L’INSEGNAMENTO DEL RESTAURObordi laterali, schizzi di colore rosso da segni antropici in...

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Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche e Naturali L’INSEGNAMENTO DEL RESTAURO Esperienze di cantieri didattici a Palazzo Abatellis e Palazzo Mirto Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali LMR /02

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Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro

e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali

Università degli Studi di Palermo

Facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche e Naturali

L’INSEGNAMENTO DEL RESTAURO

Esperienze di cantieri didattici a Palazzo Abatellis e Palazzo Mirto

Corso di laurea magistralea ciclo unicoin Conservazione e Restaurodei Beni CulturaliLMR /02

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La lastra proviene dalla Chiesa diSan Michele Arcangelo diPalermo.

La superficie è alterata da deposi-ti, da particolato atmosferico, daresidui di malta cementizia e dasegni antropici.

Individuazione e riconoscimentodi di scialbatura pigmentata.Asportazione di depositi coerenti.

A) Indagini conoscitive: campa-gna grafica e fotografica, reda-zione mappature;

B) Pulitura meccanica e chimicasupportate da test nel rispettodella patina storica;

C) Finitura eventuali applicazio-ne di cera microcristallina;

La lastra raffigura il guerrieroPietro Antonio (sec. XVI)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Basso rilievo in marmo Lastra tombale inv. 5053

Stato FinaleAllo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Per le operazioni di cui al punto B) eseguita spolve-ratura e pulitura ad acqua deionizzata, sono in corso test preliminari per la pulitura chimica. Il completamento dei lavo-ri sarà eseguito durante il prossimo tirocinio.

PFP 1

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Corso di Laurea in Conservazione

e Restauro dei Beni Culturali

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Raffaella D’Amico

Supporto tecnico Luisa Andaloro

Allievi: Maria Luisa Costa, Provvidenza Mancuso

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Elena Lentini

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Sconosciuta la provenienza dellalastra. Il manufatto è databilenella seconda metà del XV seco-lo. Le chiavi di S. Pietro rispettanol’iconografia del VI secolo mentrela croce decussata di S. Andrearispecchia quella del X secolo.

La superficie è alterata da deposi-ti coerenti ed incoerenti, maltacementizia, da segni antropici,abrasioni, dilavamenti, erosioni,lacune e graffi

Perdita della patina storica?Asportazione di residui metallicidovuti a interventi precedenti,individuazione di scialbo pigmen-tato giallo rosato?

A) Indagini conoscitive: campa-gna grafica e fotografica, reda-zione mappature

B) Pulitura meccanica e chimicasupportate da test nel rispettodella patina storica

C) Consolidamento corticale

D) Finitura eventuali applicazio-ne di cera microcristallina

Formella lapidea raffigurante dueSanti Apostoli con gli attributi ico-nografici, la chiave e la croce(sec. XV)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Basso rilievo in marmo Santi Pietro e Andrea inv. 5060

Stato Finale

Allo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui al punto B) sono concluse (puliturageneralizzata ad acqua deionizzata e puntuale con resine a scambio ionico anioniche. Per quanto attiene il punto C) è incorso il consolidamento della cornice gialla scarpina. Per le finiture di cui al punto D) si riserva la valutazione con ausilio diconfronti e test.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Raffaella D’Amico

Supporto tecnico Luisa Andaloro

Allievi Maria Luisa Costa, Provvidenza Mancuso

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Elena Lentini

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Provenienza sconosciuta.Il frammento di tabernacolo, pro-babile stipite sinistro, con ogniprobabilità databile nella secondametà del XV secolo, realizzato damaestri scultori che furono porta-tori delle nuove istanze formalirinascimentali.

La superficie è alterata da deposi-ti coerenti, fissativi e da tracce dicera, residui di malta lungo tutti ibordi laterali, schizzi di colorerosso da segni antropici in parti-colare da grafite.

L’opera si presenta mancante diuna parte della narice sinistra, delgomito e di piccole parti di veste.

Asportazione di residui di grafite.

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature;

B) identificazione mineralogicaIdentificazione patine superficiali Identificazione di malte non origi-nali; Identificazione di macchierosse;

C) Pulitura meccanica e chimica erimozione di patine supportate datest nel rispetto della patina storica;

D) Realizzazione stuccatureIntegrazione pittorica;Consolidamento corticale; Finitura eventuali applicazione dicera microcristallina;

Frammento di tabernacolo(Officina palermitana secolo XVsecolo)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Alto rilievo in marmo raffigurante un Angelo inv. 5069

Stato Finale

Allo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui al punto C) sono conclu-se (pulitura generalizzata ad acqua deionizzata). Per le finiture di cui al punto D) si riserva la valutazione conausilio di confronti e test. Non è stato eseguito il consolidamento corticale in quanto non necessario. la criticitàevidenziata è stata risolta con puntuali applicazioni di micropasticche solo ad acqua deionizzata.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratore Fabrizio Iacopini

Supporto tecnico Luisa Andaloro

Allievi Nicoletta Chiaro, M. Letizia De Caro, Fabiola Parrinello

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Arch. Elena Lentini

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Ipotesi di originaria ubicazioneentro nicchia di facciata

La superficie è alterata da depositicoerenti ed incoerenti e da dilava-menti. Schizzi di malte macchie dirugine e vernici.Presenza di graffi. Alterazioni disomogenee da colorerosa giallastroFratture all’ avambraccio destro edal polso colmate da precedentirestauri.Lacune sulla bocca, naso, mani,alluce sinistro e sul panneggio esulla base lacune e scagliature.Mancanza di tre dita piede destro.Presenza di attacchi di piante supe-riore non più attivi. Ossidazione di elementi metalliciPresenza di croste nere.

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature

B) Pulitura meccanica e chimicasupportate da test nel rispetto dellapatina storica

C) Rimozione vecchie stuccature

D) Trattamento degli elementimetallici

E) Stuccatura delle lacune conequilibratura cromatica

F) Protezione finale da testare

Scultura marmorea raffiguranteuna donna (VXIII ?)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Due statue in marmo bianco (completamento da precedente tirocinio)

Stato FinaleAllo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui ai punti B), C), D) sonoconcluse. Per quanto attiene il punto E) in corso. Per le finiture di cui al punto F) si riserva la valutazione conausilio di confronti e test.

PFP1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Eliana Costa

Supporto tecnico Irene Biadaioli, Ilaria Barbetti

Allievi Crimi Eleonora, De Gennaro Luigia,

Di Peri Samia, Francesca Semilia

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Elena Lentini

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Ipotesi di originaria ubicazioneentro nicchia di facciata

La superficie è alterata da deposi-ti coerenti ed incoerenti caratteriz-zati da crosta nera e da dilava-menti;Alterazioni disomogenee da colo-re rosso arancio;Fratture al braccio destro consegni di riposizionamento, fessu-razione nello scudo e nel ditomedio della mano;Piccole lacune con erosionisuperficiali dovute ad agentiatmosferici;Scagliature sul panneggio e sullabase;Ossidazione di elementi metallici;Presenza di croste nere.

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature

B) Pulitura meccanica e chimicasupportate da test nel rispetto dellapatina storica

C) Rimozione vecchie stuccature

D) Trattamento degli elementimetallici

E) Stuccatura delle lacune conequilibratura cromatica

F) Protezione finale da testare

Scultura marmorea raffiguranteuna donna (VXIII ?)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Due statue in marmo bianco (completamento da precedente tirocinio)

Stato Finale

Allo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui ai punti B) C) D) sonoconcluse Per quanto attiene il punto E) in corso. Per le finiture di cui al punto F) si riserva la valutazione conausilio di confronti e test. E’ stato eseguito puntualmente in corrispondenza delle rimosse croste nere un conso-lidamento corticale con impacco di idrossido di bario.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Eliana Costa

Supporto tecnico Irene Biadaioli, Ilaria Barbetti

Allievi Amelio Milena, Barcellona Veronica, Terranova Giulia,

Daniela Ricupati

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Elena Lentini

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Proveniente dal Monastero dellaMaddalena di Corleone. Autore Antonello Gagini.

Sono in corso ulteriori approfondi-menti storici in particolare rivoltialla corretta trascrizione delladatazione riportata alla base nelpiedistallo marmoreo.

La superficie è alterata da depositicoerenti ed incoerenti Alla base siriscontra uno spesso strato di depo-sito misto a cera; Schizzi di cera;Lacune delle stesura pittorica in oroe in blu, sulle labbra, sugli occhi,sulle sopraciglia, all’interno delmantello; Mobilità dell’attacco dellamano destra della madonna;Mancanza delle dita della manosinistra della vergine e della manosinistra del bambino, dell’ala e delbecco dell’uccellino, di una parte dibordo del manto della Madonna;Due fori nel velo all’altezza del collodella Madonna (probabile segno dielemento aggiuntivo attestante o unaureola o una collana ).

Ridipinture?Dorature posticcieConsolidamento e/o ancoraggiodella mano destra della Madonna(La mano difforme ?)

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature

B) identificazione dei pigmentidella stesura pittorica e delle ridi-pinture

C) Spolveratura, Consolidamentodelle dorature, Pulitura ad impac-chi di acqua deionizzata e di quel-la pittorica, Rimozione meccanicae chimica degli schizzi di cera

D) Consolidamento della manodestra della Madonna

E) Finitura eventuali applicazionedi cera microcristallina

Madonna con il Bambino Sec. XVI inizi

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Abatellis Madonna con il Bambino inv. 5085

Stato FinaleAllo stato l’indagine conoscitiva di cui al punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui ai punti C) è conclusa perquanto riguarda il basamento. Il completamento dei lavori sarà eseguito durante il prossimo tirocinio.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Sophie Bonetti

Supporto tecnico Provvidenza Lupo

Allievi Antonella Pilato, Luisa Rosato, Giuseppe Salvaggio

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

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Portale di accesso al PalazzoMontalbo realizzato durante ilavori di ampliamento del XVIIIsecolo in sobrie linee neoclassi-che con attico caratterizzato dallasequenza di balaustrini, nella tra-dizione tardo barocca. La realiz-zazione del manufatto è legataall’attigua architettura settecente-sca, il cui nucleo originale (1766)appartenne alla famiglia deiRamondetta, duchi di Montalbo. èda notare la preesistenza di into-naco esterno originale sull’attiguamuratura messo in opera primadella balaustrata sommitale.

Attacchi biologici;Depositi incoerenti e coerenti;Croste nere;Efflorescenze saline localizzate;Alveolizzazioni;Perdita quasi totale delle finiture; Lesione in chiave non passante;Micro frattura passante al passa-mano dell’attico;Presenti lacune sbrecciamenti,erosioni;Alterazione dei balaustrini;Mancanza di due balaustrini.

Alterazione dei balaustrini deter-minata dal materiale costituente dimediocre qualità (calcareniteorganogena ricca di inclusioni efossili) che ha causato la perditadi buona parte del modellato.

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature, rilievo e studio deglielementi erratici dei balaustrini.

B) Indagini biologiche e chimiche.

C) Preconsolidamento; Spolveratura; Disinfestazione; Pulitura manuale, chimica e mec-canica; Desalinizzazione puntuale;Integrazioni delle lacune;Sigillatura dei giunti; Stuccatura;Consolidamento corticale.

D) Desalinizzazione puntuale Integrazioni delle lacune;Sigillatura dei giunti; StuccaturaConsolidamento corticale;

Portale in calcarenite Secolo XVIII

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Montalbo Portale

Stato Finale

Allo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Sono state eseguite le indagini di cui al puntoB), sono in programma le indagini petrografiche. Per quanto attiene al punto C) devono essere completate le ope-razione di pulitura e asportazione delle croste nere, devono essere ancora eseguite: desalinizzazione puntuale,integrazioni delle lacune, sigillatura dei giunti, stuccatura, consolidamento corticale.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratori Sophie Bonetti, Giuseppe Inguì

Supporto tecnico Daniela Coco, Lucia Ventura Bordenca

Allievi Fanny Basso, Eleonora Crimi, Serena La Porta,

Veronica Mihu, Davide Orsi, Sara Puleo, Francesca Quartararo,

Riccardo Restivo, Silvia Romano

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Arch. Rosaria Merlino

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro

e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali

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Il laboratorio di Chimica ha ese-guito un prelievo di efflorescenzesaline riscontrate in abbondanzatra l’arco stereotomico del portalee la mensola di copertura dellostesso.Il prelievo è stato eseguito conbisturi e pennello di martora rac-cogliendo i cristalli delle efflore-scenze in carta farmacia perpesata.Dei circa mg. 400 di campioneraccolti, dopo aver separato trac-ce di materiale calcarenitico col’ausilio di uno stereomicroscopio,ne sono stati pesati mg. 100 esat-ti con bilancia analitica, con sen-sibilità ± 0.0001 g, che sono statiposti in un matraccio tarati invetro borosilicato da 100 ml. a cuisono aggiunti 100 ml. di acqua agrado reagente a bassissima con-

valore almeno otto volte maggioredi quello ritenuto di scarsaaggressione chimica sui materialilapidei.Ultimo dato misurato è il dosaggiochimico degli ioni cloruro (Cl-) edegli ioni solfato (SO4

2), principalianioni responsabili del degradodei materiali calcarenitici. Tramiteanalisi spettrocolorimetrica astandard interno sono stati deter-minati tracce sotto i 5 mg/l di ionecloruro e 390 mg/l di ione solfatoche indica l’alterazione dei carbo-nati di calcio e magnesio, insolu-bili in acqua, in solfati solubili.

ducibilità elettrica e disciolti permezzo ultrasuoni.La soluzione ottenuta è stata sot-toposta ad indagini elettrochimi-che e spettrocolorimetriche perdeterminarne la caratterizzazionechimica e le proprietà chimico-fisi-che.La misura del pH della soluzionerisultante ha messo in evidenzal’idrolisi appena acida (quasi neu-tra) dei sali solubili raccolti dallaparte alta del portale misurata in6,92 tramite un pHmetro ORIONportatile con elettrodo selettivoper pH.Successivamente, tramite un con-duttimetro RADIOMETER dotatodi cella conduttimetrica a flusso, èstata misurata la conducibilitàelettrica della soluzione dei salisolubili risultando di 801μS/cm-1,

Da tali risultati si consiglia diabbattere notevolmente la salini-tà con acqua atomizzata sino aduna coducibilità di 100 ml. del-l’estratto che si assesti sotto i 50μS/cm-1 in un’area compresa trala mensola di copertura e l’arcostereotomico.Mentre per la pulitura dellesuperfici lapidee si consiglia unasoluzione tampone costituita dacarbonato e bicarbonato diammonio al 7,5 ÷ 10 % aventepH = 10.

Foto prelievi Prelievi e indagini diagnostiche delle efflorenze saline Suggerimenti

Palazzo Montalbo Portale - Efflorescenze saline del Portale calcarenitico del Palazzo Montalbo - Indagini chimichePFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012 Restauratori Sophie Bonetti, Giuseppe Inguì Supporto tecnico Daniela Coco, Lucia Ventura BordencaAllievi Fanny Basso, Eleonora Crimi, Serena La Porta, Veronica Mihu,

Davide Orsi, Sara Puleo, Francesca Quartararo,Riccardo Restivo, Silvia Romano

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Arch. Rosaria Merlino

Responsabile dell’U.O. IX Laboratorio di Chimica

Dott. Cosimo Di Stefano

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro

e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali

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Corso di Laurea in Conservazione

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Il degrado rilevato sui dritti delportale in calcarenite era ascrivi-bile soltanto ad una componenteabiotica, costituita da polverinerastre e sali minerali. Le aree maggiormente interessa-te dalle alterazioni di natura bioti-ca erano, invece, la balaustra e ilpavimento in cotto della trabea-zione. La prima risultava coloniz-zata da patine algali e da sporadi-ci muschi; sulla seconda eranoben evidenti cuscinetti muscinali,incrostazioni nerastre e crostelicheniche di vario colore, dal gial-lo arancio al grigio. Queste ultime ricoprivano intera-mente la pavimentazione, mentrei muschi si trovavano localizzatinegli interstizi fra una mattonellae l’altra, nelle lacune del cotto esulla pietra.

Biotin R e Trigene), ma non sonostate osservate differenze essen-ziali sulla loro efficacia. La rimo-zione dei licheni, effettuata conl’ausilio di uno spazzolino a setolemorbide e acqua distillata, è stataabbastanza semplice in tutte lezone diversamente trattate. Lapersistenza di aloni scuri in alcu-ne zone infestate da Verrucarianigrescens Pers. è da addebitarsiad una maggiore coesione di que-sto tipo di lichene al substrato edalla irregolarità della superficie delsubstrato stesso

A) Indagini in situ: osservazionecon lente da campo; documenta-zione fotografica; prelievi a cam-pione.B) Indagini in laboratorio: osser-vazioni allo stereomicroscopio eal microscopio ottico; documenta-zione fotografica; caratterizzazio-ne delle specie infestanti. Lo stu-dio ha permesso l’identificazionedi due tipi di muschi (Tortulamuralis Hedw. e Bryum sp.Hedw.) e diverse specie di licheni,tra cui le più rappresentate sonoCaloplaca citrina (Hoffm.) Th.Fr.,C. teicholyta (Ach.) Steiner eVerrucaria nigrescens Pers.C) Saggio: su una mattonella incotto staccata dalla pavimentazio-ne, sono stati applicati a impacco,per una settimana, quattro diver-si biocidi (New Dess 50, Biotin T,

Per quanto riguarda il portale incalcarenite, si è proceduto al tratta-mento con biocida, a scopo curati-vo/preventivo, in quanto, trannecasi puntuali di patine algali e qual-che sporadico muschio, non visono alterazioni di rilievo.E’ stato concordato di utilizzare ilPreventol R/80 (concentrato di Salidi ammonio quaternario), da pre-parare in soluzione acquosa al 3%,da applicare a spruzzo su tutte lesuperfici del portale, soffermandosisulle patine verdi presenti sullasuperiore balaustrata. Si è inoltresuggerito, dopo il trattamento, dicoprire le parti trattate, almeno peruna settimana, al fine di evitarne ildilavamento e rendere l’interventopoco efficace. Per la disinfestazio-ne della pavimentazione in cotto,alla luce dei saggi effettuati in labo-ratorio, si è ritenuto opportuno uti-lizzare lo stesso biocida

Palazzo Montalbo Portale - Efflorescenze saline del Portale calcarenitico del Palazzo Montalbo - Indagini biologichePFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012 Restauratori Sophie Bonetti, Giuseppe Inguì Supporto tecnico Daniela Coco, Lucia Ventura BordencaAllievi Fanny Basso, Eleonora Crimi, Serena La Porta, Veronica Mihu,

Davide Orsi, Sara Puleo, Francesca Quartararo,Riccardo Restivo, Silvia Romano

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Arch. Rosaria Merlino

Responsabile dell’U.O. X Laboratorio di Biologia

Dott. Rosa Not

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro

e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali

Università degli Studi di Palermo

Corso di Laurea in Conservazione

e Restauro dei Beni Culturali

Manufatto Degrado Intervento Suggerimenti

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Da fonti di archivio di PalazzoMirto è stato possibile datare ilpavimento alla veneziana al 1861,dagli stessi documenti si evince ilnome dell’esecutore LorenzoColonnello.

Depositi superficiali diffusi; Fessurazioni diffuse;Sconnessioni e disgregazionidella malta, lacune di malta diallettamento e tessere in prossi-mità delle soglie;Sollevamento localizzato (in pros-simità della soglia del balconeprospiciente il cortile);Avvallamenti;Tracce di colla;

Avvallamento (da indagare lastruttura lignea del solaio e irestauri eseguiti).

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature;

B) messa in sicurezza dei lacertisconnessi;

C)Indagini mineralogiche e petro-grafiche;

D) preconsolidamento, consolida-mento delle malte, ricollocazionedelle tessere erratiche, integrazio-ne delle lacune, pulitura meccanicae chimica;

E) Protezione finale;

Pavimento in seminato allaVeneziana. 1861

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Palazzo Mirto Pavimento in seminato alla veneziana

Stato FinaleAllo stato l’indagine conoscitiva di cui al punto A) è stata conclusa. Le operazioni di cui ai punti B), C), D), E),saranno eseguite durante il prossimo tirocinio.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratore Giuseppe Inguì

Allievi Nicoletta Chiaro, Angelo Gianbalvo, Manuela Martino,

Daniela Marzia Mazzaglia, Silvio Sciortino, Flavio Udine

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Giuditta Fanelli

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

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Corso di Laurea in Conservazione

e Restauro dei Beni Culturali

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L'opera, di autore ignoto, dono delcollezionista Mario De Ciccio, ècustodita presso la GalleriaInterdisciplinare Regionale dellaSicilia “Palazzo Abatellis”. Il bene èstato oggetto di tesi da parte dellastudentessa Francesca Antocinell’A.A. 2010/2011. La ricerca storica ha dato due pos-sibili ipotesi di provenienza:- parte di apparato decorativo dellachiesa del Monastero delleStimmate dei fratelli Serpotta;- parte della decorazionedell’Oratorio annesso alla Chiesa diSanta Maria delle Grazie al ponti-cello.Sono in corso ulteriori approfondi-menti storici.

La studentessa Francesca Antociha effettuato un parziale interventodi restauro. E’ stata effettuata unapulitura con laser e un intervento diconsolidamento con silicato di etilee sigillature con malte idonee lungoi bordi del supporto.Lo stato di conservazione attuale èdiscreto. Il supporto, composto da malta eresti di conci, attualmente non facil-mente ispezionabile, si presentadisgregato.

Sul corpo del putto sono presentidiffuse microlesioni .Il retro del manufatto, presentauna situazione problematica, poi-chè la materia si presenta forte-mente disgregata, specie lungo ibordi.

A) Indagini conoscitive: campagnagrafica e fotografica, redazionemappature;B) Consolidamento e pulitura delledorature; consolidamento delleparti del panneggio e della capi-gliatura che presentano maggiorefragilità, consolidamento degli stra-ti di malta lungo i bordi, consolida-mento di tutto il substrato;C) Rimozione meccanica di vec-chie stuccature in malta cementi-zia;D) Reintegrazione delle lacune;E) Eventuale abbassamento tonaledelle cornici in origine dorate;F) Progettazione e costruzione diun supporto per la messa in sicu-rezza e l’eventuale esposizione.

L’opera in stucco raffigura un puttoalato avvolto parzialmente da un drap-po, con le mani sorregge un racemo dighirlanda dorata (sec. XVIII)

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

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Corso di Laurea in Conservazione

e Restauro dei Beni Culturali

Palazzo Montalbo Putto Alato

Stato FinaleAllo stato l’indagine conoscitiva di cui ai punto A) è stata conclusa. Per le operazioni di cui al punto B) eseguitoconsolidamento e pulitura ad esclusione del sostrato. Per quanto attiene il punto C) è stato completato; il puntoD) è in fase di definizione. Le operazioni di cui ai punti E), ed F) saranno eseguite durante il prossimo tirocinio.

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2011 / 2012

Restauratrice Sophie Bonetti

Supporto tecnico Provvidenza Lupo

Allievi: Maria Scalici, Silvia Romano, Manuela di Martino

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Rosaria Merlino

Page 13: L’INSEGNAMENTO DEL RESTAURObordi laterali, schizzi di colore rosso da segni antropici in parti-colare da grafite. L’opera si presenta mancante di ... Università degli Studi di

L'opera fa parte della produzioneartistica giovanile del pittore egrafico palermitano GiorgioCarpintieri (1928). Trasferitosi aMilano è stato uno dei fondatoridell'Istituto d'Arte Statale diMonza. Lavora anche nel campodel fumetto. Il grande dipintoStella Maris è realizzato a tempe-ra-acrilico (1965) e decora laparete della chiesa posta all'in-terno del porto di Palermo.

L'intera superficie pittorica si pre-senta ricoperta da un sensibilestrato di nero fumo che inficia laleggibilità dell'opera. Inoltre sonopresenti segni di natura antropicaquali scritte e tracce di cera.Piccole lacune sono dovute allanon buona qualità dell'intonaco eagli effetti dell'umidità di risalita. Sirilevano infine diverse riflettanzedel colore dovute presumibilmen-te all'asportazione dello stratoprotettivo di vernice.

L'opera nel tempo ha subito mal-destri interventi di manutenzioneordinaria che hanno compromes-so l'opera. Il tentativo di ripulire lasuperficie dal nero fumo ha com-portato, in alcune parti, una sensi-bile perdita del pigmento pittoricolasciando inoltre tracce più omeno consistenti su tutta la deco-razione.

A) documentazione grafica, foto-grafica e schedografica. B) rimozione delle polveri mediantepulitura meccanica con mezzi ido-nei. Pulitura con solventi organiciper eliminare i residui di cera e lepolveri grasse. Consolidamentodella pellicola pittorica dove neces-sario e dei calcinaroli che causanonello strato di intonaco rigonfia-menti e rotture. C) stuccatura e rasatura delle partilacunose D) reintegrazione pittorica cromati-ca delle lacune con acquarelli.E) applicazione sulla superficie pit-torica reintegrata di adeguata ver-nice protettiva.

Giorgio Carpintieri, 1965 Cm 341x 430

Manufatto Cenni Storici Degrado Criticità Intervento

Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana

Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana

Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro

e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali

Università degli Studi di Palermo

Corso di Laurea in Conservazione

e Restauro dei Beni Culturali

Parrocchia Maria SS. Stella Maris Dipinto murale Stella Maris

Stato Finale Restauro in corso

PFP 1

PFP 1 – Tirocinio AA. 2012 / 2013

Restauratrice Raffaella D'Amico

Supporto tecnico Marta Ebbreo

Allievi: Di Natale, Rossella Gagliano Candela, Federica Di Giorgi,

Antonella Tantillo.

Referente tecnico per il CRPR

Arch. Rosaria Merlino