La valutazione del processo di apprendimento degli automatismi … · 2014-09-30 · La valutazione...

La valutazione del processo di apprendimento degli automatismi corretti per la letto-scrittura dall'ultimo anno della scuola dell' Infanzia alla seconda scuola dell' Infanzia alla seconda Primaria

Anno scolastico 2014/15Log. Graziella Tarter

Contenuti della giornata formativa:

Presentazione teorica Uso degli strumentiUso degli strumentiLettura dei datiRicaduta didatticaCenni sul lavoro nelle classi successive

log. Graziella Tarter

Partiamo da lontano ….… agli insegnanti della scuola dell’infanzia e

della scuola primaria viene affidato il compito fondamentale di osservazione ed intervento didattico-educativo per il riconoscimento delle didattico-educativo per il riconoscimento delle difficoltà che possono condizionare il processo di apprendimento di ogni singolo soggetto, al fine di sostenerne e garantirne il successo formativo …….


La filosofia che sostiene il lavoro proposto

… a tale scopo può essere sufficiente che l’insegnante compia un’osservazione delle competenze espresse e/o degli apprendimenti scolastici conseguiti, con azioni mirate ad scolastici conseguiti, con azioni mirate ad evidenziare precocemente i segnali di un disagio, dovuto a molteplici fattori: difficoltà cognitive, emotive, socio-culturali, DSA, …… segnali ai quali la scuola può rispondere con azioni didattiche specifiche


Diciamo dunque che

La rilevazione precoce delle difficoltà ha l’obiettivo di far emergere possibili ostacoli fin dalle prime fasi, consentendo azioni didattiche mirate, che possono da un lato didattiche mirate, che possono da un lato essere adeguate ai diversi stili di apprendimento, dall’altro intervenire a modificare o rinforzare competenze fragili o immature.


E per quanto riguarda nello specifico i DSA …

I DSA hanno una origine neurobiologica e i loro effetti sull’apprendimento sono modificabili attraverso opportuni interventi mirati“… si stabilisce come limite temporale entro cui considerare un b/o a rischio di DSA la prima metà della 2°primaria. A partire dalla a rischio di DSA la prima metà della 2°primaria. A partire dalla metà/fine dell’anno infatti il disturbo è clinicamente significativo e diagnosticabile …” quesito B.2 Linee guida /CC dic. 2010“Si raccomanda che gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della prima classe della scuola primaria siano coinvolti attivamente nel percorso di identificazione dei bambini a rischio di DSA” B2.4 Linee guida /CC dic. 2010


I documenti nazionali cui fare riferimento:

L. 170 8 ottobre 2010- Nuove norme in materia DM 12 luglio 2011 – linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSAProtocollo di Intesa MIUR-Ministero della Salute per la Tutela del diritto alla salute e del diritto allo studio degli alunni e degli del diritto alla salute e del diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disabilità- Roma 2012Accordo su “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei DSA” Conferenza permanente Stato/Regioni – luglio 20123°Consensus Conference 6-7 dicembre 2010- Linee guida per i DSAEd inoltre: Documenti, leggi, raccomandazioni a livello regionale


Per chi, per che cosa….Nella scuola sono presenti soggetti con difficoltà aspecifiche di apprendimento in proporzione variabile, che rappresentano circa il 12-14% degli alunni della scuola primaria e il 20% della secondaria (dati MIUR)(dati MIUR)I DSA rappresentano una percentuale di circa il 3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italianaE tutti gli altri? Le azioni condotte devono essere efficaci per TUTTI!


Dallo studio dei documenti citati si rileva …

L’importanza di promuovere e sostenere iniziative di rilevazione ed intervento didattico mirato a ridurre ritardi e distorsioni nello sviluppo naturale degli apprendimenti in età prescolareL’opportunità di progettare e attuare nella scuola primaria, in particolare nel primo biennio, azioni di rilevamento precoce delle particolare nel primo biennio, azioni di rilevamento precoce delle difficoltà di lettoscrittura, con l’attuazione di azioni didattiche mirateAgli insegnanti è affidato il compito fondamentale di osservazione e rilevazione delle difficoltà di apprendimentoLa rilevazione precoce ha lo scopo di aiutare gli insegnanti ad intervenire in maniera efficace per rimuovere o ridurre le difficoltà


E allora i Protocolli di rilevazione devono:

Far riferimento ad assunti teorici basati su criteri di scientificitàAvere un sistema di prove multicomponenziale, come multicomponenziali sono i problemi di apprendimentomulticomponenziali sono i problemi di apprendimentoPrevedere un monitoraggio (docenti referenti e situazioni più ampie)Prevedere anche un supporto metodologico per gli insegnanti chiamati ad intervenire


1. Criteri di scientificità

Gli strumenti di rilevazione devono fondarsi su teorie riconosciute e condivise dalla comunità scientificaGli strumenti di rilevazione devono essere Gli strumenti di rilevazione devono essere adeguati al contesto scolastico e devono rilevare problematiche per le quali l’impostazione di un lavoro didattico mirato ne possa modificare la naturale evoluzione


2. Prove multicomponenziali

Le difficoltà di apprendimento possono essere conseguenti a diverse situazioni di base: labilità delle competenze trasversali (attenzione, percezione, memoria, (attenzione, percezione, memoria, linguaggio), problematiche cognitive, socio-culturali, ….La rilevazione permettere e guidare l’intervento didattico successivo


Per la scuola dell’infanzia.Alla scuola dell’infanzia non è stato rilevato uno strumento in lingua italiana già validato ……….. Nonostante alcuni strumenti indaghino competenze linguistuche, in particolare fonologiche, metafonologiche e visuopercettive, analogamente agli strumenti già validati per la lingua anglosassone.(CC B2.5)si raccomanda di tenere conto che i b/i in età prescolare, essendo in rapida evoluzione, sono “bersagli mobili” (in via di acquisizione delle abilità)Tenere conto di un possibile “effetto pavimento” per quanto riguarda il tempismo ottimale (se lo strumento viene utilizzato troppo precocemente tanti b/i no avranno avuto esperienze o un livello di abilità sufficiente e finiranno al limite più basso)


Per la scuola primaria

È possibile individuare una popolazione in difficoltà di apprendimento attraverso protocolli di valutazione delle abilità di transcodifica 1suono/1 segno nelle prime fasi di apprendimento della scrittura prime fasi di apprendimento della scrittura (possibilmente associato ad una prova di transcodifica della lettura)Nella seconda fase è possibile valutare la capacità ortografica per la scrittura e di comprensione del testo per la lettura


3.Monitoraggio

È opportuno che ogni azione di screening sia monitorata ad ampio livello al fine di rilevare eventuali distorsioni nello strumento di indagine (sensibilità/specificità: troppi falsi positivi o falsi (sensibilità/specificità: troppi falsi positivi o falsi negativi), delle modalità di comunicazione scuola-famiglia-servizi sanitari, degli effettivi interventi erogati successivamente, della efficacia degli stessi, della necessità di coordinamenti che rendano omogenee le risposte didattiche, ……


4. Supporto metodologico

È altrettanto importante che l’insegnante sia supportato nella lettura dei dati rilevati e nella trasposizione in attività didattica successivaGli operatori primariamente implicati in questa azione Gli operatori primariamente implicati in questa azione sono i referenti scolastici(BES/DSA)Molte scuole (o coordinamenti territoriali di scuole) si avvalgono anche dell’aiuto di operatori specializzati quali supporto alla lettura dei dati emersi dalle rilevazioni scolastiche, alla loro traduzione in azioni didattiche e/o all’invio agli operatori sanitari di zona


Gli strumenti


Il percorso proposto ed attuato:Ultimo anno della scuola dell’infanzia

Sett/dicembre - stimolazione delle abilità di attenzione, percezione, memoria, linguaggio, disegno Gennaio -rilevazione delle competenze attese Febb/aprile- stimolazione delle abilità carenti e delle Febb/aprile- stimolazione delle abilità carenti e delle competenze più matureMaggio - rilevazione della situazione in uscita dalla scuola dell’infanzia e passaggio di informazioni alla scuola primaria

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Il percorso proposto ed attuato:primo anno della scuola primaria

Percorso iniziale di accesso alla lettoscrittura con sollecitazione delle capacità meta fonologiche, mnestiche, attentiveA gennaio: rilevazione delle competenze strumentali A gennaio: rilevazione delle competenze strumentali

relative alla scrittura (codifica fonema/grafema)Laboratori di sostegno delle competenze richieste, metafonologiche e di transcodificaaprile/maggio: rilevazione delle competenze strumentali di codifica e transcodifica a fine anno scolastico

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Il percorso proposto ed attuato:secondo anno della scuola primaria

A novembre: rilevazione delle competenze strumentali di ortografia e della competenza funzionale della lettura (comprensione testo)Durante l’anno scolastico: laboratori di lavoro che Durante l’anno scolastico: laboratori di lavoro che affrontino le difficoltà di apprendimento evidenziateAprile/maggio: rilevazione delle competenze strumentali di ortografia e della competenza funzionale della lettura (comprensione testo) alla fine dell’anno scolastico

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Le proposte e verifiche didattiche (dopo la 2° classe)

Nella 3°classe deve essere completato il percorso ortografico; inizialmente per l’ortografia primaria e successivamente per la ortografia di completamento (o. delle regole e o. fonetica)completamento (o. delle regole e o. fonetica)Le prove didattiche potranno dunque in questa

classe riguardare ancora la strumentalità ortografica (dettato) oltre alla funzionalità della lettura (comprensione del testo), indispensabile ai fini dell’efficacia dello studio da testo scritto

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Proposte per la 4° e 5° classe

Mentre si completa la competenza ortografica, deve contemporaneamente crescere la capacità di tradurre in forma scritta i propri pacchetti linguistici.Le prove didattiche potranno indagare la competenza Le prove didattiche potranno indagare la competenza di stesura di un testo di tipo descrittivo e successivamente di tipo narrativo, oltre eventualmente a prove di comprensione della letturaSono le tipologie più immediate e per le quali la scuola può predisporre dei percorsi didattici formativi

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Protocollo per la Valutazione Protocollo per la Valutazione delle abilità Linguistiche e delle abilità Linguistiche e

visuospazialivisuospaziali antecedenti agli antecedenti agli apprendimenti scolastici della apprendimenti scolastici della

letto scritturaletto scritturaletto scritturaletto scrittura

1°livello di rilevazione-La valutazione e l’intervento didattico precoce

alla scuola dell’infanzia

Il protocollo di valutazione proposto prevede la somministrazione di prove per rilevare le abilità considerate antecedenti cognitivi considerate antecedenti cognitivi all’apprendimento della letto-scrittura.

È strutturato in modo agevole, per l’utilizzo da parte dell’insegnante, attraverso prove individuali e prove in piccolo gruppo.

Lo scopo primario di questo lavoro non èl’individuazione dei bambini con difficoltà, ma la programmazione e gestione della attività didattica, mirata in particolare al gruppo sezionale Le attività individualizzate vanno ridotte al minimo, riservate a situazioni particolari e condotte per tempi ridottiridottiLe attività proposte mirano ad aumentare le competenze specifiche e aspecifiche che precedono e supportano l’apprendimento della letto scrittura

Abilità indagateVisuo-spaziali: copia di figureMemoria visiva: reiterazione di percorsiMemoria verbale: ripetizione di paroleLoop fonologico: ripetizione di non parole (eventuale)(eventuale)Linguaggio: narrazioneMetafonologia 1: fusione-segmentazione sillabicaMetafonologia 2: fusione- segmentazione fonemica

Abilità visuospaziali

Le abilità visuo-spaziali vengono indagate attraverso la proposta di copia di figure.Tali abilità sono indicative e correlate all’aspetto grafico nell’approccio con la scrittura.nell’approccio con la scrittura.Si pone attenzione alla coordinazione occhio-mano, alla posizione nello spazio, alla capacità di riproduzione delle figure, alla capacità di adeguarsi ad un compito.Nella prima fase, non si prevede uno specifico allenamento del bambino in questo ambito.

I bambini sono esposti sempre più precocemente alla attività grafica, spesso senza intervento formale dell’adulto che imposta e/o corregge l’impugnatura, la direzionalità dei tratti, l’organizzazione degli spazi di lavoro grafico.Particolarmente carente è la capacità di adeguarsi a modelli grafici: si privilegia la rappresentatività spontanea e poi, improvvisamente, si passa alla spontanea e poi, improvvisamente, si passa alla scrittura.La capacità di adeguarsi a modelli implica una programmazione grafica e spaziale che precede la rappresentazione grafica e un metacontrollo della attività sia durante l’esecuzione sia alla fine della realizzazione.

Modalità:

Il foglio è proposto contemporaneamente al gruppo dei bambini (la proposta è diversa a gennaio e ad aprile)Si possono usare la matita o un pastello colorato, non si cancellacolorato, non si cancellaSi invitano i bambini a ricopiare le forme proposte nella parte sottostante, rispettandone l’ordine (le difficoltà sono in ordine crescente)

Valutazione della prova

La corretta attribuzione del punteggio (da 0 a 2 punti) è importante per programmare l’intervento didatticoViene proposto un piccolo “manuale” con esempi che permettono all’ins. di orientarsiEventuali situazioni dubbie possono essere chiarite anche dalla visione d’insieme della provavisione d’insieme della provaLe prime 4 figure sono riferibili ad un livello precedente a quello indagato e aiutano il bambino ad eseguire le figure successiveLa prova di fine anno è più complessa e prevede lettere e numeri, oltre al nome proprio

Memoria visivaMemoria visiva

La memoria visiva sarà indagata attraverso la ripetizione di percorsiSi terrà conto della spazialità, della quantità e della memoria sequenzialedella memoria sequenzialeLa memoria visiva e la sequenzialità, permettono l’adeguata attività di ricostruzione delle diverse unità costitutive la parola, nel passaggio alla letto-scrittura.

Modalità:La prova è individuale, l’insegnante presenta al bambino lo stagno e “tocca” una alla volta le foglie numerate (rispettando l’ordine numerico proposto nel foglio di risposta)Attenzione ad eseguire lentamente (un tocco al secondo) e partendo sempre dalla basesecondo) e partendo sempre dalla baseIl bambino può ripetere la sequenza in tocchi continui, ma deve partire dopo che l’insegnante dice “tocca a te” Avvertire il bambino di “stare bene attento perché il percorso sarà mostrato una volta sola”

Valutazione della prova

La valutazione procede per gruppi span, cioè due, tre e poi quattro salti.L’ins. segnerà con /+/il percorso corretto, con /-/ la mancata ripetizione del percorso, con la mancata ripetizione del percorso, con la /numerazione effettiva/ il percorso fatto dal bambinoPoiché i bambini sono abituati alle ripetizioni da parte dell’insegnante, spesso non prendono sul serio l’avvertimento che lo stimolo non sarà ripetuto. È bene accertarsi con qualche prova iniziale che la consegna sia chiara.

Memoria verbale

Indagata attraverso la ripetizione di parole ad alta e bassa frequenza d’usoSaranno proposte parole di lunghezza bisillabica, in span di difficoltà crescente (gruppi di 2, 3 e 4 parole).bisillabica, in span di difficoltà crescente (gruppi di 2, 3 e 4 parole).Questa capacità risulta strettamente correlata all’attività di analisi-sintesi delle parole e alla metafonologia che permette di scomporre e ricomporre le parole.

Modalità:La prova è individuale, l’insegnante propone le parole da ripetere lentamente (con un secondo di silenzio tra una e l’altra) e senza intonazioneintonazioneAlla fine della sequenza dice “tocca a te” per indicare al bambino che ora può ripetereNon si tiene conto delle difficoltà di pronuncia, solo della memoria per quantità ed ordine

PANE – CARTA--------------------------DITO – PADRE--------------------------MELA – NAVE- PORTA----------------------------------------VASO – TORTA – PERA----------------------------------------NODO – TESTA – SEDIA – CAMPO----------------------------------------------------------TERRA – GENTE – LETTO – CALCIOTERRA – GENTE – LETTO – CALCIO----------------------------------------------------------STREGA – VASO----------------------------------------CAPRA – FORO----------------------------------------SPADA – DUNA – COBRA-------------------------------------------------------DUCA – FALCO – MORSO-------------------------------------------------------

Valutazione della provaLa valutazione procede per gruppi span, cioè due, tre e poi quattro paroleL’ins. segnerà con /+/la ripetizione corretta, con /-/

la mancata ripetizione, con la /parola prodotta/ se la la mancata ripetizione, con la /parola prodotta/ se la ripetizione non è correttaÈ importante segnare l’ordine in cui il bambino ripete lo stimolo con frecce o numerazione

Loop fonologicoLa memoria fonologica verrà indagata attraverso la ripetizione di non paroleInteressa il loop fonologico, il percorso dall’input (la percezione) all’output ( la produzione).percezione) all’output ( la produzione).Permette di valutare la maturità del bambino nella memoria verbale a breve termine con materiale privo di significato lessicaleÈ molto importante sia nelle situazioni di disturbo del linguaggio, sia nei b/i in condizione di bilinguismo e multiculturalità

Modalità:

La prova è risultata essere molto difficile…per gli insegnanti!Il bambino deve ripetere esattamente la parola proposta, l’insegnante deve scrivere esattamente ciò che egli diceesattamente ciò che egli diceLo scopo è verificare la capacità di percepire e ricodificare correttamente, perciò la precisione è essenziale

PROVA DI LOOP FONOLOGICO: RIPETIZIONE DI NON-PAROLE

TUPONIGOSTOVIDABREDABRESEFONEGOCELATROBACOFISPRUNOCILOZABELARINTABO

Valutazione della provaIn questo caso la valutazione è qualitativa, non tanto quantitativaLe non parole sono di lunghezza crescente (due, tre e quattro sillabe) e di diversa complessità articolatoriaL’ins. segnerà con /+/la ripetizione corretta, con /-/ la L’ins. segnerà con /+/la ripetizione corretta, con /-/ la mancata ripetizione, con la /parola prodotta/ se la ripetizione non è corretta

LinguaggioValutato attraverso la narrazione.In seguito alla presentazione al bambino di una storia, si richiede di narrare cosa accade in quella specifica situazione e sarà quindi trascritto il racconto del bambino.L’abilità di narrazione prevede il consolidamento di abilità L’abilità di narrazione prevede il consolidamento di abilità linguistiche quali un buon bagaglio lessicale, un linguaggio strutturato e una fluenza verbale adeguata.La narrazione è strettamente correlata alle abilità di stesura e comprensione del testo in fase più avanzata della scolarità.I bambini vanno allenati alla prova, non sono infatti abituati a narrare quanto, eventualmente, ad ascoltare

Modalità:Si mostra al bambino la sequenza di tre immagini (storia del gattino) o, ad aprile, di quattro (storia del gelato)Si invita a raccontare e si trascrive Si invita a raccontare e si trascrive esattamente ciò che dice (si può registrare)La valutazione sarà diversificata su tre parametri (lessico, sintassi, efficacia narrativa)

Valutazione della provaQuesta prova va allenata con la presentazione di altre situazioni di narrazione, altrimenti il bambino non comprende bene la consegnaÈ indispensabile che l’ins. scriva solo ciò che il È indispensabile che l’ins. scriva solo ciò che il bambino dice, senza integrazioniLa valutazione sarà fatta sulla base del materiale raccolto ma con tre diverse variabili: lessico, sintassi, efficacia narrativa

Lessico

È la rilevazione più sempliceLe parole comunemente usate per descrivere le due storie proposte sono state raccolte e sono state considerate in base alla frequenza e congruenzaconsiderate in base alla frequenza e congruenzaL’ins. deve rilevare la presenza delle parole indicate e assegnare il rispettivo punteggioÈ disponibile un “manuale” in base al quale orientare la valutazione

Sintassi

Sullo stesso materiale narrativo sarà fatta la seconda valutazione, relativa alla strutturazione delle frasi usate dal bambinoSi attribuirà un punteggio diverso per elenchi di parole, frasi semplici, frasi coordinate, subordinateparole, frasi semplici, frasi coordinate, subordinatePer tale motivo è importante che si trascriva solo ciò che il bambino dice: un /e/ aggiunto dall’insegnante cambia il punteggio attribuito per la sintassi!È disponibile un “manuale” di esempi per orientare la valutazione

Pragmatica- efficacia narrativaLa valutazione della competenza narrativa non è completa se non ne viene analizzata anche l’efficacia comunicativa: il bambino deve dimostrare di aver compreso la continuità tra le vignette della storia, compreso la continuità tra le vignette della storia, cogliendo i nessi che le legano e sapendo rendere chiaro il senso della storiaL’ins. verrà aiutata nella attribuzione dei punteggi attraverso una serie di esemplificazioni

MetafonologiaMetafonologia 11

Analizzata attraverso la somministrazione di prove di fusione/segmentazione sillabicaSono utilizzate parole bisillabe e trisillabe pianeÈ l’ambito che verrà prioritariamente stimolato dall’insegnate in questa prima fase di interventoCostituisce abilità fondamentale per l’accesso alla letto-scrittura e compare di norma dopo i 4 anni (la prova sillabica si fa solo a gennaio)

modalità per la fusione:Si mostra al bambino una tavola alla volta e si nominano le immaginiSi propone la parola bersaglio sillabata lentamente (un secondo tra una sillaba e lentamente (un secondo tra una sillaba e l’altra)Il bambino non deve ripetere, solo indicare la figura giusta

Parola bersaglio per la fusione sillabica: LUNA

Modalità per la segmentazione:Si mostra al bambino l’immagine mostrando che è divisa in due o tre partiSi invita il bambino a dire il nome diviso nei pezzi indicatipezzi indicatiAlcuni bambini mescolano sillabe e fonemi e vanno aiutati a capire beneSono previste delle prove preliminari per aiutare il bambino a capire il compito

Metafonologia 2

Analizzata attraverso la somministrazione di prove di fusione/segmentazione fonemica.Le parole sono state scelte accuratamente in base alle caratteristiche dei suoni.È la base indispensabile per la scrittura e compare di È la base indispensabile per la scrittura e compare di norma dopo i 5 anni.Anche in questo caso sarà fornito il materiale per la stimolazione e l’allenamento, che l’insegnante potrà fare con i bambini in piccolo gruppo in forma di gioco.La prova fonemica è proposta solo a fine anno e solo dopo La prova fonemica è proposta solo a fine anno e solo dopo aver insegnato il compitoaver insegnato il compito

Modalità:

Le modalità sia per la fusione sia per la segmentazione sono analoghe a quelle della metafonologia sillabica.La proposta va preparata da una specifica La proposta va preparata da una specifica istruzione, è importante che i bambini comprendano bene questa specifica “competenza culturale”La trascrizione delle risposte deve essere corretta per permettere la valutazione

Valutazione della prova - fusione

Nelle prove di fusione l’ins. segnerà con /+/ l’indicazione corretta, con /-/ la mancata risposta, con /nome della figura indicata/ l’indicazione scorrettaIl punteggio attribuito sarà 1 oppure 0, ma la valutazione qualitativa degli errori potrà orientare valutazione qualitativa degli errori potrà orientare l’intervento didattico (l’errore è attribuibile alla lunghezza dello stimolo, ad una attenzione parziale, a mancata attenzione uditivo- verbale, a confusione tra processi superficiali sillabici e processi profondi fonologici))

Valutazione della prova - segmentazione

L’ins. segnerà con /+/ la prova corretta, con /-/ la mancata risposta, con /parola prodotta dal bambino/ la segmentazione scorrettaIl punteggio sarà 1 o 0, ma la valutazione qualitativa dell’errore orienta l’intervento didattico: se il bambino è ancora legato alla sillaba o solo in parte fonologico è ancora legato alla sillaba o solo in parte fonologico (spesso le vocali sono percepite singolarmente e le consonanti ancora no), sarà importante condurre un corretto programma di stimolazioneNB- la segmentazione è Culturalmente Trasmessa, non è innata, appartiene solo alle lingue alfabetiche!

Osservazioni:Le proposte del protocollo non esauriscono tutte le competenze cognitive del bambinoViene in questa proposta esaminata in particolare la competenza che precede e accompagna la lettoscritturalettoscritturaServe da filo guida per l’insegnante nella programmazione delle attività didattiche più mirate allo scopoNon dimentica che la vita del bambino è fatta anche di gioco, disegno, spontaneità, emozioni,………

Esempio di rilevazione e di risposta

Attenzione alla lettura dei dati, nelle singole competenze e nell’insiemeIn senso orizzontale sono le prestazioni In senso orizzontale sono le prestazioni dei singoli soggettiIn senso verticale sono le prestazioni del gruppo


E poi la scuola primaria


Un apprendimento in continuità:linguaggio parlato-letto-scritto

Dalla consapevolezza delle parole si sviluppa la capacità di scriverleÈ un apprendimento inizialmente strumentaledi abilitàdi abilitàÈ realizzato pienamente quando il soggetto può concentrare l’attenzione sui contenuti di ciò che legge e scrivePermette l’accesso agli apprendimenti concettuali: uso funzionale


L’ottica neuropsicologica: gli antecedenti cognitivi della lettoscrittura

La competenza metafologica – correlata all’apprendimento strumentale della letto-scritturaLa competenza narrativa – correlata all’uso funzionale della lettoscritturaGli strumenti di controllo- attenzione, Gli strumenti di controllo- attenzione, concentrazione,memoriaTali dati possono arrivare alla scuola primaria dai rilevamenti della scuola dell’infanzia, insieme con la capacità del singolo/del gruppo di rispondere alla stimolazione didattica specifica


Che fare alla Scuola PrimariaConoscere le tappe e le modalità neuropsicologiche dell’apprendimento normale Utilizzare modalità didattiche che favoriscano l’apprendimento fonologico e la conversione grafema/fonemaDare il necessario spazio al passaggio dal linguaggio Dare il necessario spazio al passaggio dal linguaggio orale al linguaggio scritto con l’esplicitazione costante della regola “si scrivono i suoni delle parole”Non inflazionare le capacità di transcodifica con più codiciConoscere ed amalgamare le competenze della classe e dei singoli, in particolare in situazioni di L2


Non basta…..occorre anche sapere che

La difficoltà iniziale di apprendimento di un bambino non è necessariamente indice di dislessia, incapacità, insufficienza, svantaggio, dislessia, incapacità, insufficienza, svantaggio, ……… spesso è dovuta solo a PROBLEMATICHE ASPECIFICHE RECUPERABILI CON UN CORRETTO INTERVENTO DIDATTICO

Dalla rilevazione al lavoro didatticoLe rilevazioni delle capacità di apprendimento dei bambini nella scuola devono avere come scopo l’individuazione di un intervento didattico Non sono da intendersi come SCREENING (indicatori di possibile patologia) per inviare precocemente i bambini ai servizi sanitari, ma come indicatori di ai servizi sanitari, ma come indicatori di programmazione e intervento didattico per l’insegnanteQuesta tipologia di lavoro permette a tutti i bambini di iniziare con migliore competenza l’apprendimento scolare, ma NON PREVIENE LA DISLESSIA

2° livello di rilevazione: scuola primaria – classe prima

Prova di scrittura di 16 parole a gennaioRilevazione delle situazioni di difficile apprendimento Impostazione di laboratori linguistici scolastici per il recupero Impostazione di laboratori linguistici scolastici per il recupero delle difficoltàProva di scrittura di 16 parole a maggio, associata ad una prova di transcodifica per la lettura

Caratteristiche della prova

Il dettato è formato da 4 parole bisillabe piane, 4 bisillabe complesse, 4 trisillabe piane, 4 trisillabe complesseDevono essere rispettati i tempi di dettatura (30”a gennaio / 10”a maggio) e i modi (istruzioni)Devono essere rispettati i tempi di dettatura (30”a gennaio / 10”a maggio) e i modi (istruzioni)Permette di verificare le capacità richieste dal processo di cifratura della scrittura, che in quel momento è prioritariaPermette di rilevare gli indicatori didattici necessari per l’intervento da attuare

Esempi: sogg. 1 I°prova/1°classe.

PINO +VITE FITEGOLA +FUMO +

MINUTO MIUTODOLORE DOLOECABINA +FIGURA FIGAFUMO +

ROSPO +PIETRA +TALPA TAPAVENTO FETO

FIGURA FIGACORSARO COSAOVOLANTE FOLATENASTRINO NASTNOPADRONE PADOE

Analisi della provaLe parole di 2 sillabe sono analizzate per fonema (con solo due errori), le parole di 3 sillabe invece perdono delle parti: la memoria verbale non è ancora sufficiente a mantenere una corretta segmentazione, ma con poco esercizio scolastico compariranno anche le trisillabeLa sillaba complessa divisibile (LP; NT; ecc) non è presente neanche nelle parole a due sillabe, di solito avviene nei sogg. con neanche nelle parole a due sillabe, di solito avviene nei sogg. con difficoltà articolatoriaÈ presente una difficoltà di analisi del suono F/ V, abbastanza comune Programma didattico: aiutare lo sviluppo della memoria verbale sulle trisillabe piane e poi la analisi dei gruppi consonantici divisibili nelle bi e tri sillabe; lavoro prima orale e poi scritto

Esempi: sogg.1 II°prova/1°classe.

� SETA +� NODI +� VENA +� PUMA +

� PILOTA +� SALAME +� GOMITO +� BUDINO +� PUMA +

� CRETA +� TRAVE +� FALCO +� PIASTRA +

� BUDINO +� CASTORO +� FANTASMA FATASNA� LANTERNA LATERNA� CROSTATA CORSTATA

Commento alla II° prova

Il bambino ha recuperato la capacità minima di scrittura richiesta dalla prima classeSolo le parole più lunghe sono ancora analizzate con qualche difficoltà, ma non si tratta di con qualche difficoltà, ma non si tratta di problemi severiIntervento didattico: concordare con la famiglia, se possibile, il lavoro estivo di mantenimento delle competenze acquisite

Come intervenireCome intervenireL’intervento di recupero o di potenziamento deve rispettare le caratteristiche di intervento specifico e “dominio sensibile”.L’intervento non aspetta la diagnosi di Dislessia, va effettuato anche in caso di ritardo dell’apprendimento. effettuato anche in caso di ritardo dell’apprendimento. È un lavoro paziente, accurato, che si può condurre in piccolo gruppo, con interventi brevi (20-30’) ma frequenti (2-3 x sett.).Lavoro sul linguaggio orale:“sentire i suoni” sillabici e fonematici, sentire suoni iniziali e finali, cambiarli per modificare i significati, ecc

Prova di transcodifica

FACLA: vacla facle facla clavaIl bambino deve indicare quale delle parole è identica al bersaglio in 100 secondiÈ una prova a scelta multipla che valuta la capacità del bambino di decodificare rapidamente attraverso l’analisi di unità sublessicali e non di singoli grafemiNon richiede l’intervento del significato

indicatoriil bambino non ha il tempo di compiere una comparazione grafema per grafema, se lo fa ha il tempo per poche risposte (effetto velocità e correttezza)Deve usare la via fonologica perché sono parole Deve usare la via fonologica perché sono parole che non ha mai visto prima, ma non lettera per letteraNon c’è alcun apporto del lessico, è pura azione di transcodifica

È importante verificare se:

le risposte sono state date tutte ma sono errate (veloce e scorretto: difficile analisi)le risposte sono poche ma corrette (analisi le risposte sono poche ma corrette (analisi fonologica lenta e accurata)Le risposte sono poche e scorrette (analisi fonologica lenta e non accurata)

Esempio protocollo di classe 1°


3° livello di rilevazione: scuola primaria – classe seconda

A novembre dettato di 26 parole ortografiche o di un breve testo (100 sillabe) associato ad una prova di lettura e comprensione di brano. lettura e comprensione di brano. Laboratorio didattico di intervento per le situazioni di difficile apprendimento.A maggio dettato di 26 parole ortografiche o di un testo (150 sillabe) e prova di lettura e comprensione di brano.

Leggere la provaIl dettato va fatto da una insegnante rispettando le procedure (tempo per parola/ modalità dettato).La lettura degli errori viene proposta agli insegnanti con una classificazione semplificata ma che tenga conto di una teoria condivisa a livello scientifico. conto di una teoria condivisa a livello scientifico. LA LETTURA DEGLI ERRORI DEVE PORTARE ALLA EVIDENZA DI UN INTERVENTO DIDATTICOche possa condurre il bambino ad una completa mappatura dei suoni e dei rapporti fonemi/grafemi, successivamente anche alle regole ortografiche.

Leggere gli errori nel dettatoIndividuare la categoria dell’errore primario nella parola, nel rispetto della gerarchia (F /NF / A).Ogni errore è registrato un’unica volta. Per il dettato della seconda elementare nella prima prova non si considera ancora automatizzato l’uso del carattere maiuscolo di inizio frase e non si conta errore.maiuscolo di inizio frase e non si conta errore.La tipologia prevalente degli errori conduce alla scelta dell’intervento didattico da attuare.La caratteristica dell’intervento è dettata dalla tipologia (individuale, in piccolo gruppo, con la mediazione del linguaggio orale, solo con parole, lavoro sulle regole e sulle frasi, altro).

I tempi dell’intervento:I tempi dell’intervento:I tempi dell’intervento:I tempi dell’intervento:I soggetti scolarizzati automatizzano di norma l’ortografia fonologica entro la seconda elementare, è possibile ottenere buoni risultati con un intervento di recupero specifico entro la terza. Più tardi è possibile solo il controllo metacognitivo.L’ortografia non fonologica (delle regole) ha tempi di L’ortografia non fonologica (delle regole) ha tempi di apprendimento e automatizzazione più lunghi, è possibile a tutte le età ed è guidata dalle capacità cognitive e dalla metacognizione.Conoscere queste scansioni permette di concentrarsi sugli apprendimenti possibili e non prorogabili per l’età.

Tipologia e gerarchia degli errori Tipologia e gerarchia degli errori Tipologia e gerarchia degli errori Tipologia e gerarchia degli errori ortograficiortograficiortograficiortografici

errori Fonologici (F)

errori Non Fonologici (NF)

errori Fonetici (A)

Ortografia FonologicaOrtografia FonologicaOrtografia FonologicaOrtografia Fonologica

La forma ortografica corretta corrisponde alla forma fonologica della parola; è una informazione sostenuta in parte dal grafema singolo, in parte sostenuta in parte dal grafema singolo, in parte dalla sillaba

Errori fonologici:sono tutti gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi

Errori fonologiciscambio di grafemi es. brina per prima

folpe per volpeomissione o aggiunta di lettere o di sillabe

taolo per tavolotavolovo per tavolotavolovo per tavolo

inversione es. li per ilbamlabo per bambola

grafema inesatto es. pese per pesceagi per aghi


Linee guida dell’intervento: Linee guida dell’intervento: Linee guida dell’intervento: Linee guida dell’intervento: ortografia fonologicaortografia fonologicaortografia fonologicaortografia fonologica

“si scrive ciò che si pronuncia”il rapporto ortografico corretto è con la sillabal’intervento didattico è da realizzare con la mediazione l’intervento didattico è da realizzare con la mediazione del linguaggio parlato suddividendo le parole in sillabe e curando la trasposizione correttastrumenti: dettato /autodettato di parolemodi: piccolo gruppo di lavoro con la mediazione del linguaggio orale

Ortografia Non FonologicaOrtografia Non FonologicaOrtografia Non FonologicaOrtografia Non Fonologica

La forma di scrittura corretta dipende dalla individuazione di componenti metalinguistiche e metacognitive (semantico - lessicale, grammaticale, convenzionale); è l’ortografia delle regole

Errori non fonologici:sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi

Errori non fonologiciseparazione illegale: per la per perla /in sieme per insieme / l’avato per lavatofusione illegale: nonevero per non è vero lacqua per l’acqua / ilcane per il cane

scambio grafema omofono a carico di CU / QU / CQU squola per scuola / qucina per cucinascambio grafema omofono a carico di CU / QU / CQU squola per scuola / qucina per cucinaomissione o aggiunta di /h/: ha casa per a casa lui non a per lui non hauso delle maiuscole


Linee guida dell’intervento:ortografia non fonologica

individuazione delle regole di tipo metalinguistico e cognitivo (grammaticali, lessicali, convenzionali)le regole sono relative al posto che le parole occupano nelle frasi e non alle singole parolenelle frasi e non alle singole parolel’intervento didattico è da realizzare con la esplicitazione delle regole strumenti: dettato / autodettato di frasimodi: lavoro guidato dall’insegnante, si può attuare sia individualmente sia in gruppo

Ortografia fonetica

La forma ortografica corrisponde alla fonetica della parola; è una informazione sostenuta dalle modalità di pronuncia (durata, intensità, accento tonico)

Errori fonetici (doppie, accenti):sono dipendenti sia da una scorretta analisi uditiva delle differenze fonetiche, sia dallo sviluppo della competenza ortografica (sapere come si scrivono)

Linee guida dell’intervento: ortografia fonetica

“ si scrive come si pronuncia”è necessario spostare l’attenzione dal “cosa” si dice al “come” si diceintervento didattico è da realizzare con la mediazione del linguaggio parlatointervento didattico è da realizzare con la mediazione del linguaggio parlatostrumenti: dettato/autodettato sillabico di parole per i raddoppiamenti e controllo metacognitivo con lavoro sulle regole per gli accentimodi: piccolo gruppo con la mediazione del linguaggio orale

Sogg.1 (10/3 errori in 1°) - 2°primaria (nov)

La zia sara a una papera banca che la segue in ogni possto. Se la zia va in cantina, anche la papera ci va, sendendole scale ripide con le sue zanpette corte e le scale ripide con le sue zanpette corte e se va in soffita, si prrecipita, di menando il suo codino ridicolo. Nei negozi sono abituti a questa stana copia per qui nessuno si stupisce più.

Commento alla prima prova - 2° classe

Alla fine della 1° il bambino aveva recuperato bene, mostrando buone capacità. Durante l’estate ha mantenuto le competenze raggiunte, ma fa ancora diversi errori di vario genere, nessuno preponderante (F5 + NF4 + A4)+ A4)Intervento didattico: mantenere l’attenzione e il monitoraggio didattico, ma il normale lavoro scolastico

dovrebbe essere sufficiente al recupero ortografico. Il dettato settimanale deve rimanere a lungo una attività privilegiata.

Sogg.1 (12 errori nov) - 2°primaria (aprile)

La signora Maria abita da sola perché non ha parenti nel paese ma tutti la chiamano nonna Maria e le voglonobene. La sua gattina le sta sempre in grembo e si fa acarezzare il pelo nero e lucido. Quando però sente un acarezzare il pelo nero e lucido. Quando però sente un rumore sospetto, alza le orecchie quriose, poi salta in terra e sparise in un lampo. La signora sorride e laspetta, sicura che tornerà presto al suo posto a farsi coccolare. Durante lattesa china il capo e stira il grembule con le mani.

Commento alla seconda prova

Il bambino ha mostrato nuovamente le sue capacità di recuperare entro l’anno le competenze richieste. Possiamo definire “discronologico” il suo apprendimento perché tende a prolungare i tempi normali, ma non

riveste alcun carattere di patologia.riveste alcun carattere di patologia.Intervento didattico: attenzione all’apprendimento della ortografia delle regole, che al momento è un po’ fragile. L’intervento di elezione rimane il dettato, poiché permette al b/o di concentrare l’attenzione sulla realizzazione ortografica senza dover creare i pacchetti linguistici.

Esempio protocollo classe 2°


Ma è corretta una lettura di questo tipo?La valutazione di un percorso d’apprendimento richiede la possibilità di controllare variabili temporali più ampieLe indicazioni metodologiche di Le indicazioni metodologiche di intervento diventano via via più precise con una ANALISI DI PROCESSO


L’analisi di una rilevazione permette di fare la fotografia di una situazione in un momento datoL’analisi di un percorso triennale permette di fare ipotesi sulle modalità di funzionamento, permette inoltre di non funzionamento, permette inoltre di non ritenere esaustivi dei dati che possono essere falsati da una situazione momentanea (malattia, stato emotivo, condizione socio culturale…)


Esempio protocollo completo dalla scuola dell’infanzia alla seconda primariaprimaria


Indicazioni metodologicheEsemplifichiamo alcune indicazioni


Rivediamo i processi implicati

I bambini apprendono in una continuità dal linguaggio parlato allo scrittoLa lettoscrittura è un apprendimento La lettoscrittura è un apprendimento simbolico di 2°grado (simbolo di simboli)I laboratori hanno un senso ma devono essere pensati e preparati

Necessita della preparazione di materiale strutturato:

� Immagini di parole bisillabe piane (cons-voc) (pane/mela/sole/nodo/pila/ecc.)

� Immagini di parole di tre sillabe piane (limone/corona/parete/gelato/salame/ecc.)

� Immagini di parole quattro sillabe piane (gomitolo/piramide/capitano/tulipano/ecc.)(gomitolo/piramide/capitano/tulipano/ecc.)

Il bambino impara a riconoscere la parola proposta in pezzi separati da una pausa di almeno un secondo, prima sillabici, successivamente fonologici.

Quando la metafonologia è sicura, si procede con il consolidamento del rapporto grafema/fonema.

• Se il bambino non è in grado di scrivere (per disabilità motoria, disprassia, difficoltà di concentrazione sostenuta che mina l’attenzione se protratta troppo a lungo, ecc) si utilizzano lettere mobili.

• Se il livello mentale o una grave patologia linguistica non concedono di utilizzare i fonemi, è possibile procedere concedono di utilizzare i fonemi, è possibile procedere con una metodica solo sillabica, ma in questo caso si procederà solo alla lettura, rimandando la scrittura (che ovviamente deve avvenire lettera per lettera) ad un livello maturativo più adeguato.

Laboratorio di II livello (laboratorio delle parole)

Quando il bambino ha ben compreso che delle parole si scrivono i suoni, è possibile procedere oltre con il livello di apprendimento successivo.Il laboratorio delle parole inizialmente si fonde Il laboratorio delle parole inizialmente si fonde col livello precedente, ma poi se ne distacca per complessità sillabica.È molto importante lavorare in una altalena di suoni che considera mattone base della letto-scrittura la sillaba e non i fonemi singoli.

Il bambino develeggere attraverso la fusione di sillabe non di singoli grafemi.scrivere autodettandosi una sillaba alla volta, che va realizzata un grafema alla volta, ma sempre con l’unità sillabica ben presente.

La scansione di lavoro prevede che dopo aver consolidato la lunghezza (memoria verbale), si consolidato la lunghezza (memoria verbale), si passi a sillabe più complesse.

Tutto questo avviene inizialmente ancora in un rapporto 1 suono/1 segno, cioè la sillaba (che a questo punto chiameremo unità sub-lessicale) diventa più complessa ma non contiene ancora difficoltà ortografiche.

Laboratorio di III livello (laboratorio della ortografia fonologica)

Vengono presentate le unità sub lessicali con caratteristiche ortografiche complesse (ch /gh/ gl/ gn/sc/ci/gi), rapporto 1suono/più segni.Le proposte vanno fatte all’interno di parole, con esercitazioni sufficientemente protratte da consentire la esercitazioni sufficientemente protratte da consentire la automatizzazione della procedura di riconoscimento (nella lettura) e di cifratura (nella scrittura).Le parole verranno dettate dall’insegnante, ripetute dal bambino, suddivise in unità sub lessicali, scritte.

Laboratorio di IV livello (laboratorio delle frasi)

Quando si scrivono delle parole, l’unica ortografia richiesta è quella di tipo fonologico, in questo laboratorio ci si occupa invece in particolare della ortografia NF, che trova la sua espressione massima nelle frasi. Controlla il rapporto con le componenti Controlla il rapporto con le componenti metalinguistiche e metacognitive (semantico -lessicale, grammaticale, convenzionale) del linguaggio; è l’ortografia di /a/ preposizione rispetto ad /ha/ forma verbale, degli apostrofi, della corretta divisione delle parole, delle maiuscole dei nomi propri o di inizio frase, ecc.

L’intervento sarà inizialmente di tipo strumentale con la proposta di dettati di frasi o piccoli brani, successivamente si procederà a stimolare l’uso funzionale delle regole apprese secondo una scansione ragionata.1. Dettato di piccoli brani2. Proposta di parole (sostantivi, ma anche verbi

.

2. Proposta di parole (sostantivi, ma anche verbi o avverbi) con le quali il bambino, in autonomia, deve costruire delle frasiLa prima fase fa riferimento all’apprendimento strumentale, la seconda a quello funzionale

Il dettato a prevenzione d’erroreE’ importante per fissare l’uso strumentale delle abilità ortografiche apprese, prima di passare all’abilità funzionaleChi detta deve sottolineare l’errore possibile sia fonologico o fonetico (la chiesa, non la ciesa/ la palla, non la pala), sia richiamare la regola (Michele è il non la pala), sia richiamare la regola (Michele è il nome di un bambino/ dopo il punto, lettera…../l’uva, non luva / ecc)Il bambino deve essere messo nella condizione di non fare errori (“prevenire l’errore”) perché questo è un dettato per imparare, non per verificare se ha già imparato


L’uso funzionale della scrittura

Quando il bambino scrive sotto dettatura, l’apporto fonologico è esterno e il soggetto ha il solo compito di transcodificare fonemi in grafemi (strumentalità)Quando invece deve ideare dei pacchetti linguistici (le frasi), deve concentrarsi sui contenuti e usare lo (le frasi), deve concentrarsi sui contenuti e usare lo strumento “ortografia” che ha automatizzatoI due livelli non vanno confusi, sono compiti assolutamente diversi (uno di tipo prevalentemente fonologico e lessicale, l’altro di tipo prevalentemente lessicale e sintattico


Strategie per la attivazione della lettura lessicalizzata

Lettura “guidata” o “condivisa”- attuabile con tutti i soggetti apprendenti con tutti i soggetti apprendenti

Lettura “dimezzata” – attuabile con soggetti di buon livello cognitivo e lessicale


Lettura condivisa- prima fase:il bambino indica e l’adulto legge

L’adulto legge con la velocità del bambino e solo ciò che il bambino guarda ed indica Attiva la memoria visiva della forma (anche ortografica) delle paroleortografica) delle paroleAttiva la memoria verbale della fonologia della parolaAttiva la memoria lessicale e sintattica del significato del testo


Lettura condivisa- seconda fase:l’adulto indica e il bambino legge

L’adulto indica trascinando un po’ la velocità del bambino, eventualmente copre le parole già lette (se necessario, con bambini iperdecifratori, copre le parole già viste ma non ancora verbalizzate)parole già viste ma non ancora verbalizzate)Il bambino legge la parola che l’adulto indica attingendo dalla memoria visiva della forma, dalla memoria fonologica e dal significatoSovrappone la traccia fonologica e quella visivo-lessicale


Un salto avanti nel tempo: la sintesi vocale

Lo studente dislessico della scuola secondaria che usa la sintesi vocale ha a disposizione un mezzo compensativo che compie la prima lettura per lui, utilizza l’entrata fonologica per le informazioni Se non usa la funzione Karaoke (evidenza della parola Se non usa la funzione Karaoke (evidenza della parola letta), non innesta la fase successiva (via visivo lessicale), impedendo a ciò che ascolta di entrare a fare parte delle sue conoscenze letteLa sintesi vocale può essere un mezzo “aumentativo” o solo “sostitutivo”, a seconda della modalità d’uso

Lettura dimezzata:Il bambino legge un testo (stampato minuscolo) mentre l’adulto nasconde la parte inferiore delle parole tagliate all’incirca a metà altezza del carattere

Il dato percettivo permette di identificare con certezza solo parte dei fonemi

L’apporto lessicale e sintattico permette di desumere i dati percettivi mancanti


La valutazione del processo di apprendimento degli automatismi … · 2014-09-30 · La valutazione...

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