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Rivista mensile web supplemento di Commodity World weekly. Prodotta e diretta da Katia Ferri Melzi d’Eril www.arenalifestylemagazine.com AREN A AArena Lifestyle - supplemento del settimanale on line Commodity World Weekly - Anno V n.. 52 12/2019 registr. al Tribunale di Pavia n. 673 dell’11/5/2007 LIFESTYLE MAGAZINE ANNO IV N.52 DIC/GEN KATIA FERRI MELZI D’ERIL ENGLISH TEXT NEL REGNO DELLO SCI MONTAGNE EUROPEE A RISCHIO 2020, ANNO DEL TOPO DOMINIK PARIS E’ il titolare della Coppa del Mondo di Super G. Ha riportato in Italia un trofeo vinto l’ultima volta nel 1995, da Runggaldier.

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ARENAAArena Lifestyle - supplemento del settimanale on line Commodity World Weekly - Anno V n.. 52 12/2019 registr. al Tribunale di Pavia n. 673 dell’11/5/2007 LIFESTYLE

MAGAZINE ANNO IV N.52DIC/GEN

KATIA FERRI MELZI D’ERIL

ENGLISH TEXT

NEL REGNODELLO SCI

MONTAGNE EUROPEE A RISCHIO 2020, ANNO DEL TOPO

DOMINIK PARIS

E’ il titolare della Coppa del

Mondodi Super G. Ha

riportato in Italia un trofeo

vinto l’ultima volta nel 1995,

da Runggaldier.

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ARENA LIFESTYLE anno V° n. 52 DICEMBRE/GENNAIO 2020 Editore e Direttore responsabile: Katia Ferri Melzi d’ErilSupplemento gratuito mensile del settimanale web Commodity World Weelkly Registr. Tribunale di Pavia n.673 17/5/2007

Redazione: Villa Melzi d’Eril, via Colombarone 13, Belgioioso PV - [email protected]

Contributors Italia: Timur De AngeliGaleazzo Melzi d’ErilChristian SiepeChiara TalaricoLiliana ChiriacAndrea BaroneGiuseppe CoffaroGaia Francesca Procchio

Contributors Estero: Ekaterina Kolosova (Russia)Simon Holzwarth (Germania).

Immagini: Crisalide Press, Lulop.com, archivio Agostino Arrivabene, WikipediaContatti: [email protected]

Arena Lifestyle DIC2019/GENNAIO 2020 in copertina: Dominik Paris, vincitore della Coppa del Mondo di SuperG. Ha riportato in Italia un trofeo che mancava dal 1995, quando a vincerlo fu Runggaldier.

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4318 RUGA S. APOLLONIA PONTE DELLA CANONICA

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“Appena comincia a far freddo e a nevicare, rivolgiamo lo sguardo alle nostre montagne, alle nostre Alpi soprattutto. E speriamo che si rallenti il fenomeno della sparizione dei ghiacciai, dello sgretolamento, della perdita di tanti ambienti naturali sotto i colpi del surriscaldamento del pianeta voluto dall’uomo ma non solo. Nessuno può prevedere cosa succederà in futuro, ma che tutto non resterà così come ora lo vediamo, è quasi una certezza ed è soprattutto un gran dolore per chi in montagna ci vive e per chi la montagna la ama tanto da non rendersi conto che oggi con una semplice passeggiata ad alta quota si rischia la vita. Non ci stancheremo mai, su queste pagine, di esortare alla prudenza e alla rinuncia, qualche volta, se le previsioni non sono più che concordanti. Perchè il bollettino delle salme e dei dispersi è già quasi quotidiano. Appena comincia a nevicare, ci piace sognare la Coppa del mondo di sci vinta da un azzurro. E’ ancora trop-po presto per cullarsi in qualche fantasia, oppure il nostro Dominik Paris e la bellissima Sofia Goggia ( in copertina) potrebbero avere le carte in regola per regalarci questo miracolo? Due atleti così, in piena forma fisica e agonistica, con tecnica, esperienza e grinta, non si vedevano in giro dai tempi di Alberto Tomba, dal lontano 1995. I nostri straordinari velocisti sanno che il momento è propizio. Per esempio, dopo il ritiro di Marcel Hirscher, dominatore dello slalom e del gigante, manca il nuovo imperatore delle nevi. Il meraviglioso Paris, forte di una stagione 2018 indimenticabile, potrebbe regalarci forti emozioni. Soprattutto se saprà stare attento ad avversari del calibro di Henrik Kristoffersen e Alexis Pinturault. Stesso discorso per Sofia Goggia: l’americanaMikaela Shiffrin è l’angelo delle nevi da inseguire, magari col conforto delle compagne di squadra Federica Brignone e Marta Bassino. Un trio che punta a dar del filo da torcere alle avversarie più temibili.

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As soon as it starts to get cold and snowing, we turn our gaze to our mountains, especially our Alps. And we hope that the phenomenon of the disappearance of glaciers, of crumbling, of the loss of many natural environ-ments under the blows of the overheating of the planet wanted by man but not only, will slow down. Nobody can predict what will happen in the future, but that everything will not remain as we see it now, it is almost a certainty and it is above all a great pain for those who live in the mountains and for those who love the mountains so much that they do not realize that today with a simple walk at high altitude will risk your life. We will never tire, on these pages, of urging caution and renunciation, sometimes, if the forecasts are more than concordant. Because the bulletin of the dead and missing persons is already almost daily.As soon as it starts to snow, we like to dream of the ski world cup won by a blue. Is it still too early to indulge in some fantasy, or could our Dominik Paris and the beautiful Sofia Goggia (on the cover) have the credentials to give us this miracle? Two athletes like this, in full physical and competitive form, with technique, experience and determination, had not seen each other since Alberto Tomba’s time, since 1995. Our extraordinary sprinters know that the moment is right. For example, after the withdrawal of Marcel Hirscher, ruler of the slalom and the giant, the new snow emperor is missing. The wonderful Paris, strong of an unforgettable 2018 season, could give us strong emotions. Especially if he can be careful of opponents of the caliber of Henrik Kristoffersen and Alexis Pinturault. Same goes for Sofia Goggia: the AmericanMikaela Shiffrin is the snow angel to chase, perhaps with the comfort of her teammates Federica Brignone and Marta Bassino. A trio that aims to give a hard time to the most fearful opponents.

Katia Ferri Melzi d’Eril, giornalista, scrittrice, direttrice di Commodity World weekly e dei sup-plementi Arena Lifestyle magazine (mensile web) e Heritage & Tradition magazine (trimestrale web). Katia Ferri Melzi d’Eril, journalist, writer, director of Commodity World and supplements Arena Life-style magazine (monthly) and Heritage & Tradition magazine (quarterly).

Arena Lifestyle12-1/20 - EDITORIALE

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DOGALE VENEZIA JEWELLERY

4318 RUGA S. APOLLONIA PONTE DELLA CANONICA

VENEZIA

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DICEMBRE/GENNAIO 2020

6/ EDITORIALEdi Katia Ferri Melzi d’Eril

10-17/ OMNIBUS MOSTRE

18-35/ COVER STORYIl regno dello sci, star e locationDominik Paris, il re del superG

36-37 / WALK THE LINECapodanno a Cortina

38 / MOTORIIn auto sulla neve

40-41/MUSICA, LIBRILe novità di dicembre 2019

42-47/ GRAND TOUR TRA LE STELLEL’ oroscopo e i viaggi del 2020

48-49/ CINEMACinepanettoni per ridere

50-51/ WINEGli spirits da montagna

52-53 /FOODFoie gras e patè vegani

54 -55/ FASHION Notte da Nobel

56 -57/ FASHIONCountry & City Glam

58-59/ NEW EVETartan or sparkling outfit

60-61/ CAPODANNO ON THE ROCKSProposte per la notte più bella dell’anno

62/ AGENTI PROVOCATEURVisita guidata al museo, tutti nudi

SOMMARIO

IL DURO DEL METALQui sopra, il campione azzurro dello sci Dominik Paris in palestra, mentre lavora duramente con gli attrezzi per potenziare le braccia e le gambe. La sua giornata tipo inizia alle 6 con il break-fast e finisce alle 22.30, ogni giorno dell’anno. Il 16 dicembre prossimo ricev-erà a Roma il Collare d’Oro dello Sport, la massima onoreficenza concessa per meriti a un atleta italiano.

MODIGLIANI A LIVORNO

Il pittore ribelle torna a casa . Con 100 opere

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Arena Lifestyle12-1/20 - SOMMARIO

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Veronauntil 5/05/20Alberto Giacometti was the leading sculptor of the twentieth century, innovative beyond words. From the idea of paying homage to him in Italy, this great exhibition was born thanks to the decisive collaboration of the Aimé Foundation and Marguerite Maeght of Saint-Paul-de-Vence, which lends over seventy works by the same Giacometti, from the most famous sculptures to the drawings. to the paintings.After having told the fascination of his entire work in this way, the exhibition shines its light, with a choice of about twenty famous paintings, on the climate of painting in France at the same time, resorting to the collection of the Maeght Founda-tion itself , with works among others by Braque, Chagall, Miró, Kandinsky, Derain, Léger, included in the decades from the Twenties to the Fifties, that is precisely the time of Giacomet-ti’s long stay in Paris. Paintings, often of large format, which enrich the rooms in which, in the center, Alberto Giacometti’s sculptures almost walk with pure beauty.

Verona fino al 5/05/20

Alberto Giacometti è stato il principale scultore del Novecento, innovativo oltre ogni dire. Dall’idea di rendergli

omaggio in Italia nasce questa grande mostra, realizzata grazie alla decisiva collaborazione della Fondazione Aimé e Marguerite Maeght di Saint-Paul-de-Vence, che presta oltre

settanta opere dello stesso Giacometti, dalle sculture più celebri, ai disegni, ai dipinti.

Dopo avere in questo modo raccontato il fascino dell’intera sua opera, la mostra punta la sua luce, con una scelta di una

ventina di dipinti celebri, sul clima della pittura in Francia in quel tempo medesimo, facendo ricorso alla collezione della

stessa Fondazione Maeght, con opere tra gli altri di Bra-que, Chagall, Miró, Kandinsky, Derain, Léger, compresi nei decenni dai Venti ai Cinquanta, cioè precisamente il tempo

della lunga permanenza a Parigi di Giacometti. Quadri, spesso di grande formato, che arricchiscono di pura bellezza le sale nelle quali, al centro, quasi camminano le sculture di

Alberto Giacometti.

Dicembre/Gennaio 2020

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Arena Lifestyle12 -1/20 - OMNIBUS MOSTRE & EVENTI

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OMNIBUS MOSTRE & EVENTI - Arena Lifestyle 12-1/20

ROMEuntil 13/04/20Until April 13 MAXXI in Rome, the national museum of the 21st century arts, hosts a retrospective dedicated toGio Ponti, one of the greatest Italian architects and designers, who died in Milan in September 1979.The exhibition tells Ponti - which MAXXI also describes as an “all-round art director, writer, poet, critic and artist” - through archival materials, small and large original models, books, photographs, magazines and “design classics strictly connected to his projects and objects. MAXXI explained that the exhibi-tion space for the exhibition is divided “into eight sections that evoke key concepts expressed by Ponti himself ”, in a setting described as “immersive and scenographic”, which “suggests the idea of space in the mind of the master: fluid, dynamic and above all colored”.

ROMAfino al 13/04/20

Fino al 13 aprile il MAXXI di Roma, il museo nazionale del-le arti del XXI secolo, ospita una retrospettiva dedicata a

Gio Ponti, uno dei più grandi architetti e designer italiani, morto a Milano nel settembre 1979.

La mostra racconta Ponti – che il MAXXI descrive anche come «art director, scrittore, poeta, critico e artista integrale

a 360 gradi» – attraverso materiali di archivio, piccoli e grandi modelli originali, libri, fotografie, riviste e «classici

del design strettamente collegati ai suoi progetti e oggetti. Il MAXXI ha spiegato che lo spazio espositivo per la mostra è diviso «in otto sezioni che evocano concetti-chiave espressi dallo stesso Ponti», in un allestimento descritto come «im-mersivo e scenografico», che «suggerisce l’idea dello spazio

nella mente del maestro: fluido, dinamico e soprattuttocolorato».

MOSTRE & EVENTI

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Arena Lifestyle 12-1/20 OMNIBUS MOSTRE & EVENTI

Guardassoni a Bologna

BOLOGNAFINO AL 19/1/2020

ALESSANDRO GUARDASSONIPer il bicentenario della nascita del pittore la città di Bologna ha

deciso di organizzare un evento artistico in più sedi, organizzato con la collaborazione dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna, l’Istituzione Bologna musei, la Fondazione Gualandi e la Diocesi di Bologna. Il percorso partirà dalle Collezioni Comunali d’Arte con

un’esposizione dei dipinti dell’artista felsineo e di altri colleghi.For the bicentenary of the painter’s birth, the city of Bologna has decid-

ed to organize an artistic event in multiple locations, organized with the collaboration of the Cultural Heritage Institute of Emilia Romagna,

the Bologna Museums Institution, the Gualandi Foundation and the Diocese of Bologna . The route will start from the Municipal Art Col-lections with an exhibition of the paintings of the artist from Bologna

and other colleagues

Firenze fino al 8/1/20

I CIELI IN UNA STANZASoffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento

Oltre trenta opere esposte tra disegni tecnici, di ornato e di figura, dipinti e altri manufatti preziosi che raccontano lo splendere dei soffitti lignei nel Rinascimento

Over thirty works exhibited among technical, ornate and figure drawings, paintings and other precious artifacts that tell the shining of the wooden ceilings in the Renaissance

Milano fino al 6 gennaio 2020

ALEX PRAGER ALLA FONDAZIONE SOZZANIL’esposizione raccoglie dieci anni di lavoro della fotografa e regista Alex Prager, che si ispira alla street photography, alla cultura pop, ai film, con uno stile molto cinematografico. I suoi video e le foto in grande formato ricordano i film noir, i thriller, il melodramma e i polizieschi, e spesso hanno per protagoniste donne, ritratte con colori saturi e temi oscuri e inquietanti. Da vedere

anche il video Face in the Crowd, con l’attrice Elizabeth Banks.It brings together ten years of work by photographer and director Alex Prager, inspired by street photography, pop culture, and movies, with a very cinematic style. His videos and large-format photos are reminiscent of film noir, thrillers, melodrama and detective stories, and often feature women, portrayed with saturated colors and dark and disturbing themes. The video Face in the

Crowd, with actress Elizabeth Banks, is also worth seeing

Milanofino al 9/2/2020

MILANO ANNI 60La nuova Milano degli anni

Sessanta, quella del boom economico e dei grandi cam-

biamenti sociali, culturali, politici e urbanistici, attra-verso fotografie, manifesti, riviste, oggetti d’arredo e di

design.The new Milan of the Sixties,

that of the economic boom and of the great social, cul-

tural, political and urbanistic changes, through photographs, posters, magazines, furnishing

objects and design.

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OMNIBUS MOSTRE & EVENTI Arena Lifestyle 12-1/20

Thannhauser a Palazzo RealeI capolavori dopo il sisma

ASCOLI PICENOfino al 02/02/20

Cinquantun opere provenienti dai luoghi del sisma dell’Italia centrale del 2016 faranno a breve ritorno nelle città e nei borghi del cratere, dal quale provengono: prima però saranno esposte in

una mostra in tre tappe, intitolata Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma, che prenderà il 22 novembre ad Ascoli Piceno, al Forte Malatesta. La tappa di Ascoli durerà fino al 2 febbraio, dopodiché la rassegna si sposterà dapprima a Roma, al Pio Sodalizio dei Piceni

(dal 18 febbraio al 5 luglio 2020), e quindi al Palazzo del Duca di Senigallia (dal 23 luglio al 3 novembre 2020).

Fifty-one works from the places of the earthquake of central Italy in 2016 will soon return to the cities and villages of the crater, from which they come: first, however, they will be exhibited in a three-stage exhibition, entitled Marches Renaissance. Works of art restored from the earthquake sites, which will take on 22 November in Ascoli Piceno, at Forte Malatesta. The Ascoli stage will last until February 2,

after which the exhibition will move first to Rome, to the Pio Sodalizio dei Piceni (from February 18 to July 5, 2020), and then to the Palazzo del Duca di Senigallia (from July 23 to November 3, 2020 )

SIENAfino al 26/1/20

TEX 70 ANNI DI UN MITOA Santa Maria della Scala, in Piazza Duomo, curata da Gianni Bono, Storico e studioso del fumetto italiano,

in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli e Comicon, l’esposizione che racconta la storia e la fortuna editoriale di uno dei personaggi più amati dai ragazzi di tutti i tempi.

In Santa Maria della Scala, in Piazza Duomo, curated by Gianni Bono, historian and scholar of Italian comics,in collaboration with the editorial staff of Sergio Bonelli and Comicon, the exhibition that tells the story and luck

editorial of one of the most loved characters by kids of all time

Milano fino al 09/02/20

LA COLLEZIONE THANNHAUSERLa collezione del mercante d’arte Justin K. Thannhauser e della moglie, donata al Guggenheim Museum

nel 1965, è sicuramente una delle mostre più attese dell’anno.Per la prima volta in Italia, direttamente da New York, il Palazzo Reale di Milano ha l’onore di esporre circa 50 capolavori dei grandi maestri

impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento. Tra gli artisti presenti: Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet,

Vincent van Gogh e Pablo Picasso.The collection of art dealer Justin K. Thannhauser and his wife, donated to the Guggenheim Museum in

1965, is certainly one of the most anticipated exhibitions of the year.For the first time in Italy, directly from New York, the Royal Palace of Milan has the honor of exhibiting about 50 masterpieces of the great impressionist, post-impressionist and avant-garde masters of the early twentieth century. Among the artists present: Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul

Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh.

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Arena Lifestyle 12-1 /20/ OMNIBUS MOSTRE & EVENTI

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i Caravaggeschi a PratoTullio Pericoli ad Ascoli

Prato fino al 13/4/20

DOPO CARAVAGGIOI dipinti della Fondazione De Vito insieme alle tele più suggestive del Seicento del Museo di

Palazzo Pretorio, danno vita a un percorso espositivo che vuole raccontare l’impatto deter-minante della pittura di Caravaggio sugli artisti di scuola napoletana nel XVII secolo, attra-

verso una scelta di opere delle due collezioni. La mostra, organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione De Vito e curata da Nadia Bastogi e Rita Iacopino. Presenta

dipinti di grande qualità e si articola ad alcuni delle personalità più rilevanti della scena pittor-ica partenopea. I dipinti di Palazzo Pretorio dialogano con la collezione De Vito, secondo una

sequenza cronologica, stilistica e tematica: un viaggio che inizia con il naturalismo post-car-avaggesco, nelle diverse interpretazioni degli artisti napoletani, fino ad arrivare all’espressiv-ità pittorica del linguaggio barocco. Sono presenti opere di Battistello Caracciolo, Jusepe de

Ribera, il Maestro dell’Annuncio ai Pastaori, Bernardo Cavallino, Mattia Preti. “The paintings of the De Vito Foundation together with the most suggestive paintings of the sev-

enteenth century in the Museum of Palazzo Pretorio, give life to an exhibition that aims to tell the decisive impact of Caravaggio’s painting on the artists of the Neapolitan school in the seventeenth century, through a choice of works of the two collections. The exhibition, organized by the Munic-ipality of Prato in collaboration with the De Vito Foundation and curated by Nadia Bastogi and

Rita Iacopino. It presents paintings of great quality and is articulated to some of the most relevant personalities of the Neapolitan pictorial scene. The paintings of Palazzo Pretorio interact with the

De Vito collection, according to a chronological, stylistic and thematic sequence: a journey that begins with post-Caravaggesque naturalism, in the different interpretations of the Neapolitan

artists, up to the pictorial expressiveness of the Baroque language. There are works by Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, the Master of the Annunciation to the Pastaori, Bernardo Cavallino,

Mattia Preti.

Ascoli Piceno FORME DEL PAESAGGIO

FINO AL 2/05/2020Una mostra dedicata all’artista Tullio Pericoli che ne ripercorre le varie fasi artistiche dal 1970 al 2018, tramite l’esposizione di 165 opere dell’autore incentrate sul tema del paesaggio così come da lui concepito. Il luogo dell’evento sarà il Palazzo dei Capitani

ed il biglietto d’ingresso avrà un costo di 6€.At An exhibition dedicated to the artist Tullio Pericoli that traces the various artistic

phases from 1970 to 2018, through the exhibition of 165 works by the author focused on the theme of the landscape as conceived by him. The place of the event will be the Palaz-

zo dei Capitani and the admission ticket will cost € 6.

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Arena Lifestyle 12-1 20/ OMNIBUS MOSTRE & EVENTI

LIVORNOiino al 16 /02/2020

MODIGLIANI E L’AVVENTURA DI MONTPARNASSEFino al 16 febbraio, al Museo della Città in Piazza del Luogo Pio, una mos-tra che la città di Livorno attendeva da un secolo. “Modigliani e l’avventura

di Montparnasse” ospita oltre 120 opere della cosidette école de Paris, con la presenza di 14 dipinti e 12 disegni di Amedeo Modigliani che sono stati esposti

in pubblico raramente. Until February 16, at the City Museum in Piazza del Luogo Pio, an exhibition that the city of Livorno had been waiting for for a century. “Modigliani and the

adventure of Montparnasse” houses over 120 works by the so-called école de Paris, with the presence of 14 paintings and 12 drawings by Amedeo Modigliani that

have rarely been exhibited in public

Carlo Zinelli a VeronaModigliani torna dopo 100 anni

Verona FINO al 12/01/20

CARLO ZINELLIA Palazzo Pellegrini la Fondazione Cariverona apre al pubblico la sua sede nello storico Palazzo Pellegrini in via Achille Forti a Verona con due mostre, a cura di Luca Massimo Barbero: Carlo Zinelli. Visione Continua, seconda tappa della mostra-dossier dedicata al maggiore esponente dell’Art Brut in Italia, in un rinnovato allestimento site specific che fa seguito alla fortunata esposizione realizzata a Palazzo Te di Mantova (17 marzo - 9 gugno 2019); Omaggio a Mirko Basaldella propone una selezione di dodici sculture degli anni

Cinquanta e Sessanta, i totem e le maschere, visitazioni dell’iconologia mitica.At Palazzo Pellegrini the Cariverona Foundation opens its headquarters to the public in the

historic Palazzo Pellegrini in via Achille Forti in Verona with two exhibitions, curated by Luca Massimo Barbero: Carlo Zinelli. Continuous Vision, the second stage of the exhibi-

tion-dossier dedicated to the greatest exponent of Art Brut in Italy, in a renewed site-specific exhibition that follows the successful exhibition held at Palazzo Te in Mantua (17 March - 9 June 2019); Tribute to Mirko Basaldella offers a selection of twelve sculptures from the fifties

and sixties, totems and masks, visits to mythical iconology.

FORTE DEI MARMIiino al 12 /01/2020

BURRI, MORANDI, ALTRI AMICI E LA PASSIONE PER L’ARTEUna mostra invernale ma di grande impatto: a cura di Leone Piccioni, è visibile una raccolta privata di 108 opere realizzate da noti artisti italiani e internazionali:Afro, Burri, Carrà, De

Pisis, Grosz, Guttuso, Maccari, Manzù, Morandi, Rosai, Severini, Venturi e Viani. A winter exhibition but of great impact: curated by Leone Piccioni, a private collection of 108

works created by well-known Italian and international artists is visible:Afro, Burri, Carrà, De Pisis, Grosz, Guttuso, Maccari, Manzù, Morandi, Rosai, Severini,

Venturi and Viani

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Arena Lifestyle 12-1/20 OMNIBUS MOSTRE

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Bruno Munari a AnconaRicami e merletti a Firenze

Ancona fino all’8/3/20

TOCCARE LA BELLEZZALa bellezza è fruibile solo attraverso gli occhi? Secondo Maria Montessori e Bruno Munari c’è un altro senso che permette di apprez-zarla, riconoscerla, percepirla e quel senso è il tatto. Che è anche il filo conduttore della mostra a loro dedicata, “Toccare la bellezza“,

aperta dal 10 novembre 2019 all’8 marzo 2020 presso la Sala Vanvitelli della Mole di Ancona, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona, in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Associazione Bruno

Munari.Is beauty usable only through the eyes? According to Maria Montessori and Bruno Munari there is another sense that allows us to appre-ciate it, recognize it, perceive it and that sense is touch. Which is also the theme of the exhibition dedicated to them, “Touch the beauty”,

open from 10 November 2019 to 8 March 2020 at the Vanvitelli Hall of the Mole of Ancona, promoted and organized by the Tactile State Museum Omero and the Municipality of Ancona , in collaboration with the Chiaravalle Montessori Foundation

and the Bruno Munari Association

RICAMI E MERLETTI A PALAZZO DAVANZATIfino al 13/04/2020

L’’esposizione fiorentina è nata dall’acquisizione, promossa dai Musei del Bargello per Palazzo Davanzati, di un rarissimo e inedito corpus di disegni per ricami e merletti databili alla prima metà del XVII secolo e apparsi sul mercato antiquario nel 2018. Si tratta

di una delle più estese raccolte esistenti di disegni di merletti e ricami costituita da 105 fogli, centodue carte ad inchiostro e tre a grafite e sanguigna, giunte fino a noi in ottimo stato conservativo e attribuibili per la gran parte alla firma dello stesso autore,

Giovanni Alfonso Samarco da Bari. La mostra che, allestita tra il piano di ingresso e il primo piano di Palazzo Davanzati, intende documentare lo stile prezioso ed elegante della moda e dell’arredo del Seicento, attraverso un suggestivo confronto tra la grafica e un’accurata selezione di abiti, accessori, dipinti, sculture, medaglie, libri, tessuti, merletti e ricami. All’interno di alcune “stanze delle meraviglie”, preziosi accessori: la borsa a ricamo applicato di probabile manifattura inglese; la scarpetta femminile, databile all’ultimo quarto del XVII secolo, in raso di seta rossa rivestito di merletto; la spilla d’oro, di oreficeria nordica, con perle e dia-

mante utilizzata al tempo come guarnizione d’abito. A documentare il gusto per la moda in auge al tempo, troviamo poi un raro giubbone maschile, databile tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.

The Florentine exhibition was born from the acquisition, promoted by the Bargello Museums for Palazzo Davanzati, of a very rare and original corpus of designs for embroidery and lace dating from the first half of the seventeenth century and appeared on the

antiques market in 2018. one of the most extensive collections of lace and embroidery designs consisting of 105 sheets, one hundred and two ink and three graphite and sanguine papers, which have reached us in excellent conservative condition and are attributable for the most part to the signature of the same author, Giovanni Alfonso Samarco da Bari. The exhibition which, set up between the

entrance floor and the first floor of Palazzo Davanzati, intends to document the precious and elegant style of the seventeenth century fashion and furnishings, through a suggestive comparison between the graphics and a careful selection of clothes, accessories, paint-

ings, sculptures, medals, books, fabrics, lace and embroidery.

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Oscia o suona. Dominik Paris fa solo due cose nella sua vita. E tutte e due all’inizio sembravano solo un hobby, una grande pas-sione. Lo sci lo ha portato a sette vittorie in Coppa del Mondo, due secondi posti al Super G, alcune esperienze in crescendo alle Olimpiadi. Le ultime vittorie di Bormio, Kvitfjiell e Soldeu han-no tenuto l’Italia col fiato sospeso. Il circo bianco è ripartito e ci ritroviamo ancora, con il piatto di pasta fumante che aspetta, con gli occhi incollati allo schermo, per seguire il nostro bellissimo gigante che scende giù dalle montagne come un fulmine, sorride all’arrivo come un Bronzo di Riace e sprizza pure modestia da tut-ti i pori. “Sono abituato ad andare forte fin da bambino. Ma ho imparato che per fare bene, devo metterci tutto l’impegno, fac-cio una cosa alla volta ma al massimo. E se non va, non è la fine del mondo”. Il giorno dopo una vittoria sensazionale, Dominik Paris, il personaggio più famoso del nostro Circo Bianco, fa quel-lo che faceva il giorno prima: alzarsi alle sei per poter fare tutto

DOMINIK PARIS, SCIE MUSICA AL TOP

He is on skis or sings. Dominik Paris does only two things in his life. And both of them at first seemed like just a hobby, a great passion. Skiing led him to seven World Cup wins, two second places in the Super G, some growing experiences in the Olympics. The last vic-tories of Bormio, Kvitfjiell and Soldeu have kept Italy in suspense. The white circus has restarted and we still find ourselves, with the steaming pasta dish waiting, with our eyes glued to the screen, to follow our beautiful giant who comes down from the mountains like lightning, smiles on arrival like a Riace Bronze and it also emits modesty from all its pores. “I am used to going fast since I was a child. But I learned that to do well, I have to put all my efforts into it, I do one thing at a time but at the most. And if it doesn’t go, it’s not the end of the world. “ The day after a sensational victory, Dominik Paris, the most famous character of our White Circus, does what he did the day before: get up at six to be able to do every-

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I suoi segreti? Concentrazione e velocitàDominik Paris, 30 anni e 100 kg di peso, ha vinto 7 volte in Coppa del Mondo, la Coppetta in SuperG e un oro mondiale nella scorsa stagi-one. Ha iniziato l’annata con due secondi posti in discesa SuperG a Lake Louise in Canada. E tre doppiette a Bormio, Kvitfjiell e Soldeu.

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con calma. Si allena cercando la massima concentrazione, lo zenith che serve per non fare movimenti nutili in discesa e quindi errori che rischiano di far perdere la velocità. “ La cosa più importante è tenere d’occhio gli avversari in Coppa generale, come Pinturault e Kristoffersen e fare bene in tutte le gare, impegnarsi su tutte le piste, comprese quelle della Val Gardena, dove non sono ancora riuscito al meglio. Il mio obiettivo principale è essere regolare fino alle finali, fare in modo che ogni cosa vada al posto giusto, sentire che tutto - sci e accessori, fisico, testa - funzionano perfettamente al momento giusto e che questa cosa si ripete, facendo crescere ancora di più la fiducia nelle proprie capacità”.Il nostro leader azzurro è nato in Val d’Ultimo, nel Parco Nazionale dello Stelvio, in provincia di Bolzano, il 15 aprile del 1989. Nascere nello stesso giorno di Leonardo da Vinci e con lo stesso amore per le montagne e per la musica è un bel privilegio. Ma se le montagne percorse con lo sguardo sono le stesse, per esempio in Valtellina, la musica che Dominik suona non è quella classica, ma l’heavy metal , quel rock duro e bruciante che da ragazzino metteva in cuffia quando qualche maestro di sci lo sgridava perchè non stava bene attento alle porte. I maestri che oggi lo guardano in televisione con le lacrime agli occhi dalla gioia e lo vanno ad applaudire ai concerti, si sono accorti di lui molto tempo fa, quando lo vedevano fare salti, andare veloce, sciare in neve fresca. Dominik Paris ha esordito a 19 anni in Coppa del Mondo nel SuperG della Val Gardena ed è salito per la prima volta sul podio da giovanissimo a 22 anni. “Non è facile emergere in questo sport, nelle specialità che richiedono velocità”, spiega. “Devi imparare a conoscere le piste, fare esperienza piano piano. E’ un mestiere che si impara”. Il suo preparatore, Matthias Shnitzer, che in passato aveva collaborato con armin Zoeggeler, lo ha aiutato a trovare il suo stile di sciatore e un equilibrio nuovo con la schiena. Lo fa lavorare con i pesi e lo incita a l riposo, importante quanto l’allenamento. Bisogna dire che riposare non èsempre facile quando in casa c’è, oltre alla sua compagna Kristina, il piccolo Niko, nato nel 2018. Il bambi-no cattura gran parte del tempo libero che prima Dominik passava a dormire o cucinare, sciare sulla neve fresca, riguardare il video di una discesa per sistemare qualcosa o testare i nuovi sci Nordica Do-bermann.

thing calmly. He trains looking for maximum concentration, the zenith that is needed to not make nourishing movements downhill and therefore errors that risk losing speed. “The most important thing is to keep an eye on the opponents in the general cup, such as Pinturault and Kristoffersen and to do well in all the races, to work on all the slopes, including those of Val Gardena, where I have not yet managed my best. My main goal is to be regular until the finals, to make sure that everything goes in the right place, to feel that ev-erything - skis and accessories, body, head - work perfectly at the right time and that this thing repeats itself, making it grow even more plus trust in one’s own abilities “ .Our national leader was born in Val d’Ultimo, in the Stelvio National Park, in the province of Bolzano, on April 15, 1989. Being born on the same day as Leonardo da Vinci and with the same love for the mountains and for music is a nice privilege. But if the mountains covered with the gaze are the same, for example in Valtellina, the music that Dominik plays is not the classical one, but heavy metal, that hard and burning rock that he put on his headphones when he was a kid when some ski instructor he scolded because he wasn’t paying attention to the doors. The masters who today watch him on television with tears in their eyes with joy and go to applaud him at concerts, they noticed him a long time ago, when they saw him jumping, going fast, skiing in fresh snow. Dominik Paris made his debut at the age of 19 in the World Cup in the Val Gardena SuperG and got on the podi-um for the first time from a very young age to 22. “It is not easy to emerge in this sport, in specialties that require speed,” he explains. “You have to learn about the slopes, experience slowly. It is a profession that is learned “. His trainer, Mat-thias Shnitzer, who had previously collaborated with armin Zoeggeler, helped him find his skier style and a new balance with his back. It makes him work with weights and encour-ages him to rest, as important as training. Resting is not always easy when at home there is, in addi-tion to his partner Kristina, the little Niko, born in 2018. The child captures most of the free time that before Dominik spent sleeping or cooking, skiing on fresh snow, watching the video a descent to fix something or test the new Nordica Do-bermann skis.

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Qui a fianco, la perfezi-one tecnica di Dominik Paris, 30 anni. Dopo la sua prima gara nel Su-

perG della Val Gardena a 19 anni è stato un contin-

uo crescendo di successi

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Fra un anno forse lo metterà sugli sci, come fecero con lui i suoi genitori. Ma il battesimo della neve anticipato, si sa, non garantisce una dinastia di campioni. Gustav Thoeni, tre volte Campione del mondo, per esempio, ha undici nipoti, ma loro sciano solo per divertimento, non ci sarà un nuovo Thoeni. Dominik Paris, nato a Merano nel 1989 e scia da quando ha 3 anni. A 6 anni era già in pista a gareggiare, e da allora - tra Mondiali Juniores e Coppa del Mondo - ha riempito il suo palmarès con trofei e medaglie: due argenti e un bronzo a Garmisch, nel 2009, mentre in World Cup si è portato a casa quattordici vittorie tra Discesa, Super G e Supercombinata. Quando rilascia un’intervista, Domnik Paris ama parlare del-la discesa più bella e difficile, la Streif di Kitzbühel, in Austria: dove ha conseguito tre vittorie, nel 2013, nel 2017 e quella recentissima nel 2019, anno in cui ha conquistato anche una medaglia d’oro in Super G, nei Mondiali di Are. Il segreto per ottenere simili risultati non è sensazionale, ma richiede un grande sforzo. Considerare fondamentale ogni singolo momento della sua giornata, ogni minuto, ogni gesto. È anche importante avere un occhio di riguardo per l’alimen-tazione, tra pasti dosati il giusto e break carichi di energia, ma anche e soprattutto per la preparazione atletica, grazie a frequenti e faticose sessioni di lavoro dentro e fuori la pales-tra. La sua giornata tipo può apparire ripetitiva, ma è questo il ritmo necessario per vincere. La sveglia suoa alle sei, Tem-po di fare colazione, prepararsi, e alle 9:30 Dominik è già in pista per una discesa sulla neve. Dopo due ore di outdoor è il momento di un break, pranzo, e una camminata in montagna per digerire e respirare aria buona. Alle 15 inizia l’allenamen-to, all’aperto o in palestra: bicicletta, pesi, esercizi di forza ed equilibrio. Nel tardo pomeriggio, relax col bambino o prove con la band. Alle 19:30 la cena, poi un film o un momento con gli amici. Ma entro le 22:30 non c’è musica o svago che tenga: il riposo è cruciale e si va a dormire.Il medagliere di Paris, specialista delle gare veloci, si avvia in

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In a year’s time, maybe he’ll put him on skis, as his parents did with him. But the anticipated baptism of the snow does not guarantee a dynasty of champions. Gustav Thoeni, for example, (3 World Cup) has eleven grandchildren, but they ski only for fun, there won’t be a new Thoeni.Dominik Paris, born in Merano in 1989 and has been skiing since he was 3 years old. At 6 he was already on the track com-peting, and since then - between the World Junior Champi-onships and the World Cup - he has filled his palmarès with trophies and medals: two silvers and a bronze in Garmisch, in 2009, while in the World Cup he took at home fourteen wins between Downhill, Super G and Supercombinata. When giving an interview, Domnik Paris loves to talk about the most beau-tiful and difficult descent, the Streif of Kitzbühel, in Austria: where he achieved three victories, in 2013, in 2017 and the most recent one in 2019, the year in which he also won a medal of gold in Super G, in the Are World Championships.The secret to achieving such results is not sensational, but re-quires a lot of effort. Consider every single moment of your day, every minute, every gesture fundamental. It is also important to have an eye for nutrition, between the right dosed meals and breaks full of energy, but also and above all for athletic prepa-ration, thanks to frequent and tiring work sessions inside and outside the gym. His typical day may seem repetitive, but this is the pace needed to win. The alarm clock at six o’clock, Time to have breakfast, get ready, and at 9:30 Dominik is already on the track for a descent on the snow. After two hours of outdoor it is time for a break, lunch, and a walk in the mountains to digest and breathe good air. At 15, training begins, outdoors or in the gym: cycling, weights, strength and balance exercises. In the late afternoon, relax with the child or rehearsal with the band. At 7:30 pm dinner, then a movie or a moment with friends. But by 22:30 there is no music or entertainment that takes: rest is crucial and you go to sleep.The Paris medalist, specialist in fast races, started in the Eu-

Dominik Paris scherza con i fan a fine gara. Quando rilascia un’in-tervista, ama parlare della discesa più belle e più difficile, la Streif di Kitzbuhel, in Austria, dove ha consguito tre vittorie, nel 2103, nel 2017 e quest’anno. Il segreto per ottenere simili risultati è conqui-stato con un duro alle-namento quotidiano.

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GLI AMORI DELLA SUA VITASci, musica e famiglia sono le tre colonne portanti del successo di Dominik Paris. In alto, raccoglie l’applauso dei fan al festival di Alpenflair. Sotto, in prova con la band. In basso, con la compagna Kristina, madre del piccolo Niko. Sono cresciuti insieme nello st-esso paese, hanno frequentato la stessa scuola di sci, accettando gli stessi sacrifici: levatacce e al-lenamenti severi.

LA VALANGA CHE CANTA L’HEAVY METALIl campione del mndo di Dominik Paris è grande appassionato di heavy metal ed è il cantante dei “Rise of Voltage”. L’anno scorso è uscito il loro primo cd intitolato “Time”. Ora con la band sta lavorando al secondo album. La prima stagione di concerti è andata molto bene, racconta più di quanto si aspettasse. “Mi è piaciuto stare sul palco” ha voluto confessare. “E’ tutto completamente diverso da una gara di sci, il pubblico ti fa sentire subito se stai andando forte oppure no, non bisogna aspettare l’arrivo e il cronometro”. Appena può la band si riunisce per le prove e lo sciatore azzurro impugna il microfono con la stessa grinta delle racchette. Guardando le sue recenti performance canore su Youtube, però, non si può fare a meno di notare che egli sta evolvendo anche in questo campo, cercando un proprio stile canoro, men-tre i suoi compagni della band non si distinguono nè per sound nè per grinta, nè per look, nè per allestimento scenico e non parliamo neanche del logo. Sembrano turnisti a fine corsa.La voce di Paris invece sorprende, esce rabbiosa e graffiante: sembra un dio greco assetato di vendetta, pronto a scendre sul campo di battaglia, gli occhi verdissimi (finalmente li vediamo) lampeggiano e la sua gestualità è dinamica e potente. Indubbiamente la musica lo trasforma. Grazie a queste doti, ha richiamato molto pubblico di curiosi la scorsa estate al festival metal di Naz Sciaves. Qualcuno di quelli che lo aveva seguito durante discesa libera di Kitzbuehel o quando ha vinto l’oro mondiale nel supergigante sarà rimasto senza parole. Dominik Paris è stata però solo una delle grandi curiosità di Alpenflair, il festival rock che ha portato sui monti un pubblico di appassionati, transfrontalieri, oltre 14 mila persone, per niente spaventate dalla pioggia, come racconta l’organizzatore, Peter Gasser.In auto o in moto, sono arrivati soprattutto da Austria, Germania e Svizzera, per applaudire star locali e di caratura internazionale. L’evento si concluso con la band di Bressanone che da anni spopola in Germania, i Freiwild: sono loro, come si direbbe in gergo sciistico, a domin-are attualmente la classifica.

THE AVALANCHE SINGS THE HEAVY METALWorld champion Dominik Paris is a big fan of heavy metal and is the singer of “Rise of Voltage”. Last year their first CD entitled “Time” was released. Now he is working on the second album with the band.The first season of concerts went very well, he says more than he expected. “I liked being on stage” he wanted to confess. “It’s all completely different from a ski race, the public makes you feel immediately if you’re going fast or not, you don’t have to wait for the finish and the time trial.” As soon as the band meets for the tests and the blue skier takes hold the microphone with the same grit of the rackets.Looking at his recent singing performances on Youtube, however, one cannot help but notice that he is also evolving in this field, looking for his own singing style, while his bandmates are not distinguished neither by sound nor by grit, neither for look, nor for stage setting and we don’t even talk about the logo. They seem shift workers at the end of the race.Paris’s voice, on the other hand, is surprising, angry and scratchy: he looks like a Greek god thirsty for revenge, ready to go down to the battlefield, his green eyes (finally we see them) flash and his gestures are dynamic and powerful. Undoubtedly music transforms it. Thanks to these talents, he attracted a lot of onlookers last summer to the metal festival of Naz Sciaves. Some of those who had followed him during Kitzbuehel’s downhill run or when he won the world gold in the supergiant would have been speechless. Dominik Paris was, however, only one of the great curiosities of Alpenflair, the rock festival that brought over 14 thousand people to the mountains, cross-border enthusiasts, not at all frightened by the rain, as the organizer, Peter Gasser tells us.By car or motorbike, they came mainly from Austria, Germany and Switzerland to applaud local and international stars. The event ended with the band from Bressanone that for years has depopulated in Germany, Freiwild: they are, as one might say in ski jargon, currently dominat-ing the ranking.

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ropean Cup in February 2007: from this moment the first good placings and the first victory on the continental circuit begin. On December 19, 2008 he made his debut in the World Cup taking part in the supergiant of Val Gardena, closed with 54th place. In the fol-lowing March he achieved the first important career results. In fact, at the junior world championships in Garmisch-Partenkirchen he managed to win three medals: silver downhill (behind his compa-triot Andy Plank), bronze in the supergiant and silver in the special combined classification, obtained by adding up the downhill times , special slalom and giant slalom.On December 4, 2009 Paris scored the first points in the World Cup, with 26th place in the super combined in Beaver Creek; on the following February 21st he finished 13th, after obtaining the sec-ond half in the downhill run [2], in the super combined at the XXI Winter Olympic Games in Vancouver 2010. On January 29, 2011, in the downhill run held in Chamonix, he got the first podium in the World Cup, coming second behind the Swiss Didier Cuche. In the same season he made his debut at the World Championships, finishing 20th in the downhill and not finishing the super combined of the world championship in Garmisch-Partenkirchen. On 29 December 2012 he obtained the first victory on the Stelvio track in Bormio on the World Cup circuit, [3] on an equal footing with Hannes Reichelt, and on 26 January 2013 he won on the Kitzbühel Streif, thus becoming the second Italian after Kristian Ghedina, to triumph on the prestigious Austrian track. On 9 February 2013 he won the downhill silver medal at the 2013 Schaldming World Cup, behind Aksel Lund Svindal, and was 9th in the super combined. At the end of the season he was 14th in the general classification and 3rd in the downhill one. The following year, at the XXII Olympic Winter Games in Sochi 2014, he was ranked 11th in the downhill run, 16th in the supergiant and 18th in the super combined.

A sinistra: Dominik Paris a passeggio nelle sue montagne, duran-te la stagione estiva. Qui sopra, si prepara alla gara più impor-

tante della stagione, la discesa di Bormio a ridosso del Capodan-no, con temibili avversari nel superG

Coppa Europa nel febbraio 2007: da questo momento inizia-no i primi buoni piazzamenti e la prima vittoria nel circuito continentale. Il 19 dicembre 2008 ha esordito in Coppa del Mondo partecipando al supergigante della Val Gardena, chiu-so col 54º posto. Nel marzo successivo ha ottenuto i primi im-portanti risultati della carriera. Ai Mondiali juniores di Gar-misch-Partenkirchen è infatti riuscito a vincere tre medaglie: l’argento in discesa libera (alle spalle del connazionale Andy Plank), il bronzo nel supergigante e l’argento nella speciale classifica di combinata, ottenuta sommando i tempi di disce-sa, slalom speciale e slalom gigante.Il 4 dicembre 2009 Paris ha conquistato i primi punti in Cop-pa del Mondo, con il 26º posto nella supercombinata di Beaver Creek; il 21 febbraio seguente è giunto 13º, dopo aver ottenuto il secondo tempo nella manche di discesa[2], nella supercom-binata ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010. Il 29 gennaio 2011, nella discesa libera disputata a Chamonix, ha ottenuto il primo podio in Coppa del Mondo, giungendo secondo alle spalle dell’elvetico Didier Cuche. Nella stessa sta-gione ha esordito ai Campionati mondiali, classificandosi 20º nella discesa libera e non concludendo la supercombinata del-la rassegna iridata di Garmisch-Partenkirchen. l 29 dicembre 2012 ha ottenuto sulla pista Stelvio a Bormio la prima vittoria nel circuito di Coppa del Mondo,[3] a pari merito con Hannes Reichelt, e il 26 gennaio 2013 ha vinto sulla Streif di Kitzbühel, diventando così il secondo italiano, dopo Kristian Ghedina, a trionfare sulla prestigiosa pista austriaca. Il 9 febbraio 2013 ha vinto la medaglia d’argento in discesa libera ai Mondiali di Schaldming 2013, alle spalle di Aksel Lund Svindal, ed è stato 9° nella supercombinata. A fine stagione è risultato 14º nella classifica generale e 3º in quella di discesa libera. L’anno, dopo, ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014, si è classificato 11° nella discesa libera, 16° nel supergigante e 18° nella super-combinata.Nella stagione successiva in Coppa del Mondo ha iniziato a imporsi anche in supergigante, con il primo podio a Lake Louise il 30 novembre (3º) e la prima vittoria a Kitzbühel il 23 gennaio; ai Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 è stato 23º nella discesa libera, 14º nel supergigante e 10º nella combi-

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A fianco, Dominik Paris

esulta dopo una vittoria.

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nata e a fine stagione è risultato 2º nella classifica della Coppa del Mondo di supergigante, a 203 punti dal vincitore Kjetil Jansrud, mentre nella successiva stagione 2015-2016 è stato 6º nella classi-fica generale e 3º nella classifica della Coppa del Mondo di disce-sa libera, vinta dal connazionale Peter Fill. Il 21 gennaio 2017 ha nuovamente vinto la discesa libera di Kitzbühel, divenendo il pri-mo italiano capace di bissare la vittoria in tale gara; ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 si è classificato 13º nella discesa libera, 9º nel supergigante e 4º nella combinata. Nella stagione 2017-2018 ha vinto per la seconda volta la discesa libera di Bormio (28 dicem-bre) e ha preso parte ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeo-ngchang 2018, dove si è classificato 4º nella discesa libera, 7º nel supergigante e non ha completato la combinata.Nella stagione 2018-2019 ha vinto per la terza volta la discesa libera di Bormio, il 28 dicembre (eguagliando così il primato di Michael Walchhofer), e il giorno dopo ha vinto anche il supergi-gante disputato nella medesima località, divenendo l’unico atleta ad aver vinto sulla pista Stelvio in entrambe le discipline veloci nella stessa stagione; il 25 gennaio successivo ha vinto per la terza volta la discesa libera di Kitzbühel. Ai Mondiali di Åre 2019 ha vinto la medaglia d’oro nel supergigante, precedendo di nove cen-tesimi Vincent Kriechmayr e Johan Clarey classificatisi al secondo posto ex aequo, ed è stato 6º nella discesa libera e 9º nella combi-nata. Con la vittoria del 3 marzo successivo, in supergigante sulla pista di Lillehammer Kvitfjell, ha superato Kristian Ghedina per numero di vittorie in Coppa del Mondo, diventando così il terzo sciatore italiano per numero di vittorie[5][6]. A fine stagione è ri-sultato vincitore della Coppa del Mondo di supergigante e 2º nella

In the following season in the World Cup he started to impose himself also in supergiant, with the first podium in Lake Louise on Novem-ber 30th (3rd) and the first victory in Kitzbühel on January 23rd; at the Vail / Beaver Creek World Championships 2015 he was 23rd in the downhill, 14th in the supergiant and 10th in the combined and at the end of the season he was 2nd in the Supergiant World Cup ranking, 203 points behind the winner Kjetil Jansrud, while in the following 2015 season -2016 was 6th in the general classification and 3rd in the downhill World Cup ranking, won by compatriot Peter Fill. On 21 January 2017 he again won the Kitzbühel downhill race, becoming the first Italian capable of repeating the victory in this race; at the World Championships in St. Moritz 2017 he was ranked 13th in the downhill, 9th in the supergiant and 4th in the combined. In the 2017-2018 season he won the Bormio downhill run for the second time (December 28) and took part in the XXIII Winter Olympic Games in Pyeongchang 2018, where he classified 4th in the downhill, 7th in the supergiant and did not complete the combined.In the 2018-2019 season he won for the third time the downhill race of Bormio, on December 28th (thus equaling the record of Michael Walchhofer) [4], and the next day he also won the supergiant played in the same location, becoming the the only athlete to have won on the Stelvio track in both fast disciplines in the same season; the fol-lowing January 25 he won the Kitzbühel downhill for the third time. At the World Championships in Åre 2019 he won the gold medal in the supergiant, preceding by nine hundredths Vincent Kriechmayr and Johan Clarey who finished second ex aequo, and was 6th in the downhill and 9th in the combined. With the victory of the following

Dominik Paris in palestra prima di una gara. L’anno scorso ha vinto per la terza volta la discesa libera di Bormio, il giorno dopo ha trionf-ato anche nel supergigante disputato nella medesima località, divenendo l’unico atleta ad aver vinto sulla stessa pista nella stessa stagione.

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March 3, in supergiant on the Lillehammer Kvitfjell track, he over-took Kristian Ghedina by number of victories in the World Cup, thus becoming the third Italian skier by number of victories [5] [6]. At the end of the season he was winner of the supergiant World Cup and 2nd in the downhill World Cup ranking, 20 points behind the winner Beat Feuz. Now Dominik, a wonderful soloist who unfortu-nately has no teammates around him who can take points from the most dangerous opponents, is preparing for the assault on the World Cup. The races on 27 and 28 December 2019 await him, in partic-ular the downhill run on the Stelvio slope in Bormio. His trainer aims high, in the stratosphere: to get five consecutive victories on the same downhill slope. If this venture succeeds, Dominik Paris would become the first skier to succeed in such an undertaking.But not only that, it’s time for great honors. On Monday 16 Decem-ber, in the monumental gymnasium of Palazzo H inside the Univer-sity of the Foro Italico, the highest honor of Italian sport will be the protagonist at the annual ceremony of delivery of the Collari d’Oro. Dominik Paris will receive the Collar d’Oro for Super G, Alpine Ski, alongside orothea Wierer and Dominik Windisch (Biathlon, Mass Start). The event will be attended by the Prime Minister, Giuseppe Conte, who will deliver the collars to the honored. On stage with him will be the President of CONI, Giovanni Malagò and the Pres-ident of the Italian Paralympic Committee, Luca Pancalli. Also on this occasion, as already happened in previous years, in addition to the world champions of the Olympic and Paralympic disciplines, numerous athletes who received the world title before 1995 will be awarded with the prestigious recognition, including Alberto for row-ing. Belgeri (Two for couples - 1986), Igor Pescialli (Two for couples - 1986) and Francesco Esposito (Double Lightweight - 1994).Among the awarded personalities there will be the mayors of Mi-lan and Cortina, Giuseppe Sala and Gianpietro Ghedina, and the governors of Lombardy and Veneto, Attilio Fontana and Luca Zaia, protagonists of the assignment to Milan Cortina of the 2026 Winter Olympic Games. They will instead be the Academy D’Armi Musu-meci Greco, the Pieve a Nievole di Montecatini clay pigeon shooting, the Spal, the Courmayeur Monte Bianco Ski Club and the Circolo Canottieri Roma the over 100-year-old companies that will receive the Collare d’Oro. Gold collar also at the CC Rome, in the year of its Centenary (1919-2019) and to the recordman Francesco Saverio Di Donato (Accademia del Remo) winner of numerous medals at the INAS Games and holder of two new records. Finally, Palme d’Or for Technical Merit, to Giuseppe Polti. The ceremony will be broadcast live on Rai 2 from 11 to 12.55.

classifica della Coppa del Mondo di discesa libera, a 20 punti dal vincitore Beat Feuz.Ora Dominik, meraviglioso solista che purtroppo non ha intorno a sè compagni di squadra in grado di togliere punti agli avversari più pericolosi, si prepara all’assalto alla Coppa del Mondo. Lo as-pettano le gare del 27 e 28 dicembre 2019, in particolare la discesa libera sulla pista Stelvio di Bormio. Il suo preparatore punta in alto, nella stratosfera: a ottenere cinque vittorie consecutive sulla stessa pista di discesa libera. Se questa impresa riuscisse, Dominik Paris diverrebbe il primo sciatore a riuscire in una simile impresa. Ma non solo, è il momento delle grandi onoreficienze. Lunedì 16 dicembre, nella palestra monumentale di Palazzo H all’inter-no dell’Università degli Studi del Foro Italico sarà protagonista all’annuale cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano. Dominik Paris riceverà il Col-lare d’Oro pe il Super G, Sci Alpino, al fianco di Dorothea Wierer e Dominik Windisch (Biathlon, Mass Start). All’evento parteciperà il Presidente del Consiglio, Giuseppe Con-te, che consegnerà i Collari agli insigniti. Sul palco con lui ci sa-ranno il Presidente del CONI, Giovanni Malagò ed il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Anche in questa occasione, come già accaduto negli scorsi anni, oltre ai campi-oni mondiali delle discipline olimpiche e paralimpiche, saranno insigniti con il prestigioso riconoscimento anche numerosi atleti che si sono fregiati del titolo iridato prima del 1995 tra i quali, per il canottaggio, Alberto Belgeri (Due di coppia – 1986), Igor Pescialli (Due di coppia – 1986) e Francesco Esposito (Doppio Pesi Leggeri – 1994). Tra le personalità premiate ci saranno i sindaci di Milano e Cor-tina, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina, e i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, protagonisti dell’assegnazione a Milano Cortina dei Giochi Olimpici Inverna-li 2026. Saranno invece l’Accademia D’Armi Musumeci Greco, il Tiro a Volo Pieve a Nievole di Montecatini, la Spal, lo Sci Club Courmayeur Monte Bianco e il Circolo Canottieri Roma le soci-età ultracentenarie che riceveranno il Collare d’Oro. Collare d’oro anche al CC Roma, nell’anno del suo Centenario (1919-2019) e al recordman Francesco Saverio Di Donato (Accademia del Remo) vincitore di numerose medaglie agli INAS Games e detentore di due nuovi record. Palma d’Oro al Merito Tecnico infine, a Gi-useppe Polti. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai 2 dalle 11 alle 12.55.

A fianco, Dominik Paris con la giacca della squadra azzurra e con il pettorale 11 durante una gara. Ora si prepara all’assalto della Coppa del Mondo: lo aspettano le gare del 27 e 28 dicembre e le nuove sfide del 2020. Il meraviglioso solista non ha purtroppo intorno a sè compagni di squadra che siano in grado di togliere punti agli avversari più pericolosi.

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S arà ancora possibile, fra 50 anni, asistere alla Coppa del Mon-do di Sci? E’ una scommessa che nessuno si sente di fare, visto che le vette alpine europee si sgretolano e i ghiacciai si squagli-ano. Sono 17 quelli scomparsi negli ultimi anni in Svizzera. E si cominciano a contare le prime defezioni di ghiacci anche in Italia. Con la differenza che qui gli abitanti non escono in corteo a fare il funerale ai ghiacciai, ma a spalare le frane e le valanghe che hanno causato gravi incidenti ambientali e la morte di alpinisti e sciatori. Il problema delle alte temperature che stanno interessando anche le quote più elevate, si è fatto sentire con esiti tragici nel corso delle ultime settimane, all’avvio della stagione sciistica. Frane, slavine e valanghe si moltiplicano e purtroppo questo fenomeno proseguirà. E non solo in Italia. Una delle regioni più colpite dallo stesso fenomeno è la California. Miglioni di persone hanno visto il video del climber Peter Zabrok, appena arrivato in cima a El Capitan, la montagna alta 2300n metri all’interno del Parco Nazi-onale Yosemite in California quando parte della roccia ha iniziato a sgretolarsi. Ben 1300 tonnellate cadute proprio dove era appena transitato il climber. L’insufficiente prevenzione ambientale a livello globale e la scar-sa e sottovalutata informazione sono una problematica che nelle ultime settimane è balzata agli onori della cronaca a seguito della

MONTAGNE ITALIANE MALATE: L’ALLARME PER IL 2020

Will it still be possible, in 50 years, to attend the Ski World Cup? It is a bet that nobody feels like making, given that the European Alpine peaks are crumbling and the glaciers are melting. 17 have disap-peared in recent years in Switzerland. And the first ice defections are beginning to count in Italy too. With the difference that the inhabitants here do not go out to per-form the funeral at the glaciers, but to clear the landslides and ava-lanches that caused serious environmental accidents and the death of climbers and skiers. The problem of high temperatures that are affecting even the highest altitudes has made itself felt with tragic results over the past few weeks, at the start of the ski season. Land-slides, avalanches and avalanches multiply and unfortunately this phenomenon will continue. And not only in Italy. One of the regions most affected by the same phenomenon is California. Millions of people watched the video of climber Peter Zabrok, who just arrived at the top of El Capitan, the 2300n meter high mountain inside Cal-ifornia’s Yosemite National Park when part of the rock started to crumble. As many as 1300 tons dropped right where the climber had just passed.Insufficient global environmental prevention and poor and under-valued information are a problem that has jumped to the headlines in recent weeks following the publication of various scientific re-

A fianco, il preoccupante fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai alpini, causato dall’innalzamento delle temperature in diversi Paesi del mondo. Solo negli ultimi 100 anni i ghiacciai delle Alpi si sono dimezzati. Di ques-to volume perso, il 70% si è registrato negli ultimi 30 anni, come affermato dal glaciolo-go del Consiglio Nazionale delle Ricerche Renato Colucci. Secondo l’esperto, non vedremo più ghiacciai alpini al di sotto dei 3500 metri, saranno destinati a scomparire entro due o tre decenni. E di quelli sopra i 4.000 metri, la metà si scioglierà entro il 2050.

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Un video divenuto virale sui social network mostra una frana estesa sul Monte Bianco,

A viral video shows the big landslide on Mont Blancsopra i 4.000 metri, la metà si scioglierà entro il 2050. Il ghiaccio delle Alpi che si scioglie è una delle spie del cambiamento cli-matico in atto. Il nostro Paese è più caldo rispetto a un secolo fa, con un +0,94° di media, ma è dalla Toscana in su che si reg-istra l’aumento maggiore di temperatura. Il record è nella zona di Pavia dove da un secolo all’altro c’è stata un’impennata di 1,3 gradi. Numero che si avvicina pericolosamente a quell’1,5° sta-bilito dall’accordo di Parigi come soglia da non superare rispetto ai livelli pre-industriali. Le stime arrivano dall’inchiesta realizzata dall’European Data Journalism Network (Edjnet) sui dati dello European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECM-WF). Sono previsioni drammatiche ma che forse non arrivano così inaspettate dopo le ondate di calore di quest’estate che hanno fatto registrare una serie di record di temperature in diversi paesi in tutto il mondo, in moltissime città e persino sulle vette alpine. A fine giugno, ad esempio, la temperatura al rifugio più alto d’Eu-ropa, la capanna Margherita a 4.554 metri, sono stati registrati dieci gradi di temperatura, senza mai scendere sotto lo zero per diversi giorni. Un fatto inaudito, una temperatura che gli esperti stimano dieci volte maggiore rispetto alle medie di questo perio-do. Insieme ai termometri troppo alti ci sono stati altri campanelli

will melt by 2050. The melting ice of the Alps is one of the spies for the ongoing climate change. Our country is warmer than a century ago, with an + 0.94 ° average, but it is from Tuscany upwards that the greatest increase in temperature is registered. The record is in the Pavia area where there has been a surge of 1.3 degrees from one century to the next. Number that is dangerously close to that 1.5 ° established by the Paris agreement as a threshold not to be exceeded compared to pre-industrial levels. The estimates come from the investigation carried out by the Euro-pean Data Journalism Network (Edjnet) on data from the European Center for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF). These are dramatic forecasts but which perhaps do not arrive so unexpect-ed after the heat waves of this summer that have recorded a series of temperature records in different countries around the world, in many cities and even on the Alpine peaks. At the end of June, for example, the temperature at the highest refuge in Europe, the Mar-gherita hut at 4,554 meters, ten degrees of temperature were record-ed, without ever falling below freezing for several days. An unheard of fact, a temperature that experts estimate ten times higher than the

pubblicazione di varie ricerche scientifiche. E’ ormai acclarato che il Cervino e altre vette stiano letteralmente cadendo a pezzi, ma ad oggi non risultano da nessuna partelocalità sciistiche chiuse per pericolo valanghe. Purtroppo non è solo il Cervino a subire le conseguenze dell’in-nalzamento termico. Tutte le Alpi sono malate sul fronte italiano. Solo negli ultimi 100 anni i ghiacciai delle Alpi si sono dimezzati. Di questo volume perso, il 70 per cento si è registrato negli ultimi 30 anni, come affermato dal glaciologo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Renato Colucci. Secondo l’esperto, inoltre, non vedremo più ghiacciai alpini al di sotto dei 3.500 metri, che saranno destinati a scomparire entro due o tre decenni. E di quelli

search. It is now clear that the Cervino and other peaks are literally fall-ing apart, but to date no ski resorts have closed due to avalanche danger. Unfortunately, it is not only the Ceverino that suffers the consequences of the temperature rise. All the Alps are sick on the Italian front. Only in the last 100 years the glaciers of the Alps have halved. Of this lost volume, 70 percent have registered in the past 30 years, as stated by the glaciologist of the National Research Council (Cnr) Renato Colucci. Furthermore, according to the expert, we will no longer see alpine glaciers below 3,500 meters, which will be destined to disappear within two or three decades. And of those above 4,000 meters, half

Qui sopra, il professor Renato Colucci, professore a contratto di glaciologia presso l’Università di Trieste. A fianco, il fenomeno dello sciogli-mento dei ghiacci sulle montagne italine, che si accentua soprattutto d’estate. Il nostro Paese è più caldo di un secolo fa (+0,94 di media).

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d’allarme, come ad esempio la comparsa di bellissimi laghi glaciali sopra tra i 3.000 e i 4.000 metri trovati da alcuni alpinisti, laddove dovrebbe esserci solo una distesa di neve e ghiaccio, sulle cime più iconiche delle Alpi, tra cui il monte Cervino.Un video allarmante è diventato virale sui social: mostra una frana estesa, che si è verificata di recente sul massiccio del Mon-te Bianco. Una impressionante caduta di pietre lungo le pendi-ci dell’Aiguille du Peigne che ha destato grande scalpore. Come dichiarato dai ricercatori del Federal Institute of Technology of Zurigo, coordinatori della ricerca sullo sgretolamento della vet-ta del Cervino, sono proprio le montagne più elevate del globo a risentire maggiormente dei cambiamenti climatici. Con conseg-uenze che investono anche il mondo alpinistico. Nel tempo non ci si può che attendere un incremento di instabilità e rischio di frane lungo tutto l’arco alpino, con crescente pericolo per le vite umane. La prudenza è diventata cruciale, ma sembra un tema che fa poca presa sulle associazioni di albergatori e sulle famiglie dei vacanzieri.Il perdurare delle alte temperature alle alte quote oggi si rende responsabile da un lato di estesi crolli di massi e pietre, dall’al-tro dello scioglimento dei ghiacciai. Sono due i fenomeni che nel tempo porteranno a una alterazione della stessa morfologia delle montagne, spiega Alberto Clerici, professore di Geologia applicata presso l’Università degli Studi di Brescia: «Da un lato la frana in sé è un evento del tutto naturale, il che non significa che in deter-minate occasioni l’uomo non abbia favorito o innescato un mov-imento franoso. Ma rimane comunque il fatto che, in assoluto, la frana è un movimento di terreno o di roccia che avviene indipen-dentemente da tutto. Le frane esistevano ben prima che l’uomo mettesse piede sulla terra e prima che riuscisse a modificare con interventi di vario tipo la morfologia delle valli. Ovunque esiste la forza di gravità che da sempre tende, inevitabilmente, a portare del materiale dalle quote maggiori a quelle minori». Ma poi il professor Clerici mette l’accento sul tema del riscalda-mento globale, “che oggi viene descritto come la causa di quasi qualunque cosa negativa accada sulla Terra. Bisogna dire che spesso è difficile trovare un nesso stringente tra il riscaldamen-to globale e un accadimento naturale come questo delle franè. E’ facile dare la colpa all’uomo ma è molto più difficile provarlo. Con questo non voglio assolutamente negare nulla di ciò che sappia-mo sull’inquinamento o sull’effetto serra. Certo, resto convinto del fatto che debba essere sempre mantenuta la massima attenzione,

An alarming video has gone viral on social media: it shows an ex-tensive landslide, which recently occurred on the Mont Blanc massif. An impressive fall of stones along the slopes of the Aiguille du Peigne which caused a stir. As stated by the researchers of the Federal In-stitute of Technology of Zurich, coordinators of the research on the crumbling of the Matterhorn peak, it is precisely the highest moun-tains in the world that are most affected by climate change. With consequences that also affect the mountaineering world. Over time, we can only wait for an increase in instability and risk of landslides throughout the Alps, with increasing danger to human lives. Pru-dence has become crucial, but it seems like an issue that has little hold on hotelier associations and vacationer families.The persistence of high temperatures at high altitudes today is re-sponsible on one hand for large collapses of boulders and stones, on the other for the melting of glaciers. There are two phenomena that over time will lead to an alteration of the same morphology of the mountains, explains Alberto Clerici, professor of applied geology at the University of Brescia: «On the one hand the landslide itself is a completely natural event, the which does not mean that on certain occasions man has not favored or triggered a landslide. But the fact remains that, in absolute terms, the landslide is a movement of soil or rock that occurs independently of everything. Landslides existed long before man set foot on earth and before he was able to modify the morphology of the valleys with various types of intervention. Everywhere there is the force of gravity which has always tended, inevitably, to bring material from higher to lower altitudes ». But then Professor Clerici stresses the issue of global warming, “which today is described as the cause of almost anything negative happen-ing on Earth. It must be said that it is often difficult to find a close connection between global warming and a natural event like this in the landslides. It is easy to blame man but it is much more difficult to prove it. With this I absolutely do not want to deny anything we know about pollution or the greenhouse effect. Of course, I remain convinced that the utmost attention must always be maintained, but let’s not forget that for completely natural reasons, in a recent geological past, the climate in our areas was much warmer than what we have today and what we fear for the next few years. At the time there were melting of the glacial masses, and greater than is happening now “.Man can therefore do great damage, but we still enter into a fluctu-ation in temperatures which, over time and independently of man, is caused by natural causes.

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Dopo la stagione invernale, arrivano primavere sempre più devastanti per le foreste italiane. Tra le regioni più colpite, il Veneto e l’Alto Adige

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“L’uomo può fare grossi danni, ma è un ciclo naturale”“We can do great damage, but it is a natural cycle”di circa del 10% e questo tende ad aprire maggiormente le frat-ture presenti nella roccia. Insieme a ciò, si assiste ad una azione adesiva, il ghiaccio aderisce a queste rocce e le trattiene unite o in una certa posizione. Se ad un certo punto invece la temperatura aumenta tanto da sciogliere delle porzioni di ghiaccio, si ha una probabilità maggiore che un blocco di roccia, liberato dai vincoli, cada rovinosamente verso il fondo valle. “Però bisogna analizzare caso per caso e provare questi avven-imenti: che sono possibili, ma non avvengono tutti a causa del riscaldamento globale: questa è una semplificazione può anche servire per distogliere l’attenzione da altre questioni, perché po-trebbero anche esserci tante diverse cause, che andrebbero studi-ate e non liquidate facendo riferimento semplicemente al riscal-damento globale”.L’allarme montagna è una questione molto complessa e opinabile: vediamo ogni giorno tutti gli enti coinvolti in un certo territorio chetendono a rimpallare fra loro cause reali e possibili e fra colpe e responsabilità. Ma l’informazione circa le zone pericolose e il blocco delle strade, sono sempre, a nostro avviso, insufficienti. Sulla relativizzazione dei rischi - fatte salve le rispettabili e utili campagne d’informazione sui pericoli della montagna - esiste un interventismo «alla francese», evidente sul Monte Bianco con ob-blighi di prenotazioni nei rifugi e interventi della “Gendarmerie”

which are possible, but not all of them happen because of global warming: this is a simplification it can also serve to divert attention from other issues, because there could also be many different causes, which should be studied and not liquidated by simply referring to global warming “.In short, the mountain alarm is a very complex and questionable issue: we see every day all the bodies involved in a certain terri-tory who tend to re-pack real and possible causes and blame and responsibility between them. But the information about the danger-ous areas and the blocking of the roads are always, in our opinion, insufficient.On the relativization of the risks - without prejudice to the respect-able and useful information campaigns on the dangers of the moun-tains - there is a “French” interventionism, evident on Mont Blanc with reservations obligations in the refuges and “Gendarmerie” in-terventions in macroscopic cases of non-mountaineers equipped or children brought to the wall by their parents, then there is an “Aosta Valley” version which has manifested itself over time with orders from the mayors to ban certain accesses, for example to the Matter-horn and in the notoriously dangerous area of Val Veny.The reaction to these measures sees opposite extremisms: those who invoke freedom one hundred percent for those who want to climb, forgetting that those who get in trouble risk not only their own lives

ma non dimentichiamo che per motivi del tutto naturali, in un recente passato geologico, il clima nelle nostre zone era ben più caldo di quello che abbiamo oggi e di quello che paventiamo per i prossimi anni. A allora si verificavano scioglimenti delle masse glaciali, e maggiori di quanto non stia accadendo ora”.L’uomo dunque può fare dei grossi danni, ma ci inseriamo co-munque in una oscillazione delle temperature che, nel tempo e indipendentemente dall’uomo, è provocata da cause naturali. Può esistere una concausa legata ad un aumento delle tempera-ture? Certamente sì. Per esempio, il ghiaccio che permane nelle fratture presenti nelle rocce ha un potere “adesivo”, infatti l’acqua, passando dallo stato liquido allo stato solido, aumenta di volume

Can there be a cause linked to an increase in temperatures? Yes of course. For example, the ice that remains in the fractures present in the rocks has an “adhesive” power, in fact the water, passing from the liquid state to the solid state, increases in volume by about 10% and this tends to open more the fractures present in the rock. Along with this, there is an adhesive action, the ice adheres to these rocks and holds them together or in a certain position. If at a certain point, on the other hand, the temperature increases so much as to melt the portions of ice, there is a greater probability that a block of rock, freed from the constraints, will fall ruinously towards the bottom of the valley. ”But we have to analyze case by case and try these events:

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I glaciologi sono allarmati dalla compar-sa di bellissimi laghi sulle pendici delle Dolomiti, anche sotto i 4000 metri. Tra i fenomeni che preoccupano di più, la scarsa informazione fornita agli escursionisti e la resistenza diffusa nei comprensori a rilasciare bollettini d’allarme che potrebbero danneggiare l’unica fonte di guadagno di molte valli, il turismo.

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in casi macroscopici di alpinisti non attrezzati o bambini portati in parete dai genitori, poi esiste una versione «alla valdostana» manifestatasi nel tempo con ordinanze dei sindaci di divieto su al-cuni accessi ad esempio per il Cervino e nella zona notoriamente pericolosa della Val Veny. La reazione a queste misure vede op-posti estremismi: chi invoca la libertà al cento per cento per chi voglia salire, dimenticando che chi si mette nei guai rischia non solo la propria vita ma anche quella dei soccorritori; chi, dall’altra parte della barricata, si delira attorno a patentini per gli alpinisti e misure draconiane di chiusura con catene e cartelli.Il fenomeno franoso è uno di quelli più complessi da decifrare perchè bisogna essere veri esperti della materia. Le frane sono di diverse tipologie molto differenti l’una dall’altra, e anche all’inter-no di ciascuna tipologia possono esserci delle differenze sostan-ziali e importanti. L’ esempio classico è quello delle dimensioni: se da dieci metri di altezza frana su una strada un masso di un decimetro cubo (che non è praticamente niente) ma cade su un veicolo, può creare danni molto ingenti. D’altra parte abbiamo frane che interessano pascoli e strade per decine di milioni di me-tri cubi, quindi con tutt’altri ordini di grandezza e differenti prob-lematiche di movimento. Sono anche molto vaghe le conoscenze sulla velocità di movimento delle frane: solo gli studiosi hanno la mappa esatta delle frane molto lente, riconosciute e cartografate, con le quali si può convivere tranquillamente. E quella delle frane rapidissime che non lasciano letteralmente scampo. Dopo l’allarme scioglimento ghiacciai in Groelandia e sull’Antar-tico, un nuovo studio del Cnr mette in guardia anche sulla Mar-molada, la montagna simbolo delle Dolomiti, prevedendo che fra 25 anni scomparirà. Lo spiega il professor Renato Colucci, gla-ciologo del Cnr Trieste. “Nell’ultimo secolo i ghiacciai delle Alpi hanno perso il 50% della loro copertura. Si stanno ritirando a una velocità senza precedenti. “Sono destinate a scomparire a meno che non ci sia la scelta, non del singolo governo ma planetaria, di passare alle energie rinnovabili nel minor tempo possibile e nella maniera più completa. Se avessimo iniziato trent’anni fa, ora saremmo più tranquilli e invece dobbiamo fare in fretta, il rischio è che il fenomeno accel-eri”. I teloni sulla Marmolada. “Ci sono ancora, ma servono solo a rallentare localmente il fenomeno, non a impedire al ghiaccio di sciogliersi”.La causa. La colpa è dell’uomo, dell’inquinamento che produce e che ha sconvolto l’equilibrio naturale. Responsabile del riscal-

but also that of the rescuers; who, on the other side of the barricade, raves about licenses for mountaineers and draconian measures of closing with chains and signs.The landslide phenomenon is one of the most complex ones to deci-pher because you need to be a real expert in the matter. Landslides are of different types very different from each other, and even within each type there may be substantial and important differences. The classic example is that of size: if a rock of a cubic decimeter (which is practically nothing) but falls on a vehicle from a ten-meter height, it can cause very serious damage. On the other hand, we have landslides affecting pastures and roads for tens of millions of cubic meters, therefore with completely differ-ent orders of magnitude and different movement problems. Knowl-edge about the speed of movement of landslides is also very vague: only scholars have the exact map of very slow, recognized and mapped landslides, with which you can live happily. And that of the very rapid landslides that literally leave no way out.After the alarm melting glaciers in Greenland and on the Antarc-tic, a new CNR study also warns of Marmolada, the symbol of the Dolomites, predicting that it will disappear in 25 years. Professor Renato Colucci, glaciologist of the Cnr Trieste explains it. “Over the past century, the glaciers of the Alps have lost 50% of their coverage. They are retreating at an unprecedented rate. “They are destined to disappear unless there is a choice, not of the individual government but of the planet, to switch to renewable energy in the shortest possi-ble time and in the most complete way.If we started thirty years ago, we would be more relaxed now and instead we must hurry, the risk is that the phenomenon will accel-erate. “ The tarpaulins on the Marmolada. “They are still there, but they only serve to slow down the phenomenon locally, not to prevent the ice from melting.”The cause. The fault lies with man, with the pollution it produces and that has upset the natural balance. Greenhouse gas, which we use to produce energy, is responsible for global warming.The effects of overheating. “The result is that the summers are longer and warmer, the winters are shorter and with less and less snow and since the mid-1980s temperatures have only gone uphill. Until then - explains Colucci - even under the three thousand meters of summer there was some snow on the ice, which preserved it and created the reserve necessary to form more. Today we often observe the almost complete disappearance of the snowpack: the ice remains exposed to the sun and melts. On aver-

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A sinistra, frane d’alta quota sulle Dolomiti. Il fenomeno delle frane è uno dei più complessi da decifrare. Qui a fianco, le tre cime di lavaredo, una delle montagne più ‘ferite’ dal fenomeno del disgelo e dell’erosione

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damento globale va affrontato con l’aiuto degli esperti, che pos-sono aiutare la politica a prendere le giuste decisioni. Mi metto a disposizione per contribuire alla salvaguardia del territorio”. Le Dolomiti si sgretolano sempre più velocemente. Allarme de-gli esperti, c’è una maggiore propensione al dissesto dei territori interessati dallo scioglimento del permafrost, il terreno gelato, residuo di antiche glaciazioni, che ancora permane, anche sulle montagne più alte delle nostre Dolomiti. Fra i danni indiretti di questo fenomeno ci sono i sempre più numerosi crolli di pareti e guglie rocciose e le conseguenti colate rapide di detriti, in caso di pioggia abbondante e violenta.Ne ha parlato, a Cortina, in una conferenza organizzata dal Par-co delle Dolomiti d’Ampezzo, il meteorologo e nivologo Anselmo Cagnati, del centro Arpav di Arabba: «Lo scioglimento del per-mafrost è uno degli indicatori del cambiamento climatico, studi-ato anche da noi, ad Arabba, e il riscaldamento globale provoca, tra l’altro, la degradazione di questo strato di terreno ghiacciato, il suo assottigliamento, l’aumento di pressione nelle fessure e nei pori della roccia, il cambiamento delle proprietà geotecniche del materiale»...

dressed with the help of experts, who can help politics make the right decisions. I make myself available to contribute to the protection of the territory “.The Dolomites crumble faster and faster. Experts alarm, there is a greater propensity to failure of the territories affected by the melting of the permafrost, the frozen soil, the remains of ancient glaciations, which still remains, even on the highest mountains of our Dolomites. Among the indirect damages of this phenomenon are the increasing-ly numerous collapses of walls and rocky spiers and the consequent rapid flows of debris, in the event of heavy and violent rain.

The meteorologist and snow expert Anselmo Cagnati of the Arpav center in Arabba spoke about this in a conference organized by the Parco delle Dolomiti d’Ampezzo: “The melting of permafrost is one of the indicators of climate change, also studied by us, in Arabba, and global warming causes, among other things, the degradation of this layer of frozen soil, its thinning, the pressure increase in the cracks and pores of the rock, the change of the geotechnical proper-ties of the material “

damento globale è il gas serra, di cui ci serviamo per produrre energia.Gli effetti del surriscaldamento. “Il risultato è che le estati sono più lunghe e calde, gli inverni brevi e con sempre meno neve e dalla metà degli anni Ottanta le temperature sono solo in salita. Fino ad allora - chiarisce Colucci - anche sotto i tremila metri d’estate rimaneva un po’ di neve sul ghiaccio, che lo preservava e creava la riserva necessaria a formarne altro. Oggi osserviamo spesso la quasi completa scomparsa del manto nevoso: il ghiaccio resta esposto al sole e si fonde. In media si perde da mezzo metro a un metro di spessore all’anno”.“Soprattutto dopo l’uragano Vaia del 29 ottobre 2018, che ha dev-astato le nostre montagne, è emersa con forza la necessità di non sottovalutare i mutamenti climatici e anzi di prevenirli — riflette Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno —. Il riscal-

age, it is lost from half a meter to a meter thick per year. ““Especially after the hurricane Vaia of 29 October 2018 which devastated our mountains, the need to not underestimate climate change and in-deed to prevent it emerged strongly - reflects Roberto Padrin, pres-ident of the Province of Belluno -. Global warming needs to be ad-

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Altre immagini impressionanti di vette senza neve, di va-langhe e frane che mettono a rischio anche la popolazione che vive sulle pendici delle Alpi. Sotto, gli esiti di una frana sulle Dolomiti.

“Le nostre montagne, devastate dall’uragano Vaia del 29 ottobre 2018”“The italian mountains devasted from the hurricane, october 2018”

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“La Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2019-20 ha preso il via il 26 ottobre in Austria a Solden. Il calendario prevede in tutto 40 gare. In Italia sono previste le gare di: Sestriere e La Thuile oltre alle finali di Cortina, che concluderanno la stagione nel mese di marzo. le ventidue tappe si svolgeranno in giro per il mondo: dalla Croazia, alla Svizzera, passando per il Canada e la Cina. La data di fine campionato di sci femminile è prevista per il 22 marzo 2020. Più di cento gare, nelle quali gli azzurri ma soprattutto le azzurre non stanno sfigurando. Comincia dunque anche per loro la stagione della velocità: a Lake Louise è in pro-gramma un ricchissimo fine settimana con due discese ed un su-per-G. Sono i primi appuntamenti per quelle che ormai, nel Circo Bianco, chamano le donne-jet. E c’è grande attesa in casa Italia per la cosiddetta ‘premiata ditta’ . Marta Bassino, Federica Brignone e Sofia Goggia puntano a fare incetta di medaglia tra Slalom gigante e Supergigante. Marta. Marta Bassino che sulla pista americana di Killington ha vinto il derby Piemonte -Val d’Aosta con Federica

BRILLA LA “PREMIATA DITTA” NELLA SQUADRA FEMMINILE

THE FEMALE’S SPARKLING SKY TEAMThe 2019-20 Women’s Alpine Skiing World Cup kicked off on 26 October in Solden in Austria. The calendar includes 40 races in all. In Italy the competitions of: Sestriere and La Thuile are foreseen in addition to the finals of Cortina, which will conclude the season in March. the twenty-two stages will take place around the world: from Croatia, to Switzerland, passing through Canada and China. The end date of the women’s ski championship is scheduled for March 22, 2020. More than one hundred races, in which the blues but above all the blue ones are not disfiguring. So the speed season begins for them too: a very rich weekend with two descents and a super-G is sched-uled in Lake Louise. These are the first dates for those who, in the White Circus, now call women-jets. And there is great expectation in Italy for the so-called ‘award-winning company’. Marta Bassino, Federica Brignone and Sofia Goggia aim to hoard a medal between Giant Slalom and Supergigante. Marta. Marta Bassino who won the Piedmont-Valle d’Aosta derby with Federica Brignone on the Amer-ican track in Killington. The 23-year-old from Cuneo had always lacked the cent to make the euro, after a career junior gold he had al-ways collected five minor podiums. “I knew I was up to such a result:

Le sciatrici azzurre sulle quali conta il team italiano dello sci alpino: Marta Bassino, Federica Brignone e Sofia Goggia.

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A Killington si conferma il feeling tra le AzzurreIn Killington the great feeling between the girls

minazione, intelligenza e una buona dose di cocciutaggine, Final-mente ha centrato il suo sogno: una vittoria costruita nella prima manche-sprint, a causa della partenza abbassata per il forte vento, e riconfermata anche nella seconda dimostrando il suo ottimo stato di forma. Nata a Cuneo, classe 96, ha disputato le prime gare nel circo bianco nel 2015. Oltre a questa vittoria, Marta vanta 1 secondo e 4 terzi posti in Coppa del Mondo, ma anche il bronzo iridato nella gara a squadre a Aare, conquistato lo scorso inverno. E’ stata una giornata straordinaria per i colori azzurri, completata dal secondo posto della compagna di squadra Federica Brignone, vincitrice lo scorso anno, staccata di 26 centesimi. L’azzurra era settima dopo la prima manche, ma grazie al miglior tempo nella seconda, ha recuperato ben 5 posizioni grazie ad una sciata con-tinua, solida e precisa.La pista di Killington ha confermato il feeling tra le sciatrici az-zurre, che hanno fermano Mikaela Shiffrin in terza posizione, staccata di 26 centesimi. A completare la festa in casa Italia anche l’undicesimo posto di Sofia Goggia, scesa con il pettorale 54, che ha ritrovato il feeling con il gigante e ha chiuso in 11esima po-

in Cuneo, class 96, she played the first races in the white circus in 2015. In addition to this victory, Marta boasts 1 second and 4 third places in the World Cup, but also the bronze medal in the team race in Aare, conquered the last winter. It was an extraordinary day for the blue colors, completed by the second place of teammate Federica Brignone, winner last year, detached by 26 cents. The blue was seventh after the first heat, but thanks to the best time in the second, he recovered 5 positions thanks to a continuous, solid and precise skiing.The Killington track confirmed the feeling between the blue female skiers, who stopped Mikaela Shiffrin in third position, detached by 26 cents. To complete the party at home also the eleventh place of Sofia Goggia, dropped with the bib number 54, who regained the feeling with the giant and finished in 11th position at 1.48 from Bas-sino. The other blue riders who have distinguished themselves and who will certainly do well in the future are Francesca Marsaglia in 26th position and Laura Pirovano in 30th place. Marta Bassino is the twentieth Italian to win a World Cup race. A ranking still led by Deborah Compagnoni with 16 wins. But now let’s talk about Sofia

Brignone. Alla 23enne di Cuneo era sempre mancato il centesimo per fare l’euro, dopo un oro juniores in carriera aveva sempre col-lezionato cinque podi minori. “Sapevo di essere all’altezza di un risultato del genere: mi serviva solo la scintilla giusta. Questa per me potrebbe essere una svolta: ho guadagnato tanta fiducia, non la voglio disperdere” ha detto ai microfoni prima della partenza il 30 novembre. E ha avuto ragione. Per la prima volta si è trovata al comando e la testa non ha tradito. In America la Bassino vuol diventare la settima azzurra a vincere un gigante della Coppa del mondo femminile, mentre la Nazionale rosa si prefigge di festeg-giare la decima doppietta della storia. Marta Bassino inseguiva questa vittoria da molto tempo e giorno dopo giorno con deter-

I just needed the right spark. This could be a turning point for me: I have gained a lot of confidence, I don’t want to disperse it, “he said to the microphones before leaving on November 30th. And he was right. For the first time she found herself in command and the head did not betray. In America, Bassino wants to become the seventh blue to win a giant of the women’s World Cup, while the national team aims to celebrate the tenth brace in history.Marta Bassino had been chasing this victory for a long time and day after day with determination, intelligence and a good dose of stubbornness, She finally hit her dream: a victory built in the first heat-sprint, due to the start lowered due to the strong wind, and also confirmed in the second, showing its excellent state of form. Born

Qui sopra, momenti di svago, di gioia e di vittoria per le atlete azzurre che saranno impegnate nelle gare della Coppa del Mon-do fino a marzo 2020. La nazionale rosa si prefigge di festeggiare la decima doppietta della storia.

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sizione a 1.48 dalla Bassino. Le altre azzurre che si sono distinte e che faranno sicuramente bene in futuro sono in 26esima po-sizione Francesca Marsaglia e, al 30esimo posto, Laura Pirovano. Marta Bassino è la ventesima azzurra a vincere una gara di Coppa del Mondo. Una classifica guidata ancora da Deborah Compag-noni con 16 vittorie.Ma ora parliamo della bergamasca Sofia Goggia, una superatleta che ha già dimostrato di essere in un buon stato di forma. la Gog-gia non ha mai vinto in carriera in Canada ed è salita sul podio solo in due circostanze nel 2016 (seconda in discesa e terza in su-pergigante). Nel super-G dove l’azzurra resta tra le favorite. E dire che questo 2019 non era iniziato in maniera ottimale per Sofia che aveva subito due incidenti automobilistici, per fortuna senza gravi conseguenze. Ad aprile al Sestriere con la sua auto aveva dovuto sterzare bruscamente per evitare di tamponare una vettura ed era finita su un furgone parcheggiato a margine della strada, la sua Audi era planata atterrando sul tettuccio del furgone. A novembre invece è stata coinvolta in un tamponamento tra più veicoli sull’autostrada A4, all’altezza di Desenzano del Garda. La stella luminosa del firmamento azzurro però non si è mai persa d’animo. E passiamo alla tostissima Federica Brignone. La mila-nese, classe 1990, si è rincuorata dopo con la vittoria dello sla-lom gigante di Courchevel, Francia. “Ero stata vicina alla vittoria nelle ultime gare, ho spinto al massimo, avevo buone sensazioni”. A questo punto, con 5 slalom giganti da disputare e un primo pi-azzamento nella graduatoria, ci sono motivi per essere fiduciosi. Indubbiamente, Federica Brignone dovrebbe mantenere questa costanza per tutta la stagione. Cosa che, in passato, non ha saputo fare, anche dopo aver iniziato in maniera brillante. La firma però sulle nevi francesi può essere un indizio chiaro di quanto la sciatrice nostrana abbia raggiunto un livello di comple-tezza tale da essere in grado di esprimersi ad alto livello su tutte le tipologie di tracciato, sia quelli più tecnici che quelli più filanti.L’appetito vien mangiando e guardando al prossimo appuntam-ento a Lienz (Austria), previsto il 28 dicembre, si buon sperare, ricordando il clamoroso successo riportato dalla tenace atleta nel

Goggia from Bergamo, a super athlete who has already proven to be in good shape. la Goggia has never won a career in Canada and only got on the podium in two circumstances in 2016 (second down-hill and third in supergiant). In the super-G where the blue remains among the favorites.And to say that this 2019 had not started optimally for Sofia who had suffered two car accidents, fortunately without serious conse-quences. In April in Sestriere with his car he had to steer sharply to avoid dabbing a car and ended up in a van parked on the side of the road, his Audi was gliding landing on the roof of the van. In No-vember, however, she was involved in a rear-end collision between several vehicles on the A4 motorway, near Desenzano del Garda. The bright star of the blue firmament, however, has never lost heart. And let’s move on to Federica Brignone. The milanese, born in 1990, was heartened afterwards with the vic-tory of the giant slalom in Courchevel, France. “I had been close to winning in the last few races, I pushed hard, I had good feelings.” At this point, with 5 giant slaloms to be played and a first place in the ranking, there are reasons to be confident. Undoubtedly, Federica Brignone should maintain this constancy throughout the season. Which, in the past, he has not been able to do, even after starting brilliantly.However, the signature on the French snows can be a clear indica-tion of how much the Italian skier has reached a level of complete-ness such as to be able to express herself at a high level on all types of track, both the more technical and the more streamlined ones.Appetite comes by eating and looking at the next appointment in Lienz (Austria), scheduled for December 28th, hopefully, remem-bering the resounding success reported by the tenacious athlete in 2017. Specials, in his case, will be the stages of Sestriere (18 January 2020) and especially that of Maribor (15 February 2020) for which she has an understandable concern. On the Slovenian slope Federi-ca left the scene in four circumstances out of the five she took part in, obtaining only a meager eighth place in 2015. It is a track that, without a doubt, does not appeal to her. The same goes for the race held on German soil in Ofterschwang

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A sinistra, il momento più emozionante del Circo Bianco: la zona dell’arrivo con il pubblico in trepida attesa dei campioni e il temporary village creato dai presti-giosi sponsor delle gare

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Tomba è sempre un mito18 DICEMBRE: AUGURI ALBERTONE!Anche se i componenti della pop band Maneskin non sanno chi sia, molti ricordano benissimo il grandissimo campione emiliano, dominatore della Gran Risa e il giorno del suo compleanno. Oggi come ieri Alberto Tomba rimane uno dei più grandi simboli, testimoni e icone dello sport italiano nel mondo. Tomba è stato anche il pri-mo atleta per il quale la Fisi aveva costituito un team tutto suo. Per alcuni versi ce l’aveva anche Deborah Com-pagnoni ma in maniera meno ufficiale. Anche se ha deciso di rimanere un po’ nascosto, lontano dai riflettori dello sci e dello spettacolo, Alberto Tomba è ancora un idolo. Migliaia di sciatori e non sciatori lo ricordano con immensa gratitudine e ammirazione. Anche chi non ha potuto “viverlo” in quegli anni perché troppo giovane. Non per nula l’ultima sua apparizione al Festival dello Sport di Trento è stata un delirio.

DECEMBER 18: HAPPY ALBERTONE!Although the members of the pop band Maneskin do not know who he is, many remember very well the great Emil-ian champion, ruler of the Gran Risa and on his birthday. Today as yesterday Alberto Tomba remains one of the greatest symbols, witnesses and icons of Italian sport in the world. Tomba was also the first athlete for whom Fisi had formed his own team. In some ways Deborah Compagnoni also had it but in a less official way. Although he has decided to remain a little hidden away from the spotlight of skiing and entertainment, Alberto Tomba is still an idol. Thousands of skiers and non-skiers remember him with immense gratitude and admiration. Even those who could not “live” it in those years because it was too young. It was not by chance that his last appearance at the Trento Sports Festival was a great triunph.

2017. Osservate speciali, nel suo caso, saranno le tappe del Ses-triere (18 gennaio 2020) e soprattutto di quella di Maribor (15 febbraio 2020) per il quale ella nutre una comprensibile preoccu-pazione. Sul pendio sloveno Federica è uscita di scena in quattro circostanze nelle cinque a cui ha preso parte, ottenendo solo un magro ottavo posto nel 2015. E’ un tracciato che, senza dubbio, non le va a genio. Stesso discorso per la gara che si disputa in terra tedesca a Ofterschwang (Germania), dove il rendimento è stato altamente deficitario (13° posto nel 2012 e poi zero punti), prima di proiettarsi a Cortina (22 marzo).

(Germany), where the performance was highly deficient (13th place in 2012 and then zero points), before projecting to Cortina (22 March).

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A sinistra: nervi saldi ai cancelletti di partenza. Qui a fianco: la frenata all’arrivo, prima di scoprire se si è o meno sul podio. Sotto: il mit-ico Alberto Tomba, ritiratosi a vita privata a 30 anni. Ama il buon vino (è sommelier), il gelato ed è appassionato di calcio, motocross, tuffi e auto-lavaggi a gettone.

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ALPI: WELCOME SULLE PISTE

DICEMBRE 2019

Arena Lifestyle 12-1/20/WALK THE LINE/ALPI: WELCOME SULLE PISTEBRE

SASLONG IN VALGARDENALa pista di Saslong di Santa Cristina parte da Spinel a 2249 metri e scente

fino alle Gobbe di Cammello , Ciasclat e Schuss. L’arrivo è a 1545 metri.

Le curve del Ciaslat sono davvero una meraviglia.

Il campione norvegese che le conosce meglio è Aksel Lund Svindal, che ha trionfato su questa pista cinque volta

in SuperG e due in discesa. The Saslong slope

in Santa Cristina starts from Spinel at 2249 meters and descends to the Cam-

el, Ciasclat and Schuss humps. The arrival is at 1545 meters.

The curves of the Ciaslat are fabolous. The Norwegian champion

who knows them best is Aksel Lund Svindal, who triumphed on this track

five times in SuperG and two downhill

GRAN RISA, ALTA BADIA Sulla Gran Risa si sono dati appuntamento negli anni le grandi stelle dello sci. Il

grande Alberto Tomba vi ha celebrato alcuni dei suoi grandi successi e oltre a lui hanno vinto:

Ingemar Stenmark, Ted Ligety, Mark Girardelli, Michael von Grünigen, Bode Miller e Marcel Hirscher.

La Gran Risa, con le sue pendenze e curve, è una delle piste più belle e tecniche nell’ambiente della Coppa del Mondo di sci alpino e rappresenta una sfida anche

per i più grandi campioni.La discesa che si snoda nel bosco inizia appena sotto la biforcazione delle piste

nera e rossa del Piz La Ila.Dopo aver superato il ripido pendio all’inizio, una curva marcata conduce la

discesa su un ripido e stretto canale. La discesa porta poi ad un secondo cambia-mento di direzione per finire al traguardo.

Over the years, the great stars of skiing have met on the Gran Risa. The great Alberto Tomba celebrated you

some of his great hits and beyond him have won:Ingemar Stenmark, Ted Ligety, Mark Girardelli, Michael von Grünigen,

Bode Miller and Marcel Hirscher.The Gran Risa, with its slopes and curves, is one of the most beautiful and

technical slopes in the environment of the Alpine Ski World Cup and represents a challenge even for the greatest champions.

The descent that winds through the woods begins just below the bifurcation of the black and red slopes of Piz La Ila.

After passing the steep slope at the beginning, a marked curve leads the descent on a steep and narrow channel. The descent then leads to a second change of

direction to finish at the finish.

STELVIO, LA PISTA DI BORMIO La pista Stelvio di Bormio,

fu realizzata negli Anni ‘80 e inau-gurata nel 1893 con le Wolrd Series,

prova generale dei Mondiali del 1985. The Stelvio slope in Bormio,

it was built in the 1980s and inaugu-rated in 1893 with the Wolrd Series,

the general rehearsal of the 1985 World Cup.

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Su ogni discesa, le leggende dello sci

IL TRITTICO DI PISTE A CORTINA D’AMPEZZO Senza dubbio Cortina d’Ampezzo è la pista sciistica più prestigiosa in Italia. La sua notorietà supera i confini nostrani, e nel

tempo il suo prestigio è rimasto intatto. Una meta da sogno, da visitare necessariamente per tutti gli appassionati della montag-na in genere e ovviamente di sci e snowboard. Insieme a Milano è stata proposta ufficialmente dl Coni come sede delle Olimpi-

adi Invernali del 2026, dopo la feòice esperienza come città a cinque cerchi nel 1956.Ogni anno si svolgono qui delle gare della Coppa del Mondo, per la precisione sulla pista Olympia delle Tofane. Un vento che si ripete e non fa altro che consolidare la popolarità di Cortina anche tra le nuove generazioni. Un luogo senza tempo o limiti d’età, che ha attirato anche l’attenzione del grande cinema, come dimostra Solo per i tuoi occhi, dodicesimo capitolo della saga

di James Bond, interpretato nella pellicola del 1981 da Roger Moore.Placidamente adagiata nella Valle d’Ampezzo, Cortina affascina i suoi visitatori con le splendide Dolomiti a farle da contorno,

ed è senza dubbio la più in voga tra le località delle Alpi italiani, con piste per tutti i gusti e abilità, suddivise in tre comprensori: Tofane, Faloria; Cristallo e Lagazuoi; 5 Torri.

ALPI:WELCOME SULLE PISTE /WALK THE LINE// Arena Lifestyle 12-1/20

PISTA 3TRE A MADONNA DI CAMPIGLIOProgettato nel 1940 da Bruno Detassis, il “Signore del Brenta”, alpinista, ma anche direttore della prima

scuola di sci di Madonna di Campiglio, il Canalone Miramonti è una leggenda dello sci. Tracciato tecni-co, impegnativo, modulato da decisi cambi di pendenza, nel 1967 ha ospitato la prima gara di Coppa del Mondo disputatasi in Italia: sul podio una tripletta francese: Perillat, Jauffret, Lacroix. Su questa pista, tra gare di Coppa del Mondo e Coppa Europa, si sono disputati numerosi appuntamenti della 3Tre, la storica

manifestazione ideata nel 1948 e che è divenuta tappa fissa del calendario FIS.Designed in 1940 by Bruno Detassis, the “Lord of Brenta”, mountaineer, but also director of the first ski school in Madonna di Campiglio, the Canalone Miramonti is a legend of skiing. Technical, demanding

track, modulated by decisive changes of slope, in 1967 it hosted the first World Cup race held in Italy: on the podium a French hat-trick: Perillat, Jauffret, Lacroix. On this track, between races of the World Cup and

European Cup, numerous events took place on the 3Tre, the historic event conceived in 1948 and which has become a fixed stop on the FIS calendar.

LA PISTA N. 3 FRANCO BERTHOD A LA THUILELa località valdostana con la pista più ripida d’Italia (76%) ospita la

gara delle donnedopo 4 anni. E di solito porta fortuna alle italiane...

1985. The Aosta Valley resort with the steepest track in Italy (76%) hosts the women’s race

after 4 years. And it usually brings good luck to Italians ...

Without a doubt, Cortina d’Ampezzo is the most prestigious ski slope in Italy. His fame goes beyond our borders, and over time his prestige has remained intact. A dream destination, a must visit for all mountain enthusiasts in general and of course skiing and snowboarding. Together with Milan, Coni was officially proposed as the venue for the 2026 Winter Olym-pics, after the feòice experience as a five-circle city in 1956.Every year there are World Cup races here, to be precise on the Olympia delle Tofane track. A wind that repeats itself and

does nothing but consolidate the popularity of Cortina even among the new generations. A place without time or age limits, which has also attracted the attention of the great cinema, as shown only for your eyes, the twelfth chapter of the James Bond saga, interpreted in the 1981 film by Roger Moore. Placidly nestled in the Ampezzo Valley, Cortina fascinates its visitors with the splendid Dolomites to surround it, and is undoubtedly the most popular among the resorts of the Italian Alps, with slopes for all tastes and abilities, divided into

three areas : Tofane, Faloria; Cristallo and Lagazuoi; 5 towers.

On each descent, the legend of skiing

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Se i vostri amici o parenti sono più fanatici dell’auto che della casa o del proprio guardaroba, inutile pensare altre strenne per Natale: ci vuole l’accessorio che stupisce. Molti si trovano su siti stranieri, dunque è roba dordinare per tempo. Se si ha qualche dubbio, ci si può rifare per San Valentino o Carnevale. Ecco i più pazzi in assoluto.

I BAFFI E LE CIGLIAAvrete sicuramente visto passare una piccola utilitaria con delle labbra carnose o delle ciglia posizionate sopra le luci, un tocco femminile e creativo per rendere più sim-patica l’ auto. C’è chi preferisce dare un tocco maschile e divertente posizionando sul fronte dei baffi magnetici.Sono top il Carnevale!

I COPRISEDILI DIVERTENTI Per chi compra un’auto usata i copri sedili sono spesso una necessità. Anche per ci ha bambini piccoli e pestiferi. Ora ce ne sono davvero tantissimi in commercio, ma al-cuni sono davvero particolari e divertenti, ad esempio quelli con i gattini kawaii. A proposito di strenne, esisto-no ora i coprisedili pensati per i cani: si appendono tra un poggia testa e l’altro e permette al nostro amico a 4 zampe di stare comodo, senza sporcare o rovinare gli allestimen-ti originali. Si sa, il cane è il migliore amico dell’uomo, soprattutto se non sporca.

If your friends or relatives are more fanatic of the car than of the house or your wardrobe, needless to think about other Christmas presents: you need the accessory that amazes.Many are located on foreign sites, so it’s time to sort things out. If you have any doubts, you can go for Valentine’s Day or Carnival. Here are the craziest ever.

MUSTACHE AND EYELASHESYou will certainly have seen a small utility car with plump lips or eyelashes positioned above the lights, a feminine and creative touch to make the car more pleasant. There are those who prefer to give a masculine and fun touch by placing a magnetic mustache on the front. Carnival is top!

THE FUNNY SEAT COVERSFor those who buy a used car, seat covers are often a necessity. Even for us it has small and pestiferous children. Now there are really many on the market, but some are really special and fun, for example those with kawaii kittens. Speaking of slippers, there are now seat covers designed for dogs: they hang between one headrest and the other and allow our 4-legged friend to be comfortable, without dirtying or ruining the origi-nal fittings. You know, the dog is the mig.STORAGE FOR GUESTSYes sal, the cars of moms are always recognizable by the bottles and games scattered everywhere, the wipes and cookies

Accessori auto, le strenne più pazze Car accessories, the craziest tools

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Arena Lifestyle 12-1/20 ACCESSORI AUTO/LE STRENNE PIU’ PAZZE

A sinistra: luci a led per rendere più spettacolare la guida notturna. Qui sopra, coprisedili divertenti con Batman e Jennifer Lopez, ma ci sono anche con personaggi che assomigliano fortemente Silvio Berlusconi o Raffaella Carrà.

di Galeazzo Melzi d’Eril

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I PORTAOGGETTI PER GLI OSPITISi sal, le auto delle mamme sono sempre riconoscibili per i biberon e i giochi sparsi dappertutto, le salviette e biscotti in giro. Per questo alcuni produttori hanno creato dei por-ta oggetti spaziosi e bene organizzati, particolari: un porta oggetti che si trasforma in cestino contenitore, una specie di zainetto che viene legato dietro al sedile del guidatore, il portaombrelli per evitare di bagnare la tappezzeria.

SMEMORATI UNITISe siete smemorati o molto indaffarati, sempre alla ricerca di un foglietto in auto per prendere appunti, ecco la lavag-netta da cruscotti per Fiat 500. Si incolla sulla plancia e si cancella tutto a tempo di record.

L’ANTENNA DA SQUALOPerchè ricevere il segnale radio con quella standard, sul tet-tuccio, che hanno tutti? Se siete maschi e grintosi, quella a forma di pinna di squalo fa per voi.

IL COPRIVOLANTE GLAMStupite la vostra ragazza con un copri-volante in cuoio con brillantini Swarovski, oppure in pizzo, piuttosto che in pel-liccia. Se è un tipo attenta ai trend, il successo è garantito.

LED MANIACSe l’obiettivo è quello farsi notare, non possono mancare gli accessori con luci LED colorate da applicare all’interno dell’abitacolo, nei fari o sotto la carrozzeria. Il kit di luci interne offre un effetto discoteca davvero sensazionale. Ma se siete dei romanticoni, la vostra strenna top è un’altra, il cielo stellato. In qualsiasi posto e indipendentemente dal tempo meteorologico, si può osservare un cielo stellato co-modamente seduti o sdraiati nella propria auto. Sono dis-ponibili in vendita kit di luci che formano un cielo stellato e che si applicano sul tettuccio interno dell’auto. EFFETTO DIABOLIKSe vostra moglie è una panterona, fatele una sorpresa. Por-tate via la sua auto con la scusa dell’autolavaggio e rico-pritela da soli o dal carrozziere con un rivestimento in vel-luto, reversibile e idrorepellente, che non si rovina in caso di pioggia o durante il lavaggio.

around. For this reason, some manufacturers have created spacious and well organized, particular object holders: an object holder that transforms into a container basket, a kind of backpack that is tied behind the driver’s seat, an umbrella stand to avoid wetting the uphol-stery.

UNITED FORGOTTENIf you are forgetful or very busy, always looking for a piece of paper in the car to take notes, here is the dashboard for Fiat 500. It is pasted on the dashboard and erased in record time.

THE SHARK ANTENNAWhy receive the radio signal with the standard one, on the roof, that everyone has? If you are male and spirited, the shark fin one is for you.

THE GLAM STEERING COVERAmaze your girlfriend with a steering wheel cover in leather with Swarovski glitter, or in lace, rather than in fur. If he is a trend-con-scious type, success is guaranteed.

LED MANIACIf the goal is to get noticed, accessories with colored LED lights to be applied inside the interior, in the headlights er the bodywork cannot be missing. The interior light kit offers a truly sensational disco effect. But if you are a romantic, your top gift is another, the starry sky. In any place and regardless of the weather, you can observe a starry sky comfortably sitting or lying in your car. Kits of lights are available for sale which form a starry sky and which are applied to the interior roof of the car.DIABOLIK EFFECTIf your wife is a cougar, surprise her. Take your car away

LE LE STRENNE PIU’ PAZZE/ ACCESSORI AUTO/ Arena Lifestyle 12-1/.20

PINNE E FRIGORIFERIA fianco, il monitor per intrattenere i passeggeri sul sedile posteriore, il copriantenna a forma di pinna, il coprisedile con portaoggetti, utilissimo in caso di bambini piccoli e neonati a bordo. Fra gli accessori auto più gettonati ci sono anche i frigoriferi: quelli piccoli da nascondere nel brac-ciolo centrale, sul sedile posteriore. E quello per-fetto per i pic nic in va-canza e per la merenda la spiaggia, che si mette sul sedile posterioreo oppure direttamente nel bagagli-aio.

Page 40: ARENA · l’americanaMikaela Shiffrin è l’angelo delle nevi da inseguire, magari col conforto delle compagne di squadra Federica Brignone e Marta Bassino. Un trio che punta a

Lunedi 16 dicembre 2019, alle ore 18.30, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano si terrà il 2°Arena Media Star Award Gala 2019, un evento di assoluto rilievo che abbina la consegna dei prestigiosi riconoscimenti (i nominativi prescelti saranno annunciati il 10 dicembre) al recital esclusivo di un nuovo protagonista della musica classica italiana prescelto dal board dell’associazione.Leonardo Moretti, diplomato in pianoforte al Conservatorio di Trieste “Giuseppe Tartini” nel 2013 e con diploma di laurea triennale in violino al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano nel 2018 ha 19 anni. Ha vinto 35 competizioni nazionali e internazionali di violino, tra cui 18 premi assoluti, che lo hanno portato a suonare in varie nazioni, dalla Cina alla Russia agli Usa, in varie città in Europa e Sudamerica. Ha suonato con varie orchestre, per il Presidente della Repubblica Cinese Xi Jing Pin e a Roma al Senato per il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, nel Concerto di Natale del 2016.Vincitore del “Grand Prize Virtuoso 2019”, Leonardo Moretti ha suonato di recente alla Carn-egie Hall e in una serie di concerti organizzati per lui nella città di New York. Di lui colpiscono la disinvoltura, la capacità espressiva di intesa con altri interpreti in tutte le formazioni, dal quartetto all’orchestra. Sorprende per naturalezza, omogenità e precisione. Ogni sua esibi-zione raccoglie ovunque un entusiastico consenso. Sul violino Amati, affidatogli dalla Fonda-zione Monzino, suona Beethoven con un tocco granitico, smagliante e curatissimo. Paganini risulta delicato, pieno di colori, cristallino. Perfette, emozionanti le esecuzioni di Bach, che il maestro Moretti rende in una forma purissima. Il recital per il l’Arena Media Star Award Gala, prevede un programma magnifico di brani celeberrimi scelti da Leonardo Moretti, dedicato ai più importanti compositori per violino dell’Ottocento (tra cui Schubert, Schumann, Bee-thoven, Paganini) con un bis a sorpresa. Ad accompagnarlo al pianoforte Andrea Tamburelli.

Monday 2 December 2019, at 6.30 pm, the 2nd Arena Media Star Award Gala 2019 will be held at the “Giuseppe Verdi” Conservatory in Milan, an event of absolute importance that combines the delivery of the prestigious awards (the names chosen will be announced on December 10 ) to the exclusive recital of a new protagonist of Italian classical music chosen by the association’s board. Leonardo Moretti, graduated in piano at the “Giuseppe Tartini” Conservatory in Trieste in 2013 and with a three-year degree in violin at the “Giuseppe Verdi” Conservatory in Milan in 2018 is 19 years old. He has won 35 national and international violin competitions, including 18 absolute prizes, which have led him to play in various countries, from China to Russia to the USA, in various cities in Europe and South America. He played with various orchestras, for the President of the Republic of China Xi Jing Pin and in Rome in the Senate for the President of the Italian Republic Sergio Mattarella, in the 2016 Christmas Concert. Winner of the “Grand Prize Virtuoso 2019”, Leonardo Moretti has recently played at Carnegie Hall and in a series of concerts organized for him in the city of New York. His ease, the expressive ability of understanding with other interpreters in all formations, from the quartet to the orchestra, are striking. It surprises for naturalness, homogeneity and precision. Every one of his performances collects an enthusiastic approval everywhere.On the Amati violin, entrusted to him by the Monzino Foundation, he plays Beethoven with a granite touch, dazzling and well-kept. Paganini is delicate, full of colors, crystal clear. Bach’s performances are perfect and exciting, which Maestro Moretti renders in a very pure form. The recital for the Arena Media Star Award Gala, includes a magnificent program of fa-mous songs chosen by Leonardo Moretti, dedicated to the most important violin composers of the nineteenth century (including Schubert, Schumann, Beethoven, Paganini) with a surprise encore . To accompany him on the piano Andrea Tamburelli.

Arena Lifestyle 12-1/20 - MUSICA: LEONARDO MORETTI, CAMILLA CABELLO

TOP ALBUM IN USCITA PER NATALE

I mitici The Who a distanza di tredici anni Endless Wire, pubblicano un altro album,

intitolato semplicemente Who. Esce anche la raccolta

live di Vasco Rossi, al cinema con il film NonStop.

Dopo il successo del primo album da solista, già diven-tata un’artista multiplatino, e la hit con Shawn Mendes Senorita, Camila Cabello

esce con Romance, che por-terà in tour in tutto il mondo

nel 2020. The mythical The Who after thirteen years Endless Wire, release another album, sim-ply titled Who. Vasco Rossi’s

live collection also comes out, in the cinema with the

film NonStop.After the success of her

first solo album, which has already become a multiplat-inum artist, and the hit with

Shawn Mendes Senorita, Camila Cabello comes out with Romance, which she

will tour worldwide in 2020.

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2°Arena Music Gala

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LIBRI- Arena Lifestyle 12/19

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Nel thriller “La casa delle voci”, Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il mi-gliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incanta-to: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.Pietro Gerber is not a psychologist like the others. He is specialized in hypnosis and his patients have one thing in common: they are children. Often traumatized, marked by dramatic events or holding important information buried in their fragile memory, which police and magistrates use for investigations. Pietro is the best in all Florence, where he is known as the children sleeper. But when he receives a phone call from the other side of the world from an Australian colleague recommend-ing a patient, Pietro reacts with perplexity and mistrust. Because Hanna Hall is an adult. Hanna is haunted by a vivid memory, but that may not be real: a murder. To find out if that fragment of memory matches the truth or is an illusion, she desperately needs him. Today Hanna is and adult, but that memory dates back to her childhood. Pietro will have to help her bring back the child that is still inside her. A little girl with many names, always kept away from strangers and that, with her family, lived happily in an enchanted place: the “house of voices”. That child, when she was ten, witnessed a murder. Or maybe she didn’t see it. Maybe she is the killer.

NOZZE PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE Una ragazza, nuda, in una grotta che affaccia su una spiaggia appartata della città; l’hanno uccisa con una coltellata al cuore. Un abito da sposa che galleggia sull’acqua. In un febbraio gelido che sembra ricacciare indietro nell’anima i sentimenti, impedendogli di uscire alla luce del sole, Lo-jacono e i Bastardi si trovano a indagare su un omicidio che non ha alcuna spiegazione evidente. O forse ne ha troppe. Ognuno con il proprio segreto, ognuno con il proprio sogno ben nascosto, i poliziotti di Pizzofalcone ce la metteranno tutta per risolvere il mistero: la ragazza della grotta lo esige. Perché non solo qualcuno le ha tolto il futuro, ma lo ha fatto un attimo prima di un giorno speciale. Quello che doveva essere il più bello della sua vita.

A girl, naked, in a cave overlooking a secluded beach of the city; they killed her with a stab in the heart. A wedding dress floats on the water. In a cold February that seems to drive feelings back to the soul, preventing them from going out in the sunlight, Lojacono and I Bastardi find themselves investigating a murder that has no obvious explanation. Or maybe it has too much. Each one with his secret, each one with his dream well hidden, the police/cops of Pizzofalcone will do their best to solve the mystery: the girl of the cave demands it. Because somebody not only took away her future, but he did it right before her special day. The one that was supposed to be the best of her life.

L’OCCHIO DEL VATEUn cacciatore senza s di testi antichi e libri rari, deve risolvere un oscuro enigma legato a

Le Vergini delle Rocce di D’Annunzio, un medagli-one appartenuto proprio al Vate. Un intreccio di ricerche ed enigmi che

porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto forse legato alle occulte società esoteriche degli

anni ‘20 e ‘30 e alle forze arcane che tentarono di influenzare gli esiti delle

due Guerre Mondiali. Una vicenda che si sco-prirà affondare le radici ancora più indietro nei

secoli, in una catena ininterrotta di eventi a

ritroso che porta fino alle origini di Roma e della

stirpe italica.

An unscrupulous hunter of ancient texts and rare

books, the task of solving a dark riddle linked to “Le Vergini delle Rocce” of

D’Annunzio, a medallion that belonged to the Vate. A web of research and enig-ma that will bring Valerio Pillari into the mazes of a secret maybe linked to the occult esoteric societies of

the ‘20s and ‘30s and to the arcane forces that tried

to influence the outcomes of the two World Wars. A story that will be found to sink the roots even further

back in the centuries, in an uninterrupted chain of events that will lead us to

the origins of Rome and the Italian lineage.

Letture di dicembreby Gaia Francesca Procchio

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Non riescono a farci cambiare idea sui nostri progetti, ma forse ci condizionano. E soprattutto, quando siamo in vacanza, gli oroscopi ci divertono. Beh, qui trovate i ‘segni d’oro’ per il 2020 e quali politici potranno approf-ittarne. Sbirciare se il vostro lo è, oppure passate subito a pag. 48

ARIETEL’Ariete è un segno impulsivo. E il transito di Marte quest’anno da giugno all’inizio del prossimo gennaio, renderà ancor più determinati e desiderosi di tutto e subito. Il 2020 è un anno di sfide e di restyling, utile per colmare vuoti e distanze, per completare percorsi e progetti lasciati a metà oppure per archiviarli. Plutone, Giove e Saturno pretenderanno chiarezza e piani di crescita, valutazioni serene dei percorsi intrapresi, ordine e pulizia. Mantenete solo ciò che è davvero essenziale, funzionale, sostenibile, possibile. Operate con grande energia, audacia e entusi-asmo. Attenzione però tra settembre e novembre potreste ritrovarvi stanchi e aggressivi, intolleranti e insofferenti verso ogni tipo di regola o di legame.

TOROFinalmente un anno non funestato da pianeti nemici, ma allietato da buoni alleati: Giove, Plutone e Saturno in trigono, Nettuno in sestile e Urano. Potrete contare sulla rara combinazione di Giove e Saturno, ambedue in trigo-no di Terra: ogni idea, progetto o ambizione sia sempre valutato con buon senso e reso eventualmente praticabile, fattibile. Il 2021 sarà il tempo delle verifiche, quello che darà grandi soddisfazioni, ma solo se vi sarete preparati a dovere. Mercurio sarà amico in primavera e in estate, supportando la voglia di essere pratici, e attenti. Urano, aiuterà ad affrontare positivamente il futuro, a non opporsi al cambiamento. Urano darà coraggio ai nati di aprile e tutti i pianeti supporteranno i progetti basati sulla fantasia a giugno,. Da allora Nettuno vi aiuterà a perfezionare, contando anche su l’energia rigorosa e razionale di Giove e di Saturno.

GEMELLIPreparararsi, essere pronti e saper sfruttare l’occasione al meglio. Questo è quel che ci vuole nel 2020.. Non è af-fatto semplice attendere, ma questo anno le stelle vi inviteranno a farlo. Anche perché poi, nel 2021 i premi per la pazienza dimostrata arriveranno, eccome. Saturno sarà amico a partire da luglio e vi aiuterà a guardare con occhi nuovi e migliori al futuro, al destino, a fidarvi quando il cielo vi prometterà di essere generoso con voi che avete tanto atteso. Tra i primi di febbraio e metà aprile Mercurio vi obbligherà a concentrare energie e attenzioni verso la

OROSCOPO 2020, I SEGNI D’ORO HOROSCOPE 2020, THE GOLDEN

by Andrea Lodola

Arena Lifestyle 12-1/2020 - GRAND TOUR TRA LE STELLE: OROSCOPO 2020

Maria Elisabetta Casellati Alberti, Presidente del Senato, nata il 12 agosto 1946sotto il segno del Leone.

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They can’t manage to make us change our mind about our projects, but perhaps they condition us. And above all, when we are on vacation, horoscopes amuse us. Well, here you will find the “golden signs” for 2020., Go to peek if yours is, or go immediately to pag. 48

ARIESAries is an impulsive sign. And the transit of Mars looks for from June to the beginning of next January, it will make it even more supplied and eager for everything immediately. 2020 is a year of challenges and restyling, useful for the nightmare of empty spaces and distances, to complete paths and projects left in the middle or to archive them. Pluto, Jupiter and Saturn will demand clarity and growth plans, serene assessments of the paths taken, order and cleanliness. Keep only what is really essential, functional, sustainable, possible. Work with great energy, boldness and enthusiasm. Be careful, however, between September and November you may find yourself tired and aggressive, intolerant and intolerant of any type of rule or bond.

TAURUSFinally a year not marred by enemy planets, but cheered by good allies: Jupiter, Pluto and Saturn in trine, Neptune in sextile and Uranus. Choose to rely on the rare combination of Jupiter and Saturn, both in trine on Earth: every idea, project or ambition is always calculated with com-mon sense and possibly made practicable, feasible. 2021 will be the time of inspections, the one that wants great satisfaction, but only if you are properly prepared. Mercury will be friends in spring and summer, supporting the desire to be practical and careful. Uranus, helped to face the future positively, not to oppose change. Uranus required courage for those born in April and all planets will support fantasy projects recorded in June,. Since then Neptune will help you perfect, also counting on the rigorous and rational energy of Jupiter and Saturn.

GEMINIPrepare, be ready and know how to make the most of the opportunity. This is what he wants in 2020 .. It is not at all easy to wait, but this year the stars will invite you to do it. Also because then, in 2021 the prizes for demonstrated patience will come, all right. Saturn will be friends starting from July and will help you to look with new and better eyes to the future, to destiny, to trust when the sky promises to be generous with you that you have long awaited. Between early February and mid-April Mercury will force a concentration of energy and attention towards home, intimacy. Mars, on the other hand, will be an ally throughout the second half of the year, allowing you to believe more closely in dreams, to spend good moments with your closest and closest people. This year it will happen to be at the window but without getting bored or wasting time or worrying about being there to lose it.

OROSCOPO 2020/ GRAND TOUR TRA LE STELLE Arena Lifestyle 12-1/2020

A sinistra, i leader leghisti dell’Ariete: Il Presidente dlela Regione del Veneto Luca Zaia, nato a Coneg-liano Veneto il 27 marzo 1968 ascendente in Ac-quario. E Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana, nato il 28 marzo 1952.

2020, ANNO DEL TOPO: IL CAPODANNO CINESE A MILANOIl Capodanno cinese si festeggerà il 25 gennaio 2020. Come sempre non mancheranno le celebrazi-oni nella Chinatown milanese, in zona Paola Sarpi. Questa, infatti, sarà il cuore della festa, con la famosa sfilata del Dragone cinese, seguita dalle scuole di danza ed arti marziali che si esibiranno nel pomeriggio, partendo da Piazza Gramsci.La grande sfilata nella Chinatown milanese si svolgerà probabilmente domenica 2 febbraio 2020 a partire dal primo pomeriggio.Durante la sfilata, come da tradizione, i negozianti del centro regaleranno sacchetti rossi ai bambini e ai giovani sposi contenenti monete come porta fortuna.

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casa, l’intimità. Marte, invece, sarà alleato per tutta la seconda parte dell’anno, permetterà di credere più da vicino ai sogni, di passare bei momenti con le persone più vicine e amiche. Quest’anno capiterà di stare alla finestra ma senza annoiarsi nè perdere tempo o dolersi di star lì a perderlo.

CANCROL’ostico Mercurio, una volta tanto sarà quasi positivo: da febbraio a aprile, da giugno ai primi di agosto e poi da fine settembre fino ai primi di dicembre. La sua vicinanza può ga-rantire la giusta grinta per le tante sfide dell’anno portate da Plutone, Saturno e Giove. Dunque prudenza con le avventure, con i viaggi e i percor-si evolutivi: non restate immobili ma andateci piano con le parabole. Marte, pianeta della forza e del destino, renderà abbastanza complicata la vita professionale, (specie da metà settembre a metà novembre). Occorre dosare bene gli sfor-zi per evitare la stanchezza e lo stress. Date importanza alle pause, ai giorni di festa per ricaricarsi. Se dovete dare retta a un sogno o a un pensiero, fatelo prima di agosto, contando sull’appoggio di Urano.

LEONENel 2020 il Leone vivrà esperienze diverse e istruttive: si dovrà imparare e recuperare energia e equilibrio,a da soli. Saturno sarà in opposizione da marzo a luglio e quello sarà il perio-do in cui mettere a fuoco le relazioni. Marte da fine giugno chiederà difare un po’ di introspezione. Mercurio non sarà amico da settembre a dicembre, periodo in cui ogni forma di comunicazione dovrebbe essere vissuta con grande cura per non ingarbugliarsi, purtroppo, in faccende sbagliate.

VERGINECon la sola opposizione di Nettuno, sarà un anno strepitoso e speciale. Il 2020 è un periodo facile e fortunato, congeniale al proprio modo di vivere e di pensare. Venere potrebbe por-tare qualche preoccupazione di carattere economico o legata a un viaggio. Mercurio inciterà a riconciliarvi con voi stessi

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CANCERThe tough Mercury, for once, will be almost positive: from February to April, from June to early August and then from late September to early December. Its proximity can guarantee the right determination for the many challenges of the year brought by Pluto, Saturn and Jupiter. So be careful with adventures, with travel and evolutionary paths: do not stay still but go slowly with the parables. Mars, the planet of strength and destiny, will make profes-sional life complicated (especially from mid-September to mid-November). Efforts must be met to avoid tiredness and stress. Give importance to breaks, to holidays to recharge. If you have to listen to a dream or a thought, do it before August, counting on Uranus’ support.

LIONIn 2020 Leo will have different and instructive experiences: you will have to learn and recover energy and balance, on your own. Saturn will be in opposition from March to July and that will be the period in which to focus relationships. Mars from the end of June will ask for some introspection. Mercury will not be friends from September to December, a period in which every form of communication should be lived with great care so as not to get tangled up in wrong matters, unfortunately.

VIRGINWith the sole opposition of Neptune, it will be an amazing and special year. 2020 is an easy and fortunate period, congenial to one’s way of living and thinking. Venus could bring some economic or travel-related concerns. Mercury will encourage you to be reconciled with yourself from the first days of February until mid-April, then long moments of satisfaction will follow. In short, it will be an intense but also generous year, made up of small satisfactions, large

A sinistra: il tema natale del Presidente del Consiglio ital-iano Giuseppe Conte, nato l’8 agosto 1964 sotto il segno del Leone. Il suo Giove di nascita è in Toro, quindi il rapporto Giove Toro – Giove Leone porta la sua necessità di radicarsi, il Premier sarà sempre spinto a voler emergere sugli altri. Qui a fianco il leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio è nato il 6 luglio 1976 alle ore 18.40. Dunque sotto il segno del Cancro, con ascendente in Sagittario. La parteci-pazione emotiva del segno (es. l’amor patrio) si unisce alla volontà di riformismo tipica dell’ascendente.

Arena Lifestyle 12-1/2020 - GRAND TOUR TRA LE STELLE: OROSCOPO 2020

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dai primi giorni di febbraio sino a metà aprile, poi seguiran-no lunghi momenti di soddisfazione. Sarà insomma un anno intenso ma anche generoso, fatto di piccole soddisfazioni, di grandi progetti che troveranno un senso e finalmente una di-rezione.

BILANCIAQuest’anno si dovrà accettare qualche peso in più e di com-battere qualche battaglia in più. Nel 2020 capiterà spesso di mettersi in discussione perché saranno davvero tanti i pianeti a volerlo, tutto salterà per aria abbastanza spesso. Approfittate della pausa da fine marzo ai primi di luglio, datevi un tempo per ristabilire un buon contatto con la vostra componente più intima, più profonda, Giove aiuterà a sistemare e organizzare al meglio la vita privata. Marte, in transito da giugno all’inizio di gennaio, renderà i vostri rapporti intensi e un po’ nervosi. Approfittare dei favori di Venere da aprile fino ad agosto.

SCORPIONESaturno favorirà l’energia del presente, il dispiego della forza da fine marzo fino ai primi giorni di luglio. Sarà strategico essere pratici, solidi, affidabili, dedicando energie anche alla casa e alla famiglia. Dal dicembre 2020 fino alla primavera del 2023 bisognerà tenere saldamente il timone. Nel frattempo si potrà contare sull’appoggio di Plutone e di Nettuno. Urano sarà favorevole sino all’estate. In autunno bisognerà fuggire da ogni possibilità di cambiamento e mutazione. che non convincano. Marte nel primo semestre sarà sempre un buon alleato tranne che nel mese di aprile. Mercurio, astro dell’in-telletto, nel 2020 amerà soprattutto i segni d’acqua come lo Scorpione e li sosterrà lungamente con le parole, i pensieri e le azioni.

projects that will find meaning and finally a direction.LYBRAThis year you will have to accept some extra weight and fight a few more battles. In 2020 it will often happen to question yourself because there will be so many planets to want it, everything will blow up quite often. Take ad-vantage of the break from late March to early July, give yourself a time to re-establish a good contact with your most intimate, deepest component, Jupiter will help to organize and better organize your private life. Mars, in transit from June to early January, will make your rela-tionships intense and a little nervous. Take advantage of the favors of Venus from April until August.

SCORPIOSaturn will favor the energy of the present, the de-ployment of force from the end of March until the first days of July. It will be strategic to be practical, solid, reliable, dedicating energy also to the home and family. From December 2020 until the spring of 2023 it will be necessary to hold the helm firmly. In the meantime, you can count on the support of Pluto and Neptune. Uranus will be favorable until the summer. In the au-tumn it will be necessary to escape from any possibility of change and mutation. that don’t convince. Mars in the first half will always be a good ally except in April. Mercury, the star of the intellect, in 2020 will love above all water signs such as Scorpio and will sustain them for a long time with words, thoughts and actions

SAGITTARIUSFor a whole year Jupiter has dispensed energy, small enthusiasms, desire and possibility to grow, to become.

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I DUELLANTIA sinistra, il tema natale di Silvio Berlusconi nato il 29 settembre 1936, sotto il segno della Bilancia e con ascendente pure in Bilancia. Qui a fianco Luca Zingaretti, nato l’11 ottobre 1965, pure lui sotto il segno della Bilancia.

Marte sarà un buon alleato dello ScorpioneMars will be a good ally of Scorpio

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SAGITTARIOPer un anno intero Giove ha dispensato energia, piccoli entusias-mi, voglia e possibilità di crescere, di diventare. Ora bisogna fare i conti con l’opposizione di Saturno che sarà forte dal 23 marzo sino ai primi giorni di agosto: si dovrà essere meno sognatori e possibilisti del solito, meglio operare in modo concreto e preciso. Marte sarà un buon alleato, supporterà passioni e idee nel secon-do semestre. Attenzione a Venere, pianeta che resterà in oppo-sizione dai primi giorni di aprile sino al 7 di agosto: cercherà di spazientirvi. Non perdete la diplomazia e la grazia nei rapporti, e anche la capacità di sognare.

CAPRICORNOIl segno più serio e rigoroso, che crede poco agli astri e ancora meno alla fortuna, si convincerà o no che il 2020 è un anno mol-to importante e davvero speciale. Perchè mai il cielo dovrebbe risultare tanto amico? Perché in Capricorno, nei prossimi mesi, transieteranno tanti pianeti importanti, portanto tanti moemn-ti fortunati: oltre a Plutone, ci sarà un passaggio favorevole di Saturno (fino al mese di marzo e poi dai primi di luglio a fine anno) e di Giove (per tutto l’anno). Insomma non mancheranno le sorprese e i colpi di scena. Certo, la nota stonata non mancherà e avrà le sembianze di Marte. Il pianeta rosso vivrà infatti sarà in grande quadratura da fine giugno sino all’Epifania del 2021, decretando una lunghissima fase in cui energie, forze e tonicità risulteranno alternate, non sempre scontate o ovvie. L’ostilità di Marte vi porterà a dedicare una dose extra di attenzione e di im-pegno ai problemi di casa e di famiglia. Non trascurete nessun altro impegno, perchè sapete ben rispettare i vostri doveri. Ma avrete anche bisogno di uno sfogo. Da maggio a settembre con-cedetevi dei momenti di sport, viaggi e tempo libero, perché non sempre Saturno vi aiuterà a fare le scelte migliori.

ACQUARIONel 2020 il tempo dell’Acquario sarà molto prezioso, dunque occhio a non perderlo. Saturno, il vostro pianeta, transiterà nel vostro segno dal 23 marzo sino al primo giorno di luglio, por-

Now we have to deal with the opposition of Saturn which will be strong from March 23 until the first days of August: you will have to be less dreamers and possibilists than usual, better to operate in a concrete and precise way. Mars will be a good ally, it will support passions and ideas in the second half of the year. Attention to Venus, planet that will remain in opposition from the first days of April until August 7: it will try to make you impatient. Don’t lose diplomacy and grace in relationships, and also the ability to dream.

CAPRICORNThe most serious and rigorous sign, which believes little in the stars and even less in luck, will be convinced or not that 2020 is a very important and very special year. Why should heaven be so friend-ly? Because in Capricorn, in the coming months, many important planets will transient, bringing many lucky moemnts: in addition to Pluto, there will be a favorable passage of Saturn (until the month of March and then from early July to the end of the year) and of Jupiter (for all the year). In short, there will be surprises and twists. Of course, the discordant note will not fail and will have the appearance of Mars. The red planet will live in fact will be in large square from the end of June until the Epiphany of 2021, decreeing a very long phase in which energies, forces and tonicity will be alternating, not always obvious or obvious. The hostility of Mars will lead you to devote an extra dose of attention and commitment to home and family problems. Do not neglect any other commitment, because you know how to respect your duties well. But you will also need an outlet. From May to September treat yourself to moments of sport, travel and leisure, because Saturn will not always help you make the best choices.

In 2020 the time of the Aquarium will be very precious, so be careful not to lose it. Saturn, your planet, will pass through your sign from March 23 until the first day of July, bringing news, plans and promises which will then be picked up again at the end of the year, when, together with Jupiter, it will really give to the Age of Aquarius. You will therefore be so busy that you do not worry too

Matteo Renzi, nato l’11 gennaio 1975 alle 14.45 è un Capricorno ascendente Gemelli, col suo tema natale. L’Ascendente Gemelli è evidente nel suo modo di presentarsi con la disinvoltura irriverente che all’inizio è piaciuta a molti (anche se ha indisposto molti altri) ed anche nella predilezione per la comunicazione veloce, nell’interagire spesso tramite social network. Qui a fianco Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, pure del del Capricorno, nata il 15 gennaio 1977

Arena Lifestyle 12-1/2020 - GRAND TOUR TRA LE STELLE: OROSCOPO 2020

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Sagittarius and Fishes: a uphill yearSagittario e Pesci, un anno in salita

sempre d’occhio Marte, segno che darà dinamismo al secondo se-mestre dell’anno. Cercate di ridurre l’aggressività e di dosare il cor-aggio, dote indispensabile per fare ogni cosa in modo corretto, dire quel che è opportuno, costruire rapporti ed equilibri su nuove basi.

PESCIPer quest’anno vi serve una buona dote di coraggio. Dimenticatevi della quadratura di Giove, dei suoi dispetti e della sua recente oppo-sizione. Fate la pace con il vostro pianeta che tornerà in posizione più favorevole, vi lascerà più tempo per pensare al vostro presente e anche al vostro modo di essere e amare. Giove riaccenderà la voglia di sognare, di fare cose nuove e diverse, di immaginare nuovi per-corsi.Ma anche Urano, Plutone, Saturno e saranno più amici. Atten-zione invece a Venere, pianeta che complicherà l’umore per lunghi periodi, meglio ricorrere agli amici per fuggire le tristezze della vita quotidiana. Il responsabile del caoso e del dubbio sarà il solito Nettuno, soprat-tutto da fine giugno a fine novembre e vesserà soprattutto i nati sotto il segno dei Pesci tra l’1 e il 10 marzo. Invocate senza indugio l’aiuto di Mercurio che passerà quasi tutto l’anno in buon aspetto.

everything correctly, say what’s appropriate, build relationships and balances on new foundations.

FISHESFor this year you need a good gift of courage. Forget about the quadrature of Jupiter, its spites and its recent opposition. Make peace with your planet which will return to a more favorable position, it will leave you more time to think about your present and also about your way of being and loving. Jupiter will rekindle the desire to dream, to do new and different things, to imagine new paths, but also Uranus, Pluto, Saturn and they will be more friends. Pay attention instead to Venus, a planet that will compli-cate mood for long periods, better to resort to friends to escape the sadness of everyday life.The person responsible for the chaos and the doubt will be the usual Neptune, especially from the end of June to the end of November and will harass especially those born under the sign of Pisces between 1 and 10 March. Invoke Mercury’s help without delay, who will spend most of the year looking good.

tando notizie, progetti e promesse che poi riprenderà in mano a fine anno, quando, insieme a Giove, darà davvero all’Era dell’Acquario. Sarete dunque talmente impegnati da non preoccuparvi troppo del-la quadratura negativa di Urano. E importante attendere l’arrivo di Giove che si verificherà poco prima di Natale 2020. E allora potrete tirare il fiato e prepararvi al 2021, che sarà finalmente il vostro anno. L’importante sarà non scoraggiarsi, attendere che ogni cosa accada. Siate pazienti e comprensivi con gli altri soprattutto da metà mag-gio a fine giugno, perchè poi tutto sarà recuperato e accadrà. Tenete

much about Uranus’ negative balance. It is important to wait for Jupiter to arrive shortly before Christmas 2020. And then you can breathe and prepare for 2021, which will finally be your year. The important thing will be not to be discouraged, to wait for everything to happen. Be patient and understanding with others especially from mid-May to late June, because then everything will be recovered and will happen. Always keep an eye on Mars, a sign that will give dynamism to the second half of the year. Try to reduce aggression and measure courage, an essential skill to do

A sinistra, il tema natale del leader della Lega, Matteo Salvini, nato il 9 marzo 1973 nel Segno dei Pesci, con ascendente in Scorpione. Luca Zaia, nato a Conegliano Vene-to il 27 marzo 1968. Qui a fianco, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nato il 23 luglio 1941 sotto il segno del Leone.

OROSCOPO 2020/ GRAND TOUR TRA LE STELLE Arena Lifestyle 12-1/2020

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S ono quattro i titoli che ci accompagnano verso la conclu-sione del 2019, per accogliere il nuovo anno: il gran ritorno in sala di Checco Zalone, con una nuova e provocatoria commedia intitolata Tolo Tolo; un nuovo excursus di Ken Loach nelle vite di giovani coraggiosi, alle prese con una situazione finanziaria mol-to precaria; il commovente dramma diretto da Francesco Amato, con protagonisti Benedetta Porcaroli, Vittoria Puccini ed Edoar-do Leo; il primo film sui giocattoli di marca tedesca Playmobil e l’attesissima uscita di “Spie sotto copertura” e “Frozen 2: Il seg-reto di Arendelle”. A quattro anni di distanza da “Quo Vado?”, il secondo più grande incasso di sempre nella storia del botteghino italiano dopo “Avatar”, il comico pugliese tornerà con il suo nuo-vo film, che per la prima volta lo vede anche nel ruolo di regista.Zalone, questa volta, è un comico napoletano “non compre-so dalla madre patria” che, minacciato da un boss malavitoso, è costretto a vivere sotto scorta. Anche quando si trasferisce in Kenya, nella città di Malindi, località costiera di Watamu, è accompagnato dal carabiniere, che rimane al suo fianco anche quando la protezione viene revocata, tanto che i due diventano amici e compagni d’avventure in Africa. “Una guerra – recita la sinossi ufficiale – lo costringerà a far ritorno percorrendo la tor-tuosa rotta dei migranti”.Ma ci sono anche, dopo i pluripremiati “Reality” (2012) e “Dog-man” (2018), i personaggi di Matteo Garrone, che porta nelle sale la sua versione di “Pinocchio”, basato sempre sul celebre romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, di Carlo Col-

There are four titles that accompany us towards the end of 2019, to welcome the new year: the great return to the theater of Checco Zalone, with a new and provocative comedy entitled Tolo Tolo; a new excursus by Ken Loach into the lives of brave young people, dealing with a very precarious financial situation; the moving drama directed by Francesco Amato, starring Benedetta Porcaro-li, Vittoria Puccini and Edoardo Leo; the first film about the Ger-man brand toys Playmobil and the highly anticipated release of “Frozen 2: The secret of Arendelle”. Four years after “Quo Vado?”, the second largest ever in the history of the Italian box office after “Avatar”, the Apulian comedian will return with his new film, which for the first time also sees him in the role of director.This time Zalone is a Neapolitan comedian “not understood by the mother country” who, threatened by a gangster boss, is forced to live under escort. Even when he moves to Kenya, in the city of Malindi, a coastal town of Watamu, he is accompanied by the carabiniere, who remains by his side even when the protection is revoked, so much so that the two become friends and adventure companions in Africa. “A war - says the official synopsis - will force him to return by following the tortuous route of migrants”.But there are also, after the award-winning “Reality” (2012) and “Dogman” (2018), the characters of Matteo Garrone, who brings his version of “Pinocchio”, based on the famous novel The Adven-tures of Pinocchio. Story of a puppet, by Carlo Collodi.In the film, the carpenter Geppetto (played by Roberto Benigni) builds a wooden puppet which proves to be able to speak and move on its own. As is known, Geppetto decides to treat him like a son and calls him Pinocchio.

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SI FILM DELLE FESTE AL CINEMACHRISTMAS & FILM on the screen

Arena Lifestyle 12/1-20 - CINEMA/I FILM DELLE FESTE

di Giuseppe Coffaro

COMICS E COMICIA sinistra, il film per i più piccini che porta sullo schermo il mondo Playmobil e, un frame della divertentissima storia di Ficarra e Pi-cone “Il primo Natale”. Checco Zalone uscirà conuna provocatoria commedia dedicata al mondo degli immigrati, Tolo Tolo.

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The little puppet, however, is a rascal but, after many misadven-tures, he discovers from a fairy that if he behaves well, she will transform him into a real child capable of thoroughly experienc-ing every emotion.Ferzan Ozpetek returns to the cinema with his 13th feature film. This is the awaited “The Goddess Fortuna”, a drama starring Ste-fano Accorsi and Edoardo Leo.The two actors are, respectively, in the role of Arturo and Ales-sandro, a couple who have been together for about 15 years, even if in crisis for some time. The sudden arrival in their lives of two children left in custody for a few days by Annamaria (Jasmine Trinca), Alexander’s best friend, could give an unexpected turn to their tired routine. The solution, however, will be a crazy gesture.The French director Céline Sciamma, after “Tomboy” (2011) and “Black Diamond” (2014), returns to the theaters with “Portrait of the young woman in flames” (Portrait de la jeune fille en feu), a dramatic film that has already won the Prix du scénario at the Cannes Film Festival 2019. We are in France in 1770. Here Marianne (Noémie Merlant), a painter, is commissioned to create the wedding portrait of Hélo-ise, a young woman who has just left the convent. But she does not want to get married and therefore also rejects the portrait. Marianne then tries to observe her in order to still be able to ful-fill the mandate, but fate has a very different path in store for them.And for lovers of sentimental and Christmas-themed films, in the coming weeks we will also find “Last Christmas” in theaters, di-rected by Paul Feig. The main protagonists are the beloved Emilia Clarke and Henry Golding.The film centers on the story of Kate (Clarke), a young woman who works as an elf in a London Christmas shop. The meeting with Tom (Golding) seems to be surreal after all the cheats taken over the years, but when she decides that, perhaps, the best thing is to let go and believe that something fantastic can happen to her in the most beautiful period of the year, then Cupid will do the rest.If you want to laugh out loud, you can’t miss “The first Christ-mas”, the new film by Ficarra and Picone, Fantasy in costume at the time of the Nativity, directed and interpreted by the Palermo comedians.

lodi. Nel film, il falegname Geppetto (interpretato da Roberto Benigni) si costruisce una marionetta di legno che si rivela in grado di parlare e muoversi da sola. Come è noto, Geppetto de-cide di trattarlo come un figlio e lo chiama Pinocchio. Il picco-lo burattino, però, è un birbante ma, dopo molte disavventure, scopre da una fata che se si comporterà bene, lei lo trasformerà in un bambino vero capace di provare a fondo ogni emozione.Ferzan Ozpetek torna al cinema col suo 13esimo lungometrag-gio. Si tratta dell’atteso “La Dea Fortuna”, dramma che ha come protagonisti principali Stefano Accorsi e Edoardo Leo.I due attori sono, rispettivamente, nei panni di Arturo e Ales-sandro, una coppia che ormai sta assieme da circa 15 anni, anche se in crisi da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria (Jasmine Trinca), migliore amica di Alessandro, potrebbe dare un’insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione, però, sarà un gesto folle. La regista francese Céline Sciamma, dopo “Tomboy” (2011) e “Diamante Nero” (2014), torna nelle sale con “Ritratto della giovane in fiamme” (Portrait de la jeune fille en feu), film drammatico che ha già vinto il Prix du scénario al Festival di Cannes 2019. Siamo nella Fran-cia del 1770. Qui Marianne (Noémie Merlant), una pittrice, riceve l’incarico di realizzare il ritratto di nozze di Héloise, una giovane appena uscita dal convento. Lei però non vuole spo-sarsi e quindi rifiuta anche il ritratto. Marianne cerca allora di osservarla per poter comunque adempiere al mandato, ma il destino ha in serbo per loro un percorso molto diverso.E per gli amanti dei film sentimentali e a tema natalizio, nelle prossime settimane troveremo nelle sale anche “Last Christ-mas” diretto da Paul Feig. I protagonisti principali sono l’am-atissima Emilia Clarke e Henry Golding.La pellicola è incen-trata sulla storia di Kate (Clarke), una giovane che lavora come elfo in un negozio natalizio di Londra. L’incontro con Tom (Golding) sembra essere surreale dopo tutte le fregature prese nel corso degli anni, ma quando lei deciderà che, forse, la cosa migliore è lasciarsi andare e credere che qualcosa di fantastico possa accadere anche a lei nel periodo più bello dell’anno, allo-ra Cupido farà il resto.Se si vuol ridere di gusto, è imperdibile “Il primo Natale”, il nuovo film di Ficarra e Picone, Il fantasy in costume al tempo della Natività, diretto e interpretato dai comici palermitani.

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Da sinistra, Ferzan Oz-petek torna al cinema col suo 13esimo lungometrag-gio, “La Dea Fortuna”, con Stefano Accorsi e Edoardo Leo.Ken Loach racconta invece la vita di giovani coraggiosi, alle prese con una situazione finanziaria molto precaria.

I FILM DELLE FESTE / CINEMA Arena Lifestyle 12-1/2020

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Arena Lifestyle 12-1/20 - WINE/ I DISTILLATI DI FRUTTA

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Non tutti sanno che i distillati di frutta sono tra i liquori più antichi al mondo e che ogni Paese possiede un suo liquore tipico ad alta gradazione, realizzato con i frutti prodotti dalla propria terra. Ottenute dalla distillazione della frutta matura, quelle che da noi sono definite acquaviti, sono un prodotto di origine rura-le, nate dall’ingegno spontaneo dei contadini che - anziché gettar via la frutta di scarto perché troppo matura o troppo rovinata, la mettevano a fermentare per poi distillarla e ottenere degli ottimi liquori digestivi da consumare soprattutto nei mesi invernali. Al-cuni distillati hanno mantenuto la loro caratteristica domestica e vengono prodotti solo in piccole quantità, mentre altri come il Calvados o il Kirsh hanno travalicato i confini nazionali e ven-gono prodotti su larga scala per essere gustati in tutto il mondo.Per ottenere distillati di frutta di qualità bisogna utilizzare solo frutta sana e aromatica. I più gettonati sono mele, pere, prugne ciliegie. Esistono distillati molto particolari preparati con le noci, le more, le castagne o i frutti di bosco.La produzione di un distillato di frutta si divide in vari passaggi. Per prima cosa la frutta viene sminuzzata, privata delle impurità e messa a fermentare. In questo caso devono essere selezionati solo i frutti più maturi e profumati. Durante la fase di fermentazione vengono aggiunti dei lieviti che svolgono la funzione di trasfor-mare in alcool lo zucchero contenuto nella polpa della frutta. La

BRANDY, LA GRANDE STAGIONETHE BRANDIES GREAT SEASON

Everyone knows that fruit spirits are among the oldest liqueurs in the world and that each country has its own typical high-grade liqueur, made with the fruits produced from its land. Obtained from the distillation of ripe fruit, what we call spirits are a product of rural origin, born from the spontaneous ingenuity of the peasants who - instead of throwing away the waste fruit because it is too ripe or too spoiled, they put it to ferment for then distill it and obtain excellent digestive liqueurs to be consumed especially in the winter months. Some spirits have retained their domestic character and are pro-duced only in small quantities, while others such as Calvados or Kirsh have crossed national borders and are produced on a large scale to be enjoyed all over the world.To obtain quality fruit brandies only healthy and aromatic fruit should be used. The most popular are apples, pears, plums and cherries. There are very particular spirits prepared with walnuts, blackberries, chestnuts or berries.The production of a fruit brandy is divided into several steps. First of all, the fruit is minced, deprived of impurities and left to fer-ment. In this case, only the most ripe and fragrant fruits must be selected. During the fermentation phase, yeasts are added which perform the function of transforming the sugar contained in the fruit pulp into alcohol. Fermentation lasts about a month. Once fermented, the must is distilled in continuous or discontinuous stills depending on the

LA TRADIZIONE DEI LIQUORI DI FRUTTAI liquori di frutta ad alta gradazione sono prodotti di origine rurale, tipici di molti Paesi. Sono distillati solitamente dalle mele, dalle pere, dalle prugne. In Italia esistono distillati di castagne. In Austria e Germania si consuma molto il kirsch, un distillato chiaro e trasparente, con una gradazione alcolica pari al 45%, dal gusto limpido e fruttato con un retro-gusto di mandorle amare. Non si conosce la sua origine, ma, si pensa che sia stato distillato per la prima volta nel quattord-icesimo secolo nella regione della Foresta Nera da alcuni monaci.

di Christian Siepe

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I DISTILLATI DI FRUTTA - WINE/ Arena Lifestyle 12-1/2O

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il Williamine è prodotto con le pere o il Williamine prodotto con le pere Williams. Proviene dall’ex Jugoslavia ed è molto apprezzato anche in Italia lo Slivoviz, un’ac-quavite ottenuto dalla lavorazione delle prugne. In Italia i migliori distillati di frutta sono prodotti nel Trentino Alto Adige con le famose mele delle valli, con le pere, le prugne e le ciliegie selvatiche. Buoni distillati di frutta sono prodotti an-che in Alsazia e in Normandia, nella Foresta Nera, in Svizzera, in Austria, in Ungheria, in Messico e in Perù. In Italia tra i più intensi ci sono i distillati di castagna originari della Val Camonica e quelli di albicocche prodotti nella Val Venosta in Trentino Alto Adige. Due liquori molto particolari e di non semplice reperib-ilità. L’acquavite di castagna della Val Camonica viene prodotta a livello commerciale, per esempio dalle distillerie Franciacorta. Anche per questo distillato si parte dalla mondatura dei frutti per ricavarne la polpa che viene poi schiacciata e messa a fermentare con particolari lieviti. Il mosto fermentato viene quindi distillato e posto a riposare in botti di vetro o di acciaio. Un ottimo distilla-to di castagne viene prodotto anche in Corsica, nella regione della Castagniccia, famosa per la produzione di marroni. L’acquavite di albicocche, chiamata anche “Marillen”, è invece un distillato orig-inario della Bassa Val Venosta in Trentino Alto Adige, dove viene prodotto un particolare tipo di albicocche detto ‘marille’ dalla polpa dolce e succosa.

fermentazione dura circa un mese. Il mosto, una volta fermenta-to, viene distillato in alambicchi continui o discontinui a seconda del tipo di distillato che si vuole ottenere. In alcuni casi viene fat-to fermentare solo il succo del frutto per ottenere un liquore più delicato. Il liquore distillato può poi essere messo a invecchiare in botti di legno, in contenitori di acciaio o di vetro per affinarne il gusto e i profumi e per raggiungere una gradazione che oscilla solitamente tra i 38 e i 43 gradi.Le acquaviti più famose sono sicuramente il Calvados prodotto con le mele bretoni, il Kirsh frutto della distillazione delle ciliegie

A fiaco, distillato di pere williams prodotto da Psenner. In Val Camonica è tradizionala la produzione di acquiavite di castagna. In Val Venosta si produce un ottimo distillato di albicocche detto “Marillen”,

tratto da un particolare tipo di frutti detti ‘marille’, dalla polpa dolce e succosa.

A LENTA FERMENTAZIONEDopo un mese di fermentazione, il mosto viene distillato in alambicchi continui o discontinui, a seconda del tipo di distillato che si vuol ottenere. In alcuni casi viene fatto fermentare solo il succo del frutto, per ottenere un liquore più delicato. Il liquore viene messo a invecchiare in botti di legno, contenitori di acciaio o di vetri per affinare il gusto e i profumi e raggiungere una gra-dazione che oscilla tra i 38 e i 43 gradi.

type of distillate to be obtained. In some cases only the juice of the fruit is fermented to obtain a more delicate liqueur. The distilled liqueur can then be put to age in wooden barrels, in steel or glass containers to refine its taste and aromas and to reach a gradation that usually ranges between 38 and 43 degrees.The most famous spirits are certainly Calvados produced with Breton apples, Kirsh fruit from the distillation of cherries or Wil-liamine produced with Williams pears. It comes from the former Yugoslavia and Slivoviz is also very popular in Italy, a brandy obtained from the processing of plums.

In Italy the best fruit spirits are produced in Trentino Alto Adige with the famous apples of the valleys, with pears, plums and wild cherries. Good fruit brandies are also produced in Alsace and Nor-mandy, in the Black Forest, in Switzerland, in Austria, in Hunga-ry, in Mexico and in Peru. In Italy, the most intense are chestnut distillates from Val Camonica and apricot ones produced in Val Venosta in Trentino Alto Adige. Two very particular liqueurs and not easy to find. Val Camonica chestnut brandy is produced commercially, for example by the Franciacorta distilleries. Also for this distillate we start from the peeling of the fruits to obtain the pulp which is then crushed and fermented with particular yeasts. The fermented must is then distilled and placed to rest in glass or steel barrels. An excellent chestnut distillate is also produced in Corsica, in the Castagniccia region, famous for the production of chestnuts. Apricot brandy, also called “Marillen”, is instead a distillate originating in the Lower Venosta Valley in Trentino Alto Adige, where a particular type of apricot called ‘marille’ is produced with a sweet and juicy pulp.

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I tipi di patè sono molti e vari. Questo impasto di ingredienti combinati a crudo o già cotti, a volte viene chiamato pastic-cio, altre volte crema o mousse. Ma se parliamo di quello d’oca, l’etimologia corretta è una sola e arriva dalla Francia, patria del celebre, delizioso (e contestatissimo, dagli animalisti) fois gras, a base di solo fegato d’oca. Le oche sono ingrassate a dismisura e con una dieta particolare, perchè il fegato risulti sano e del-icato a fine preparazione. Per questo motivo il prezzo del foie gras è piuttosto alto.Da noi il patè d’oca si acquista facilmente nella città di Mor-tara e nei suoi dintorni, dove la tradizione di allevamento e preparazione arriva direttamente dalla Francia. Il Piemonte e la Lombardia sono le regioni dove il patè d’oca si gusta tutto l’anno, mentre in Valle d’Aosta, soprattutto al ristorante se ne trovano di vari tipi, a macinatura più grossa, a base d’oca, ani-tra, lepre, coniglio selvatico: in questo caso il nome più adatto non è patè ma ‘terrine’. In effetti i puristi chiamano patè solo un impasto di carne o

T ypes of pate are many and varied. This mixture of ingre-dients combined raw or already cooked, is sometimes called a pie, other times a cream or mousse. But if we talk about goose, there is only one correct etymology and it comes from France, home of the famous, delicious (and highly contested by animal rights activists) fois gras, based on goose liver only. The geese are fattened excessively and with a particular diet, because the liver is healthy and delicate at the end of the preparation. For this reason the price of foie gras is quite high.We can buy goose pate easily in the city of Mortara and its surroundings, where the tradition of breeding and preparation comes directly from France. Piedmont and Lombardy are the regions where goose pate is eaten all year round, while in Valle d’Aosta, especially in the restaurant, there are various types, with larger grind, based on goose, duck , hare, wild rabbit: in this case the most suitable name is not pate but ‘terrine’.In fact, purists call patè only a mixture of finely chopped meat or fish, combined with food fats, herbs and spices reduced to

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FOIE GRAS e patè vegani per le Feste Now FOIE GRAS & vegan patè

Il patè più raffinato si prepara a partire dal fegato d’oca o d’anatra. L’ oca viene nutrita 3/4 volte al giorno (con metodi regolamentati dall’Unione Europea).

L’anatra invece è nutrita solo 2 volte al dì, con 15 chili di mais, per poco più di 2 settimane e il suo fegato non supera i 400 grammi di peso, quindi la metà di quello dell’oca. Il rapporto di vendita è di un’oca per 25 anatre. Anatre e oche sono allevate prevalentemente in Alsa-zia e Dordogna, dove vivono in locali

sani, ben ventilati, con molto spazio per muoversi a piacere, una sorta di parco

collettivo. Da fine ottobre a Natale, in tutti i

villaggi del Sud-Ovest della Francia, là dove scorre lentamente il fiumeDor-dogna, si svolgono mercati particolari,

i cosiddetti Marché au gras o Foires au gras, dove si possono acquistare gli animali interi o solo i fegati già ingras-sati a mais e pronti per essere lavorati e naturalmente anche il patè già pronto.

Arena Lifestyle 12/19 - FOOD/I PATE’ DELLE FESTE

by Gaia Francesca Procchio

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a mortar. The final product presents it as a spreadable paste and can also be of vegetable origin: the most famous example is the olive patè, one of the typical products of the Italian regional tradition. It can accompany cheese, meat and fish dishes, can be used as a cream for bruschetta or croutons.The first documents of the practice of fattening animals, in order to make pâtés, can already be seen in the Egyptian hieroglyphics. The preparation spread to Central Europe, Rome, Carthage, and later to the French regions of Occitania and Alsace. In ancient times the pâté was made in crust, that is, the meats, fish or vegetables were chopped in a guise stuffed into a pasta. The Romans made a pâté called ficatum, because they fattened the pig and the geese with figs. In French cuisine, goose pâté has become traditional winter dishes. It can be cooked by coating it with bread dough which when cooking becomes a crust (pâté en croûte) a ceramic mold or it can be cooked in a bowl (pâté en terrine). The best known version of the pâté is the pâté de foie gras (or goose liver pate), obtained from minced goose liver, provides for the optional addition of fat, vegetables, aromatic herbs, spices and cooked in broth and wine . It is served with pain d’epices (spiced bread in a box, found at the supermarket) and with fig jam, sipping a Sauternes wine. In addition to the pates of animal origin listed in the cooking manuals, there are others that we will easily find on the Christmas table: there is the eel pate, the salmon pate, the veal pate and cognac or with truffles and the cooked ham one , lemon-flavored chicken pigeon, pi-geon and guinea fowl, and still pheasant, rabbit and hare. The types of pate also include vegetable ones, suitable for both vegetarians and vegans: based on tofu, mushrooms, walnuts, beans, chickpeas, black and green olives, arti-chokes or black truffle.

pesce finemente tritato, unito a grassi alimentari, erbe e spezie ridotti al mortaio. Il prodotto finale i presenta come una pasta spalmabile e può essere anche di origine vegetale: l’esempio più famoso è il patè di olive, uno dei prodotti tipici della tradizione regionale italiana. Può accompagnare piatti di formaggi, carne e pesce, essere usato come crema per delle bruschette o dei crostini. I primi documenti della pratica dell’ingrasso degli animali, al fine di confezionare dei pâté, si vedono già nei geroglifici Egizi. La preparazione si diffuse in Europa Centrale, Roma, Cartagine, e più tardi nelle regioni francesi d’Occitania e d’Alsazia. Anticamente il pâté si faceva in crosta, ossia si mettevano le carni, il pesce o le verdure tritati a guisa ripieno in una pasta. I romani facevano un pâté che si chiamava fica-tum, perché ingrassavano il maiale e le oche con i fichi. Nella cucina francese, il pâté d’oca è diventato dei piatti tradizion-ali dell’inverno. Può essere cucinato rivestendolo di pasta di pane che cuocendo diventa una crosta (pâté en croûte) uno stampo di ceramica oppure può essere cotto in una terrina (pâté en terrine). La versione più nota del pâté è il pâté de foie gras (o pasticcio di fegato d’oca), ricavato dal fegato tritato d’oca, prevede l’aggiunta facoltativa di grasso, verdure, erbe aromatiche, spezie e cotta in brodo e vino. Si serve con il pain d’epices (pane speziato in cassetta, si trova al supermercato) e con la marmellata di fichi, sorseggiando un vino Sauternes. Oltre ai patè di origine animale elencati nei manuali di cuci-na, ce ne sono altri che facilmente troveremo sulla tavola di Natale: c’è il patè di anguilla, quello di salmone, il patè di vi-tello e cognac o con tartufi e quello di prosciutto cotto, il patè di pollo profumato al limone, di piccione e faraona, e ancora fagiano, coniglio e lepre. I tipi di patè includono anche quelli vegetali, adatti sia per vegetariani che per vegani: a base di tofu, funghi, noci, fagioli, ceci, olive nere e olive verdi, car-ciofi o tartufo nero.

I PATE’ DELLE FESTE - FOOD/ Arena Lifestyle - 12/19

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Il foie gras si serve con il pane bianco tostato o il pain d’epices speziato e la marmellata di fichi

Qui sopra, il patè de canard, re dell’antipasto francese. Come per il patè de foie gras bisogna abbinare assolutamente un vino dolce o semidolce locale, come il Bergerac e il Monba-zillac, oppure un Sauternes. Tutta la regione della Dordogna è incantevole, ricca di storia e con una natura rigogliosa, villaggi tipici e cucina eccellente che viene insegnata in tanti ristoranti o da privati. Al centor patè di anguilla e a destra pasticcio di vitello e di prosciutto, con presentazioni anche molto spettacolari.

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Arena Lifestyle 12-1/2020 / FASHION - NOTTE DA NOBEL

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BOUCHERON, L’ALTA GIOIELLERIA CHE GUARDA AVANTIClaire Choisne ha rinfrescato le collezioni di alta gioielleria di Boucheron, proponendo alcune novità davvero interessanti per le occasioni più importanti. Sotoir e orecchini pendenti sono

animati da frange di smeraldi, pavè di diamenti, titanio e vetro soffiato. Un anello in oro bianco che si porta tra due dita, monta un berillio eliodoro tagliato come uno smeraldo, con-

tornato di diamanti e un filo di lacca nera. Bellissimo anche il collier pavè di diamanti con una cascata di cristalli di rocca che termina in un grande diamante a pera di 2,68 carati. Infine, un orecchio straordinario con un grande uccello multicolore che contorna l’orecchio. Al lobo, con

farfalla, una acquamarina taglio a pera di 1,32 carati. Claire Choisne has refreshed Boucheron’s high jewelery collections, proposing some really inter-esting novelties for the most important occasions. Sotoir and pendant earrings are animated by fringes of emeralds, pavé of diamonds, titanium and blown glass. A white gold ring that is worn between two fingers, mounts a helium-beryllium cut like an emerald, surrounded by diamonds

and a thread of black lacquer. The pavé diamond necklace is also beautiful with a cascade of rock crystals ending in a large pear-shaped diamond of 2.68 carats. Finally, an extraordinary ear with a large multi-colored bird that surrounds the ear. On the lobe, with butterfly, a pear cut aquama-

rine of 1.32 carats

LA CLUTCH GIORNO E NOTTEPiccoli scrigni dal fascino glam, sono gli alleati perfetti di abiti eleganti e

scarpe con tacco per accompagnare cerimonie e occasioni speciali: borchie, castoni gioiello decorano e clutch più sofisticate, mentre le pochette dalle linee più essenziali e a tinta unita completano l’abbigliamento off duty. Alexander

Mc QueenSmall chests with glamorous charm, they are the perfect allies of elegant dresses

and shoes with heels to accompany ceremonies and special occasions: studs, jewel bezels decorate and more sophisticated clutches, while the clutch bag with more essential and solid lines complete the off duty clothing . Alexander Mc Queen

GRAND SOIREE DA PRINCIPESSAAbiti da sera scenografici, che propongono un crescendo di volumi e cromatismi: rosso e rosa geranio, lilla vivace, pesca, bianco e nero. Ispirazioni europee ma anche esotiche, provenienti

da grandi paraventi e ventagli giapponesi. Molte tinte unite nell’ultima collezione ideata da Paolo Piccioli per Valentino Couture per l’autunno Inverno 2019-20 (foto a destra e in basso). Una grand soiree ricca di abiti importanti e voluminosi come quelli che si vedono al Premio Nobel nella Grande Stockolm Concer Hall, indossati dalle belllissime principesse nordiche Victoria di Svezia (la principessa ereditaria), la principessa Madeleine e la principessa Sofia.

Che quest’anno per la due giorni di festeggiamenti a Stoccolma indosseranno nuovissime toilettes ideate da giovani stilisti svedesi.

Scenographic evening dresses, which offer a crescendo of volumes and colors: red and pink gerani-um, bright lilac, peach, black and white. European but also exotic inspirations, coming from large Japanese screens and fans. Many solid colors in the latest collection created by Paolo Piccioli for

Valentino Couture for autumn Winter 2019-20. A grand soiree full of important and voluminous dresses such as those seen at the Nobel Prize in the Grande Stockolm Concer Hall, worn by the beautiful Nordic princesses Victoria of Sweden (the Crown Princess), Princess Madeleine and

Princess Sofia. That this year they will wear brand new toilettes created by young Swedish design-ers for the two-day celebration in Stockholm.

Haute Couture for Nobel Prize’s night NOTTE DA NOBEL

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COME UNA FARFALLAFavolosi sandali da sera Jimmy Choo, con

grande fiocco sul tallone e sul fronte. A fianco, l’indimenticabile fragranza floreale

di Gucci Bloom. Fabulous Jimmy Choo evening sandals,

with large bow on the heel and front. Alongside, the unforgettable floral fra-

grance by Gucci Bloom.

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NOTTE DA NOBEL- FASHION/ Arena Lifestyle 12-1/20

VELVET SATINATO O CON PIUME Lungo, in velluto o satinato, in pizzo o

con le piume: l’abito da sera ideale è

quello che è in gra-do di trasformare il tuo look. Come ren-derlo protagonista? Basta seguire alla lettera la massima

della stilista inglese Jenny Packham: “A volte degli acces-

sori semplici sono tutto ciò di cui hai bisogno quando il tuo vestito parla da solo“. Long, in velvet or satin, in lace or with feathers: the

ideal evening dress is the one that is able to transform your look. How to make it protagonist? Just

follow the maxim of the British designer Jenny Packham to the letter: “Some-

times simple accesso-ries are all you need

when your dress speaks for itself ”.

LE ONOREFICENZE MONDIALI ALLE MIGLIORI MENTIIn questi giorni vengono assegnati i Premi Nobel 2019, onorificenze mondiali attribuite alle migliori menti che contribuiscono in maniera fondamentale a scoperte o ricerche benefiche per l’umanità in svariati ambiti.L’idea ed il nome nascono da Alfred Nobel, imprenditore nato nel 1833, che fece un’immensa fortuna con l’invenzione della dina-mite ed il commercio di armi. Ma poco prima della sua morte, inserì testamento una particolare volontà: quella di lasciare gran parte del suo patrimonio ed i suoi interessi sotto forma di premi a coloro che, durante l’anno precedente, più avevano contribuito al benessere dell’umanità. Il primo Nobel fu assegnato nel 1901 e da allora ogni anno,

ad ottobre, sono resi noti i nomi dei vincitori mentre il 10 dicembre, ad Oslo e a Stocco-lma, avviene la consegna dei premi. Quest’anno il Nobel per la Fisica è stato assegnato per metà a James Peebles e per l’altra metà a Michel Mayor e Didier Queloz. Il primo è riuscito ad indagare sul cosmo e le galassie tramite un approccio teorico, utile per la

comprensione della storia dell’universo, mentre i secondi hanno scoperto 51 Pegasi, un pianeta fuori dal sistema solare ed un esopianeta che orbita intorno una stella simile al Sole. Queste scoperte hanno poi permesso di dare il via alla scoperta di oltre 4mila

pianeti nella Via Lattea. Il Nobel per la Medicina è stato assegnato a W.J. Kaelin, G.L. Se-menza e P.J. Ratcliffe, che hanno scoperto il funzionamento di base delle cellule, ovvero l’andamento e come si adattano quest’ultime alla disponibilità di ossigeno. Ciò è impor-tante in casi di infarti, ictus o tumori :le cellule che crescono al loro interno consumano

grandi quantità di ossigeno. These days the 2019 Nobel Prizes are awarded, world honors attributed to the best minds

who contribute fundamentally to discoveries or beneficial research for humanity in various areas.The idea and the name are born from Alfred Nobel, entrepreneur born in 1833, who made an immense fortune with the invention of dynamite and the arms trade. But shortly

before his death, he inserted a particular will to testament: that of leaving a large part of his heritage and his interests in the form of prizes to those who, during the previous year, had most contributed to the well-being of humanity. The first Nobel Prize was awarded in 1901 and since then every year in October, the names of the winners are announced while on 10 December, awards are given in Oslo and Stockholm. This year the Nobel Prize in Physics

was awarded half to James Peebles and the other half to Michel Mayor and Didier Queloz. The former managed to investigate the cosmos and galaxies through a theoretical approach, useful for understanding the history of the universe, while the latter discovered 51 Pegasi, a planet outside the solar system and an exoplanet that orbits a star similar to the Sun. These

discoveries then made it possible to start the discovery of over 4 thousand planets in the Milky Way. The Nobel Prize for Medicine was awarded to W.J. Kaelin, G.L. Semenza and P.J. Ratcliffe, who discovered the basic functioning of the cells, that is the trend and how

they adapt to the availability of oxygen. This is important in cases of heart attacks, strokes or tumors: the cells that grow inside them consume large quantities of oxygen.

Valentino couture per la grande serata e da giorno. A fianco, anello per due dita Boucheron.

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IL GRANDE FREDDOPer lui una serie di outfits perfetti per i climi più umidi

in campagna e le notti rigide tra i monti. Pullover jaquard in lana merino, Alpha Studio. Dolcev-

ita in mistolana Tagliatore. Pullover in lana melange a trecce, da portare con un gilet in tessuto tecnico

traputato Boombogie. Boots in suede con membrana in Gore-Tex e suola Vibram Mega-Grip. Giacca in nylon con dettagli in feltro di lana, imbottita. Best Company.

Dolcevita color mattone in lana merino, Gant.For him a series of perfect outfits for the wettest climates in the countryside and the cold nights in the mountains.

Jacquard pullover in merino wool, Alpha Studio. Tagliato-re turtleneck turtleneck.

Cable melange wool pullover, to be worn with a Boom-bogie technical fabric vest. Suede boots with Gore-Tex membrane and Vibram Mega-Grip sole. Nylon jacket

with wool felt details, padded. Best Company. Brick-col-ored turtleneck in merino wool, Gant

FESTE ECORESPONSABILI Albero di Natale artificiale da 180 cm Balsamhill.fr

Plaid Island in pelliccia sintetica. Pull zippato in lana e polyestere riciclato di Collection Conscious HM.COM. Olio da bagno alle erbe aromatiche, Susanne Kaufmann. Sneakers in cuoio e gomma vegetale. Viene piantato

un albero per ogni paio venduto. Yatay. Corona natalizia di foglie con fiocco in velluto. Flowerbox

The 180 cm artificial Christmas tree Balsamhill.frIsland plaid in synthetic fur. Zipped pullover in recycled wool and polyester

from Collection Conscious HM.COM. Herbal bath oil, Susanne Kaufmann. Sneakers in leather and vegetable rubber. One tree is planted for each pair

sold. Yatay. Christmas wreath of leaves with velvet bow. Flowerbox.

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DICEMBRE TRA I BOSCHI december in the woods

SPORTIVOIl cappello in

feltro gansè firmato Bor-

salino

Arena Lifestyle 12-1/20 FASHION - DICEMBRE NEI BOSCHIIL RAGGIO VERDE

Un colore profondo e superchic per i dinner tra i boschi. Abito in lana verde bottiglia con volant

e sciarpa, stivali nello stesso colore. Elie Saab Orecchini in oro giallo e smalto color smeraldo.

Piccola tracolla rigida in camoscio, Bottega Veneta. Occhiali da sole in metallo dorato e

cristalli. Collezione serpenti di Bulgari. A deep and superchic color for dinner in the

woods. Bottle green wool dress with ruffle and scarf, boots in the same color. Elie Saab. Earrings

in yellow gold and emerald-colored enamel. Small rigid shoulder strap in suede, Bottega

Veneta. Sunglasses in golden metal and crystals.

BOTTES & COStivaletti in camoscio chiaro froissè con tacco a stiletto di

Gianvito Rossi. Cuissard in cuoio rosso, con paraginocchia di Mango. Stivaletti neri alla caviglia con fibbie laterali, Etro. Stivali alti in cuoio esotico, Maliparmi. Ankle boots in light froissè suede with stiletto heel

Gianvito Rossi. Cuissard in red leather, with Mango knee pad. Black an-kle boots with side buckles, Etro.Tall boots in exotic leather, Maliparmi.

LA BORSA EQUESTRETracolla compatta in cuoio Gucci, oppure in cuoio e tela stam-

pata, firmata Maison Baluchon. Per chi ama la taglia grande, la cabas in cuoio granè con dop-

pia ansa. Valentino Garavani. Borsa in camoscio bordeaux firmata Borbonese. Burgundy suede bag signed Borbonese

Compact shoulder bag in Gucci leather, or in leather and print-ed canvas, by Maison Baluchon.

For those who love the large size, the grané leather cabas with double handle. Valentino Garavani

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ARRIVANO I DOMINATORI/FASHION: Arena Lifestyle 11/2019

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TEXTURE BATTLE IN THE CITYpois or piede de poule

PIED DE POULE, IL GRAFISMO SENZA TEMPO Perfetto tutti gli anni e in ogni occasione. Il piede del poule in caldo tweed può

essere osato da solo ma anche in total look o abbinato al nero. Cappotto con inserti in nero da portare con la cintura in vita e i fuseaux, Balmain.

Cappotto classico in lana, con doppio petto, Balenciaga. Giacca di tweed over-size da portare con pantaloni bianchi e pull nero. Abito in lana pied de poule con

bottoni dorati, Gucci. Tracollina in tweed con catena, Chanel. Decolletès in cuoio e velluto, What For.

Guanti in cuioio sintetico e tessuto di Etam, grande cabas in tela ricamata, Chris-tian Dior.

Perfect every year and on every occasion. The foot of the houndstooth in warm tweed can be dared alone but also in total look or combined with black. Coat with black

inserts to be worn with the belt and fuseaux, Balmain. Classic wool coat, with double breast, Balenciaga. Oversized tweed jacket to be worn with white pants and black pull. Houndstooth wool suit with golden buttons, Gucci. Tweed shoulder bag with chain, Chanel. Decolletès in leather and velvet, What For.

Gloves in synthetic leather and Etam fabric, large cabas in embroidered canvas,

POIS CHE PASSIONE Bianco e nero e rosso e nero sono i colori da incrociare per festeggiare

l’avvio dell’inverno in città, senza altra neve che quella disegnata addos-so. Abito nero con superfiocco a pois bianco e nero, Yves Saint Laurent.

Camicia nera in seta a piccoli pois, da portare con pantaloni rossi stretch e cinturina dalla fibbia in svarowsky.l Peter Hahn.

Pois trai capelli con la fascia di Missolin. Gli accessori perfetti per il pois sono il mocassino armani in cuoio rosso,

con piccolo tacco e dettagli in metallo, firmato Emporio Armani. E la tracolla in cuoio rigido con iniziali di Burberry.

Black and white and red and black are the colors to be crossed to celebrate the start of winter in the city, with no other snow than the one designed on you. Black dress with black and white polka dot super bow, Yves Saint Lau-

rent. Black shirt in silk with small polka dots, to be worn with red stretch trousers and a belt with a buckle in svarowsky.l Peter Hahn.

Pois in your hair with the Missolin headband. The perfect accessories for the polka dot are the armani moccasin in red

leather, with a small heel and metal details, designed by Emporio Armani. And the shoulder strap in stiff leather with Burberry initials.

Nato in Scozia intorno al 1800, il termine pied de poule deriva il realtà dal francese e significa “zampa di gallina” ed è stato chiamato così proprio perché la sua trama così originale fa subito venire in mente la zampa delle galline

Born in Scotland around 1800, the term pied de poule derives the reality from the French and means “crow’s feet” and it was called so precisely because its so original plot immediately brings to mind the chicken’s paw

L’ORA DEL TWEEDOrologio Hip Hop con cinturino pied de poule . Watch Hip Hop with strap pied de poule

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Arena Lifestyle 12 -1/20 / FASHION/ NATALE TARTAN O ALLURE?

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BALMORALLa tradizione Windsor

ispira la scelta di abiti da sera in seta scozzese firmati Ralph Lauren con incrocio sulle spalle. Belli i nuovis-simi monospalla in tartan, con applicazioni floreali di

paillettes. Roberta Einer. Superclassici gli abiti bustier

(Chanel) da portare con sandali in seta rossa a taccol

alto con fibbia in strass di Manolo Blahnik. Oppure in color vino o in tessuto scozzese, con applicazioni

di strass. The Windsor’s tradition

inspires the choice of evening dresses in Scottish silk by

Ralph Lauren with a cross on the shoulders. Beautiful

the new one-shoulder tartan, with floral sequin applica-tions. Roberta Einer. The

bustier dresses (Chanel) to be worn with red high-heeled

sandals with rhinestone buckle by Manolo Blahnik

are super classic. Or in wine color or in Scottish fabric,

with rhinestone applications.

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IL TARTAN E GLI ABBINAMENTI GIUSTI

Ecco alcuni consigli base per le donne che vogliono indossare la stampa scozzese. Limitar la quantità: . Scegli tra un pezzo forte o tanti piccoli accessori in scozzese. Se lo metti insieme ad

altre fantasie,bisogna avere stile. Oppure il risultato sarà troppo carico e un po’ confuso. Lo scozzese in flanella è molto popolare in autunno e in inverno, ma esso si trova anche in tessuti

più leggeri come il cotone e la seta. Attenzione alla grandezza e alla fantasia. Rosso e nero sono i più tradizionali e vanno bene soprattutto per i mesi più freddi, ma alcuni li

considerano poco raffinati. Gli altri colori utilizzati sono in genere blu navy, grigio, marrone.Indossa un abito o una tunica scozzese di giorno su dei leggings scuri. Aggiungi una cinta o

una sciarpa in vita e alcuni accessori color oro, come collane, bracciali o orecchini. Se hai uno chemisier, una maxicamicia o un abito scozzese, non indossarli a pelle. Appoggiali, piuttosto su un pull a collo alto Non tutti i tartan stanno bene a tutte. Se sei mediterranea, ad esempio,

lo scozzese classico (quello sui toni del rosso, per intenderci) probabilmente non ti donerà mai come quello giocato sui toni del marrone e del terra bruciata o sui blu. Il tartan è delizioso anche su gonne e pantaloni, ma attenzione: i colori e la fantasia del tartan attirano molto l’attenzione, quindi possono evidenziare i difetti. Se avete fianchi particolarmente pronunciati, non indos-

satelo su gonne a tubino o su pantaloni molto stretch: piuttosto, sceglietelo per gonne a ruota e a vita alta, che minimizzano curve un po’ troppo pronunciate.

There are some basic tips for women who want to wear the Scottish print. Limit the quantity:. Choose from a strong piece or many small Scottish accessories. If you put it together with other

fantasies, you have to have style. Or the result will be too charged and a little confusing. Scottish flannel is very popular in autumn and winter, but it is also found in lighter fabrics such as cotton

and silk. Attention to size and imagination.Red and black are the most traditional and are especially good for the colder months, but some

consider them not very refined. The other colors used are generally navy blue, gray, brown.Wear a Scottish dress or tunic by day on dark leggings. Add a belt or scarf at the waist and some gold-colored accessories, such as necklaces, bracelets or earrings. If you have a chemisier, a maxi shirt or a plaid dress, do not wear them on the skin. Place them on a high-necked sweater. Not all tartans are good for everyone. If you are Mediterranean, for example, the classic Scottish (the one with red tones, so to speak) will probably never give you like the one played on brown and burnt

earth tones or on blue. Tartan is also delicious on skirts and trousers, but be careful: the colors and patterns of tartan attract a lot of attention, so they can highlight flaws. If you have particularly pronounced hips, do not wear it on pencil skirts or on very stretch trousers: rather, choose it for

full-skirted and high-waisted skirts, which minimize curves that are a little too pronounced.

A sinistra, Sua Maestà Elisabetta II in abito da sera con fascia in tartan rosso e in outfit scozzese portivo nei toni del beige e del blu. Al centro, abiti da sera scozzesi nei toni freddi e in ros-so monospalla. Qui a fianco, giacca e gonna in tartan nei toni bruciati con camicia in pizzo, Chanel.

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NATALE TARTAN O ALLURE?Christmas in tartan (or allure)

L’ELEGANZA DEL BLUDi giorno e di sera, il blu è certamente il colore top del 2020. Per i giorni di festa, total look blu cobalto. Caban a doppia fila di bottoni , oppure cappotto, pantalo-ni aderenti e giacca nella stessa cromia zaffiro. Boss by Hugo Boss. Mini Lady

Dior art con decori di Raquib Shaw, edizione limitata. Per una serata sportiva in casa, pull gaufrè su una gonna lunga in satin, da portare con pantofole in valluto ricamato in oro di Mila Jack. Lemaire. Guanti in lana e cashmere di Peter Hahn. Occhiali da sole in metallo e vetro, Barton Perreira. Da accompagnare con bot-

tines in cavallino stampato a zebra e una pochette rigida. Per la sera, miniabito blu ricamato a motivo di stelle in paillettes, Andrew GN. Catena e medaglia in oro,

diamanti e smalto blu di Foundrae.com. By day and in the evening, blue is certainly the top color of 2020. For the holidays, total look cobalt blue. Caban with double row of buttons, or coat, tight pants and

jacket in the same sapphire color. Boss by Hugo Boss. Mini Lady Dior art with dec-orations by Raquib Shaw, limited edition. For a sporty evening at home, pull gaufrè on a long satin skirt, to be worn with slippers in valluto embroidered in gold by Mila

Jack. Lemaire. Peter Hahn wool and cashmere gloves. Metal and glass sunglasses, Barton Perreira. To be accompanied with zebra-printed pony bottines and a rigid

clutch bag. For the evening, blue minidress embroidered with star motifs in sequins, Andrew GN. Foundrae.com gold, diamond and blue enamel chain and medal.

NATALE TARTAN O ALLURE?/FASHION/Arena Lifestyle 12-1/20

IL CAPODANNO SURREALISTAPer la fine d’ anno, ritorna l’influenza sulla moda del Surrealismo, il movimento che tra gli anni Venti e Trenta rivoluzionò l’arte e la cultura in Francia, con un messaggio molto per i designer e i fashionisti del nostro secolo: liberare le idee e ritrovare il senso del meraviglioso. Il surrealismo è tornato infatti

ad apparire qui e là in recenti crezioni di stilisti contemporanei nelle proposte delle Feste, spesso ornate con dettagli eccessivi, sproporzionati, irriverenti.

Alexander Mc Queen propone un tailleur pantaloni nero con maniche esageratissime color rubino, da portare con collier de chien e altri gioielli con diamanti. Bulgari ha lanciato anche in rosa shocking la borsa Forever con fibbia in smalto a forma di testa di serpente. Imperdibile il rossetto scultura vuien-vere, con dettaglio di labbra o le scarpe decolletès fluo con cristalli di Christian Loboutin. Perfetti gli occhiali da sole zebrati di Balenciaga, in acetato e cristalli. Bolero completamente ricamato in perle e

paillettes di The Kooples. By the end of the year, the influence on Surrealism fashion returns, the movement that revolutionized

art and culture in France between the 1920s and 1930s, with a message very much for the designers and fashionistas of our century: freeing ideas and rediscover the sense of the wonderful. Surrealism has in

fact returned to appear here and there in recent creations by contemporary stylists in the proposals of the Festivals, often adorned with excessive, disproportionate, irreverent or simply funny details.

Alexander Mc Queen offers a black trouser suit with exaggerated ruby-colored sleeves, to be worn with collier de chien and other diamond jewelery. Bulgari has also launched the Forever bag with enamel

buckle in the shape of a snake’s head in shocking pink. Do not miss the vuienvere sculpture lipstick, with lip detail or the fluo decolletès shoes with crystals by Christian Loboutin. Balenciaga’s striped sunglasses in

acetate and crystals are perfect. Bolero fully embroidered in pearls and sequinsby The Kooples.

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Arena Lifestyle 12-1/20 - AGENT PROVOCATEUR: Tutti al PAC, senza veli

L ’artista australiano Stuart Ringholt tra le pareti del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, condurrà completa-mente nudo un’inedita guidata alla mostra collettiva «Storie dagli Antipodi». La performance naturista prevede che anche il pubblico dei visitatori si presenti inderogabilmente senza veli; questo, sottolineano l’artista e il museo, «allo scopo di rimuovere le barriere materiali tra l’artista e il pubblico, ma anche di esplorare gli effetti della nuditae sperimentare cosa accade quando un gruppo di estranei in uno spazio museale si libera dei propri strati protettivi». La visita guidata è solo su prenotazione obbligatoria, con la possibilità di un drink collettivo a fine performance. Non è la prima volta che l’artista concettuale sperimenta questa forma di provocazione, l’ha già realizzata in 3 musei australiani. L’happening si tiene a poche centinaia di metri dalle Gallerie d’Italia che espongono le perfette nudità scolpite nel marmo di Carrara, dai maestri neoclassici Canova e Thorvaldsen. Canova con le Tre Grazie trasmise un messaggio universale di inno alla giovinezza. A metà dell’800 fece scandalo invece Le dèjeuner sur l’herbe di Eduard Manet, quadro rifiutato dal Salone Ufficiale di Parigi, con una «musa» completamente ignuda attorniata da due guasconi vestiti. Stupisce Ringholt con la sua performance al Pac, anche se i nudi viventi al museo li proposero già altri, Marcel Duchamp nel 1912 al Pasadena Art Museum con la fa-mosa partita a scacchi con una modella completamente spogliata, la californiana Eve Babitz. E Marina Abramovic e il suo compagno Ulay, nudi e in piedi come «porte viventi» all’ingresso della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, costringendo a un imbarazzante contatto i visitatori che intendevano entrare al museo. Era il ‘77 e la performance si concluse con l’arrivo della polizia. Anche perchè allora conteneva un preciso intento ideologico, quello di sovvertire tutte le istituzioni codifi-cate, sia artistiche che politiche, incapaci di rinnovarsi. Spencer Tunick fece posare duecento persone biotte nella romana piazza Navona; o la scultorea artista svizzera Milo Moirè che si introduce splendidamente desnuda nei musei e nelle fiere d’arte. A Monaco lo fece col figlioletto di pochi mesi in braccio, lui però aveva il pannolino.

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Australian artist Stuart Ringholt between the walls of the Pavilion of Contemporary Art in Milan, will lead a completely new naked guide to the collective exhibition “Stories from the Antipodes”. The naturist performance foresees that also the visitors’ public will present themselves without veils; this, emphasize the artist and the museum, “in order to remove the material barriers between the artist and the public, but also to explore the effects of nudity and experience what happens when a group of strangers in a museum space gets rid of its protective layers “. The guided tour is by reservation only, with the possibility of a collective drink at the end of the performance. It is not the first time that the conceptual artist has experimented with this form of provocation, he has already done it in 3 Australian museums. The happening is held a few hundred meters from the Gallerie d’Italia, exhibiting the perfect nudity carved in Carrara marble, by the neoclassical masters Canova and Thorvaldsen. Canova with the Three Graces transmitted a universal message of hymn to youth. In the mid-1800s, Le dèjeuner sur l’herbe by Eduard Manet caused a scandal, a painting rejected by the Official Salon in Paris, with a completely naked “muse” surrounded by two dressed Gascons. Ringholt amazes with his performance at the Pac, although the living nudes at the museum already offered them others, Marcel Duchamp in 1912 at the Pasadena Art Museum with the famous chess game with a completely stripped model, the Californian Eve Babitz. And Marina Abramovic and her partner Ulay, naked and standing like “living doors” at the entrance to the Modern Art Gallery in Bologna, forcing visitors who intended to enter the museum to embarrassing contact. It was ‘77 and the performance ended with the arrival of the police. Also because then it contained a precise ideological intent, that of subverting all codified institutions, both artistic and political, unable to renew themselves. Spencer Tunick had two hundred people put down in the Roman piazza Navona; or the sculptural Swiss artist Milo Moirè who introduces herself beautifully naked in museums and art fairs. In Munich he did it with his few months old son in his arms, but he had a diaper.

Visita al museo? Sì, ma tutti nudi

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