La Sicilia a cura di Helena

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SICILIA

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SICILIA

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Forma un triangolo isoscele, terminando a nord-est con la punta del

Faro, presso Messina, a ovest con il capo Boeo o Lilibeo, presso Marsala

a sud-est con il capo Passero.

Costa ionica è la più varia: alta e diritta nella sezione settentrionale,

dove da Messina a Catania le montagne scendono a picco sul mare.

Sicilia occidentale è formata da rilievi, perlopiù collinari, ma elevazioni

imponenti, superiori ai 1.500 metri

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L'ambiente ed il clima

·La Sicilia ha un clima pienamente mediterraneo, per i flussi marittimi, nella zona montuosa e collinare le temperature sono con estati molto calde superiori a 24 °C anche 40 °C e inverni rigidi.

·La Sicilia è una macchia verdeggiante affacciata sul Mediterraneo. L’isola conserva zone naturalistici: la foresta della Ficuzza nella Rocca Busambra e il Parco regionale dell’Etna,

·Nella macchia mediterranea gli ambienti vegetali sono presenti lecci, mista alle colture di olivi e vite; poi querce e castagni tra i 1.000 e i 1.500 metri; ci sono pini, faggi, betulle; infine l’arbusteto tra le scure rocce laviche.

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La Sicilia e la fauna e flora

Sicilia è veramente rigogliosa, di alberi (mirto, lentisco, carrubo, alloro ecc.) solo sul Tirreno in corrispondenza del pedemonte dell’Appennino siculo, e nell’area ionica.

•Nell fascia meridionale si accentua l’aridità, erba, stepposa, arbusti e cespugli.

•La fauna naturale è piuttosto povera, non c’è caccia. Ci sono: il gatto selvatico, l’istrice, la volpe, la martora e, tra gli uccelli, alcuni esemplari di falco e di aquila.

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PAESAGGIO COSTIERO

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Economia siciliana

•Lo scarso sviluppo economico è causa di natura storica e politica!

•l’economia locale necessita di espandersi!

•a cominciare dai mezzi di comunicazione e di trasporto.

Le condizioni ambientali come le siccità (mancano le strutture idriche per l’agricoltura);

Scarsa è l’energia.

La disoccupazione è alta, il 24,3% della popolazione

L’agricoltura mantiene il suo peso determinante nell’economia regionale.

•Nella zona costiera le coltivazioni sono più intense e specializzate.

•Ci sono aziende che producono agrumi, vite e altre piante legnose

•(mandorli, legumi e ortaggi)

•La Sicilia è la prima produttrice di arance, (Palermo, Catania, Siracusa);

•detiene il primato per vari prodotti (uva, olive, melanzane, zucchine e ortaggi in genere).

•Viene coltivata L’uva (prodotto di alta qualità)

Corvo di Salaparuta.

Il Marsala (vino liquoroso, conosciuto a livello internazionale)

•La Sicilia è l’unica regione del Mezzogiorno con una vera vocazione per la pesca

è al primo posto in Italia, (fornendo oltre un quarto del complessivo pescato).

Per il tonno, il pesce spada e i crostacei.

Il principale porto peschereccio dell’isola, e forse d’Italia, è Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, i cui battelli operano anche su mari lontani.

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PRODUZIONE DI ARANCE

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INDUSTRIA

•La regione dispone di notevoli risorse minerarie in epoca passata ai giacimenti di zolfo, per i quali la Sicilia era in ottime posizioni internazionali; ma la crescente concorrenza estera ridusse l’economia dello zolfo, sinché l’estrazione è completamente cessata nel 1986.

•Altre risorse del sottosuolo sono i sali potassici e gli idrocarburi

•(petrolio e gas naturale, a Ragusa),

•Grande risorsa della regione è il turismo,

sia per gli eccezionali paesaggi naturali

sia per la ricchezza di monumenti di greci, romani, arabi e normanni hanno lasciato nell’isola. (Agrigento, Segesta e Selinunte, con i loro resti della Magna Grecia) Palermo, Messina e Taormina (araba e normanna) Innumerevoli abitazioni sorte abusivamente vicino i magnifici templi greci di Agrigento.

•La regione è dotata di porti, soprattutto nel nord e nell’est,

(col triangolo Palermo-Messina-Catania)

•Le comunicazioni nazionali e ancor più quelle internazionali richiederebbero tuttavia un forte potenziamento.

•Quasi tutto il traffico si incanala attraverso lo stretto di Messina, sulla Messina-Reggio Calabria, ma i servizi di navi-traghetto sono insufficienti, in particolare d’estate.

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ECONOMIA

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STORIA

I primi abitanti della Sicilia: i sicani, gli elimi e i siculi,(popolazioni di origine incerta).

questi popoli si scontrarono con i navigatori fenici, e quindi i colonizzatori greci: (fondarono le colonie quali Naxos, Syracusai, Selinunte, Gela, Lipara, avvenuta tra il VI e il IV secolo a.C.)

Dalla dominazione greca la Sicilia trasse un’impronta fondamentale per lo sviluppo successivo,

Fu contrastata dai cartaginesi, che distrussero

l’organizzazione politica dei greci,

(solo Siracusa resistette sotto la tirannia di Dionisio)

Alla fine della seconda guerra punica la Sicilia fù conquistata dai romani Marcello (212 a.C.)

Successivamente ci fù la conquistata dagli arabi,

dall’XI secolo i normanni, (sotto la giurisdizione della chiesa di Roma e dall’instaurazione del sistema

feudale)

Nel 1415 ci fù l’insediamento del governo spagnolo con i suoi baroni.

•Carlo V (la Sicilia assunse un ruolo importante nel sistema di controllo del

Mediterraneo)

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STORIA nel 1713 (Il governo spagnolo terminò)

Pace di Utrecht, (chiudeva la guerra per la successione della Spagna)

•la Sicilia fu attribuita ai Savoia (fine dominio nel 1720).

15 anni di dominazione austriaca la Sicilia

nel 1735 fu annessa al Regno di Napoli

Ascesa dei Borboni. (Nel periodo di Napoleone la presenza dei Borbone riuscirono a mantenere la Sicilia indipendente dalla dominazione francese:

Ferdinando IV nel 1812, “concesse la Costituzione ai siciliani, abolendo i privilegi feudali”

(A tale riforma si collega l’origine della mafia, braccio armato dei baroni)

Negli anni avvenire ci furono molte rivolte, insurrezioni come quella del 1848 la sommossa di Palermo. Poi successivamente l’impresa militare di Garibaldi, nel 1860 con lo sbarco a Marsala con la spedizione dei mille per l’Unità al Regno d’Italia.

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CITTA’

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PALERMO

Sorge in un ambiente ideale, sia come clima che come posizione. Nei pressi della "conca d'oro" (città verdeggiante) : un tempo interamente coltivata ad agrumeti, oggi purtroppo ci sono nuove moderne costruzioni.

Il nome fenicio della città era Zyz, "il fiore"; con quel nome divenne una delle basi della penetrazione prima fenicia, poi cartaginese, in Sicilia. Fu in seguito conquistata dai Romani ed il suo nome divenne Panormus.

Nel Medioevo fu in mano ai bizantini fino al IX secolo quando grazie alla conquista araba raggiunse il suo massimo splendore e divenne la capitale della Sicilia. La città si arricchì così di palazzi sontuosi, di moschee (più di trecento), di mercati pieni di vita, ed assunse la forma tipica delle città islamiche una struttura che conserva ancora oggi.

In mano ai Normanni, che fecero del Càssaro (castello) il loro quartiere generale, divenne la capitale del regno, fino all'arrivo di Federico II, che riunì tutte le caratteristiche acquisite dalla città nel corso dei secoli e sotto le differenti dominazioni, e ne fece una città ancora più splendida e cosmopolita.

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PALERMO Cattedrale, Duomo Monreale, Carro

Porto, Santa Rosalia

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Agrigento •Cattedrale di San Gerlando, Valle dei Templi: Tempio della Concordia,

•Sulla cima di un colle si estende la città di Agrigento, eredità dei greci, che la fondarono nel 581 a.C. con il nome di Akragas, dei Romani, che la abbellirono, e degli arabi che occuparono la città chiamandola Girgenti. Vi arrivarono anche i Normanni che furono poi cacciati da Federico II.

•E' una città che emana bellezza e ricorda la sua lunga storia: già nell'antichità il poeta Pindaro la chiamò "La più bella città dei mortali".

•Diede i natali al filosofo Empedocle ed al drammaturgo Luigi Pirandello.

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Carretto, Casa di Pirandello, Templi

AGRIGENTO

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CATANIA ·Ai piedi dell'Etna, dominata dal vulcano, Catania, si affacciata sul mar Ionio, seconda città della Sicilia, caratterizzata dai monumenti in stile barocco e costruita interamente in pietra lavica. Il suo colore nero caratterizza tutte le costruzioni ed accentua il legame tra città e il vulcano, che l'ha creata e che la domina dall'alto.

·Proprio per la sua vicinanza all'Etna infatti, la terra delle sue campagne è molto fertile. Il suo nome, secondo lo storico Plutarco, deriva da "Katane" che vuol dire "grattugia" ed è probabilmente dovuto alle asperità del territorio su cui sorge.

·Nell'VIII secolo a.C. era già una colonia greca: fu assoggettata prima dai Siracusani e poi dai Romani. Il suo splendore continuò anche sotto i Bizantini, gli Arabi ed i Normanni; infine Federico II vi costruì il Castello Ursino.

·Catania, data la sua ubicazione (posizione), fu distrutta per sette volte da eruzioni vulcaniche e terremoti; l'ultima ricostruzione risale al '700.

·Questo è il motivo per cui ben poco rimane della città greca e di quella romana.

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CATANIA

Piazza Duomo

Piazza Stesicoro

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MESSINA Chiesa del Cristo, Piazza Duomo, Porto

•Considerata la città della "Porta della Sicilia". Col suo porto a forma di falce, è sempre stata una città commerciale. È la città più vicina alla Penisola, e nonostante da tempo si parli di costruire un tunnel subaqueo o un ponte, mai realizzato, per collegare la città alla terraferma, superando lo Stretto di Messina, la città è collegata BENE al resto d'Italia dai traghetti.

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MESSINA

•Fu fondata dai greci che le diedero il nome di "Zancle", che vuol dire "Falce", legato proprio alla forma del suo porto. In seguito la conquistarono i Romani, poi i Bizantini e quindi gli Arabi. Infine arrivarono i Normanni.

•Il massimo splendore fu raggiunto da Messina quando, sotto il dominio di Svevi, Angioini ed Aragonesi divenne la capitale del Regno di Sicilia e soprattutto una delle città del Mediterraneo più fiorenti, grazie soprattutto al suo porto ed alla sua vocazione commerciale.

•La città di oggi si sviluppa lungo tutta la costa ed è quasi totalmente moderna, soprattutto a causa dei violenti terremoti che l'hanno colpita più volte e dei bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale.

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SIRACUSA

Una fra le più belle e le più grandi città della Sicilia è Siracusa; con l'isolotto di Ortigia si distende fra la terraferma e il mare ai piedi dei monti Iblei.

Il suo nome in siculo era Syraka, che vuol dire "abbondanza d'acqua", proprio perché ricca di corsi d'acqua e di zone paludose.

Sotto la dominazione greca fu anche chiamata "Pentapoli", poiché, formata da cinque grandi quartieri, era la città più grande del mediterraneo, uno dei centri maggiori della civiltà greca ed una potenza civile e militare. La sua grandezza era paragonabile a quella di Atene, Roma e Cartagine. Alla sua memoria sono legati nomi come quelli di Archimede e di Teocrito.

Fu fondata nel 734 a.C. da coloni Corinzi, per lungo tempo in mano ai tiranni, Gelone prima che la rese grande e potente e Gerone fece raggiungere la città il massimo splendore circondandosi dai maggiori poeti e studiosi del tempo. Più tardi, nel corso delle guerre per il dominio sul Mediterraneo, vinse su Atene e riuscì a scacciare i Cartaginesi

Sotto Ierone II Siracusa godette di un lungo periodo di pace, prima dell'arrivo dei Romani che la conquistarono nel 212 a.C. Da quel momento iniziò la

decadenza della città che fu poi occupata dagli Arabi, le cui tracce sono rimaste tuttora nella forma delle strade e dei vicoli di Ortigia; poi fu sottomessa dai Bizantini; in seguito si avvicendarono gli Svevi di Federico II, che innalzò il castello Maniace; poi furono i Normanni ed infine gli aragonesi, a dominare Siracusa.

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SIRACUSA

•ANFITEATRO

•CASTELLO EURALIO

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CEFALU’

Il nome Cefalù fu dato alla città dai Greci: deriva infatti da un termine greco che vuol dire "capo", denominazione forse dovuta alla forma della rocca che domina la città.

La città passò dalla dominazione dei Siracusani a quella dei Romani, che le diedero un assetto urbanistico regolare.

Nel periodo bizantino, fu fortificato con una cinta di mura e strutture difensive, che la proteggevano sia dagli attacchi provenienti dal mare che da quelli provenienti da Sud, dall'interno; i loro resti sono ancora visibili oggi. Infine Cefalù passò nelle mani degli Arabi e poi dei Normanni.

Ancora oggi la città sembra salire dal mare verso la grandiosa cattedrale che si staglia sull'altura.

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CEFALU’

•CATTEDRALE

•PANORAMA

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TRAPANI Castellamare, Saline, Porto

•La forma allungata, dall'aspetto di una falce, fece sì che i greci dessero alla città il nome di Drepanon, falce, appunto. Ma la leggenda vuole che a darle il nome sia stata Cèrere, dea del grano e dell'abbondanza, che, mentre sorvolava quelle acque col suo carro trainato da serpi, girando il mondo in cerca della figlia, aveva perso proprio lì la sua falce, che cadendo in acqua si era trasformata nella lingua di terra su cui era poi sorta la città.

•Un'altra leggenda invece vuole che la falce sia caduta a Saturno, subito dopo che questi aveva evirato il padre Urano. Al di là dei racconti mitologici pittoreschi o sanguinosi, la città antica si allunga ancora sulla penisolettta più bassa, mentre tutta la piana che arriva al mare è dominata dal monte Èrice e di fronte, all'orizzonte, appaiono le isole Ègadi.

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TRAPANI

Trapani divenne un'approdo strategico ed un porto fondamentale per i commerci già con i Fenici. Più tardi passò in mano ai Cartaginesi; dopo la battaglia delle Ègadi fu presa dai Romani che trasformarono il suo nome in Drepanum. La sua rinascita si ebbe con gli Arabi che la ricostruirono completamente,

Ci fù un periodo florido con i Normanni e più tardi con gli Aragonesi, e la dominazione spagnola il porto fu potenziato sulla lavorazione del corallo e sull'oreficeria, all'estrazione del marmo ed ai cantieri navali.

Nel XVI secolo Carlo V ristrutturò le mura aggiungendovi dei possenti bastioni e scavò un profondo fossato ed un canale navigabile per isolare la città e proteggerla dagli attacchi.

Alla fine dell'800 furono abbattute le mura degli Spagnoli, la città si allungò verso le pendici del monte Èrice in una espansione indiscriminata che purtroppo continua tuttora.

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TAORMINA

•Il nome greco di Taormina era Tauromenion, insediamento fondato nel 358 a.C. dagli abitanti superstiti della vicina Naxos.

•fu conquistata prima dai Romani e poi fu in mano ai Bizantini. Gli Arabi, al loro arrivo, costruirono un efficiente sistema di irrigazione per le coltivazioni; del dominio aragonese, rimangono invece i palazzi più belli della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, subì due devastanti bombardamenti che distrussero tutta la zona Sud, ma la ricostruzione negli anni seguenti rispettò le bellezze naturalistiche del luogo, nonostante favorisse l'espansione della città.

•Il clima mite, la sua posizione, i suoi monumenti e la rigogliosa vegetazione, hanno fatto di Taormina un'esclusiva località di soggiorno apprezzata in tutto il mondo. La città è adagiata su una terrazza con vista sul mare e sull'Etna, ed il suo antico teatro al vertice dell'altura, si apre in un abbraccio verso lo Ionio e verso il panorama verdeggiante degli agrumeti. una città esotica ed estrosa e favorirono la nascita di numerosi alberghi.

•Oggi, è meta del turismo, piena di venditori, albergatori, commercianti.

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TAORMINA

Gole Alcantara, Piazza 9 Aprile, Piazza

Duomo