LABORATORIO: LA COMUNICAZIONE - … · Le parole sono come una seconda lingua per me. Io traduco...

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LABORATORIO: LA COMUNICAZIONE E I SUPPORTI VISIVI NELL’AUTISMO 6 aprile 2017 Donatella Verrastro - logopedista Fondazione “Opera San Camillo” Presidio Sanitario San Camillo - Torino Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

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LABORATORIO:

LA COMUNICAZIONE E I SUPPORTI VISIVI NELL’AUTISMO

6 aprile 2017

Donatella Verrastro - logopedista

Fondazione “Opera San Camillo”

Presidio Sanitario San Camillo - Torino Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

Fondazione Opera San Camillo Presidio Sanitario San Camillo Torino DH VEGA - DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

Famiglia o NPI di riferimento

Contatto con il dott. Federico Villare

MODALITA’ DI ACCESSO

011-8199411 [email protected]

Età: 6 – età adulta

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Compromissione della comunicazione

Il problema NON è solo l’assenza o la “scarsa quantità” di parole

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Per comunicare bisogna avere qualcosa da esprimere!

Nel caso dell’autismo il nodo critico è la difficoltà a riconoscere il “potere”

della comunicazione

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RITARDO O TOTALE MANCANZA

DELLO SVILUPPO DEL

LINGUAGGIO PARLATO

NON COMPENSANO L’ASSENZA DI LINGUAGGIO

CON ALTRE MODALITÀ COMUNICATIVE

(GESTI O MIMICA)

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l’uso funzionale del

linguaggio rimane

comunque alterato

Molte persone con

autismo imparano

a PARLARE

voce monotona,

tono inappropriato

al contesto, accento

interrogativo in frasi

affermative...

strutture

grammaticali

immature

linguaggio

stereotipato,

ripetizione di

ritornelli o spot

pubblicitari

(ecolalie)

ripetizione di parole

o frasi

indipendentemente

dal significato

MA

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Problemi di

COMUNICAZIONE ESPRESSIVA

ma anche di COMUNICAZIONE RICETTIVA

difficile comprensione se

COMPLESSITÀ LINGUISTICA MAGGIORE

ALTO LIVELLO DI ASTRAZIONE

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COMPROMISSIONE DELLA COMUNICAZIONE

RIGUARDA ANCHE LA COMPRENSIONE

a “vari” livelli.

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Eterogeneità!!!!!

o Età o Profilo cognitivo o Livello del deficit nella sfera della comunicazione e della socialità

o Deficit sensoriali o Regolamentazione emotiva o Difficoltà ad accettare cambiamenti o Ecc…

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Ma cosa c’è in comune???

• Punto di forza: abilità visiva

• Bisogno di prevedibilità, sicurezze, routine

• Bisogno di chiarezza (istruzioni esplicite e concrete)

Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

“Io penso in immagini. Le parole sono come una

seconda lingua per me. Io traduco immediatamente

le parole, sia pronunciate che scritte, in filmati a

colori completi di suono, che scorrono come una

videocassetta nella mia mente. Quando qualcuno

mi parla, traduco immediatamente le sue parole in

immagini”

CAPACITA’ VISIVA

Messaggi concreti, permanenti: chiariscono/sono prevedibili/danno

sicurezza

ADATTI ALLA MENTE AUTISTICA

PUNTO DI FORZA

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• Linguaggio del corpo (espressione facciale; orientamento e vicinanza del corpo; postura, movimento;

toccare e indicare; contatto visivo, posizione e spostamento dello sguardo).

• Segnali ambientali usuali (segnali, etichette, prezzi, istruzioni scritte, insegne..)

• Strumenti visivi tradizionali per organizzare la vita e dare informazioni

(calendari, agende, orari, schede, lista della spesa, note, menu, elenchi del telefono, mappe, istruzioni per l’uso o il montaggio..)

• Strumenti per venire incontro a bisogni speciali (strutturare l’ambiente, comunicare informazioni, favorire l’espressione..)

STRATEGIE VISIVE: QUALI SONO?

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Le strategie visive

• LE AGENDE e IL CALENDARIO

• SUPPORTI PER COMPRENDERE MESSAGGI

• IMMAGINI PER ORGANIZZARE L’AMBIENTE

• LE STORIE SOCIALI

• LE REGOLE VISIVE

• LE SEQUENZE PER SVOLGERE COMPITI IN AUTONOMIA

• TABELLE PER COMUNICARE

• IL QUADERNO PECS

• IL QUADERNO DEI RESTI/REPORT

• STRATEGIE PER IL CONTROLLO DELLE EMOZIONI

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STRATEGIE VISIVE

• OGGETTI

• FOTOGRAFIE

• DISEGNI

• PITTOGRAMMI

• GESTUALITA’

• PAROLA SCRITTA

SCELTA DI UN SISTEMA

ALLA PORTATA DEL SOGGETTO

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STRATEGIE VISIVE: a bassa tecnologia: oggetti, materiale cartaceo,

velcro, ecc…

a media tecnologia: ausili con uno o più messaggi pre-registrati

(VOCA Voice Output Communication Aids)

ad alta tecnologia: TABLET/SMARTPHONE/PC Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

AGENDE

• Rendono prevedibili le attività della giornata.

• Informano sulla presenza di attività nuove o di cambiamenti.

• Possono rendere accettabile qualcosa di poco gradito facendo prevedere dopo qualcosa di piacevole.

• Rendono chiara la successione degli eventi.

• Aumentano il senso di controllo e di sicurezza.

• Favoriscono l’autonomia.

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Quale sistema?

Oggetti rappresentativi

Fotografie

Disegni/pittogrammi

Parole scritte.

Quale forma?

Cartellone o striscia a muro

Quaderno

Striscia da portare con sé. Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

• Quando possibile, è utile coinvolgere il ragazzo nella preparazione dell’agenda.

• È necessario rendere chiara la fine di un’attività:

togliere il simbolo e metterlo in una scatola o in una busta;

girare o coprire l’immagine;

portare con sé il simbolo dell’attività seguente per rendere chiaro il passaggio.

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All’interno di una singola attività può essere opportuno utilizzare una

MINI SCHEDA

per dare informazione su ciò che accadrà nell’arco di tempo di quella attività.

Può essere contrassegnata con il simbolo

dell’attività e deve stare nell’area interessata.

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ROUTINE DELLA

DOMENICA MATTINA

LA DOMENICA 2 APRILE 2017

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ROUTINE DELLA

DOMENICA MATTINA

finito

CON OGGETTI

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Inizialmente può essere necessario proporre

“un simbolo per volta”

Devo andare prima al supermercato poi dalla nonna: 1. quando esco di casa do al ragazzo il simbolo del

supermercato

2. quando esco dal supermercato do la foto della nonna

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IMMAGINARIO di Finger Talks

APP per iPhone/ iPad/ iPod touch

1. Agenda

2. Immagini

3. Frasi

4. Parole mie

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A pagamento

PictogramAgenda: app gratuita (Android)

CALENDARI

• Un tradizionale calendario può essere un valido supporto visivo anche per persone con bisogni speciali.

• Soprattutto utile a casa. • Può servire per: Indicare quali giorni si va a scuola e quali no; Segnalare attività straordinarie (gite); Far prevedere l’arrivo di qualcuno; Segnalare appuntamenti (medico, parrucchiere). • Per utilizzarlo non è necessario sapere i numeri

e i giorni della settimana!

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“SUPPORTO” PER AIUTARE LA COMPRENSIONE

OGGETTO: faccio vedere il sapone perché deve lavarsi le mani FIGURA: faccio vedere la foto del nonno SCRITTA: mostro una parola scritta FOTO SU TABLET: cerco e poi mostro la foto di un luogo

Con chi mi relaziono

Quali strumenti ho a disposizione

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Contrassegnare i luoghi.

IMMAGINI PER ORGANIZZARE L’AMBIENTE

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MATERIALI DA:

STORIE SOCIALI

Descrizione semplice, con foto o

disegni

descrive una persona, un evento, un

concetto, una situazione sociale e/o ansiogena

verso una regola o risposta nuova e adatta ad una situazione sociale comune o problematica.

DOVE

QUANDO CON CHI COSA

PERCHE'

guida

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STORIE SOCIALI

•Dare informazioni

•Insegnare abilità sociali •Stabilire le regole e le linee guida del comportamento

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STORIE SOCIALI

E. Rocci, D. Verrastro - 28 aprile 2016

La storia sociale, intesa secondo Carol Gray, è caratterizzata

da quattro tipi di frasi e da una proporzione fra queste frasi

che definisce la loro frequenza.

•FRASI DESCRITTIVE: descrizione obiettiva dei fatti

•FRASI SOGGETTIVE: descrizione dello stato interno di una

persona (pensieri, emozioni, condizione fisica)

•FRASI DIRETTIVE: indirizzano il comportamento

•FRASI AFFERMATIVE: descrivono la reazione delle altre

persone

C. Gray, “Il libro delle storie sociali”, Vannini

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SITO UTILE: pianetaautismo.blogspot.it

“ALTA TECNOLOGIA”…

PROGETTO T4A (ASLCN 1 – Mondovì)

APP “TOOLS FOR AUTISM”

Per tablet ANDROID

3 applicazioni scaricabili gratuitamente da GOOGLE STORE

1. Storie sociali

2. Task analysis

3. Tabelle comunicative (con possibilità di inserire sintesi vocale)

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REGOLE DI COMPORTAMENTO

divieti (non si apre la porta, il cassetto..); per rendere comprensibili divieti di

comportamenti negativi (es: non si picchia); Esplicitare comportamento positivo Negativo: rosso Positivo: verde

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DA Hodgdon, L.A. (1999) Strategie visive e comportamenti problematici.

Brescia: Vannini, 2006 Donatella Verrastro - 6 aprile 2017

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LA TOKEN ECONOMY

• Un sistema di rinforzo a gettoni, un sistema incentivante in cui i

soggetti ricevono dei token (gettoni, punti, monete di plastica,

stickers…) quando mostrano un comportamento adeguato,

appropriato secondo uno schema che è stato precedentemente

stabilito (contratto educativo)

• Ad ogni comportamento corretto, il soggetto riceverà un gettone

• Al completamento del tabellone/raggiungimento del punteggio

concordato, gli sarà assegnato un rinforzo materiale, un premio

scelto all’inizio (caramelle, giochi, gita….)

SEQUENZE PER PORTARE A TERMINE UN’AZIONE.

• Per raggiungere autonomia nella cura di sé:

lavarsi i denti;

lare la doccia;

vestirsi..

• Per eseguire azioni finalizzate in autonomia:

preparare un panino;

fare il caffè;

apparecchiare la tavola..

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Nella fase iniziale sarà necessaria la guida dell’adulto (richiamare l’attenzione sull’ausilio visivo indicandolo, fare dimostrazione, guida fisica “mano sulla mano”,girare una carta quando quell’azione è stata eseguita..); riduzione graduale dell’aiuto.

Sequenza sempre esposta.

Spesso è opportuno mantenere la guida visiva anche a sequenza appresa.

Alcuni soggetti hanno bisogno di sequenza più dettagliata, altri meno (es: ad alcuni può bastare “mettere il dentifricio sullo spazzolino”, ad altri sarà necessario specificare “aprire il dentifricio”…).

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FARE IL CAFFE’

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Janet Dixon “Facilitare la comunicazione nell’autismo” – Erickson (libro + DVD-ROM)

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MATERIALI DA:

A SOSTEGNO DELLA

COMUNICAZIONE IN USCITA

PECS

TABELLE COMUNICATIVE

DIARIO DEI RESTI

REPORT

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PECS (Picture Exchange Communication System)

Nato nel 1985 negli Stati Uniti

Indirizzato soprattutto a bambini con DPS

Tale sistema punta allo sviluppo della Comunicazione Funzionale e della Comunicazione come scambio sociale, attraverso un

programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I – VI).

E’ utilizzabile in diversi contesti (casa, scuola, etc.).

Basato sull’uso di ‘rinforzi’ ha come obiettivo quello di incoraggiare la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione.

Basato sullo “scambio”

(alla richiesta del bambino attraverso l’uso della carta comunicativa l’adulto risponde dando in cambio il rinforzo)

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TABELLA COMUNICATIVA. Permette di scegliere:

o alimenti;

o attività di tempo libero;

o luoghi;

o persona con cui svolgere un’ attività…

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ESEMPIO DI TABELLA

APP GRATUITE PER LA CREAZIONE DI

TABELLE COMUNICATIVE

APP A PAGAMENTO PER LA CREAZIONE DI

TABELLE COMUNICATIVE

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IZIOZI LET ME TALK TOOLS FOR AUTISM

NIKI TALK

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Quaderno dei resti

• Strumento di complessità varia che stimola il ragazzo a ricordare e a raccontare esperienze.

• Permette la condivisione delle attività svolte a scuola o al centro con la famiglia e viceversa.

• Può contenere immagini, scritte, loghi, biglietti..

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Il report

Il report aiuta il bambino a:

• ricordare l’evento vissuto;

• raccontarlo;

• riflettere sulle emozioni.

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LE ABILITA’ ESPRESSIVE PIU’ COMPLESSE…

Raccontare

Conversare Fornire aiuto: Regole esplicitate Schemi Altri supporti

Esprimere emozioni

QUANDO?

DOVE ERI?

CON CHI ERI?

COSA FACEVI?

Sostenere l’espressione di un’emozione

Per l’alunno con autismo riconoscere le emozioni e controllarle può essere un problema.

Individuare quali sono le emozioni che possono essere critiche nel contesto in cui mi trovo.

Posso favorire il controllo di tali emozioni con strumenti visivi (termometro delle emozioni)

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•PARTO DA ESEMPI DI SITUAZIONI CHE POSSONO PROVOCARE QUELL’EMOZIONE

•MISURO L’EMOZIONE

•CONSAPEVOLEZZA DEL PUNTO DI SOVRACCARICO •DO STRATEGIA PER CONTROLLARLA

L.Cottini, G.Vivanti “Autismo – come e cosa fare con bambini e ragazzi a scuola” Giunti Scuola-Giunti O.S.

TERMOMETRO DELLE EMOZIONI

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“Autismo può voler dire tutto: da un bambino che neanche riconosce i propri genitori a

uno studente di Oxford che ha comportamenti un po’ strani”

Nick Hornby

Scrittore inglese

e papà di un bambino autistico

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Bibliografia • L. Cottini, G. Vivanti “Autismo: come e cosa fare con bambini e ragazzi a

scuola” – Giunti

• AAVV “Autismo a scuola. Strategie efficaci per gli insegnanti” – Erickson

• Hodgdon “Strategie visive per la comunicazione” – Vannini

• Hodgdon “Strategie visive e comportamenti problematici” – Vannini

• P.Dyrbjerg, M.Vedel “L’apprendimento visivo nell’autismo” – Erickson

• J.Cafiero “Comunicazione aumentativa e alternativa” – Erickson

• Janet Dixon “Facilitare la comunicazione nell’autismo” – Erickson (libro + DVD-ROM).

• Visconti “Immagini per parlare. Percorsi di comunicazione aumentativa alternativa per persone con disturbi autistici” – Vannini Editore

• Micheli E., Xaiz C., “Gioco e interazione sociale nell'autismo. Cento idee per

favorire lo sviluppo dell'intersoggettività” – Erickson

• M.A. Costantino “Costruire libri e storie con la CAA” ed. Erickson

• D. R, Beukelman, P. Mirenda - Manuale di Comunicazione Aumentativa e

Alternativa - Interventi per bambini e adulti con complessi bisogni comunicativi -

Erickson

Donatella Verrastro

SITI UTILI

• www.catedu.eu/arasaac/ (materiale – pittogrammi)

• www.iocresco.it (materiale grafico).

• www.midisegni.it (raccolta disegni da stampare).

• www.iocomunico.it (esempi di tabelle di comunicazione).

• http://www.angsapiemonte.it

• http://www.angsaonlus.org/

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Per contatti:

[email protected] 011/8199443

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