Laboratorio di redazioni specialistiche 2011 - 4

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UCSC Laboratorio di Redazioni specialistiche 2° semestre Lezione 4

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UCSCLaboratorio di Redazioni specialistiche

2° semestre

Lezione 4

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Motori di ricerca

• Un motore di ricerca è un sistema automatico che analizza un insieme di dati … e restituisce un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule statistico-matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca

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Uso dei MdR in Italia

• l’89% degli italiani online li usa su base quotidiana

• il 93% li ritiene lo strumento più efficace per cercare informazioni, prodotti e servizi

• l'87% li utilizza per trovare informazioni decisive per un acquisto

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Google!to organize the world’s information and make it universally accessible and useful

1998

2011

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Come funziona un MdR

In estrema sintesi, un motore di ricerca compie tre operazioni:

• Analisi (spidering), il raccogliere le pagine web che alimentano il database.

• Catalogazione (indexing), lo stabilire la rilevanza delle pagine secondo certi criteri.

• Risposta (responding), il servire agli utenti i risultati relativi alle loro ricerche.

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Come funziona un MdR

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Html e TagHTML (HyperText Markup Language) Non riguarda il contenuto, fornisce al browser le istruzioni necessarie per rappresentarlo sullo schermo

1. HyperText: rappresenta le connessioni tra nodi testuali (mediali)

2. Markup: demarca gli elementi attraverso i Tag• funzione descrittiva tipologia a cui un elemento appartiene (title, head, body, h1)• funzione prescrittiva o procedurale il modo in cui gli elementi devono essere rappresentati (bold, italic, strong)

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Sintassi di un Tag• L’elemento da demarcare è incluso tra un Tag di apertura e un

Tag di chiusura<strong> blogger </ strong> = blogger

• Tag di base<html>...</html> Definisce un documento Html<head>...</head> Definisce le informazione di intestazione come

il titolo ed i meta-tag<title>...</title> Definisce il titolo che appare alla cima della

finestra di browser<body>...</body> Definisce il corpo del documento Html

http://xhtml.html.it/guide/lezione/1653/introduzione/

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1. Spidering

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2. Indexing

Che cosa osserva l’algoritmo di indicizzazione• Fattori interni: elementi deducibili dalle

pagine stesse (URL, titolo, tag, contenuto)• Fattori esterni: elementi che si trovano su

pagine e siti web diversi da quello considerato (principalmente i link che vi puntano)

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Meta tag

• <meta name="description" content="">• <meta name="keywords" content="">• <meta name="robots" content="index (o

noindex), follow (o nofollow)">

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Link popularity e PageRank

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3. Responding

Raffinare la ricerca con la pragmatica• la comunità a cui appartiene l’utente:

declinazioni nazionali o linguistiche dei MdR• il precedente comportamento dell’utente• la posizione dell’utente (da IP e GPS)• la localizzazione della ricerca sulla base di

termini geografici inseriti in essa

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Search Engine Optimization

Conta essere primi (o almeno in prima pagina)

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Title (<title></title>)

Nei post: <title>Laboratorio di Redazioni Specialistiche 2010: Le mie PAROLE CHIAVE</title>

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Title + Description <meta name ="description" content="">

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<h1></h1>

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h1 in Blogger

• Blogger inserisce nel tag h1 il titolo del blog come link attivo: <h1 class='title'><a href='http://labredspec.blogspot.com/'>Laboratorio di Redazioni Specialistiche 2010</a></h1>  

• Il tag h2 è riservato alle date dei singoli post: <h2 class='date-header'><span>martedì 30 marzo 2010</span></h2> 

• Il tag h3 ai titoli dei singoli post: <h3 class='post-title entry-title'><a href='http://labredspec.blogspot.com/2010/03/le-mie-parole-chiave.html'>Le mie PAROLE CHIAVE</a></h3> 

• Il tag h4 ai commenti.

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h1

h2h3

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Altri elementi rilevanti

• <body></body> • <b></b> • nome di dominio/Url • alt dell'immagine• Struttura dei link interni.• Qualità degli outbound links • Popolarità del sito

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Link da siti a tema e anchor text che riprendo la parola chiave

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Immagine• l’attributo alt associa a un’immagine un testo

alternativo nel caso in cui essa non possa essere visualizzata. Tipicamente descrive il soggetto dell’immagine

• In Blogger, l'attributo alt va aggiunto manualmente alle immagini. Occorre includere l'immagine utilizzando la funzione di upload dell'editor visuale e poi passare al tab "Modifica HTML" per integrare il tag relativo all'immagine.

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Elementi negativi

• Contenuti identici ad altri presenti sul sito o su altri siti

• Titoli di pagina e metatag duplicati per molte pagine del sito

• Link da e per risorse di bassa qualità o spam

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A che cosa servono le parole chiave?

• La strategia utilizzata per scegliere, impiegare e tracciare l'andamento delle parole chiave (keywords) e frasi di parole chiave (keyphrases) rappresenta uno dei fattori più importanti nel determinare il successo o meno di sito.

• Per successo intendiamo portare visitatori al sito, i quali proseguono poi per completare qualche attività correlata agli obiettivi del sito. Nella maggior parte dei casi, si cerca traffico qualificato, non traffico indiscriminato.

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• Vogliamo che :- le pagine del nostro sito vengano indicizzate;- le nostre pagine vengano ritenute importanti per le parole chiave inserite dagli utenti;- gli utenti si riconoscano quando vedono una pagina del nostro sito nei risultati.

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Come gli utenti interrogano i MdR

• Ogni sessione di navigazione in Internet comincia con un desiderio o un bisogno. Chi arriva ad un sito mediante le parole chiave inserite in un motore di ricerca manifesta già il suo stato d'animo e cosa desidera. - Ha già le idee chiare > Brand search- Ha bisogno di informazioni > ricerca e raffinamento (frasi più complesse)

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Gli obiettivi definiti per il sito webL'ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca è sempre spinta

dagli obiettivi del il sito. Gli obiettivi rispondono alla domanda “come vogliamo che il nostro sito diventi più rilevante?”

Vogliamo aumentare:• la visibilità in assoluto• i dépliant scaricati?• i contatti all'ufficio vendita?• le vendite di prodotti e/o servizi online?• la consulenza “self-service” alle pagine di assistenza per i

nostri prodotti?• le pagine viste (vendiamo spazi pubblicitari)?• il numero di iscritti per il nostro notiziario?• altro?

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Chi è il nostro pubblico

• Le parole chiave vincenti sono quelle che esprimono un interesse per i nostri prodotti e servizi (ed il nostro mercato in generale), sempre nel linguaggio effettivamente utilizzato dai nostri visitatori. Un errore non raro è quello di utilizzare un linguaggio troppo professionale o ricercato; nell’analisi delle parole chiave è essenziale prendere in considerazione l’età, il livello di scolarizzazione e gli altri aspetti demografici dei nostri visitatori target.

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I criteri per selezionare le parole chiave

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Parole generali • Le parole generali relative al nostro ambito di prodotti e/o servizi

sono molto utili per attirare ed accogliere persone che non hanno le idee chiare, precise o fisse su di un marchio o un'azienda;

• le persone che si affidano a parole più generali sono meno informate e meno avanti nel processo decisionale– avranno bisogno di maggiori informazioni o stimoli che le

convincano a proseguire con una “conversione”, cioè richiesta per ulteriori informazioni, acquisto, ecc.;

– intercorrerà più tempo prima della decisione, ad esempio fare un acquisto;

– forse cercano qualcosa di ben diverso dai prodotti e/o servizi da noi offerti.

• il traffico che arriva al sito sarà spesso fuori target. Una ricerca relativa a “casa” probabilmente non intende “casa discografica” o “casa madre”;

• rimanendo sul generale, la concorrenza per una buona visibilità nei motori di ricerca è spesso più elevata, più faticosa.

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Parole specifiche

• Le parole specifiche vengono utilizzate da persone che hanno già, o pensano di avere già, le idee chiare su cosa vogliono trovare. Sono persone “qualificate” per i nostri prodotti e/o servizi, più propense ad un'azione a breve, come un acquisto, a patto di riconoscersi nel sito scelto dal motore di ricerca.

• Le ricerche più specifiche sono generalmente composte da un verbo, sostantivo ed eventuali aggettivi qualificativi (Esempi: libro scolastico tedesco; voli Londra).

• Le parole di abbinamento sono quelle che modificano i concetti di base espressi dalle nostre parole chiave, rendendo le ricerche più specifiche

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Parole geografiche• Un paradosso di Internet è che, se la visibilità dei siti è mondiale (almeno

dove non c'è censura), molte delle esigenze per prodotti e/o servizi sono radicate al territorio, sono cioè “locali”.

Parole di attributi – gli aggettivi più comuni• In alcuni settori, gli aggettivi nelle parole ricercate sono discriminanti

all'interno del processo decisionale. Per voli, si potrebbe cercare “basso costo” o “last minute”. Per Juventus, si potrebbe cercare “ufficiale” per evitare che la nostra ricerca approdi a siti amatoriali o per proteggerla da prodotti potenzialmente contraffatti. Per la vendita on line, è meglio specificare on line o le varianti online o on-line; molti siti promuovono prodotti e servizi online senza offrire la possibilità di effettuare un acquisto online.

• La parola “gratuito” o “gratis” non è mai fuori moda. In Italia si specifica anche “www” o “in rete” per indicare “online”.

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Parole di azioni• Con le parole di azione, un utente Internet esprime l'attività che vuole

portare a termine. Questo tipo di utente è un ottimo visitatore per noi perché si trova più avanti nel processo decisionale. Fra le parole tipiche appaiono “compro”, “vendo”, “cerco”, “confronto”, “trova”.

Parole per informarsi• Si tratta di domande “frequenti” relative al mercato dei nostri prodotti e/o

servizi. Le ricerche sono del tipo “come si..”, “cosa regalare ..”, “cosa fare...”, oppure “guida a...”, “risorse...”, “idee...”, “esempi...”. Le parole interrogative in italiano sono: che cosa, chi, come, come mai, dove, perché, quale, quando e quanto.

Superlativi e comparativi• Talvolta un aggettivo qualsiasi non è sufficiente: abbiamo bisogno del

superlativo migliore, del comparativo di maggioranza più grande, del comparativo di minoranza meno costoso.

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Sinonimi• Un dizionario dei sinonimi e dei contrari aiuta

nell'identificazione di parole più specifiche, dette “figli” o termini sottordinati (in inglese narrower term), parole più generali, dette “padre” o termine sovraordinato (broader term), sinonimi (used for) ed eventuali parole correlate o termini associati (related terms).

Varianti regionali e nazionali• Se vogliamo vendere melone ed anguria ai Toscani, è meglio

puntare sul popone e sul cocomero. Per le lingue straniere con una diffusione internazionale, ci sono spesso differenze nel loro utilizzo fra una nazione e l'altra.

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Grafia• È sempre meglio verificare il comportamento dei motori di ricerca

principali per le parole divisibili con il trattino, come E-mail, email. Generalmente essi sono in grado di riconoscere le alternative, ma non sempre.

• Se il nome aziendale o una parola chiave possono essere scritti sia tutti attaccati sia staccati, è necessario considerare entrambe le varianti. Particolarmente nel caso di un marchio composto da più parole, è probabile che molte persone lo scrivano con parole staccate.

• I motori di ricerca sono indifferenti al maiuscolo e/o minuscolo.

Stop Words• Le parole “stop” sono le parole comuni, come "un", "e", "è", "il". Danno

poco valore semantico al processo di indicizzazione di una pagina web. Vengono ignorate dai motori di ricerca durante le ricerche, se non sono inserite fra le virgolette.

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La coda lunga

• La tecnica opposta ad una selezione di parole generiche è quella rappresentata dalla scelta di frasi molto specifiche con basso volume di ricerche.

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La stagionalità della ricerca

• Le esigenze e voglie che i navigatori Internet esprimono nelle loro consultazioni dei motori di ricerca sono spesso strettamente collegate alle diverse stagioni dell'anno. Ci sono poche persone in Italia che si mettono a cercare casa in agosto. Tanti invece cercano giocattoli a novembre e dicembre. La ricerca di una macchina nuova fa poi registrare picchi quando ci sono incentivi governativi disponibili.

• La consultazione di Google Trends è un ottimo modo per verificare la presenza o meno dell' effetto stagionale.

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Ricapitolando• i navigatori Internet si appoggiano ad un linguaggio che definisce un

problema o bisogno, vale a dire “cerco casa roma”, “viaggio cuba”;• la terminologia utilizzata è generalmente profana, non è quella di un

professionista del settore (cerco casa invece di annunci immobiliari);• la maggior parte delle ricerche sono composte da 1 – 3 parole o frasi di

parole;• le parole più comuni (sono di solito articoli e pronomi), noti come “parole

stop”, vengono generalmente ignorate;• l'ordine delle parole è importante;• un sito web generalmente avrà più sezioni distinte e ciascuna possiederà il

proprio vocabolario;• i report sugli accessi al sito (Web Analytics) possono fornire informazioni

sulle parole che portano già traffico al sito dai motori di ricerca.

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Brand

Brand

Brand

Generica

Stagionalità esplicita

Specifica

Specifica

Specifica

Correlata

Correlata

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Le prime liste Il primo passo coincide con la stesura di liste di parole chiave potenziali

per il nostro sito web. Le liste ci serviranno più avanti per “seminare” alcuni strumenti di ricerca parole chiave.

• Identificare le diverse aree di contenuto - un'area di accoglienza generale, come la pagina home- un'area di approfondimento, come la selezione di prodotti;- un'area istituzionale: chi siamo, cosa facciamo, dove siamo;…

• Ogni area del sito offre un'opportunità distinta per la visibilità nei motori di ricerca e, quindi, ha bisogno di una sua lista di parole chiave.

• La prima lista da cui cominciare è quella più generale: le parole orientate alla nostra attività principale in Internet. Questa lista è utile per la nostra pagina home e le altre pagine generali.

• Si può iniziare osservando quello che ha fatto la concorrenza, con giudizio…

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Criteri per il popolamento delle liste

Nella stesura di una lista di parole chiave, gli aspetti più importanti sono generalmente:

• la popolarità di una parola o frase fra i navigatori. Quanto spesso vengono utilizzate dai navigatori nelle ricerche sui motori di ricerca?

• la concorrenza. Quante pagine web rispondono alla parola o frase?

• la redditività. Quanto è probabile che la parola o frase porterà visitatori al sito i quali proseguiranno poi per completare attività allineate con i nostri obbiettivi di business (subito o in una sessione successiva)?

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Strumenti per la ricerca e scelta delle parole chiave

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Strumento per le parole chiaveadwords.google.it/select/KeywordToolExternal

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Impiegare le parole chiavenel proprio sito

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Misurare i risultati• La maggior parte degli strumenti delle Web Analytics professionali

consentono di tracciare il completamento delle attività correlate agli obiettivi aziendali da parte dei visitatori ad un sito web.

• Assicurarsi che lo strumento delle Web Analytics sia stato impostato per tracciare gli obiettivi sul sito, del tipo: – pagare per un acquisto;– scaricare un dépliant;– contattare l'ufficio vendita;– visualizzare un messaggio pubblicitario;– iscriversi nella lista per il notiziario;– ecc...

• Per ogni obiettivo, verificare quanti visitatori sono arrivati dai motori di ricerca e per quali parole chiave.

• Nota: spesso un visitatore completa un'attività sul sito solo in una visita successiva.

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Cambiare una pagina in essereFar arrivare la gente• Una modifica alla tag <title> potrebbe cambiare il posizionamento nei motori di

ricerca e la propensione di una persona a cliccarvi sopra per arrivare alla pagina – sia in positivo sia in negativo. Una modifica alla meta description, spesso il sommario di un risultato che appare in Google, potrebbe avere un impatto simile, anche se in modo sensibilmente minore. Infine, si potrebbe rivedere il testo della pagina, particolarmente intorno alle parole chiave già inserite. È questo testo che viene utilizzato per comporre il sommario nei motori di ricerca.

Aiutare i visitatori già arrivati• Se le persone arrivano al sito attraverso determinate parole chiave, si potrebbero

rendere la pagina/e di approdo più in linea con le loro aspettative.• Verificare quale pagine di entrata nel sito sono anche pagine di uscita, e per quali

parole chiave.• Migliorare i testi e/o gli strumenti di navigazione a queste pagine per rispondere al

meglio alle aspettative dei visitatori.

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Inserire una pagina o sezione nuova

• Aggiungere contenuto addizionale nella forma di pagine o sezioni di pagine è sempre una buona mossa per rafforzare le parole chiave già performanti e/o promuovere parole chiave promettenti. A patto che essi siano utile ai visitatori!

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Controllare la concorrenza Numero di pagine indicizzate• Nella fase in cui si fissano le priorità per l'impiego delle parole chiave, è utile

verificare quanto sarà difficile far comparire le proprie pagine in Google per una determinata frase di parole chiave. Un approccio approssimativo, ma spesso sufficiente, consiste nel valutare la quantità di pagine già note a Google per quella frase.

Numero di pagine indicizzate con le parole nel titolo della pagina• I motori di ricerca generalmente danno molto peso al titolo di una pagina visto che

il titolo è spesso una sintesi dell'argomento trattato. Google offre due possibilità per limitare la ricerca a solo le pagine che contengono le parole chiave nel titolo di una pagina. La prima,allintitle: frase di parolerestituisce risultati con ciascuna delle parole nel titolo di un documento, senza considerare l'ordine delle parole né della prossimità dell'una all'altra.

• Invece, la sintassiintitle:”frase di parole”è più precisa. La ricerca è limitata alle sole pagine con la frase esatta nel titolo. È necessario che la frase venga riportata virgolette se c'è più di una parola.

allinachor / inachor