L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo...

110

Transcript of L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo...

Page 1: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE
Page 2: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE
Page 3: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

Volume 5

A cura del

CENTRO STUDI SALVATORE PALADINO

Page 4: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Libri già pubblicati:

L’Autostima Volumi 1-4

Poesie all’Angelo e a Salvatore Paladino Il Cuore della Ribbhu Gita

La Ricerca del Sé (Ashtavakra Gita) Io è un altro – Arthur Rimbaud Il Testamento di François Villon

In questo volume non sono presenti scritti tratti da Quarta Dimensione Ma solo documenti recuperati ed estratti dei Seminari da noi elaborati.

Il Centro Studi Salvatore Paladino è Un progetto totalmente indipendente con scopo di archiviazione

E raccolta di nuovi documenti e informazioni Senza fini di lucro.

Il prezzo di copertina del libro che hai in mano ha coperto i costi di stampa, Rilegatura e commissione al distributore.

Gli scritti di Salvatore Paladino e gli estratti da noi elaborati Possono essere ripubblicati senza richiesta di consenso.

Gli scritti del Centro Studi Salvatore Paladino Presenti in questo volume non possono essere ripubblicati

Senza il nostro consenso.

Copyright © 2019 Centro Studi Salvatore Paladino All rights reserved. ISBN: 9781796544312

Page 5: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Caro lettore,

Possa la benedizione dei Maestri, dei Santi, ai quali è rivolta abitualmente la

tua devozione, scendere all’istante su di te, alla presenza del tuo Angelo Custode. In questo libro molti di Essi sono citati da chi è immeritevole di scrivere il loro

nome. Ma Essi mi hanno ispirato a iniziare questo lavoro e a condividerlo con te. Tra di loro c’è anche il Non-Santo, Non-Maestro, Mai-Nato, Mai-Morto

Salvatore Paladino, di cui il sottoscritto è l’ultima persona degna di raccogliere e divulgare le informazioni.

Mi scuso con lui e invoco anche la tua indulgenza, caro lettore, per le imprecisioni, gli errori e le lacune che troverai in questo libro.

Page 6: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE
Page 7: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

INDICE

La Leggenda del Girasole 15 La Legge del Dare e del Ricevere 24 Corpi Invisibili 27 Gli Uomini Nuovi 30 Il Cuore dell’Insegnamento Spirituale 31 La Luce della Grande Verità 43 Ashtavakra Gita 67 La Pecorella Smarrita 88 E’ stato veramente Caino ad uccidere Abele? 91 Una sera che il vento narrava… 93 Le Ultime Parole di Cristo 95 Non uccidere il Male 98 L’Uomo cos’è? 102 I Nostri Cari sono davvero morti? 104 Poesie 107

Page 8: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

8

Page 9: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Questo scritto, ti prego, non gettarlo Sul ripiano alto di un vecchio scaffale

Che dei libri è come il cimitero

Se lo riponi dentro ad un cassetto E’ come chiudere un uccello in gabbia

E’ come nascondere un bel quadro Che più nessuno ammirerà

Se tu lo metti in fondo ad un baule

E’ come seppellire un cuore vivo Come tappare la bocca di un bambino.

Le parole di questo scritto amano la luce

Sono nate sperando di viaggiare: Poiché esse sono senza piedi…

Di orecchio in orecchio devono rimbalzare,

Di mano in mano, da un treno all’altro, Dall’aereo al missile astrale.

Salvatore Paladino

Page 10: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

10

Page 11: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

11

L’uomo che comprende un simbolo non soltanto “apre se stesso” al mondo oggettivo, ma allo stesso tempo riesce ad emergere dalla sua situazione personale e a raggiungere una comprensione universale… Grazie al Simbolo, l’esperienza individuale è “risvegliata” e tramutata in un atto spirituale. L’uomo è un simbolo, come un oggetto o un disegno. Penetrate al di sotto del messaggio esteriore del simbolo o vi metterete a dormire… All’interno del simbolo c’è un disegno che si muove. Cercate di conoscere questo disegno. Gesù quando gli portarono la Maddalena per lapidarla era chinato a terra e stava disegnando un enneagramma, un simbolo che si muoveva e lui comprendeva quello che doveva fare e che doveva dire. Allo scopo di percepirlo avete bisogno di una guida. Ma prima che questa possa aiutarvi, dovete essere preparato ad assumere un atteggiamento onesto verso l’obiettivo della vostra ricerca. Se cercate la verità e la conoscenza la otterrete. Se cercate qualcosa per voi stessi soltanto, può darsi che l’otteniate, ma perderete tutta la più elevata possibilità che avreste potuto ottenere.

Salvatore Paladino

Page 12: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE
Page 13: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

13

Mi ero isolato a Favignana,"una farfalla sul mare". Ero andato li per morire secondo i parametri medici, per una leucemia linfatica acuta con linfonodi grossi quando briglie di vetro sparsi in tutto il corpo, specialmente su tutto il collo, le ascelle, linguine e con metastesi allo stato terminale. Un mese di vita mi aveva dato un ”luminare della scienza medica”. Due anni di vita se avessi fatto la chemio: ma serei morto lo stesso con dolori e sofferenze atroci. Alla faccia del cavolo cappuccio. Nel silenzio totale nel periodo di dicembre – gennaio, dopo circa quaranta giorni di digiuno come lo fece Gesù nel deserto, mi sono interconnesso con la Triade Spirituale – le tre onde di vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Che arroventando la materia che scende in May,a dinamicizzando gli atomi, la evolve. Dopo l’arroventamento, lo Spirito la feconda, quindi avviene l’aggregazione atomica che con Amore unisce gli atomi. Gaia, la terra mi diede la vita, la pace, la gioia che entrando in me, mi fecero dimenticare persino i miei figli perché in quel momento erano un’unica cosa con me e con DIO. È stato come andare indietro nel tempo, come quando bambino riuscivo a percepire la natura, ne sentivo il brusio, le cicale e i grilli che non c’erano più, potevo risentirle, tutta la natura mi parlava. Poi non so come, dopo quattro ore di meditazione profonda, quindi concentrazione, meditazione, contemplazione, samadhi, l’entropia il mio disordine interno o il caos, si trasformò in ectopia, l’ordine universale. Mentre seduto in posizione del Loto sulla base della grande croce di Favignana, rivolto verso ovest al tramonto del sole, le lucertole cominciavano a salirmi sopra le gambe e gli uccelli facevano corona con giri meravigliosi sulla mia testa, mentre due turisti saliti fino in cima, a quella vista, in genuflessione, dissero:”Buddha”, subito uno stormo di gabbiani bianchi spiccò il volo verso ovest; verso quel mare di luce dorata. In quell’istante capii che mi ero di nuovo riconnesso alla Vita. Ero guarito dalla leucemia. Senza nessuna tecnica naturale. Il mio sistema immunitario ha ricevuto l’informazione per la ristrutturazione del tempio di DIO. La mia anima tempio dello Spirito: la Personalità mentale e astrale. Questo spirito è legato al corpo fisico attraverso la ghiandola cardiaca “timo”. Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita.

Salvatore Paladino

Page 14: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

14

Page 15: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

15

LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

’era una volta…così cominciano tutte o quasi tutte le fiabe a lieto fine che narrano di personaggi una volta esistiti, ma che poi, col passar del tempo sono divenuti soltanto leggenda.

La fiaba che stiamo per raccontare narra di un personaggio vissuto in tempi remoti, agli albori dell’umanità, anzi prima che l’umanità stessa venisse all’esistenza, questo pellegrino - perché il personaggio del nostro racconto è un pellegrino errante, in viaggio da Eoni di tempo alla ricerca del Paese Felice che si trova ai confini del mondo- vive tuttora, mentre vengono scritte queste pagine e vivrà in eterno per le generazioni future.

Proprio così amici, questo personaggio è del tutto particolare e se volete prestarci un po’ d’attenzione vi narreremo, fin dal principio, gli avvenimenti secondo come ci sono stati tramandati.

Bisogna sapere che un’antica leggenda narra che, dal tempo dei tempi, esiste un vasto impero, che si trova oltre i confini delle Grandi Acque, al centro del quale si erge un castello fatto delle pietre più preziose, le cui basi poggiano su sette sfere di diversa grandezza e splendore, queste sfere sono le ruote di un grande Carro che percorre il vasto impero del Sole, visitando ogni duemila anni i paesi più belli dello Zodiaco, uno dei più vasti feudi del Regno.

Era un mattino d’estate quando il Principino Manedo, il più piccolo di tutti i figli, un ragazzo con un volto incantevole illuminato da due immensi occhi azzurri ed i cui capelli lunghi erano di oro, con una pelle bianca come il giglio, chiese a suo padre, il Re Sole, la parte di beni che gli spettavano.

– Che vuoi farne figlio mio?- rispose sorridendo il Re.

C

Page 16: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

16

– Voglio oltrepassare il Grande Mare, voglio conoscere il mondo degli uomini e degli dei, voglio trovare il Paese Felice, - disse Manedo.

– Tu non sai quanto è relativa la gioia del mondo degli uomini, ma se vuoi sperimentare l’effimera gioia della natura, tua è la volontà e tuoi saranno i dolori di questa esperienza, - disse ancora il Re al suo inesperto figlio.

Il principe Manedo ormai non pensava altro che alle meraviglie nascoste oltre quel mondo di Tenebre che si vedeva all’orizzonte, guardando dal più alto pinnacolo della Reggia di suo Padre e ne era preso. Un attimo dopo, mentre questi pensieri lo sommergevano, il fluido della Luce scendeva nel profondo di tutte le cose, Egli perdeva il suo splendore, turbini di nebbia e di tenebre avvolgevano il suo corpo, ormai pallido come un sole morente ed attraverso un viaggio senza ritorno, Manedo giungeva sulla terra.

Era notte fonda quando i suoi piedi toccarono per la prima volta nella sua vita il gelido suolo della terra; questo gli procurò un brivido di freddo, sensazione che non aveva mai provato prima; alzò gli occhi al cielo e vide le stelle ed un altro brivido gli passò attraverso la schiena, sentì d’esser piccolo e comprese che adesso doveva guardare le cose dal basso versò l’alto. Egli era affamato, assetato, nudo, ammalato e straniero nella terra degli uomini, mentre s’incamminava verso il Paese Felice. Camminò per giorni e notti, attraversò valli e monti, visitò paesi e città, ma del Paese Felice nemmeno l’ombra.

Un giorno Manedo, stanco per il lungo camminare, si fermò in riva ad un ruscello, le cui acque limpide invitavano a bere, allungò una mano, quand’ecco all’improvviso udì una voce dolcissima che sembrava venire dal delicato rumore delle acque che scorrevano placide e lente. Queste sembravano dire:

L’uomo è come una goccia d’acqua che il vento asciuga e che a terra assorbe, ma se si getta nel mare da cui è venuta, essa è libera... la sua forma esteriore scompare, ma la sua essenza rimane inviolata. Il principio è come l’oceano ed il grande fiume ove convergono le acque’ dei ruscelli e delle valli. Lascia andare la tua goccia e ricevi in cambio il mare.

Anche questa volta Manedo provò una sensazione nuova, una sottile forma di strano fuoco gli prese lo stomaco, incominciò a salire fino al suo cervello e dai suoi occhi uscirono le prime calde, amare lacrime; così egli conobbe il pianto degli uomini.

Page 17: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

17

Dovete sapere che a quei tempi molto lontani, anche l’acqua parlava il linguaggio degli uomini; come pure le piante, gli animali, il vento, il fuoco, le pietre ed era anche possibile comunicare con gli Dei, i quali ogni tanto scendevano sulla terra dai mondi ove avevano le loro sedi e camminavano assieme agli uomini ai quali narravano la storia di un Paese Felice che si trova ai confini del mondo.

Se, adesso, la natura tutta non parla più il linguaggio degli uomini e se gli Dei non scendono più a camminare con noi, la colpa è solamente nostra perché non siamo più bambini e non crediamo più alle favole, infatti la natura ha imparato una lingua diversa che noi non comprendiamo e qualora parla con qualche bambino che crede ancora alle favole, al nostro apparire essa smette facendoci credere d’essere muta. La medesima cosa avviene con gli Dei i quali comunicano e si fanno vedere solamente da coloro che credono alla loro esistenza.

Così, mentre Manedo era preso da questa nuova forma di sentimento, avvicinò l’orecchio verso l’acqua per sentire ancora la voce, ma questa volta vide la sua immagine diversa; il corpo incominciava a raggrinzirsi, infatti non ora più l’eterno bambino di una volta, il colore della sua pelle diventava, sempre più scuro, nero come un tizzone spento; allora capì che quella era la vecchiaia, preludio di un male che alligna tra gli uomini: la Morte; comprese anche che quanto gli stava intorno era destinato a fare la stessa fine ed allora, mentre le lacrime scendevano copiose, una voce che veniva dal folto degli alberi che crescevano lungo la riva del ruscello, così gli parlò:

La realtà degli oggetti che vedi attorno a te non consiste nella sua forma esterna ma nella sua vita interna, nella idea che ha dato forma alla materia, che l’ha plasmata in una espressione di sé stessa. Ogni cosa esistente è l’espressione fisica di un pensiero; qualsiasi oggetto non è altro che un’idea esternata, materializzata e mutevole nel tempo.

Manedo sentiva la voce ma non vedeva colui che parlava, poi all’improvviso essa si fece sentire di nuovo ed egli vide un grosso camaleonte spostarsi per andare ad acquattarsi in un altro punto del bosco assumendo i colori del posto.

In quei tempi lontani i monti, fiumi, le rocce, gli alberi, le fonti erano popolati da tanti geni e genietti e queste divinità animavano il paesaggio e soccorrevano l’uomo nei momenti di tristezza.

Page 18: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

18

Manedo allora comprese che la natura teneva un messaggio per lui e si mise di nuovo in cammino con un po’ di speranza nel cuore, ma i suoi passi andarono nella stessa direzione di allora, quando aveva lasciato la casa paterna; Egli voltava le spalle al Sole, andava verso Ovest e mentre camminava intonava una nostalgica canzone piena d’amarezza e di dolore:

Ho abbandonato la casa del Padre mio, lasciando tutto alle mie spalle sono andato per le vie del mondo.

Il mondo dell’illusione era troppo bello per me che credevo di trovare la felicità. Chi mai mi indicherà la strada per il Paese Felice?

Per tanto, tanto tempo ho vissuto in questa illusione; il profumo dei fiori mi inebriava, il canto degli uccelli mi cullava, tutta la natura era Dio per me.

Ogni giorno scoprivo cose nuove ed il mio cuore si cibava dell’illusione. Vivevo, morivo per rinascere, per continuare questo lungo cammino, ma sempre qualcosa mi mancava; giorni lunghi, notti senza fine e tutto mi parlava di Te, t’ho abbandonato per il breve attimo d’un respiro, eppure il tempo mi è sembrato infinito.

Ho cercato la via del ritorno ed essa mi si parò d’innanzi piena di dolore, di spine, d’inciampi e di amarezze, mentre mi era stato facile allontanarmi da Te.

Chi mai mi indicherà la strada per il Paese Felice?... Questo cantava Manedo lungo le strade del mondo, ma più gli anni passavano più la bisaccia che portava sulle spalle e che racchiudeva tutti i suoi averi - un tozzo di pane per lenire la fame ed una coperta per coprire le sue stanche membra che sempre si facevano più deboli man mano avanzava la vecchiaia - diventava sempre più pesante, sembrava riempirsi sempre più di zavorra.

Cammina, cammina, cammina, Manedo giungeva presso le rive solitarie di un lago, ai margini di un piccolo boschetto: la sera scendeva lentamente e tingeva il paesaggio e le acque di magici riflessi di rose e di viole. Manedo prese una canna che cresceva vicino al lago, ne fece uno zufolo e con questo intonò la sua triste canzone.

Era una dolce tiepida sera di primavera, il cielo era coperto di stelle così fitte che sembrava un manto azzurro cupo trapuntato d’oro, era sera, ma sembrava notte perché nulla turbava quella meravigliosa pace che non era solo nella natura.

Ed ecco all’improvviso sorgere dalle acque del lago una misteriosa apparizione, un uomo anziano che aveva il volto così gaio da far

Page 19: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

19

pensare che quell’espressione di gaiezza non fosse finta ma che egli fosse l’uomo più felice del mondo, che diceva lentamente:

Io non potrò mai dimenticare il brano di un canto che una volta udii sul far dell’alba in mezzo allo strepitio della folla

adunatasi sulle rive di un lago in Terra di Galilea: O barcaiolo trasportami all’altra sponda! Dov’è la sponda lontana? E’ in qualche altro luogo da dove siamo, ivi potrai trovare riposo

da tutte le tue fatiche, liberazione da tutte le responsabilità della vita. Detto ciò il Pellegrino scompariva e Manedo si sentiva trasportato

da una misteriosa corrente, in un lungo viaggio attraverso i mari e le terre, fino ad un paese dove il Sole non tramonta mai e la gente è sempre contenta. Durava poco però questo sogno, perché la voce dolcissima, melodiosa d’un usignolo lo riportava alla realtà con queste parole:

Nulla è più sublime e più reale del senso superiore che, realizzando il suo desiderio divino, ricontempla in armonia perfetta la Gloria Eterna.

Man mano l’usignolo cantava, egli sentiva un impulso nuovo passare nel suo cuore, al che tutti gli animali del bosco intonarono una canzone:

Racchiuso nella rete impenetrabile del destino, il tuo essere si dibatte inutilmente nella ricerca affannosa di sè stesso e, nell’ansia di darsi forma, va oltre i tempi e le cose nell’immensità della vita, ma in questa ricerca fatale non troverà altro che spazi infiniti, ove sorgono solo le immagini infinite come i sogni e le stelle, prigioniere dell’alma divina vibrante nell’Eternità.

Pianse Manedo a queste parole, intonando a sua volta un lamento doloroso:

Chi sono io che vesto questo corpo di carne soggetto a tutte le sofferenze e alla stessa morte che sembra un’eterna condanna?

In un immoto silenzio il bosco gli rispose: Tu sei il figlio del Dio Supremo il Sole, fai parte dell’universale

concepimento ma, da natura abissale, perdesti il segreto della tua nascita. Tu sei una parte del Tutto anche se il ricordo celeste è seppellito nelle profondità occulte del tuo Essere, la tua Luce divina non è offuscata né spenta, perché se analizzerai bene i tuoi impulsi, ti accorgerai che di Essa sono imbevuti i tessuti della tua stessa carne. Eppure, nel silenzio supremo della tua Anima potresti ritrovare il

Page 20: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

20

ritmo della Grande Armonia, la Voce del Supremo Volere, la rivelazione dall’ inconoscibile, perché solo oltre i limiti estremi di tutto e di ogni conoscenza umana tu potrai raggiungere il Paese Felice e vivere la vita che ti appartiene.

Manedo partì da quel luogo più triste che mai, avendo saputo della sua origine e capito che per ritornare alla casa natia bisognava peregrinare ancora per molto tempo alla ricerca del Paese Felice.

I suoi passi lo portarono ad attraversare una strettoia fra le montagne di una regione lontana quando il vento, in risposta alla sua dolorosa canzone gli ululò:

Il Girasole, il Girasole, Egli ti indicherà la via! L’eco di queste parole entrarono nella mente di Manedo fino ad

ossessionarlo: Girasole, Girasole, Girasole. A quei tempi antichi i Girasoli vivevano nell’estrema terra

d’Oriente ed erano i primi a vedere sorgere il Sole e gli ultimi a vederlo tramontare, ma Manedo questo non lo sapeva ed in vita sua non aveva mai visto un Girasole.

Mentre correva attorno a questo assillante pensiero, un vecchio gli si parò d’innanzi: era il saggio della montagna e da questi Manedo seppe dove trovare il Girasole. Gli disse ancora:

Posa i tuoi piedi dove vivono i poveri, gli umili, i perduti, i malati. E se questi non sapranno indicarti la via, se anche loro hanno

dimenticato la strada che ad essi conduce? Ma tu confida, perché divina è la razza di quei mortali cui la sacra

natura manifestandosi parla. Se in te vi è alcunché di quella razza, riuscirai in ciò cui ti esorto. Avendo risanato la tua anima, da quei mali ti libererai.

Dette queste cose ognuno seguì la sua via, ma Manedo incominciò di nuovo a lamentarsi:

Ahimè, le mie sofferenze non avranno termine finché non avrò raggiunto il Paese Felice; chi è in grado di indicarmene la via?

Fino ad allora io sarò in cammino ed il mio cuore griderà sempre: O barcaiolo conducimi al di là.

E mentre così si lamentava non s’era accorto d’essere arrivato in una grande distesa dove c’erano grossi fiori gialli dal lungo stelo; quando Manedo li vide rimase meravigliato per la bellezza ed il colore proprio dell’oro e decise di riposarsi un poco mirando allo stesso tempo quei fiori dagli strani semi oleosi. Mentre il tempo scorreva guardando quei fiori e pensando ai vari personaggi che aveva

Page 21: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

21

incontrato lungo il suo tortuoso cammino – ed egli li vedeva come in un incubo ora ammonendolo, ora consigliandolo, ora provandolo, - s’accorse che quegli strani fiori seguivano il corso del Sole girando la faccia in modo d’averlo sempre di fronte, senza mai voltargli le spalle.

Manedo allora pensò che da quando era alla ricerca del Paese Felice, egli al contrario, aveva sempre voltato le spalle al Sole ed intuì che per raggiungere l’agognata meta doveva andare sempre con la faccia rivolta al Grande Astro. Fu a questo punto che i Girasoli parlarono:

Se volgerai gli occhi ad Oriente e contemplerai il Sole in tutta la Sua Magnificenza nella Sua Augusta Maestà intuirai tutte le Dimensioni e potrai comprendere la Favola dell’Araba Fenice, il Mitico Uccello che vive in terra d’Arabia e non v’è altri in tutto il mondo; grande come un’aquila e con due creste sulla testa, una da una parte e una dall’altra sopra le tempie e le penne belle luccicanti a mo’ di un Pavone, e di color porpora dalle spalle alla coda; la coda poi, è del color delle rose.

Dicono quelli da cui molte volte la Fenice è stata veduta che ella campi mille anni. Vissuta tanto e conosciuto di dover morire, la Fenice se ne va a certi alberi di bell’aspetto e di grato odore, fa un monticello di terra e vi appicca il fuoco: quando il fuoco è ben acceso, ella vi entra dentro direttamente, nella direzione del Sol levante. Arde, e quando è arsa, nel giorno stesso, esce dalla sua cenere un vermicello, dal quale al secondo dì si crea un pulcino, che il giorno dopo è grande come deve essere e vola là dove abitava prima.... Se hai intendimento volgi lo sguardo al Sole, ritorna sui tuoi passi e pensa a quanto ti abbiamo detto sull’Araba Fenice; solo in quel modo potrai ritornare alla tua Patria d’origine e ritrovare il Paese Felice che da tempo hai lasciato.

Manedo diede ascolto ai girasoli e s’incamminò verso oriente e mentre camminava, il suo fardello andava vuotandosi ed il suo corpo ringiovaniva prendendo man mano le sembianze di un tempo. Allora, come da un baratro senza fine Manedo udì le Campane del Silenzio il cui suono vivo, armonioso, imperituro fatto di una musica sublime annunciava il prossimo arrivo del Principe Sole al Paese Felice.

Ogni cosa sembrava inghiottita da quell’immensa onda che esprimendo il tempo lo diluiva nella quarta dimensione di tutte le dimensioni, in un tempo senza limiti, di passati e di futuri. Conscio dell’imminente ritorno Manedo sfogava la sua rabbia repressa

Page 22: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

22

per Eoni di tempo, cantando nuova canzoni: Quando mi trovavo nella profondità della sorgente divina non

v’era nessuno a domandarmi dove sarei andato o cosa avrei fatto... Quando sarò ritornato nella profondità della sorgente divina, nessuno mi domanderà da dove vengo o cosa ho fatto. O tu, Oceano di Gioia! In verità questa sponda e l’altra sono una medesima in Te. Quando io chiamavo mia questa, l’altra restava estranea, e smarrendo il senso della completezza che era in me il mio cuore piangeva incessantemente per l’altra. Tutto il mio questo e l’altro aspettano d’essere conciliati nel Tuo Amore.

Mentre calde lacrime scendevano copiose lungo le guance, Manedo implorava: – Dove potrò io trovarti se non in questa dimora, divenuta Tua? Dove potrò congiungermi con Te, se non nell’Opera Mia, trasformata in Opera Tua? Se io abbandono la mia dimora, non raggiungerò la Tua; se smetto la mia opera non potrò mai riunirmi con Te nella Tua, poiché dimori in Me ed Io in Te, Tu senza di Me, o Io senza di Te siano nulla.

Il vento a queste parole sussurrò: – Quando questa dimora sarà divenuta Tua, nello stesso istante

sarai trasportato al di là, pur restando tuttavia racchiuso nelle tue vecchie mura.

In un’enfasi d’amore divino Manedo così pregò:

Credevo di aver perso la Fede, Credevo di aver perso Te, Credevo di aver perso Tutto, Perfino il Sole sembrava avermi voltato le spalle Ed il freddo glaciale regnava nell’anima mia. Disperazione, ombre nei miei occhi, La Luce s’era spenta e più non traspariva la Gioia. Mi invadeva il dolore, ti cercavo, ti invocavo, Gridavo a Te che da me t’allontanavi: Vieni, ritorna, portami via, Non lasciare che il mio cuore si spezzi.

Le ombre diventavano fitte E vedevo tenebre innanzi a me. Udivo fioche le voci del richiamo, Il dolore mi spezzava le membra

Page 23: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

23

In mille piccole parti Che il vento impetuoso portava via in ogni dove. Il buio m’invadeva il cuore E mi toglieva il respiro. Portami via, gridavo nella disperazione. Adesso le ombre s’allontanano, Le nubi si diradano, torna la Luce E Tu mi appari splendente Attraverso il mio dolore. Ti intravedo con gli occhi ancora annebbiati, O Cristica Pace, ed Io piango le ultime mia lacrime, Come l’ultima’ goccia di pioggia Preludio dell’Arcobaleno.

All’improvviso come in un sogno, apparve l’Arcobaleno a ciel

sereno, - questo, cari amici, accade solamente nelle favole dove tutto è possibile anche l’impossibile - Così Manedo cominciò a salire la meravigliosa scala fatta di tutti i colori, conosciuti e sconosciuti ai nostri limitati sensi.

Questo è, in parte, ciò che è stato possibile tramandare, ma come può penna mortale ritrarre ciò che è immortale, o come possono parole mortali esprimere ciò che trascende la parola?

La lingua non può proferire né la mente non illuminata può afferrare quel Mistero del Figlio che ascende al Padre indicando con il proprio esempio la Via a tutti gli uomini di buona volontà.

Qui potrebbe finire, la nostra storia, ma forse qualcun altro comincerà daccapo dicendo:

“ C’era una volta un pellegrino, un Girasole un Paese Felice...

Salvatore Paladino

Page 24: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

24

LA LEGGE DEL DARE E DEL RICEVERE

uali sono i nostri dei? Quelli che volevano sacrifici umani? Come Zeus, Odino e tutti gli altri?

Io non avendo una cultura, non essendo inoltrato nelle scienze teologiche, teosofiche, nelle scienze di Brahman, delle Upanishad, cose che dicono che ti portano a Dio ma io non ho mai visto nessuno che legge queste cose o pratica queste cose, dalla mia fanciullezza fino ad oggi, nessuno, di tutti i gruppi che ho conosciuto, nessuno ha “visto Dio”.

Sul frontespizio del tempio di Delphi c’è scritto “Conosci te stesso e conoscerai Dio”.

Se noi avessimo una mente olistica cominceremmo a capire tante cose, sulle connessioni, sui parallelismi, in poche parole trovare delle ipotesi di lavoro utili per questa vita terrena. E assimilando questi concetti ci accorgeremmo di assimilare informazioni e conoscenza che ci porteranno molto in alto, verso gli alti stati dell’evoluzione, senza neanche accorgertene, senza bisogno di fare yoga e tutte le altre tecniche di merda insegnate da chi vuole far quattrini.

Io ho il mio tempietto personale, accendo una candela come quando ero ammalato e accendevo il fuoco e stavo ore a guardare e guardavo le monadi che venivano dalle fiamme, e guardando mi auto-ipnotizzavo entrando in uno stato di concentrazione massimo, di percezione e di intuizione di cose che hanno a che fare con il mondo circostante che io cercavo di risolvere.

Allora siccome ho sempre sentito fin da bambino parlare di Dio e siccome neppure le grandi chiese sanno chi sia Dio, perché sono tutti sporchi dentro come ho già ripetuto migliaia di volte.

Per non parlare di chi si approfitta di bambini violentando il detto “lasciate che i bambini vengano a me”.

Le leggi di causa effetto sono state create da un essere che ha, diciamo così, modificato la materia inerte in materia dinamica.

Q

Page 25: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

25

E questa materia dinamica, le particelle più piccole, sia dalla parte del microcosmo che dalla parte del macrocosmo sono uguali.

E siccome tutto è fatto di atomi di idrogeno, le particelle di atomi di idrogeno sono imbevuti di Dio o almeno di quello che chiamiamo Dio, ma non è Dio – è il Padre, è Potere, è potenza he sta nel creare e creare con amore significa aggregare tutte le particelle elementari cosi nel micro come nel macrocosmo

Esso da un intelligenza con la forza dello Spirito Santo che è conoscenza, sapienza.

Quindi tutte queste caratteristiche che noi chiamiamo Dio, sono insite in qualsiasi particella che vediamo intorno. La materia ha solo stati frequenziali totalmente diversi.

Noi siamo un ologramma in fluttuazione, visibile e tangibile, in certi momenti siamo invisibili e intangibili, in altri ancora visibili e non tangibili e così via, dipende da caratteristiche e certi momenti in cui energia e materia stanno ampliandosi.

Quindi ciò significa che tutte le particelle cominciando da organi, cellule, molecole, atomi, quark, alle particelle elementari e così via fino verso la parte infinitesima, c’è sempre quell’energia triplice che essendo in noi in questa condizione, dandoci un corpo, un ologramma solido, noi stessi siamo Dio perché abbiamo in noi tutte quelle parti che Egli ha concepito.

Ma ha concepito soprattutto delle leggi importanti – leggi divine e non terrene – sono fatte per tutti dalla piccola particella atomica alle più grandi stelle o giganti rosse.

Noi non possiamo comprendere. Ad esempio dentro di noi ci sono batteri, microorganismi, virus che nascono crescono e muoiono in una frazione di secondo e così siamo noi nei confronti dell’universo – un batter di ciglio nell’eternità, siamo niente in confronto. Se noi non comprenderemo ciò rimarremo ignoranti e avremmo paura di tutto quello che ci accade intorno.

Quindi esiste la legge del Dare e del Ricevere, siccome noi ci nutriamo per poter vivere, ma a nessuno di noi quando prende una pianta dice: sorella mia io adesso devo nutrirmi di te sennò muoio – ma non ti preoccupare quando io morirò il mio corpo sarà cibo per te – un interscambio d’amore.

Page 26: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

26

Quindi tutti questi programmi della divinità come la legge di causa ed effetto sono per tutti, hanno effetto su di tutti, questa è la cosa più bella di Dio, la legge quantistica del dare e del ricevere.

Così io ho ricevuto i materiali per costruire la mia casa attraverso offerte di persone e grazie alle preghiere a Francesco di Assisi. Io ho poi pagato il mio debito con loro guarendo ad esempio la moglie di chi mi aveva aiutato di loro che era gravemente ammalata. Se noi applichiamo queste leggi per mezzo della nostra conoscenza, raggiungeremo l’alto dei cieli – altrimenti ritorneremo nella merda da cui siamo nati.

Salvatore Paladino

.

Page 27: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

27

CORPI INVISIBILI

n corpo. Ma quale? La mattina ti alzi ti guardi allo specchio, vedi la tua faccia e pensi che quello sei tu. Ma rifletti: Tu pensi realmente che tu sei solo quello che vedi? Pensi davvero che il

tuo corpo, le tue mani, la tua faccia, i tuoi piedi, le tue gambe siano tutto quello che da quando sei nato ti porti dietro e che non ci sia nient'altro? In realtà noi siamo molto più complessi e più affascinanti di quanto pensiamo o di quanto il burattinaio invisibile ci fa credere.

Oltre al corpo grossolano, fisico che vediamo e con cui interagiamo in questa terza dimensione ci sono altri corpi sotti l i , più fini, energeticamente più elevati che si nascondono alla vista dei soli sensi fisici. Il complesso di questi corpi sottili forma l'aura che può essere di diversi colori e che sporge dal nostro corpo fisico tanto quanto è più sviluppata.

I vari corpi sono alternativamente contenuti e contenitori, dando così origine, nel loro rapportarsi , ad una sorta di matrioska. Appena oltre il corpo fisico che come sappiamo interagisce nella terza dimensione, troviamo il corpo eterico.

Il corpo eterico è la nostra corrente elettrica. Se noi ci paragoniamo come corpo fisico ad una radio, il corpo eterico ne sarebbe la corrente elettrica che la farebbe funzionale. Una radio senza corrente elettrica non funziona, lo stesso dicasi per il nostro corpo, una volta che si stacca definitivamente il corpo eterico, noi moriamo (solita toccatina....). Qualcuno potrebbe obiettare: ma come fanno due corpi ad occupare contemporaneamente uno stesso spazio?

U

Page 28: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

28

Come al solito l'osservazione dei fenomeni o delle esperienze, anche le più semplici, ci danno le risposte. Prendi un bicchiere colmo di acqua fino all'orlo. Poi prendi un cucchiaio di zucchero e lo versi nel bicchiere colmo. Che succede? Succede che lo zucchero diluendosi, si scioglie in acqua e l'acqua stessa non deborda dal bicchiere. Poi prendi invece un cucchiaio di sabbia e lo versi sempre nello stesso bicchiere. Che succede? Succede che la sabbia, non sciogliendosi, fa debordare l'acqua dal bicchiere.

Il primo esperimento ci dimostra come due elementi possono coesistere nello stesso spazio, il secondo no. Perché ciò è successo? Ciò è successo perché gli atomi e le molecole di zucchero, sciogliendosi nell'acqua sono andate ad occupare gli spazi che vi erano tra gli atomi e le molecole d'acqua contenuta nel bicchiere e questo ha fatto in modo che l'acqua non si riversasse. Nel secondo esperimento invece, quello con la sabbia, gli atomi e le molecole della sabbia, non potendosi sciogliere nell'acqua, hanno voluto occupare gli spazi già occupati dalle molecole d'acqua. Risultato: L'acqua è fuoriuscita!

I l corpo eterico è composto di materiale più fine del corpo fisico perché ha gli elettroni che vibrano ad una frequenza molto più elevata e per questo motivo "impregna" il fisico e gli dà la vitalità. Si può materializzare ed è sovrapponibile al corpo fisico tanto che spesso si parla di "doppio eterico". Così come il corpo fisico usa il cervello per decodificare ed analizzare gli impulsi e gli stimoli che gli provengono dal mondo fisico, così il corpo eterico utilizza la psiche per interagire coi sensi psichici, che sono 7. Mentre quelli fisici, noi sappiamo sono 5 (gusto, tatto, olfatto, vista, udito).

Bene. Abbiamo appurato che la psiche allora è ciò che ci fa muovere, pensare, interagire, camminare, gesticolare, parlare ecc., è quella insomma che ci dà la vita! Ma sorge allora una domanda: se il corpo fisico si nutre degli alimenti che noi mangiamo, di che cosa si nutre il corpo eterico? Degli stessi alimenti, a patto che questi siano quelli "giusti", quelli che rientrano nel nostro programma di vita naturale.

E Ritorniamo al primitivo discorso del "programma di vita", di una vita naturale, della vita che colui che ci ha creati ha voluto per noi.

Come vedi, caro amico, tutto ha un senso, tutto ha un sottile filo logico e le cose cominciano ad "appattare" se viste ed affrontate in una certa maniera. Il puzzle diventa meno nebuloso e tu cominci a

Page 29: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

29

"respirare" , a vederci chiaro... senza andare dall'oculista (fra l'altro). Tutto è informazione, tutto è energia. Anche il cibo non scappa , anche il cibo è soprattutto informazione.

Ora se noi mangiamo schifezze o alimenti antinaturali o alimenti troppo sofisticati, non facciamo altro che dare al nostro corpo , sia fisico , ma anche e soprattutto a quello eterico delle informazioni sbagliate. In poche parole se noi mangiamo carne e pesce (o altre cose non naturali) ,diamo alle cellule informazioni di morte tanto che sono una delle cause più frequenti di tumori, inoltre il sangue si rende molto vischioso e gli organi si ammalano presto, i neuroni si intorbidiscono ed il cervello si riduce ad una nocciolina.

Vuoi essere questo? Bene, accomodati pure. Io no. D'altronde ciò è direttamente sperimentabile se si osservano le persone che mangiano carne, pesce, fumano, bevono o si drogano. Esse sono "spente", curve su se stesse, scuri in volto, con la pelle raggrinzita, con un alito pestilenziale e con un odore tombale e forfora che sembra Natale tutto l'anno. I cibi che danno vita e nutrono la psiche e gli altri corpi sottili sono i cibi crudi, vegetali, frutta, semi ed altre erbe.

Insieme da uno stile di vita sobrio, senza alcool (un bicchiere di rosso a tavola è accettabile) e fumo, e con pensieri positivi e costruttivi , si possono non solo tenere lontani le malattie ma anche guarire. Tutto ciò rafforza la psiche, la rende stabile, potente, non in balia di nulla e di niente. Diventi più consapevoli, più forte, più autocosciente. Non solo questo.

La cosa di gran lunga, ma di gran lunga più importante di tutte è che tu cominci ad "ascoltare" e a dare più retta a quella "vocina" in fondo in fondo al tuo cuore e che ha una origine ed una finalità ben precisa, come ho cominciato io a sentirla. Ma ci sarà modo di parlartene ancora.

Salvatore Paladino

Page 30: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

30

GLI UOMINI NUOVI

A dispetto dei saputelli che tutto sanno spiegare, a dispetto di tutti

gli omuncoli dalle frasi fatte, a dispetto di coloro che sputano sentenze pur immersi sino al collo nella più grassa ignoranza, a dispetto di quegli scienziati che di fronte a ciò che è più grande di loro non sanno far di meglio che imitare gli struzzi.

Io, un uomo nuovo, come tanti altri di un domani più pulito, sono stato deriso, calpestato, umiliato, guardato con ironia e compatimento e massacrato sino alla morte, malgrado ciò non so neanche io il perché continuo il sentiero ESSENO dando informazioni sulla guarigione fisica.

E’ il sentiero spirituale Cristico per esplorare in profondità la grandezza del nostro IO e ci si arriva quando il corpo mentale superiore ti sveglia la riflessione e la ragione.

Per questo io prego affinché l’acqua celestiale azzurra e azzurro-chiara possa entrare nel mio corpo e viverci. Io prego perché essa distrugga in me e allontani da me tutte le cose malvagie e avverse che mi furono date avanti il principio del mondo. Sul mio capo risvegliato arde il segno del fuoco. Nel mio cuore risvegliato vive una croce di fiamma che non brucia.

Io verso la mia forza e la mia benedizione su di me e farò in modo di poter a mia volta versare sugli altri questa benedizione. Possa l’amore che supera ogni comprensione regnare nel mio cuore e nella mia mente.

Adesso sono salvo, sono entrato nella corrente e posso ora raggiungere la riva opposta .

O barcaiolo conducimi all’altra riva. Una è la via, la verità e la vita. Si va al Padre solo per mezzo del Cristo!

Salvatore Paladino

Page 31: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

31

Il Cuore del la Pratica Spirituale (SADHANAI SARAM)

Traduzione dall’inglese a cura del Centro Studi Salvatore Paladino

Page 32: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

32

Introduzione

L'essenza della pratica spirituale è una raccolta di poesie e canzoni Tamil composte da Sri Sadhu Om, un discepolo diretto di Bhagavan Sri Ramana Maharshi. Consiste di un totale di 523 versi, la maggior parte dei quali sono stati scritti in risposta alle domande poste dagli aspiranti su vari aspetti della pratica spirituale. L'intero lavoro è diviso in 86 capitoli e contiene numerosi suggerimenti e idee di incoraggiamento e altri consigli per aiutare gli aspiranti che stanno seguendo la via dell'indagine sul Sé o quella dell’abbandono, le due vie principali insegnate da Bhagavan Sri Ramana.

.

Page 33: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

33

OM NAMO BHAGAVATE SRI ARUNACHALARAMANAYA

SADHANAI SARAM Il cuore della pratica spirituale

(I Versetti da 1 a 105 sono pubblicati su L’Autostima Vol. 4)

106. Rimanere inattivi dimenticando la sensazione "Io sono il corpo", è il sonno. Nella densa ignoranza di questo sonno, sorge un'immaginazione creativa della mente (mana-kalpana), e solo questa è la causa dell'apparizione del sogno. Pertanto, è solo la mente ed essa solo a proiettare un sogno.

107. Similmente, nel lungo sonno dell'ignoranza (ajnana), che ci ha

travolti a causa della dimenticanza del nostro vero stato di pura coscienza del Sé, un'immaginazione nella mente (mana-kalpana) sorge identificando una carne spregevole corpo come "io", e solo questo è la causa dell’emergere e dell'apparire di questo deprecabile stato di veglia, che nel presente stiamo sperimentando.

108. Come il sonno stesso è la causa della comparsa del sogno, così il

sonno totalmente dimentico della nostra reale conoscenza del Sé è sola causa dell'apparizione dell’attuale stato di veglia. In questo lungo sonno dell’oblio del Sé, molti sogni, sotto l’aspetto di innumerevoli nascite, vanno e vengono.

109. Sappi che proprio come una persona che senza svegliarsi, rientra

nel sonno profondo dopo che il sogno che stava vedendo è giunto al termine, così il sogno della nascita attuale che questa persona ha avuto è portato a termine con la morte prima di raggiungere (il vero stato di veglia della) conoscenza di Sé, ritornerà di nuovo nel vecchio sonno dell'oblio del Sé.

Page 34: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

34

110. Proprio come una persona che stava avendo un sogno e che poi

lascia quel sogno e passa nel sonno profondo senza svegliarsi, se il corpo nello stato di veglia muore prima di raggiungere lo stato di conoscenza del Sé, si cadrà in uno stato come il sonno profondo. Proprio come un sogno appare non appena la mente di una persona immersa nel sonno emerge e comincia a agire, così dopo la morte di questo corpo nello stato di veglia, non appena la mente si alza e comincia a vagare a causa delle sue precedenti tendenze, sorgerà di nuovo un altro stato di veglia in cui un apparirà un corpo come se fosse "io".

111. Nascere di nuovo, uscire dallo stato di morte avvolto

dall'illusione e vivere una vita roteando in questo stato di veglia, e infine morire senza raggiungere la conoscenza di sé, è proprio come una persona che sorge come "Io" dal sonno profondo, rivivere un altro sogno e infine fondersi nuovamente nel sonno. Non rinascerai solo se ti risvegli nel vero stato di conoscenza del Sé. Questo è il risveglio da attuare.

112. Se una persona che si è addormentata e vive un sogno,

improvvisamente si sveglia, con il suo risveglio raggiungerà uno stato in cui sonno e sogno sono stati entrambi dissipati. Allo stesso modo, se una persona si sveglia dal presente cosiddetto stato di veglia raggiungendo lo stato esaltato della conoscenza del Sé, il sogno di nascita e morte e il sottostante sonno dell'oblio del Sé saranno entrambi dissipati, e da allora in poi mai più subirà nascita o morte. Lo stato di vero risveglio (turiya), che egli raggiunge così, e che trascende i tre stati ordinari della veglia, del sogno e del sonno, è lo stato di liberazione.

113. Se il potere dell'attenzione, che vede la seconda e la terza

persona quali oggetti presenti nel sogno, si rivolge a se stesso, sia la prima persona (che vede il sogno) che il sogno scompariranno; il sonno che è la causa del sorgere di quella prima persona sarà disperso e verrà sperimentato lo stato giusto del vero risveglio.

114. Allo stesso modo, se il potere dell'attenzione, che conosce gli

oggetti della seconda persona esistenti nello stato di veglia, si rivolge a se

Page 35: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

35

stesso (l'io che vede questo stato di veglia), lo stato di veglia scomparirà; il lungo sonno della dimenticanza del Sé, che è la causa dell'aumento del senso individuale dell'io, sarà disperso e il vero stato di veglia della conoscenza del Sé sarà raggiunto. Perciò, attendi solo a te stesso, la coscienza in prima persona "Io".

115. Anche prima che l'esperienza del destino attuale (prarabdha karma) che ha causato l'apparizione di un sogno sia giunta al termine, se la mente è colpita da intensa paura, gioia o sofferenza, il suo potere di attenzione sarà guidato verso se stesso per ritornare al cuore, al che il risveglio risulterà. Nota: Prarabdha è quella parte del proprio destino (o karma) che deve essere elaborato in questa vita. Sanchita è il karma accumulato in vite precedenti che non ha ancora avuto effetto.

116. Allo stesso modo, anche prima che tutti i sanchita karma

accumulati siano stati esauriti dall'esperimento nella forma di prarabdha, se in questa vita presente, che è stata iniziata da prarabdha, la mente acquisisce fermamente distacco (vairagya), essendo incapace di sopportare le gravi sofferenze della vita, o provare intensa paura della morte, si rivolgerà verso se stesso e si fonderà nel cuore; dopodiché risulterà il vero risveglio della conoscenza del Sé.

117. Quando si sperimentano tanta intensa paura o sofferenza, se la

mente con una discriminazione matura (viveka) esamina scrupolosamente "A chi nasce questa paura o sofferenza?" Quindi il potere di attenzione esterno-diretto, che fino ad allora era stato trascinato verso oggetti diversi da se stesso, si volgerà verso l'interno per affrontare se stesso, al che sarà immediatamente raggiunta condizione di vita veramente risvegliata e la permanenza nel Sé raggiunta.

118. Proprio come tutto ciò che accade nel sogno è sperimentato

come reale finché si assiste a quel sogno, tutto ciò che sta accadendo in questo stato di veglia è vissuto come reale. Se il sogno volge al termine, tutto ciò che è stato visto sapremo essere irreale. Similmente, per coloro che si sono risvegliati da questo cosiddetto stato di veglia raggiungendo

Page 36: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

36

la conoscenza del Sé, tutti gli avvenimenti in quello stato saranno compresi come irreali.

119. Non appena si raggiunge il dimorare interiormente nel Sé

risvegliato, tutti gli orpelli dovuti all’identificazione sbagliata che le azioni del corpo siano le proprie azioni, diverranno privi di realtà, trovandosi come mere sovrapposizioni sulla propria natura senza nome e senza forma, proprio come il colore blu è sovrapposto al cielo incolore; e la verità, il solo Sé senza nient’altro oltre di Esso, risplenderà chiaramente.

120. Solo in questo reale stato di veglia e permanenza nel Sé, la vera

conoscenza fiorirà nella forma dell'esperienza ajata, "Nessuna dualità esistente, come nascita e morte mi ha mai toccato; Io sono il Sé, la Coscienza-Esistenza per natura priva del corpo e dei sensi. "

121. La pura coscienza "Io", che esiste nel sonno priva di tutte le altre

cose, è la Realtà Suprema (Brahman). Se non scivoliamo giù da quello stato di pura coscienza a causa dell'attaccamento al corpo (dehabhimana), quella è la Dimora Suprema (parandhama). Se rimaniamo, senza lasciare il Sé, quella è la liberazione.

122. Anche se pensiamo che il sonno sia uno stato di oscurità, poiché

nessun altro oggetto è esperito lì, sappi che non è possibile per nessuno negare la propria esistenza nel sonno. Quando tu stesso sei in grado di affermare la tua esperienza nel sonno, "Era l'oscurità", "Non c'erano pensieri" e "Era uno di felicità", non significa dunque che tu sia esistito nel sonno? Per poter affermare queste cose, chi era quel "tu" che esisteva nel sonno? Dimmi.

123. La tua capacità di confermare tutte e tre le esperienze sopra

menzionate sta a significare non solo che sei esistito nel sonno, ma anche che hai vissuto queste esperienze, no? Questa esistenza-conoscenza, che esiste ed è conosciuta nel sonno, è proprio l'impareggiabile Esistenza-Coscienza (sat-chit), il tuo stato e la vera natura del Sé.

Page 37: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

37

124. Nel sonno, in cui sei esistito esclusivamente come pura Coscienza-Esistenza (sat-chit), eri lo sperimentatore di una felicità sublime privo della benchè minima miseria, anche se eri separato da tutti i possedimenti e da tutti gli oggetti che invece cerchi nello stato di veglia, per la felicità, non è vero? Quella felicità che hai vissuto nel sonno è in effetti Beatitudine (ananda), la tua vera natura.

125. Per diventare quell’eroe che dimora nel Sé, la realtà infinita

(paripurna Brahman) la cui natura è Esistenza-Coscienza-Beatitudine (sat-chit-ananda), priva dell'esperienza di qualsiasi corpo o mondo, è il frutto acquisito con il controllo accurato dei tre stati di veglia, sogno e sonno.

126. Il sommo Guru Sri Ramana ha fornito gli indizi sopra indicati

in modo che, dopo aver scrupolosamente scrutato i tre stati, possiamo finalmente dimorare beatamente e per sempre come Sé, la nostra vera natura trascendente i tre stati.

23. Sovrapposizione delle qualità del Sé sull 'Ego 127. Se chiedi: "Dopo essere comparso nello stato di veglia, come

può questo ego ingannatore, che non esisteva nel sonno, dire qualcosa sull'esperienza che esisteva nel sonno?" Esaminiamo e vediamo. Dimmi, il Sé, che esisteva nel sonno come Coscienza-Esistenza "Io sono", continua forse ad esistere senza alcun impedimento anche in questo stato di veglia?

128. Tranne la conoscenza della prima persona singolare, l'esistenza

"Io sono", tutta la multiforme conoscenza che risplende nello stato di veglia, a cui appartengono nomi e forme, sono solo conoscenze appartenenti all'ego irreale. Ma la conoscenza della propria esistenza "Io sono" è proprietà del Sé.

129. Sebbene questo io insenziente, che si alza e danza come un

fantasma solo nello stato di veglia, incantando se stesso e assumendo quella coscienza del Sé "Io sono", che solo il Sé sperimenta nel sonno, e

Page 38: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

38

voglia farla sua ora nello stato di veglia, in verità la coscienza del Sé "Io sono" è una qualità che appartiene solo al Sé.

130. Ascolta un altro esempio di come l'ego usurpa le qualità del Sé e le faccia apparire come le sue proprie qualità: sebbene abbiamo visto morire così tanta gente, pensiamo sempre: "Non moriremo ora; vivremo almeno per un po' di tempo ". Sappi che l'ego agisce così solo perché la sua natura è di apporre su se stesso le qualità del Sé immortale.

131. La sempre-splendente prima persona Esistenza-Coscienza "Io

ero, io sono, io sarò", e la consapevolezza che non si è mai soggetti a cose come la morte, sono qualità naturali del Sé. Ma a causa della semplice presenza del Sé, l'ego insenziente, la cui natura è di emergere, danzare e placarsi, usurpa queste qualità del Sé e agisce come se fossero le sue qualità.

132. Questo ego, che sorge nella forma "Io sono il corpo", vive solo

usurpando come proprie sia la natura della coscienza del Sé che l’insenzienza del corpo. Sappi questa sensazione, "Io sono il corpo", ovvero la coscienza "Io sono" è in realtà la coscienza del Sé, mentre la qualità dell'ego di emergere e profondare è la natura stessa del corpo.

133. L'ego, che sorge e sembra esistere solo usurpando la coscienza

"Io sono", che è la proprietà del Sé, mette in scena uno spettacolo nello stato di precarietà in cui vive, dicendo: "Non morirò; Sono esistito nel sonno. "Questa è una falsità più vasta del cielo. (Ma quando l'ego stesso è falso, c'è qualche meraviglia quindi nelle sue affermazioni non vere?)

24. Il corpo e lo yoga

134. Se ci si domanda: "Perché nelle Scritture si dice che per

raggiungere l'esperienza del Sé il corpo umano è il miglior mezzo?" Significa che solo questo corpo permette di compiere l'acuta discriminazione (viveka) nello scrutare i tre stati di veglia, sogno e sonno profondo (e quindi raggiungere la conoscenza di sé).

Page 39: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

39

135. (Quando le Scritture dicono che la nascita umana è il miglior mezzo, significa solo ciò che è detto sopra e nel versetto 94 con la sua nota successiva). Il detto: "Dopo che ti è stato dato, custodisci questo corpo", non è affatto il significato comunemente inteso. Il destino (prarabdha) stesso, che ti ha dato questo corpo umano, lo custodirà (o proteggerà). (Perciò, senza preoccuparti di preservare il corpo) dovresti seriamente cercare di rimuovere l'illusione "Io sono questo corpo" tramite un'intensa indagine (vichara).

136. Un corpo umano è necessario (per permetterci di raggiungere la

conoscenza di Sé); va bene, ora è venuto a noi. Ma se abbiamo ancora un debole per questo corpo umano (e se desideriamo renderlo sano e forte), l'attaccamento ad esso nella forma "io" e "mio" aumenterà, e non ci aiuterà minimamente distruggere il sentimento "Io sono questo corpo" (dehatma-bhava). Questo (il desiderio di proteggere il corpo e renderlo sano e forte) è in effetti un ostacolo (al conseguimento della conoscenza del Sé).

137. Queste (idee espresse nei tre versetti precedenti) sono

un'esplicita delucidazione per farci comprendere chiaramente la vera importanza del precetto Jnana dato da Sri Ramana nel versetto 12 del Supplemento alla Realtà in Quaranta Versetti, che dice: " Provare a conoscere il Sé (reale) e allo stesso tempo amare il corpo (irreale e) perituro, è come salire sul dorso di un coccodrillo e usarlo come zattera per attraversare il fiume. "

25. Il "Negozio in Affitto"

138. L'affitto, che dobbiamo dare per questo negozio (il nostro

corpo), è cibo semplice e naturale, vestiti e rifugio. Se non paghiamo questo affitto, dovremo uscire lasciando questo corpo, proprio come un mercante che deve lasciare il suo negozio quando non paga l'affitto.

139. La vita materiale che viviamo è simile all'attività svolta da un

folle mercante che guadagna quanto basta solo per pagare l'affitto. Solo chi lavora duro e guadagna un profitto che è molte volte più grande dell'affitto, è un mercante saggio e abile. Come un simile commerciante,

Page 40: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

40

dovremmo cercare di ottenere il grande profitto della conoscenza del Sé prima della morte di questo corpo.

26. La paura della morte

140. Se la paura della morte viene davvero e prende possesso della

mente, solo questo sarà sufficiente; la mente cambierà direzione automaticamente e si rifugerà nel Signore Supremo. Ma sappi che questo beneficio funziona solo per coloro che possiedono buone qualità, e non per coloro che possiedono qualità malvagie.

141. Se la paura della morte verrà a coloro che sono posseduti

dall'egoismo e dagli abili e astuti e intellettuali perversi, saranno privi di scrupoli (malvagi) e si rovineranno facendo grandi sforzi per godere di tutti i piccoli piaceri dei cinque sensi prima il corpo perisca.

142. Ma se la paura della morte viene alle persone che hanno menti

mature ed elevate, indagheranno la connessione che esiste tra il corpo e l'anima, acutamente osservando nella loro mente (la coscienza della prima persona "Io") per sapere: "In che misura questa morte ci riguarda?"

143. Comprendendo: "Se allora la morte è solo la distruzione del

corpo, allora è semplicemente lo stato in cui io, l'anima, sono separato dal corpo insenziente", la mente dell'aspirante arriverà ad una determinazione audace , accettando così, "Lasciami rimanere nel nello stesso modo in cui sarei quando la morte si verifica in pratica ".

144. Questa forte determinazione è la rinuncia (vairagya). Solo

quando essa sorge, la vera rinuncia può essere raggiunta. Quando la vera rinuncia è quindi raggiunta come risultato della paura della morte, allora la divina Grazia del Guru sorgerà e funzionerà in modo da separarci come altro che non questo corpo – come il Sé, la natura della Coscienza-Esistenza (sat-chit-swarupa). Quindi, l'attaccamento al corpo come "Io" (dehabhimana) perirà.

Page 41: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

41

145. Quando il potere della grazia divina funziona in questo modo, la vera luce della coscienza del Sé, l'unica realtà senza pari, risplenderà, espandendosi e fiorendo nel cuore, dopo di che davanti a quella luce brillante, questo mondo e la nostra vita come individui in questo mondo scomparirà, riscoprendosi come un mero aspetto falso, proprio come davanti al sole una macchia gialla di curcuma scompare.

146. Poiché la verità, "La morte che viene è solo per questo corpo

miserabile, e non è in alcun modo per noi", risplenderà così come una propria esperienza, la paura della morte non risorgerà mai più.

147. Quindi molta pazienta (udasina) e indifferenza agli

avvenimenti del mondo, assenza di tutte le tendenze elementari, impavidità, forza incrollabile del vero amore, e tutte le sei qualità divine superiori (bhagavat-gunas) splendore, valore, gloria divina, pura conoscenza, abbondanza divina e assenza di desideri, splenderanno in modo chiaro e armonioso.

148. Dopo che la morte della mente è stata saldamente raggiunta

quale risultato della paura della morte del corpo, poiché non c'è legge che il corpo dovrebbe morire non appena la mente muore, dalla prospettiva esteriore il corpo del Jivanmukta continuerà a vivere, eppure la sua mente sarà morta a causa dell'alba della vera conoscenza.

149. L’esistenza-coscienza "Io sono", che continua a vivere anche

dopo che la mente è morta, è la sola Realtà Suprema (Brahman), che continua ad esistere anche dopo che l'intero universo è stato distrutto (pralaya). Poiché esisterà mai nemmeno per un istante qualcosa come la morte o la distruzione di questo "io sono" della coscienza del Sé, sappi che questo "io sono" è da solo il Sé supremo infinito e indistruttibile.

27. Non-Nascita e Non-Morte

150. Non pensare che il corpo sia "io" è assenza di nascita; non

dimenticare mai la coscienza del Sé "Io sono" è assenza di morte. Come potrebbe la morte arrivare a coloro che, rispettando lo stato di conoscenza del Sé, sono sempre privi di pensiero e dimenticanza?

Page 42: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

42

151. Pensare a qualsiasi cosa diversa dall'io è nascita; non pensare ad

altro che "io" è liberazione (mukti). Coloro che hanno imparato bene l'arte di non pensare e di rimanere così fermamente nello stato libero dal pensiero, torneranno sotto l'influenza del pensiero? La pratica di astenersi dal vedersi come i molti oggetti di questo mondo è la sola pratica perfetta (sadhana). Se si raggiunge il successo in questa sadhana, allora non ci sarà più nascita o morte.

152. Per non sperimentare né la nascita né la morte, si giunge pratica

tramite la pratica eccellente (sadhana) di dimorare nello stato naturale, che è privo del pensare e del dimenticare. Se impariamo correttamente a dimorare in questo modo, allora quale ragione ci sarà di nascere o o morire? L'arte di dimorare senza indugio nello stato del Sé è la sola degna per noi da imparare.

Page 43: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

43

GURU VACHAKA KOVAI La Luce della Grande Verità o

Raccolta degli insegnamenti di Sri Ramana

Page 44: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

44

Page 45: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

45

GURU VACHAKA KOVAI

La Luce della Grande Verità o Raccolta degli insegnamenti di Sri Ramana

(Traduzione dall’inglese a cura del Centro Studi Salvatore Paladino) I precedenti versetti (1-350) sono pubblicati su L’Autostima Vol. 1 - 4

63. La perdita dell’individualità 351. Quando s’indagherà: c'è qualche cosa esistente come l’ego, il disturbatore, ad eccezione del solo nome ['Io']? Certo che no! Se dovesse esistere qualcosa [con il nome 'Io'], sarà il Sé, proprio come quella cosa che esiste con il falso [nome di] serpente è in realtà una corda. Michael James: La falsità dell'io', l'ego, è sottolineata in questo verso. Consultare anche Upadesa Unidyar versetti 19, 20, e 21. 352. Quando l'ego muore, le sue fondamenta, che sono nient'altro che il supremo Sé, risplenderanno nella loro maestosità. Nessun danno verrà a Te (il Sé) da ciò, quando l'ego morirà. Quindi non ab- biate paura. Michael James: L'ultima frase può anche significare 'Pertanto, non preoccuparti di ciò. 353. Coloro che hanno sacrificato la loro mente offrendola a Shiva nel fuoco ardente della suprema Jnana-Tapas [i.e. Auto-indagine], saranno

Page 46: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

46

Shiva stesso. Sapendo ciò, si deve quindi fare questo sacrificio e raggiungere lo stato di Shiva senza forma. Michael James: La seconda frase può anche essere tradotta come 'Sapendo che loro [Jnani] sono Shiva stesso, dovremmo adorarli, e raggiungere lo stato di Shiva senza forma in tal modo’. 354. Non mettere in dubbio, né avere timore, di ciò che accadrà quando si perde completamente la propria individualità [jivabodha]. Il vero stato del Sé sarà tuo, proprio come è raggiunto il contatto con il terreno quando uno ha abbandonato la presa che lo reggeva sul ramo. Sadhu Om: I discepoli poco avanzati spesso solevano chiedere a Sri Bhagavan: "Se è solo questo a questo jiva individuale che appartiene ogni tipo di realizzazione, tra cui moksha, quando questa individualità è distrutto dalle vichara, come può essere raggiunta Moksha, e da chi?" Ma in questo verso, Sri Bhagavan li assicura dicendo: "non temete, quando l'ego o l’individualità si annullano, ecco che lo Stato che rimane si rivela come il vero stato del Sé, in cui tutto è già compiuto". C'è un vecchio detto Tamil che dice che se si perde la propria presa su un ramo, uno cadrà di sotto, e, quindi, è particolarmente suggestivo il fatto che Sri Bhagavan utilizzi la stessa similitudine per assicurarci che la perdita d’individualità è la più alta realizzazione, e che non dovrebbe essere affatto temuta. Il significato di questa similitudine può essere meglio compresa tramite la seguente storia: Un uomo è stato visto una volta in piedi sotto un albero, aggrappato ad un ramo sopra la sua testa, come se temesse per la sua vita. Quando i suoi amici gli chiedevano perché si era aggrappato con tanta paura al ramo, rispondeva che se l’avesse lasciato andare sarebbe caduto a terra. Facendogli presente il suo comportamento bizzarro, i suoi amici gli fecero notare come già lui si trovasse con i piedi a terra, e che quindi non aveva nulla da temere; dopo diversi tentativi lo convinsero a lasciar andare il ramo, ed egli scoprì che quello che gli dicevano era vero. Coloro che temono di perdere la loro individualità sono proprio come quest'uomo; aggrappati alla loro individualità non stanno guadagnando niente, e se una volta si lasciano andare da essa sapranno finalmente che non sono nient’altro che il Sé Beato, e che non c’era ragione di temere.

Page 47: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

47

355. Poiché nel sonno profondo, in cui il mondo perde la sua realtà, tutti conoscono veramente il proprio vero essere e la non esistenza dell’ 'Io sono questo' [vale a dire la propria individualità], tutti dovranno accettare la Realtà del Sé immortale. Michael James: Fare riferimento a Upadesa Undiyar versetto 21. 356-Lo Stato in cui il pensiero 'io' [vale a dire l’ego] non sorge neanche un po' è lo stato di 'Io sono Brahman'. Si cessa forse di esistere nel sonno senza sogni, dove il pensiero 'io' non sorge affatto? Sadhu Om: E' chiaro in questo verso che, proprio come noi non sperimentiamo alcuna perdita della nostra propria esistenza nel sonno, benchè la nostra individualità scompaia, anche nello stato di Jnana, in cui l'individualità è distrutta in modo permanente, non patiremo alcuna perdita, essendo l’Esistente-Sé. Pertanto non deve esserci nessun timore per la perdita dell’ individualità. Il concetto di questo versetto è espresso anche in Ulladu Narpadu versetto 27. 357. Se indaghiamo correttamente, risulterà che lo stato di “mancanza dell’Io” è il nostro reale stato di coscienza, in cui l’ingombro di questo corpo in carne e ossa è completamente rimosso. Non si sopravvive forse, alla perdita di individualità [nel sonno] senza esserne condizionati? Approfondisci questa verità dimorando nello stato di Sonno Profondo Cosciente [i.e. Turiya o Jnana]. 358. Rimanere senza 'Io' è lo Stato di Jnana, il Sé: è lo Stato felice e quieto 'Io sono Shiva'. Sappi che è lo stesso stato di Kaivalya [Non-duale] lo Stato di Brahma-Nirvana, già glorificato come quello Stato che trascende nascita e morte. Sadhu Om: Fare riferimento a Ulladu Narpadu Anubandham versetto 13, in cui si dice che solo l'assenza di ego sia lo Stato di ogni Grandezza.

Page 48: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

48

64. Il puro 'Io' (Suddhahankara) 359. Quando l'ego, 'Io sono il corpo', è annientato, l'illimitato e indiviso 'Io' [il Sé] risplenderà. Il risplendere di questo 'Io' non sarà fittizio come l'ego, che nasce su questa terra in un corpo impuro e in schiavitù. Sadhu Om: La sensazione 'Io sono il corpo' è l'ego stesso. In questo tipo di coscienza l'attributo 'il corpo' costituisce l'impurità presente in essa. Quando questa impurità, l’identificazione con il corpo, viene rimossa, ciò che rimane come 'Io sono' è il Sé, che è anche chiamato il puro 'Io' o Suddhahankara. 360. Sappi che il naturale, indiviso e sempre esistente Cuore, 'Io', che brilla libero dall’inganno, è il Suddhahankara [il puro 'Io'] che è visto nei Jivanmukta, in cui non è presente mai il senso di essere colui che agisce. 361. Chi vive una perfetta condizione di Mei-Jnana, ottenuta dalla distruzione dell'ego impuro – 'Io sono questo corpo di carne e ossa' – gusterà il Sé, incurante del corpo, con grande pace e privo di desideri.

65. Il Sé Splendente 362. Solo quando la propria vera origine, il Cuore, è conosciuta attraverso l'indagine, cadrà la falsa prima persona, 'Io', e solo quando quella falsa prima persona cadrà, permarrà in tutta la sua gloria la vera Cosa Prima, il Sé. 363. Quando questo fantasma evanescente, l'ego – che appare dalle tenebre dell'ignoranza e la cui danza non è che l'universo stesso, verrà indagato, esso scomparirà come quell’Amico dello sposo [narrato in quella storia], e quando scompare, il Sé, il Sole, sorge lacerando le tenebre dell'ignoranza, Maya. Sadhu Om: Si tratta di quella storia in cui uno sconosciuto, partecipò ad un matrimonio millantando ai parenti della sposa essere il migliore amico dello sposo; nello stesso tempo si presentava ai parenti dello

Page 49: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

49

sposo millantando di far parte della famiglia della sposa. Così per cinque giorni costui se la spassò, servito e riverito, mangiando bene e comandando i servi, ma l'ultimo giorno accadde che iniziarono le domande e le indagini su di lui, ed ecco che dovette scomparire. Allo stesso modo, l'ego sorge e si presenta sia come Chit [Coscienza – la natura del Sé] che come Jada [indolenza – la vera natura del corpo] benchè non appartenga né al Sé, né al corpo. Anch’esso trae dunque vantaggio dal millantare, fino a quando non s’indagherà finalmente su di lui, e ciò facendo sarà costretto a scomparire come lo sconosciuto della storia. 364. La fine dell'ego, col suo annegamento nello Spazio del Silenzio, è la nostra [vera vita da] vivere come lo Spazio di Jnana. Pertanto, quando l'ego scompare, come un falso sogno, nella sua origine, il vero 'Io' [Sé] risplenderà spontaneamente. 365. Questo corpo è la croce. L'ego - l'identificazione 'Io sono il corpo' - è Gesù. L'uccisione dell'io attraverso l'auto-inchiesta è la crocifissione di Gesù. La sopravvivenza del Sé dopo la morte dell'ego, e il suo splendere come la Su- prema Cosa è la Sua risurrezione. Michael James: Fare riferimento al versetto 973. 366. La morte dell'ego nello sconfinato Silenzio – la verità non-duale – e il risplendere del Sé sono il Kaivalya-Siddhi [i.e. il raggiungimento dell'Unità]. In quello Stato di Jnana, la pura Beatitudine divamperà gloriosamente come la propria [vera] Natura.

66. Come liberarsi dalla sofferenza 367. Se uno jiva, che è sempre sotto il giogo illusorio e patisce senza fine di quel senso di incompiutezza, vuole sbarazzarsi di tutte le sue miserie ed essere felice, sappia che l’Uno Supremo, il suo Signore, non è che il suo proprio Sé.

Page 50: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

50

368. Nemmeno il minimo delle proprie sofferenze cesserà se non si conosce Questo, dimenticando il Quale si sarà ingannati da ciò che potentemente agisce – il mondo di Maya. 369. Colui che piange per la morte della moglie o dei figli, pianga per prima la morte del [suo] ego – 'Io sono il corpo' – e rimanga nel Sé, ecco come tutte le sue miserie cesseranno. 370. Se amate gli altri solo per i loro corpi e le loro anime [vale a dire il loro ego], soffrirete molto quando i loro corpi moriranno e le loro anime li lasceranno. Pertanto, al fine di essere liberi da questo tipo di dolore, coltivate il vero Amore per il Sé, che è il vero Essere dell'anima. Michael James: L'anima di una persona non è altro che il suo ego, l'identificazione 'Io sono il corpo'. Il vero Essere è il Sé, e non l'anima o l’ego.

67. Mancanza di desiderio (Nirasa) 371. Il desiderio rende anche un atomo grande come il Monte Meru prima di essere scalato, e piccolo dopo che è stato raggiunto, e quindi [la meta] rende sempre poveri alla fine. Non esiste alcun abisso più fondo dei desideri, esso è tale che non può mai essere colmato. 372. O devoti di buon cuore che aspirate alla perfezione, invece di cercare di evitare la povertà – che è una cosa creata dalla mente – È meglio acquisire lo shanti, la pace mentale, piuttosto che il benessere. Sri Muruganar: La povertà non è veramente creata da una carenza di ricchezza, ma da una mancanza della mente stessa, errante e colma di desideri qual è. Di conseguenza, la povertà non verrà rimossa con il benessere, ma verrà rimossa solo dall’eliminazione della mente. 373. Come potrà più la mente che si è immersa con amore ai Piedi del Signore, riprendere la sua danza e andare in estasi, e ricadere come prima nell’illusione della vita di coppia e nel piacere sessuale?

Page 51: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

51

374. I saggi, i Conoscitori della Verità, dichiarano che solo la distruzione di tutte le attività mentali [chittavrittis] è la più grande felicità. Pertanto, la mancanza di desiderio [vale a dire l'atteggiamento di indifferenza], che è privo di preferenze e repulsioni, è il mezzo migliore. 375. Coloro che hanno desideri sono colpiti dalla miserabile ira quando il loro desiderio è ostacolato, da ciò si comprende come il desiderio sia connesso all’ira. Pertanto, quando avviene la morte di tutti i [sei] vizi, è il desiderio ad essere l’ultimo a morire. Michael James: I sei vizi sono: il desiderio, l'ira, l'avarizia, l’incomprensione (vale a dire l'incapacità di discernere la verità), l'orgoglio e la gelosia. 376. Quando si dice che avere un desiderio anche solo per il supremo Stato di Silenzio vuol dire non saper osservare il grande Sat-Achara, come potrebbe essere Achara l’avere desideri per il corpo e per tutte le cose che appartengono al mondo? Sadhu Om: Achara significa l'osservazione di alti principi, mentre avere ogni tipo di desiderio è anachara. Il più grande di tutti i principi è Sat-Achara [o Brahmachara], che non è altro che permanere come Sat [vale a dire il Sé]. Per colui che sta osservando Sat-Achara, che è il perfetto stato di amore, anche il desiderio di liberazione deve essere considerato sbagliato, perché il desiderio implica un movimento della mente verso una seconda o terza persona, mentre l'Amore ha la forma dell’eterna e immobile Esistenza. Questo è il significato dell’antico detto, "Recidi anche il desiderio di Dio". Anche se il significato di Achara va inteso in questo modo, ci sono individui che si vantano di osservare acharas e si sentono perciò al di sopra di tutti gli altri. Essi si ritengono non raggiungibili, ma si nascondono mentre mangiano e si prendono molta cura degli abiti che indossano, ecc. quindi scambiano i loro corpi impuro per se stessi e hanno innumerevoli bassi desideri. Il loro comportamento può essere considerato Achara? Sicuramente no. Pertanto, se non si raggiunge

Page 52: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

52

Atma-Nishta [vale a dire la perfetta Permanenza nel Sé], tutto questo orgoglio per l’osservazione di acharas è privo di significato. 377. Chi non pensa mai: "Voglio questo, mi manca questo ", sarà contento solo per quelle cose che vengono a lui secondo il suo prarabdha. Saprà una tal persona lasciare il suo stato di soddisfazione e smettere di preoccuparsi stupidamente ? 378. Fatta eccezione per chi ha completamente tagliato il proprio legame con i desideri, la falsa apparizione [ovvero il jiva sofferente] non cesserà. Pertanto, senza alcuna esitazione, si dovrebbe tagliare anche il desiderio per la Divina Beatitudine. Michael James: Fare riferimento ancora una volta al verso 376 e alla sua nota. 379. O mente folle che stai soffrendo a causa del desiderio per i piccoli piaceri di questo mondo e del prossimo, se rimarrai tranquilla [vale a dire senza desideri] certamente raggiungerai quello stato di beatitudine che trascende il piacere per queste due cose.

68. Schiavitù e Libertà 380. La cancellazione dell’illusione della libertà personale è ottenuta tramite la salvifica libertà del Sé. Questa è l'unica conoscenza suprema che esiste in modo uguale in tutte le religioni, che sembrano solo apparentemente diverse tra loro. Sadhu Om: Poiché il Dharma [vale a dire la virtù] è la radice di tutte le religioni e l’assenza di ego è il fondamento di tutti i dharma [di tutte le virtù], questo versetto vuol dire che la mancanza di ego è l'unica Verità, esistente in modo uguale in tutte le religioni. 381. Le [ripetute] nascite, che sono causate dalla [ignoranza di] non conoscere il Sé, non cesseranno con nessun altro mezzo [se non conoscendo il Sé]. Solo la vera conoscenza del Sé, che splenderà dopo

Page 53: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

53

l'annientamento dell’invadente illusione dell'ego 'Io sono il corpo', taglierà questa schiavitù. 382. Come i grandi Jnanis, non vedono nessuna schiavitù, se non il sorgere di innumerevoli chitta-vritti (attività mentali), così non vedono nessuna liberazione, se non la morte di tutti i chitta-vritti. Questa è la verità! 383. La mente [impura], che inganna se stessa come se fosse limitata, è il jivatman [vale a dire l’anima individuale], che soffre come se fosse in catene. Quando rimarrà quieta, senza preferenze o avversioni o stupore, questa mente [pura] sarà essa stessa il Paramatman [vale a dire il Sé]. Michael James: La frase Tamil qui tradotta 'come se fosse limitata', può anche significare "... come se fosse alcolizzata...".

Page 54: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

54

Page 55: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

55

La Ricerca del Sé

Ashtavakra Gita

Traduzione a cura del Centro Studi Salvatore Paladino

Page 56: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

56

INTRODUZIONE

igliaia di anni fa, regnava un re chiamato Janaka, che pare avesse raggiunto la più alta conoscenza spirituale. Tuttavia, pur essendo assorbito quotidianamente nei doveri di un re,

era curioso e voleva saperne di più. Una sera durante uno degli abituali incontri con i suoi

amministratori del regno, Janaka si assopì. Nel sonno ebbe un sogno in cui ci fu una carestia e la perdita di tutto il raccolto dei campi e la perdita del bestiame. Nel sogno si vide d’improvviso povero e perduto e si ritrovò a vagare da una strada all'altra affamato, chiedendo l’elemosina per poter mangiare. Qualcuno gli offrì un pezzo di pane secco.

Ma c'era in quel periodo una legge o regola (dharma) per la quale era d’obbligo condividere il proprio cibo con il prossimo, anzi a esso spettava il cibo per primo. Ma dato che lui aveva solo questo pezzo di pane, era preoccupato dal fatto che avrebbe dovuto condividerlo con qualcuno.

Così lo nascose sotto la sua veste, trovò un posto, dove non c'era nessuno e, mentre stava per mangiarlo, un'aquila volò su di lui e glielo strappò di mano.

Una cosa tanto intollerabile da farlo gridare: "Haaaaah!" Dopo di ciò il Re si svegliò e si rese conto che era ancora con la corte che aveva lasciato cadendo nel sonno e davanti a tanta gente! Ma poteva ancora sentire la fame che aveva provato nel sogno. Quale delle due esperienze era reale dunque? Quella del sogno o quella dell’assemblea con i suoi sudditi? Pensò molto a questo. Qual era dunque la vera realtà?

M

Page 57: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

57

Era un uomo che non tralasciava certe domande senza una risposta e senza una soluzione. Quindi riunì tutti gli studiosi del regno e chiese loro la soluzione al suo problema. Le loro risposte non lo soddisfecero, e ne fu turbato per diversi giorni. Poi qualcuno gli disse che c'era un uomo chiamato Ashtavakra che avrebbe potuto dare la soluzione al suo problema.

Il corpo di questo Ashtavakra era deforme in più parti. Le sue gambe erano irregolari: una era lunga e l'altra era corta. C'erano otto deformità in totale nel suo corpo . Ecco perché era stato nominato Ashtavakra che significa " un uomo con otto nodi o otto pieghe nel suo corpo".

Ashtavakra era un conoscitore del Brahma Jnani. Fu invitato quindi alla corte del re Janaka.

Una conversazione ebbe luogo allora tra Janaka e Ashtavakra. Questa è in realtà la conversazione più singolare che abbia mai avuto luogo su questo pianeta. Questo dialogo fu un evento unico! Da un lato il re Janaka, che aveva tutto ciò di cui uno possa desiderare dalla vita, ma voleva conoscere il Sé e la realtà, e dall'altra parte c'era Ashtavakra che aveva raggiunto l’apice di una esistenza umana, sapendo che cos'è la realtà. Questo dialogo è stato chiamato Ashtavakra Gita. Gita significa una canzone e Ashtavakra Gita è la canzone di Ashtavakra. Krishna ha dato la Gita ad Arjuna sul campo di battaglia. A Janaka invece è stata data la conoscenza nella sua residenza reale in un ambiente molto tranquillo.

Ashtavakra fu portato al palazzo con tutto l'onore. Molte persone erano scettiche su di lui e sul suo aspetto. Si chiesero come avrebbe rivelato la più alta conoscenza al Re. Ma Janaka era una persona intuitiva. Intravide lo splendore di Ashtavakra, la sua luce. È molto difficile per le persone comuni riconoscere la Verità e la Realtà, quando la incontrano.

Molti riconoscono lo splendore ma solo quello visibile, quello esterno. Non sono in grado di vedere la luce o la vita che è al di là, che è sotto, che è nel profondo, Quindi, l'Ashtavakra Gita non è adatta per coloro che non hanno ancora iniziato il cammino spirituale.

È per coloro che hanno già iniziato il percorso e aprirà loro molte strade nuove.

Page 58: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

58

ASHTAVAKRA GITA

Capitolo I

1. Raja Janaka disse: Maestro, come può essere acquisita la Conoscenza, compiuto il distacco e ottenuta la liberazione?

2. Ashtavakra rispose: Se tu desideri ottenere la liberazione, abbandona le passioni come se fossero veleno. Ricerca il perdono, la semplicità, la compassione, il contentarsi e la verità come fossero puro nettare.

3. Tu non sei né terra, né acqua, né fuoco, né aria o etere. Per liberarti, comprendi te stesso come pura Consapevolezza, come testimone di tutto e basta.

4. Se tu separerai te stesso dal corpo e ti abbandonerai allo stato di pura consapevolezza, sarai immediatamente felice, in pace e libero da ogni legame.

5. La tua anima non appartiene ai Brahamini e a nessun’altra casta, non puoi classificarla secondo l’età o per qualche altra concezione figlia dei sensi. La tua anima dimora nella felicità, quando è senza attaccamenti, non appartiene ad essa alcuna forma apparente ma è testimone di tutto.

6. Giusto o sbagliato, piacere e dolore sono tutti collegati alla mente e non al tuo Sé interiore. Tu non sei chi agisce o chi subisce le conseguenze dell'azione, perciò sei sempre libero

7. Se sarai il testimone di tutto, allora sarai completamente libero; schiavitù è invece credere di essere qualcosa diverso da questo testimone.

Page 59: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

59

8. Credere in “Io sono colui che agisce” equivale ad aver ricevuto il morso di un serpente velenoso. Il comprendere che “Niente avviene per opera mia” è il solo antidoto a questo veleno, ne conseguirà da ciò la felicità.

9. La comprensione di essere esclusivamente Pura Consapevolezza brucerà la fitta selva dell’ignoranza. Vai oltre le varie illusioni e sarai felice.

10. Quando scoprirai che tutto ciò che appare è simile a quello che credevi essere un serpente anziché un’innocua corda, sarai felice.

11. Se tu pensi di essere libero, allora sarai libero. Se tu pensi di essere in schiavitù, allora sarai schiavo. Giustamente si dice infatti: “si diventa ciò che si pensa”.

12. La tua vera natura è fatta da quell’Uno perfetto e libero, da quella consapevolezza senza azione; tu sei il testimone e nient’altro, senza alcun attaccamento o desiderio, in pace. E’ l’illusione che ti fa credere di essere immerso nel samsara.

13. Medita su te stesso, tu – inalterata consapevolezza – libero da ogni dualismo, abbandona l'idea errata di essere solo una coscienza limitata o di essere una qualsiasi altra cosa, interna o esterna che sia.

14. E’ da molto tempo ormai che sei intrappolato nell’identificazione con il tuo corpo. Liberati da questa falsa identificazione per mezzo della spada della conoscenza che recita “Io sono consapevolezza”. Solo così sarai felice, figlio mio.

15. Tu sei già adesso, in questo stesso istante, e per sempre, libero, auto-splendente, puro. Il tuo unico impedimento è che stai ancora cercando di placare la tua mente.

16. Sei pura coscienza, il substrato dell’Universo, non costringerti in un pensiero limitato.

17. Tu sei incondizionabile, immutabile, senza forma. Tu sei immobile, imperscrutabile, imperturbabile. Non avere desideri.

18. Sei Consapevolezza. 19. Se riconosci che il manifesto è irreale mentre l’immanifesto è

perpetuo, eviterai di ricadere nell’illusione. 20. Così come un’immagine esiste sia fuori che dentro di uno

specchio, così Dio si trova sia dentro che fuori dal corpo.

Page 60: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

60

21. Così come lo stesso spazio esiste sia fuori che dentro un contenitore, allo stesso modo l’eterno e onnipresente Brahma esiste si fuori che dentro tutti gli elementi naturali.

Capitolo II

1. Raja Janaka disse: È meraviglioso essere puri e in pace, essere la consapevolezza che va oltre la causalità. Fino ad ora sono dunque stato ingannato dall’illusione.

2. E’ solo per mezzo di questa luce, che questo corpo e l’universo intero appaiono. Io sono Tutto oppure Niente.

3. Non ci sono né il mondo né il corpo, la grazia mi ha dato la visione del Sé Supremo.

4. Così come le onde, la schiuma e le bollicine non sono altro che l’acqua stessa, allo stesso modo l’universo emanato dal Sé non differisce dal Sé.

5. Se guardi da vicino un panno, vedrai infine i fili che lo compongono; se guardi in profondità la creazione vedrai solo il Sé.

6. Come la dolcezza permea tutto il succo della canna da zucchero, io sono l’essenza della creazione.

7. Non conoscendo il Sé, ecco che il mondo si materializza. Conoscendo il Sé, il mondo svanisce. Quando non si è in grado di discernere, una corda può anche apparire come un serpente, ma quando si guarderà bene essa apparirà per quello che veramente è.

8. Io non sono nient’altro che luce, e l’universo non è altro che il riflesso da Me emanato.

9. Il miraggio dell’universo appare come il luccichio argenteo fa nella madreperla, o come un serpente può apparire al posto di in una corda, o come un miraggio fa intravedere l’acqua nel deserto.

10. Come un vaso è solo argilla, un’onda solo acqua, un braccialetto solo oro, così l’universo è solo Me.

Page 61: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

61

11. Io meraviglia assoluta, oltre ogni cosa, che non decado e non perisco quand’anche Dio e tutto l’universo, fino all’ultimo filo d’erba dovessero essere distrutti.

12. Io meraviglia assoluta, oltre ogni cosa, che nonostante il corpo sono Uno e basta. Io non vengo e non vado, perché in ogni istante sono ovunque.

13. Io meraviglia assoluta, oltre ogni cosa, io stesso sono stupito dei miei poteri. L’universo appare in me ma non posso toccarlo.

14. Io meraviglia assoluta, oltre ogni cosa, io che non sono niente o sono tutto ciò che la mente o la parola possano enunciare.

15. In realtà, la conoscenza, il conoscitore e l’oggetto della conoscenza non esistono. Io sono l’immacolato Sé nel quale essi appaiono solo a causa dell’ignoranza.

16. Vedere i molti nell’Uno è la causa di ogni sofferenza. L’unico rimedio è di scoprire il mondo esterno come irreale e che in verità Io sono l’unica immutabile realtà, sono pura consapevolezza.

17. Io sono solo Consapevolezza. E’ solo a causa della mia immaginazione che sono limitato. Tenendo sempre conto di questo, dimoro quindi nell’Assoluto.

18. Non ci sono né schiavitù né liberazione. L’illusione di ciò va completamente abbandonata. Per quanto io contenga il tutto – esso non ha nessuna esistenza.

19. Avendo riconosciuto per certo che questo mondo e il corpo sono senza forma o sostanza, mentre la mia essenza è Pura Consapevolezza, come potrebbe fare ancora effetto su di me l’immaginazione?

20. Il corpo, il paradiso e l’inferno, la schiavitù e la liberazione e anche le paure sono solo immaginazione. Cosa dovrei farmene di queste cose, io che sono Pura Consapevolezza?

21. Io non vedo differenza o separazione. Persino una folla di gente mi appare come una cosa sola. Dovrei forse ancora aggrapparmi a certe cose?

Page 62: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

62

22. Io non sono il corpo, né possiedo un corpo. Non sono una persona, ma Consapevolezza. Fu la mia sete di vita a legarmi a questa vita apparente.

23. Nell’oceano infinito del mio Sé, sono solo i venti della mente che creano miriadi di onde che corrispondono al mondo.

24. Ma quando il vento si placa nello sconfinato oceano del mio Sé, la nave della schiavitù naufraga portandosi dietro tutto il suo mondo illusorio.

25. Com’è meraviglioso! Nell’oceano sconfinato del mio Sé, avviene in verità che le onde della vita si sollevano, collidono, giocano per un po’ e poi scompaiono, seguendo la loro natura.

Capitolo III

1. Ashtavakra disse: avendo realizzato te stesso essere l’Uno, felice e indistruttibile, come potresti desiderare altro?

2. Proprio come immaginare l’argento in una madreperla causa l’insorgenza dell’avidità, così l’ignoranza riguardo al proprio Sé causa il desiderio per gli oggetti materiali.

3. Avendo realizzato te stesso come Colui in cui le onde del mondo prima si sollevano e poi s’infrangono, perché ti affanni dietro al turbinio della vita?

4. Avendo realizzato te stesso come Pura Consapevolezza, meravigliosa oltre ogni descrizione, come puoi ancora rimanere schiavo dei piaceri?

5. È difficile che nel saggio che ha realizzato il Sé in Ogni Cosa e Ogni Cosa come Sé, continui a persistere il senso di possessività.

6. È strano che uno che dimora nell’Assoluto, pur godendo di piena libertà, possa essere ancora preda dei sensi, come un tempo.

Page 63: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

63

7. È strano che sapendo che la lussuria è nemica della conoscenza, per quanto sempre debole e prossimo alla morte, qualcuno possa ancora bramare piaceri sensuali.

8. È davvero strano che uno che è distaccato dalle cose di questo mondo e del prossimo, che può discriminare tra ciò che è impermanente e ciò che è eterno, che anela alla moksha, possa ancora aver paura della dissoluzione dal corpo.

9. Acclamato o ripudiato, il saggio giusto dimora sempre nel Sé e non è mai compiaciuto né tantomeno deluso da nulla.

10. Una grande anima osserva le azioni del proprio corpo come fossero quelle di qualcun altro. Come potrebbero turbarlo elogi o biasimo?

11. Realizzando che l’universo è un’illusione, avendo perso la necessità di cercare nel mondo, come potrebbe colui che ha la mente sgombra dalle illusioni sentire paura per la morte?

12. A cosa e a chi paragonare quella grande anima che, realizzata nella conoscenza del Sé, rimane indifferente alle avversità?

13. Come può una persona dalla mente risoluta, che sa che quello che vede è per sua stessa natura inesistente, considerare un oggetto come desiderabile ed un altro invece come non desiderabile?

14. Colui che è distaccato, non coinvolto dagli opposti, libero dal desiderio, non prova né piacere né dolore al susseguirsi degli eventi.

Capitolo IV

1. Raja Janaka disse: Certamente chi conosce il Sé, sebbene partecipi al gioco della vita, si distingue da coloro che sono oppressi dal fardello del samsara.

Page 64: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

64

2. Lo yogi non è eccitato, pur ritrovandosi a un così elevato livello spirituale cui sconsolatamente aspirerebbero persino tutti gli déi fino a Indra stesso.

3. Sicuramente chi conoscerà Questo non sarà toccato da vizi o virtù, proprio come lo spazio non è toccato dalla nebbia, pur sembrandolo.

4. Chi può impedire a quella grande anima, che conosce tutto l’universo come nient’altro che il Sé, di vivere accettando tutto?

5. Delle quattro specie di esseri, a partire da Brahma fino al filo d’erba, solo il saggio sa rinunciare ad avversione e desiderio.

6. Raro è l’uomo che sarà in grado di conoscere il proprio Sé come Uno – il Signore del Creato. Egli agirà di conseguenza senza conoscere la paura.

Capitolo V

1. Ashtavakra disse: Tu sei immacolato, niente ti può turbare. Ti resta forse qualcosa a cui rinunciare? La mente è una selva intricata – abbandona quel luogo. La pace emergerà all’istante.

2. L’Universo origina da te come la schiuma proviene dal mare. Conosci il tuo Sé come Uno – ti immergerai nella pace.

3. Come un serpente intravisto al posto della corda l’Universo si manifesta davanti agli occhi del Sé e sembra reale, ma non lo è. Da ciò saprai: non occorre liberarsi di nulla.

4. Tu sei perfetto, immutabile, sia in miseria che in felicità, nella speranza come nella disperazione, in vita o morte. Questa è la via per la vera liberazione.

5.

Page 65: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

65

Capitolo VI

1. Raja Janaka disse: Io sono spazio infinito; l’universo è solo un contenitore. Questo io so per certo. Non ho niente a cui rinunciare, accettare o di cui liberarmi.

2. Io sono un oceano immenso nel quale il mondo si manifesta come delle onde. Questo io so. Non ho niente a cui rinunciare, niente da accettare o cancellare.

3. Io sono la madreperla, il mondo tangibile è solo l’illusione dell’argento. Questo io so. Non ho niente a cui rinunciare, niente da accettare o cancellare.

4. Io sono in tutti gli esseri, tutti gli esseri sono in me. Questo io so. Non ho niente a cui rinunciare, niente da accettare o distruggere.

Capitolo VII

1. Raja Janaka disse: E’ in me, che sono oceano illimitato, che l’arca dell’universo è sospinta ai quattro venti dalla sua stessa natura, io non ne sono turbato.

2. E’ in me, che sono oceano illimitato, lasciare che le onde dell’universo si sollevino e s’infrangano a loro piacimento, senza che io ne guadagni o perda qualcosa.

3. E’ in me, che sono oceano illimitato, che l’universo è immaginato. Io sono calmo e senza forma e in quest’ unica convinzione io dimoro.

4. Il Sé non è negli oggetti, e nemmeno gli oggetti sono nel puro e infinito Sé. Il Sé è calmo, libero da attaccamenti e desideri. In questa unica convinzione io dimoro.

Page 66: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

66

5. Io sono pura e semplice Consapevolezza, mentre il mondo è solo una messa in scena che passa. Come potrebbero pensieri di accettazione o rifiuto sorgere in me? Da quale fonte?

Capitolo VIII

1. Ashtavakra disse: Quando la mente desidera o si dispera per qualcosa, accetta o rifiuta qualcosa, è compiaciuta o dispiaciuta per qualcosa – questa è schiavitù.

2. Quando la mente più non desidera o si dispera, più non accetta o rifiuta, più non si compiace o dispiace, la liberazione è nelle tue mani.

3. Se la mente si attacca ad ogni esperienza, questa è schiavitù. Quando la mente si distacca da tutte le esperienze, questa è liberazione.

4. Quando non c’è “I0” allora c’è liberazione. Quando l’”Io” appare, allora anche la schiavitù appare. Sapendo questo, è facile astenersi dall’accettare o dal rigettare alcunché.

5.

Capitolo IX

1. Ashtavakra disse: Gli opposti dunque, i doveri rispettati e quelli lasciati incompiuti, a che scopo e per chi? Considerato ciò, sii sempre senza desideri, lascia scorrere ogni cosa, mostra un occhio indifferente verso il mondo.

2. Raro e benedetto è colui la cui sete di vivere, di soddisfarsi e di sapere si è dissolta osservando i suoi stessi simili.

3. Sapendo che tutto ciò che è transitorio e soggetto ai tre tipi di sofferenza è invero inconsistente, ignobile e degno di rigetto, allora è possibile ottenere la pace.

Page 67: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

67

4. E’ mai esistito un periodo in cui gli uomini vivevano senza essere in balìa degli opposti? Abbandonandoli, una persona che si accontenta di prendere quello che viene ottiene la perfezione.

5. Tutti i maharishi, i sadhu, gli yogi seguendo diverse discipline cercano questo stato di consapevolezza senza pensieri, ma solo nel momento in cui si distaccano anche dalla particolare filosofia spirituale che li ha formati, allora raggiungono la perfezione: la pace e felicità assolute.

6. Uno che sia in grado attraverso il distacco, la serenità e il buon senso di vedere la sua vera natura e sfuggire all’illusione, indubbiamente sarebbe capace di guidare gli altri al di là del samsara.

7. Se, nella miriade delle forme dell’universo, riesci a percepire l’elemento essenziale e fondamentale, sarai istantaneamente libero dai desideri e dimorerai nella tua vera forma.

8. I desideri creano il mondo: rinuncia a essi. Se rinunci ai desideri, rinunci al mondo. Potrai vivere come sei realmente.

9.

Capitolo X

1. Ashtavakra disse: Abbandona i desideri, che sono un nemico, abbandona la prosperità, causa di sventura, e ai buoni propositi ad essi collegati. Sii indifferente a tutto.

2. Considera cose come amici, terra, soldi, proprietà, moglie, fratelli e altre cose del genere essere nient’altro che un sogno o la messa in scena di una compagnia teatrale che dura solo qualche giorno.

3. Dovunque il desiderio compaia, lì sorge il mondo. Stabilizzati nel non attaccamento, essendo libero da ogni desiderio, sarai felice.

Page 68: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

68

4. Desideri e schiavitù sono sinonimi. Elimina il desiderare e otterrai la liberazione. Solo il non-attaccamento al mondo può portare alla permanente beatitudine del Sé.

5. Tu sei l'Uno – pura consapevolezza, mentre l’Universo non lo è e neppure esiste. L’ignoranza stessa è inesistente. Devi forse sapere più di questo?

6. Per quanto tu fossi attaccato a potere, figli, moglie, corpo, piaceri – dove stanno ora? Vita dopo vita sempre vengono perduti.

7. Hai goduto di ricchezza, piaceri, buone azioni. Non ne hai abbastanza? Nella selva mondana, la mente non troverà mai pace.

8. Giacché per molte vite hai fatto un duro e doloroso lavoro con il corpo, la mente e la parola senza aver risolto il tuo karma, ora è tempo di porvi fine.

9.

Capitolo XI

1. Ashtavakra disse: Creazione-distruzione, cambiamento: questa è la natura delle cose. Realizzando ciò, quiete, serenità e beatitudine seguiranno di conseguenza.

2. Chi sa per certo che: “Vi è un unico creatore del Tutto – il Sé, e non esiste nient’altro” rimarrà stabile in questo solamente, senza desideri, o attaccamenti.

3. Chi sa per certo che avversità e successi entrambi vengono e vanno, obbedendo unicamente al destino, sarà tranquillo. Egli infatti mai s’illude o disillude.

4. Chi sa per certo che nascita e morte, felicità e miseria, seguono il destino, non ha nulla da dover raggiungere: egli pratica la non-azione e quando agisce non si attacca comunque a nulla.

5. Chi ha realizzato che il preoccuparsi a causa del mondo porta solo infelicità, allora diviene libero, felice, sereno, senza desideri.

Page 69: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

69

6. “Io non sono il corpo, né il corpo in verità mi appartiene, Io sono solo Consapevolezza”, chi raggiunge questo stato stabilmente, non avrà memoria di ciò che è stato o non stato fatto, sa che esiste solo l’Assoluto.

7. Chi realizza per certo di essere tutto, da Brahma all’ultimo filo d’erba, diventa libero dai dubbi, puro, in pace e non si preoccupa più di ciò che ha ottenuto o meno.

8. Chi realizza per certo che tutto questo vario e meraviglioso mondo è uguale a niente, diventa Pura Consapevolezza, libero da qualsiasi inclinazione e trova la pace in questo nulla.

9.

Capitolo XII

1. Raja Janaka disse: Sviluppando prima indifferenza verso le azioni, poi verso il continuo parlare e infine verso il pensiero stesso, sono ora quello che sono.

2. Né suoni né le sensazioni prodotte dagli altri sensi, mi coinvolgono, neppure il Sé è percepito, la mente è libera, non toccabile da nulla – ecco quello che Io Sono.

3. Uno sforzo iniziale è richiesto per ottenere il silenzio della mente, soggiogata dalle illusioni – ecco quello che Io Sono.

4. Niente da rifiutare o accettare né gioia né dolori, nel Signore io sono stabilito.

5. I quattro stadi della vita esistenti oppure no, meditazione, rinuncia, i concetti, non sono per me altro che distrazioni. In questo mi sono radicato.

6. L’azione come la non azione sorgono entrambe dall’ignoranza. Ne sono consapevole e in questo mi sono radicato.

7. Pensare l’impensabile, vuol dire fare qualcosa d’innaturale al pensiero. Pertanto ho abbandonato anche questo tipo di pratica, in questo mi sono radicato.

Page 70: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

70

8. Beato è chi raggiunge questo obiettivo con lo sforzo. Beato chi è così per natura.

Capitolo XIII

1. Raja Janaka disse: Lo stato di calma, dato dalla conoscenza del Sé è molto raro – anche da parte di chi possiede solo il vestito che indossa, pertanto non rinuncio né accetto e sono i pace.

2. Il corpo è stressato dalla pratica. La lingua di citare le scritture. La mente s’intorpidisce con la meditazione. Abbandonando queste pratiche, io sono in pace.

3. Comprendendo che niente può essere fatto, accetto gli eventi e sono in pace.

4. Gli yogi che dicono di praticare lo sforzo oppure il non-sforzo sono ancora attaccati al loro corpo, io non mi associo a nessuno di loro e sono in pace.

5. Non ho niente da guadagnare o perdere dallo stare in piedi, dal camminare o dall’essere supino. Così, sia che io sia in piedi, che cammini o che dorma, sono in pace.

6. Non perdo nulla nel sonno, non ottengo nulla dallo sforzarmi. Se non penso in termini di perdita o guadagno sono in pace.

7. Piacere e sofferenza vanno e vengono, quindi non sono permanenti. Non c’è bene né male, sono in pace.

8.

Capitolo XIV

1. Raja Janaka disse: Per quanto appaia come un qualsiasi essere dormiente, colui per il quale l’interesse per il mondo si è esaurito, la mente svuotata, e il pensiero attivo solo incidentalmente, è il vero Risvegliato.

Page 71: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

71

2. Quando ha abbandonato ogni desidero, come potrebbe uno essere attratto ancor dai beni materiali, dall’amicizia, o dalla seduzione dei sensi? A che mi servono le sacre scritture e la conoscenza?

3. Ho realizzato il Supremo Sé, il Testimone, l’Uno. Io sono indifferente sia a schiavitù che libertà, non ho neppure bisogno di liberazione.

4. Lo stato interiore di colui che è senza dubbi, ma che nonostante ciò, continua ad agire nel mondo illusorio, può essere compresa solo da chi è come lui.

Capitolo XV

1. Ashtavakra disse: Un uomo intuitivo può realizzare il Sé all’istante pur sentendone parlare solo di sfuggita. Un uomo troppo intellettuale continuerà ad avere dubbi per tutta la vita.

2. Avversione alle lusinghe del mondo equivale a liberazione. Attrazione alle lusinghe del mondo è schiavitù. Saputo ciò fa come ritieni opportuno.

3. La Conoscenza della Verità trasforma un uomo eloquente, intellettuale e industrioso in uno silenzioso, inattivo e calmo. Gli amanti del piacere nel mondo rifuggono ciò.

4. Tu non sei questo corpo, né questo corpo è tuo. Tu non fai niente e nemmeno gioisci dei frutti delle tue azioni. Tu sei Pura Consapevolezza, il Testimone eterno e distaccato. Vivi così in pace.

5. Attaccamento e avversione sono attributi della mente. Tu non sei la mente. Tu sei Pura Consapevolezza, indiviso, immutabile, libero. Vivi così in pace.

6. Realizza che il Sé è in Tutto e Tutto appartiene al Sé. Liberati dall’identità personale e dal senso del “mio”. Vivi così in pace.

Page 72: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

72

7. Tu sei colui nel quale l’universo appare proprio come le onde appaiono nell’oceano. Tu sei Consapevolezza, non preoccuparti di nulla.

8. Abbi fede, figlio mio, abbi fede. Tu sei Pura Consapevolezza, il Sé, l’Uno. Tu sei Signore della Natura.

9. Il corpo è materia del mondo. Esso appare, transita, se ne va. Il Sé né viene né va. Perché compiangere il corpo?

10. Se pur anche il corpo durasse fino alla fine dei tempi o perisse oggi, quale perdita o guadagno ci può essere per te, tu che sei Pura Consapevolezza?

11. Lascia che le onde dell’universo si sollevino e s’infrangano a loro piacimento. Tu non hai niente da perderci o guadagnarci. Tu che sei immenso oceano.

12. Tu sei il substrato della Consapevolezza. Il mondo è Te stesso. Chi è che pensa: questo mi piace quello no? Da dove viene?

13. In Te che sei Uno – immacolato, Pura Consapevolezza – da dove potrebbero venir fuori la nascita, l’azione e l’individualità?

14. Qualunque cosa tu percepisci sei Tu stesso e Tu solamente. Come potrebbero i braccialetti d’oro, gli anelli d’oro o le cavigliere d’oro essere nient’altro se non quell’oro stesso di cui sono fatti?

15. Dimenticati delle distinzioni del tipo “Io sono questo, il Sé, oppure non lo sono”. Considera che tutto è Sé, non desiderare e sii felice.

16. E’ solo la tua ignoranza a dar vita al mondo. In realtà è solo l’Uno ad esistere. Non c’è nessun essere, uomo o dio che dir si voglia, solo Tu esisti.

17. Chi saprà per certo che l’universo è solo un’illusione, non-esistente, diventerà privo di desideri, Pura Consapevolezza, e trova pace in ciò che non esiste.

Page 73: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

73

18. Nell’oceano dell’esistenza solo l’Uno è, è stato e sempre sarà. Tu non sei legato a nulla e nemmeno libero. Vivi dunque soddisfatto e felice.

19. Non vagare con la mente tra i “sì” e i “no”. Sei pura Coscienza. Rimani dunque solo questo, e dimora nella beatitudine del Sé.

20. Abbandona anche la contemplazione, non legarti a nulla che proviene dalla mente come dal cuore. Tu sei il Sé, eternamente libero. A quale scopo perdersi in pensieri che ti riguardano?

Capitolo XVI

1. Ashtavakra disse: Tu puoi ripetere e discutere tutte le scritture ma, fino a che non abbandonerai ogni cosa, non accederai mai alla Verità.

2. Tu puoi gioire, fare, meditare, ma continuerai a bramare Ciò che è oltre l’esperienza e nel quale tutti i desideri si estinguono.

3. Tutti sono in grande difficoltà proprio perché aumentano i loro sforzi, Ma non si accorgono di ciò. Una mente predisposta diventerà imperturbabile dopo aver sentito queste parole.

4. Il santo che pratica la non azione e per il quale anche un battito di ciglia è già troppo, è sempre felice.

5. Quando la mente è libera dal dualismo – questo va fatto e questo non va fatto – allora uno diventerà indifferente ai meriti, alla ricchezza, al piacere e anche alla liberazione.

6. Chi è contrario agli stimoli dei sensi, li rinnega. Chi desidera diviene schiavo. Ma chi è libero dal desiderare o dal rigettare non prova né attaccamento né avversione.

7. Fino a che ci sarà desiderio ovvero mancanza di discriminazione si proverà attaccamento e non-attaccamento. Questo è la causa dell’esistenza del mondo.

Page 74: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

74

8. L’indulgenza crea attaccamento. L’avversione crea privazione. Come un bimbo, il saggio è libero da entrambi e vive come un bimbo stesso.

9. Colui che è attaccato al mondo pensa che rinunciandovi si risolleverà dalla sua miseria. Ma chi non è attaccato a niente è libero da ogni dispiacere pur rimanendo nel mondo

10. Colui che si vanta della liberazione raggiunta per conto proprio, non è né un saggio né un illuminato. Egli è solo vittima del proprio orgoglio.

11. Persino se Shiva, Vishnu o lo stesso Brahma nato dal loto, ti istruissero direttamente, fino a che non ti libererai di tutto, non potrai percepire il Sé.

Capitolo XVII

1. Ashtavakra disse: Ha raggiunto la Conoscenza e il frutto dello Yoga stesso, colui che è soddisfatto, libero da attaccamenti e non teme di dimorare nell’Unità.

2. Il conoscitore della Verità non è mai turbato dal mondo, perché l’intero universo è permeato dalla sua sola presenza.

3. Come le foglie amare dell’albero di Neem non sono apprezzate dall’elefante che ha già gustato quelle dolci del Sallaki, così gli oggetti dei sensi non soddisfano più colui che dimora nel Sé.

4. Raro è in questo mondo colui che non è attaccato alle esperienze gioiose passate o che desidera ripeterle.

5. Coloro che desiderano cose piacevoli e coloro che desiderano la liberazione da esse sono persone comuni. Ma rara è la grande anima che non aspira né al piacere né alla liberazione.

6. Oltremodo raro è colui che non ha attrazione né repulsione per religione, realizzazione, piacere e nemmeno per la propria vita o la propria morte.

Page 75: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

75

7. L’uomo di Conoscenza non si cura dell’esistenza dell’universo e della sua dissoluzione ma riesce a vivere felice cogliendo ciò che da esso viene spontaneamente.

8. Trovando il Sé, la mente sgombra e la quiete, il saggio vive semplicemente in pace: con gli occhi vede, con le orecchie ascolta, con le pelle sente, con il naso odora, con il corpo si nutre.

9. Non esiste attaccamento o non-attaccamento per colui il cui oceano del mondo si è prosciugato. Il suo sguardo è assente, i suoi sensi immobili, le sue azioni senza propositi.

10. Egli non è dormiente né vigile, non apre o chiude i suoi occhi; per l’anima liberata, in ogni luogo esiste Una cosa solamente.

11. Egli dimora semplicemente nel Sé, nel puro cuore. Vive eternamente e in ogni luogo, libero da desideri.

12. Nel vedere, sentire, ascoltare, odorare, mangiare – prendere, parlare, camminare, il saggio non esercita alcun sforzo, è davvero libero.

13. L’essere realizzato non giudica né elogia, non prende o da, non gioisce o si addolora: egli è sempre distaccato e libero.

14. Sia in presenza di una donna seducente o al bussare della morte, la grande anima rimane in perfetto equilibrio e distaccata. Egli è veramente libero.

15. Il saggio non percepisce differenza fra felicità e miseria, uomo o donna, positivo o negativo. Ogni cosa è vista allo stesso modo.

16. Non c’è violenza né pietà, né arroganza né umiltà, né ansietà né meraviglia. La sua vita in tale mondo si è esaurita. Ha trasceso il ruolo di persona individuale.

17. Nello stato di liberazione, non si evita l’esperienza ma nemmeno la si desidera. Si gioisce di ciò che viene come di ciò che non viene.

Page 76: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

76

18. Egli non vive il conflitto tra mente inquieta e mente stabile. La sua mente è semplicemente vuota, la sua mente è libera, la sua casa è l’Assoluto.

19. Per quanto egli svolga delle attività, non agisce affatto. I desideri sono estinti, liberi dai concetti “io” e “mio”, egli sa peraltro con assoluta certezza, che nulla esiste.

20. La mente di un saggio è libera, non proietta più sogni, desideri, obbiettivi. La sua condizione è indescrivibile.

Capitolo XVIII

1. Ashtavakra disse: Loda Colui che è Beatitudine stessa, che è per natura serenità e luce, e che per mezzo della sua conoscenza è stata rivelata l’illusorietà di questo mondo.

2. Uno può gioire per i diversi piaceri del mondo, ma non sarà mai felice fino a che non li avrà abbandonati.

3. Come può qualcuno il cui cuore è stato arso dal sole malato dei propri doveri, essere felice, se non solo dopo l’arrivo della dolce pioggia dell’eterna beatitudine?

4. Questo mondo non è altro che un pensiero nella Coscienza infinita. In Realtà non è niente. Uno che vede la vera natura dell’esistenza e della non-esistenza, rimane eterno.

5. Il Sé – che è assoluto, spontaneo, immortale, immacolato – è senza limiti e affatto distante da te. Tu sei Quell’Essere per sempre.

6. Per coloro la cui visione diventa limpida, l’illusione si dissolve e il Sé si rivela. Tutti i dispiaceri sono dissolti all’istante.

7. Riconoscendo che quello che si vede è immaginazione; conoscendo il Sé come eternamente libero, il saggio vive come un bambino.

Page 77: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

77

8. Percependosi come essere Assoluto, sapendo che esistenza e non esistenza sono solo frutto dell’immaginazione, cosa rimane ancora da imparare, dire o fare, per chi è senza desideri?

9. Sapendo per certo che tutto è il Sé, nel saggio non vi è traccia di pensieri del tipo “Io sono questo” o “Io non sono quello”.

10. Lo yogi che trova la quiete non è né distratto né concentrato. Non conosce né piacere né pena. L’ignoranza è dispersa, egli è libero dalla conoscenza.

11. Paradiso o povertà, guadagno o perdita, vita sociale o solitudine, per lo yogi libero da condizionamenti non c’è alcuna differenza.

12. Merito religioso, piacere dei sensi, prosperità terrena, discriminazione tra questo e quello – tutto ciò non ha senso per lo yogi libero dal dualismo del tipo “Io faccio questo” e “Io non faccio quello”.

13. Lo yogi che è liberato non ha doveri in questo mondo, nessun attaccamento alberga nel suo cuore. La sua vita procede senza che egli intervenga.

14. Per colui che si trova oltre il desiderio, c’è forse l’illusione? C’è l’universo? Dove sarebbe la meditazione su Quello? Come potrebbe esserci una liberazione da tutto ciò?

15. Colui che vede il mondo può provare a rinunciarvi. Ma che può fare colui che è senza desideri? Egli vede semplicemente che non c’è niente.

16. Colui che ha visto il Supremo Brahma pensa “Io sono Brahma”. Ma colui che ha trasceso il pensiero, che cosa può pensare? Egli non conosce nient’altro che il Sé.

17. Egli raggiunge un controllo di sé che gli permette di scorgere le distrazioni. Ma la grande anima non è affatto distratta; non ha niente da raggiungere, non ha niente su cui intervenire.

18. L’uomo che possiede la Conoscenza può vivere come un uomo ordinario, sebbene non lo sia. Egli vede che non è né concentrato né distratto, e non trova alcun difetto in sé stesso.

Page 78: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

78

19. Colui che è oltre l’esistenza e la non-esistenza – che è saggio, soddisfatto, libero dal desiderio – non fa niente, seppure al mondo pare di vederlo agire.

20. Il saggio non è preoccupato dall’azione o l’inattività. Egli vive felicemente, facendo qualsiasi cosa sia necessaria al momento.

21. Come una foglia nel vento, il liberato non è legato alla vita – senza desiderio, indipendente, libero.

22. Per colui che ha trasceso il mondo, non c’è gioia né dispiacere. Con mente tranquilla, egli vive come se non avesse un corpo.

23. Uno che conosce il Sé, e la cui mente è serena e senza macchia, non desidera rinunciare a nulla, e nemmeno sente la mancanza di ciò che non ha.

24. Con la sua mente in uno stato naturale di silenzio, il saggio non conosce onore o disonore. Egli fa semplicemente quello che deve esser fatto.

25. Uno che agisce sapendo “Questo è fatto dal corpo, non da Me, ovvero il puro Sé”, invero non fa nulla – non importa quanto sia impegnativa la sua attività.

26. Il liberato agisce senza dichiarare che sta agendo, ma non è uno sciocco. E’ felice e beato, persino nel samsara.

27. Avendo arginato l’incessante attività della mente, il saggio trova la quiete. Egli non pensa, non sa, non sente, né vede.

28. Oltre la quiete, oltre la distrazione, la grande anima non pensa o ha pensieri circa la liberazione o la schiavitù. Avendo visto che l’universo è vuoto, anche se sembra esistere, egli è Divino.

29. Chi si vede come individuo, deve agire continuamente, anche quando il corpo riposa; il saggio sa di non essere un individuo, è non fa nulla, anche se con il corpo appare occupato in qualcosa.

30. La mente del liberato non è né inquieta né compiaciuta. E’ inattiva, senza agitazione, senza desideri e libera dal dubbio.

31. Il liberato non sviluppa nuovi tentativi per meditare o agire. Azione e meditazione avvengono spontaneamente in lui.

Page 79: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

79

32. Avendo ascoltato la Verità ultima, l’uomo cocciuto ne rimane sconcertato. L’uomo saggio d’altra parte, udendo la stessa Verità, si ritira cocciutamente all’interno.

33. L’ignorante pratica la concentrazione e si sforza di non pensare. Il saggio, come se fosse nel sonno profondo, non fa niente.

34. L’ignorante non trova pace sia nell’applicarsi che nel non-applicarsi. La Verità rende il saggio impassibile.

35. Benché siano per natura il Sé e nient’altro che il Sé, ovvero pura intelligenza, amore e perfezione, le persone mondane non se ne rendono conto attraverso la meditazione e la pratica.

36. L’uomo ignorante non potrà mai essere liberato nonostante le sue pratiche ripetitive. Beato è colui che attraverso la semplice comprensione, entra nella libertà senza tempo.

37. Poiché desidera conoscere Dio, l’ignorante non può mai diventare Quello. L’uomo saggio è Divino perché è libero dal desiderio e ignora ogni cosa.

38. Incapace di rimanere immobile e indirizzato solo alla salvezza, l’ignorante continua a perdersi nell’illusione del mondo. Vedendo il mondo come la fonte di ogni miseria, il saggio invece se ne libera alla radice.

39. Lo sciocco pensa che la pace si ottiene controllando la mente; non la otterrà mai. Il saggio conosce la Verità e per questo rimane impassibile.

40. Per colui che pensa che la conoscenza sia collegata a oggetti e idee, come potrebbe avvenire la conoscenza del Sé? Il saggio invece non vede le cose come separate – ma solo il Sé eterno vede.

41. Lo sciocco prova a controllare la mente con la mente – che follia! Il saggio si compiace unicamente nel Sé: non c’è mente da controllare!

42. Alcuni credono nell’esistenza; altri credono che nulla esista. Raro è invece colui che non crede a nessuna delle due cose e non è mai nel dubbio.

Page 80: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

80

43. Molti, a livello intellettuale, possono arrivare a comprendere che il Sé sia Uno senza nient’altro (comprendono cioè la non-dualità). Ma essendo intrappolati ancora nell’illusione, essi non conosceranno veramente il Sé, e rimarranno inappagati tutta la vita.

44. La mente di chi cerca la liberazione dipende ancora dalle cose per via della percezione; ma la mente del liberato, non percepisce niente ed è libera dal desiderio.

45. Gli uomini timorosi temono le esperienze dei sensi proprio come se fossero delle tigri. Essi cercano rifugio quindi nelle grotte e stando lì provano a non pensare al mondo.

46. Le esperienze dei sensi sono come quegli elefanti che, incontrato un uomo senza desideri, lo vedono come un leone. Essi quindi indietreggiano o, se incapaci di scappare, lo compiacciono servendolo.

47. Un uomo senza dubbi, che conosce solo il Sé, non ha bisogno di pratica o liberazione. Vedendo, udendo, toccando, odorando, mangiando – egli vive come prestabilito, felicemente.

48. Colui la cui mente è svuotata e priva di conflitti grazie al semplice udire la Verità, non ha nulla da compiere, niente da evitare, niente che provochi in lui indifferenza.

49. Il saggio fa qualsiasi cosa come debba esser fatta, senza pensare al male o al bene. Le sue azioni sono quelle di un bambino.

50. Non dipendendo da nulla, uno trova felicità. Non dipendendo da nulla, uno ottiene il Supremo. Non dipendendo da nulla, uno passa alla tranquillità dell’Unico Sé.

51. Quando uno realizza non essere né l’attore né lo spettatore, la sua inquietudine mentale verrà placata.

52. Le azioni del saggio, libere da falsità e motivazioni, brillano come chiara luce. Non così accade a chi cade nell’illusione e mostra un comportamento pacifico quando in realtà è ancora fermamente attaccato a ciò che fa.

Page 81: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

81

53. Liberati, slegati dalle proiezioni della mente, i saggi sono liberi di giocare e gioire, come di ritirarsi in un rifugio in montagna.

54. Onorando un maestro spirituale, un dio, o un sacro tempio; vedendo una donna piacente, un re, o un caro amico – in ognuna di queste occasioni il cuore del saggio rimane imperturbato.

55. Sebbene i suoi servi, figli, mogli, figlie, nipoti e tutti i suoi parenti lo deridano o lo disprezzino, lo yogi rimane imperturbato.

56. Essendo compiaciuto non prova piacere; seppure addolorato, non prova sofferenza. Questo meraviglioso stato è compreso solo da chi è come lui.

57. Il credere che esista un dovere, crea un mondo relativo, che deve essere compiuto. Il saggio conosce se stesso, l’essere senza forma, eterno, onnipervadente e immacolato, che trascende quindi il dovere e il mondo.

58. Persino quando non fa nulla, la persona ottusa è ansiosa e distratta. Mentre il saggio, anche nel mezzo di un’azione importante, rimane tranquillo.

59. Persino nella vita pratica, il saggio rimane felice. Felice di sedere, felice di dormire, felice di muoversi, felice di parlare, felice di mangiare...

60. Poiché conosce il Sé, il saggio non è disturbato dalla vita pratica. Egli è profondo e immobile, come un grande lago. Non è come le persone comuni, perché i suoi dispiaceri sono svaniti.

61. Per l’illuso persino il riposo è attività. Per il saggio, persino l’azione porta il frutto della quiete.

62. Il deluso è spesso nemico delle cose della vita. Mentre per colui che non ha pensieri per il corpo, attaccamento e avversione non hanno alcun senso.

63. La mente illusa si trova nella morsa del pensare e del non pensare. La mente del saggio non è presa dai pensieri, perché pensa solo ciò che è appropriato.

Page 82: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

82

64. Il saggio non vede nulla essere fatto da lui, anche quando qualcosa è realizzato totalmente dalle sue mani. Come un bambino è puro e agisce senza scopo.

65. Beato è colui invero, che conosce il Sé. Sebbene veda, tocchi, odori, si nutra, non desidera mai ed è immutabile.

66. Per uno che è vuoto e immutabile, dove starebbero il mondo e l’immaginare il mondo? Quale è lo scopo? E dov’è il senso di esso?

67. Glorioso invero è colui che, libero dal desiderio, incarna la Beatitudine stessa. Egli è assorbito nel Sé.

68. In breve, la grande anima che ha realizzato la Verità è libera dal desiderio, dal piacere e dalla liberazione stessa. Nel tempo e nello spazio non è coinvolta in nulla.

69. Che cosa rimane per Colui che è pura Consapevolezza, che vede la non-esistenza di un mondo fenomenico creato dal pensiero attraverso un nome?

70. La pace è naturale per uno che sa per certo che niente esiste, che vede le manifestazioni essere solo illusioni, ma a cui appare chiaro l’inesprimibile.

71. Regole di condotta, distacco, rinuncia, ascetismo – che cosa sono queste cose per colui che vede l’irrealtà delle cose, che è la Luce della Consapevolezza?

72. Come può esserci gioia o dispiacere, legame o liberazione, per uno che percepisce la non-esistenza e illumina l’infinito?

73. Fino al momento della Realizzazione del Sé, l’illusione ha la meglio. Ma il saggio vivrà presto senza i pensieri “Io” e “Mio”. Così, la sua connessione con l’illusione è spezzata.

74. Che cos’è la conoscenza? Che cos’è l’universo? Che significano i pensieri come “Io sono il corpo” o “il corpo è mio”? Il saggio è immortale e privo di dispiaceri. Egli è solo il Sé.

75. Quando un uomo debole abbandona la meditazione, cade preda dei capricci e dei desideri.

Page 83: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

83

76. Persino ascoltando la Verità, l’uomo dall’intelligenza ottusa rimane aggrappato all’illusione. Attraverso sforzo e costrizione egli potrebbe apparire esteriormente assorto, ma interiormente brama il mondo.

77. Sebbene gli altri lo vedano lavorare, il saggio non fa nulla. La Conoscenza ha bandito in lui ogni sforzo. Egli non trova alcun motivo per fare o spiegare.

78. Il saggio è senza paura e inattaccabile. Né buio, né luce, niente da perdere. Assolutamente niente.

79. Pazienza, discriminazione, persino l’audacia – a che servono queste cose ad uno yogi? La sua natura non può essere descritta. Egli non è una persona.

80. Né paradiso, né inferno, né liberazione; in breve, la Consapevolezza è Vuoto. Che altro può essere detto ancora?

81. Il saggio non brama la soddisfazione, né si agita su qualche altra cosa da raggiungere. La sua mente è fresca e traboccante di dolcezza.

82. Distaccato dal desiderio, il saggio non benedice la pace né accusa il male. Egli è egualmente contento, sia in felicità che in miseria, egli non deve modificare nessuna cosa.

83. Il saggio non rigetta il mondo né desidera il Sé. E’ libero da gioia e dispiacere. Egli non vive e non può morire.

84. Il saggio vive senza sperare. Non ha attaccamento per i suoi figli, moglie o chiunque altro. Il piacere non significa nulla per lui. La sua vita è gloriosa.

85. Il saggio agisce a suo piacimento e vive di quello che arriva. La contentezza dimora nel suo cuore in maniera permanente. E quando il sole tramonta, egli riposa in quello stesso istante.

86. Semplicemente radicato nell’Essere, senza pensieri sul nascere o il rinascere, la grande anima è indifferente alla morte o alla nascita del suo corpo.

Page 84: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

84

87. Il saggio sta da solo, non curandosi di nulla, privo del senso di possesso. Va dove vuole, non ostacolato dagli opposti, i suoi dubbi sono andati in frantumi. Egli è davvero beato.

88. Il saggio non ha il senso del “mio”. Per lui la terra, i sassi o l’oro sono la stessa cosa. I nodi del suo cuore si sono sciolti. Egli non conosce né ignoranza né dispiacere; egli splende in ogni condizione.

89. L’anima liberata non alberga nessun desiderio nel suo cuore. E’ contenta e indifferente. Niente gli somiglia.

90. Solo colui che è libero dal desiderio, sa senza conoscere, vede senza vedere, parla senza parlare.

91. Colui che è senza desiderio eccelle, sia come re o come un mendicante. Egli non vede più né bene né male.

92. Che cosa è la lussuria o l’astinenza, cosa l’anelito per la Verità, per lo yogi che ha raggiunto l’obiettivo della vita, e che incarna ogni virtù e sincerità?

93. L’esperienza di colui che è libero dal desiderio e dalla sofferenza, che è contento e dimora nel Sé – come può essere descritta e da chi?

94. Lo stato del saggio non si altera. Dormendo profondamente egli non dorme. Immerso nel sogno, egli non sta sognando nulla. Gli occhi sono aperti, e sembra che sia sveglio.

95. L’uomo con questa Conoscenza sembra pensare, ma non ha pensieri. Sembra avere percezioni, ma non fa esperienza. Sembra avere molta intelligenza, ma in verità ha la mente vuota. Appare essere una persona, ma in realtà non lo è.

96. L’uomo di Conoscenza non è né felice né miserabile, né distaccato né attaccato, né liberato né alla ricerca della liberazione. Non è né questo né quello.

97. Anche quando è distratto, il beato è tranquillo. In meditazione, non medita. Nell’ignoranza, rimane trasparente. Sebbene istruito, non sa niente di niente.

Page 85: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

85

98. Il liberato, che dimora incondizionatamente nel Sé, che è libero dal concetto di azione e dovere, che è sempre e dovunque lo stesso, è senza desideri. Non si preoccupa di quello che ha fatto o non ha fatto.

99. Il saggio non è né compiaciuto dalle lodi, né infastidito dal biasimo. Non è attaccato alla vita e non teme la morte.

100. Colui che ha la mente tranquilla non cerca le folle e nemmeno la solitudine. Egli non cambia, dovunque vada.

Capitolo XIX

Janaka disse:

1. Con le pinze della Verità ho estratto la spina del pensare dal più intimo antro del mio cuore.

2. Dove sono la meditazione, il piacere, l’abbondanza e la discriminazione? Dov’è la dualità? Dov’è persino l’Unità? Io dimoro nella gloria del Sé.

3. Dove sono il passato e il futuro e persino il presente? Dov’è lo spazio, o persino l’eternità? Io dimoro nella gloria del Sé.

4. Dov’è il Sé? Dov’è il non-Sé? Dove sono bene e male, la confusione e la chiarezza? Io dimoro nella gloria del Sé.

5. Dov’è il dormire, il sognare, lo svegliarsi, o persino il quarto stato? Dov’è la paura? Io dimoro nella gloria del Sé.

6. Dove sono vicino e lontano, il fuori o il dentro, il grossolano o il sottile? Io dimoro nella gloria del Sé.

7. Dove sono la vita e la morte? Dove sono il mondo e le relazioni terrene? Dov’è la distrazione e la quiete? Io dimoro nella gloria del Sé.

8. Non c’è bisogno di parlare dei tre scopi della vita. Parlare di yoga è inutile. Anche parlare della Verità è irrilevante. Io riposo nel Sé soltanto.

Page 86: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

86

Capitolo XX

Janaka disse:

1. Dove sono le forme, il corpo, gli organi, la mente? Dov’è il vuoto? Dov’è la disperazione? La mia natura è trasparente chiarezza.

2. Dove sono le scritture? Dov’è la Conoscenza del Sé? Dov’è la non-mente? Dove sono la contentezza e la liberazione dal desiderio? Io sono privo di dualità.

3. Dove sono Conoscenza e ignoranza? Dov’è “io”? Dov’è “questo”? Dov’è “mio”? Dove sono schiavitù e liberazione? Il Sé non ha attributi.

4. Dov’è il compimento del karma? Dove sono liberazione-da-questa-vita, o la liberazione dalla morte? C’è solo l’Uno.

5. Dov’è colui che agisce e colui che subisce? Dove sono l’origine e la fine del pensiero? Dov’è la conoscenza diretta o riflessa? Non c’è alcuna persona qui.

6. Dov’è il mondo? Dov’è chi cerca la liberazione? Dov’è il contemplativo? Dov’è l’uomo che Conosce? Dov’è l’anima in catene? Dov’è l’anima liberata? La mia natura è l’Unità.

7. Dove sono creazione e distruzione? Dove è il fine, dove i mezzi? Dov’è il ricercatore? Dov’è il raggiungimento? Io sono l’Uno.

8. Dov’è il conoscitore? Dov’è il conoscere? Dove sono il conosciuto e la conoscenza stessa? Dov’è qualunque cosa? Dov’è il niente? Io sono pura Consapevolezza.

9. Dov’è la distrazione, la concentrazione, la conoscenza o l’illusione? Dov’è la gioia o il dispiacere? Io sono Quiete.

10. Dov’è il relativo? Dov’è il trascendente? Dov’è la felicità e la miseria? Io sono privo di pensieri.

Page 87: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

87

11. Dov’è l’illusione? Dov’è l’esistenza? Dove sono l’attaccamento e il non-attaccamento? Dov’è la persona? Dov’è Dio? Io sono Consapevolezza.

12. Dove sono attività o inattività? Dove sono liberazione e legame? Io sono senza tempo, indivisibile. Io sono il Sé soltanto.

13. Dove sono i princìpi e le scritture? Dov’è il discepolo o il maestro? Dov’è la ragione per la vita? Io sono senza limiti, Assoluto.

14. Dove sono esistenza e non-esistenza? Dove sono Unità e dualità? Niente emana da me di tutto ciò. Nient’altro più può essere detto.

Page 88: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

88

La Pecorella smarrita:

Io ti amo più delle novantanove

Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui

monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? 13In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.

14Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». Matteo 18, 12-14

«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e

va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi

con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove

giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Gesù disse: - Il Regno è simile ad un pastore che aveva cento pecore. Una di esse, la più grande, si è smarrita. Egli ha lasciato le novantanove e ha cercato quella sola, finché l'ha

trovata. Essendosi stancato, ha detto alla pecora: "Io ti amo più delle novantanove! Dal vangelo di Tommaso v.114

alvatore diceva sempre – io vi porto delle ipotesi di lavoro, io non sono portatore di verità.

Per quanto lappani e davvero ignoranti e trogloditi, molto di più di colui a cui piaceva definirsi così, anche noi, nei nostri scritti portiamo solo delle ipotesi di lavoro. Queste ultime non possono che provenire quindi, sia dalla nostra ignoranza che dalla mancanza di conoscenza e ci riferiamo alla conoscenza profonda e vera che sovente ci è stata “nascosta”.

Allora può venirci in soccorso l’intuizione, visto che a noi mancano anche quegli stati coscienziali profondi a cui fa riferimento Salvatore come origine di molte delle sue affermazioni.

S

Page 89: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

89

Nel volume quarto de L’Autostima abbiamo pubblicato il vangelo di Tommaso, per cui rimandiamo a quel volume, per evitare ripetizioni e tediare chi lo ha già consultato. Il testo completo del vangelo è conservato presso il museo copto del Cairo, in un manoscritto papiraceo in lingua copta scoperto nel 1945 a Nag Hammadi, in Egitto. Ricordiamo solo che esso è, tra gli apocrifi, quello che si avvicina di più ai quattro vangeli canonici, sia per contenuto che per datazione.

Ci è capitato, nello stesso periodo, di seguire una conferenza di un teologo e sacerdote della Chiesa Cattolica sull’origine e il valore dei vangeli apocrifi – tra cui quello appunto di Tommaso. Questo diceva che le affermazioni attribuite a Gesù, che si trovano nei testi apocrifi rientrano in tre categorie. Nella prima categoria ci non quei detti che corrispondono fedelmente a ciò che troviamo anche nei vangeli del Nuovo Testamento; alla seconda categoria appartengono quei detti (o parabole) che non troviamo nei vangeli canonici ma che “potrebbero” verosimilmente essere vere affermazioni di Gesù, perché molto simili. Nella terza categoria ci sono quei detti di Gesù che sono molto diversi e totalmente nuovi rispetto a quelli che si trovano nei quattro vangeli, su cui è “lecito” quindi dubitare.

A modo di esempio, egli portava proprio la parabola di cui ci stiamo occupando, ovvero quella della pecorella smarrita. Secondo questo studioso, la parabola come scritta nel vangelo apocrifo di Tommaso, rientrerebbe nei detti appartenenti alla seconda categoria – quindi potrebbero verosimilmente essere parole dette da Gesù.

Se la confrontiamo con la parabola nei due vangeli canonici vediamo che ci sono delle differenze. Nel vangelo di Tommaso è assente “la morale” che chiude la parabola – o la sua spiegazione, se così possiamo dire. Da questa differenza abbiamo avuto le seguenti intuizioni.

Innanzitutto, sul comportamento del Pastore, che rappresenterebbe, per tradizione, il buon Dio, possiano dare due interpretazioni: la prima è che il Pastore abbandona tutte e novantanove le pecore (a rischio quindi di perderle) per recuperare quell’unica pecora che si è smarrita; la seconda e che egli mette al sicuro tutte le pecore (per evitare di perderle) per recuperare quella che si è smarrita.

In entrambe i casi ci pare alquanto strano che un Buon Pastore possa comportarsi (per quanto è chiaro che questa sia “solo” una parabole o “metafora”) in una maniera del genere. Nessun “Buon Pastore”

Page 90: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

90

abbandonerebbe novantanove pecore col rischio di perderle tutte per recuperarne una sola. Mentre nel seconda ipotesi, dovremmo dire: quale sarebbe il sacrificio compiuto dal Pastore nel recuperare la singola pecorella dato che tutte le altre sono comunque messe al sicuro?

Nel vangelo di Tommaso è detto: “una di esse, la più grande, si è smarrita”. Perché Tommaso dice qui la più grande? Cosa vorrà dire?

Da qui nasce la nostra ipotesi che ribalta completamente il significato della parabole: non è forse la pecorella smarrita Dio stesso? oppure la Coscienza Cristica o la Divinità, insomma in qualunque modo vogliamo chiamarla, che si è smarrita e che noi – noi, quali Buon Pastore – dobbiamo cercare di recuperare? Infatti essa è la più grande: da sola vale tutte le altre anzi ancora di più, ovvero tutto il resto non conta niente ma solo essa conta – “Io ti amo più delle novantanove” ovvero “Io, o Dio, ti amo più di tutto il resto e sono disposto ad abbandonare tutto per cercarti”.

Le novantanove pecore appartengono al mondo, mentre il Regno di Dio, la sola cosa che conta, non è di questo mondo (Gv, Cap. 18), ma si trova dentro di voi (Lc. 17-21).

Se l’uomo avesse indagato di più in se stesso, nella sua ricerca di Dio, piuttosto che “al di fuori” di sé, con la presunzione che la sua missione fosse quella di convertire a tutti i costi il prossimo, (con le conseguenze che spesso ciò ha comportato), si sarebbe forse scritta una storia dell’uomo diversa.

Centro Studi Salvatore Paladino

Page 91: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

91

E’ STATO VERAMENTE CAINO AD UCCIDERE ABELE?

alla fanciullezza alla mia vecchiaia avrò letto centinaia di volte di questo fratricidio. In realtà c’era qualcosa dentro di me, chiamala intuizione, chiamala percezione, che mi lasciava

perplesso, come quando dentro di te senti qualcosa che per anni ce l’hai sempre presente ma non sai cosa sia in realtà.

E’ strano, ma a volte ricevi degli impulsi o dei flash che ti arrivano dal profondo e come Archimede gridi “Eureka!” “Ho trovato!”. Cosa ho realmente trovato? Credo che io abbia trovato finalmente dopo tantissimi anni la risposta a quelle mie strane sensazioni. Porca miseria! Che non sia stato Caino ad uccidere Abele? Ma che sia stato Abele ad uccidere Caino?

Certo io non posso entrare in diatriba con le grandi menti teologiche della Chiesa, ma nella mia ignoranza esprimo questo concetto e dico: “Vediamo chi era Caino e chi era Abele, cosa faceva Caino e cosa faceva Abele, come vivevano in realtà”. Allora, mettiamola in questo modo, io nella mia fanciullezza sono stato nutrito a carne e pesce. Ero carnivoro e non vi nascondo, potrebbero anche affermarlo coloro che oggi mi conoscono e che mi hanno conosciuto da ragazzo, ero un tipo che si arrabbiava facilmente e manifestava un tipo di violenza fisica che a volte superava certi limiti.

Quando nel 1970 la mia vita è mutata istantaneamente, tramite un evento che va al di fuori della ragione umana, sono diventato vegetariano. Che è successo poi? Negli anni a venire dentro di me si è placata quella rabbia, quella energia che da ragazzo avevo. Prima andavo

D

Page 92: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

92

a caccia, a pesca, uccidevo gli animali, li scannavo, li bruciavo e me li mangiavo; adesso non ho neanche il coraggio e la forza di vederlo fare agli altri.

Cosa è successo in realtà? Che l’alimentazione vegetariana e vegana mi abbiano trasformato anche interiormente? (come dice Iddio nella Genesi, quando ha creato l’uomo: “e vi sarà dato l’erba verde e i frutti degli alberi, e i semi che sono su tutta la Terra. Solo queste cose vi sarà dato per cibo. E Dio vide che ciò era buono e fu mattino e sera.”).

Forse che il mio corpo psicofisico si è rimesso in armonia con il Divino, dal momento che non riesco neanche a concepire il male fatto agli esseri viventi siano essi animali o umani.

A questo punto, analizzando la vita di Caino e Abele diciamo: Caino era un agricoltore, produceva frutti e semi; le primizie, cioè i migliori prodotti della terra, li offriva a Dio, quindi si può dedurre che Caino non solo fosse vegetariano, ma anche vegano, perché obbediva alle leggi di Dio. Abele era un pastore, pascolava le pecore; i migliori agnelli con il pelo bianco e i più bei capretti che nascevano nel suo gregge li sacrificava a Dio, cioè Geova, Jahwe o Adonai. A quanto sembra non sacrificava solo, al suo Dio, animali, ma aveva pure il “vizietto” dei sacrifici umani. La Bibbia testimonia ciò con il figlio di Abramo.

Adesso non voglio trarre conclusioni, ma razionalmente una persona sana potrà dire alla luce di questi fatti: “ma porca miseria che non sia stato Abele ad uccidere Caino dal momento che era un “habituèe”? e non quel povero Caino, che al solo pensiero (come è successo a me) sicuramente inorridiva al solo pensiero di commettere un atto simile. Come 35 anni fa ho avuto ragione sul fatto che non fu Giuda a tradire Gesù, ma che Gesù e Giuda erano d’accordo, così adesso potrebbe essere la stessa cosa riguardo Abele che uccise Caino.

Ai posteri l’ardua sentenza, magari quando si ritroverà qualche altro manoscritto nelle caverne di Qumram nel Mar Morto.

Salvatore Paladino

Page 93: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

93

UNA SERA CHE IL VENTO NARRAVA, NARRAVA

OLTRE LA VETRATA

essuna voce più. La straniera aveva tanto parlato con la sua voce piena di amore, di terre lontane, di tutto un luccicare di cieli.

Ma fuori, dopo quell’attimo di silenzio, qualcuno aveva ripreso a parlare. La voce fresca del bosco. Anche quando il vento tace, un sussurro percorre il bosco, un mormorio misterioso che ha la sua spiegazione in un luccicare argenteo fra tutto quel fogliame: una betulla solitaria, smarritasi in quel bosco cominciò una volta a girare

e girare, con un piccolo mormorio interrogativo le sue foglie stupite, e non poté più smettere, ma insegnò agli altri alberi a narrare con lei la grande storia dei venti che vengono da tutte le parti della Terra per prendere con sé tutte le foglie.

Il vento....Fu allora che qualcuno disse: Chi conosce il linguaggio dei venti? – Io, disse la straniera, e sorrise a qualcosa lontano oltre la vetrata nella fresca notte.

E non disse altro. Un piccolino disse: – Il vento... piange! – No, no, ascolta, è solo un vento stanco per un lungo camminare,

disse la straniera. Qualche foglia correva sulla ghiaia dei viali, e qualcuno si fermò

nella notte ad ascoltare la voce del vento. La straniera continuò, forse a narrare o forse quel vento ad imitare la sua gentile voce.

Non so. Tutti ascoltavamo ed udivamo uno stormire di alberi grandi udivamo lo scorrere di lunghi fiumi, udivamo suoni ignoti che ci richiamavano profumi di fiori rugiadosi.

La voce narrava, narrava con il vento, di qui o appena al di là

N

Page 94: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

94

della vetrata: fatevi un canto, un piccolo canto che io lo porti con me lontano, come l’eco della vostra voce e come il profumo di quel bacio che avrei voluto cogliere da voi e non ho potuto.

Scrivetelo nella vostra lingua straniera a me e poi ditemi il significato che forse bene in seguito non ricorderò: nessuna parola avrà per me un più arcano incanto di quella che io non

possa intendere che come in una nebbia di sonno. La voce si fece ancora più sommessa, per narrare di una pietra

bianca, in un cimitero fiorito che portava questa dolce epigrafe: – Mamma, con i tuoi lamenti mi svegli sempre, e con le tue

lacrime mi hai già bagnato tutta la camicina. Mamma, fai il piacere, tranquillizzati e lasciami dormire.

E la sua voce si fermò, ma la sua storia non era finita così. Essa aveva commosso il bosco, il quale aveva raccolto le ultime

parole e le andava sussurrando nei cieli. Fu allora che qualcuno al pianoforte iniziò, lentamente, le prime battute di una romanza, le note tremavano commosse per ringraziare la straniera e per dirle come tutta la vallata l’accogliesse.

Solo il piccolino disse: Per te, e con la musica porse anche una delicata campanula azzurra di petunia, apparsa dal nulla.

Quella sera il vento continuò a lungo a narrare, a narrare.....

Salvatore Paladino

Page 95: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

95

LE ULTIME PAROLE DI CRISTO

uando i chiodi trafissero le sue membra, Egli, il Cristo, il nostro Salvatore diede a noi umanità pane sostanziale, pane di Vita, la sostanza dell’insegnamento che ci aveva donato per tutta la Sua

permanenza nel tempo, l’ha racchiusa in “sette espressioni”. “Padre perdona loro perché’ non sanno ciò che si fanno” Egli si rivolse al Padre Suo, poiché il Padre non avrebbe negata la

grazia chiesta dal Figlio; in modo analogo Disma si rivolge al Cristo dicendo: “Quando sarai giunto in Paradiso ricordati di me”.

Il Cristo allora disse a Dismas: “In verità in verità ti dico, oggi sarai meco in paradiso” Ora i soldati ai piedi della Croce si giocavano ai dati la veste di Lui e

così s’adempiva la scrittura: “si divisero tra loro i miei abiti e sulla mia veste tirarono la sorte”.

Nello stesso tempo si avvicina alla Croce Sua Madre e le è compagno il discepolo diletto, Giovanni; Cristo li guarda, poi, con quello sguardo inconfondibile li avvicina, li accomuna e li lega indissolubilmente con la terza espressione:

“Donna ecco tuo figlio” E guardando Giovanni, “Ecco tua madre” Ai piedi della Croce d’Amore veniva sigillato il patto tra il divino

movimento e l’umana manifestazione. Allora il Cristo in Croce dice: “Eli, Eli Lamma sabactani – Dio mio, Dio mio, perché mi

abbandoni?”

Q

Page 96: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

96

Egli si rivolgeva al Padre per poter dare un insegnamento profondo agli uomini. Con queste parole, il Cristo, volle dire all’umanità: “compenetrate il Padre vostro, e quando sarete nei perigli e quando l’anima e la carne saranno straziati, quando attorno a voi saranno le tenebre che in quell’attimo avvolgono la Croce, la nostra Croce, quando riterrete di essere isolati invocate il Padre Nostro Egli vi darà quella Luce che è energia sostanziale, energia salvatrice.

Disse ancora, – Ho sete, ho necessità di quell’Amore che mi avete negato, di quella

Luce che voi avete negato, e dice all’umanità: “Quando tu sentirai in te stessa questa sete di Amore e di Luce,

allorché tu sia stata vituperata, percossa, dilaniata, quando tu sentirai questa sete, vuol dire che l’Eterno dimora in te e te in Lui”.

Il Cristo chiude la sua giornata terrena dicendo: “Consummatum est” Si è compiuto il sacrificio, Signore, ho assolto il compito a cui mi

chiamasti, ho adempiuto all’ordine per la Tua Gloria, e per la salvazione degli uomini, ho consumato il sacrificio nel Tuo Nome.

E rivolto all’Eterno, soffiale ultime Parole che lo riguardano e che lo staccano dal Tempo:

“Padre, pongo il mio spirito nelle tue mani, accoglilo”. Cade stilla a stilla il sangue del Salvatore, sangue fecondatore che

non amatevi, ho necessità di questo Amore, ho necessità per voi, non per me, per potervi difendere, per potervi difendere di fronte al Padre e per poter chiedere al Padre l’assunzione vostra, dissetatevi l’un con l’altro! Soccorretevi l’un con l’altro! Sfamatevi l’un con l’altro!

Egli che vi ha donato l’acqua del battesimo che disseta per l’eternità, chiede che la sua fonte, mercé vostra, continui ad erogare l’essenza di Vita. Non di vendetta, non di inganno, non di superbia o di soprusi, ma di dolcezza, di umiltà e di perdono?

Perdono! Padre perdona loro perché’ non sanno quel che si fanno. Egli il Giudice Divino, difende di fronte a Sé stesso il negatore ed il

percuotitore. Dopo l’estremo oltraggio dell’aceto col supremo “Consummatum

est” offre al Padre Celeste il proprio sacrificio, la propria fatica:

Page 97: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

97

“Padre. L’opera ò stata compiuta, così come Tu hai voluto, in dolcezza, in umiltà, in amore!

La semina è stata operata ed il seme è caduto nel solco che io ho aperto con la mia Croce, con le mie spine della mia corona, in quel solco che ho irrorato col mio sangue!

Accogli, o Padre, il Dono e fa che il seme germogli!

Salvatore Paladino

Page 98: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

98

NON UCCIDERE IL MALE – A NESSUN LIVELLO

iguardo Israele è sicuro che sono stati contattati da esseri provenienti dagli spazi profondi che avevano una tecnologia molto avanzata a livello di ingegneristica, erano anche chimici, e

tutte le capacità che poi lasciarono qui agli umani che hanno modificato e cambiato.

Io ho parlato tempo fa di quel monolite lasciato affinché si sviluppasse il celebro dell’uomo scimmia.

Loro fanno questo attraverso le loro astronavi, programmando attraverso le loro frequenze la flora e la fauna – in base alla distanza dal sole. Questo riguarda anche le acque. Sono cose avvenute miliardi di anni fa e continuano ad avvenire sempre. Mosè ha ricevuto da un architetto – più che architetto Jaweh non poteva essere. Lui disse che lo vide faccia a faccia, quindi non era Dio non poteva mai essere Dio. (c’è un detto che dice non nominare il nome di Dio invano).

Queste astronavi che venivano, è portavano ingegneri chimici alchimisti, militari, c’era tutto un sistema di grandi astronavi e piccole astronavi. Quindi essendo un architetto disse a Mose: "costruisci un tabernacolo in base al progetto che ti sto dando. Costruisci l’arca dell’alleanza e mettila nel tabernacolo". Addirittura disse – istruisci il popolo. I leviti, ad esempio, erano gli unici che potevano stare vicino all’arca dell’alleanza, erano meccanici veri e propri. Il popolo del Leviti erano portati a quel tipo di lavoro.

Questo manufatto come altri manufatti hanno dato capacità molto grandi, per esempio se noi leggiamo il libro di Ezechiele egli vide quell’astronave che poi chiamò Dio e vide gli angeli che venivano fuori

R

Page 99: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

99

con il “jet-bag”, i calabroni che sentivano cos’erano se non i nostri elicotteri.

Ora loro lasciarono alla razza ebraica molti manufatti che tecnologicamente a noi non sembrano tali se paragonati alla nostra. In Inghilterra ad esempio a Stone Age quelle costruzioni erano in grado di dare e ricevere energia e così le piramidi di Cheope – sono insieme ad altre, di altri piani di esistenza, punti di traslazione da una parte all’altra, loro costruivano queste cose – le facevano costruire agli uomini sotto forma di grandi massi – il potere della forma richiamava certe forze. Sono cose che si sono protratte nel tempo.

Oggi cosa succede? Oggi abbiamo i vaccini che non sono altro che bombe ad orologeria che la Sanità innesca nei bambini per ammalarli, perché se il bambino si ammalasse subito tutti si ribellerebbero, ma se il vaccino per 4-5 anni non fa effetto e si innesca dopo ecco che le malattie secondo l’ignoranza umana… non sono causate dal vaccino ma chissà da dove vengono…sono cose quindi che avvengono sia a livello chimico che tecnologico e di ingegneristica. A quale scopo vengono massacrati questi bambini? A scopo di arricchire le multinazionali.

Questi manufatti erano quindi abbandonati quando questi esseri andavano via. Come è successo con il Triangolo delle Bermuda…

La cosa più grave ancora è questa: in che mondo viviamo, perché ci uccidiamo perché ci ammaliamo dal momento che possiamo fare delle cose incredibili? Perché c’è qualcuno che ha determinate conoscenze e attraverso di esse gestisce l’umanità.

I padroni del mondo si riuniscono e fanno riti particolari. Le multinazionali stesse sono manipolate – come Ezechiele che era un pecoraio ed è diventato un profeta. Esse si pongono al servizio e fanno quello che gli viene chiesto di fare – in cambio ricevono di ricchezza. Una volta che vengono istruiti e le loro mente diventa olistica – loro profetizzano – come Nostradamus. E’ sempre stato e sempre sarà così.

Ma noi non sappiamo – siamo confusi e dentro un fotogramma. Tuttavia queste capacità possono essere anche nostre. Questo può avvenire tramite la Super Mente la Super Forza – esse cioè possono modificare la materia. (vedi L’Autostima Vol. 4 N.d.R.)

Quelli a livello tecnologico – lo fanno a livello negativo, che distrugge l’atomo e l’espansione di questa energia distrugge parte dell’umanità o pianeta.

Page 100: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

100

Ciò che Dio ha unito non deve esser disunito. La super mente agisce allo stesso modo ma in maniera positiva –

modifica la materia dall’interno scinde l’atomo a livello di quark e particelle – agisce per come è – non come quella nucleare distruttiva ma in forma di collante ovvero allo stesso modo che la gallina usa l’energia debole e c’è la fusione nucleare nella creazione del guscio.

Agisce quindi a livello di fusione debole – un processo alchemico che avviene come io attraverso il lattice del fico o il limone trasformo la caseina del latte, la stacco dal siero e faccio la ricotta e il siero che non è più grasso animale ma cambia totalmente – come dal piombo gli alchimisti trasformavano in oro togliendo un elettrone. A Ginevra c’è l’acceleratore di particelle al sincrotrone... Ma gli alchimisti con poco di lievito di fissazione non avevano bisogno di miliardi per realizzare ciò.

Ora avendo tutte queste capacità, di manipolare la materia e farlo anche a livello mentale e vedere nel continuo spazio-tempo, quello che accade tu lo gestisci come vuoi – ti metti in una prospettiva diversa e ti vedi come creatore – puoi fare del bene o del male con queste facoltà.

Così come accadde con Ravana e Krisna – il primo voleva i poteri per comandare sugli altri – Krisna per amare. Krisna con il potere dell’amore poteva distruggere Ravana (Satana): non l’ha fatto altrimenti si sarebbe messo alla stessa stregua di Ravana. Allora insegnava ad Arjuna su come fermare, gestire Ravana – non ucciderlo – perché in Krisna c’era il Cristo che dice “non uccidere” altrimenti il male diverrà più potente di prima.

La stessa cosa di Gesù che aveva in sé Giovanni – nel senso che nel corpo di Giovanni c’era lo spirito di Gesù mentre nel corpo di Gesù c’era il Cristo. Nessun angelo può uccidere un Demone altrimenti si metterebbe nello stesso suo piano – ecco perché Gesù diceva non uccidere – altrimenti crei odio, rancore, una faida e il male risorge sempre più forte.

Come faccio io – io non uccido la malattia non faccio radioterapia, chemio faccio quella della natura, dell’argilla che sa distinguere le cellule malate da quelle sane. Anche i radicali liberi vengono mutati.

E’ come se tu hai un elettrone con uno spin sinistroide ed è materia quindi Satana e hai poi un positrone che è un’onda divina – è Dio – che ha uno spin destroide quindi se tu cambi lo spin hai Satana o Dio a

Page 101: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

101

seconda – tutto sta a noi – volere è potere ovvero fare dal lato aggregativo o dal lato disgregativo.

Ancora oggi Geova è in mezzo a noi – ancora oggi Moloch che voleva sacrifici umani è in mezzo a noi e tutti gli altri che volevano sacrifici umani sono ancora in mezzo a noi.

Geova ricevette il sacrificio di Isacco perché non era figlio di Abramo – lo ha ammazzato. Come quando io ho detto quarant’anni fa quello che io ho “visto “ nell’evangelo: Giuda non tradì Gesù sono stati gli altri a tradirlo.

Non dobbiamo dimenticare che nell’Antico Testamento c’è scritto che Dio guidava gli ebrei sotto forma di una nube di giorno e un globo di fuoco di notte. L’astronave madre che guidava gli ebrei di giorno sembrava una nube (il campo elettromagnetico e la polvere) di notte si vedeva la sua luce. In Esodo si dice che quando essa si muoveva gli ebrei la seguivano – quando era ferma essi si fermavano.

Il popolo ebreo è stato portato a livelli altissimi di conoscenza secondo una operazione al cervello – l’alto emotivo infatti non lo possedeva – avevano solo il basso emotivo e l’alto mentale – esso è quindi tecnicamente più avanzato.

Salvatore Paladino

Page 102: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

102

L' UOMO – COS’ E'?

li uomini non dovrebbero chiedere alla medicina di aggiungere anni alla vita; sarebbe sufficiente che aggiungesse vita agli anni! Il nostro corpo è una macchina meravigliosa che si nutre da sé,

si regola da sola, si mette in moto da sola e si riproduce da sola; è congegnata dalla nascita e per tre quarti di secolo, quanto un buon orologio a pendolo. Infine richiede pochissima attenzione...

Questa macchina ha il senso del ritmo della vita ed il senso del tempo, non soltanto di ore e giorni, ma anche di decenni.

Il corpo regola la propria infanzia, pubertà e maturità; cessa di crescere quando non deve più crescere e mette fuori un dente del giudizio quando nessuno di noi se lo sognerebbe...Io penso che biologicamente la vita umana possa leggersi come un poema. Ha un proprio ritmo e un proprio battito. Comincia con l'innocente infanzia, prosegue con l'impacciata adolescenza, raggiunge poi una maturità di intenso lavoro, approfittando dell' esperienza e della miglior conoscenza della natura umana. Nell' età media sopravvive un leggero abbassamento di tensione, una dolcezza del carattere, simile al maturarsi di un frutto o all' addolcirsi di un buon vino...

Poi, al tramonto dell'esistenza, le ghiandole endocrine diminuiscono l' attività e, se abbiamo una vera filosofia della vecchiaia, comincia per noi l'età della pace, della sicurezza, dell' ozio, dell' appagamento; finalmente la vita si spegne e scendiamo nel sonno eterno per risvegliarci di nuovo...

L' uomo è paragonabile ad un campo psico-elettrico che emana radiazioni di diversa specie; per mezzo della concentrazione queste radiazioni possono raggiungere un alto voltaggio. Dal grado di

G

Page 103: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

103

concentrazione o voltaggio di tali radiazioni e la risonanza che esse incontrano nell' ambiente o in un oggetto, dipendono i loro meravigliosi effetti. Le radiazioni spirituali di alto voltaggio possono scatenare e controllare formidabili forze latenti nei campi magnetici cosmici. Le onde psico-elettriche corrono ad una rapidità assai maggiori delle altre onde, vengono riflesse, sono RI irradiate, si svolgono in spirali che creano attorno ad essi campi elettrici sintonizzando con altre onde. Tutta la materia d'altronde è immersa in un vasto campo psico-elettrico, e l'universo si presenta come un vasto campo di quel genere dove le energie psichiche provano a sintonizzarsi; la risonanza regge il mondo come una grande legge.

I terapeuti magnetici fanno costantemente uso di questi fenomeni. ogni malattia, si deve ricordare, è dovuta ad una interferenza del ritmo cellulare; ogni cellula vivente è infatti un minuscolo circuito elettrico oscillante con certo ritmo. Quando il ritmo caratteristico viene turbato, viene distrutta l' armonia cellulare, e sorge la malattia. E' quindi possibile che le radiazioni vitali di un terapeuta magnetico o di un oggetto magnetizzato agendo sulla struttura delle cellule, possa ripristinare il ritmo normale della cellula e quindi lo stato di salute. Non che ogni radiazione possa essere vantaggiosa, ma l' azione deve provenire da radiazioni in armonia col ritmo originale.

Se siete capaci di capire quanto sopra scritto dovreste cambiare il vostro programma di vita per evitare dolori, malattie e morti premature. ce la fate??? io sono sicuro che ognuno di noi ce la può fare, basta volerlo!

Salvatore Paladino

Page 104: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

104

I NOSTRI CARI SONO MORTI?

No. Ma come? Le cose impossibili, quelle più astruse intendiamo comprenderle, mentre le cose più semplici non le comprendiamo.

La persona non sopravvive dopo la morte perché per “persona” intendiamo la “maschera” – ovvero la nostra apparizione in questa terza dimensione, affinché il corpo psichico chiamato volgarmente “anima” possa interagire, manifestarsi come espressione – che agisce con i suoi sensi, per poter capire, percepire, cosa succede in questa dimensione.

I sensi fisici quindi scompaiono. Non sopravvive niente della personalità dell’individuo perché essa è la maschera contenuta nei cinque sensi fisici. Il soma si stacca dal campo strutturatore di forma e scompaiono anche i sette chakra, che sono collegati al campo strutturatore di forma e che possono essere poi ricollegati al corpo eterico dove ci sono i dodici sensi psichici.

Noi sappiamo solo che i nostri cari sono un corpo fisico e basta, non conosciamo né l’anima né lo spirito. Quel soma attraverso i cinque sensi fisici si è espresso sotto una certa maniera ma appunto solo attraverso i sensi fisici, con affetto, sentimenti ecc.

Noi parliamo di inconscio – tutti parlano di inconscio pure i laureati ma non sanno cosa è. Parliamo di questi termini perché qualcuno ne ha parlato ma non sappiamo cosa sia. Lo stesso vale per istinto e linguaggio primordiale.

Lo stesso vale per chi parla di anima e spirito. San Paolo disse abbiamo un corpo, un’anima e uno spirito.

L’anima e lo spirito non fanno parte della terza dimensione. E’ come se tu dalla dimensione aerea devi andare in quella marina,

sott’acqua. Allora come fai? Metti uno scafandro e puoi stare più a

Page 105: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

105

lungo. Cosi noi con il nostro soma che è uno scafandro “scendiamo” per fare esperienza di una data dimensione e poi prima o poi avverrà il distacco – come quando non c’è più ossigeno e si deve “riemergere” – viene il momento di staccarsi.

Il corpo fisico – come scafandro – è stato creato dal contatto dell’uomo con la donna. La donna ha dato una parvenza di corpo eterico, di energia vitale, dovuta sia al pneuma terra che a parte del suo corpo eterico. Essi non vengono dalla quarta dimensione.

Quelli della quarta dimensione non sono generati da utero di donna. Quindi i “nostri morti” non vivono più come soma ma come corpo

eterico. Mia madre è viva ed ha interagito quando io ero morto nel riportarmi alla vita. Gesù – non il Cristo che è andato via – è ancora vivo su questo piano illusorio – nel suo tempo e nel suo spazio può camminare sui sentieri del tempo può fare quello che vuole perché è un grande Maestro. E sua Madre anche è ancora qui con noi e così tutti i figli che le madri hanno perso sono lì nel tempo – la morte non esiste perché se esistesse non potrebbero manifestarsi come essi fanno.

Gesù non avrebbe detto quando due o più sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro – e noi nonostante queste parole ancora portiamo la croce di un morto – di un cadavere.

Se noi li invochiamo dunque essi vengono – se non li invochiamo non verranno.

Loro sono sempre pronti, la colpa è nostra che non ci crediamo – loro sono sempre pronti ad aiutarci. Non lo sappiamo, noi odiamo, crediamo che ci hanno abbandonato. Questo bisogna cominciare a capire.

Il tempo della quarta dimensione scorre in maniera diversa – è più lento. Faccio un esempio – la terra gira intorno al sole e impiega 365 giorni. Noi diciamo è passato un anno della mia vita terrena quando si è compiuto un giro completo.

Mercurio non gira in un anno terrestre ma gira in pochi mesi terrestri perché è più veloce – più vicino.

Ora se prendiamo Plutone, molto distante – per fare un unico giro impiega cento, duecento anni – per loro è un anno per noi passano duecento anni.

Ma la dimensione eterica interpenetra la nostra dimensione fisica come fa nelle galassie.

Page 106: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

106

In questo “mare eterico” navigano i pianeti – altrimenti cadrebbero, quindi l’eterico interpenetra tutta la materia – come l’acqua interpenetra la spugna – occupando lo stesso spazio e tempo ma senza interagire o interferire con lo spazio e il tempo fisico. La dimensione eterica gira molto molto più lenta sembra che non si muova rispetto a noi.

Quindi un corpo eterico prima di staccarsi dalla dimensione eterica e venire assorbito da quella astrale ci mette il suo tempo che è molto lungo rispetto a quello della nostra dimensione.

A sua volta quello astrale è ancora più lento di quello eterico e si rimane lì per molto più tempo ancora.

Dio abbia misericordia di te E allevi il tuo Karma E nel proseguio delle tue trasformazioni animiche Evolva il tuo spirito Fino a ricondurti a Lui. Se noi preghiamo per i nostri defunti, amiamo i nostri antenati ,

amiamo tutta l’umanità – se noi facciamo del bene – amiamo gli angeli, non subiremo conseguenze perché essi saranno sempre vicino a noi – essi sono nel tempo ma in un altro spazio, ma nel tempo ancora qui sono – vicino a noi.

Salvatore Paladino

Page 107: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

L’Autostima e la Spietatezza Amorevole

107

La nostra vita non è che un sogno ed oblio; L’anima che sorge con noi, Stella della nostra vita, Ebbe altrove la sua dimora, e viene a noi da lungi, e non nell’oblio assoluto, non in completa nudità, ma trascinando nembi di gloria. Noi veniamo da Dio, dove è la nostra dimora. Costruisciti più nobili dimore Anima mia. Mentre le età passano, abbandona il tuo angusto passato, che ogni nuovo tempio, più nobile del precedente, ponga fra te e il cielo una cupola sempre più vasta finché tu sia libero finalmente lasciando la tua inutile conchiglia presso il mare irrequieto della vita. Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra, questo sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso. Quello che accade alla Terra accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita, in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama, la fa a se stesso.

Salvatore Paladino

Page 108: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

Centro Studi Salvatore Paladino

108

Page 109: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

109

Di prossima pubblicazione:

- L’Autostima Vol. 6

- La Luce della Grande Verità

(Gli insegnamenti di Sri Ramana Maharshi) - Il Cuore dell’Insegnamento Spirituale - Tutte le Ricette di Salvatore Paladino

Per invio materiale, documenti, poesie, dediche, articoli su Salvatore Paladino

scrivere a:

[email protected]

Page 110: L’Autostima Volume 5 - Centro Studi Salvatore Paladino€¦ · Fu allora che il mio corpo psico–fisico risorse a nuova vita. Salvatore Paladino . 14 . 15 LA LEGGENDA DEL GIRASOLE

110

Finito di stampare Febbraio 2019 Prima Edizione