LA VITA NON TI STRAPPERÀ MAI TUTTE LE CORDE.. … · Quando sei sconfortato, non ti riti-rare. È...

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PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO PARROCCHIA DI S. STEFANO CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ 19-26 FEBBRAIO 2017 Avete inteso che fu detto: occhio per oc- chio- ed era già un progresso enorme rispetto al grido selvaggio di Lamec, figlio di Caino: ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido (Gen 4,23) - , ma io vi dico se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra. Porgi l’altra guancia, che vuol dire: sii disarmato, non incutere paura. Gesù non propone la passività morbosa del debole, ma una iniziativa decisa e coraggiosa: riallaccia tu la rela- zione, fa’ tu il primo passo, perdonando, ricominciando, rattoppando coraggiosamente il tessuto della vita, continuamente lacerato dalla violenza. Il cristia- nesimo non è una religione di schiavi che abbassano la testa e non reagiscono; non è la morale dei deboli, che nega la gioia di vivere, ma la religione degli uomini totalmente liberi, come re, padroni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di disinnescare la spirale della vendetta e di inventare reazioni nuove, attraverso la creatività dell’amore, che fa saltare i piani, non ripaga con la stessa moneta, scombina le regole ma poi rende felici. È scritto: Amerai il prossimo e odierai il nemico, ma io vi dico: amate i vostri ne- mici. Tutto il Vangelo è qui: amatevi, altrimenti vi distruggerete. Altrimenti la vittoria sarà sempre del più violento, del più armato, del più crudele. Gesù intende eliminare il concetto stesso di nemico. Violenza produce violenza come una catena infinita. Io scelgo di spezzarla. Di non replicare su altri ciò che ho subito. Ed è così che mi libero. Il Van- gelo mette in fila una serie di verbi che chiedono cose difficili: amate, pregate, porgete, benedite, prestate, fate: per primi, ad amici e nemici. La concre- tezza della santità, niente di astratto e lontano, santità terrestre che profuma di casa, di pane, di incontri. Non sono precetti, ma offerta di un potere, trasmissione da Dio all’uomo di una forza, di una energia divina. Infatti dove sta il centro da cui scaturisce tutto? Sta nelle parole: perché siate figli del Padre vostro che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Da Padre a figli: c’è come una trasmissione di eredità, una eredità di comportamenti, di affetti, di valori, di forza, di solarità. Perché ogni volta che noi chiediamo al Signore: ' Donaci un cuore nuovo' , noi stiamo invocando di poter avere un giorno il cuore di Dio, e gli stessi suoi sentimenti, la sua perfezione. È straordinario, verrà il giorno in cui il nostro cuore che ha fatto tanta fatica a imparare l’amore, sarà il cuore stesso di Dio e allora saremo capaci di un amore che rimane in eterno, che sarà la nostra anima, per sempre, e che sarà l’anima del mondo. LA VITA NON TI STRAPPERÀ MAI TUTTE LE CORDE.. C'era una volta un grande violinista di nome Paganini. Alcuni dicevano che era strano. Altri che era angelico. Traeva dal suo vi- olino note magiche. Una sera, il teatro dove doveva esibirsi era affollatis- simo. Paganini fu accolto da un'ovazione. Il maestro impugnò il violino e cominciò a suonare nel silenzio assoluto. Brevi e semibrevi, crome e se- microme, ottave e trilli sembravano avere ali e volare al tocco delle sue mani. Improvvisamente, un suono diverso sospese l'estasi della platea. Una delle corde del violino di Paganini si ruppe. Il direttore si fermò. L'orchestra che accompagnava il violinista tacque. Il pubblico ammutolì. Ma Paganini non smise di suonare. Guardando la partitura, continuò a intessere melodie deliziose con il suo violino. Ma dopo qualche istante un'altra corda del violino si spezzò. Il direttore dell'orchestra si fermò. L'orchestra tacque nuovamente. Paganini non si fermò. Come se niente fosse, ignorò le difficoltà e continuò la sua deliziosa melodia. Il pubblico non si accorse di niente. Finché non saltò, con un irritante stridio, un'altra corda del violino. Tutti, attoniti, esclamarono: «Oh!». L'orchestra si bloc- cò. Il pubblico rimase con il fiato sospeso, ma Paganini continuò. L'archetto correva agile traendo suoni celestiali dall'unica corda che re- stava del violino. Neppure una nota della melodia fu dimenticata. L'orchestra si riprese e il pubblico divenne euforico per l'ammirazione. Paganini aggiunse altra gloria a quella che già lo circondava. Divenne il simbolo dell'uomo che sfida l'impossibile. Libera il Paganini che c'è dentro di te. lo non so quali problemi ti af- fliggano. Può essere un problema personale, coniugale, familiare, non so che cosa stia demolendo la tua stima o il tuo lavoro. Una una cosa so: di sicuro non tutto è perduto. Esiste ancora, almeno, una corda e puoi continuare a suonare. Impara a scoprire che la vita ti lascerà sempre un'ultima corda. Quando sei sconfortato, non ti riti- rare. È rimasta la corda della perseveranza intelligente, del «tentare ancora una volta». La vita non ti strapperà mai tutte le corde. È sem- pre la corda dimenticata quella che ti darà il miglior risultato: la tua fede, la tua forza interiore, la tua speranza, coloro che ti amano. di P. Ermes Ronchi VIENI CON I GIGLI E GLI UCCELLI A GODERE DI DIO CHE SI PRENDE CURA DI NOI

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PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO

PARROCCHIA DI S. STEFANO CALENDARIO DELLE ATTIVITA’

19-26 FEBBRAIO 2017

Avete inteso che fu detto: occhio per oc-

chio- ed era già un progresso enorme rispetto al

grido selvaggio di Lamec, figlio di Caino: ho

ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido (Gen 4,23) - , ma

io vi dico se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra. Porgi

l’altra guancia, che vuol dire: sii disarmato, non incutere paura. Gesù non propone la

passività morbosa del debole, ma una iniziativa decisa e coraggiosa: riallaccia tu la rela-

zione, fa’ tu il primo passo, perdonando, ricominciando, rattoppando coraggiosamente il

tessuto della vita, continuamente lacerato dalla violenza. Il cristia-

nesimo non è una religione di schiavi che abbassano la testa e non reagiscono; non è la

morale dei deboli, che nega la gioia di vivere, ma la religione degli uomini totalmente

liberi, come re, padroni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di disinnescare

la spirale della vendetta e di inventare reazioni nuove, attraverso la creatività dell’amore,

che fa saltare i piani, non ripaga con la stessa moneta, scombina le regole ma poi rende

felici. È scritto: Amerai il prossimo e odierai il nemico, ma io vi dico: amate i vostri ne-

mici. Tutto il Vangelo è qui: amatevi, altrimenti vi distruggerete. Altrimenti la vittoria

sarà sempre del più violento, del più armato, del più crudele. Gesù intende eliminare il

concetto stesso di nemico. Violenza produce violenza come una catena infinita. Io scelgo

di spezzarla. Di non replicare su altri ciò che ho subito. Ed è così che mi libero. Il Van-

gelo mette in fila una serie di verbi che chiedono cose difficili: amate, pregate, porgete,

benedite, prestate, fate: per primi, ad amici e nemici. La concre-

tezza della santità, niente di astratto e lontano, santità terrestre che profuma di casa, di

pane, di incontri. Non sono precetti, ma offerta di un potere, trasmissione da Dio

all’uomo di una forza, di una energia divina.

Infatti dove sta il centro da cui scaturisce tutto? Sta nelle parole: perché siate figli del

Padre vostro che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Da Padre a figli: c’è come una

trasmissione di eredità, una eredità di comportamenti, di affetti, di valori, di forza, di

solarità. Perché ogni volta che noi chiediamo al Signore: ' Donaci un cuore nuovo' , noi

stiamo invocando di poter avere un giorno il cuore di Dio, e gli stessi suoi sentimenti, la

sua perfezione.

È straordinario, verrà il giorno in cui il

nostro cuore che ha fatto tanta fatica a

imparare l’amore, sarà il cuore stesso di

Dio e allora saremo capaci di un amore

che rimane in eterno, che sarà la nostra

anima, per sempre, e che sarà l’anima del

mondo.

LA VITA NON TI STRAPPERÀ MAI TUTTE LE CORDE..

C'era una volta un grande violinista di nome Paganini. Alcuni dicevano che era strano. Altri che era angelico. Traeva dal suo vi-olino note magiche. Una sera, il teatro dove doveva esibirsi era affollatis-simo. Paganini fu accolto da un'ovazione. Il maestro impugnò il violino e cominciò a suonare nel silenzio assoluto. Brevi e semibrevi, crome e se-microme, ottave e trilli sembravano avere ali e volare al tocco delle sue mani. Improvvisamente, un suono diverso sospese l'estasi della platea.

Una delle corde del violino di Paganini si ruppe. Il direttore si fermò. L'orchestra che accompagnava il violinista tacque. Il pubblico ammutolì. Ma Paganini non smise di suonare. Guardando la partitura, continuò a intessere melodie deliziose con il suo violino. Ma dopo qualche istante un'altra corda del violino si spezzò. Il direttore dell'orchestra si fermò.

L'orchestra tacque nuovamente. Paganini non si fermò. Come se niente fosse, ignorò le difficoltà e continuò la sua deliziosa melodia. Il pubblico

non si accorse di niente. Finché non saltò, con un irritante stridio, un'altra corda del violino. Tutti, attoniti, esclamarono: «Oh!». L'orchestra si bloc-

cò. Il pubblico rimase con il fiato sospeso, ma Paganini continuò. L'archetto correva agile traendo suoni celestiali dall'unica corda che re-

stava del violino. Neppure una nota della melodia fu dimenticata. L'orchestra si riprese e il pubblico divenne euforico per l'ammirazione. Paganini aggiunse altra gloria a quella che già lo circondava.

Divenne il simbolo dell'uomo che sfida l'impossibile.

Libera il Paganini che c'è dentro di te. lo non so quali problemi ti af-fliggano. Può essere un problema personale, coniugale, familiare,

non so che cosa stia demolendo la tua stima o il tuo lavoro. Una una cosa so: di sicuro non tutto è perduto. Esiste ancora, almeno, una corda e puoi continuare a suonare. Impara a scoprire che la vita ti

lascerà sempre un'ultima corda. Quando sei sconfortato, non ti riti-rare. È rimasta la corda della perseveranza intelligente, del «tentare ancora una volta». La vita non ti strapperà mai tutte le corde. È sem-pre la corda dimenticata quella che ti darà il miglior risultato: la tua

fede, la tua forza interiore, la tua speranza, coloro che ti amano.

di P. Ermes Ronchi

VIENI CON I GIGLI E GLI UCCELLI

A GODERE DI DIO CHE

SI PRENDE CURA DI NOI

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VISITA DEL VESCOVO RENATO MARANGONI

ALLE NOSTRE COMUNITA’

MARTEDI’ 21 FEBBRAIO 2017

ORE 17.00 NELLA CHIESA DI GRON saranno recitati I VE-

SPRI DEL GIORNO e subito dopo il SALUTO ai presenti e la vi-

sita alla Canonica. Tutto nella massima semplicità e cordialità.

ORE 18.00 NELLA CHIESA DI SOSPIROLO sarà concelebra-

ta la Messa del giorno e il saluto alle persone presenti.

ORE 19.00 NELLA SALA INCONTRO IL VESCOVO DESI-

DERA INCONTRARE I CONSIGLI PASTORALI E AMMINI-

STRATIVI, I CATECHISTI, I SACRESTANI DELLE CHIESET-

TE, I COLLABORATORI NELLA PASTORALE, LE VARIE AS-

SOCIAZIONI E GRUPPI PRESENTI NELLE DUE PARROC-

CHIE e LE AUTORITA’ CIVILI DISPONIBILI E TUTTI COLO-

RO CHE DESIDERANO SALUTARLO E PARLARE CON LUI.

ALLE ORE 20.30 SI FERMERA’ A CENA CON IL PARROCO E

IL DIACONO.

NB. Tutti gli altri incontri di catechismo la prossima settimana sono sospe-

si, perché TUTTI sono attesi ad incontrare il Vescovo!

DOMENICA 19 FEBBRAIO 7ª DOMENICA TEMPO ORDINARIO

GRON Ore 8.00 : PER LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

SOSPIR. Ore 10.00 : - Ann. def. Di Donè Vincenzo ord. figlia

- Def. Olivotto Elio ortd. Moglie e figli

GRON Ore 10.30 : PER LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

LUNEDI’ 20 FEBBRAIO SOSPIROLO-CAPPELLA - MESSA Ore 17.00

MARTEDI’ 21 FEBBRAIO VISITA DEL VESCOVO

GRON: ore 17.00: Saluto e recita dei Vesperi con il Vescovo

SOSPIROLO: ore 18.00: MESSA ( Ann. def. Rosetta Dal Don e Ivo Maz-

zucco ord. figlia) con il Vescovo e saluto ai presenti.

SALA PARROCCHIALE: ore 19.00: INCONTRO TRA IL VE-

SCOVO E I RAPPRESENTANTI GRUPPI PARROCCHIALI ,

CIVILI E DI VOLONTARIATO.

MERCOLEDI’ 22 FEBBRAIO MESSA IN CASA

GIOVEDI’ 23 FEBBRAIO SOSPIROLO-CAPPELLA Ore 18.00

Ann. def. Gardner Andreina ord. marito e fam.ri

VENERDI’ 24 FEBBRAIO SOSPIROLO-CAPPELLA MESSA Ore 17.00

SABATO 25 FEBBRAIO SOSPIROLO Ore 18.00

Ann. def. Croda Giuseppe ord. moglie e figli

DOMENICA 26 FEBBRAIO 8ª DOMENICA TEMPO ORDINARIO

GRON Ore 8.00 : PER LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

SOSPIR. Ore 10.00 : Ann. def. Soppelsa-Bacchetti Augusta ord. fam.ri

GRON Ore 10.30 : Ann. def. Moretti Dino ord. moglie

Ann. def. Soriano-Boccanegra Caterina ord. fam.

ORARI - INTENZIONI DELLE MESSE APPUNTAMENTI ED AVVISI PER LA SETTIMANA