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L’ INVESTIGATORE EUROPEO ▪ A CACCIA DI CR IMINAL I OLTRE LE FRONTIERE

© Uffi cio europeo di polizia, 2011

Riproduzione autorizzata con citazione della fonte

Foto di copertina: polizia spagnola

Si rivolge un ringraziamento particolare agli investigatori Hans-Peter Seewald, Bundespolizei, Innsbruck, Austria; Pasquale Sorgonà, Polizia di Stato, Pescara, Italia e Bernie Gravett, Metropolitan Police, Londra, Regno Unito, per i loro contributi.

Per ulteriori informazioni sull’Europol si rimanda al sito www.europol.europa.eu

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SOMMARIO

3 Introduzione

5 Analisi operativa

9 Uf f icio mobile Assistenza in loco

11 Assistenza tecnica e forense

17 I vantaggi dell’ impiego di una squadra investigativa comune

20 L’Unità Nazionale Europol

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Vi è mai capitato che un’indagine si bloccasse in un vicolo cieco? Magari per colpa di un anello mancante? Vi siete mai occupati di un’indagine in cui tutti gli indizi si dissolvevano nel nulla? Vi sono capitati casi in cui la persona sospettata collaborava con criminali internazionali attivi oltre frontiera?

In tutti questi casi l’Europol avrebbe potuto aiutarvi. L’Europol offre il suo sostegno a tutti gli investigatori dei 27 Paesi dell’Unione europea per prevenire e combattere tutte le gravi forme internazionali di criminalità e terrorismo. Gli agenti dell’Europol non hanno poteri diretti di arre-sto; il loro compito è di assistere i colleghi nell’applicazione della legge in tutta Europa racco-gliendo, analizzando e divulgando informazioni sulla criminalità e coordinando le operazioni internazionali di polizia. I partner dell’Europol utilizzano tale contributo per prevenire, indivi-duare e investigare i reati e per rintracciare e perseguire i criminali.

L’Europol offre una serie di servizi operativi unici per l’Unione europea e funge da:

▪ centro di sostegno per le operazioni di contrasto; ▪ punto nevralgico per le informazioni sulla criminalità; ▪ centro di competenze in tema di applicazione della legge.

Il documento L’investigatore europeo presenta un quadro sintetico dei modi in cui i funzionari incaricati dell’applicazione della legge nell’Unione europea possono trarre vantaggio dal soste-gno operativo dell’Europol. Ciascun capitolo illustra un diverso tipo di assistenza offerto dall’Eu-ropol:

▪ analisi operativa ▪ uffi cio mobile — assistenza in loco; ▪ assistenza tecnica e forense; ▪ vantaggi dell’impiego di una squadra investigativa comune; ▪ informazioni sulla vostra Unità Nazionale Europol.

Se pensate che la vostra indagine possa trarre vantaggio dall’assistenza dell’Europol, contat-tate la vostra Unità Nazionale Europol.

INTRODUZIONE

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ANALISI OPERATIVA

Testimonianza di un investigatore austriaco

La prima segnalazione è giunta all’unità di Innsbruck della polizia federale austriaca a tarda ora, in una sera di novembre. Una banda di mal-viventi aveva sfondato con un veicolo le vetrine di un negozio di elettronica, fuggendo poi con un cospicuo quantitativo di merci.

Ben presto abbiamo iniziato a scorgere uno schema ricorrente, poiché quattro negozi austriaci di elettronica appartenenti alla stessa catena erano stati svaligiati seguendo sistematicamente lo stesso metodo. Il modus operandi era il seguente: la banda si serviva di un veicolo rubato per scagliarlo contro l’ingresso principale del negozio, talvolta ricorrendo prima a una smeri-gliatrice per distruggere le colonnine di protezione in cemento all’esterno del negozio. Durante l’azione, fi no a cinque persone irrompevano nel negozio e, in meno di 90 secondi, riempivano capaci borse con un ingente bottino di articoli elettronici quali da macchine fotografi che, tele-foni cellulari, notebook e lettori MP3. Il tutto veniva fi lmato dalle telecamere a circuito chiuso del negozio.

Sulla base delle prove raccolte, abbiamo presto compreso di trovarci di fronte a un gruppo della criminalità organizzata lituana. Questo collega-mento internazionale ci ha indotto a rivolgerci all’Europol. Ci siamo messi direttamente in con-tatto con la nostra Unità Nazionale Europol per avviare la procedura. Abbiamo iniziato lo scam-bio di informazioni fornendo tutti i dati di cui già disponevamo sulla banda, tra cui quelli dei tele-foni cellulari lituani usati in Austria. Tali dati sono stati inseriti nel sistema di informazione dell’Eu-ropol; ci è poi giunta la relazione di analisi dell’Eu-

ropol, che segnalava collegamenti con il Belgio, la Francia, l’Italia e la Svezia. I sospetti avevano subito controlli di polizia lungo la rete stradale e ai valichi di frontiera in parecchi paesi; fortuna-tamente, in molti casi i dati dei documenti d’iden-tità e dei documenti dei veicoli erano stati registrati, il che ha reso possibile a noi tutti attin-gere a queste informazioni tramite l’Europol.

L’Europol ha poi ospitato una riunione operativa in cui le autorità di polizia interessate hanno potuto discutere informazioni, tattica e future operazioni di polizia. Le autorità lituane hanno ovviamente rappresentato un elemento essen-ziale di questa squadra internazionale, composta da investigatori di sei paesi.

Le informazioni hanno rivelato che la banda cri-minale disponeva di organizzatori, i quali riceve-vano dai capi lituani istruzioni sui negozi da prendere di mira e sugli articoli da rubare. Gli organizzatori si recavano poi con i loro «soldati» nei paesi scelti e visitavano i negozi in anticipo per verifi carne la disposizione e controllare la col-locazione esatta delle merci che intendevano asportare. I colpi sono stati commessi in Austria, Belgio, Francia, Italia e Svezia, e hanno sempre avuto per obiettivo le medesime due catene mul-tinazionali di negozi di elettronica. La banda si è resa responsabile di almeno 20 colpi di questo tipo in tutta Europa; solo i danni provocati ammontano, secondo le stime, a 1,5 milioni di euro circa.

Le autorità lituane hanno assegnato alla solu-zione di questo caso la massima priorità; abbiamo quindi pianifi cato la giornata del nostro

I rapinatori svaligiano il negozio e intascano il bottino in meno di 90 secondi.

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intervento in Lituania nel corso di una riunione di coordinamento ospitata da Eurojust. In un mattino di aprile 55 agenti di polizia lituani, coa-diuvati da colleghi austriaci e svedesi, hanno effettuato 16 perquisizioni domiciliari per cattu-rare i sospetti e raccogliere potenziali prove. Erano presenti in loco anche due agenti dell’Eu-ropol, per fornire agli investigatori ulteriore assi-stenza.

La nostra azione di quel giorno si è conclusa con un completo successo e ha inferto un durissimo colpo alla banda grazie alla cattura di 18 persone.

Ecco un perfetto esempio dell’effi cienza della coo-perazione internazionale. Con la sua rete di uffi -ciali di collegamento, l’Europol costruisce e rafforza la fi ducia tra le autorità incaricate dell’ap-plicazione della legge in Europa, così da contra-stare effi cacemente, con un’azione comune, la criminalità organizzata transfrontaliera.

In seguito, il dettagliante di articoli elettronici che era stato vittima di questi reati ci ha informato che, dopo gli arresti, nessun assalto di questo tipo si era più registrato in Europa: un eccellente risultato da tutti i punti di vista.

L’Europol offre una risposta rapida e fl essi-

bile alle indagini internazionali in corso. Il

centro operativo Europol è uno snodo cen-

trale in cui le informazioni sulla criminalità

provenienti da fonti molteplici e da molte-

plici paesi vengono sottoposte a un con-

trollo incrociato. Obiettivo principale è

quello di assistere le agenzie incaricate

dell’applicazione della legge nelle indagini

internazionali in corso, nonché di fungere

da punto di contatto unico per ricevere

informazioni e richieste operative. In tal

modo gli analisti dell’Europol sono in grado

di compiere una ricerca complessiva su tutti

i sistemi di dati dell’Europol, per individuare

eventuali anelli mancanti nelle indagini in

corso. Il centro operativo di coordinamento

e assistenza dell’Europol funziona 24 ore

su 24 per 7 giorni alla settimana. L’Europol

si occupa ogni anno di oltre 12 000 casi

gravi di criminalità e terrorismo, e tale

numero aumenta di anno in anno.

CENTRO OPERATIVO 24/7

L’analisi è al centro delle attività dell’Eu-

ropol. L’Europol impiega più di 100 ana-

listi criminali tra i più qualifi cati a livello

mondiale. Gli analisti dell’Europol utiliz-

zano strumenti all’avanguardia per sma-

scherare le attività di alcune delle più

pericolose reti terroristiche e di crimina-

lità organizzata operanti in Europa. Il

lavoro degli analisti si svolge nel quadro

di un archivio di lavoro per fi ni di analisi

(AWF), uno strumento esclusivo dell’Eu-

ropol, nel cui ambito gli analisti lavorano

a fi anco di specialisti di terrorismo e cri-

minalità organizzata per raccogliere infor-

mazioni sulla criminalità. Gli AWF

riguardano tutte le più importanti aree

prioritarie di criminalità rilevanti per

l’Unione europea.

L’assistenza analitica si può fornire a

distanza, dalla sede dell’Europol, oppure in

loco. Gli AWF offrono un’ampia gamma di

prodotti operativi e strategici che sono con-

divisi tra i partecipanti. Nell’ambito di un

AWF si può istituire uno specifi co gruppo

dedicato o una squadra investigativa

comune per soddisfare le esigenze di un

gruppo di Stati membri e contrastare un

fenomeno criminale comune.

ASSISTENZA ANALITICA©

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Circa 130 uffi ciali di collegamento lavorano

presso la sede dell’Europol: distaccati presso

l’Europol dalle autorità incaricate dell’appli-

cazione della legge nell’Unione europea e

negli altri paesi, essi garantiscono una col-

laborazione celere ed effi cace fondata sul

contatto personale e sulla fi ducia reciproca.

La rete degli uffi ciali di collegamento Euro-

pol costituisce una piattaforma, unica nel

suo genere, che affi anca funzionari di oltre

30 paesi in un ambiente operativo sicuro.

Gli uffi ciali di collegamento partecipano atti-

vamente a tutti i progetti analitici, agevo-

lando lo scambio di informazioni strategiche

e operative; inoltre partecipano a riunioni

operative e coordinano le consegne control-

late nonché la sorveglianza transfrontaliera

con un sistema attivo 24 ore su 24 per 7

giorni alla settimana. Essi svolgono altresì

un ruolo consultivo e assicurano il collega-

mento con i rispettivi esperti nazionali, per

contribuire alla formazione delle squadre

investigative comuni.

UFFICIALI DI COLLEGAMENTO EUROPOL

Il sistema di informazione Europol con-

sente di archiviare, ricercare, visualizzare

e connettere le informazioni relative ai

reati transnazionali; permette alle agen-

zie incaricate di applicare la legge in tutta

Europa di cooperare nelle indagini inter-

nazionali. Il sistema rileva automatica-

mente ogni possibile nesso tra indagini

differenti e agevola la condivisione di infor-

mazioni sensibili in maniera sicura e affi -

dabile. Il sistema di informazione è

disponibile in tutte le lingue ufficiali

dell’Unione europea. Le versioni future del

sistema comprenderanno funzioni per il

confronto di dati biometrici come profi li

DNA, impronte digitali e fotografi e.

SISTEMA DI INFORMAZIONE EUROPOL

APPLICAZIONE DI RETE PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI

PROTETTA (SIENA)

Nel loro lavoro, gli uffi ciali di collegamento,

gli analisti e gli esperti dell’Europol usano

mezzi di comunicazione sicuri e innovativi.

SIENA è lo strumento di nuova generazione

corrispondente alle esigenze di comunica-

zione che si pongono nel ventunesimo secolo

all’applicazione della legge nell’Unione euro-

pea. SIENA viene utilizzato per gestire lo

scambio di informazioni operative e strate-

giche in materia di criminalità tra gli Stati

membri, l’Europol e i terzi con cui l’Europol

ha stretto accordi di cooperazione. SIENA

opera in modo da rispettare tutti i requisiti

giuridici di riservatezza e protezione dei dati,

garantendo la sicurezza nello scambio di

informazioni sensibili.

Europol garantisce sicurezza nello scambio di informazioni sulla criminalità per mezzo di SIENA.

Ufficio di collegamentodello Stato membro

SIENA

TerziStato membro(altra autoritàcompetente) Stato membro

Unità Nazionale Europol

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Quattro rapine a gioiellerie vengono segnalate da Parigi. Un’altra gioielleria è stata rapinata nel Boulevard Barceló (in Belgio, a Bruxelles). Anche l’Austria ha subito sei rapine a gioiellerie, com-messe a Vienna e Salisburgo da sospetti prove-nienti dall’Estonia e con analogo modus operandi.

Per venire in aiuto agli investigatori nazionali, l’Europol organizza una riunione preparatoria cui partecipano investigatori provenienti da Belgio, Estonia, Francia, Germania e Austria. Viene

messa a punto un’operazione di polizia comune, che ha luogo in Estonia.

Nel corso dell’operazione, vengono arrestati tutti i sospetti e le loro abitazioni vengono perquisite. Viene sequestrato un gran numero di telefoni cel-lulari, schede SIM, banconote e altre prove. L’Eu-ropol analizza tali dati per individuare ulteriori legami internazionali. Vengono alla luce prove oggettive che collegano i sospetti alle rapine.

L’Europol riceve dai paesi coinvolti dati che sono stati analizzati nell’intero corso dell’operazione. Numerose relazioni vengono inviate agli Stati membri interessati. Il giorno in cui scatta l’ope-razione, arresti e perquisizioni domiciliari si svol-gono con l’assistenza di una squadra Europol: specialisti e analisti sono presenti presso il cen-tro di coordinamento allestito a Tallinn, mentre un uffi cio mobile in loco viene utilizzato a soste-gno dell’operazione.

Questa specifi ca operazione ha permesso di indivi-duare e arrestare, in Belgio, Francia e Austria, otto sospetti membri di bande con sede in Estonia.

L’Europol offre la sua assistenza in oltre 12 000 casi all’anno, in molti dei quali viene uti-lizzato l’uffi cio mobile Europol e vi è la partecipa-zione di agenti dell’Europol in loco.

Tipica gioielleria presa di mira dalla banda criminale.

UFFICIO MOBILE

ASSISTENZA IN LOCO

UFFICIO MOBILE

OPERAZIONE MONET V

Nel quadro dell’operazione Monet V, tramite l’uffi cio mobile è

stata fornita assistenza analitica dal vivo alle autorità spagnole

incaricate dell’applicazione della legge in Gran Canaria. Un ana-

lista dell’Europol è stato presente durante l’intera operazione,

diretta contro corrieri che trasportavano denaro in contante

verso destinazioni ad alto rischio. Grazie all’operazione, la Guar-

dia Civil ha sequestrato 402 090 euro, 1,2 chilogrammi di

cocaina e altri prodotti illegali.

L’uffi cio mobile, il cui personale è formato da esperti e analisti

dell’Europol, può dare assistenza in un ampio ventaglio di atti-

vità: per esempio indagini in corso, grandi avvenimenti spor-

tivi, importanti conferenze internazionali e altre occasioni in cui

per garantire la sicurezza occorre mobilitare la cooperazione

tra le Forze di Polizia. Vengono forniti i seguenti servizi:

▪ accesso sicuro in tempo reale ai diversi sistemi di

analisi computerizzata dell’Europol. Con l’impiego

dell’uffi cio mobile è possibile controllare dati concer-

nenti persone e numeri telefonici. Nel caso di inda-

gini dal ritmo serrato si ottengono immediatamente

risultati preziosissimi;

▪ possibilità di fornire in loco prodotti analitici come

relazioni, grafi ci e altri dati;

▪ possibilità di utilizzare più uffi ci mobili per la stessa

operazione, in caso di arresti simultanei in località

differenti;

▪ una connessione satellitare aumenta la fl essibilità

del sistema.

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Sono le cinque del mattino, e il tassì mi aspetta fuori. A quest’ora è ancora buio, anche se è solo la fi ne di luglio. L’aria frizzante dell’Aia porta con sé il profumo salmastro del mare. Tra pochi minuti arriverò alla sede dell’Europol, nella mia qualità di esperto nazionale nominato dalla Polizia di Stato italiana per coordinare un’operazione inter-nazionale il cui nome in codice è Creieur.

Permettetemi di fare un passo indietro per spie-garvi come mai mi trovo nella sede dell’Europol in una mattina di luglio. Sulla città italiana di Pescara si abbatte una violenta ondata di frodi con carte di credito clonate. Le prove sembrano puntare nella direzione di una banda crimi-nale romena. Il pubblico ministero autorizza le indagini, e la polizia può utilizzare i metodi consueti: intercet-tazioni telefoniche, sorveglianza, tra-duzioni, pedinamenti. Siamo di fronte a una banda di criminali attivissima, e facciamo ogni sforzo per evitare che i suoi membri si accorgano di essere sorvegliati. La squadra di poli-zia è ricca di esperienza, talento e motivazione.

I criminali, a quanto sembra, sono bene organiz-zati. Raccolgono i dati e li spediscono in Roma-nia, dove si fabbricano le carte di credito false poi vengono rispedite alle squadre che agiscono in loco in tutto il continente: è un attacco contro l’intera Unione europea. Si tratta di un’operazione estremamente sofi sticata. In Romania, operatori

di punta gestiscono i dati rubati; tecnici creano i dispositivi per la clonazione, da cui poi recupe-rano i dati; specialisti di logistica procurano allog-gio agli operatori in loco, oltre che mezzi di trasporto da e per aeroporti e stazioni. Natural-mente ci sono anche i soldati semplici: gli incari-cati di raccogliere le carte di credito. Tutti hanno «obiettivi» mensili. Le indagini conducono alle prime identifi cazioni e ai primi arresti: quando abbiamo notizia che qualcuno sta arrivando a un aeroporto, lo identifi chiamo; se sappiamo che deve recuperare un dispositivo per la clonazione, lo arrestiamo. Sul terreno, utilizziamo ogni volta un agente diverso, per ridurre i sospetti di un attacco pianifi cato.

Cerchiamo di ricostruire il percorso per identifi -care i capi. Il ritmo delle indagini si intensifi ca: nel giro di due anni sono state esaminate circa 600 000 telefonate fatte da 450 apparecchi, così da tracciare un quadro preciso dell’organizzazione criminale romena. È una banda di successo, che accumula ogni anno un bottino di milioni di euro.

Consegniamo la relazione fi nale all’autorità giu-diziaria italiana: ci sono 36 per-sone da arrestare in cinque paesi diversi, e agiamo con discrezione per non compromettere il resto dell’operazione. La banda ha ramifi cazioni in tutta Europa: si preparano i mandati d’arresto europei, che però in parecchi casi non si riesce a consegnare. Ma il pubblico ministero è fortemente determinato e sfrutta al meglio la sua esperienza: si mette quindi in contatto con Europol ed Eurojust.

Ci incontriamo, ci presentiamo, illustriamo le nostre intenzioni e le nostre esi-genze e indichiamo i paesi coinvolti. Condividiamo le prove e fi ssiamo la prossima riunione. Ora par-tecipano anche altri agenti di polizia e sono pre-senti le autorità giudiziarie dei paesi interessati. Mettiamo a punto i dettagli operativi e decidiamo la data dell’operazione.©

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rASSISTENZA TECNICA E FORENSE

Testimonianza di un investigatore italiano

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Ecco come sono arrivato all’Aia. Il passo succes-sivo è l’istituzione di un centro operativo presso la sede dell’Europol. Le intercettazioni telefoni-che ci segnalano che i criminali sospettano qual-cosa e quindi il pubblico ministero prepara i mandati d’arresto. Entro nel centro operativo e vedo una squadra di esperti Europol prepararsi all’azione; anche un ufficio mobile Europol è pronto. Mi trovo nel cuore delle attività di polizia dell’Europol, collegato con le squadre di polizia sparse in tutto il continente.

Il giorno dell’operazione scatta alle 6 del mat-tino e gli arresti hanno luogo in tutta Europa. Le notizie cominciano ad arrivare dall’Italia, dalla Romania e dai Paesi Bassi; la cooperazione è eccellente e i telefoni non smettono di squillare. Riusciamo a rintracciare alcuni criminali che erano scomparsi: individui che si sarebbero dovuti trovare in Irlanda non sono più lì, ma forse sono in Belgio. Nel giro di pochi minuti ci mettiamo in contatto con un uffi ciale di collega-mento belga, il quale ci comunica che tre per-sone sono in arresto e altre due sono nell’elenco dei ricercati: un successo! Altre vengono arre-state nei due giorni seguenti. Alla fi ne, due terzi

dei criminali ricercati vengono catturati. Ecco un lavoro di squadra internazionale nel senso migliore: non saremmo mai giunti a questo suc-cesso senza Europol ed Eurojust.

L’Europol non ha interferito. I suoi uomini ci hanno detto: «L’indagine è vostra, non nostra». Ci hanno offerto un aiuto prezioso, le competenze necessarie e un atteggiamento positivo. Abbiamo compreso che, senza l’assistenza dei nostri part-ner di tutta Europa, sarebbe stato impossibile raggiungere un risultato così spettacolare. C’è poi un ulteriore aspetto positivo: tutti i dati operativi di Creieur verranno messi in comune in uno spe-cifi co archivio di lavoro per fi ni di analisi (AWF) dell’Europol, nel cui ambito resteranno a dispo-sizione per essere utilizzati in tutte le altre inda-gini presenti e future.

Ripensandoci, devo dire che un’operazione di applicazione della legge coordinata in maniera così impeccabile ha rappresentato un’esperienza assai eccitante, soprattutto per me che ho lasciato il sole della mia cittadina italiana per approdare a questa fredda città affacciata sulla costa del Mare del Nord.

Prove di reati penali sequestrate durante l’operazione Creieur.

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L’Europol offre assistenza tecnica e forense nei seguenti settori:

▪ frodi con carte di pagamento;

▪ falsifi cazione dell’euro e produzione di merci contraffatte;

▪ criminalità informatica;

▪ smantellamento dei siti illegali di produzione, deposito e scarico di droghe.

ASSISTENZA TECNICA E FORENSE

Europol fornisce assistenza a un’indagine sul più grande laboratorio illegale per la produzione di droghe mai scoperto nei Paesi Bassi.

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SMANTELLAMENTO DEI LABORATORI DI DROGHE

L’Unione europea è una regione importante

per la produzione illegale di droghe sinte-

tiche, in particolare anfetamina ed ecstasy.

Ogni anno vengono individuati, sequestrati

e smantellati tra i 60 e i 90 siti di produ-

zione su vasta scala. I siti di deposito per

precursori chimici potenzialmente perico-

losi usati nel processo di fabbricazione delle

droghe vengono spesso scoperti nel corso

di indagini negli Stati membri. Gli esperti

dell’Europol aiutano a smantellare in

maniera sicura i siti di produzione illegale

e a raccogliere prove. Essi svolgono inoltre

indagini tecniche su attrezzature industriali

o costruite su misura sequestrate nelle

unità di produzione e deposito.

Il sistema Europol per il raffronto dei labo-

ratori illegali (EILCS) comprende dettagliate

informazioni fotografi che e tecniche sui siti

di produzione, deposito e scarico di droghe

sintetiche. Ciò consente di individuare le

corrispondenze tra attrezzature, materiali

e prodotti sequestrati. Ancora, il sistema

Europol sulle droghe sintetiche (ESDS) con-

tiene informazioni sul modus operandi e le

confi sche più signifi cative. Ciò consente di

individuare le corrispondenze tra le confi -

sche e aiuta a tracciare un profi lo delle

bande criminali e a inquadrarle come

obiettivi.

Il sistema Europol per i mezzi specifi ci di

occultamento (ESMC) contiene informazioni

sui metodi di occultamento usati per tra-

sportare la cocaina.

Campione di dati fotografi ci inseriti nei sistemi ESDS/ESMC dell’Europol: occultamento di cocaina con l’uso di animali.

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L’UFFICIO CENTRALE PER LA LOTTA CONTRO

LA FALSIFICAZIONE DELL’EURO

L’Europol è stato designato uffi cio centrale dell’Unione europea per la lotta contro la falsifi cazione dell’euro. Tale status giuridico auto-

rizza l’Europol ad agire come punto di contatto a livello mondiale per la lotta contro la falsifi cazione dell’euro.

In tale veste l’Europol fornisce tra l’altro assistenza forense per determinare l’origine dei materiali e delle attrezzature utilizzate per la

fabbricazione dei falsi. Inoltre, l’Europol offre formazione e assistenza tecnica su questioni tattiche e tecniche per proteggere l’euro dalle

falsifi cazioni.

Il 1º agosto 2010, tra gli Stati Uniti (USA)

e l’Unione europea (UE) è entrato in vigore

un accordo sul trattamento e sul trasferi-

mento di dati di messaggistica fi nanziaria

dall’UE agli USA ai fi ni del programma sta-

tunitense di controllo delle transazioni

fi nanziarie dei terroristi. All’Europol è stata

affi data la nuova responsabilità di verifi care

le richieste di trasferimento di dati avan-

zate dagli USA. L’Europol esamina le richie-

ste di dati provenienti dagli USA e verifi ca

che esse rispettino le condizioni dell’accordo

in questione. Gli USA non possono ricevere

alcun dato prima che l’Europol abbia veri-

fi cato ciascuna richiesta.

Quest’accordo permette all’Europol di rice-

vere informazioni dal programma di analisi

USA e gli consente altresì di generare

richieste analitiche europee al TFTP USA.

Per gestire quest’accordo USA/UE, l’Euro-

pol ha creato un’unità dedicata di esperti

specialisti e analisti fi nanziari antiterrori-

smo, che daranno vita a un’attiva collabo-

razione con le autorità statunitensi per

fornire una risposta ampia e decisa che

metta a fuoco le risposte combinate delle

autorità UE e USA nella lotta contro le tran-

sazioni fi nanziarie dei terroristi. Gli investi-

gatori antiterrorismo degli Stati membri

dell’Unione europea possono accedere a

questo importante programma statuni-

tense, ad esempio per controllare le atti-

vità fi nanziarie dei sospetti di terrorismo,

tramite l’unità dedicata dell’Europol.

PROGRAMMA DI CONTROLLO DELLE TRANSAZIONI FINANZIARIE

DEI TERRORISTI (TFTP) — UN NUOVO SERVIZIO

ANTITERRORISMO

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I VANTAGGI DELL’IMPIEGO DI UNA

SQUADRA INVESTIGATIVA COMUNE

I vantaggi di una squadra investigativa comune (JIT) si fanno apprezzare anche dalle organizza-zioni di polizia più vaste e sofi sticate. Uno dei partner dell’operazione Golf, il Metropolitan Police Service di Londra, ha accumulato una ricchissima esperienza nel campo delle indagini internazio-nali. È la maggior forza di polizia del Regno Unito e gode di un immenso prestigio internazionale; i suoi agenti sono costantemente impegnati a inda-gare su crimini e reati commessi sulla scena inter-nazionale, sfruttando fino in fondo le risorse proprie e dei partner. Ma anch’essi hanno constatato che la JIT for-mata assieme alle autorità romene per combattere uno spe-cifi co episodio di criminalità legato alla tratta di persone che affl ig-geva le strade della capitale ha recato un decisivo vantaggio alle loro indagini.

La JIT prevedeva il distacco a Londra di due agenti di polizia romeni. Ciò ha fornito un contributo pre-ziosissimo, che ha permesso alla Metropolitan Police di comprendere in maniera più precisa le sfi de culturali, giuridiche e operative derivanti da un lavoro svolto fi anco a fi anco con un’ammini-strazione straniera. La possibilità di avviare le

indagini sapendo che queste potevano prose-guire — e sarebbero state effettivamente portate avanti — in Romania, per conto della Metropoli-tan Police, senza bisogno di inoltrare lettere di richiesta formali, ha liberato le indagini stesse da un pesante onere amministrativo. La disponibi-lità di competenze interne comprendenti la lin-gua, l’intelligence, la conoscenza dell’ambiente locale, le informazioni e i contatti nazionali a Bucarest, ha reso assai più agile e scorrevole lo svolgimento dell’intera operazione.

Senza dubbio il sostegno fi nanzia-rio offerto dalla Commissione europea ha contribuito a raffor-zare l’impegno con cui è stata affrontata l’operazione. Tale sostegno è stato utilizzato per finanziare riunioni operative in Inghilterra, Romania e Spagna, oltre che presso le sedi di Europol

ed Eurojust all’Aia. In queste riunioni gli investi-gatori hanno potuto incontrare le autorità giudi-ziarie, l’Europol e gli altri partner per pianifi care e coordinare l’operazione nel suo stesso svolgersi.

L’assistenza fornita dall’Europol al lavoro anali-tico compiuto per l’operazione Golf e dal punto di

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OPERAZIONE GOLF

L’operazione Golf è un’indagine penale

svolta dalla Metropolitan Police nell’am-

biente delle reti della criminalità organiz-

zata Rom in Romania, per combattere una

delle maggiori organizzazioni della tratta di

esseri umani attive in Europa. Le bande

sfruttano in particolare i bambini, che ven-

gono costretti a una vita di mendicità e di

furti nel Regno Unito e in tutta Europa.

L’operazione è frutto di un partenariato tra

servizio di procura della Corona, Polizia di

Stato romena, UK Human Traffi cking Cen-

tre, Europol ed Eurojust. Il partenariato si

traduce formalmente in una squadra inve-

stigativa comune (JIT), ai sensi del diritto

dell’Unione europea: è stato questo il primo

caso di JIT mirante a combattere reati di

tal genere in Europa.

L’operazione Golf ha ottenuto le prime con-

danne nel Regno Unito sia per tratta di

bambini a scopo di sfruttamento criminale

sia per tratta «interna» nel Regno Unito.

Quattro membri della rete di criminalità

organizzata sono stati condannati a un

totale di 24 anni di carcere. L’operazione

Golf è riuscita a ottenere il sostegno fi nan-

ziario della Commissione europea, soprat-

tutto grazie al lavoro senza precedenti

svolto dalla squadra investigativa comune.

Il sovrintendente Bernie Gravett, capo inve-

stigatore della Metropolitan Police, afferma:

«La legislazione delle JIT comporta nume-

rosissimi vantaggi per le indagini interna-

zionali. La possibilità di affi ancare agenti

romeni ai miei in occasione di indagini e

arresti si è dimostrata uno strumento pre-

ziosissimo. I colleghi romeni hanno inter-

rogato i criminali insieme ai miei investiga-

tori; inoltre, essi riconoscono senza

diffi coltà i documenti falsi e riescono a indi-

viduare prove che a un agente di polizia del

Regno Unito sarebbero sfuggite. La forma-

zione di una JIT è da raccomandare a qual-

siasi paese voglia organizzare un’opera-

zione proattiva per assicurare alla giustizia

i responsabili dei reati».

Operazione Golf: un villaggio romeno da cui i criminali prelevano i bambini vittime di tratta.

Per contrasto, la villa di uno dei traffi canti.

vista operativo tramite gli uffi ci di collegamento, unita all’assistenza giudiziaria offerta da Eurojust, ha permesso di utilizzare l’intera gamma di stru-menti disponibili a livello di Unione europea. Que-sto particolare acquista rilevanza ancor maggiore se si considera che l’operazione Golf, pur coro-

nata da lusinghiero successo, non è stata avviata da unità nazionali o specialistiche bensì da una sezione di polizia cittadina, per affrontare un pro-blema che aveva gravi ripercussioni locali ma era palesemente organizzato a livello internazionale.

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181 — Numero dei bambini vittime della tratta identifi cati dall’operazione Golf.

20 000 GBP — «Prezzo» medio di un bambino vittima della tratta nel Regno Unito.

160 000 euro — Reddito illegale annuo stimato che la criminalità organizzata ricava da un singolo bambino vittima

della tratta.

4 000 000 GBP — Valore della frode in materia di prestazioni sociali individuata e bloccata grazie all’operazione Golf.

OPERAZIONE GOLF — QUADRO STATISTICO

1,2 milioni — Numero dei bambini vittime di tratta in tutto il mondo (fonte: Unicef).

12 miliardi di USD — Valore globale della tratta di esseri umani (fonte: Unicef).

200 000 — Numero delle persone vittime di tratta provenienti dall’Europa orientale (fonte: OSCE).

2 500-10 000 USD — Gamma dei prezzi di un bambino inviato dalla tratta in Italia.

STATISTICHE ANNUALI SUI BAMBINI VITTIME DI TRATTA

L’operazione Golf ha identifi cato 181 bambini vittime di tratta.

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L’UNITÀ NAZIONALE EUROPOL

In Italia l’Unità Nazionale Europol (UNE) è stata istituita con decreto interministeriale 27 marzo 1996 ed è l’unico anello di congiunzione italiano tra le Forze di Polizia italiane ed Europol, l’Uffi cio europeo di polizia con sede a L’Aia, che ha assunto, dal 1o gennaio 2010, lo status di agen-zia dell’Unione europea. Tale nuova qualifi cazione giuridica è stata attribuita con la decisione del Consiglio europeo del 6 aprile 2009 (2009/371/GAI), la stessa che all’articolo 8 disciplina le fun-zioni delle Unità Nazionali Europol (ne esiste una in ogni Stato membro).

L’Unità Nazionale, inserita nel Servizio per la Coo-perazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, interloquisce con i Servizi nazionali di Polizia competenti per la pre-venzione e la lotta contro la criminalità, cioè gli Uffi ci destinatari od originatori, per conto delle rispettive strutture territoriali, di informazioni rac-colte e diffuse attraverso il canale Europol, indi-viduati quali «Referenti Nazionali», e cioè: ▪ il II Reparto del Comando Generale dell’Arma

dei Carabinieri; ▪ il II Reparto del Comando Generale della

Guardia di Finanza;

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Uffi cio europeo di poliziaL’investigatore europeo — A caccia di criminali oltre le frontiere2011 — 21 pagg. — 21 x 29,7 cm

▪ la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga; ▪ la Direzione Investigativa Antimafi a; ▪ il Servizio Centrale Operativo della Polizia di

Stato.

Detti Referenti Nazionali attivano l’UNE, o ven-gono da questa interessati, sulla base delle diret-tive del Consiglio Generale per la lotta alla criminalità organizzata del 21 gennaio 1992 e del Ministro dell’Interno del 26 marzo 1988 in tema di coordinamento delle Forze di Polizia e di mag-giore effi cacia delle attività informative e di sicu-rezza nel settore della criminalità organizzata.

Le direttive in parola sono basate sul «principio della reciprocità informativa», inteso come reci-proco scambio di informazioni tra le Forze di Poli-zia, integrato dal «principio della circolarità informativa», secondo cui l’UNE, nell’assegnare e distribuire le richieste di informazione prove-nienti dall’Europol, pur incaricando «per compe-tenza» un Referente, ne informa «per conoscenza» gli altri.

Il «valore aggiunto» offerto da Europol è rappre-sentato dal supporto di analisi che caratterizza la struttura e ne costituisce il fondamentale contri-buto da offrire alle indagini condotte dalle auto-rità degli Stati membri. Consiste nella raccolta sistematica delle informazioni relative ad attività investigative in corso nei vari Paesi e nella loro rielaborazione in chiave analitica per offrire — alle Forze di Polizia che li mettono a disposizione — un «feedback» che contenga ulteriori informa-zioni analizzate ed integrate con quelle di altri paesi.

L’analisi operativa trova la sua esplicazione nella banca dati denominata EIS (Europol Information System). Si tratta di una banca dati informatica alimentata con i dati provenienti dai vari paesi membri, che permette un immediato riscontro dei medesimi con gli altri dati contenuti nel sistema stesso, evidenziandone eventuali collegamenti e intersezioni.

All’EIS si affi ancano gli AWF (Analytical Work Files). Sono archivi di lavoro tematici, che con-sentono l’immagazzinamento e la trattazione dei dati riguardanti uno specifi co fenomeno criminale, rientrante nell’area di mandato di Europol e valu-tato di particolare interesse in relazione alle prio-rità stabilite nella politica di contrasto alla criminalità degli Stati membri e dell’Unione e all’esistenza di attività di indagine in corso che riguardino il fenomeno in questione.

Ulteriori approfondimenti possono essere diretta-mente richiesti all’Unità Nazionale Europol, all’in-dirizzo di posta elettronica [email protected]

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