La storia di Ulisse - ictelesiospezzanosila.gov.it · Ulisse era un bambino di undici anni, aveva...

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Istituto Comprensivo Statale “B. Telesio” Spezzano della Sila (CS) Laboratorio di lettura e scrittura creativa L’antidoto infallibile” a cura degli alunni : 5 Primaria plesso “Stazione” 1A - 2A- 2B - 3B Scuola Secondaria di primo grado Anno Scolastico 2016-2017

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IstitutoComprensivoStatale“B.Telesio”SpezzanodellaSila(CS)

Laboratorio di lettura e scrittura creativa

L’antidoto infallibile” a cura degli alunni :

5 Primaria plesso “Stazione” 1A - 2A- 2B - 3B Scuola Secondaria di primo grado

Anno Scolastico 2016-2017

L'ANTIDOTO INFALLIBILE

C'era una volta un bambino di nome Ulisse che viveva in un villaggio situato sulle rive di un lago. La sua casa interamente di legno era immersa in un bosco di pini dove trascorreva le giornate a realizzare utensili con il legno , per contribuire al sostentamento della

famiglia. Ulisse era un bambino di

undici anni, aveva gli occhi azzurri come il cielo, i capelli castano chiari come il legno, era abbastanza magro ,ma nonostante ciò era forte. Era sveglio come una volpe e coraggioso come un leone. Si caratterizzava per la sua intraprendenza ed il suo altruismo che lo portava ad aiutare tutte le persone ch avessero bisogno. Era felice quando riusciva a portare a compimento imprese difficili. Il suo motto era : <<Sono felice quando posso aiutare gli altri>>.Il bambino aveva due genitori amorevoli e gentili. Il padre era un falegname e la madre era una contadina. I due

erano infaticabili lavoratori e tenevano molto al figlio,

esaudivano ogni suo desiderio.Un giorno a Joseph, suo padre, venne chiesto di costruire un armadio in legno pregiato che si trovava solo in Africa. Il padre allora, preparò le valigie e partì. Giunto in Africa comprò il legno in un mercato al centro del paese, ma il legno aveva un odore molto strano. Più tardi si scoprì che conteneva una sostanza nociva , responsabile di una gravissima malattia che danneggiò i polmoni a sè e alla moglie. Man mano che passavano i giorni entrambi stavano sempre più male, respiravano affannosamente, tossivano, non riuscivano a svolgere nessun lavoro, neanche quello più semplice, perchè ogni piccolo sforzo costituiva per loro una fatica enorme.Ulisse non riusciva a tollerare più questa situazione che stava precipitando. Non poteva assistere inerme alla distruzione fisica dei suoi genitori e con gli occhi pieni di lacrime, un giorno, disse loro :<< Cari genitori non posso attendere ancora, è arrivato il momento di intervenire, non posso perdervi . Sono disposto a girare il mondo intero pur di trovar

la medicina giusta per voi. Vi prometto che vi salverò e torneremo felici come un tempo>>.Joseph cominciò a singhiozzare e abbracciando il figlio pronunciò le seguenti parole: <<Come posso, figlio mio, mettere a repentaglio la tua giovane vita? Tu non andrai da nessuna parte . Se il Signore ha deciso che la nostra vita terrena è giunta alla conclusione, noi siamo pronti ad accettare la sua decisione.

A questo punto Ulisse ribatté.<< Il Signore sarà sicuramente contento se io mi sacrifico per difendere la vostra vita. Vi prometto che avrò cura di me e non mi caccerò nei guai. Datemi la vostra benedizione, mi sento più tranquillo se parto con il vostro consenso>>.

Essendo un bambino giudizioso, prima di intraprendere il viaggio, decise di andare in biblioteca per documentarsi e cercare di capire come aiutare i suoi genitori. Ad un tratto vide una porta e appena la aprì, una luce abbagliante colpì

la sua vista e la sua attenzione. Il fascio di luce metteva inevidenza un grande libro, antico e polveroso. All'istante capìche esso conteneva le risposte che stava cercando. Lo aprì ecominciò a leggere le prime righe. Intuì che era un manuale dimedicina, le cui parole, però, erano a lui incomprensibili. Adun tratto vide un uomo vestito di bianco. Il suo cuore siriempì di speranza, quell'uomo misterioso gli ispiravafiducia, perciò gli chiese cosa significassero quelle parole.Questi gli spiegò che quel libro, scritto da un vecchio sapiente, conteneva delle

informazioni per curare gravi malattie.

Ulisse lo pregò affinché lo leggessero insieme al fine di trovare la soluzione al suo problema.L'uomo prese subito a cuore la situazione esposta da Ulisse e disse: << Non ti preoccupare, è giunto il momento della ricompensa. Tu ti sei sempre prodigato per gli altri, ora è bene che gli altri aiutino te. La soluzione ai tuoi problemi è contenuta in questa pagina. Ora te la leggo>>.Ulisse ascoltò attentamente le seguenti parole :<< Sulle nuvole sgorga la fonte delle lacrime del cielo capaci di curare tutte le malattie. Domani dopo una violenta pioggia comparirà un arcobaleno che ci indicherà il punto preciso da cui dobbiamo

ascendere al cielo per raggiungere la nuvola. Ci troviamo nel punto esatto in cui spunta l'arcobaleno>>.

Dopounanotteburrascosaedinsonne,lamattinaseguentepartìperilluogoprestabilito.Adattenderloc'eraunuomovestitodibiancocheglidisse:<<Perraggiungerelenuvole,abbiamobisogno,diPegasoilfamosocavalloalato>>.Aduntrattonelcielosiaprìunvarcoluminosodalqualespuntòungrandecavallodalcolorbiancocandido,conunafoltacrinieradoratachesplendevaallalucedelsole.

Salironosulcavalloeiniziaronolaloroavventura.AmetàstradaincontraronoErmes,diodelleterreedeiconfinichedisseloro:<<Seilconfinevoletevarcareunarimadovretetrovare>>.UlisseeilSignorealsuofiancosiguardarono,poi,l'uomovestitodibiancodisse.<<Rimenonneso,mailpercorsocontinuerò>>.Ermesrimasestupitodaquestarimaelifecepassare.Arrivatisullenuvolenonfufacileprenderel'ampollachecontenevalelacrimedelcieloperchéaltredifficoltàsipresentarono.Lenuvoleeranodistantitraloroec'eraunboiachevolevatagliarelorolatesta.Ulisseebbemoltapauraepiùvoltepensòalleparoledisuopadre.Nonmollò,tuttavia,sfidòilboiacomeDavidfececonGolia.GrazieallasuaastuziamontòsullesuegrandispallefacendoimpazzireilboiasolleticandoloconunapiumafornitaglidalSignorevestitodibianco.Ilgigantedisse.<<Lasciatemistare>>etiròdellepacchecercandodicolpirlo,mal'asciatornòindietro,nonfeceintempoadabbassarsiel'armacheluistessoavevascagliatoglimozzòlatesta.Finalmentepreselelacrimemiracoloseesidiresseversol'arcobaleno,magrandefuilsuostuporequandosiaccorsecheerasvanitoperchéerascesalanotte;eranoscomparsiancheilmisteriosoSignorevestitodibiancoedilcavalloalato.Ulissedisperatoesclamò.<<Comefaròaritornareacasaesalvareimieigenitori?Sonopropriosfortunato,sonoinpossessodellamedicinaenonpossoutilizzarla!>>Cominciòapiangereadirottoeasinghiozzare.Eracosìstancochesenzarendersenecontocaddeinunsonnoprofondo.Dormìtuttalanotteequandosisvegliò,congrandestupore,siritrovòdavanticasasuaeperl'emozionescoppiòapiangere.Conl'intentodiprendereunfazzolettofrugònella

tasca,matrovòunbigliettosulqualeerascritto.<<VaiUlisse,ilSignoretihabenedettoedesaudiràletuepreghiere.Ituoigenitoriguariranno,inunmodocheforsetistupirà>>.Ulisseentròincasaegrandefulasuameravigliaquandosiresecontocheigenitoristavanoabbastanzabeneediloroocchibrillavanodigioiaperchéeranoorgogliosidiquestofigliocheavevamessoarepentagliolasuavitapersalvarelaloro.AquestopuntoadUlisseparverochiareleparoledelSignore:isuoigenitorieranostatisalvatidaungrandegestod'amore,quellodiunfiglioversoisuoigenitori.Naturalmentenell'ampollanonvieratracciadimedicina,ilveroantidotoerastatol'Amore.