LA SFIDA DELLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI...
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ing. Michele Vio 0
LA SFIDA DELLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
ing. Michele Vio
Libero professionista
Past president AiCARR
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ing. Michele Vio 1
Riepilogo introduttivo
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ing. Michele Vio 2
TIPOLOGIE
Pompe di calore a compressione in ciclo critico
Pompe di calore a compressione a CO2 in ciclo transcritico
Pompe di calore ad assorbimento
Riepilogo introduttivo
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ing. Michele Vio 3
PdC a compressione
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ing. Michele Vio 4
PdC ad assorbimento
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ing. Michele Vio 5
PdC ad assorbimento
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ing. Michele Vio 6
CONFRONTI
Livelli termici Efficienza energetica Percentuale Energia Rinnovabile Impatto ambientale Costi produzione dell’energia
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ing. Michele Vio 7
LIVELLI TERMICI
TIPOLOGIA Ottimale [°C] Massimo [°C] Sorgente
COMPRESSIONE 35 - 45 65 Aria – Acqua -
Terreno
CO2 60 80 Aria – Acqua -
Terreno
ASSORBIMENTO AMMONIACA
40 - 50 70 Aria – Acqua -
Terreno
ASSORBIMENTO Bromuro Litio
30 37 Acqua
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ing. Michele Vio 8
BILANCI ENERGETICI
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ing. Michele Vio 9
BILANCIO ENERGETICO
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 10
EFFICIENZA ENERGETICA
S
SF
S
C
E
EE
E
ECOP
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 11
INDICI ENERGETICI
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 12
EFFICIENZA ENERGETICA: si esprime in termini di energia primaria
S
SF
S
C
E
EE
E
EREP
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 13
Per le pompe di calore a gas REP = GUE
S
SF
S
C
E
EE
E
EGUEREP
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 14
PdC a COMPRESSIONE
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 15
RAPPORTO ENERGIA PRIMARIA
COPE
E
E
EREP SE
S
CSE
P
C
Bilancio energetico
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ing. Michele Vio 16
RAPPORTO ENERGIA PRIMARIA
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ing. Michele Vio 17
RAPPORTO ENERGIA PRIMARIA
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ing. Michele Vio 18
RAPPORTO ENERGIA PRIMARIA
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ing. Michele Vio 19
IMPATTO AMBIENTALE
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ing. Michele Vio 20
IMPATTO AMBIENTALE
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ing. Michele Vio 21
IMPATTO AMBIENTALE
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ing. Michele Vio 22
CONVENIENZA ECONOMICA
E
G
C
C
C
pREPCOP
CG=0,45 €/m3
CE=0,15 €/kWh
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ing. Michele Vio 23
CONVENIENZA ECONOMICA
E
G
C
C
C
pREPCOP
CG=0,72 €/m3
CE=0,12 €/kWh
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ing. Michele Vio 24
CONFRONTO INVERNALE
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ing. Michele Vio 25
CONFRONTO ESTIVO
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ing. Michele Vio 26
POMPE DI CALORE A COMPRESSIONE
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ing. Michele Vio 27
All’aumentare della temperatura della sorgente calda diminuiscono
POTENZA e EFFICIENZA
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 28
Al diminuire della temperatura della sorgente calda diminuiscono
POTENZA e EFFICIENZA
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 29
DI QUANTO?
Dipende da molti fattori
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 30
1
2 3
4
Ciclo monostadio
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 31
EER – EFFICIENZA ENERGETICA ESTIVA
12
41
hh
hh
L
EUEER
C
ETH
EUE LC
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 32
12
32
hh
hh
L
EUCOP
C
ITH
COP – EFFICIENZA ENERGETICA INVERNALE
EUI
LC
Il lavoro del compressore concorre all’effetto utile
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 33
RAPPORTO DI COMPRESSIONE
E
C
p
p
neevaporaziopressione
onecondensazipressioneRC
RC
Variazione delle prestazioni
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ing. Michele Vio 34
Le temperature di evaporazione e condensazione sono sempre diverse dalle temperature delle sorgenti
fredde, a causa delle efficienza degli scambiatori.
Negli scambiatori refrigerante – aria la differenza è tra gli 8°C e i 18°C (diversificata tra estate e inverno). Negli scambiatori refrigerante – acqua la differenza è
limitata a 2°C – 6°C
Temperatura delle sorgenti e temperatura di scambio termico
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ing. Michele Vio 35
Evaporazione ad aria – T aria 7°C – Tw = 45°C
Temperatura delle sorgenti e temperatura di scambio termico
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ing. Michele Vio 36
Evaporazione ad acqua – T acqua 7°C – Tw = 45°C
Temperatura delle sorgenti e temperatura di scambio termico
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ing. Michele Vio 37
RENDIMENTO ISOENTROPICO DEL COMPRESSORE
Il peggioramento del rendimento isoentropico del compressore fa aumentare il lavoro del compressore
Influenza del rendimento del compressore
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ing. Michele Vio 38
L’effetto utile estivo rimane inalterato per cui EER peggiora molto
thC
thE
CREALEL
EUEER
Influenza del rendimento del compressore
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ing. Michele Vio 39
L’effetto utile invernale aumenta per cui COP peggiora meno
thC
CthI
CL
EUCOP
1
Influenza del rendimento del compressore
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ing. Michele Vio 40
Perché all’aumentare della temperatura di produzione dell’acqua calda diminuisce la
potenza e si riduce il COP?
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 41
L’aumento della temperatura di condensazione aumenta RC
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 42
L’aumento della temperatura di condensazione
aumenta Lc
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 43
L’aumento di Lc è ancora maggiore se peggiora il rendimento del compressore
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 44
A parità di rendimento del compressore
diminuisce EUi
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 45
A parità di rendimento del compressore
diminuisce EUi
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 46
Se il rendimento del compressore peggiora EUi potrebbe rimanere inalterato o addirittura aumentare
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 47
Se il rendimento peggiora Eu i potrebbe rimanere inalterato o addirittura aumentare
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 48
rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 49
COMPRESSORI SCROLL
Il rendimento diminuisce sempre
all’aumentare del rapporto di
compressione
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 50
COMPRESSORI A VITE
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 51
COMPRESSORI A VITE
All’aumentare del rapporto di compressione il
rendimento può aumentare o diminuire
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 52
COMPRESSORI A VITE
All’aumentare del rapporto di compressione il
rendimento può aumentare o diminuire
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 53
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 54
Se il compressore è ottimizzato per bassi rapporti di compressione
COMPRESSORI A VITE
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 55
Ha EER migliore e COP peggiore
COMPRESSORI A VITE
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 56
L’effetto utile estivo rimane inalterato per cui EER peggiora molto
thC
thE
CREALEL
EUEER
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 57
L’effetto utile invernale aumenta per cui COP peggiora meno
thC
CthI
CL
EUCOP
1
Rendimento isoentropico del compressore
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ing. Michele Vio 58
Perché al diminuire della temperatura della sorgente fredda diminuisce la potenza e si
riduce il COP?
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 59
La diminuzione della temperatura di evaporazione aumenta RC
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 60
La diminuzione della temperatura di evaporazione aumenta Lc
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 61
La diminuzione della temperatura di evaporazione fa aumentare Eui
Influenza delle temperatura delle sorgenti termiche
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ing. Michele Vio 62
Ciclo reale
CL
UTILEEFFETTOCOP
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ing. Michele Vio 63
Circuiti ON - OFF
2 circuiti separati con compressori ON-OFF
Prestazioni delle pompe di calore
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ing. Michele Vio 64
100% CARICO Lavorano entrambi
CL
UTILEEFFETTOCOP
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ing. Michele Vio 65
50% CARICO Ne lavora 1 solo
CL
UTILEEFFETTOCOP
COP rimane invariato
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ing. Michele Vio 66
Circuiti parzializzati
un circuito con più compressori o compressore parzializzabile
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ing. Michele Vio 67
100% CARICO
CL
UTILEEFFETTOCOP
Il COP è uguale al caso precedente
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ing. Michele Vio 68
50% CARICO Il circuito parzializza
CL
UTILEEFFETTOCOP
COP aumenta
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ing. Michele Vio 69
Influenza del contenuto d’acqua dell’impianto
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ing. Michele Vio 70
CIRCUITI FRIGORIFERI IN SERIE
La curva di potenza potrebbe essere sempre piatta
Circuiti frigoriferi più complessi
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ing. Michele Vio 71
POMPE DI CALORE a CO2
Circuiti frigoriferi più complessi 71
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ing. Michele Vio 72
POMPE DI CALORE a CO2
Circuiti frigoriferi più complessi 72
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ing. Michele Vio 73
SORGENTI TERMICHE
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ing. Michele Vio 74
SORGENTI TERMICHE
ARIA
ACQUE SUPERFICIALI
TERRENO
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ing. Michele Vio 75
SORGENTI TERMICA ARIA
VANTAGGI:
- c’è sempre
- e’ gratuita
- non richiedere opere aggiuntive
- energia ausiliari (ventilatori) relativamente bassa
SVANTAGGI:
- temperatura bassa e variabile
- formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 76
la PdC brina e bisogna effettuare cicli di sbrinamento
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio
Perché si formi brina sulla batteria evaporante si devono verificare due condizioni:
- Temperatura superficiale della batteria minore di 0°C
- Formazione di un gradiente di umidità assoluta Dx
FORMAZIONE DI BRINA
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 78
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 79
formazione di brina sulla batteria
In parzializzazione il Dx si riduce
(area gialla)
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ing. Michele Vio 80
Cicli di sbrinamento
Serve 1 ciclo di sbrinamento circa ogni 1,2 g/kg di brina formata sulla batteria
Ogni ciclo di sbrinamento fa perdere il 10% di energia e di efficienza energetica
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 81
Conseguenze della formazione di brina
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 82
ENERGIA PER LO SBRINAMENTO
I sistemi idronici prelevano energia dall’acqua dell’impianto
quelli ad espansione diretta dall’aria dell’ambiente (eccezione: nuovi sistemi con accumulo eutettico)
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 83
Cicli di sbrinamento
Serve 1 ciclo di sbrinamento circa ogni 1,2 g/kg di brina formata sulla batteria
Ogni ciclo di sbrinamento fa perdere il 10% di energia e di efficienza energetica
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 84
formazione di brina sulla batteria
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ing. Michele Vio 85
SORGENTE TERRENO
VANTAGGI:
- è a temperatura costante, molto favorevole in estate
- potenza ausiliari (pompe) relativamente bassa (dal 5% al 15% della potenza elettrica dei compressori), ma difficilmente si riesce a variare la portata d’acqua
SVANTAGGI:
- costi molto elevati
- non sempre disponibile
- pratiche difficili
- pericolo di deriva termica
- energia di pompaggio spesso troppo elevata
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ing. Michele Vio 86
DERIVA TERMICA SORGENTI GEOTERMICHE
Cosa succede dopo 10 anni
Tratto da “La pompa di calore per un comfort sostenibile” a cura di RSE
La deriva termica
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ing. Michele Vio 87
Funzionamento solo caldo Fabbisogno 175.000 kWh annui
Volume termico deriva di circa 11°C
Attorno alle sonde deriva di 15°C
La deriva termica
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ing. Michele Vio 88
Funzionamento solo caldo Fabbisogno 175.000 kWh annui
La deriva nel volume termico si riduce a 9,2°C
Moto falda 4 m/anno
La deriva termica
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ing. Michele Vio 89
Funzionamento solo caldo Fabbisogno 175.000 kWh annui
La deriva nel volume termico si riduce a 7,7°C
Moto falda m/anno
La deriva termica
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ing. Michele Vio 90
Funzionamento solo caldo Fabbisogno 175.000 kWh annui
La deriva nel volume termico si riduce a 1°C
Moto falda 40 m/anno
La deriva termica
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ing. Michele Vio 91
EDIFICIO CON EQUILIBRIO TRA ESTATE E INVERNO
La deriva nel volume termico è QUASI NULLA
La deriva termica
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ing. Michele Vio 92
SORGENTE ACQUE SUPERFICIALI
VANTAGGI:
- è a temperatura costante, favorevole in estate
- costi per le opere relativamente bassi
- - nessun pericolo di deriva termica
SVANTAGGI:
- costi molto elevati
- non sempre disponibile
- pratiche difficili
- pericolo di deriva termica
- energia di pompaggio molto elevata (a causa del salto termico massimo richiesto 3°C e dei battenti idrostatici da 10m a oltre 70m)
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ing. Michele Vio 93
TERMINALI D’IMPIANTO
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ing. Michele Vio 94
TERMINALI D’IMPIANTO
RADIATORI
FAN-COIL O BATTERIE DI IMPIANTI AD ARIA
SISTEMI RADIANTI
Terminali d’impianto
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ing. Michele Vio 95
RADIATORI
La potenza totale fornita da un radiatore è definita dalla norma UNI EN 442
nAmRn ttktkP D
k costante, funzione della geometria del radiatore
tmR temperatura media superficiale del radiatore
tA temperatura dell’aria ambiente
n esponente funzione della geometria del radiatore
Terminali d’impianto
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ing. Michele Vio 96
RADIATORI UNI EN 442
nAmRn ttktkP D
Terminali d’impianto
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ing. Michele Vio 97
INFLUENZA ISOLAMENTO EDIFICI
Edificio non isolato
Edificio
isolato
22,5°C
Terminali d’impianto
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ing. Michele Vio 98
INFLUENZA ISOLAMENTO EDIFICI
Terminali d’impianto
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ing. Michele Vio 99
Temperatura di funzionamento dei radiatori
FUNZIONAMENTO OTTIMALE
FUNZIONAMENTO POSSIBILE
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ing. Michele Vio 100
Nessun intervento sull’involucro edilizio
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ing. Michele Vio 101
Interventi sull’involucro: riduzione del 25% dei fabbisogni
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ing. Michele Vio 102
Interventi sull’involucro: riduzione del 50% dei fabbisogni
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ing. Michele Vio 103
VANTAGGI DEI SISTEMI IBRIDI
Verranno visti nella relazione successiva