L’agenda Europea per il clima tra mitigazione e adattamento · Libro Bianco UE sull’adattamento...
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L’agenda Europea per il clima tra mitigazione e adattamento Patto dei Sindaci e politiche per il clima: aggiornamenti e prospettive
Mauro Bigi, Federico D’Addato
Indica srl
Indice
■ Inquadramento e aggiornamento scientifico sui cambiamenti climatici
■ Le politiche UE di mitigazione
■ Le politiche UE di adattamento
■ La strategia italiana di adattamento
■ Alcuni esempi
I cambiamenti climatici: evidenze osservative
Dal 1950 sono stati osservati cambiamenti in tutti i comparti del sistema climatico terrestre:
■la temperatura media globale nel periodo 1880-2012 è aumentata di 0.85°C.
■la massa dei ghiacciai nel periodo 1971-2009 è diminuita ad una velocità di 226 Gt/anno.
■il livello del mare si è innalzato di 19 cm nel periodo 1901-2010, l’aumento più elevato degli ultimi 2000 anni
Alcuni dati chiave rilevati dall’IPCC
Molti di questi cambiamenti non trovano riscontro negli scorsi due millenni per questo il riscaldamento globale viene definito nel report IPCC AR5 in corso di pubblicazione
“virtualmente certo” (probabilità > 99%)
Disastri naturali in Europa (1980-2010)
Il 5° rapporto dell’IPCC conferma che i fenomeni meteorologici sono in aumento sia dal punto di vista della frequenza che da quello dell’intensità.
Andamento e previsioni
Perdite economiche per inondazioni nella UE 2,9 mld euro nel 1980-20 mld euro/anno nel 202046 mld euro/anno nel 2050
Perdite economiche per inondazioni nella UE 2,9 mld euro nel 1980-20 mld euro/anno nel 202046 mld euro/anno nel 2050
Tasso di risparmio dell’adattamento contro le alluvioni
1:6 (1 euro investito in prevenzione genera un risparmio di 6 euro di danni)
Tasso di risparmio dell’adattamento contro le alluvioni
1:6 (1 euro investito in prevenzione genera un risparmio di 6 euro di danni)
Adattamento e mitigazioneI due pilastri della lotta al cambiamento climatico
MITIGAZIONEMITIGAZIONE
ADATTAMENTOADATTAMENTO
Strategia UE di adattamento (Aprile 2013)
Strategia UE di adattamento (Aprile 2013)
Strategia Nazionale di Adattamento
(in consultazione fino a gennaio 2014)
Strategia Nazionale di Adattamento
(in consultazione fino a gennaio 2014)
Libro Bianco UE sull’adattamento
(2009)
Protocollodi Kyoto
(1997)
Piano Nazionale di Adattamento
(entro 2015)
Piano Nazionale di Adattamento
(entro 2015)
ETS(2005)
ETS(2005)
Pacchetto clima(2008)
Pacchetto clima(2008)
Road map energia(2010)
Road map energia(2010)
Frameworkclimateenergy
(gennaio 2014)
Frameworkclimateenergy
(gennaio 2014)
Indice
■ Inquadramento e aggiornamento scientifico sui cambiamenti climatici
■ Le politiche UE di mitigazione
■ Le politiche UE di adattamento
■ La strategia italiana di adattamento
■ Alcuni esempi
Il patto dei sindaciI numeri dell’iniziativa
5396
Firmatari
176 milioni
Cittadini coinvolti
231
Regioni, province e
reti di supporto
49
Paesi
La nuova strategia dell’Unione Europea per la lotta al cambiamento climaticoGli obiettivi del 2030 Framework for Climate and Energy
Il framework presentato dalla Commissione Europea ha come obiettivo principale quello di continuare a guidare il progresso verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Esso mira a costruire un sistema energetico competitivo, sicuro e sostenibile che:
■ garantisca energia a prezzi accessibili per tutti i consumatori;
■ aumenti la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE;
■ riduca la nostra dipendenza dalle importazioni di energia;
■ crei nuove opportunità di crescita e di occupazione.
La nuova strategia dell’Unione Europea per la lotta al cambiamento climaticoI target del 2030 Framework for Climate and Energy
I target definiti nella prima fase sono stati rivisti e nella successiva dovranno condurre:
■ alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 40%;
■ all’aumento della quota di energie rinnovabili di almeno il 27%;
■ al continuo miglioramento nell’efficientamentoenergetico (target in via di definizione).
La nuova strategia dell’Unione Europea per la lotta al cambiamento climaticoLe azioni proposte dal 2030 Framework for Climate and Energy
Le azioni che verranno implementate dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi e dei target attraverso:
■ la riforma dell’EU Emissions Trading System
■ un nuovo sistema di governance basato su piani energetici nazionali definiti attraverso un approccio comune che assicuri coerenza a livello comunitario;
■ un report atto a valutare i fattori che determinano i prezzi e i costi dell'energia confrontando i dati dell'UE con quelli dei suoi principali partner commerciali.
Direttiva UE su Efficienza energeticaObiettivi
� Entro 18 mesi recepimento stati membri
� Contiene misure vincolanti da adottare
� Obiettivi al 2020
� - 20% consumi energetici
� + 15% risparmio energetico
� Risparmio valutato in 50 miliardi di euro all’anno
In totale per raggiungere gli obiettivi EU serviranno circa 40-50 miliardi di € all’anno attraverso fondi strutturali, prestiti BEI e project bond ad hoc.
Direttiva UE su Efficienza energetica
Le azioni chiave
�Riqualificazione energetica Edifici pubblici : aumentare isolamento termico degli edifici pubblici attraverso il rinnovo annuo almeno del 3% delle superfici degli edifici riscaldati
�Imprese energetiche: piani di risparmio energetico di almeno 1,5% all’an no (a partire dal 2014 fino al 2020) sul totale dell’ energia venduta ai consumatori finali
�Audit energetici per le grandi imprese: obbligo ogni 4 anni di audit energetici indipendenti (con inizio entro i 3 anni dall’entrat a in vigore della direttiva)
�Creazione di Strumenti di finanziamento per favorire l’attuazione delle misure di efficienza energetica. Gli stati membri devono i mpegnarsi a facilitare la costituzione di questi strumenti finanziari
Obiettivi Europa Solare 2050
Ridurre le emissioni di anidride carbonica del 80-100%
energie rinnovabili all’ 80-100% sul consumo finale
costerà 256 euro a famiglia ogni anno
Piano Energetico Europeo al 2050Piano Energetico Europeo al 2050
Indice
■ Inquadramento e aggiornamento scientifico sui cambiamenti climatici
■ Le politiche UE di mitigazione
■ Le politiche UE di adattamento
■ La strategia italiana di adattamento
■ Alcuni esempi
La Strategia Europea di Adattamento al cambiamento climaticoI Pilastri della strategia: ripensare il
“Adaptationisaboutnewways
ofthinking and
dealingwithrisks and hazards,
uncertainty and complexity.
ItwillrequireEuropeansto
cooperate,
tolearnfromeachother and
toinvest in the long-
termtransformationsneededto
sustainourwell-being in the
face ofclimatechange”
Jacqueline McGlade, EEA Executive Director
La Strategia Europea di Adattamento al cambiamento climatico
■ Azione 1: incoraggiare tutti gli Stati membri ad adottare strategie di adattamento globali.
■ Azione 2: sostenere il consolidamento delle capacità e rafforzare le azioni di adattamento in Europa con i fondi LIFE (2013-2020).
■ Azione 3: includere l’adattamento nel quadro del Patto dei sindaci (2013/2014), iniziativa volontaria che coinvolge le città europee.
■ Azione 4: colmare le lacune nelle competenze (informazioni sui danni e sui costi e i vantaggi dell’adattamento, analisi e valutazioni del rischio a livello regionale e locale, quadri di riferimento, modelli e strumenti a sostegno del processo decisionale e della valutazione dell’efficacia delle varie misure di adattamento, strumenti di monitoraggio e valutazione delle iniziative di adattamento già realizzate).
■ Azione 5: sviluppare ulteriormente la piattaforma Climate-ADAPT e farla diventare un punto di riferimento per le informazioni sull’adattamento in Europa.
■ Azione 6: favorire una politica agricola comune (PAC), una politica di coesione e una politica comune della pesca (PCP) a prova di clima.
■ Azione 7: garantire un’infrastruttura più resiliente (nei settori dell’energia, dei trasporti e nell’edilizia).
■ Azione 8: promuovere prodotti assicurativi e altri prodotti finanziari per decisioni d’investimento e commerciali resilienti.
Gli elementi definiti dalla Commisione Europea
Indice
■ Inquadramento e aggiornamento scientifico sui cambiamenti climatici
■ Le politiche UE di mitigazione
■ Le politiche UE di adattamento
■ La strategia italiana di adattamento
■ Alcuni esempi
La Strategia Nazionale di Adattamento al cambiamento climatico
1. Adottare un approccio basato sulla conoscenza e sulla consapevolezza
2. Lavorare in partnership e coinvolgere gli stakeholders e i cittadini
3. Lavorare in stretto raccordo con il mondo della ricerca e dell’innovazione
4. Considerare la complementarietà dell’adattamento rispetto alla mitigazione
5. Agire secondo il principio di precauzione di fronte alle incertezze scientifiche
6. Agire con un approccio flessibile
7. Agire secondo il principio di sostenibilità
8. Adottare un approccio integrato nella valutazione dell’adattamento
9. Adottare un approccio basato sul rischio nella valutazione dell’adattamento
10. Integrare l’adattamento nelle politiche esistenti.
11. Effettuare un regolare monitoraggio e valutazione dei progressi verso l’adattamento
I principi
La Strategia Nazionale di Adattamento al cambiamento climatico
■ Migliorare le conoscenze sui cambiamenti climatici e sui loro impatti.
■ Descrivere le opportunità eventualmente associate, la vulnerabilità del territorio, le opzioni di adattamento per tutti i sistemi naturali ed i settori socio-economici rilevanti.
■ Promuovere la partecipazione ed aumentare la consapevolezza dei portatori di interesse nella definizione di strategie e piani di adattamento attraverso un ampio processo di comunicazione e dialogo, anche al fine di integrare l’adattamento all’interno delle politiche di settore in maniera più efficace.
■ Supportare la sensibilizzazione e l’informazione sull’adattamento attraverso una capillare attivitàdi comunicazione sui possibili pericoli, i rischi e le opportunità derivanti dai cambiamenti climatici.
■ Identificare le migliori opzioni per le azioni di adattamento, coordinare e definire le responsabilitàper l’attuazione, elaborare ed attuare le misure.
Gli obiettivi
La Strategia Nazionale di Adattamento al cambiamento climaticoI settori
Settore Micro - settore
Risorse idriche
Desertificazione, degrado del territorio e siccità
Dissesto idrogeologico
Biodiversità ed ecosistemi
Ecosistemi terrestri
Ecosistemi marini
Ecosistemi di acque interne e di transizione
Salute
Foreste
Agricoltura, acquacoltura e pesca
Agricoltura e produzione alimentare
Pesca marittima
Acquacoltura
Energia (produzione e consumo)
Zone costiere
Turismo
Insediamenti urbani
Infrastruttura criticaPatrimonio culturale
Trasporti e infrastrutture
Casi specialiArea alpina e appenninica (aree montane)
Distretto idrografico padano
Indice
■ Inquadramento e aggiornamento scientifico sui cambiamenti climatici
■ Le politiche UE di mitigazione
■ Le politiche UE di adattamento
■ La strategia italiana di adattamento
■ Alcuni esempi
L’Unione Europea e l’adattamentoGli strumenti a disposizione della comunità
http://climate-adapt.eea.europa.eu/
Esempio di azione finalizzata all’adattamentoBacino Reno Vivo a Sasso Marconi (BO)
Obiettivo del progetto:
Contribuire al sostegno del regime idrico e alla riqualificazione ambientale di un tratto del fiume Reno
Anno di realizzazione
2013
Costo:
3.589.411,72 €
Esempio di azione finalizzata all’adattamentoCassa di espansione sul Parma a Marano (PR)
Obiettivo del progetto:
Gestire in caso d'alluvione le ondate di piena in modo da scongiurare a valle (in particolare nei centri di Parma e Colorno) il rischio di tracimazione
Anno di realizzazione
2009
Costo:
33.000.000 €
Esempio di azione finalizzata all’adattamentoSistemi di gestione delle acque piovane decentrati nel quartiere di Kronsberg ad Hannover
Obiettivo del progetto:
Ottimizzare il sistema di gestione delle acque piovane del quartiere riducendo il rischio idrogeologico
Anno di realizzazione
1999
Costo:
11.633.846 €
Esempio di azione finalizzata all’adattamentoAdattamento in partnership pubblico-privato: Progetto Wilderswil
� Inondazione 2005
� Precipitazione: circa 250m3/s
� Danni: 120 milioni di franchi svizzeri
� Progetto Wilderswil
� Misure: rafforzamento degli argini
� Costo totale del progetto: 870.000 CHF
� Inondazione 2007
� Precipitazione: circa 250m3/s
� Nessun danno significativo