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Informatore della Parrocchia di Sovico - 20050 - Piazza Vit. Emanuele II, 13
2010
n. 787
La voce di Sovico
Tel. 039.2013242 - fax 039.2015273 - mail [email protected]
Sito della parrocchia: www.parrocchiadisovico.it
18 aprile
annoXVIII
SOVICO (MB)
Ex Chiesa dei Ss. Simone e Giuda
DOTT. ARCH. ARIALDO LATOCCA
20145 Milano - Piazza Wagner, 5
Tel e Fax 02.43510398
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MarioCasella di testoriproduzione parziale
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I lavori in corso di ultimazione alla ex Chiesa dei Ss. Simone e
Giuda ed alla Chiesa Parrocchiale di Cristo Re rendono opportuno che,
quale progettista e direttore dei lavori, riferisca, non solo le notizie
inerenti alla tipologia degli interventi, ma anche quelle di carattere sto-
rico/architettonico necessarie a comprendere le motivazioni che hanno
condotto alle scelte progettuali attuate.
a. Ex CHIESA dei Ss. SIMONE e GIUDA
Nucleo periferico della Pieve di Agliate, l'abitato di Sovico ebbe
sul finire del XIII sec. il suo primo luogo di culto: l'oratorio romanico
di S. Fedele Martire.
Fu solo successivamente al Concilio di Trento, quando si concluse il
processo di dissoluzione dell'ordinamento per Pievi in quello per Par-
rocchie, meglio rispondenti alla moderna configurazione dell'insedia-
mento umano sul territorio, che la Comunità di Sovico vide sorgere sul
luogo dell'antica chiesetta di S. Fedele la sua prima Chiesa Parroc-
chiale dedicata ai Ss. Simone e Giuda (Simone, denominato il Cananeo
o lo Zelota, e Giuda Taddeo erano due Apostoli che, secondo la tradi-
zione, evangelizzarono la Siria, venendo poi ivi martirizzati).
Pochi anni dopo la sua consacrazione avvenuta nel 1562, essa viene
descritta da un delegato di S. Carlo Borromeo come una Chiesa rettan-
golare absidata (di m.9 x 6), dotata di una sagrestia e di un campanile.
Dal 1618 al 1688 (e consacrata nel successivo 1795) viene poi consi-
derevolmente ampliata, sempre ad aula unica (di m.16,80 x 10,50), con
copertura a volta e con cappelle sui due lati.
(La relazione è pervenuta alla redazione il 20 marzo 2010
e viene pubblicata ora per la ricorrenza delle feste pasquali)
Relazione dell'Archietto Arialdo Latoccasui lavori in corso di ultimazione
alla ex Chiesa dei Ss. Simone e Giudaed alla Chiesa Parrocchiale di Cristo Re
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A fianco della facciata (la quale sarà in un secondo tempo in parte
affrescata) viene annesso sul lato sinistro il battistero e sul lato meri-
dionale la casa parrocchiale (di due piani).
Il campanile sarà invece edificato nel 1761, a forma quadrata con
guglia piramidale e soprastante croce in ferro, nello stesso luogo in cui
ancor'oggi si trova. Non si tratta però dell'odierno campanile, poiché
quello crollò improvvisamente nel 1827, rovinando sulla Chiesa, di-
struggendola in parte.
La ricostruzione, sia della Chiesa che del Campanile, avvennero tre
anni dopo.
Nel 1880 furono nuovamente intraprese, su progetto dell'Arch. Elia
Tagliabue, opere di ampliamento che comportarono la modifica del coro
e del transetto originari e l'aggiunta di una nuova cappella.
Nel 1901 la Chiesa venne di nuovo riconsacrata dal Cardinale An-
drea Carlo Ferrari.
A partire dagli anni '20 l'interesse verso essa diminuì, e si cominciò
a pensare alla costruzione di un nuovo tempio.
Nel 1929 fu infatti edificata alle sue spalle la nuova Chiesa Parroc-
chiale di Cristo Re, che per la sua ubicazione, sembrava rendere scon-
tata l'utilizzazione dell'area della vecchia Chiesa dei Ss. Simone e Giuda
per la costituzione della piazza a lei antistante. Di conseguenza apparve
naturale che venisse spogliata di tutte le suppellettili, per collocarle
nella nuova Parrocchiale, ove trovarono una idonea sistemazione
consona all'architettura dell'edificio in costruione.
Nel 1975 il Parroco don Giuseppe Albizzati ottiene dalla Soprinten-
denza ai Monumenti, l'autorizzazione ad abbatterla.
Per constatare l'opportunità (o meno) di realizzare tale intervento, si
sono avuti negli anni successivi, a livello di Commissioni Parrocchiali
e Comunali specificatamente costituite per tale scopo, incontri e
riunioni.
Nel 1978 si giunse a predisporre (in accordo con l'allora Ammini-
strazione Comunale) uno studio di parziale recupero della Chiesa che,
salvaguardando i fondali delle strade adiacenti, permettesse di realiz-
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zare la Sala Consigliare del vicino Municipio con gli inerenti uffici.
La Commissione per i Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Arci-
vescovile di Milano, a cui tale proposta era stata sottoposta, esprimeva
parere contrario, "proponendo in alternativa che venisse recuperata la
Chiesa ed il fabbricato adiacente, destinandoli ad usi compatibili con
le caratteristiche dell'edificio".
A tale linea si uniformava anche la Soprintendenza ai Monumenti,
che nel 2004 rinnovava il vincolo monumentale esistente sulla ex Chie-
sa dei Ss. Simone e Giuda.
Questi perentori interventi da parte degli Enti di controllo, rendendo
definitiva la scelta di mantenere il monumento in considerazione del
suo valore storico/culturale e della sua ubicazione strategica nell'asset-
to del paese, hanno facilitato l'accesso ai contributi pubblici. (E' da
porre in evidenza come negli ultimi dieci anni precedenti, fossero state
già proposte istanze di contributo le quali, sebbene accolte, non riusci-
rono mai a rientrare nella parte della graduatoria finanziata.)
Infatti nel 2008 il recupero della Chiesa dei Ss. Simone e Giuda,
distinto in due lotti (uno delle opere esterne e l'altro delle opere interne
riguardanti anche il suo riuso) otteneva finalmente parziali finanziamenti
da parte :
lllll del Consiglio dei Ministri di Roma con • 142.865 a fondo perso, a
mezzo della ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF
(unico contributo assegnato nella Provincia di Milano),
lllll dell'allora Amministrazione Comunale di Sovico con • 150.000, sem-
pre a fondo perso, quale contributo per la realizzazione delle opere
e delle attrezzature di interesse comune per servizi religiosi. L'Am-
ministrazione Comunale di allora ha saputo così cogliere e valoriz-
zare l'aspetto culturale e urbanistico di quest'opera, essendo il
più antico monumento del paese e rappresentando la radice stori-
ca di tutta la nostra comunità
lllll e della Regione Lombardia con complessivi • 233.000 (di cui
• 58.250 in conto capitale ed • 174.750 in conto interessi su un
mutuo da restituire in quindici anni), tramite un fondo di rotazione
per la valorizzazione di beni culturali.
E' stato proprio a mezzo dei suddetti apporti economici che si è potuto
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attuare il restauro conservativo esterno di questo (come si è visto) im-
portante monumento locale.
Prima dell'inizio dei lavori un Funzionario della Soprintendenza ai
Monumenti ha effettuato un sopralluogo per concordare e, poi definire,
in modo analitico le linee attuative a cui ci si doveva attenere nell'inter-
vento di recupero.
Ad esse, come era già avvenuto per la redazione del progetto, l'in-
tervento si è conformato nella sua realizzazione specificatamente come
segue:
lllll Per il tetto veniva approntato un disegno esecutivo particolareggia-
to, che prevedeva per la parte strutturale lignea la riutilizzazione del
materiale esistente, e per la copertura il completo rifacimento, inte-
grando con nuovi coppi quelli esistenti e sottoponendo un manto in
fibrocemento ecologico;
lllll per le pareti esterne laterali si procedeva, eliminando integralmente
le parti ammalorate dell'intonaco, sostituendole invece con malta di
calce di tipologia uguale a quello originaria, arricchita da anticrit-
togamici.
Al piede veniva attuata nella muratura una barriera all'umidità ascen-
dente per il risanamento della parete esterna, proteggendola con uno
zoccolo in pietra;
lllll per la facciata principale le operazioni di restauro sono state invece
più complesse, coinvolgendo diversi materiali (lapidei di diversa
provenienza, lignei, metallici, etc.) e più sofisticate, dovendo molti
suoi elementi essere in massima parte recuperati con lavori di con-
solidamento, di stuccatura, di ricostruzione, etc.: tutte opere che han-
no specifiche e precise modalità d'intervento, differenti fra loro, as-
soggettate agli attuali principi del restauro conservativo.
I materiali che hanno dovuto integrare le parti recuperate sono stati
selezionati fra quelli maggiormente corrispondenti a quelli già in
opera.
E' qui da sottolineare il recupero dell'affresco del lunotto che faceva
parte della facciata tinteggiata del XVIII secolo, esistente prima del suo
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rifacimento con gli stilemi neoclassici attualmente leggibili (timpano,
cornicioni, paraste doriche, zoccolo in pietra, contorni in granito delle
porte, etc.). Infatti con la sua valorizzazione rimane evidenziata la me-
moria dei due Santi, a cui la Chiesa era dedicata e che ancor'oggi sono
i Patroni di Sovico.
L'importo complessivo dei lavori, già definito con i singoli esecuto-
ri, è di • 463.815: ciò non significa che questa somma sia già stata tutta
versata, in quanto contrattualmente sono state già concordate delle rate
di pagamento dilazionate, successive al collaudo dell'opera.
Nella cifra suesposta sono compresi anche • 46.910 per i lavori,
ancora da completare, riguardanti le opere esterne, le quali (come si
rileva dal grafico riprodotto nelle 2 pagine sucessive) coinvolgono mar-
ginalmente la proprietà Comunale a carico della quale la spesa per tali
zone dovrà gravare. L'Amministrazione Comunale, alla quale il proble-
ma è stato sottoposto, sia attraverso incontri che fornendo le relative
documentazioni (descrittive, grafiche ed economiche), non ha ancora
fatto conoscere il proprio pensiero in merito.
Il progetto, regolarmente sottoposto all'Ufficio Tecnico Comunale,
prevede la sistemazione dell'intorno della ex Chiesa, affrontando prin-
cipalmente la difesa del monumento dal selvaggio parcheggiamento cir-
costante delle auto, dandogli nel contempo quella dignità che merita,
evidenziando inoltre la sua importanza all'interno del centro storico.
L'intervento è costituito da una striscia sagomata, parte ad aiole albera-
te e parte a marciapiede con ciotoli arrotondati ("rizzada"), recuperando
contestualmente lo scalone di facciata.
Così tale zona del Centro Storico mantiene le caratteristiche di nu-
cleo preminente della vita locale della Comunità Sovicese.
E' indispensabile ora pensare al recupero interno dell'edificio, in
funzione anche della sua futura utilizzazione, riferendosi alla linea for-
nita (e suindicata) da parte della Curia Arcivescovile di Milano.
Il Consiglio dei Ministri ha già assegnato un contributo a fondo per-
so di • 139.450 per tale intervento (corrispondente al 2° lotto lavori),
purché esso abbia inizio nella fine del prossimo anno 2011.
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Via Lambro
Proprietà
parrocchiale
Piazza Vittorio Emanuele II
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Via Lambro
SOVICO (MB)
Ex Chiesa dei Ss. Simone e Giuda
DOTT. ARCH. ARIALDO LATOCCA
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Piazza Vittorio Emanuele II
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b. Chiesa Parrocchiale di Cristo Re
La storia di questa Chiesa è più breve.
Infatti nel 1923 la Parrocchia acquistò un vasto appezzamento di
terreno retrostante alla Chiesa dei SS. Simone e Giuda.
L'Ing. Arch. Giovanni Barboglio di Bergamo, che aveva già realiz-
zato alcuni apprezzati edifici sacri, venne incaricato della sua progetta-
zione, la cui prima pietra venne posta il 28.10.1925 da parte del Cardi-
nale Eugenio Tosi.
Nell'ottobre del 1928 l'edificio venne portato a termine. L'aiuto dei
fedeli locali, che dimostrarono grande generosità, partecipando diret-
tamente ai lavori di scavo e trasporto e devolvendo anche una mezza
giornata di paga, diede una significativa spinta all'attuazione dell'opera.
Infatti in poco tempo la costruzione (a croce latina, neoclassica e
capiente per 1.400 persone) venne completata, tanto da essere consa-
crata il 25.10.1930 dal Cardinal Ildefonso Schuster. Questi ne apprezzò
la spaziosità (largh. transetto ml.21 - lung. navata + abside + coro ml.
62 - h. interna cupola ml. 23 e h. del punto più alto esterno ml.35), la
bellezza e specialmente il costo non eccessivo.
Essa venne dedicata, prima in Italia, a Cristo Re di cui, al termine
del Giubileo del 1925, venne istituita la festa e promossa la devozione
e la consacrazione in tutto il mondo.
L'Arch. Barboglio completava la sua opera all'interno della Chiesa
con la sistemazione nel (1937/38) del grande organo, installato dalla
Ditta Mascioni di Cuvio (VA), e con la realizzazione nel 1939 della
Cappella del Sacro Cuore.
Va indicato, per inciso, che lo stesso Tecnico aveva nel 1939 co-
struito la Cappella dei Sacerdoti nel nuovo Cimitero.
L'affrescatura interna dell'edificio è per la massima parte opera del
pittore Umberto Marigliani di Redona (BG) (che aveva già dipinto il
Santuario di Pompei (NA), e precisamente: "la gloria di Cristo Re e i
quattro Evangelisti" della cupola (1930) - "la Via Crucis" nella navata
(1934) - "l'Annunciazione" (1934) nell'altare della Madonna - "la Cro-
cefissione e la disputa di Gesù coi Dottori" nel transetto (1940).
Per la realizzazione (1930/40) dell'interno della Chiesa e delle Cap-
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pelle la Parrocchia si è avvalsa della partecipazione progettuale ed
esecutiva: per gli stucchi della Ditta Aiolfi, per le decorazioni della
Ditta Dossena e per i marmi della Ditta Comana.
Successivamente sono poi state attuate varie opere di completamento:
1943 - l'ostensorio della Ditta Fossati di Monza con la collaborazio-
ne artistica dell'orafo Mazzetti-Pandini di Milano,
- il portone della Ditta Terruzzi di Sovico;
1946 - la cappella di S. Giovanni Bosco ed il Battistero del pittore
Cortellezzi di Milano;
1964 - il "Crocefisso" dell'altare maggiore dello scultore Don Marco
Melzi di Milano.
1967 - Furono trasferiti e posti sull'altare i "due Angeli" settecenteschi
dello scultore del Duomo di Milano Stefano De Stefani.
I lavori attuati nella Chiesa Di Cristo Re hanno avuto il fine princi-
pale di riqualificare l'assetto (già provvisorio) degli spazi essenziali
per lo svolgimento delle funzioni liturgiche, cogliendo inoltre l'occa-
sione per migliorare alcune carenze impiantistiche e funzionali esistenti.
Essi sono consistiti negli interventi a presso descritti.
Sistemazione definitiva del presbiterio
E' stato rimosso il presbiterio esistente realizzato in legno, mante-
nendone la posizione, eliminando però alcune limitazioni funzionali ri-
levate durante la sua utilizzazione in questi anni.
Si è ritenuto pertanto di differenziare il presbiterio in tre piani:
lllll il primo, accessibile da tutti i lati, tre gradini più alto della navata,
sul quale in futuro saranno posti in modo definitivo: l'ambone sulla
destra ed il leggio per il commentatore sulla sinistra, ricavando al
centro dello stesso piano uno spazio per gli sposi durante la celebra
zione dei matrimoni e per la sistemazione delle bare durante i fune
rali;
lllll il secondo, due gradini più in alto del precedente, dove è stato
ubicato l'altare, con uno spazio inferiore sulla sinistra del quale è
posto su una predella il seggio del Celebrante, al cui fianco sono
posizionate le sedie dei Concelebranti e dei Chierichetti.
Nel vecchio presbiterio è situata la Schola Cantorum con la consolle
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dell'organo, mentre rimane sul vecchio altare il Tabernacolo: il tutto
come era già disposto in questi ultimi anni.
Nuovo impianto di riscaldamento a pannelli sottostante la
pavimentazione
Questo tipo di distribuzione, assieme alla sostituzione da gasolio a
gas, permetterà un risparmio gestionale di circa il 50% (importante in
questo periodo di continuo rialzo del combustibile) e la regolarizzazione
dell'impianto, attualmente obsoleto e non più a norma rispetto alle leggi
vigenti.
Si è attuata una intercapedine aerata in casseforme sagomate in PVC
sotto il piano di posa dell'impianto di riscaldamento, portando di con-
seguenza lo scavo a cm. 60 sotto l'attuale quota.
Tale accorgimento non è stato realizzato nella parte sottostante il
nuovo presbiterio, in quanto sotto di esso è stata lasciata quale "memo-
ria" la vecchia palladiana.
Per il riscaldamento del presbiterio originario e del coro, dovendo
mantenere la pavimentazione esistente, sono stati utilizzati degli "split".
Nella Sagrestia invece, dovendo sostituire la sola pavimentazione,
sono stati posti in opera dei ventilconvettori.
Nuova pavimentazione
La palladiana della navata e del transetto, di pezzatura minuta e po-
sta in opera durante l'ultima guerra, ora in pessime condizioni, consunta
e rappezzata in vari punti, è stata rifatta in marmo, il cui disegno, pur
utilizzando materiali differenti, riprende quello della pavimentazione
precedente.
E' stata inoltre realizzata una decorazione con "Rosso Verona" e
"Nero Orobico", che corre lungo il muro perimetrale, formando indi il
bordo delle passatoie centrali della navata e del transetto, il cui incro-
cio avviene sotto il centro della cupola.
Il fondo è in "Nembro Rosato" di grosse dimensioni (60x60), posto
in opera sfalsato.
Il piano del nuovo presbiterio è a dama diagonale (32x32) di "Rosso
Verona" e "Botticino Classico", riproponendo quello del presbiterio
originario (che è stato completamente recuperato).
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I vecchi gradoni, in "Rosso Verona", sono stati anch'essi integral-
mente recuperati e completati.
In sagrestia è stato riproposto in modo semplificato il pavimento
della navata e del transetto.
La spesa per l'intero intervento è di • 422.661, in buona parte ac-
cantonata dall'ex Parroco Don Carlo Gussoni ed in parte proveniente
dalle oblazioni dei fedeli elargite durante l'esecuzione dei lavori con
una continuità ed entità sicuramente apprezzabili, se si tiene conto del
difficile momento economico attuale.
Si confida che tale disponibilità e partecipazione dei Sovicesi (già
rilevata ottant'anni fa quando la Chiesa venne eretta), oltre che dimo-
strare il generale apprezzamento per l'intervento eseguito, permetta in
un prossimo futuro di continuarne il rinnovamento sia interno che ester-
no (purtroppo necessario ed indilazionabile).
Arch. Arialdo Latocca
20.3.2010
Il Coro "Laudamus Dominum" di Sovico
Vi aspettiamo e aspettiamo i Vostri progetti!
Potrete consegnare i Vostri progetti, in formato jpg o jpeg, suuno dei comuni supporti informatici (Cd, USB Key, floppy),accompagnato da una stampa dello stesso e dai Vostri datianagrafici, con recapito telefonico, ogni lunedì (a partire dal 19aprile), presso la Chiesa Parrocchiale di Sovico, dalle ore 21.00alle 23.00. Ci troverete impegnati nelle prove…….. sarà un'oc-casione per conoscerci.Esamineremo, quanto ricevuto e il logo scelto, sarà ufficial-mente adottato, in occasione del concerto che terremo ilprossimo 22 maggio, nella Chiesa Parrocchiale di Sovico.
E' l'invito che rivolgiamo a tutti....artisti e non... di Sovico e nonche ci vogliono aiutare ad elaborare il nostro logo
Un logo per il Coro "Laudamus Dominum"