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    S lv tore Morg nte

    e le emozioni dell nim

    L str ttismo m terico-emotivo

    Testo critico di P ol Simon Tesio

    impressione e le emo-zioni generano sublime

    materia nellarte di Sal-vatore Morgante e linaffer-rabile traccia si trasforma,grazie alla sua abilit e al suopuro sentimento, in pulsantee viva autenticit. Il riguar-dante rimane catturato nelletrame coloristiche delle tele,che emanano pathos, e si sof-ferma ad ascoltare quella mu-sica che emerge dalle strati-ficazioni di pensiero. Esteta

    spontaneo, amante della vul-canica materia, sapiente mi-scelatore di forme, di luce edombra, di ricordo e doblio,traduce limpalpabile della-nima e lo getta sulla tela vivi-ficandolo di terra e contrasti:incertezza e sicurezza, pro-fondit ed elevazione, razio-nalit ed estro, quiete e mo-vimento. Le sue ardite com-penetrazioni materiche, ful-gide folgorazioni, illuminanola mente sondando le ansedellinconscio e contempora-neamente si lasciano investi-gare dal vissuto emotivo delriguardante che ripercorrequei tragitti dellanima co-me in un cammino esisten-ziale, disperdendosi in quelsedimentare fluttuante, nelvitale impeto inesauribile edeterno dei cromatismi emoti-vamente vibranti.

    Attrazioni e respingimenti,pulsioni e bisogni, tensione equiete, esplosioni e implo-sioni, ordine e caos: poli op-

    L

    Il miracolo della vita - 2015 - olio e elementi materici su tela - cm. 70 X 50

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    posti che si rincorrono e si con-fondono, si fondono e generano;infine si distaccano in indipen-denze estetiche.

    La condizione umana narrataattraverso struggenti emozioni;

    una pittura carica di attese, spe-ranze, sogni ma soprattutto in-trisa del vissuto che sempre undivenire, un tendere verso loltre.Vastit di universi sconosciuti dacui pullulano impetuose linee,spumeggi armonici, convergenzesimboliche. Pittura-scultura chenasce come vita, alla stregua delgenerarsi delluniverso arcano, va-sto, abitato da pianeti e galassie eda cui, in modo apparentemente

    casuale, si rivelata la genesi del-luomo. Unespansione infinita,una deflagrazione primordiale, si-mile al concetto del Big Bang, ca-ratterizza lastrattismo materi-co-emotivo di Salvatore Morgan-te che altres un universo apertoin cui la densit di materia com-pensa esattamente la velocit diespansione dei suoi tratti, inci-sivi, gettati sul supporto, segretied apparentemente casuali ma si-mili alla genesi delluomo.

    un vibrare di corde tese e sot-tese, che avviene nellincontro disguardi tra lopera e chi osserva.Non vi una razionalit che si in-

    terroga nellesperire quellimma-ginifico e veritiero strutturarsi ma-gmatico, ma linconscio che,senza alcuna mediazione ulte-riore, palpita a quella visione, rea-gisce, suggerisce. Lempatia la

    reazione immediata primaria chenon ha bisogno di tortuose tradu-zioni. Ognuno, seguendo quei mu-tamenti, quelle sinuose modula-zioni, reinterpreta laccadere dellamateria che si dipana in continuemetamorfosi. Un quadro mai sta-tico, bens in continuo divenire,unillimitata suggestione di mo-dulazioni emotive che si traman-da e si arricchisce ulteriormentedallincontro di sguardi.

    Altrettanto sublimi sono le pa-role con cui lartista stesso suggel-la lintenso legame con la propriaarte: Sentivo limpulso di creare

    per dar vita ai sentimenti. La miaarte fatta di momenti, sensa-

    zioni, emozioni; stati danimoche riverso sulla tela attraverso ilcolore, la materia, il gesto. Un im-

    pulso irrefrenabile mi costringe acreare, la mia vita e la mia artesono oggi un tuttuno. Ogni cosa motivo dispirazione: una frase,

    un pensiero, un suono, un pro-fumo, un colore. I luoghi, il tempoe lo spazio influenzano le miecreazioni, ne diventano parte in-

    tegrante. Lattimo creativo unsusseguirsi di cogitazione ed

    istinto. Migliaia distanti diversi,stimoli discordi, immediatezza,

    ricordi, impressioni e colori insintonia mi permettono di mo-

    strare ci che mi d vita da den-tro. Talvolta un grido, altrevolte un sospiro, altre ancora con-templazione. Ma pur sempre vi-ta. Vorrei che la mia arte parlassesemplicemente ai cuori, alle men-ti ma soprattutto allanima. Perme lanima vive nellopera darte,

    nei solchi che lascio nelle ansedella materia.

    I significati sono sempre molte-plici nelle opere di Salvatore Mor-

    gante. In Esplosione di piacerelistintiva visione/percezione de-linea alla nostra mente lesplo-sione di un vulcano la cui lavasgorga impetuosa tra scintillantilapilli. Ma quellintimo fuoco rap-presenta altres lemozione piaudace ed intensa dellatto damo-re che si compie nel coito fra luo-mo e la donna. Si esperisce talefigurazione solo se si osserva ilbianco non come muto sfondobens quali forme sinuose delle

    verginali gambe femminee. Vi sipu cogliere una reminiscenzadellopera Lorigine du mondedi Gustave Courbet.

    Attrazione distratta - 2014 - acrilico su tela - cm. 60 X 120

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    Pulsioni ed attrazioni si colgonoaltres nellopera Attrazione di-stratta, che evidenzia come que-sta emozione tra due poli tal-

    volta possa instaurarsi anche se ilfeeling non viene percepito con-temporaneamente. In Attrazioneconcentrica assistiamo invece aduna generazione globale di emo-zioni che coinvolge pi soggettiche ruotano intorno al medesimoardore.

    In Oltre lanima il calmo sua-dente cromatismo blu, che riportaalla vastit dellacqua, primarioelemento per la formazione dellavita, conduce alle complessit del-lanmus, soffio, vento, essenza vi-tale umana, presenza immate-riale, solcata da getti di colore bian-co e nero, quasi a sottenderne glielementi positivi e negativi che lacaratterizzano.

    Come unarmonica danza flut-tuante tra due entit che si equi-librano lopera Il miracolo del-la vita. Per lautore le ampie pen-nellate rappresentano lestaticoamniotico, ovvero quella sensa-

    zione ovattata di attesa e sospen-sione che il feto percepisce nelgrembo materno vivendo diquellabbraccio protettivo carico

    di speran-za. Il ros-so della vi-ta che siforma

    tutto proteso in divenire; sar in-dipendenza rispetto alla madre,ma anche legame indissolubileche, come reminiscenza, rimane

    nellinconscio ricordo di quel pro-fondo ed arcano senso di quiete.

    Struggentelopera Nonmi avrete.Durante la rea-l i z z a z i o n econtinuavanoad emergerevolti umaniche lartistatentava di con-

    fondere tra letrame del co-lore. Rigiravala tela, ridi-p i n g e n d o l astrato su stra-to e nonostan-te tutto le fi-gurazioni u-mane riemer-gevano. Unastruttura ar-chitettonicapare protegge-re quel cam-mino dove lesagome si a-

    malgamano le une vicine allealtre.

    Carichi di pathos i ritratti diMorgante. Si distinguono per uni-cit e presenza: le metamorfosidei tratti si fanno incisive ad evi-denziare la valenza espressiva del-lanima. Il monocromo Il Pen-satore. Cogito, Dubito, Sum

    fortemente penetrante, locchioche scruta laltro occhio, in colui

    Non mi avrete - 2014 - acrilico su tela - cm. 40 X 40

    Nippy - 2015 - olio su tela - cm. 120 X 100

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    che guarda si riflette come in unospecchio colui che guardato.Inoltre, nel titolo, vi un esplicitoriferimento a Descartes, sosti-tuendo per alla certezza razio-nale, la capacit di dubitare: ilmettersi in discussione che con-sente alluomo di conservare la

    virt dellumilt e della cono-scenza dei propri limiti.Marco Eugenio invece dedi-

    cato ad una persona reale: rappre-senta al contempo la condizioneumana dettata dallo scorrere deltempo. Il quadro emana il vissutotrascorso che rivive nel farsi del-lattuale, il soffio vitale della gio-vinezza rielaborata attraverso lachiave dell'esperienza. Nelle stra-tificazioni del colore intessutala materia pulsante che esiste di

    presente e vivifica la memoria.Noi siamo quelli che eravamo edogni giorno che trascorre non cimuta del tutto ma aggiunge in noi

    maggior consapevolezza.Nippy, dedicata a Whitney Hou-ston, carica di testimonianze in-teriori. Lartista incontr la can-tante e condivise con lei alcunimomenti di dialogo in occasionedi un concerto. In quella coinci-denza significativa pot perce-

    pirne la sensibilit, che emergevadal limpido sguardo intensamenteilluminato. La voce melodiosa diWhitney, che aveva accompagnatoi momenti di vita di unintera ge-nerazione, per Salvatore Morganterappresentava la speranza che sieleva dalla fragilit dellesistenzae il riscatto dai momenti pioscuri. I colori del dipinto sonoquelli preferiti da Nippy, linci-sivit dei tratti incarnano tensionie sofferenze superate, lo sguardo,

    volutamente marcato ed idealiz-zato, nostalgicamente lucente.Limmagine a cui si ispirato tratta da un frame del video di

    Miracle in cui si intessono in-terrogativi esistenziali legati altema dellaborto: Come potreibuttar via un miracolo?. In unpi ampio senso metaforico il mi-racolo della vita qualcosa cheappartiene a tutti noi, quel donoche talvolta viene smarrito o offu-

    scato. Il miracolo dellesistenza presente in ogni pulsante ansa dimateria e di colore della pittura diMorgante.Nelle serie Fleurs masse colori-stico-espressive descrivono laflora: un personale inno alla Na-tura che diviene altres avvin-cente gettatezza della condi-zione ontologica umana e dellaconsapevolezza della sua caducitin costante tensione tra fragilit epossibilit che si delinea in evo-

    lute conformazioni.Se con linformale gli artisti ten-

    tarono di reagire ai drammi delloro tempo, rendendosi conto che

    Fleurs - natura viva - 2014 - acrilico su tela - cm. 60 X 80

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    limmagine figurativa non potevapi essere adatta a fornire rispostesoddisfacenti poich lacerazioni

    profonde e inumane non consen-tivano pi attraverso essa di espri-mere pienamente il sentire in-teriore ed occorreva pertanto scru-tare nelle pieghe dell inconsciotraducendo quei magmi con inci-sivi segni, al contrario nell a-strattismo materico-emotivo diSalvatore Morgante si assiste aduno sgorgare di pure emozionisempre volte ad una positivit incontino divenire. La pittura una

    sorta di purificazione dellanima epertanto deve essere libera da ogni

    oscurante dolore. Nel vigore in-tenso delle sue pennellate c'quell'emozione infinita carica di

    protezione ed aspettativa, gravidadi futuro; ci non significa cheegli non sappia cogliere le diffi-colt del cammino esistenziale odel proprio tempo, ma queste de-vono essere un impulso allazione,al superamento di ogni condizionenegativa e di qualsiasi inerzia elArte, sublime, aulica, accoglien-te come il grembo della vita, nedeve rimanere incontaminata.

    Cos come egli traduce limpal-

    pabile dellanima e lo getta sullatela che si vivifica di contrasti, di

    incertezza e sicurezza, profondited elevazione, razionalit edestro, quiete e movimento, con la

    medesima ricerca emotiva nellafotografia carpisce lesistenza, lemutevoli condizioni dellumano,rendendole immagini deterno. Isuoi scatti trattengono il persempre del farsi della vita, neltumulto delle contingenze che vi-rano dalla tristezza alla gioia,dalla completezza alla desola-zione, dimorando nei contrastidellimmagine cos intensa e cosvera.

    Il ciclo di opere dedicate al temadella migrazione rappresenta unitinerario alla scoperta dei voltiumani. La fotografia diventa quin-di la risultante di un intensosguardo intessuto di incontro edialogo. Lo strumento fotograficonon pi un mero attrezzo mec-canico ma prolungamento delloc-chio, mezzo delezione per rag-giungere le vibrazioni dellanima.Platone, nellAlcibiade I ci inse-gna, attraverso la voce di Socrate,la via per conoscere laltro attra-verso uno scambio di sguardi e dirifrazioni reciproche: Hai osser-vato poi che a guardare qualcuno

    negli occhi si scorge il volto nel-locchio di chi sta di faccia, comein uno specchio, che noi chia-miamo pupilla, perch quasiunimmagine di colui che la

    guarda?. Il guardarsi e lessereguardati, horn hornta, un rap-porto di reciprocit con chi ci sta

    di fronte. Noi siamo memoria e ri-cordo, presente ed esistente, es-seri gettati in un mondo da cui possibile riscattarsi, ma siamo

    Fleurs - microcosmo - 2014 - acrilico su tela - cm. 20 X 100

    Fleurs - 2014 - acrilico su tela - cm. 30 X 30

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    anche, e soprattutto, abitati daglialtri.

    Come sottolinea Salvatore Mor-gante: Questo lavoro ci accom-

    pagna alla ricerca di volti e storieapparentemente lontane dalla no-stra cultura. Storie lontane ma vi-cine perch accadute a uomini edonne come noi che lottano ogni

    giorno per vivere, e che per so-pravvivere hanno dovuto affron-tare un lungo viaggio. Per molti,

    purtroppo, lultimo.La vicinanza, la prossimit, lapresenza dellaltro in noi e comeun noi sono sentimenti che emer-gono vividi da ognuno di questi ri-tratti. Incontriamo Adama che haritrovato la gioia di vivere, Omarche vuole combattere la guerracon un sorriso, Asan che vorrebbeconoscere la Libert, George cheprega per la Pace, Sofia a cui nes-suno pi impedir di diventare ungiorno mamma, Aihmed che rin-

    grazia la madre per lesistenza chegli ha donato, Awali che fugge per-ch lo hanno perseguitato per ilsuo pensiero libero, Jamila che

    seppur ancora triste ha nel cuorela Speranza, Mustapha che eracondannato a morte, Filimon cheha disertato la guerra perchamava la vita. Ci sono John e Mi-riam che nonostante tutto sonoriusciti a costruirsi una famigliacoltivando il lume della felicit;vengono ritratti in uno struggentee limpido abbraccio mentre osser-vano amorevolmente il simboloche rappresenta il frutto del loro

    amore: la piccola Fabiola, nata inItalia. Questa immagine pare rie-vocare i versi della poesia diGuido Gozzano La notte Santa:Consolati, Maria, del tuo pelle-

    grinare! Siam giunti. Ecco Be-tlemme ornata di trofei. Pressoquell'osteria potremo riposare,ch troppo stanco sono e troppostanca sei. Il campanile scocca

    lentamente le sei. - Avete un po'di posto, o voi del Caval Grigio? -Signori, ce ne duole: notte di

    prodigio; son troppi i forestieri; lestanze ho piene zeppe.[] Oste diCesarea... - Un vecchio falegna-me? Albergarlo? Sua moglie? Al-

    bergarli per niente? L'albergo tutto pieno di cavalieri e dame

    non amo la miscela dell'alta ebassa gente. Il campanile scocca

    le undici lentamente. AncheGiuseppe e Maria erano migranti,stremati dal lungo viaggio bussa-vano alle porte che nessuno aprivaloro e trovavano rifugio in unaspoglia capanna in cui veniva allaluce Ges. In questo straordinarioscatto di Salvatore Morgante ri-

    troviamo delle assonanze con ilfaticoso cammino, con il travagliodi Maria, con una piccola vita chenasce malgrado gli stenti, quasi asottolineare limportanza dei va-lori della libert e della speranza.La storia degli altri, in fondo, lanostra stessa storia.

    BioSalvatore Morgante nasce ad

    Agrigento il 5 aprile del 1976. Lasua arte, come la brezza primave-

    rile che ne segna la nascita, unfiorire di emozioni. Un talento in-tangibilmente emerso nel pano-rama dellarte contemporanea. Le

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    radici della sua ricerca derivanodalla carriera di grafico ed art di-rector che gli ha consentito di te-

    nere sempre vivo lo sguardo cu-rioso ed amorevole verso le cosedel mondo. La sua arte del-lanima esplode quasi inaspetta-tamente poich le emozioni chegetta sulla tela trovano sin da su-bito risposta e consenso del pub-blico e della critica. Viene coin-volto in numerosi eventi che co-stituiscono il riscontro pi con-creto alle interrogazioni del cuo-re. Esordisce partecipando ad

    esposizioni di rilievo aggiudican-dosi il terzo premio della primaedizione Terra Furoris. Interes-sante la performance Uno/cen-to in cui ha realizzato una grandetela scomposta in cento microframmenti donati a persone chevivono in varie parti del mondo;unopera che suggella il concettodellindividualit e della moltepli-cit. tra gli artisti del metadi-

    mensionismo: le tre dimensionidello spazio (lunghezza, larghezzae profondit) e quella del tempo

    vengono suffragate da una quintadimensione, interiore, quella delleemozioni. Recentemente ha par-tecipato alla XI Biennale di Roma,in Cina stato ospite della galle-ria Vittoria in The West Lake ArtFair ed a Dubai dellassocia-zione Ars Docet. stato invi-tato a prendere parte ad altriprogetti a Parigi, a Dallas e a NewYork. Tra i critici che hannoscritto di lui spicca la firma del

    professor Nuccio Mula, docentepresso lAccademia di Belle ArtiMichelangelo di Agrigento emembro dellAssociazione Inter-nazionale di Critici dArte che hascoperto lartista e ne ha descrittoper primo le peculiarit estetiche:Incombenze arcane di evoca-

    zioni naturalistiche o antropo-morfiche; scenari abbacinanti odottenebranti; compresenze di su-

    persegni dell ex-cavare fra imille dedali ed antri dellIo; mol-tiplicazioni ed elevazioni a po-

    tenza del percepire in simulta-neit di equilibri sinfonici; eru-zioni di stratigrafie dirompentiallunisono per deflagrazioni dicromatismi sfavillanti; seduzionie sortilegi di paesaggi iperumani

    in momentanee pause di compo-stezza prima dogni erompere ma-terico per ancora nuove e diversecoesioni aggreganti e disperdenti;enigmi e vaticini di supersegni;totem di sortilegi e di invoca-

    zioni; conflitti galattici tra fulgoriabbacinanti ed inopinate penom-bre; oasi di serenit in solenne, si-

    lente attesa dogni sentenza delFato; tsunami di sussulti e tempe-ste; planetari aurei a riunire lin-

    guaggi di lampi e meteore su pen-tagrammi di tormenti e di estasi:ci e tanto, molto altro nella pro-duzione, fra ieri ed oggi, di Salva-tore Morgante (assolutamente

    John e Miriam

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    autodidatta ma meritoriamenteMaestro); e tutto questo in asso-

    luta congenialit di messaggi epropositi, e solo in apparente, sus-sidiaria diversificazione di tecni-

    che, stili, camminamenti e sboc-chi creativi, anche a dimostrarciche, se ci vuol dire eclettismo,bene ha fatto lArtista, finora, a

    non trascegliere solo per lagioia dei profani. La professo-ressa Luisa Trenta Musso, invece,ha focalizzato la sua sentita inda-gine critica sullautenticit espres-siva: Una prodigiosa produzioneartistica, la cui officina segreta

    non va violata con una metodolo-gia analitica, bens vissuta e sof-ferta insieme allartista. Va a-scoltata. Perch una mirabile

    interlocuzione dal fascino irresi-stibile. Magnetico. Impossibile pas-sarle dinanzi senza esserne cap-tati. Travolti dallaffascinante spet-tacolo della forma in fieri; dal su-blime utopico di un mondo per-

    fettibile; dalla stupefacente sim-bologia antinomica che affiata la

    luce al buio, il nero al bianco,lalto al basso, nella grandiosa in-

    finita storia della creazione.Artista indubbiamente eclettico,

    ha realizzato il calendario Unanno buono per tutti, legato altema dellimmigrazione, riuscen-do a descrivere, con la medesimapoetica che caratterizza il suofarsi estetico, la realt, il dramma,la vita, ma anche la felicit di unsorriso nonostante lapparente tri-stezza. Immagini confluite nellamostra Saved Life (Castello di

    Chiaramonte, Favara), accompa-gnate dalle parole delle persone ri-tratte che raccontavano i loro so-gni, le loro speranze, i momenti

    oscuri vissuti. In progetto vi lidea di realizzare un libro con imedesimi scatti del calendario at-traverso la collaborazione di altri

    attori che ne cureranno il testo. InMorgante lanima vive anche nel-la fotografia.

    Il pensatore - cogito - dubito - sum - 2015 - tecnica mista su tela - acrilico e terra - cm. 100 X 70