La sordità e le tappe dello sviluppo-1

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LIS (Lingua dei Segni Italiana): un percorso di inclusione sociale Dott.ssa Stella Emmanuele Pedagogista e Progettista educativa Collaboratrice alla Ricerca; UNICT 28-30 Aprile 2015

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LIS (Lingua dei Segni Italiana): un percorso

di inclusione sociale

Dott.ssa Stella Emmanuele

Pedagogista e Progettista educativa

Collaboratrice alla Ricerca; UNICT

28-30 Aprile 2015

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SOMMARIO

Il linguaggio– Caratteristiche costitutive

– Tappe dello sviluppo

Teorie interpretative dello sviluppo del linguaggio

I disturbi del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio nel bambino sordo– Storia naturale

Principi di abilitazione– Protesizzazione

– Diversi approcci abilitativi

Conclusioni

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LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità che poggia su diverse abilità:

Analizzare e segmentare i suoni linguistici che vengono percepiti cosi da identificare le componenti del linguaggio (fonemi, morfemi, parole e frasi)

Padroneggiare i partner articolatori necessari a produrre i singoli fonemi e le sequenze di fonemi

Acquisire e amplificare il vocabolario

Padroneggiare le regole morfologiche e sintattiche

Utilizzare le diverse funzioni comunicative del linguaggio in funzione del contesto e dell’interlocutore

Padroneggiare le abilità necessarie a produrre un discorso che ne garantiscono la coerenza, l’organizzazione interna e l’adattamento all’ascoltatore

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LINGUAGGIOSISTEMA

COGNITIVO

PROCESSORE

SEMANTICO-LESSICALE

PROCESSORE

MORFO-SINTATTICO

PROCESSORE

FONOLOGICO

FILTRO

USCITA

FILTRO

USCITA

FILTRO

INGRESSO

FILTRO

INGRESSO

ANALISI UDITIVA REALIZZAZIONE FONETICA

co

mp

ren

sio

ne p

rod

uzio

ne

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STADI DI SVILUPPO DEI SUONI LINGUISTICI

PREVERBALI SECONDO OLLER (1980)

STADIO ETA’ COMPARSA TIPO DI

ESPRESSIONE

Fonazione Nascita-1 mese Nuclei quasi risonanti

Suoni gutturali 2-3 mesi

Nuclei quasi risonanti

anche con costrizione

posteriore

Espansione 4-6 mesi

Nuclei di risonanza

completi: pernacchie,

gridolini, strilli, borbottii,

marginali lallazioni

Lallazione tipica

(babbling canonico)

7-10 mesi CVCV con caratteristiche

temporali precise

Lallazione variata

(babbling variato)

10-12 mesi Ampia varietà di

consonanti e vocali,

discorsi inarticolati

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Stadi di sviluppo del linguaggio nel bambino

Lallazione generica 3-7 mesi

Lallazione canonica 8-9 mesi

Lallazione variata 9-10 mesi

Inizio comparsa comprensione di

parole9-12 mesi

Comparsa produzione delle prime

parole13-15 mesi

(12/20 parole intorno ai 18 mesi)

“Esplosione” del vocabolario; dal

riferimento alla predicazioneDai 18-20 mesi

Combinazione di parole 20-22 mesi

“Esplosione” della grammatica;

comparsa delle prime frasi24-30 mesi

Progressiva efficienza sul piano

lessicale, grammaticale e

sintattico

24-36 mesi

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GESTI E LINGUAGGIO

Gesti deittici– Pointing (indicare)

Richiestivo

dichiarativo

– Dare

– Mostrare

Gesti rappresentativi– Routines convenzionali o sociali

Ciao con le mani

“non c’è più”

– Azioni su oggetti “Telefono”

Gesti pragmatici

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LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

Lo studio scientifico del linguaggio (anni 50) genera un vivace dibattito teorico relativamente ad alcune questioni fondamentali che restano aperte sino ai nostri giorni:

Maturazione vs apprendimento (dibattito Chomsky-Skinner)

Linguaggio e cognizione (dibattito Chomsky-Piaget)

Linguaggio e interazione sociale (dibattito Piaget-Vygotsky)

Linguaggio e comunicazione

Innato e acquisito nello sviluppo del linguaggio

Dominio-specifico e dominio-generale nello sviluppo del linguaggio

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LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

INNATO

DOMINIO-SPECIFICO DOMINIO-GENERALE

ACQUISITO

Chomsky

Pinker

Hyams

Karmiloff-Smith Piaget

Sinclair

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NEUROCOSTRUTTIVISMO

MODELLO COSTRUTTIVISTA DI PIAGET– Lo sviluppo cognitivo è garantito da processi generali

(assimilazione, accomodamento e equilibrazione) che costruiscono progressivamente una mente strutturata e gerarchica lavorando sui dati esperenziali TOP-DOWN

MODELLO MODULARISTA DI FODOR– Il sistema cognitivo è costituito da moduli specializzati,

geneticamente determinati, indipendenti e dominio specifici BOTTOM-UP

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NEUROCOSTRUTTIVISMO

NEUROCOSTRUTTIVISMO (Karmiloff-Smith 98,06; Mareschal 07; Westermann 07)

– Il modello sostiene che le posizioni del costruttivismo piagetiano e

quelle del nativismo modularista fodoriano non siano del tutto

incompatibili e che i loro punti forti siano integrabili in un modello

unico

– Secondo questi autori l’attività genetica è regolata dai segnali

provenienti dall’ambiente interno ed esterno all’organismo il quale

adatta le strutture neurali all’esperienza con una graduale

specializzazione interattiva delle diverse aree corticali

– Secondo questa visione i disordini evolutivi dipendono da vincoli,

biologici e ambientali, alterati che portano il sistema ad adattarsi ed

evolversi secondo una traiettoria diversa da quella normale

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EPIDEMIOLOGIA

Sordità infantile

– 1,2-1,7 casi 1000 nati vivi

20/30% hanno una sordità profonda (>90 dB)

(A. Kral 2010)

Disturbi del linguaggio

– 3-14% (Silva 87; Tomblin 97; Stella 02)

– 3% Disturbi persistenti DSL

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I DISTURBI DEL LINGUAGGIO

SECONDARI

Sordità

Lesioni del SNC

– PCI

– Afasie acquisite

– Sdr. Landau Kleffner

Ritardo mentale

– Sdr di Down

– Sdr X fragile

Psicopatologia affettivo relazionale

– Autismo

– Mutismo selettivo

SPECIFICI

Disturbo Specifico di Linguaggio (DSL)

– Abilità linguistiche (> -1,5 ds)

– Q I (= o > 85)

– Non deficit uditivi

– Non deficit neurologici

Epilessia

PCI

– Assenza anomalie strutturali apparato orale

– Assenza disturbi motricità oro-bucco-linguale

– Assenza importanti disturbi della vita di relazione

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SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL

BAMBINO SORDO

Ai bambini sordi non manca la capacità di

acquisire una lingua

Manca la capacità di imparare in modo

spontaneo la lingua parlata perché essa

viaggia nella modalità sensoriale deficitaria

I bambini sordi che nascono in famiglie in

cui uno dei genitori è sordo sono circa il 5%

Concetto di “Handicap condiviso”

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SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL

BAMBINO SORDO (linguaggio)

Ritardo

Atipie

– Deficit ad iniziare dalla lallazione canonica

(>8m)

– Diminuzione delle consonanti prodotte

– Prevalenze delle consonanti labbiali

– Mancata “Esplosione del vocabolario”

– Generale ridotto sviluppo della lingua orale

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SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL

BAMBINO SORDO (comportamento)

Iperinvestimento del canale visivo

Rischio elevato di disturbi precoci della relazione e della regolazione emotiva legati alla difficoltà di fruire dei segnali vocali regolatori “a distanza”

Maggiore impulsività e distraibilità

Isolamento sociale

Sviluppo di un forte grado di autonomia

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SORDITA’ : STORIA NATURALE

RIABILITAZIONE DEI SORDI E

COMUNICAZIONE GESTUALE

Abate de l’Epée

(1712-1789)

“SISTEMA DEI SEGNI METODICI”

Tommaso Silvestri

(1744-1789)

1784 Istituto Statale dei Sordomuti

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RIABILITAZIONE DEI SORDI E

COMUNICAZIONE GESTUALE

Atti del Congresso di Milano del 1880:

“Il congresso, considerando la non dubbia

superiorità della parola articolata sui gesti per

restituire il sordomuto alla società e dargli una più

perfetta conoscenza della lingua,

DICHIARA

che il metodo orale deve essere preferito a quello

della mimica per l’educazione e l’istruzione dei

sordomuti”

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Il termine “Segni”

Le lingue dei segni sono i codici visivo-gestuali in

uso presso le diverse comunità sorde del mondo.

Il termine “Segni” si afferma nel corso degli anni

’70 come un’etichetta che sostituisce altre

denominazioni: “gesti”, “forme mimico-gestuali”.

Si vuole marcare una differenza tra forme di

gestualità che accompagnano le parole e un

sistema comunicativo paragonabile alla lingua

vocale.

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SIGN LANGUAGE STRUCTURE:

WILLIAM STOCKOE

Nel libro di William Stockoe (1960) si pone

l’accento sulla possibilità di applicare i metodi

della linguistica allo studio dei segni.

Fino agli anni ’90 è prevalso il desiderio di

sottolineare le caratteristiche delle lingue dei segni

simili a quelle delle lingue vocali.

Paul Jouison pone le basi per uno studio che

colga i caratteri essenziali e la struttura dei segni

in piena autonomia.

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Suppl. ord. alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA

REGIONE SICILIANA (p. I) n. 47 dell’11-11-2011 (n. 45)

LEGGE 4 novembre 2011, n. 23

Promozione della lingua dei segni italiana (LIS).

Interventi per fronteggiare la situazione di emergenza nelle

isole di Lampedusa e Linosa. Modifica di norme in materia

di tempi di conclusione del procedimento amministrativo.

REGIONE SICILIANA

L’ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

PROMULGA la seguente legge:

PROMOZIONE DELLA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA (LIS)

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Art. 1

Valorizzazione di organismi associativi

• La Regione valorizza il ruolo degli organismi associativi riconosciuti con

decreto del Presidente della Repubblica come persone giuridiche di diritto

privato e come enti morali che esercitano un compito di rappresentanza e

tutela degli interessi morali ed economici di soggetti con handicap auditivo.

• La Regione può stipulare convenzioni, senza oneri a carico del bilancio

regionale, oltre che con gli organismi di cui al comma 1, anche con enti

rappresentativi in ambito regionale per la realizzazione di programmi di

intervento in favore dei soggetti sordi. I criteri della rappresentatività dei

predetti enti sono definiti con successivo decreto dell’Assessore regionale

per l’istruzione e la formazione professionale, previo parere vincolante

della V Commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana.

• Gli interventi di cui alla presente legge sono coordinati con quelli previsti

all’articolo 3 del D.P.R. 31 marzo 1979.

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Art. 2

Promozione della LIS

In coerenza con le risoluzioni del Parlamento europeo

del 17 giugno 1988, pubblicata nella Gazzetta ufficiale

delle Comunità europee C187 del 18 luglio 1988, e del

18 novembre 1998, pubblicata nella Gazzetta ufficiale

delle Comunità europee C379 del 7dicembre 1998,

nonché con la Convenzione delle Nazioni Unite sui

diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13

dicembre 2006, ratificata con la legge 3 marzo 2009, n.

18, la Regione promuove la Lingua dei Segni Italiana

(LIS) come strumento di ausilio e di integrazione della

comunità dei sordi, la sua acquisizione ed il suo uso.

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Art. 3

Regolamento di attuazione

• Entro sei mesi dalla data di entrata in

vigore della presente legge, con

regolamento emanato con decreto del

Presidente della Regione, previa delibera

della Giunta regionale, su proposta

dell’Assessore regionale per l’istruzione e

la formazione professionale di concerto

con l’Assessore regionale per le

autonomie locali e la funzione pubblica,

sono adottate le norme di attuazione di

quanto previsto dall'articolo 2.

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a) disciplina le modalità di utilizzo della LIS in ambito scolastico e universitario, nel

rispetto delle rispettive autonomie;

b) promuove, nel rispetto dell'autonomia universitaria, sia nell'ambito dei corsi di

laurea sia nella formazione post lauream, l'insegnamento e l'uso da parte degli

studenti, della LIS e delle altre tecniche, anche informatiche, idonee a favorire la

comunicazione delle persone sorde;

Il regolamento di cui al presente comma:

c) reca disposizioni volte a promuovere nei rapporti con le amministrazioni pubbliche

locali, l’amministrazione regionale e gli enti strumentali della Regione, l'uso effettivo

della LIS e di ogni mezzo tecnico, anche informatico, idoneo a favorire la

comunicazione delle persone sorde;

d) promuove la diffusione della LIS come strumento e modalità di accesso

all'informazione e alla comunicazione, con particolare riferimento alle trasmissioni

televisive;

e) dispone circa i metodi di verifica sull'attuazione della presente legge.

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LINGUAGGIO DEI SEGNI LIS

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Doppia articolazione: Cheremi e

Fonemi

I cheremi sono le unià minimali di cui è composto un segno e appartengo a quattro tipi:

Essi sono paragonati ai fonemi, unità di seconda articolazione della lingua vocale

• Luoghi sul corpo

• Configurazioni della mano

• Orientamenti di questa

• Tipo di movimento

Ad esempio il segno cane viene articolato con la

configurazione a mano aperta, sul mento del segnante,

con il palmo della mano rivolto verso il basso e con un

Movimento di contatto

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Esempio di sintassi

Questo ordine sintattico (SOV) è uno dei più frequenti nella LINGUA ITALIANA dei SEGNI

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2008

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Le lingue dei segni inscritte nel

nostro codice genetico

Studi sull’ontogenesi del linguaggio confermano

che in una prima fase dell’acquisizione della

lingua i bambini udenti si servono di un sistema

misto, vocale-gestuale, che lascia spazio alla

lingua vocale solo intorno ai venti mesi.

Le lingue dei segni sarebbero un sistema

comunicativo inscritto nel nostro codice

genetico, caratterizzante le nostre prime forme

di comunicazione, oggi prima lingua nelle

persone sorde

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EVOLUZIONE PROTESI

Page 32: La sordità e le tappe dello sviluppo-1

PROTESI TRADIZIONALI

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IMPIANTO COCLEARE

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PROTESIZZAZIONE

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ABILITAZIONE DEL BAMBINO SORDO

METODO ORALE

– Abolisce qualsiasi uso dei segni e basa l’educazione

esclusivamente sul canale acustico con il supporto degli ausili

acustici e sulla labiolettura

METODO BIMODALE

– E’ una ripresa del metodo di De L’Epée, mantiene la struttura

sintattica dell’italiano e utilizza come supporto didattico o l’IS

(Italiano Segnato) o l’ISE (Italiano Segnato Esatto) due sistemi

gestuali artificialmente inventati sfruttando dove possibile il lessico

della LIS (Lingua Italiana dei Segni)

EDUCAZIONE BILINGUE

– Rappresenta una vera e propria educazione dove oltre

all’apprendimento dell’italiano vi è l’acquisizione della LIS che vi

entra quindi a pieno titolo come lingua vera e propria appartenente

ad una specifica comunità

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CONCLUSIONI Precocità della diagnosi

Intervento di protesizzazione

Tener conto della lingua naturale per il bambino sordo

Approccio bilingue

Approccio multidisciplinare– Specialista ORL

– Specialista Audiologo

– Specialista NPI

– Logopedista

– Pedagogista

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