ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di...

32
Periodico regionale toscano dell’AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Quadrimestrale - Anno XXVII - Numero 1 - Marzo 2017 - Sped. in abbonamento postale gruppo 50% PERIODICO REGIONALE DELL’ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUT CATTOLICI ITALIANI Gli Rs raccontano le Botteghe Rs pag. 4 Medicea, buona la prima pag. 28 Viaggio tra le basi del CBA pag. 24 Toscana SCOUT

Transcript of ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di...

Page 1: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

Periodico regionale toscano dell’AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici ItalianiQuadrimestrale - Anno XXVII - Numero 1 - Marzo 2017 - Sped. in abbonamento postale gruppo 50%

PERIODICO REGIONALE

DELL’ASSOCIAZIONE

GUIDE E SCOUT

CATTOLICI ITALIANI

Gli Rs raccontanole Botteghe Rs

pag. 4

Medicea, buona la prima

pag. 28

Viaggio tra le basi del CBA

pag. 24

ToscanaSCOUT

Page 2: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

2

l numero di Toscana Scout che state sfo-gliando è diverso da tutti gli altri. Solita-mente, infatti, la scelta degli articoli da

inserire nel giornale regionale e la loro successivascrittura sono di competenza della pattuglia Comuni-cazione, ma questa responsabilità è stata ora in parteaffidata agli Rs. Per la prima volta, infatti, si è tenutauna Bottega Rs dedicata ai temi della comunicazionee, di conseguenza, i ragazzi che hanno partecipato al-l’evento hanno ricevuto un ruolo da protagonisti attiviall’interno della redazione di Toscana Scout. Per unavolta, i rover e le scolte sono stati investiti del compitodi raccontare e di raccontarsi direttamente ai lorocapi. Loro hanno scelto le botteghe Rs sparse in tuttala regione che più li affascinavano, hanno preparatoe curato le interviste ai capi e agli altri ragazzi, hannoscelto il taglio da dare ai loro articoli e, infine, si sonocalati nella scrittura di quei pezzi che sono stati pub-blicati nelle pagine che aprono il giornale. Probabil-mente non sono gli articoli che siamo abituati aleggere su Toscana Scout, ma resta l’orgoglio di averutilizzato questo strumento anche in una chiave edu-cativa rivolta ai ragazzi.Gli stessi ragazzi sono stati protagonisti anche dellanascita di una pagina su facebook dedicata ai clan ditutta la regione, “RS Agesci Toscana”, dove condivi-dere e raccontare tutto quello che succederà da ora inpoi nella branca Rs. L’invito per tutti è, ovviamente, amettere “mi piace”. A proposito di facebook, i socialnetwork sono il tema di questo numero per risponderead un percorso di studio e di consapevolizzazione che,avviato da anni a livello nazionale, è stato sposatoanche dall’Agesci Toscana nel programma regionale2016-2017 e nelle nuove azioni prioritarie. Un’inter-vista quadrupla ai ragazzi dei clan e le parole di alcunicapi aprono un percorso di confronto e di formazionecon la consapevolezza che è importante rendere le no-stre strategie educative sempre più al passo con itempi.

Marco Cavini

ToscanaSCOUT

I

Periodico regionale toscano dell’AGESCIAssociazione Guide e Scout Cattolici ItalianiQuadrimestrale - Anno XXVII - Numero 1 - marzo 2017Autorizzazione del tribunale di Firenze n° 3870 del2/8/1989. Spedizione in abbonamento postale gruppo 50%.

Direttore Responsabile: Agnese Fedeli

Direttore Editoriale: Marco Cavini

Direzione e segreteria di redazione: Segreteria RegionaleToscana - Viale Redi 65 c/d – 50144 FirenzeTel. 055/334098 email: [email protected]

Redazione: Giacomo Bindi, Costanza Carboni, Marco Cavini, Caterina Cocchi, Ilaria Dalla Noce, Gianluca Ermanno, Sara Gabriele, Nicola Mazzurco, Carolina Mesoraca, Eugenia Serafini, Serena Travaglini

Hanno collaborato: Francesco Del Siena

Foto copertina: Giacomo Bindi

Impaginazione: Marco Masini (Coop. Firenze 2000)

Stampa Tipografia: La Zecca s.r.l

Numero chiuso in redazione il 24 marzo 2017

Per comunicare con la redazioneper segnalazioni, per inviare lettere scrivi a:[email protected]

Page 3: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

3

Senza una radice, niente può congiungersi col cielo.Senza una radice, non c’è pianta non c’è fiore non c’è.

Senza una radice, non c’è terra noi dove andremo.Senza una radice, niente può congiungersi con te.

Senza le tue mani, non puoi raggiungere il tuo cielo.Senza le tue mani, una carezza non sapresti cos’è.

La mano come un ramo, le radici nascoste come in guerra,raggiunte da lampi e da canzoni che raccontano di te

“Radici di terra”, Fabio Concato

SOM

MAR

IO

Botteghe Rs4. ■ Una pattuglia Comunicazione Rs per l’Agesci Toscana5. ■ Testimonianze e accoglienza: la bottega dell’Arezzo 146. ■ A come Avventura, B come Bruta7. ■ L’accoglienza come uno stile di vita8. ■ Rs pronti per un viaggio pericoloso

Scautismo e social network9. ■ Scautismo e social network, la parola ai ragazzi13. ■ Il buon capo scout deve stare al passo con i tempi14. ■ L’uomo dei boschi e l’uomo della rete

Dalla regione15. ■ Quattro azioni prioritarie per i nuovi percorsi della regione16. ■ I toscani al convegno sul centenario dello scautismo cattolico18. ■ Quadri in-formati per la seconda edizione del Wef19. ■ Verso il Convegno Metodologico dedicato alla catechesi nelle unità

Dalle branche20. ■ Le Piccole Orme diventano grandi con il contributo di tutti21. ■ Branca Eg, una branca 2.0 sempre più vicina ai ragazzi

Dai settori22. ■ Dagli Lc ai capi, un 2017 di eventi per educare all’ambiente acqua23. ■ Rinasce il Centro Toscano per la Storia dello Scautismo

Speciale basi CBA24. ■ Le Salaiole promossa a base nazionale26. ■ “Progetto Spianessa”, la zona di Pistoia al lavoro per la sua base27. ■ Cavarzano, Le Valli e Sereto: i tesori dello scautismo toscano

Dai gruppi e dalle zone28. ■ Buona la prima: la Medicea promuove il suo primo anno29. ■ Il cammino continua per il trentenne Livorno 1030. ■ Casentino 1, trent’anni di storia per ripartire con speranza

31. ■ I numeri dell’Agesci Toscana

Page 4: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

4

n weekend pieno di grandi ospiti per la prima edizione della Bot-tega Rs #Comuniche-Rai tenuta dalla pattuglia Comunicazione.Il primo ad arrivare è stato il giornalista della Rai Robert Lee che

ha parlato di telegiornali e videogiornali, poi è stata la volta dell’attore SamueleBoncompagni per un laboratorio di scrittura creativa, e infine di Francesco DelSiena che di professione si occupa della gestione e della cura dei social net-

work. I ragazzi che si sono riuniti a Fi-renze ne sono usciti più consapevoli sullevarie forme di giornalismo, sui tipi di scrit-tura e sulla comunicazione online. «Vadovia sapendo come funziona un giornale -commenta Giulia Manfredi, una ragazzadello Scandicci 1 che ha raccontato questaesperienza, - e come funzionano più nello

specifico i social. Nonostante fossi già abbastanza informata sull’argomento, orane sono sicuramente più consapevole».La concretizzazione di tutto ciò che i ragazzi hanno appreso è stata la divisionein redazioni che, lavorando come una vera e propria pattuglia Comunicazione,sono arrivate alla stesura di articoli che raccontano le esperienze di questa ealtre botteghe per Toscana Scout. Nei prossimi mesi, invece, l’impegno sarà dinon far tramontare questa esperienza ma di continuare a condividere ciò chesuccede nei clan della regione attraverso la neonata pagina facebook “RS Age-sci Toscana”.

Oceane Gelormini (Livorno 10), Viola Crystal Nelli (Livorno 10), Sofia Rossi (Val di Mugnone 1)

U

Botteghe Rs

Una pattugliaCOMUNICAZIONE RS

per l’Agesci Toscana

Dalla Rai ai social network,

ecco la prima edizione

della Bottega #Comuniche-Rai

#Condividerai: i clan toscani si raccontano su facebook

Nasce la paginafacebook “RS

Agesci Toscana”, doveogni clan toscano puòpostare, pubblicare econdividere le proprieattività. Un contributofondamentale allaBottega #Comuniche-Rai è arrivato daFrancesco Del Sienache ha condiviso la suaesperienza lavorativanel campo dei socialmedia. Capo delValtiberina 1 e tra iresponsabili dellagestione dei social allaRoute Nazionale 2014,ha raccontato tutti iretroscena di facebook,twitter e instagram, edha spiegato comesfruttarli al meglio peravere più visibilità e perraggiungere i propriobiettivi comunicativi.La progettazione di unvero e proprio pianoeditoriale ha anticipatola realizzazione dellapagina facebook “RSAgesci Toscana” che sipone l’ambizione dicoinvolgere tutti i rovere le scolte dellaregione, fornendo lorouno strumento dicomunicazione e dicondivisione.

Page 5: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

inalmente una bottega organizzataesclusivamente dagli Rs. A proporsi èstato il clan dell’Arezzo 14 rilanciando il

capitolo che ha vissuto lo scorso anno e dove si eraoccupato di accoglienza e immigrazione, facendoanche esperienze in un centro profughi e all’asso-ciazione Oxfam. Il loro intento era di raccontare que-sta esperienza agli altri ragazzi, facendo chiarezza suuna situazione che riguarda tutti ma di cui spessosiamo informati poco e male. Per la bottega “Immigratie bufale: istruzioni per l’uso”, i ragazzi del clan si sonodovuti dividere in due gruppi, uno che organizzava iltutto e uno che partecipava e gestiva l’evento.Per aiutare i partecipanti ad entrare dentro alla pro-blematica sono stati chiamati testimoni che vivono lastessa realtà da prospettive diverse: due membri dicooperative che operano nel settore dell’immigra-zione e tanti ragazzi di varie nazionalità. In particolare,un ragazzo albanese ha raccontato le sue difficoltàad integrarsi in un Paese in cui non conosce nessuno

e a mantenere i rapporti con la famiglia lontana, cer-cando sempre un luogo in cui possa sentirsi a casa.Particolare è stata l’esperienza di condividere unacena etnica in collaborazione con i ragazzi di Oxfame della Cittadella della Pace di Rondine, a pochi chi-lometri da Arezzo.Per i ragazzi del clan è stata un’occasione per darcontinuità al loro lavoro e per sensibilizzare altri coe-tanei sulle tematiche affrontate nel capitolo dell’annoscorso, stupendosi dell’interesse registrato per que-sto argomento caldo e attuale. “Siamo sempre lostraniero di qualcun altro, imparare a vivere insiemeè lottare contro il razzismo”, questo è stato il mottodell’Arezzo 14 che, grazie alla sua voglia di infor-marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tuttala Toscana.

Marco Favini (Vaiano 1) Brigitta Nunziati (Carmignano 1)

Sara Pazzaglia (Firenze 7) Luca Sabatino (Scandicci 1)

5

TESTIMONIANZE E ACCOGLIENZAla bottega dell’Arezzo 14

F

Per la prima voltaè stata

organizzata unaBottega Rs

direttamente dai ragazzi

per altri ragazzi

Page 6: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

6

calare alberi e costruire trappole non èpiù roba da film. Anche quest’annol’evento regionale Botteghe Rs ha ri-

proposto ‘’Scout Wars, il risveglio della forza (bruta)’’che a Prato ha liberato lo spirito selvaggio nascostodentro ogni ragazzo. Un’avventura in piena regoladedicata a chi non ha paura dimettersi in gioco e di sfidare i ri-schi della vita all’aria aperta, purdi accrescere le proprie compe-tenze. «Gli obiettivi fondamentalidi questa bottega - afferma Car-lotta Breschi, capo campo di“Scout Wars” del Prato 2, - sonodi imparare tecniche meno conosciute e utili per so-pravvivere in uscita o in route. L’attività che i ragazzihanno apprezzato di più è stata sicuramente l’arram-picata e la discesa in cordata».L’entusiasmo femminile non è stato solo quello diCarlotta: l’altro capo bottega Stefano Talia ha affer-mato, infatti, che ben il 40% degli iscritti erano ragazze.Per raccontare questo evento, abbiamo raccolto le im-pressioni a caldo di due ragazzi partecipanti, LorenzoRaimondi dello Scandicci 1 e Gabriel Freschi del Li-

vorno 10. «È stata entusiasmante e veramente ganza- esclamano all’unisono, - meglio delle aspettative; av-venturosa e formativa insieme, ha preparato ad af-frontare gli imprevisti della vita scout».Alla richiesta di indicare l’attività preferita i due sisono espressi in maniera diversa: la scalata dell’albero

per Gabriel e la costruzione ditrappole per Lorenzo. Quest’ul-tima, tra l’altro, è stata una nuovaesperienza per tutti i ragazzi: lacostruzione di una trappola sipuò dividere in quattro passaggifondamentali che sono l’identifi-cazione del luogo, la scelta del-

l’esca più adatta all’animale che si vuole catturare, lasistemazione in modo che si agganci alla preda e in-fine la tecnica per fare in modo che il cappio si stringa.«Consigliamo vivamente questa bottega - aggiun-gono Lorenzo e Gabriel. - In una scala da uno a dieci,come voto gli diamo undici».

Manuel Cappelli (Siena 3) Matilde Marconi (Livorno 2)

Matilde Piovesana (Carmignano 1) Margherita Sivieri (Pisa 1)

S

A come AVVENTURA,

B come BRUTA

La bottega “Scout Wars”

ha liberato lo spirito selvaggio

nascosto dentro ogni ragazzo

Page 7: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

7

L’ACCOGLIENZAcome uno stile di vita

i è svolta a Pisa la bottega Rs “Se unanotte d’inverno un viaggiatore”. Trediciragazzi provenienti da tutta la Toscana

si sono riuniti per affrontare il tema della povertà in unevento che aveva come protagonisti i senzatetto.L’obiettivo principale è stato trasmettere l’idea che sipossa entrare in relazione con le persone e vivereun’esperienza di vicinanza con chi ha più bisogno an-che senza fare servizio. L’attività è così iniziata alla sta-zione di Pisa dove i ragazzi, dopo una discussione ini-ziale sul tema dell’accoglienza, hanno avuto un primoimpatto con il mondo dei senzatetto osservandoli at-tentamente e da vicino ma evitando di interagire conloro, condividendo successivamente le loro impres-sioni. In vista della cena, i ragazzi si sono recati inparte a Pisa e in parte a Livorno presso due dormi-tori che ospitano persone senza dimora per cono-scere più approfonditamente le loro singole situa-zioni.La giornata seguente è proseguita con un’attività tea-trale improntata sullo stesso argo-mento che si è svolta

grazie all’importante contributo dei capi che quoti-dianamente sono attivi in associazioni come Anci To-scana, la cooperativa “Il Simbolo” e l’associazione“Amici della strada”. I ragazzi, sentendosi coinvolti finoin fondo nel progetto, sono stati molto entusiasti del-l’esperienza vissuta che avranno modo di riportarenelle loro comunità di provenienza. I capi campo dellabottega Alessandro Carta e Andrea De Conno hannoinoltre tenuto a sottolineare l’importanza del mes-saggio che hanno voluto lasciare ai ragazzi. «L’acco-glienza è da intendere come uno stile di vita - spie-gano, - dunque tutti ci possiamo sentire sia accolti checapaci di accogliere. Non dobbiamo pensare di essereutili solo perché siamo impegnati in un servizio».

Chiara Cinelli (Empoli 1) Virginia Franceschini (San Vincenzo 1)

Giulia Manfredi (Scandicci 1) Giulia Serrentino (Pisa 4)

S

La bottega “Se una notte d’inverno un viaggiatore” ha invitato ad accogliere senza sentirsi accolti

Page 8: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

«Sulle orme di Ernest Shackleton»

isogna essere competenti per affrontare le difficoltà della strada e della route. Per questo, se-dici ragazzi hanno deciso di scoprire insieme le loro competenze partecipando alla Bottega Rs“Sulle orme di Ernest Shackleton”, consapevoli di lunghe ore di completa oscurità, di pericolo

costante e di un ritorno incerto. Personaggio che non si arrendeva mai davanti alle sfide, il capitano Ernesttrovava sempre il modo di affrontarle, si fece carico delle responsabilità altrui e con la sua forza d’animo econ la sua competenza riuscì a salvare il suo equipaggio nella gloriosa spedizione in Antartide.Così i capi campo Marco Caporali e Carolina Giangaspero, responsabili di questa bottega, hanno deciso diispirarsi a lui, svolgendo attività inerenti alla vita scout all’aria aperta, tra cui la cucina alla trappeur, la co-struzione di rifugi in caso di emergenza, orienteering e topografia. Utilizzando le coordinate geografiche, iragazzi hanno intrapreso dei percorsi, nei quali hanno potuto conoscere le varie tecniche per potersi orien-tare nel bosco e per affrontare una route utilizzando la cartina. Il messaggio che i capi volevano trasmet-tere ai ragazzi era di non arrendersi davanti alle difficoltà, prendendo come esempio il coraggio e la

determinazione di Ernest Shackleton, due virtù di cui c’è sempre bisogno nella vita di unoscout e di un adolescente. Il loro viaggio è iniziato da Calci, in provincia di Pisa,

è proseguito verso Castel Maggiore e da qui fino a San Giuliano Terme;alla fine gli avventurieri sono tornati a casa più competenti di

prima, e sono pronti ad affrontare le sfide che li attendononei prossimi mesi.

Elena Elisabetta D’Anna (Firenze 21) Arianna Landi (Figline Valdarno 1)

Gabriele Masini (Pontassieve 1)

B

Pronti per un viaggioPERICOLOSO

8

Page 9: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

9

di Marco Cavini

Tutti i capi sono ferrati su come accendere un fuoco, su come orientarsi con una cartina o su comeorganizzare un emozionante grande gioco. Oggi si pongono però nuove sfide educative da coglieree nuovi strumenti da utilizzare che interessano anche le competenze legate al web e ai social net-work che “rubano” molto tempo alla vita quotidiana dei nostri ragazzi. Al fianco della dimensione realedella natura, i capi devono necessariamente confrontarsi anche con la dimensione virtuale di uno

schermo. Sappiamo cogliere le necessità e le potenzialità dei nuovi media, inte-ragire con i ragazzi in modo corretto, confrontarci e intercettare i loro bisogni, in-segnare ad utilizzare i social network in modo consapevole e responsabile?Questo percorso di studio e di consapevolizzazione è stato avviato a livello na-zionale già negli anni scorsi (nel 2015 è uscito il documento “Comunicazione Age-sci e social network - Vademecum di buone pratiche”) ed è stato ora sposato an-che dall’Agesci Toscana. Il programma regionale 2016-2017 prevede unapprofondimento su “Social network, nuovi media, nuovi spazi e tempi di comuni-cazione: come influenzano bambini e ragazzi”, mentre tra le azioni prioritarie è statoinserito “I social network: ricaduta sul capo e ricaduta sul ragazzo”.

Per iniziare ad affrontare il tema ci siamo rivolti a quattro ragazzi di quattro clan della Toscana, conElena Elisabetta Olivares d’Anna del Firenze 21, Gabriele Masini del Pontassieve 1, Maddalena Cap-pelli dell’Uzzano 1 e Virginia Franceschini del San Vincenzo 1 che hanno risposto alle domande diun questionario dedicato ai social network.

SEGUE A PAGINA 10

Scautismo e social network

La parola ai ragazzi

Intervista agli Rs

per capirecome utilizzano

i social e le possibili applicazioni

nelle attivitàscout

Page 10: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

10

Elena

Gabriele

MADDALENA

VIRGINIA

QUALI SONO I SOCIAL NETWORK CHE UTILIZZI MAGGIORMENTE?Elena: Instagram, Facebook e SoundCloud.Gabriele: Facebook, Instagram, Snapchat, Twitter eAsk.Maddalena: Instagram e Facebook.Virginia: Instagram, Facebook e Snapchat.

QUANTO TEMPO DEDICHI OGNI GIORNO AI SOCIAL NETWORK?Elena: Dipende dai giorni: quando non ho molto dafare anche due o tre ore.Gabriele: Ogni giorno penso di dedicargli comples-sivamente un’ora e mezzo.Maddalena: Lo ammetto a malincuore ma, calco-lando che ci sto dai dieci ai quindici minuti a volta,anche due o tre ore al giorno.Virginia: Il massimo sono venti minuti, non con-tando whatsapp.

QUALI SONO GLI SCOPIPER CUI UTILIZZI FACEBOOK? Elena: Informazione, svago e studio.Gabriele: Per rimanere in contatto con i miei amicie vedere cosa fanno e cosa postano. Un altro motivoè per informarmi su ciò che accade nel mondo, in-fatti su facebook seguo la pagina della Repubblicae del Corriere della Sera.Maddalena: Per chattare con persone che nonhanno whatsapp, leggere articoli di giornali di cui se-guo le pagine, guardare nuove ricette e passare imomenti morti, anche se quest’ultimi spesso si tra-sformano in minuti persi a scorrere la home senzaneppure fare caso a ciò che vedo. Sempre più rara-mente lo utilizzo per scrivere post, condividere mu-sica o foto, mentre in modo sporadico per condivi-dere eventi organizzati dalle associazioni di cuifaccio parte.Virginia: Condividere foto, momenti e storie, te-

Page 11: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

11

nermi aggiornata su tutto e tutti, comunicare e sva-garmi.

FACEBOOK PUÒ CONCILIARSI CON LE ATTIVITÀ SCOUT?Elena: Facebook può essere utile per farci cono-scere e magari per far cambiare idea alla gentesullo scautismo, ma anche per condividere idee pertemi, attività, luoghi e campi.Gabriele: Facebook può essere un mezzo di co-municazione per rimanere in contatto con gli altriscout, ma soprattutto per riuscire a spiegare lo scau-tismo al mondo esterno che magari non capiscecosa sono gli scout e quello che fanno.Maddalena: Facebook può essere abbastanza utileper le attività scout in quanto, ad esempio, vi si puòcondividere gli eventi organizzati dal clan e apertialla partecipazione di altri gruppi o alla cittadinanza.Inoltre può essere utile per far conoscere il mondoscout a chi non ha avuto ancora la possibilità di co-noscerlo, infatti sempre più sono i genitori che fannouso di questo social.Virginia: Certo che si può conciliare! Come ab-biamo detto alla Bottega Rs #Comuniche-Rai, è unmodo per tenere informato chi ci segue postandofoto e condividendo. Ovviamente servirebbe molto dipiù per far conoscere al mondo chi sono gli scout ecosa fanno veramente, comunicando il vero mes-saggio dello scautismo.

DARESTI L’AMICIZIAAL TUO CAPO?Elena: Si. Se me la chiede, non ho nulla da na-scondere.Gabriele: Sono amico del mio capo, è un modo perrestare in contatto diretto.Maddalena: Ho come amici su facebook i miei capiscout. Ritengo che non ci sia nulla di cui vergo-gnarsi nell’essere amici del proprio capo, anzi può

essere curioso vedere ciò che condividono. Inoltrepuò anche aiutare a conoscersi meglio, ad esempiosi può venire a sapere i suoi gusti musicali e tante al-tre cose.Virginia: Certo, perché non darla? Il rapporto trascout e scout deve essere di amicizia e di fratellanza.

HAI MAI GIUDICATO UN TUO CAPO PER QUELLO CHE POSTA SUI SOCIAL NETWORK? E TI SEI MAI SENTITO GIUDICATO DA LUI?Elena: No, ma a volte ci commentiamo e scher-ziamo su quello che postiamo.Gabriele: Non mi è mai successo di giudicare, né diessere giudicato dal mio capo per ciò che ho postatoo condiviso.Maddalena: Non mi è mai capitato di essere giudi-cata o di giudicare in base a ciò che viene postato.Virginia: Non mi è mai capitato, ognuno su facebookè libero di far quello che vuole. Ci sta anche chequalcuno mi giudichi ma il mio capo no: mi conoscetroppo bene per avere delle certezze su chi sono ve-ramente.

IL TUO GRUPPO UTILIZZA FACEBOOK? Elena: Il clan ha un gruppo privato per condividerefoto e informazioni. Il Firenze 21 ha anche un sito suinternet per pubblicare foto e eventi, rendendoli vi-sibili a tutti.Gabriele: Sfortunatamente il nostro gruppo non hauna pagina facebook: penso che da questo punto divista dovremmo migliorare.Maddalena: Abbiamo un gruppo privato di cui fannoparte i vari membri dell’Uzzano 1, passati e presenti,ma viene usato raramente. Per alcuni eventi digruppo, di clan e di reparto è stato utilizzato face-book per poter rendere consapevole la cittadinanzae gli altri gruppi degli eventi da noi organizzati. Virginia: Abbiamo un gruppo privato e lo utilizziamo

Scautismo e social network

Page 12: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

12

per comunicare qualche notizia e mettere, chi le ha,foto dei campi o delle uscite, condividendole tra dinoi.

RITIENI CHE L’UTILIZZO DEI SOCIAL SIA PER LO SCAUTISMO UN ARRICCHIMENTOO UNA DEVIAZIONE RISPETTO ALLE TRADIZIONALI ATTIVITÀ?Elena: Penso che non si possa rimanere incollati alletradizioni. Forse l’uso dei telefoni durante le routenon è molto scout, ma che male c’è se viene usatocon determinate regole o per condividere quello chesuccede?Gabriele: Penso che utilizzare i social network pergli scout sia una forma di arricchimento e di cono-scenza.

Maddalena: L’utilizzo dei social può essere moltoutile alle attività scout, sia per comunicare le proprieiniziative alla cittadinanza e agli altri gruppi, sia perfar incuriosire nuovi ragazzi al grande gioco delloscautismo. Ma è fondamentale che ciò non diventiun mezzo di distrazione dal programma educativoe non crei intralcio alle normali attività: i social de-vono essere utilizzati per fini utili, quale ad esempiola pubblicità di un evento. Lo scautismo non può pre-scindere da un prato all’aria aperta e una chat diwhatsapp non può sostituire le riunioni settimanali.Virginia: Più che un arricchimento, si tratta di unampliamento. È qualcosa che nel mondo d’oggiserve per rimanere aggiornati, ma questo non vuoldire superare le tradizioni e gli strumenti dello scau-tismo.

Scautismo e social network

Page 13: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

a società e i ragazzi che noi educhiamo sono in continua evolu-zione, dunque il buon capo deve stare al passo con i tempi. A so-stenerlo è Carolina Giannettoni, venticinquenne e capo clan del

Siena 3, che con questo questionario ha accettato di interrogarsi sul rapportotra scautismo e social network.

13

L

IL BUON CAPO SCOUT deve stare al passo con i tempi

Quali sono i social network che utilizzi maggiormente?Instagram e Facebook.Quante tempo dedichi ogni giorno ai social network?Abbastanza. Durante i pasti se sono sola e anche nel tempo morto durante leore di lavoro.Quali sono gli scopi per cui li utilizzi?Per parlare con gli amici, condividere foto, qualche volta per lavoro e per gli

scout.Facebook può conciliarsi con le attività scout? In parte si. Soprattutto per l’organizzazione di attività e, qualchevolta, per spunti di riflessione riguardo ad argomenti di attualità.

Dai l’amicizia ai tuoi ragazzi?Si, i miei ragazzi hanno la mia amicizia. Principalmente perché non honiente da nascondere e mi sembra folle far finta che ci sia questoenorme distacco tra me e loro quando in realtà condividiamo cosescout che ci uniscono tantissimo.

Hai mai giudicato un ragazzo per quello che posta sui social net-work?

Giudicare è una parole forte, ma mi è capitato però di accorgermi di parti-colari comportamenti sbagliati su cui potevamo lavorare per la sua crescita

personale.Il tuo gruppo utilizza facebook? Abbiamo un gruppo privato di Coca che utilizziamo per organizzarci e per co-municazioni interne. Con i ragazzi abbiamo un gruppo privato per condividerenotizie che troviamo sui social.Ritieni che l’utilizzo dei social sia per lo scautismo un arricchimento ouna deviazione rispetto alle tradizionali attività?Utilizzato in maniera intelligente può essere un arricchimento. La società e i ra-gazzi che noi educhiamo sono in continua evoluzione, dunque se vogliamo averpresa su di loro dobbiamo stare al passo con i tempi.

Marco Cavini

Carolina Giannettoni,

capoclan del Siena 3,

si è interrogata sul rapporto

tra scautismo e social network

Page 14: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

el mondo delle città e delle fabbriche,Baden-Powell propose ai ragazzi sca-pestrati il mito dell’uomo dei boschi,

che sa cavarsela in ogni situazione con pochi esemplici strumenti. Oggi nella società attuale fatta diamicizie virtuali e comunicazione più testuale cheverbale, cosa potrebbe proporre?Internet è davvero un mezzo di comunicazione che,come nessun altro, offre a tutti la possibilità di par-teciparvi ed è inutile cercare di ostacolarlo. Troppospesso, invece, ci si occupa del rapporto tra mediae ragazzi in termini negativi, preoccupandosi solo diproteggerli o di porre divieti. Si deve educare, cono-scendo bene le caratteristiche e dando le giuste in-formazioni sui possibili rischi e sul corretto utilizzo,cosa che i nostri ragazzi credono di sapere mentrein realtà ignorano gran parte delle potenzialità di talistrumenti. Non capiscono come comportarsi e nonsanno cosa è educato e cosa no (questo non solo iragazzi ma la gran parte degli utenti che popola i so-cial).Occorre capire non come internet possa essere in-tegrato e ben utilizzato per e nel movimento scout,ma piuttosto come il nostro essere scout possa aiu-tare a vivere bene la rete nella storia di oggi, da uo-mini e donne scout. I social media si stanno semprepiù affermando come abituali strumenti di comuni-cazione, espressione e socializzazione, e questonon solo fra le nuove generazioni. La loro capillarepenetrazione in ogni contesto e momento della vitaquotidiana impone, di riflesso, una profonda presa dicoscienza sul ruolo che tali risorse tecnologiche già

hanno e sempre di più avranno in un reale processodi innovazione didattico-educativa sostenibile.Se valorizzati bene e con equilibrio, questi strumenticontribuiscono a favorire forme di dialogo e di di-battito che possono rafforzare i legami tra noi e i ra-gazzi e, per questo motivo, l’Agesci ha recente-mente stilato un vademecum di buone pratiche dausare nei nostri gruppi. Il consiglio è di analizzarlobene e di seguirlo per comunicare all’esterno le no-stre attività.

Francesco Del Sienacapo Valtiberina 1 e social media manager

Scautismo e social network

L’uomo dei BOSCHIe l’uomo della RETE

I capi scout di oggi necessitano di una formazione per utilizzare il web in chiave educativa

14

N

Page 15: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

uattro azioni prioritarie per decidere inuovi percorsi dell’Agesci Toscana.L’abolizione dei progetti regionali ha av-

viato un nuovo modus operandi per individuare le esi-genze dei capi e le priorità su cui operare a livelloregionale, dando vita ad un lungo ed articolato pro-cesso che, partito dall’analisi dai progettidelle varie zone e dal confronto internoalle singole branche, è arrivato a coin-volgere ogni singolo gruppo. Nell’ultimoconsiglio regionale sono state infine ap-provate quattro azioni prioritarie che sa-ranno tradotte e concretizzate nel nuovoprogramma regionale, e che saranno at-tuate e verificate in un breve lasso ditempo di uno o due anni.La prima fa riferimento ad un’analisi sui social net-work e sulla loro ricaduta sui capi e sui ragazzi. “Il rap-porto tra capi, ragazzi e social”, si legge nellamotivazione, “è senz’altro un argomento che divide eche necessita di chiarimenti e indicazioni al fine di tro-vare insieme la via giusta per affrontarlo, visto cheormai, che ci piaccia o no, fa parte della vita di tutti”.Il lavoro sullo scouting e sulle finalità educative della

competenza è il secondo obiettivo, motivato dalla ne-cessità di riscoprire il senso di ciò che viene propostoai ragazzi per acquisire maggior consapevolezza del-l’essere capi scout. Un’amplia riflessione ha riguar-dato la precarietà che connota l’attuale società e chedeve portare a riscoprire i valori e la portata educativa

dell’essenzialità, della strada, dell’ab-bandono a Dio e dello scouting comescelta di vita. Le azioni prioritarie si chiu-dono assicurando un sostegno in terminidi formazione da fornire alle zone e aicapi nell’affrontare le sfide della multi-culturalità, dell’integrazione, delle nuovepovertà economiche, culturali e relazio-nali, oltre che nel cogliere le scelte poli-tiche che stanno cambiando il Paese,

nel favorire il protagonismo e la presa di coscienzache distingue un cittadino attivo e consapevole dauno che si lascia trascinare dai fatti. «Questi nuovipercorsi - commenta la responsabile regionale TaniaCantini, - sono costruiti sulle esigenze delle zone edevono essere verificati di anno in anno, per renderecostantemente aggiornata e adeguata la propostadella regione rivolta ai singoli capi».

15

Q

Quattro azioniprioritarieper i nuoviPERCORSIdella regione

L’Agesci Toscana ha individuato gli ambiti su cui lavoraree da concretizzare nel programma regionale

di Marco Cavini

Page 16: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

l nuovo anno si è aperto ad Assisi conil convegno sul centenario dello scauti-smo cattolico, un evento rivolto ai re-

sponsabili e Ae di zona e ai membri del comitato re-gionale. Dopo la “riforma Leonardo” che prevede dirimettere al centro le zone, questo convegno è statala prima occasione in cui tutti i responsabili di zonad’Italia venivano chiamati ad interrogarsi su un temacosì importante e centrale quale il servizio da laici inun’associazione cattolica, ed è stato un primo segnodi questo importante cambiamento. Presenti per laToscana erano quattro responsabili di zona, l’incari-

cata alla formazione capi Monica Togneri e i respon-sabili regionali Tania Cantini e Lorenzo Croci. «Èstato un evento rilevante - racconta Lorenzo, - perchéil traguardo dei cent’anni è stata l’occasione per in-terrogarci sul significato, le difficoltà e l’importanza delservizio laico, che è quello che operano i capi scoutall’interno della chiesa».Il venerdì sera si è svolta la tavola rotonda “Esserecattolici nella società ed educatori nella chiesa na-zionale e locale” che ha visto fra i relatori monsignorAntonio Napolioni, la dottoressa Serena Noceti e ilprofessor Silvano Petrosino. Il sabato mattina sono

16

I

Dalla regione

I TOSCANIAL CONVEGNOsul centenario

dello scautismocattolico

Un’occasione per discutere

delle difficoltà e dell’importanza

del servizio da laiciall’interno

della chiesa

di Ilaria Dalla Noce

Page 17: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

17

state presentate le relazioni di Gualtiero Zanolini“L’identità pedagogica dello scautismo”, quella di pa-dre Federico Lombardi “L’identità dello scautismocattolico” e “Le tappe dello scautismo cattolico chehanno segnato la sua storia” di Michele Pandolfelli. Laveglia del sabato sera, curata da Edo Martinelli, era“Il vangelo dello scautismo”. Fra i momenti più intensirientra sicuramente la Lectio Divina presieduta dalcardinal Angelo Bagnasco sull’”Accogliere la lucedel mondo”, riflettendo sul testo dei primi versetti delvangelo di Giovanni. “In una società che ci invita apensare solo al come e non al perché della nostra

vita”, ha detto Bagnasco, “i capi cristiani devono as-sumersi il faticoso compito di restare concentrati sulperché. Devono quindi chiedersi in continuazionedove sono, e quella è la domanda fondamentale cheè scritta dentro di noi: non dobbiamo lasciarci di-strarre. Essa permette di non trasformare la vita in uncongegno di nascondimenti, di non farla scorrere fraalibi e scuse senza cercare i motivi profondi del vi-vere”. Il cardinale ha invitato quindi i presenti a con-tinuare a camminare sulla loro strada con la consa-pevolezza che Dio è la vita e la luce: nulla èimpossibile perché Lui ci recupera da ogni caduta.

Page 18: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

WEFssere protagonisti della propria forma-zione e poter condividere con altri qua-dri la propria esperienza. È questo il

grande obiettivo del Wef, Weekend Formativo perQuadri, giunto alla sua seconda edizione e rivolto aicapi della regione che svolgono uno dei seguentiruoli: capo gruppo, responsabile di zona, membrodel comitato di zona e incaricato alle branche di

zona. La due giorni si è te-nuta a Quercianella, in pro-vincia di Livorno, sabato 11e domenica 12 febbraio. «Iltema centrale del weekend- afferma Monica Togneri,incaricata regionale allaFormazione Capi, - era la

formazione al ruolo di quadro. Abbiamo pensato diprivilegiare il confronto e la messa in comune delleesperienze dei capi. Sabato si sono svolti laboratoridestinati al confronto tra le varie realtà dello scauti-smo toscano, mentre la domenica, insieme ai par-tecipanti, abbiamo portato alla luce alcune criticità.

Siamo convinti che questi momenti di formazionesiano importanti per lo scautismo toscano. La pro-posta dei campi per capi gruppo, della formazione adomicilio nei consigli di zona e nelle stesse Coca,oltre al Wef naturalmente, ci hanno permesso di rag-giungere molti capi della regione, ma crediamo dipoter fare ancora di più».Anche gli Ae toscani di recente si sono messi ingioco in un vero e proprio percorso formativo, chequest’anno affronta il tema della spiritualità scout edel ruolo dell’assistente ecclesiastico. «Tutto è nato- racconta Nicola Ricci, incaricato regionale alla For-mazione Capi, - al momento della presentazione didon Luca Albizzi quale nuovo Ae regionale. In quel-l’occasione tantissimi assistenti di zona e di gruppomanifestarono il bisogno di incontrarsi per confron-tarsi in un contesto tutto loro. Visto tanto entusia-smo, pensammo subito ad organizzare un percorsoformativo studiato appositamente per loro: il primoesperimento è stato interessante e positivo, per que-sto è già in programma un secondo incontro, da rea-lizzarsi nei prossimi mesi».

Dalla regione

di Serena Travaglini

18

Un evento per condividere

esperienze con altri quadri

e capirel’importanza

dei singoli ruoli

E

per la secondaedizione del WEF

QUADRI IN-FORMATI

Page 19: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

già passato qualche mese dal primo Convegno Metodologico Interbranca e per i capi toscaniè tempo di iniziare a pensare al prossimo, che si terrà a settembre. Il tema dell’evento sarà lacatechesi nelle varie unità. Gli argomenti che verranno trattati si incentreranno sulla consape-

volezza del capo del proprio ruolo educativo verso l’incontro con Cristo, mentre un’attenzione particolaresarà rivolta ai diversi modi con cui è possibile fare la ca-techesi nelle branche. Un ulteriore spazio sarà poi dedi-cato all’utilizzo degli strumenti scout sfruttati conintenzionalità, al fine di trasmettere attraverso di essi ivalori cattolici ed il messaggio cristiano, analizzando atal proposito la spiritualità di certi strumenti meno scon-tati e che non sempre sono associati alla catechesi.«Nelle due giornate di formazione - spiega l’Incaricataal Coordinamento Metodologico Silvia Lelli, che rac-conta su cosa verterà il programma e le tematiche. - Cichiederemo e cercheremo di capire quale sia il colle-gamento tra un preciso strumento e l’educazione allafede, ad esempio il ruolo del capo squadriglia comeeducazione al servizio verso il prossimo e all’amore comedono. Inoltre ci saranno dei momenti personali, in cui i capi potranno riflettere sulla loro vocazione di capicatechisti, base imprescindibile da cui partire per poter parlare di catechesi nelle unità».Infine verrà analizzata la spiritualità scout e la vita di fede in branca, con la consapevolezza che fare scau-tismo è fare catechesi, ricordando le parole di Papa Francesco all’incontro con gli scout a Roma. “Una voltaqualcuno chiese al vostro fondatore, Lord Baden-Powell, che cosa c’entra la religione con lo scoutismo”,aveva detto il Santo Padre, “La religione non ha bisogno di entrare nello scautismo, è già dentro. Non c’èun lato religioso del movimento scout e un lato non… L’insieme di esso è basato sulla religione, cioè sullapresa di coscienza di Dio e del servizio a Dio”.

Costanza Carboni

19

È

Una prima presentazionedelle tematichedei due giornisulla fede in programma il prossimosettembre

Verso il CONVEGNO METODOLOGICOdedicato alla catechesi nelle unità

Page 20: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

Branca Lc

Le PICCOLE ORME diventano grandi

con il contributo di tuttiolti capi da tutta la Toscana si sono ritrovati al convento di Monte alle Croci a Firenze per parlaredi Piccole Orme. Questa occasione di confronto e di approfondimento, tenutasi il 19 febbraio, è statafortemente voluta da tutta la pattuglia regionale Lc per diffondere sempre più questo strumento utile

per la progressione personale dei lupetti e delle coccinelle.Dopo una prima parte plenaria dove si è parlato dello strumento in sé, della ricaduta che può avere su tutto ilbranco, ma anche del fatto che non va considerato un evento “per tutti”, sono stati presentati i campetti delle Pic-

cole Orme 2017 direttamente dalle staff che li organizzano. I capi presenti hanno presoparte a vari laboratori sulle diverse tematiche proposte dalle stesse staff, preparando al-cune attività che verranno poi proposte ai ragazzi nel corso dei campi.L’obiettivo della giornata è stato, oltre alla parte pratica e conoscitiva, anche di riuscire astimolare l’interesse e l’entusiasmo dei capi, non necessariamente solo della branca Lc,al fine di poter proporre ai lupetti e alle coccinelle della regione una vasta gamma di alter-native e, soprattutto, una presenza sul territorio più diffusa e articolata in tutte le zone dellaToscana. Infatti, le richieste di iscrizione alle Piccole Orme sono molto maggiori rispetto alnumero di posti disponibili attualmente, segno anche della buona riuscita dei campetti edell’attenzione che essi suscitano nella vita di branco. «La giornata dedicata all’approfon-

dimento sulle Piccole Orme - commentano gli incaricati regionali Luca Romano e Claudia Passuello, - è stataun’esperienza molto positiva che sarà senz’altro da ripetere in futuro, dati i buoni risultati ottenuti in questa oc-casione. Infatti, già al termine dell’evento, un buon numero di capi ha espresso il proprio interessamento nel par-tecipare alla realizzazione di nuovi campetti o nel collaborare a quelli già esistenti. Niente male come inizio».

Gianluca Ermanno

20

M

I campettidedicatiai lupettie alle coccinelle presentatiin una giornataaperta a tuttii capi

Page 21: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

obiettivo della branca Eg è chiaro: es-sere quanto più vicina ai ragazzi, per farcrescere le loro competenze. Questo

percorso regionale, in parte 2.0, vuole cogliere la ne-cessità di aiutare gli esploratori e le guide a vivere apieno il loro sentiero, aiutando i capi nel guidarli in que-sto. Così, per esempio, è stato introdotto il nuovo Dia-rio di Bordo per le imprese che verranno presentate aiGuidoncini Verdi 2017. Questo strumento servirà peresplicitare attraverso una serie di punti da compilaretutti i posti d’azione in cui i singoli ragazzi saranno im-pegnati, oltre alle specialità e ai brevetti che intendonoconseguire con l’impresa. «La difficoltà - raccontaFrancesca Peruzzi, incaricata regionale alla brancaEg insieme a Luca Ginepri, - è sempre quella di farcapire ai ragazzi sia come un’impresa possa essereutile alla loro progressione personale, sia come lecompetenze che hanno all’esterno dello scautismopossano rientrare nel mondo di reparto».Le novità però non finiscono qui. «Per le fasi di lan-cio e fiesta che normalmente vengono un po’ trala-sciate - aggiunge Francesca, - chiederemoai capi squadriglia di inviarci unafoto che sia significativa del mo-mento. Questo ci fa avvicinareal loro linguaggio e lo rendestrumento educativo: lascelta di una sola imma-gine, tra le mille che scat-teranno, speriamo che li

porti ad un’analisi critica del messaggio che voglionofar passare. È anche un metodo per rendere “nobili”gli strumenti social».Questo percorso è in linea con quanto proposto a li-vello nazionale: è stato lanciato infatti “Il risveglio dellecompetenze”, per cui i ragazzi dovranno realizzareun’impresa entro la domenica delle Palme. L’iscrizionedelle squadriglie ai Guidoncini Verdi avverrà su Buo-naCaccia, mentre il racconto al termine dell’impresasarà non solo all’interno del reparto ma anche sul sitodel giornale “Avventura”. Anche per i prossimi campidi specialità l’obiettivo sarà il medesimo e, per questomotivo, sono state implementate le specialità propo-ste, trovando nuove attività come falegname, servizioalla parola e redattore. «Vogliamo - conclude l’incari-

cata Eg, - che tutti i ragazzi trovinola possibilità massima di espri-

mere se stessi». Sara Gabriele

Branca Eg

Un fine settimana per Rs alla ricerca dell’avventura, della sopravvivenza e dell’esplorazione

L’

21

Tra le novità dei prossimi Guidoncini Verdirientra l’introduzione del nuovo Diario di Bordo

Una BRANCA 2.0sempre più vicina ai ragazzi

Page 22: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

ambiente acqua sembra sempre lontano dalle attività scout di ogni giorno, se non per queigruppi che abitano vicino al mare. In realtà potrebbe e dovrebbe essere alla portata di tutti:non servono necessariamente canoe e tute da sub, ma solo tanta immaginazione e una minima

competenza. È questo, fra le altre cose, che vuole ricordare lo stage nautico per capi che si terrà a Rosi-gnano dall’8 al 10 settembre. Pensato per un numero contenuto di partecipanti (dai dieci ai diciotto) perpoter lavorare bene ed avere un confronto con ciascuno, lo stage proporrà una serie di incontri, giochi e ri-flessioni, con attività adatte alle tre branche dell’Agesci. Dal kayak agli auto-costruiti, dai giochi alla catechesi:tutto dimensione acqua. Sfruttare l’acquaticità è possibile anche lontano da mari e laghi, occorre scopriresolo le varie zone per organizzare attività nautiche in sicurezza. Incontri per acquisire competenza ma anchetanti spunti pratici insomma, per rendere i ragazzi protagonisti anche con mezzi diversi dal solito e per vi-vere un’esperienza intensa da poter riportare con attività pratiche nel proprio gruppo.La pattuglia Nautica organizza ogni anno anche eventi mirati per le singole branche: la bottega Rs di iniziomarzo, il campo di specialità Eg, il campo delle Piccole Orme che rientra nel campo di Mani Abili con gio-chi e attrezzature come la scatola del subacqueo per guardare il mare sotto il pelo dell’acqua. Si ripeteanche quest’anno la regata per auto-costruiti per Eg del 21 maggio al lago di San Cipriano in Valdarno e ladiscesa fluviale dell’Arno per Rs in programma dal 16 al 18 giugno in zona Firenze. Un altro evento che ri-chiama l’ambiente acquatico è il campo di competenza, organizzato a livello nazionale in stretto rapportocon l’Accademia Navale. Un protocollo d’intesa lega infatti l’Agesci a questo corpo dell’esercito, che si è resodisponibile per vari incontri ed attività mirate. Il campo, veramente intenso, si svolgerà dal 21 al 25 giugnoa Livorno, rigorosamente in tenda.

22

Un 2017 di eventi per educareall’ambiente acqua

L’

Caterina Cocchi

Dai settori

DAGLI LCAI CAPI

Lo stage nautico per capi insegna a sfruttare l’acquaticità anche per chi vive lontano dal mare

Page 23: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

23

opo qualche anno di stop dovuto a pro-blemi organizzativi, sta riprendendo vitail Centro Toscano per la Storia dello

Scautismo. Situato nella storica sede di Via dei Pucci2, proprio dietro al Duomo di Firenze, il centro racco-glie documenti, fotografie, oggetti, uniformi e distin-tivi dello scautismo in Toscana dalle sue origini adoggi, contribuendo a mantenerela memoria storica del movi-mento scout per tutta la regione.Per far conoscere gli scout di ieriagli scout di oggi, sono in can-tiere percorsi di tipo museale at-traverso i quali si potrannovisionare al meglio i documenti raccolti con passionenegli anni dai membri fondatori del Masci. Inoltre, sista implementando anche la sezione digitale e webdel centro, per permettere una diffusione maggioredelle esperienze e dei valori scout anche su internet.Il materiale a disposizione del centro è davvero tanto,oltre 1.200 libri, moltissime riviste e pubblicazioni, so-prattutto dal dopoguerra in poi, che vanno catalogatee sistemate, mentre è in programma la digitalizza-zione dei testi più delicati e fragili per salvaguardarnel’integrità. La sezione multimediale è ben fornita, confilmati d’epoca rari e importanti come, per esempio,quelli riguardanti l’opera degli “Angeli del fango” che

hanno dato un contributo fondamentale durante l’al-luvione del 1966. Anche questi documenti storici ne-cessitano la digitalizzazione affinché non vadanopersi e, anzi, possano essere diffusi e conosciuti damolte più persone. Tante le uniformi e i distintivi con-servati al centro, dal termine della Seconda Guerramondiale in poi, che coprono quasi tutti gli eventi

scout rilevanti a livello regionale,nazionale o internazionale. «C’èancora molto lavoro da compiereper la ripartenza del centro -commenta l’incaricato dall’Age-sci Toscana Marco Barbieri, - mal’obiettivo è quello di riaprire

entro la prossima estate».Per la gestione del centro verrà appositamente creataun’associazione che coinvolgerà tutte le realtà scoutpresenti in Toscana, dall’Agesci al Cngei, dall’Fse al-l’Assoraider, oltre, ovviamente, al Masci, custode dasempre della storia dello scautismo nella regione.Tutte insieme, le associazioni cercheranno di renderepatrimonio comune di tutti gli scout (e non solo) le tra-dizioni, gli eventi e la storia di ogni gruppo toscanorendendoli accessibili e fruibili a tutti gli interessati.

Gianluca Ermanno

D

Rinasce il Centro Toscanoper la Storia dello Scautismo

Page 24: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

24

l 2017 sarà un anno importante per ilsettore Competenza dell’Agesci To-scana che vedrà promossa Le Salaiole

a base nazionale. Per tutti coloro che hanno lavo-rato in questi anni al miglioramento della base diBorgo San Lorenzo si tratta di un traguardo ecce-zionale, ma lo è anche per la stessa regione che daoggi avrà molta più visibilità con i gruppi scout del-l’intera penisola. «Il lungo cammino - dice AndreaGiusti, responsabile della base, - intrapreso dal2014 fino ad oggi per ridare valore alla base è statodifficile ma ricco di soddisfazioni».Negli ultimi cinque anni di gestione, infatti, Le Sala-iole si è trasformata ed è diventata il luogo ideale incui ospitare i più importanti eventi di portata regio-nale, come gli stage per capi, i Cfm Eg, i GuidonciniVerdi e i campi di competenza di trappeur e campi-smo. L’idea che ha spinto la regione a portare avantiil progetto era quella di dotare la Toscana di una

base in cui poter svolgere gli eventi sulla compe-tenza. Convinti, infatti, che la competenza sia il mi-glior metodo educativo scout, tutti coloro che si sonodedicati al progetto hanno cercato di rendere labase come il teatro perfetto della crescita dei ragazzie dei capi toscani e non solo. Per far questo sonostati realizzati lavori di miglioria sia degli spaziesterni che delle strutture interne, della canonica edella cucina. Evidenti sono il portale d’ingresso inpieno stile scout e la scala esterna di accesso allestrutture superiori, costruita completamente inlegno. In tempi recentissimi, invece, sono state rea-lizzate le nuove fosse biologiche ed è stata ristrut-turata la canonica che, grazie al pavimento inparquet, i controsoffitti in cartongesso e i trentadueposti letto distribuiti in varie stanze, è diventata unastruttura familiare ed accogliente. È stata inoltre ri-sistemata la cucina esterna con nuovi pavimenti, ri-vestimenti e l’arredamento completamente in

BASI CBA

I

LE SALAIOLEpromossa a basa nazionale

di Eugenia Serafini

Una grande soddisfazione per l’AgesciToscana e per tutti coloro che hanno lavorato alla base

Page 25: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

acciaio per un’igiene maggiore.I progetti futuri sono stati pensati per donare allastruttura tutti i connotati di base nazionale e ve-dranno, con l’acquisizione dei nuovi locali, l’amplia-mento del numero di posti letto offerti (altriventuno), la dotazione di due bagni, un salonerefettorio fino ad oggi inesistente ideale per glieventi e i campi invernali, una nuova cucina de-dicata e un ambiente separato per le famiglie,le staff o altro. Inoltre verrà realizzata un’ulte-riore scala esterna che collegherà l’ambientesuperiore con quello inferiore. Per l’esterno,verrà realizzato un piccolo annesso in legno

come ripostiglio per il materialedelle pulizie, verranno montatedelle nuove cannelle lungo il fiume,verrà rivisto il tetto della cappellinae verranno aggiunte luce e acqua.Infine c’è il progetto di dotare il se-condo fuoco di bivacco, già regi-strato presso l’Unione dei Comuni,di nuove panche e di corrente elet-trica come quello già esistente.Questi lavori consentiranno allabase di ospitare grandi eventi na-

zionali e regionali, campi di gruppo e stage formativi,assicurando benessere e funzionalità in ogni pe-riodo dell’anno. Non basta che provare questa baseche è sempre più un fiore all’occhiello dello scauti-smo toscano e oltre.

25

Page 26: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

26

a CBA - Comunità Basi Agesci nasce con l’esigenza di regolamentare la valorizzazione delle basicome luogo naturale dell’accoglienza e per le attività scout. L’Agesci Toscana può vantare nel si-stema CBA cinque basi scout quali l’Alpe di Cavarzano a pochi chilometri da Prato, Le Valli in Ca-

sentino, Le Salaiole in Mugello, Sereto in Valdarno e Spianessa nell’Appennino pistoiese. Quest’ultima, l’annoscorso ha iniziato l’ambizioso “Progetto Spianessa 2016”.La base di Spianessa, gestita dalla zona del Pistoia, ha in cantiere una rivalorizzazione della struttura al fine diconsentire un miglior svolgimento delle attività scout. Tra gli obiettivi del responsabile della struttura Luigi Bac-colini rientra la realizzazione di una struttura permanente con servizi igienici, cucina e dispense frigo in appog-

gio ai reparti che usufruiranno della base durante i campi estivi, inoltre potrà essere utilizzataanche da piccoli gruppi (tra le quindici e le venti persone circa) durante il periodo invernale.Oltre alla realizzazione di questa struttura, c’è in progetto un’operazione di movimento di terraper la creazione di aree pianeggianti e la realizzazione di otto o nove posti tenda per viverepiù agevolmente i campi estivi. Nei progetti per Spianessa rientra anche l’abbattimento dellebarriere architettoniche per far vivere nella sua pienezza l’attività scout anche ai disabili. Il “Progetto Spianessa” sta beneficiando dell’aiuto di volontari scout, ma anche di finanziamenti

da parte dell’Agesci Nazionale Fondo Immobili, della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia e del Co-mune di San Marcello Pistoiese che la ospita e che ha voluto sottolineare l’importanza dell’azione educativa delmetodo scout sulla sua comunità. La zona pistoiese vuole infatti condividere questi ambizioni lavori per per-mettere alla base di diventare un elemento importante del territorio che la ospita e, per questo motivo, nelle set-timane scorse il progetto è stato presentato alla stessa comunità di San Marcello Pistoiese.

BASI CBA

L

PROGETTO SPIANESSALa zona di Pistoia al lavoroper la sua basa di Nicola Mazzurco

Situata sull’Appennino pistoiese, Spianessa fa parte del sistema CBA - Comunità Basi Agesci

Page 27: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

27

CAVARZANO, LE VALLI E SERETO:i tesori dello scautismo toscanoALPE DI CAVARZANO, UN PAESAGGIODI SELVAGGIA BELLEZZALa base scout è situata all’Alpe di Cavarzano, una lo-calità a trentacinque chilometri da Prato, sull’Appen-nino Tosco-Emiliano a circa 1.008 metri. Si trova aimargini dell’area protetta “Alto Carigiola e monte delleScalette” al confine fra l’Appennino toscano e quelloemiliano, in un’area che offre un paesaggio di bellezzaestrema e selvaggia. Il succedersi di vallate e svettanticrinali è una delle caratteristiche naturali della zonaassieme ai vastissimi boschi.La base nasce nel 1965, inizialmente con un piccolorifugio, e poi negli anni si è ampliata con l’acquisto delterreno circostante e con la ricostruzione di un rudereche è divenuto il secondo rifugio. La base si estendesu circa cinque ettari di terreno e può garantire qua-rantacinque posti letto, una cucina professionale egrandi spazi per i campi estivi dei reparti.

LE VALLI, UNA BASE TRA NATURA E SPIRITUALITÀLa base Le Valli si trova all’interno del Parco Nazio-nale delle Foreste Casentinesi, a sei chilometri dalpaese di Pratovecchio che è servito sia da una lineaferroviaria che parte da Arezzo che da bus di linea perFirenze. Vicino alla base si trovano luoghi significativi

di spiritualità come l’eremo di Camaldoli ad appenacinque ore di cammino o la Pieve di Romena a pocopiù di due ore di cammino. Nel paese vicino, Stia, èpresente una sede del parco dove è attivo un piccoloplanetario.La base è costituita da una casa rurale e da un ter-reno per campi estivi con servizi igienici. La casa e ilterreno distano circa centocinquanta metri ma si tro-vano su livelli diversi, permettendo quindi l’uso con-temporaneo delle due strutture anche da parte di unitàdi gruppi diversi.

SERETO, UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LO SCAUTISMO TOSCANOLa base scout regionale di Sereto si trova sopra uncolle, sul versante orientale dei monti del Chianti, adue chilometri da Montegonzi, frazione del comunearetino di Cavriglia. La struttura offre il pernottamentoper circa sessanta persone, una cucina attrezzata evasti spazi all’aperto dove poter vivere le attività scout.La base nasce nel 1971, quando vi si sono insediati gliscout del San Giovanni Valdarno 1: da allora, il lungolavoro di volontari e scout ha dato vita all’attualeaspetto di un luogo che è sempre più un punto di rife-rimento per l’Agesci Toscana.

Nicola Mazzurco

Tra natura e spiritualità, un viaggio alla scoperta di tre basi d’eccellenza della regione

Page 28: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

28

on il nuovo progetto di zona approvatoda pochi mesi, la zona Medicea sta vi-vendo un periodo particolarmente in-

tenso. La conclusione del primo anno ufficiale di vitarappresenta il pretesto per tracciare un bilancio daparte dei responsabili di zona Laura Salvi e DanieleBacchi che raccontano come sono andati i primi mesie ciò che hanno in progetto per il futuro. «Per quantoriguarda la formazione - spiegano Laura e Daniele, -sentiamo il bisogno di aumentare la consapevolezzanei capi del nostro essere educatori, per questo ab-biamo organizzato annualmente un incontro sul tema“Capo educatore e rapporto con i ragazzi”, oltre aicorsi di Primo Soccorso e di Protezione Civile. Il no-stro territorio negli ultimi anni sta cambiando e sonoarrivati molti migranti, dunque ci saranno altri incon-tri formativi sui cambiamenti sociali avvenuti e, in par-ticolare, ci concentreremo sugli aspetti dellamulticulturalità e dell’integrazione».La zona Medicea ha sentito poi il bisogno di avereuna presenza attiva sul territorio, cercando di intera-gire con le altre agenzie educative presenti, per avereuna visione più organica della realtà e per rispondereinsieme alle emergenze educative. «Già da alcuni

anni - continuano i responsabili di zona, - facciamoservizio alla mensa dei poveri, coinvolgendo capi, ge-nitori e anche alcune comunità Rs. Ci stiamo pren-dendo carico come zona del coordinamento dellamensa, sensibilizzando anche le famiglie dei ragazzi.Vorremmo anche sviluppare i rapporti con la pasto-rale giovanile della Diocesi e passare dei momenti incomune».In occasione del Thinking Day è stata organizzatauna giornata di zona a Lastra a Signa sul tema “Unpensiero per i terremotati”. Alla Santa Messa, presie-duta dall’Ae del Signa 1, hanno partecipato anche al-cune autorità locali, mentre il gioco dedicato allosviluppo dello scautismo sul territorio è terminatopiantando un albero come segno del cambiamentonel parco fluviale. «Pensiamo che sia importante va-lorizzare tutte le opportunità che vengono realizzatesia dai gruppi che dalle altre agenzie educative - con-cludono Laura e Daniele. - Cerchiamo di promuovereeventi con Coca gemellate per conoscersi meglio escambiare esperienze con uno spirito di collabora-zione che ci ha spinto, insieme alla zona di Pisa, adorganizzare il Campo di Lavoro e di Spiritualità Pa-squale alla pieve di Coeli Aula».

BUONALA PRIMA

I responsabili di zona raccontano il percorsodi servizio avviato sul territorio negli ultimi mesi

C

Dalle zone

La Mediceapromuove

il suo primo anno

di Costanza Carboni

Page 29: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

orreva l’anno 1987. Domenico (Mimmo) Zucca, Vincenzo Zucca, Franco Norfini e don Matteo Gioiadecidono di distaccarsi dal Livorno 1 e di fondare un gruppo proprio nel loro quartiere di Corea. Ini-ziano con due squadriglie e poi durante l’anno si va a costituire l’interno reparto “Meloria Rosa dei

Venti” alla “baracca” adiacente alla parrocchia di Nostra Signora di Fatima. L’anno doponasce subito il primo branco “Dhak”. E così ecco iniziare una storia che nel corso degli annisi è arricchita con la partecipazione ai campi e alle route nazionali, con i San Giorgio re-gionali e con l’apertura del secondo branco “Waingunga” presso la parrocchia di San Giu-seppe nel 2000.I festeggiamenti per il trentennale andranno a coinvolgere non solo il gruppo, ma anchegenitori ed ex scout: il Thinking Day al B.-P. Park (la sede attuale del gruppo, in Corea) èstato il primo evento, in cui tutti hanno avuto l’occasione di condividere ricordi e di giocareinsieme per un’intera giornata. A fine marzo si è tenuta una seconda tavola rotonda aperta

alla cittadinanza con la presenza di Matteo Spanò e con il diacono Andrea Zargani sul tema “L’edu-cazione dei ragazzi ad essere responsabili è ancora oggi possibile”, mentre ad inizio aprile è stataallestita la mostra fotografica dal titolo “30 anni di Libeccio - I Care… il cammino continua”. Prota-gonisti saranno anche gli ex del gruppo, che il 25 aprile si ritroveranno a Villa Cristina, in Valle Be-nedetta sui colli livornesi, per rinnovare la loro promessa e pranzare trappeur, con la consapevolezzache “once a scout, always a scout”. Il mese di maggio invece vedrà il gruppo protagonista dell’ini-ziativa “Mi presento: sono il Livorno 10”, in cui i ragazzi di tutte le branche giocheranno nei quartieridi appartenenza (Corea e San Marco Pontino) per conoscere i cittadini e per farsi conoscere. Neiprimi giorni di giugno, infine, il gruppo si sposterà a Cortona (Ar) per vivere il San Giorgio e per au-gurarsi altri trenta di questi anni di festeggiamenti.

Sara Gabriele

29

Dai gruppi

CIl gruppo, fondato nel 1987,festeggia i trent’anni con un ricco calendario di eventi

Il cammino continuaper il trentenne LIVORNO 10

Page 30: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

30

CASENTINO 1Trent’anni di storiaper ripartire con speranza

l Casentino è da sempre un luogo perfetto per le sue caratteristiche naturali ad ospitare campiestivi, route e uscite scout di ogni genere. Non mancano, inoltre, posti in cui vivere momenti spi-rituali intensi: dalla Pieve di Romena al Santuario della Verna, passando per Camaldoli. È qui

che il gruppo Casentino 1, presente sul territorio dal 1987, festeggerà i suoi trent’anni di storia. Un traguardoda celebrare, anche se lo scautismo casentinese non sta vivendo un periodo particolarmente vivace. «Ab-biamo avuto il nostro picco di presenze fra il 2006 e il 2008 - spiegail capogruppo Samuele Maggi, - anni in cui abbiamo raggiunto il nu-mero di centotrenta censiti. Da quel momento in poi si sono inchio-date le partenze e, per forza di cose, abbiamo iniziato a zoppicare.Oggi rimane pienamente attiva solo la branca Rs».Sarebbe un peccato se lo scautismo venisse a mancare proprio qui,nella terra che accolse San Francesco. Seppure il momento non siadei migliori, il Casentino 1 sembra vedere una luce in fondo al tunnel.«L’anno scorso abbiamo avuto due partenze che ci fanno ben sperare - continua con gioia Samuele. - Vero-nica e Chiara sono ragazze in gamba, stanno lavorando sulla loro formazione da tirocinanti e crediamo che,con l’aiuto di tutta la Comunità Capi e delle prossime partenze, possano aiutarci a risollevare le sorti delgruppo». Il Casentino 1 cerca quindi di restare positivo e di pensare ai festeggiamenti, con tante idee chestanno bollendo in pentola per il prossimo ottobre: una Santa Messa a cui invitare tutti gli Assistenti Ecclesia-stici che sono passati dal gruppo e che possa coinvolgere anche la Diocesi, un pranzo per riunire tutti i cen-siti dall’87 fino ad oggi e, infine, un evento di zona da collocare nella vallata casentinese. Quale miglior mododi far percepire la presenza dello scautismo se non colorando un così bel territorio di centinaia di camicie az-zurre? È con i festeggiamenti, dunque, che il gruppo si augura di riprendere il volo e di guardare nuovamenteal futuro nella maniera da sempre più efficace: prendendosi cura delle sue radici.

Ilaria Dalla Noce

I

Nella terra che ospitò San Francesco, il gruppo casentineseè in difficoltà ma lavora per il futuro

Page 31: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

ToscanaAGESCI

ZonaTot. Censiti Censiti Censiti Capi Totale

gruppi Lc Eg Rssoci

Arezzo7

209 203 133 148 693

Costa Etrusca 6147 192 75

85 499

Firenze 16

525 522 340 297 1.684

Livorno8

285 286 107 163 841

LuMaCa16

475 455 248 237 1.415

Maremma4

101 85 2350 259

Medicea4

106 131 6071 368

Pisa13

389 387 207 254 1.237

Pistoia9

237 354 165 168 924

Prato8

270 266 129 123 788

Siena 6

230 180 7795 582

Valdarno6

241 304 128 125 798

Regione Toscana 00

00

26 26103 3.215 3.365 1.692 1.842 10.114

I numeri dell’Agesci Toscanadati aggiornati al 31.01.0217

Page 32: ToscanaSCOUT€¦ · L’invito per tutti è, ovviamente, a mettere “mi piace”. A proposito di facebook, ... marsi, è riuscito a dare una risposta concreta a tutta la Toscana.

Segui e interagisci con l’Agesci Toscana anche su internet

dal sito www.toscana.agesci.it,da facebook su “Stampa Agesci Toscana“,

e da twitter su “AgesciToscana”

www.toscana.agesci.it