La Seconda Rivoluzione Inglese

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L’Inghilterra al t empo della " loriosa Rivoluzione "  La monarchia Stuart  era stata restaurata nel 1660 sulla base di un compromesso con il Parlamento. L’equilibrio tra i due poteri era in pratica affidato all’esiguità delle entrate ordinarie della corona. Carlo II evitò, in un primo momento, di mettere in discussione il compromesso del 1660. Due fattori però contribuirono a dare alla monarchia una maggiore indipendenza dal Parlamento:  l’incremento naturale del gettito dei dazi e dell’accisa, conseguente allo sviluppo dei traffici e dei consumi  il trattato stipulato a Dover con il re di Francia, che in cambio della promessa dello Stuart di prestargli man forte contro l’Olanda e di adoperarsi a favore di una restaurazione del cattolicesimo oltremanica, si impegnava a versargli un consistente sussidio annuo Benché tale accordo fosse rimasto segreto le inclinazioni filo-cattoliche del monarca suscitarono i sospetti e le ostilità dell’opinione pubblica molto sensibile al pericolo del papismo. Dopo il 1680 la politica di Carlo II , sotto la crescente influenza del fratello, si sviluppò in senso assolutistico. Carlo II sciolse più volte il Parlamento per impedirgli di votare un atto di esclusione  (una legge che escludesse i cattolici dalla successione al trono); gli oppositori politici della corona vennero perseguitati da giudici docili al volere del re. Salito al trono nel 1685 alla morte del fratello, Giacomo II  rafforzò immediatamente l’esercito mettendovi a capo dei cattolici. Le disposizioni del Test Act del 1673, secondo cui tutte le cariche pubbliche dovevano essere riservate ai membri della chiesa anglicana, vennero annullate nel 1687 da una nuova Dichiarazione di indulgenza. La nascita nel 1688 di un erede maschio diede ulteriormente corpo alle paure di coloro che temevano il radicamento di una dinastia cattolica. Tories  e whigs costituivano i due principali raggruppamenti politici dell'epoca. I Tories , chiamati spregiativamente "banditi" dai loro avversari, erano sostenitori della superiorità del re che doveva governare ponendosi al di sopra delle due camere, solo un forte potere centrale del re avrebbe evitato il pericolo del caos politico, dell'anarchia. Erano comunque contrari all'assolutismo e non intendevano ritornare al passato o sostenere una politica che restaurasse l'assolutismo. In campo religioso erano sostenitori della chiesa anglicana e non accordavano alcuna libertà alle altre confessioni religiose, erano contrari alla tolleranza. I whigs , definiti bovari dai tories, erano invece sostenitori della superiorità del Parlamento nei confronti del sovrano e si opposero a qualsiasi tentativo di restaurare l'assolutismo. In ambito Guglielmo III D’Orange 

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8/11/2019 La Seconda Rivoluzione Inglese

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L’Inghilterra al tempo della " loriosa Rivoluzione"

La monarchia Stuart era stata restaurata nel 1660 sulla base di un compromesso con ilParlamento. L’equilibrio tra i due poteri era in pratica affidato all’esiguità delle entrate

ordinarie della corona. Carlo II evitò, in un primo momento, di mettere in discussione ilcompromesso del 1660. Due fattori però contribuirono a dare alla monarchia una maggioreindipendenza dal Parlamento:

l’incremento naturale del gettito dei dazi e dell’accisa, conseguente allo sviluppo deitraffici e dei consumi

il trattato stipulato a Dover con il re di Francia, che in cambio della promessa delloStuart di prestargli man forte contro l’Olanda e di adoperarsi a favore di unarestaurazione del cattolicesimo oltremanica, si impegnava a versargli un consistentesussidio annuo

Benché tale accordo fosse rimasto segreto le inclinazioni filo-cattoliche del monarcasuscitarono i sospetti e le ostilità dell’opinione pubblica molto sensibile al pericolo delpapismo.

Dopo il 1680 la politica di Carlo II , sotto la crescente influenza del fratello, si sviluppò in sensoassolutistico. Carlo II sciolse più volte il Parlamento per impedirgli di votare un atto diesclusione (una legge che escludesse i cattolici dalla successione al trono); gli oppositoripolitici della corona vennero perseguitati da giudici docili al volere del re. Salito al trono nel1685 alla morte del fratello, Giacomo II rafforzò immediatamente l’esercito mettendovi a capodei cattolici. Le disposizioni del Test Act del 1673, secondo cui tutte le cariche pubblichedovevano essere riservate ai membri della chiesa anglicana, vennero annullate nel 1687 dauna nuova Dichiarazione di indulgenza. La nascita nel 1688 di un erede maschio diedeulteriormente corpo alle paure di coloro che temevano il radicamento di una dinastiacattolica.

Tories e whigs costituivano i due principali raggruppamenti politicidell'epoca. I Tories , chiamati spregiativamente "banditi" dai loroavversari, erano sostenitori della superiorità del re che doveva

governare ponendosi al di sopra delle due camere, solo un fortepotere centrale del re avrebbe evitato il pericolo del caos politico,dell'anarchia. Erano comunque contrari all'assolutismo e nonintendevano ritornare al passato o sostenere una politica cherestaurasse l'assolutismo. In campo religioso erano sostenitori dellachiesa anglicana e non accordavano alcuna libertà alle altreconfessioni religiose, erano contrari alla tolleranza.

I whigs , definiti bovari dai tories, erano invece sostenitori della superiorità del Parlamento neiconfronti del sovrano e si opposero a qualsiasi tentativo di restaurare l'assolutismo. In ambito

Guglielmo III D’Orange

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religioso sostenevano la libertà di culto e la tolleranza per tutte le confessioni religiose,tranneil cattolicesimo.

Davanti al pericolo di un ritorno al cattolicesimo e all’assolutismo , Whigs e Tories superaronole loro distinzioni e l’intero Parlamento chiese l’intervento del protestante Guglielmo IIId’Orange , stathouder d’Olanda e campione della lotta delle Province Unite contro Luigi XIV.Nel novembre 688 Guglielmo sbarcò in Inghilterra, mentre Giacomo II, dopo una brevedetenzione, fu costretto a fuggire in Francia. Guglielmo III d’Orange e la moglie Maria Stuart furono proclamati sovrani d’Inghilterra nel febbraio del 1689. Un Parlamento di convenzioneconvocato da Guglielmo dichiarò che Giacomo II, avendo tentato di sovvertire la costituzionedel regno, infrangendo il contratto originario fra monarchia e popolo, ed essendo scappato,aveva in realtà abdicato al governo e per questo il trono risultava vacante. Poiché Maria Stuartera figlia di Giacomo II, il Parlamento poté giustificare in termini di continuità dinastical’incor onazione dei due nuovi sovrani. Guglielmo III e Maria Stuart si impegnarono a questo

punto a osservare la Dichiarazione dei diritti ( ill of right ) nel 689 . In questo documento leCamere non intendono introdurre sostanziali novità, né per quanto riguarda i diritti delcittadino né per quanto si riferisce ai poteri della Corona: tali diritti e poteri si sono definitinel corso dei secoli e si considerano acquisiti in virtù della consuetudine.

Il Bill of rights è un atto con cui il parlament o, dopo la “Glorious Revolution” del 1688, dichiaròdecaduto re Giacomo II Stuart e riconobbe la successione al trono di sua figlia Maria e delgenero Guglielmo d'Orange e, in caso di mancanza di eredi diretti, di Anna, sorella di Maria, edei discendenti, purché di religione protestante. Inoltre l'atto limitava fortemente leprerogative regie, assegnando al parlamento il controllo delle finanze, escludendo ogniinterferenza del re nell'amministrazione della giustizia e garantendo piena libertà di parola aimembri del parlamento. Veniva riaffermato il principio secondo il quale il sovrano erasottoposto alle leggi e poteva essere privato dei suoi poteri dallo stesso parlamento qualora

avesse rifiutato di sottoporsi a tali leggi. Al sovrano era negata la prerogativa di sospenderel'applicazione delle leggi stesse. Era inoltre tutelata la libertà delle elezioni parlamentari,infatti fu costretto a scegliere i suoi ministri in base alla maggioranza parlamentare, causandoquindi la nascita della monarchia parlamentare costituzionale . L'atto fu solennementeaccettato da Maria e da Guglielmo prima della loro incoronazione.