La voce di einstein 2008

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Bentornate mie care lettrici e lettori, il secondo numero de La Voce è ar- rivato! Siamo già ad aprile, bentornata pri- mavera... il tempo da trascorrere ancora all‟interno di queste quattro mura è quasi agli sgoccioli. Tra poco l‟anno scolastico termi- nerà per la mag- gior parte di voi, già ansiosi di indossare il co- stume da bagno ma, per molti altri, e mi ci metto anch‟io, (l‟avventura continuerà in vista degli Esami di Stato). I pagellini, spero vi abbiano soddi- sfatti e, se ciò non è stato, non di- sperate, potete ancora migliorarvi! Ora mi sento in vena di dare alcuni consigli: ai ragazzi: ragà dovete fare tesoro dei miei suggerimenti, siate più bravi e studiosi (me compresa)! Ai professori: siate più cle- menti e vogliateci bene! Alla Preside: siate meno for- male e più partecipe della vita del nostro Istituto (del Liceo Scientifico, na- turalmente)! Ma forse mi sembra già di essere agli ad- dii, eppure la scuola non è per niente fini- ta! E allora, bando ai rim- pianti e agli accorgimenti, un po‟ tediosi a dire il vero e… chissà se io sia vera- mente in grado di darli a tutti! Buo- na primavera e, dal momento che i viaggi d‟istruzione sono alle porte, divertitevi, ma senza esagerare, perchè ogni divertimento ha i suoi limiti, come purtroppo hanno tutte le cose belle!!! Simona V C Anno II, Numero 2 Bentornata primavera! Data 10/04/2008 Notizie di rilievo: Una testimonianza di libertà pag 2 Basta!!! pag 3 Dalla scomparsa... pag 4 Diario di scuola pag 8 Ad un passo dal traguardo pag 16 La voce di Einstein LICEO SCIENTIFICO DI MOLFETTA LA NOSTRA SCUOLA 2 SOCIALE 3 RECENSIONI 8 MONDO WEB 10 PAPARAZZIAMOCI CON... 11 INTERVISTA SINGOLA 12 UNA POESIA AL GIORNO 13 MUSICA 14 SPORT 16 VARIE 21 Sommario:

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Page 1: La voce di einstein 2008

Bentornate mie care lettrici e lettori,

il secondo numero de La Voce è ar-rivato! Siamo già ad aprile, bentornata pri-

mavera... il tempo da trascorrere ancora all‟interno di queste quattro

mura è quasi agli sgoccioli. Tra poco l‟anno

scolastico termi-nerà per la mag-

gior parte di voi, già ansiosi di indossare il co-

stume da bagno ma, per molti altri, e mi ci

metto anch‟io, ( l ‟ a v v e n t u r a

continuerà in vista degli Esami di Stato). I pagellini, spero vi abbiano soddi-

sfatti e, se ciò non è stato, non di-sperate, potete ancora migliorarvi!

Ora mi sento in vena di dare alcuni consigli: ai ragazzi: ragà dovete fare

tesoro dei miei suggerimenti, siate più bravi e studiosi (me

compresa)!

Ai professori: siate più cle-menti e vogliateci bene!

Alla Preside: siate meno for-

male e più partecipe della vita del nostro Istituto (del Liceo

Scientifico, na-turalmente)! Ma forse mi

sembra già di essere agli ad-

dii, eppure la scuola non è per niente fini-

ta! E allora, bando ai rim-pianti e agli

accorgimenti, un po‟ tediosi a

dire il vero e… chissà se io sia vera-mente in grado di darli a tutti! Buo-na primavera e, dal momento che i

viaggi d‟istruzione sono alle porte, divertitevi, ma senza esagerare,

perchè ogni divertimento ha i suoi limiti, come purtroppo hanno tutte le cose belle!!!

Simona V C

Anno II, Numero 2

Bentornata primavera!

Data 10/04/2008

Notizie di rilievo:

Una testimonianza di libertà pag 2

Basta!!! pag 3

Dalla scomparsa... pag 4

Diario di scuola pag 8

Ad un passo dal traguardo pag 16

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LA NOSTRA SCUOLA 2

SOCIALE 3

RECENSIONI 8

MONDO WEB 10

PAPARAZZIAMOCI CON... 11

INTERVISTA SINGOLA 12

UNA POESIA AL GIORNO 13

MUSICA 14

SPORT 16

VARIE 21

Sommario:

Page 2: La voce di einstein 2008

Un‟enorme distesa verde, che si congiunge a

fine sabbia dorata, per poi incontrare il profumo forte dell‟Adriatico, quasi imponente e romanti-co, giusto sfondo per un discorso sulla libertà,

come quello pronunciato da don Luigi Ciotti il 15 marzo a Bari per la “XIII Giornata della me-

moria e dell‟impegno in ricordo delle vittime del-le mafie”. Centomila persone pronte ad ascolta-re e testimoniare, centomila coscienze che la

mafia voleva soffocate nell‟oblio dell‟omertà e che, invece, in una soleggiata giornata di mar-

zo, si sono radunate nell‟area di Punta Perotti, per ricordare e testimoniare la presenza co-

stante e decisa di una società civile ancora in

fermento, non disposta a cedere ai ricatti e alle prepotenze dei potenti, di chi compra il silenzio e distrugge la dignità. Il Liceo Scientifico, pur-

troppo, ha partecipato solo con una “modesta” delegazione di circa venti persone (potevamo

essere di più), per dimostrare simbolicamente la propria vicinanza a chi ogni giorno combatte contro la malavita organizzata e a chi ancora

porta le ferite di questa lotta senza fine, risulta-to di una caparbia e decisa volontà di non pie-gare la testa dinanzi a qualsiasi forma di sopru-

so. Il corteo ha percorso un lungo itinerario at-traverso le strade del capoluogo pugliese, tra la

composta partecipazione dei numerosi studenti giunti da tutta Italia e da altri paesi europei, che hanno silenziosamente accompagnato lo

scorrere dei nomi delle vittime di mafia, scandi-

te mestamente da un altoparlante. E‟apparso per una volta uno spiraglio luminoso in un tun-nel buio e interminabile che ha condannato o-

nestà e giustizia ad un esilio sofferto e tormen-tato e che ha determinato l‟incapacità produtti-

va ed evolutiva del Meridione d‟Italia. Si è colta questa flebile, ma decisa speranza di cambia-mento più che nelle parole commosse del sinda-

co di Bari, Michele Emiliano e del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, negli occhi

sinceri dei giovani, vera scommessa per il Sud Italia e unica speranza di rivincita per questa

terra. Si spera soltanto che quelle centomila presenze non siano state solo partecipazioni momentanee e di circostanza e che il messag-

gio lanciato in questa giornata abbia davvero lasciato un segno negli studenti, nelle istituzioni

e, perché no, abbia partorito un dubbio perma-nente nelle menti di chi vive di sopraffazione e violenza.

Manuel Minervini

V A

UNA TESTIMONIANZA DI LIBERTÀ

Pagina 2 LA VOCE DI E INSTE IN

Page 3: La voce di einstein 2008

Milletrecento morti sul lavoro ogni anno in Italia,

poco meno di 4,5 morti al giorno. Questo è ciò che accade nel nostro Paese, uno dei più ricchi e “progrediti” al mondo.

Proprio così, progrediti, eppure le virgolette stan-no ad indicare quanto l‟Italia, dal punto di vista

della sicurezza, sia alla stregua di un Paese in via di sviluppo! Le statistiche ci dicono

che il numero dei morti sul lavoro, in

Italia, ogni anno, è maggiore del numero dei soldati americani

morti nella guerra in Iraq. Tuttavia, anche se i

nostri lavoratori non combattono per il pe-

trolio, ogni giorno ri-schiano la pelle per portare a casa quel

po‟ di soldi che, molto spesso, non sono suf-

ficienti per coprire le spese mensili, in as-senza di tutela e di

sistemi di sicurezza adeguati. Perlopiù le morti sul

lavoro non sono inci-denti, ma sono il risul-

tato dell‟avidità di co-loro che rifiutano di rispettare le leggi sulla sicurezza e che, da que-

sto punto di vista, rifiutano di rispettare la vita della gente onesta, la vita degli operai, natural-

mente ci riferiamo agli operai edili, ai braccianti, alla vita dura di chi, per tirare avanti, è costretto a lavorare più di dieci ore al giorno circondato

dal pericolo costante di potersi far male o, pur-troppo, di morire. Recentemente la piaga delle “morti bianche” è

venuta a farci visita più da vicino, dando alla luce un‟altra e direi l‟ennesima, tragedia: la strage

della “Truck Center” di Molfetta. Erano circa le ore sedici del tre marzo quando, nel capannone della zona industriale di Molfetta,

si consumava la strage.

Una pompa stava lavando una cisterna all‟interno dello stabilimento, un operaio avvicinatosi per controllare come procedeva il lavoro ma, investi-

to da un‟esalazione mortale, cadeva all‟interno della cisterna; l‟autista della cisterna e un altro

operaio senza perder tempo si sono calati all‟interno dell‟enorme serbatoio ma, anche loro,

restano uccisi dall‟aria

velenosa; qualcuno chiama il titolare

d e l l ‟ a z i e n d a e quest‟ultimo, mentre correva verso lo stabi-

limento chiama il 118 ma, quando i soccorri-tori arrivano, non c‟è

più nulla da fare, tran-ne che per il più gio-

vane, il quale però, muore dopo qualche ora all‟ospedale di Mo-

nopoli. Davanti alla “Truck

Center” la gente si è mischiata a carabinie-ri, politici e vigili del

fuoco e fra tutte que-ste persone emerge una donna incinta la

quale darà al mondo una bambina, ma la

bambina non vedrà mai il suo papà.

L‟unico “aspetto positivo”, se si può così definire,

della strage di Molfetta e di tutte le altre stragi precedenti, è stata la riapertura della discussione

sulla sicurezza sul lavoro, un problema difficilissi-mo al quale tutt‟oggi non si riesce a trovare la soluzione ma, soprattutto, è da ricordare che è in

gioco una cosa importantissima: la vita! È arrivato il momento di dire “BASTA” alle morti sul lavoro, è arrivato il momento di mettere la

parola fine a questa tragica catena di morti…

Francesco Modugno II D

Pagina 3 ANNO II , NUMERO 2

BASTA!!!

Page 4: La voce di einstein 2008

Sono le ore 19.30 quando i tg di tutte le reti

danno la notizia di un tragico ritrovamento: do-po 20 mesi di ricerca e di indagini, sono stati

ritrovati nel „cuore‟ della loro città i corpicini, ormai senza vita, di Ciccio e Tore Pappalardi. Era la mattina del 6 giugno 2006, quando Filip-

po Pappalardi e Rosa Carlucci, denunciavano la scomparsa dei loro figli Francesco e Salvatore, rispettivamente 13 e 11 anni

all‟epoca. All‟inizio delle indagini si pen-

sava alla fuga volontaria da parte dei fratellini, forse per attirare l‟attenzione sulla loro

situazione di disagio familiare (i genitori infatti erano sepa-

rati da tempo), o perché non volevano stare con il padre, a cui erano stati affidati 15

giorni prima, proprio come sosteneva la madre, affermando inoltre che i bambini avessero pau-ra del padre.

Ma il 14 giugno, dopo dieci frenetici giorni di ricerche senza però alcun risultato, l‟ipotesi di

fuga volontaria viene accantonata e iniziano gli interrogatori ai genitori e alla compagna di Filip-po Pappalardi, Maria Ricupero. Con l‟inizio degli

interrogatori si apre la „pista romena‟ avallata da Filippo Pappalardi, secondo cui una giovane

donna romena (ex-badante della madre natura-le di Rosa Carlucci) avrebbe aiutato Ciccio e To-re a fuggire, ma anche questa pista è infruttuo-

sa. L‟11 luglio, papa Benedetto XVI fa sapere di “seguire con viva trepidazione la vicenda” e,

dopo qualche giorno, la Questura di Bari diffon-de un filmato di un avvistamento di Francesco,

il giorno della scomparsa, intorno alle 18.00 fuori da una banca, nelle vicinanza della casa paterna.

Intanto c‟è la testimonianza di un amico dei due

fratellini, il quale afferma di averli visti salire la sera di quel maledettissimo 5 giugno sull‟auto

del padre. Poi, dopo un anno e mezzo di indagini, di ispe-zioni e di intercettazioni telefoniche, arriva al

GIP Giuseppe De Benedictis la richiesta da parte del Procuratore Marzano dell‟ordinanza di custo-

dia cautelare in carcere, così

il 27 novembre scorso Filippo Pappalardi viene arrestato

con l‟accusa di duplice omici-dio con occultamento di ca-daveri.

Ma, sono passati 1 anno, 7 mesi e 20 giorni quando arri-

va una notizia… Sono circa le 17.00 di lunedì 25 febbraio, quando alcuni

ragazzini danno l‟allarme: mentre stavano gio-cando un loro amico, Michele, uno di loro, è caduto in un pozzo. Passata poco meno di

mezz‟ora, in via G. Consolazione arrivano vigili del fuoco e carabinieri; e intanto la masseria di

questa via, un tempo adibita a convento, viene circondata dai gravinesi. I vigili del fuoco iniziano l‟operazione di salva-

taggio di Michele, calandosi nella cisterna, “eccolo è lì, grida per il dolore ma è abbastanza

tranquillo” – sono le urla di uno dei soccorritori – ma il ragazzino non poteva sapere che la sua caduta avrebbe messo in luce un‟orrenda realtà,

quale la morte di Ciccio e Tore; non poteva sa-pere che a pochi metri da lui giacciono i loro corpicini mummificati.

Possibile che nessuno aveva pensato di andarli a cercare lì?! Tutti sapevano che i bambini an-

davano a giocare in quella casa delle „100 stanze‟, che è stata le tomba dei due fratellini per quasi due anni. Eppure quella maledetta

DALLA SCOMPARSA,

AL TRAGICO RITROVAMENTO... Nel cielo ci sono due nuovi angeli:

Ciccio e Tore

Pagina 4 LA VOCE DI E INSTE IN

Page 5: La voce di einstein 2008

Pagina 5 ANNO II , NUMERO 2

casa era stata ispezionata…ma sicuramente non

da cima a fondo! Un ragazzino svela di aver detto ai carabinieri di averli visti entrare in quel-la casa, ma non gli hanno creduto!

Certo che la morte di Ciccio e Tore rimane un enigma, la ricostruzione è da brividi solo ad a-

scoltarla, svariate sono le ipotesi della caduta, perché di caduta si tratta, dalla stessa posizione dei due fratellini si può capire che erano vivi

quando sono finiti là dentro. Entrambi in posizione fetale, a 6 metri di distan-

za l‟uno dall‟altro: Tore con il pollice in bocca e Ciccio con le mani tra le gambe. Ma come sono caduti? Chi pensava ad una ca-

duta fatale; chi al fatto che i bambini stessero scappando dal padre, irritato poiché non erano rincasati all‟orario concordato; o forse non era-

no caduti, ma li aveva buttati il padre, che co-nosceva bene quel casolare.

La settimana successiva al ritrovamento, inizia-no i vari esami della scientifica, dopo l‟autopsia e i suoi risultati: i bambini non riportano alcun

segno di violenza. Francesco è morto dopo un paio d‟ore, lui aveva

riportato fratture al femore, al bacino e sul lato sinistro a tibia, con conseguente perdita di san-gue. Salvatore, invece, solo una microfrattura al

piede, è morto circa 48 ore dopo, di sete, fame, freddo e naturalmente, di paura: una vera e propria agonia! (Stando agli ultimi risvolti delle

indagini, dovrebbero essere precipitati fra le 20:00 e la mezzanotte del 5 gugno 2006).

Sono le otto di sera dell‟11 marzo (del 2008), quando Filippo Pappalardi torna nella sua casa: ad accoglierlo più di 200 gravinesi e ad aspet-

tarlo in casa ci sono Maria Ricupero con le sue due figlie e la figlia che ha avuto con il suo

compagno circa cinque anni fa. Il GIP, Giulia Romanazzi, ha deciso per la sua scarcerazione, mettendo prima Filippo Pappalar-

di agli arresti domiciliari, perché accusato di abbandono di minori seguito dall‟evento morte, poi, è una notizia di questi giorni (del 4 aprile),

scarcerandolo definitivamente facendo quindi decadere definitivamente le altre due accuse di

sequestro di persona e occultamento di cadave-re mosse dalla procura. Proprio in questi giorni, infatti, si sono esaminati alcuni oggetti rinvenuti

nella cisterna, come per esempio la batteria di un cellulare, le scarpe numero 37, le due palline

da biliardino e il palloncino che è stato trovato nella tasca dei pantaloni di Tore (proprio quel 5

giugno, i fratellini stavano giocando con i loro

amici, lanciandosi palloncini pieni d‟acqua!), che hanno dato voce, insieme all‟autopsia, ad una nuova dinamica dei fatti. Salvatore Pappalardi,

una volta precipitato insieme al fratello nel poz-zo, a Gravina in Puglia, trascinò Francesco dalla

base della scarico del pozzo fino al luogo all'in-terno della cisterna nel quale sono state ritrova-te le due salme lo scorso 25 febbraio. Secondo i

i medici legali Tore, che riuscì a sopravvivere più tempo, trascinò Ciccio tirandolo dalla gamba

non lesionata, la sinistra, forse per salvarlo. Tanti sono gli interrogativi che ognuno di noi si è posto in questi ultimi mesi, speriamo che la

verità venga definitivamente chiarita per rende-re giustizia alla morte dei due fratellini! La vita è bella, non può e non deve essere

stroncata soprattutto a quell‟età, quando si è ancora piccoli, quando si crede nei sogni, quan-

do non si conosce il rancore, il vero significato della sofferenza; eppure loro, così piccoli, così indifesi si sono trovati dentro un baratro, che li

ha condotti verso la morte. Spero vivamente che la felicità negata, strappa-

ta alla loro fanciullezza, la stiano trovando las-sù, insieme a tutti quei bambini vittime della crudeltà degli uomini.

Monica Bellifemine II D

Page 6: La voce di einstein 2008

Pagina 6 LA VOCE DI E INSTE IN

Sono ormai sette anni che va in onda su Canale

5 “Amici” di Maria de Filippi, uno show che at-trae i giovani e non solo, ma anche bambini e adulti. È finora l‟unico programma che dà la

possibilità ai giovani di esibirsi, mostrare il loro talento in determinate discipline, quali la danza,

il canto e la recitazione; dando così loro uno sbocco nel mondo dello spettacolo. I ragazzi così facendo, non solo studiano la loro materia,

ma si trovano anche di fronte a nuove realtà, ossia le restanti discipline, obbligate ad essere

studiate. Questa è forse l‟unica qualità positiva di questa trasmissio-ne. Sono ormai tre

anni circa che il pro-gramma non è più lo stesso.

Prima infatti i ragazzi nel l ‟appun tamento

serale dimostravano non solo di essere mi-gliorati nella loro disciplina, ma di aver appreso

anche nozioni di altre materie, esibendosi in diretta attraverso sfide singole; alla fine del pro-

gramma poi vinceva colui che, con l‟impegno e la volontà si era dimostrato il ragazzo più com-pleto. Ora invece purtroppo non è più così: ogni

ragazzo si esibisce solo e soltanto nella sua di-sciplina ma, la cosa più sconcertante, è la for-mazione delle squadre e quindi la divisione au-

tomatica anche di parecchi insegnanti. Così so-no nate le diverse discussioni non solo tra i ra-

gazzi della scuola, ma anche tra alunno e pro-fessore, facendo intervenire il pubblico. Pertan-to, da essere un programma da ammirare per il

suo fine, è diventato un programma diseducati-vo anche per i più piccoli, che affronteranno la

realtà in modo diverso e scorretto seguendo l‟esempio sbagliato di questi media. Cosa man-ca nel programma? Io credo proprio il rispetto!

Non è per niente accettabile che un adolescente si rivolga ad un insegnante in modi assurdi, ad-dirittura, oltraggiando la sua professionalità e, a

volte, la stessa persona, o che addirittura ciò accada fra gli stessi insegnanti (e ciò è ancor

più diseducativo per tutti). E‟ quanto è accaduto infatti nel diverbio tra il prof. Jurman e Grazia (entrambi insegnanti di canto), tant‟è che addi-

rittura vi è stata una diffida. Ma è da criticare

anche la stessa Maria de Filippi che, per “difendere” i ragazzi ma, a questo punto, per screditare i professori, ha mostrato in tv dei

filmati denigratori relativi ad alcuni insegnanti, così come è accaduto quando ha mostrato alcu-

ne gaffes dell‟insegnante Alessandra Celentano in un suo vecchio provino. Si, lei forse chiede troppo dai ragazzi ma, in fin dei conti, la danza

richiede non solo impegno, ma anche requisiti fisici. Se i ragazzi non fossero così esuberanti la

Celentano non farebbe pesare questa cosa, an-zi, forse la nascondereb-be; invece, poichè ormai

nel programma va avan-ti l‟arroganza, penso che lei si senta quasi co-

stretta a farlo. Ebbene, ora Amici è diventato un

reality non è più una scuola e, come tutte le

scuole che si rispettino, dovrebbe insegnare

non solo le discipline, ma soprattutto formare una persona con principi educativi. Tutto questo

non c‟è più, assolutamente! La colpa io la attri-buirei agli autori, che non si adoperano per mi-gliorare la situazione. Il nome stesso “Amici”

dimostra che dovrebbe essere un programma che inculchi il senso di cooperazione e non di competizione fine a se stessa, anticostruttiva e

diseducativa. Parecchi sono arrivati al punto di non seguire più direttamente la trasmissione,

preferendo piuttosto andare su You Tube per vedere i video delle esibizioni, senza assistere al resto del programma che, ormai, non saprei più

come definire. Bè ragazzi io vi saluto e, spero di essere stata chiara e magari di avervi fornito

qualche spunto in più sulla trasmis-sione. Ragionate

prima di dedicare del tempo a pro-grammi a dir po-

co VERGOGNO-SI!!! A presto...

Lorena III C

“AMICI” DI MARIA DE FILIPPI

Page 7: La voce di einstein 2008

“A 18 anni voglio la macchina!!”

Genitori alla ricerca di un parafulmine per le richieste dei figli….

… Quanto costerà la macchina nuova? E come sarà?

Pagina 7 ANNO II , NUMERO 2

Maggiore età = auto. E‟ ormai un binomio inscindi-

bile per molte famiglie italiane. Il problema è: che auto prendere? Quale sarà il suo prezzo? Sarà affi-dabile e sicura? Al momento le migliori risposte a

tutte queste domande sono due: Peugeot 207 e Seat Ibiza. Entrambe facenti parte della categoria “supermini” conciliano ottime prestazioni con con-

sumi adeguati e sicurezza soddisfacente. Partendo dalla piccola francese abbiamo diverse motorizza-zioni con i relativi allestimenti e prezzi. La versione base è la 1.4 ONE Line 3 porte al costo di 11.700 €.

I suoi 73 cavalli non sono male data la coppia di 118 Nm a 3300 giri, un‟accelerazione da 0 a 100 km/h in 14.5 secondi e una percorrenza di 15.9 km

a litro dati i 1213 kg di peso. La versione senz‟altro consigliata è la 1.6 HDI XS 5 porte che si acconten-ta di modeste quantità di carburante nonostante i

90 cv che in accelerazione si sentono tutti. Questa versione ha un costo di 17.200 € (finanziabili). La

coppia è sorprendente: 215 Nm ad appena 1750 giri. La velocità massima è limitata a 182 km/h ma

potrebbe egregiamente raggiungere i 200. Ovvia-mente i sistemi di sicurezza sono proporzionati. ABS ed ESP, 6 airbag che si avvalgono anche della

tecnologia di apertura a “tendina” per proteggere gli occupanti anche da eventuali scheggie di vetro. Quest‟auto arriva a 100 km/h in 11.5 secondi e la

sua percorrenza è di 22.2 km con un litro nono-stante i suoi 1280 kg di peso. La versione massima di questa vettura è tuttavia la 1.6 GTI 3 porte al costo di 22.800 € che percorre 13.9 km a litro e,

con i suoi 173 cv arriva da 0 a 100 in 7.1 secondi. La coppia è di 240 Nm a 1600 giri con una velocità massima di 220 km/h. Insomma, un‟auto che offre

tanto a prezzi sicuramente più moderati rispetto alle altre case automobilistiche. A tutto questo però risponde energicamente la piccola spagnola che

gode piena-

mente della logica di costruzione

proveniente dal gruppo V o l k s w a -

gen. Infatti la nuova Seat Ibiza

si piazza come una delle auto più giovanili. Nonostante la sua linea risalga a quasi 5 anni fa, l‟Ibiza conserva ancora

un‟aspetto “fresco”. L‟abitacolo è spazioso e ben rifini-to. L‟unico neo è che la versione “Free” non ha il cli-

matizzatore di serie. La 1.9 TDI và forte. Sportive la FR e la Cupra. La versione base per questa Seat è la 1.2 Free 3 porte. Ovviamente il 3 cilindri è poco sod-

disfacente. I 60 cv di potenza riescono a spingere i 1103 kg di questa versione a 100 km/h in 16.5 secon-di. La coppia è di 108 Nm a 3000 giri e la velocità

massima è di 155 km/h. Il prezzo è naturalmente pro-porzionato. Infatti la Ibiza parte da 9000 €. La versio-

ne consigliata è la 1.9TDI Sport DPF al costo di 16.360 €. I suoi 101 cv la spingono fino a 100 km/h in

10.8 secondi. La coppia è di 240 Nm a 1800 giri e la percorrenza è di 20 km a litro. La velocità massima è

di 190 km/h. I sistemi di sicurezza sono adeguati e gli airbag sono ben disposti per permettere una protezio-ne ottimale in caso di incidente. La versione massima

di quest‟auto ha un motore alquanto sorprendente. Nonostante la Seat Ibiza faccia parte della categoria “supermini” alla versione massima dispone di un pre-

stante 1.8 Turbo che eroga ben 180 cv. Ovviamente le prestazioni sono estremamente soddisfacenti. 245

Nm a 2000 giri, velocità massima di 230 km/h (autolimitata) e da 0 a 100 km/h in 7.0 secondi con una percorrenza di 12.5 km a litro. Il costo è di 20.580 €. Ovviamente i sistemi di sicurezza sono pro-

porzionati a queste prestazioni degne di una berlina di

lusso. Che dire, queste due auto sono al momento le migliori nel rapporto qualità-prezzo. Tra le due la più economica è la Seat Ibiza anche se la differenza di

prezzo è giustificata dagli equipaggiamenti che nella 207 abbondano. A questo punto bisogna decidere in

base alle esigenze di chi acquista l‟autovettura. Buo-na fortuna!

Mauro Zezza II B

Page 8: La voce di einstein 2008

DIARIO DI SCUOLA

I SUCCESSI DI DANIEL PENNAC

DOPO LA SCUOLA

Pagina 8 LA VOCE DI E INSTE IN

„Non diventerai niente‟ è una delle frasi più ri-

correnti del nuovo libro dello scrittore francese Daniel Pennac intitolato „Diario di scuola‟. Il libro affronta la scuola dal punto degli alunni,

o meglio dei „somari‟, degli „sfaticati‟, dei „fannulloni‟, insomma di quelli che vanno male a

scuola. Lo scrittore, ex somaro lui stesso, descrive e studia questa figura tratteggiandola nei minimi

particolari, parlando inoltre del peso d‟angoscia e del dolore che gli appartiene. Nelle prime pa-

gine del libro, Pennac, dice di aver impiegato un anno per imparare la lettera A su cui il padre ironizzava dicendogli: “ninte panico, tra 26 anni

padroneggerai perfettamente l‟alfabeto!”. Buffo, vero? E pensare che adesso Daniel Pennac è un

professore e uno scrittore affermato, infatti nel 2002 ha vinto il Premio Internazionale G. Ca-vour „Una vita per la letteratura‟.

Lo scrittore nel libro ha voluto mescolare la sua vita da studente incapace, indisponente e dicia-molo pure, menefreghista, con la sua attuale

vita da scrittore e insegnante. Nel libro racconta poi alcune esperienze da

„somaro‟ come per esempio le numerose boccia-ture, il collegio, il tanto atteso e impensabile diploma, la laurea e, soprattutto, parla del ruolo

decisivo che gli insegnanti hanno avuto, ossia quello di “salvarlo”. Loro hanno creduto in lui

ed hanno pensato che potesse uscire da questo baratro dell‟ignoranza; primo tra tutti un profes-sore del collegio, dove era stato mandato dai

genitori; è lui che appunto ha iniziato a capirlo dandogli un compito ben preciso: scrivere un libro entro la fine del primo trimestre, rispettan-

do alcune scadenze. Così iniziò a crescere il nostro piccolo somaro,

avvicinatosi sempre più alla lettura e avendo sempre a portata di mano il dizionario (si, pro-prio così, il tanto bistrattato Dizionario di Italia-

no!!!) rispettando poi le date concordate con il

docente, proprio come uno scrittore professioni-

sta (così lui si definisce). Ora che non ha più il ruolo di studente, bensì di professore („il più bel mestiere del mondo‟ come

lui afferma), lo esercita ricordando i problemi che lo assillavano da piccolo, cercando quindi di

salvare anche lui ragazzini che pensavano di non riuscire a prendere un voto maggiore di zero in ortografia.

Bè,che dire di più, penso che Pennac sia un esempio per tutti noi poiché, con la sua enor-

me forza di volontà, è riuscito a superare se stesso e, naturalmente, i pregiudizi della gente che si erano formati su di lui.

Speriamo che non solo in Francia, ma anche in Italia ci siano professori capaci da salvare i pro-pri alunni da una situazione a dir poco disastro-

sa. Quindi colgo l‟occasione per invitare sia i miei coetanei, che i professori, alla lettura di

questo affascinante libro!!!

Monica Bellifemine II D

Page 9: La voce di einstein 2008

Pagina 9 ANNO II , NUMERO 2

SWEENEY TODD Ambientato in una Londra vittoriana talmente

piovosa da non potervi distinguere il giorno dal-la notte, è uscito nelle sale italiane dal 22 Feb-braio il nuovo film di Tim Burton: “Sweeney

Todd”. E‟ stato definito un musical horror, quindi molto

diverso da“High School Musical” e vietato a quei quattordicenni, che sono invece i primi fruitori didel musical sulla scuola, dal quale si evince lo

spirito del registra: un‟attrazione fatale verso tutto ciò che è oscuro e misterioso e un mondo

più affascinante di una semplice fiaba; il terrore e il cattivo odore di una civiltà prevalentemente composta da

adulti, che si contrappone a quella dei fanciulli spesso mal-trattati.

Il film è ispirato a un musical degli anni ‟70 di un famoso com-

positore americano Stephen Sondheim e Hugh Wheeler tratto dal romanzo di Thomas Peckett

Prest,che a sua volta prende spunto dalla storia di un barbiere

giustiziato con l‟accusa di aver ucciso 600 uomini nel „700. Il protagonista è un diabolico

barbiere di Fleet Street, Benja-min Barker (è questo il suo reale nome, prima di prendere il

“nome d‟arte” Sweeney Todd), interpretato da un Johnny Deep tramutatosi quasi in una Cru-

delia Demon (dalla pelle cerosa e una pettinatu-ra alquanto originale dai capelli neri scompigliati con un candido ciuffo), ma affascinante come

sempre. E‟ un uomo molto felice, contento della sua vita, un affermato barbiere, padre affettuo-

so e devoto marito. Accusato e condannato in-giustamente di crimini non commessi, il giudice Turpin (Alan Rickman) lo esilia lontano in una

prigione australiana violentando la sua bellissi-ma moglie Lucy Barker (Laura Michelle Kelly) e adottando la sua prole, Johanna Barker ( Jayne

Wisener), eleggendo quest‟ultima come sua “pupilla”. Mosso da quest‟atroce sopraffazione

torna a Londra per compiere la sua giustizia fai-da-te. Non sarà difficile calmare la sua sete: i ferri del mestiere sono a portata di mano… ma

soprattutto di gola… Turpin e gli altri poveri

avventori scopriranno che la vendetta per Mr.Todd è un piatto da servire caldo, cotto e sfornato. Infatti come ogni serial killer che si

rispetti anche il barbiere ha una macabra com-plice: la signora Nellie Lovett (Helena Bonham

Carter) abitante del vecchio appartamento del barbiere in Fleet Street sopra al suo negozio. Sarà ella che penserà a far scomparire i corpi

trasformandoli in succulenti pasticci di carne. Ma i loro piani di vendetta vengono sfasati

dall‟arrivo di un bambino Tobias "Toby" Ragg (Ed Sanders), che assumeran-no nel loro negozio. Il ragazzi-

no si accorgerà in seguito del-le strane manovre dei suoi “genitori adottivi” e cercherà

di scappare… gli abitanti di Londra faranno notare alle

autorità dello “strano odore” che esce dal loro camino… La situazione si complica per i

due assassini e questa volta ingannare servirà a poco.

Ha ricevuto tre nomination, tra cui quella per Johnny, co-me migliore attore, ma ne ha

vinta, purtroppo, solo una, quella di “Best Picture”. La scenografia tenebrosa, vie-

ne spesso spezzata dagli effetti al computer in-quietanti allo stesso modo.

Le musiche, sono divine e coinvolgenti, tutte “in rima”! Non sono state tradotte in italiano -per l‟amor

del cielo grazie- quindi hanno dato un po‟ di problemi a chi scarica i film da internet…e han-

no un po‟ innervosito chi non ama troppo né i sottotitoli, né l‟inglese… forse molti, purtroppo! Una volta visto il film vi consiglio di visitare il

sito ufficiale con divertenti animazioni: www.sweeneytoddmovie.com. Per chi è interes-sato il 1° Aprile è in vendita il dvd in due diver-

se versioni…io non vedo l‟ora! P.S.: We always have to die!

Annarita Spaccavento, II D & Adriana Ceci, II B

Page 10: La voce di einstein 2008

Pagina 10 LA VOCE DI E INSTE IN

Internet col passare degli anni è cresciuto ad un ritmo rapidissimo e, insieme alla venuta del web

2.0, abbiamo tutti potuto ben constatare la com-parsa dei virus. Molte volte questi programmini mirano a danneggiare il sistema operativo men-

tre altri, chiamati “Dialer”, mirano alle tasche del povero malcapitato. Il loro funzionamento è simi-le a quello del cd di installazione della connessio-

ne ad internet poichè anch‟essi modificano o a creano una connessione che però in questo caso

costa all‟utente il decuplo e quando ce ne si ac-corge (alla fine del mese con la bolletta) ci si tro-va davanti a cifre esorbitanti. Questi attacchi ci

vengono portati tramite script nelle pagine web in cui si naviga o email dannose che, aperte, sca-

ricano questo software sul computer. Tuttavia i modi per difendersi sono molteplici:

1. Il primo consiste nel bloccare ogni crea-

zione di una nuova connessione di acces-so remoto: Dovremo abilitare l‟opzione

Dialer, truffe silenziose

Cosa sono, come funzionano e come fare per

proteggersi

visualizza cartelle e file nascosti, dopo di che dovremo andare in

2. C:\DocumentsandSettings\AllUsers\Datiapplicazioni\Microsoft\Network\Connections\Pbk\rasphone.pbk , cliccare con il tasto destro su questo file e nelle proprietà impostarlo come di

sola lettura. Tale impostazione andrà modificata nel caso dovessimo installa-re noi una nova connessione.

3. Il secondo metodo consiste nel disabili-tare gli active X dalle opzioni di internet

explorer selezionando un livello di pro-tezione personalizzato e disabilitando i suddetti. Tale soluzione risulta però

svantaggiosa data l‟impossibilità di vi-sualizzare successivamente gli active X

sicuri. Questi sono i metodi più semplici per essere sicuri ma in generale la prudenza nella naviga-

zione ed il buonsenso bastano. Alla prossima…

Eughenes

Page 11: La voce di einstein 2008

Pagina 11 ANNO II , NUMERO 2

Il nuovo

personaggio che voglio presentarvi

è Anbeta Torromani.

È curioso sapere che una profes-

sionista del-la danza

classica co-me Anbeta, in realtà si è

avvicinata a questa di-sciplina solo

per ripiego. Anbeta co-

m i n c i a all‟età di 5 anni a studiare ginnastica artistica ma, in seguito ad un infortunio, rinuncia al suo

sogno di diventare una ginnasta, optando inve-ce per la danza classica, con un misto di entu-

siasmo e di scetticismo. Ad Anbeta bastarono poche settimane per scoprire questo suo gran-de amore per la danza classica, una passione

che è ancora viva e forte dentro di lei. E' nata a Tirana (Albania), dove ha frequentato l'Accademia Nazionale di Danza.

Conseguito il diploma si è perfezionata a Baku, in Azerbaijan.

Rientrata in Albania, è immediatamente entrata a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell'O-pera di Tirana, dove ha ricoperto i ruoli princi-

pali di balletti celebri quali "Giselle", "Don Chi-sciotte", "Cenerentola", "Carmen".

Ogni volta che balla l‟emozione è sempre alle stelle e, il suo grande obiettivo, è quello di riu-scire a comunicare quelle emozioni alla gente

che la guarda. Nella vita non rinuncerebbe mai ad amare ed essere amata dalla sua famiglia, dai suoi amici e

il proprio lavoro. La famiglia è la cosa più im-portante della sua vita della quale dice: “mi

sento fortunata ad avere una famiglia come la mia , ogni cosa che ho realizzato fino a questo punto è anche grazie al loro sostegno, incorag-giamento e insegnamento.” L‟oggetto dal quale non si separerebbe mai è invece un anello, che la mamma ha regalato a

tutte le figlie, un anello semplicissimo, ma ricco di valore simbolico. Anbeta è entrata nella scuola di “Amici”

con l'obiettivo principale di migliorarsi nel ballo e nelle altre discipline dello spettacolo.

Ora lavora nella scuola come assistente agli in-segnanti e ai ragazzi, oltre ad esibirsi con la consueta grazia durante gli speciali e i serali.

Lorena Germinario III C

PAPARAZZIAMOCI CON…

…ANBETA TORROMANI

Page 12: La voce di einstein 2008

Pagina 12 LA VOCE DI E INSTE IN

Nome Angelo Michele Pappagallo

Età 43

Stato civile Coniugato

Anni di insegnamento 19

Ama il suo lavoro Tantissimo

Cosa l‟ha spinta a intraprendere questa pro-fessione

L'inclinazione all'insegnamento

Laureato in Scienze Religiose

Com‟è il suo rapporto con gli alunni? Ottimale, anche nei momenti di conflitto, che non mancano mai

E con i suoi colleghi Idem

Se la stima è un fattore rilevante nei rappor-ti interpersonali, quanta stima ha dei suoi

studenti?

Tantissima, con la consapevolezza che la stima non scada in inutile demagogia

E dei colleghi? Tantissima

E quanta pensa ne abbiano i colleghi di Lei? Bisognerebbe chiederlo ai colleghi

Dopo diversi anni di insegnamento, c‟è un episodio che ricorda con maggiore piacere?

Ce ne sono tanti, ma ricordo sempre con piacere i momenti di saluto con i colleghi che ogni anno

vanno in pensione

Ha rimpianti? Sulla scelta della professione no

Cosa mette al primo posto nella sua vita? I valori intesi come rispetto delle regole e la fami-glia

Ricoprendo un ruolo di tale importanza nella struttura scolastica, crede di svolgere sem-

pre adeguatamente il suo incarico?

E‟ importante tale ruolo? E‟ esclusivo? Di certo ci metto tutta la buona volontà

Crede nella rottura del “muro” tra banco e cattedra?

Si, nel rispetto dei ruoli e delle competenze

Se si, per quale motivo? Perchè i tempi sono cambiati e la scuola è un am-bito dove le relazioni hanno importanza primaria

Cosa ama maggiormente dei ragazzi? La schiettezza e la caparbietà

Cosa ne invidia? La giovane età

E cosa le provoca disturbo? I comportamenti non ponderati e supportati da irrazionalità, atti di vandalismo e di pura trasgres-

sione fine a se stessa

È sua abitudine leggere il nostro Giornalino d‟Istituto?

Lo seguo con molta attenzione

È soddisfatto di questa intervista? Tantissimo

Cosa vorrebbe dire ai colleghi? Di considerare la scuola come la risultante di una sinergia di azioni

Cosa agli alunni? Di agire sempre con coscienza e di non perdere tempo negli studi

Un saluto generale Vi voglio bene!

Meglio solo che...

Page 13: La voce di einstein 2008

Pagina 13 ANNO II , NUMERO 2

NON HO MAI Non ho mai creduto

ai miei amici quando mi dicevano che

avremmo fatto una coppia perfetta. Non ho mai pensato che la nostra amicizia

sarebbe diventata più importante.

Non ho mai saputo quel che valevi per me.

Non ho mai… …capito che

sarebbe finita così, eppure gli altri me lo dicevano…

forse volevo nascondere ciò che avevo scoperto da tempo,

che come le piante non possono vivere senza acqua, io non posso vivere senza di te…

LA NOSTRA CANZONE

L‟ascolto e ritorno a quel 12 maggio.

L‟abbiamo ballata e di colpo mi sono innamorata. Forse anche tu,

o più tardi o neanche m‟hai amata.

Quella canzone parla di noi, di me, di te.

La nostra canzone. Il nostro amore.

UNA POESIA AL GIORNO

Page 14: La voce di einstein 2008

Pagina 14 LA VOCE DI E INSTE IN

Un flop. Così è stato definito dalla maggior par-

te delle riviste specializzate. “Gli ascolti non sono bassi, ma non sono quelli che ci si aspetta per una trasmissione di cotanta importanza”,

queste le parole di Del Noce, direttore di Rai Uno, una sera dopo il Festival.

Ebbene si, purtroppo per gli amanti del Festival, il “Sanremo 2008” è decisamente fallito. La col-pa?

Domanda che la maggior parte degli Italiani, che lo ha seguito, si è posta a tale fallimento.

La risposta è da ricercare negli spettatori: infatti gli attratti dal festival sono pochissimi giovani e altrettanti adulti, l‟ancora di salvezza sono gli

imperterriti veterani più anziani. Ormai, forse, il caro vecchio Baudo “nazionale”, che però quest‟anno si po-

trebbe definire la spalla del vero conduttore, nonché

Chiambretti, non riesce più ad attrarre il pubblico gio-vanile, a causa forse della

scelta delle canzoni ma, soprattutto, dei cantanti, a

volte troppo lontani dal nostro mondo. Cominciando dal caro vec-

chio, quasi immortale Little Tony, il quale imperterrito si è presentato a con una canzone che prean-

nuncia il suo ritorno certo al prossimo festival, dal titolo “Non finisce qui”.

Poi il grande Grigniani con “Cammina nel sole”, orecchiabile ma moltoooo simile alle sue prece-denti, che si è piazzato all‟ottavo posto.

Segue Cammariere il quale, malgrado la inoltra-ta età, si è presentato con una canzone decisa-

mente triste ma accettabile: “L‟amore non si spiega”. Al sesto e quinto posto abbiamo avuto un gio-

vane e un gruppo altrettanto moderno ma, con-siderando le canzoni, decisamente poco vitali e non molto adrenaliniche, di attuale hanno solo

l‟aspetto…. Meneguzzi e i Finley, con rispettiva-mente “Grande” e “Ricordi”.

Ora pero, prima di arrivare ai primi tre classifi-cati sono “costretto” a parlare di Cutugno, che si è presentato con una canzone molto apprez-

zata da un pubblico…… post-quarantenne, dal

nome “Un falco chiuso in gabbia”. Infine, arriva il tanto atteso podio: ecco, infatti, trionfare al terzo posto il beneamato Moro che,

con “Eppure mi hai cambiato la vita”, dal ritmo piacevole e dal testo poco impegnativo, riesce a

conquistare il cuore di molteplici fanciulle. Al secondo posto la “promessa al primo”, la bel-la Tatangelo che, con una sviolinata al suo Gigi,

il quale le ha scritto la canzone portata al festi-val, nonché “Lì mio amico”, durante la premia-

zione, come si suole dire, si dà la mazza sui pie-di! E per ultimi elencati, ma primi al Festival, la

coppia Giò Di Tonno e la bellissima Lola Ponza con un‟altrettanto stupefacente canzone( per

chi non la conosca) “Colpo

di fulmine”, la quale è stata molto criticata in quanto

definita “canzone da musical”. Effettivamente ciò si è ri-

scontrato dato che alla ra-dio in quesi giorni, per

quanto sia bella, non è mol-to proposta e, tanto meno, lo è in famosi programmi

televisivi musicali. Ma, prima di concludere,

come non citare la combattuta, frenetica, tra-

sgressiva, ma soprattutto amata Bertè, la quale si è presentata con un atteggiamento molto di-

scutibile, come la sua canzone. Tirando lo somme: il Festival della musica italia-na di quest‟anno è tutto da dimenticare, forse

per colpa di Pippo, forse per colpa delle canzo-ni…..il Festival non attrae più il pubblico. La do-

manda conclusiva, ma realistica è allora questa: Perché non apprezziamo più il Festival, ma piut-tosto la TV spazzatura?

Forse perché, come i “barbari” romani erano attratti dalle sanguinose lotte fra gladiatori, ora noi rimaniamo incantati nell‟osservare litigi fra i,

cosiddetti, V.I.P. Il tutto mentre la musica di Sanremo diventa sempre più….arte per pochi.

Eduardo De Benedictis

II B

C’ERA UNA VOLTA IL FESTIVAL….

Page 15: La voce di einstein 2008

Pagina 15 ANNO II , NUMERO 2

Musica top-ten

1. Jovanotti: „Safari‟

2. Gianna Nannini: „Gianna Best‟

3. Eros Ramazzotti: „E2‟

4. Ligabue: „Primo tempo‟

1. Zucchero: „All the best‟

6. Antonello Venditti: „Dalla pelle al cuore‟

7. Amy Winehouse: „Back to black‟

8. Laura Pausini: „San Siro‟

9. Mario Biondi: „I love you more live‟

10. Adriano Celentano: „Dormi amore la situazione non è buona‟

Eccoci di nuovo alla sezione del giornalino dedicata alla MUSICA. Al primo posto nella classifica degli album si trova Jovanotti con „Safari‟ che, con la sua

canzone „A te‟, è riuscito a salire al terzo posto nella classifica dei singoli. Al secondo posto c‟è con la sua grinta ed energia Gianna Nannini con „Gianna Best‟.

Mentre al terzo posto c‟è Eros Ramazzotti, che con „E2‟, non vuole lasciare il podio nemmeno nella classifica dei singoli, dove è al secondo posto con la canzone „Non sia-

mo soli‟ in collaborazione con Ricky Martin.

Monica „92

Page 16: La voce di einstein 2008

AD UN PASSO DAL TRAGUARDO

Pagina 16 LA VOCE DI E INSTE IN

Come ogni anno il nostro Liceo ha partecipato

ai Giochi Studenteschi di pallavolo. Dopo lo sfortunato torneo dell‟anno scorso, quest‟anno invece bisognava tentare la rincorsa

al primo posto cittadino, che poi ci avrebbe per-messo di passare alla fase successiva. Con una

squadra nuova e con solo due elementi che a-vevano partecipato all‟edizione precedente, ab-biamo dato del filo da torcere a tutte le squa-

dre, nonostante i pareri negativi che ci davano sfavoriti in tutti i match.

Il nostro sestetto iniziale era formato da Deper-gola e Manzoni come palleggiatori, il capitano Palmiotto affiancato da Labombarda, Mastropa-

squa e Mancini invece nel ruolo di schiacciatori. Con un solo allenamento alle spalle, abbiamo affrontato i nostri pari età del Commerciale di

Molfetta: dopo il primo set, perso malamente, spronati dalla nostra prof. Serrone, ci siamo

rimboccati le maniche e abbiamo conquistato gli ultimi due a disposizione vincendo per 2-1. Questa vittoria allora ci ha permesso di pensare

tranquillamente alla trasferta in quel di Ruvo e così è stato fatto. Infatti, in una palestra gremi-

ta di studenti (causa assemble-a d‟Istituto) che

tifavano contro di noi, abbiamo battuto 3-0 il

Liceo Scientifico di Ruvo in quella

che è stata la nostra partita più bella del torneo.

D o p o c ‟ e r a l‟impegno più

a b b o r d a b i l e , contro l‟IPSIAM di Molfetta: an-

che questa parti-ta è finita 3-0, nonostante qual-

che acciacco fisi-co dei nostri gio-

catori più validi. Infine, l‟ultimo match, contro

l‟ITIS di Molfetta, è stato fatale per noi, dal mo-

mento che chi vinceva passava il turno. Purtroppo a vincere sono stati loro, con un 3-0 combattuto, che ha infranto tutti i nostri sogni e

la consapevolezza di aver buttato un‟occasione al vento.

Infatti l‟ITIS nella fase successiva ha affrontato squadre meno forti di noi circostanza che gli ha permesso di arrivare fino alla finale, poi persa

malamente contro l‟Altamura. Insomma, c‟è il rammarico di non aver passato

il turno, nonostante tre vittorie e una sconfitta. Concludo tuttavia con un caloroso invito ai ra-gazzi, che ora frequentano il primo anno e che

probabilmente ritorneranno a giocare l‟anno prossimo, non potendo più falo io e i miei com-pagni perché fuori-quota, a ritentare, spero

riuscendoci definitivamente, l‟assalto alla qualifi-cazione.

Giuseppe Depergola II D

Page 17: La voce di einstein 2008

GIOVINAZZO-MOLFETTA,

TANTO SPORT IN SOLI 7 KM

Pagina 17 ANNO II , NUMERO 2

Due città divise da una

manciata di chilometri, a pochi passi dall‟Adriatico. Molfetta e Giovinazzo sono

vicine e dividono, oltre ad un pezzo del territorio,

anche i soliti problemi di queste zone, che forse

solo lo sport riesce a lenire. La Giovinazzo del-

le rotelle, dopo ben tredici anni di attesa, ha nuovamente varcato la soglia della serie A1,

con un presidente totalmente molfettese Vito Favuzzi e un grande allenatore di esperienza Giuseppe Marzella, che ha a sua disposizione

un manipolo di atleti ventenni, tra cui molti talenti molfettesi come Messina Roberto auto-re di 2 reti e Lezoche Luigi autore di ben 5 re-

ti. A Giovinazzo, c‟è anche il calcio a cinque, in serie A2 per la prima

volta, dopo aver ot-tenuto la promozione sui tavoli della giusti-

zia sportiva. In ambi-to cestistico poi vive

la favola della Fidens, prima nel torneo di Pro-mozione. Molfetta, dal canto suo, risponde con la B2 di

basket e con il primato della Virtus, quest‟ultima è una società solida e minuziosa-mente organizzata e con un pubblico che meri-

ta palcoscenici più rilevanti. Molfetta inoltre può godere anche di una seconda squadra di

basket la Fulgor Molfetta, che naviga tra le prime posizioni della serie D. Nel calcio a 5 in-vece il Real Molfetta è pronta per il salto in

serie B, visto che milita al secondo

posto a pochi punti dal Biancoazzurro Fasano. Il Real an-

novera poi giovani giovinazzesi tra cui il portiere Antonio

Camporeale, il late-rale Ambrogio Ma-

riano Casaburi e l‟universale Ales-sandro Ciardi.

Molfetta, si coccola

inoltre la palla bianca: in serie B1 con l‟ Inde-co Cattolica Popolare e

in serie B2 con la Ra-gno Volley, in ambito

maschile, ma anche in serie C con due formazio-ni femminili e soprattutto con una che sta facen-do ritornare in alto il volley tinto di rosa.

Pallavolo invece in decadenza a Giovinazzo, con tre collettivi impelagati nelle zone paludose della

C e della D, men-tre Molfetta tenta di non far scom-

parire il calcio. Le ultime sconfitte in Eccellenza paiono

scongiurare rischi di retrocessione,

mentre in Secon-da ed in Terza, si gioca e ci si diver-

te. Un comune denominatore anche di Giovinazzo, dove le due

squadre annaspano in fondo ai rispettivi tornei di Seconda e Terza Categoria. Molfetta, inoltre vuole spingere l‟Hockey Club

verso la nuova riconquista dell‟A1 con a sua di-sposizione talenti giovinazzesi tra cui Pierluigi Amendolagine e Matteo Turturro.

Una novità ha fatto il giro della Puglia: “Una do-menica sportiva casereccia”, un appuntamento

fisso, ogni domenica alle 21:00, presso il circolo “Arci Tressett”, in località Ponte a Giovinazzo. Un dibattito con tanto

di conduttore, ospi-ti e pubblico, per

spegnere le polemi-che, ma anche per sopire i soliti pro-

blemi, che forse solo lo sport riesce a nascondere!

Alessandro Bologna

II D

Page 18: La voce di einstein 2008

DOPO IL GIARDINIERE E L’AUTISTA

DEGLI SPOT, ECCO MICHAEL

SCHUMACHER IN “VERSIONE

TASSISTA” L’ex pilota Ferrari, lo scorso 11 dicembre, ha preso il posto

dell’autista del suo taxi per non tardare all’aeroporto Pagina 18 LA VOCE DI E INSTE IN

MILANO – 11 dicembre 2007. L‟ex ferrarista Michael Shumacher si trova in un taxi diretto

allo scalo di Coburgo dove lo aspetta un aereo. E‟ tardi. L‟ex pilota si stanca della “lentezza” del tassista e decide di chiedergli il posto di guida.

Appena al volante Michael Shumacher si imbat-te in una serie di “evoluzioni” come diversi sor-

passi in condizioni estreme e curve veloci. Il tassista è strabiliato: “mi sono ritrovato a fianco del guidatore – ha spiegato – e vicino avevo

Schumacher: è stato incredibile". Lo stesso tas-

sista ha poi proseguito raccontando che Schu-

macher "ha fatto dei sorpassi incredibili e ha preso le curve a grande velocità". Il tutto per arrivare a destinazione in tempo per prendere

l'aereo. Alla fine della corsa l'ex pilota tedesco ha, ovviamente, pagato al tassista la tariffa e gli

ha inoltre dato una buona mancia. Schumacher, insieme a moglie e figli, era arrivato a Coburgo per prendere un cane da un abitante di un vil-

laggio vicino. Insomma, dopo aver fatto il giar-diniere e l‟autista in recenti spot per Fiat, ecco

uno Schumacher versione tassista, questa volta però invece che negli spot nella vita reale. Un consiglio accorato, però, non imitatelo, per noi,

“comuni mortali” potrebbe essere, molto, ma molto, rischioso!!!

Mauro Zezza II B

Page 19: La voce di einstein 2008

FERRARI, TRA GIOIA E AMAREZZA

Pagina 19 ANNO II , NUMERO 2

11 punti nelle prime due gare; questo il bilan-

cio non proprio esaltante della Rossa di Mara-nello in questo inizio del Campionato Mondiale 2008.

La Ferrari si era presentata come la favorita nella gara inaugurale sul circuito di Melbourne,

in Australia, ma la vittoria è andata a Lewis Hamiton, principale nemico del Campione del Mondo Kimi Raikkonen.

Il week-end, infatti, era iniziato nel peggiore dei modi. Nelle qualifi-

che del sabato, Felipe Massa aveva ottenuto un deludente quarto

posto mentre Raikko-nen partiva addirittura in sedicesima piazza

per via di un problema di pressione del carbu-

rante. La gara, però, finiva ancora peggio; il brasiliano, concludeva

la gara in testacoda dopo appena una curva nel tentativo si guada-

gnare posizioni per il podio. Il finlandese, inve-ce, partendo dall‟ottava fila cercava una dispe-rata rimonta ma, a soli quattro giri dal termine

la sua monoposto lo tradiva a causa di un pro-blema al propulsore. A fine gara, comunque, il Campione del Mondo

porterà a casa un punto. Rubens Barrichello, infatti, arrivato sesto sul traguardo, verrà

squalificato dai direttori di gara per aver supe-rato il limite di velocità all‟interno della corsia dei box.

Da notare che solo sette piloti su ventidue so-no riusciti a portare a termine la gara; oltre ai

semplici problemi di affidabilità, questo è dato anche dai continui errori dei piloti provocati dall‟eliminazione del controllo della trazione, il

cosiddetto “traction control”. Lo stesso Kimi Raikkonen, infatti, nel tentativo di sorpassare il connazionale Heikki Kovalainen, è uscito fuori

pista per ben due volte. In questa prima gara, da registrare il settimo

posto del debuttante Bourdais, pilota francese reduce da numerose gare negli Stati Uniti, e l‟ottima prova del giapponese della Williams

Nakajima, piazzatosi sesto.

La settimana seguente si attendeva la reazione della Ferrari, e così è stato. Contrariamente alla gara di Melbourne, infatti, la prima fila era tutta

rossa con il brasiliano Massa in pole position che precedeva Raikkonen. Anche la gara filava liscia

per gli uomini di Maranello con ben venti secondi tra la Ferrari n.1 e la Sauber-BMW del polacco Robert Kubica. Una gara molto semplice, insom-

ma, come lo stesso Raikkonen ha ammesso nell‟intervista post-

gara: ”Mi è sembrato d i g u i d a r e i n un‟autostrada sgom-

bra…”. Felipe Massa, però, rappresentava l‟unica nota stonata in

una giornata perfetta; infatti, dopo trenta giri

ha compromesso la sua gara con un cla-moroso testacoda. Un

errore che ha subito scatenato le voci di mercato che vogliono

l‟iberico Fernando Alonso al volante della Ferrari al posto del brasiliano; quest‟ultimo, comunque, ha affermato nelle ultime conferenze stampa di

non sentire la pressione e di avere la fiducia del team. Per quanto riguarda i piloti italiani, invece,

quest‟inizio di stagione ha presentato un Jarno Trulli in grande spolvero con la sua Toyota, an-

che se si è ritrovato tra i quindici ritirati in Au-stralia, infatti, ha terminato la gara malese in quarta posizione, ad un gradino dal podio. Inol-

tre, è sempre riuscito a sfoderare grandi presta-zioni in qualifica (sesto a Melbourne, quinto in

Malesia). Da Giancarlo Fisichella, invece, è difficile chiede-re di meglio. Come sappiamo, in questa stagione

è passato dalla Renault alla debuttante Force India, scuderia che certamente non può regalare al pilota romano palcoscenici molto alti; tuttavia,

“Fisico” è sempre riuscito a precedere sia in gara che in qualifica il suo compagno di squadra Sutil.

Alla prossima…

Nando Turtur II D

Page 20: La voce di einstein 2008

INTER, UN’ALTRA CHAMPIONS LEAGUE INDIGESTA

Pagina 20 LA VOCE DI E INSTE IN

Anche se da poco l‟Inter ha festeggiato il suo

centenario, nonostante la sua lunga storia, an-che quest‟anno i ragazzi di Mancini dovranno fare a meno di aggiungere la tanto attesa terza

Champions League nella loro bacheca. La missione dei nerazzurri si era presentata su-

bito ostica dopo che l‟urna di Nyon aveva desi-gnato il Liverpool come loro avversario: certa-mente a Ibra e compagni poteva capitare un

impegno più abbordabile ma, dopo l‟esito del sorteggio, non restava che lottare.

La trasferta in terra ingle-se spegneva subito gli ani-mi dopo la sconfitta per 2-

0 maturata nei minuti fina-li con le reti di Gerrard e Kuyt. Quella del ritorno si

presentava come una vera e propria impresa nella

quale però mai nessuno ha smesso di credere. L‟11 Marzo, però, è un‟altra

data da aggiungere negli annali delle disfatte interi-

ste. Con una prova d‟orgoglio la banda Manci-ni ha provato a ribaltare il risultato dell‟andata

ma, condizionata dall‟espulsione di Burdisso, si è vista sbancare il Meazza con una sconfitta di misura firmata Fernando Torres.

Mai come quest‟anno la delusione ha raggiunto un livello così elevato e prova tangibile è stata

l‟annuncio shock, anche se poi smentito, delle dimissioni di mister Mancini. Dall‟altra sponda di Milano i rossoneri di via Tu-

rati hanno dovuto affrontare un‟altra squadra inglese, i Gunners dell‟Arsenal con i gioielli Fa-

bregas e Van Persie. Dopo l‟andata conclusasi sullo 0-0 in Inghilterra, il discorso qualificazione era ancora aperto. Contro tutti i pronostici, pe-

rò, i giovanissimi di Wenger, ancora storditi dal gravissimo infortunio di Eduardo, hanno sur-classato i “vecchietti” del Milan con uno 2-0,

che ha stroncato i sogni dei campioni in carica. Se c‟era una squadra la cui qualificazione era

più che dubbia, quella era la Roma, capitata contro i Blancos del Real Madrid. Raul e compa-gni non si sarebbero mai aspettati una Roma

così forte, vivace e ricca di inventiva. Con la

sorpresa di tutti i bookmakers la banda Spalletti ha addirittura confezionato una doppia vittoria andata-ritorno per 2-1. Mattatori per i gialloros-

si sono stati Pizarro e Mancini all‟Olimpico e con Taddei e Vucinic si è conclusa l‟impresa della

squadra capitolina. Chiuso il capitolo sulle italia-ne in Champions ecco il resoconto delle restanti gare degli ottavi di finale. La partita dalla quale

ci si aspettava di più era il match clou Lione-Manchester Utd. ma, la doppia sfida Gerland-

Old Trafford, ha relati-vamente deluso con un pareggio per 1-1

all‟andata e uno squalli-do 1-0 a favore degli uomini di Ferguson, al

ritorno. Molto più emo-zionanti si sono rivelate

le due partite, che era-no state definite da “Coppa UEFA”: Siviglia

e Fenerbache si sono date battaglia per più

d i 2 1 0 m i n u t i (supplementari com-

presi) dopo aver vinto una volta ciascuno per 3-

2 con una serie di goal anche molto belli. L‟esito finale è arrivato dopo la vittoria ai rigori per 3-2 da parte dei turchi di Zico e Roberto Carlos.

Schalke 04-Porto, seppur con pochi goal, si è rivelata una gara molto intensa dalla quale i te-

deschi ne sono usciti vincitori solo dopo i calci di rigore. Forse le uniche due squadre che hanno rispettato i pronostici sono state il Chelsea, che

ha distrutto i greci dell‟Olympiakos dopo aver sofferto all‟andata e il Barcellona che senza pro-

blemi ha annientato gli scozzesi del Celtic, che avevano sperato invano in un miracolo di Ven-negoor of Hesselink. Con le quattro inglesi che

hanno passato il turno e la Roma, ultima rap-presentante italiana rimasta in corsa, non ci re-sta che goderci la fine di questa splendida,

quantomai imprevedibile competizione.

Tur(x2) Nando Piccininho

IID

Page 21: La voce di einstein 2008

La scarcella

Pagina 21 ANNO II , NUMERO 2

Con lauto ritardo, rispetto alla passata Pa-squa, volevo fornirvi una ricetta molfettese di

un dolce tra i più rinomati della nostra tradi-zione: le scarcella. Esistono due tipi di scar-

cella: quella semplice e quella che una volta era destinata ai bambini più ricchi, in mostra dai pasticceri. Quest‟ultima è quella traman-

data negli anni della tradizione popolare pu-gliese.

Ingredienti:

500 gr. di farina

1/2 bustina di lievito per dolci 100 gr. di zucchero

1 pizzico di ammoniaca

70 gr. di olio extra vergine di oliva 1 bustina di vaniglia

2 uova Glassa

PREPARAZIONE: mettete la farina a corona sul tavolo da lavoro. Nel centro mettete lo zucchero, le uo-va e impastate. Aggiungete la bustina di vaniglia, l'olio, il lievito per dolci, l'ammoniaca e amalgamate il

tutto servendovi, se necessario, di un po' di latte. Ungete una teglia con olio e spolverartela con la fari-na. Prendete l'impasto con le mani unte d'olio e posizionatelo nella teglia dandogli la forma desiderata. Infornate e a cottura ultimata ricoprire il dolce con la glassa.

NOTE: prima di infornare il dolce è tipico, in alcune zone, porre sul dolce 1 o più uova sode fermate

con due fascettine della medesima pasta messi in croce; con un tuorlo d'uovo cospargete la superficie della pasta e decorate la scarcella anche con piccoli confetti colorati all'anice.

Alessandra Serrone III C

Page 22: La voce di einstein 2008

TEST SULL’IGNORANZA

Pagina 22 LA VOCE DI E INSTE IN

1. Carlo Magno era il nipote di Alessandro Ma-gno.

2. I Lapponi sono animali con le corna. 3. Gli ovini sono animali che fanno le uova. 4. I Polacchi sono gli abitanti di Pola.

5. Quale non si apostrofa mai. 6. I Mamelucchi sono gli abitanti delle Molucche.

7. La spatola è un uccello di palude. 8. Il cattivello è l‟anello di ferro cui è attaccato il

battaglio della campana.

9. Galileo Galilei disse a Niccolò Copernico che la Terra gira intorno al Sole.

10. Il serpollo è un serpentello d‟acqua innocuo. 11. L‟equicrure è forse il triangolo isoscele? 12. Con la cazza si fondono i metalli.

13. Con le cicigne in Toscana si preparano zuppe squisite.

14. Il dragomanno era un mostro fantastico della

mitologia vichinga. 15. La stanza della poesia era un salone dei pa-

lazzi rinascimentali dove si recitavano poesie.

Assegnati un punto per ogni risposta esat-

ta, dopo aver controllato qui sotto (senza barare!)

0= Bravissimo collega! Hai vinto! Non c‟è più

sapiente di chi non sa niente. Prosegui così. 1-3=Complimenti! Sei un asso.Sei un ignorante

quasi perfetto; ancora un piccolo sforzo e potrai essere annoverato tra i sapienti. 4-6=Mamma, aiuto! Il Sapere mi insegue.Sei

sulla buona strada: non farti raggiungere. L‟ignoranza perpetua ti attende. 7-9=Studia di meno!E‟ evidente che, purtrop-

po, qualche cosa sai; ma hai ancora molto da imparare: l‟ignoranza bisogna conquistarsela!

10-12=Fermati, sei ancora in tempo!Che cosa fai! Da quanto tempo ti sei messo a studiare? Roba da matti. Ti stai avviando su una brutta

strada. 13-14=Rovinerò le tue vacanze!Sei un rinnega-

to, un sapientone del cavolo. Buttarsi dalla par-te del nemico, darsi allo studio! Tempo perso. 15=Confessa la tua ignoranza!Non vantarti! Hai

azzeccato le risposte con un po‟ di fortuna. Non è oro tutto quel che luccica: sotto sotto sei un ignorante.

RISPOSTE

1 No

2 No

3 No

4 No

5 Sì

6 No

7 Sì

8 Sì

9 No

10 No

11 Sì

12 Sì

13 No

14 No

15 No

Page 23: La voce di einstein 2008

S.O.S. BATTUTE

Pagina 23 ANNO II , NUMERO 2

Vi raccontiamo alcune delle frasi e delle di-

scussioni più esilaranti che hanno coinvolto alunni e professori in 2^B. Non riveleremo i nomi dei diretti interessati

ma, se volete conoscere gli autori delle frasi che seguono, ogni vostra curiosità sarà soddi-

sfatta chiedendo informazioni alla nostra miti-ca classe!

Prof: “Allora ragazzi vi lascio al posto, in piedi, seduti!”

Prof: “ …quindi quell‟ uomo mi mise la SBAR-RA TRA I PIEDI” Alunno: “ Prof….il bastone tra le ruote!!!”

Alunno 1 : “ Ma sabato scioperi?”

Alunno 2 : “ Sì, ma non lo faccio!” Prof: “ Eh ragazzi, quando l‟amore è forte, in

bocca può entrare di tutto!”

Prof: “ Eh signorì, o così, o colì, là la devi da-re!!!”

Alunno: “ Ma noi non sappiamo se è ETERO o SESSUALE!”

Prof: “Io sto a fare un bel lavoretto con una ragazza!”

Alunno 1: “Raga chiudiamo la finestra?” Alunno 2 : “No wegnè sto raffreddato!”

Prof: “ Come si chiama una persona col quo-

ziente intellettivo minore di 18???” Alunni : “ Boh!” Prof: “ CREETIINO!!!”

Alunno: “ praticamente il fratello di un omo-sessuale era omosessuale!”

Prof: “ Eh si! Gobbo il padre, gobba la madre, gobba la figlia della sorella”

Alunno: “ Prof prenotiamo il laboratorio per sa-

bato?” Prof: “ Massari…c‟ho un mal di schiena!!!”

Prof: “ Chi ti ha dato le fotocopie? Trentadue?” Alunno: “ No prof! Le fotocopie sono 19!”

Prof: “ Pascarè…Trentadue è il cognome della ragazza!”

Eugenio ( a Giovanni): “ Posso mungerti?”

Page 24: La voce di einstein 2008

Pagina 24 LA VOCE DI E INSTE IN

Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. E' il suo primo giorno. Il principale gli mette una

scopa in mano e gli dice: - Ecco, questa è una scopa, come prima cosa

potresti dare una spazzata all'ufficio.

- Una scopa?! Ma guardi che io sono un inge-gnere!

- Hai ragione, scusa, vieni di là che ti faccio ve-

dere come funziona.

Due bimbi parlano: “Io per il mio compleanno mi faccio regalare

un trenino elettrico e tu?”

L'altro: "Io una scatola di Tampax". "E che e'?"

“Non lo so!, ma so che si puo' giocare a ten-nis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose…”

Un giornalista intervista Bossi: - Se Lei un domani diventasse il capo del gover-

no, risolverebbe per primo il problema dei terro-ni o quello degli extracomunitari. - Quello degli extracomunitari.

- ??? - Prima il dovere e poi il piacere.

Per 10 anni ho dovuto sopportare le mie zie che ai matrimoni di fratelli e cugini, si avvicinavano

con un sorrisetto e, dandomi una pacca sulla spalla, mi dicevano:

- Allora, sarai tu il prossimo?

Poi ho iniziato a fare lo stesso ai loro funerali ed hanno smesso.

ANNUNCI ECONOMICI: A.A.A.

Scambio suocera, per serpente. Pago la differenza.

Liceo Scientifico “A. Einstein”

Dirigente scolastico: M Depalma

Via Togliatti-Molfetta (BA)

Tel. 0803384621

Fax. 0803384822

www.liceoscientificoeinstein.it

Email: [email protected]

Docente: Sguera Ruggero Antonio Studenti: Bellifemine Monica, Ceci Adriana,

De Benedictis Eduardo, De Pinto Giusy, Germinario Lorena, Gervasio Eugenio,

Giampietro Paola, Introna Giusy, Magarelli Eugenio, Modesti Davide, Modugno Francesco, Piccininni Giuseppe,

Serrone Alessandra, Serrone Simona, Spaccavento Annarita, Turtur Nando, Zezza Mauro