La spalla postchirurgica trattata in acqua: prove di efficacia Rome Rehabilitation 2011 XX Congresso...
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La spalla postchirurgica La spalla postchirurgica trattata in acqua: trattata in acqua: prove di efficaciaprove di efficacia
Rome Rehabilitation 2011 XX Congresso Nazionale SICD
M.S.Palmieri – M.Curzi – J.Guida Istituto Santo Stefano (Porto Potenza Picena – Mc) 10-11-12 ottobre 2011
Cosa sappiamo della spalla
• Cavità glenoidea insufficiente a contenere la testa dell’omero;
• Perfetto equilibrio tra componenti passive e componenti attive;
• Ampia mobilità e microinstabilità;• Continuo equilibrio tra stabilità e mobilità.
Potremmo anche dire…
…. che nella rappresentazione collettiva le spalle ricoprono un ruolo di alto valore simbolico.
Simbolo di bellezza
Simbolo di sostegno
Simbolo di forza
Trattamento riabilitativo in acqua
Evidenze scientifiche
• Ruolo dell’idrocinesiterapia nella riabilitazione post-chirurgica delle lesioni della cuffia dei rotatori.
G.Raffaetà, A.Menconi, C.Lanza 2006 EUR MED PHYS
J Orthop Sports Phys Ther. 2000 Apr;30(4):204-10.• Shoulder muscle activation during aquatic and dry land exercises in nonimpaired subjects. Kelly BT, Roskin LA, Kirkendall DT, Speer KP. Division of Orthopaedic Surgery, Duke University Medical Center, Durham, NC, USA. [email protected]
GRANDE CONSENSO POCHE EVIDENZE
• The addition of aquatic therapy to rehabilitation following surgical rotator cuff repair: a feasibility study
Brady B., Redfern J., Macdougal G., Williams J. 2008 JUN.
Medline journal 24/06/2011
• Trattamento in acqua come “acceleratore” nel recupero funzionale, pertanto il movimento attivo può essere effettuato prima rispetto alla riabilitazione a secco. Si apprezzano risultati significativi sia nell’ambito della percezione del dolore, sia nel recupero dell’articolarità.
• Maggiore soddisfazione del paziente dal trattamento in acqua rispetto a quello solo a secco. Ne consegue che sarebbe utile investire sulla riabilitazione in acqua in quanto consente una minore incidenza sui costi sociali.
CONCLUSIONI
Obiettivi generici del trattamento in acqua complementare a quello a secco:
• Riduzione/eliminazione del dolore;
• Recupero della mobilità passiva, attivo-assistita e successivamente attiva;
• Progressivo recupero della funzione;
• Graduale recupero della forza;
• Autonomia funzionale.
La differenza con il secco (in generale)
• Ripristinare l’equilibrio muscolare precoce con inibizione del dolore
• Evitare lo stress dei tessuti riparati tramite manovre non aggressive e la delicatezza dell’acqua
• Recuperare precocemente il ROM passivo in condizione di sicurezza
• Evitare compensi antalgici
La differenza con il secco (nella spalla)
• In acqua migliora la biomeccanica durante l’esecuzione degli esercizi di intra ed extrarotazione senza mettere in tensione la cuffia.
• Ridotto il fenomeno di contrasto sub-acromiale dovuto alla risalita della testa dell’omero grazie al fenomeno naturale della decoartazione articolare (Principio di Pascal)
• Il “risveglio” neuromuscolare (incremento informazioni propriocettive ed esterocettive) degli abbassatori dell’omero riduce i rischi di un possibile conflitto sub-acromiale.
• Ridotto il fenomeno dell’aumento dello spazio sub-acromiale causato dall’abbassamento della testa omerale (Principio di Archimede).
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
• Più veloce la proposta• Più veloce la fase di
riscaldamento• Meno faticoso per il paziente• Più motivante per il paziente• Meno faticoso per il
fisioterapista• Più veloce la fase di
recupero
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
Più veloce la proposta
INSERIMENTO
• In acqua dopo 2/3 giorni dall’intervento riduce i rischi d’incorrere in fenomeni di rigidità di spalla
• In acqua dal 30/35° giorno dopo l’intervento tutela maggiormente la cicatrizzazione
• In acqua dal 45° giorno garantisce la cicatrizzazione di strutture nobili
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
più veloce la fase di riscaldamento
• L’adattamento termico è rappresentato da un quadro di vasocostrizione periferica che interessa l’organismo in maniera generalizzata. Tale condizione viene esaltata soprattutto dall’immersione in acqua a temperatura inferiore a quella corporea. Quindi l’organismo attiva spontaneamente (processi metabolici, brividi) o no (aumento della motricità) per evitare di disperdere calore
• Durante la prima fase di inserimento in acqua un’escursione tipo dai 29° ai 34° determina una modesta vasodilatazione periferica con velocizzazione degli scambi metabolici, per pochi attimi, con successiva vasocostrizione.
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
meno faticoso per il paziente
L’acqua inibisce il dolore e
non scatena questo tipo di
circolo vizioso……
FLOGOSI LOCALE
DOLORE
RIGIDITA’ ARTICOLARE
COMPENSO ANTALGICO
LIMITAZIONE R.O.M.
IMPOTENZA FUNZIONALE
COMPENSOBIOMECCANICO
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
meno faticoso per il paziente
La muscolatura è rilassata
in quanto viene sfruttato
l’assetto di galleggiamento
Esercizi facilitati dalla spinta di galleggiamento (in stazione supina o eretta). L’effetto di galleggiabilità aumenta man mano che l’arto si avvicina alla superficie dell’acqua.
Galleggiamento
Il Galleggiamento è una Forza opposta alla Gravità generata dal Volume di acqua spostata e pari al suo peso
90%
15%
75%
50%
35%
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
meno faticoso per il paziente
• Stimolo continuo a controllare il movimento dei propri segmenti corporei (massima sicurezza negli esercizi e nessun fenomeno di stress nella prima fase di recupero post operatoria)
• La resistenza offerta da questo elemento naturale è graduale, non traumatica, distribuita su tutta la superficie sottoposta a movimento, proporzionale alla velocità di spinta e quindi rapportata alle capacità individuali di ogni persona. Resistenza massimale in quasi tutti i gradi del ROM (isocinetica)
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICOpiù motivante
In generale, molti Autori ritengono che l’acqua calda o tiepida eserciti un effetto sedativo e riequilibrante sulla sfera neuro-psichica, mentre un’azione eccitatoria ed euforizzante è attribuita all’acqua fredda.
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
meno faticoso per il fisioterapista
• L’acqua si occupa della mobilizzazione passiva
• L’acqua assiste il paziente negli esercizi attivi (spinta di Archimede)
• L’acqua (ambiente più denso) si occupa degli esercizi di rinforzo
• Fisioterapista “ a mollo”
Potenziamento muscolare R = k S sen alfa V2R = resistenza K = costante dipendente dalla natura del fluido,
soprattutto dalla sua densità e viscositàS = superficie d’attacco del corpo in movimentoV= differenza algebrica tra la velocità dello
spostamento del corpo e quella del liquido che lo circonda
PIU’ IL MOVIMENTO E’ VELOCE MAGGIORE E’ LA RESISTENZA AL MOVIMENTO
AUSILI ?!
• GLI AUSILI GALLEGGIANTI (VINCOLI), RIPRODUCONO IL “CONCETTO GRAVITAZIONALE” IN ACQUA E NON CONSENTONO NATURALMENTE LO SFRUTTAMENTO DELLA SPINTA IDROSTATICA (PRINCIPIO DI ARCHIMEDE)
• NEGLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO CHE RICHIEDONO UNA CONTRAZIONE ISOTONICA ECCENTRICA
L’ACQUA A RISPARMIO ENERGETICO
più veloce la fase di recupero
• Mobilizzazione articolare senza Mobilizzazione articolare senza evocazione di doloreevocazione di dolore
• Modulazione del tono Modulazione del tono muscolaremuscolare
• Controllo delle simmetrie Controllo delle simmetrie corporeecorporee
• Riduzione e controllo dei Riduzione e controllo dei “compensi” funzionali“compensi” funzionali
• Stimolazione esterocettiva Stimolazione esterocettiva globaleglobale
• Miglioramento emodinamico e Miglioramento emodinamico e circolatoriocircolatorio
• Impegno cardiovascolare Impegno cardiovascolare ridotto, con innalzamento della ridotto, con innalzamento della soglia di faticasoglia di fatica
• Possibilità di esercizio attivo e Possibilità di esercizio attivo e globaleglobale
• Migliore autonomia motoriaMigliore autonomia motoria
Il nostro approccio
• Valutazione dell’adattamento ambientale –
osservazione del comportamento del paziente;• Tecniche di riarmonizzazione biomeccanica atte a
riallinneare “la postura” della spalla: “galleggiamento metacentrico”;
• Mobilizzazione distrettuale in assetto di galleggiamento ;• Tecniche di decontrazione e rilassamento muscolare:
“bascula”• Esercizi in stazione eretta per il potenziamento, la
resistenza, il controllo muscolare e propriocettivo;• Attività ludica finalizzata alla gratificazione mirata
comunque al graduale recupero funzionale.
Il programma rispetta i tempi di riparazione biologica
e di disponibilità del paziente
• Enfasi del galleggiamento non ausiliato
• No posizione prona, che a nostro parere non rientra nella logica del risparmio energetico (paziente attivo, utilizzo di materiale a volte poco accettato da alcuni pazienti)
Risultati ottenuti con… Adattamento ambientale
Risultati ottenuti con… Assetto di galleggiamento
Risultati ottenuti con… Tecniche di rilassamento e Bascula
Risultati ottenuti con…
Esercizi in contrazione eccentrica muscolare
Esercizi in contrazione isotonica muscolare
Risultati ottenuti con…
Esercizi rapidi per il potenziamento
della forza muscolare
Risultati ottenuti con…
Esercizi di coordinazione motoria
Risultati ottenuti con…
Attività ludica finalizzata alla gratificazione
Risultati ottenuti con…