LAcqua e il Potere Roma, Regina delle Acque Il primo centro urbano Il controllo e luso dellacqua...

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ROMA REGINA AQUARUM L’Acqua e il Potere Roma, Regina delle Acque Il primo centro urbano Il controllo e l’uso dell’acqua divennero parte della cultura latina. I Romani, brillanti ingegneri, migliorarono le tecnologie e costruirono ovunque straordinarie opere pubbliche: strade, ponti e acquedotti. Roma Imperiale La città contava più di un milione di abitanti; imponenti le opere pubbliche: fori, basiliche, strade, ponti, acquedotti, templi, circhi, teatri, un anfiteatro, archi di trionfo, terme. L’ Isola Tiberina Unica isola del fiume, ebbe un ruolo fondamentale nella storia di Roma. Dato che la sua forma ricorda quella di una nave, i romani la adornarono in tal modo. Gli acquedotti Gli acquedotti a Roma erano undici: fornivano acqua ai Palazzi Imperiali sul colle Palatino e, mediante fontane pubbliche, anche alle zone popolari della città. Realizzarono infrastrutture anche nelle province dell’Impero: ad esempio il Pont du Gard nel sud della Francia. Solo nel XX sec. nelle grandi città occidentali è stato possibile erogare una quantità d’acqua superiore a quella di cui poteva disporre un cittadino romano! Le terme Molti imperatori costruirono opere monumentali per celebrare la loro grandezza. Le terme erano costruite con sfarzo, per sottolineare il messaggio ideologico dell’Imperatore diretto ai cittadini: la consapevolezza di vivere nell’ Impero più ricco e potente del mondo. Le fontane La “Meta Sudans” (palo sudante) era una delle più importanti e peculiari fontane che vennero costruite a Roma. Alta 18 metri, venne distrutta da un incendio nel I secolo a.C. I ponti La costruzione dei ponti per i Romani era un’attività sacra, affidata a un magistrato detto “Pontifex”. Venne adottata la tecnologia dell’arco, introdotta dagli Etruschi: la struttura ad arco consente di coprire grandi spazi e sostenere meglio i pesi utilizzando una minore quantità di materiale edilizio; gli elementi costruttivi venivano predisposti dagli operai con procedure standardizzate che consentivano un veloce assemblaggio delle arcate in serie. I Romani inventarono un nuovo materiale da costruzione, il calcestruzzo: duttile ed econo-mico, consentì loro di realizzare velocemente grandi strutture. Durante il periodo di massimo sviluppo Roma divenne una metropoli cosmopolita e il cuore di un potentissimo Impero, il centro del mondo allora conosciuto. Il genio romano ha lasciato straordinarie strutture in ogni regione conquistata, seguendo l’esempio dell’Urbe. A quel tempo l’acqua corrente era un lusso che solo i più ricchi potevano permettersi. Questo comunque non fu mai un problema per i Romani, poiché le numerose fontane portavano acqua alla popolazione. Il Medioevo: il declino di Roma L’Impero Romano d’Occidente crollò nel V sec. a causa delle crisi interne e delle invasioni barbariche. Roma rimase comunque il centro spirituale della Cristianità e la sede del papato. Le infrastrutture smisero di funzionare. La distruzione degli acquedotti determinò lo spopolamento di intere aree della città. Comenius 2011-2013 FLOW (For the Love Of Water) Liceo T. Mamiani Le terme erano grandi complessi di bagni pubblici dedicati anche allo svago e alla cura del corpo. Alimentate dagli acquedotti, avevano vasche con acqua a diversa temperatura: costituivano un’esperienza di benessere e di relax. Le classi più elevate trascorrevano diverse ore alla settimana nei bagni pubblici: essi rivestivano un’importante funzione sociale. L’origine della città è legata alla presenza del fiume: nell’ottavo secolo a.C. una tribù di pastori si stabilì presso le rive del Tevere. Il primo centro urbano era situato in corrispondenza dell’Isola Tiberina, guado naturale dalla posizione strategica; la città trasse vantaggio dalla sua posizione, fulcro delle rotte commerciali tra l’Etruria e la Magna Grecia, l’entroterra e il Mar Tirreno. Parco degli Acquedotti, Roma Percorso dei sistemi idrici Il sistema fognario venne in seguito ampliato e usato per convogliare le acque nere della città: è ancora in funzione oggi. La Cloaca Maxima La civiltà Romana è strettamente legata all’elemento acqua: dalla fondazione di Roma sulle sponde di un fiume alla realizzazione di imponenti opere pubbliche, sintesi tra tecnica e arte, natura e artificio, la storia della città si intreccia costantemente con il controllo e la gestione della risorsa idrica. Sin dalle origini, la civiltà Romana privilegia l’utilità e la funzionalità e favorisce la realizzazione di grandi opere pubbliche. I Romani furono i primi a costruire un efficiente sistema idrico che alimentava sia le strutture pubbliche che quelle private, con percorsi aerei o sotterranei. Attraverso gli acquedotti, i Romani facevano affluire in città l’acqua captata da sorgenti distanti decine di km. La condotta doveva mantenere una pendenza costante: per superare i dislivelli era sostenuta da arcate. L’urbanizzazione dell’area per le attività pubbliche avvenne dopo la bonifica delle aree paludose. Questo progetto venne promosso dal re Tarquinio il Superbo (VI° sec a.C.) tramite la costruzione di un grande collettore di raccolta delle acque: la “Cloaca Maxima”.

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ROMA REGINA AQUARUM

L’Acqua e il PotereRoma, Regina

delle Acque

Il primo centro urbano

Il controllo e l’uso dell’acqua divennero parte della cultura latina. I Romani, brillanti ingegneri, migliorarono le tecnologie e costruirono ovunque straordinarie opere pubbliche: strade, ponti e acquedotti.

Roma Imperiale

La città contava più di un milione di abitanti; imponenti le opere pubbliche: fori, basiliche, strade, ponti, acquedotti, templi, circhi, teatri, un anfiteatro, archi di trionfo, terme.

L’ Isola TiberinaUnica isola del fiume, ebbe un ruolo fondamentale nella storia di Roma. Dato che la sua forma ricorda quella di una nave, i romani la adornarono in tal modo.

Gli acquedotti

Gli acquedotti a Roma erano undici: fornivano acqua ai Palazzi Imperiali sul colle Palatino e, mediante fontane pubbliche, anche alle zone popolari della città.

Realizzarono infrastrutture anche nelle province dell’Impero: ad esempio il Pont du Gard nel sud della Francia.

Solo nel XX sec. nelle grandi città occidentali è stato possibile erogare una quantità d’acqua superiore a quella di cui poteva disporre un cittadino romano!

Le terme

Molti imperatori costruirono opere monumentali per celebrare la loro grandezza. Le terme erano costruite con sfarzo, per sottolineare il messaggio ideologico dell’Imperatore diretto ai cittadini: la consapevolezza di vivere nell’ Impero più ricco e potente del mondo.

Le fontane

La “Meta Sudans” (palo sudante) era una delle più importanti e peculiari fontane che vennero costruite a Roma. Alta 18 metri, venne distrutta da un incendio nel I secolo a.C.I ponti

La costruzione dei ponti per i Romani era un’attività sacra, affidata a un magistrato detto “Pontifex”.

Venne adottata la tecnologia dell’arco, introdotta dagli Etruschi: la struttura ad arco consente di coprire grandi spazi e sostenere meglio i pesi utilizzando una minore quantità di materiale edilizio; gli elementi costruttivi venivano predisposti dagli operai con procedure standardizzate che consentivano un veloce assemblaggio delle arcate in serie.

I Romani inventarono un nuovo materiale da costruzione, il calcestruzzo: duttile ed econo-mico, consentì loro di realizzare velocemente grandi strutture.

Durante il periodo di massimo sviluppo Roma divenne una metropoli cosmopolita e il cuore di un potentissimo Impero, il centro del mondo allora conosciuto.Il genio romano ha lasciato straordinarie strutture in ogni regione conquistata, seguendo l’esempio dell’Urbe.

A quel tempo l’acqua corrente era un lusso che solo i più ricchi potevano permettersi. Questo comunque non fu mai un problema per i Romani, poiché le numerose fontane portavano acqua alla popolazione.

Il Medioevo: il declino di Roma

• L’Impero Romano d’Occidente crollò nel V sec. a causa delle crisi interne e delle invasioni barbariche. Roma rimase comunque il centro spirituale della Cristianità e la sede del papato.

• Le infrastrutture smisero di funzionare. La distruzione degli acquedotti determinò lo spopolamento di intere aree della città.

Comenius 2011-2013FLOW (For the Love Of Water)

Liceo T. Mamiani

Le terme erano grandi complessi di bagni pubblici dedicati anche allo svago e alla cura del corpo. Alimentate dagli acquedotti, avevano vasche con acqua a diversa temperatura: costituivano un’esperienza di benessere e di relax. Le classi più elevate trascorrevano diverse ore alla settimana nei bagni pubblici: essi rivestivano un’importante funzione sociale.

L’origine della città è legata alla presenza del fiume: nell’ottavo secolo a.C. una tribù di pastori si stabilì presso le rive del Tevere.

Il primo centro urbano era situato in corrispondenza dell’Isola Tiberina, guado naturale dalla posizione strategica; la città trasse vantaggio dalla sua posizione, fulcro delle rotte commerciali tra l’Etruria e la Magna Grecia, l’entroterra e il Mar Tirreno.

Parco degli Acquedotti, Roma

Percorso dei sistemi idrici

Il sistema fognario venne in seguito ampliato e usato per convogliare le acque nere della città: è ancora in funzione oggi.

La Cloaca Maxima

La civiltà Romana è strettamente legata all’elemento acqua: dalla fondazione di Roma sulle sponde di un fiume alla realizzazione di imponenti opere pubbliche, sintesi tra tecnica e arte, natura e artificio, la storia della città si intreccia costantemente con il controllo e la gestione della risorsa idrica.

Sin dalle origini, la civiltà Romana privilegia l’utilità e la funzionalità e favorisce la realizzazione di grandi opere pubbliche. I Romani furono i primi a costruire un efficiente sistema idrico che alimentava sia le strutture pubbliche che quelle private, con percorsi aerei o sotterranei.

Attraverso gli acquedotti, i Romani facevano affluire in città l’acqua captata da sorgenti distanti decine di km. La condotta doveva mantenere una pendenza costante: per superare i dislivelli era sostenuta da arcate.

L’urbanizzazione dell’area per le attività pubbliche avvenne dopo la bonifica delle aree paludose. Questo progetto venne promosso dal re Tarquinio il Superbo (VI° sec a.C.) tramite la costruzione di un grande collettore di raccolta delle acque: la “Cloaca Maxima”.

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La piena del Tevere del dicembre 2008

Liceo Classico Statale “Terenzio Mamiani”, Roma

Prof.ssa A. Arcovito

A. Pianetti, G. Loiudice, M. Mazuy, C. Malavasi , M. Furlan (V L)

Il Rinascimento(XV-XVI sec.) Il rinnovamento nel pensiero, nella cultura, nelle arti e nelle scienze che dall’Italia si è irradiato nel mondo: l’inizio dell’Età Moderna.

Renovatio Urbis

Roma Caput MundiL’Urbe divenne il centro di un programma di rinnovamento urbano e culturale che diede alla Città Eterna nuovo splendore. L’azione della Chiesa ebbe un ruolo fondamentale nella rinascita della città: i Papi vollero riportare Roma al centro della scena politica internazionale, affermando il primato spirituale della città erede della grandezza dell’Impero. Le strutture idriche vennero ripristinate, le vecchie strade, insieme alle nuove, cominciarono ad essere utilizzate per l’afflusso di persone e risorse da tutto il mondo, rendendo la città nuovamente florida. Gran parte degli introiti della Chiesa fu utilizzata per ornare la città; la ricostruzione della Basilica di San Pietro divenne simbolo del rinnovamento artistico.

Roma venne riedificata quale Caput Mundi.

L’ IMMAGINE DELL’ ACQUA: LE FONTANESecondo l’antica consuetudine, il punto di arrivo degli acquedotti era decorato da magnifiche fontane con sculture. Queste opere, chiamate “mostre”, divennero dei veri capolavori.

L’acqua assunse un importante valore artistico, messa a disposizione del popolo divenne un modo per mostrare il potere e l’influenza del committente dell’opera, spesso un esponente di un’importante famiglia aristocratica.

Fontana di Nettuno (o dei Calderai)

Il Barocco

Nella pittura, nella scultura e nell’architettura, gli artisti provarono a esprimere i temi della fede con immagini emozionanti, forti e dirompenti; per rappresen-tare il potere dei committenti crearono opere monumentali e preziose, con dettagli elaborati.

Il Risorgimento e la nascita dell’ItaliaNel 1861 Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d’Italia, unificando il Paese sotto un’unica corona. Dieci anni dopo Roma venne proclamata Capitale del Regno. Dopo molti secoli, l’Italia è finalmente unita, grazie a personalità come Cavour e Garibaldi; nella Nazione si avvia una fase di rivoluzione economica e industriale, ma la modernizzazione coinvolge il Paese con modalità diverse.

Nel processo di ampliamento e modificazioni urbanistiche dovute all’ade-guamento alle nuove funzioni di capitale, Roma divenne la prima città a dotarsi di un completo ed efficiente sistema idrico.

• Realizzata nel 1651• Opera di G. L. Bernini• Commissionata da Papa Innocenzo X• Sito: Piazza Navona• Sormontata dall’Obelisco Agonale, imitazione dell’epoca di Domiziano, ricomposto da Bernini e posto su una struttura cava• Rappresenta il trionfo della Fede nel mondo: la rivelazione cristiana è l’apice della sapienza antica.

• Iniziata nel 1574; sculture realizzate nel 1873• Opera di Giacomo Della Porta; opere di G. Zappalà e A. Della Bitta• Commissionata da Papa Gregorio XIII • Sito: Piazza Navona, (già Stadio di Domiziano), lato nord• Alimentata dall’ Aqua Virgo

• Realizzata nel 1735-62• Opera di Niccolò Salvi•.Commissionata da Papa Clemente XII•Sito: prospetto laterale di Palazzo Poli.• Il corteo di Oceano, pro-rompente dalla parete, sembra invadere la piazza, tra giochi d’acqua fra le rocce.• Nella stessa ubicazione erano state realizzate due fontane in epoche precedenti (1453, 1640). • La magnifica fontana è la più famosa di Roma, immortalata anche nel Cinema (La dolce vita)

Fontanelle realizzate dal 1874 fino ad oggi (iniziativa di L.Pianciani, primo sindaco della Capitale)

2500 fontane oggi in città

Oggi la città è separata dal suo fiume dai muraglioni costruiti a fine ‘800 per proteggere l’abitato dalle piene; il Tevere è navigabile solo in parte e risulta inquinato a causa delle attività urbane e agricole del territorio.

Roma oggi...

Il Tevere è chiamato il “fiume biondo” per la particolare colorazione delle sue acque, dovuta all’alta concentrazione di argilla.

Ancora oggi, in alcuni anni con forti precipitazioni autunnali, il Tevere esonda dai suoi argini provocando gravi dann.

• Realizzata nel 1575• Opera di Giacomo della Porta; statue di L. Sormani; obelisco di Ramesse II aggiunto nel 1711• Commissionata da Papa Gregorio XIII • Sito: Piazza della Rotonda• Collocata davanti al Pantheon, la Fontana venne costruita al centro dell’area del mercato

Fontana del Pantheon

I nasoni

Il Seicento è il secolo del trionfo della Controriforma e dell’assolutismo del potere politico. La creatività degli artisti si espresse nello stile Barocco: le composizioni divennero sfarzose, drammatiche, dinamiche, con forti chiaroscuri e effetti scenografici, per stupire e suggestionare l’osservatore.

Fontana del Tritone

Fontana di Trevi

Fontana dei Quattro Fiumi

• Realizzate nel 1642• Opere di G. L. Bernini• Commissionate da Papa Urbano VIII Barberini• Sito: Piazza Barberini • La Fontana del Tritone, antistante il Palazzo Barberini, venne costruita per esaltare il prestigio della famiglia; fantasiosa invenzione ispirata a una figura mitologica: il Tritone soffia in una conchiglia per dominare il mare.• La Fontana delle Api (simbolo del casato) serviva come cisterna (l’attuale installazione è una copia del 1915).

Fontana della Barcaccia

• Realizzata nel 1629• Opera di P. e G. L. Bernini• Commissionata da Papa Urbano VIII • Sito: Piazza di Spagna• Ricorda il luogo in cui si era arenato un barcone trasportato da una piena del Tevere; la forma incassata consente di captare le acque dell’Acquedotto dell’Aqua Virgo, nonostante la bassa pressione.

• Iniziata nel 1574• Opera di Giacomo della Porta e G.L. Bernini• Commissionata da Papa Gregorio XII, poi da Innocenzo X• Sito: Piazza Navona, lato sud• Gemella della Fontana dei Calderai, alimentate entrambe dalla rete idrica, ripristinata, dell’ Aqua Virgo

Fontana del Moro

Fontana delle Api