La voce Libera

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie [email protected] - [email protected] n.87 - 25 novembre 2011 Sede Legale Via Quattro novembre, 98 00187 Roma Segreteria Tel. 06/69770301/2/3 Fax 06/6783559 [email protected] Amministrazione Tel. 06/69770329 [email protected] Sostieni Libera Tel. 06/69770334/20 [email protected] Organizzazione Tel. 06/69770326 [email protected] Comunicazione e stampa Tel. 06/69770323 [email protected] [email protected] [email protected] Tesseramento Tel. 06/69770321 [email protected] Educazione alla legalità Tel. 06/69770325 [email protected] Ufficio beni confiscati Tel. 06/69770330 - 06/69770331 [email protected] Settore internazionale Tel. 06/69770322 [email protected] Progetti Tel. 06/69770327 [email protected] Sport Tel. 06/69770326 [email protected] Nuova politica e morale, una boccata d’etica La speranza è che, oltre che di Go- verno “tecnico”, si tratti finalmente di Governo “etico”. Se è vero, infatti, che il superamento della crisi econo- mica richiede competenze di alto li- vello, è anche vero che essa è figlia di un vuoto morale, un vuoto di legalità. Recuperare i miliardi sottratti dall’il- legalità diffusa non cambierebbe solo i nostri bilanci, ma la salute stessa della democrazia. L’auspicio, allora, è che la nuova sta- gione politica riprenda con maggio- re vigore la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, inserisca nel Co- dice penale i reati contro l’ambiente, sciolga alcuni nodi del contrasto alle organizzazioni mafiose, a partire da quello relativo ai troppi beni con- fiscati non ancora destinati perchè soggetti a ipoteca bancaria. Ma il problema della lega- lità rimanda a un più ge- nerale problema di ugua- glianza. La salute economica non può pre- scindere dalla dignità delle persone, dalla lotta alla disoccupazione e al precariato, dalla diffusione dei diritti civili, a partire da quelli degli immi- grati che - come ha ricordato il pre- sidente Napolitano - contribuiscono in modo rilevante alla vita sociale ed economica del Paese. Senza dimenticare che il primo e più grande investimento è quello educa- tivo e culturale. Non saremmo arri- vati a questo punto senza la prolun- gata mortificazione della cultura e la sistematica anestesia delle coscienze. Non ci può essere rinascita economi- ca senza la valorizzazione della scuo- la, della ricerca, della conoscenza. Senza un’assunzione di re- sponsabilità che chiami in causa ciascuno di noi e al- lontani per sempre la ten- tazione della delega. “La democrazia” - ha scritto Nor- berto Bobbio, “non sa che farsene di cittadini passivi, apatici, indifferenti. Vive e prospera solo se i suoi cittadini hanno a cuore le sorti della propria città come quelle della propria casa”. Don Luigi Ciotti Articolo pubblicato su: Famiglia Cristiana del 24 nov 2011

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Giornale di Libera

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

[email protected] - [email protected]

n.87 - 25 novembre 2011

Sede LegaleVia Quattro novembre, 9800187 RomaSegreteriaTel. 06/69770301/2/3Fax 06/[email protected]. 06/[email protected] LiberaTel. 06/69770334/[email protected]. 06/[email protected] e stampaTel. 06/[email protected]@[email protected]. 06/[email protected] alla legalitàTel. 06/[email protected] beni confiscatiTel. 06/69770330 -06/[email protected] internazionaleTel. 06/[email protected]. 06/[email protected]. 06/[email protected]

Nuova politica e morale,

una boccata d’eticaLa speranza è che, oltre che di Go-verno “tecnico”, si tratti finalmente di Governo “etico”. Se è vero, infatti, che il superamento della crisi econo-mica richiede competenze di alto li-vello, è anche vero che essa è figlia di un vuoto morale, un vuoto di legalità.

Recuperare i miliardi sottratti dall’il-legalità diffusa non cambierebbe solo i nostri bilanci, ma la salute stessa della democrazia.

L’auspicio, allora, è che la nuova sta-gione politica riprenda con maggio-re vigore la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, inserisca nel Co-dice penale i reati contro l’ambiente, sciolga alcuni nodi del contrasto alle organizzazioni mafiose, a partire da quello relativo ai troppi beni con-fiscati non ancora destinati perchè soggetti a ipoteca bancaria.

Ma il problema della lega-lità rimanda a un più ge-nerale problema di ugua-glianza.

La salute economica non può pre-scindere dalla dignità delle persone, dalla lotta alla disoccupazione e al precariato, dalla diffusione dei diritti civili, a partire da quelli degli immi-grati che - come ha ricordato il pre-sidente Napolitano - contribuiscono in modo rilevante alla vita sociale ed economica del Paese.

Senza dimenticare che il primo e più

grande investimento è quello educa-tivo e culturale. Non saremmo arri-vati a questo punto senza la prolun-gata mortificazione della cultura e la sistematica anestesia delle coscienze.

Non ci può essere rinascita economi-ca senza la valorizzazione della scuo-la, della ricerca, della conoscenza.

Senza un’assunzione di re-sponsabilità che chiami in causa ciascuno di noi e al-lontani per sempre la ten-tazione della delega.

“La democrazia” - ha scritto Nor-berto Bobbio, “non sa che farsene di cittadini passivi, apatici, indifferenti. Vive e prospera solo se i suoi cittadini hanno a cuore le sorti della propria città come quelle della propria casa”.

Don Luigi Ciotti

Articolo pubblicato su: Famiglia Cristiana del 24 nov 2011

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RIZZICONI (REGGIO CALABRIA), 13 NOV - ‘Il piccolo Luigi che si e’ smarrito puo’ ritrovare il papa’ dietro la porta di Buffon’. Al campo di Riz-ziconi, erba sintetica e misure da cal-cetto, e’ una gran festa di paese con invitati speciali: gli azzurri di Cesare Prandelli. Fuori pero’ c’e’ un altro mondo. Quello che di questo terreno voleva fare una discarica per il ma-laffare e ora non accetta di lasciarlo al divertimento di giovani calciatori. Per questo Don Ciotti ha chiamato gli azzurri. Per gridare forte il suo mes-saggio, ‘un calcio a tutte le mafie’, e stavolta non e’ solo metafora. Fuori c’e’ la protesta di qualche padre della Piana di Gioia Tauro, dispiaciuto di non poter entrare e di lasciarsi sfug-gire un autografo. Soprattutto c’e’ chi, all’ombra di un piccolo paese in-differente a tanto entusiasmo, ascol-ta l’eco di una domenica particolare e si prepara - assicura Don Ciotti - a rispondere gia’ da domani. ‘Oggi abbiamo allenato le nostre co-scienze, i nostri valori’, dice orgoglio-so Cesare Prandelli, rapido due mesi fa nell’accettare la richiesta di Libera e delle Acli: venite a inaugurare per la terza volta quel campetto sottratto alle ‘ndrine locali? Una toccata e fuga che ha acceso l’entusiasmo e soprat-tutto la speranza di mille persone; bambini in tricolore, i piccoli della scuola calcio dello Zen di Palermo, volontari della Protezione civile pri-ma ordinati poi a caccia di autografi, e persino qualche agente con piccola reflex in tasca. Tra un gol di tacco di Balotelli e una foto ricordo con Buf-fon dalla rete di recinzione, c’e’ stato spazio per cori per l’assente Cassano o per il calabrese Gattuso, campio-ne azzurro per ora a riposo e oggi arbitro del minitorneo tra azzurri.

Si e’ cominciato con il messaggio di Don Ciotti (‘la mafia si combatte nel Parlamento a Roma), poi lo scam-bio di doni tra le autorita’ - Regione, Provincia, Questura, Diocesi - tutte schierate a centrocampo come una squadra anti-mafie. E infine il torneo di calcetto, con Balotelli, Osvaldo, Pirlo a divertirsi e divertire, giochic-chiando e dandosi anche qualche strattonata.

Fino alla rovesciata finale di Mar-chisio, buona per assegnare alla sua squadra la vittoria finale. Il trofeo della giornata, fuor di qualsiasi me-tafora, e’ un altro. Tutto attorno, l’ec-cezionale apparato di sicurezza con-tava su cani antibomba, un elicottero in volo sulla zona, forze dell’ordine in gran numero. ‘E’ uno schiaffo per ‘loro’, sono certo che risponderanno’, ha urlato Don Ciotti, invitando tutti a fare attenzione perche’ la terza inau-gurazione di un campo ancora senza nome (‘faremo un sondaggio tra le scuole di Gioia Tauro’) non cada nel vuoto, come dopo gli attentati del-le precedenti due. ‘Ha ragione Don Ciotti - la risposta di Prandelli - C’e’ un domani, per questa gente e que-sto posto.Vogliamo dare continuita’ a questo giorno’. L’ha chiesta il prete coraggio di Libera. ‘La nazionale si federi con la nostra rete contro le ma-fie’, ha proposto, per poi chiarire che era una provocazione. ‘Di iniziative con Don Ciotti ne abbiamo fatte, e ne continueremo a fare: sul piano dei valori, siamo gia’ federati’, la risposta di Abete. Intanto il presidente dell’Us Acli, Marco Galdiolo, annunciava che al ritorno a Roma riunira’ Uisp e Csi per un piano organico di coinvolgi-mento dello sport, da portare a Figc e Coni: ‘Non finisce qui’.

E gli azzurri, per una volta, si sono sentiti appena appena all’altezza, mentre monsignor Bux, vescovo di Palmi, chiedeva di pregare per la conversione dei mafiosi. ‘Io mi sono sentito piccolo piccolo’, l’ammissione di Marchisio in un coro di disarmati auspici azzurri, perche’ la domenica speciale serva davvero. ‘Ero inebetito quando ha parlato Don Ciotti, ricor-dando che la mafia non e’ solo Cala-bria o Sicilia ma anche Nord’, ha ag-giunto il centrocampista. ‘Don Ciotti e’ stato magnifico - ha raccontato Buffon - Non la solita litania o un po’ di retorica, ma parole vere. Che ci hanno commosso’. Come quando ha raccontato di essere andato a po-sare un fiore sulla tomba di France-sco Inzitani, 18/enne giovane di un imprenditore del posto condannato per appoggio esterno e poi pentitosi. O quando ad abbracciare gli azzurri in campo sono stati papa’ e mamma Gabriele, il cui Dodo’ fu ucciso su un campo di calcio a 11 anni. E’ stato si-lenzio assoluto. Dentro, e forse anche fuori dal campo di Rizziconi.

(Agenzia Ansa dall’inviato Francesco Grant)

Diamo un calcio alle mafie

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Nell’ambito delle attività di forma-zione di Libera è indetto per il se-sto anno consecutivo il concorso “Regoliamoci!”, proposto da Libera in collaborazione con il Ministe-ro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il concorso, a caratte-re nazionale, è rivolto agli studenti delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo e secondo grado (statali e non statali) e delle agenzie formative.Quest’anno il bando si propone di far riflettere e lavorare gli studenti di di-verse età sul tema generale del bene comune. Per Libera costruire comu-

Regoliamoci 2011/2012: per il bene comune!

nità alternative alle mafie significa partire necessariamente dal tema della cittadinanza, del convivere ci-vile, del prendersi cura dei luoghi nei quali si abita. Se la cittadinanza è attiva e sente una forte adesione al proprio contesto di appartenenza, si creano gli anticorpi alla cultura del privilegio, presupposto al dilagare delle mafie.

Il MIUR diramerà a breve una circo-lare di accompagnamento al bando.

La scadenza per l’adesione al concorso è il 19 dicembre 2011.

È disponibile l’edizione di “Sapere per sapere essere” per l’anno sco-lastico 2011-12. La pubblicazione è stata arricchita con contenuti aggior-nati e percorsi inediti, prevedendo da quest’anno anche alcune propo-ste per le scuole primarie. Più che uno strumento esaustivo, “Sapere per sapere essere” mira ad essere un riferimento destinato a insegnanti e educatori che intendono proporre percorsi di educazione ai temi della cittadinanza responsabile e della le-galità democratica. Un insegnante/educatore può seguire per intero la proposta metodologi

Sapere per saper essere 2011-2012

ca di un percorso oppure modificar-ne o integrarne tappe e documenti, pur mantenendo intatte le caratteri-stiche dell’intervento. A ogni percor-so seguono degli allegati che possono essere fotocopiati e dati in visione agli allievi per i lavori di gruppo. I percorsi possono essere affrontati in modo progressivo, uno di seguito all’altro, anche in più anni scolasti-ci, oppure essere scelti in base ad un interesse specifico, in collegamento a situazioni proprie del territorio di appartenenza.

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Corso di Alta formazione di antimafia sociale presso l’Università di PadovaL’Università di Padova, Libera, Avvi-so Pubblico, Banca Etica, il Comune e la Camera di Commercio di Padova a partire da febbraio 2012 daranno il via al Corso di Alta Formazione “Per il contrasto sociale alle mafie”. Un corso specialistico per diffondere conoscen-ze aggiornato sul fenomeno mafioso e buone prassi di prevenzione e di con-trasto tra chi opera nella gestione delle amministrazioni pubbliche e del pri-vato, nei servizi socio educativi e nel mondo dell’informazione. I partecipanti conosceranno le mi-sure di contrasto adottate dalle forze dell’ordine locali, e buone prassi anti-mafia sul piano amministrativo, cultu-rale, sociale, ambientale ed economi-co-finanziario sviluppate nel territorio

nazionale sia dalle amministrazioni che dalla società civile. Il risultato fi-nale sarà portare i partecipanti a ide-are e scrivere progetti per il contrasto sociale alle mafie e promuovere legalità e diritti attraverso innovazioni nei loro ambiti lavorativi.

Per l’accesso al corso è necessario il possesso di una laurea triennale o di livello superiore.

Le preiscrizioni vanno effettuate attra-verso il sito www.uniweb.unipd.it, en-tro il termine del 15 dicembre.Il Corso sarà presentato in una confe-renza stampa a Padova il 25 novembre alle ore 13,00, presso Palazzo Moroni, Sala Bresciani-Alvarez.

Contatti:Direttore: Prof.ssa Ines Testoni - Dip. di Psicologia Applicata. Tel: 0498276646. Mail: [email protected]: Matteo Lenzi - Co-ordinamento Libera Padova. Tel: 3470786421. Mail: [email protected]

Premio Roberto MorrioneIl Premio “Roberto Morrione” e’ ri-volto ai giovani giornalisti, free lance, studenti, volontari dell’informazione ed ha l’obiettivo di promuovere, soste-nere e incentivare concretamente la realizzazione di inchieste televisive di giornalismo investigativo nel nome di Roberto Morrione che, nella sua lunga carriera di giornalista, ha sostenuto con forza l’importanza dell’inchiesta per restituire un contesto alle notizie e far comprendere i fatti.

I tutor dei finalisti saranno tre grandi giornalisti d’inchiesta:Ennio Remondino,

Sigfrido Ranucci,Maurizio Torrealta.

L’inchiesta premiata sarà trasmessa da Rainews.La premiazione si svolgerà durante le giornate del Premio Ilaria Alpi.

Info e contattiSegreteria “Premio Roberto Morrione”c/o Associazione Ilaria Alpiviale delle magnolie 2,47838 Riccione

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Nel Lazio e nella Capitale non infiltrazione ma

radicamento delle mafie“Lo diciamo da tempo e gli omicidi di Ostia come l’operazione Golfo sono la dimostrazione di come sia impossibile parlare nel Lazio e nella Capitale solo di infiltrazioni ma che al contrario siamo già in una fase avanzata di radicamen-to delle mafie. Le mafie nei nuovi terri-tori, dapprima investono, poi tendono a contaminare. Creano metastasi. Si diffondono, corrompono lentamente, in silenzio. Il pericolo e’ rappresentato da un sistema di criminalita’ economi-ca che contamina anche i territori dal punto di vista sociale e culturale. In una nota Antonio Turri, coordinatore di Libera Lazio sull’Operazione Golgo

che ha smantellato il clan Bardellino nel Lazio. “Certe presenze, - prosegue Turri di Libera - alcune famiglie delle mafie campane, vivono nel sud pon-tino da circa trent’ anni. La prova del radicamento è la penetrazione capilla-re della camorra attraverso gli investi-menti persino nelle isole pontine, con il riciclaggio di enormi quantità di de-naro che vengono tuttavia indirizzate anche da persone del posto. Le isole del Lazio - conclude Turri- sono nel mirino delle mafie e rappresentano la nuova frontiera degli interessi crimi-nali. E’ necessario che l’economia sana che rappresenta la maggior parte tenga

Politicamente Scorretto rinnova anche nel 2011 la sua sfida civile e culturale da Casalecchio di Reno con diretta web su questo sito. La VII edizione si terrà dal 19 al 29 novembre: dieci giorni di alta civiltà’ con un programma fitto e articolato di dibattiti, testimonianze, musica, teatro, video per affrontare con la sola arma della cultura le vicende più oscure della nostra storia. In tut-to 22 appuntamenti con il clou nel week-end del 25-26-27 novembre.

In particolare si segnala che venerdi 25 novembre inter-verrà Francesca Rispoli (Li-bera Formazione), domenica 27 novembre 2011 interverrà Don Luigi Ciotti (presidente di Libera), martedi 29 novembre Nando Dalla Chiesa (presiden-te onorario di Libera). Per maggiori informazioni

Politicamente Scorretto

alta la guardia, la moneta buona deve scacciare quella cattiva, ed affiancare l’encomiabile lavoro delle forze dell’ or-dine e della magistratura che non può essere lasciato solo”.

www.politicamentescorretto.org

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7 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie8 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

 LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE COORDINAMENTO DI MILANO E PROVINCIA  Via della Signora, 3 ‐ 20122 Milano Tel. 02/7723210 ‐ Fax 02/780968 E‐mail: [email protected]  Web: www.libera.it   

“LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE" e il

COORDINAMENTO DELLE SCUOLE PER LA LEGALITÀ E LA CITTADINANZA ATTIVA

(Istituti promotori: Licei Virgilio, Volta, Severi, Leonardo da Vinci)

con la collaborazione di Francesca Zajcyzk (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Univ. Bicocca)

È stato richiesto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

presentano il convegno regionale

La città, i giovani e la partecipazione5 d i c e m b r e 2 0 1 1 o r e 8 , 4 5 – 1 3 , 0 0

Aula magna edificio U6 - Università di Milano-Bicocca Piazza dell’Ateneo nuovo

Il Coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva e l’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie”, ogni anno pongono all’attenzione di studenti e insegnanti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la nostra Costituzione con un convegno dedicato a un diritto negato o parzialmente rispettato. I diritti sanciti da queste due carte vengono così usati per leggere la realtà. Quest’anno il convegno è dedicato al tema della città dal punto di vista dei giovani. La città non è un luogo neutro, ma un dispositivo che produce diseguaglianze nell’accesso a beni primari come la casa, il lavoro, la salute, la cultura, la possibilità di aggregazione e quindi contraddizioni e conflitti. La città è caratterizzata da forme antiche e nuove di povertà, da fenomeni di marginalità accanto a incredibili concentrazioni di ricchezza e di potere. La consapevolezza che ogni persona, proprio in quanto tale, ha diritto ad essere riconosciuta e a partecipare alla vita sociale e politica richiede di progettare una città in cui tutti possano trovare quanto è necessario per vivere in modo dignitoso e per potere progettare la loro stessa vita. A questo proposito bisognerebbe leggere la città a partire dall’art. 3 della nostra Costituzione. Questa operazione potrebbe permettere di comprendere quanti sono “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. In questo senso, individuare le condizioni di possibilità di una convivenza solidale che corregga le

disuguaglianze è tutt’uno con l'impegno per migliorare la qualità della vita e con l’impegno a salvaguardare i beni comuni sottraendoli al rischio di mercificazione. Tuttavia, per fare questo, è necessario, valutare la città assumendo, lo sguardo di coloro che sono più fragili, per esempio i giovani in cerca di prima occupazione e quelli che rischiano di cadere vittime del disagio e delle devianze giovanili, i disoccupati, coloro che sono in cerca di una casa o sono minacciati dagli sfratti, gli anziani soli e non-autosufficienti, i malati, gli immigrati, i nomadi e anche tutti coloro che — pur conducendo una vita apparente-mente normale — sono caduti in una condizione di solitudine e di paura. Assumere sul serio questi bisogni significa mettere in discussione la concezione stessa dello sviluppo, le scelte urbanistiche, la politica della casa e dei servizi, la gestione del tempo libero, la creazione e di luoghi di socializzazione, come pure la cultura e gli stili di vita che in essa si producono. Si tratta di una trasformazione che richiede la partecipazione democratica dei cittadini. Per superare ogni egoismo bisogna prendere le mosse dal riconoscimento della stretta interdipendenza tra tutti gli abitanti della città, condizione necessaria alla maturazione di un senso di reciproca responsabilità. La formazione ha una funzione fondamentale nel dare gli strumenti per essere cittadini in senso pieno, dando a tutti i mezzi per comprende la complessità della società e per sottrarre le persone e le comunità alle mere logiche di mercato. I principali destinatari della scuola sono infatti i soggetti più deboli, le cui difficoltà

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LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIECOORDINAMENTO DI MILANO E PROVINCIAVia della Signora, 3 20122 MilanoTel. 02/7723210 Fax 02/780968E mail: [email protected]: www.libera.it

Nata nel 1995, LIBERA è un’associazione di associazioni che, ad oggi, raccoglie più di 1200 adesioni, tra le grandi associazioni nazionali ed i piccoli gruppi locali ed ha riferimenti in tutte le regioni d’Italia. Elemento unificante è la consapevolezza che per sconfiggere le mafie l’azione repressiva dei Corpi dello Stato è necessaria ma non sufficiente. Gli straordinari successi ottenuti negli ultimi anni dalla magistratura e dalle forze dell’ordine dimostrano che le mafie possono essere colpite, ma per dare un carattere permanente a questi risultati è necessaria la prevenzione. Nelle scuole, nei quartieri, nelle creazioni di prospettive di lavoro per i giovani sta la frontiera più avanzata della prevenzione alle attività mafiose.

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economiche e lo svantaggio culturale diventano ostacolo alla realizzazione delle pari opportunità. La città costituisce l’ambiente in cui si misura il rapporto con il bene comune e le istituzioni. Essa può essere luogo di partecipazione e di convivenza positiva civile e sociale o luogo di emarginazione e di diseguaglianza. Affinché il primo di questi due scenari si realizzi, il ruolo dello Stato e dell’amministrazione comunale sono fondamentali, così come determinanti sono i luoghi dove si esprimono la cittadinanza attiva. Infatti, malgrado enormi difficoltà, i cittadini costruiscono nuove e importanti forme di

partecipazione e tra queste molte nascono proprio dai giovani, nelle scuole, nelle università, sul territorio. Dare voce a queste esperienze significa fornire modelli in controtendenza rispetto ad atteggiamenti cinici e egoisti che talvolta sembrano essere dominanti.Su questi temi apriamo la discussione nel nostro convegno, con la convinzione che tale problematica si muova nella direzione dell’affermazione del primo grande bene comune e del più alto dei principi delle costituzioni moderne: la creazione di spazi pubblici, di dialogo, di aggregazione e partecipazione costruttiva.

P R O G R A M M A D E L L A G I O R N A T A

Conducono i lavori Giuseppe Teri (Responsabile Libera Formazione) e Duilio Catalano (Coord. scuole)

Pietro De Luca (Preside dell’Istituto Marignoni-Polo): Presentazione del tema del convegno a nome Coordinamento delle scuole milanesi per l’educazione alla legalità e alla cittadinanza.

* Il Coordinamento intervista il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia: Bene comune, i giovani e la città. Cosa può fare l’istituzione comunale per favorire diritti, partecipazione e responsabilità dei giovani.

Relatori:

Francesca Zajcyzk (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Univ. Bicocca): Milano. Quartieri periferici tra incertezza e trasformazione. Cecilia Trotto (Responsabile della “Biblioteca del confine”): L’accoglienza a Milano e le prospettive per la convivenza e per la cittadinanza. Valerio Onida (Giurista, già Presidente della Corte Costituzionale): Il problema della partecipazione dei giovani alla vita democratica, alla luce della storia dei diritti e della libertà. Come partecipare e difendere il bene comune. Studenti dell’Istituto Caravaggio: I giovani leggono la città.Seble Woldeghiorghis (Associazione "Cambiamo città. Restiamo a Milano"): La seconda generazione, le prospettive e le contraddizione del processo di integrazione civile e sociale. * Studenti dell’Istituto Marignoni-Polo: Il racconto di un’esperienza di riappropriazione della città. Dario Nepoti (Susp, Associazione studentesca della Facoltà di Scienze Politiche): Riappropriarsi in modo creativo dell’università. Gabriele Rabaiotti (Dipartimento di Pianificazione Urbana, Politecnico di Milano): Dentro la contraddizione: vivere nella diseguaglianza.Martina Mazzeo (Scienze Politiche) e Morgana Chittari (Lettere Moderne): L’esperienza di “Stampo antimafioso”. Da studenti a giovani giornalisti. L’uso di Internet per creare un luogo di informazione e di pratiche di cittadinanza. * Studenti dell’Istituto Lagrange: Il racconto dell’esperienza della partecipazione di una classe alla giornata di apertura dei beni “confiscati e “restituiti” alla città di Milano.Ilaria Ramoni (Referente di LIBERA - Milano): Conclusione dei lavori

[ * In attesa di conferma]

L'accoglienza dei partecipanti verrà curata dai docenti e dagli studenti dell'Istituto A. Vespucci, Milano.

Per prenotare: Segreteria Liceo Virgilio, p.za Ascoli 2 tel. 02/713738 (chiedere della signora Giovanna; e-mail [email protected])

Nota bene: Si invitano le scuole, per ragioni logistiche, ad inviare la propria adesione indicando il numero dei partecipanti. Il presenteprogramma è suscettibile di variazioni in corso d’opera, in ragione delle disponibilità dei diversi ospiti invitati. Ci scusiamo fin da ora per eventuali cambiamenti dell’ultima ora.

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Il 27 novembre 2011, dalle ore 19:00, presso Affabulazione, piazza Agrip-pa 7h Ostia (Roma), in occasione dell’intitolazione del Presidio Libera Roma XIII a “Giancarlo Siani”, sarà proiettato un video su Giancarlo, a cui seguirà un dibattito con Raffa-

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ele Lupoli (Associazione DaSud), Antonio Turri (Responsabile Libera Lazio) ed Emilio Lecce (Associa-zione DaSud e autore del fumetto su Giancarlo Siani), che realizzarà alcuni disegni “live”.A seguire buffet con i prodotti di Li-

Il Presidio Libera Roma XIII si dà un nome: “Giancarlo Siani”

bera Terra, concerto di Giulia&Flora e di Ballooning Head e, infine, spe-cial guest Rastablanco & Giuliobass.

Marano Ragazzi Spot Festival 2011Il Marano Ragazzi Spot Festival 2011 è dedicato ai 150 anni dell’Uni-tà d’Italia, per l’occasione saranno ospitati presso le famiglie di Mara-no di Napoli, dal 28 novembre al 4 dicembre, 150 ragazzi in rappresen-tanza di tante Regioni italiane. Ricordiamo anche che al seguente link sarà possibile partecipare alla giuria on line.

Numerosi gli eventi in programma: tre concorsi nazionali, sei rassegne nazionali, due mostre, due tavole rotonde, sei spettacoli teatrali, un concerto, otto laboratori per ragazzi.Quattro le location cittadine, sede degli eventi.Fra i tanti: il concorso “40 anni di Pubblicità Progresso” dove la giuria dei ragazzi del festival voterà la migliore campagna; il gemellaggio “Qui Nisida... si può fare” l’’intensa esperienza di 14 ragazze, vissuta con loro coetanee dell’Istituto Penale Minorile di Nisida; la rassegna di cartoni animati d’autore “Sguardi d’Animazione”; l’incontro “Sguardi di Memoria” con i familiari delle

vittime innocenti di criminalità; la rassegna delle esperienze delle scuo-le prodotte nell’ambito del progetto “MAciste” di Terra Mater et Magi-stra, la mostra delle esperienze delle scuole campane nel progetto PON “LegAli al Sud”, il concorso “LegAli al Festival” e il concerto “I nuovi mille” del rapper napoletano Luca-riello: le nuove generazioni come i garibaldini 150 anni fa per costruire un’Italia migliore.

Maggiori informasioni su:http://www.spotragazzi.it

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La Costituzione da sola non basta. È sicuramente la garanzia dei valori e dei principi ispiratori che attendono di essere tradotti in scelte politiche chiare ed efficaci per la vita dei cittadini e delle cittadine. Senza una partecipazione ampia e diffusa, un coinvolgimento responsabile di tutte le forze vive del Paese, una volontà chiara di estendere gli spazi par-tecipativi a tutti i livelli... anche la Costituzione rischia di rimanere let-tera morta. I partiti non esauriscono tutta la possibilità di partecipazione alla vita democratica e non svolgono a pieno il loro compito se non garan-tiscono e favoriscono l’apertura di spazi di partecipazione democratica. La società civile rivendica la titola-rità di un altro modo di fare politica e chiede di essere ascoltata. L’evento vuole porre a confronto esperien-ze di partecipazione dal basso e promuovere un dialogo costruttivo e propositivo in grado di rilanciare il primato della politica a più livelli. Favorendo il dialogo tra i vissuti di generazioni differenti, si vuole prendere coscienza delle criticità e nello stesso tempo ci si propone di promuovere il passaggio di conse-gna delle pratiche politiche che mag-giormente nel tempo hanno favorito la crescita della democrazia.

Generazioni in dialogo 2 è: espe-rienze, idee, iniziative, campagne.Visioni: teatro e cinema in dialogo con gli autori.

Le parole che contano: tavole ro-tonde, dibattiti e conversazioni con iprotagonisti di una nuova politicaScripta manent: presentazione di

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libri e dialogo con gli autoriSpeaker’s corner: come in Hyde Park 5/10 minuti per presentare proposte,Spazio Libero: uno spazio a dispo-sizione per lasciare messaggi, idee, proposte, critiche.Stand: presentazione di associazio-ni, organizzazioni sociali, comitati...

L’evento inizia giovedì 5 Gennaio alle 17,00 e termina sabato 7 Gennaio alle 13,00; contributo spese € 30,00 per i giovani, € 40,00 per gli adulti.

Soggiorno: in Cittadella, dalla cena del 5 al pranzo del 7: € 100,00 (in camere 2-3 letti con servizi); € 85,00 (in camere con servizi comuni); un pasto € 14,00; presso l’ Ostello della Pace: € 20/notte.

Informazioni per iscrizioni e soggiorno: CITTADELLA OSPITALITÀ - Via Ancajani 3 - 06081 - tel. 075/812308-075/813231- fax 075/812445 ospitalità@cittadella.org; www.ospitassisi.cittadella.org; www.cittadella.org

Assisi: la politica tra deserto e primavera

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Con l’obiettivo di saldare la terra con il cielo, don Luigi Ciotti ha fon-dato nel 1965 a Torino il Gruppo Abele, espressione di un impegno sociale fatto di accoglienza e servizi alle persone, ma insieme di proposta culturale, educativa e in senso lato politca. Oggi il Gruppo lavora accanto a giovani e adulti con problemi di di-pendenza, donne costrette alla pro-stituzione, migranti, malati di Aids, famiglie in difficoltà.

Convinto che solo il “noi” può costru-ire il cambiamento e giustizia sociale, nel 1995 don Luigi ha contribuito alla nascita di Libera, che oggi coordina l’impegno di oltre 1600 realtà in Ita-lia, attive nel contrasto alla crimina-lità organizzata e nella promozione della cultura e della responsabilità.

Per acquistare il libro sul sito di Libe-ra vai al link:

Nelle librerie

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5264

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