Organizzazione del laboratorio

Il laboratorio prevede un ciclo di sei incontri della durata di tre ore ciascuno; gli incontri avranno una cadenza settimanale.

E’ rivolto a chi, terminata la scuola superiore, voglia fare della scrit-tura autobiografica una concreta risorsa personale. In particolare è consigliato: - a coloro che intendono coltivare la pratica e l’arte dello scrivere come risorsa personale da condividere;- a quanti necessitano di acquisire competenze circa l’uso creativo della scrittura (insegnanti, professionisti…) Si svolgerà presso l’ISPPREF (Istituto di Psicologia e Psicoterapia Re-lazionale e Familiare) nei locali della sez. di Mediazione e Counselling, al I° piano, in via A. Manzoni 26/b, Napoli. Gli incontri si terranno di pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00.

Il costo complessivo del laboratorio è di euro 150,00 (IVA esclusa).

Il laboratorio avrà inizio giovedì 8 maggio 2014 una volta raggiunto il numero di otto partecipanti; il calendario (sempre di giovedi po-meriggio) è il seguente: 08/05 - 15/05 - 22/05 - 29/05 - 05/06 - 12/06.

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla docente del corso, dottoressa Donatella de Crescenzo, al 335 8240479 (preferibilmente dalle 9:00 alle 12:00). Per iscriversi, è richiesta una prenotazione presso la segre-teria organizzativa dell’Isppref, referente sig.na Maddalena Perfetto, dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 19:00 – tel. 081-7146362.

LABORATORIO DI SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA

L’indimenticabile e il dimenticato

a cura di Donatella de CrescenzoVia A. Manzoni, 26/B - 80123 NapoliE-mail: isppref@itb.it - www.isppref.it

Tel. 081 7146362

La scrittura autobiografica, rubando un’immagine a Virginia Woolf, è “una stanza tutta per sé”: un luogo privilegiato dove coniugare il desiderio di “dire” con quello di “dirsi”. Ma è con l’apprendimento delle tecniche narrative che si potenziano le virtù proprie dello scrivere, trasformando le parole in invisibili maglie: una magica rete dove si impigliano fatti, personaggi, atmosfere.

Obiettivi del laboratorio: - rievocare e ri-comporre pagine della propria storia;- delineare i passi di un progetto autobiografico;- fare della scrittura una risorsa concreta, sempre a portata di mano, per occuparsi di sé.

Strumenti e metodologie:

Gli strumenti e le metodologie utilizzate avranno come cuore di questo corpo di lezioni l’attenzione che non giudica, come chiave per l’osservazione e l’ascolto.La messa tra parentesi di giudizi e pregiudizi dà infatti al no-stro sguardo una profondità e una chiarezza verso noi stessi e verso gli altri molto più ampie. All’interno dunque di uno spirito di apertura, non giudicante, verranno sperimentati strumenti e metodologie volte all’ap-prendimento dei “segreti della scrittura”: l’attivazione del mec-canismo creativo, la capacità di ordine, il contatto con il filo delle emozioni.

Temi chiave nella narrazione di sé

Nell’ambito del ricco ventaglio dei temi autobiografici, in questo laboratorio verranno proposti:

I luoghi dell’anima: luoghi dell’intimità o paesaggi, interni o esterni, che disegnano gli spazi della memoria.

Le piccole cose: sensazioni, oggetti, quelli che si dicono “detta-gli”: particolari che a volte, o a un tratto, brillano sugli altri.

Personaggi e comparse: gli attori protagonisti, gli interpreti secondari, ma anche le seducenti o inspiegabili “apparizioni” sulla scena.

Momenti e tappe: gli attimi scolpiti nel ricordo o apparente-mente disciolti e svaporati; gli imprevisti; i passaggi da una sequenza temporale all’altra; gli istanti, o le autentiche svolte, come punteggiatura della storia.

Donatella de Crescenzo è laureata in filosofia. Nel periodo della sua formazione in psicologia relazionale ha collaborato con l’Isppref svolgendo attività di ricerca e occupandosi della bibliote-ca. Insieme a Gennaro Galdo ha curato per la SITF (Società Italiana di Terapia Familiare) Gli apprendisti stregoni I (CUEN 1996) e Gli apprendisti stregoni II (CUEN 1999). Da anni coltiva il suo interesse per la scrittura, impegnandosi in particolare nell’ambito del racconto.

L’indimenticabile e il dimenticato si ritrovanoe riscoprono nell’armonia della pagina