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23/05/19 1 La Scuola di Costanza La teoria della ricezione Lez. 15 02/05/19 Esponenti e teorie Hans Jauss e Wolfgang Iser Ambedue hanno insegnato teoria della Letteratura presso l’Università di Costanza (Germania); È bene chiarire che ci troviamo ancora nell’ambito del Pragmatismo; Riflessione teorica sulle questioni dell’esperienza estetica; È nota come “Estetica della ricezione”; Storia della letteratura come provocazione È il testo che mette le basi delle teorie della Scuola di Costanza, l’autore è Jauss; I principi del pensiero di Jauss La storia letteraria è intesa come un processo comunicativo di scambio tra autore, opera e pubblico, tra passato e presente; interpretare i testi letterari e artistici significa tener conto dei loro effetti (gli elementi condizionati dal testo) e della storia della loro ricezione (gli elementi condizionati dal destinatario), cioè dell'esperi enza che quei testi presuppongono e a cui danno luogo: un'esperienza che chiama sempre in causa la partecipazione attiva del fruitore, disponendolo a un atteggiamento critico e salvando l'arte da ogni rischio di passiva manipolazione. [Enc. Treccani, Voce: Jauss] Bibliografia di Jauss Perché la storia della letteratura? Titolo originale: Storia della letteratura come provocazione, 1967 Apologetica dell'esperi enza estetica, 1985 Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria I. Teoria e storia dell'esperienza estetica, 1987 II. Domanda e risposta: studi di ermeneutica letteraria, 1988 Estetica della ricezione, 1988 Alterità e modernità della letteratura medievale 1989 Estetica e interpretazione letteraria: il testo poetico nel mutamento d'orizzonte della comprensione, 1990

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La Scuola di CostanzaLa teoria della ricezione

Lez. 15

02/05/19

Esponenti e teorie

• Hans Jauss e Wolfgang Iser• Ambedue hanno insegnato teoria della Letteratura presso l’Università di Costanza

(Germania);• È bene chiarire che ci troviamo ancora nell’ambito del Pragmatismo;• Riflessione teorica sulle questioni dell’esperienza estetica;• È nota come “Estetica della ricezione”;• Storia della letteratura come provocazione• È il testo che mette le basi delle teorie della Scuola di Costanza, l’autore è Jauss;

I principi del pensiero di Jauss

La storia letteraria è intesa come un processo comunicativo di scambio tra autore, opera e pubblico, tra passato e presente; interpretare i testi letterari e artistici significa tener conto dei loro effetti (gli elementi condizionati dal testo) e della storia della loro ricezione (gli elementi condizionati dal destinatario), cioè dell'esperienza che quei testi presuppongono e a cui danno luogo: un'esperienza che chiama sempre in causa la partecipazione attiva del fruitore, disponendolo a un atteggiamento critico e salvando l'arte da ogni rischio di passiva manipolazione.

[Enc. Treccani, Voce: Jauss]

Bibliografia di Jauss

• Perché la storia della letteratura? Titolo originale: Storia della letteratura come provocazione, 1967

• Apologetica dell'esperienza estetica, 1985

• Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria• I. Teoria e storia dell'esperienza estetica, 1987• II. Domanda e risposta: studi di ermeneutica letteraria, 1988

• Estetica della ricezione, 1988

• Alterità e modernità della letteratura medievale 1989

• Estetica e interpretazione letteraria: il testo poetico nel mutamento d'orizzonte della comprensione, 1990

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• Jauss studia la letteratura in base agli effetti che i testi esercitano chi li legge;• La lettura di un testo è preceduta da delle informazioni che predispongono il lettore

a una certa ricezione;• L'orizzonte d’attesa è così dato dal sistema socioculturale del testo• Per Iser il testo è indeterminato, il lettore lo completa risolvendo l'indeterminatezza,

attirandolo nel proprio ambito esperienziale, e finendo per produrre il testo;• Più radicale l’americano Fish (reader-response criticism) per cui il testo che non

esiste prima che sia il lettore a comporlo.

• Al radicalismo di Fish si oppone Umberto Eco in Lector in Fabula e Limiti dell'interpretazione:

• occorre ammettere la presenza di un lettore modello che guidi la lettura, aiutando il lettore reale a riempire le lacune del discorso e far parlare i silenzi;

• Quel lettore modello è un’astrazione semiotica, un paradigma educativo che salva il lettore/interprete dalla deriva e dal vuoto.

Wolfgang Iser

• 1926 – 2007

• Sviluppò insieme a Hans Robert Jauss la “Scuola di Costanza”

• Teoria degli “interpretanti”, poi ripresa da Eco in Lector in Fabula

Le origini

• Whyne Booth• Un autore non si ritira mai del tutto dalla sua opera, ma vi lascia sempre un

sostituto, che la controlli in sua assenza: l’autore implicito

• Booth precisava inoltre che l’autore costruisce il suo lettore, allo stesso modo di come costruisce il suo secondo io (l’autore implicito), e che la lettura più riuscita è quella per la quale gli io costruiti (autore e lettore impliciti) possono accordarsi

• Dentro ogni testo c'è dunque, pianificato dall'autore e complementare all'autore implicito, anche un luogo predisposto per il lettore, nel quale egli è libero di sistemarsi o meno.

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• Contrariamente a quanto diceva Derrida, dunque, qui l’autore non si allontana sempre più dall’opera, causandone il fraintendimento;

• L’autore continua ad essere presente e, in maniera variabile, guida la lettura;

Autore implicito

• È una presenza dell’autore all’interno dell’opera che svolge la sue veci;

• Potrebbe essere lo stile (uso della rima, tratti distintivi del linguaggio, ecc);

Il lettore implicito

• Iser dice che l’opera letteraria ha due poli, quello artistico e quello estetico. Il polo artistico è il testo dell’autore; il polo estetico è la realizzazione compiuta dal lettore (langue/parole?)

• Alla luce di questa polarità è chiaro che l’opera non può essere identica né al testo né alla sua concretizzazione, ma approssimativamente situata tra i due.

Fish: la critica a Iser

• Chi ha paura di Wolfgang Iser?

• Why no one’safraid of Wolfgang Iser, pubblicato nel numero di Marzo 1981 della rivista Diacritics

• Prende spunto da una delle massime opere di Iser, ovvero L’atto della lettura. Una teoria della risposta estetica (Il Mulino, Bologna, 1987) e la commenta per singoli capoversi

• Iser per lui è uno che non si schiera e non si sbilancia

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Wolfgang Iser è degno di nota, poiché non compare in alcun elenco. Non è tracoloro (Derrida, De Man, Bloom, Miller, Fish) che vengono considerati i sovvertitoridegli «standard», dei valori e delle regole del senso comune, e nemmeno viene citatocome uno dei tanti (Abrams, Hirsch, Booth, Graff, Crews, Shattuck) che combattono abuon diritto contro le forze del nichilismo decostruzionista. La sua assenza dai campi dibattaglia non significa che non venga letto; al contrario, due delle sue maggiori opere, IlLettore Implicito e L’Atto di Lettura superano le vendite di tutti gli altri testi del prestigioso catalogo della John Hopkins University Press, ad eccezione di Della grammatologia (un libro che è stato, credo, è più acquistato che letto). Iser è, in breve, un fenomeno: è in grado di essere influente senza generare controversie e, proprio in un momento storico in cui ognuno sceglie la propria fazione, sembra non trovarsi in nessuna, oppure (ed è lo stesso) fa parte di tutte allo stesso tempo.

Chi ha paura di Wolfgang Iser?Stanley FishFlorida International University, College of Law