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Book TRATTAMENTO DEL LEGNO 10

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TRATTAMENTO DEL LEGNO

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14. 02_LE SOLUZIONI

80. 04_PROBLEMI, CAUSE E SOLUZIONI IN APPLICAZIONE

Indice04. 01_ESAME E DIAGNOSI DEL PROBLEMA

74. 03_PERCHÉ UN PAVIMENTO IN LEGNO

CAP Arreghini.Cultura della qualità.

Un costante processo di evoluzione e diinnovazione abbraccia da sempre tutte leattività di CAP Arreghini. L’azienda godeinfatti della Certificazione internazionaledi Qualità ISO 9001:2000, conferitadall’ente Bureau Veritas Italia, che attestail raggiungimento di standard eccellentinell’organizzazione, nei processi, nellafocalizzazione sul cliente, garanzie del-l’impegno costante verso il miglioramentocontinuo. Dall’attenta selezione dei for-nitori e dei materiali fino al prodotto finitoe alla sua distribuzione, tutte le fasi sonocostantemente monitorate secondo un ri-gido sistema di controllo che garantiscel’equilibrio perfetto tra il rispetto dei pa-rametri normativi imposti e le perfor-mance richieste.Oltre alla certificazione aziendale, CAPArreghini vanta numerose certificazionidi prodotto che garantiscono la conformitàai livelli imposti dalle diverse normative. Tutto questo testimonia il grande impe-gno nei confronti di una gestione e pro-duzione attente e responsabili, per offriresempre soluzioni affidabili, performantie sicure.

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SEZIONETRASVERSALE

SEZIONELONGITUDINALETANGENZIALE

SEZIONELONGITUDINALERADIALE

Il legno è un materiale di origine vegetale che costituisce il fusto,le radici e i rami degli alberi, prodotto dall'attività di accrescimentodegli apici vegetativi, in altezza, e dall'attività del cambio, in dia-metro. Esso è responsabile del passaggio della linfa che, dalleradici, viene trasportata alle foglie (funzione di trasporto), svolgendocontemporaneamente azione meccanica di sostegno e di accumulodi elementi nutritivi, oltre a secernere sostanze come le resine. Illegno, quando costituisce materia prima impiegata nelle lavorazioniindustriali ed artigianali, deriva essenzialmente della segagionedei fusti degli alberi, mentre le parti relative ai rami servono pre-valentemente come materiale da combustione mentre le radici nontrovano apprezzabile impiego.

01Esame e diagnosidel problema

_CENNI SULL’ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO

Per poter accedere allo studio e alla comprensione della strutturadel legno, sia da un punto di vista macroscopico che microscopico,è opportuno distinguere le tre sezioni principali in cui un fustopuò essere suddiviso, prendendo come riferimento l'asse di accre-scimento:

• la sezione trasversale, ottenuta praticando un taglio perpendicolarmente all'asse del fusto;

• la sezione longitudinale radiale, ottenuta mediante un taglio longitudinale passante per il centro del tronco;

• la sezione longitudinale trasversale che deriva da un taglio longitudinale, tangenziale, ad un anello di accrescimento, non passante per il midollo.

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01Esame e diagnosidel problema

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DURAME

ALBURNO

CAMBIO FLOEMA CORTECCIA

PARTEPRIMARIA

PARTESECONDARIA

PARTETERZIARIA

“LUCE”DALLA CELLA(PARTE VUOTA”

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Esaminando un fusto nelle tre sezioni, si possono osservareprincipalmente dall'esterno verso l'interno:

• la corteccia, che svolge una funzione protettiva dei tessuti interni;

• il libro o floema, attraverso cui discende la linfa elaborata dalle foglie;

• il cambio, la cui funzione e quella di generare libro verso l'esternoe legno verso l'interno;

• il legno o xilema propriamente detto, composto da una serie dianelli di accrescimento sovrapposti, formatisi grazie all'attività delcambio che, per quanto riguarda le piante dei climi temperati, sonoil risultato dell'attività annuale della pianta. All'interno dell'anelloè generalmente abbastanza facile distinguere la parte di legno prodotta in primavera, indicata col nome di legno primaticcio o pri-maverile, da quella prodotta in estate-autunno, detta legno tardivoo autunnale. Mentre nelle conifere il legno primaverile è più chiarorispetto a quello tardivo, nelle latifoglie le differenze cromatiche sono evidenti; in talune specie la distribuzione della porosità puòessere maggiore nel legno primaverile, che si distingue in questomodo dal legno autunnale, più compatto e meno poroso. In un fusto la porzione più vecchia del legno e quella posta all'interno e prende il nome di durame, un tessuto non più vitale che svolgesolo la funzione di sostegno. La parte periferica invece prende nome di alburno ed in esso hanno luogo le importanti funzioni di trasporto della linfa "grezza" e di immagazzinamento delle sostanze di riserva;

• il midollo che si trova esattamente nel centro assiale del tronco;il suo spessore può essere più o meno evidente a seconda delle essenze, ma spesso e insignificante. Nella pianta adulta non svolge nessuna funzione.

_CENNI SULL’ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO

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01Esame e diagnosidel problemaBo

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_LA STRUTTURA MICROSCOPICA DEL LEGNO

L'unità elementare che forma il legno degli alberi è, come per tuttigli esseri viventi, la cellula.

Essa è formata dalla parete cellulare e, quando è viva, contiene al-l'interno il citoplasma ed nucleo; è unita alle altre per mezzo di unastruttura comune, detta lamella mediana; la comunicazione tra unacellula e l'altra è assicurata da perforazioni della parete cellulare. Lecellule del legno sono però per la stragrande maggioranza cellulemorte: rimangono vitali, fino a quando non è avvenuto il processodi differenziazione, solo quelle di più recente formazione, poste nellaparte più esterna dell'alburno (le quali, rispetto al volume del tronco,sono quantitativamente irrilevanti), nonchè le cellule parenchimatiche(sempre comprese nell'alburno), che svolgono la funzione di im-magazzinare le sostanze di riserva. Tutte le altre cellule perdono iloro contenuti citoplasmatici e, grazie alle caratteristiche ed alla par-ticolare conformazione della parete cellulare, possono svolgere lefunzioni cui sono demandate: trasporto e sostegno. Nella zona interna del fusto, quella costituita dal durame, le cellulesvolgono soltanto funzione di sostegno; al loro interno sono avvenutedelle trasformazioni che hanno portato alla scomparsa degli zuccheri,degli amidi e delle sostanze amilacee, mentre spesso si rinvengonofenoli, polifenoli, tannini ed altre sostanze. Questi composti chimiciconferiscono al durame la sua tipica colorazione, più scura rispettoall'alburno, e sono in grado di svolgere un'efficace azione protettivanei confronti degli agenti biologici di degradamento del legno: gliinsetti ed i funghi. La maggior lignificazione delle cellule che costi-tuiscono il durame, rende inoltre questa parte del fusto stabile e piùpregiata per le lavorazioni. Elemento fondamentale della cellula le-gnosa è la parete cellulare, costituita essenzialmente da cellulosa elignina, oltre ad emicellulose ed estrattivi.La cellulosa sotto forma di microfibrille filiformi, conferisce allaparete cellulare notevole resistenza alla trazione longitudinale, mentrela lignina, presente in molecole di forma sferica, rende la parete cel-lulare dura e resistente alla compressione.

_I DIFETTI DEL LEGNO

Se il legno viene considerato dal punto di vista tecnologico,sono sempre presenti in esso anomalie ed irregolarità che, aseconda della destinazione d'uso prevista, possono implicaredifficoltà nelle lavorazioni, nonché motivo di minor valore nelmanufatto finito.

Le tipologie dei difetti riscontrabili nel legno possono essere divaria natura ed origine. Si possono infatti trovare anomalie dovutealto forma del fusto o a particolari condizioni di crescita, comenel caso di fusti biforcati nei quali e presente il doppio midollo,oppure di fusti con sezione trasversale irregolare, per via del mi-dollo eccentrico, con conseguente ovalizzazione della sezione,o per via di contrafforti o cordonature.

Un altro tipo di anomalie cui spesso gli alberi sono soggetti, sonole lesioni, che possono avere:• origine traumatica, cioè essere causate da urti da parte di veicoli,dalla caduta di alberi vicini, come pure dall'azione del vento odal carico della neve;• origine climatica, se dovute a fulmini o al gelo;• origine biologica, quando si hanno attacchi di funghi o insetti.

Nel caso di condizioni di crescita dell’albero non regolari, in cuiil legno si trova sottoposto a particolari sollecitazioni, si ha laformazione del cosiddetto "legno di reazione", caratterizzato dacomportamenti fisico-meccanici, da lavorabilità e da possibilitàdi utilizzo in generale minori rispetto al legno normale.

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I tannini, fanno parte del gruppo deicomposti fenolici e rientrano comu-nemente nella composizione di tuttii vegetali; possono infatti essere con-tenuti nel legno, ma anche nelle foglie,nelle cortecce, nelle radici e nei frutti.Sono sostanze solubili in acqua, alcooled acetone, hanno l'aspetto di so-stanze amorfe, con colore giallognoloo rossiccio. I tannini devono la loroimportanza all'impiego industrialenella concia delle pelli in cui vienesfruttata la loro capacità di combi-narsi con le sostanze di natura pro-teica delle pelli animali per ottenereil cuoio. Nella verniciatura di legniin cui il loro contenuto e particolar-mente elevato, si possono avere difettidovuti all'insorgere in superficie dicolorazioni particolari o alla destrut-turazione del prodotto di vernicia-tura; si possono eliminare lavandola superficie con acqua ossigenata a130 volumi o acetone.

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_I COSTITUENTI SECONDARI DEL LEGNO

Se consideriamo il legno dal punto di vista della sua composi-zione chimica, osserviamo che è composto da un complesso diprodotti chimici con peso molecolare elevato e da elementi mi-nerali. I suoi costituenti principali, che ritroviamo nelle pareticellulari, sono la cellulose e la lignina, oltre ad emicellulose esostanze pectiche. Fra i costituenti secondari ricordiamo, so-prattutto in relazione agli inconvenienti che si possono verificareall'atto della verniciatura, i tannini e le resine.

Le resine sono invece dei prodotti di secrezione di alcune piante (conifere,ombrellifere, euforbiacee) di varia composizione chimica. Presentano una con-sistenza da liquido-densa a vetrosa, con colore variabile dal bianco al gialloscuro e sono insolubili in acqua. La loro composizione chimica, generalmente com-plessa, si basa su quattro costituenti principali: oli essenziali, componenti acidi,componenti alcoolici, idrocarburi. Della formazione della resina sono respon-sabili particolari strutture tubolari dette "canali resiniferi", che presentano lepareti rivestite di cellule secretrici: le emettono in risposta a particolari stimoli,per lo più di origine traumatica, ricoprendo le ferite dovute ad agenti esterni,oppure formando delle sacche nel caso di lesioni interne. Dalla distillazionedella resina si ottiene la trementina, un solvente in grado di sciogliere anchele pellicole di verniciatura. Attorno al nodo delle conifere e frequente l'uscitadi resina dopo la lavorazione e la successiva verniciatura. Tale emissioneprovoca spesso dei difetti strutturali ed estetici nel film, di verniciatura.

01Esame e diagnosidel problema

_I DIFETTI DEL LEGNO

Un altro difetto del legno, dal quale non si può prescindere e cheriveste particolare importanza nel campo della verniciatura, riguardai nodi. Il nodo è quella parte del ramo che rimane compresa all'in-terno del fusto. Poiché la chioma è parte essenziale di un albero,inevitabilmente nel legno troveremo sempre nodi, che tecnologica-mente comportano una serie di inconvenienti.Anzitutto, mentre lo sviluppo del fusto è verticale, il nodo è orientatosecondo varie inclinazioni vicine ad un andamento orizzontale, conconseguente deviazione della fibratura del fusto nella zona adiacenteil nodo stesso; inoltre poiché il nodo risulta formato da legno piùdenso e in buona parte della sua sezione è costituito da legno direazione, si determineranno comportamenti irregolari all'atto dellalavorazione, nonché difficoltà nella levigatura sia nelle zone prossimeal nodo che sulla sua stessa superficie. Questa serie di inconvenientiviene ulteriormente aggravata nel caso in cui il nodo derivi da unramo che, per potatura o cause naturali, abbia perso le funzioni vitali.In tal caso il mozzicone di ramo residuo viene lentamente ricopertodai nuovi tessuti legnosi formando un cosiddetto "nodo morto".Spesso il ramo morto diviene sede di attacchi da parte di. funghi einsetti; con il successivo ricoprimento si formerà una zona di tessutodegradato all'interno del legno detta "nodo marcio".

Nodo sano ed aderente Nodo morto incluso in corteccia Nodo marcio

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1010 01Esame e diagnosidel problema

_CONCLUSIONI

Il legno è un materiale organico estremamente variabile non solotra specie diverse, ma anche nell'ambito di vari individui della stessaspecie. I suoi comportamenti, a seguito di determinate sollecitazionio lavorazioni, possono essere estremamente variabili ed in qualchecaso pregiudizievoli per lo scopo per il quale lo si è impiegato. Laconoscenza elementare della sua struttura e dei suoi componentipuò essere molto utile per prevenire e capire certi comportamentidurante il suo impiego, siano essi difetti di stabilità dimensionale,di lavorabilità o di risposta all’incollaggio e verniciatura.

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VERNICIATURA DEI SERRAMENTI ESTERNI

II legno è un materiale costituito da sostanze di natura organica e quindi nelcorso della sua vita è soggetto all'azione di agenti chimico-fisici e biologiciche ne modificano le sue caratteristiche.A seconda dell'ambiente in cui si colloca, sul legno agiscono, con diverse mo-dalità e conseguenze, Ia luce, Ia temperatura, l’umidità, I'ossigeno dell'aria;se inoltre si verificano le condizioni opportune, trovano nel legno ambiente divita e fonte di nutrimento organismi viventi quali batteri, funghi e insetti.Le modificazioni apportate dal vari agenti si manifestano inizialmente con al-terazioni superficiali: variazioni del colore, irregolarità delle superfici, per poiapprofondirsi con perdita di materiale e deformazioni. Tali sollecitazioni, nel-l'ambiente esterno, sono molto superiori a quelle che normalmente subisce illegno all'interno di un’abitazione, per cui l'aspetto protettivo assume una ri-levanza fondamentale per aumentare la vita utile del manufatto e mante-nere le sue caratteristiche estetiche. Gli stessi prodotti chimici impiegati per laprotezione del legno all'esterno subiscono un degrado con il passare deltempo; riteniamo quindi utile specificare con maggior dettaglio quali sono lealterazioni che subiscono il legno e le vernici all'esterno, per poter determi-nare gli interventi protettivi idonei.

02Le soluzioni

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• L’umiditàII legno è un materiale con grande affinità con l'acqua, non solo sottoforma liquida, ma anche sotto forma di vapore acqueo, contenuto nel-l'aria. A seguito della sua natura idrofila, il legno tende sempre adequilibrare il contenuto d'acqua assorbito nelle pareti cellulari conquello dell'ambiente in cui viene posto.In corrispondenza della perdita di umidità da parte delle pareti cellulari,il legno subisce un ritiro, cioè una diminuzione delle sue dimensioni;al contrario, aumentando la sua umidità interna il legno tenderà a ri-gonfiarsi. Poiché le variazioni di umidità sono più rapide vicino allasuperficie, più rapidi saranno anche il ritiro e il rigonfiamento rispettoalle zone più interne; ne consegue la formazione di tensioni all'internodella massa volumetrica del legno, che determinano fessurazioni lon-gitudinali, le quali favoriranno, a loro volta, i successivi processi didisgregazione del legno.Nella norma il legno per manufatti all'esterno viene lavorato con unaumidità intorno al 12-14%, per cui si intuisce l'importanza di trattarlocon prodotti chimici che impediscano un ulteriore assorbimento diacqua. In mancanza di adeguata protezione, le variazioni dimensionaliindotte dall'assorbimento di umidità non solo causerebbero il dannodi inibire la funzionalità di manufatti a precisione dimensionale (adesempio serramenti che non si aprono o non si chiudono) e provocarefessurazioni, ma costringerebbero l'eventuale pellicola di verniciaturaa seguire dei movimenti del legno superiori a quelli concessi dalla suaelasticità, causandone il distacco dal supporto. È interessante notareche la variazione dimensionale del legno e notevole in senso radialee tangenziale (nella larghezza e nello spessore, perpendicolarmentealla direzione delle fibre), mentre e pressoché irrilevante in senso lon-gitudinale (nella direzione delle fibre). Per capire questo fenomenobisogna ricondursi alla struttura del legno ; abbiamo infatti visto cheil legno è costituito prevalentemente da tante cellule sovrapposte.Le cellule sono costituite da tre pareti, parete primaria, parete secon-daria e parete terziaria. Le pareti secondaria e primaria sono costituiteda tante microfibre di cellulosa ammassate le une sulle altre, le qualiin presenza di umidità sono in grado di assorbire e trattenere un nu-mero elevatissimo di molecole d'acqua; aumentando quindi per questa

ragione in senso radiale e trasversale le dimensioni della parete se-condaria (e in misura minore della parete primaria), aumenta il volumedelle cellule che compongono il legno e quindi dell'intera massa le-gnosa. Se il legno secco viene posto in un ambiente con un'umiditàrelativa del 100%, i fasci di fibre assorbono umidità fino al 30-32%del proprio peso secco, valore noto come "umidità di saturazione dellegno". A questo punto, affinché il legno assorba ancora umidità, occorrebagnarlo con acqua liquida, che occuperà gli spazi vuoti. Prove speri-mentali hanno dimostrato che è solo l'assorbimento di umidità fino al30-32% a causare il rigonfiamento del legno, poiché la rimanenteparte, occupando spazi vuoti che già erano presenti, non causa va-riazioni dimensionali, ma solo variazioni di peso. L'assorbimento diumidità non è direttamente proporzionale all'umidità dell'ambiente;infatti per un'umidità relativa dell'aria fino al 70% il legno assorbemolto poco, mentre nell'intervallo di umidità dal 70% al 100% il legnoriesce ad assorbire le molecole di acqua contenute nell’aria in misuramaggiore, provocando conseguentemente quelle variazioni dimensio-nali che sono sempre indesiderate su qualsiasi manufatto. Sulle varia-zioni dimensionali del legno dovute all'assorbimento di umidità, aparità di altre condizioni, influisce anche il metodo con il quale il legnoè stato essiccato. Per brevità ci limitiamo a riferire che legni essiccatiad aria calda o sottovuoto sono igroscopicamente più stabili di quelliessiccati per condensazione. È bene anche ricordare che le variazioniigroscopiche del legno sono più o meno vistose, a seconda del tipodi essenza; poiché sono sempre negative per i manufatti collocati al-l'esterno, bisognerà tenerne conto nella scelta del legno da impiegareper la loro costruzione.

02Le soluzioni II LEGNO NON PROTETTO SUBISCE ALL'ESTERNO L'AZIONE

DI DEGRADO DI MOLTI AGENTI, I PIÙ IMPORTANTI DEI QUALISONO: L'UMIDITÀ, LA LUCE, L'ATTIVITÀ DEI FUNGHI EDEGLI INSETTI.

I FATTORI DI DEGRADO DEL LEGNO ALL’ESTERNO

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Cellula del legno prima del contatto con l’acqua.

La stessa cellula del legno posta in ambiente con forte umidità

Con l’umidità erlativa dell’aria fino al 70%il legno cresce lentamente ed in modo proporzionale all’umidità dell’ambiente,mentre per l’umidità superiori il legno cresce velocemente ed in modo più proporzionale. Negli ambienti abitati raramente l’umidità relativa supera il 70%e quindi per i manufatti da istallare all’interno è meno importante la protezionenei confronti dell’assorbimento di umidità(è quindi l’impermeabilità delle vernici).

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• La luceLa luce, in particolare i raggi ultravioletti (UV), trasmette sulla superficiedel materiale organico (legno, ma anche carta e cuoio) una quantitàdi energia sufficiente ad alterare parzialmente la struttura molecolare.Tale energia si tradurrà in un'attività a danno della lignina, la qualein presenza di ossigeno, subisce una reazione di ossidazione fotochi-mica, con conseguenti variazioni, sia chimico-strutturali che cromatiche.II legno chiaro (abete, frassino, betulla) assumerà tonalità giallo-brune,mentre quello con colorazione scura subirà uno schiarimento: la ten-denza finale, in entrambi i casi, è verso una colorazione grigia, uni-forme. L'azione fotolitica della luce viene integrata, nei legni espostialle intemperie, da quella dell'acqua piovana, che contribuisce a scio-gliere e ad allontanare i prodotti di degradazione della lignina. II ri-sultato sarà un'accelerazione del processo di comparsa dellacolorazione grigia, ed un'asportazione del materiale legnoso, soprat-tutto quello costituente le pareti cellulari net legno primaverile. In par-ticolare il legno di conifera assumerà un andamento finemente ondulato,con zone di legno tardivo in rilievo, e zone di legno primaticcio (piùtenero) depresse.

• L’attività dei funghi e degli insettiTali organismi, principalmente funghi xilofagi e insetti, possono svilup-parsi a scapito dei tessuti del legno, in funzione del tipo di essenza,del grado di umidità e della temperatura. I danni più frequenti sonocausati dai funghi xilofagi, che si sviluppano in condizioni di umiditàinterne superiori al 20%. II loro organismo (micelio) costituito da unafitta rete di sottili filamenti (ife) che, secernendo degli enzimi, degradanoi costituenti principali del legno in sostanze più semplici, delle quali si nu-trono. Esiste in natura un elevatissimo numero di specie di funghi xilofagiche si differenziano per il tipo di substrato attaccato (alberi in piedi,oppure legno già in opera), per le diverse condizioni ambientali ne-cessarie al loro sviluppo, per il tipo di danno arrecato, ecc.

Riferendosi in particolare ai serramenti esterni, due sono i principalitipi di danni da funghi: • alterazioni cromatiche e muffe • carie

Nel caso delle alterazioni cromatichesi ha la diffusione del miceliofungino nei tessuti parenchimatici del legno, con attacco delle sostanzeamidacee in essi contenute. La diffusione del fungo evidenzia una co-lorazione del legno variabile dall'azzurro al nero, per cui si indicanocon "azzurramento del legno" questo genere di attacchi. II danno ar-recato è esclusivamente di carattere estetico. Anche le muffederivanoda attacchi fungini, che generalmente si sviluppano sulla superficiedel legno e sono facilmente asportabili con una piallatura. Le cariesono invece causate dall'azione di funghi che aggrediscono la cellulosae la lignina delle pareti cellulari, determinando nel legno perdita dipeso e di resistenza meccanica.Si indica con il termine di "carie bruna" l'attacco che alcuni tipi difunghi esplicano a danno della cellulosa, fessurando il legno in cubettiscuri, privi di consistenza. Si indica invece con il termine di "cariebianca" l'azione contemporanea di idrolisi della cellulosa e di ossi-dazione della lignina, con conseguente trasformazione del legno inuna massa biancastra di consistenza fibrosa.

02Le soluzioni II LEGNO NON PROTETTO SUBISCE ALL'ESTERNO L'AZIONE

DI DEGRADO DI MOLTI AGENTI, I PIÙ IMPORTANTI DEI QUALISONO: L'UMIDITÀ, LA LUCE, L'ATTIVITÀ DEI FUNGHI EDEGLI INSETTI.Bo

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Femmina del Capricorno, lunghezza naturale 8-20 mm.

Larva del Capricorno, lunghezza 15-30 mm.

Legno attaccato dal Capricorno.

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• La luceLa frazione ultravioletta della luce (raggi UV), oltre all'azione fotoliticasul legno, può causare (in concomitanza con una temperatura elevata)una polimerizzazione successiva sul film di vernice, che quindi aumentala sua compattezza, diventando nel contempo fragile. Dal punto divista pratico si parla di "vetrificazione della vernice", la quale perdendola sua elasticità non riesce più a seguire i movimenti del legno e quindisi stacca con maggior facilità. Le radiazioni ultraviolette sono ancheresponsabili della variazione di colore dei film trasparenti di vernicia-tura che tendono ad assumere colorazioni più giallastre e a perdereparte della loro trasparenza.Queste variazioni di elasticità, colore e trasparenza sono in qualchemodo intuibili osservando il comportamento di un comune telo di nylonesposto alla luce. All'inizio il telo si presenta trasparente ed elastico:con il passare degli anni, se è tenuto all'esterno, acquisirà una tonalitàgiallastra, perderà la sua trasparenza e diventerà friabile. Seppur inmodo talvolta diverso, le pellicole di verniciatura (se non vengonoadottate in fase formulativa specifiche strategie di autoprotezione) su-biscono processi di invecchiamento simili e quindi la loro capacità diprotezione e la loro elasticità diventano insufficienti rispetto alto scopoper il quale sono state applicate. I fenomeni degradativi conseguentiall'azione dei raggi UV, a parità di altre condizioni, sono direttamenteproporzionali all’intensità delle radiazioni che raggiungono la super-ficie ed al tempo di esposizione; saranno quindi più evidenti sulle pel-licole esposte in alta montagna, dove la radiazione maggiore, e suquelle sollecitate da una maggior insolazione (superfici rivolte a sud).

02Le soluzioni ANCHE LE PELLICOLE DI VERNICIATURA ALL'ESTERNO SUBISCONO

L'AZIONE DI AGENTI IN GRADO DI MODIFICARNE LA STRUTTURAE CAUSARNE IL DEGRADO. I PIÙ IMPORTANTI SONO: LA LUCE,GLI SBALZI TERMICI, I FUNGHI, LA PRESSIONE DI VAPORE,LA PIOGGIA E LO SMOG.Bo

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I FATTORI DI DEGRADO DELLA PELLICOLA ALL’ESTERNO

TIPO DIAGENTE

Umidità

Raggi UV

Funghi

FENOMENOINDOTTO

Variazioni dimensionali,aumento dell’attività fungina

Azione fotoliticaAzione foto-ossidante

Alterazioni strutturali del legnoVariazioni cromatiche

DANNIPROVOCATI

Fessurazioni, imbarcamenti,distacco della pellicola,decadimento estetico e strutturale

Decadimento aspetto estetico,degrado supporto, distacco film

Decadimento aspetto estetico,degrado supporto, distacco film

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• Gli sbalzi termiciLe vernici sono costituite da materiali omogenei, con un coefficientedi dilatazione termica che è caratteristico per una data vernice e fun-zione delle macromolecole con cui il film è costituito. In generale talicoefficienti sono notevolmente superiori a quelli del legno, che invecesubisce gli sbalzi termici con variazioni dimensionali del tutto irrilevanti.In una situazione simile si intuisce dunque che le pellicole di verniciaturasottoposte all'azione della temperatura tendono ad aumentare le lorodimensioni in misura molto maggiore rispetto al supporto sulle qualisono ancorate. Poiché gli sbalzi termici nelle zone a clima temperatotra giorno e notte possono essere anche di notevole intensità, se nededuce che le vernici sono sottoposte quotidianamente a tensioni nel-l'interfaccia legno-vernice di notevole intensità, tali da provocare ildegrado della loro struttura molecolare o il disancoramento dal legno.Questo tipo di usura è, per la frequenza e l'intensità con cui si mani-festa, uno dei maggiori responsabili del degrado delle pellicole diverniciatura; il danno è maggiore dove gli sbalzi termici sono più ele-vati e quindi sulle superfici che hanno una maggiore esposizione alsole (rivolte a sud) o dove le escursioni termiche tra giorno e nottesono più elevate (in montagna). Dalle considerazioni svolte si deduceche l'umidità, con i fenomeni ad essa correlati (dilatazione del legno,dilavamento della vernice, pressione di vapore e sviluppo di funghi)e l'insolazione (sbalzi termici ed attività del raggi UV), sono i maggiorinemici del legno all'esterno e delle pellicole ad esso applicate.Questo fatto è osservabile anche nella pratica, guardando i serramenticollocati sulle case; infatti si nota che la parte più degradata a nor-malmente il terzo inferiore degli infissi, in modo particolare di quelliesposti a sud e quindi più soleggiati. II motivo e riconducibile al fattoche nel periodo della giornata in cui maggiore e la temperatura e l'in-tensità delle radiazioni UV, basta una piccola sporgenza sopra al ser-ramento per proteggerlo in buona misura. Tali condizioni si verificanotra le ore 12 e le ore 15 sulle superfici esposte a sud.

Alle ore 12 il sole è a picco e quindi non sollecita le parti verticali.Man mano che scende verso l'orizzonte comincerà ad illuminare talizone, ma in questo caso l'inclinazione dei raggi sarà tale per cui unaleggera sporgenza della casa sopra la finestra è in grado di proteggereil serramento per i 2/3 superiori.Il degrado della pellicola e del legno nel terzo inferiore è anche con-seguente al ristagno di umidità, frequente vicino al davanzale, ed aldilavamento della pioggia, che trova in questi punti zone meno protette.Per garantire una buona durata del legno verniciato all'esterno, biso-gna dunque prevenire quei fenomeni responsabili del degrado siadella sua struttura che della pellicola ad esso applicata.

Si può intervenire in questo senso con due tipi di protezione: • costruttiva

• chimica

I raggi del sole sollecitano prevalentemente la parte bassa del serramento.

02Le soluzioni

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I FATTORI DI DEGRADO DELLA PELLICOLA ALL’ESTERNO

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Rigonfiamento in direzione tantengiale di alcune specie legnose dopo 30 giorni a 23°C e 95% umidità relativa.

La protezione costruttiva dei serramenti esterni riguarda siainterventi nella progettazione della casa sia nella progettazionedel serramento.

• Per quanto riguarda la progettazione della casa è chiaro che un tetto a falda sporgente

riduce contemporaneamente il dilavamento del serramento e l'insolazione, nelle ore in cui

la temperatura e l'intensità e quantità di raggi UV sono particolarmente nocivi, sia per il

legno che per la pellicola di vernice. Situazioni in cui la falda opera una protezione adeguata,

assicurano una durata del serramento notevolmente superiore.

• La protezione costruttiva del serramento riguarda invece il tipo di legno scelto, la sua

preparazione ed il design progettuale.

• Durabilità naturaleII legno non verniciato possiede una sua capacità naturale di resisterealle alterazioni fungine. In particolare nel durame di tutte le essenzelegnose, seppur in quantità diverse, sono accumulate sostanze di rifiutodella pianta (sostanze tanniche, ecc.) che svolgono un'azione repellenteper gli insetti ed inibiscono l'attività dei funghi. A tutti è noto che legnicome il rovere o il castagno, che hanno un elevato contenuto di tannino,non vengono attaccati da funghi ed insetti (almeno finche queste so-stanze non sono dilavate) e hanno una elevata capacità di resistereall'esterno senza alcuna protezione. II durame inoltre si presenta piùlignificato dell'alburno, con minori capacità di assorbire umidità eprivo di quelle sostanze di riserva contenute in quest'ultimo, che sonola fonte di alimento di molte specie fungine. Nella costruzione di ser-ramenti bisognerà quindi sempre evitare l'impiego costruttivo dell'al-burno e curare con particolare attenzione la protezione chimica diquelle essenze legnose che hanno una scarsa durabilità naturale. Datele notevoli sollecitazioni del legno all'esterno bisognerà comunquescegliere sempre legni sani e di prima qualità. La stabilità dimensionale,caratteristica fondamentale del legno per avere ridotti movimenti inseguito ad assorbimento o perdita di umidità,è legata alle specie le-gnose ed al tipo di taglio che può essere: radiale o rigatino, tangen-ziale o sfiammato, trasversale. Il taglio tipo radiale è più stabile, iltaglio trasversale non viene utilizzato per serramenti.Il legno cresciutolentamente (si riconosce per la distanza tra anelli annui che non superai 2,5 mm) è più resistente agli agenti atmosferici. Nell’esposizione al-l’esterno, il legno con taglio tangenziale, soprattutto se si utilizzanosuperfici grandi, tende ad inarcarsi ed a formare fessure in superficie;questo succede in modo particolare quando la parte esposta alle in-temperie è la parte del cambio (parte esterna del tronco); la costruzionedi elementi sottoposti ad elevata sollecitazione da parte degli agentiatmosferici dovrebbe essere eseguita preferibilmente con legni di taglioradiale (rigatino).

02Le soluzioni

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LA PROTEZIONE COSTRUTTIVA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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PREPARAZIONE DEL LEGNOPer quanto riguarda la preparazione del legno, assumono una par-ticolare importanza alcuni parametri di lavorazione.

• La levigatura del grezzoDeve essere tale da favorire I'assorbimento dell'impregnante senza causareuna scabrosità eccessiva sulla superficie. È bene quindi evitare l'uso diabrasivi flessibili consumati, che lucidano la superficie anziché levigarlae quindi riducono la penetrazione di impregnante, come pure sono daevitare grane troppo grosse, che causano solcature troppo evidenti evisibili poi in verniciatura. La levigatura è condizionata dalla piallaturache deve essere fine (larghezza massima dei coltelli 0,5mm per legnotenero e 0,7mm per legno duro) ed eseguita con coltelli affilati per evitarelo strappo della fibra che provoca difficoltà di tinta uniforme e scarsaadesione.

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LA PROTEZIONE COSTRUTTIVA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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• Metodologia di essiccazioneAbbiamo visto che l'essiccazione ad aria calda forzata, a parità di con-dizioni, riduce la possibilità del legno di assorbire umidità e quindi offreuna maggior stabilità dimensionale. II sistema di essiccazione sottovuotoè ancora migliore, in quanto libera le cellule dalla presenza di oli e resinee quindi, oltre a conferire una stabilità dimensionale simile a quella ottenutacon l'essiccazione ad aria calda, favorisce anche una maggior penetra-zione dell'impregnante nel legno.

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• Design costruttivoPer quanto riguarda il design costruttivo è importante considerare i seguenti suggerimenti.

Arrotondamento degli spigoli del profiloII raggio minimo di curvatura deve essere di 2 mm; sugli spigoli vivi (e in misura minore su quelli a 45°) acausa della tensione superficiale la vernice si ritira e quindi rimane uno spessore della pellicola insufficientea garantire la durata. Inoltre lo spigolo a vivo è meccanicamente troppo fragile e facile da rompere, causandoin questo modo un'interruzione di continuità nella pellicola, che porterà al rapido degrado.

Inclinazione dei profili orizzontali sulla parte esterna del serramento di almeno 15°Con tale inclinazione si favorisce lo sgrondo dell'acqua piovana; infatti sulle strutture orizzontali l'acquapiovana ristagna ed ha maggiori possibilità di infiltrarsi nel legno, con conseguente aumento di umiditàche favorisce l'attività dei funghi e le variazioni dimensionali.

II punto di contatto tra montante e traversa deve essere ben unito. Talvolta in fase costruttiva se la tenonaturanon è perfetta potrebbe rimanere dopo l'incastro dei due pezzi una piccola fessura, all'interno della qualela vernice non riuscirebbe a penetrare, mentre entrerebbe l'acqua piovana. A questo riguardo sarebbe meglioverniciare i singoli elementi che compongono il serramento prima dell'assemblaggio, per poter costituire unapellicola uniforme e continua anche nei punti più difficili, eliminando i problemi conseguenti alla verniciaturadell'angolo. In alternativa è opportuno applicare dopo l'impregnante una prima mano di vernice ad immersioneo "flow-coating" (fondo intermedio), in modo da creare un primo strato di resina in quei punti critici (esempiogiunzioni tra montante e traversa, innesto delle stecche sul montante della persiana) dove l'applicazione aspruzzo non consentirebbe uno strato uniforme di vernice.

Protezione delle teste dei montantiIn Italia si costruiscono normalmente i serramenti lasciando sporgere ilmontante rispetto alla traversa. Dal punto di vista estetico questa soluzionerende il serramento più bello da vedere, ma determina la formazione diun punto critico per quanto riguarda l'assorbimento di umidità da partedel legno. Le teste del legno infatti, per questioni di praticità, vengononormalmente verniciate con spessori di prodotto inferiori rispetto alle partipiane, mentre per la loro maggior tendenza ad assorbire umidità dovreb-bero invece essere verniciate in modo più accurato. Succede quindi cheil legno di testa dei montanti, trovandosi da una parte a contatto con ildavanzale, dove maggiori sono le possibilità di ristagno dell'umidità edall’altra rivolto verso l'alto, dove potrebbe fermarsi la pioggia, si trovain condizioni molto critiche per quanto riguarda l'assorbimento di acquache ha così modo di penetrare all'interno. L’umidità viene quindi trasmessaal giunto di tenonatura, dove si crea una pressione causata dall'aumentodi volume che fa aprire il giunto stesso. È frequente vedere questa piccolaapertura nella commensura (punto di contatto) tra montante e traversa,soprattutto sulle persiane dopo qualche tempo di esposizione all'esterno.I costruttori di serramenti conoscono questo difetto normalmente in fasedi costruzione creano una piccola fresatura di raccordo nel punto in que-stione per rendere meno evidente l’eventuale apertura. Esteticamente ilproblema sembrerebbe dunque risolto, ma in realtà in quel punto si rompela pellicola di verniciatura e quindi l'acqua può penetrare ancora più fa-cilmente e causare il distacco del film. La soluzione costruttiva miglioreper risolvere il problema sarebbe quindi di prolungare la traversa fin sottoi montanti, in modo da non avere le teste del legno rivolte verso l'alto overso il basso e quindi ridurre I'assorbimento di umidità in questi punti.In alternativa bisogna garantire una protezione chimica (verniciatura),che in questi punti deve essere particolarmente accurata, usando prodottispecifici o tecniche di applicazione che consentano alle teste di assorbirela vernice fino al punto di saturazione.

02Le soluzioni

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LA PROTEZIONE COSTRUTTIVA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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Tipica costruzione secondo lo stile italianoin cui il montante presenta verso l’estre-mità il legno in testa. Con questo tipo dicostruzione è facile un assorbimento diumidità, sia sul davanzale che sulla partealta, la quale creerà una apertura sullacommensura.

Costruzione corretta, in cui la testa delmontante è protetta e quindi ci sono minoripossibilità di assorbire umidità.

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Dal punto di vista operativo la verniciatura dei serramenti raggiunge questi obiettivimediante le seguenti operazioni:

1_ CARTEGGIATURA DEL LEGNO GREZZO

2_ APPLICAZIONE DELL'IMPREGNANTE

3_ APPLICAZIONE DI EVENTUALE INTERMEDIO

4_ LEVIGATURA E SPAZZOLATURA DELL’INTERMEDIO

5_ APPLICAZIONE DELLA FINITURA

La corretta preparazione dei supporti e uno degli elementi essenziali per ottenere una ottima vernicia-tura, sia sotto l'aspetto estetico che prestazionale; comprende la carteggiatura del legno grezzo e dellaprima mano di vernice.

02Le soluzioni

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LA PROTEZIONE CHIMICA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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La protezione costruttiva dei serramenti può indubbiamente aumen-tarne la durata, ma non sostituisce la protezione chimica, che rimanecomunque un intervento indispensabile per conservare il legno al-l'esterno.

Si tratta dunque di applicare sul legno dei prodotti vernicianti che abbiano le seguenti caratteristiche:

• capacità di impedire lo sviluppo dei funghi xilofagi e respingere l'attacco degli insetti

• capacità di resistere all'azione degradativa dei raggi ultravioletti

• basso coefficiente di dilatazione termica e quindi scarsa dilatazione in seguito al riscaldamento, per essere coerenti con il comportamento del legno sul quale sono ancorati

• elevata plasticità, per seguire eventuali fenomeni di variazione dimensionale del legno in seguito all'assorbimento di umidità

• forte capacità di penetrazione nelle fibre del legno e quindi di ancoraggio

• buon grado di impermeabilità all'acqua piovana, per contrastarne la penetrazione nel legno

• buon grado di permeabilità al vapore acqueo, per consentire al legno di perdere l’eccesso di umidità rispetto alle condizioni ambientali

• facilità di manutenzione, poiché l'azione di degrado degli agenti esterni si esercita anche sulle pellicoledei prodotti vernicianti, che quindi andranno rinnovate con una certa frequenza.

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LA PROTEZIONE CHIMICA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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1_ CARTEGGIATURA DEL LEGNO GREZZO

SgrossaturaCon questa operazione si eliminano tutte le tracce di lame da taglio,eventuali vibrazioni degli utensili che rimangono impresse nel legno; si esegue con carta abrasiva di grana 60-80.

LevigaturaDopo la sgrossatura appaiono evidenti le tracce lasciate dall'abrasivoflessibile, poiché si impiegano grane grosse che lasciano dei solchi nellegno, spesso visibili anche ad occhio nudo. Prima di passare alla ver-niciatura è quindi necessario un ulteriore passaggio con un abrasivo digrana più piccola che vada da 120 a 250 a seconda del tipo di legnoe del tipo di vernice. Lavorando con una vernice ad acqua la fase dellalevigatura assume una importanza fondamentale. Infatti, mentre le vernicial solvente non rigonfiano il legno e quindi una eventuale eccessiva pre-senza di peli o compressione delle fibre non viene manifestata, utilizzandodispersioni acquose questi difetti vengono accentuati. La preparazionedei supporti è un'operazione molto delicata, in grado di influenzare no-tevolmente le successive operazioni di verniciatura. Deve dunque essereaffrontata con molta attenzione, utilizzando abrasivi flessibili idonei e re-golando le apparecchiature in mode ottimale. E utile ricordare che unabuona preparazione del grezzo agevola molto le fasi successive con con-seguenti vantaggi sia in termini economici che ambientali. Al contrariouna preparazione scadente del supporto spesso pregiudica in manieradefinitiva la verniciatura.

2_ APPLICAZIONE DELL'IMPREGNANTE

Gli impregnanti possono essere applicati con i vari sistemi a pennello espruzzo, ma soprattutto a immersione, flow-coating e sottovuoto.

SISTEMI DIAPPLICAZIONE

Immersione

Flow-coating

Sottovuoto

VANTAGGI

- Massima possibilità di automazione- Velocità di lavorazione- Nessuno spreco di prodotto- Completa impregnazione della superficie

- Deposita i residui di legno- Massima possibilità di automazione- Velocità di lavorazione- Nessuno spreco di prodotto- Completa impregnazione della superficie- Basso immobilizzo di prodotto

- Massima possibilità di automazione - Velocità di lavorazione- Nessuno spreco di prodotto- Completa impregnazione della superficie - Basso immobilizzo di prodotto- Maggiore penetrazione in profondità

SVANTAGGI

- Deposita i residui di legno- Immobilizzo di elevate quantità diprodotto in vasca

- Deposita i residui di legno- Costo elevato dell'attrezzatura

- Accentuati fenomeni di macchiaturadel legno- Costo elevato dell'attrezzatura - Per la maggiore penetrazione deisolventi, il tempo di essiccazione ela conseguente sovrapplicazione conprodotti di finitura, richiede tempi diattesa più lunghi

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LA PROTEZIONE CHIMICA DEI SERRAMENTI ESTERNI

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3_ APPLICAZIONE DI EVENTUALE INTERMEDIO

L’applicazione dell’intermedio ha la funzione di assicurare:- isolamento di eventuali sostanze idrosolubili che potrebbero creare va-riazione di colore nelle successiva finitura- creare uno spessore adeguato per la successiva spazzolatura in mododa evitare asportazione del colore dell’impregnante con creazione di co-lorazione non uniforme- la necessaria bagnabilità del poro soprattutto nel caso di specie legnosecon poro molto evidente che favorisce adesione e trasparenza del film.

Gli intermedi possono essere applicati con i vari sistemi a pennello, spruzzo(con i vari metodi utilizzati per la finitura), immersione, flow-coating (vediimpregnanti)

4_ LEVIGATURA E SPAZZOLATURA

Ha la funzione di pareggiare asperità dovute alla fibra del legno erendere una superficie il più possibile speculare.

5_ APPLICAZIONE DELLA FINITURA

Scopo principale della finitura e quello di eliminare il più possibilel'assorbimento di umidità da parte del legno e ridurre gli assorbimentidelle radiazioni UV.

Protezione contro l'assorbimento di umiditàL’assorbimento di umidità da parte del legno, oltre a stimolare l'attivitàdei funghi, provoca variazioni dimensionali alle quali la pellicola di ver-niciatura non riesca ad adeguarsi, creando tensioni nell'interfaccia ver-nice/legno, che provocano il distacco della pellicola o la formazione ditante microfessure. L’assorbimento di umidità inoltre crea rigonfiamenti esuccessivi restringimenti, dai quali origina la formazione di fessure.

Protezione contro l'attività fotolitica dei raggi UVL’attività fotolitica della luce degrada la lignina del supporto, per cui si stacca unsottile strato di legno. Questo fenomeno è proporzionalmente maggiore sui legniteneri e quindi molto evidente sulla parte primaverile del legno di conifera. Quandosi stacca un leggero strato di legno normalmente si stacca anche la pellicola divernice ad esso ancorata e quindi il fenomeno deve essere evitato. Per ridurrel'attività fotolitica della luce e necessario tingere il legno, poiché i pigmenti svolgonouna azione riflettente nei confronti delle radiazioni UV.Per lo stesso motivo, se esponiamo al sole un legno non tinto l'azione dei raggi UVsarà particolarmente nociva. La pratica comune di applicare impregnanti trasparenti,ma colorati, e quindi di importanza strategica (ricordiamo che trasparente-coloratosignifica che cambia il colore del legno, pur consentendo di vedere la venatura;da non confondere con la colorazione coprente, che prende invece iI nome dilaccatura). L'impregnante incolore non dovrebbe mai essere usato per verniciaturetrasparenti, poiché la durata del film di verniciatura sarebbe molto ridotta. II serramentodeve quindi essere sempre colorato ed i pigmenti utilizzati nella formulazionedell'impregnante devono essere stabili nei con fronti della luce.

Sollecitazione dovuta ai raggi UV sullasuperficie del legno verniciato con prodotticontenenti una diversa quantità di ele-menti.

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METODI DI APPLICAZIONE DELLE FINITURE

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Le finiture vengono applicate con i vari sistemi a pennello e spruzzo.Tra i vari sistemi a spruzzo distinguiamo:

Spruzzo a tazza con aria, poco utilizzato per le vernici tixotropiche chedi regola vengono applicate in grossi spessori (fino a 300 micron); questosistema ha lo svantaggio di creare un forte spreco e, nel caso non ci siauna corretta regolazione del flusso di aria, può causare cattiva aderenzadella vernice. Altro inconveniente di questo sistema è la formazione dinebbia di verniciatura che procura un ambiente pericoloso per I'operatoree ricadendo sul pezzo a film umido può creare una superficie ruvida.

Spruzzo airless ad alta pressione, ideale per I'applicazione dei prodottidi finitura fino a 300 micron. Assicura uno spreco minore ed una uniformedistribuzione del prodotto sul manufatto eliminando la formazione di nebbia di verniciatura. Un ulteriore vantaggio deriva dallapossibilità di utilizzare vernici più dense.

Spruzzo airmix, rispetto all'airless assicura una maggiore efficacia ditrasferimento della finitura sul pezzo, poiché permette di lavorare conpressioni più basse. Permette inoltre di regolare il ventaglio dello spruzzosenza dover cambiare l'ugello con una migliore distribuzione della verniceottenendo così finiture accurate ed essiccazioni rapide.

Spruzzo elettrostatico, permette alla vernice di depositarsi sul manufattoper attrazione elettrostatica, e pertanto l'applicazione con la maggioreefficienza di trasferimento. Ha inoltre una migliore atomizzazione conpressioni più basse e per la sua capacità di avvolgimento del pezzo, ga-rantisce una maggiore produttività.

Verniciatura di un superficie piana. Tenendo la pistola parallelamente alla superficie, si ottiene uno strato di spessore uniforme.

Con la verniciatura elettrostatica, le goccioline di vernice cariche elettrostaticamente si depongono anche nella parte posteriore del pezzo.Anche la frazione di prodotto che nella verniciatura tradizionale costituisce l’overspray viene deposta sul manufatto, aumentando quindil’efficienza di trasferimento.

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LE VERNICI ALL’ACQUA

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La sostituzione di prodotti al solvente con prodotti all'acqua e un obiet-tivo perseguito dall'industria dei prodotti vernicianti già da molti anni.La continua necessità di un minor inquinamento, I'acquisizione dellapadronanza dei prodotti e le elevate prestazioni degli stessi, hannocontribuito, negli ultimi tempi, ad accelerare I'utilizzo delle vernici al-l'acqua per legno. Tuttavia, l'impiego di vernici idrodiluibili richiedeuna serie di accorgimenti nella preparazione del supporto, nella loroapplicazione e nelle condizioni di essiccazione. Pertanto, per ottimizzare i risultati, viene richiesta all'utilizzatore unaadeguata conoscenza.

Le vernici all'acqua sono composte da dispersioni acquose di resineche formano un film secco e resistente attraverso un processo fisicoche prevede:

1_ evaporazione dell'acqua

2_ coalescenza della resina in dispersione con conseguente formazione di un film continuo

Per ottenere un buon film essiccato, concorrono alcuni fattori ambientali,i più importanti dei quali sono:

• Umidità relativa dell'aria nell'ambiente, sia in fase di applicazioneche di essiccazione. Se questa è alta, rallenta l'evaporazione dell'ac-qua dal film umido di vernice e pertanto avremo un maggior rigon-fiamento della vena del legno ed una essiccazione più lunga; è quindiutile avere una umidità relativa inferiore al 70%. II ricambio di arianell'ambiente di essiccazione è importante perche consente di evitareche l'aria si saturi di vapore e impedisca una corretta essiccazione.

• Temperatura. È il fattore ambientale più importante che deve esseretenuto sotto controllo perché accelera o ritarda l’evaporazione del-l'acqua e regola la coalescenza (fusione) della resina dispersa inacqua. Se la temperatura, in fase di applicazione e di essiccazionee insufficiente, il processo di filmazione non avviene e pertanto nonsi otterrà un film continuo e resistente.

VANTAGGI DELLE VERNICI ALL'ACQUA• IGIENICITÀ E SICUREZZA DELL'AMBIENTE

DI LAVORO• BASSO ODORE• RIDOTTE EMISSIONI GASSOSE DI S.O.V.• NON DÀ RISCHI DI INCENDIO• MAGGIORE RESISTENZA AGLI UV• FACILITA DI MANUTENZIONE• MAGGIORE ELASTICITÀ• NON DÀ PROBLEMI DI RIMOZIONE

NELLA SOVRAPPLICAZIONE• NON INGIALLENTE• NON DÀ PROBLEMI DI AUTOCOMBUSTIONE

PRODOTTI AL SOLVENTE 550 g/m2

S.O.V. emesso g/m2 328, pari al 60%SECCO g/m2 222, pari al 40%

VANTAGGI DELLE VERNICI AL SOLVENTE• MINOR RIGONFIAMENTO DELLE FIBRE

DEL LEGNO• MAGGIORE BAGNABILITÀ DEL SUPPORTO• POSSONO ESSERE APPLICATE A BASSE

TEMPERATURE• MAGGIORE RESISTENZA CHIMICA ASSENZA

DI BLOCKING• POSSONO ESSERE APPLICATE SU TUTTE

LE ESSENZE LEGNOSE

PRODOTTI IDROSOLUBILI 550 g/m2

Acqua emessa g/m2 210, pari al 38%SECCO g/m2 320, pari al 58%S.O.V. emesso g/m2 20, pari al 4%

Per la loro natura, i vantaggi delle vernici all’acqua e al solvente sono i seguenti:DISPERSIONE ACQUOSA DEPOSTA SU UNA SUPERFICIE

LE GOCCIOLINE DI POLIMERO SI TROVANO LE UNE VICINE ALLE ALTRE

FORMAZIONE DI UN FILMCONTINUO DI VERNICE

EVAPORIZZAZIONEDELL’ACQUA

ULTERIORE EVAPORAZIONE DI ACQUA E DEFORMAZIONE DELLE SFERE DI RESINA

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Già da diversi anni mette a disposizione degli utilizzatori gli impre-gnanti NOVOLEGNO W e gli intermedi e finiture ECOPLAST W,prodotti che rappresentano il miglior risultato oggi proponibile sul ver-sante delle vernici all'acqua.Ciò è anche dimostrato dalle numerose esperienze pratiche presso ungran numero di applicatori. Pertanto, quanto segue è il risultato siadelle prove effettuate da CAP ARREGHINI SpA, ma soprattutto diquanto sperimentato nella pratica dai clienti.

SUGGERIMENTI PER UN CORRETTO UTILIZZO DELLE VERNICI ALL'ACQUA BASATI SU ESPERIENZE PRATICHE

Utilizzando le vernici all'acqua, il processo di lavorazione deve essereadeguato alle nuove esigenze. Esponiamo qui in dettaglio quali sonoi punti fondamentali da osservare:

1_Carteggiatura del legno grezzo

2_Viraggio del colore naturale del legno

3_Sanguinamento

4_Verniciatura di essenze esotiche e tropicali

5_Incollaggio dei piallacci

1_ CARTEGGIATURA DEL LEGNO GREZZO

Le vernici idrosolubili, rispetto alle tradizionali vernici al solvente, tendono ad alzare maggiormente il pelo dellegno, originando delle superfici ruvide. È quindi necessario che la carteggiatura del supporto sia molto accurata,utilizzando carte affilate con grane sottili (150-250) e soprattutto senza una eccessiva pressione. Quando lalevigatura del grezzo viene fatta con levigatrici meccaniche a contatto, un abbassamento eccessivo del nastro,in concomitanza con una eccessiva velocità di avanzamento e/o una carta consumata, invece di operareun'azione di taglio sul legno asportando il truciolo, si genera una azione meccanica di schiacciamento. Acontatto con l'acqua apportata dalla vernice, le fibre del legno tendono a riconquistare il loro volume inizialee quindi si potrebbe notare, oltre al sollevamento del pelo, anche un sollevamento del poro nei legni duri, odella venatura nei legni teneri. Essenze che causano un particolare sollevamento del pelo e del poro sono ilmassello di rovere e castagno, soprattutto sulle teste e dove ci siano delle fresature. Su questi legni l'inumidimentoprima della carteggiatura diventa pressoché indispensabile.

2_ VIRAGGIO DEL COLORE NATURALE DEL LEGNO

Quando si verniciano ad acqua particolari essenze come rovere e frassino, alcune sostanze contenute nel legnopossono virare di colore e quindi il legno cambia tinta. Questo fenomeno è particolarmente visibile quando siverniciano tali legni senza prima tingerli. La tinta rende infatti il difetto praticamente irrilevante, mentre applicandodirettamente una vernice trasparente incolore, il rovere tende a diventare verde, mentre il (soprattutto quandoha un elevato contenuto di tannino) tende al marroncino.Su questi legni bisogna quindi prima applicare dei particolari prodotti che neutralizzano queste sostanze, oprocedere alla sbiancatura (un'applicazione di acqua ossigenata a 130 volumi prima della verniciatura).Altre essenze, come il mogano, che tende a sbiadire quando viene esposto alla luce, o il ciliegio, che invecetende a scurire, possono accelerare il viraggio naturale del loro colore, se verniciati con prodotti idrosolubili.Anche in questo caso, come nel precedente, si può risolvere il problema tingendo leggermente la superficie.Ricordiamo che la buona pratica di tingere leggermente la superficie anche nei manufatti che si vogliono intinta naturale, rende il naturale colore del legno più stabile alla luce e garantisce delle superfici molto menoalterabili nel tempo. E’ buona regola, nel caso di legni contenenti elevate quantità di sostanze idrosolubilicolorate evitare di utilizzare impregnanti colorati in tonalità chiare e nel caso di sistemi pigmentati evitare diutilizzare tonalità con Y>75.

CAP ARREGHINI Spa

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5_ INCOLLAGGIO DEI PIALLACCI

Deve essere effettuato con molta cura. Se in qualche punto il piallaccio non è ben incollato al supporto, inseguito all'assorbimento dell'acqua contenuta nella vernice, aumenta il suo volume e genera una vescica.Questo fenomeno è ben conosciuto dal falegnami, in quanto si origina anche con l'impiego dei coloranti adacqua, che sono ormai di uso comune. Bisogna dunque fare molta attenzione alla distribuzione della colla,che deve essere omogenea su tutta la superficie. Per quanto riguarda il tipo di collante, certamente sarebbeconsigliabile I'utilizzo di prodotti definitivamente insolubili in acqua dopo essiccazione; nella pratica si e vistoche colle già di D3 (EN 204) non causano problemi.

Nel caso si impieghino colle ureiche e bene ottemperare alle seguenti indicazioni:

• prima di utilizzare il prodotto controllare che sia completamente sciolto e senza grumi;

• non applicare un quantitativo eccessivo (120-130 g/m2) e togliere l'eventuale eccedenza con la spatola dentata;

• la pressione al momento dell'incollaggio non deve essere troppo bassa (2-6 kg/cm2).

Se rimangono dei piccoli grumi di colla non sciolti sotto la superficie del piallaccio, si possono evidenziarecome macchioline bianche non trasparenti nella vernice. In qualsiasi modo, poiché gli errori di incollaggiovengono maggiormente evidenziati con l’utilizzo di vernici ad acqua, è importante quindi rispettare accuratamentele schede tecniche dei collanti impiegati, per quanto riguarda la diluizione, i tempi e le temperature di pressaggio,al fine di ottenere la presa migliore. L'incollaggio del piallaccio con colle fenoliche, se non eseguito a regolad'arte, può provocare sulla superficie della vernice fenomeni di efflorescenza o sbiancamenti. Si suggerisce,pertanto, di utilizzare colle melamminiche.

6_ MANUTENZIONE

Per prolungare la durata della protezione chimica dei serramenti è indispensabile effettuare delle verifiche pe-riodiche in modo da ripristinare immediatamente i danni subiti dal sistema verniciante per cause accidentali edeffettuare un corretto e periodico trattamento di rinnovo che consiste in un lavaggio della superficie con acquae detersivi neutri per asportare sporco e smog e dopo essiccazione proteggere la superficie con i prodottispecifici consigliati dal produttore del sistema verniciante

3_ SANGUINAMENTO

Quando si vuole fare una laccatura usando pitture o smalti ad acqua su legni che hanno un loro colore naturalepiuttosto scuro, possono apparire in superficie delle alonature colorate. Tale fenomeno è particolarmente visibilenelle bianche, mentre nei colori più decisi è praticamente irrilevante. La causa risiede in alcuni particolari pigmentidel legno che sono idrosolubili e possono sciogliersi nell'acqua contenuta nella vernice.In questo caso migrano sulla superficie, assieme all'acqua che viene espulsa dal film, producendo delle macchieanche a distanza di qualche giorno della verniciatura. Sovrapplicare nuovamente un'altra mano di laccaturaad acqua non servirebbe a risolvere il problema poiché, essendo tali sostanze idrosolubili, ritornerebbero,seppur in misura minore, in superficie. Quando si vogliono dunque laccare dei legni con un marcato colore na-turale, è bene procedere con attenzione e precisione fin dall'inizio del ciclo di verniciatura, utilizzando degliappositi isolanti o sbiancando il legno prima della verniciatura.

4_ VERNICIATURA DI ESSENZE ESOTICHE TROPICALI

Alcune essenze, quali ad esempio l'iroko, possono contenere delle discrete quantità di grassi e/o sostanzeacide, che causano uno scarso aggrappaggio della vernice e/o ne alterano il processo di filmazione, producendopellicole poco trasparenti e con scarse prestazioni tecniche.Nei casi dubbi e quindi bene consultare il fornitore.

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I sistemi proposti dal CAP ARREGHINI SPA per manufattiall’esterno sono:

AL SOLVENTE

• E068_Eno

• E069_Eno Super 2000

• E062_Novolegno Special uv Finitura

• E063_Novolegno, Novolegno Dolomite Plus

• E061_Riplast 1 Lucida

IDRODILUIBILI

• E065_Ecoplast W300 Tix AC

• E066_Novolegno W 85 Special

• E067_Ecoplast 1000

• E085_K81 Smalto all’acqua

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti all’interno ed all’esterno,impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionalein quanto dotato di elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potereriempitivo e copertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratte-rizzata da elevata omogeneità estetica e da formidabili resistenze alle intemperiee meccaniche, elementi indispensabili per la durata delle applicazioni e persalvaguardare nel tempo il manufatto. La sua alta qualità permette di ottenerela soluzione estetica e tecnica per le diverse esigenze di verniciatura con unottimo livello di finitura e con la massima protezione e resistenza del coloreall’esterno anche in situazioni di forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> RAPIDA ESSICAZIONE

> ELEVATO POTERE RIEMPITIVO

> OTTIMA ELASTICITÁ

> ELEVATA ADESIONE SU MATERIALI DIVERSI

ECOPLAST 1000SMALTIACQUA

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Sovrapplicabile 3h; Completa 24h

Resa 3.5 - 4.5 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo aircoat

Page 24: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

4746

ECOPLAST W 300 TIX ACVERNICI PER LEGNO

ACQUA

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internoed all’esterno, impermeabile all’acqua, facilmente applicabile. Ideale per l’usoprofessionale in quanto dotato di elevata compatibilità, potere riempitivo eadesione su diversi tipi di impregnanti. Assicura una finitura caratterizzatada elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto.La sua alta qualità permette di ottenere l’ideale soluzioneestetica e tecnica alle diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello difinitura. È formulato con resine acriliche in dispersione acquosa che garantisconola massima resistenza agli UV e la massima protezione all’esterno in condizionidi forte esposizione agli agenti atmosferici e raggi solari.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> RAPIDA ESSICAZIONE

> ELEVATO POTERE RIEMPITIVO

> OTTIMA ELASTICITÁ

> ELEVATA ADESIONE SU MATERIALI DIVERSI

Book

Book

1010

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti diversi, impermeabileall’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotatodi elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e co-pertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche, elementiindispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardare neltempo il manufatto.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA COPERTURA

> BUONA RESISTENZA ALLA CORROSIONE

> BUONA ELASTICITÁ

> BUONA RESISTENZA AGLI URTI

ENO LUCIDO e OPACOSMALTI

SINTETICI

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Completa 48h

Resa 12-14 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Asciutto al tatto 2-3 h; Fuori impronta 6h; Completa 18h

Resa 4-5 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo Aircoat

Page 25: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

4948

ENO SUPER 2000SMALTI

SINTETICI

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti diversi, impermeabileall’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotatodi elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e co-pertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità estetica e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV

> BUONA COPERTURA

> OTTIMA RITENZIONE DELLA BRILLANTEZZA NEL TEMPO

> OTTIMA RESISTENZA A URTI E ABRASIONI

Book

10

DATI TECNICIDiluizione 0-10% in volume con Acquaragia

Essiccazione Completa 24h

Resa 4-5 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo

Book

10

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti all’interno ed all’esterno,impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionalein quanto dotato di elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potereriempitivo e copertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratte-rizzata da elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e mec-caniche. La sua alta qualità consente di ottenere la soluzione estetica e tecnicaper le diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello di finitura e conla massima protezione e resistenza del colore all’esterno anche in situazionidi forte esposizione in condizioni severe. Le caratteristiche di adeguata elasticitàed antiusura generano un film che rimane stabile, bello e resistente anche allesollecitazioni dovute alla variazione dimensionale del supporto al variare dellecondizioni climatiche.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA AI LAVAGGI

> OTTIMA ADESIONE SU SUPPORTI DIVERSI

> ELEVATA ELASTICITÁ

> BASSA PRESA DI SPORCO

K81 SMALTO ALL’ACQUALUCIDO e SATINATO

SMALTIACQUA

DATI TECNICIDiluizione 5-15% con acqua in volume; su supporti assorbenti (gesso, cartongesso)

il primo strato al 60-120% con acqua in volume

Essiccazione Sovrapplicabile 3h; Completa 24h

Resa 10-12 m²/l per strato

Attrezzi Rullo, Pennello, Spruzzo aircoat

Page 26: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

5150

NOVOLEGNO DOLOMITI PLUSIMPREGNANTI PER LEGNO

SOLVENTE

Prodotto di impregnazione superficiale del legno per uso interno ed esterno,altamente penetrante, con finitura che mette in evidenza la venatura del legno.Disponibile in colorazioni semitrasparenti ottenute con pigmenti minerali mi-cronizzati ad alta resistenza alla luce che conferiscono ai manufatti in legnotrattati stabilità di tinta e protezione contro il deterioramento causato dagliUV e dagli agenti atmosferici, elementi indispensabili per la durata delle ap-plicazioni, utili per salvaguardare nel tempo il manufatto. La sua alta qualitàassicura una buona bagnatura del poro del legno con basso rigonfiamentodella fibra ed una distribuzione della tinta omogenea ed uniforme in modo dapoter garantire un fondo tale da consentire l’adesione degli strati di finiturae la loro corretta filmazione con ottimi risultati estetici sia nel professionalesia nel “fai da te” attraverso facili applicazioni con attrezzi manuali o mecca-nici.

> OTTIMA IMPERMEABILITÁ ALL’ACQUA

> OTTIMA PENNELLABILITÁ

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV E AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA ALLE MUFFE

Book

Book

1010

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internoed all’esterno, impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’usoprofessionale in quanto dotato di elevata compatibilità, potere riempitivo eadesione su diversi tipi di impregnanti. Assicura una finitura caratterizzatada elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto.La sua alta qualità consente di ottenere la soluzioneestetica e tecnica per le diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livellodi finitura e con la massima protezione e resistenza del colore all’esterno anchein situazioni di forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA IMPERMEABILITÁ ALL’ACQUA

> BUONA PENNELLABILITÁ

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV E AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA ALLE MUFFE

> BUONA ELASTICITÁ

NOVOLEGNO SPECIAL UV FINITURAFINITURA PER LEGNO effetto cera

SOLVENTE

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Sovrapplicabile 24-36h; Completa 36h

Resa 10-12 m²/l per strato

Attrezzi Pennello

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Sovrapplicabile 12-16h; Completa 16h

Resa 10-12 m²/l per strato

Attrezzi Pennello

Page 27: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

5352

NOVOLEGNO W 85 SPECIALFINITURE PER LEGNO effetto cera

ACQUA

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internoed all’esterno, impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’usoprofessionale in quanto dotato di elevata compatibilità, potere riempitivo eadesione su diversi tipi di impregnanti; assicura una finitura caratterizzatada elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto. La sua alta qualità consente di ottenere la soluzioneestetica e tecnica alle diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello difinitura e con la massima protezione e resistenza del colore all’esterno anchein situazioni di forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA ALLE MUFFE

> OTTIMA ELASTICITÁ

Book

Book

1010

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internoed all’esterno, impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’usoprofessionale in quanto dotato di elevata compatibilità e caratteristiche dipotere riempitivo e adesione su diversi tipi di impregnanti; assicura una finituracaratterizzata da elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperiee meccaniche; elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utiliper salvaguardare nel tempo il manufatto.La sua alta qualità consente di ot-tenere la soluzione estetica e tecnica per le diverse esigenze di verniciatura conun ottimo livello di finitura e con la massima protezione e resistenza all’esternoanche in situazioni di forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV E AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE

> BUONA RESISTENZA AGLI AGLI UV

> BUONA ELASTICITÁ

RIPLAST 1 LUCIDA e OPACAVERNICI PER LEGNO

SINTETICHE

DATI TECNICIDiluizione Fino al 10% in volume con Acquaragia

Essiccazione Al tatto 6h; Completa 24h

Resa 11-13 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Spruzzo e Rullo pelo

DATI TECNICIDiluizione Pennello, Rullo: fino al 10% in volume con acqua.

Spruzzo Aircoat: pronto all’uso.

Essiccazione Al tatto 2-3h; Completa 6h

Resa 8-10 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo, Spruzzo Aircoat

Page 28: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

5554

02Le soluzioni

PROTEZIONE DEL LEGNO ALL’INTERNO

Book

10

Abbiamo visto in precedenza quali sono le caratteristiche che la pro-tezione deve avere nel caso di manufatti all’esterno, ora analizziamole prestazioni necessarie per la protezione all’interno.

Alla vernice si richiederà di:• resistere agli urti e all’abrasione;• resistere ad agenti chimici contenuti in bevande e detersivi• avere un effetto estetico ineccepibile, per antigraffio e morbidezza.

L’umidità consentita per una buona verniciatura deve essere compresatra il 40% e il 70% nell’ambiente di lavoro e tra l’8% e il 14% nellegno. In condizioni di temperatura di 21° esiste un equilibrio tra lapercentuale dell’umidità relativa dell’ambiente di lavoro e la percentualedi umidità del legno.

Per esempio, verniciando con poliuretanici in condizioni di umiditàelevata, il film di vernice potrebbe perdere durezza e resistenza allasovrapplicazione e potrebbero formarsi bollicine di vapore all’internodel film essiccato. Quando interverrà uno sbalzo termico, il vaporeacqueo incluso nel film di vernice condenserà, formando visibili mac-chie biancastre. Oppure, nelle vernici alla nitrocellulosa si potrebberoverificare sbiancamenti superficiali e ingrigimento del poro. Anchel’umidità troppo bassa può provocare degli inconvenienti di vernicia-tura che riguardano lo scarso ancoraggio e, nel caso di verniciatureelettrostatiche, una scarsa conducibilità. Per un buon risultato di ver-niciatura, inoltre, è necessario tenere in considerazione la presenzanel legno di diverse sostanze quali tannini, oli o resine, che procuranoun ritardo di essiccazione, uno scarso ancoraggio ed eventuali macchiecolorate. In alcune tipologie di legno con cavità cellulari molto grosse(pori grossi), la verniciatura può creare dei movimenti di aria all’internocon formazione di bollicine. Nel legno impiallacciato, invece, è datemere il trasudamento della colla attraverso i pori.

Anche i difetti del legno sono in genere negativi per la verniciatura:i nodi se anche bene aderenti con i movimenti provocano la rotturadella vernice, le fibre, in particolare quelle del legno tardivo, risultano

schiacciate dopo la piallatura e, raddrizzandosi col passare del tempo, possono provocare lo screpolarsidella vernice. Importanza fondamentale per un buon ancoraggio, quindi, viene data alla levigatura dellegno che deve essere eseguita con carta abrasiva a grana grossa in modo da sviluppare una notevoleazione di taglio per raddrizzare le fibre schiacciate ed asportare parti eccedenti, creando un supportocon assorbimento uniforme e omogeneo della prima mano di verniciatura.Un ciclo di verniciatura per interni di solito è costituito da uno strato di isolante se si è in presenza disostanze come tannini, oli, resine o di legni con poro grosso, uno o più strati di fondo, in base all’effettodesiderato, se a poro aperto o chiuso. Successivamente va eseguita la carteggiatura dello strato di fondocon carta abrasiva a grana fine, evitando di asportare troppa vernice di fondo poiché ciò comprometterebbela resistenza alla sovrapplicazione con conseguente finitura non uniforme. Nelle applicazioni delle vernicisi devono evitare spessori troppo elevati, soprattutto in condizioni ambientali critiche poiché, con temperatureelevate, si potrebbero verificare puntinature dovute alla occlusione nel film di vernice di solventi nonevaporati per una troppo rapida essiccazione superficiale. Questi solventi occlusi, oltre a provocare il fe-nomeno delle bollicine, diminuiscono anche la resistenza alla sovrapplicazione. Con temperature basse,invece, l’elevato spessore provoca un rallentamento eccessivo nell’essiccazione con conseguente difficoltàdi carteggia tura, che è sempre necessaria se si superano le tre ore di essiccazione tra uno strato e l’altro.La carteggiatura che precede lo strato di finitura è sempre necessaria per ottenere una superficie morbidae speculare.

Book

10UN MANUFATTO IN LEGNO VIENE VERNICIATO PER DIVERSE ESIGENZE, FRA LE QUALI DARGLIFINITURA ESTETICA E UNA PROTEZIONE CHE PUÒ ESSERE DIVERSA A SECONDA DELLE CON-DIZIONI A CUI VIENE SOTTOPOSTO. È IMPORTANTISSIMO CONSIDERARE, INFATTI, SE SI TRATTADI MANUFATTI CHE DOVRANNO SOPPORTARE GLI AGENTI ATMOSFERICI O SE SONO DESTI-NATI ALL’ARREDAMENTO INTERNO. IN CIASCUNO DI QUESTI CASI SI RICHIEDERÀ ALLA PEL-LICOLA DI VERNICE UNA DIFFERENTE RESISTENZA.

Page 29: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

I sistemi proposti dal CAP ARREGHINI SPA per manufattiall’interno sono:

AL SOLVENTE

• E064_Novolegno 85

• E069_Eno Super 2000

• E068_Eno

• E071_Riplast R3-R4

• E072_Riplast R3-R4

• E075_Riplast P120-P121

• E076_Riplast F69-F70

• E077_Riplast E88-e89

• E074_Riplast P71-P72

• E079_Alchidina Lucida e Opaca

IDRODILUIBILI

• E066_Novolegno W, Novolegno W 85 Special

• E080_Ecoplast W500

• E082_Ecoplast W601

5756

02Le soluzioni

Book

10

Book

10

Vernice nitrosintetica di finitura trasparente, adatta per manufatti in legnoall’interno, facilmente applicabile. È ideale per l’uso professionale in quantodotata di potere riempitivo, adesione su fondi carteggiati e di un’essiccazioneveloce che permette di ridurre i tempi di verniciatura. Forma una pellicola difinitura caratterizzata da elevata omogeneità estetica. Formulata con nitro-cellulosa modificata e resine alchiliche, è sensibile al vapore acqueo ed aiprodotti contenenti solventi che possono deteriorare la superficie.

> BUONA ELASTICITÁ

> BUONA DUREZZA E RESISTENZA AL GRAFFIO

ALKIDINA LUCIDA e OPACAFONDI PER LEGNO

ACQUA

DATI TECNICIDiluizione 10-20% con Butol o 15-30% con Nitrodil in volume.

In condizioni sfavorevoli per troppa umidità o elevata temperatura, per evitare puntinature o altri difetti del film, usare il diluente Butol.

Essiccazione Fuori polvere 15’, al tatto 1h; completa 2h

Resa 9-11 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo, Immersione

Page 30: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

5958

Book

10

Vernice trasparente, acrilica, non ingiallente, idrodiluibile, mono o bicomponente,adatta per la protezione di manufatti in legno all’interno. Ecoplast W601 ca-talizzata con Idrocat 10 assicura le massime resistenze.

> BUONA RESISTENZA ALL’ABRASIONE

> BUONA RESISTENZA AL GRAFFIO

> BUONA RESISTENZA AI LAVAGGI CON DETERSIVI

> BUONA RESISTENZA ALLE MACCHIE DA LIQUIDI ALIMENTARI

> BUONA RESISTENZA ALL’INGIALLIMENTO

ECOPLAST W 500 LUCIDA e OPACAVERNICI PER LEGNO

ACQUA

DATI TECNICIDiluizione Spruzzo Aircoat: pronto all’uso.

Spruzzo Convenzionale: 10% in volume con acqua

Essiccazione Sovrapplicabile bagnato/bagnato 1-2 h; Carteggiabile e sovrapplicabile 6-8 h;

Completa 12 h; Massima resistenza dopo 5-6 gg

Resa 9-11 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo

Book

10

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti diversi, impermeabileall’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotatodi elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e co-pertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche, elementiindispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardare neltempo il manufatto.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA COPERTURA

> BUONA RESISTENZA ALLA CORROSIONE

> BUONA ELASTICITÁ

> BUONA RESISTENZA AGLI URTI

ENO LUCIDO e OPACOSMALTI

SINTETICI

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Completa 48h

Resa 12-14 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo

Page 31: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

6160

ENO SUPER 2000SMALTI

SINTETICI

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti diversi, impermeabileall’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotatodi elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e co-pertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità estetica e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto. La sua alta qualità consente di ottenere la soluzioneestetica e tecnica per le diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livellodi finitura e con la massima protezione e resistenza del colore all’esterno anchein situazioni di forte esposizione in condizioni severe. Le caratteristiche di ade-guata elasticità, resistenza al graffio ed antiusura generano un film che rimanestabile, bello e resistente anche alle sollecitazioni naturali dovute alla variazionedimensionale del supporto al variare delle condizioni climatiche.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV

> BUONA COPERTURA

> OTTIMA BRILLANTEZZA NEL TEMPO

> OTTIMA RITENZIONE A URTI E ABRASIONI

Book

10

DATI TECNICIDiluizione 0-10% in volume con Acquaragia

Essiccazione Completa 24h

Resa 7-9 m²/l per 70-50 μm secchi

Attrezzi Pennello, Rullo

Book

10

Prodotto impermeabile all’acqua adatto per sistemi di verniciatura di manufattiin legno all’interno, facilmente applicabile, con buon potere riempitivo e adesionesu diversi tipi di impregnanti; assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità, buona resistenza meccanica, elasticità e resistenza al graffio, ge-nerando un film che rimane stabile, bello e resistente all’usura nel tempo.

> OTTIMA IMPERMEABILITÁ ALL’ACQUA

> BUONA PENNELLABILITÁ

> BUONA ELASTICITÁ

NOVOLEGNO 85FINITURE PER LEGNO effetto cera

SOLVENTE

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Sovrapplicabile 24-36 h; Completa 36 h

Resa 10-12 m²/l per strato

Attrezzi Pennello

Page 32: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

6362

NOVOLEGNO WIMPREGNANTI PER LEGNO

ACQUA

Prodotto di impregnazione superficiale de legno, per uso interno ed esterno,altamente penetrante con finitura che mette in evidenza la venatura del legno.Disponibile in colorazioni trasparenti ottenute con pigmenti minerali micro-nizzati ad alta resistenza alla luce che conferiscono ai manufatti in legnotrattati stabilità di tinta e protezione contro il deterioramento causato dagliUV e dagli agenti atmosferici, elementi indispensabili per la durata delle ap-plicazioni, utili per salvaguardare nel tempo il manufatto. La sua alta qualitàassicura una buona bagnatura del poro del legno con basso rigonfiamentodella fibra ed una distribuzione della tinta omogenea ed uniforme in modo dapoter garantire un fondo tale da consentire l’adesione degli strati di finiturae la loro corretta filmazione con ottimi risultati estetici sia nel professionalesia nel “fai da te” attraverso facili applicazioni con attrezzi manuali o mecca-nici.

> BUONA RESISTENZA ALLE MUFFE

> OTTIMA RESISTENZA AGLI UV

> OTTIMA UNIFORMITÁ DI TINTA

Book

10

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Al tatto 3h; Completa 8h

Resa 11-13 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Spruzzo, Immersione, Impregnatice, Flow-coating

NOVOLEGNO W 85 SPECIALFINITURE PER LEGNO

ACQUA

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internoed all’esterno, impermeabile all’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’usoprofessionale in quanto dotato di elevata compatibilità, potere riempitivo eadesione su diversi tipi di impregnanti; assicura una finitura caratterizzatada elevata uniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche,elementi indispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardarenel tempo il manufatto. La sua alta qualità consente di ottenere la soluzioneestetica e tecnica alle diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello difinitura e con la massima protezione e resistenza del colore all’esterno anchein situazioni di forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> OTTIMA RESISTENZA ALLE MUFFE

> OTTIMA ELASTICITÁ

DATI TECNICIDiluizione Pennello, Rullo: fino al 10% in volume con acqua.

Spruzzo Aircoat: pronto all’uso.

Essiccazione Al tatto 2-3h; Completa 6h

Resa 8-10 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo, Spruzzo Aircoat

Book

10

Page 33: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

6564

RIPLAST E88 E89 LUCIDAVERNICI PER LEGNO

POLIURETANICHE

Vernice acrilica a due componenti, non ingiallente, lucida, catalizzata con po-lisocianato alifatico.

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE E AL GRAFFIO

> OTTIMA RESISTENZA AI LAVAGGI E ALLE MACCHIE

> DISCRETA PIENEZZA

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI E UV

> BUONA ELASTICITÁ

> BUONA RESISTENZA AGLI URTI

Book

10

DATI TECNICIDiluizione Spruzzo: 10-15% in peso con Diluente per Riplast E88 E89

Pennello: pronto all’uso.

Essiccazione Fuori polvere 1h; Al tatto 8h; Completa 18h

Resa 7.7-9.1 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo, Pennello

RIPLAST F69 F70 SEMILUCIDAVERNICI PER LEGNO

POLIURETANICHE

Vernice di finitura trasparente bicomponente poliuretanica, a base di poliesteree polisocianato aromatico, adatta per manufatti in legno all’interno.

> BUONA RESISTENZA ALL’ABRASIONE E AL GRAFFIO

> OTTIMA RESISTENZA AI LAVAGGI E ALLE MACCHIE

> BUONA PIENEZZA

> BUONA ELASTICITÁ

DATI TECNICIDiluizione Spruzzo: 10-15% in volume con Nitrodil o Butol

Velatrice: 5% in volume con Nitrodil o Butol

Essiccazione Fuori polvere 30’; Al tatto 2h; Completa 8 h

Resa 7.7-9.1 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo, Velatrice

Book

10

Page 34: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

6766

RIPLAST P71 P72 OPACAVERNICI PER LEGNO

POLIURETANICHE

Vernice di finitura trasparente bicomponente poliuretanica, a base di poliesteree polisocianato aromatico, adatta per manufatti in legno all’interno.

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE E AL GRAFFIO

> OTTIMA RESISTENZA AI LAVAGGI E ALLE MACCHIE

> DISCRETA PIENEZZA

Book

10

DATI TECNICIDiluizione Spruzzo: 10-15% in volume con Nitrodil o Butol

Velatrice: pronta all’uso

Essiccazione Fuori polvere 15’; Al tatto 2h; Completa 5h

Resa 7.7-9.1 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo, Velatrice

RIPLAST P120 P121OPACAVERNICI PER LEGNO

POLIURETANICHE

Vernice di finitura trasparente bicomponente poliuretanica, a base di poliesteree polisocianato aromatico, adatta per manufatti in legno all’interno.

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE E AL GRAFFIO

> OTTIMA RESISTENZA AI LAVAGGI E ALLE MACCHIE

> BUONA PIENEZZA

DATI TECNICIDiluizione Spruzzo: 10-15% in volume con Nitrodil o Butol

Velatrice: 5-10% in volume con Nitrodil o Butol

Essiccazione Fuori polvere 15’; Al tatto 2h; Completa 5h

Resa 7.7-9.1 m²/l per strato

Attrezzi Spruzzo, Velatrice

Book

10

Page 35: 10 Book -  · PDF file4 5 SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE TANGENZIALE SEZIONE LONGITUDINALE RADIALE Il legno è un materiale di origine vegetale che

6968

RIPLAST R3 R4SMALTI

POLIURETANICI

Smalto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti diversi, impermeabileall’acqua, facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotatodi elevata compatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e co-pertura su diversi tipi di fondo. Assicura una finitura caratterizzata da elevatauniformità e da formidabili resistenze alle intemperie e meccaniche, elementiindispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardare neltempo il manufatto. La sua alta qualità consente di ottenere la soluzione esteticae tecnica per le diverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello di finiturae con la massima protezione e resistenza del colore all’esterno anche in situazionidi forte esposizione in condizioni severe.

> OTTIMA RESISTENZA DEL COLORE

> OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI

> BUONA COPERTURA

> OTTIMA RESISTENZA AGLI URTI E GRAFFI

> OTTIMA RESISTENZA A OLI E CARBURANTI

Book

10

DATI TECNICIDiluizione Fino al 10% in peso con Nitrodil

In condizioni sfavorevoli per elevata umidità o temperatura utilizzare Butol

Essiccazione Sovrapplicabile bagnato/bagnato 2-3h, Sovrapplicabile 12-16h; Completa 24h

Resa Cicli su ferro: 6.4-7.4 m²/kg per 70 μm secchi

Attrezzi Spruzzo, Pennello, Rullo

Book

10

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02Le soluzioni

Book

10

II pavimento in legno è da lunghissimo tempo uno dei maggiori rive-stimenti dei piani dell'impiantito usato dall'uomo. II legno, infatti, ac-comuna in sé buone caratteristiche meccaniche, buone proprietà diisolamento termico e buon assorbimento acustico. Sono molte le speciedi legno che si possono utilizzare: tutte però devono soddisfare mol-teplici esigenze e garantire determinate caratteristiche prestazionali.È buona norma che le specie utilizzate abbiano densità minima su-periore a 600 kg/m3, una durezza Janka superiore a 600 dan, unaimpronta, che stabilisce la resistenza alla pressione in base alle normeUNI, inferiore a 0,265 mm, e che il rapporto delle variazioni dimen-sionali tra la direzione radiale e tangenziale non sia mai superiore a2,4%. Nelle norme UNI sono riportati i tipi di elementi di legno utilizzatinelle pavimentazioni. Vi sono tipi di legno per tutti gli impieghi: dal-l'abitazione all'impianto sportivo aIl'industria. I criteri da considerareper la scelta migliore devono tener presente la durabilità e l'idoneitàdella specie legnosa e non solo il colore. Grazie alla varietà dei tipidi elementi sono possibili moltissimi disegni, anche se le norme UNIhanno unificato solo quelli più utilizzati.

I metodi di posa sono molteplici e possono essere raggruppati cosi:

_ CHIODATURA

_ INCOLLAGGIO

_ SOVRAPPOSIZIONE

Book

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POSATURA, LEVIGATURA E VERNICIATURA

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CHIODATURAMetodo usato di solito per listonidi grosso spessore chiodati su unaarmatura di tavolette di abete fis-sate al fondo cementizio o su untavolato fissato su catinelle anco-rate al fondo. Questo metodo ri-sulta laborioso e costoso, peròassicura elevata stabilità, un ot-timo isolamento termico e acu-stico, ed una elevata protezionedall'unnidita. Viene spesso usatoper pavimentazioni sottoposte adun alto indice di usura: locali pub-blici, impianti sportivi, ecc.

INCOLLAGGIOIl più diffuso perché più veloce edeconomico. Con questo sistema,è necessario controllare l'umiditàdella caldana, la sua planarità e lasua pulizia, per garantire unabuona efficacia del collante.Spesso la scarsa considerazione diquesti fattori è causa di distaccoparziale del parquet.

SOVRAPPOSIZIONESi utilizza su pavimenti preesistenti,con listoni o pannelli preverniciati,ed e utilizzato principalmente perla velocità di consegna del pavi-mento finito.

02Le soluzioni

Book

10

Tutti i metodi descritti presentano particolari problematiche di posa, a parte la tecnica dell’incollaggio chemerita più attenzione per motivi che qui di seguito andremo ad analizzare. II piano di posa deve esserecompatto e uniforme. Questi requisiti si ottengono con spessori non inferiori a 5 cm circa e con una maltaricca di cemento ed esente da calce. Un impasto eccessivamente ricco di sabbia da origine ad una eccessivaporosità. Tale porosità richiederà successivamente una maggiore quantità di di colla con conseguente ec-cessiva presenza di umidità che può provocare un esagerato rigonfiamento del legno. Se la quantità dicemento e scarsa si ha inoltre insufficiente resistenza meccanica unita a scarsa compattezza e durantel'azione di trazione in fase di essiccazione della colla, si può verificare un parziale distacco del parquet.

II piano di posa deve essere perfettamente planare per offrire la maggiore superficie di contatto con ilparquet al fine di garantire la massima adesione. Inoltre deve essere perfettamente asciutto ed il valore diumidità non dovrebbe superare il 3-4%. Stabilito che il supporto abbia i requisiti adatti per avere buonirisultati, è importante che la colla utilizzata venga scelta con particolare attenzione alla sua elasticità, alsuo potere ancorante e, nel caso di collanti vinilici, al suo basso contenuto di acqua. A posa avvenuta èimportante lasciare trascorrere un periodo di stabilizzazione prima di successive operazioni. Tale periodo,che varia dai 30-40 giorni, è necessario sia per permettere agli elementi in legno di adeguarsi at pianodi posa, sia per una completa essiccazione del collante. A tale scopo è conveniente arieggiare con unacerta regolarità i locali per dare la possibilità al pavimento di raggiungere un equilibrio igrometrico conl'ambiente. Trascorso il periodo di stabilizzazione si procede alle fasi di levigatura, stuccatura e verniciatura.Le vernici più utilizzate sono quelle poliuretaniche. Queste vernici infatti possiedono i requisiti essenzialiper una valida protezione del pavimento di legno: durezza, elasticità, elevata resistenza all'abrasione eal graffio, elevata resistenza alle macchie provocate da bevande e alimentari resistenza ai lavaggi con icomuni detersivi. Inoltre i metodi di applicazione delle vernici poliuretaniche sono semplici e pratici. At-tualmente però si sono affermate per motivi di salvaguardia dell'operatore e dell'ambiente, le vernici po-liuretaniche idrodiluibili che possiedono le stesse caratteristiche di quelle al solvente.

Book

10

POSATURA, LEVIGATURA E VERNICIATURA

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03Perchè unpavimento in legno? Bo

ok

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II parquet e il tipo di rivestimento di pavimenti particolarmente adatto siaper I'uso privato, per gli impianti sportivi e per tante altre attività umane.Le ragioni che determinano tale scelta si possono cosi riassumere:

•naturale traspirazione e facile adattamento ai differenti climi

•comfort termico e acustico

•assenza di cariche elettrostatiche, effetti di campi magnetici e di catalisi

•assenza di sostanze tossiche o dannose all'organismo umano

•facilmente rinnovabile

•cromatismo con tonalità irripetibili

•possibilità di realizzare moltissimi disegni geometrici dal particolare effetto decorativo

•durata e affidabilità

•preavvisa in caso di fenomeni di cedimento strutturale o estetico

•ottime proprietà di resistenza meccanica

Book

10

POSATURA, LEVIGATURA E VERNICIATURA

04I prodotti

Cap ArreghiniI sistemi proposti dal CAP ARREGHINI SPA per pavimentiin legno sono:

AL SOLVENTE

• E081_Riplast A+B Lucida, Semilucida, Satinata

IDRODILUIBILI

• E084_Ecoplast 507

• E116_Ecoplast W 500

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ECOPLAST W 507 OPACAVERNICI PER LEGNO

ACQUA

Prodotto trasparente, adatto per qualsiasi tipo di legno da disporre a pavimento.Facilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotato di elevatacompatibilità e caratteristiche di adesione, potere riempitivo e copertura sudiverse specie legnose. Assicura una finitura caratterizzata da elevata uniformitàe da formidabili resistenze meccaniche.La sua alta qualità consente di ottenere la soluzione estetica e tecnica allediverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello di finitura e con la mas-sima protezione e resistenza all’esposizione in condizioni severe; elementi in-dispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardare nel tempoil manufatto.

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE

> OTTIMA ELASTICITÁ

> BUONA RESISTENZA AI LAVAGGI CON DETERSIVI

> BUONA RESISTENZA AI LIQUIDI ALIMENTARI

> BUONA RESISTENZA AI SEGNI DELLA GOMMA

Book

Book

1010

Prodotto adatto per sistemi di verniciatura di manufatti in legno all’internofacilmente applicabile, ideale per l’uso professionale in quanto dotato di potereriempitivo, adesione su fondi idrodiluibili carteggiati e specie legnose diversee di un’essiccazione veloce che permette di ridurre i tempi di verniciatura. As-sicura una finitura caratterizzata da elevata uniformità e resistenze meccaniche.La sua qualità permette di ottenere la soluzione estetica e tecnica alle diverseesigenze di verniciatura con un ottimo livello di finitura e con buona resistenzaall’esposizione in condizioni severe, elementi indispensabili per la durata delleapplicazioni, utili per salvaguardare nel tempo il manufatto. Le caratteristichedi adeguata elasticità, resistenza al graffio ed antiusura generano un film cherimane stabile, bello e resistente all’abrasione ed ai comuni detersivi.

> BUONA RESISTENZA ALL’ABRASIONE

> OTTIMA ELASTICITÁ

> BUONA RESISTENZA AI LAVAGGI CON DETERSIVI

ECOPLAST W 500 LUCIDA e OPACAVERNICI PER LEGNO

ACQUA

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Sovrapplicabile 1-2h; Carteggiabile 6h completa 6h; Pedonabile 3-4 gg

Resa 11-13 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo, Spruzzo

DATI TECNICIDiluizione Monocomponente: pronto all’uso

Bicomponente: 10-15% in volume con acqua

Essiccazione Sovrapplicabile 2-3h; Carteggiabile 6h; Completa 6h; Pedonabile 5-6 giorni

Resa 11-13 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo

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RIPLAST A+B LUCIDA SATINATA e SEMILUCIDA

FINITURE PER LEGNOPOLIURETANICHE

Vernice poliuretanica bicomponente, trasparente, adatta per qualsiasi tipo dilegno da disporre a pavimento. Facilmente applicabile, è ideale per l’uso pro-fessionale in quanto dotato di elevata compatibilità e caratteristiche di adesione,potere riempitivo e copertura su diverse specie legnose. Assicura una finituracaratterizzata da elevata uniformità e da formidabili resistenze meccaniche.La sua alta qualità consente di ottenere la soluzione estetica e tecnica per lediverse esigenze di verniciatura con un ottimo livello di finitura e con la mas-sima protezione e resistenza all’esposizione in condizioni severe: elementi in-dispensabili per la durata delle applicazioni, utili per salvaguardare nel tempoil manufatto.

Book

Book

1010

> OTTIMA ELASTICITÁ

> OTTIMA RESISTENZA ALL’ABRASIONE

> OTTIMA RESISTENZA A OLI E SOLVENTI

> OTTIMA RESISTENZA A ALCALI

DATI TECNICIDiluizione Pronto all’uso

Essiccazione Al tatto 4h; Completa 18h; Pedonabile 4-5 giorni

Resa 12-14 m²/l per strato

Attrezzi Pennello, Rullo

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI ALL’ACQUA VERNICIANTI ALL’ACQUA

CATTIVO SCORRIMENTO DELL'IMPREGNANTE CON FORMAZIONE DI MACCHIE, COLATURE, CORDONATURE

DETERIORAMENTO DOVUTO AD AGGRESSIONE BATTERICA

Book

10

CAUSE

Aumento di viscosità del prodotto acausa di una elevata evaporazionenella applicazione a flow-coating eimmersione che si verifica quando ilricambio con prodotto fresco non èfrequente, soprattutto nel periodoestivo con alte temperature

In caso di essiccazione forzata, l'in-fisso viene essiccato appena impre-gnato con il prodotto ancora in fasedi sgocciolamento.

Non corretta disposizione ed incli-nazione degli infissi sulla catenaaerea.

Assenza di fori di sgocciolamento incorrispondenza dei punti di accumulo

Accumulo di residui di carteggiaturae/o segatura che ostacola lo scorri-mento.

Formazione di schiuma nella vasca.

Verificare il tipo di NOVOLEGNO Wimpiegato (nel caso di legni ricchi diestrattivi quali il rovere, il castagno,l'iroko).

SOLUZIONI

1) Controllare la viscosità del prodotto e correggerla introducendo acqua (max 5%).

2) Aggiungere se necessario il 2-3% di Ritardante W soprattutto nel periodo estivo.

3) Introdurre prodotto fresco.

Assicurare almeno 10-15 minuti di appassimento a temperatura ambiente.

Dare la giusta inclinazione ai manufatti (20° circa).

Praticare dei fori di sgocciolamento in corrispondenza delle zone ai accumulo.

Filtrare il prodotto e pulire i residui in vasca.

Aggiungere lo 0,5% di Antischiuma W.

Usare NOVOLEGNO W 16.

CAUSE

Diluizione con acqua inquinata dabatteri.

Ricambio poco frequente con prodottofresco.

.

SOLUZIONI

Diluire solo con acqua di rete.

In previsione di inattività dell'impianto, chiudere ermeticamente le vasche o tra-vasare il prodotto nei suoi contenitori originali aggiungendo lo 0,2% di AntimuffaW.

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI ALL’ACQUA VERNICIANTI ALL’ACQUA

SCHIVATURE SCARSA TRASPARENZA DELLA FINITURA

Book

10

CAUSE

Inquinamento del supporto da verni-ciare (macchie oleose o grasse dovutealla lavorazione o alla movimenta-zione dei pezzi).

Eccessiva diluizione della mano a fi-nire.

Attrezzatura ai applicazione non pu-lita e/o sporca di solvente.

Inquinamento del supporto da verni-ciare (macchie oleose o grasse dovutealla lavorazione o alla movimenta-zione dei pezzi).

Eccessiva diluizione della mano a fi-nire.

Attrezzatura ai applicazione non pu-lita e/o sporca di solvente.

SOLUZIONI

Curare una maggiore pulizia durante la lavorazione. Aggiungere 11% di additivoAntischivatura W.

Controllare la viscosità del prodotto ed integrarlo con prodotto non diluito.

In caso ci sia applicato prodotto al solvente, pulire accuratamente I’attrezzaturaprima dell'applicazione ed eseguire un lavaggio con alcool o acetone e suc-cessivamente con acqua.

Curare una maggiore pulizia durante la lavorazione. Aggiungere 11% di additivoAntischivatura W.

Controllare la viscosità del prodotto ed integrarlo con prodotto non diluito.

In caso sia applicato prodotto al solvente, pulire accuratamente I’attrezzatura prima del-l'applicazione ed eseguire un lavaggio con alcool o acetone e successivamente con acqua.

CAUSE

Applicazione di una quantità ecces-siva di prodotto soprattutto in condi-zioni critiche per bassa temperaturae/o alta umidità dell'aria.

Temperatura di applicazione e di es-siccazione inferiore ai 15°C ed umi-dità dell’aria troppo alta (superiore70%).

Ridotto tempo di appassimento incaso di essiccazione forzata.

SOLUZIONI

Controllare le quantità applicate con uno spessimetro e riportarle entro i valoriconsigliati.

Mantenere il prodotto a +15°C. Applicare a spruzzo con preriscaldatore. Es-siccare a temperatura superiore a +15°C.

Assicurare un tempo di appassimento a temperatura ambiente di +15°C circa.

DIFFICOLTÁ DI ESTENSIONE DELLA FINITURA

Esagerata nebulizzazione o insufficientediluizione con conseguente scarsa quantitàdi materiale in uscita dalla pistola.

Ugello troppo grosso con scarsa nebuliz-zazione.

Temperatura in fase di applicazione troppobassa.

Applicazione del prodotto con pistolatroppo vicina al pezzo.

Esagerata nebulizzazione o insufficientediluizione con conseguente scarsa quantitàdi materiale in uscita dalla pistola.

Diluire il prodotto come consigliato ed impiegare ugelli idonei.

Utilizzare un ugello idoneo.

Mantenere il prodotto sopra i 15° C. Applicare a spruzzo con preriscaldatoreessiccare con temperatura superiore ai 15° C.

Mantenere la giusta distanza sella pistola dal pezzo per ottenere la necessarianebulizzazione.

Diluire il prodotto come consigliato ed impiegare ugelli idonei.

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI ALL’ACQUA VERNICIANTI ALL’ACQUA

PROBLEMI DI ACCATASTAMENTO DELLA FINITURA PROBLEMI DI SCARSA VERTICALITÁ DELLA FINITURA

Book

10

CAUSE

Intervallo tra le mani troppo breve.

Spessore applicato superiore ai quan-titativi consigliati.

Temperatura di essiccazione inade-guata (inferiore ai 15°C).

Tempi di accatastamento in verticaletroppo brevi.

Intervallo tra le mani troppo breve.

SOLUZIONI

Verificare i tempi e le modalità di essiccazione delle mani che precedono lafinitura con quanto specificato nei bollettini tecnici.

Controllare la viscosità del prodotto ed integrarlo con prodotto non diluito.

Verificare la temperatura dei locali in cui avviene l'essiccazione e la temperaturadel prodotto (deve essere superiore ai 15°C)

Aspettare almeno 24 ore prima di accatastare.

Verificare i tempi e le modalità di essiccazione delle mani che precedono la fi-nitura con quanto specificato nei bollettini tecnici

CAUSE

Spessore applicato superiore ai quan-titativi consigliati.

Temperatura di essiccazione insuffi-ciente (inferiore ai 15°C).

Eccessiva diluizione del prodotto.

SOLUZIONI

Verificare lo spessore applicato nell'ultima mano di finitura con quanto specificatonei bollettini tecnici.

Verificare la temperatura dei locali in cui avviene l'essiccazione e la temperaturadel prodotto (deve essere superiore ai 15°C).

Diluire correttamente come consigliato nei bollettini tecnici.

PROBLEMI DI “SCREPOLATURE” SULLA FINITURA

CAUSE

Temperatura di essiccazione insuffi-ciente.

Spessore applicato superiore ai quan-titativi consigliati soprattutto nel casodi essiccazione forzata.

SOLUZIONI

Controllare la temperatura dei locali di essiccazione e la temperatura del prodottodeve essere superiore ai 15°C.

Controllare lo spessore applicato e riportarlo entro i limiti consigliati.

MACCHIE COLORATE SULLA FINITURA LACCATA

CAUSE

Legni ricchi di essenze solubili inacqua che, estratte, affiorano durantel’essiccazione.

SOLUZIONI

Usare ECOPLAST F20 Pigmentato come fondo e verificare l’idoneità della specielegnosa al ciclo.

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI AL SOLVENTE VERNICIANTI AL SOLVENTE

FENOMENI DI SEDIMENTAZIONE DEL PIGMENTO FORMAZIONE DI SUPERFICIE A BUCCIA D’ARANCIA

Book

10

CAUSE

Può essere provocato da immagazzi-namento fatto in locali a temperaturatroppo alta o se il prodotto viene di-luito e immagazzinato nuovamente.

SOLUZIONI

Se questo si presenta molle e facilmente disperdibile non viene considerato un difetto.

FORMAZIONE DI PELLE

CAUSE

È dovuta al processo ai solidificazionedello strato superficiale per ossida-zione del legante o evaporazione delsolvente. È favorita da immagazzina-mento a temperatura troppo elevataper lunghi periodi o da barattoli conmolta aria.

SOLUZIONI

La pelle va tolta accuratamente prima di usare il prodotto. Per evitare questi casibisogna tenere chiuso ermeticamente il barattolo del prodotto.

FORMAZIONE DI COLATURE

CAUSE

Provocano gocce: sacche o accumuloirregolare in zone diverse. È dovutoad una applicazione in spessori o adiluizione eccessivi, oppure a diluenticon evaporazione troppo lenta.

SOLUZIONI

Utilizzare i diluenti consigliati; nebulizzare maggiormente il prodotto; usareugelli più piccoli,diminuire la quantità applicata.

CAUSE

Consiste nella mancanza di leviga-tezza e speculante del film di vernice.È un fenomeno di cattiva distensionedel film dovuto ad una viscosità di ap-plicazione troppo elevata, o da unaeccessiva rapidità di appassimentodel prodotto verniciante o ad una ina-deguata applicazione (ugello con forotroppo piccolo, pressione troppo ele-vata, quantitativo per mq tropposcarso). È un difetto che si verificaquasi sempre a spruzzo e si accentuanel periodo estivo. Le vernici che piùrisentono di questo fenomeno sono levernici nitrocellulosiche.

SOLUZIONI

Per eliminarlo o ridurlo è spesso sufficiente diluire maggiormente il prodotto condiluenti ad evaporazione lenta. Tale difetto nella vernice di fondo danneggia lacarteggiatura che dovrà essere più lunga e delicata per evitare un eccessivo im-poverimento dello strato riempitivo.

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI AL SOLVENTE VERNICIANTI AL SOLVENTE

RIMOZIONE DELLO STRATO SOTTOSTANTE

Book

10

CAUSE

Provocano gocce: sacche o accumuloirregolare in zone diverse. È dovutoad una applicazione in spessori o adiluizione eccessivi, oppure a diluenticon evaporazione troppo lenta.

SOLUZIONI

Utilizzare i diluenti consigliati; nebulizzare maggiormente il prodotto; usareugelli più piccoli,diminuire la quantità applicata.

CAUSE

Si verifica quando si applica una vernice in presenza di forte umidità. Taleumidità può essere presente sia nell'aria ambiente, sia nel legno, sia sull'ariaimmessa attraverso. la vernice della pistola. L'evaporazione rapida dei solventiprovoca una condensa dell'umidità sul film di vernice e la pellicola asciutta sipresenta velata. Lo stesso inconveniente può talora essere determinato ancheda un ambiente di verniciatura troppo freddo o troppo ventilato, in quanto ilsupporto, se freddo, favorisce la condensazione dell'umidità. In alcuni casi talefenomeno può verificarsi anche a distanza di tempo, un effetto di velatura puòessere provocato da un mancato bagnamento della profondità del poro da partedella vernice dovuto a presenza di sostanze grasse o resine che fanno staccaredal poro stesso la vernice. Anche questo fenomeno si può verificare dopo diversotempo con il progressivo indurimento della vernice. Viene definita sbiancataanche la pellicola di vernice che ha trattenuto numerose bollicine di aria: questoinconveniente si verifica nei periodi di grande caldo nel caso di elevati spessorio vernici ad alto residuo secco e scarsamente diluite o applicate in ambienteeccessivamente ventilato. Per effetto di un’essiccazione troppo rapida in superficie,all'interno del film rimangono intrappolate numerose bollicine d’aria che dannoall'aspetto un effetto biancastro.

SOLUZIONI

Per eliminare tali possibilità è oppor-tuno usare dei solventi a evaporazionelenta.

VELATURA OPALESCENTE O BIANCASTRA

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04Problemi, cause e soluzioni in applicazioneBo

ok10

VERNICIANTI AL SOLVENTE VERNICIANTI AL SOLVENTE

Book

10

CAUSE

Le schivature provocano piccole zone scoperte a forma circolare sulla superficieverniciata. È un fenomeno complesso, legato alla tensione superficiale della fi-nitura e del supporto da verniciare. Può apparire e scomparire anche durantel'applicazione della stessa vernice. Le schivature possono evidenziarsi a causadi una superficie grassa o inquinata, perche la si è maneggiata con mani unteo con guanti poco resistenti ai solventi, o la si è carteggiata con carta abrasivail cui collante è a base di siliconi o colle animali, oppure perché arrivano traccedi olio alla pistola, o ancora perché l'attrezzatura ha subito una manutenzionenella quale sono intervenuti materiali sporchi di grasso o di siliconi. L'inquina-mento da siliconi sotto forma di olii o resina é molto pericoloso perchè sonoprodotti molto volatili che si spargono nell'aria con facilità e ne bastano picco-lissime tracce (una parte su 1.000.000) per provocare difetti. Poiché le cabinedi spruzzo lavorano in depressione, attirano l'aria anche da ambienti molto lon-tani e quindi si possono verificare inconvenienti anche se l'inquinamento è pre-sente in locali molto distanti.

SOLUZIONI

I casi di schivature si possono elimi-nare dopo alcune prove con additiviche abbassino la tensione superficiale.

SCHIVATURE

CAUSE

Si presenta con facile distacco di uno strato di vernice. Può essere provocatoda una carteggiatura difettosa in relazione al ciclo di verniciatura, eseguita concarta troppo fine, spagliettatura o scotchbryte che, anziché levigare, lucida ilfilm rendendolo talmente speculare da pregiudicare l'adesione. Questo difettosi verifica anche in concomitanza di altri fattori, come l'utilizzo di un fondo duroo applicato da molti giorni, un fondo finitura che, contenendo delle silici, vienefacilmente lucidato e non levigato. Si pregiudica l'adesione della finitura se l'ap-plicazione avviene con temperature alte e utilizzando aerografi con ugello diforo fine che fanno arrivare sul supporto la vernice quasi asciutta. Questo tipodio applicazione, oltre a creare il difetto della buccia, mancherà dei solventinecessari per rimuovere il fondo e aderire perfettamente.

SOLUZIONI

Utilizzare ritardanti o diluenti a lentaevaporazione, usare ugelli con foromaggiore in modo da nebulizzaremeno il prodotto.

ADESIONE DIFETTOSA

CAUSE

Possono verificarsi sul fondo, ed in questo caso avremo delle puntinature bianche,oppure nella finitura, dove si possono presentare con effetto di sbiancamentooppure con bollicine superficiali a crateri. I puntini bianchi si scoprono dopoaver carteggiato l'ultimo strato di fondo. Generalmente dipende dall'aver ap-plicato una quantità eccessiva o poco diluita di vernice, magari con elevatatemperatura. Il film asciuga superficialmente impedendo alle bollicine di aria odi solvente di uscire. Con la carteggiatura queste bolle si rompono, le cavità siriempiono di polvere originando il fenomeno dei puntini bianchi. Nelle mani difondo si può verificare anche la formazione dei forellini in corrispondenza delporo, quando la vernice dopo averlo coperto asciugandosi, si ritira bagnandosolo le pareti e non il fondo del poro dove rimarrà aria. Tale aria negli stratisuccessivi provocherà di nuovo la formazione delle bollicine in modo che ancheapplicando molti strati la superficie rimarrà piena di forellini. Nello strato di fi-nitura l'aria inglobata nel poro provocherà una bolla o un cratere più o menoevidente a seconda del secco della vernice, della sua viscosità e della suarapidità di essiccazione. Responsabili di tali inconvenienti possono essere traccedi sostanze chimiche presenti nel legno che impediscono un facile bagna mento,un legno troppo umido ma anche troppo asciutto, temperatura del legno e dellavernice troppo basse, residuo secco elevato, viscosità di applicazione elevata.

SOLUZIONI

Controllare la temperatura di applica-zione,diluire maggiormente, usare di-luenti con evaporazione più lenta,diminuire le quantità applicate e tem-peratura.

PUNTINATURE E BOLLICINE

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TRATTAMENTODEL LEGNO

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