“La Svolta Buona” due anni dopo - Il promise tracker

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Il 12 marzo 2014 Matteo Renzi presentò il suo programma di interventi per le settimane e i mesi successivi. A distanza di due anni, a che punto sono quelle promesse?

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  • DUE ANNI DI GOVERNODI MATTEO RENZI

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    PROMISE TRACKER

    QUASI MANTENUTE

    -IN CORSO- PROMETTONO MALE

    -IN CORSO- PROMETTONO BENE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #1

    A fine aprile 2014, Renzi aveva presentato solo le linee gui-da della riforma della Pubblica amministrazione. In seguito, il premier aveva posticipato i lavori a giugno, dopo una consulta-zione pubblica sulle proposte. Il decreto Madia, che contiene misure per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per lefficienza degli uffici giudiziari, si concretizza solo ad ago-sto del 2014. Pi di recente, si parlato ancora di riforma della PA con lapprovazione della Legge 124/2015, la riforma vera e propria, ad agosto scorso. Undici decreti attuativi di questa legge sono stati approvati a gennaio 2016.Riguardo al fisco, con la legge 11 marzo 2014 n. 23 il parlamento ha delegato al governo la responsabilit di riformare il sistema fiscale. Sul sito del parlamento sono riportati i decreti legislativi

    emanati finora per ciascuna delega: il primo risale a novembre 2014, sei mesi dopo il periodo inizialmente prefissato da Renzi. Allo scadere della delega a marzo 2015 (poi rimandato di sei mesi), solo tre decreti erano stati approvati. A luglio 2015 il ministero ha presentato il documento Un anno di giustizia in cui forniva un resoconto delle at-tivit relative alla riforma. Il decreto sulla giustizia civile diventato legge a settembre 2014, dopo che il premier aveva posticipato il termine inizialmente fissato a giugno. Il ddl codice penale invece ancora fermo invece ancora fermo al Senato.Complessivamente quindi le riforme vanno avanti, ma a un rit-mo assai meno sostenuto di quanto Renzi avesse promesso.

    Una riforma al mese. Aprile: pubblica amministrazione. Maggio: fisco. Giugno: giustizia.

    NON MANTENUTA

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #2

    I rapporti Doing Business, curati dalla Banca Mondiale, si prefig-gono di classificare quanto sia facile o difficile per le imprese operare in giro per il mondo, sulla base di indicatori che mi-surano il livello della tassazione e lefficienza del sistema bu-rocratico-giudiziario. Il rapporto 2014 (uscito a ottobre 2013) ci vedeva effettivamente al 65 posto. Il problema della pro-messa di Renzi che la Banca Mondiale cambia annualmente la metodologia del Doing Business. Per intenderci: nellindice 2016 la Banca Mondiale colloca lItalia al 45 posto e, se si utilizza la stessa metodologia del 2016, lItalia ha perso una posizione ri-spetto al 44 dellindice 2015. Ma nel 2015, con la metodologia di quellanno, lItalia era al 56 posto. Quindi non non ha molto senso confrontare il 45 posto del 2016 con il 65 del 2014.La soluzione che propone la Banca Mondiale per confrontare landamento cronologico di uneconomia in questa classifica

    lindicatore Distance to Frontier, ovvero la distanza dalla mi-gliore performance su tutti gli indicatori. Fatto 100 il miglior risultato, viene dato un punteggio da 0 a 100 a ciascuno degli altri in termini relativi, quindi pi alto il punteggio e pi si vicini ai leader. Guardando la Distance to frontier il miglio-ramento c stato: lItalia ha un punteggio di 72,07 rispetto al 67,80 del 2014 (+4,3). La promessa ha ancora due anni per essere completata, dato che il rapporto 2018 verr pubblicato a ottobre 2017. Per ora la direzione quella giusta, ma lItalia dovrebbe dare una forte accelerata per raggiungere il traguardo di Renzi. Lattuale 15 economia, la Germania, a +7,8 punti di distanza - il Belpaese dovrebbe vedere nei prossimi due anni quasi il doppio del mi-glioramento visto negli scorsi due.

    Vogliamo recuperare 50 posizioni nel Doing Business index, dalla posizione 65 nel 2014 alla 15 nel 2018.

    -IN CORSO-

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #3

    Con la nuova legge elettorale: Mai pi larghe intese. Chi vince governa 5 anni. Candidati legati al territorio. Stop ai ricatti dei micro-partiti

    La nuova legge elettorale stata approvata in via definitiva il 4 maggio 2015, anche se riguarda solo la Camera. Per il Senato vale ancora la legge elettorale precedente, il cosiddetto Por-cellum, come modificata dalla Corte Costituzionale (il nuovo Senato, senza elezione diretta dei suoi membri, dipende dallap-provazione della riforma costituzionale tramite referendum). Le singole promesse riguardo alla legge sono difficili da veri-ficare, ma per quanto riguarda, ad esempio, i candidati legati al territorio possiamo notare che il nuovo sistema elettorale prevede i capolista bloccati e preferenze per gli altri rappre-

    sentanti. Teoricamente i candidati saranno pi legati al terri-torio. Di certo si passati da liste completamente bloccate a liste bloccate solamente per il capolista. Riguardo ai ricatti dei micro-partiti, la soglia di sbarramento stata abbassata al 3% a livello nazionale. Con il Porcellum, invece, questa soglia era al 4 per cento per i partiti fuori dalle coalizioni, e al 2 per cento per i partiti allinterno delle coalizioni, con ulteriore ripescag-gio per il primo partito sotto al 2 per cento allinterno delle coalizioni. Anche qui si va nella direzione annunciata.

    -IN CORSO-

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    BENE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #4

    Riforma costituzionale del Senato: Mai pi fiducia e legge di bilancio al Senato. -315 stipendi di senatori. Legislazione pi spedita

    La riforma costituzionale, il cosiddetto ddl Boschi, passato a fine gennaio alla Camera per la seconda deliberazione, che deve essere adottata ad intervallo non minore di tre mesi dalla prima. Ci vorr poi un referendum confermativo. Con la riforma costituzionale, la fiducia spetter solamente alla Camera. Le leggi avranno un procedimento legislativo mono-camerale, ma rester la possibilit di un intervento del Senato nel corso delliter legislativo: in particolare, il Senato pu, en-tro dieci giorni e su richiesta di un terzo dei suoi componenti, disporre di esaminare i progetti di legge approvati dallaltro

    ramo del Parlamento. Questo vale anche per le leggi di bilan-cio, ma il loro esame da parte del Senato avviene in via auto-matica - quindi senza bisogno della richiesta di un terzo dei componenti e della successiva decisione da parte del Senato. I senatori diventano 100: 95 rappresentano il territorio, 5 sono nominati dal Presidente della Repubblica. Per entrambi al momen-to non previsto nessun compenso. Il nuovo articolo 70 della Co-stituzione modifica molto lattuale procedimento per approvare le leggi, superando il bicameralismo perfetto in vigore ora.

    -IN CORSO-

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    BENE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #5

    Riforma del Titolo V della Costituzione: Stop alla legislazione concorrente tra Stato e Regioni

    Il Titolo V della Costituzione, che comprende gli articoli 114-133, definisce e regola tra le altre cose le sfere di competenza di Stato, Regioni, Comuni e Province. Larticolo 117 stabilisce lelenco delle materie di legislazione concorrente tra Stato e Regioni.Il governo Renzi, attraverso il ministro per le riforme costitu-zionali e i rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi, ha presentato una riforma il cui scopo chiarire le competenze di Stato e Regioni, effettivamente mettendo uno stop alla legisla-

    zione concorrente tra Stato e Regioni. Le modifiche allarticolo 117 rimuovono infatti il paragrafo relativo alla legislazione con-corrente, stabilendo una divisione di competenze pi netta.Il cosiddetto ddl Boschi stato approvato in seconda lettura al Senato e il 25 gennaio 2016 stato assegnato alla Camera, dove deve ancora iniziare lesame. Dopo lapprovazione dovr passare attraverso un referendum confermativo.

    -IN CORSO-

    PROMETTE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #6

    Riforma costituzionale del CNEL: Abolizione del Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro

    Finch non si conclude liter costituzionale il CNEL ancora vivo e attivo, come ha fatto sapere lo stesso ente con un co-municato stampa ai primi di gennaio. vero per che la sop-pressione del CNEL nel pacchetto di riforme costituzionali che ha fatto un lungo iter legislativo e che dopo lultimo voto della Camera deve essere confermato da un referendum. Al momento dellabolizione decadranno dallincarico i consiglieri

    del CNEL, mentre il personale verr riallocato presso la Cor-te dei conti. Sar il compito di un commissario straordinario gestire la liquidazione dellente e sar possibile solo allora ca-pire quanto effettivamente si risparmier da questa abolizione (per chi volesse saperne di pi, qui lultimo bilancio consuntivo relativo al 2014).

    -IN CORSO-

    PROMETTE

    BENE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #7

    PROMESSA #7

    Dal 25 maggio stop alle elezioni provinciali. Abolizione totale con il Titolo V

    -IN CORSO-

    PROMETTE

    BENE

    Le province italiane esistono ancora. Con il cosiddetto Svuota Province, ad aprile 2014, cambiato sia il loro funzionamento, sia le modalit di elezione dei rappresentanti delle province. Le elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali, previste per il 25-26 maggio 2014, non si sono tenute. Lo Svuota Province ha infatti istituito le Citt metropolitane, trasformando le am-ministrazioni provinciali in enti di secondo livello con funzioni minime di pianificazione.Nelle nuove province, presidente e consiglio provinciale sono organi elettivi di secondo grado, eletti dai Sindaci e dai Con-

    siglieri dei comuni della provincia. LAssemblea dei Sindaci composta dai Sindaci dei comuni della provincia. Tutti gli in-carichi sono a titolo gratuito, mentre rimane da capire come verranno allocate le funzioni e le risorse.Quanto alla loro abolizione definitiva, la riforma costituzionale che cancella dalla Costituzione le province, oltre a sopprimere il CNEL, riformulare le competenze di Stato e regioni nel Tito-lo V e istituire il nuovo Senato, ha fatto un lungo iter legislativo e dopo lultimo voto della Camera dovr essere confermata da un referendum.

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #8

    Iniziato liter parlamentare per lautorit sulla corruzione. Il candidato Raffaele Cantone

    Da candidato a confermato. Cantone alla guida dell'Autori-t Nazionale anti Corruzione dall'aprile del 2014.

    MANTENUTA

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #9

    100 auto blu allasta (online) dal 26 marzo al 16 aprile. Q

    UASI MANTENUT

    A

    Secondo i dati del governo sono state vendute 82 auto nella prima tranche di 118 messe all'asta. In un secondo giro, nel 2015, sono state messe all'asta 33 auto gi di propriet del Ministero della Difesa, di cui ne sono state vendute 25. il caso di sottolineare che nel periodo temporale indicato nelle slide le auto vendute sono state solo 52 - ma la promessa parlava di "messe all'asta".

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #10

    Sblocco immediato e totale del pagamento dei debiti PA, 68 miliardi entro luglio 2014

    Gli ultimi tre esecutivi hanno adottato una serie di provvedi-menti per stanziare le risorse e gradualmente rimborsare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese matura-ti al 31 dicembre 2014. Il governo Monti ha messo a disposizio-ne circa 40 miliardi (decreto legge n. 35 del 2013). Il governo Letta ha stanziato 7,7 miliardi (7,2 miliardi con il decreto legge n. 102 del 2013, e 0,5 miliardi con la Legge di Stabilit 2014). Il governo Renzi ha assegnato risorse per ulteriori 9,3 miliardi (decreto legge n. 66 del 2014).

    Lo Stato ha insomma allocato circa 57 miliardi di euro per il biennio 2013-2014. Le risorse stanziate devono essere succes-sivamente erogate agli enti debitori amministrazione centra-le ma anche enti locali come Regioni, Province e Comuni e infine concretamente pagate alle imprese creditrici.Secondo lultimo aggiornamento del MEF, che risale all11 agosto 2015, dei 57 miliardi messi a disposizione ne sono stati erogati agli enti debitori 44,6 di cui 38,6 miliardi risultano effettivamen-te pagati. Quelli pagati da Renzi erano poco pi di 15 miliardi.

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #11

    Rafforzare il fondo di garanzia per il credito. Pi garanzie per i crediti alle PMI

    Uno degli impegni di Renzi ha riguardato il sostegno alle picco-le e medie imprese, in particolare il rafforzamento del Fondo di Garanzia per facilitare laccesso al credito. Questo stato ottenuto anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti. Gi con il decreto-legge cosiddetto del Fare (69/2013) del precedente governo guidato da Enrico Letta, la CDDPP aveva stabilito un plafond di risorse che le banche aderenti alle convenzione possono utilizzare per con-cedere finanziamenti alle PMI. Con la Legge 190/2014 (legge di stabilit 2015, art 1 comma 243) Renzi ha incrementato il

    plafond, inizialmente pari a 2,5 miliardi di euro, fino a 5 mi-liardi. Inoltre, il Ministero dello Sviluppo economico concede contributi alle PMI che coprono parte degli interessi sui finan-ziamenti ricevuti. Le PMI beneficiano quindi del contributo e del finanziamento che pu essere assistito dalla garanzia del Fondo fino ad un massimo dell80% dellammontare totale del finanziamento. Tra il 2014 e il 2015 limporto garantito tramite il fondo cresciuto del 22,4% (da 8,3 a 10,2 miliardi), permet-tendo un aumento dei finanziamenti fino a 15,1 miliardi.

    -IN CORSO-

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #12

    Un Piano per le scuole da 3,5 miliardi, per rendere le scuole pi sicure e rilanciare ledilizia

    A maggio 2014 il governo ha creato la Struttura di Missione per il coordinamento e impulso nellattuazione di interven-ti di riqualificazione delledilizia scolastica. Secondo dati del governo dello scorso marzo 2015 (p.20 delle slide), si arriver a 3,9 miliardi per ledilizia scolastica sommando diverse fonti. Per il piano #scuolebelle, 150 milioni di euro sono stati stan-ziati nel 2014 per finanziare lavori di piccola manutenzione e altri 130 milioni inseriti nella Legge di stabilit 2015. Con la Legge 189/2015 sono stati sbloccati 110 dei 170 milioni.Per #scuolesicure gli interventi di messa in sicurezza sono pari a 150 milioni (stanziati prima di Renzi) a cui se ne aggiungono 400 stanziati nel 2014 (DL n. 66/2014). Per #scuolenuove, con lo sblocco del Patto di Stabilit sono stati stanziati 122 milio-ni nel 2014 e 2015, mentre 100 derivano dallo sblocco per le province e citt metropolitane (decreto 17/07/2015).

    Parte dei finanziamenti (circa 800 milioni) arriva dai fondi europei nellambito del Programma Operativo Nazionale (PON). Alcuni di questi fondi sono ancora da programmare perch rientrano nel PON 2014-2020, mentre per il PON attuale si rischia di perdere i fondi non spesi entro dicembre 2015. A ottobre, la quota complessiva di spesa certificata allEU era pari al 77,7%. La Buona Scuola prevede 40 milioni per la sicurezza nel 2015 e 300 milioni per il 2015-2017 per rendere gli edifici pi innovativi. Infine, 1.300 interventi sono finanziati con 905 milioni dei cosiddetti mutui BEI (Banca eu-ropea per gli Investimenti) disponibili per le Regioni. Insom-ma, sono state raccolte molte risorse per il piano, anche se non tutti i fondi sono ad oggi certi e una buona quota (oltre 900 milioni) rappresentata da mutui.

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #13

    Lunit di missione stata istituita con il DPCM del 27 maggio 2014 ed diventata operativa nel corso dellestate. A partire dal luglio 2014, sono stati avviati oltre 1.200 cantieri che fa-cevano parte della programmazione 2000-2014, per un valore totale di oltre 1,6 miliardi. Ci sono stati poi nuovi stanziamenti: una parte importante di essi avvenuta allinterno del Piano citt metropolitane e citt a rischio, previsto dalla delibera CIPE 32/2015 del febbraio 2015. Al Piano sono stati assegnati 656 milioni nel corso dello scorso anno. Ad esso si aggiungono 213 milioni provenienti dal fondo per le emergenze della Pro-

    tezione Civile, 250 milioni di fondi europei assegnati allinterno dei Piani Operativi Regionali (POR) per il 2014-2015 e 200 milioni da altre fonti (Ministero dellAmbiente, Ministero delle Infrastrutture e Fondo Progettazione), per un totale, nel 2015, di 1.359 milioni di euro. Nel corso dellanno iniziata anche la progettazione di un Piano Nazionale contro il dissesto idroge-ologico che, per il 2015-2023, dovrebbe ammontare a 7,1 mi-liardi di euro. Anche se molto stato fatto in questo settore, lunit di missione arrivata circa due mesi dopo il previsto e quindi la promessa quasi mantenuta.

    1,5 miliardi per la tuteladel territorio: Unit di missionedal 1 aprile 2014 QUA

    SI MANTENUT

    A

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #14

    A maggio 2014 diventa legge il cosiddetto Piano casa, con-tenente misure urgenti per lemergenza abitativa. A marzo dellanno successivo, vengono stanziati 468 milioni di euro per il recupero degli alloggi sociali inagibili, proprio ad attua-zione del Piano casa.

    Una casa per tutti: sblocco del piano casa.

    MANTENUTA

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #15

    IRAP -10% per le aziende.Dal 1 maggio 2014

    Il decreto legge n.66/2014 (articoli 1 e 4) aveva previsto la riduzione delle aliquote IRAP del 10% a partire dal periodo dimposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013 (cio a partire dal 2014 per i soggetti cosiddetti solari). In particolare, laliquota ordinaria sarebbe passata dal 3,9% al 3,5%. Ma la successiva Legge di Stabilit 2015 ha abolito la ri-duzione dellimposta approvata soltanto pochi mesi prima, con

    il risultato che, di fatto, le nuove aliquote non sono applicabili.Quello che stato fatto, invece, un intervento diverso: la stessa Legge di Stabilit 2015 ha introdotto la possibilit di de-durre i costi per i dipendenti a tempo indeterminato dalla base imponibile IRAP; inoltre, viene concesso un credito dimposta in compensazione pari al 10% dellIRAP lorda ai soggetti che non impiegano lavoratori dipendenti.

    NON MANTENUTA

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #16

    Rimodulazione delle tasse sulle rendite finanziarie dal 20 al 26%.Dal 1 maggio 2014

    Con il decreto legge n. 66/2014 (artt. 3 e 4) la tassazione dei redditi di natura finanziaria passata dal 20 al 26 per cento: la misura entrata in vigore per dal 1 luglio e non dal 1 maggio. La novit, pur con qualche eccezione, si applica ge-nericamente ai redditi di natura finanziaria. Per fare qualche esempio, la nuova aliquota colpisce i dividendi percepiti dal 1 luglio 2014; gli interessi e altri proventi di conti correnti e de-positi bancari e postali maturati a partire dalla stessa data; e i

    redditi derivanti da obbligazioni e cambiali finanziare maturati a decorrere sempre dalla stessa data, indipendentemente dal-la data di emissione dei titoli.La tassazione delle rendite finanziarie ha subito un deciso aumento negli ultimi anni. Lincremento dellaliquota decisa dal governo Renzi segue quello gi effettuato dal governo Berlusconi nellestate del 2011, quando laliquota fu alzata dal 12,5 al 20 percento.

    QUASI MANTENUT

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #17

    -10% costo dellenergia per le imprese, dal 1 maggio 2014

    Il governo prevede che la riduzione del 10% del costo delle-nergia generer 1,5 miliardi di euro di risparmi lanno. La data del 1 maggio si per rivelata ambiziosa. In sede di approva-zione del Documento di Economia e Finanza 2014 (ad aprile) il taglio viene rimandato a settembre dello stesso anno. Il testo del DEF chiarisce anche che il provvedimento fa riferi-mento alle piccole e medie imprese.A giugno 2014, il ministro dello Sviluppo Economico Federi-ca Guidi posticipa ulteriormente lobiettivo della riduzione al 2015. Ad agosto 2014, nel decreto competitivit vengono

    adottate in via definitiva le misure necessarie per ottenere lariduzione dei costi energetici e, a maggio 2015, il ministro Guidi annuncia il raggiungimento dellobiettivo.La presentazione del ministro rivela inoltre che le misure adottate nel DL competitivit non sono sufficienti da sole a raggiungere il taglio energetico previsto, assicurando infatti un taglio di soli 973 milioni di euro. Ulteriori tagli vengo-no ottenuti con misure collegate (del valore di 110 milioni di euro) e grazie a misure precedenti (511 milioni) per un totale di 1,594 miliardi.

    QUASI MANTENUT

    A

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #18

    Pi 1000 euro netti allanno a chi ne guadagna meno di 1500 al mese, dal 1 maggio 2014

    Con il decreto 66 dellaprile 2014, i lavoratori dipendenti con redditi inferiori ai 24 mila euro hanno cominciato a ricevere un bonus di 80 euro al mese a partire dalla busta paga di mag-gio 2014 (su base annua, sono 960 euro in totale). Limporto cala, fino ad azzerarsi, per i redditi tra i 24 e i 26 mila euro. Lo stipendio netto entro cui si ha diritto al bonus dipende dal livello di tassazione e dalle mensilit annuali (cio dalla presenza di tredicesime e quattordicesime), ma secondo alcu-

    ne stime si parla di circa 1.300 euro al mese. La platea degli interessati non comprende per i lavoratori autonomi e i cosiddetti incapienti, cio coloro che, guadagnando meno di 8.145 euro lanno, non pagano lIRPEF: per questo motivo il provvedimento ha ricevuto alcune critiche. Con la Legge di stabilit 2015 il bonus stato reso definitivo, e quella dellanno successivo stato esteso anche ai membri delle forze dellordine.

    QUASI MANTENUT

    A

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #19

    Garanzia Giovani il programma promosso dallUE e attuato in Italia per offrire ai giovani sotto i 25 anni unopportuni-t qualitativamente valida di formazione, tirocinio o lavoro entro quattro mesi dalladesione. In Italia partito nella pri-mavera del 2014 ed stato esteso ai giovani fino a 29 anni.Il budget per la Garanzia Giovani di poco inferiore a 1,7 miliardi, pi precisamente 1,513. Lultimo rapporto sullat-tuazione dellISFOL, ente responsabile del monitoraggio del programma, diceva a fine gennaio 2016 che stato impegnato l81,8 per cento delle risorse. La cifra non indica quanto

    stato effettivamente speso, ma le risorse impegnate sul totale di quelle programmate.Il rapporto di monitoraggio pi recente (dati aggiornati al 18 febbraio 2016) dice che i registrati al programma sono 972 mila: di questi 618 mila sono stati contattati e presi in carico dai servizi per limpiego e 284 mila hanno ricevuto unofferta. Considerando i circa 2 milioni e 400 mila giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano in Italia, circa 40 per cento del target potenziale si registrato al programma - e solo il 12 per cento ha ricevuto unofferta.

    1,7 miliardi per garantire ai giovani (18/29 anni), entro 4 mesi dal titolo di studio, il lavoroo il proseguimento degli studi

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    PROMETTE

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #20

    Per credito di imposta per giovani ricercatori si intende una agevolazione fiscale, una sorta di buono, che le aziende che assumono giovani ricercatori possono vantare nei confronti del-lo Stato, da utilizzare per compensazione al momento del paga-mento delle tasse, scalandolo dal totale delle imposte dovute.Con decreto del 23 ottobre 2013 (qui il testo) viene definito un tetto per il credito di imposta pari a 200 mila euro lanno (attuando il decreto di Monti 83/2012). A maggio 2014, per, un articolo del Sole 24 Ore segnalava che la piattaforma infor-matica che il decreto attuativo definiva per lassegnazione degli appalti non fosse di fatto ancora attiva.

    A luglio 2015 viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 27 maggio 2015 che rende operativo il credito di imposta per la ricerca e sviluppo. Larticolo 10 stabilisce che il MEF responsabile del monitoraggio affinch la fruizione del credito di imposta avvenga entro i limiti dellonere ascritto, valutato come pari a 255,5 milioni di euro per il 2015, 428,7 milioni di euro per il 2016, 519,7 milioni di euro per il 2017, 547 milioni di euro per gli anni 2018 e 2019 e 164 milioni di euro per lanno 2020. Sul triennio 2015-2017 si passa in effetti da 600 milioni a 1,2 miliardi di euro.

    Credito dimposta per giovani ricercatori. Oggi 600 milioni in tre anni lo raddoppiamo MANTENUTA

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    PROMISE TRACKERPROMESSA #21

    Tra le misure previste da Renzi allinsediamento del suo gover-no, figurava anche uniniezione di liquidit per il terzo settore, le cosiddette imprese sociali. Un fondo per non toccare il fondo, cos titolava la slide che accompagnava questa dichiarazione din-tenti. Come si concretizzato il tutto?Fin da subito sembrava che i 500 milioni promessi sarebbero rimasti un miraggio. Ad agosto 2014, infatti, il Ministro del La-voro Giuliano Poletti parlava di 50 milioni. Il Fondo Rotativo per

    le Imprese stato istituito con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 3 luglio 2015. Nel corso della riunione del 6 agosto, il CIPE ha poi deliberato lassegnazione di 200 mi-lioni di euro a valere su questo Fondo. In conclusione, Renzi ha mantenuto la promessa di istituire questo fondo a sostegno del terzo settore, ma la cifra effettivamente stanziata meno della met di quella inizialmente promessa.

    500 milioni di fondo per le imprese sociali dal 1 giugno 2014

    NON MANTENUTA

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    DI PAGELLA POLITICA

    PROMISE TRACKERPROMESSA #22

    1.Semplificazione dellapprendistato: contratti a termine pi facili.Con il Il DL 34/2014 (una prima parte della riforma del lavoro) viene abrogato, per i contratti a termine, tutto limpianto esi-stente (D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368), con liberalizzazione totale, salvo limite di non superare i 36 mesi. I contratti a termi-ne diventano acausali, senza necessit dindicare motivi specifici che giustifichino il contratto stesso.Per quanto riguarda lapprendistato, lo stesso DL riduce alcuni obblighi del datore di lavoro, come liscrizione dellapprendista a corsi regionali o la redazione del piano formativo entro 30 giorni dalla stipula del contratto stesso. 2.In 6 mesi, nuovo codice del lavoro: assegno universale di disoc-cupazione e revisione degli ammortizzatori sociali.Dopo circa 9 mesi dalle promesse, il Jobs Act diventa legge: con esso, un nuovo sussidio di disoccupazione, la cosiddetta Na-spi, sostituisce lassegno unico di disoccupazione dellex ministro Fornero. La Naspi ha requisiti allaccesso meno stringenti, ma la

    misura stata comunque criticata per il suo impatto sui lavoratori pi precari, come gli stagionali.Con il decreto attuativo 148/2015, vengono rivisti gli ammor-tizzatori sociali. Alcune novit sono lestensione della cassa in-tegrazione agli assunti con contratto di apprendistato professio-nalizzante e linclusione nei fondi di solidariet di tutti i datori di lavoro con pi di 5 dipendenti, ma anche la riduzione da 36 a 24 mesi della durata massima della cassa integrazione.3.Tutela donne in maternitIl DL 80/2015, terzo decreto applicativo del Jobs Act, modifica le disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit e della paternit, in vigore dal 2001. Sono introdot-te alcune misure di flessibilit nei congedi parentali: ad esempio, quello di maternit si pu ora sospendere in caso di ricovero del neonato. Il diritto al congedo di maternit di 5 mesi viene esteso anche alle iscritte alla Gestione separata (prima era di 3) e sono ampliate le possibilit di ricorrere a congedi per i padri.

    Riforma del lavoro. Semplificazione dellapprendistato: contratti a termine pi facili; in 6 mesi, nuovo codice del lavoro: assegno universale di disoccupazione e revisione degli ammortizzatori sociali; tutela donne in maternit QUA

    SI MANTENUT

    A

  • DUE ANNI DI GOVERNODI MATTEO RENZI

    DI PAGELLA POLITICA

    PROMISE TRACKER

    QUASI MANTENUTE

    6promesse

    -IN CORSO- PROMETTONO MALE

    2promesse

    -IN CORSO- PROMETTONO BENE

    7promesse

    MANTENUTE

    3promesse

    NON MANTENUTE

    4promesse

    Suvva!