondo di affeo e simpaa. Rivolto verso una persona l’amore è gioia, felicità, ma a volte può tramutarsi anche in sofferenza De Luca È un sasso nella scarpa che punge il passo lento di bolero con l’amazzone straniera, stringere per finta un’estranea cavaliera; è il rito di ogni sera perso al caldo del pois di san souci Petronio È un’astronave! Iaboni L’amore è lo spazio emovo che si crea tra due persone Ciampoli L’amore conta fino a due, dopo è orgia! Recchiu L’amore si racchiude in una sola parola: famiglia! Chiacchiarelli È senrsi legato fisicamente e mentalmente a qualcuno anche quando non si è vicini; questo legame non si romperà mai Tarquini Conta le volte che pensi a lei poi conta le volte che pensi a te stesso; se pensi a lei più volte che a te allora questo è amore Ciardelli L’amore è una cosa seria A. Di Sante Vivere, credere, loare, ascoltare, amare e meere in campo la propria anima per un ideale Scervino L’amore è conoscersi, l’amore è capirsi, l’amore è coinvolgere, l’amore è immedesimarsi, l’amore è passione, l’amore è dolcezza, l’amore è credere, l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! L’amore è un senmento speciale che si prova verso una persona a cui eni molto. Marco (giovanissimi San Nicolò) È un’arazione chimica, quindi cambiate spesso profumo Pezza Non esiste: arpiamece! Ruggieri È una cosa che non auguro a nessuno… Di Maa Quando vedo le mie due figlie: forse sarà quello Piccioni L’amore è una di quelle cose per cui vale la pena vivere. Poi quando sono con la mia fidanzata Fabrizia è come se fossi nel sogno più bello che potessi immaginare Tancredi La mia unica bionda: la birra Di Maeo L’amore è l’unione di due anime che si cercano, si trovano, si vogliono. L’amore è la libertà di scegliersi ogni giorno, senza stancarsi Ferze L’amore… è il calore di un abbraccio sincero e di un bacio appassionato per la mia Ily Saccomandi L’amore è una cosa grande! Pompilii Sono stato rimandato a seembre in questa materia Serrini È una fregatura pianificata Giovagnini ANNO I - N. 10 - 16 Febbraio 2014 Zona industriale Notaresco (TE) tel: 085.8980007 mail:[email protected] www.saporiveri.it 347 3318265 - 393 0362571 San Nicolò a T. - TE L’EDITORIALE 14 Febbraio 2014...14 Febbraio 2004. Si è San Valentino ma è anche una delle date più buie dello sport italiano in particolar modo del ciclismo. In un hotel di Rimini si spense in modo misterioso la vita di uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi ovvero Marco Pantani. Il pirata aveva ammainato la sua ultima bandiera in un triste e anonimo hotel della riviera romagnola. Un eroe triste caduto nel modo più atroce e peggio ancora solo e abbandonato da tutti, un uomo capace di scalare vette impossibili e di conquistare non solo il cuore degli italiani ma di tutti gli appassionati nel mondo di questo sport grazie solo ed esclusivamente alle sue imprese. Oggi sono esattamente dieci anni da quella notte di sabato dove dalla trasmissione Sabato Sprint, apprendevamo di questa disgrazia e il tempo non ha cancellato i tanti dubbi e le tante domande che molti di noi si sono fatti sul destino di questo grande campione. Dieci anni che non hanno visto le risposte che volevamo e che forse qualcuno non ha voluto far venire fuori. Pantani forse era l’ultimo vero grande campione di questo sport e considerando lo schifo venuto a galla “grazie” ad Armstrong e Di Luca io mi sento di dire che il pirata non meritava tutto questo. E’ rimasto solo nel momento peggiore e nessuno ha voluto tendergli una mano in segno di aiuto. Forse le cose sarebbero andate diversamente o forse no. Ma almeno un tentativo andava fatto. La squallida cultura del sospetto che fa parte di un paese come il nostro ha fatto un’altra vittima e ha continuato a farne altre. Facciamo in modo che non accada più o almeno diamo sempre una seconda possibilità. Marco Tancredi SANNICOLESE LA GENESI ASD SANNICOLESE 2011 C’erano una volta quattro pazzi, Marco, Sandro, Mirco e un’altro Marco che si riunirono in una sera di Aprile in una pizzeria per discutere di una idea che era balenata nella mente di qualcuno. “Ragà perchè non facciamo la squadra di terza ?” Ecco l’idea che era stata spremuta dalle nostre meningi, una “malsana” voglia di costruire una società di calcio e di creare una squadra riportando a San Nicolò tutti quei ragazzi che erano sparsi nelle categorie minori correndo dietro ad un pallone. Partimmo con un foglio di carta in mano e tante idee. Chi lo fa il presidente ?! Tancrè lo fai tu. Ecco appunto, chi lo fa il direttore sportivo ?! Boh.....cinque giorni dopo Marino Taraschi si assume questo incarico “pesante”. Tante altre persone si avvicinarono al nostro progetto, una su tutti Tiziano Piccioni personaggio conosciutissimo in paese che decise in un momento di follia (non pochi a dire il vero) di farsi carico di una bella “patata bollente”. Moltissime idee ma per iscriverci e partire da dove si iniziava ?! L’idea della cena di autofinanziamento porta al ristorante Acquamarina quasi trecento unità. Avevamo fatto rumore ed eravamo pronti a partire, un sostegno fondamentale lo dobbiamo all’amico Jurij Dogana che grazie alla sua azienda International Pur ha reso possibile il nostro sogno, un nome scritto in calce sulle nostre maglie e del quale ogni giorno dobbiamo andarne fieri. Cosi è nata la ASD SANNICOLESE 2011. Due finali play-off, due coppe disciplina vinte e il nostro capitano Marco Di Sante nominato miglior giocatore del campionato. Cosi siamo venuti alla luce, speriamo di restarci per molto tempo e di poterci togliere tante altre soddisfazioni. Insieme a chi ci segue da sempre. Marco Tancredi che cos’è l’amor San Nicolò a T. - TE

Transcript of l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! che cos’è al Campo... · È rispetto...

Page 1: l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! che cos’è al Campo... · È rispetto e complicità per la propria moglie; mentre tutto per la famiglia ed i propri figli

È rispetto e complicità per la propria moglie; mentre tutto per la famiglia ed i propri figliMicolucciÈ quello dei nonni verso i nipoti e dei genitori verso i figliDigificoL’amour et un fleche que Dieu a lancer pour la jeuness!Sergent Diabe SallÈ un sentimento il cui unico fine è il rapporto sessuale; non esiste amore senza rapportoD’OrazioÈ un’empatia fra due persone!GabrieliL’amore è un sentimento intenso più profondo di affetto e simpatia. Rivolto verso una persona l’amore è gioia, felicità, ma a volte può tramutarsi anche in sofferenzaDe LucaÈ un sasso nella scarpa che punge il passo lento di bolero con l’amazzone straniera, stringere per finta un’estranea cavaliera; è il rito di ogni sera perso al caldo del pois di san souciPetronioÈ un’astronave!IaboniL’amore è lo spazio emotivo che si crea tra due personeCiampoliL’amore conta fino a due, dopo è orgia!Recchiuti L’amore si racchiude in una sola parola: famiglia!ChiacchiarelliÈ sentirsi legato fisicamente e mentalmente a qualcuno anche quando non si è vicini; questo legame non si romperà maiTarquiniConta le volte che pensi a lei poi conta le volte che pensi a te stesso; se pensi a lei più volte che a te allora questo è amoreCiardelliL’amore è una cosa seriaA. Di SanteVivere, credere, lottare, ascoltare, amare e mettere in campo la propria anima per un idealeScervino

L’amore è conoscersi, l’amore è capirsi, l’amore è coinvolgere, l’amore è immedesimarsi, l’amore è passione, l’amore è dolcezza, l’amore è credere, l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! L’amore è un sentimento speciale che si prova verso una persona a cui tieni molto. Marco (giovanissimi

San Nicolò)È un’attrazione chimica, quindi cambiate

spesso profumoPezza

Non esiste: arpiamece!Ruggieri

È una cosa che non auguro a nessuno…Di MattiaQuando vedo le mie due figlie: forse sarà quelloPiccioni L’amore è una di quelle cose per cui vale la pena vivere. Poi quando sono con la mia fidanzata Fabrizia è come se fossi nel sogno più bello che potessi immaginareTancrediLa mia unica bionda: la birraDi MatteoL’amore è l’unione di due anime che si cercano, si trovano, si vogliono. L’amore è la libertà di scegliersi ogni giorno, senza stancarsiFerzetti

L’amore… è il calore di un abbraccio sincero e di un bacio

appassionato per la mia IlySaccomandi

L’amore è una cosa grande!Pompilii

Sono stato rimandato a settembre in questa materia

SerriniÈ una fregatura pianificata

Giovagnini

ANNO I - N. 10 - 16 Febbraio 2014

Zona industriale Notaresco (TE) tel: 085.8980007 mail:[email protected]

www.saporiveri.it347 3318265 - 393 0362571

San Nicolò a T. - TE

L’EDITORIALE14 Febbraio 2014...14 Febbraio 2004. Si è San Valentino ma è anche una delle date più buie dello sport italiano in particolar modo del ciclismo. In un hotel di Rimini si spense in modo misterioso la vita di uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi ovvero Marco Pantani. Il pirata aveva ammainato la sua ultima bandiera in un triste e anonimo hotel della riviera romagnola. Un eroe triste caduto nel modo più atroce e peggio ancora solo e abbandonato da tutti, un uomo capace di scalare vette impossibili e di conquistare non solo il cuore degli italiani ma di tutti gli appassionati nel mondo di questo sport grazie solo ed esclusivamente alle sue imprese. Oggi sono esattamente dieci anni da quella notte di sabato dove dalla trasmissione Sabato Sprint, apprendevamo di questa disgrazia e il tempo non ha cancellato i tanti dubbi e le tante domande che molti di noi si sono fatti sul destino di questo grande campione. Dieci anni che non hanno visto le risposte che volevamo e che forse qualcuno non ha voluto far venire fuori. Pantani forse era l’ultimo vero grande campione di questo sport e considerando lo schifo venuto a galla “grazie” ad Armstrong e Di Luca io mi sento di dire che il pirata non meritava tutto questo. E’ rimasto solo nel momento peggiore e nessuno ha voluto tendergli una mano in segno di aiuto. Forse le cose sarebbero andate diversamente o forse no. Ma almeno un tentativo andava fatto. La squallida cultura del sospetto che fa parte di un paese come il nostro ha fatto un’altra vittima e ha continuato a farne altre. Facciamo in modo che non accada più o almeno diamo sempre una seconda possibilità.

Marco Tancredi

sAnnIcOLEsE LA gEnEsIASD SANNICOLESE 2011

C’erano una volta quattro pazzi, Marco, Sandro, Mirco e un’altro Marco che si riunirono in una sera di Aprile in una pizzeria per discutere di una idea che era balenata nella mente di qualcuno. “Ragà perchè non facciamo la squadra di terza ?” Ecco l’idea che era stata spremuta dalle nostre meningi, una “malsana” voglia di costruire una società di calcio e di creare una squadra riportando a San Nicolò tutti quei ragazzi che erano sparsi nelle categorie minori correndo dietro ad un pallone. Partimmo con un foglio di carta in mano e tante idee. Chi lo fa il presidente ?! Tancrè lo fai tu. Ecco appunto, chi

lo fa il direttore sportivo ?! Boh.....cinque giorni dopo Marino Taraschi si assume questo incarico “pesante”. Tante altre persone si avvicinarono al nostro progetto, una su tutti Tiziano Piccioni personaggio conosciutissimo in paese che decise in un momento di follia (non pochi a dire il vero) di farsi carico di una bella “patata bollente”. Moltissime idee ma per iscriverci e partire da dove si iniziava ?! L’idea della cena di autofinanziamento porta al ristorante Acquamarina quasi trecento unità. Avevamo fatto rumore ed eravamo pronti a partire, un sostegno fondamentale lo dobbiamo all’amico Jurij

Dogana che grazie alla sua azienda International Pur ha reso possibile il nostro sogno, un nome scritto in calce sulle nostre maglie e del quale ogni giorno dobbiamo andarne fieri. Cosi è nata la ASD SANNICOLESE 2011. Due finali play-off, due coppe disciplina vinte e il nostro capitano Marco Di Sante nominato miglior giocatore del campionato. Cosi siamo venuti alla luce, speriamo di restarci per molto tempo e di poterci togliere tante altre soddisfazioni. Insieme a chi ci segue da sempre.

Marco Tancredi

che cos’èl’amor

San Nicolò a T. - TE

Page 2: l’amore è emozione, l’amore è in una parola… amore! che cos’è al Campo... · È rispetto e complicità per la propria moglie; mentre tutto per la famiglia ed i propri figli

Risultati e Classifica san nicolò

tel: 085. 8980007mail: [email protected]

Risultati e Classifica sannicolese

6^ giornata di ritorno 02/02/2014

Alba Adriatica - Altinrocca 2011 2 - 0

Pineto Calcio - Avezzano 0 - 1

Torrese - Civitella Roveto 0 - 0

Vastese - Francavilla 2 - 2

Virtus Cupello - Miglianico 1 - 1

Capistrello A. S. D. - S. Nicolo 0 - 1

River Casale 65 - S. Salvo 0 - 0

Montorio 88 - Vasto Marina 1 - 1

Rosetana - Acquaesapone 1 - 1

cLAssIFIcA 6^ giornata di ritorno

San Nicolò 63 S. Salvo 28

Avezzano 53 V. Cupello 24

Capistrello 42 Acquaesapone 24

Torrese 42 River Casale 23

Pineto 36 Vasto Marina 22

Vastese 34 Francavilla 22

Miglianico 30 Montorio 88 22

Alba Adriatica 30 Altinrocca 15

Rosetana 28 Civitella R. 14

3^ giornata di ritorno 02/02/2014

Usac Corropoli - Alba Nova 1 - 2

Canzano - Castagneto 1 - 1

Basciano - Guardia Vomano 0 - 1

Ancarano - Nereto 4 - 3

Villa Mattoni - Sim Pontevomano 2 - 4

Virtus Teramo - Toranese Calcio 3 - 1

Sannicolese 2011 - Varano Calcio 1 - 2

Riposa: Alto Tordino A. S. D.

Prossimo turno

Alto Tordino - Ancarano

Alba Nova - Basciano

Guardia Vomano - Canzano

Castagneto - Villa Mattoni

Toranese - Sannicolese 2011

Nereto - Usac Corropoli

Pontevomano - Virtus Teramo

Riposa: Varano

cLAssIFIcA 3^ giornata di ritorno

Virtus Teramo 43 Canzano 21

Toranese Calcio 37 Basciano 20

Alba Nova 35 Villa Mattoni 18

Castagneto 27 Alto Tordino 17

Ancarano 25 Sannicolese 2011 16

Corropoli 23 Sim Pontevomano 16

Varano 23 Guardia Vomano 10

Nereto 21

Fonte: figcabruzzo.it

Fonte: figcabruzzo.it

TESEOPanificio e Pasticceria

Via Colombo - Tel 0861 58168San Nicolò a Tordino - TE

Prossimo turno

Avezzano Calcio - Alba Adriatica

Acquaesapone - Capistrello

S. Nicolo - Montorio 88

Civitella Roveto - Pineto Calcio

Vasto Marina - River Casale 65

Miglianico Calcio - Rosetana

Francavilla Calcio Nc - Torrese

S. Salvo A. S. D. - Vastese

Altinrocca 2011 - Virtus Cupello

Pigliate na pastiglia sient a me...

E fanno sessantasei i punti conquistati dal San Nicolò in questo trionfale Campionato di Eccellenza, roba da mal di testa, ecco il perché, amico lettore, del suggerimento di apertura. In questa collana l’ultima perla da tre punti è stata presa domenica pomeriggio a scapito del Montorio. A tal proposito giunge notizia dei rimbrotti che il fiume Vomano ha rivolto agli atleti gialloneri al rientro nella cittadina Vomanese

sentendosi offeso dagli sberleffi che il suo amico Tordino gli ha inviato tramite gli aironi che oramai nidificano numerosi lunghe le proprie sponde. Torniamo al match svoltosi allo stadio Comunale di Piano Daccio; sembrava una palestra di danza dove il professor San Nicolò danzava con il principiante Montorio, certo è che il ballo non veniva bene: l’allievo incespicava, si aggrappava al maestro che a sua volta rischiava di cadere, ma tant’è, che al 22° un corner vulcanico di Iaboni inceneriva

Pompei (portiere del Montorio)e si andava sull’uno a zero; si continuava a ballare (giocare), male però, quando, improvvisamente Mozzoni tirava fuori dal motore qualche cavallo in più, travolgeva lo stralunato Masciovecchio e offriva il pallone a Tarquini che appoggiava riposando, in rete. Nel secondo tempo le cose non cambiavano granché, all’infuori di un preoccupante rilassamento psico-fisico da parte del maestro San Nicolò, ed infatti al 23° una bella punizione di Potaqui rimetteva in corsa l’allievo Montorio che subito veniva colto dalla sindrome di Giotto, ma il San Nicolò non è Cimabue bensì un Michelangelo versione Cappella Sistina e perciò in sequenza: 32° s.t. Iaboni a volo serve un delizioso pallone a veleno De Luca che con dolcezza appoggia alle spalle del malcapitato Pompei; otto minuti e, indovinate chi arriva prima su un pallone alto in area Montoriese? Elementare.. .Gabrieli che depositava in rete il quarto gol e zittiva con l’indice qualche linguacciuto che vagava a bordo campo; dulcis in fundo allo scadere della partita Censori si sedeva al tavolo dei gol per confezionare la manita di giornata. Tutto bene quello che finisce bene ma domenica prossima, a Miglianico, quelle pause, quei cali di tensione, apparse contro il Montorio, non ci verranno perdonate percìò rinfocoliamo mente e fisico e subito tornare a far ballare la rumba all’ottima squadra del Miglianico che potrà contare anche su una certa tranquillità, dall’alto dei suoi trentuno punti che la mette al riparo dalle paludi dei play out. E.N.

sAn nIcOLò-mOnTORIO 5-1XXIV Giornata del Campionato Regionale di Eccellenza domenica 9 febbraio

scARIcA IL PDF DEL sETTImAnALE suL sITO DEL sAn nIcOLò cALcIO www.sannicolocalcio.it

sEguIcI su www.facebook.com/sannicolocalcioteramo E twitter.com/SanNicoloCalcio

Stefano Scipioni è un esempio per tutti coloro che fin da piccoli hanno un sogno e grazie alla tenacia, all’entusiasmo, ai sacrifici riescono a realizzarlo: Stefano aveva un sogno quello di diventare un calciatore professionista, per lui oggi il sogno è diventato realtà. Arriva al San Nicolò nel 2008, anno della promozione nel campionato di Eccellenza, dopo aver giocato dall’età di 16 anni nel settore giovanile dell’ Atletico Nepezzano. Veste i colori biancazzurri per cinque anni e chiude la sua avventura con il San Nicolò nel 2011 con la storica promozione in Serie D consacrando la sua carriera professionale. Dal 2012 è tra i titolari della prima squadra del Teramo Calcio nel campionato di C2 .

Come incontri il calcio?La mia passione nasce grazie a mio fratello che fin da quando avevo 5 anni mi portava nel campo da gioco del mio paese, Torricella. Devo tutto a lui.Quanti sacrifici hai dovuto fare nella tua vita per lo sport? Quando ho cominciato a giocare a calcio ho fatto tantissimi sacrifici, mia mamma non aveva la patente, mio padre lavorava a L’Aquila, io giocavo a Nepezzano quindi per andare ad allenarmi prendevo l’autobus o il motorino. Quando tornavo a casa mia mamma non c’era perché era a lavoro quindi io dovevo lavarmi i panni del calcio da solo. Tutto questo però mi ha fatto crescere più velocemente rispetto ai miei coetanei. Ricordo come se fosse ieri quando arrivai per la prima volta al San Nicolò, stavo andando via dopo l’allenamento e portavo con me il borsone, il custode mi disse “Dove vai con il borsone? Qui laviamo tutto noi” non riuscivo a crederci, mi sembrava un sogno! Il calcio è fatto di tanti sacrifici, io ho raggiunto il mio obiettivo e sono stato ripagato!Chi è stata la tua guida, la persona che ha sempre creduto in te?La persona che mi è stata sempre vicino anche nei momenti più difficili è stato mio fratello. Ho avuto nella mia carriera calcistica molti allenatori ai quali devo tanto: mister Poli che mi ha lanciato a 16 anni nel Nepezzano, mister Diego Di Feliciantonio che ha consacrato la mia carriera quando ero al Nepezzano e mister Vittorio Calabrese, grazie a lui ho conosciuto per la prima volta i campionati di

Eccellenza e di Serie D. Lo scorso anno al Teramo calcio ho imparato tanto da mister Cappellacci e quest’anno da mister Vivarini che mi ha dato subito fiducia. Devo molto al San Nicolò Calcio e in particolar modo ad Alfredo Natali che ha creduto subito in me e grazie a lui sono arrivato a vestire la maglia biancazzurra. Arrivi al San Nicolò nel 2008, cosa ricordi dei primi tempi?Ricordo che ho legato subito con tutti i ragazzi della squadra con i quali tuttora ho un rapporto bellissimo. Ricordo mister Patrick Moro, allenatore in seconda il primo anno del campionato di Eccellenza con mister Catelli, è stato lui da “ex terzino” ad insegnarmi bene il mio ruolo.Qual’è stata la persona con la quale hai legato di più negli anni del San Nicolò? Alessandro Di Paolantonio, “sfortunatamente” sono sei anni che giochiamo insieme. Scherzi a parte in campo con lui mi trovo benissimo oramai conosciamo tutto l’uno dell’altro. I primi anni qui al San Nicolò ho legato con tutti, in modo particolare con Schiavoni, Stirparo, Palandrani e D’Ugo. Dei 5 anni qual’è stata la squadra/il gruppo che ti è piaciuto di più? E quale la stagione? La prima squadra quella del mio primo campionato 2008/2009, eravamo un gruppo affiatato sia dentro che fuori da campo. La stagione che non dimenticherò mai è stata quella della vittoria del campionato in Eccellenza, quello fu l’anno della mia consacrazione e anche quella di Di Paolantonio.2011, come hai vissuto l’esperienza della promozione in Serie D? Fummo i favoriti fin dall’inizio, partimmo per vincere il campionato, insieme a noi anche il Mosciano. La prima gara la giocammo proprio con la squadra del Mosciano e perdemmo 2 a 1. Nonostante questo la prestazione del San Nicolò fu buona, gara dopo gara acquisimmo sicurezza e fiducia; gli allenamenti erano più belli delle partite perché in campo c’erano adrenalina e cattiveria, elementi che facevano ben sperare anche la dirigenza. Facemmo gruppo anche fuori dal campo, eravamo sempre insieme. Le cose cominciarono a mettersi bene, superammo anche il momento del calo fisico, meritammo quella vittoria e oggi siamo contenti di essere stati i protagonisti

di un’impresa storica per questa società che per la prima volta andava in Serie D. Quante partite hai giocato con il San Nicolò?La prima stagione venti partite, secondo, terzo e quarto anno tutte.Quanti goal hai segnato in biancazzurra e qual’è stato il più bello?Una decina. Il gol più bello quando vincemmo il Campionato in Eccellenza nella partita con l’Alba Adriatica: non mi allenai per tutta la settimana perché avevo la febbre, mister Calabrese mi chiamò la domenica mattina per chiedermi come stavo, gli dissi che stavo meglio e che volevo giocare, mia mamma e mio fratello erano preoccupati e non volevano farmi andare, loro andarono a messa io mi vestii e scappai. La partita era sull’uno a zero o uno pari, adesso non ricordo, presi palla dalla mia area di rigore andai verso la porta avversaria, superai 4 persone, tirai e feci goal. Cosa è stato per te il San Nicolò da un punto di vista professionale e personale?Professionalmente è stato per me il punto di partenza nel calcio che conta, personalmente qui a San Nicolò ho conosciuto e frequentato persone più grandi di me che mi hanno insegnato molto, quello che sono oggi è anche merito loro. Tu sei un tifoso del San Nicolò, cosa pensi di questa stagione e di questa squadra guidata da mister Epifani? La società è stata brava nello scegliere un mister preparato e vincente, a costruirgli intorno una squadra molto forte che sta battendo tutti i record. Poi c’è il mio amico Petronio che è una garanzia! Spero che dopo la brutta avventura dello scorso anno adesso il San Nicolò possa riscattarsi...siamo sulla buona strada! Quali sono i tuoi obiettivi adesso? Ho già raggiunto il mio obiettivo perché fin da piccolo volevo giocare nel calcio professionistico Un saluto ai tuoi tifosi sannicolesiRingrazio tutti quelli che hanno sempre creduto in me, anche nei momenti più bui, mi hanno fatto capire che dovevo allenarmi bene perché questo era per me un lavoro. Sono felice perché ancora adesso mi seguono come io seguo il San Nicolò.

l’intervista Stefano Scipioni di Marianna Sacco