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L’OSCAR ALLA CARRIERA AD ENNIO MORRICONE L ’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali ha accol- to con grande soddisfazione l’annuncio dell’Academy of Motion Pictu- re and Arts di conferire al M° Ennio Morricone il Premio Oscar alla Carriera. Il prestigioso riconoscimen- to, che verrà consegnato al composi- tore romano nel corso della Notte de- gli Oscar che si svolgerà a Los Ange- les il 25 febbraio prossimo, segue di pochi mesi un altro Premio alla Car- riera, quello conferitogli dall’AEREC a Palazzo Brancaccio il 23 giugno scorso: in tale circostanza, nel conse- gnare l’attestato e la Targa ad Ennio Morricone, il Presidente Carpintieri ebbe a sottolineare come fosse volon- tà dell’Accademia risarcire parzial- mente il musicista del grave torto che da anni gli veniva inflitto dall’AMPAS, con cinque candidature agli Oscar e neanche una statuetta. Grazie anche al- le pressioni della influente comunità italoamericana, la stessa con la quale l’AEREC ha da tempo stretto un forte legame e -perchè no?- grazie anche all’eco del Premio alla Carriera conferito dall’AEREC, Ennio Morricone po- trà finalmente stringere la prestigiosa statuetta a coronamento di una car- riera che annovera oggi oltre 400 colonne sonore per il cinema italiano ed internazionale in 45 anni. Ennio Morricone, 79 anni, è il compositore italia- no più eseguito nel mondo, secondo una classifica ufficiale resa nota recen- temente dalla SIAE e la sua musica ha influenzato profondamente diverse generazioni di musicisti ed arrangiatori. D.C. 1 UNA CONVOCAZIONE ACCADEMICA IL 13 DICEMBRE L’AEREC nuovamente a Milano un legame sempre più saldo ITALIA OPEROSA - Bimestrale di cultura ed attualità. Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Editori Associati, Via Sebino, 11 - Tel. 06.88.48.094 - 06.855.59.75 Fax 06.841.45.31 Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti: LineArt (Roma). Stampa: Spada (Ronciglione) - Fotografie: Alessio e Alvaro Turchetti Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta dell’editore - Finito di stampare nel mese di Gennaio 2007. - COPIA OMAGGIO ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI • ITALIA OPEROSA • ANNO XXVIII N.5-6 SETTEMBRE-DICEMBRE 2006 L a prestigiosa Villa S. Carlo Borro- meo ha offerto una degna cornice all’ultimo appuntamento del 2006 con l’Accademia Europea per le Rela- zioni Economiche e Culturali che ha vo- luto chiudere l’anno in una città con la quale l’istituzione, che è nata ed ha la sua sede principale a Roma, ha sempre avuto un forte legame che si è ulterior- mente rafforzato proprio nell’anno ap- pena concluso. Il 13 dicembre, quindi, il Presidente Carpintieri unitamente al Dott. Roberto Tassinari e al Prof. Fran- cesco Petrino si sono recati a Senago, nell’hinterland milanese, accolti dal- l’Accademico Pasquale Dui che si è fat- to promotore dell’evento, per presiede- re ad una Convocazione Accademica che ha visto l’ingresso nell’AEREC di L’AEREC AL NIAF GALA AWARDS DINNER Insieme a Washington, con l’Italia nel cuore U na delegazione dell’AEREC, capitanata dal Presidente Er- nesto Carpintieri e dalla Vice Presidente Carmen Seidel, ha parte- cipato anche quest’anno al solenne Gala Awards Dinner della National Italian American Foundation (NIAF), giunto quest’anno alla sua 31° edizio- ne, a conclusione di una convention durata due giorni e ricca di attività collaterali. Cornice dell’iniziativa, ancora una volta l’enorme e suggestivo Salone delle Cerimonie dell’Hilton Washing- ton & Towers, capace di ospitare ben 3.000 persone, tutti esponenti di rilie- vo della comunità italo americana, provenienti da ben 42 stati d’America e tutti comodamente seduti nelle cen- tinaia di tavoli, approntati per l’occa- sione e apparecchiati finemente. L’atmosfera solenne e calorosa ri- specchiava il sentimento profondo di tutti coloro che pur vivendo, lavo- rando, essendo perfettamente inte- grati e forse anche essendo addirit- tura nati negli Stati Uniti, sentono di essere ancora legati fortemente al loro paese d’origine: Italia. Un sen- timento genuino che è alla base del- l’esistenza della National Italian American Foundation, nata appunto 31 anni fa e che oggi conta migliaia di membri, tutti di origine italiana trasferitisi o nati negli Stati Uniti. Applausi e manifestazioni di entusia- smo hanno accompagnato l’ingresso di ciascuno dei personaggi che avreb- bero calcato l’immenso palcoscenico del Salone. Fra gli altri il Presidente NIAF Dr. A. Kenneth Ciongoli, medico di fama, il Presidente della Chrysler Tom W. LaSorda, l’Ambasciatore d’I- talia S. E. Giovanni Castellaneta, il Presidente Marcello Pera, l’attrice Gi- na Lollobrigida ed il Ministro della Giustizia Clemente Mastella in rap- presentanza del Governo italiano, cinque personaggi di spicco del mondo imprenditoriale e culturale lombardo. Introdotta da Roberto Tassinari, la Convocazione Accademica è stata an- che un’occasione per presentare l’Ac- cademia ad una platea formata in par- te da autorevoli esponenti del panora- ma economico; compito che come sem- pre si è assunto il Presidente Carpintie- ri, che ha anche aggiornato gli Accade- mici presenti dello stato delle iniziative umanitarie intraprese attraverso Mis- sione Futuro Ong. L’intervento effettua- to nell’occasione dal Prof. Petrino viene riportato quasi integralmente in queste pagine; molto interesse ha suscitato tra i presenti l’opportunità, espressa anche dall’Accademico Tassinari, di poter creare delle forti sinergie tra i membri dell’AEREC in relazione ad investimen- ti dalle notevoli prospettive di ritorno economico. Un intervento che peraltro si inserisce nel novero delle iniziative SEGUE A PAGINA 2 IL 25 FEBBRAIO A LOS ANGELES SEGUE A PAGINA 4 La Presidenza della Convocazione Accademica di Senago: da sinistra il Dott. Roberto Tassinari, il Presidente AEREC Dott. Ernesto Carpintieri, l’Avv. Pasquale Dui e il Prof. Francesco Petrino

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L’OSCAR ALLA CARRIERA AD ENNIO MORRICONE

L’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali ha accol-to con grande soddisfazione l’annuncio dell’Academy of Motion Pictu-re and Arts di conferire al M°

Ennio Morricone il Premio Oscar allaCarriera. Il prestigioso riconoscimen-to, che verrà consegnato al composi-tore romano nel corso della Notte de-gli Oscar che si svolgerà a Los Ange-les il 25 febbraio prossimo, segue dipochi mesi un altro Premio alla Car-riera, quello conferitogli dall’AERECa Palazzo Brancaccio il 23 giugnoscorso: in tale circostanza, nel conse-gnare l’attestato e la Targa ad EnnioMorricone, il Presidente Carpintieriebbe a sottolineare come fosse volon-tà dell’Accademia risarcire parzial-mente il musicista del grave torto che da anni gli veniva inflitto dall’AMPAS,con cinque candidature agli Oscar e neanche una statuetta. Grazie anche al-le pressioni della influente comunità italoamericana, la stessa con la qualel’AEREC ha da tempo stretto un forte legame e -perchè no?- grazie ancheall’eco del Premio alla Carriera conferito dall’AEREC, Ennio Morricone po-trà finalmente stringere la prestigiosa statuetta a coronamento di una car-riera che annovera oggi oltre 400 colonne sonore per il cinema italiano edinternazionale in 45 anni. Ennio Morricone, 79 anni, è il compositore italia-no più eseguito nel mondo, secondo una classifica ufficiale resa nota recen-temente dalla SIAE e la sua musica ha influenzato profondamente diversegenerazioni di musicisti ed arrangiatori. D.C.

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n UNA CONVOCAZIONE ACCADEMICA IL 13 DICEMBRE

L’AEREC nuovamente a Milanoun legame sempre più saldo

ITALIA OPEROSA - Bimestrale di cultura ed attualità. Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Editori Associati, Via Sebino, 11 - Tel. 06.88.48.094 - 06.855.59.75 Fax 06.841.45.31Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti: LineArt (Roma). Stampa: Spada (Ronciglione) - Fotografie: Alessio e Alvaro TurchettiRiservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta dell’editore - Finito di stampare nel mese di Gennaio 2007. - COPIA OMAGGIO

ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

• I T A L I A O P E R O S A •ANNO XXVIII N.5-6 SETTEMBRE-DICEMBRE 2006

La prestigiosa Villa S. Carlo Borro-meo ha offerto una degna corniceall’ultimo appuntamento del 2006

con l’Accademia Europea per le Rela-zioni Economiche e Culturali che ha vo-luto chiudere l’anno in una città con laquale l’istituzione, che è nata ed ha lasua sede principale a Roma, ha sempreavuto un forte legame che si è ulterior-mente rafforzato proprio nell’anno ap-pena concluso. Il 13 dicembre, quindi,il Presidente Carpintieri unitamente alDott. Roberto Tassinari e al Prof. Fran-cesco Petrino si sono recati a Senago,nell’hinterland milanese, accolti dal-l’Accademico Pasquale Dui che si è fat-to promotore dell’evento, per presiede-re ad una Convocazione Accademicache ha visto l’ingresso nell’AEREC di

n L’AEREC AL NIAF GALA AWARDS DINNER

Insieme a Washington,con l’Italia nel cuoreUna delegazione dell’AEREC,

capitanata dal Presidente Er-nesto Carpintieri e dalla Vice

Presidente Carmen Seidel, ha parte-cipato anche quest’anno al solenneGala Awards Dinner della NationalItalian American Foundation (NIAF),giunto quest’anno alla sua 31° edizio-ne, a conclusione di una conventiondurata due giorni e ricca di attivitàcollaterali.Cornice dell’iniziativa, ancora unavolta l’enorme e suggestivo Salonedelle Cerimonie dell’Hilton Washing-ton & Towers, capace di ospitare ben3.000 persone, tutti esponenti di rilie-vo della comunità italo americana,provenienti da ben 42 stati d’Americae tutti comodamente seduti nelle cen-tinaia di tavoli, approntati per l’occa-sione e apparecchiati finemente.L’atmosfera solenne e calorosa ri-specchiava il sentimento profondodi tutti coloro che pur vivendo, lavo-rando, essendo perfettamente inte-

grati e forse anche essendo addirit-tura nati negli Stati Uniti, sentono diessere ancora legati fortemente alloro paese d’origine: Italia. Un sen-timento genuino che è alla base del-l’esistenza della National ItalianAmerican Foundation, nata appunto31 anni fa e che oggi conta migliaiadi membri, tutti di origine italianatrasferitisi o nati negli Stati Uniti.Applausi e manifestazioni di entusia-smo hanno accompagnato l’ingressodi ciascuno dei personaggi che avreb-bero calcato l’immenso palcoscenicodel Salone. Fra gli altri il PresidenteNIAF Dr. A. Kenneth Ciongoli, medicodi fama, il Presidente della ChryslerTom W. LaSorda, l’Ambasciatore d’I-talia S. E. Giovanni Castellaneta, ilPresidente Marcello Pera, l’attrice Gi-na Lollobrigida ed il Ministro dellaGiustizia Clemente Mastella in rap-presentanza del Governo italiano,

cinque personaggi di spicco del mondoimprenditoriale e culturale lombardo.Introdotta da Roberto Tassinari, laConvocazione Accademica è stata an-che un’occasione per presentare l’Ac-cademia ad una platea formata in par-te da autorevoli esponenti del panora-ma economico; compito che come sem-pre si è assunto il Presidente Carpintie-ri, che ha anche aggiornato gli Accade-mici presenti dello stato delle iniziativeumanitarie intraprese attraverso Mis-sione Futuro Ong. L’intervento effettua-to nell’occasione dal Prof. Petrino vieneriportato quasi integralmente in questepagine; molto interesse ha suscitato trai presenti l’opportunità, espressa anchedall’Accademico Tassinari, di potercreare delle forti sinergie tra i membridell’AEREC in relazione ad investimen-ti dalle notevoli prospettive di ritornoeconomico. Un intervento che peraltrosi inserisce nel novero delle iniziative

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IL 25 FEBBRAIO A LOS ANGELES

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La Presidenza della Convocazione Accademica di Senago: da sinistra il Dott. Roberto Tassinari, il Presidente AERECDott. Ernesto Carpintieri, l’Avv. Pasquale Dui e il Prof. Francesco Petrino

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I nuovi Accademici AERECMARCELLO BARONE

Laureato in Matematica presso l’Università degli Studi di Roma, Marcello Baro-ne ha ricoperto fin dal 1984 importanti incarichi nel settore informatico, prose-guendo sempre un’attività di studio e di ricerca che lo hanno portato ad impor-si come uno degli esperti più qualificati del settore a livello internazionale. Giàassistente in un progetto informatico per conto della Presidenza del Consiglio deiMinistri, Ministero della Funzione Pubblica, Marcello Barone collabora fattiva-mente da circa un decennio con la Regione Lombardia, mettendo la sua prima-ria esperienza nel settore informatico al servizio della pubblica amministrazio-ne, Innumerevoli sono stati, attraverso gli anni, i progetti da lui promossi o co-ordinati, che hanno permesso all’ente di riferimento di porsi in una posizione diassoluta avanguardia rispetto alle altre amministrazioni. Da parte sua, Marcel-lo Barone ha proseguito ad esprimere, oltre alla sua vasta competenza tecnica,anche le sue spiccate doti manageriali ricoprendo le massime cariche per con-to di primarie aziende del settore: già Amministratore Delegato di Laser Srl, dal2002 Marcello Barone è stato Presidente di Lisit, Lombardia Integrata Servizi In-fotelematici per il Territorio e dal 2004 è Presidente di Lombardia InformaticaS.p.A., una delle realtà più importanti nell’ambito della progettazione e svilup-po di progetti informatici la cui applicazione consente di fare significativi passiin avanti in termini di modernizzazione al servizio della comunità. D.C.

Il Dott. Giovanni Catanzaro, Amministratore Delegato di Lombardia Informatica, Il Presidente Carpintieri e il Dott.Marcello Barone, Presidente di Lombardia Informatica

L’interazione degli Accademici può permettere l’attuazione di interessanti iniziative finanziarie

Èla provocatoria proposta for-mulata nel corso della con-vocazione del 13 dicembre

scorso a Senago (Mi) agli Accade-mici della Lombardia dal nostromembro prof. Francesco Petrino,che ha rimarcato l’opportunità diuna logica interazione sinergicaonde poter realizzare iniziative co-muni foriere di soddisfazioni eco-nomiche e sociali, puntando su set-tori che permettono oggi il sicuroconseguimento di tali obbiettivi. Ilprimo tra questi, quello dell’acqui-sto dei crediti bancari cartolarizza-ti direttamente dalle società ope-ranti nel comparto. Basti pensare,afferma Petrino, che le banche ne-gli ultimi 7 anni hanno ceduto percartolarizzazione crediti ipotecariper importi superiori ai 150 miliar-di di euro, a valore medio del 40%,operazioni con le quali hanno rea-lizzato, più che una operazione diripulitura dei bilanci da passivitàirrecuperabili, una autentica elu-sione fiscale, con la dichiarazionedi perdite pari al 60% dei valori dibilancio. L’elusione consiste nell’a-vere ceduto i predetti crediti perlo-più a società da esse stesse control-late, così che, da una parte hannodichiarato perdite e dall’altra inca-mereranno l’integrale recupero deicrediti maggiorati di interessi espese, con una sopravvenienza atti-va del 250% sul loro prezzo di ac-quisizione, che peraltro viene paga-to mediamente con obbligazioniventicinquennali, così da permette-re la spalmatura di tutte le soprav-venienze attive realizzate in un am-pio spazio temporale. Le società dicartolarizzazione, azionano i credi-ti con espropriazioni immobiliari, icui cespiti più importanti vengonoacquistati alle aste da società im-mobiliari sempre di emanazionedei medesimi istituti di credito, cosìche le banche negli ultimi 7-8 annihanno potuto consolidarsi in ma-niera irreversibile a danno dei mal-capitati esecutati e dei contribuentiitaliani, unici soggetti costretti apagare le tasse. La proposta delprof. Petrino è quella di riunire unnutrito gruppo di Accademici dis-posti ad investire un minimo di25.000 euro per costituire unaS.p.a. finanziaria con almeno unmilione di euro per l’acquisto e lagestione di soli crediti ipotecari, dacartolarizzazione o da banche, conparticolare attenzione ai cespiti dimaggiore prestigio, che anziché aiprezzi sviliti delle aste giudiziariepotranno essere venduti invece colsistema delle aste della borsa im-

mobiliare presente nelle principalicittà, metodo che permetterebbe direalizzare una concreta riduzionedel prezzo del credito, mediamentedal 25 al 40% e una reale rivaluta-zione degli immobili rispetto ai va-lori di asta in massima parte infe-riori sin oltre il 50% rispetto ai va-lori di mercato. Una operazione co-sì concepita potrebbe essere attua-ta con autentiche finalità anche so-ciali, poiché il realizzo di sommesuperiori alle stime del tribunale,decurtati tutti i costi sostenuti, po-trà essere restituito agli esecutati,così limitando loro il trauma dellaperdita del proprio patrimonio. È stato altresì presentato dal Prof.Petrino il Gruppo Interfin S.p.a., laHolding operante ad ampio spettroin vari settori, da quello immobilia-re al turismo, con oltre un centi-naio di agenzie di viaggi Elitariasparse sul territorio e con attivitàalberghiere proprie, mentre ha giàin corso di realizzazione un grandecomplesso ricettivo termale sulmonte Amiata in provincia di Gros-seto. I titoli di questa società, in at-tesa di essere ammessa al MercatoAzionario Expandi, al momentopossono rappresentare un interes-sante investimento, rivalutabile nelbreve tempo, dopo la sua ammis-sione al mercato azionario. Sonostate altresì esposte le potenzialitàdella LMI s.r.l., società italiana diingegneria informatica distributri-ce del software Karpeski, un anti-virus destinato ai sistemi informa-tici delle grandi imprese italiane.Infine è stato anche fatto riferi-mento alla potenzialità di intera-zione tra studi professionali e ilGruppo Tosi Invest specializzato inservizi destinati alle ASL. Elementitutti che potranno essere appro-fonditi da chiunque risulterà inte-ressato, proponendo quesiti allasegreteria AEREC a mezzo fax o e-mail a [email protected]

Carmen Seidel

Il Prof. Francesco Petrino

promosse dall’Accademia per presen-tare e sviluppare proposte di ordineeconomico e commerciale, ciò che hadato vita ad una Commissione Affari In-ternazionali già molto attiva. Una forteemozione ha quindi suscitato il discor-so di ringraziamento all’AEREC da par-te del neo-Accademico quasi novanten-ne Italo Tassinari, la cui esperienzaumana e giornalistica rappresenteràcertamente una preziosa risorsa per laistituzione. I profili biografici dei neo-Accademici sono anch’essi pubblicati inqueste pagine. A salutare il loro ingres-so nel prestigioso consesso, sono inter-venuti alcuni Accademici dell’area lom-barda: Francesco Calabrese, AntoninoCannistrà, Ermanno Cappa, Giovanni

Catanzaro, Marcello Cerri, AlessandroChiappini, Rocco Giovanni Coppi, GuidoCrapanzano, Carmine Fiore, MassimoInvernizio, Sergio Leali, Antonio Mau-nero, Luigi Mori, Franco Pennacchio,Francesco Petrino, Luigi Rollo, MarioVinsani, Giannantonio Bresciani, Emi-lio Fagioli e Francesco Bruno.Una Cena di Gala e i reciproci auguri invista delle festività hanno concluso unapiacevole serata che ha rinsaldato mol-te amicizie ed ha confermato l’affettoche i milanesi e più in generale i lom-bardi provano nei confronti di un’Acca-demia che sta crescendo anche grazieal loro entusiasmo e al loro spirito diiniziativa.

Domenico Calcioli

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GIOVANNI APPOLLONIDa analista contabile, Giovanni Appol-loni ha intrapreso nei primi anni ’80l’attività di libero professionista comedocente per Elea, una prestigiosaazienda di formazione del gruppo Oli-vetti nel team che ha introdotto quelloche si è poi rivelato il primo grandesuccesso della Microsoft in Italia, Excel.Dopo aver maturato una notevole espe-rienza nel settore formazione, operan-do per più di dieci anni su tutto il terri-torio nazionale, Giovanni Appolloni hacollaborato con importanti società ana-lizzando necessità di adeguamento del-le competenze delle risorse, definendo

azioni e programmi ed elaborando piani di formazione. Già tra i responsa-bili del Centro di Competenza del Consorzio Narita tra IBM ed Olivetti perl’innovativo progetto di informatizzazione delle biglietterie delle Ferroviedello Stato per passare da un concetto di normale registrazione di cassa del-la bigliettazione a service sul viaggio a mezzo ferrovia, dal 1998 GiovanniAppolloni è Direttore di Progetti Internazionali per la ECS e cura il progettodi Informatizzazione del Ministeri Affari Esteri, preludio all’ingresso dell’I-talia nell’area Shengen. Dal 2005, Giovanni Appolloni è socio fondatore e Di-rettore della TC Sistema Servizi Spa, azienda presente in tutta Italia conquasi 300 persone. Capo dei tecnici responsabili del personal computer delCardinale Ratzinger, egli ha pubblicato numerosi articoli tecnici su rivistedel settore informatico ed è stato relatore a diversi seminari.

D.C.

ROBERTO CORNOLaureato in Scienze Politiche con indi-rizzo sociale presso l’Università Cattoli-ca di Milano, Roberto Corno annoverauna esperienza ventennale nel settoredella gestione delle risorse umane, siasotto il profilo dell’attività professionaleche in qualità di docente. Già specialistanello sviluppo del personale presso laPirelli, nel 1992 Roberto Corno assume-va la carica di amministratore unico diFor Job Srl, una società di consulenzacon la quale egli si poneva come un as-soluto pioniere nel suo settore. Ad unaprestigiosa attività di consulente del la-voro per aziende private e pubbliche

amministrazioni, Roberto Corno alterna oggi la gestione della Corno Consul-ting Group Srl, società da lui fondata nel 2001 per la ricerca e selezione delpersonale che incorpora le attività di ricerca e selezione svolte da Studio Cor-no a partire dal 1994 ed è specializzata nella ricerca e selezione di dirigenti,quadri e specialisti sia per aziende private che per enti pubblici in tutta Ita-lia. Docente e relatore, tra le altre, presso l’Università Liuc di Castellanza,l’Università di Pisa e di Modena, autore di numerose pubblicazioni, RobertoCorno è Presidente di Assores, Associazione Società e Studi di Ricerca e Se-lezione del Personale e Membro del Gruppo di Ricerca del Centro Studi Inter-nazionali e Comparati “Marco Biagi” dell’Università di Modena e Reggio Emi-lia. Tra le cariche ricoperte in ambito sociale ricordiamo la Presidenza del-l’associazione familiare “La Famiglia: un’avventura!”, attraverso la quale ilmanager ha promosso e gestito importanti iniziative umanitarie. E.C.

ITALO TASSINARIItalo Tassinari nasce a Ravenna nel1918. Cresciuto a Premilcuore, un pae-se dislocato sugli appennini tosco-ro-magnoli in provincia di Forlì, a 10 anniviene inviato a studiare in collegio perricongiungersi diversi anni dopo con lasua famiglia che si era intanto trasferi-ta a Firenze. Ancora adolescente intra-prende lo studio della musica primapresso l’Accademia Chigiana di Siena epoi presso il Conservatorio Luigi Cheru-bini di Firenze. Entrato a far parte del-l’orchestra del Maggio Musicale Fio-rentino, deve abbandonarla nel 1943

quando, arruolatosi nell’esercito, dirige la banda del 128° Reggimento di Fan-teria. Dopo la Liberazione, viene arruolato in un reparto dell’Office StrategicService di collegamento con la Quinta Armata Americana e si trasferisce coireparti operanti sulla Linea Gotica dove svolge compiti di informazione stra-tegica. Qui fa amicizia con Edgardo Sogno con il quale fonda la rivista bilin-gue “Pace e libertà”, iniziando così una fortunata carriera giornalistica che loavrebbe visto collaborare con alcuni quotidiani tra i quali La Nazione di Firen-ze e Il Tempo di Roma. Sempre insieme ad Edgardo Sogno fonda quindi “Mon-dolibero” negli anni ’60, che dirige tutt’ora insieme alle riviste “Libero Repor-ter” e “Life City”, edite a Padova. Ad 88 anni egli è ancora instancabile nellasua attività editoriale, oltre ad essere un ospite molto richiesto ed apprezzatoper le sue opinioni nei dibattiti televisivi delle emittenti locali come Canale Ita-lia, Padova-Antenna Tre, Treviso e Telenordest Padova. C.S.

ERMANNO CAPPAAvvocato, giurista d’impresa. Laureatoin Giurisprudenza presso l’Università diPavia, Ermanno Cappa (Garlasco, Pavia,1950) ha lavorato dai primi anni ’80 conruoli di responsabilità nelle direzioni le-gali di varie banche ed è attualmente di-rigente capo dell’area legale della Ban-ca Regionale Europea Spa. In questi an-ni, Ermanno Cappa ha operato ed operasu tutto l’ambito bancario e finanziario,contrattuale, regolamentare ed istituzio-nale. Componente delle commissionitecniche “legale” ed “ordinamento fi-nanziario” dell’ABI, egli è anche compo-nente il consiglio direttivo della sezione

italiana dell’A.E.D.B.F., Associazione Europea per lo Studio del Diritto Banca-rio e Finanziario, nonché membro del bureau di presidenza europeo dellastessa. Intensa anche la sua attività divulgativa, sia come docente in vari ma-ster e componente i comitati scientifici di diverse Scuole legali nonché comelettore in varie Università e coordinatore scientifico della scuola nazionale dispecializzazione per giuristi d’impresa, in qualità di cultore di diritto banca-rio, penale-bancario, legislazione antiriciclaggio e normativa di contrasto allacriminalità economica e finanziaria. Ermanno Cappa è presidente dell’Asso-ciazione Italiana Giuristi d’Impresa, associazione che raccoglie i direttori le-gali delle principali società italiane, confederata nella European CompanyLawyers Association ed è autore di diverse pubblicazioni; la sua opera mag-giore è la monografia “Il parere legale”, edita da Giuffrè nel 2004, già ogget-to di una discussione nell’ambito di vari seminari e di un convegno apposita-mente organizzato presso l’Università Statale di Milano. E.C.

GIOVANNA BALESTRERI BUELLINata a Cremona da padre agricoltore,Giovanna Balestreri Buelli si è laureatain Lingue e Letteratura inglese all’Uni-versità Bocconi di Milano ma ha volutoin seguito occuparsi delle attività agri-cole di famiglia, in nome di un genuinoamore per la terra nella quale ha tra-scorso tutta la sua infanzia. Quindicianni fa, quindi, essa fondava un’azien-da vinicola della quale si sarebbe occu-pata con passione e competenza. Gran-de circa 20 ettari con due proprietà di-vise da un torrente, l’azienda si trovanella località di Valcalepio (il nome del-la Valle che si estende dal Lago di Iseo

a Bergamo), famosa per i suoi vini fin dai tempi degli antichi romani inquanto dotata di colline moreniche esposte a sud. Il suo nome è La Rocchet-ta, dal quale proviene anche il nome del vino che viene imbottigliato ed in-vecchiato a Castel Merlo, sede delle cantine. La produzione è limitata maestremamente pregiata: ogni anno, l’azienda gestita da Vanna BalestreriBuelli produce circa 300.000 bottiglie di un vino assolutamente genuino eraffinato, acquistato da clienti di ottimo livello, sia tra privati che tra Risto-ranti ed Alberghi. L’azienda La Rocchetta produce sei tipologie di vino, ilRosso Valcalepio Doc, il Rosso Valcalepio Doc Riserva, il Bianco ValcalepioDoc, il Rosato, lo Spumante Brut e lo Spumante Brut Rosè, tutti premiati convari riconoscimenti nelle manifestazioni più importanti del settore.Attualmente, Vanna Balestreri Buelli è impegnata nell’opera di restauro del-l’ex fortezza medievale Castel Merlo che ospiterà un Centro Congressi e unCentro Benessere. C.S.

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primo ad intervenire dopo la benedi-zione di Sua Eminenza Reverendissi-mo Pietro Sambi, Nunzio Apostolicopresso gli Stati Uniti d’America.Come in ogni edizione, sono statiquindi premiati personaggi italoamericani le cui azioni hanno meri-tato loro una popolarità nazionale,come il Giudice della Corte SupremaSamuel Alito Jr., l’attore e registaMel Brooks in rappresentanza dellamoglie Anne Bancroft (il cui vero no-

me era Anna Maria Italiano e che èscomparsa nel giugno dello scorsoanno), Tom W. LaSorda, Presidentedella Chrysler, Catherine B. Rey-nolds, fondatrice e presidente dellaReynolds Foundation, il popolarecantante Frankie Valli e RaffaelloFollieri, presidente della Follieri Yu-caipa Investments. Tutti i riconoscimenti conferiti hannoevidenziato come i loro destinatari ab-biano contribuito fortemente allo svi-luppo del paese che li ospita offrendoil loro genio ed il loro impegno fattivo,cui non è estranea l’eredità culturaledel Paese d’origine. E da tutti, l’unani-me ammissione che pur essendosiperfettamente adattati alle regole e aicostumi degli Stati Uniti, essi avverto-no profondamente il desiderio di volermantenere la loro identità. Da partedell’AEREC - la cui missione è anchequella di avvicinare e riconoscere imeriti di tutti gli italiani che vivono elavorano all’estero e che oltre che daiPresidenti era rappresentata ancheda Roberto Tassinari, Giovanna Bale-streri Buelli, Patrizia Giangrossi e An-namaria Mandara - la rinnovata feli-cità di poter condividere i sentimenticon chi da molti anni si trova lontanodalla propria patria.

Carmen Seidel

Per la prima volta, nell’ambitodella Convention annuale dellaNIAF che attrae più di 3000

persone provenienti da 42 stati d’A-merica, è stata promossa, grazie an-che all’interessamento di Sua Eccel-lenza l’Ambasciatore d’Italia Giovan-ni Castellaneta, un’esposizione diprodotti tipici e servizi “made inItaly”. AEREC ha colto con entusia-smo l’occasione di “Piazza d’Italia”non solo per presentarsi ufficialmen-te al vasto pubblico italo-americano edare un seguito alle attività svolte ne-gli anni precedenti negli Stati Uniti,ma anche per dare occasione a dueimprenditrici accademiche di pro-muovere i loro prodotti nel vastomercato nordamericano. Le impren-ditrici in questione erano PatriziaGiangrossi, Amministratore Unicodella Pierre Mantoux, azienda leader

Anche quest’anno, una cenaconviviale, con musica e spet-tacolo, ha preceduto la serata

del solenne Gala Awards Dinner dellaNiaf Convention. Ma la tradizionalecena del venerdì promossa dalla piùimportante organizzazione della co-munità italo-americana, nonostante ilprestigio e la popolarità degli artistiin programma a partire da FrankieVallie, ha riservato per il 20 ottobre2006 una sorpresa che l’ha resa mol-to diversa da tutte le altre serate. Adun certo punto, accolto dall’increduli-tà dei circa 1000 partecipanti alla se-rata, si è infatti materializzato sulpalco nientemeno che il Presidentedegli Stati Uniti George W. Bush. Inpersona. Per la prima volta parteci-pava ad una Convention della Niaf ela sua visita inaspettata e mai neppu-re annunciata, ha commosso profon-damente tutto il pubblico, che gli hariservato una standing ovation ed unapplauso che sembrava non finiremai. “La NIAF è una organizzazioneimportante perché richiama allamente la grande eredità italiana dimolti nostri cittadini. Essa rappresen-

ta anche la grande diversità del no-stro paese”, ha affermato Bush dopoessere stato presentato dal Presiden-te della National Italian AmericanFoundation, Dr. A. Kenneth Ciongoli.“La storia di questo paese l’hanno fat-ta gli immigranti. Così una parte del-la storia del nostro paese è legata al-l’arrivo dei vostri antenati che sonovenuti in America e hanno realizzatoil grande sogno del nostro paese…Quello che questo paese dovrà sem-pre fare è essere il terreno dei sogna-tori e di chi coloro che agiscono fatti-vamente, dovrà sempre ricompensa-re il lavoro duro e onorare la fede e lafamiglia. Gli italo americani ispiranola grandezza dell’America ogni gior-no attraverso i loro gesti di gentilez-

a livello mondiale nel settore dellacalzetteria e Giovanna BalestreriBuelli, titolare dell’azienda vinicola“la Rocchetta”, produttice di vini co-nosciuti e premiati nelle manifesta-zioni più importanti del settore. En-trambe, hanno avuto la possibilità dirafforzare il prestigio delle proprieaziende entrando in contatto con al-cuni operatori di alto livello dei mer-cati statunitensi che hanno mostratomolto interesse nei confronti dei loroprodotti e la loro diffusione,L’esposizione del “Best of Italy”, nellaprima edizione di “Piazza d’Italia”, haavuto luogo presso il Hilton Washing-ton & Towers di Washington dove sisvolgevano le varie attività correlatealla convention, come incontri, confe-renze, premiazioni, colazioni ufficialinonché il Gala Dinner conclusivo. Perdue giorni, quindi, Washington ha co-nosciuto l’eccellenza italiana attra-verso degustazioni di vini, dimostra-zioni dell’arte culinaria italiana conassaggi, sfilate, esecuzioni musicali,presentazione di libri, esposizione diautomobili, ospitando anche la pre-senza di diverse camere di commer-cio, della compagnia aerea di bandie-ra, di compagnie di crociera, istitu-zioni accademiche, culturali e turisti-che. Nell’occasione, l’AEREC ha potu-to stringere importanti rapporti isti-tuzionali ed approfondire i contatti

già avviati in occasione di precedentipartecipazioni alla NIAF Convention,incontrando anche illustri connazio-nali come il Presidente Marcello Pera,il Sen. Sergio De Gregorio, lo stilistaRenato Balestra, il Segretario di Pre-sidenza della Camera dei DeputatiGiuseppe Galati, e diversi altri rap-presentanti del mondo politico, istitu-zionale e di spettacolo americano, ita-liano ed italo-americano che hannomanifestato la loro intenzione di dareun contributo fattivo alle iniziativedelle quali l’AEREC si sta facendo ca-rico in diverse parti del mondo.

Carmen Seidel

SEGUE DA PAGINA 1 n NELL’AMBITO DELLA NIAF CONVENTION

Il made in Italy in Piazza

n ALLA TRADIZIONALE CENA DEL VENERDÌ DELLA NIAF

Sorpresa: the President!za, generosità ed il loro contributo alpaese. Generazioni di italo americanihanno servito con tanto valore per as-sicurare che libertà continui. Ci sonotanti italo americani che oggi portanola nostra divisa, uomini e donne co-raggiosi che si sono offerti nella gran-de sfida del 21esimo secolo che signi-fica proteggere il nostro paese da at-tacchi terroristici e spargere allo stes-so tempo la grande benedizione di li-bertà affinché una generazione diAmericani possa crescere in pace. So-no venuto qui davanti a voi con tantecose in mente e una di queste cose inmente è come sono grato di essere ilPresidente di un paese così favoloso –un paese pieno di persone vivaci, in-traprendenti, rispettabili e compas-sionevoli.” La serata è proseguita conla esibizione di Frankie Valli e deisuoi Four Seasons. Per quello che ri-guarda la delegazione dell’AEREC,all’emozione di aver potuto vedere edascoltare il Presidente Bush si è ag-giunta quella di cenare allo stesso ta-volo con il Presidente Marcello Pera,con il quale ha potuto conversare escambiare opinioni.

Carmen Seidel

Il Presidente AEREC Ernesto Carpintieri, RobertoTassinari, la Presidente di Missione Futuro CarmenSeidel, Patrizia Marin, L’On. Giuseppe Galati e lo stilistaRenato Balestra allo stand dell’AEREC alla NIAF

Da sinistra: Giovanna Balestreri Buelli, Roberto Tassinari,Laura Fichera, Ernesto Carpintieri, il Sen. Marcello Pera,Carmen Seidel, Annamaria Mandara durante la cena cheha preceduto il Gala della NIAF Convention.

Vanna Balestreri Buelli, Patrizia Giangrossi e il PresidenteMarcello Pera durante la sua visita a Piazza d’Italia

il Presidente NIAF Dr. A. Kenneth Ciongoli con ilgiornalista Beppe Severgnini

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di Giuseppe Galati *

“L’Italia è fatta! Bisognafare gli italiani!”, hasentenziato un illustre

politico sabaudo nel 1861. Ma, qua-si in tempo reale, l’agognata unitàha regalato quello che è stato defini-to ‘un parto gemellare’: al Sud laquestione meridionale e al Paese in-tero il fenomeno dell’emigrazione.Una vita migliore nella ‘terra pro-messa’: questo è stato il sogno di mi-lioni di connazionali che si sono av-venturati, nel tempo, in Europa e ol-tre Oceano. Un flusso di persone cheha coinvolto, nel corso di un secolo,oltre 28 milioni di cittadini, in pre-valenza del Sud. Ma ormai il radica-to mito degli emigranti con le valigedi cartone è una memoria lontana. Tre milioni e mezzo di italiani resi-denti all’estero, oltre 60 milioni dioriundi nel mondo, 25 milioni di ita-lo-americani che vivono negli StatiUniti: sono loro, oggi, l’esempio con-creto di un percorso di sacrifici egrandi successi. Il valido contributoofferto, in particolare, dalle comuni-tà italo-americane – il quinto grup-po etnico più ingente degli Usa - al-la storia e al progresso dei Paesiospitanti è un fatto indiscusso, egre-giamente evidenziato dalla presti-giosa ‘National Italian AmericanFoundation’. Gli esempi di eccellenza che vengo-no anche dal Mezzogiorno sono in-fatti infiniti e la mia esperienza per-sonale è costellata di ricordi e in-contri esemplari in tal senso. Moltitra coloro che hanno lasciato la pro-pria terra di origine sono diventatiprotagonisti della vita politica, eco-nomica, culturale e scientifica delluogo di accoglienza. Ecco, proprioquesta gente è il simbolo di un’es-senza dell’uomo del Sud che va oltrei soliti stereotipi: un concentratounico di ricchezza creativa, deter-minazione, desiderio di riscatto, po-tenzialità di successo. Nonostante l’arretratezza e le nu-merose difficoltà che oggi deve af-frontare, il nostro Meridione non èun Sud in stile rilassato e rassegna-to, passivo e statico, ma contraddi-stinto da un enorme dinamismo e dauna forte propensione alla competi-tività. Ovunque siano andati i nostriemigranti, sono riusciti a emergerenel proprio lavoro, a vincere le sfidequotidiane, a dimostrare un’indoletenace fuori dal comune. Le donne e gli uomini del Mezzo-giorno, residenti all’estero, vengonoormai considerati ‘una risorsa stra-tegica’. Non solo perché portatori disignificative esperienze in campo

professionale, ma anche per le loroqualità umane, per il grande spiritodi abnegazione e la enorme capaci-tà di adattamento, per la grinta conla quale difendono i propri valori.Primo fra tutti quello della famiglia.Coniugando l’orgoglio italiano e lafierezza delle proprie origini con ilsentimento di riconoscenza ad altreNazioni per le opportunità offerte, icalabresi nel mondo, ad esempio,sono diventati gli ambasciatori diun’immagine positiva, costruttiva evincente della penisola e di una re-gione che desidera voltar pagina eche, grazie a loro, mostra oggi il suovolto più ‘sano’, intraprendente,evoluto.Non bisogna dimenticare che pro-prio la Calabria è la regione italianache nell’ultimo secolo ha registrato imaggiori flussi migratori all’estero equella che oggi ha la più alta per-centuale di emigrati oltre Oceano: il20% in America Latina e il 21% inuno dei contesti più competitivi delglobo, vale a dire gli Stati Uniti. Tut-to questo è sintomo di grande corag-gio e merita rispetto.L’italo-americano medio ha un voltodiverso rispetto al passato: vive ingenere nella città in cui è cresciuto,ha frequentato almeno un anno diuniversità, ha un reddito annuopiuttosto elevato, è ben integrato nelPaese di residenza e ha tanto da in-segnare. Più di altre comunità, quel-la dei meridionali d’America è pro-tagonista di cambiamenti talmentesignificativi da diventare punto di ri-ferimento anche per i corregionaliin Patria. L’esperienza dello sviluppo econo-mico generato dagli italo-americaninegli Usa deve, dunque, valere daesempio per le nuove generazioni,soprattutto del nostro Mezzogiorno,chiamate a elaborare un modello dicrescita imprenditoriale. Lo studiodei percorsi umani e professionalidei simboli di un’italianità che vale èindispensabile per rafforzare unpensiero positivo e propositivo. Leenergie per cambiare, migliorare edecollare, del resto, non ci manca-no. Basta solo sprigionarle e soste-nerle davvero con fiducia.Oggi esiste la consapevolezza, sem-pre più diffusa, dell’esistenza di unnuovo ‘italiano all’estero’: un inter-locutore che da persona bisognosadi sostegno si è trasformato in ‘ri-sorsa’ e in fonte di impulso allo svi-luppo socioeconomico del territorio.Ne è prova la mutata attenzione del-le Regioni verso l’emigrazione ita-liana, non più mirata solo a politichedi assistenza, ma orientata a unapolitica di sostegno e di crescita so-

ciale reciproca: dentro e fuori i con-fini nazionali. Un Paese intelligente sa ottimizzare

le sue risorse, costituite anche daquei milioni di cittadini che scelgonodi vivere all’estero o che discendonodai connazionali emigrati. Bisognapuntare anche sull’abilità comuni-cativa di questa ‘Italia fuori dall’Ita-lia’, ben radicata in altri contesti maancora orgogliosa della propriaidentità. Occorre far leva su questied altri alleati per accreditare nelmondo, sempre di più, un’immaginevera, attraente e competitiva del no-stro Paese e delle sue invidiabilispecificità. Un’immagine poliedrica,credibile e vincente, ben distantedai soliti, antichi e riduttivi stereoti-pi – ‘pizza, mandolino e mafia’ - chetroppo a lungo hanno accompagna-to l’Italia, il Sud e la nostra Calabriasullo scenario internazionale.

*Segretario di Presidenza della Ca-mera dei Deputati

n UNA RIFLESSIONE SULL’ITALIA ALL’ESTERO

Un Mezzogiorno nel mondo Oltre gli stereotipi

n UNA MOSTRA-EVENTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

L’amicizia tra Italia e Albania:passato, presente, futuro

La Fondazione “Pro Balcani”,una fondazione della Cameradei Deputati cui aderiscono

deputati di tutti i gruppi parlamen-tari, in collaborazione con la Regio-ne Puglia, ha organizzato a Romauna mostra-evento dal titolo “L’ami-cizia fra Italia e Albania: passato,presente, futuro” (La presenza ita-liana in Albania nella prima metàdel XX secolo). La mostra ha avutoluogo dal 21 al 29 novembre scorsinelle sale del Cenacolo e Sacrestiadel Vicolo Valdina della Camera deiDeputati con il patrocinio della Ca-mera dei Deputati stessa, dei Mini-steri degli Esteri italiano ed albane-se, dei Ministeri della Cultura italia-no ed albanese, dell’Ambasciata Ita-liana a Tirana e dell’Ambasciata Al-banese a Roma. La mostra ha esposto documenta-zione, cartografia, piante dei pianiregolatori, progetti urbanistici dellecittà albanesi ideati e realizzati daarchitetti e ingegneri italiani, poster,

manifesti, maquette, arredi dellacasa imperiale, medaglie, uniformimilitari ecc. a testimonianza delleintense relazioni economiche, cultu-rali e sociali tra Italia ed Albania,con lo scopo di sostenere il rilanciodella cooperazione tra i due paesianche in vista dell’integrazione eu-ropea.“Le storie dell’Italia e dell’Albania”ha scritto il Presidente della CameraFausto Bertinotti nella prefazionedel catalogo della mostra “si sono ri-petutamente intrecciate nel corsodei secoli. Da questo lungo cammino– segnato da uno scambio intenso diesperienze e di conoscenze, ma an-che da fasi di grave e lacerante con-trapposizione – è nato un rapporto diamicizia solido e profondo, alimen-tato dalla comune appartenenza allaciviltà del Mediterraneo e dalla con-divisione dei valori di accoglienza edi solidarietà che di quella civiltàrappresentano il tratto distintivo”.

Domenico Calcioli

Un momento dell’inaugurazione della Mostra “L’amicizia fra Italia e Albania: passato, presente, futuro” svoltasi allaCamera dei Deputati. Tra i presenti, l’Onorevole Vasco Giannotti, Presidente della Fondazione Probalcani(organizzatore della mostra), la Dott.ssa Mirella Draccini curatrice della mostra, il Presidente della Repubblicad’Albania Alfred Moisiu e il Presidente della Camera Fausto Bertinotti.

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Sarà pronto tra menodi cinque anni eprenderà il nome di

Caltacity, il nuovo quartie-re che sta sorgendo alleporte di Milano, a Sesto S.Giovanni, 70 ettari con350.000 mq di superficilorde che comprendono uncentro commerciale, un’a-rea residenziale, uffici, al-berghi, servizi alle personee alle imprese (banche, ristoranti, sa-loni espositivi, tempo libero), il tuttoimmerso in 110.000 mq di parchi everde attrezzato e oltre 300.000 mqdi parcheggi coperti. Per vederecompletato il quartiere, dunque, sidovrà aspettare il 2010 o forse il2012. Intanto, però, Elisabetta Calta-girone ha presentato quello che è giàil cuore pulsante di Caltacity, nonchéil primo Centro commerciale di città:il Centro Vulcano. 180 negozi, unipermercato, 3.600 posti auto, unatorre per uffici, due alberghi (uno deiquali, il Grand Hotel Barone è statoinaugurato nel 2002, come albergo

La nostra Accademica LauraTrezza è stata recentementeeletta da una Assemblea

Straordinaria, Presidente dell’Asso-ciazione “I Vespri” la quale, con se-de a Roma, si prefigge da diversi an-ni di promuovere l’immagine dellaSicilia aldilà degli stereotipi che an-cora la affliggono. Abbiamo rivoltoalcune domande alla imprenditrice,che ha già saputo dare un notevoleimpulso all’attività dell’Associazio-ne, per sapere come ha accolto ilprestigioso compito che le è statoassegnato. “Sono stata molto con-tenta e lusingata di questa nominaper tante ragioni ma soprattuttoperché al valore di questa Associa-zione io ho sempre creduto, ho rite-nute le sue finalità ambiziose maperseguibili, ho ritenuto il campo diattività ricco di iniziative e di oppor-tunità per la nostra terra anche senon mi sono mai nascosta le nume-rose difficoltà sul campo operativo.”Quali sono le principali difficoltàcui fa riferimento?“Non è facile riunire persone social-mente impegnate con continuità aprestare il loro lavoro per obiettivi

non professionali; non è facile trova-re temi comuni sui quali dibattere;non è facile organizzare un lavorosistematico; non è facile trovare unfil rouge che unisca tutti i compo-nenti dell’Associazione se non attra-verso “una mozione degli affetti”che, tuttavia, il più delle volte nonha risvolti operativi. Il mio progetto,perciò, è quindi di alternare serateimpegnative sul piano dei contenutia serate più distese dove il contattocon la cultura, l’arte e la musica cipotranno dare momenti di veragioia come è stato nel più recente

passato in occasione degli ultimieventi, ma tutte dovranno servire alnostro scopo, cioè dovranno dareun’immagine, inviare un messaggiosu quale sia la vera Sicilia.”Quale è il proposito che vuole lan-ciare agli associati dei “Vespri”?“Un impegno a lavorare, insiemecon gli amici del Consiglio Direttivo,a questo progetto con umiltà e con

tenacia aperta ai contributi di tuttidei quali personalmente ho un gran-de bisogno. Mi auguro, quindi, che imembri dei Vespri non mi faccianomancare il loro sostegno ed il loroaffetto, partecipando alle nostre ini-ziative con tutto lo slancio e l’amici-zia di cui il loro cuore siciliano è ca-pace”.

Carmen Seidel

pilota della nascente catena Caltaho-tel), un centro congressi, 120.000 mqdi parcheggi scoperti. Il tutto in unostile esclusivo che unisce materialiinnovativi e all’avanguardia ad ungusto neoclassico. Elisabetta Caltagi-rone ha spiegato che il concetto che èalla base della progettazione delCentro Vulcano è quello di restituirela dimensione umana del borgo o delcentro cittadino con una prospettivapiù ampia che lo allinea al gusto e al-la modernità delle grandi capitali eu-ropee. In tal modo, secondo l’im-prenditrice, “lo shopping torna ad es-sere una tranquilla e piacevole pas-

seggiata, liberata dallo stress dellaricerca del parcheggio, dello smogche invade i polmoni, dei marciapie-di stretti ed affollati”. Ampio spazio,inoltre, ad eventi, manifestazioni,proposte culturali: il Centro Vulcanointende allargare il concetto di cen-tro commerciale proponendosi da

subito come un centro polifunzionalee multiservizi, restituendo ai cittadinila fruibilità di spazi che fino a pochianni fa facevano parte di una ex areaindustriale e che da tempo attende-vano di essere riconvertiti in unospazio urbano vivibile.

Domenico Calcioli

n PRESENTATO DA ELISABETTA CALTAGIRONE A SESTO S. GIOVANNI

Il Centro VulcanoTra shopping e cultura

n LAURA TREZZA PRESIDENTE DEI “VESPRI”

Un impegno fattivo per la “nuova Sicilia”

Metti l’arte nel “Vulcano”Per tre giorni, dal 16 al 18 novembre scorsi, le raffinate gallerie del Cen-

tro Vulcano di Sesto S. Giovanni si sono trasformate in una esclusiva gal-leria d’arte, mostrando così la vocazione culturale della struttura, insita giànello stile e nel design con i quali è stata realizzata. La “tre giorni” è statapatrocinata dal Movimento Incontro (un fondatore del quale, Sergio Lealinostro Accademico, è tra i promotori dell’iniziativa), dai City Angels e da al-tre istituzioni ed associazioni, coinvolgendo personalità del mondo della cul-tura e dello spettacolo. Diversi artisti hanno potuto quindi godere di unaprestigiosa cornice espositiva, vestendo gli spazi della “città dello shopping”e consentendo quindi ai numerosi frequentatori della struttura di potersi go-dere una inconsueta passeggiata tra le vetrine dei negozi, arricchita da unakermesse culturale d’impronta unica, favorendo lo scambio culturale e lacrescita sociale. La chiusura dell’iniziativa, sabato 18 novembre, ha cono-sciuto un “evento nell’evento”: “ComunicArte”, ovvero comunicare attraver-so l’arte, la cultura e l’impegno nel sociale, era il titolo di una Tavola Roton-da aperta al pubblico cui hanno preso parte, tra gli altri, Mario Furlan, gior-nalista e docente di Teoria e Tecnica di Comunicazione all’Università Catta-neo di Castellanza e Fondatore di City Angels, associazione impegnata sulvasto fronte dell’aiuto a persone in condizioni di grave emarginazione; Mar-co Mangiarotti, autorevole firma di “Il Giorno”, il poliedrico Mauro Balletti,artista a tutto tondo, da 30 anni curatore delle copertine e dell’immagine diMina e la scrittrice e critica d’arte Curzia Ferrari. D.C.

BUON ANNO DA VIENNAAnche quest’anno l’AEREC ha promosso con successo la partecipazio-

ne di un ristretto numero di suoi membri al tradizionale Concerto diCapodanno a Vienna, uno degli appuntamenti musicali più attesi e rino-mati del mondo. Nella meravigliosa sala del Musikverein, ove il Concertosi tiene quasi ininterrottamente fin dal 1939, l’Orchestra della Filarmo-nica di Vienna (Wiener Philharmoniker), diretta per la quarta volta daZubin Mehta, ha eseguito alcune celebri composizioni della dinastia de-

gli Strauss, per un pubbli-co che, oltre a quello dellasala, annoverava ben 50milioni di telespettatori di53 Stati di tutto il mondo.All’evento hanno assistitoi nostri Accademici ValterViolanti, Guido Beltramied Enrico Guarino, ac-compagnati dalla rispetti-ve consorti oltre a FrancaRossi con la madre i quali,al loro ritorno, ci hannocomunicato la loro grande

emozione per una esperienza che l’AEREC cercherà di proporre nuova-mente per il Capodanno 2008. C.S.

Il Dott. Stefano Balsamo della JP Morgan, il Dott. ElioCatania e la Dott.ssa Laura Trezza, nostra Accademica

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Per festeggiare degnamente ilquarantesimo anniversariodella sua costituzione, la Fami-

glia Dauna di Roma, sodalizio che ri-unisce quanti sono nati o formatisinella Provincia di Foggia, ha promos-so per il 9 dicembre scorso una ini-ziativa che si è svolta con successoall’Hotel Cavalieri Hilton di Roma. Laserata si è aperta con un concertodella nostra Accademica, il soprano

L’Accademico Guido Crapanza-no ha recentemente promosso,insieme a Vicenzaoro (la più

importante fiera orafa del mondo) unevento correlato ad un suo brevetto,denominato “Etichetta di tracciabili-tà”. L’etichetta di tracciabilità nasceda un brevetto che prevede la stampae la lettura automatizzata di un mes-saggio informativo contenuto in unRFID (Radio Frequency Identifica-tion). Gli RFID sono l’equivalente di un“codice a barre”, wireless, che può es-sere letto con un lettore portatile dibasso costo del tipo in uso nei super-mercati. La soluzione brevettata pre-vede che il contenuto informativo siaper metà palese e per metà criptato equindi inimitabile, a somiglianza diquanto realizzato con il procedimentodella “firma elettronica digitale”: il

La prima convention nazionaledel movimento politico Italianinel Mondo, guidato dal senato-

re e presidente della CommissioneDifesa del Senato Sergio De Grego-rio, si è tenuta a Napoli, presso ilPalaPartenope. Nel corso della serata, presentata dal-la showgirl Barbara Chiappini, sonostati conferiti i premi “Orgoglio italia-no”, consistente in una targa e inun’aquila di ceramica dei maestri diCapodimonte. L’onorificenza è stataconsegnata all’onorevole GianfrancoFini, leader di Alleanza Nazionale e exMinistro degli Esteri, per quanto fattodurante i mesi della lotta al terrori-smo internazionale. Analoga onorifi-cenza conferita anche ad Amato L.Berardi, presidente della Niapac (Na-tional Italian-American Political Ac-tion Comittee), presente a Napoli con

una delegazione proveniente dagliStati Uniti d’America della quale face-va parte anche George Kearns, rap-presentante e segretario dell’ex Mini-stro della Difesa Donald Rumsfeld.Con il Niapac, Italiani nel Mondo staportando avanti il “Progetto Ritorno”,che mira a far confluire verso il SudItalia i capitali e le risorse finanziariedegli investitori italo-americani peravviare seri e concreti programmi disviluppo per le aree svantaggiate.Inoltre, presto si costituirà Italiani nelMondo Nord-America, di cui sarà pre-sidente proprio Berardi e che appog-gerà la scalata alla Casa Bianca del-l’ex sindaco di New York, RudolphGiuliani.Premiato anche il senatore LambertoDini, presidente della CommissioneEsteri del Senato e ex Presidente delConsiglio, che non ha però potuto par-

dispositivo era stato inizialmente ela-borato e brevettato al fine di verifica-re l’autenticità delle banconote. Que-sto messaggio criptato, contenente de-scrizioni di provenienza e qualità, po-trebbe essere stampato da un sistemaautomatizzato non alterabile, su unaetichetta applicabile a qualsiasi benedi consumo, con il pregio di risultareinimitabile e, al contempo, facilmenteleggibile. L’etichetta di tracciabilitàcreata con questo dispositivo potrebbeessere realizzata su supporti diversi inrelazione all’importanza del bene a cuiè abbinata. Quando usata per identifi-care beni di costo limitato, come adesempio prodotti alimentari, vini operfino DVD e CD, potrebbe utilizzareun normale supporto cartaceo, con uncosto complessivo limitato a pochi cen-tesimi. Per i beni pregiati, l’etichetta di

tracciabilità può essere realizzata suun supporto cartaceo di ottima qualitàche può essere arricchito da stampacalcografica, con un limitato aggraviodi costi. Per i beni di lusso l’etichetta ditracciabilità può utilizzare come sup-porto una speciale lamina d’oro o d’ar-gento, realizzata grazie a un brevettointernazionale di produzione e stampapolicroma della Mitsubishi MaterialsCorporation. La tecnologia su laminad’oro della Mitsubishi è già stata utiliz-zata per creare riproduzioni di altissi-ma qualità e praticamente inimitabili,come ad esempio le banconote. L’eti-chetta di tracciabilità rappresenta larisposta dell’Italia alle molteplici e cre-scenti sfide che la globalizzazione im-pone alla creatività, all’inventiva e allagenialità del “made in Italy”.

D.C

Letizia De Troia, accompagnata alpianoforte dalla Maestra GabriellaPensa, seguito dalla presentazionedel volume di Michele Urrasio, “LaFamiglia Dauna di Roma. Quarantaanni di fedeltà alla terra d’origine” alquale sono intervenuti Antonio Cala-bria, Paolo Emilio Trastulli (Presi-dente della Famiglia Dauna di Roma)e Ugo La Cava; il programma pome-ridiano si è concluso quindi con la

presenza, quale Ospite d’Onore, del-l’artista Tony Santagata, “voce dau-na nel mondo”. Sono seguiti una Ce-na a base di piatti e vini provenientidalla provincia di Foggia, i tradizio-nali saluti di fine anno e, l’indomani,una Messa celebrata da don FrancoMontepeloso presso la Chiesina delMonastero delle Suore Domenican.

Anna Marangini

Diploma d’Onorea Fausto Tapergi

Un prestigioso ed importantericonoscimento è stato confe-

rito al nostro Accademico FaustoTapergi, noto ed apprezzato stu-dioso e membro onorario dell’Ac-cademia Internazionale Mediceadi Firenze. Il Consiglio Scientificodel Centro Internazionale N.K.Roerich, ovvero l’Accademia delleScienze di Mosca per mano delsuo Presidente Dott. Prof. LudmilaSciaposhnikova, ha infatti dichia-rato di ritenere particolarmenteimportanti le nuove concezioni delProf. Tapergi sulla formazione delCosmo, concezioni che “pongonosolide basi scientifiche per risolve-re le contraddizioni fino ad oggiperpetrate nella fisica moderna”. “Debbo aggiungere” – recita la let-tera ufficiale inviata dalla Dott.Prof. Sciaposhnikova al Prof. Ta-pergi – “che il nostro riconosci-mento va anche al suo incessantee disinteressato servizio alla causadella cultura, non solo nel suopaese ma in tutto il mondo. Perquesto motivo sono felice di comu-nicarLe che il Centro Internazio-nale Roerich e il Consiglio Scienti-fico del Centro Riunito sui Proble-mi della Scienza Cosmo, l’8 otto-bre 2006, Le hanno conferito il Di-ploma d’Onore e la Medaglia Y.N.Roerich.”. “Spero che ciò smuovae raddrizzi le attenzioni per lareale validità del mio lavoro” hacommentato il Prof. Tapergi al-l’AEREC aggiungendo che se il suopensiero viene considerato all’a-vanguardia della fisica, il ricono-scimento coinvolge anche la suacittà, Vicenza, e l’Italia tutta. D.C.

n I FESTEGGIAMENTI ALL’HOTEL CAVALIERI HILTON

La Famiglia Dauna di Roma ha compiuto 40 anni

n SU BREVETTO DELL’ACCADEMICO GUIDO CRAPANZANO

La risposta italiana alla globalizzazioneè l’etichetta di tracciabilità

n GUIDATO DAL SENATORE SERGIO DE GREGORIO

Italiani nel mondo al debuttotecipare all’evento per impegni istitu-zionali.A ricevere il premio “Orgoglio italia-no” alla carriera, invece, l’attrice GinaLollobrigida, per la sua capacità dirappresentare gli italiani e la sua ter-ra d’origine all’estero. Nel corso della serata sono stati pre-sentati gli oltre duecento amministra-tori locali, provenienti da tutta Italia,che hanno aderito al nuovo movimen-to politico, e simpatizzanti e rappre-sentati di movimenti con cui il partitoguidato dal senatore De Gregorio hastretto un patto federativo. “Il nostro elettorato e i simpatizzantidel movimento hanno affollato il Pala-Partenope per dimostrare che un al-tro modo di fare la politica, dalla par-te della gente, c’è e noi lo mettiamo inpratica”, ha dichiarato il presidentedella Commissione Difesa del Senato.“Italiani nel Mondo è stata una scom-messa, vinta, con cui abbiamo dimo-strato di poter essere ancora orgoglio-si delle proprie radici pur vivendo lon-tano dal Colosseo o dal Vesuvio. Ab-

biamo voglia di fare, di operare. Oltread essere il megafono, in Patria, di chivive fuori. Italiani nel Mondo è la ter-za strada che la politica italiana puòdarsi per uscire definitivamente daquesto bipolarismo imperfetto, in cuiil senso del dibattito, della discussionefeconda e della dialettica scade nellacontrapposizione sterile e nel murocontro muro. Vogliamo dimostrareche se si costruisce insieme qualcosa,ognuno rispettando il lavoro degli altrie ognuno facendo ciò che più gli riescemeglio, l’Italia può avere davvero unfuturo migliore di quello che sembraattenderla”. Numerosi partecipanti sono giunti an-che dall’Europa: al PalaPartenopeerano presenti infatti rappresentantidei Comites (comitati degli italiani re-sidenti all’estero) della Germania, delBelgio, della Francia, della Svizzera,della Danimarca e dell’Olanda.A chiudere la serata, il celebre can-tante Peppino Di Capri, che ha propo-sto una selezione del suo vastissimorepertorio. A.M.

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Questo progetto è a favore della Co-operativa APOPOLI, costituita da 500donne dei 5 villaggi componenti il co-mune di Songon, una zona rurale acirca 30 km da Abidjan in Costa d’A-vorio. Le donne della zona, fino a po-chi anni fa e per molto tempo, acqui-stavano nei villaggi “ébrié” di Abid-jan il tubero manioca e lo trasforma-vano in “attiéké” rivendendo il pro-dotto individualmente al dettaglio adAbidjan. Alcune di loro coltivavanoquesto tubero anche su piccolissimiappezzamenti di terra di famiglia peruso proprio. A causa della crescenteurbanizzazione della città di Abidjane dei villaggi periferici ébrié, la dis-

ponibilità dei terreni coltivabili si ènotevolmente ridotta ed è sempre piùdifficile trovare la quantità sufficien-te di tuberi a garantire la sopravvi-venza dei loro consumatori, se non aprezzi esorbitanti. Il comune ruraledi Songon, invece, è situato lungo lalaguna, dispone quindi di acqua asufficienza ed i suoi terreni sonoestremamente fertili per la coltiva-zione della manioca. La zona ha unforte potenziale economico costituitodalla ricchezza delle risorse naturali.Ma a causa di mancanza di mezzi edi incapacità organizzativa, la popo-lazione non è ancora in grado di farfruttare queste risorse.

Con le donne diSongon per un futuro diprosperità di Carmen Seidel

Pubblichiamo in questo numero il progetto che Missione Futuro Ong ha formu-lato e sottoposto all’attenzione di vari organi e istituzioni, finalizzato all’eman-cipazione economica e quindi sociale delle donne che vivono nella poverissimaarea di Songon, in Costa d’Avorio, ove la nostra organizzazione è attiva già dadiversi anni e dove è anche in via di completamento un Presidio Sanitario checontribuirà anch’esso a sostenere una comunità già gravemente provata dauna drammatica situazione socio-sanitaria. Tale iniziativa si affianca dunque aquella più ambiziosa di assistenza sanitaria alla popolazione dei cinque villag-gi che compongono il Distretto di Songon, nell’ambito di un Progetto Pilota checomprende sia l’aspetto sanitario che lo sviluppo sociale e che, dopo la sua pie-na attuazione a Songon, potrebbe essere esportato con successo ad altre popo-lazione africane bisognose. A tal scopo, come già riportato in altri numeri delnostro giornale, i rappresentanti di Missione Futuro hanno incontrato diversevolte sia il Ministro della Solidarietà che della Sanità della Repubblica della Co-sta d’Avorio i quali hanno dimostrato gratitudine e espresso il loro pieno soste-gno e contributo all’iniziativa. Sostegno che si affianca a quello dell’Ambascia-tore d’Italia in Costa d’Avorio e del suo ufficio di cooperazione, dell’Ambascia-tore della Costa d’Avorio in Italia e del Cardinale di Abidjan, nonché dall’Am-basciatore della Costa d’Avorio presso la Santa Sede, i quali da sempre seguo-no con grande partecipazione le iniziative di Missione Futuro in Costa d’Avorio.È inoltre in fase di preparazione un accordo ufficiale di partnership con il Mi-nistero degli Affari Sociali.Per poter sviluppare adeguatamente il Progetto, quindi, nel mese di settembre2006, è stata fondata la ONG Missione Futuro Cote d’Ivoire i cui membri sonorappresentanti della comunità di Songon, l’ex primo consigliere dell’Ambascia-ta della Costa d’Avorio in Italia, un missionario e una suora del convento di Son-gon, i quali garantiranno la gestione e supervisione di tutte le iniziative in cor-so e riferiranno del buon andamento e dei risultati ottenuti.

Le donne che si trovano ancora in con-dizioni di grande povertà e miseria,mancanza di igiene ed istruzione, conla costituzione della loro cooperativahanno dimostrato una coraggiosa estraordinaria volontà di uscire da unadrammatica situazione e ad impe-gnarsi fattivamente per lo sviluppo diquesta zona ed il miglioramento dellaloro condizione. Il sindaco, apprezzan-do questa iniziativa e riconoscendol’importanza e l’impatto sullo sviluppolocale, recentemente ha donato allacooperativa un terreno coltivabile dicirca 10 ettari. Permane, tuttavia, ladifficoltà delle donne ad organizzarsiprofessionalmente nonché la mancan-za di capitali per l’acquisto di attrezzi,macchinari e la costruzione di capan-noni, condizione indispensabile perchél’attività possa attivarsi con successo.

ATTIVITÀ E OBIETTIVI ECONOMICIDEL PROGETTO: - Unire la forza lavorativa e organiz-

zativa di un numero elevato di don-ne che oggi operano individual-mente in una cooperativa benstrutturata.

- Valorizzare e coltivare i terrenimessi a disposizione dal Comune diSongon per avviare, incrementaree consolidare la capacità produtti-va autonoma e duratura della ma-nioca.

- Creare ed attrezzare un centro effi-ciente di raccolta e di conservazione.

- Migliorare i metodi di lavorazione amano estremamente laboriosi elunghi, attraverso l’acquisto dimacchine ed attrezzi moderni.

- Migliorare l’aspetto dell’igiene nel-la fase produttiva.

- Creare un sistema di commercializ-zazione che permetta competitività.

- Creare un sistema di distribuzioneadeguato e veloce che soddisfi nonsolo il fabbisogno locale (60.000abitanti) ma anche la forte richiestaproveniente da Abidjan (2.000.000abitanti), villaggi limitrofi sia all’in-terno del paese, come anche dapaesi confinanti come il BurkinaFaso, la Liberia ed il Ghana.

- Creare un economia stabile e cre-scente locale.

OBIETTIVI SOCIALI DEL PROGETTO:La risorsa umana, come quella na-turale, è la principale potenzialitàper lo sviluppo della regione e quin-di va colta ed organizzata.Ogni donna avrà il suo ruolo benpreciso all’interno della cooperati-va che va dalla coltivazione, rac-colta e lavorazione della maniocafino alla gestione, amministrazionee promozione: il progetto quindiprevede anche la formazione, l’al-fabetizzazione ed il transfer diknow-how.L’impegno femminile in Africa è allabase del sistema familiare e tribalee la valorizzazione del ruolo delladonna e della sua capacità compor-tano anche benessere per tutta lapopolazione e delle sue condizionigenerali di vita.I corsi di formazione affronterannoanche tematiche come la promozio-ne di una sana gestione dell’am-biente, la sensibilizzazione nellapianificazione famigliare, una mag-giore consapevolezza sulle proble-matiche di igiene, malattia e pre-venzione.

L’obiettivo specifico è dotare la co-operativa delle donne di Songon dimezzi tecnici ed umani necessariper assicurare un avviamento ed unfunzionamento duraturo delle loroattività produttive. Le attività di for-mazione, l’acquisto delle attrezzatu-re e macchinari, l’elaborazione diun metodo di lavoro, di gestione euna rete di distribuzione efficace,permetteranno loro di acquisire be-nessere ed indipendenza promuo-vendo l’economia locale ed assicu-rando una sicurezza ed un futuroanche ai loro figli.

GLI INVESTIMENTI PREVEDONO:- La costruzione di un centro di

stoccaggio della manioca - La costruzione di locali per la la-

vorazione e confezionamento - Macchina per sbucciare e frantu-

mare la manioca- Macchina per tritare/passare- Macchina per essiccare i granuli- L’acquisto delle materie prime- Camion per la consegna e distri-

buzione- Creazione di un locale per l’ammi-

nistrazione e l’acquisto di un PC eperiferiche, arredamento e mate-riale per l’ufficio

- I locali per la formazione potran-no essere messi a disposizione daparte del comune o della parroc-chia.

MISSIONE FUTUROO N GO N L U S

I due containers nei quali hanno viaggiato le piastrelle sono arrivati ad Abid-jan i primi giorni di settembre ma lo “scandalo dei rifiuti tossici” e la conse-guente sospensione degli addetti al porto e alla dogana, come pure documen-tato sul nostro giornale, hanno provocato il blocco di tutte le procedure già av-viate per lo sdoganamento immediato e gratuito. Ci sono volute diverse setti-mane prima che un nuovo direttore fosse nominato e le pratiche riaperte; gra-zie anche all’impegno e alla costanza dei membri di Missione Futuro Cote d’I-voire, il cargo è stato quindi ritirato e trasportato in più riprese, opportuna-mente scortato, fino al cantiere di Songon. Nel frattempo, il costruttore avevagià scaricato la sabbia ed il cemento necessari per la posa, e ciò gli ha consen-tito di mettersi subito al lavoro, come siamo in grado di documentare con que-ste immagini. La struttura verrà quindi completata entro poche settimane eciò ci dà nuovamente la possibilità di ringraziare tutti gli Accademici che han-no contribuito al successo dell’iniziativa e che contiamo vorranno proseguirea sostenerla nella fase successiva del reperimento delle attrezzature ed appa-recchiature necessarie al funzionamento del presidio sanitario. C.S.

Le piastrelle sono arrivate!

Come abbiamo riportato nell’ultimo numero del giornale, grazie all’im-pegno di Antonio e Michele Baglio, Missione Futuro Ong ha avuto in do-no ben 3.000 mq di piastrelle necessarie ad ultimare il nostro presidiosanitario a Songon, in Costa d’Avorio.

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