L'acqua e i suoi doppi

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progetto di atelier: l’acqua e i suoi doppi Scuola Statale dell’infanzia “L’albero delle farfalle” Montecavolo di Quattro Castella (RE) settembre 2010 – giugno 2011

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Montecavolo di Quattro Castella (RE)

settembre 2010 – giugno 2011

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A tutte le bambine e a tutti i bambini protagonisti del progetto

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Acqua di monte

Acqua di fonteAcqua di squilli

Acqua che brilli

Acqua che canti e piangi

Acqua che ridi e muggi

Tu sei la vitaE sempre sempre fuggi

Gabriele D’Annunzio

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L’acqua è una proposta progettuale che spesso viene rivolta ai bambini per ricercare insieme nelle loro competenze, abilità e conoscenze. L’acqua è un elemento naturale che la incontrano quotidianamente nei giochi, negli alimenti, in determinate condizioni atmosferiche… ed è spesso protagonista e oggetto di curiosità nelle loro scoperte durante incontri e uscite. A noi (insegnanti, educatori, atelieristi…) compete il creare situazioni dove viene proposta come soggetto da indagare per farne aumentare le sue proprietà, la sua importanza… conoscenze e necessità. Il nostro “focus” deve poter mettere una metaforica lente di ingrandimento per sensibilizzare i bambini stessi sia ad un uso adeguato sia all’utilità che ricopre per l’intero Pianeta.

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Nel proporre ai bambini percorsi di progetto ho pensato a incontri che andavano, attraverso i rispettivi report documentativi, a valorizzare i vissuti personali e di gruppo con dialoghi, racconti, giochi, grafiche, disegni, installazioni… Tecniche, materiali e strumenti, sono sempre stati sperimentati dai bambini con competenza, creatività e stupore letti durante i coinvolgimenti e le relative osservazioni. Relazioni che sono andati a generare evoluzioni e momenti di crescita. Avvicinarsi ai materiali di recupero, alla creta, alla stessa acqua, alle plastiche, ai colori, alle carte… ha provocato e stimolato nei bambini sensorialità tattili, olfattive, uditive che hanno portato a riflessioni, pensieri… a sensibilità estetiche. Considerazioni che mi rimandano all’idea di bambino competente, attore e regista della propria evoluzione.

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Collegando le progettualità delle sezioni con quelle dichiarate per l’atelier, sono state proposte ai bambini diverse e svariate occasioni di esperienze e di attività: - sez. 3 anni: l’acqua e i 5 sensi; - sez. 4 anni: via e piazze d’acqua (oceano, mare, fiumi, canali, cascate); - sez. 5 anni: architetture dell’ acqua (fontane, ponti, acquari, fari, Venezia)

L’acqua perciò è stata giocata, travasata, manipolata, interpretata e inventata attraverso appositi incontri dove emozioni e strategie sono state dichiarate dagli stessi bambini insieme ai diversi linguaggi espressivi.

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Gli intenti che mi hanno condotto a fare ricerca nelle potenzialità dei bambini e che hanno portato ad un percorso di elaborati, testimonianze e dichiarazioni, hanno voluto evidenziare e confermare una determinata cultura dell’infanzia. Cultura e culture non legate a certi stereotipi infantili, ma a creatività ed esteticità che spesso si sono avvicinate a teorie e codici caratterizzanti i diversi linguaggi appartenenti ad artisti contemporanei e moderni.

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Questi intenti sono stati: - Il fare apprendere ai bambini che l’acqua può essere un materiale ludico da manipolare e sperimentare in diversi modi, utilizzando specifiche tecniche, diversi strumenti……; - la sperimentazione di cromatismi differenti e la realizzazione di elaborati, installazioni, grafiche…; - il favorire le relazioni dei bambini con materiali di recupero, la carta, le plastiche, pastelli colorati… in questo modo privilegiando, oltre alle conoscenze attraverso dichiarazioni e testimonianze, anche una loro manualità.

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Durante tutti gli incontri, non ho voluto dare importanza al prodotto finito, ma ai processi che ho osservato durante il “fare” creativo. Un fare estroso e fantasioso che ha portato a creatività, linguaggi e ricerche estetiche personalizzate.Pierangelo Giovanetti, atelierista del Comune di Quattro

Castella

Acqua degli zampilli

acqua degli specchi d’acqua

acqua dei fiumi dei vivai

dei ruscelli, degli acquai…

acqua delle terre ghiacciate

e dei mari infuocati

acqua quietad’improvviso inquieta…

acqua di maremoti e dei marosi…

Jaques Prevert

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acqu

a e

sens

orial

itàgusto

olfatto tatto

udito vista

sezione 3 anni

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Da dove viene l’acqua? Marco G.: Dal fiume. Sveva: Dal mare. Sultan: Dal tubo. Che tubo? Marco G.: Dell’acquedotto. Sultan: Del sapore che mette la mia mamma dentro. Alberto: Dal fiume e dal mare. Cecilia: Dalle caraffe. Omar: Dal mare e dell’acqua. Alice: Dal bicchiere. Federico: Da la su, dal mare. Rocco: Dai rubinetti. Davide: Dal mare. Roberta: Dal depuratore.

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Cos’è l’acqua?Elena: E’ quella da bere. A casa ci ho quella con le bollicine.Rocco: Il mare.Sveva: Il mare.Roberta: E’ per bere.Davide: Quella che scorre al mare.Federico: Fa anche tutte le bolle, Pier.Sultan: Anche il mio fa le bolle.Riccardo: E’ quella da andare sotto.Alice: Il mare.Davide: Sì il mare è sempre colorato!Emma: L’acqua del mare.Riccardo: E’ salata l’acqua, un giorno sono andato al mare; è salata.

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Perché è importante l’acqua?Davide: Per dissetarci. Se lasciamo il rubinetto aperto sprechiamo tutta l’acqua.Federico: Perché si deve bere e per gli animali.Muhnis: Ci si lava le mani.Davide: Ti voglio dire da dove viene l’acqua! Dall’acquedotto, ma l’acquedotto è così lontano dall’Italia.

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gustoChe sapore sa l’acqua? Cecilia: Di acqua. Emma: Menta. Perché sa di menta? Emma: Perché la menta fa bene. Rocco: Di rubinetti e poi anche di acqua. Aurora: E’ buona, sa di acqua. Roberta: E’ buona perché sa di acqua. Elena: Sa di mare con i pesciolini. Emmanuel: Sa di acqua. Sveva: E’ un po’ di sapone. Marco G.: Di melone! Perché sa sapore di acqua. Riccardo: Di fragola. Perché? Riccardo: Perché è buona la fragola.

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Sultan: Del sapore che mette la mia mamma dentro. Omar: Ha un sapore buono. Alice: Di mare. Perché? Alice: Perché sa di acqua.Elena: E’ buonissima e sa di sapore di amore. Ma che sapore sa l’amore? Elena: Sa di fragola! Roberta: Salata.Elena: Salata, perché quella del mare è salata; BUAH!Aurora: Però quella buona è dolce.Cecilia: Quella della piscina è dolce perché ci ha lo zucchero.Elena: Quella della piscina è dolce.

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E’ buona o cattiva? Emma: Buonissima. Perché? Emma: Perché fa bene. Rocco: E’ buona e un po’ cattiva. Alice: E’ buona, perché si beve. Omar: E’ buona perché fa molto bene. Cecilia: E’ buona. Perché? Cecilia: Perché fa bene. Davide: E’ buona, perché è fresca e non sporca. Aurora: E’ buona perché viene dai rubinetti. E’ buonissima. Agnese: E’ buona. Perché? Aurora: Perché viene dal rubinetto.

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Chi conosce l’acqua salata?Agnese: Io.Matilde: L’acqua salata è il mare.Agnese: E’ vero.Emma fa un cenno di sì con la testa.Qual è?Emma: Quella. (e guarda verso il computer il filmato del mare)E quella dolce?Davide: Quella degli stagni.Agnese: Quella del fiume.Matilde: Non lo so. Perché il mare è salato?Davide: Perché tutto il mare è salato, perché così i pesci possono vivere dentro.Chi ha bevuto l’acqua del mare?Davide: Nessuno.Matilde: Io sì.

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olfattoChe odore sa l’acqua? Davide: E’ un odore di cascata. Elena: Acqua di mare. Roberta: Di fiume. Federico: La mia sembra di fragola. Elena: Sembra acqua frizzante di casa mia. Sa di acqua al naturale. Alice: A me di mare. Emmanuel: A me sembra quella di fuori (pioggia). Omar: Dell’acqua. Aurora: Di mare.. Fedi: Pesci. Con l’aggiunta di un essenza al tè verde Elena: Sembra la mia mamma che si mette il profumo. Incontri olfattivi

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Roberta: Il mio sa di profumo d’uva. Federico: La mia di fragola. Davide: Sa di polvere (acqua viola), sa di margherita (acqua rosso scuro) Matilde: Il mio sa di fragola. Davide: Ho ottenuto il rosa ottenendo questo. (dopo avere chiesto di mescolare le acque colorate) Alice: Di mare ancora. Sofia: E a me ancora di giraffa. Emmanuel: Mi sa di… di… di fumo. Omar: Fumo. Emmanuel: A me mi sa di fuoco con la benzina e il fumo. Fedi: Buona, buona.

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tatto

Come la sentite l’acqua quando la toccate? Emmanuel: Calda e sento anche profondo io. Davide: Gelida. Roberta: E’ gelida come un ghiaccio. Gioacchino: L’acqua è fredda. Davide: L’acqua è trasparente e quando il sole la scalda diventa evaporata. A bagnare troppo le dita viene i buchi nelle dita.

Esplorazioni al lavandino e alla vasca di manipolazione

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Quando sentite l’acqua calda?Roberta: Quando c’è il sole.In coro: Quando c’è il sole.E fredda?Roberta: Quando c’è il vento.Riccardo: Nella mia piscina è fredda. Cosa sentiamo quando tocchiamo l’acqua?Davide: Freddissimo.Matilde: Freddo.Davide: Nelle piscine ho visto anche delle docce per lavarsi.Com’era l’acqua di queste docce?Davide: La mamma quando ero in piscina me l’ha riscaldata un po’; prima era molto fredda.

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uditoChe rumore fa l’acqua?Elena: FU…FU… le onde.Cecilia: FFF.Elena: Il vento ha soffiato.Cecilia: SCIU… Davide: FU, FU, FU. (molto piano)Emma: Temporale.Che rumore fa il temporale?Emma: UUUU.Sofia: Stamattina a casa mia è venuto il temporale.Che rumore faceva?Sofia: F…F…(e fa il gesto con le mani)Alberto: PUC, PUC, PUC.Perché?Alberto: Perché ci sono le onde.Emmanuel: BUM, BUM, BUM.

agiti con acqua e schiuma

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Le esperienze vengono proposte in bagno Dal rubinetto Che rumore sentite? Sofia: Le onde. Aurora: L’acqua che viene giù. Miriam: Io sento un “tripla”. Roberta: GRRR… Davide: Cascata e anche pesce che nuota sul sommerso. Elena: Di una vasca che è piena, piena e dopo c’è un pesciolino piccolino, piccolino, piccolino, che una vasca si rompe. Sultan: Quelle che vanno nelle vasche e nel tubo. Davide: Il rumore dell’acqua sembra un pesce che ci ha una corda che se la tiri vengono giù le caramelle.

sperimentazioni di acque rumorose

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Rocco: Del mare. Cecilia: La piscina Marco G.: La mia sembra del mare. Matilde: Sembra verde. Sofia: Sembra un’onda; un’ onda così. (e fa il gesto con le braccia) Elena: Io sento l’acqua di mare. Federico: Io sento l’acqua delle ranocchie. Sveva: La piscina.

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Le esperienze vengono proposte in bagno Dal water Che rumore sentite? Sveva: Pipì; è pipì. Roberta: GRRR… Cecilia: Fa il mare. Federico: Fa una fontana. Marco G.: Di pesci. Alice: Di pesci. Agnese: Anche me di pesci. Davide: Tante bollicine. Elena: Io sento il rumore di un pesciolino che ha la zampina rotta. Davide: Sembra un pesce che è caduto nel water, è andato nel mare, è stato mangiato dai granchi. Sultan: Pier, dopo il piccolo pesciolino mangia il pesce grande.

l’ascolto dell’acqua… in bagno

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vistaChe colore è l’acqua?In coro: Blu. Gioacchino: Eh… blu.Agnese: Blu.Matilde: Blu. Sofia: Blu.Rocco: Blu.Adam: Azzurro.Dopo avere aperto il rubinetto del lavandino dell’atelierRoberta: Bianca. Davide: Un po’ bianca.Gioacchino: Bianca.Emma: Bianca.Matilde: Bianca.Aurora: Quella del mare è blu.Perché?Elena: Perché è un mare. Agnese: Il mare è anche un pochino verde. Davide: Azzurra.Emma: Azzurra.

grafiche dell’acqua

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Emmanuel: L’acqua? Bianca.Muhnis: Bianca.E l’acqua del mare?Muhnis: Azzurra.Sveva: Verde.E l’acqua che si beve?Emmanuel: Bianca.Muhnis: Bianca.Sveva: E’ bianca.Alberto: Blu.Marco G.: Blu.Sultan: Blu.Alberto: No, lo dicevo io, Marco.Dopo avere rifatto vedere l’acqua dal rubinetto del lavandino dell’atelier.Se apriamo il rubinetto è blu?Marco P.: No.Marco G.. Sì.Alberto: Anche la mia acqua è blu.

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Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce

ne sono altri che, grazie

alla loro arte e intelligenza,

trasformano una macchia

gialla nel sole.

Pablo Picasso

grafica dell’acqua

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piaz

ze e

fium

i

d’ac

qua oceano

mare fiumi canali

cascate

sezione 4 anni

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Cos’è l’acqua?Giulia: E’ quella che c’è nella terra; prima abbiamo raccontato che nel fango c’è l’acqua e la terra.Emma: E’ quella che si beve.Matilde: E’ quella che bevono i bambini.Alessandro: L’acqua è… l’acqua scorre dalle cascate.Lorenzo A.: E’ quella che bevono i bambini.Gaia: E’ tipo il mare o la piscina.

Perché è importante l’acqua?Giulia: Perché quando scende dalle cascate c’è quello rotondo che l’acqua va giù come un mare.Emma: Sai che io le ho viste le cascate? Ho visto anche la cascata più grossa.

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Laura: Perché è salata quella del mare.Aurora: Lo sai come fa ad essere l’acqua salata? Perché dentro c’è il sale.Gaia: La pioggia serve quando i laghi, la piscina servono a riempire il mare, il lago, il fiume. Chi conosce delle cose fatte di acqua?Alessandro: Scorre anche dai lavandini.Gaia: Sì, la conosco. Tipo viene la neve e sotto c’è una balena tutta bianca e si scioglie e viene l’acqua.Aurora: Io so come si fa l’acqua. Si prende del ghiaccio e si mette vicino al sole, dentro ad un bicchiere, dopo si scioglie e diventa tutta acqua.

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oceano L’oceano è stato proposto ai bambini attraverso un mappamondo.Come si chiama questo oggetto che è sul tavolo?Rebecca; Mappamondo.Lorenzo D.: Mappamondo.Rebecca: Lì ci viviamo noi!Lorenzo D.: Nell’oceano ci vive lo squalo martello. Giulia: A vedere dove abita la gente.Alessandro: Eh… Il mappamondo a me dice dov’è… per vedere dove sono io; al Bianello, sono qui. (e indica sul mappamondo)Emma: Per guardare dove sono le persone.

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Cosa c’è dove è colorato di azzurro?Alice: A me sembra tutto il mare.Filippo: Un mare.Valentina: Posso parlare io? Quelle cose azzurre con le cose bianche è un cielo.Edoardo: Mi sembra un cieloLaura: E’ l’acqua!Leonardo: E’ l’acqua.Gaia: Il cielo.Leonardo: Infatti è il cielo.Laura: E’ l’acqua.Kevin: Il mare.Aurora: E’ una piscina.Laura: Per me è una piscina con tanta gente. Alessandro: L’azzurro è il mare.Lorenzo: L’acqua.Matilde: L’acqua.

incontro con il mappamondo

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Sapete i nomi dei mari?Aurora: Io so un nome: E’ l’oceano.Kevin: Anche io so già oceano.Laura: Anche io conosco l’oceano che fa delle onde grandissime.Emma: Ne conosco solo uno.Quale?Emma: In Liguria. Ci siamo andati. Per due giorni sono venute anche la nonna Anna e la tata Betti. E’ la mia zia la Betti e fa anche la maestra.Rebecca: L’oceano. Lorenzo D.: L’oceano.Rebecca: C’è tanto mare perché noi abbiamo bisogno del mare perché noi come facciamo a nuotare?

mappamondi con materiali di recupero

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Chi vive nell’oceano?Sebastiano: Ci vive le stelle, gli squali e i pesciolini.Sofia Z.: E i granchi.Sara: Anche i cavallucci marini.Sebastiano: Ci sono anche le pietre, no le caverne. Kevin: I delfini.Laura: Poi li squali.Aurora: Io lo so. Io so che ci sono anche le balene.Gaia: Io non ci sono mai andata nell’oceano.Leonardo: Le balene. Chi va sopra al mare?Lorenzo D.: Le barche, ci si tuffano dentro i subacquei. Rebecca; Il drago che è tutto così. Laura: Le onde.Leonardo: Anche me le onde.Gaia: Le onde. mappamondi con materiali di

recupero

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mareCos’è il mare?

Aurora: E’ uguale all’Oceano.Filippo: A me mi sembra il mare un lago gigante.Sara: Mi sembra un lago.Gaia: Mi sembra un mare, un mare fatto d’acqua.Sebastiano: Mi sembra un’isola d’Elba, quando io sono andato al mare in barca.Benjamin: Mi sembra un lungo mare.Aurora: Un giorno con il papà e con la mamma ero in acqua e ho visto dei pesciolini piccolini, dopo ho preso il retino ma erano scappati.

cromatismi del mare

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Leonardo: Per me il mare è l’oceano.Giulia: Che ci sono dentro i pesciolini.Emma: Dove nuotano le persone.Matilde: Il mare dove nuotano i pesciolini. Kevin: La piscina.Lorenzo D.: L’acqua e poi quando l’acqua diventa alta, alta ci vanno a vivere gli squali.Kevin: Anche i pesci e i delfini. Alice: Il mare dove ci sono le onde, il mare infuriato perché ci sono gli squali cattivi.Laura: Per me il mare è una cosa bella.Sofia Z.: Il mare sembra quasi il fiume, però è il mare.Davide M.: E’ un posto che si chiama spiaggia. campiture marine

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Chi vive nel mare?Gaia: I delfini.Rebecca: I polpi.Sofia F.: Le stelle marine. Sebastiano: E anche gli squali.Emma: Le balene.Sebastiano: E poi anche i delfini.Sofia F.: Ma le balene sono buone.Valentina: I pesci, i coccodrilli, poi ci sono anche gli squali.Benjamin: Le delfine.Valentina: E poi ci sono anche le sirene.Lorenzo A.: Le balene.Filippo: I pesci. Laura: E per me ci vive la balena.Giulia: E… i pesciolini piccoli.

puzzle di mare fantastico

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fiumiindice visivo della gita di sezione a Mantova

il fiume Mincio con i laghi; vie e piazze d’acqua

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Gaia: Il mare, cioè il fiume! Dove siamo andati? Sofia Z.: A guardare il fiume. Gaia: Un fiume con dietro un castello Perché siamo andati sul fiume? Gaia: Perché avevamo la barca, se no cosa serviva? Benjamin: Perché era bello Come si chiama il posto dove siamo andati? Sara: Sul fiume Po. Cosa abbiamo visto? Sara: Dei fiori. Benjamin: Gli aironi.

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canaliCos’è il canale?Rebecca: Quello che ci vanno le barche come un fiume.Aurora: Il canale è una cosa che è tutta chiusa e ci sono tante cose sporche.Emma: E’ l’acqua che ci passa sotto che sembra un tunnel sotterraneo. Leonardo: Forse è un mare.Davide M.: Per me è un grande fiume.Kevin: E’ un fiume.Sofia Z.: Eh… è un mare.Matilde: E’ una barca. Gaia: Io lo so. Un canale io l’ho sognato; è un buco se non te ne accorgi cadi giù.

sperimentazioni grafiche

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Chi naviga nel canale?Aurora: I pesci.Rebecca: Eh… un signore deve navigare.Edoardo: Un… passeggero che non sa dove è la sua casa e poi ci ha i colori… il guidante lo guida.

Cos’è il porto canale?Alessandro: Io lo sapevo ma mi è scappato.Laura:E’ quello che fa aprire le navi per riposare.Alessandro: Il porto canale serve per parcheggiare.

Chi naviga nel porto?Emma: Le barche a vela.Aurora: Ci navigano le barche normali, tutte le barche.

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Benjamin: Le barche. Dove sono?Benjamin: Nel canale.Hai visto un canale?Benjamin: No.

Valentina: Questo è il porto, questa è la nave e questo è il mare. (mentre parla indica con un dito)

Tasnim: Questi sono i pesci, queste sono due barche, questo è il sole e questo è il cielo e questo è il mare.

Laura: Ho disegnato il porto canale che ci sono le stelline; ci sono i cuori perché alcuni si sono innamorati.

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cascateQual è quella cosa tutta d’acqua che fa un grande salto? Gaia: L’onda.Sebastiano: Il fiume.Leonardo: L’acqua. Sara: Il mare.Emma: Quando c’è la tempesta fa un tuffo così. (e lo fa vedere animando le mani e le braccia)Benjamin: L’acqua.Davide M.: Vascello d’acqua.Laura: E’ un tuffo.Davide M.: Onda.Laura: Fiumicello.Aurora: Cascata. Quando siete in montagna, la potete vedere nei fiumi.Emma: La cascata.

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Chi ha visto una cascata?Davide M.: Io.Dove?Davide M.: In tivù.Aurora: Io l’ho vista nel percorso della Moldava.Valentina: Anch’io l’ho vista nella Moldava; lo sapete! Tutti l’abbiamo ascoltata nella Moldava.Laura: L’ho vista io! Io l’ho vista in un cartone che era grande, grande.Lorenzo A.: L’ho vita in un cartone che c’erano i cavalli. La cascata ha tanta o poca acqua?Valentina: Tanta.Aurora: Tanta anch’io veh!Laura: Tantissimissimissima.Lorenzo A.: Non ce l’ha poca. Ce ne ha tanta.Davide M.: Tantissima.

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arch

itettu

re

dell’

acqu

a fontane ponti

acquari fari

Venezia

sezione 5 anni

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Cos’è l’acqua?Filippo F.: L’acqua è trasparente che ogni volta si schiuma va al mare e poi dopo diventa verde quando uno si tuffa dentro.Amalia: Diventa verde perché al mare vanno le alghe in mezzo all’acqua.Lorenzo: Pier, ti devo dire una cosa acquatica; quando ero al mare ho visto una medusa!Valentina: L’acqua però può diventare delle voltegiallina o marroncina perché ci sono degli uomini cattivi che ci buttano dentro della terra, del petrolio e degli attrezzi. Alessio: E’ una cosa molto, molto liquida.

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Roberto C.: L’acqua è molto liquida, è molto soffice, è molto calda quando il sole… più il sole è basso più l’acqua è calda.Lorenzo: Devo dirti una cosa: le alghe sono piante marine? Invece no, sono pesci tipo pesci. Sono però attaccati sotto, le piante sono fuori. Le piante acquatiche sono le alghe. I coralli sono delle creature viventi. Elisa: L’acqua è una cosa molto importante.Emma: E poi l’acqua del mare è molto salata e anche un po’ fredda. Luca: E’ una cosa che ci serve quando abbiamo sete.

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Perché è importante?Giulia P.: Perché i pesci potevano morire.Delia:… Perché se no moriamo tutti.Luca: Perché ci serve per lavarsi le mani quando abbiamo finito di mangiare.Giulia P.: Poi dopo quando facciamo il bagno, la doccia. Alessio: Io dico che l’acqua è importante perché noi quando abbiamo sete e beviamo il succo dopo beviamo l’acqua perché ci viene ancora più sete. Hajar: Perché fa vivere.Amalia: Può fare vivere anche gli alberi.Davide: Perchè si beve.Lorenzo: Perché… fa vivere le piante, i pesci, gli umani…

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Da dove viene l’acqua?Davide: Dal mare.Valentina: E anche dal fiume.Amalia: Dai laghi.Hajar: E dopo viene dai rubinetti.Lorenzo: L’acqua viene dai laghetti.Amalia: Il laghetto lo fa andare anche dalle docce e dalle vasche e anche dai lavandini. Elisa: Dai rubinetti.Emma: Dai rubinetti.Roberto C.: Posso dire una cosa? L’acqua è importante perché passa dentro al tubo dei lavandini e poi dai lavandini va giù, giù giù al di sotto della strada. Hai visto come è importante l’acqua! Esistono molte parole sull’acqua. grafica

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fontaneAlessandro: E’ una cosa che si può bere e anche si può mettere un secchio e vuotarla.Marcello: Eh… è quando ti lavi le mani.Alessandro: E anche il culetto.Marcello: Si può bere.Nermin: E’ anche preziosa e non si spreca perché dei paesi non hanno l’acqua. Margherita: Una cosa che ci si può bere. Giada B.: Si può bere e si può vedere. Valentina: E’ un tubo che manda fuori l’acqua.Lorenzo: E’ una cosa dove ci viene fuori l’acqua.

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A cosa serve la fontana?Davide: Per l’acqua.Hajar: Perché così viene l’acqua.Amalia: Per fare sputare fuori l’acqua.Valentina: Serve per dare… per fare belle le piazze e per dare l’acqua.Lorenzo: E anche per bere. C’è una fontana che si riempiono le bottiglie. Giulia P.: Serve per lavarsi le mani quando sei lì, oppure per i bambini poveri quando sono lì per lavarsi le mani e anche per bere serve la fontana.Luca: Agli animali.Giulia P.: Agli animali anche se uno ha un gattino gli da da bere, prende una ciotola e gli da da bere. fontane di creta

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Marcello: Io ci ho da dirti; viene giù l’acqua, è stupendissima!Nermin: E’ la piscina di Quattro Castella, è bellissima e carina!

Clof, clop, cloch, cloffete,

cloppete, clocchette , chchch....E' giu', nel cortile, la povera  fontana malata;

che spasimo!sentirla tossire.Tossisce, tossisce, un

poco si tace....di nuovo tossisce.Mia povera fontana,il male che hai il cuore mi

preme ….

Aldo Palazzeschi

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pontiQual è quella cosa che serve per attraversare i fiumi?Roberto B.: Il ponte. Elisa: Il ponte.Filippo F.: Se io con la macchina della mia mamma c’è un lago, come faccio senza un ponte.Giulia P.: Attraversarlo.Federico: Il ponte. Filippo V.: Barca.Giada G.: Nave.Alessandro: Posso dirti una cosa? Il motoscafo.Hajar: Una nave. Ilias: La cascata.Roberto C.: La cascata non ci fa attraversare un fiume.Amalia: Per me è il ponte.Roberto C.: Per me è la barca.Hajar: Anche per me è il ponte.

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architetture di carta

A cosa serve il ponte?Valentina: Per attraversare le strade.Valentina: O per attraversare la terra bagnata.Nermin: O per attraversare il mare. Il ponte per andare sulle strade quando sei arrivato. Amalia: Ad attraversare i fiumi..Roberto C.: Sai una cosa, per me un ponte per attraversare un lago.Ilias: Anche a me per attraversare un lago.Emma: Per attraversare un lago. Giada G.: Per fare passare gli uomini sopra il mare.Filippo V.: Per non fare cadere gli uomini.Alessandro: E anche le donne.Marisela: Per non bagnarsi.

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acquariCos’è l’acquario?Margherita: E’ una cosa che ci stanno i pesci.Filippo V.: Eumh… un mare.Giada B.: Per me l’acquario è il mare.Filippo V.: Anche per me l’acquario è il mare.Luca: L’acquario è anche dove si tuffano i delfini. Amalia: L’acquario è un posto dove ci mettono i pesci.Alessandro: Per farli vedere.Federico: Senza farli morire per tenerli al sicuro e poi con l’acqua. Giada G.: E’ una cosa dove ci nascono i pesci.Giulia M.: E…ehm… dove fanno vedere i pesci.

sperimentazioni grafiche

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Che pesci conoscete?Giada G.: Il pesce palla.Giulia M.: Ho visto anche i delfini. Davide: Uhm… quello dell’acquario di Genova.Roberto C.: Pier, io conosco il pesce cane.Emma: E… quello del mare. Nernin: Io conosco il pesce forchetta.Alessio: Io conosco il pesce palla perché io adoro giocare a calcio, è il mio sport preferito. Poi conosco il pesce pagliaccio, poi non ne conosco più. Una volta, però, ho visto un pesce giallo e nero. Con i miei occhialini ho aperto gli occhi e ho visto dei pesci neri e gialli; a strisce nere e a strisce gialle.Marcello: Io conosco tutti i pesci, perché sono un esperto.Roberto B.: Io conosco i barracuda, il pescecane, gli squali…

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Chi era a Genova l’anno scorso?Luca: A Genova? A vedere i pesci. E poi ho visto anche degli animali molto belli; i cavallucci marini. Alessandro: Ho visto gli squali.Federico: Tutti gli hanno visti, erano tutti nella stessa fila.Alessandro: Tartarughe.Amalia: Io ho visto anche i pinguini.

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fariQual è quella casa, nel porto, che aiuta a rientrare le navi di notte?Roberto B.: Il faro.Valentina: Io ho visto il faro. Davide: C’è la luce, loro vedono e vanno perché la luce non fa buio.Giada G.: Non so come si chiama, però la vedo al mare di sera. Alessio:Il faro.Marcello: Faro.Giulia P.: Il faro è tipo una torre alta in un isolina piccola circondata dal mare, si accende la luce e le navi sanno dove andare.Federico: E poi io dico che gira in tondo.

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grafiche

Federico: E poi io dico che gira in tondo.Marcello: Serve per quando le navi e il capitano va fuori e vede dov’è la strada.Federico: Il faro è una torre con un coso che di sotto c’è una vite, poi la giri intorno al coso, poi metti dei fili e vai giù nel foro e poi l’accendi.

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un faro speciale torta realizzata da Laura,

mamma di Valentina

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VeneziaCome si chiama la città con tanti ponti? Margherita: E’ una città che c’è solo l’acqua. Alessio: Parigi dicevano che era la città dell’amore in un cartone animato.Allessandro: Parigi.Filippo F.: Emh… la Città dei ponti.Davide: Emh… Reggio Emilia.

Conoscete una città che è sull’acqua? Giulia P.: Riccione. Federico: Si chiama la città del boh!... Giada B.: Per me si chiama… Montecavolo.Alessio: La città con tanti ponti? Ma io non l’ho mai vita! OK Venezia. Valentina: Venezia. Marcello: Venezia. Filippo F.: Venezia.

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Perché ci sono tanti ponti? Alessio: Perché, secondo me, c’è dell’acqua nelle strade e quindi servono i ponti per attraversare. Margherita: Perché a Venezia c’è tutta l’acqua al posto della strada. Filippo F.: E perché… perché la strada… forse dell’acqua si è alzata nelle strade, ha fatto causare una cosa che è andata sulle strade. Alessandro: Perché forse c’è la strada e ci sono tanti ponti. Davide: Perché… perché a Venezia c’è l’acqua. Alessio: Perché non è una città come questa. E’ una città sul mare.. Marisela: Perché… perché così… si può vedere l’acqua.

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Secondo voi una città piena di ponti è comoda o scomoda? Valentina: E’ scomoda. Perché? Valentina: Perché… è scomoda, ma non te lo so dire il perchè? Alessio: Secondo me un po’ è comoda perché non devi mica guidare e ti lasci trasportare. E’ scomoda perché se devi andare da un amico, non riesci ad andare da quell’amico lì.

grafiche di ponti

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Cosa ci sono al posto delle macchine? Alessio: Le navi. Valentina: Le navi o i traghetti. Marcello: Oppure degli aerei. Davide: Con una canoa. Marcello: Le barche. Davide: Oppure con un motoscafo.Cosa si vede, secondo voi, dalle barche? Davide: Le case poi… Lorenzo: Delle case, dell’acqua. Marisela: Eh… le case. Hajar: Anch’io le case. Nermine: Case, alberi, anche… e case abitate. Amelia: Possiamo vedere anche delle barchette. Giada B.: Le case sull’acqua. Alessandro: Il motoscafo. Marcello: Delle barche, anzi volevo dire dei sottomarini.

grafiche di Venezia

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sperimentazioni grafiche

Alcune conversazioni fatte dai bambini mentre disegnano la città di Venezia con i ponti.

Alessandro: Io lo so dov’è un ponte! Forse ci sono andato ma non me lo ricordo. Alessio: Il ponte del Crostolo? Alessandro: Sì, bravo! Filippo F.: Ci faccio i gradini, così le persone possono andarci anche scivolando.

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L’idea di bambino sostenuta da questa progettualità è quella di un bambino capace di essere, fare, pensare, agire, ascoltare, stupirsi ed emozionarsi… stupirci ed emozionarci. Un bambino soggetto di diritti e persona in grado di costruire il proprio sapere, di stabilire rapporti interpersonali e capace di relazionarsi con la realtà quotidiana circostante.

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protagonisti del progetto: le bambine e i bambini delle sezioni 3, 4, 5 anniconduttore delle proposte, documentazioni e layout:Pierangelo Giovanetti, atelierista

si ringraziano per la gradita, apprezzata e preziosa collaborazione:Rosa, Simona, Tiziana e Paola, insegnanti e collaboratore sez. 3 anni;Giovanna, Luisa, Marinella, Stefania e Barbara, insegnanti e collaboratore sez. 4 anni;Angela T., Greta, Angela G. e Raffaele, insegnanti e collaboratori sez. 5 anni;Mirella, Olivia e Cristina, insegnanti e collaboratrice;Maria, Maura e Stefania, operatori CIR

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un ringraziamento particolare a:

Laura Lombardi, mamma di Valentina (sez. 5 anni) per la torta/faro che ha realizzato in occasione dell’incontro con la delegazione tedesca;

Barbara Possentini, mamma di Sofia Z. (sez. 4 anni) e Ivonne e Jorg, insegnanti tedeschi provenienti da Lipsia, per il contributo datomi durante i relativi stage.

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Si ringrazia per la collaborazione