Laboratorio di Igiene Industriale - Prevenzione Onlinete amianto, colui che sovrintende a tutti gli...
Transcript of Laboratorio di Igiene Industriale - Prevenzione Onlinete amianto, colui che sovrintende a tutti gli...
A cura di:
Laboratorio di Igiene Industriale�Centro Regionale Amianto�AUSL VT Dipartimento di Prevenzione�Via Nepesina 1/A�01033 Civita Castellana (VT)�Tel.0761/5185207 Fax 5185206 [email protected] www.prevenzioneonline.net �
�
Premessa
L’amianto, o asbesto, è stato messo al bando conl’emanazione della legge 257/1992 e dall’aprile 1994, in Italiasono vietati l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, lacommercializzazione, la produzione di amianto e di prodottie/o materiali che lo contengono, poiché è stato riconosciutocome agente cancerogeno pericoloso per la salute umana, epertanto, al problema del suo utilizzo, si è sostituito ilproblema, non meno impegnativo, della sua manutenzione odella rimozione in sicurezza.
Le strutture del Servizio Sanitario Nazionale e la Regione (leAziende Unità Sanitarie Locali e i Servizi Territoriali deiDipartimenti di Prevenzione) ritengono importanteinformare i cittadini, le imprese e i lavoratori, in particolarequelli che operano nel settore edile, termoidraulico, dellebonifiche e dei rifiuti, sui rischi derivanti dall’amianto. Questoper sollecitare una maggior conoscenza dei pericoli specificiper la salute nella manipolazione dei prodotti e materialicontenenti amianto,e delle precauzioni e norme che regolanola protezione dei lavoratori addetti ad attività a rischio.
Questo opuscolo divulgativo ha quindi lo scopo disensibilizzare la popolazione, le imprese ed i loro dipendenti,affinché non si intraprendano operazione a rischio senza lanecessaria informazione, preparazione e messa in opera ditutti i dispositivi di protezione personali ed ambientaliprevisti dalla legge. Si rammenta altresì che l’inosservanza diuna o più disposizioni di legge comporta la denunciaall’autorità giudiziaria nonché pesanti sanzioni pecuniarie.
I Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Unità SanitarieLocali e le sue strutture, in un’ottica di piena collaborazionecon i cittadini, le aziende e i lavoratori, sono contattabili pertutte le informazioni ed i chiarimenti del caso.
22500 capelli5000 fibree dii nylon
350.0000 fibrillee dii amianto
L’amianto o asbesto è un minerale presente in naturacostituito da silicati a struttura cristallina e fibrosa; diesso esistono giacimenti e miniere in numerosi paesidel mondo tra cui l’Italia, che è stato il maggior pro-duttore europeo.Il minerale si presenta sotto diverse forme chimiche:
Il crisotilo o serpentino (amianto bianco), cosiddetto per lastruttura spiraliforme delle fibre viste al microscopio, rap-presenta da solo oltre il 90% del materiale estratto ed uti-lizzato.Gli anfiboli, come la crocidolite (amianto blu) e l’amosite(amianto bruno) rappresentano meno del 10 % dell’amian-to usato, e sono caratterizzati dalla struttura rigida e aghi-forme delle fibre.La bassa conducibilità termica e l’elevata resistenza agliagenti chimici ed alla trazione, sono alla base dell’elevatopotere isolante e coibente dell’amianto.Molto diffuso in natura, può essere anche filato o tessuto,con eccezionali caratteristiche di incombustibilità e coiben-za (capacità di isolante termico, elettrico o acustico).Alla definizione delle sue caratteristiche concorre anche lasua particolare fibrosità che si può visivamente rappresen-tare allineando ipoteticamente fianco a fianco in un centi-metro:
CO
S’E
’ L’
AM
IAN
TO
Le fibre di amianto inalate si depositano in pro-fondità nell’apparato respiratorio e possono pro-vocare l’insorgenza di:
> Maggiore è la dose di fibre inalate nel tempo-vita,maggiore è il rischio di sviluppare tumori polmonari.
> L’abitudine al fumo incrementa fortemente il rischiodi sviluppare tumori polmonari.
> Nessun tipo di fibra di amianto può essere conside-rata innocua e anche brevi periodi di intensa esposi-zione possono costituire un rischio.
> Le malattie da amianto possono svilupparsi anchedopo molti anni dalla cessazione dell’esposizione.
ASBESTOSI (una forma di fibrosi polmonare)
MESOTELIOMA PLEURICOO PERITONEALE
CARCINOMA BRONCHIALE
nonché altri tipi di neoplasie.
MATERIALI IN CEMENTO-AMIANTO
Lastre di copertura
Cassoni idrici
Tubazioni
Canne fumarie
Nel corso di interventi suimmobili, impianti ostrutture è possibileimbattersi in materialicostituiti da amianto otrattati con amianto, inmatrice friabile o com-patta.
Sono friabili i materialiche possono essere sbri-ciolati tra le dita; sonocompatti quelli che pos-sono essere sbriciolatisolo con l’ausilio diattrezzi meccanici.
Sono compatti i materialicome i pannelli o tramez-zi isolanti, le coperturecostituite da lastre pianeo ondulate (tipo Eternit),canne fumarie, alcunipavimenti in linoleum,cassoni idrici.
Va ricordato il pericolo disfondamento dellecoperture in cementoamianto e quindi il graverischio di cadute dall’al-to.
PO
SSIB
ILI
LO
CA
LIZ
ZA
ZIO
NI
DELL’
AM
IAN
TO
Sono da considerare materiali friabili quelli dei sof-fitti spruzzati con amianto a scopo antincendio, anti-condensa o fonoassorbente (cemento acustico), e ilmateriale spruzzato su travi, tubazioni e caldaie.
• Intonaci applicati aspruzzo per il rivestimen-to di superfici (ad es. disoffitti oppure di struttu-re metalliche, travature)allo scopo di aumentarela resistenza al fuoco
• Rivestimenti di tuba-zioni per il trasporto difluidi ad alta temperatu-ra costituiti da avvolgi-menti di nastri in tessutocontenente amianto,oppure impasti di tipogessoso
MATERIALI FRIABILI
IntonacoGuarnizioni stufePannelliCoibentazione tubiRivestimento caminiElettrodomesticiTubazioni idricheMateriali IsolantiLastre di coperturaCanne fumarieSerbatoi idrici
1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
3
2
4
5
6
7
8
9
10
11
I MATERIALI FRIABILI TENDONO CON MAGGIOREFACILITÀ A RILASCIARE FIBRE DI AMIANTO NEL-L’AMBIENTE
I MATERIALI COMPATTI RILASCIANO LE FIBRESOLO SE ABRASI, PERFORATI O FRANTUMATI
aree urbane: 0,1 - 2 ff/litro
aree industriali: 5 - 40 ff/litro
bonifica areeindustriali:
2 - 20 ff/litro
amianto compatto amianto friabile
aree minerarie(pietre verdi): 3 - 10 ff/litro
Livelli indicativi di inquinamento ambientale da fibre di amianto
PO
SSIB
ILE I
NQ
UIN
AM
EN
TO
DA
AM
IAN
TO
GES
TIO
NE
AM
IAN
TO
SI
SINO
NO SI
<10% >10%
Cattivo
Buono
RESTAURO DANNIMANUTENZIONECONTROLLO PERIODICO
E’ Friabile?
Contiene amianto?
Stato diconservazione
?
Danneggiato?
Accessibile?
Danneggiabile? SINO
QUADRO SINTETICO DEL PROCESSO
NO
DOCUMENTARE
RIMOZIONECONFINAMENTOINCAPSULAMENTO
LA PRESENZA IN UN EDIFICIO O IN UN IMPIANTO DIMATERIALI CONTENENTI AMIANTO NON SIGNIFICANECESSARIAMENTE CHE ESISTA UN RISCHIO PER LASALUTE DEGLI OCCUPANTI
Solo se non si applicano corrette procedure di lavoroè possibile che si determini un rilascio di fibre respi-rabili da chi vi abita o vi lavora.Pertanto ogni attività svolta nei locali deve esseretale da non provocare una contaminazione ambien-tale e rendere così possibile l’inalazione. Il Responsabile per l’amianto, ha il compito di infor-mare sulla sua presenza i soggetti interessati, indivi-duare le eventuali cause di pericolo e regolamentaretutti gli interventi sui materiali a rischio. Tale figura èprevista dalla normativa (DM 6 settembre 1994) cheindividua nel soggetto, responsabile del programmadi controllo e manutenzione del materiale contenen-te amianto, colui che sovrintende a tutti gli eventua-li interventi.Le tecniche di intervento vanno sempre precedute dauna valutazione del rischio di dispersione di fibre diamianto e dipendono dai seguenti parametri:
l’accessibilità dei materiali con amianto
la suscettibilità al danneggiamento (friabilità econdizioni di conservazione)
le esigenze dell’intervento
Le tecniche di intervento possono prevedere prov-vedimenti di RRESTAURO dei materiali o provvedi-menti di BONIFICA.
TECN
ICH
E D
I IN
TERV
EN
TO
•
•
•
Il restauro è indicato preferibilmente per rivestimen-ti di tubi e caldaie o per materiali di tipo cementizioche presentino danni circoscritti ad una superficienon superiore al 10 % del totale.
I provvedimenti di bonifica si realizzano con tremodalità:
La rimozionepresenta il vantaggio di eliminare definitivamente ilproblema amianto e conseguentemente ogni pro-gramma di manutenzione e controllo.Presenta comunque l’inconveniente di essere unaoperazione dispendiosa, che comporta un rischio dicontaminazione ambientale se non viene condottacon scrupolosa osservanza delle norme tecniche, eproduce rifiuti pericolosi.
Un intervento di rimozione eseguito non corretta-mente può elevare pericolosamente la concentrazio-ne di fibre di amianto nell’aria respirabile nonchéprovocare una contaminazione ambientale e deter-minare un aumento del rischio di malattie da amian-to.
BO
NIF
ICA A
MIA
NTO
• RIMOZIONE O SCOIBENTAZIONE
• INCAPSULAMENTO
• CONFINAMENTO
L’incapsulamentoè una tecnica di imbibi-zione del materiale con-tenente amianto cheviene trattato consostanze in grado di for-mare un rivestimentoplastico sulla strutturapreesistente rinforzan-dola (D.M. 20 agosto1999).Tale tecnica presenta ilvantaggio di proteggeredal rilascio di fibre,migliorare la resistenzadel materiale e non pro-durre rifiuti.Tuttavia comporta la necessità di mantenere neltempo un programma di manutenzione e controllo,in quanto soluzione non definitiva.Inoltre, in caso di trattamenti di coperture in cemen-to-amianto si impone, per il fissaggio delle fibre,un’operazione preliminare di pulizia che può deter-minare un notevole rilascio delle stesse.
Il confinamentoconsiste nel costruire unaprotezione contro il rila-scio delle fibre (sopraco-pertura, controsoffittatu-ra) che non produce rifiu-ti, ma non risolve defini-tivamente il problema.Inoltre, in caso di coper-ture, è necessario indivi-duare i materiali non ido-nei a sopportare il pesodella sopracopertura laquale, per l’installazione,necessita di un ancorag-gio alla copertura preesi-stente con la foraturadella stessa. Questa ope-razione deve essere effettuata evitando l’uso di stru-menti vibranti ad alta velocità, ma utilizzando soloapparecchi a bassa velocità e con sistema di aspirazio-ne incorporato, ad elevata efficienza.
Occorre infine ricordare che:ogni intervento di ristrutturazione o demolizione distrutture contenenti materiali con amianto deve esse-re sempre preceduto dalla rimozione dell’amiantostesso, al fine di eliminare il possibile rischio di disper-sione delle fibre.
PRIMA DI INTRAPRENDERE QUALSIASI LAVORO DIDEMOLIZIONE O DI RIMOZIONE DELL’AMIANTO O DEIMATERIALI CONTENENTI AMIANTO DA EDIFICI,STRUTTURE, APPARECCHI ED IMPIANTI, NONCHÉ’ DAMEZZI DI TRASPORTO, IL RESPONSABILE LEGALEDELLA DITTA CHE ESEGUIRA’ IL LAVORO, INACCORDO CON LA PROPRIETA’, HA L’OBBLIGO DIREDIGERE UN PIANO DI LAVORO (in base al D.Lgs.81/08) da presentare al l’organo di vigilanza(Dipartimento di Prevenzione, Servizio per l’Igiene eSicurezza nei Luoghi di Lavoro) della Azienda UnitàSanitaria Locale.
Tale Piano di Lavoro, che deve prevedere le misurenecessarie per garantire la sicurezza e la salute deilavoratori e la protezione dell’ambiente esterno, èsottoposto ad approvazione da parte dell’AziendaUnità Sanitaria Locale.
Se l’organo di vigilanza non rilasciaprescrizioni (entro 30 gg. dal suoinvio) la ditta specializzata puòeseguire i lavori, ferma restando lapropria responsabilità per quantoriguarda l’osservanza delledisposizioni previste.
In particolare il D.Lgs. 81/08 (TestoUnico) prescrive le misure per latutela della salute e per la sicurezzadei lavoratori contro i rischiderivanti dal l ’esposizione duranteil lavoro ad agenti chimici e fisici,tra cui l’amianto.
La normativa impone che in tutte leattività lavorative che possanoesporre ad amianto, il datore dilavoro effettui una VALUTAZIONEDEL RISCHIO che accertil’inquinamento ambientale e checomprenda anche ladeterminazione della ESPOSIZIONEPERSONALE del lavoratore.
MIS
UR
E D
I PR
EV
EN
ZIO
NE Impone l’obbligo di fornire ai lavoratori informazioni
sui rischi per la salute, sulle misure igieniche da rispet-tare (ivi compresa la necessità di non fumare e nonmangiare sul luogo di lavoro), sulle modalità di effet-tuazione delle pulizie e sull’usodei dispositivi di protezione indi-viduali (maschere antipolvere,tute da lavoro adeguate, etc.), esulle misure precauzionali parti-colari per ridurre al minimo l’e-sposizione.
Per gli ambienti sottoposti abonifica da amianto friabile, larestituzione dei locali alla nor-male attività, è competenzadell’AUSL, Dipartimento diPrevenzione, che rilascia la certi-ficazione solo dopo sopralluogoispettivo e monitoraggioambientale con analisi in micro-scopia elettronica a scansione.
Le operazioni di raccolta, trasporto, stoccaggio esmaltimento dei rifiuti contenenti amianto sonosottoposte alla disciplina specifica relativa all’amianto.
Le modalità tecniche con cui effettuare il depositotemporaneo devono essere ricondotte nell’ambito delpiano di lavoro e/o progetto di bonifica. Durante ildeposito temporaneo e lo stoccaggio, i rifiuticontenenti amianto devono essere opportunamenteraccolti e depositati separatamente da altri rifiuti didiversa natura e nel caso si abbia formazione nellostesso luogo di diverse tipologie di rifiuti contenentiamianto, queste tipologie devono essere mantenuteseparate.
Tutti i materiali contaminati o con amianto devonoessere raccolti in modo appropriato in sacchi omologaticon l’etichetta Attenzione contiene amianto edeliminat i secondo quanto stabilito dalla legge.
Con il recepimento della Direttiva 1999/31/CE i rifiuticontenenti amianto, all’interno del Catalogo Europeodei Rifiuti (CER), vengono codificati, oltre che per la loronatura (friabili o no), secondo la provenienza eclassificati tutti come pericolosi.
Nel caso dei “materiali edilicompatti”, codice CER:17 06 05*(soprattutto cemento - amiantotipo eternit), salvo i casi dicattivo stato di conservazioneed elevata disgregazione, irifiuti possono essere smaltiti inuna discarica per rifiuti nonpericolosi, specificamenteautorizzata.
PRELEVARE CAMPIONI DI MATERIALI PER LA RICERCA DI AMIANTO
AN
ALI
SI
Prendere un contenitore trasparente contappo a vite e scriverci sopra i riferimenticome n° del campione e luogo dicampionamento.
Indossare guanti monouso e maschera perle polveri (FFP2/CE o FFP3/CE)
Staccare un piccolo pezzo (usandoeventualmente una pinza); è sufficiente1cm2 di materiale sospetto bagnandolo conacqua e fissativo (tipo colla vinilica diluita al10%).
Chiudere ermeticamente il contenitore einserirlo in una busta di plastica
Preparare una seconda busta per laconsegna del campione al Laboratorio.
Consultare l’elenco dei laboratori qualificatiper l’analisi sull’amianto nel sito delMinistero della Salute(www.salute.gov.it/sicurezzaChimica)