La terapia con inibitori della acetilcolinesterasi tra mito e realtà: osservazione longitudinale...
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La terapia con inibitori della acetilcolinesterasi tra mito e realtà:
osservazione longitudinale degli effetti clinici
P.A. Bonati, G.Miselli, G.Deldin, L.Casolari, M.Poletti, C. ,
C. Ascari, M. GabbiCentro distrettuale di reggio emilia per i disturbi cognitivi
25.11.2005
DETERMINANTI GENETICI DELLA RISPOSTA AGLI ANTICOLINESTERASICI
(Pola R, et al.Neurosci Lett. 2005;382:338-341)
Responsiveness to cholinesterase inhibitors in Alzheimer's disease: A possible role for the 192 Q/R polymorphism of the PON-1 gene
La risposta alla terapia con gli inibitori dell’acetilcolinesterasi è molto variabile, essendoci circa un terzo dei pazienti che risponde molto bene, un
terzo che risponde poco e un altro terzo che non risponde affatto. I determinanti di questa eterogeneità non sono ancora noti. Ricercatori italiani
hanno studiato il polimorfismo del gene per la paraoxonasi-1 (PON-1), un potente inibitore endogeno dell’acetilcolinesterasi, noto per la sua capacità di
idrolizzare le neurotossine ambientali. L’attività biologica e i livelli sierici di questa molecola presentano una grande variabilità interindividuale e
potrebbe, quindi, essere associata alla variabilità della risposta alla terapia con inibitori dell’acetilcolinesterasi. I ricercatori hanno dimostrato che
pazienti che presentavano una buona risposta alla terapia avevano una maggiore frequenza dell’allele R del gene PON-1 rispetto ai non-responders. Futuri studi volti a studiare le mutazioni di geni codificanti per i modulatori
endogeni del sistema colinergico potrebbero avere grande importanza per lo sviluppo di indicatori prognostici della risposta al trattamento con inibitori
dell’acetilcolinesterasi nei pazienti con malattia di Alzheimer.
Lin
ee Gu
ida su
l trattamen
to d
ella malattia d
i Alzh
eimer
…….in realtà lo studio da parte di N.I.C.E…….è ancora
in corso ed i risultati sono attesi per….aprile 2006
Does Donepezil Treatment Slow the Progression of Hippocampal Atrophy in Patients With Alzheimer’s Disease?
(Hashimoto M. Et al. Am. J. Psychiatry, 2005)
…the purpose of the present study was to determinate wether donepezil has a neuroprotective effect in AD by using the rate of hippocampal
atrophy as a surrogate marker of disease progression…..54 pz AD in donepezil treatment and 93 AD controls never received anti AD drugs underwent MRI twice at a 1 year interval….the annual rate of hippocampal atrophy of eache subject was determined by using
an MRI based volumetric tecnique……….donepezil treatment slows the progression of hippocampal atrophy,
suggesting a neuroprotective effect of donepezil in AD
Pathogenetic Implication and Clinical Guidelines for the Treatment of Alzheimer’s Disease
(J.Cummings, Drugs & Aging, supplement, vol 22, 2005)
The pubblication of pivotal guidelines from….regarding AD treatment is an important clinical event not only in Europe, but globally……
……These guideline were rigorously prepared and were collated after collaboration from multidisciplinary teams of specialists typically
involved in the managment of AD patients…..….The guidelines suggest that there may be important differences among
cholinesterase inhibitors….…….These guidelines are an important advance in providing updated
definitive recomendations worldwide for the pharmacological and nonpharmachological management of AD…..
…..These guidelines are likely to be adopted or used as a “template” in other countries worldwide.
775,249 demented 775,249 demented peoplepeople
in Italy:
De Ronchi, et al., Dementia, 2004
variazioni medie al MMSE pazienti trattati con AChE-inibitori dal CDD al 10/2005
0,00 0,75 0,85 0,05 -0,49 -1,17 -2,14 -1,88 -1,17-2,58 -1,73
-4,5
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 -0,25-0,75
-1,5-3
-4,5-6
-7,5-9
-10,5-12
-13,5-14-13-12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1123456789
1011
t0 (n=
249) 1mese
(n=18
2)
3mesi
(n=22
1)
6mesi
(n=17
2)
12me
si(n=
138)
18me
si(n=
102)
24me
si(n=
73)
30me
si(n=
49)
36me
si(n=
29)
42me
si(n=
19)
48me
si(n=
11)
56me
si(n=
4)
mesi
MMSE pazienti cronos
MMSE previsto dalla malattia
variazioni medie al MMSE pazienti ATTUALMENTE in TX con AChE-inibitori al 10/2005
0,001,10 1,30 0,90 0,50 0,10
-1,10 -1,10 -1,30-2,60 -1,70
-4,5
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 -0,25 -0,75-1,5
-3-4,5
-6-7,5
-9-10,5
-12-13,5-14
-13-12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1123456789
1011
t0(n
=177
)
1mes
e(n
=132
)
3mes
i(n
=157
)
6mes
i(n
=124
)
12m
esi
(n=1
00)
18m
esi
(n=7
7)
24m
esi
(n=5
8)
30m
esi
(n=4
3)
36m
esi
(n=2
7)
42m
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(n=1
9)
48m
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(n=1
1)
56m
esi
(n=4
)
mesi
MMSE pazienti cronos
MMSE previsto dalla malattia
variazione media al MMSE pz. NON attualmente in trattamento al 10/2005
0,00 -0,10 -0,36-2,15 -2,95
-5,00-6,33
-7,66
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 -0,25 -0,75-1,5
-3
-4,5-6
-7,5
-9-10,5
-12-12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-10123456789
1011
t0 (n
=72)
1mes
e(n
=50)
3mes
i(n
=64)
6mes
i(n
=48)
12m
esi
(n=3
8)
18m
esi
(n=2
5)
24m
esi
(n=1
5)
30m
esi
(n=6
)
36m
esi
(n=2
)
42m
esi
(n=0
)
48m
esi
(n=0
)mesi
MMSE pazienti usciti dal cronos
MMSE previsto dalla malattia
Ache-i: quale dose?
• Raggiungere sempre la minima dose efficace (donepezil 5-10 mg, rivastigmina 6-12 mg, galatamina 16-24 mg)
• I risultati migliori si ottengono con le dosi superiori
• Considerare la tollerabilità alle dosi superiori
Lin
ee Gu
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l trattamen
to d
ella malattia d
i Alzh
eimer
Quando interrompere il trattamento
• Una dei problemi clinici più difficili nel trattamento dell’AD riguarda la decisione circa l’interruzione del trattamento.
• Le linee guida del National Institute for Clinical Excellence (2001) raccomandano di interrompere il trattamento quando viene raggiunto un valore di MMSE inferiore a 12 mentre
• Il progetto CRONOS prevede di interromperlo quando questo valore scende al di sotto di 10.
Lin
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Quando interrompere il trattamento
• Una dei problemi clinici più difficili nel trattamento dell’AD riguarda la decisione circa l’interruzione del trattamento.
• Le linee guida del National Institute for Clinical Excellence (2001) raccomandano di interrompere il trattamento quando viene raggiunto un valore di MMSE inferiore a 12 mentre
• Il progetto CRONOS prevede di interromperlo quando questo valore scende al di sotto di 10.
Lin
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l trattamen
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ella malattia d
i Alzh
eimer
Quando interrompere il trattamento• La brusca sospensione degli Ache-i può provocare
rapidi peggioramenti delle prestazioni cognitive e funzionali.
• E’ stata anche descritta una “sindrome da sospensione di donepezil”.
• Gli Ache-i hanno dimostrato efficacia in RCT anche nei pazienti con AD moderata-severa.
Lin
ee Gu
ida su
l trattamen
to d
ella malattia d
i Alzh
eimer
Quando interrompere il trattamento• Nei pazienti che hanno beneficiato della terapia, il
trattamento sintomatico della AD dovrebbe quindi continuare anche per punteggi di MMSE inferiori a 10.
• In ogni caso, se alla sospensione del trattamento si osserva un brusco peggioramento delle prestazioni cognitive e funzionali è ragionevole riprendere il trattamento.
Lin
ee Gu
ida su
l trattamen
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ella malattia d
i Alzh
eimer
Evidenza Classe di evidenza Azione
Vi è qualche evidenza che la sospensione del trattamento con ache-i effetti indesiderati anche gravi
II-III L’interruzione del trattamento con Ache-i deve essere considerata sempre con grande cautela (standard).
Pazienti giudicati non responder ad un Ache-i possono mostrare una rsposta positiva ad un altro farmaco della stessa classe
II In caso di risposta giudicata insoddisfacente ad uno specifico Ache-i considerare l’utilizzo di un differente Ache-i (raccomandazione)
mmse cronos in TX VS CRONOS USCITI puri
0 -0,1 -0,36-2,15 -2,95
-5-6,33
-7,66
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 -0,25 -0,75-1,5
-3-4,5
-6-7,5
-9-10,5
-12-13,5
0 1,1 1,3 0,9 0,5 0,1-1,1 -1,1 -1,3
-2,6 -1,7-4,5
-14-13-12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1123456789
1011
t0
1mes
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12m
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24m
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36m
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42m
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48m
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54m
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mesi
MMSE pazienti usciti dal cronos
MMSE previsto dalla malattia
MMSE pazienti in TX CRONOS