La Tragedia Utilizza Il Mito Per Radicarsi Nella Realtà Sociale

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La tragedia utilizza il mito per radicarsi nella realtà sociale, ma ciò non significa che essa sia riflesso perfetto della società: «essa non riflette questa realtà: la mette in causa», (Mito e tragedia I, p. 12).Le riscritture che propongo qui fanno questo, rielaborano il testo sofocleo e la sua dicotomia tra oikos e polis, declinandoli all’internodi contesti riattualizzati, segnatamente quelli della seconda guerramondiale, laddove resistenza e rifiuto del potere esprimono una critica dell’esistenza reificata e al paternalismo borghese, al fascismo e al nazionalsocialismo e una riflessione sulla possibilità/dovere di opporvisi. In esse, seppur con vistose e importanti differenze, viene mostrato il dibattersi dell’individuo Antigone intrappolato nell’inesorabile e immensa tagliola della storia. Nelle mani di Brecht, di cui è noto il cui pensiero militante, la tragedia perde ogni ambiguità: il testo subisce una torsione che modifica la struttura narrativa e semplifica le caratteristiche dei personaggi in stile manicheo e unilaterale. Il preludio non lascia dubbi: a Berlino, nell’aprile 1945, due sorelle assistono impotenti all’agonia del fratello disertore, impiccato in strada dalle SS. Una cerca di fermare l’altra che, disperata, vuole correre a toglierlo dalla corda e cercare di rianimarlo sotto lo sguardo dei soldati. In una versione del 1951 un prologo recitato da Tiresia, nell’annunciare le gesta di Antigone, ammonisce lo spettatore: «Noi vi preghiamo di ricercare nel vostro animo azioni simili del più recente passato, o l’assenza di azioni simili». Date queste premesse lo schema narrativo è chiaro: Creonte è il tiranno assoluto, rappresenta il potere della guerra tedesca, fatta per interesse economico e ricoperta di giustificazioni ideologiche; egli muove una guerra di conquista e rapina ad Argo e alle sue miniere, mandando i giovani della città alla morte. I due fratelli di Antigone combattono sotto di lui: Eteocle è un caduto tra gli altri, Polinice è il disertore che Creonte uccide con le sue stesse mani, per punire i vigliacchi in fuga che non difendono la patria. L’eroina tragica è così la figura della ribellione contro la tirannia disumana, l’ingiustizia sociale e l’assurdità della guerra imperialista: è la figura allegorica della nuova umanità che dovrà costruire un mondo nuovo sulle macerie di quello finito con la caduta di Berlino. A partire da questa diversa impostazione e finalità, rispetto tanto a Sofocle quanto ad Anouilh, la questione estetica che l’opera brechtiana pone è di altra natura: riguarda la possibilità di utilizzare il mito per trasformarlo in una macchina epica al servizio della militanza, nel senso più nobile del termine, laddove il

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Paper about the dicotomy between Antigone and Creonte.

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La tragedia utilizza il mito per radicarsi nella realt sociale, ma ci non significa che essa sia riflesso perfetto della societ: essa non riflette questa realt: la mette in causa, (Mito e tragedia I, p. 12).Le riscritture che propongo qui fanno questo, rielaborano il testo sofocleo e la sua dicotomia tra oikos e polis, declinandoli allinternodi contesti riattualizzati, segnatamente quelli della seconda guerramondiale, laddove resistenza e rifiuto del potere esprimono una critica dellesistenza reificata e al paternalismo borghese, al fascismo e al nazionalsocialismo e una riflessione sulla possibilit/dovere di opporvisi. In esse, seppur con vistose e importanti differenze, viene mostrato il dibattersi dellindividuo Antigone intrappolato nellinesorabile e immensa tagliola della storia.Nelle mani di Brecht, di cui noto il cui pensiero militante, la tragedia perde ogni ambiguit: il testo subisce una torsione che modifica la struttura narrativa e semplifica le caratteristiche dei personaggi in stile manicheo e unilaterale. Il preludio non lascia dubbi: a Berlino, nellaprile 1945, due sorelle assistono impotenti allagonia del fratello disertore, impiccato in strada dalle SS. Una cerca di fermare laltra che, disperata, vuole correre a toglierlo dalla corda e cercare di rianimarlo sotto lo sguardo dei soldati. In una versione del 1951 un prologo recitato da Tiresia, nellannunciare le gesta di Antigone, ammonisce lo spettatore: Noi vi preghiamo di ricercare nel vostro animo azioni simili del pi recente passato, o lassenza di azioni simili.Date queste premesse lo schema narrativo chiaro: Creonte il tiranno assoluto, rappresenta il potere della guerra tedesca, fatta per interesse economico e ricoperta di giustificazioni ideologiche; egli muove una guerra di conquista e rapina ad Argo e alle sue miniere, mandando i giovani della citt alla morte. I due fratelli di Antigone combattono sotto di lui: Eteocle un caduto tra gli altri, Polinice il disertore che Creonte uccide con le sue stesse mani, per punire i vigliacchi in fuga che non difendono la patria. Leroina tragica cos la figura della ribellione contro la tirannia disumana, lingiustizia sociale e lassurdit della guerra imperialista: la figura allegorica della nuova umanit che dovr costruire un mondo nuovo sulle macerie di quello finito con la caduta di Berlino. A partire da questa diversa impostazione e finalit, rispetto tanto a Sofocle quanto ad Anouilh, la questione estetica che lopera brechtiana pone di altra natura: riguarda la possibilit di utilizzare il mito per trasformarlo in una macchina epica al servizio della militanza, nel senso pi nobile del termine, laddove il teatro vuole essere strumento di critica e di una ragione umanistica il cui fine ultimo sia la giustizia.

wall street question: in the wolf of ws we assist to the evaporation of the subject. elemets of these evaporation: drug, sex money, power, alcohol and success. there is also a shift in the language used by the protagonist: at first logical and average language; then there is a change (still logic structure but use of a lot of bad words like fuck). finally (scena telefono al club) he cannot speak anymore.10.31no more logos. passage from subject (he) to non subject (it)as an nonsubject he is no more free, he cannot choose its destiny because is in an addicted.he cant manage its time and feels outide of the world.solutions: to evolve and go up or you go down to the involution.argomenta, cita scene film, commenta.Modulo 1:- Isolation & impotence: in the first sentence they are the subject of the subordinative structure and they are the key words.-tyranny(and also isolation) is repeated in the text and this repetition is a characteristic of the subord structure-the subject in the subord structure reflects the chain of the father in which the at the top there is the father/god- the verb destroy (repetition) is used to create strong sensations in the reader and represents the exageration which is another characteristic of the subordinative struc- the pronoun "I" reveals the presence of the subordinative struc and is repeated a lot of time in the text- the repet of the word isolation is aimed to made the reader feeling the condition of the tyrrany10.58Philomena:The name phil comes from the greek word filos (to love) + menos (strenght). So we know a first thing about the protagonist: she is a strong woman and mother looking for her song.=SonEven if the son is dead he is still alive in the memories of the mother and the story told by the people who met him.*storiesWhen the mother figures out that the son is dead, she decides to give up but then she decides to go on because she still wants to know more about her sonDespite the fact that she only spent few moments with her son when he was child she knows that she was gayBecause the relations between them is so strong despite the fact that they were separated from the beginningAt the end of the movie they finally stay together again because she figures out that she is buried in the graveyard of rosecreaBecause the son never forgot its originsAnd his last will was to go back to her mother country