La valutazione degli investimenti lezione 1 luglio 2011

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La valutazione degli investimenti

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La valutazione degli investimenti

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I criteri di scelta (1)

• Esistono diversi metodi di valutazione, ognuno dei quali analizza, secondo tecniche diverse, i risultati economici o finanziari attesi.

• In particolare si distingue tra:•Metodi aritmetici•Metodi finanziari

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I criteri di scelta (2)

–Metodi aritmetici →estremamente semplici, ma con il difetto di non considerare la variabile “tempo”, ovvero il diverso valore dei flussi finanziari nel tempo

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I criteri di scelta (3)

–Metodi finanziari →più complessi, perché basati su calcoli di attualizzazione dei flussi monetari, ma che offrono maggiore affidabilità

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I criteri di scelta (4)

–I criteri più utilizzati e sui quali ci soffermeremo nel seguito sono:

–Metodo del Periodo di Recupero (o pay back period, PBP) –Metodo del Tasso Annuale Medio (TAM)–Metodo del Valore Attuale Netto (VAN)–Metodo del Tasso Interno di Rendimento

(TIR o IRR – Internal Rate of Return)

Metodi aritmetici

Metodi finanziari

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Metodo del Periodo di Recupero (o pay back period, PBP)

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Metodo del Periodo di Recupero (1)

• E’ il metodo più semplice e di facile applicazione.

–Valuta la capacità di un investimento di “autopagarsi” • cioè il numero di anni minimo necessario

per recuperare l’investimento iniziale.

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Metodo del Periodo di Recupero (2)

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Metodo del Periodo di Recupero (3)

• Il miglior investimento è quindi quello a minor periodo di recupero.

PBP = Investimento iniziale/ Cash inflow annuo

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Metodo del Periodo di Recupero (4)

Anno Flusso di cassa annuo Flusso di cassa cumulativo

0 - 1.150.000

1 340.000 - 810.000

2 415.000 - 395.000

3 446.500 51.500

4 720.730 772.230

L’investimento iniziale di 1,15 mil. viene recuperato durante il terzo anno, indicando un payback compreso fra due e tre anni.

Se assumiamo che i flussi di cassa si producono in modo uniforme nel corso dell’anno :

Payback del progetto = 2 + (395.000/446.500) = 2,88 anni

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Metodo del Periodo di Recupero (5)

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Metodo del Periodo di Recupero (6)

• Alcune aziende utilizzano il payback come principale criterio decisionale.

– Definito un periodo massimo accettabile.– Il criterio decisionale → accettare solo i progetti il

cui payback atteso è inferiore a quello massimo accettabile.

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Metodo del Periodo di Recupero (7)

• Più spesso, le imprese utilizzano il payback come criterio secondario

– per operare un’ulteriore selezione fra progetti che soddisfano un criterio principale (es. redditività del capitale è pari al 15% )

– o per scegliere fra progetti che risultano ugualmente redditizi in base al criterio principale.

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Metodo del Periodo di Recupero (8)

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Metodo pay back period attualizzato

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Metodo pay back period attualizzato (1)

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Metodo pay back period attualizzato (2)

• L’introduzione di un fattore di attualizzazione dei flussi di cassa rende questo criterio sicuramente migliore della sua versione semplificata.

– La nuova interpretazione del suo valore è ora il numero di periodi necessari per ripagare l’investimento iniziale → compresa la remunerazione del capitale.

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Metodo pay back period attualizzato (3)

anni Flussi di cassa cumulati attualizzati Attualizzati cumulati

0 - 1.500 -1500 -1500 -1500

1 1119 -381 1017 -483

2 1119 738 925 442

3 1682 2420 1264 1706

4 1682 4102 1149 2854

5 1682 5783 1044 3899

Tasso di sconto 10%

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Metodo pay back period attualizzato (4)

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Metodo tasso di rendimento contabile

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Metodo tasso di rendimento medio contabile (1)

TRMC = Reddito operativo netto medio annuo/ capitale investito netto medio

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Metodo tasso di rendimento medio contabile (2)

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Metodo tasso di rendimento medio contabile (3)

• Se si considerano più alternative di investimento.

– Criterio decisionale → si sceglie l’investimento con il tasso più alto, e quindi con maggiore redditività.

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Metodo tasso di rendimento medio contabile (4)

Progetto A Progetto B

Capitale investito 200 210

Durata (anni) 5 6

Reddito complessivamente prodotto

180 240

Reddito medio (a) 36 40

Capitale investito medio (b) 100 105

TRMC = (a/b) *100 36% 38%

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Metodo del Valore Attuale netto o Net Present Value

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Metodo del VAN (1)

• Il VAN di un investimento è calcolato come differenza tra:

– la somma algebrica dei flussi finanziari positivi e negativi generati durante tutto il periodo dell’investimento →attualizzati– e l’investimento iniziale.

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Metodo del VAN (2)

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Metodo del VAN (3)

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Metodo del VAN (4)

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Metodo del VAN (5)

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Metodo del tasso interno di rendimento o Tasso implicito (TIM, TIR o Internal rate of

return)

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TIR o TIM (1)

• Individua il tasso che rende uguale il valore attuale dei flussi di cassa annui al capitale investito

– ovvero il tasso che rende il VAN dell’investimento uguale a zero.

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TIR o TIM (2)

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TIR o TIM (3)

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Il calcolo dei flussi rilevanti

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Flussi rilevanti (1)

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Flussi rilevanti (2)

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Flussi rilevanti (3)

• Le decisione relative al capital budgeting non considerano gli oneri finanziari.

– Si vuole infatti valutare il progetto in sé, separato dalle decisioni di finanziamento.

– Per questo motivo il calcolo dei flussi rilevanti considera l’Utile netto unlevered → che non include gli oneri finanziari correlati all’indebitamento

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Flussi rilevanti (4)

• Le decisione relative al capital budgeting considerano invece le imposte

– Per questo si utilizza l’utile netto al lordo degli oneri finanziari.

• = EBIT X (1- aliquota imposta)

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Flussi rilevanti (5)

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Flussi rilevanti (6)

Ricavi di venditaMeno: costo del vendutoUguale: utile lordo

Meno: ammortamentiUguale: EBITMeno: imposteUguale: utile nettoPiù: ammortamenti

Uguale: flusso di cassa

Costo impianto più la variazione del CCN

Meno: spese generali, di vendita e amm.vePiù: costi fissi che avreste sostenuto comunque

Configurazione dei flussi rilevanti

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Flussi rilevanti (6)

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Flussi rilevanti (7)

c.d. sunk cost

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Flussi rilevanti (8)

• Esempi di sunk cost

– Spese generali fisse, che devono essere comunque sostenute– Spese pregresse di ricerca e sviluppo e di

MKT

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Flussi rilevanti (9)

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Flussi rilevanti (10)

– Molti progetti utilizzano risorse che sono già in possesso della società.• Poiché l’impresa non deve sborsare alcuna

somma per utilizzare queste risorse in un nuovo progetto, si è tentati di pensare che le risorse siano disponibili a costo nullo.

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Flussi rilevanti (11)

– In molti casi, invece, la risorsa potrebbe produrre un valore in un’altra opportunità o in un altro progetto.

– Il costo opportunità dell’utilizzo di una risorsa è il valore che essa avrebbe fornito se fosse stata utilizzata nel miglior impiego alternativo.

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Flussi rilevanti (12)

– Poiché il valore viene perduto quando la risorsa è utilizzata in un altro progetto, bisogna considerare il costo opportunità come un maggior costo del progetto.

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Flussi rilevanti (13)

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Flussi rilevanti (14)

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Flussi rilevanti (15)

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Flussi rilevanti (16)

Dipende da:

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Flussi rilevanti (17)

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Tasso di attualizzazione

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Tasso di attualizzazione (1)

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Tasso di attualizzazione (2)

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Confronto tra VAN e TIR

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Confronto VAN e TIR (1)

• Il VAN e il TIR conducono in genere alle stesse decisioni

– Le differenze emergono però nel momento in cui bisogna scegliere tra progetti alternativi.

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Confronto VAN e TIR (2)

• Differenza nella dimensione dei progetti.

• Il VAN di un progetto viene calcolato in termini assoluti e non tiene conto della dimensione del progetto.

• Il TIR, invece, è un tasso di rendimento espresso in percentuale, e quindi standardizzato per la dimensione del progetto.

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Confronto VAN e TIR (3)

– Esempio due progetti alternativi:

– A. Assumere quattro cassieri → 1 mil. di € e flussi di cassa: 350.000, 450.000, 600.000, 750.000

– B. Sportello automatico → 10 mil di € e flussi di cassa: 3.000.000, 3.500.000, 4.500.000, 5.500.000

VAN = 467.937TIR = 33,66%

VAN = 1.358.664TIR = 20,88%

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Confronto VAN e TIR (4)

– I due criteri decisionali portano a risultati diversi.– Secondo il VAN il progetto B è migliore,

mentre in base al TIR bisognerebbe scegliere il progetto A.

• Quale criterio conduce a prendere la decisione migliore?

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Confronto VAN e TIR (5)

– La risposta dipende dai limiti imposti dal cosiddetto razionamento del capitale.

• Se non ci sono limiti (ovvero l’impresa può raccogliere tutto il capitale necessario), il VAN fornisce la risposta giusta.

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Confronto VAN e TIR (6)

• Differenza nella dimensione dei progetti.

• Quando un progetto ha VAN positivo, se si può raddoppiare la dimensione, raddoppia anche il VAN.• Il TIR non ha questa proprietà: non è

influenzato dalla scala dell’investimento, perché il TIR misura il rendimento medio.

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Confronto VAN e TIR (6)

• Differenze nell’ipotesi relative al tasso di rendimento cui sono reinvestiti i flussi di cassa intermedi

• Il VAN assume che i flussi di cassa intermedi sono reinvestiti alla soglia minima di rendimento • Il TIR , invece, assume che i flussi di cassa sono

reinvestiti al TIR medesimo

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Confronto VAN e TIR (7)

• Di conseguenza i due criteri possono portare a diverse conclusioni, anche per progetti della stessa dimensione.

– Assumere quattro cassieri → 10 mil. di € e flussi di cassa: 5.000.000, 4.000.000, 3.200.000, 3.000.000

– Sportello automatico → 10 mil di € e flussi di cassa: 3.000.000, 3.500.000, 4.500.000, 5.500.000

VAN = 1.191.712TIR = 21,41%

VAN = 1.358.664TIR = 20,88%Il TIR è più alto perché ha

maggiori flussi nei primi anni